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13576
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Diffideranno anche me?


Le partite gratuite per i minori degli anni 14
nella stagione di Serie A 2008/09... 
teniamo il conto!
1
Roma/Cluju
ore 20.45
2
Roma/Reggina
ore 20.30
13
Roma/Atalanta
ore 15.00
 

IL BLOG DI CRISTIANO MILITELLO

Il sito viene aggiornato praticamente ogni sera, verso la mezzanotte o poco dopo. A volte anche verso le 15.00. Il sabato non ci sono regole. Dopo le partite, le foto vengono inserite dopo circa due ore, salvo imprevisti.
"Non sempre i ribelli possono cambiare il mondo. Ma mai il mondo potrà cambiare i ribelli" (Alain de Benoist)
"Una volta nel gregge, 
è inutile che abbai: scodinzola"
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LA BUFALA DI ROMA/NAPOLI DEL 31.08.2008
LA MONTATURA DEI MEDIA DI REGIME
SVELATA (anche) DA RAINEWS24
http://www.youtube.com/watch?v=LUItACXfyT4
http://www.youtube.com/watch?v=B1H56gmTX00&feature=related
Daspa il giocatore
Giustizia per
Gabriele Sandri
Giustizia per
Federico Aldrovandi
Giustizia per
Riccardo Rasman


24 dicembre: terminata la pagina 64 di memorabilia.
Qui di seguito il nuovo coro cantato dai Fedayn:

Su Roma/Catania, qualcosa da dire:
"Che dire...Lorenzo...spero soltanto che al ritorno, Roma-Catania, lo stadio olimpico sia una bolgia. Quando ero più piccolo, le prima volte che andavo in sud, vedevo la gente che, appena aperti i cancelli, entravano allo stadio e la prima cosa che facevano era insultare i tifosi ospiti (in determinate partite). C'era la gente che veniva col dente avvelenato, non solo per fatti accaduti fuori lo stadio ma proprio per l'ostilità che c'era con la squadra avversario... (lazio,juve..ecc.). Adesso non è più così, la curva è una moda, la gente non ci capisce più niente di calcio, alla gente non gliene frega neppure della partita, basta che poi fanno i coatti il lunedì che so andati in "curva sud". Questo è diventato il calcio. E per questo spero che a Roma-Catania sia una bolgia, perchè io davanti alla televisione, ieri, mi ci sono avvelenato perchè ci tengo non perchè sono uno stupido fissato, perchè io ci spendo i soldi, vado in trasferta è una cosa a cui credo veramente e non posso vedere la mia maglia maltrattata dai catanesi in questo modo. Ce l'ho sia con i giocatori della Roma (tolti alcuni come Mexes, De Rossi, Totti......) che sopratutto con quelli del Catania, e i responsabili che hanno fatto entrare tutta quella gente a bordo campo e sopratutto ce l'ho con Zenga.
Al funerale di Sensi tutti hanno parlato male, anche gli stessi tifosi della Roma e Ultras della Roma, del gesto delle bottiglietti tirate a Galliani. Ma come si fa a biasimarli? Io penso sia un gesto spontaneo tirargli una bottiglietta, anzi, se non lo fai lì quando vuoi farlo? Ti passa Galliani accanto che fai? è come se ti passasse Di Canio accanto, uno che ti ha sfottuto sotto la sud. Ti sale l'odio perchè ti senti parte di tutto, del calcio, perchè conosci il calcio molto più di altre persone, io mi sento molto più tifoso di Rosella Sensi che allo stadio non l'ho mai vista, quando era presidente il padre non la vedevo da ragazzina accanto al padre allo stadio. Bisognerebbe esigere rispetto.
Roma-Catania, PER ME, sarà veramente il "giorno della verità" per fare un bilancio della Curva Sud e di come sta messa. Il voto che darai alla Sud quel giorno sarà quello definitivo, perchè quest'anno (inteso come 2008), almeno i catanesi e catania di per se, sono quelli che mi hanno fatto avvelenare di più allo stesso livello dei laziali e forse gli interisti, quindi automaticamente la Sud dovrà rendere "pan per focaccia", se è veramente attaccata alla maglia. Poi se alla gente non gliene frega niente dell'onore allora è un altro discorso. Ma comunque in Roma-Catania si vedrà il tifo romanista in che condizioni è.
 Grazie dello spazio Lorenzo e Forza magica Roma, sempre.  Andrea".
Eh sì, mo' hanno stufato.
Marco: "Ciao Lorenzo, un amico leggendo il libro Bavaglio scritto da Marco Travaglio mi ha invitato a leggere una pagina, per la precisione la pagina 95 in cui si parla di alcuni decreti di questo governo ( se era il precedente per me è sempre lo stesso). In alcune pagine precedenti si parla di modifiche su alcuni articoli di legge con la conseguenza di tali cambiamenti. Ti scrivo fedelmente il testo del libro.
'Quasi impossibile sistemare videocamere allo stadio per riprendere eventuali tifosi violenti o acquisire filmati amatoriali: valgono come prova giudiziaria solo le riprese effettuate in un luogo dove vi è fondato motivo di ritenere che si stia svolgendo attività criminosa . Ma saperlo prima è impossibile'.
La mia conoscenza è molto superficiale e parziale in tema di codice penale ma penso,  ma porca puttana da quello che so, le immagini digos sono utilizzate in caso di scontri allo stadio nei processi a vari imputati, mentre in occasione di manifestazioni politiche non valgono come prove. Poi mi avete rotto il cazzo di piangere sempre sugli stessi episodi di abusi della polizia, di cose che se ne parla dal luglio 01..Sui pestaggi del treno dei bresciani andati a Verona qualche anno fa, quelli nel treno dopo Parma -Roma o quello dei milanisti nel 98 dopo Perugia...sono solo alcuni esempi.. dove cazzo stavate??????  un saluto".
Sinceramente, apprendo ora della validità come prova giudiziaria delle sole riprese in un luogo ove v'è motivo di ritenere che si stia svolgendo attività criminosa! Ed anche che sia impossibile sistemare videocamere nei pressi degli stadi per riprendere eventuali tifosi violenti!
Se Marco Travaglio ha scritto una cosa del genere, beh, puramente e semplicemente non è vero.
Poi: "Qualcuno di voi conosce un posto dove poter vedere le partite della roma in champions a san diego?!? Ciao grazie e forza roma".
Arsenal/Roma, Cristiano: "Ciao Lorenzo, sono Cristiano di firenze. Volevo usare un pò della tua visibilità e del tuo spazio per fare una richiesta. Ho gia prenotato un volo pisa londra per il 24 febbraio, ma sono un pò in difficoltà per quanto riguarda la prenotazione del biglietto presso la list ticket ,dato che le ricevitorie in toscana nn sono adibite alle partite in europa dellìasroma. Per il ritiro nn ho problemi il 22 febbraio c'è roma-siena venendo a roma perchè abbonato lo ritirerei prima della partita. La mia richiesta è questa cerco una persona che con il mio documento e quello del mio amico , che consegnerò 11 gennaio per roma-milan , mi farà il piacere di prenotarmi i biglietti per l'emirates stadium. Ricompenserò il tutto con un biglietto di curva sud ingresso 17 per la partita di ritorno , al prezzo di vendita senza nessuna maggiorazione come fanno in tanti.
Cerco una persona che mi faccia un favore da romanista a romanista nn una persona che voglia fare il furbo...
Grazie per lo spazio questo è il mio contatto cris.asr@gmail.com
Ah, ricordate il video che ho postato il 16 dicembre che stava su un sito turco e che faceva vedere un'aggressione a un tifoso in Argentina? Bene, quel tifoso è morto, in quanto la botta (non necessaria) data con la pistola dal poliziotto ha fatto partire un colpo.... Qui uno dei tanti servizi postati su Youtube.
Poi: "ciao lorenzo leggo spesso il tuo sito me ti scrivo quasi mai..ho visto che hai messo una petizione per riaprire i botteghini allo stadio..beh per me è giusto ma per me ce ne vogliono altre due..una per abbattere le vetrate che dividono la sud dai distinti e qui siamo tutti d'accordo..ma che ne dici una petizione per far alzare le persone in distinti? io sto alla vetrata 23 e credimi per me ogni partita è una sofferenza in faccia a quella vetrata che ci potrebbe stare benissimo uno striscione mi tocca stare seduto perchè il pubblico da cinema che ho dietro me strilla.. mettete seduto...non vedemo la partita...stavo facendo un filmato e mi hanno detto..cecchi gori sbrigate..cmq sto radunando un pò di ragazzi cercheremo di modificare qualcosa senza fare torti a nessuno..forza roma avanti ultras ciao lorenzo".
In ordine alle presenze negli stadi, mi viene segnalato questo sito interessante: http://www.stadiapostcards.com/
Inseriti alcuni resoconti di Roma/Bologna di Coppa Italia che non avevo fatto in tempo a inserire.
Per i mitomani: nella pagina di Roma/Bordeaux, inserite alcune foto tra cui una dei tifosi del Bordeaux al centro di Roma.
Inserite anche altre foto e filmati di Chievo/Roma.
Mi/ci mancano i biglietti di Roma/Lazio, Lecce/Roma, Roma/Fiorentina, Catania/Roma e Chelsea/Roma (oltre che di Roma/Sampdoria sospesa)...
Me li mandate?
Poi Massimo mi manda una sua composizione su video anni '70-'80 del tifo giallorossso, postati su youtube:
http://www.youtube.com/watch?v=cRFV37d5uvs
http://www.youtube.com/watch?v=aX6E-CV_ucM&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=iAMlWno_FDo&feature=related
E ora che mi sono rimesso a pari...

BUONNATALE!


22 dicembre: in costruzione la pagina di Catania/Roma.

21 dicembre: il tempo passa e le esigenze di una famiglia in difficoltà cambiano... Fare un bonificio di 5 euro non costa nulla. E' inutile spargere la voce se poi tutti la spargono ma nessuno spreca 5 minuti di tempo per versare l'equivalente di un pacchetto di sigarette. Maria Noemi ha bisogno di una carrozzella speciale attrezzata dal costo di 1400 euro. Ormai ha tre anni e mezzo e, come detto, sono necessari strumenti che lo Stato non fornisce.
Approfitto della visibilità di questo sito per ricordare che è Natale e che un regalo che aiuta a migliorare la vita di una bambina in difficoltà non ha prezzo.
CAROZZELLA SPECIALE PER MARIANOEMI
Da marzo 2007 è stato aperto un conto corrente bancario apposito a sostegno della causa della piccola Maria Noemi. Qui sotto potete leggerne gli estremi. Vi ringraziamo anticipatamente per ogni donazione di qualsivoglia entità.
Banca: BANCA UNIPOL
Filiale: 164
Intestato a: Comitato cittadino per Maria Noemi
Numero Conto Corrente: 0585
Codice ABI: 3127 - Codice CAB: 5038
Codice IBAN (*): IT47 A031 2705 038C C164 0000 585
Causale: Per Maria Noemi
* Dal 1 gennaio 2008 l'uso dell'IBAN (International Bank Account Number) è diventato obbligatorio per i bonifici nazionali (in sostituzione delle coordinate bancarie ABI, CAB e numero di conto) e per quelli diretti nell'area SEPA.
I bonifici disposti senza indicazione del codice IBAN saranno accettati fino al 1° giugno 2008 senza ulteriori costi. Successivamente, i bonifici privi di codice IBAN avranno tempi di esecuzione e costi maggiori.
www.permarianoemi.org


18 dicembre: on line le foto di Roma/Bologna di Coppa Italia.
La Lega Calcio ha tirato fuori questa statistica, riferita alle prime 15 giornate. Sono rimasto sorpreso nel leggere che la Roma ha una media di 41.923 spettatori a partita. A bene leggere il numero degli spettatori che hanno "affollato" l'Olimpico, infatti, non hanno considerato gli spettatori di Roma/Sampdoria sospesa per pioggia e hanno considerato 61998 spettatori per il derby: circa 25.000, però, erano lazieli. Oltre a ciò, poiché i dati sono stati presi alla XV giornata, non si è considerata Roma/Cagliari. Tenendo invece conto di tutti questi parametri non calcolati, si arriva a una media per partita di poco superiore alle 35.000 unità, cioè uno schifo. Teniamo anche conto che il Napoli ha giocato per mezzo campionato con le curve chiuse e che la Lazie ha giocato il derby in trasferta. Quindi: siamo pochissimo sopra la Lazie, bisogna prenderne atto. Da notare anche che la Juventus non è in classifica: il nuovo stadio ha una capacità ridotta e per uno Juventus/Milan che fino a qualche anno fa portava almeno 60.000 spettatori allo stadio, tre giorni fa ce n'erano meno di 25.000.


17 dicembre: da qualche parte ho letto il numero di tifosi per ciascuna squadra (con riferimento alla attuale serie A):
1) Juventus 10.040.000; 2) Inter 5.928.000; 3) Milan 5.818.000; 4) Napoli 2.887.000; 5) Roma 2.493.000; 6) Fiorentina 2.080.000; 7) Lazio 1.791.000; 8) Palermo 1.470.000; 9) Torino 1.153.000; 10) Genoa 1.030.000; 11) Bologna 871.000; 12) Catania 649.000; 13) Sampdoria 585.000; 14) Cagliari 312.000; 15) Udinese 298.000; 16) Reggina 176.000; 17) Atalanta 119.000; 18) Lecce 105.000; 19) Siena 38.500; 20) Chievo 4.800.
Le foto di Roma/Bologna di Coppa Italia saranno on line, al solito, a notte fonda.
Riguardo i cagliaritani, mi si chiede il significato dei loro stendardi: sono i nomi dei ragazzi del loro gruppo che non ci sono più.
A proposito di gruppi: ho un po' rielaborato la relativa pagina, visto che la maggior parte dei gruppi della Sud sono scomparsi o comunque non hanno più visibilità. Posso aver perso un po' il senso delle cose, quindi segnalatemi eventual imprecisioni.


