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4 dicembre: sappiamo bene che giorni fa c'è stata l'assemblea dei piccoli azionisti. Riporto con piacere questo intervento di Mario. Aggiornata la Coppa Disciplina. Ho appena finito di leggere il libro di Cass Pennant "Congratulazioni, hai appena incontrato la Inter City Firm". Ero un po' annoiato dalle ultime pubblicazioni, ma devo dire che questo è un bel libro che ho letto in due giorni nei nritagli di tempo. Avete presente quando si va in trasferta in pullmann e i vecchi raccontanto "ti ricordi quella volta che...". Ecco, il libro è fatto in questo modo. Non so se è ancora attuale questa richiesta, purtroppo mi era sfuggita: "Cari Ultras ROMA, sono il Presidente di un'associazione di volontariato chiamata Macondo tre www.macondo3.org che ha messo all'asta sul sito www.ebay.it la maglia della Roma in oggetto autografata da tutti i giocatori messa a disposizione per finanziare un centro pediatrico nella città di Tuzla in Bosnia Erzegovia. Spero possa essere per voi di notevole interesse poterla acquistare per aiutare i giocatori della Roma a finanziare tale progetto.
Vi ringrazio e per qualsiasi informazione sono a vostra disposizione Cortellessa Ciro cell. 333-2698524". A decine mi stanno chiedendo dove poter vedere (anche su internet) Lecce/Roma... Qualche notizia?
Su questo link http://www.footballoz.com/video/Socceroos/Australia-Vs-Uruguay.wmv c'è il gol ripreso dalla curva della partita Australia/Uruguay inviatomi da Andrea di Sassari. Come osserva lui, è sempre bello vedere la gioia del gol (in quel caso ha sancito la qualificazione dell'Australia ai mondiali).
Stella Rossa/Partizan 2004/05: viene chiesto agli Irriducibili Partizan per chi tiferanno in occasione di Partizan/Lazie


3 dicembre (pomeriggio): inserite altre 15 foto di Stella Rossa/Roma nella pagina 2 e un filmato nella pagina 1. Dal Messaggero di oggi: "Quanto accaduto giovedì sera fuori e dentro lo stadio Franchi a Firenze ha "fatto emergere, anche nella nostra città, le lacune della nuova normativa antiviolenza". Lo afferma il segretario toscano del sindacato di polizia Siulp Cgil Renato Scalia, intervenendo sugli incidenti verificati in occasione di Fiorentina-Juventus. Ma per Scalia "un altro gravissimo problema", è l'utilizzo dei gas lacrimogeni a base di "Cs". Un problema "dimenticato" ma ritornato agli onori della cronaca giovedì "grazie al vento.Tutti hanno potto constatare, purtroppo anche di persona - spiega Scalia- gli effetti di questo aggressivo chimico. Per utilizzare questo "veleno", è obbligatorio l'uso di maschere antigas ed ogni parte del corpo deve essere ben coperta. In altri paesi questo strumento di guerra viene fornito esclusivamente agli eserciti. Ieri, purtroppo, il lancio di lacrimogeni non ha colpito esclusivamente i soliti imbecilli, le nostre forze dell'ordine sono sprovvisti di maschere antigas ed equipaggiamento idoneo per evitare il famigerato Cs"(il segretario del Siulp dimentica che il gas proibito ha anche invaso le tribune dove si trovavano spettatori che non c'entravano nulla... Non sarebbe il caso di sostituirlo con il vecchio "caro" gas lacrimogeno o con qualcosa di meno invasivo prima che un qualche innocente spettatore malato d'asma ci rimetta le penne?
E-mail: "ciao lorenzo, volevo andare a lecce ma ieri non ho trovato il biglietto e oggi non li vendono piu hai idea di come si possa fare ...se puoi metti pure un annuncio sul sito ,il mio n di cell è 3391155671 grazie alessandro".
Ho invece letto l'intervista di Franco Sensi su "Il Romanista". Se posso condividere la voglia di unità che traspare dalle sue parole, non posso certo essere d'accordo con il finale dell'intervista, che dice questo: "A chi invece dimentica e contesta senza ragione, non comprendendo i sacrifici degli altri, ricordo che mai la Roma aveva vissuto un periodo tanto triste, tra squalifiche del campo e partite a porte chiuse, derby non finiti, isterismi e polemiche. Non si pensi che questo è legato al tifo, il tifo è un'altra cosa. Abbiamo cominciato a giocare a Palermo, in campo neutro, quando la Roma lottava per lo scudetto, non certo in tempi di magra. Forse è il caso di riflettere e di mettere un punto. La Roma è una cosa grande e andrà in giro a testa alta, sempre, perché nessuno la renderà mai al servizio di potentati o di interessi politici. Ai tifosi, quelli che possono dichiararsi romanisti, dico solo di vigilare e di cantare in coro ogni tanto
Forza Roma. A loro va il mio augurio per un felice Natale e per un nuovo anno migliore». Beh, anzitutto, che la protesta sia senza ragione lo dice lui. Forse si pensa che tutti dovremmo essere un po' come il mensile "La Roma" o come i sondaggi da ebeti del sito ufficiale, scodinzolanti signorsì solo perché chi parla è il Presidente o l'A.D. della Roma. Non si dovrebbe mai contestare. Credo invece che mai come stavoltas la contestazione sia stata utile, e se Rosella ha detto "avete ragione" all'assemblea dei piccoli azionisti allora vuol dire che la contestazione era giusta. Capisco i sacrifici della famiglia Sensi così come capisco i sacrifici della famiglia Campedelli del Chievo, da anni ai vertici pure essendo un quartiere di Verona. Inoltre, la memoria ci aiuta benissimo e nessuno "dimentica": la Roma ha avuto il campo squalificato un sacco di volte e tante altre partite, negli anni, non sono finite (non solo a Roma), quindi non è il caso di fare del vittimismo inutile. Il punto lo possiamo pure mettere, ma dopo che la figlia di Sensi ci farà definitivamente capire da che parte sta, tenendo bene a mente che preferiamo arrivare ottavi per i fatti nostri che sesti da servi di Moggi & Co..


3 dicembre: inserite altre 10 foto di Stella Rossa/Roma.
Che il povero Ministro Pisanu sia fuori dal tempo lo capisce pure un bebè o una vecchia di 108 anni. Mi sarebbe piaciuto vedere la sua faccia dopo Fiorentina/Juventus, visto che i biglietti nominativi non hanno certo impedito la violenza. Chissà se il nostro Ministero e i suoi degni soci Carraro & Co., che si stanno leccando i baffi sperando nel ghiotto boccone di Italia 2012, sanno che invece in Germania (dove si giocherà il mondiale), si è tenuto conto delle esigenze dei tifosi piàù appassionati. Edoardo di Grosseto mi scrive: "già alcuni mesi fa ti mandai delle foto in cui si vedeva come nei nuovissimi e ipermoderni stadi - centro commerciale tedeschi, si fosse tenuta in considerazione l'esigenza del tifoso organizzato di poter stare in piedi senza gli odiosi seggiolini tra i i piedi. Infatti come si nota dalle foto gli stadi sono nuovissimi con comodi posti a sedere dappertutto tranne che nelle curve e nei settori ospiti dove vengono lasciate delle vere e proprie gradinate anni settanta con tanto di balaustre anti ondeggiamento un po' come nelle terraces inglesi di un tempo.
Ora considerando che tra le foto che ti invio stavolta ci sono anche stadi che ospiteranno gare del mondiale ( ad esempio l'avveneristica arena Auf schalke...) dove si è seguito questo criterio per le curve...credo che sarebbe auspicabile pensare una cosa del genere anche per la sgradita eventualità degli europei 2012 in Italia.  Sarebbe interessante perchè così invece di dare la colpa agli stadi scomodi i dirigenti del calcio si renderebbero conto che i mali del calcio moderno (spalmatura degli orari, televisioni, calcio-business) son la vera causa della fuga dallo stadio.Del resto gli ultras vanno in curva (di solito) quindi se anche nel resto dei settori ci sono poltrone tipo multi-sala a noi che c'interessa...l'importante è salvaguardare quei settori dove non si vuole solo guardare la partita...e mi sembra che in Germania ci stiano riuscendo quasi ovunque".
AOL Arena, Hamburg
Colonia, Rheinenergie Stadion
Moenchengladbach, Borussia-Park
Mainz
Gelsenkirchen, Arena Schalke 04


2 dicembre: on line le foto (la pagina è in costruzione) di Stella Rossa/Roma.

1° dicembre: qualche notizia interessante: "(ANSA) - ROMA, 30 NOV - Trasformare la Roma in public company come Real, Barca o Bayern. Questa l'intenzione dei tifosi dopo le ennesime turbolenze societarie. In un forum organizzato dalla tifoseria, la discussione si e' tradotta in alcune decisioni concrete: una consulta permanente per l'azionariato popolare, affidamento del progetto a una societa' di consulenza per trasformare la Roma sul modello di altri grandi club, la nascita di un comitato dei piccoli azionisti per una loro rappresentanza nel Cda". Personalmente trovo affascinante la questione della public company e se si fa qualcosa di concreto non posso che dare anche il mio appoggio. In particolare è interessante il comitato dei piccoli azionisti: riunendosi in comitato è possibile portare la nostra voce, sinora inascoltata sino alla conferenza di ieri, all'interno dell'A.S. Roma. Non è cosa da poco.
Qui soito due articoli tratti da "Il Romanista" di ieri che tracciano un interessante resoconto sulle parole di Rosella Sensi.
Le parole che Rosella Sensi non aveva mai detto: «Ho capito l'errore, avete 
ragione voi. Avete ragione voi tifosi. E io vi capisco. Capisco la vostra 
arrabbiatura, la vostra inquietudine, se fossi al posto vostro farei 
esattamente lo stesso. Per questo adesso rimango in silenzio, soffro, ma ho 
capito che ho commesso un errore di comunicazione, saremo più chiari perché 
i tifosi hanno bisogno di chiarezza. Il progetto ve lo presenterò nei 
dettagli in una conferenza stampa che a breve ho intenzione di indire, 
adesso parlo del bilancio, coi fatti. Ma prendetevela con me, lasciate in 
pace mio padre. E poi io non sono amica né di Moggi, né di Galliani, nemmeno 
c'ho mai mangiato insieme». Questo è tanto altro ha detto Rosella Sensi, 
ieri. Questo e di più, tanto di più di quello che già significano queste 
parole. Anche perché a un certo punto lo ha pure urlato, ha anche spento il
microfono per farlo, perchè i toni erano troppo alti. Ha anche sbattuto i 
pugni sul tavolo. E' stato quando ha detto «Io so' romanista, pure io so' 
romanista e urlo: anche per me non è facile» e lasciatemelo urlare. Erano le 
18 e 12 a quel "punto". Forse quello che i tifosi della Roma si aspettavano
da lei, forse per loro è ancora poco, ma forse questo è un modo per 
ricominciare e cambiare molto, quello che c'è da fare per la vita di questa 
Associazione Sportiva chiamata Roma. Sicuramente va sentito, per filo e per 
segno tutto quello che ha detto (sofferto e urlato) l'amministratore 
delegato nell'assemblea annuale degli azionisti per l'approvazione del 
bilancio (approvato). Un attivo di 10 milioni al 30 giugno 2005, col 10 % 
che sarà investito nelle scuole calcio, nel settore giovanile e un 5% come 
riserva legale. Ma questo è il meno, così come l'approvazione degli altri 
due ordini del giorno che riguardavano la nomina del nuovo Consiglio di 
Amministrazione (che passa da 12 a 11 membri perché Lorenzo Colonna , genero dei Sensi, "per impegni di lavoro" ne esce) e l'elezione di nuovi sindaci 
del Collegio Sindacale (3 effettivi, Marco Lacchini, Alberto Dello Strologo, 
Giorgio Palasciano, e 2 supplenti, Francesco Spanò e Guerrino Calicchia). E 
questo è il meno anche se coi numeri e per i numeri s'è fatta questa 
assemblea che a un certo punto ha preso la piega di una discussione vera tra 
chi c'era, piccoli azionisti (34) e i vertici della Roma. Un'assemblea 
storica: «Io vi ringrazio per questa assemblea calda», ha detto alla fine 
Rosella Sensi, prima era successo tutto. Si è parlato anche di public 
company, del progetto grande o piccolo, vero o presunto che lei ha rimandato 
a una conferenza stampa prossima, a venire, per spiegare. Fino nei dettagli. 
Erano le 16 e 25 quando Ferreri ha dato il là alla lettura dei presenti, 31 
azionisti in rappresentanza di più di 84 milioni di azioni, il 63,55% del 
capitale. In sala anche Bruno Conti e Daniele Pradé che di lì a poco 
apprenderà la notizia dello slittamento della decisione del Tas al 5 
dicembre («siamo stati presi tutti di sorpresa da questa decisione, non ne 
sappiamo ancora le motivazioni »). Ferreri ha ribadito, spiegato, che l'Italpetroli 
detiene il 100% del capitale di Roma 2000 srl, la quale detiene a sua volta 
il 66,2144% dell'As Roma spa. Si annuncia anche che gli interventi degli 
azionisti potranno durare al massimo 10' ciascuno. Si sforerà. Si finirà 
alle 20. Sono le 16 e 34 quando Rosella Sensi (al centro della grande tavola 
apparecchiata insieme a Cristina Mazzoleni, Ciro Di Martino, Silvio Rotunno 
e Giorgio Palasciano) prende la parola: «Signor azionisti...E' stata 
convocata l'assemblea.. in seconda convocazione al 29 novembre..:». Ieri. 
Adesso. E via a una serie di dati, di numeri a bilancio che deve essere 
approvato. Si legge anche di quanto Rosella Sensi riceverà come compenso per 
la sua carica di ad: un milione e centomila euro, più o meno. Si parla dei 
soldi presi da Sky e di un premio di 5,16 milioni di euro previsto dalle tv 
in caso «di piazzamento al primo o al secondo posto». Non è cosa quest'anno 
anche se la Roma come utenza «è il quarto club italiano e il dodicesimo in 
Europa». Si dice che l'utile è di 10 milioni, si parla di «politica di 
mantenimento del livello agonistico e di ringiovanimentro» che non può 
essere, che non è ancora un progetto. Rosella finisce di leggere il suo 
intervento alle 16.58. Ferreri la ringrazia «per questa lettura rapida e 
chiara». Inizia l'Assemblea vera. Parlano gli azionisti ed è la loro 
piccola-grande "rivolta", si toccano, si scoprono temi vecchi e nuovi ma 
sempre cari ai tifosi: dov'è il progetto? Dov'è il rispetto per i tifosi? E 
che maglie sono quelle del Venezia Mestre o della Pistoiese per la Roma? E 
perché Totti è crocifisso da tutta Italia? O perché Cassano a 20 anni ha la 
pancetta? E dov'è l'indipendenza della Roma dai poteri forti, dalla Juve, 
dal Milan, dov'è quella Roma che strillava la sua rabbia insieme ai suoi 
tifosi a via Allegri? «Prendetevela con me, lasciate in pace mia padre»
Poi, e prima e dopo: «Avete ragione». Proprio questo: «Avete ragione». Alle 
17, interviene il primo azionista Fabrizio Angelini che vuole sapere perché 
non c'è uno sponsor, che significa operazione di trading non ordinario. 
Risponderà la Mazzoleni. Riccardo Luna, come azionista, ricorda a Rosella 
che proprio nel novembre del 1993 iniziò l'era Sensi,parla di ricavi che non 
sono all'altezza, di Dino Viola che parlava ai tifosi. Di riconoscenza verso 
i Sensi, di un risanamento compiuto, ma ora dov'è il Progetto? E questa 
public company che invece più passa il tempo più si può fare... Rosella lo 
interrompe, cioè prende la parola: «Non è mia abitudine rispondere 
immediatamente ma... la ringrazio per aver riconosciuto quanto fatto da noi. 
E' giusto che i tifosi sappiano perché io condivido le loro preoccupazioni, 
le abbiamo anche noi, ma devono sapere che stiamo seguendo un progetto. Ci 
sarà una spiegazione a breve ma oggi non è all'ordine del giorno». Il 
progetto non è all'ordine del giorno, e allora quando? Subito dopo anche in 
una citazione di Wolfgang Goethe ("Non ho mai visto che uomini eccellente 
fossero ingrati») di Michele Palermo, che sottolinea all'Ad che "non tutto 
ciò che brilla è oro". Non è niente. Achille Leoni fa sapere che il Lione 
sponsorizza un'acqua minerale e Lione ha solo "un milione e 300.000 
abitanti". Propone la costituzione di piccoli azionisti e solleva ol 
problema dello stadio. Si riparla di public company. Tonino Boderacchi 
annuncia il suo voto contrario all'approvazione del bilancio, accusa la 
proprietà di non aver partecipato alla ricapitalizzazione in maniera 
adeguata rispetto a quanto fatto dai tifosi. «Non rida dottoressa, sono dati 
di bilancio». La Sensi non ride più. L'intervento forte arriva da 
Piergiorgio Ponte che riprende e smonta puntualmente l'intervista rilascia a 
Il Giornale, a Damascelli. «Lei ci ha detto che non abbiamo memoria. Voi c'avete 
detto o fatto credere che c'era un ostracismo verso la Roma da parte dei 
poteri del Nord, ci avete parlato di una strategia di indipendenza e 
contrapposizione che connaturata alla stessa Roma. Dov'è adesso?». La 
risposta: «Non dite a mio padre o alla famiglia che non è indipendente, dite 
qualsiasi altra cosa, ma questa no. Prenda l'intervista, e se la rilegga. Se 
ce l'avete con me bene, ma lasciate in pace mio padre ». Mario Staderini è 
un azionista abbonato da 24 anni in curva, vuole sapere «per quanto è stato 
svenduto il rispetto dei tifosi? Visto che i cartelloni pubblicitari dietro 
la porta non fanno vedere la partita alle prime 30 file della Sud».
Fabio Palma quasi grida il suo disappunto: «Sono un piccola azionista, ho comprato un pezzetto di sogno per lottare, non vincere. Ma dov'è la lotta? Non si 
vede uno stralcio di progetto, ci si vede una volta l'anno e si parla del 
bilancio dell'anno scorso. Abbiamo 10 milioni di attivo! Che meraviglia? Ma 
il progetto? Perché Cassano è l'unico giocatore che a 20 anni ha la pancetta 
e la società non lo richiama all'ordine e lo chiama poverino?». Interviene 
la Sensi: «Lui si allena tutti i giorni, anche se non lo chiamo povero 
Cassano» e sul progetto annuncia questa conferenza stampa a venire. Palma 
insiste, parla di plusvalenze assurde («Chi sono Picciaù, Cattivera o 
Vittolo e che valgono milioni di euro?») solleva dubbi circa la separazione 
degli interessi dei Sensi con quelli della Roma, parla di sovrapposizioni. 
La Sensi s'infuria: «No, no, tutto, ma questo no. I tifosi li capisco, so di 
essere impopolare ma soffro e mi dispiace, ma sto' buona. La mia sofferenza 
è talmente tanta che preferisco stare zitta. Io non ho mai detto che 
Galliani e Moggi sono miei amici, non ho mai mangiato con loro. Devo essere 
capita, perché vogliono strumentalizzare le mie dichiarazioni lo facciano 
per altre cose». La platea incalza, lei urla: «Non mi fate alzare i toni 
perché pure io so' romanista e urlo, anche per me non è facile. Sì, i tifosi
sono gli unici che pagano, io prendo atto di tutto quello che mi avete detto 
e cercheremo di essere costruttiva. Ti ringrazio, Vi ringrazio ». Alle 18.20 
s'interrompono i lavori con l'ultimo intervento di Marcello Carrù («Siamo la 
Roma e ringrazio Iddio di questo»). Si riprende, la Mazzoleni risponde, ma 
sono gli azionisti a voler ancora direttamente parlare con Rosella Sensi. Le 
dicono di rinunciare allo "stipendio" che prende, Palma fa le stesse accuse 
di prima sugli interessi poco chiari. Lei risponde ancora più forte: «Lo 
deciso io questo, anche io sono romanista e quindi deciso in maniera 
indipendente, non per una richiesta. Non offendete mai mio padre. Basta 
offendere, a tutto c'è un limite, venga a trovarmi in ufficio. Basta!!». E 
urla senza microfono . Poi lo riprende: «Vi ringrazio per questa assemblea 
calda. Ho capito l'errore di comunicazione che ho fatto. Avete ragione, se 
fossi solo una tifosa mi comporterei come voi. Ma stiamo facendo tutto per 
la Roma. Faremo di tutto». Oggi vola a Belgrado con la squadra e con queste 
parole che non aveva mai detto.


