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(Louis C. Montesquieu) |
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HOMEPAGE |
Se volete avere notizie su locali, concerti e musica a Roma |
" AL DI FUORI DI ROMA NON C'E' NULLA DI BELLO NEL MONDO" Johann Joachim Winckelmann, 1756 (archeologo e filologo, nonché massimo teorico mondiale dell'estetica neoclassica) "Non per guadagnar ma per amor del gioco" QUELLI CHE SIAMO * LA GIUSTA DISTANZA * NON DORMO * IO STO CON GLI ULTRAS |
Radio Città Aperta 88.90 FM tutte le maledette domeniche dalle 19 alle 21 |
http://www.youtube.com/watch?v=uiskWM1hzL8&feature=related Clicca qui per tornare alla HOMEPAGE |
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Avevo un canale su Youtube dove postavo video per lo più musicali. Ogni tanto, però postavo anche qualche video che meritava di stare in rete. Bene, sono stato bannato da You Tube. Indovinate un po' per quale video? Ma per il video de "Le Iene" che restituivano alla signora inglese la macchina fotografica rapinatale nel settore ospiti dalla Polizia nel 2007, ovviamente! A questo punto, ecco qui il video. Diffondetelo voi su You tube, qui rimarrà sempre. |
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salvo imprevisti.
LA ROMA SI', LA LAZIO NO |
"PERCHE' CONTESTATE LA TESSERA?" TRE ARTICOLI CHE LO FANNO CAPIRE ANCHE AL PIU' IDIOTA
Goethe http://www.facebook.com/group.php?gid=107646622604574?ref=mf?v=info |
proudly presents: L'ALBO NAZIONALE DEGLI STRISCIONI Serie A http://www.osservatoriosport.interno.gov.it/area%20tifosi/striscioni_serie_a.html Serie B http://www.osservatoriosport.interno.gov.it/area_tifosi/striscioni_serie_b.html Lega Pro http://www.osservatoriosport.interno.gov.it/area_tifosi/striscioni_lega_pro.html |
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In giallo oro, le vostre e-mail In bianco gli articoli di giornale ed altro. 19 ottobre 2012, Pisa l'intervento completo del sottoscritto al convegno sulla tessera del tifoso, alla presenza del Dott. Massucci dell'Osservatorio. http://www.youtube.com/watch?v=uMHs8gEW658&feature=g-upl |
“E poi occorre tacere e agire sapendo che il mondo rovina ma tenere impugnate le spade per la sua ultima ora” (Benn) |
MI HAI TESSERATO? OGNI PROMESSA E' DEBITO... Redde rationem: IO NON TI VOTO. Priviamo del voto tutti i partiti politici che hanno sostenuto in qualsiasi modo la tessera del tifoso imposta dall'ex ministro dell'Interno Maroni. |
15
novembre 1970
Anni di piombo Lazio/Roma, modalità di vendita dei biglietti |
11
novembre 2012
"Democrazia" Lazio/Roma, modalità di vendita dei biglietti |
I 12 articoli fondamentali della Costituzione: meno parole per i valori fondanti di una Repubblica che per quelle usate per vendere i biglietti di una partita. |
Mi chiedo quali
siano in fini preventivi e di vigilanza adottati dalla
Societá per evitare che un suo dipendende prenda a
schiaffi uno steward.
*
"Ciao
Lorenzo ti allego questa notizia pubblicata dal sito dei Boys
Parma, sarebbe fantastico se si riuscisse a superare ogni
domenica queste restrizioni per poter tornare a tifare
LIBERAMENTE. Quello delle trasferte vietate a mio avviso
è uno degli ultimissimi ostacoli da superare per poter
tornare ad essere LIBERI tifosi LIBERI di tifare, alcune
battaglie già le abbiamo vinte (la più
importante ovviamente quella per la vendita libera degli
abbonamenti che ha riscosso successo, per fortuna, in
parecchie squadre), ora non ci resta che continuare a lottare
e a sperare. Secondo me più che continuare a combattere
per l’ abolizione della tessera del tifoso si dovrebbe
cercare di (ri)ottenere gradualmente i nostri spazi di
libertà che degli incompetenti ci hanno tolto;
concretamente, a mio avviso, la tessera del tifoso
potrà pure rimanere in eterno (non me ne può
fregà di meno se nel settore ospiti mi ritrovo accanto
un tesserato, mi basta che in quel settore ci possa stare
anche io senza più restrizione di alcun tipo), ma
almeno ci restituissero ciò che ci hanno tolto..
TRASFERTE LIBERE! LIBERI DI TIFARE!"
http://www.boysparma1977.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1855:che-il-buonsenso-sia-desempiotrasferte-libere-per-tutti&catid=156:1213lanostravoce&Itemid=215
"Ciao
Lorenzo, ti segnalo un intervento a gamba tesa del
DG del Parma Leonardi a Sportitalia Lunedi sera contro la
tessera del tifoso…se si potesse diffondere la registrazione
io non so dove reperirlo…"
"Buonasera Lorenzo,
ho visto tramite facebook i video sul dibattito di Pisa... grande come sempre!