16 dicembre (pomeriggio): per chi non l'avesse mai sentita, ecco l'MP3 di "100.000 Giallorossi" di Silvio Silvestri (1972/73). Credo sia spettacolare... da figurine del calcio Panini!


16 dicembre: prima di tutto: "Ciao lorenzo,buongiorno,volevo raccontarti una cosa successa ieri sera durante la diretta di controcampo, e di cui nessun organo di stampa ne ha dato risalto... durante la diretta è entrato un gruppo di tifosi del milan ma è stata prontamente mandata la pubblicità; quando è stata ristabilita la diretta il conduttore ha detto che erano tifosi del milan che protestavano per il caro biglietti e per i divieti dell'osservatorio. Non sò se ti è capitato di vedere,sentire o leggere qualcosa....ciao lorè!".
Ne parla la stampa: "(ANSA) - MONZA, 15 DIC - E' agli arresti uno degli ultra' che ieri ha fatto irruzione nello studio tv di 'Controcampo' per protesta contro il caro biglietti. L'arresto e' stato fatto dai carabinieri. Tutto e' accaduto alle 23.45 allorche' un centinaio di tifosi milanisti ha fatto irruzione nei teatri di posa Mediaset entrando nello studio dove stava andando in onda il programma, subito interrotto con un blocco pubblicitario. Poi i tifosi sono usciti e quattro sono stati bloccati, uno arrestato e tre denunciati". Mi piacerebbe capire per quale reato è stato arrestato il tifoso!
Sempre sulla questione, da http://www.calciotoscano.it/poi-quando-ce-da-sparare-a-zero-15-12-2008.htm
"Ieri alcuni tifosi hanno fatto irruzione negli studi di Controcampo pacificamente, protestando contro le misure restrittive nei loro confronti. Non hanno avuto diritto di parola e sono stati liquidati con un accenno. Poi, però, quando di tifo c'è da parlare in negativo, parlano e sparlano tutti...
EDITORIALE di Alessandro Veltroni
Non è bello fare irruzione in uno studio televisivo mentre è in corso una diretta. Ma d'altronde, quali altri mezzi hanno per farsi sentire? Ieri sera a Controcampo un gruppo di ultrà milanisti ha inscenato una invasione del tutto pacifica, chiedendo (a quello che ci hanno detto, visto che non è stato dato loro diritto di parola) restrizioni meno severe per i tifosi calcistici italiani. Ovviamente, l'invasione, oltre che essere oscurata, non è stata neanche l'assist per aprire una discussione.
In effetti, davanti al televisore di domenica sera, è stato MOLTO più interessante sentire Maurizio Mosca che dava dell'alcolizzato ad Adriano. Oppure le solite dichiarazioni di circostanza dei brillanti ospiti. Parlare degli stadi sempre più vuoti, delle assurde regola a cui sono sottoposti i tifosi, del caro biglietti in tempo di crisi, e, perchè no, di una domenica dove nessun incidente è successo, era troppo serio. La discussione è molto più interessante se si parla per oltre due ore e mezzo di tre squadre (Milan, Juventus, Inter), lasciando alle altre ed al calcio giocato poco più che le briciole.
Poi, però, quando succede qualcosa parlano tutti. Invocano pene esemplari, situazione insostenibile, i tifosi divengono i responsabili della rovina del calcio. Troppo facile parlarne in quei momenti. Però le problematiche a cui gli sportivi d'Italia sono sottoposti non interessano a nessuno. Interessa molto di più il ritardo di Adriano all'allenamento e Cambiasso che smentisce l'ebbrezza del compagno.
Ma d'altronde non c'è da stupirsi. L'informazione è il braccio armato di una filosofia politica che c'è dietro. Il mondo del calcio e dei media vuole la gente fuori dallo stadio. La vuole in poltrona a seguire le partite della Serie A in televisione. E non vuole neanche le colpe. Le scarica sui tifosi, delinquenti a piede libero che non perdono occasione per sfasciare tutto. Poi però non gli si dà nemmeno la parola. Neanche quando sono pacifici. Neanche quando denunciano civilmente qualcosa che non va.
E si vorrebbe far credere che siano loro i veri responsabili del vuoto negli stadi. Non la crisi economica scaturita non per coincidenze astrali sfortunate, ma per l'ingordo e scellerato appetito di chi gestisce poteri e capitali; non per la situazione oscena dei nostri stadi; non per il caro biglietti; non per le assurde restrizioni che vietano ai tifosi di portare anche gli striscioni negli stadi.
Noi siamo quelli che si distraggono durante le partite perchè dalla curva sale un coro da brividi o le bandiere sventolano alte. Non possiamo fare nient'altro che lanciare questo grido d'allarme. Ma siamo pronti a giurare che non cambieremo le nostre idee. Sempre dalla parte dei tifosi".
Dal Covvieve della Seva:
"ROMA - Blitz di un centinaio di tifosi del Milan nella sede Mediaset di Cologno Monzese. L'irruzione è avvenuta mentre stava andando in diretta "Controcampo". La trasmissione è stata interrotta con un blocco pubblicitario e dopo una decina di minuti i tifosi sono usciti all'esterno, anche perché stavano arrivando i carabinieri avvertiti dalla sorveglianza. Una ventina di ragazzi che non hanno fatto in tempo a salire sulle auto con cui erano arrivati hanno cominciato a lanciare contro i militari accendini, petardi e sassi, uno dei quali ha colpito al mento un carabiniere ferendolo leggermente.
FERMI E ARRESTO - Tra i tifosi ci sono 4 fermati, tra cui un arrestato, M.R. di 24 anni, per resistenza a pubblico ufficiale. Per altri tre milanisti, invece, è scattata una denuncia a piede libero.
DELUSIONE - I ragazzi, che nel pomeriggio avevano raggiunto Torino per assistere al posticipo Juventus-Milan, erano rientrati nel capoluogo lombardo in tarda serata, proprio perché senza biglietto. Delusi per non avere potuto tifare per la squadra del cuore, sono così andati davanti agli studi Mediaset, hanno aggirato la sorveglianza e hanno fatto irruzione a "Controcampo" dove hanno inscenato la loro protesta contro il caro biglietti e, come ha spiegato Alberto Brandi, «contro i divieti alle trasferte».
Ecco qui il video.
Mi viene segnalato su questo sito turco l'episodio avvenuto dopo Goias/Sao Paulo: davvero non c'era altro modo di fermare quel tifoso?
http://sportgeza.hu/futball/2008/12/14/rendor_olte_meg_a_dobalo_focidrukkert/
Poi: "Ciao Lorenzo, volevo segnalare a te e a tutti quanti lo leggeranno che sulla vetrata di confine sud/distinti sud (e presumo sia stato lo stesso anche in nord) sono stati attaccati vari volantini con la seguente dicitura "Vetrata sorvegliata da telecamere ad alta definizione, il superamento della stessa (scavalcamento) viene punito con DASPO - da tre a cinque anni di diffida con obbligo di firma in questura". Premesso che sarebbe anche ora di tirarle giù queste dannate vetrate mi verrebbe da rispondere testuale a chi di dovere "perchè scomodare il daspo per questa e altre infrazioni?? Tanto ormai avete la licenza a spararci addosso!!" Un saluto e sempre FORZA ROMA!! -SIMON-. Più che altro: perché aggravare le sanzioni? Il DASPO va da 1 a 5 anni, perché partire da 3?
Luca: "Ciao lorenzo ho appena finito di leggere l'intervista a Massucci e sono, oltre che totalmente basito, anche un pò triste e pessimista per il futuro del calcio e del nostro mondo. Le sue parole mi hanno suonato nelle orecchie come una minanccia oltre a presentare una serie di incoerenze ed assurdità che già tu hai pensato a smontare. Io personalmente non metterò più piede in uno stadio italiano (perchè all'estero non funziona così) se devo farmi schedare da queste ***** che dicono di essere andate allo stadio in curva sud, ma credo non abbiano mai percorso neppure il viale obelisco-palla. Il problema sarà che, come in tutte le altre cose, non saremo coesi (noi romanisti in particolare, come noi italiani in generale) lo stadio sarà più vuoto, ma non sarà VUOTO! ci sarà sempre chi si farà la tessera e chi "lucrerà" su tale tessera e chi "raccomanderà" per far prendere quella tessera......il mio sfogo è pieno di rammarico per un mondo che lentamente sta morendo lentamente e noi che,  al di fuori di quel poco che ci è rimasto da fare siamo paralizzati e non riusciamo a far rinascere...mi dispiace a 21 anni mostrare tutta questa arrendevolezza, ma certe cose mi fanno veramente cadere le braccia".
Poi: "ciao lorenzo..ma chi sono loro e come fanno a dire che i fedayn ZOCCOLO DURO della nostra SUD non esistono più... a me sembra che in trasferta ci sono sempre stati,magari in sud non portano più lo striscione, "je se sarà rotto il fax" ma fuori c'e' sempre... quest'anno tranne palermo e quelle che ci hanno vietato, sono andato sempre, milano super coppa, siena, udine,firenze e verona e loro erano sempre li... bah senza parole...ma come fanno questi a fare giornalismo...E UANDOMUOREUNPRETESUONANOLECAMPANEPIANGONOLEPUTTANEEILOROPROTETTORI MAQUANDOMUOIOIONONVOGLIOGESU' CRISTIMASOLO GAJARDETTI DEIFEDAYNTEPPISTI...un saluto lollo".
Sempre sul tema: "Ciao lorè, l'intervista di Massucci è letteralmente da brividi, è la spudorata dichiarazione di una parte dello stato che si arroga il diritto di essere stato e di decidere per lo stato (noi), forte di un potere mediaticamente costruito dalla politica. Lorè non c'è niente da fare, vinceranno ed il calcio che piace a noi non ci sarà più. Eppure i mezzi per non farsi ammazzare dalle devianze ideologiche della PS ci sono, e non sono certo gli agguati all'olimpico stile derby che ci salveranno. Chi può fermare i piani bellici dei questurini può essere solo un potere a loro superiore, I SOLDI. E' su questo che bisogna costruire l'argine colpendo gli interessi economici del calcio (e non solo, basta pensare a quanti incassano quattrini con le trasferte !), ci penseranno loro a fermare Massucci, stai tranquillo. Quindi ben venga qualsiasi organizzazione, club, movimento capace di organizzare la resistenza economica, certo qualche sacrificio toccherebbe farlo (es. niente trasferte PER SCELTA e non per divieto, qualche bella partita in casa deserta, nessun consumo all'interno dello stadio, stop agli acquisti di merchandise, stop ai Charter  ecc ecc), sono sicuro che la pressione serivirebbe e come, altro che ricatti sulla responsabilità oggettiva delle società, RICATTI SUL FATTURATO DEL SISTEMA PALLONE,......poi se divertimo. Marco".
Lo so che vinceranno. Ma vuoi mettere la soddisfazione di non essersi mai arresi?
Ancora sulla questione: "Ciao Lorè, leggendo attentamente l’articolo riportato da “Il Romanista” per l’intervista a masucci (volutamente in piccolo) ho avuto 2 stati d’animo,inizialmente mi sono fatto 2 belle risate per le ***** che dice sui Fedayn, poi però la tristezza si è cominciata a fare forte. L’intento di questi signori è quello di mandare allo stadio solamente chi vorrà vedere la partita seduto con cappellino in testa e pop corn tra le mani.
Inanzitutto la tessera o carta del tifoso, chi la sottoscriverà? Sicuramente non io che ho circolato 6 mesi senza patente perché non volevo entrare al commissariato per fare la denuncia di smarrimento, figurati se vorrò dare i miei dati, che alla fine gestiranno sempre loro, in cui in qualsiasi momento potranno vedere cosa hai fatto la domenica (dove eri-….. Milano Udine Verona Roma)
Punto secondo: da come si evince chi sarà stato diffidato questa famigerata tessera la prenderà….con il cazzo, altro punto che mi fa veramente schifo, perché, dove è scritto che se una persona ha sbagliato deve, per forza, risbagliare? Allora perché il ministro Maroni,che adesso fa tanto il puritano ricopre la sua carica? Alla fine una denuncia l’ha presa anche lui se non erro quindi se la legge è uguale per tutti in questo momento dovrebbe al massimo vendere la frutta sotto casa, con tutto il rispetto per chi fa questo lavoro.
Punto terzo: e chi come me e altri 10.000 non sottoscriverà questa tessera che fine farà? Sara bandito da tutti gli stadi d’Italia inclusi anche palazzetti dello sport, campi di periferia e addirittura campi da calcetto? Mamma mia Lorè in che nazione che viviamo…….. Ti saluto con l’amaro in bocca
Lunga vita agli Ultras Alessio".
Viviamo in una nazione - non mi stancherò mai di ripeterlo - dove un pre-giudicato per resistenza a pubblico a pubblico ufficiale fa il Ministro dell'Interno.
Livio riprende l'intrevista de "Il Romanista":
"Ciao Lorenzo, avrei voluto commentare l'articolo sul "Romanista" relativo alla tessera del tifoso, ma ciò che hai scritto tu e gli altri interventi pubblicati e più che sufficente per svelarne l'incongruenza logica rispetto a fini genericamente positivi e di giustizia sociale, cioè ad evidenziarne il disegno globale (nel senso che non credo riguardi solo il calcio) ed occulto che ne è sotteso, benché di volta in volta sia facilmente "sgamabile" da chi conosce lo specifico ambito di applicazione (ma non da chi lo ignora, nel nostro caso chi non è tifoso, o chi è soltanto un tifoso televisivo e dunque non sa come vanno le cose allo stadio ecc.; gli ignavi - ovviamente - sono la maggior parte del popolo).
Aggiungo solo che io la tessera del tifoso non la farò mai, ed invito tutti a boicottarla: possono impedirmi di vedere la partita, non di essere un tifoso della Roma, anzi un tifoso "tout court"...
Bellissimo il passo dell'intervista:

"Va bene. Ma, tecnicamente, cosa succederà dal primo gennaio?
«Cominceremo a valutare le partite in base all’indice di rischio e al possesso, da parte della società, della "Tessera del Tifoso"»
Come ora.
«No, adesso stiamo facendo solo delle aperture maggiori a chi ha la carta. Concediamo loro di andare alla partita e di comprare due biglietti».
Capirai.
«Perché? È sempre un vantaggio in più, no?»"