Le risposte che la Roma ha dato ai suoi tifosi, ai suoi azionisti, le ha 
date Cristina Mazzoleni (direttore della pianificazione controllo e affari 
societari). La prima domanda sollevata dall'Assemblea è stata quella dello 
sponsor che non c'è. Esistono trattative? La prima risposta della Roma: 
«Abbiamo in corso trattative con primarie società italiane che hanno 
dimostrato il loro interesse. L'obiettivo è valorizzare al massimo il nostro 
brand». Probabilmente la prossima settimana la Roma annuncerà il suo nuovo 
sponsor. La seconda domanda era una delucidazione sull'espressione contenuta 
nella relazione assembleare di "trading non ordinario", forse la più 
importante. La risposta: «Stante il nostro fabbisogno finanziario cercheremo 
di operare in linea col piano industriale, qualora non bastasse potremo 
effettuare delle *cessioni di alcuni giocatori*  ». Sistemata la questione, 
soprattutto tecnica, della vecchia società, l'Havas, che gestiva la 
pubblicità per la Roma («si può escudere la fidejussione»), la quarta 
domanda è su come la Roma sta pensando di ovviare al problema dell'ammortamento, del debito che non si può più spalmare in 10, ma in 5 anni: «Stiamo pensando a varie operazioni, tra queste l'ipotesi del sale and leasy back di Trigoria», una soluzione già anticipata. Quinta domanda è quella sul 
marchio, che cosa si sta pensando di fare con quello della As Roma, se può 
essere una strada per patrimonializzare: «E' uno dei sistemi che possono 
essere utilizzati dalla società per raggiungere gli obiettivi finanziari ed 
economici che ha. E' evidente che la cosa sarà subordinata a verifiche 
fiscali, legali ed economiche. Non ci sono ancora stime per il marchio, ma 
le stiamo facendo». Questione stadio: «La società sta pensando con interessi 
al potenziamento dell'Olimpico, in collaborazione col Coni, ma stiamo anche 
pensando a diverse e ulteriori opportunità». Cioè a uno stadio di proprietà.
Novità per quanto riguarda la gestione del sito («Valutiamo alcune ipotesi 
di valorizzazione e di rifacimento») e passaggio importante sulle maglie: 
«La società è consapevole che quelle attuali non sono corrispondenti alla 
sua tradizione e ai suoi colori. Abbiamo dato indicazioni per la prossima
stagione al nostro sponsor tecnico per fare delle maglie in linea coi nostri 
colori e la nostra tradizione». Sui dati previsionali, che sono stati 
richiesti «siamo quotati in Borsa, non è questa la sede per darli»; sui 
danni di immagine per cui la Roma può ottenere dei risarcimenti «la società 
ha dato mandato ai legali per le iniziative, anche giudiziarie, necessarie»; 
sulla partecipazione di Roma 2000 alla ricapitalizzazione solo che «l'azionista 
di maggioranza ha fatto quello che andava fatto». E alla domanda "quanto è 
stato svenduto il rispetto dei tifosi?" visto che certe pubblicità non fanno 
vedere loro la partita, la risposta è stata evasiva: «Quei cartelloni fanno 
parte di un pacchetto, non è possibile fare singole quantificazioni».

Il 1977/78 in Italia e in Inghilterra:


30 novembre: Marco mi scrive: "Purtroppo io per motivi di lavoro qust'anno non ho potuto abbonarmi, quindi mi sono recato allo stadio con l'abbonamento di mio padre, anche lui abbonato con me, da quando circa 10 anni fa ho lasciato la sud spostandomi in distinti. Purtroppo ho smarrito l'abbonamento a mio padre e ti volevo chiedere, visto che alla AS ROMA (non gliene ne pò fregà de meno, anche se l'abbonamento è nominativo, e una volta denunciato nussuno ne può usufruire, ma loro non te lo duplicano... VERGOGNOSO!!!) se potevi metterlo sul sito. L'abbonamento è intestato a BIANCHI GIUSEPPE, distinti sud (lato tevere)ingr. 23 sett. D  fila 72 posto n. 8". Volevo solo dire a Marco - ma anche a tutti coloro che dovessero avere smarrito l'abbonamento - che se pure esiste questa clausola vessatoria (che non dovrebbe essere moralmente neanche inserita nel contratto di abbonamento visti i danari che, in anticipo e per pura fede, doniamo anticipatamente all'A.S. Roma), la stessa non prevede che non si possano perlomeno avere indietro i soldi. Se non la ritrovi, chiedi i soldi delle partite che mancano all'A.S. Roma.
Interessante dichiarazione della Società:  "(ANSA) -ROMA,29 NOV-'Calda' assemblea a Trigoria della Roma. 'Vi capisco, sarei arrabbiata anche io', ha detto Rossella Sensi ai tifosi al termine della riunione. 'Ho capito che e' stato un errore di comunicazione - ha aggiunto - i tifosi hanno bisogno di chiarezza. Appena possibile daremo spiegazioni'. A Sensi sono state mosse diverse critiche: dal progetto societario, alla gestione della vicenda Cassano fino alla richiesta di spiegazioni per alcune sue dichiarazioni in una recente intervista". Bene. L'autocritica è segno di intelligenza e, d'altra parte, solo i cretini non cambiano idea. Non sappiamo se la Sensi abbia o no cambiato idea ma certo è che abbia dato atto di un errore di comunicazione: cose del genere, se pure si fanno, non si sbandierano ai quattro venti come fatto dalla Sensi con Damascelli. Certamente non si può pretendere da Rosella che si passi dalle dichiarazioni d'amore a quelle di guerra, ma semplicemente che almeno faccia silenzio senza cercare di convicerci della bontà della nuova linea societaria che, per inciso, non sembra abbia portai tutti questi frutti. Nella stagione 1931/32, inseriti alcuni videoservizi delle partite del Campionato e di Coppa. Inserito un resconto su Roma/Fiorentina.

29 novembre: aggiunta la pagina 2 di Roma/Fiorentina e un paio di resoconto nella pagina principale. Qualcuno ha registrato il video del gol di Tommasi?
Io purtroppo ho solo la versione del TG5 (titoli del telegiornale) perché mi si è bloccato il programma mentre registravo...


27 novembre: nella stagione 1928/29 inseriti i videoservizi di Roma/Torino, Roma/Triestina (con consegna della Coppa C.O.N.I. inclusa) e Roma/Milan.
Le foto di Roma/Fiorentina stanotte entro l'una.
1960/61


26 novembre: abbiamo appurato che Stella Rossa/Roma è il 01.12.2005, e che quindi il sito della Roma è sbagliato. Nella pagina di Arsenal/Roma 2002/03, inserita una bella foto della tifoseria giallorossa ad Highbury. Inserita nella pagina dedicata ai campioni di Testaccio, una mini intervista a D'Aquino.
1922/23, Bolton/West Ham United
La folla invade il campo per il sovraffollamento. Un solo poliziotto, a cavallo di un puledro bianco, riuscì a permettere lo svolgimento della partita facendo scansare i tifosi ai bordi del rettangolo di gioco.
1926/27, Fortitudo/Cremonese
2004/2005 Milan/Celtic Glasgow: i tifosi scozzesi con la bandiera della Roma
George Best


25 novembre: ma insomma, Stella Rossa/Roma è il 30.11.2005 o il 01.12.2005? On line le foto di Roma/Strasbourg. Notizia:  "(ANSA) - ROMA, 24 NOV - Sono le nuove norme antiviolenza, secondo i tifosi, le cause dell'allontanamento del pubblico dagli stadi italiani.Secondo lo studio, effettuato dalla IZI per conto della Figc su un campione di 2075 tifosi, per il 37% la responsabilita' e' dell'aumento del prezzo dei biglietti, mentre il 24% punta il dito sul decreto Pisanu. 'Prendiamo atto del sondaggio - ha detto Carraro - tenendo conto pero' che un indagine del genere non si e' mai sicuro che sia la verita' al 100%'". E allora perché sprechi i soldi del sondaggio? E' morto Francesco Campanella. Un grande romanista se ne va. Condoglianze alla famiglia.


24 novembre (pomeriggio): mi viene segnalato che sul sito ufficiale della Roma http://www.asroma.it/Doc.aspx?Categoria=122&Documento=4754 viene indicato che Stella Rossa/Roma si disputerà il 30.11.2005. A me risulta che si giocherà il 01.12.2005, che infatti è un giovedì... Le foto di Roma/Strasburgo saranno on line come al solito verso mezzanotte e mezza.

24 novembre: inserita la terza parte dei ricordi di Riccardo sulla Roma degli anni '60... merita davvero! Tutto questo serve a preservare la memoria storica da ciò che inevitabilmente viene dimenticato... L'obiettivo è dare ad ogni partita della Roma una foto, un ricordo, un qualcosa che probabilmente tutti noi nelle nostre famiglie abbiamo... basta chiedere ai nostri padri, ai nostri nonni... dateme 'na mano! Inserite le foto e gli articoli di Milan/Roma 1976/77. Aggiunti altri articoli e foto nella pagina di Roma/Juventus 1976/77.

23 novembre: leggendo qua e là:
CALCIO: CILE, 80 FERITI E COLPI DI FUCILE
IN PARTITA DI TERZA DIVISIONE
" Santiago del Cile, 21 nov. - (Adnkronos/Dpa) - Ottanta feriti, 30 arrestati e 15 autobus distrutti. Questo il bilancio della guerriglia tra tifosi registrata ieri in occasione dell'incontro valevole per la terza divisione cilena tra Iberia e Curico' Unido. Gli incidenti sono scoppiati al 71', quando un oggetto lanciato dalle tribune ha colpito in testa il guardaline Raul Barros, che si e' accasciato a terra svenuto inducendo l'arbitro Raul Sepulveda a sospendere l'incontro mentre la squadra locale, l'Iberia di Los Angeles, era in vantaggio per 2-1. I tifosi delle due formazioni si sono quindi riversati all'esterno dello stadio dando il via ad una serie di scontri. Due degli 80 feriti sono rimasti feriti dopo essere stati colpiti da colpi di fucile.  (Urb/Zn/Adnkronos)". Altre informazioni su questo sito (in spagnolo):http://www.curicounido.cl/index2.php.
Blatter, uno dei vegliardi che governano la FIFA, ha fatto questa uscita: "(ANSA) - ZURIGO, 22 NOV - Proposta choc del presidente Fifa Blatter contro gli episodi di intolleranza negli stadi: abolire l'esecuzione degli inni nazionali. Blatter ha proposto per il futuro di far disputare in campo neutro gli spareggi fra nazionali. Sui fischi dei tifosi svizzeri all'inno turco durante i playoff mondiali, ha commentato: 'Noi pensiamo di abolire gli inni prima delle gare perche' quando i nazionalismi si uniscono alla passione ed all'emozione, il risultato puo' diventare esplosivo'". Il vegliardo probabilmente sta pensando di mettere l'inno della FIFA che lui stesso provvederà a comporre così potrà lucrare pure sui diritti musicali... Io ho un'idea ancora migliore: siccome i giocatori avversari provocano odio e risentimento da parte dei tifosi che tifano per l'altra squadra, potremmo abolirli.
Dovete poi sapere che in Inghilterra (ci arriveremo anche noi...) SKY sta facendo lo schifo: David di Norwich mi informa che Norwich City/Ipswich City del 05.02.2006 (è il loro derby) si giocherà alle 11.15 di mattina per esigenze televisive! Non solo. Nella quarta divisione c'è un altro derby tra il Chester City e il Wrexham (a qualche vecchio romanista ricorda qualcosa...). Doveva giocarsi alle 19.45 ma la polizia lo ha fatto spostare alle 12.00. Come detto, l'orario ormai non è più insolito in Inghilterra, se non fosse che la partita si gioca di Mercoledì, sicché tutti i tifosi saranno al lavoro. Attualmente - continua David - la Football Association, Sky TV e la Polizia possono fare quallo che vogliono in Inghilterra e nessuno pensa ai tifosi.
Nella pagina dedicata a Roma/Lazio 1976/77, inseriti alcuni articoli e foto tratte da Momento Sera.