Non so come interpretare la presenza di Massucci, se negativa visto quanto ha detto o se può essere un primo segnale.
La battaglia è dura, logorante, ma piano piano si scava.
Sarei curioso di sapere cosa ne pensi su quale segnale dare alle elezioni politiche (ho letto sul tuo sito che dirai la tua). Io, nell'insoddisfazione per questa politica, sarei fortemente tentato di non andare a votare stavolta, ma se può servire anche il voto per scardinare il sistema tessera, potrebbe essere che magari cambio idea. Il problema è che, a parte i radicali (che però hanno una percentuale insignificante anche nei sondaggi e dubito quindi possano contare in futuro) e probabilmente i comunisti che però personalmente ho difficoltà a votare per motivi ideologici, tutti gli altri siano pro tessera o assolutamente indifferenti. Forse i 5 Stelle, di cui non ho mai sentito il parere in proposito?
Un salutone e grazie per tutto quello che fai, per
gli ultras e per i semplici tifosi che vogliono andare allo
stadio da liberi cittadini. Ale"
Il Dott. Massucci ha ribadito la chiusura
totale dell'Osservatorio a qualsiasi apertura. E' convinto che
quello che stanno attuando in Italia sia un modo per
valorizzare i tifosi e che esista un modello italiano diverso
da quello inglese e tedesco, tanto che ha fatto vedere una
slide che riportava gli incidenti in Germania. Naturalmente il
modello italiano prevede l'equazione MENO TIFOSI IN TRASFERTA
MENO INCIDENTI e per fare ciò chiude tutte le trasferte
e, quando qualcuno si tessererà, chiuderà le
trasferte anche ai tesserati. Detto questo, certamente si
dovrà decidere cosa fare alle elezioni politiche, che
attendavamo da 5 anni (io manco le attendevo visto che sono
decenni che non voto). Come ben dici tu, i Radicali ci hanno
sempre aiutato in modo concreto. Bisogna capire come la pensa
Grillo sull'art. 9. In ogni caso la scelta è obbligata
in ordine a chi NON votare: qualsiasi scoria del PD (che ha
creato l'art. 9), del PDL (che lo ha messo in opera) e dei
partiti limitrofi e complici. Ma questo sarà oggetto di
una riflessione futura: di certo non possiamo farci sfuggire
l'occasione per mandarli tutti a quel Paese.
22 ottobre
2012: costruzione la (scarna,
grazie all'Osservatorio) pagina di Genoa/Roma.
"Pisa
è
da sempre una piazza particolare. Ha sempre fatto dei numeri
incredibili, a prescindere dalle categorie e – ovviamente – in
proporzione al bacino della città. Senza tornare troppo
indietro a tempi gloriosi,
credo basti citare i 3500 abbonati e i 5000 spettatori di
media nei dilettanti appena due anni fa, ultimo anno prima della
tessera del tifoso.
Come tutti sanno dentro questa sala, da 30 anni a questa parte,
molti giocatori, a tutt’oggi, a parità di condizioni, o
addirittura anche dinanzi a trasferimenti in categorie
superiori, scelgono Pisa “per la PIAZZA”, ovvero per i tifosi,
perché hanno sentito dire da colleghi - o hanno visto in
passato personalmente da avversari – la notevole ENERGIA
derivante dalla presenza attiva di migliaia di persone insieme
che fanno il tifo.
Oggi, incredibile ma vero, anche a Pisa, ma è più
giusto dire PERSINO a Pisa, lo stadio è diventato
spettrale, appunto senza
energia. Una grave perdita quindi, non solo in termini
economici.
Da 34 anni vado allo stadio da appassionato e da 17 anni a
questa parte, stare ogni domenica 3 ore fuori da uno stadio, -
on the road, senza scorte, senza biglietti omaggio, senza
tribune stampa - è diventato il mio lavoro.
Tralascio il fatto che negli ultimi anni ho ricevuto talmente
tante segnalazioni di abusi, soprusi e assurdità
assortite che avrei potuto fare tranquillamente un servizio ogni
sera. Ma non posso tralasciare il fatto che la maggior parte
delle lamentele proviene non tanto o non solo dagli ultras – un
mondo che di solito, nel bene e nel male, tende ad
autorappresentarsi e ad autodifendersi – ma esattamente da quel
target di persone che l’avvento della TDT voleva riportare negli
stadi.
Io sono pressoché certo che la direzione intrapresa sia
opposta al ritorno delle famiglie allo stadio.
Sì certo, la superofferta televisiva, gli stadi vecchi, i
parcheggi, i danni di immagine di scandali vari, tutto vero, ma
siccome vedere una partita dal vivo è un’esperienza
“sensorialmente” incommensurabilmente superiore a vederla in tv,
credo che per giustificare i vuoti sugli spalti vada dato
finalmente il giusto peso a un fattore altamente nocivo e
cioè la clamorosa difficoltà dell’acquisto di
un biglietto, almeno rispetto alla teorica
semplicità del paradigma mi va di andare a vedere
una partita-mi compro un biglietto-entro allo stadio. Per
non parlare poi di andare in trasferta, impresa ormai epica.