Proviamo a lasciare invariato il ragionamento, modificando solo l'oggetto della concessione (nel futuro niente diritti, solo sovrane concessioni...):

Va bene. Ma, tecnicamente, cosa succederà dal[fate voi, ma non sarà un futuro troppo di là da venire...]?
«Cominceremo a valutare le personein base all’indice di rischio e al possesso,da parte della persona, della "Tessera del Cittadino Obbediente ed Intimidito"»
Come ora.
«No, adesso stiamo facendo solo delle aperture maggiori a chi ha la carta. Concediamo loro di poter uscire in strada dopo le h 22 [o 21, o 22.30, fate voi] senza essere presi a manganellate ed imprigionati».
Capirai.
«Perché? È sempre un vantaggio in più, no?»
Già, è sempre un vantaggio in più: io ti creo lo svantaggio, poi ti dò la tessera e dico che hai un vantaggio. Niente male come sistema.
Fatevi due risate sulle disposizioni di ordine pubblico di ONMS-CASAMSAMSASMAM ecc. ecc. con questo video e questo articolo su Lecce/Juventus che mi è stato evidenziato: http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=11987&fromsport=1
Per finire, un po' polemici i napoletani:



15 dicembre: on line le foto di Roma/Cagliari.

14 dicembre: prima della partita, nel settore antistante la Curva Sud, ci sarà una esposizione di dipinti al costo di 5 euro, i cui proventi andranno in favore di Maria Noemi, la bimba che tutti conosciamo e per la quale iniziammo, tre anni, la campagna Eppure sono viva, di sostegno alla famiglia. Attualmente c'è anche il sito permarianoemi.org sul quale ci sono gli estremi per contribuire anche da parte di chi non può recarsi all'Olimpico. In un Natale consumistico, ricordiamoci di chi è in difficoltà.
Le foto di Roma/Cagliari saranno on line in serata.
Stavo vedendo che mi mancano parecchi biglietti della stagione 2000/01... Chi mi aiuta?


13 dicembre: e-mail: "Ciao  Lorenzo hai letto ''Il Romanista" di oggi'? (ieri, n.d.r.) Quanto ho riso.... Non ricordo chi, (ho lasciato il giornale a mio padre)
parlava dei ''guerrieri della notte'', che insieme ai fedayn sono spariti dalla sud..... non ho parole!!!".
In effetti su "Il Romanista" del 12 c'è una interessante intervista di Daniele Galli a Roberto Massucci, numero 2 dell'O.N.M.S..
Non posso esimermi dal commentarla, perché con sente di fare chiarezza sulla fantomatica "tessera del tifoso".

IL SEGRETARIO ANNUNCIA LA SVOLTA. E DIFENDE IL PROGETTO DELLA CARTA
«Sì, tifosi nell’Osservatorio»
Massucci: «La vera Tessera è la nostra, ma la Fissc potrà sedere al tavolo con noi»

"Massucci, avete chiuso il settore ospiti del Massimino per la trasferta della Roma. Per i romanisti, è il quarto divieto stagionale.
«L’obiettivo è di arrivare un giorno a non vietare più nulla. Ma veniamo da una strategia sbagliata nei rapporti tra club e tifosi, ci serve del tempo per riparare».

Si spieghi meglio.
«Ufficialmente, gli ultrà non potevano avere relazioni con le società. Avveniva sottobanco. Si andava dall’elargizione dei biglietti all’organizzazione
delle trasferte, fino al meccanismo ricattatorio della responsabilità oggettiva (i club erano costretti a cedere a certe richieste, davanti alla prospettiva di incidenti allo stadio, ndr). I capi ultrà ricoprivano un importante ruolo di aggregazione, diventando dei riferimenti importantissimi per i tifosi. Tra questi
c’erano dei bravi ragazzi, che conducevano una vita normale, frequentando magari con profitto il liceo classico. E che poi la domenica seguivano
il loro mito. Il capo della curva. Sa quanti genitori ho dovuto avvertire dell’arresto dei figli? Tutti mi dicevano: “Non è possibile”»
(della serie: se segui il capo ultrà - cioè il Male -  non puoi che finire arrestato).

Questo “fenomeno” è scomparso a Roma?
«Vive di alti e bassi. Dipende molto dalla capacità di colpire questi capi. Prenda quel che è accaduto con la Lazio. Quando abbiamo arrestato
i leader della curva, abbiamo risolto una parte del “fenomeno”. Che comunque non è scomparso del tutto, come si è visto all’ultimo derby».

Si riferisce agli scontri in Tevere?
«No, a quelli fuori dall’Olimpico. È stata un’aggressione organizzata, preordinata, alle forze dell’ordine da parte di un gruppo di persone non ancora identificate, ma che individueremo».

Qual è la situazione della curva romanista?
«In assoluto, il comportamento dei tifosi si lega sempre all’andamento della squadra. La Roma in questi anni si sta comportando bene in campionato e nelle coppe. Questo innesca un movimento positivo che coinvolge la tifoseria. Per quanto riguarda la Sud, si è modificata la mappatura della curva. Al Commando Ultrà si sono sostituite una serie di realtà. Un microcosmo. È stato il risultato delle nostre regole sugli striscioni
(veramente le regole sugli striscioni sono del 2007 e quindi il microcosmo di realtà non è il risultato delle loro regole).
Dove sono state applicate in maniera rigorosa, sono scomparsi Fedayn, Guerrieri della Notte e quant’altro» (sui "Guerrieri della Notte" non mi soffermo perché immagino sia un esempio. Sui Fedayn mi chiedo: come fa Massucci a dire queste cose a "Il Romanista" che, per l'appunto, è letto da romanisti? I Fedayn ci sono ancora, vivi e vegeti. Non portano lo striscione per via delle assurde regole dell'O.N.M.S. ma sono sempre lì. E' come se io dicessi che siccome ho tolto la targa "Polizia" avanti un commissariato è sparito il commissariato stesso).
Gruppi mitici della Sud.
«Erano la storia della curva».

Mi sembra di capire che prova un po’ di rammarico.
«Beh, sinceramente io ci ho creduto molto nei provvedimenti sugli striscioni. In quella logica dell’aggregazione di cui parlavamo prima, lo striscione simboleggia l’occupazione militare del territorio»
(Quindi non prova alcun rammarico e va preso atto che non c'è niente da fare: il concetto di aggregazione spontanea e per interessi condivisi sintetizzata nelle "formazioni sociali" di cui all'art. 2 della Costituzione rimane un qualcosa di non comprensibile. L'aggregazione per amicizia e volontà di fare il tifo in modo caloroso va sradicato. Ciò che conta è solo il posto indicato sul biglietto da un sistema meccanizzato.
Bene, non ci stanno riuscendo. I Fedayn stanno lì, i Boys stanno lì, gli Ultras stanno lì, i Lupi stanno lì, stanno tutti lì. Senza contare che il "provvedimento sugli striscioni" non ne impone il divieto assoluto: se così fosse, quel che dice Massucci avrebbe un senso: in realtà ne regolamenta solo in modo grigiamente burocratico l'esposizione).

Se basta un simbolo per aggregare, è sufficiente quello della Roma.
«Ma noi vogliamo che sia quello della Roma. È chiaro che la deriva violenta può nascondersi anche dietro a un emblema positivo»
(Vero. Ma questa risposta dimostra ulteriormente che "vietare" gli striscioni non serve a nulla. Del resto gli hooligans non avevano striscioni e si menavano uguale).

Idem per fumogeni e tamburi? Mai più allo stadio?
«Mai più»
(l'altra sera ero a Londra e stavo vedendo alla TV il West Bromwich Albion: in sottofondo si sentiva un tamburo).

Addio al fumo acre che intasava i polmoni, allora.
«E che non ti faceva vedere la partita per i primi dieci minuti. È un altro calcio, è la Roma di Falcao e di Di Bartolomei».
(una Roma che rimpiangiamo... In Sud non volevamo vedere i primi dieci minuti di partita... Quella ce la rivedevamo la sera in televisione... E' questo che ha reso la Curva Sud - e la Roma di conseguenza - famosa nel mondo. Chi voleva vedere i primi dieci minuti andava in Nord: stesso prezzo, stessa visuale. Chi stava in Sud sapeva perfettamente che c'erano i fumoni ed era d'accordo con questo modo di fare il tifo: gli stadi vanno divisi in base alle passioni, non in base a sistemi computerizzati. L'essere umano ha sentimenti, non è un robot: non si può imporre di stare seduti ad un concerto rock, sempre che non si concepisca lo Stato come totalitario e oppressivo).

È mai stato in curva?
«Come no».

Non la rimpiange?
«Ricordo tante emozioni, non lo nascondo. Sono un appassionato di calcio e sono romanista. La Sud l’ho vissuta in maniera coinvolgente.
Ma ho sempre preso le distanze da certi comportamenti»
(scherziamoci su.... Visto che siamo coetanei, finalmente ho capito chi era quello che me diceva sempre "abbassa la bandiera", "spegni 'sto fumone", "nun cantà Lazio merda"..... :-))).

Nemmeno dialogando con gli ultras si può pensare a qualche concessione?
«Adesso no. Ora voltiamo pagina. Il nocciolo della questione è l’avvio di un dialogo con le tifoserie. Che non si tradurrà nel ritorno di fumogeni
e tamburi, ma in minori rigidità. Ci potranno essere interpretazioni più flessibili di alcune norme. Le faccio un esempio. La sera di Roma-Bordeaux è apparso uno striscione per D’Aguanno. Non era autorizzato, ma è stato tollerato. Vorrei sottolineare come da questo dialogo siano escluse le forze di polizia».

Chi deve parlare con i tifosi?
«Le società»
(ma non c'è un divieto in tal senso?)

Questo accade già.
«Intendo un dialogo costruttivo. L’ho detto più volte: servono i dipartimenti del tifo. Per cercare di venire incontro alle esigenze delle curve».

La Roma ha un suo responsabile per i rapporti con i club.
«Dobbiamo immaginare qualcosa di un po’ diverso. Prima, però, una società deve capire quali sono i propri clienti. La “Tessera del Tifoso”
aiuta le società ad individuarli. O quantomeno a comprendere con quali persone si può dialogare».

Prima domanda sulla “Tessera”: è sempre necessario esibire un documento allo stadio?
«Tecnicamente, sì. La norma prevede che vada controllato all’ingresso. Diciamo che, in un processo di fidelizzazione del tifoso, il documento
diventerà eventuale. Anche se non in diritto, di fatto non ce ne sarà più bisogno».

E che differenza c’è con il biglietto nominativo?
«Allo stato attuale, le forze di polizia sono costrette ad abbassare il numero di controlli dei documenti (controlli che peraltro spetterebbero
agli steward). Perché ci vorrebbe troppo tempo. Quando entrerà a regime la tessera, i controlli resteranno pochi. Non più, però, perché impossibilitati ad eseguirli, ma perché dietro alla carta ci sarà stata una minuziosa procedura di rilascio. La “Tessera del Tifoso” avrà una foto e, quando andrà a regime, consentirà di non doverla nemmeno più strisciare ai tornelli. Sarà un vero e proprio telepass. E i suoi titolari diverranno clienti privilegiati del club».
(ah, i controlli non servono più? E se entro con la "tessera del tifoso" di un altro tifoso?)

Non è che la carta vi servirà solo a creare un registro unico dei daspati?
«Macché, ce l’abbiamo già».

Ma non le società di biglietteria.
«Lo avranno presto. Stiamo preparando un decreto del Ministero dell’Interno che consentirà loro di interfacciarsi con la nostra banca dati.
Se a chiedere un biglietto sarà un daspato, il sistema non lo emetterà»
(beh, certo. Perché secondo loro attualmente un "daspato" andava a prendere un biglietto a suo nome!!!! Così, tanto per farsi denunciare!!!).

Così, una ricevitoria Lottomatica avrà accesso ai nostri dati sensibili.
«Abbiamo sentito il Garante per la privacy».

La tessera non può essere concessa a chi nei cinque anni precedenti ha ricevuto condanne per reati connessi a manifestazioni sportive o a chi ha subìto un Daspo. Ma se io ho già scontato la mia pena, perché non posso averla?
«La legge prevede, addirittura, che non possa essere rilasciata mai a una persona che è stata condannata per quel tipo di reati. Abbiamo interpretato estensivamente la norma, permettendo la consegna dopo cinque anni. Ci siamo agganciati ai principi del nostro ordinamento, che prevedono la riabilitazione giudiziaria appunto dopo quel periodo. Per i Daspo, invece, parliamo solo di quelli in atto. Non di quelli scontati».
Punto primo: non esiste alcuna legge o una norma che dica che la tessera del tifoso non possa essere "rilasciata mai" a una persona condannata per reati da stadio. Quindi non si può "interpretare estensivamente" un qualcosa che non esiste. Secondo poi, la riabilitazione giudiziaria può avvenire dopo 3 - TRE - anni e non cinque....