22 novembre (pomeriggio): famose du' risate:
Ma come, con il decreto Pisanu non dovevano scomparire i bagarini? Era invece ovvio, come avevamo detto, che non scompariranno mai. Così come, con il calcio moderno, non scompariranno mai i giapponesi che - da sempre terribili hooligans - continueranno a chiedere alle povere guide turistiche di poter vedere Totti all'Olimpico e, giunti sul posto, si chiederanno come mai i botteghini siano chiusi. In Inghilterra, presa ad esempio da Pisanu, Tagliente e soci, i botteghini sono aperti il giorno della partita, e così è in tutte le parti del mondo. E così il povero giapponese diventa la vittima della cieca solerzia di chi ci governa e, tornato nel paese del Sol Levante, potrà dire ai suoi compatrioti che invece di vedere Totti ha dovuto pagare 5000,00 euro perché per sconfiggere 100 hooligans impongono a 80.000 persone di acquistare un biglietto nominativo completamente inutile perché all'interno dello stadio tutti - me compreso - continuano a sedersi ove gli pare e piace. Per quanto riguarda il romano multato, i casi sono due: o è stato un venditore occasionale, ed allora non si sarà nessun effetto deflattivo sul fenomeno, oppure è un bagarino di professione, ed allora l'episodio rientra tra i rischi del mestiere. La multa di 5000 euro? Se non ho nulla da perdere e nulla di intestato lo Stato come fa a prenderli?
Passiamo alle cose più tristi: nessuno sembra ricordarsi che c'è un ragazzo di Brescia in coma dopo essere stato picchiato, dicono i bresciani, dalla Polizia (che smentisce dicendo che è stato colpito dal solito sasso con le traiettorie alla Carlo Giuliani). I bresciani non vanno più in trasferta, perchè tutti insieme si trovano puntuali la domenica a mezzogiorno e mezzo e vanno a Verona all'ospedale Borgotrento, dove è ricoverato Paolo, a trovarlo, a farlo sentire un pò a casa e a stare un pò con lui e con la famiglia. Qui potete scaricare un toccante video sulla vicenda, che purtroppo gli ultras italiani hanno un po' dimenticato (quando accadde ad Alessandro Spoletini ricordo che moltissime tifoserie fecero striscioni di sostegno): dai paolo lotta da ultras.wmv (10 mb).
I tifosi di calcio con cui non vorreste mai prendere un treno
La polizia pubblica una "classifica della vergogna" sulla violenza
che si sposta dagli stadi ai convogli ferroviari
The Indipendent, 20 novembre 2005
Un gigantesco incremento della violenza calcistica sulle reti ferroviarie britanniche ha spinto la poizia a pubblicare una tabella dei club con i tifosi più turbolenti. Il West Ham ha relegato al secondo posto il Sunderland nella "lega della vergogna", stilata sulla base delle tifoserie coinvolte negli incidenti più seri sui treni. Il Manchester United è terzo. Anche Liverpool, Chelsea e Leeds con tra i primi 10. La Polizia dei Trasporti Britannica (BTP), che ha compilato la classifica, ha detto che la reputazione del più bel gioco del mondo è messa a dura prova dal comportamento di tifosi radicali che si sono resti protagonisti di più di 100 episodi di violenza negli ultimi tre mesi. Hanno catalogato tutti gli episodi che hanno coinvolto singoli tifosi antisociali nei confronti dei viaggiatori sino ai gravi incidenti, come le battaglie con i tifosi rivali sulle piattaforme delle stazioni. La BTP lancerà una campagna di "tolleranza zero" verso i gruppi che terrorizzano i passeggeri e il personale di servizio con comportamenti aggressivi e violenti, spesso dettati dall'ubriachezza. Più di 500 agenti della BTP e delle polizie locali monitorizzeranno 19 dei 52 incontri che verranno giocati. Questi includono Arsenal/Blackburn e Portsmouth/Chelsea, che potrebbero portare a tensione e violenti confronti tra le tifoserie. Anche i tifosi del Leeds e dell'Hull, i cui club giocheranno a Londra, saranno strettamente sorvegliati. Il personale di servizio sui treni rafforzerà i controlli, Tutti coloro che sono ubriachi, si comportano in modo disordinato o cercheranno di non pagare non potranno viaggiare e potrebbero essere arrestati. Gli altri tifosi sono stati invitati a chiamare la polizia, in caso di disordini, su un numero verde.  Le nuove dure misure per fronteggiare gli hooligans hanno ridotti la violenza dentro e nei pressi degli stadi. Più di 1000 tifosi hanno ricevuto diffide dall'accedere agli stadi in casa e all'estero. Ma i dirigenti della polizia hanno avvisato che i tifosi violenti hanno spostato il proprio comportamento lontano dagli stadi per portarli alle stazioni ferroviarie e nelle metropolitane. La classifica della BTP è basata sul numero degli incidenti gravi che hanno coinvolto i tifosi, il numero di arresti e l'impatto che questi episodi hanno avuto sull'opiniione pubblica. Leeds, che ha avuto lo scorso anno il maggior numero di tifosi violenti, è attualmente quarta nella classifica della BTP. Quattro dei suoi tifosi sono stati arrestati quest'anno proprio in relazione a disordini avvenuti nelle stazioni ferroviarie, ed otto sono stati coinvolti in comportamenti antisociali. Millwall, i cui tifosi hanno la reputazione di essere tra i più violenti tifosi del Regno Unito, è catalogata al quinto posto. I suoi tifosi sono stati implicati in cinque episodi di comportamento antisociale ma solo uno è stato arrestato per aver provocato problemi sul treno. Otto tifosi del Liverpool sono stati espulsi dal treno a Wolverhampton il 5 novembre, dopo aver abusato di altri passeggeri. In un altro incidente avvenuto lo stesso giorno, la polizia è stata chiamata per dividere 30 tifosi del Liverpool e una banda del Manchester United che si stavano lanciando bottiglie e lattine di birra alla stazione di Stafford. Manganelli e gas CS erano pronti ma non sono stati utilizzati. I tifosi del Liverpool sono attualmente al decimo posto. La BTP monitorizza 125 club inglesi e scozzesi, fino alla seconda divisione. I dati della scorsa stagione, che solo ora sono disponibili, rendono evidente che solo 29 di questi club non sono stati coinvolti in disordini. La scorsa stagione ci sono stati 62 incidenti gravi, 266 incidenti relativi a comportamenti antisociali e 292 arresti.
Andy Trotter, Capo della Polizia della BTP, ha detto che il contrasto agli hooligans è un punto chiave dell'agenda del Governo (è fantastico vedere che, anche in Gran Bretagna, i punti chiave non riguardano omicidi, stupri e pedofilia, che evidentemente muovono meno denaro, n.d.L.). Il prevenire i disordini richiede un complesso lavoro di intelligence. "I tifosi di calcio chiassosi possono essere un incubo per gli altri passeggeri. Anche quando solo sono rumorosi, all'interno del treno o in grandi gruppi nelle stazioni, possono essere veramente intimidatori (ed è per questo che è meglio fare i treni speciali, oggi aboliti, n.d.L.). E' un punto focale della nostra agenda. Se sbagliamo, la gente si arrabbierà".
1: West Ham United - serious incidents: 4 - antisocial behaviour: 2 - arrests: 4 - points: 28
2: Sunderland - serious incidents: 1 - antisocial behaviour: 9 - arrests: 5 - points: 28
3: Manchester United-  serious incidents: 2 - antisocial behaviour: 1 - arrests: 14- points: 26
4: Leeds United - serious incidents: 1- antisocial behaviour: 8 - arrests: 4 - points: 25
5: Millwall - serious incidents: 1 - antisocial behaviour: 5 - arrests: 3 - points: 18
6: Arsenal - serious incidents: 2 - antisocial behaviour: 1 - arrests: 5- points: 17
7: Chelsea - serious incidents: 1 - antisocial behaviour: 3 - arrests: 5 - points: 16
8: Newcastle United - serious incidents: 1 - antisocial behaviour: 3 - arrests: 5 - points: 15
9: Wolverhampton - serious incidents: 2 - antisocial behaviour: 2 - arrests: 0 - points: 14
10: Liverpool - serious incidents: 2 - antisocial behaviour: 1 - arrests: 1 - points: 13
Legenda: Serious incidents: 5 punti; antisocial behaviour: 2 punti; arresti: 1 punto


22 novembre: inseriti molti biglietti nella stagione 1977/78 ed anche nelle precedenti stagioni.

21 novembre: inserita la pagina 2 di Roma/Juventus. Notiziola:
GIRAUDO "INGIUSTA CONTESTAZIONE A ROSELLA SENSI"
ROMA (ITALPRESS) - "Rosella Sensi contestata per aver migliorato i rapporti con la Juve? E' una contestazione ingiusta". Lo ha detto Antonio Giraudo nel corso del suo intervento a Radio Anch'io. "Le grandi societa' hanno obiettivi comuni - prosegue Giraudo - Col papa' avevamo avuto qualche scontro di natura politica in Lega. Non era una divergenza di interessi di fondo. Io ritengo la Sensi molto preparata, il ruolo di dirigente e' tra i piu' antipatici. Gli
idoli sono i giocatori e gli allenatori. Lei ha dovuto prendere decisioni impopolari che hanno portato qualche contestazione". Per quel che riguarda Cassano Giraudo dice: "E' un giocatore che in questo momento sta avendo dei problemi con la sua societa' e quindi non e' il caso di parlarne - dice Giraudo - E' un giocatore che stimiamo, ma in questo momento abbiamo un attacco davvero straordinario e stiamo bene cosi'".
Quindi la contestazione a Rosella Sensi era giusta. Altra notizia (tratta da "Il Romanista"):
SKY: Sud, scusaci, abbiamo sbagliato
Sì, è vero non abbiamo ripreso opportunamente con le nostre telecamere la contestazione della curva Sud a Rosella Sensi: è stato prima di tutto un 
errore giornalistico ». Lo ha detto ieri Giovanni Bruno, il direttore di Sky Sport. Un'ammissione di "colpa" importante che dà ragione ai tanti tifosi 
della curva romanista che si erano visti censurati proprio nell'occasione in cui era importante essere visti e basta. «La contestazione non ce l'aspettavamo 
così imponente, ci ha presi in contropiede, ma è vero che è stato un nostro errore », ha continuato Bruno. L'importante è che non ci sia stato alcun 
pregiudizio. «Questo è chiaro, tant'è vero che abbiamo mandato in onda più tardi anche le immagini della curva che contestava ». Apprezzato l'intervento 
signorile e l'onestà intellettuale di Giovanni Bruno, anche il telecronista-Sky di Roma- Juventus, Fabio Caressa, ha avuto modo di dire la sua: «Vi posso assicurare che non c'è stato assolutamente niente di premeditato, il problema sono stati soprattutti i tempi stretti e la pubblicità. Tant'è che una volta iniziata la partita ho spiegato i motivi della protesta ricordando l'intervista della Sensi a Tony Damascelli; tant'è vero che Damascelli dopo mi ha chiamato in privato per ringraziarmi di averlo correttamente citato ». Incidente, più o meno diplomatico, chiuso, quindi per tutti, tranne per i tifosi della Roma, versante Curva Sud. Secondo i gruppi organizzati della curva romanista l'oscuramento della loro protesta è stato scientifico. «Ci sembra strano - racconta William Betti "Spadino" - che Sky non abbia fatto vedere per niente i nostri striscioni, mentre è stata puntuale nell'inquadrare l'amministratore delegato della As Roma mentre cantava l'inno: sembrava fatto apposta per "riabilitarla" agli occhi dei tifosi. Ma non ci sono riusciti». Non ci sono riusciti perché 
Spadino, che parla a nome di tutti i gruppi organizzati della Curva Sud, annuncia un'altra iniziativa importante. La stessa di sabato.
«Vogliamo far sapere a tutti che la contestazione a Rosella Sensi non si è esaurita in Roma-Juventus. 
 Quella è stata solo una vetrina importante, ma il nostro pensiero lo esprimeremo sempre. La Curva Sud contesterà la Sensi ad oltranza, ogni occasione sarà buona per farle capire quello che vogliamo da lei: se ne deve andare». Una contestazione senza tregua che non ammette tregua. «La finiremo soltanto solo quando lei non sarà più l'amministratore delegato della As Roma. e una cosa sia chiara: tutta la curva è unita, compatta come forse non lo era mai stata. La volontà di tutti è la stessa». E il dialogo? «Il dialogo è alla base di tutti i rapporti ma mi sembra che sia lei che non abbia mai avuto a cuore i tifosi, nemmeno di fronte a una contestazione del genere c'è stato un segnale. Poco ci importa, perché la curva Sud è libera e non vuole avere rapporti con nessuno». Quindi già a Roma-Strasburgo si rivedrà lo stesso scenario di sabato? «In ogni partita noi contesteremo Rosella Sensi»


20 novembre: on line le foto di Roma/Juventus. Inseriti diversi videogol della stagione 1980/81 e 1981/82.
Questa persona su un newsgroup ha in sultato la memoria di De Falchi: divoltaire@gmail.com.


19 novembre (primo pomeriggio): il TG1 ha rettificato, o meglio, precisato le dichiarazioni del Prefetto Serra, che diceva di non mettere la sciarpa all'esterno per ragioni di sicurezza. Si riferiva agli juventini. Purtroppo per lui è un consiglio suicida, visto che gli juventini, da che mondo è mondo, non si sono mai messi le sciarpe fuori dall'Olimpico, ed è proprio per questo che venivano riconosciuti!
Le foto di Roma/Juventus saranno on line, come al solito, dopo la mezzanotte.
Inserite, grazie a Laurent di Nantes, molte fototifo mancanti nella stagione 1992/93.


19 novembre (mattina):
Ho letto con grande attenzione, più volte, l'editoriale odierno sul sito corederoma.it, che seguo sempre con interesse e devo dire (sempre in grande amicizia :-) che non sono d'accordo su qualche punto (credo sia una delle prime volte). Mi permetto di replicare perché amo la dialettica e per chiarire meglio i miei pensieri, che anche hanno dipinto questa partita come la madre di tutte le partite pur non essendo più un giovanetto!
In particolare: "Abbiamo aspettato l’ultimo momento per un redazionale che vuole accompagnare i CoredeRoma verso questa partita che anche noi percepiamo come unica nel suo genere ma per motivi che poco si sposano con i luoghi comuni sparsi a profusione in queste due settimane di break pallonaro. Roma-Juventus, o il viceversa, sono diventati tali da una ventina d’anni o forse più a questa parte. E’ giusto quindi che i giovani tifosi, che non possono ricordarsi quello che c’era prima, la percepiscano come la madre di tutte le partite.
Noi che invece di annetti ne abbiamo qualcuno di più, ci ricordiamo di quando la Roma era Rometta e di quando abbiamo servito alla Juventus su un piatto d’argento una partita per vincere uno scudetto (goal di Cuccureddu) o qualche giocatore (Landini, Capello, Spinosi). Chi rivendica quindi rivalità che si perdono nella notte dei tempi mente sapendo di mentire e soffia sul fuoco di una rivalità che riproposta oggi serve solo per dare copertura a qualche cretino per il gesto inconsulto che si appoggia sul nulla .... Diciamo questo e lo diciamo prima perché, anche se infastiditi dalle dichiarazioni dell’A.D. della AS Roma, si profila una contestazione che, se dovesse andare in scena, troverebbe in quello di domani sera un palcoscenico sbagliato.
La Roma in questo momento è un organismo convalescente, indebolita tecnicamente e finanziariamente da una gestione che è ascrivibile certo alla famiglia Sensi ma che va considerata nel corretto contesto storico in cui si è prodotta. Da quel contesto storico, senza le sinergie di cui altri hanno potuto godere, va preso come risultato eccellente quello di non essere finiti con i libri in tribunale e di aver vinto uno scudetto, e questo per merito della stessa famiglia di cui sopra". Ora, se è vero che quando la Roma era la Rometta la sfida era meno sentita di quanto lo è oggi, è anche vero che la rivalità della Roma è contro le squadre del Nord, di cui la Juventus è il simbolo, perché è per contrapporsi ad esse che la Roma è nata.
E' nel suo DNA. La rivalità, quindi, non è contro la Juventus dalla notte dei tempi, E' CONTRO TUTTE LE SQUADRE DEL NORD!
Naturalmente è vero che i libri dell'A.S. Roma non sono finiti in Tribunale (così come è doveroso chiedersi come sia possibile che una squadra come il Chievo sia stata gestita meglio pur avendo un bacino d'utenza ridicolo), ma non ci sono finiti ben prima che Rosella Sensi decidesse di deliziarci con la "concertazione". In questo caso non si contesta la famiglia Sensi. Si contesta Rosella Sensi. E se vien replicato che il Presidente Sensi è d'accordo con la figlia, preferisco non rispondere, per rispetto dell'uomo e delle sue attuali condizioni di salute. Quindi, personalmente e sempre nel rispetto delle opinioni altrui, non credo affatto che la contestazione a queste infelici sortite (che non sono solo delle gaffes involontarie, ma sono accompagnate da fatti concreti, e l'ingresso dello juventino Damascelli nel giornale societario ne è la prova) trovi stasera un palcoscenico sbagliato.
    Credo anzi sia vero il contrario e, simbolicamente, ritengo che proprio Roma/Juve sia il momento più adatto per far capire che non accettiamo alcuna concertazione con ciò che da un lato rappresenta una squadra di calcio odiata particolarmente - è vero - solo dal gol di Turone in poi, dall'altro, con ciò che rappresenta qualcosa che odiamo - invece - da sempre: lo svilimento e l'umiliazione di tutti i valori sportivi.
Per evitare che, in futuro, Cuccureddu segni di nuovo.


Prima di passare a cose belle e brutte,  ho creato una pagina che ho chiamato "Ultrà Roma Super England", estrapolando fotogrammi da un video degli anni '80, post Paparelli. Dentro troverete tutto il video.
Mi scrive Riccardo: "Senza parlare della partita di domani (ormai quasi oggi!!!) perchè potrei anche scrivere un poema ma sono distrutto e devo dormire x caricarmi di brutto contro l'anticalcio...SONO RIMASTO DI SASSO DALLA FOTO CHE APPARE SUL SITO DELLA ROMA COME PRESENTAZIONE DELLA PARTITA!!! forse sarà una cazzata nn lo so...ma mettere zambrotta con la palla e derossi ke insegue con 1000 e 1000 altre foto a disposizione.....mi sembra veramente una scelta infelice!  ti invio l'url http://www.asromacalcio.it/NewsDoc.aspx?Categoria=ITArchivioNews&Documento=4784 e come sempre
FORZA ROMA!!!!!!!!! JUVE MERDA!!!!!!!! p.s. VISTO MOGGI CASSANO NON CONVOCATO???Torna a fà er ferroviere!!!!".
Poi:
Laudi: "Juventino, ma imparziale"
Il giudice sportivo ammette la sua fede
Maurizio Laudi, da dieci anni Giudice Sportivo per A e B, ammette la sua fede calcistica, anche se precisa che essa non interferisce mai con le sue decisioni: "Sono juventino dal '55, e la mia passione per questa squadra non è mai mutata - ha detto al "Corriere dello Sport" - ma nessuno deve mettere in dubbio la mia buona fede. Pensare che possa dare le squalifiche tenendo conto della passione? Non scherziamo".
Da oggi tutti i tifosi interisti, milanisti e compagnia bella avranno forse un argomento in più per articolare le loro polemiche anti-bianconere. Il giudice sportivo Maurizio Laudi, infatti, ha ammesso apertamente la sua fede bianconera, in una dichiarazione sulla carta assolutamente innocente (Laudi ha ovviamente precisato che la sua fede non influisce affatto sulle sue decisioni) ma che visto la tendenza altamente infiammabile del nostro calcio, rischia di scatenare qualche polemica.
"Diventai juventino nel '55 quando ho visto la mia prima partita. Quella volta la squadra rischiò la retrocessione - afferma Laudi - (e per questo hai deciso di diventare giudice sportivo per evitare che accadesse! n.d.L.)La mia passione per questa squadra non è mai mutata. Io accetto di tutto, anche le critiche più feroci. Nessuno però deve mettere in dubbio la la mia buona fede. Pensa davvero che possa dare le squalifiche tenendo conto delle maglie e della mia passione da tifoso - chiede all'intervistatore - ma scherziamo?". 
Poi Laudi dice la sua sulla prova tv. "E' uno stumento in più, per dire: non fate i furbi. Ma non credo che sia stato recepito. Milan-Juve? Ho assolto tutti in base al referto di Bertini". "Il calcio ha bisogno di maggiore equità? C'è uno squilibrio evidente e pericoloso. Credo che soprattutto nella spartizione degli itroiti televisivi si debba trovare una soluzione più equilibrata. Questa disparità eccessiva non fa bene al calcio, sia sotto il profilo tecnico che dell'immagine e del clima più in generale. Calciatore come esempio? Sicuramente Cafu. Tutti dovrebbero intepretare il calcio con la serenità e la correttezza del brasiliano". La chiusura è con un consiglio ai calciatori. "In campo metteteci l'anima, tutta la carica agonistica che volete ma rispettate sempre l'arbitro e l'avversario, altrimenti il martedi' sarò costretto a intervenire...". 
(la cosa bella è che i ladri per eccellenza e l'accozzaglia di servi che li segue dicono che i giudici dello scandalo doping sono "ultrà romanisti"!!! n.d.L.)

A proposito di juventini: forse arrivo tardi, ma per ragioni di lavoro non posso ascolatre le radio e le trasmissioni televisive. Tony Damascelli - amante dei Beatles e di Platini - scrive attualmente su "La Roma", giornale ufficiale della Società. Una rapida ricerca mi ha consentito di ricordare alcune cosette: «Roma-Juventus potrebbe essere arbitrata da sua Santità il Papa ma ritengo che anche Giovanni Paolo II sarebbe contestato. Non c’è più religione» (Tony Damascelli, prima di Roma/Juventus, 2002)
"MIGLIOR CRONOMAN: Tony Damascelli (il Giornale) 
Puntuale, preciso, implacabile. Trattasi di Damascelli Tony, di anni non si dice, autore di pezzi che spesso sorprendono, in positivo. Fino a quando - e qui scatta la puntualità vincente - c’è da difendere la Juventus" (Indiscreto.it). Ricordo anche che dopo la famosa monetina di Firsk, Tony Damascelli accusò in un suo articolo Totti di istigare il pubblico perché si avvicinava all'arbitro con il dito alzato, il tutto corredato da una fotografia che mostrava il nostro Capitano con l'indice alzato davanti all'arbitro. Peccato che nel video Totti stava dicendo all'arbitro che quello era il suo primo fallo. Si tratta poi dei lazieli, ma è anche opportuno ricordare: «Cragnotti presiede una società Campione d’Italia e quotata in Borsa, la sua denuncia contro i club del nord va circostanziata, documentata, altrimenti è roba da ultras o da qualunquismo»
Ora Tony Damascelli scrive su "La Roma". E' la "concertazione", ragazzi!
La Roma questa sera - grazie a Dio solo per questa sera - giocherà con lo sponsor Fiuggi. Biancazzurro. Ci mancava solo questa....
Ricevo e pubblico:
Stiamo cercando persone che possano donare il sangue ad una bambino che deve fare 4 trasfusioni al giorno (= 4 donazioni). Il problema maggiore che stanno affrontando i suoi medici è che questo bimbo ha il gruppo sanguigno più raro di tutti: Gruppo 0 Rh negativo, ossia può avere il sangue solo dal suo stesso gruppo. Si può chiamare direttamente al "Bambin Gesù" (tel: 0668591) e chiedere del Dottor Di Carlo (specificare "del centro trasfusionale" perché ce ne sono due..). Il bambino che ha bisogno delle donazioni si chiama David Piazza. Solo 0rh negativo non vi sono gruppi compatibili. Grazie

Questa foto è stata scattata a Nantes, ove la squadra locale è sostenuta dalla Brigade Loire (un saluto a Lorent). 
Anche in questo caso, auspico che qualcuno dell'U.T.R. o dell'A.I.R.C. possa aiutare questi ragazzi.
"Vi scrivo chiedendo un vostro aiuto per ricordare un grande amico tifosissimo della Roma, che Giovedì scorso è morto in un incidente stradale in Calabria. Aveva solo 26 anni e la sua grande passione era la Roma e Totti. Il suo nome era Lello Pontorieri nato a Tropea ma che viveva a Roma da 8 anni e seguiva sempre la squadra sia all'olimpico che in trasferta. A Tropea lo chiamavamo tutti TOTTI!!! Ora, Sabato sera all'olimpico ci sarà un grande striscione e una sua foto esposti nella tribuna tevere centrale, luogo dove una 20 di suoi carissimi amici guarderanno la partita. Verrà anche Totti ( se gioca) a portare un mazzo di fiori vicino alla sua foto. La famiglia siamo certi sarà contenta di questa "sorpresa" e felice di sapere che Lello è  sempre all'Olimpico a tifare FORZA ROMA!!! Vorremmo un vostro aiuto per l'esposizione dello striscione. Sicuri della collaborazione anticipatamente vi ringrazio.
Paolo, Lucio, Amedeo
Tel.3478080511 - Tel.3486923774 - Tel.3491809233
A tirarci su di morale ci pensa il Prefetto Serra: ha consigliato ai tifosi di indossare le sciarpe solo all'interno dello stadio, per motivi di sicurezza (notizia ANSA, non è uno scherzo)!. Proviamo a pensare: per quale strana ragione se indosso la sciarpa fuori dello stadio si crea insicurezza? Fa un freddo cane e non mi posso mettere la sciarpa? Io domani di fuori mi metto la sciarpa e pure il cappello di lana. Almeno so' sicuro che nun me raffreddo...
Motivi di sicurezza! Questa è la più bella degli ultimi 30 anni!

18 novembre: prima di tutto una comunicazione che mi viene chiesta di inserire per la trasferta a Belgrado. L'aereo prenotato è di 160 posti. Al momento ci sono circa 110/120 romanisti pronti a partire. C'è tempo fino a lunedì mattina per trovare gente e ridurre l'extracosto in caso di mancanza di persone. Al momento comunque il prezzo è sempre 200 € ( aereo e trasferimenti). Questo è il telefono per le prenotazioni - 3931973172 -.

In ordine alle aste per i bandieroni: "Lorenzo, mi chiamo Francesco... sono uno degli ultimi ragazzi entrati negli asr prima dello scioglimento, e devo dire che, a distanza di mesi, ancora mi piange il cuore a non appendere più quello striscione....ho passato alcuni tra i mesi più belli della mia vita!!! Non avendo più il gruppo alle spalle, ho deciso di attivarmi perchè vedevo la curva spenta, poco colorata... e così mi sono autofinanziato(!!) due bandieroni per "occupare" quel vuoto che si era creato.... (per farti capire sono uno 4x4 a strisce orizzontali e l'altro 3x3 bordò con l'alloro e lo scudo della Roma al centro... cmq ti ho scritto anche perchè ho letto sugli aggiornamenti di un nuovo bandierone e su come farlo sventolare....io uso una canna da punta, e in quel caso gli servirebbe una lunga 7m, in modo da poter togliere gli ultimi due pezzi e renderla più solida alla fine (anche se non è facile trovarla!!)". Poi mi scrive una vecchia conoscenza :-): "Te scrivo per quel ragazzo che ti chiede quale asta usare per il bandierone, digli che può usare la classica canna elettrica oppure il guadino da pesca come pure la canna da pesca (dipende conme si trova mejo lui a sventolare), non creano particolari problemi ai cancelli neanche ai tifosi normali, io entro sempre col bandierone (4x5) con la canna da pesca, al limite ti fanno togliere il tappo sotto ma non hanno mai creato problemi, neanche al derby...tantè che in  sud i bandieroni continuano a sventolare...". Ancora: "Io e i miei amici abbiamo il nostro bandierone,e abbiamo avuto lo stesso problema,digli che puo comprare un asta telescopica,e deve discute un pochino con le guardie all ingresso poi pero la fanno entrare sempre a noi quest anno è sempre entrata,magari il semplice cellerino chiama un suo superiore e quello te la fa entrare,noi facciamo cosi e non abbiamo mai avuto problemi ".
Tratto da Corederoma.it:
ROMANZO CRIMINALE

L’hanno scritto giorno dopo giorno, partita dopo partita, anno dopo anno, dirigenza dopo dirigenza.
Due pesi e due misure, 17 squadre hanno un budget, loro un altro, 17 squadre hanno introiti, loro 10 volte tanti.
Quando giocano tra di loro le squalifiche non scattano, possono dire e fare quello che vogliono, le regole sono ad uso e consumo personale. 
Ce n’è abbastanza per definirli anche noi galantuomini, ironici, forse anche timidi, come l’arguta nostra presidentessa li ha saggiamente definiti (come no!!) 
Sono i galantuomini e timidi come loro però che ti sorridono amabilmente ma le tasse non le pagano, sono affettuosi e premurosi ma la sera vanno a mignotte (o a travestiti se parliamo di “Cassano ce lo pvendiamo a giugno gvatis” ) e la domenica in chiesa; sono quelli che ti pugnalano alla schiena quando tu ti fidi ciecamente, sono quelli che benpensano cantava un bel gruppo rapper italiano un paio di anni fa. 
Il condensato di tutte questo bel sistema, lo sappiamo, scende in campo all’Olimpico sabato sera, con una maglia a strisce bianche e nere. 
Il sistema, del resto, vanta dei fieri paladini: Nedved e quel suo“Giusto !! Giusto!!” in un autoesaltazione onirica dopo essersi tuffato e aver visto accordato il solito rigore inesistente a favore, la dicono lunga; in un’altra partita bacchettò anche Zambrotta che voleva confessare all’arbitrò di essersi tuffato; risultato? Pallone d’oro a Nedved! 
Il sistema, vanta anche i nostri falsi e imperdonabili traditori: Capello, Emerson, Zebina (9 minuti disputati in tutto il campionato nella sua solare Torino solo per aver chiesto un aumento….Campana però a differenza del caso Cassano fa la campana ….nomen omen…); e ancora il bravissimo e impunitissimo… Ibra …
…..per arrivare in un crescendo rossiniano al gran finale con Moggi, Bettega, che chiedeva agli avversari di farlo segnare, Giraudo tifoso del Toro che fa “grande” la Juve... 
Beh, devi sapere Rosella che noi non siamo come loro, non ci sono simpatici, non ci fa tenerezza la loro timidezza, non ci fanno ridere, anzi ci fanno incazzare e rappresentano tutto quello che odiamo. 
Sabato sera nonostante la rimozione di Carlo Zampa, nonostante le tante diavolerie che si cercheranno di mettere in opera per avvalorare questo inesistente buon rapporto, noi urleremo, loro sentiranno, tutto il nostro disprezzo, ora come sempre, come ieri, come domani.
Onora il padre, noi lo facciamo.
FORZA ROMA SFONNALI A STI SCHIFOSI !! 
Per CoredeRoma 
Giggi

Al riguardo, leggo di una intervista "riparatoria" da parte di Rosella Sensi alla RAI. Si dimentica che l'intervista a Tony Damascelli (da sempre antiromanista ed ora addirittura entrato nella scuderia de "La Roma") è stata la goccia che ha fatto straboccare un vaso ormai stracolmo da tempo.
Sappia Rosella Sensi che "La Roma fu fondata per unire le forze calcistiche dell'Urbe e per contrapporre, alle più agguerrite e solide compagini settentrionali, una squadra modernamente organizzata e formata da atleti di primo piano".
Appoggio la contestazione che verrà fatta alla sola Rosella Sensi, e questo perché in questo preciso momento storico, contestare Rosella Sensi equivale a contestare la Juve. La Roma, invece, andrà incitata come non mai
TUTTI UNITI CONTRO LA JUVENTUS
E I SUOI NUOVI AMICI
TUTTI UNITI PER LA ROMA!
MOGGI, BETTEGA, GIRAUDO: VEDETEVELA SUL MONITOR SOTTO LA MONTEMARIO!