Art. 179 del Codice Penale
Condizioni per la riabilitazione.
La riabilitazione è conceduta quando siano decorsi almeno tre anni dal giorno in cui la pena principale sia stata eseguita o siasi in altro modo estinta, e il condannato abbia dato prove effettive e costanti di buona condotta.
Il termine è di almeno otto anni se si tratta di recidivi, nei casi preveduti dai capoversi dell'articolo 99 .
Il termine è, di dieci anni se si tratta di delinquenti abituali, professionali o per tendenza e decorre dal giorno in cui sia stato revocato l'ordine di assegnazione ad una colonia agricola o ad una casa di lavoro .
Ma facciamo un esempio pratico. Vengo accusato nel 2008 di aver commesso un reato "da stadio", come ad esempio aver acceso una torcia o avere morso al polpaccio un agente di polizia. Tra primo grado, appello e cassazione, la condanna diventa definitiva nel 2013. Cosa accade? Accade che dal 2008 al 2013 mi becco un daspo da 5 anni perché per dasparmi basta la denuncia e non necessariamente la condanna. Dopo di ciò, ricevuta la condanna definitiva nel 2013, non potrò andare allo stadio fino al 2018 perché non mi danno la tessera del tifoso....! Ecco cosa accade e se qualcuno vuole smentirmi mi provi a contraddire su questo esempio appena fatto!
Diciamola tutta: questo è solo un modo per aumentare il daspo dal massimo previsto dalla legge di 5 anni fino a 10 anni.
Senza alcun controllo da parte di un giudice e senza possibilità di rimedio.
Dopo di ciò: è possibile sapere se è necessaria una condanna definitiva oppure se basta quella di primo grado? Insomma, DOVE si può leggere con esattezza quali sono i requisiti precisi per il rilascio della tessera che non siano le parole rilasciate in una intervista?
Punto secondo: secondo Massucci, se io ho scontato un daspo di 5 anni anticipatamente, nel senso che mi hanno daspato solo per via di una denuncia, non sarebbe poi possibile negarmi la tessera del tifoso una volta scontato il daspo.
Bene, non è vero: se io ho scontato il mio daspo ma devo ancora terminare il mio processo, accadrà che a distanza di anni e a daspo già scontato mi verrà negata la tessera del tifoso perché - come detto a distanza di anni - ho ricevuto la condanna per quel reato che già ha provocato il daspo. Sbaglio?
Esempio pratico per far capire l'assurdità della cosa.
Ricevo un daspo di un anno per essere stato accusato (e non condannato) di aver acceso un fumone giallorosso nella finale di Champions League contro il Liverpool.
Per un anno non posso andare allo stadio e il sistema previsto dall'O.N.M.S. non consente né il rilascio di biglietti a mio nome né mi può essere data la tessera del tifoso. Fin qui tutto bene: è logico. Poi inizia il processo, che dura 4 o 5 anni. Nel frattempo ho scontato il daspo e, all'esito del processo, vengo condannato, chessò, a 4000 euro di multa. A questo punto, io che nel frattempo sono tranquillamente tornato allo stadio e mi sono sempre comportato bene, non posso più avere la tessera del tifoso e quindi non posso più andare allo stadio per i prossimi 5 anni!!!!!
Io vorrei che mi si rispondesse su questo preciso esempio e mi si dicesse se questa è una cosa logica o se è, come credo, una idiozia).

Ok, ma che dialogo si può instaurare se non si consente a un tifoso, che ha pagato per le sue colpe e poi ha cambiato vita, di andare allo stadio con la tessera?
«Magari si potesse arrivare a un risultato del genere. Al pentimento di una persona condannata per certi fatti, e che poi vuole avere la “Tessera
del Tifoso”. Ma non ci sono i presupposti».
(ecco qui: in questa risposta c'è tutto. Chi ha commesso un reato - e oggi per reato da stadio ci sono anche comportamenti come scavalcare una transenna, per intenderci - non può mai cambiare. E' marchiato a vita. Magari il giudice gli ha concesso la pena sospesa, ha scontato il suo daspo per aver scavalcato una transenna per prendere i pantaloncini del suo giocatore del cuore ma, per la Polizia, non ci sono i presupposti per avere la tessera del tifoso).

Gli interlocutori esistono. Però sostengono di non essere stati ascoltati. La Fissc, la "Federazione sostenitori squadre di calcio", sostiene che nessuno del Viminale l’ha interpellata sulla carta.
«La Fissc è in costante contatto con la Federcalcio. Non escludo che a breve possa entrare a far parte dell’Osservatorio».

Davvero? L’ex presidente dell’Osservatorio, Felice Ferlizzi, aveva sempre escluso questa possibilità.
«Io no. La Fissc parteciperà al nostro tavolo quando si tratterà di affrontare delle tematiche che stanno a cuore ai tifosi. Al suo ingresso ci stiamo pensando seriamente. Anche perché ce lo impone la legge istitutiva dell’Osservatorio».

In realtà, il provvedimento prevede una facoltà per il Viminale. Non l’obbligo.
«È vero, è una facoltà. Che intendiamo sfruttare».

“Carta” e “Tessera del Tifoso” sono marchi registrati.
«Pure il nome “Tessera”? A me risultava solo “Carta”. Comunque, la vera tessera è solo quella conforme al programma dell’Osservatorio.
Il resto sono iniziative che lasciano il tempo che trovano e che non portano benefici, perché non offrono garanzie di sicurezza».

La società che l’ha brevettata sostiene che la propria carta possa aprire i tornelli di tutti gli stadi. Quella del Viminale, invece, funziona solo per alcuni impianti.
«Ok, ma a chi la danno? Per me, vale la tessera della Conad. Nel senso che il meccanismo di rilascio è lo stesso».

È vero che avete adottato un chip RFID su cui bisognerà pagare dei diritti, invece di puntare su uno gratuito?
«Non abbiamo adottato un chip di una marca precisa. Abbiamo detto alle società quali dovranno essere le caratteristiche tecniche, non ci interessa chi produce il chip. È logico che degli investimenti andranno fatti. Perché - questo sì - non tutti gli impianti italiani possiedono dei tornelli compatibili con il software che abbiamo scelto. Sennò, se la tessera del Milan va bene solo per San Siro, non ha senso. Quella rossonera deve poter permettere ai milanisti
di entrare senza problemi anche allo stadio di Catania».

Attualmente, non è così.
«La situazione è disomogenea. Ma siamo ancora nella fase della sperimentazione».

Salvo Milan e Inter, nessun altro club ha aderito.
«Chi se ne disinteresserà, andrà incontro a delle restrizioni. I tifosi devono sapere che, se un giorno non potranno andare in trasferta, sarà stato perché il proprio club non avrà sfruttato uno strumento che gli avevamo fornito. Il ministro Maroni è stato chiaro: “La carta dovrà diventare obbligatoria dal prossimo anno”. Magari, non dal primo gennaio. Ma dalla prossima stagione sicuramente sì».
(I tifosi, per lo meno quelli che ragionano, invece devono sapere che se non potranno andare in trasferta non è colpa del proprio club che non ha sfruttato uno strumento fornitogli ma perché è stato istituito uno strumento di polizia che con il tifo e con i vantaggi per i tifosi non c'entra un bel nulla.

Eppure, inizialmente non lo era.
«Avevamo acconsentito alle richieste del mondo dello sport, che voleva lasciare la scelta ai club. I fatti, però, ci hanno detto qualcosa di diverso
(Massucci deve essere diplomatico, ndr)».
(ricordate qualche mese fa quando dicevo "vedrete che la faranno obbligatoria"?)

Il Milan ha pensato più a una carta di "cobranding" che alla “Tessera del Tifoso” vera e propria. O no?
«Il Milan... Beh, diciamo che la sua carta andrà valutata con attenzione».

La Roma a che punto è?
«So che ci sono stati dei contatti. Il programma prevedeva che le società che avessero voluto aderire avrebbero dovuto comunicarlo all’Osservatorio.
A parte Milan e Inter, non si è fatto vivo nessuno».
(lo credo: non si sa cosa è!)

Va bene. Ma, tecnicamente, cosa succederà dal primo gennaio?
«Cominceremo a valutare le partite in base all’indice di rischio e al possesso, da parte della società, della "Tessera del Tifoso"»
(quindi dal primo gennaio - o dalla prossima stagione -  i tifosi della Roma non andranno più in trasferta: BADATE BENE TIFOSI DELL'A.S. ROMA: vogliono poter dire che la colpa sarà della nostra Società che non si è adeguata. La verità è che non ci si dota di una tessera per essere liberi, e quindi fa benissimo l'A.S. Roma ad infischiarsene, anche se dubito che la scelta sia frutto di una riflessione ideologica. Per me, meglio non andare in trasferta o non entrare allo stadio, se questi sono i sistemi! Queste decisioni da Stato totalitario spero possano crollare sotto il peso visivo ed economico degli stadi vuoti).

Come ora.
«No, adesso stiamo facendo solo delle aperture maggiori a chi ha la carta. Concediamo loro di andare alla partita e di comprare due biglietti».

Capirai.
«Perché? È sempre un vantaggio in più, no?»
(Cristiddio! Comprare due biglietti per una partita di calcio NON PUO' ESSERE UN "VANTAGGIO IN PIU'"!!!!).

Cosa cambierà con gli stadi di proprietà?
«Intanto facciamoli. Sarà la svolta definitiva. Ci permetteranno di rompere una volta per tutte il connubio stadio-polizia».

Gli steward sono in grado di sostituire le forze dell’ordine?
«Sugli steward c’è ancora da lavorare. Soprattutto su quelli romani. A differenza del resto d’Italia, qua non operano benissimo».

A Roma c’è una preparazione peggiore?
«Esatto. Anche se sta andando meglio dell’anno scorso. Quantomeno come numeri. Nella passata stagione, per le partite di Roma e Lazio c’era una pettorina gialla ogni 230 spettatori. Eravamo a malapena conformi alla capienza dell’Olimpico. Adesso, ci tocca lavorare sulla qualità. Vedo ancora steward che assistono all’incontro e che saltano in campo a un gol della Roma. In altri Paesi sarebbe stati cacciati via e radiati dall’albo. Intensificheremo i controlli».
(forse negli altri Paesi sono pagati un po' di più e non sono reclutati tra quelli che non si possono permettere un biglietto per andare allo stadio)

La città di Roma è in grado di ospitare la finale di Champions?
«Sarà la finale più bella della storia. Speriamo che ci sia la Roma, in finale»
(anche a me piacerebbe. Magari dopo una settimana di maltempo come questa. Così Platini nuoterebbe in Tribuna d'Onore insieme ai dirigenti del C.O.N.I. e compagnia bella).

Foto scattata dal sottoscritto il 22 novembre 2008

12 dicembre 2008

*
Dopo di ciò, c'è un'altra intervista ugualmente interessante, di due giorni fa, perché riguarda il come dovrebbe realmente essere (e come è in tutti i Paesi del mondo) la tessera del tifoso:
"La Tessera del Tifoso l’ho portata io in Italia. Nel 2004. Ma il suo contenuto originario è stato stravolto ».
Vi dice niente il nome Anthony Weatherill? No, chiaro. E quello di Matt Busby? Sì, dai. È stato il leggendario allenatore del Manchester United. Roba da libri di scuola (dello sport). Il predecessore di Sir Alex Ferguson nel mito mancuniano. Beh, Busby è stato il padrino di battesimo dell’italobritannico Weatherill: «Indovini per chi tifo?». Non prosegua, please. La risposta è scontata, il motivo dell’incontro è un altro. Mister Anthony sostiene di avere le carte in regola. Carte, in tutti i sensi. Dice di poter dimostrare che la “Tessera” tanto pubblicizzata in questi ultimi mesi dal Ministro Maroni è solo un
clone. Peggio: è un clone sbagliato. Perché non è la soluzione giusta per il mondo del calcio. Ed è profondamente diversa da quella proposta dal figlioccio di Busby: «Per me, dovrebbe essere una carta dei diritti del tifoso» (ESATTAMENTE!). È il 2004, il calcio non ha ancora conosciuto le sue tragedie: Licursi, Raciti, Gabbo. Anthony Weatherill vende servizi. Il suo cliente migliore è la Fissc, la Federazione dei sostenitori delle squadre di calcio. Di sé, Weatherill dice: «Non sono un filantropo. Ma etica e business possono andare a braccetto». Forte dell’esperienza in Francia, dove per nove anni aveva gestito la biglietteria della Ligue 1 e della Ligue 2, mister Weatherill si guarda intorno e si accorge che qualcosa non torna. Anzi, non c’è. I centri di coordinamento del tifo italiani non navigano nell’oro, sono i più tartassati da decisioni che colpiscono tutti. Indiscriminatamente. Tra cui i loro associati, che sono il motore del calcio. Si pensa ai tifosi solo sotto l’aspetto economico, non hanno voce in capitolo. Non esiste un mezzo, un simbolo che li rappresenti.
Weatherill pensa a una "carta di appartenenza" che sia espressione di una comunità, ben salda e con dei principi, quelli dello sport e della passione sportiva. Uno strumento che diventi, nel tempo, una sorta di piazza virtuale dove tutti possano incontrarsi per dare concretezza alla loro appartenenza ad una stessa fede (calcistica) e, nello stesso tempo, al comune destino di tifoso. La "carta di appartenenza" può essere l’idea giusta, purché contenga, come punto di partenza, tutti i valori ideali in cui si riconosce un tifoso. Una tessera sotto molti aspetti avveniristica. Con un sofisticato chip che in breve tempo sarebbe diventato la memoria storica del tifoso. Serve un modello. Occorre che una tifoseria faccia da apripista. Weatherill sceglie quella del
Torino. Perché? «Per la storia comune con il Manchester. Entrambe le società sono state colpite da una tragedia aerea». Per il lancio della “Carta del tifoso granata” vengono fatte le cose in grande. Prima, nel 2004, la promozione sulla rivista “Toro News”. Poi, a inizio 2005 viene indetta una conferenza stampa. Della carta scrivono e parlano tutti: “La Stampa”, “Il Corriere della Sera”, la “Rai”. Proprio in quello stesso periodo nasce il centro di  coordinamento del Torino. Per Weatherill è un’ottima notizia. Gli permette di sviluppare una direzione ben precisa del progetto: «La carta granata era amata, perché veniva considerata un simbolo della loro passione per il Toro. Però, allo stesso tempo, mi ero reso conto che questa stessa passione portava i volontari nei centri di coordinamento a fare le due di notte per riportare i nomi dei loro iscritti sui tagliandi per lo stadio. Chiesi allora a Lottomatica
e alle altre società che si occupano di biglietteria in Italia di far sì che con la Carta del Tifoso si potesse entrare dappertutto. Senza più dover compilare nulla». Sembra un’utopia, specie all’epoca: «Nemmeno per sogno. Il meccanismo era facile. Sarebbe bastata una macchinetta in grado di leggere il microchip contactless della nostra carta». Weatherill si muove solo dopo alcuni sondaggi tra i tifosi perché, come ama ricordare, «il cuore della Carta del Tifoso sono i tifosi con le loro esigenze. È bastato chiedere loro quali fossero le questioni a cui tenevano di più». Quello dei biglietti nominativi era solo uno dei problemi. Un altro, per esempio, riguardava l’organizzazione delle trasferte. Questo per farle capire come la mia carta non fosse imposta, ma provenisse dal basso. Dalla base. Dalle richieste dei tifosi stessi». È per questo che, verso la fine del 2006, Weatherill comincia a pensare di dare vita a una sorta di federconsumatori delle curve italiane: «La “Federtifosi”». Non se ne fa più niente, perché in quei giorni la Fissc, la "Federazione italiana sostenitori squadre calcio", si sta facendo conoscere fra il grande pubblico. L’allora ministro dello Sport Giovanna Melandri la convoca per un forum. Weatherill s’incuriosisce. E ha un’altra idea. Perché non sfruttare la carta per consentire alla Fissc, e così pure ai suoi centri di coordinamento del tifo organizzato, di essere economicamente indipendenti? Ok, ma come? «L’unione fa la forza, realizzando politiche comuni alle esigenze di tutti i tifosi, che
non sono troppo differenti se si tifa Roma piuttosto che Torino. La carta è di proprietà dei tifosi. Solo quando senti una cosa appartenerti, la usi. La vivi. In più, facendo pagare la tessera. Il 90% del ricavato sarebbe andato ai centri, il resto alla Fissc. Naturalmente, parliamo di costi risibilissimi per l’utente». Weatherill fa solo da tramite con la Fissc, che del progetto è entusiasta. Il 7 luglio 2005, proprio il giorno degli attentati a Londra, in un colloquio privato mister Weatherill illustra la sua carta al sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano. Che appoggia in tutto e per tutto il progetto. Tanto da suggerirgli di inviare una mail con tutti i documenti all’Osservatorio sulle manifestazioni sportive. Dice Weatherill: «Sono rispettoso delle istituzioni. Pensavo che sarebbe stato giusto mostrare loro cosa avevo in mente e cosa avremmo voluto fare. Speravo in un confronto con il Viminale». Invece, niente. I contenuti delle due tessere, quella della Fissc e quella del Viminale, sono diametralmente opposti (capito? SONO DIAMETRALMENTE OPPOSTI!). Per contenuti tecnici, innanzitutto. Spiega Morelli: «In Italia, ogni tornello monta un sistema di lettura che riconosce un determinato chip RFID. In assenza di direttive chiare, ogni società si è affidata ad un proprio consulente, ad una propria soluzione tecnologica. Il risultato è che il chip montato sui tornelli dell’Olimpico, nello specifico il 14443 A, è differente da quello montato a San Siro, il 15693. Inoltre, in altri stadi ne esiste anche un terzo, il 14443B. Favoloso. Mi domando, allora: se la tessera del Viminale nasce per consentire le trasferte, ma attualmente va bene per l’Olimpico e non per San Siro, un romanista che va a Milano che ci fa con la sua tessera?».
Le strade si dividono per i contenuti - definiamoli così - morali delle due tessere. Per Weatherill e Morelli, la carta del Ministero dell’Interno è un non sense: «Cominciamo con il dire - spiega Weatherill - che i tifosi non sono stati interpellati per sapere come sarebbe dovuta essere. Al Viminale interessava solo fare una summa divisiotra buoni e cattivi. Serviva un’alternativa al biglietto nominativo. Vede, con la loro tessera il sistema riconosce subito chi può entrare allo stadio e chi no. Io mi rifiuto di ragionare così. Di pensare che ogni tifoso sia un potenziale teppista. Mi chiedo perché uno che è stato condannato per un reato da stadio cinque anni prima non possa avere la carta (già: perché per quanto riguarda il calcio siamo in uno Stato di polizia). Dicono: “Così fidelizziamo i tifosi”. Ma che vuol dire? I tifosi sono fedeli dalla nascita alla propria squadra del cuore. Al contrario,
noi pensiamo a una carta di appartenenza, che offra anche - e sottolineo “anche” - la possibilità di entrare con più comodità allo stadio. Ma non nasce per quello. E poi non è obbligatoria. Non è che, se non ce l’hai, sei meno tifoso degli altri. Non solo. Affrontiamo il nodo dei dati sensibili. La Carta del Tifoso Srl ha speso un sacco di soldi per dotare la Fissc di un database. Al di fuori della federazione dei tifosi, i nominativi dei titolari delle tessere sarebbero potuti essere controllati solo dalla polizia, qualora ne avesse avuto bisogno. Mentre le società di biglietteria non ne sarebbero mai entrate in possesso. Avrebbero avuto solo i codici». Non è solo un scontro ideologico. Nel 2007 il “figlioccio” di Busby registra marchi e brevetti: il 26 giugno quello per la Tessera del Tifoso, il 18 dicembre quello per la Carta del Tifoso. Poi, cede tutto alla “Carta del tifoso Srl”, che porta avanti il progetto e di cui è responsabile Maurizio Morelli di Popolo, nipote di uno dei fondatori del Toro. Strano? Beh, pensate che il presidente della Carta del Tifoso Srl è Paolo Valentini, nipote del conte Marini Dettina, storico patron della Roma negli anni ’60. Tornando alla questione legale, la Tessera del Tifoso è un marchio
registrato. Compass, Banca Intesa e Inter erano state diffidate dal farne uso. Tutto inutile, anche qui. In settimana scatteranno le azioni legali. Weatherill è contrariato: «Se l’avessero chiamata Carta della Lega, non avrei obiettato nulla. Ma chiamarla proprio così, no. Hanno progettato una tessera che non è per i tifosi. Va bene. Ma non la chiamino “Tessera” o “Carta del Tifoso”, perché non possono. Abbiamo spedito le diffide, le hanno ignorate. La vera “Tessera del Tifoso” è dei tifosi, e voglio tutelarla. Costi quel che costi». Weatherill non vuole buttare all’aria il lavoro di anni: «Primo, per la profonda convinzione che una Carta del Tifoso nata sotto l’egida del Ministero dell’Interno non possa funzionare. I tifosi la vedranno sempre come un
tentativo di schedatura. Secondo, perché penso che queste carte finiranno per diventare dei semplici sostitutivi del biglietto nominativo con propaggini verso il mercato del credito a consumo. Questa seconda ragione è quasi peggiore della prima. Così, il tifoso diventa un mero cliente. Un cliente che deve essere spinto a consumare ad ogni costo. Ma il tifoso non è un cliente. Bensì, il testimone di una storia e di una passione».
E-mail, simile a molte altre ricevute: "ti segnalo che il portale di yahoo oggi esponeva come video principale un filmato (molto bello) di una curva polacca che accendeva,quasi contemporaneamente, una cinquantina di torce modello classico...nella breve spiegazione del video lo si descriveva come "grande spettacolo" e lo si lodava. Mi viene da pensare quanta ipocrisia regni nel mondo dell'informazione. saluti L.".
Ecco le altre: "Ciao Lorenzo,Vedendo questo video mi fa venir ancora più rabbia non poter vedere anche da noi uno spettacolo simile.Chissà quante centinaia di miglia di euro di multa qui da noi! http://it.video.yahoo.com/watch/4096124/11051638 Un saluto, Giacomo".
I sentimenti nei confronti di queste regole sono i seguenti... altro che dar colpa alle nostre società: "Ciao Lorenzo, in Italia i media durante il varo dei decreti anti tifo criticano l'uso di torce e fumoni poi pure su yahoo mostrano questi spettacoli...tanto per farci rosicare! Oltre il danno la beffa! Ho un misto di rabbia e di avvilimento, ormai gli stadi sono dei cimiteri! Quanto vi odio! http://it.video.yahoo.com/watch/4096124/11051638
Anche Simone dice la sua: "Ciao lorenzo ,questa e' la prima volta che ti scrivo anke se ogni giorno guardo sempre il tuo splendido sito.volevo segnalarti questo video http://it.video.yahoo.com/watch/4096124/11051638 spettacolare torciata..cartoncini e via dicendo  quindi i media solo quanno cazzo je pare a loro esaltano gli ultras..bo'?!. Mio Dio che eversivo questo Simone!
Altri aspetti: "Ciao Lorenzo,sono Marco ed è la prima volta che ti scrivo anche se è da anni ormai che seguo attentemente il tuo sito.Quella che volevo fare non è altro che una considerazione che mi viene in mente non appena apro la pagina relativa a Roma - Bordeaux in cui vedo l’immagine del biglietto della partita e aprendola mi sono accorto del prezzo che ahime hai dovuto pagare per vedere la partita (e ho pure preso la Tribuna Laterale, poi spostandomi in centrale ovviamente). Premetto che sono abbonato da 16 anni e quindi sono al corrente dei caroprezzi annuali,ma mi sono chiesto se un cristiano ogni volta che gioca la Roma possa spendere quasi 50 euro che per alcuni sono una giornata di lavoro(a chi va bene).Quelle poche volte che lo faccio,spendo 15 euro che seppur non sia una cifra esorbitante,non è nemmeno una banalità basti pensare che sono quasi le ex 30 milalire. A questo punto mi chiedo…”Perché gli esponenti del calcio si domandano con frequenza per quale motivo gli stadi italiani sono semivuoti anche in circostanze speciali come sarebbe dovuta essere quella di ieri?”La risposta a loro più comoda è quella della violenza che però c’è sempre stata negli stadi soprattutto in quelli italiani.Per me invece quella più logica è la seguente;ossia:” perche’ un tifoso che magari vuole trascorrere una bella giornata con la famigliuola allo stadio,è costretto a sborsare cifre esorbitanti soprattutto per le tribune (che ormai è dal 2001 che non vedo più piene ),quando potrebbe stare comodo in poltrona pagando una cifra derisoria vedendosela in pay tv?” Scusa se mi sono dilungato troppo,ma la prendo anche come una questione personale visto che sono cresciuto con l’olimpico sempre pieno anche quando giocava la Rometta.Tanti saluti".


12 dicembre: e-mail:"rubo qualche minuto del vostro tempo per chiedervi di dare un'occhiata al seguente video http://www.youtube.com/watch?v=maqg23YxE_M che contiene un servizio trasmesso ieri sera, martedì 9 dicembre, durante l’edizione serale del TG3 regionale dell’Emilia Romagna. Esso riguarda gli incidenti fra tifosi ferraresi e forze dell’ordine avvenuti presso la stazione ferroviaria di Cesena domenica
scorsa, al termine della partita Cesena-Spal.
Come potete constatare, diversamente dall’informazione a cui siamo abituati, in quest’occasione la redazione giornalistica della TV di Stato ha interpellato anche la parte che viene comunemente ritenuta unica responsabile in frangenti di tal genere.
Potrete quindi sentire le parole di due giovani, un ragazzo ed una ragazza, testimoni oculari di quanto accaduto poiché partecipi del gruppo di tifosi al seguito della squadra estense.
In allegato trovate la foto di uno dei ragazzi coinvolti negli scontri, ancora ricoverato presso l'ospedale di Ferrara: rischia di perdere in parte la vista dall'occhio destro. Di un altro ragazzo, degente presso l'ospedale di Cesena, non si hanno notizie.
Vi sono inoltre varie altre persone che hanno riportato ferite al capo, le quali hanno però deciso di non farsi medicare presso le strutture ospedaliere.
Ringraziando per l’attenzione concessami, vi saluto tutti cordialmente".