17 novembre (pomeriggio): inserita una splendida intervista a Gianfranco Zigoni. Visto che è il fatto del giorno...:
Dissidi in curva Sud: la Fossa dei Leoni non esiste più 
giovedì 17 novembre 2005 (gazzettadellosport & ultrasportal.com)
MILANO - Da martedì sera la FOSSA DEI LEONI, storico gruppo dei tifosi del Milan non esiste più. 
Questa è la decisione del consiglio direttivo, giunta alla fine di una riunione molto accesa alla quale hanno partecipato circa 200 persone. Una decisione sorprendente in quanto la Fossa è da 37 anni un punto di riferimento per i tifosi della Curva Sud. 
Non è stata fornita una motivazione ufficiale, ma ieri su internet è apparso un comunicato del consiglio direttivo che spiegava così la situazione: "Non abbiamo voluto scrivere un comunicato in merito alla vicenda di milan juve perchè in queste occasioni non siamo soliti rispondere con questi mezzi ed anche questa volta non faremo alcuna comunicazione sui fatti, ci limitiamo solo a dire che un'esposizione di parte e di comodo puo' arrivare a far presupporre anche la piu' ignobile delle infamie, pur di accreditarsi una posizione di vantaggio, ma un'accusa ha bisogno di riscontri oggettivi e pertinenti, non puo' essere ambigua od evasiva perchè altrimenti è delazione". Difficile capirci qualcosa senza conoscere bene i meccanismi della curva e i sottili equilibri che regolano la convivenza sugli spalti. Ma è inevitabile ipotizzare un contrasto interno tra i vari gruppi della curva e infatti, in un seguente passaggio del comunicato, si affronta questo argomento: "Questa storia ha posto in evidenza punti di vista ormai inconciliabili all'interno della nostra curva e dopo avere discusso e riscontrato divergenze incolmabili ed insanabili, siamo giunti all'amara ma orgogliosa decisione di scioglierci e chiudere così la meravigliosa avventura della Fossa dei Leoni. Non è nostra intenzione utilizzare questo comunicato per difenderci dalle accuse mosseci, perchè siamo certi che chi ha avuto l'onore di conoscere o di scontrarsi con la Fossa dei Leoni non puo' nemmeno immaginare che qualcuno possa essersi reso responsabile di cio che ci viene addebitato. Per 37 anni tutti i ragazzi che hanno fatto parte della Fossa dei Leoni hanno condiviso con essa i valori e lo spirito dei fondatori, li hanno portati avanti con passione, con dedizione ed una convinzione ineguagliabile, per tutte le generazioni succedutesi e mantenendo tra esse un filo conduttore senza interruzioni di sorta. Queste sono state le nostre fortune, le nostre forze e le nostre conquiste e tutti noi anche oggi, in un giorno che mai avremmo immaginato, dobbiamo essere felici, orgogliosi e fieri d' avervi fatto parte, perchè oggi finisce la storia della Fossa dei Leoni ma rimangono vivi e saldi dentro ciascuno di noi quei valori e quello spirito che sempre ci hanno contraddistinto"
Qualunque siano i motivi, la decisione del diretivo di Fossa sorprende moltissimi tifosi. 
Adesso nella curva sud rimarranno solo Brigate e Commandos. Proprio un rappresentante dei Commandos esprime la sua opinione: "Quello del direttivo è stato un comportamento indegno, meschino e subdolo - assicura Ricky -. Con arroganza si è sentito autorizzato a cancellare un pezzo di storia. La Fossa da sempre significa emozione e adesso non c'è più. Garantisco che non esiste nessuna motivazione politica o economica alla base di questa decisione. In questo momento, a tutti i tifosi che si sentono smarriti garantiamo che l'anima della Curva Sud non se ne va con la Fossa, ma anzi continuerà a vivere anche perchè questa curva ha fatto la storia del movimento ultras"
Nella tarda serata di ieri, infine, un esponente della Fossa dei Leoni (che ha preferito rimanere anonimo) ha voluto aggiungere alcuni concetti a quelli espressi nel comunicato: "Il discorso degli striscioni è solo un pretesto. La verità è che in passato i problemi interni alla curva si risolvevano in un modo o nell'altro, mentre adesso vogliono comandare persone che hanno alzato il livello dei loro interessi e vogliono girare in Porsche...I vertici della Fossa in pratica sono stati messi spalle al muro, pericoloso per loro continuare a guidare il gruppo, portare striscioni o simboli allo stadio. Lo scioglimento è stato l'ultimo gesto di dignità del vecchio direttivo, ai cui componenti è stato in pratica vietato di recarsi nella curva sud dello stadio di San Siro"


17 novembre: inserita una intervista a Paulo Roberto Falcao del 1982/83 nella pagina a lui dedicata ed anche una intervista al grandissimo Nils Liedholm.
Da informazioni più precise, sembra che lo scioglimento della Fossa dei Leoni sia dipeso da contrasti con Brigate Rossonere e Commandos Tigre in ordine ai fatti di Milan/Juventus. Pensavo che lo scioglimento fosse dipeso da un'autocritica interna - che pure doveva esserci - ed invece si è trattato di contrasti insanabili a livello di curva. Certo è che con lo scioglimento della Fossa dei Leoni la Curva Sud del Milan - per come la vede il sottoscritto - è completamente finita a livello ultras.
COMUNICATO FOSSA DEI LEONI
Non abbiamo voluto scrivere un comunicato in merito alla vicenda di milan 
juve perchè in queste occasioni non siamo soliti rispondere con questi mezzi 
ed anche questa volta non faremo alcuna comunicazione sui fatti, ci 
limitiamo solo a dire che un'esposizione di parte e di comodo puo' arrivare
a far presupporre anche la piu' ignobile delle infamie, pur di accreditarsi
una posizione di vantaggio, ma un'accusa ha bisogno di riscontri oggettivi e 
pertinenti, non puo' essere ambigua od evasiva perchè altrimenti è 
delazione.

Questa storia ha posto in evidenza punti di vista ormai inconciliabili 
all'interno della nostra curva e dopo avere discusso e riscontrato 
divergenze incolmabili ed insanabili, siamo giunti all'amara ma orgogliosa 
decisione di scioglierci e chiudere così la meravigliosa avventura della 
Fossa dei Leoni.

Non è nostra intenzione utilizzare questo comunicato per difenderci dalle 
accuse mosseci, perchè siamo certi che chi ha avuto l'onore di conoscere o
di scontrarsi con la Fossa dei Leoni non puo' nemmeno immaginare che 
qualcuno possa essersi reso responsabile di cio che ci viene addebitato.

Per 37 anni tutti i ragazzi che hanno fatto parte della Fossa dei Leoni 
hanno condiviso con essa i valori e lo spirito dei fondatori, li hanno portati avanti con passione, con dedizione ed una convinzione ineguagliabile, per tutte le generazioni succedutesi e mantenendo tra esse un filo conduttore
senza interruzioni di sorta.

Queste sono state le nostre fortune, le nostre forze e le nostre conquiste e 
tutti noi anche oggi, in un giorno che mai avremmo immaginato, dobbiamo essere felici, orgogliosi e fieri d' avervi fatto parte, perchè oggi finisce la storia della Fossa dei Leoni ma rimangono vivi e saldi dentro ciascuno di noi quei valori e quello spirito che sempre ci hanno contraddistinto.
Grazie a tutti.
Fossa dei Leoni



16 novembre (pomeriggio): già da stanotte sono a conoscenza dello scioglimento della Fossa dei Leoni. Che dire? Credo fosse inevitabile prendere una decisione del genere. Evidentemente a Milano c'è ancora qualcuno che ragiona... Sarebbe stata una grossa delusione verificare che quanto accaduto qualche giorno fa fosse passato via come l'aria fresca... Forse si capirà che la situazione attuale impone lo scioglimento di tutti i gruppi organizzati per dar vita a realtà spontaneistiche.

16 novembre: visto che in diversi mi avete chiesto come andare a Belgrado, è in preparazione un charter da 162 posti al costo di 200 € compreso di trasferimento ed escluso biglietto. Questo è il telefono per le prenotazioni - 3931973172 - ma bisogna chiamare entro oggi.
Seconda cosa: che asta si può consigliare a un ragazzo che sta facendo un bandierone di 4 metri x 4? Ricordo che in Sud usavamo le aste telescopiche, ma entravano perché c'era il gruppo ultras alle spalle... Non credo che da "singoli" ne permettanop l'ingresso. Comunque forse sul sito www.tifo.it c'è qualcosa.
Mi scrive Filippo e, ovviamente, concordo al 100%: "Sono Filippo navigando su internet ho notato sul sito della società che sono usciti i biglietti di roma-strasburgo in programma il 24 novembre a roma..ci si lamenta tanto degli stadi vuoti e cose del genere,e per risolvere questo problema la nostra cara società che fa?mette un biglietto di curva a 13 euro!!immagino che giovedì prox ci saranno gli stessi spettatori del primo turno con l'aris..ma dico io non sarebbe meglio fare offerte come fanno al basket..tipo i bambini delle scuole calcio entrino gratis..le donne ad 1 euro gli under 16 a 5 euro in ogni settore..o magari un biglietto di curva a meno di 10 euro..se ci metti poi che sabato prima c'è roma-juve e quello dopo c'è roma-fiorentina..immagino che una famiglia o cmq chiunque sceglierà di fare dei sacrifici economici x prendere il biglietto x queste partite..non critico queste persone lo farei pure io se non avessi l'abbonamento..scusami tanto ma questo è lo sfogo di un persona che non c'è la fa più a vedere uno stadio semideserto ogni partita di coppa uefa o italia..grazie e forza roma". Cosa si può dire a delle persone che non hanno la minima idea di cosa possa significare, nell'epoca moderna, la parola promozione? Cosa si può dire a gente che guarda al domani inteso come domani giovedì 17 novembre 2005 e non al domani del 17 novembre 2015?
Cosa si può dire a chi non si chiede perché i ragazzini di oggi si scambiano le figurine del wrestling e non quelle dei calciatori?
Nulla. Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, ma - ancor più - non c'è peggior sordo di chi non può neanche capire.
Biagio, da Budapest, mi ha scritto una bellissima lettera che doveva essere privata. Su mia richiesta e su sua autorizzazione, l'ho inserita nella pagina Nascita di un romanista, perché non merita di esser letta da una sola persona.
Giochiamo con la Juventus e quindi potrebbe essere poco opportuno raccogliere gli sfoghi di uno juventino, ma sapete bene quanto con il nostro sito siamo impegnati nella difesa degli antichi valori e quindi....:
"GIRAUDO quest'uomo: afferma che i tifosi della Juve sono "freddi", non vanno allo stadio e pertanto è cosa buona e giusta costruirne uno nuovo con una capienza massima di 30.000 posti!!!
NON CREDETEGLI!!!
E' lui che ha fatto in modo che la gente non andasse più a vedere le partite!!!
Con una lucida e mirata strategia, ha fatto in modo che il Delle Alpi rimanesse desolatamente vuoto, per GIUSTIFICARE la RIDUZIONE della capienza dello stadio a 30-32.000 posti, a vantaggio di tifosi elitari e opportunamente selezionati in base alle possibilità di spendere, a discapito dei tifosi con meno capacità economiche!!!
Come?
1. Con i biglietti carissimi:
siamo passati dalle 20.000 lire dei primi anni novanta ai 50 € di Juventus Inter (+500%, alla faccia dell'ISTAT e dell'inflazione al 3%). Il prezzo del singolo biglietto per i match al Delle Alpi si conosce sempre pochi giorni prima delle partite, al contrario di quasi tutte le altre società , che pubblicano una tabella tariffaria all'inizio del campionato, chiara e soprattutto equa. A Torino questo non succede, e ogni volta è sempre una brutta sorpresa...
Giraudo conta molto sui tifosi che vengono da lontano: sono la sua fortuna. Sono milioni, si fanno migliaia di km per vedere una, forse due partite l'anno. Spendono centinaia di euro solo per il viaggio e per questo a loro non cambia nulla se il biglietto costa 25, 40 o 50 €. A loro basta esserci, comprano il tagliando senza fiatare. Mi appello a queste persone: ragazzi, non accettate questo gioco al rialzo! Abbiate rispetto del denaro... non comprate i biglietti quando costano così cari!
Durante la scorsa stagione venne "offerta" la curva a 40 € per ben due volte nel giro di una settimana: una prima volta per Juventus Liverpool (senza alcuno sconto per gli abbonati già tartassati... grazie Giraudo per il rispetto!) e dopo soli 3 giorni la seconda per Juventus Inter. Forse pensavano di avere a che fare con migliaia di miliardari??? Il risultato fu il pienone in Champions League, il deserto in campionato.
Ora vediamo alcuni numeri: ecco i prezzi per l'incontro Juventus vs Inter del 02.10.2005, partita di inizio campionato e non decisiva per alcun traguardo:
Curve 50 €
Distinti 115 - 150 - 90 €
Tribuna centrale 250 €
Invalidi: 70 €.
I paganti sono stati solo 10.000 ma con un incasso di ben 800.000 €. Stadio per due terzi vuoto, spettacolo indecoroso per chi ci vedeva da casa, critiche a go-go per i tifosi che non erano presenti (chissà perchè...), le tasche di chi sapete voi belle piene: meno steward da impiegare, meno costi, più guadagni per la Juventus a parità di incasso.
A scopo comparativo, ecco alcuni prezzi del quarto di Champions Milan vs Inter, partita disputatasi lo scorso marzo:
Curve da 13 €
Distinti da 39 €
Tribuna terzo anello 13 €
Vista l'attesa per questa partita, derby decisivo per l'accesso alle semifinali della maggior competizione calcistica europea, a quale prezzo avrebbero potuto vendere i biglietti se solo avessero voluto, riempiendo in ogni caso lo stadio?
Eppure non l'hanno fatto... Questo è segno di grande rispetto per i tifosi!!! Onore a Galliani e Moratti.
Giraudo fa applicare prezzi bassi nelle partite di scarso interesse senza pubblicizzarne piu' di tanto gli effetti (Juventus Messina a 10 euro la curva, 7.000 paganti, un discreto risultato...il Milan quanti ne avrebbe fatti? Non credo molti di più). Essendoci pochi abbonati (vedi punto 3 per i motivi), lo stadio resta comunque in larga parte vuoto, dando spazio alle sue critiche e singolari spiegazioni.
A colpi di 40 € è passata sempre più la voglia di andare allo stadio, uno stadio in cui la partita, tra l'altro, si vede in maniera pessima. Molti fans risparmiano tutto un campionato per poter essere presenti solo due tre volte invece delle 10-15 di prima, sapendo che in quelle occasioni costerà caro partecipare. I sacrifici, se proprio si devono fare, si fanno una volta l'anno. Non dieci o quindici!
2. Eliminazione sistematica degli Juventus Club, che rappresentavano lo zoccolo duro del tifo quello più fedele anche see nopon il più acceso.
a) richiesta di 10 euro a socio da versare interamente alla società Juventus in cambio di nessun servizio degno di nota, ma solo sconti su costosissimi e in gran parte inutili capi dello Juventus Store e di altri negozi per ricchi di cui non faccio pubblicità. Altri servizi tipo "walk about" con gli sponsor della società, cose a cui nessun tifoso è interessato minimamente, insomma. Nessuno sconto sui biglietti, nessuno sconto sugli abbonamenti. Si parla anche di gadget per i soci, ma ancora oggi non si sono visti e nessuno sa di cosa si tratti e in che numero saranno distribuiti.
b) Richiesta di un minimo di iscritti pari a 150 unità. Qualsiasi club che non soddisfa questi requisiti viene depennato.
Sono parametri difficilissimi da raggiungere per molti, i 10 euro a testa che finiscono in tasca alla Juventus sono una mazzata enorme per i club medio-piccoli: difatti, per far parte di questi sodalizi di norma un iscritto paga una quota oscillante fra i 20 e i 25 €. Le somme derivanti da queste entrate non vengono spartite o intascate, anzi, sono appena sufficienti per coprire le spese fisse: affitto dei locali della sede, eventuale abbonamento a Sky, riscaldamento, gas, luce, acqua ecc ecc... Ora potete benissimo immaginare quali siano le possibili conseguenze di dover togliere metà proventi dalle case di un club!!!
O si aumenta la quota associativa, cosa che equivale a perdere molti iscritti, o si rischia seriamente di andare in rosso nel giro di una sola stagione!
Il modo in cui si è arrivati al regolamento "Juventus Club DOC" è stato tutt'altro che corretto: la nuova normativa infatti venne resa nota a campagne iscrizioni club e abbonamenti ormai chiuse (settembre 2004), senza conoscere i progetti che si stavano per abbattere sulle povere teste dei tifosi, senza possibilità di trattare condizioni meno sfavorevoli. La società in varie occasioni fece intendere che chi non aderiva non sarebbe stato riconosciuto ufficialmente come club "DOC" e non avrebbe avuto diritto ai biglietti, regolarmente richiesti, già per alcune trasferte imminenti ed importanti, fra cui cito a memoria Inter Juventus del novembre 2004.
A ogni club venne inoltre chiesta una cifra forfettaria per il campionato già in corso. Capite? A stagione già iniziata le regole per i club vennero modificate!!!
Ci si potrebbe chiedere il perchè di tutto questo. E' opinione del tutto personale, che lascio a voi giudicare, che tutto debba essere ricollegato alla Happy Tour. E' il tour operator che detiene l'esclusiva sui pacchetti per le partite della Juventus, sia a Torino che in trasferta. Tale società applica prezzi che anche in questo caso sono ingiustificatamente alti.
Esempio: Milan Juventus
30 € per raggiungere Milano in pullmann dallo stadio delle Alpi (col treno ce ne vogliono 14, biglietto A/R seconda classe)
28 € da Pavia, che dista soli 50 km scarsi da San Siro,
Questi due pacchetti escludevano il biglietto per lo stadio, ovviamente!!!!
Risulta pertanto evidente che la sparizione di migliaia di Juventus Club convenga alla Happy Tour e alla Juventus, che con essa ha stipulato questo accordo di collaborazione...
Vi lascio immaginare cosa accadrebbe se la Juventus raggiungesse (tocchiamo ferro) la finale di Champions. Chi vorrà seguire la squadra sarà obbligato a prendere tutto il "pacchetto" Happy Tour, o meglio, il pacco.
Quali saranno i prezzi? Essendo in regime di monopolio è quasi certo che tanto per cambiare non saranno bassi. Non sarebbe la prima volta che capita: chi tentò di procurarsi uno dei preziosi (nessun altro termine sarebbe più corretto...) tagliandi per le finali di Monaco, Amsterdam e Manchester sa già che la storia non sarebbe nuova, anzi. Ci sarebbe molto da dire anche su come la Juventus gestì quei biglietti... una vera vergogna.
Ora vi chiedo:
NON VERREBBE VOGLIA ANCHE A VOI DI LASCIAR PERDERE E CHIUDERE TUTTO? PERCHE' SPENDERE ECCESSIVAMENTE OLTRE IL DOVUTO?
E così ad oggi, ottobre 2005, i tristi numeri sono questi: da 1200 sodalizi del 2003 siamo passati agli attuali 180 circa . Sì, avete letto bene: il 90% ha chiuso i battenti per impossibilità a sostenere la nuova situazione e chi chissà quanti ne seguiranno da qui a giugno prossimo.
Mi si potrà dire: i tifosi saranno tutti confluiti nei clubs rimanenti. Non è così, molti si sono dispersi. Erano quelli più appassionati, più presenti allo stadio. Costituivano in pratica la clientela più "fedele".
Ergo...
COME SI PUO' PRETENDERE UNA BUONA MEDIA DI PRESENZE SE VENGONO ESTIRPATE LE BASI DEL TIFO??? GIRAUDO SAPEVA BENE CHE LA SITUAZIONE SAREBBE STATA QUESTA E MALGRADO QUESTO CRITICA LA TIFOSERIA, E LO FA SAPENDO DI MENTIRE! LA CURVA NORD E' DESERTA!
3. Abbonamenti carissimi:
Molti detrattori accusano i tifosi bianconeri: ci sono i biglietti cari? Avevate solo da abbonarvi!
A parte che non si vede il motivo per cui uno debba sentirsi obbligato ad abbonarsi, è bene che si sappia che i "season tickets" non sono affatto regalati, bensì sono fra i più cari della Serie A, mentre la visuale del campo, come già accennato, è una delle peggiori: dal primo anello di curva non si vede nemmeno l'area piccola della porta più vicina, per colpa dei tabelloni pubblicitari: così il gol su tiro rasoterra si intuisce solo dal movimento della rete o dall'esultanza del resto dello stadio... Due anni fa il prezzo di questo settore venne quasi raddoppiato, col risultato dello svuotamento del medesimo.
Inoltre: il forte aumento dei prezzi delle tessere di due anni fa è stato fatto volutamente per ridurre il numero degli abbonati in vista del nuovo stadio. La strategia venne confermata in via ufficiosa ad alcuni esponenti di direttivi di Juventus Club. Avete capito bene: il numero di abbonati precedente non era compatibile con la capienza futura, in pratica c'erano troppi abbonati!
Per concludere, ecco alcune cifre di confronto per il campionato in corso:
Abbonamenti curva Inter o Milan a San Siro da 120 €
Abbonamenti curva Juventus a 220 €.
Abbonamento distinti San Siro da 310 €.
Abbonamento distinti Delle Alpi da 450 €, secondo anello 670 €.
La Juventus ha sempre avuto dai 32 ai 43.000 abbonati: nel '96 si andò sotto quota 30.000 guardacaso a causa di un forte rialzo dei prezzi. Nelle ultime due stagioni abbiamo invece assistito ad una vera e propria caduta libera.
Colpa dei tifosi freddi e spilorci?
Colpa dei lavori sull'autostrada Torino-Milano, che impediscono il normal afflusso dei tifosi, così come Giraudo ha incredibilmente dichiarato durante l'assemblea degli azionisti dell'ottobre 2005?
Sarà pur vero che i torinesi sono "bugia-nèn", ma è evidente che la società ha fatto ben poco per migliorare la situazione e venire incontro alle nostre esigenze.
4. La campagna donne a 19 € tutto l'anno:
Ennesimo presa in giro per chi allo stadio vorrebbe andare sempre, studiata ah hoc per dimostrare l'impegno a parole della società per il caro-biglietti. Invece di premiare chi allo stadio è sempre presente o vorrebbe esserlo (per esempio coi prezzi di curva a 120 euro come a Milano) si è voluto puntare impostare una costosa campagna pubblicitaria su chi non ci viene mai e continuerà a farlo: numerosi sono i casi di donne che si sono abbonate per assistere a soltanto 2/3 partite in tutta la stagione (a costoro conveniva fare così e hanno fatto bene ad aderire), lasciando il posto occupato ma visivamente vuoto, consentendo a Giraudo di poter dire che lo stadio è ancora più deserto, impedendo l'accesso a chi vorrebbe sempre esserci a prezzi equi.
Le tessere a 19 euro sono state vendute quasi tutte, ma il numero totale degli abbonati non è aumentato in misura uguale (7.500 unità): molte donne infatti, già abbonate, si sono solo spostate di settore verso quello in cui vi era l'agevolazione.
La prossima stagione, presumibilmente, la promozione non verrà ripetuta, del resto le iniziative estemporanee sono il marchio di fabbrica della premiata ditta Giraudo-Gai: ci saranno quindi ancora meno abbonati.
Questa promozione ha degli aspetti veramente paradossali, emersi completamente in occasione del match di campionato Juventus Inter: le numerose donne in possesso dell'abbonamento a 19 euro si sono trovate sedute a fianco di tifose, magari interiste e pertanto non abbonate, che hanno pagato 115 euro per il singolo tagliando...
VI PARE UNA SITUAZIONE NORMALE?
COSE DA DENUNCIA ALL'ASSOCIAZIONE CONSUMATORI!!!
5. I club non protestano: sappiate che per avere i biglietti dalla Juve esiste un ranking di merito, stilato unilateralmente dalla società, che garantisce priorità sui biglietti ai sodalizi "più fedeli", sia in casa che in trasferta. Alcuni presidenti di club sono anche azionisti di Juventus s.p.a. Fate 2 + 2 e capirete perchè i club non possono dire niente e perchè è lo scioglimento l'unica alternativa: l'ultimo club a mollare è lo storico sodalizio di Moncalieri: la metà degli iscritti si è rifiutata di pagare i 10 euro a testa alla Juventus (ripeto, in cambio di nessun servizio) e si disperderà, gli altri (forse) confluiranno in altre club. Ma dove va a finire la "fidelizzazione" della clientela, principio base di ogni buona campagna di marketing? Pensate che il super-manager Giraudo non lo conosca? E' per questo che affermo che tutto ciò è studiato a tavolino.
6. Gli ultras non alzano la voce contro la propria dirigenza mentre a Milano per molto meno, sì. Come mai??? Preferirei non commentare..
(ragazzi, non c'è niente da fare: se c'è una cosa che a Roma i gruppi ultras hanno capito è quella che non si debbono avere, in alcun modo, rapporti con la Società. Ed infatti la curva della Roma - lo dico a mente fredda, dopo aver avuto in passato molti dubbi - è al momento la migliore d'Italia insieme a quella del Napoli, n.d.L.).
Così, dopo aver fatto in modo che la maggior parte dei tifosi si stufasse di andare allo stadio, impossibilitata dai costi elevati o anche solo per partito preso, "zittite" le possibili voci fuori dal coro (vedi punti 5 e 6) che potevano essere raccolte dagli organi di stampa liberi, il dott. Giraudo ci viene a raccontare la bugia che siamo noi la colpa di tutto questo. Giusto dunque diminuire la capienza, i tifosi non ci sono, si afferma...


15 novembre: serve aiuto anche per la Roma a Praga e a Lisbona... Andrea mi scrive: In questi giorni sto giocando a pro evolution soccer 5 e stavo notando una cosa molto strana.. anzi un paio.. allora la prima è che le curve tra roma e lazio allo stadio olimpico sono invertite cioè la roma sta in curva nord e la lazio in sud.. vabbè dirai, ma che te pare na cosa rilevante?? poi seconda cosa è che mentre ho visto il replay di un goal ho notato qualcosa di strano dietro, fai conto da dove escono ogni tanto i giocatori quando se devono riscaldare... sono andato a controllare e avevo visto bene: uno schieramento di guardie con tanto di scudo!! e il bello è che poi, so troppo pignolo.. me so fatto un giro su tutti gli stadi e l'olimpico è l'unico che ha sta cosa!! incredibile!!!! abbiamo fatto buona impressione anche ai giapponesi!!!".
Clicca per ingrandire
1945/46 Alessandria/Padova
Il signore amabile ha rilasciato un'altra intervista a goal.com:
Galliani e il caro-biglietti: "Non è colpa mia"
"Lo stadio virtuale porterà dei benefici a tutti".
"Galliani ha anche parlato del problema del caro biglietti. "Tutti hanno voluto fissare i prezzi, non sono io il responsabile - dice il presidente della Lega - Io non sono la Lega, ma la sintesi del pensiero di diverse società. La storia che il caro biglietti è colpa mia è falsa. E in ogni caso, in Italia i prezzi sono tra i più bassi d’Europa (già, peccato che negli altri Paesi i lavoratori guadagnano il doppio rispetto a noi! E allora io potrei dire che rispetto alla Polonia, all'Azerbaigian, all'Ucraina, alla Moldovia, alla Romania e potrei continuare per diverso tempo, i nostri prezzi sono più alti! Ha una idea l' "amabile" Galliani su COSA SIA L'EUROPA e da QUANTE NAZIONI SIA FORMATA? Sono paragoni che non hanno senso... n.d.L.). Il leit motiv che i prezzi sono il male del calcio non è vero: se si verifica un calo di spettatori è per motivi contingenti (il signore amabile non osa dire quali... TV e decreto Pisanu, n.d.L.)".
Uno dei motivi contingenti potrebbe essere allora la vasta offerta del calcio in tv? "L’Italia è il paese più evoluto d’Europa in materia di stadio virtuale, ovvero di coloro che seguono un evento in diretta pur non essendo allo stadio - spiega Galliani - Si sta molto più comodi nel proprio salotto, e ci sono molte possibilità, ben cinque, tra cui il digitale terrestre e il satellite (ragazzi, pensate i soldi che prende questo per stroncare chi ancora va allo stadio... Sentite come gode nel dire queste cose... Hanno fatto bene quelli del Cesena... in ogni stadio ci dovrebbe essere qualcosa contro questo signore amabile che altro non è che - a livello calcistico - il male assoluto, n.d.L.). E, a partire dal prossimo anno, ci sarà anche DVBH, la televisione in movimento sul telefonino (ce mancava solo questa... n.d.L.), che assomiglia al digitale terrestre, ma consente la ricezione anche in movimento. Non credo che si possa tornare alle esclusive, bensì che si vada verso la fruizione dello stesso evento su più canali. Questo è un diritto assolutamente soggettivo".
Una situazione, questa, che con la ripartizione dei diritti tv fa bene, economicamente, anche alle squadre. "In Italia - continua Galliani - le grandi squadre patiscono un esborso di 15 milioni di euro annui verso le squadre ospiti, in totale a volte si parla del 18 per cento. Lo stadio virtuale in questo senso porterà dei benefici a tutti. Noi ci siamo mossi, ma tutto è migliorabile".
E ancora una volta, grazie Rosella:
Moggi benedice Roma-Juve: "Rivali in campo, amici fuori"
"Roma-Juve non sara' mai banale. Una sfida vissuta intensamente dai tifosi (specialmente giallorossi), all'insegna di una rivalita' sempre viva e accesa. A prescindere dai nuovi rapporti di amicizia tra le due dirigenze, che anzi i fan romanisti non sembrano gradire troppo. Ma tant'e'. A confermare, qualora ce ne fosse bisogno, la nuova 'ratio' delle relazioni tra Rosella Sensi e la triade bianconera e' lo stesso dg juventino, Luciano Moggi: "La Roma e' una delle migliori squadre del momento, in campo sara' una battaglia, sportiva mi auguro, fuori le relazioni si sono normalizzate Anzi, oggi c'e' un ottimo rapporto tra i club. E' cambiato il clima, il tempo alla fine e' galantuomo ed oggi se possiamo farci un favore non vedo perche' non dobbiamo darci una mano".
Anche sul caso Cassano: "Una brutta storia, ma noi non c'entriamo, non faremmo mai dei torti alla Roma".
Sul futuro della triade, Big Luciano appare certo che non ci saranno scossoni: "Qualcosa di buono abbiamo fatto, non credo, visti i risultati sportivi e finanziari, che questa gestione sia arrivata al capolinea. Lavoriamo bene insieme, ci completiamo in una societa' dove si puo' lavorare bene anche se a volte bisogna fare i salti mortali per far quadrare il bilancio".
SABATO MOGGI E ROSELLA
VEDRANNO COM'E' CAMBIATO IL CLIMA....


14 novembre: linserite alcune foto nella stagione 1986/87 e un'intervista a Guido Ugolotti del 1977/78.
Sempre per la serie "Che bello 20 anni fa, quando non c'era violenza"... Andria/Potenza (serie D) e Atalanta/Torino, entrambe del 1977/78.
Andria/Potenza 1977/78
Lanerossi Vicenza/Juventus 1977/78
Atalanta/Torino 1977/78


13 novembre: allora, per chi doveva vedere la Roma a Dublino ci viene in soccorso Guy Montag. Cliccate quindi su La Roma in TV per vedere dove si può andare. Serve aiuto anche per vedere la Roma a Ginevra.
Ricevo e pubblico da Alessandra: "quanto me fa schifo rosella sensi..........dice di vivere nell'amore del padre per la roma e ne ha ripudiato tutti i pensieri..... cara amministratrice delegata de non so che.....non hai capito proprio niente della romanità che contradistingue da sempre questa città. la nostra bandiera sarà libera sempre e anche i nostri pensieri, mai saremo schiavizzati da coloro con i quali abbiamo sempre combattuto anche al fianco di tuo padre......cosa che forse avresti dovuto fare te in primis solo per ragioni di parentela......e parli di memoria vergogna!!!!!!!!!!!".
Pur avendo preparato da tempo la campagna 2005/06 di "Troppi buchi nella memoria", non avevo ancora inserito la pagina con il logo.
Il fatto che la campagna sia stata tradotta anche in ungherese  mi dà lo spunto per farlo, anche se la stagione è iniziata. Il decreto Pisanu ha al tempo distratto gli interessi e quindi teniamo il punto con un po' di ritardo.
Senz'altro, la divisa tutta rossa vista domenica scorsa a Messina è la meno peggio tra quelle proposte quest'anno, ma il tifoso della Roma deve puntare al meglio, e con la Diadora abbiamo capito che non è possibile. Per evitare troppi stravolgimenti, il logo sulla home page rimarrà quello di "Troppi buchi nella memoria", mentre nella pagina relativa alla campagna di quest'anno c'è il nuovo logo creato in collaborazione con corederoma.it e artefatti.
Ricorderete il film Ultrà, di Ricky Tognazzi. Ecco quel che accadde quando il film fu presentato.


12 novembre: inseriti, grazie a Marco, moltissimi biglietti della stagione 1978/79 e anche,. grazie a Raffaele, alcuni biglietti della stagione 1993/94. Aggiunti anche biglietti della stagione 1985/86.
1976/77, Napoli/Fiorentina, invasione di un tifoso del Napoli


11 novembre (pomeriggio): dove vedere la Roma a Dublino? Lo chiede un ragazzo disperato per non poter seguire Roma/Juventus... Inserito un articolo fine anni '70: "Siamo i veri tifosi della Roma". Nella pagina delle fotografie 1973/74, una foto dei disordini accaduti durante Bologna/Roma 0-0.