Prosegue la querelle Cosenza/Catanzaro: "Ciao Lorenzo, sono Antonio e sono un tifoso del Catanzaro. Volevo ringraziarti per lo spazio dato sul tuo sito al gesto degli Ultras del Catanzaro. Un gesto nobile e goliardico fatto per sensibilizzare il mondo ultras sulle problematiche relative alla repressione che ultimamente ha colpito il movimento. Leggo con rammarico alcune menzogne di qualche tifoso cosentino che ha accusalto il colpo dello smacco subito e non può far altro che andar in giro a raccontare frottole (vaneggiando anche su Padre Fedele). Leggo di gente pagata e deltaplati con sponsor di ristoranti. Chi ha compiuto il gesto non lo fa per mestire (altrimenti avrebbe certamente saputo a cosa andava incontro), il deltaplano ha uno sponsor perchè è un mezzo privato (per fare un esempio calzante una Smart con serigrafato il nome della propria attività) quindi anche questo conferma che era di un tifoso catanzarese che ha un locale molto noto nella zona. E a conferma che si tratta di tifosi del Catanzaro, domenica prossima, situazioni meteo permettendo, i deltaplani dei nostri 3 eroici tifosi planeranno sul Ceravolo dove sarà loro tributato un coloroso applauso da tutta la tifoseria giallorossa.
 Inoltre, ti riporto il testo integrale dei volantini lanciati sul San Vito: "Il calcio è pura passione popolare e i derby rappresentano il culmine di tale sentimento. Purtroppo, iniqui decreti e anticostituzionali divieti impediscono alle tifoserie di confrontarsi onorevolmente e di sostenere i propri colori. Tale gesto vuole goliardicamente dimostrare che non c'e' divieto che possa impedire alla passione di volare. Per tutti i diffidati d'Italia e per tutti gli assenti forzati", la nota sul volantino è a firma degli "Ultras Catanzaro 1973".
Mentre lo striscione sventolato sullo stadio cosentino riporta la scritta "Le Aquile vi sovrastano. Uc 73".
Non mi soffermo su striscioni scritti nello stadio dai tifosi cosentini con le bombolette o sulla mediocre coreografia. Voglio solo ringraziare questi miei 3 concittadini che hanno certamente scritto una delle pagine più belle del movimento ultras italiano.
Onore a loro. Onore agli Uc73 e agli Ultras di tutta Italia".
Stadi moderni: "Ciao Lorenzo, io lo so che pensiamo di uno stadio nuovo e nella moda di quelli di USA o lnghilterra. Forse ci sara' spazio dentro questo stadio per vendere ogni tipo di cosa. Per esempio, a Indianopolis, lo stadio nuovo ha una camera per la esposizione di lavatrici, televisioni, e frigoriferi. Finalmente qualche Americano si chiedono se noi spingiamo troppo avanti cosi'. Mi chiedo invece se l'antichi valori sopravvivono in questo mondo moderno. marco http://www.nytimes.com/2008/12/11/business/media/11adco.html?ref=sports

Un tifoso del Vasco de Gama, dopo la sconfitta per 0-2 con il Vitoria che ne ha comportato la retrocessione in serie B, ha tentato di uccidersi allo stadio.
http://it.youtube.com/watch?v=jxu6TkdSg6U
http://it.youtube.com/watch?v=VSPMYpolkWc&feature=related
http://it.youtube.com/watch?v=SwW5-vFy1ro&feature=related
Questa di Manganelli è carina:
Già, per ora però vediamo stadi vuoti e senza colore.... stanno vietando tutti i derby d'Italia (delle serie inferiori ovviamente... non osano farlo con un derby di serie A.... forti con i deboli, deboli con i forti, o sbaglio?) e privando la gente del gusto di andare allo stadio. Stanno trasformando - per gli interessi dei loro padroni politici - gli stadi in un qualcosa di identico a quello che vediamo in TV... cosa dobbiamo dire a queste persone? Grazie di aver dato il colpo di grazia a quello che era il più bel gioco da vedere allo stadio! Per me un poliziotto che vieta di andare allo stadio per ragioni di ordine pubblico - non dico per un Napoli/Roma ma per partite come Valdagno-Viareggio di hockey su prato - è come il cuoco che cucina solo piatti freddi per paura di accendere il gas. E' una cosa assolutamente R-I-D-I-C-O-L-A che esiste SOLO in Italia.
Aggiunte altre foto e filmati di Chievo/Roma.


11 dicembre: su Cosenza/Catanzaro: "Ciao Lorenzo, sono Marco tifoso cosentino. Non è la prima volta che ti scrivo, lo faccio adesso per renderti più chiara la vicenda circa il volo dei catanzaresi al San Vito. Io ovviamente ero allo Stadio, ero tra coloro i quali sapevano della iniziativa, frequentando la Curva Nord del San Vito. Leggendo oggi trafiletti web, anche quelli da te pubblicati, osservando alcuni Tg nazionali, mi rincresce constatare come i Media possano valutare gli eventi solo in parte, cogliendone l'aspetto esteriore senza  poi verificarne aspetti altresì importanti.
Coloro i quali hanno sorvolato il San Vito non erano Ultras, ma gente che pratica il volo per mestiere e pagata dagli Ultras '73  per compiere questo "lavoro"; addirittura un deltaplano recava nella "vela" uno sponsor di un luogo di ristoro e lo si scorge anche dalla foto ivi allegata.
"Lavoro": infatti è stato questo ciò che gli "aviatori catanzaresi" hanno detto quando sono atterrati ad alcuni cosentini accorsi sul luogo dell'atterraggio...
Dal cielo inoltre è piovuto solo uno striscione che è atterrato all'interno dl terreno di gioco, ma dei volantini neanche l'ombra.
Sembra li avessero con loro ma non so per quale motivo non siano stati lanciati; dai video presenti sul web si vede solo lo striscione cadere, mentre non v'è traccia dei volantini. (il cui contenuto è lodevole). Il gesto è stato sicuramente importante, soprattutto riguardo coloro i quali impongono divieti (Casm, Osservatorio), ma visto che hai pensato di assegnare loro il premio asromaultras.org, sappi che di Ultras tale gesto non ha molto...
Evito di raccontarti come è andato a finire l'incontro, una volta avvenuto l'atterraggio, mentre mi soffermo su un episodio che nessun catanzarese
ha avuto il coraggio di raccontare. Quando il drappo giallorosso è arrivato sul manto erboso, è stato preso da un fotografo locale ma dopo qualche secondo lo stesso l'ha gettato per terra.
A qual punto è sopraggiunto un energumeno che con fare prepotente ha strattonato e spinto il fotografo nonostante questi si sia solo limitato a prendere il drappo e riporlo per terra. Il motivo di tale gesto è di facile comprensione, il soggetto pare essere proprio il Vice del Questore di Cosenza, di origine catanzarese...
A me sembra che la tifoseria del Catanzaro abbia fatto tutto ciò solo per vantarsi della trovata, per apparire in Tv ed anche sul tuo nobilissimo sito web.
Stiamo parlando di coloro i quali tempo addietro chiesero aiuto a Padre Fedele, quando alcuni di loro vennero arrestati ad Arezzo, per poi denigrarlo una volta essere scoppiata la vicenda giudiziaria che lo coinvolge, di coloro che ci chiamano Zingari o Albanesi etc etc. Tale mio intervento è solo per dovere di cronaca, affinchè le cose vengano dette  in modo chiaro e veritiero, dimostrando la realtà per come è, e non per come la si vuole fare apparire.
Con Stima Marco".
Come sapete, la mia patria è la Roma e quindi inserisco volentieri questo chiarimento di Marco.
 Allora, mettiamola così: se il gesto fosse stato fatto proprio dagli ultras Catanzaro ci sarebbe stato poco da dire. Viste queste circostanze non conosciute da tutti noi, ritengo sia solo uno splendido gesto simbolico che nulla toglie alla tifoseria cosentina e che va visto nell'ottica della insensata repressione che colpisce tutte le tifoserie d'Italia.
Poi, mi viene segnalato, con oggetto: "ma che c**** scrivono questi???" la notizia ANSA che segue:
Catania-Roma Osservatorio sulla sicurezza 'Possibili interventi'
22:09 del 09 dicembre
L'Osservatorio sulla sicurezza del calcio pare avere intenzione di prevenire qualsiasi possibile problema in vista di catania-Roma, partita che ln passato fu teatro dell'omicidio Raciti (????????). Potrebbero esserci limitazioni all'ingresso dei tifosi. Lo fa sapere l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive riunitosi oggi. Sarà domani il Casms (Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive) a valutare gli interventi da prendere.
E-mail di Diego: "CIAO LORE, SAI QUESTI GIORNI HO AVUTO VERAMENTE NOSTALGIA DEGLI ANNI 90 QUANDO IO AVEVO 5/6/7/8 ANNI E ANDAVO ALLO STADIO CON MIO NONNO IN TRIBUNA MONTEMARIO(AO NUN PAGAVAMO... :-) ERA GRANDE INVALIDO DI GUERRA) E MI RICORDO PERFETTAMENTE OGNI DOMENICA MI FACEVA FELICE(OGNI 2)E ANDAVAMO A VEDERE LA ROMA(E LE EMOZIONI DI QUANDO MI RACCONTAVA DI ANDARE AL CAMPO TESTACCIO NEI PRIMI ANNI DELLA ROMA GRAZIE AD UN SUO AMICO DOTTORE...)MI RICORDO LE PRIME BANDIERE,LE PRIME SCIARPE,LA VGOGLI DI ARRIVARE ALLO STADIO PER L'ATMOSFERA E SEGUIRE META PARTITA PERCHE ERO SPESSO GIRATO VERSO LA SUD(FORSE DA LA QUESTA PASSIONE...)ORA RIFLETTENDO PENSO IRONICAMENTE MA MIO NONNO SE FOSSE STATO IN VITA ORA E IO PICCOLO MI SAREI INNAMORATO DELLA CURVA DI ORA????SINCERAMENTE NON CREDO(VISTI I DECRETI...)MI SAREI INNAMORATO DI UNO STADIO CHE FA 30 MILA PRESENZE??? (SBAGLIERO MA ME LO RICORDO SEMPRE PIENO...)FORSE NO.... SAREI MAI ANDATO ALLO STADIO AI GIORNI D'OGGI CON MIO NONN A VEDERE LA PARTITA(E NON DITEMI X LA VIOLENZA...)VISTO CHE LUI E ìDI MARSALA????E PER I BIGLIETTI PER I GRANDI INVALIDI DA PRENDERE 4 ORE PRIMA AD UNO SPORTELLO ACCREDITI???E IL TORNELLO??? E CAVOLI VARI???BEH NON CREDO PROPRIO...SAI DELLE VOLTE RIMPIANGO DI NON AVER VISSUTO GLI ANNI 80 PER IL GRANDE TIFO DELLA ROMA MA SINCERAMENTE POI PENSO AI RAGAZZI DI OGGI A QUELLI COME MIO FRATELLO NATI A META ANNI 90 E ALLORA
DICO...."CHE FORTUNA ALMENO IO HO VISTO GLI ULTIMI ANNI DEL VERO TIFO"!!!! UN ABBRACCIO
P.S. COSA PERSONALE COME TU SAI SPESSO PREFERISCO TRASFERTE ALLA CURVA PERCHE MI RODE DIVIDE UNA CURVA CON CHI NON CANTA O STA LA X DI "CIO' LABBONAMENTO IN CURVA..." QUEI 235 EURO LI SPENDO VOLENTIERI X UNA TRASFERTA  AMICHEVOLE DI PRECAMPIONATO PIUTTOSTO!!! L'ANNO PROSSIMO INVECE STARO IN CURVA DOPO LA PRESTAZIONE DELLA SUD DI OGGI CREDO SIANO CAMBIATE PARECCHIE COSE NELL AMBIENTE E NEL TIFO,SARO PRESENTE IN COPPA ITALIA(NON VEDO L'ORA QUELLE SONO PARTITE DA CURVA) MA L'ANNO PROSSIMO PREFERISCO AVERE IL POSTO E LEVARLO A QUALCUNO CHE NON CANTA UN ABBRACCIO DIEGONE PRESENTE".
Ricevo e pubblico: "Salve, Sul Mucchio nr 653 di dicembre (in edicola), Mensile di musica, cinema, libri, performance e attualità, è stata pubblicata un’intervista a Domenico Mungo (autore del libroultras “Cani Sciolti” nonché autentico ultras viola) riguardante il mondo ultras... Un modo, a nostro avviso, per parlare apertamente e liberamente di un ambito fin troppo demonizzato e messo alla gogna dall’opinione pubblica.
Dopo i fatti della prima giornata di campionato, che hanno fatto sì che gli ultras diventassero un capro espiatorio, e la successiva scoperta di una bolla mediatica gonfiata ad hoc per colpevolizzarli alla quale però non è stata dato eco in nessun tg o salotto televisivo, abbiamo deciso di dare spazio a chi vive quel mondo 7 giorni su 7. Senza pregiudizi o preconcetti.
Vorremmo dare più visibilità possibile alla cosa, per questo vi allego il pdf con l’intervista completa. Pregandovi di dare risalto nei vostri propri spazi, sempre che la cosa vi interessi.
In più, nell’articolo troverete anche un box riguardante una bellissima iniziativa dei tifosi genoani, i quali educano i bambini al tifo concedendogli uno spazio tutto loro all’interno dello stadio senza scopo di lucro.
Sperando che questa mail possa interessarvi, buona lettura. E, mi raccomando, fateci sapere cosa ne pensate, rispondendo direttamente a questo indirizzo mail. Un cordiale saluto dalla redazione del Mucchio Selvaggio. Andrea Provinciali
--
Il Mucchio Selvaggio
Mensile di musica, cinema, libri, performance e attualità
Via Lorenzo Il Magnifico, 148 - 00162 Roma
tel: 06.44231312 fax: 06.44231301
www.ilmucchio.it
http://www.myspace.com/ilmucchioselvaggio
Poi: "Ti spedisco questo link riguardante stadi e strutture sportive. Fatti  interessanti (... ad esempio i due pennoni del nuovo stadio di  torino, dovrebbero oscillare se il pubblico salta...). http://www.skyscrapercity.com/forumdisplay.php?f=1738 Ciao!".

10 dicembre: on line le foto di Roma/Bordeaux.

9 dicembre (pomeriggio): le foto di Roma/Bordeaux a notte fonda.
Se dovesse esistere un premio asromaultras.org, quest'anno la vittoria andrebbe sicuramente agli ultras del Catanzaro:
"Ciao, mi chiamo Alfredo, ed oltre ad essere un Ultras della Curva Ovest di Catanzaro, sono un simpatizzante Romanista e assiduo lettore del tuo sito, volevo farti un piccolo resoconto del derby di ieri tra Cosenza e Catanzaro che ci è stato vietato di andare a vedere:
Giornata derby elettrizzante, è successo di tutto, dal Catanzaro che va a prendersi il pareggio a Cosenza senza l'apporto della Curva Ovest (chiedere a Maroni), fino ad arrivare ai 3 impavidi Ultras Catanzaro che sorvolano con un deltaplano lo Stadio San Vito lanciando migliaia di volantini sempre a firma degli Ultras Catanzaro con su scritto: "Il calcio è pura passione popolare e i derby rappresentano il culmine di tale sentimento, purtroppo iniqui decreti e anticostituzionali divieti impediscono alle tifoserie di confrontarsi onorevolmente e di sostenere i propri colori. Tale gesto vuole goliardicamente dimostrare che non c'è divieto che possa impedire alla passione di volare. Per tutti i diffidati d'Italia e per tutti gli assenti forzati".
Dopo il lancio dei volantini, arriva il lancio dello striscione proprio sul manto erboso del San Vito, striscione che recitava la frase: "Le aquile vi sovrastano sempre". Che dire, fantastici, lezione di calcio in campo dei nostri, e grande goliardia dei 3 ultras in aria! Come On Eagles !
http://www.tuttosport.com/calcio/2008/12/08-11759/Lega+Pro:+Cosenza-Catanzaro+0-0
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=37518&sez=SPORT
http://www.corrieredellosport.it/Notizie/Calcio/51673/Cosenza-Catanzaro+finisce+0-0
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=37517&sez=LEALTRE
http://www.gazzetta.it/ultimora/agrnews.jsp?id=%7BC7148BBC-51FE-431F-B3BA-218A8B35BE80%7D&cat=home&sezione=CALCIO
http://tv.repubblica.it/copertina/cosenza-tifosi-col-deltaplano/27084?video
http://espresso.repubblica.it/multimedia/sport/4004974
http://it.eurosport.yahoo.com/08122008/2/lega-pro-cosenza-catanzaro-0-0.html
http://ansa.it/site/notizie/awnplus/calcio/news/2008-12-08_108296025.html
http://it.youtube.com/watch?v=D6oGorANu_g
http://www.catanzaroinforma.it/pgn/news.asp?M1=1&news=12291
Groundhopping: sabato scorso sono andato a vedere Millwall/Bristol Rovers.
Aggiunte altre foto di Chievo/Roma.



9 dicembre: scusate l'assenza di aggiornamenti ma sono stato fuori. Inserita la pagina di Chievo/Roma.
Annuncio: "Ciao ho un biglietto di distinti nord per la partita di champions Roma - bordeaux.
magari mi potresti far sapere se qualcuno vuole fare a scambio con un biglietto di sud centrale o laterale fa lo stesso? Ho pagato il mio 15 euro ma in caso ci metto la differenza. Potresti mettere l annuncio sul sito; io non so come si fa. Fammi sapere se lo puoi fare per favore Grazie distefano.m@hotmail.it".
Altro annuncio: "PER CHI MARTEDI' PER VARI MOTIVI NON PUO' ANDARE ALLO STADIO E HA UNA SUD CENTRALE MI CONTATTI.PER VARI MOTIVI NON SONO RIUSCITO A PRENDERE IL BIGLIETTO IN PRELAZIONE.ESSENDO MOLISANO SPERO NEL BUON SENSO DI QUALCUNO COME SEMPRE ACCADUTO E MARTEDI' CI TENGO TANTISSIMO A VENIRE.SPERO CHE QUALCUNO POSSA AIUTARMI.SALUTI ULTRAS. SARASANT4@VIRGILIO.IT".
Una riflessioen di Cristiano: "1) come si evince dai fatti dell'altroieri notte, se spaccarotella l'avesse fatto in grecia ... li l'avrebbero arrestato (no dico, in
Grecia) 2) nell'ultima settimana più morti per liti condominiali che in  100 anni di calcio in Italia ... (e non è la prima volta)".
Poi mi viene segnalato: "http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2008/12/04/statistici.shtml
nono club al mondo e stamo ancora senza n sito e senza no stadio! saluti Francesco".
Altro articolo che mi fa dire... era ora!
"ROMA - Oggi apre a Nettuno, presso l’Istituto per Ispettori di Polizia, il “Centro di formazione per la tutela dell’Ordine pubblico”. Lo dirigerà il prefetto Oscar Fioriolli, direttore centrale per gli Istituti di istruzione e già questore a Genova dopo i disordini del G8.
Prefetto, da dove nasce l’esigenza di “formare” secondo nuovi criteri il personale di Polizia addetto all’Ordine pubblico?
«E’ un tema caro al Capo della Polizia. La scuola che nasce servirà a dare un indirizzo uniforme alla materia. Non è che l’Ordine pubblico finora non si sia fatto: si è fatto, però ora riteniamo sia importante condividere certi aspetti per coglierne meglio le criticità».
Perché, c’era chi faceva ordine pubblico in un modo e chi lo faceva in un altro?
«L’Ordine pubblico è sempre stato lasciato alle autorità provinciali di Pubblica sicurezza e ognuno aveva il suo modo di vedere le cose».
Come funzionerà la nuova scuola?
«Organizzerà i corsi per il personale coinvolto nei Grandi eventi del 2009».
Quindi anche per il prossimo G8.
«Certamente».
Come verranno scelti i partecipanti?
«E’ intendimento del Capo della Polizia far passare tutti i poliziotti, ma proprio tutti, per questa scuola. E di invitare tutti a una riflessione su alcuni principi fondamentali, come il codice etico e l’approccio negoziale».
Che significa “codice etico” applicato all’Ordine pubblico?
«Significa piena consapevolezza di improntare la propria attività a un’idea di servizio pubblico».
La Polizia farà tesoro degli errori commessi durante il G8 di Genova?
«La Polizia fa tesoro di qualsiasi errore, non solo di quelli commessi a Genova. C’è stato talvolta, nella comunicazione interna, qualche disguido che non ha portato alla necessaria corresponsabilizzazione».
Meno manganelli e più capacità di comprensione delle folle. E’ corretto evocare quest’immagine, a proposito della nuova polizia?
«Certo. Il capo della Polizia vuole “rivisitare” certi strumenti. Le polizie europee hanno strumenti superiori ai nostri. Noi abbiamo ancora il manganello o il lacrimogeno. Invece molti Paesi europei hanno abbandonato il lacrimogeno-fumogeno».
Che cosa usano?
«I lacrimogeni liquidi. I fumogeni, infatti, sono devastanti perché coinvolgono anche persone che non c’entrano niente».
La nuova scuola non punterà per caso anche su una didattica di tipo “psicologico”, di persuasione morale?
«Sì. La negoziazione, su cui insisteremo, molte volte ha evitato incidenti. Poi, certo, c’è anche l’esigenza di intervenire. Se bisogna intervenire, si interviene. Anche lì, però, occorre rivedere le modalità di utilizzo del personale».
Come?
«Oggi ancora usiamo fare le barriere di agenti per fermare le persone, nel futuro eviteremo di utilizzare il personale a barriera. E le cariche dovranno essere fatte in modo corretto».
La polizia è uscita dagli stadi e negli stadi le violenze sono cessate. Che ne pensa?
«La collocazione impropria del personale, a volte, può produrre tensione»".
Su Inter/Napoli di un paio di domeniche fa (la stampa nazionale ha taciuto):
"Bisognerebbe avere il coraggio nella vita di dire: “ci siamo sbagliati”.
E invece…
E invece, nonostante quanto accaduto l’anno scorso in occasione di Inter Napoli
Non ci crederete ma la storia si è ripetuta.
anche quest’anno i propositi di osservatorio, prefetti, questori (almeno in questo caso, la società inter non dovrebbe centrare niente)…
i tifosi napoletani c’erano nonostante i divieti (ASSURDI), e come l’anno scorso, invece di essere nel loro settore, erano mischiati con i tifosi interisti.
Oltre ai tifosi napoletani sparsi per lo stadio, gli steward hanno cercato di fare un cordone improvvisato nel 2° anello blu a pochi metri dal nostro settore. Anche quest’anno obbligando gli abbonati di quei posti a sloggiare... cortesemente ma a sloggiare.
…mentre il settore ospiti era chiuso…
A questo punto sorgono spontanee le seguenti domande:
1) Perché proibire agli abbonati dell’Inter di poter cedere abbonamento a residenti fuori milano? Per evitare di cederlo a tifosi napoletani?
DECISIONE SBAGLIATA. NOI ABBIAMO CEDUTO ALCUNI DEI NOSTRI A TIFOSI NAPOLETANI, RESIDENTI A MILANO MA NAPOLETANI.
2) Perché proibire la vendita dei biglietti on-line o in banca? Per evitare che li potessero comprare i tifosi napoletani?
DECISIONE SBAGLIATA. MOLTI AMICI TIFOSI NAPOLETANI (RESIDENTI A MILANO) LO HANNO ACQUISTATO COMUNQUE.
3) Perché tenere comunque chiuso il settore ospiti quando ci si è resi conto che le misure di “sicurezza” (ma sicurezza de che!?!) adottate non avevano impedito l’arrivo dei tifosi partenopei (cosa ampiamente prevedibile)?
4) Maroni dice che questo sistema funziona e non si torna indietro solo per permettere a qualche spettatore in più di accedere allo stadio. Beh, qui ci sono poche domande da fare. A noi un ministro che parla così ricorda tanto un periodo storico dell’inizio secolo scorso. A voi?
Ci rivolgiamo a tutti i giornalisti (molti di voi si sono anche adoperati ultimamente per dare una mano a noi tifosi per bene e al calcio) e soprattutto a OSSERVATORIO, GOVERNO, OPPOSIZIONE, PREFETTI, QUESTORI:
La fede calcistica non e’ una data di nascita, una citta’ nativa, un indirizzo di residenza. La fede calcistica prescinde da tutto questo. E cosi’ si verifica che tifosi napoletani residenti a Milano entrino allo stadio e tifosi interisti residenti a Lodi, Novara, Como, Lecco, Monza (solo per citare i comuni più vicini) non possano entrare.
MA SI PUO’ CONTINUARE COSI’???
SI PUO’ CONTINUARE A FAR FINTA DI NIENTE???
E poi, se anche non vi importa nulla, ma almeno volete salvare la faccia? Pensate che nessuno si accorga di niente? Siete mai stati all’estero? Avete mai chiesto cosa pensano di VOI e delle vostre assurde decisioni e dei vostri controproducenti provvedimenti?
Ma davvero non vi interessa di essere ricordati per coloro che volendo combattere la violenza, facevano mischiare fazioni di tifoserie opposte negli stessi settori lasciando completamente vuoti alcuni settori? E che per farlo tenevano fuori dagli stadi i tifosi per bene?
Rifletteteci un attimo: il calcio sta morendo a causa vostra.
Bisognerebbe avere il coraggio nella vita di dire: “ci siamo sbagliati”.
Buon lavoro
Virgilio Motta
Inter club Banda Bagaj".
Proteste anche da Venezia:
"CALCIO DEI DIVIETI... CHE DERBY E' SENZA TIFOSI?
Incomprensibili e demagogiche restrizioni ancora una volta saranno protagoniste della domenica sportiva.
Dopo il divieto applicato alla Nostra tifoseria di seguire il Veneziamestre nella trasferta di Padova.
Dopo il divieto applicato alla tifoseria padovana di seguire la propria squadra nella trasferta di Verona.
Il triangolo si chiude. Vietando alla tifoseria veronese la trasferta in laguna.
Assurdo.
Tutti i derby veneti gambizzati da decisioni da salotto.
Il risultato è devastante.
La distruzione della vera anima del calcio: la passione.
Che così è il calcio privato delle tradizioni, delle rivalità, senza goliardia, senza tifo?
A cosa serve uno stadio senza colori, senza rumori, senza calore, senza tifosi?
Le risposte fanno male, ma permettono di capire il continuo allontanamento di tante persone, famiglie, anziani e giovani dagli stadi di tutta Italia.
E come se non bastasse il divieto di trasferta per i tifosi ospiti, si aggiunge anche la restrizione alla vendita dei biglietti per i soli residenti nella provincia di Venezia.
E il risultato è che chi abita a Mogliano, Preganziol, Monselice, Castelfranco o comunque fuori dalla provincia di Venezia per lavoro o altro sarà privato della possibilità di assistere al derby in nome di una falso rischio, in nome di quella ideale sicurezza che bisogna affannosamente (e inutilmente) ricercare.
Ci chiediamo anche come dopo tutte le nuove misure di sicurezza adottate, le forze dell´ordine non siano ancora in grado di garantire un minimo di sicurezza come del resto avviene in tutta Europa.
Poi ci ricordiamo di essere in Italia, e capiamo che è solo l´ennesima vergogna di chi, con la scusa di combattere razzismo e violenza, sta eliminando consapevolmente e strategicamente altro: aggregazione, condivisione, passione e divertimento.
Noi di "A Sostegno di un Ideale" risponderemo come sempre fatto in maniera coerente. Combattendo e denunciando queste assurde leggi. Proponendo un tifo ribelle e libero, che non ha bisogno di compromessi e autorizzazioni. Continuando oltre ogni difficoltà il percorso aggregativo, ricreando nel Gate 22 con la nostra passione uno spazio diverso e differente da tutto il resto.
Cuore e intelligenza per il Veneziamestre, ma non solo, perché gli abusi che subiamo da tifosi, li subiamo anche da cittadini nella vita di tutti i giorni.
E così domenica daremo un piccolo segnale rimanendo in silenzio i primi 20 minuti della partita per ribadire l'assoluta inutilità di questi divieti che portano al disputarsi di un derby che non può essere ritenuto tale.


3 dicembre: un chiarimento su Verona da parte di Mauro: "Ho letto la mail del ragazzo che ha il biglietto del settore ospiti inferiori per Verona. Anche io ho quel settore e vorrei dirgli di non preoccuparsi perchè dovrebbe funzionare così: la curva nord che noi diciamo superiore è divisa in due parti, superiore, dove è il tabellone, e inferiore, in balconata. Mando due foto: in giallo il settore ospiti inferiore, in rosso quello superiore".