11 novembre: mi viene comunicato dove poter vedere la Roma a Barcellona in TV, quindi i romanisti di Barcellona, se non sanno dove andare, consultino la pagina La Roma in TV. Oltre a ciò questo ragazzo mi dice che nella città catalana "...ho visto  molte partite del barca (anche perche' a 20 minuti dalla fine aprono gratis i cancelli...), comprese le due in coppa contro udinese e panatinaikos, ottima prova di queste due ultime tifoserie, che in massa nonostante il pesante passivo subito sul campo hanno incitato la propria squadra per tutto il tempo. Gli ultras del Barca? beh diciamo che non sono all'altezza della squadra che hanno ... qui ogni abbonato, di qualsiasi settore, puo' uscire dello stadio e rientrare in qualsiasi momento desidera, basta esibire ai cancelli la tessera ad un'addetto a questo compito (si puo' fare anche + volte), cosa che in 10 anni di abbonamento in curva sud non ho mai visto ... Qui e' possibile vedere gratuitamente e quasi ogni giorno gli allenamenti del barcellona...". Il 15 febbraio scorso ci chiedevamo, mettendola al centro dei due schieramenti, da che parte stesse. E lei ce lo ha fatto capire. Quindi, che si vinca o che si perda, bisognerà essere coerenti perché ci sono cose che vengono ben prima di una bella vittoria o di una brutta sconfitta. Ed allora, dopo 9 mesi da quella domanda che ci eravamo posti, tra una lampada e l'altra...
...FINALMENTE ROMA/JUVENTUS
Il signore amabile
L'antitradizione
Il signore con il grande senso dell'umorismo
Sei in buone mani...
...tra un signore amabile ed un altro con un grande senso dell'umorismo...
Buon divertimento.
Noi stamo de là dal 1927 e sabato sera il mondo se ne renderà conto.
MOGGI BETTEGA GIRAUDO
PERSONE NON GRATE
Italo Foschi, socio fondatore della Roma, 1927
Noi
Dino, da lassù dicci cosa pensi di Galliani e Moggi....


10 novembre: inserita la seconda parte dei ricordi di Riccardo, vecchio (si fa per dire, visto che è del '48!) romanista. Inseriti i primi resoconti su Messina/Roma e la pagina 2 delle fotografie. Nella apgina dei biglietti 1982/83, inserito il biglietto di Catanzaro/Roma.
Desidero poi ringraziare Mauro Asquini, che mi ha inviato un plico con del materiale interessante che metterò sul sito. Tra questo materiale, c'era anche la fotocopia dell'articolo, tratto da un vecchio Giallorossi del 1977, dal titolo "La nostra fede è la Roma", che già avevo inserito nel sito ma che ripropongo perché magari a molti è sfuggito. Oltre a ciò, mi ha inviato una bella foto sulla neve del gennaio 1979 riguardante il gemellaggio fatto a Bergamo tra noi e gli atalantini. Lo striscioen contenuto nella borsa per terra sulla sinistra dello striscione Ultrà Roma è "Campo de' Fiori".


9 novembre: Valerio mi scrive: "Purtroppo domenica sera al ritorno dalla trasferta di Messina ci arriva la tragica notizia della morte di uno di noi: WALTER LUNA. Anche lui come Zappavigna quest'estate a causa di un incidente in moto. Era originario di Taranto ma come noi e con noi seguiva (spesso in auto da solo!) la Roma quasi ovunque! Era x questo chiamato da noi "ER MILLEMIGLIA". Rimane nel ricordo di tutti noi che lo conoscevamo: Valerio, Domenico, Sorcio, Polifemo, Pastarella, Fabrizio, Alberto, Questore, Peppe, Eugenio, e tutti gli altri.
CIAO WALTER.  Era un ultras come noi". Mi unisco, come tutti credo, alle condoglianze per questo ragazzo. Grazie a Giovanni e a Roberto per alcuni biglietti che mi hanno mandato e che mancavano. Perbacco, anche in questo caso i posti nominativi non hanno funzionato... ome può essere?
"(ANSA) - PISA, 7 NOV - E' di una quindicina di feriti, di cui uno in gravi condizioni, e due arresti il bilancio della partita Pisa-Napoli (serie C1/A),giocata ieri. Il ferito piu' grave e' un uomo di 43 anni, V.R., colpito da una bastonata alla testa. A finire in manette due tifosi pisani accusati di lesioni aggravate, rapina aggravata e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere: si tratta di ****., 36 anni, di Marina di Pisa, e di ****, 22 anni, di San Giuliano".
La violenza negli stadi è un problema mondiale, in particolar modo in Sudamerica. Dopo i tre morti di Corinthians/Sao Paulo un altro ragazzo di 22 anni, Rafik Tavares da Silva Cântio, tifoso del Botafogo, è stato ucciso nel lcroso di una battaglia campale che ha coinvolto circa 200 tifosi di Flamengo e Botafogo che non erano riusciti a trovare posto allo stadio. L'autobus che trasportava i sostenitori organizzati del Botafogo, a causa di una foratura,è stato costretto ad entrare in un'area di servizio sulla Rodovia Presidente Dutra (BR-116), all'altezza del Km. 223, ove è stato raggiunto da altri pullman con i sostenitori rossoneri, che pure percorrevano la medesima autostrada. Il giovane, militare di carriera, è stato ucciso a colpi di falce mentre uh altro tifoso, colpito con lo stesso strumento alla testa, è stato trasportato all'ospedale. 100 persone, tra cui 25 minorenni, sono state arrestate.
Ed ora, per tutti voi, un articolo ormai introvabile in tutti i ferramenta di Roma:



8 novembre (pomeriggio): monta la protesta per le modalità con cui la Questura di Messina ha accolto i tifosi della Roma.
Dovete sapere che questo sito è visitato da tifosi di ogni categoria. Poteva mancare l'esperto sul diritto di privacy? Certo che no!
Spero, in tempi ragionevoli, di riuscire a predisporre una lettera fac simile da inviare alla questura di Messina e, se ci sono i presupposti, anche il fac simile del ricorso al Garante della Privacy, con le modalità di inoltro.
Comunque, per rispondere a tutti coloro che mi hanno inviato e-mail al riguardo, questo posso dire in ordine alla correttezza dell'operato delle forze dell'ordine siciliane:  spesso la questura giustifica qualsiasi cosa con le ragioni di ordine pubblico. E' però evidente che non tutto può essere giustificato: diversamente argomentando, potrebbe essere corretto anche il pestaggio preventivo di un soggetto per far capire che non è il caso di tenere comportamenti antisociali! Quindi, le ragioni per cui un soggetto viene videoripreso e gli viene imposto - pena il non farlo entrare allo stadio (e qui siamo in presenza del reato di abuso d'ufficio per chi ha con sé documento di identità e titolo d'accesso - di dire il proprio nome e cognome possono essere:
- repressive: nel caso in cui si stia cercando l'autore di un reato già commesso;
- preventive, nel caso in cui un reato non sia stato commesso.
Se nel primo caso è ovviamente consentito travolgere temporaneamente la privacy dell'individuo, proprio perchè si deve cercare l'autore di un crimine (e fermo restando che le immagini delle persone poi ritenute non responsabili debbono essere distrutte), nel secondo caso la questione è più complessa, in quanto l'operazione viene mascherata come di "prevenzione" quando non lo è affatto: filmando le persone, non si può certo prevenire che un reato venga commesso, se non intimorendo psicologicamente chi ne avesse l'intenzione, ma si vuole semplicemente fare in modo che, se commesso, sia più facile rintracciarne l'autore. Parlerei quindi di... "repressione anticipata", più che di prevenzione!
Certamente, che la Questura di Messina abbia un po' la coda di paglia è dimostrato dal fatto che abbia negato a "Il Romanista" quanto accaduto, limtandosi a dire che le persone videoriprese erano solo quelle senza biglietto, mentre sappiamo bene che non è così.
In conclusione, mentre ritengo possa essere lecito - fatto salvo il fatto che le riprese debbano poi essere distrutte se non sono stati commessi reati - il fatto che la Polizia Scientifica riprenda genericamente gli spalti, magari zoomando e soffermandosi su alcuni soggetti al fine di vedere come sono vestiti e cosa stanno facendo, non è lecito  imporre a chi non dà il proprio consenso (nella specie imposto, pena il divieto di accedere allo stadio) di essere videoripreso in primo piano mentre declama i propri dati anagrafici. Così come non è lecito portare in Questura chi è sprovvisto del titolo di accesso. Si può essere sottoposti a rilievi dattiloscopici e fotosegnaletici solo se non si è in possesso di un valido documento di identità.
Sappiamo bene che, in realtà, fanno un po' tutti come gli pare, ma la colpa è anche di chi non pretende il rispetto delle regole stabilite dalla legge.
Comunque sia, come riferitomi dall'esperto di cui sopra, che mi ha agevolato nella ricerca delle norme, l'art. 7 del decreto 196/03, al punto 3b) parla chiaro:
"3. L'interessato ha diritto di ottenere:
a) l'aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l'integrazione dei dati;
b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non e' necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati;
c) l'attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato".
Parla chiaro anche l'articolo 11, 1, e) ".... (i dati debbono essere) conservati in una forma che consenta l'identificazione dell'interessato per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti o successivamente trattati".
Nel caso in esame i dati sono stati trattati in violazione di legge e quindi se ne può chiedere l'immediata cancellazione, dikrettamente dalla Questura di Messina. Immagino che - ma debbo approfondirlo - in caso di mancata risposta si possa fare ricorso al Garante della Privacy, a meno che non sia possibile ricorrere a lui immediatamente, potendo prevedere che la Questura di Messina non faccia nulla. Ma questo lo approfondiremo nelle prossime ore. E' ovvio che lasciare le gradinate vuote può essere un segnale, ma lo stesso deve sempre essere accompagnato da un comunicato stampa (altrimenti il Messaggero scrive che si trattava di uno sciopero contro la Società) e - ove ve ne siano gli estremi - dai ricorsi nelle sedi competenti.
Altrimenti è inutile lamentarsi.

8 novembre: inserita una intervista di Dino Viola al Guerin Sportivo nella stagione 1982/83. Finalmente ho finito: ogni partita di campionato della stagione 1982/83 ha il servizio televisivo con gli spezzoni della partita. Nella stagione 1986/87 aggiunte le foto di Roma/Real Zaragoza e Real Zaragoza/Roma.
Vignetta 1986/87

7 novembre: inserite le prime foto di Messina/Roma. Ohibò:"Juve Stabia-Lanciano (serie C1/B) e' stata sospesa dall'arbitro per lo sfondamento di una rete di protezione da parte di alcuni tifosi. Gli autori del gesto, tutti sostenitori della Juve Stabia, sono stati respinti dalla polizia che ha realizzato un vero e proprio cordone a protezione del campo da gioco e hanno attivato un piano di intervento per consentire l'uscita dallo stadio dei tifosi del Lanciano. La sospensione e' stata decisa dall'arbitro dopo undici minuti di attesa".

6 novembre (pomeriggio): anteprima da Messina per Messina/Roma:


6 novembre: ricevo e pubblico: "Sono Fabrizio da Milano, ur anni 80. Visto che sono ormai sempre più disgustato e lontano dal mondo ultras attuale, tra lanciarazzi e rapine varie, vorrei andare indietro con la memoria e rivivere i nostri bei anni. A tal proposito, sono disposto a pagare € 100 per avere il libro Commando Ultrà Curva Sud. Mi puoi aiutare a reperirlo, magari mettendo questo messaggio on-line? Cell. 335 635 8523 Grazie di cuore...e sempre Forza Roma". Anora su questo ragazzo tifoso della Roma che ha avuto un brutto incidente: "io nn sono un tifoso della roma ma si dice che il tifo della roma sia straordinario che abbia un cuore grandissimo....ora io ho bisogno del vostro cuore xche' un mio caro amico tifoso in modo pazzesco della roma ha avuto un incidente gravissimo e' si trova all'ospedale di messina in coma....visto che domenica c'e' messina vs roma volevo che voi tutti faccessivo in modo che con le vostre urla e con il vostro cuore lui aprisse gli occhi.il suo nome e' Lello (da tropea)..l'ospedale e' vicino lui vi sentira'..sentira' l'urlo della sua roma...vi ringrazzio moltissimo...domani tutto il mio paese sostera' la roma...spero che totti il suo idolo faccia una tripletta dedicando un col a Lello che lo idola da sempre...siamo nelle vostre mani".
Inserita un'intervista del 1978/79 a Guido Ugolotti. Inserito l'articolo "Lo spettacolo è la violenza" del Guerin Sportivo 1980, relativo agli hooligans inglesi. Inserite due interviste ad Agostino Di Bartolomei degli anni '70. Inserite le foto di Roma/Cagliari 1982/83. Inserita la pagina 2 della finale di Coppa Italia 1979/80 Roma/Torino. Inserite le foto di Roma/Internacional Porto Alegre 1981/82, con una stupenda foto dell'addio di Francesco Rocca al calcio. Inserita la pagina di Torino/Roma 2-2 del 1981/82. Inserite molte foto nella stagione 1977/78: lì ci sono i veri colori della maglia della Roma. Inserita una foto nella pagina di Roma/Juventus 1975/76, con gli scontri tifosi-polizia. Inseriti nella stagione dello scudetto 1982/83 alcuni video della RAI relativi a Roma/Avellino, Genoa/Roma e Roma/Torino. Inseriti anche i servizi video su alcune partite della stessa stagione. Nella pagina dei video, un pezzetto del tifo in Roma/Ascoli 1982/83. Nella pagina dedicata a Francesco Rocca, inserito l'articolo "Dopo la caduta".
Moggi è un simpaticone, Galliani un galantuomo e Totti è come EmersonChi è costei? Cosa sta dicendo? Di cosa sta parlando?
Perugia/Milan 1979/80: il Milan gioca con la seconda maglia del Perugia
Vignetta del 1978/79
Finalmente qualcuno inizia a capire che conta più un francobollo con una frase di protesta inquadrato da una TV che cento manifestazioni...
A CESENA
La coreografia presentata sabato sera è un attacco forte e diretto a Lega e presidenti di B; abbandonate manifestazioni e proteste, le Wsb continuano la loro battaglia facendosi forti delle armi del “nemico”.
Hanno protestato a lungo fuori dagli stadi, sono stati fischiati dalla loro stessa città, ma hanno continuato a camminare a testa alta, con ben fisso in mente il loro obiettivo: quel calcio moderno che mette a rischio l’ esistenza del tifo organizzato. Il gruppo Wsb cesenate sabato sera ha dimostrato ancora una volta che il ritorno sugli spalti non significa assolutamente che in Romagna ha vinto la Lega Calcio; anzi, d’ ora in poi i bianconeri ritorceranno contro i “padroni” del pallone la tanto decantata visibilità della serie B. 
La linea degli ultras è chiara: per tutto il campionato le Wsb si posizioneranno al piano inferiore della Curva Mare i primi anni '80 che mi chiedo per quale raghione si , senza striscioni ad eccezione di un cubitale “no al sabato”, e porteranno avanti la loro battaglia con slogan e coreografie contro “il palazzo”. La scelta di non tornare al piano superiore, nel cuore della Mare è dettata dall’orgoglio, dalla volontà di distinguersi da coloro che non hanno appoggiato il gruppo contro il calcio moderno, arrivando a fischiare i cori polemici degli ultras rivolti al presidente Lugaresi; presidente, ritenuto colpevole di aver “venduto la domenica” per qualche soldo in più, e, soprattutto, per aver finto di essere solidale con città e sindaco, salvo poi scagliarsi contro lo stesso primo cittadino a causa della sua reticenza nella concessione del Manuzzi. Sabato sera è toccato a Galliani essere protagonista della coreografia romagnola, con una gigantografia del volto dello stesso presidente di Lega, “incastonato” in un segnale di divieto; “il nostro calcio non ha padroni” recitava lo striscione ai lati dell’ immagine. Applausi da tutti, dalla curva alla tribuna, passando per gradinata e settore ospiti. Di certo non avrà applaudito Giorgio Lugaresi, secondo destinatario del messaggio: l’offesa a Galliani, condita dai cori contro la Lega, infatti, si tramuterà certamente in una onerosa multa per l’ A.C. Cesena; e proprio qui sta la grande intelligenza della “strategia” degli ultras bianconeri. 
Accortisi che Lega e società non si scompongono davanti a cori e manifestazioni, le Wsb hanno capito che l’ unico modo per far sentire la propria voce sta nel toccare i tasti che più stanno a cuore alle parti: ovvero la figura del presidente di lega Galliani, la “visibilità” della B infrasettimanale, e gli introiti economici del Cesena calcio. Ecco, la coreografia di ieri va a centrare pienamente tutti gli obiettivi: colpisce la figura del presidente di Lega con la sua buffa immagine a campeggiare sulla curva; colpisce la decisione della Lega Calcio, sfruttando la visibilità delle telecamere tanto desiderata e decantata, per dare maggior risalto alla protesta; e colpisce, profondamente, Giorgio Lugaresi, romagnolo di nascita, ma talmente sensibile al fascino del denaro da lasciare di stucco qualunque genovese, almendo stando alle accuse degli ultras. 
Sarà certamente questo il leit-motiv della stagione, una battaglia su più fronti collegati tra loro, un colpo al “palazzo”, e la conseguente ripercussione economica sulla società, che con ogni probabilità dovrà chiedersi se la scelta di giocare al sabato sia stata davvero conveniente; e chissà che le altre tifoserie di B non seguano la strada indicata dal gruppo cesenate. A quel punto, forse, presidenti di società e di Lega abbandoneranno i loro sorrisi e si renderanno conto che il vero potere, nel calcio, è nelle mani di coloro che davvero lo amano. Almeno questa è la speranza degli ultras cesenati... 