Sul nuovo Questore di Roma: "Ciao Lorenzo, volevo chiederti una cosa, il questore che è appena arrivato a Roma parla di dialogo con tutti i tifosi, anche con le frange più estreme del tifo. Ora mi domando che cazzo di dialogo dobbiamo tessere con questo qui visto che il movimento ultras è morto? Dobbiamo dialogare sulla possibilità di fare un coro a partita o di quante volte possiamo andare in bagno? Prima hanno distrutto la parte più bella del tifo, hanno imposto il loro modello di stadio e di come vivere un evento sportivo, ora con estrema falsità si mostrano buoni e comprensivi, ma che si (censura)
scusa per lo sfogo, un saluto". Nella pagina di Roma/Liverpool del 1983/84, inserito il video della RAI. Inserite diverse foto dei derby dagli anni '30 ad oggi.
Mi permetto di segnalare, per rendere il clima, Roma/Lazio del 1973/74.
Poi, tra i tanti, un commento sui tifosi della Roma del Presidente della Lazio (1953/54).
Roma/Lazio 1953/54


2 dicembre: nella pagina di CFR 1907 Cluj/Roma, inseriti il biglietto e il programma (bilingue) della partita.
Inserite altre foto e resoconti su Roma/Fiorentina.
Grazie a chi mi ha dato le dritte per il video di Dundee/Roma: come vedete ho risolto!
E-mail: "ciao lorenzo,sono pasquale e vivo a savigliano,un comune del cuneese.Per la prima volta non dovrò delegare qualcuno o perdere giornate di lavoro per acquistare un biglietto del settore ospiti perchè,con mio grande stupore,ho visto che li vendono on-line.Ora mi sorge un dubbio perchè sul sito c'è scritto "settore 8 curva nord inferiore ospiti".Ma il settore ospiti a verona non è sempre stato al secondo anello?se qualcuno sa qualcosa mi faccia sapere,non vorrei arrivare a verona e ritrovarmi sotto,da solo". Sempre su Verona: "Ciao Lorè... Ti scrivo per un argomento toccato gia molte altre volte...ma è una cosa che proprio non mi va giu. Stamattina sono andato con 3 amici a fare il biglietto per Verona alla Banca di Lodi(con impiegata troppo sorca che ci ha fatto i biglietti,unica pecca:era laziale!)e ci hanno furtato 3 euro per uno di prevendita,totale del biglietto: 28 euro!!! DAJE ROMA!".
Poi: "Ciao Lorè, ho letto la notizia dello scontro matarrese-boys rilanciata in uno dei tuoi ultimi aggiornamenti....e sono rimasto senza parola per le cose dette dal quell'"uomo". Mi stupisco (ma non troppo) di come la cosa sia passata senza fare clamore....facendo una ricerca qualcosa però si sta muovendo, oggi è uscito questo articolo su Excite: http://calcio.excite.it/news/14187/Matarrese-contestato-dai-Boys-Parma
Ti consiglio di linkarlo nel prossimo aggiornamento così la notizia - almeno se la si cerca su google - acquista maggiore visibilità".
Andiamo avanti: "Ciao lorè. solo un paio di cose...la prima riguarda drogba. lancia una monetina sul pubblico, 5 giornate. lo fa un tifoso: 2 anni (ottimista!). Poi non so sei hai notato ieri pomeriggio, dopo il gol, sculli esulta dando un calcio ad un cartellone pubblicitario, con conseguente buca. per carità ha fatto bene, ma ieri sera, alla domenica sportiva si interrogavano se era da ammonire o meno. per me era da diffida. o no? (vabbè utopia). Saluti".
Certo che sì: danneggiamento! Daspo da 1 a 5 anni!
Ecco lo stadio a 5 stelle... la foto la invio all'UEFA.... "Ciao Lorenzo, ti invio una foto di ieri. I volti sono oscurati per non far rischiare la diffida ai diretti interessati. Trattasi di fatto gravissimo: un bastone di legno con scopettone attaccato e' stato utilizzato in curva sud per bonificare le file centrali della stessa. L' arma e' stata riconsegnata agli addetti della pulizia senza spargimento di sangue.Pericolo scampato. ....e grazie per lo stadio allagato !".
Sempre sul tema: "Lore oggi stessa situazione all'olimpico... un lago di acqua ai nostri piedi in curva...con gli scarichi che buttano di continuo...
la gente ha preso dal bar una scopa e si è messa a togliere l'acqua tipo alluvionati.... ecco lo stadio adatto alla finale di champions li mortacci loro !!!
ecco la foto sotto i nostri seggiolini nuovi !".
Ecco sul suo sito cosa dice la UEFA degli stadi: "Uno stadio sta al calcio come un teatro sta all'arte. La UEFA lavora incessantemente da anni per assicurare che ogni partita sia ospitata in un ambiente piacevole, sicuro e tranquillo oltre che orientato ai servizi. L'unità Stadi e Superfici sintetiche supporta e stimola lo sviluppo del completo potenziale degli stadi allo scopo di celebrare lo sport preferito al mondo. Per chi è coinvolto, gli stadi non sono solo uno spazio fisico, ma portano con loro caretteristiche emotive che danno emozione per vivere al meglio ogni partita".
Bene, è evidente che per lo stadio di Roma Platini si è fermato alla bouvette. Gli avranno messo alle costole una strafica bionda da 1 e 80, i corazzieri del capo dello stato, ostriche e champagne e vai col tango! L'Olimpico è a 5 stelle, soprattutto dopo il ventesimo sorso di champagne!
Quindi: info@uefa.com
"Egregi Signori,
nonostante le parole di Platini, lo Stadio Olimpico di Roma è ancora uno stadio da terzo mondo. Queste sono le foto scattate in occasione di Roma/Fiorentina 2008/09, nel settore della Curva Sud. Distinti saluti". "Dear Sirs, despite Platini words, Olympic Stadium in Rome is still a Third World Stadium. These are the pictures shot before of Roma/Fiorentina 2008/09 in the Curva Sud. Best regards".
Giustamente entusiasti i tifosi del Panathinaikos per la vittoria a Milano: http://www.youtube.com/watch?v=SegGpCTMLIk
Finiamo con un articolo di Roberto Stracca, di qualche giorno fa sul Corsera... mi sembra un articolo buono, del resto Stracca sa di cosa parla visto che ha qualche annetto come me... Forse nel titolo andava maggiormente evidenziato che con 200 partite vietate era ovvio che i disordini fossero in calo:
La situazione L'atmosfera sembra cambiata in tutti gli stadi italiani. Le 200 partite giocate senza la presenza dei tifosi ospiti
Calcio, l'altra faccia delle curve
Feriti e arresti, in calo le cifre della violenza
«Fenomeno ultrà da non criminalizzare»
«Una cosa sono i delinquenti, che vanno combattuti. Un'altra sono gli ultrà, con cui va costruito un dialogo». L'affermazione è di Antonio Manganelli, il capo della polizia, che nel giorno del suo insediamento aveva espresso un sogno: stadi senza forze dell'ordine. Sembrava un'utopia ma, giornata dopo giornata, sta diventando una meta raggiungibile. Perché è vero che i numeri, forniti dall'Osservatorio sulle manifestazioni sportive sull'ultima stagione, che parlano di incidenti in diminuzione e calo di feriti da stadio, vanno letti e interpretati. In 200 gare tra serie A, B e C e Dilettanti, quelle più a rischio, i tifosi ospiti sono stati fatti rimanere a casa. Ma un'altra curva, uno stadio con meno divieti (anche l'altroieri Il Riformista tuonava contro le decisioni del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che rendono l'andare alla partita di pallone un'odissea anche per un padre di famiglia), sono forse possibili. E non solo attraverso la repressione.
Il nuovo questore di Roma, Giuseppe Caruso, vuole ripetere quanto fatto a Palermo (speriamo di no: se non ricordo male - e non ricordo male - diffidò delle persone perché non avevanopagato il biglietto del treno, ricordate?): dialogo con le frange più dure della curva. La capitale è una piazza difficile, ma la volontà è ferma e decisa. I funzionari da campo, quelli che i vecchi ultrà li hanno visti crescere e ora si ritrovano con minorenni accecati da un odio senza motivo, lo ripetono da tempo: «Il muro contro muro non serve e fa solo il gioco di chi vuole alzare la tensione». E anche nell'Agenzia informazioni e sicurezza interna (l'ex Sisde), chiamata da quest'anno a monitorare in maniera più attenta la galassia delle curve, si va diffondendo un'idea: «Non v'è dubbio — si legge in un documento — che tra le fila degli ultrà vi siano delle persone che arrivano a sfruttare l'evento calcistico, con tutto il carosello che l'accompagna, per perpetrare atti vandalici e violenti. Eppure il fenomeno ultrà è anche e soprattutto altro, un mondo estremamente vivace, palpitante, ricco, che costituisce un potenziale sociale importante. È necessario pensare a nuovi modi per arginare la violenza e l'aggressività, ma anche per valorizzare un bacino di energie ed emotività sociali forti».
Tutto questo mentre una corrente di pensiero che invita, un po' come faceva il professore Keating con i suoi studenti ne «L'Attimo fuggente», a guardare il mondo delle curve da un'altra prospettiva si sta facendo, pian piano, largo. Fatta da chi, arrampicato su una balaustra o in piedi nel secondo anello, ha avuto una sorta di iniziazione alla vita. È il caso di Enrico Brizzi, lo scrittore cresciuto nella curva Andrea Costa del Bologna. «La curva è l'unico grande centro di aggregazione giovanile. E non ci sono i mostri giunti da un passato remoto per massacrarci tutti mentre mangiamo i nostri "quattro salti in padella" in ciabatte davanti alla televisione». È allineato e coperto Valerio Mastandrea, l'attore romano che una volta si presentò nel salotto televisivo di Maurizio Costanzo con il volto tumefatto per aver preso un seggiolino in faccia durante una trasferta al seguito della squadra giallorossa. «Non criminalizzate le curve» è il suo grido di battaglia. «Giornalisti e intellettuali il mondo della cultura ultrà e le curve non li conoscono proprio. Ci si facessero una bella immersione prima di sparare sentenze».
Magari attraverso la lettura di alcuni libri. Dove la curva non è il miglior mondo possibile. Ma neanche un girone infernale. Sentire Elisa Davoglio, una poetessa che non sognava Beckham, né di fare l'ultrà. Ma, per «Onore ai diffidati», si è calata tra odore acre dei lacrimogeni, cariche della polizia e regolamenti di conti per interessi economici. E dipinge così gli ultrà. «Hanno valori e ideali in una società che ne ha sempre di meno e dove la politica è sempre più di assente». Giovanni Francesio ha fatto il percorso inverso. Dopo una vita, o una buona fetta di essa, passata sugli spalti ha raccontato in «Tifare contro» quello che gli ultrà non dicono. «Ho fatto migliaia di chilometri di trasferte, sono stato coinvolto in scontri con tifosi avversari e forze dell'ordine. Sono scappato e ho avuto paura, ma ho provato le uniche emozioni collettive della mia vita, a gioire e soffrire insieme agli altri, a sentirmi parte di un mondo "libero e vero". Ma fuori di lì, nessuno aveva la più vaga idea di cosa fosse veramente quel mondo, per me cosi importante(...)un mondo schizofrenico, sempre impegnato a combattere contro tutto e tutti, compreso se stesso».
Michele Monina, nel suo viaggio, ora ironico ora crudo, di «Ultimo stadio» annota, con acuto spirito di osservazione, quello che non va nelle domeniche della gente di curva. «Qui sono a casa mia» urla, alla fine, pur tra personaggi con enormi cicatrici in viso e una violenza incombente. Perché, come accade nei siti internet di controinformazione, nessuno parla mai di un mondo di angeli. Gli sbagli e gli errori degli stessi ultrà («Che hanno nella loro complessità sia la forza che la grande debolezza», spiega Enrico Brizzi) non vengono mai taciuti. Ma, allo stesso tempo, non ci stanno a passare sempre per demoni e, spesso, raccontano un'altra storia, rispetto alla vulgata ufficiale. E, soprattutto, vogliono la verità. Dall'11 novembre 2007, la domenica della tragedia di Gabriele Sandri, non c'è partita, internazionale o amichevole, in cui da tutte le curve d'Italia non parta la richiesta di «giustizia» per il tifoso laziale, ucciso da un agente di polizia. Tra le forze dell'ordine (-48%) e i tifosi (-20%) è calato il numero dei feriti. Anche se sono ancora troppe le partite con divieti, limitazioni e settori ospiti chiusi. I presidenti dei club non ci stanno. E si iscrivono anche loro al partito del dialogo. Di chi vuole un ritorno alla normalità. Anche attraverso il dialogo con gli ultrà.
Roberto Stracca


1° dicembre: on line le foto di Roma/Fiorentina. Grazie ai potenti mezzi della lobby sangueoro, Domenico mi ha detto come si fa a convertire quel file in streaming: con il sito www.mediaconverter.org.
Ecco qui quindi lo storico video a disposizione di tutti: Dundee United/Roma 2-0 (27426 kb).
Dove nasce il termine ultras? Abbiamo una nuova versione che andrà a distruggere tutta la storiografia ufficiale: basta leggere la cronaca del post derby del 1937/38 tra Lazio e Roma e vedrete che c'era già qualche tifoso "ultraspinto"!
E-mail: "Ciao Lorè, te ne sarei grado se publicassi questo messagio perchè tuti possano leggere e capire (se ancora non l'hanno fatto) che razza di gente si definisce tifoso della roma. Sono stati venduti 800 biglietti per cluj, ma nel settore ospiti eravamo circa 150. Mi chiedo dove sono i restanti 650? Se sei uno di quelli, che stai leggendo il massagio, vergognati perchè hai preso il biglietto solo per avere la prelazione, poi magari sei andato a Londra con il chelsea e così te ne sei fatte 2. Che dio ti punisca". Vabbé, almeno qualcuno mi mandasse il biglietto di Cluj che ancora non ce l'ho!


30 novembre: signori: girovagando qua e là ho trovato on line il video di Dundee United/Roma 1983/84. Spettacolare, con tanto di cori e immagini dei sostenitori giallorossi (sulla destra del campo, vicino alla bandierina del calcio d'angolo). E' in formato asp e quindi non riesco a scaricarlo su disco fisso. Un qualche esperto di PC mi dice come si fa? E' IMPERDIBILE.
Cliccate qui: http://www.arabzone.co.uk/index.asp?tm=17&cookies=True
Sulla destra ci sono della anteprime di video. Andate alla tredicesima. Si apre il video con Windows Media Player. Come si fa a salvarlo????
La pagina di Roma/Fiorentina sarà on line in serata.
Ho inserito diverse fotografie nella stagione 1983/84, in particolare di Coppa Italia. Tra le fotografie, invece, servizio sulla trasferta CSKA/Roma del 1983/84. Aggiornata la pagina della rivista Roma Mia.

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