5 novembre 2005: sicuramente arrivo tardi e in molti l'avranno già commentata...:
A Villa Pacelli, tra una fotografia di suo padre vestito da giocatore
e il busto del nonno che costruì il Testaccio, la signora del pallone
si confessa
Lady Roma: «Questo calcio
non ha memoria»
Intervista a Rosella Sensi: «È un mondo che non mi appartiene, sono
qui per amore di papà. Stiamo costruendo per vincere»

di Tony Damascelli
Franco Sensi era un'aletta di quelle veloci. E già padrone della
situazione. Basta vedere la fotografia in bianco e nero, con cornice:
tiene i calzettoni inchiavicati nei parastinchi e riceve la coppa, a
nome del gruppo di sbarbati. Il pallone che lui da sempre ha
chiamato «fubàl»  sta alla famiglia Sensi come il Colosseo a Roma.
Silvio, il padre di Franco, fu creatore, nel senso di costruttore, del
Testaccio. Laddove i romani antichi posavano, o scaricavano, le anfore venne edificato il campo di fubàl con tutta la cronaca a seguire. Il capo, per nulla testaccio, in bronzo di nonno Silvio, sta nella sala grande di villa Pacelli, la stessa dove sono stati firmati contratti e liquidazioni sontuose e dove brilla la fotografia di cui sopra.
Brilla anche il viso di Rosella Sensi, racchiuso nel crine nero e con
due olive che sono gli occhi, tutti di suo padre. Fuori, Roma è la
Roma più bella che uno possa sognare, incasinata il giusto e profumata di storia. Cosa che accade ascoltando lady Roma, Rosella appunto, che con Cristina e Silvia forma la squadra Sensi, dove Franco resta il capitano e la signora Maria l'allenatore: «Quando il barone Colalucci veniva a casa chiedeva a papà di chiuderci in una stanza, non voleva fastidi, voci di bimbe attorno (evidentemente il barone aveva già capito tutto, n.d.L.)». Prevedo che da un momento all'altro possa spuntare Franco Sensi e ci rinchiuda tutti nella stanza medesima. Qui tutto è giallorosso, anche la divisa da lavoro della colf, grembiule vinaccio, guanti gialli di lattice, «maggici».
Rosella aveva sette anni quando debuttò allo stadio: «Era
Roma-Perugia, papà ci portò come premio. Io al liceo amavo la filosofia e il greco ma non sopportavo le traduzioni dal latino in italiano. Ricordo tutto di quegli anni, il gol annullato a Turone, la finale con il Liverpool, le polemiche sui giornali».

Ma chi glielo fa fare, gentile Rosella Sensi?
«Mi sono esposta per affetto nei confronti di mio padre, per amore di
questa squadra e di questa città (o per salvare il patrimonio familiare? n.d.L.). L'ho fatto in un momento difficile, in un mondo che poco mi appartiene perchè non ha pazienza e non ha memoria. Queste sono le cose che non amo del calcio».

Proprio a Roma non c'è memoria?
«Bastano due partite per dimenticare, non c'è riconoscenza. Ma io non ho perso la memoria della mia infanzia e di quello che la Roma ha rappresentato per tutti noi».

Rispetto a suo padre ha scelto la strada del dialogo.
«La conflittualità è servita in un certo periodo, dopo viene la
concertazione (e questo chi lo dice? n.d.L.). Il cambio è un segnale di cultura. Io ho il dovere di recuperare la cultura storica di questa squadra e di questa città (e allora si legga i propositi di Italo Foschi sul perché la Roma è nata, ammesso e non concesso che sappia chi sia, n.d.L.).
Dobbiamo portare avanti la tradizione (lasciamo stare questo tasto... come pensa di portare avanti la tradizione Rosella Sensi? Quali sono i segnali concreti che ha dato per salvaguardare questo aspetto? Scedere in campo a Madrid con la maglia nero-verde? n.d.L.)».

Per esempio Totti.
«Non c'è soltanto Totti per tutelare la tradizione romanista. Anche se
Francesco oggi rappresenta un caso unico di attaccamento alla maglia, di bandiera. Nemmeno Paolo Maldini ha questo coinvolgimento. Ma la tradizione sta anche negli altri uomini che sono passati dalla Roma, da chi se ne è andato, come Emerson o Samuel» (temo ci sia una confusione terminologica, lessicale, in ordine al significato della parola "tradizione": Emerson e Samuel possono aver fatto parte della storia della Roma, al pari di Sperotto e Curcio, ma la tradizione c'entra poco. Di certo Totti tutela la tradizione per la sua romanità e per il fatto di essere una bandiera così come lo sono stati illustri predecessori. E in questo Emerson e Samuel non c'entrano proprio nulla n.d.L.).

Totti è il vero padrone della Roma, della piazza, della comunicazione.
«Totti è l'artefice di questo fenomeno, è l'esaltazione e la
depressione al tempo stesso, ma è doveroso che la piazza abbia un
senso di responsabilità superiore. La tutela del calciatore non
condiziona la società, chi si comporta bene non crea mai problemi.
Totti è un esempio per molti, io lo conosco da una vita, giocavo a
carte con lui, ci diamo del tu, va conosciuto, frequentato, scoperto,
stiamo lavorando per questo» (Totti? n.d.L.).

Lei sta applicando una nuova disciplina, dal caso Cassano in giù.
«Il rigore che stiamo instaurando dovrebbe essere presente anche
altrove, un rigore che però non deve limitare le capacità
individuali».

Un rigore nei conti.
«La Roma continuerà a puntare a un'alta competività, io ce la metterò
tutta ma, per farle un esempio,non comprerò dieci giocatori soltanto
per dare la sensazione di essere imbattibili».

Passione e professionalità si conciliano a Roma?
«Dal lunedì al sabato sì, ma la domenica non riesco a tenermi».

Ci dica un pregio di suo padre.
«Uno solo? Vorrei elencarvi quelli non emersi, la grandissima
determinazione, non smette mai di lavorare e ha trasmesso a noi tutti
questo senso di responsabilità. Eppoi la simpatia, l'essere romano,
nelle battute, basta osservare i suoi occhi espressivi».

Fatto l'elenco delle cose belle e buone è necessario sottolineare gli
errori.
«Uno, grosso ma non lo posso dire».

Suvvia, uno, grosso può anche essere accennato. Forse quello politico? La guerra al duopolio del nord? La guerra a Carraro?
«No, quelli non sono stati errori, fanno parte della passione per la
Roma. Mio padre ha voluto affermare Roma e quello che veramente è. I modi utilizzati sono figli del carattere e della timidezza, non
dell'arroganza».

Se non vuole dire di Batistuta lo dico io. Allora parliamo di Cassano.
«No, il discorso è chiuso».

Parliamo di Capello.
«Mi ha telefonato per sapere come andavano le cose. Soltanto Moggi,
fra tutti, mi ha chiamato quando ho avuto un dolore famigliare. Con
mio zio ho perduto un grandissimo affetto. Di Capello non mi è
piaciuto il fatto che non abbia salutato mio padre. Ma lo ringrazio
per averci fatto vincere uno scudetto, io ho memoria» (come a dire: voi tifosi non avete memoria perché ora lo odiate. Noi siamo stati riconoscenti a Capello per lo scudetto, ora lo odiamo perché è un uomo discutibile che ha tradito Roma in un modo meschino... tanti allenatori hanno lasciato la Roma , ma mica li odiamo n.d.L.).

Rosella Sensi diventa capo del calcio. Che fa?
«Tre cose. Primo: modifico il regolamento sulla responsabilità
oggettiva. Secondo: regolo diversamente l'attuale status dei
calciatori e di conseguenza i contratti, da dipendenti a liberi
professionisti. Terzo: divido definitivamente la lega di A da quella
di B» (sperando sempre di non finirci, in B, perché se dovesse accadere - corna e grattate sono ammesse - poi le vorrebbe riunificare n.d.L.).

C'è una storia che riguarda suo padre, le intercettazioni telefoniche
con il designatore Bergamo.
«Se c'è una cosa che mi infastidisce è mettere in dubbio la moralità
di mio padre. Accetto le critiche ma non i veleni».

La Roma lontano da Roma vincerebbe di più.
«La Roma è Roma. Sono gli uomini che contano, non l'ambiente. La comunicazione in questa città dovrebbe crescere, ritrovare una cultura sportiva».

Dica di Mazzone.
«Vero, leale».

Zeman?
«Più presuntuoso che altruista».

Capello?
«Timido, non guarda mai negli occhi».

Galliani?
«Un signore, amabile» (oh, sì, tutti noi lo amiamo profondamente, n.d.L.).

Giraudo?
«Ti guarda come se ti volesse prendere in giro» (e infatti ti prende in giro, n.d.L.).

Moggi?
«Un grande senso dell'umorismo».(questa è la prima cosa che Rosella Sensi nota di Moggi. Peccato che 4.000.000 di tifosi romanisti notino qualcos'altro, prima del senso dell'umorismo, n.d.L.).

Da grande che farà Rosella Sensi?
«Vorrei intervistare Kofi Annan e Condoleeza Rice. Avrei voluto fare
la giornalista, qualcosa ho scritto, roba mia, personale» (benissimo. Finalmente inizia a ragionare sul futuro... n.d.L.).

Sento passi oltre la porta. Forse Franco Sensi vuole rinchiuderci in
un'altra stanza.



4 novembre 2005 (pomeriggio): sempre sul tema di stamane: "Ciao sono Paolo, un simpatizzante della Roma. Non scrivo per me ma per il mio amico Lello che è un tifosissimo della Roma e ora è ricoverato a Messina in gravissime condizioni. Io e gli altri amici di Lello abbiamo pensato di preparare uno striscione da esporre nel Vostro settore durante la partita di domenica contro il Messina. Potreste metterVi in contatto con noi? I nostri numeri sono:
3293170242
3498982354
3478080511
Grazie
Paolo"
" nelle infinite e oppositissime attrazioni del piacere e del dolore, non possono impedirsele dalle leggi umane i turbamenti e il disordine. Eppure questa è la chimera degli uomini limitati, quando abbiano il comando in mano. Il proibire una moltitudine di azioni indifferenti non è prevenire i delitti che ne possano nascere, ma egli è crearne dei nuovi, egli è un definire a piacere la virtù e il vizio, che ci vengono predicati eterni ed immutabili. A che saremmo ridotti se ci dovesse essere vietato tutto ciò che può indurci a delitto? Bisognerebbe privare l’uomo dall’uso dei suoi sensi".
(Cesare Beccaria, 1746)
Su questo blog le foto dello striscione da trasferta della FdL in possesso dei Viking Juve. Nella pagina dedicata al Genoa/Roma dello scudetto 1982/83, aggiunte altre 5 foto inedite della partita e del gemellaggio dei tifosi. Sono proprio alla fine della pagina.


4 novembre 2005: inserisco questa e-mail (ne ho ricevuta anche un'altra per la stessa ragione da parte dei tifosi del Messina, la inserisco domani che l'ho scaricata su un altro computer):
"Ragazzi c'e' bisogno del vostro aiuto. Lello, tifoso dei fedayn, ha fatto il botto con la macchina, e adesso e' in coma al policlinico di Messina, le sue condizioni sono gravi.. Domenica ce sta la trasferta, e molti di voi saranno li' .Il pischello é uno che merita, Uno di voi.. E qualsiasi segnale da parte vostra (na maglietta-no striscione del tipo Daje Lello) insomma qualsiasi cosa, potrebbe aiutare il suo risveglio.
Avemo bisogno del vostro aiuto..sopratutto Lello. Aspettiamo una vostra risposta.. Se venite in ospedale il nome è Fortunato Pontoriero.. Per gli Amici LELLO.. La mia e-mail è enzo-scordo@libero.it. Inserite alcune foto di Bayern/Roma 1984/85. Nella pagina anni '80 (sottosezione de "La tribù del calcio"), inserita una inchiesta del Guerin Sportivo 1979/80 dal titolo "Tifo, ultras e violenza" ed un'altra dal titolo "La verità sui tifosi" (con oggetto Milan e Inter).

3 novembre 2005: inserite molte foto nella stagione 1978/79, tra cui le foto di Juventus/Roma dello stesso anno.

2 novembre 2005: aggiornata la Coppa Disciplina. Inseriti tre video tifo di Roma/Ascoli. Inserite molte foto calcistiche nella stagione 1979/80 ed in quella 1980/81, compresa la sfortunata partita con il Carl Zeiss Jena, da molti della mia età ricordata come un vero e proprio incubo (ritorno in coppa della Roma dopo 4 anni, all'andata 3-0 per noi, al ritorno 4-0 per loro, il tutto vissuto alla radiolina).

1° novembre 2005: inserita la pagina di Roma/Ballymena United.

30 ottobre 2005 (sera): on line le foto di Roma/Ascoli. Avrete notato tutti l'orrenda musichetta con cui hanno tentato, dopo il primo gol della Roma, di storpiare l'emozione del pubblico. Spero che l'esperimento NON venga ripetuto, ed infatti il secondo gol, in cui l'unica musica è stato il giorire del pubblico, ce lo siamo goduto di più. Al riguardo mi scrive David, tifoso del Norwich City: "Ho capito bene che stanno mettendo la musica dopo i gol della Roma? Molti club lo fanno in Inghilterra ed è terribile. Quando segna il Norwich mettono un motivetto samba. Si tratta di certo dell'americanizzazione dello sport. Sicuramente, per ogni tifoso, che sia ultras o no, il miglior suono che si può udire dopo che la tua squadra segna è l'intero stadio che esulta ed impazzisce di gioia! Questo è solo un altro passo del calcio moderno. Saluti a tutti i tifosi della Roma".
NO ALLA MUSICA
DOPO IL GOL


30 ottobre 2005: ricevo e pubblico: "Ciao sono Valerio, un tifoso della Roma, scrivendo al personaggio dell'"indiscreto" per e-mail senza insulti ho ricevuto solo che apprezzamenti poco carini su Roma e i Romani con evidenti segni di odio verso Roma, senza parolacce ma con parole razziste verso di noi (ad eccetto come dice lui per chi abita ai Parioli) dicendo che il male di Roma sono gli Ultras e che comandano loro il calcio e naturalmente siamo noi la rovina del calcio. La cosa che piu mi ha fatto male è stata la risposta ad una mia domanda: "sai cosa vuol dire lavorare 12 ore al giorno !?" risposta: " Neanche mi interessa, non ti lamentare perche' sei Romano e quindi non vestirai mai giacca e cravatta come me". Volevo solo chiederti se oltre a publicare tutto il suo articolo publicassi anche il suo odio verso Roma. (ps non credo di essere l'unico ad essere ttrattato cosi!
Ciao e Forza Roma !!"
Questa la e-mail: dominique.antognoni@tiscali.it
settembre 1981, Roma/Avellino: un pacifico invasore giallorosso inseguito da un poliziotto
Tafferugli tra tifosi del Montevarchi e della Sangiovannese al termine della partita di ieri sera al comunale Brilli Peri, valida per il torneo della coppa Italia serie c.
Un gruppo di ultras del Montevarchi ha lanciato sassi e petardi nei confronti di tifosi della Sangiovannese nell’area del parcheggio dell’Ipercoop, mentre questi venivano scortati da polizia e carabinieri. Accortisi della presenza delle forze dell’ordine, gli ultras montevarchini si sono dati alla fuga. In pochi minuti sono stati identificati 7 ultras, cinque maggiorenni e due minorenni. Uno dei maggiorenni ha colpito un carabiniere con un calcio per evitare l’arresto. Per i cinque maggiorenni è scattato immediatamente l’arresto mentre i due minorenni sono stati denunciati al tribunale dei minori di Firenze. Gli arrestati si trovano nel carcere di Arezzo: il processo per direttissima è fissato per lunedì prossimo. Sono in corso ulteriori indagini per identificare gli altri tifosi del Montevarchi sfuggiti alla cattura. Guai in vista anche per alcuni tifosi della Sangiovannese che, prima della partita, hanno tentato di forzare il cordone della polizia per entrare allo stadio senza biglietto. Questi tifosi, in via di identificazione, hanno danneggiato il bagno della curva ospiti e lanciato oggetti verso la polizia ferendo tre agenti.

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