Gimkane burocratiche, biglietterie chiuse di domenica,
città che vai questura che trovi e quindi usanze e
divieti che trovi, divieti di vendita ai residenti fuori
regione, ai fuori città, divieto di vendita di più
di un biglietto a testa, ai vedovi, ai radicali e a quelli con
la forfora.
LUCCHESI:
lei
oltre a un valente esperto di calcio è anche un manager:
alla luce di questo ritiene che in un campionato, quello di
serie C che non naviga certo nell’oro - e dove già da
anni la classifica è modellata settimanalmente da
tribunali che penalizzano le squadre per motivi di bilancio - la
maggior parte delle società possano rinunciare a cuor
leggero agli incassi derivanti da mancati abbonamenti di tifosi
di squadre come Pisa, Lecce, Taranto, Avellino, Perugia,
Salerno, in grado oltretutto di portare in trasferta migliaia di
persone ogni volta e di far fare incassi cospicui a
società che non superano i 200 paganti??
Le
società sanno che questa della TDT è una normativa
e non una legge perche altrimenti esiste il serio rischio che,
come legge, sarebbe dichiarata anticostituzionale?
Non
le
sembra strano che Pisa faccia meno abbonati adesso in C1 che nei
dilettanti? Gli 8000 abbonati in più della Roma è
sicuro che siano dovuti solo all’effetto Zeman o forse
perché la Roma ha di fatto “mollato” il progetto TDT?
Quale
è
il ricatto che vi tiene incollati a dei voleri controproducenti
economicamente e sportivamente?
Al
Dott MASSUCCI, che va cmq ringraziato se non altro per essere
venuto personalmente a dialogare, chiedo: le normative attuali,
quelle che regolamentano l’accesso negli impianti e la scomparsa
di quelli che io mi ostino a chiamare strumenti positivi di tifo
(tamburi, fumogeni, coreografie, di cui non è morto mai
nessuno), sono nate per buona parte nel 2007, nel post-Raciti e
quindi furono conseguenti ad un’emergenza. Poi in
Italia, come spesso succede lo straordinario diventa ordinario e
nulla è più definitivo del provvisorio. Ma allora,
visto che sbandierate sempre numeri ottimistici e tutti i
fenomeni violenti sono in calo ci dice per favore QUANDO FINISCE
QUESTA EMERGENZA??
E’ un buon sistema
quello che proibisce a un tifoso incensurato, padre di
famiglia, di poter andare a
vedere occasionalmente il Pisa a Lumezzane o a
Trezzo sull’Adda (non a Spalato, ripeto, a Trezzo sull’Adda!)
solo perché pur vivendo a Milano è ancora
residente a Pisa? Se fosse stato residente a Milano, come lei
sa, sarebbe invece potuto andare a vederlo: mi dica
perché? Sarebbe meno pericoloso?
Un
mio collaboratore di Cassino (FR), tifoso dell’Inter oltretutto,
si è presentato di recente a San Siro, al botteghino per
Inter-Roma,- era in vigore il divieto di vendita di tagliandi
per gli abitanti della regione Lazio - l’impiegata, ricevuta la
carta d’identità gli ha chiesto “scusi, dov’è
Cassino?” e lui gli ha risposto: in Campania, “ah, allora tenga
il biglietto”. Non trova tutto questo assurdo? Perché il
mio amico di Cassino dovrebbe essere meno pericoloso di uno di
Caserta e viceversa?
State
tutti,
stampa, dirigenti
sportivi, forze dell’ordine, commettendo un grosso
errore: Considerare il tifoso sempre più come
CLIENTE e meno come TIFOSO, considerare sempre più il
calcio come INTRATTENIMENTO e non come GIOCO e soprattutto come
RITO. Tutto ciò fa sì che alla fine lo stadio
venga snobbato, esattamente come un ristorante o una discoteca di cui
si inizia a parlare male. “Ah sai li ci si diverte poco,
lì si mangia male” e di colpo il posto passa di moda e
non ci si va più; mentre il tifoso allo stadio ci va, da
che mondo è mondo, PER FEDE, PER PASSIONE e non
perché si sta comodi o perché c’è il museo
o il ristorante. Ci va per condividere la propria
passione. Ci va per assistere, in caso di brutto spettacolo in
campo, ALMENO all’altro spettacolo, oltretutto gratuito, e
cioè quello offerto dal tifo sugli spalti. Non penserete
mica che, come clienti da intrattenere, in C1 e C2 la gente vada
davvero per vedere lo spettacolo offerto dalle squadre in campo
vero????????
Vi
state approfittando della dipendenza del tifoso nei confronti
della propria squadra, alzandogli sempre più l’asticella.
Ma è un calcolo errato, prima di tutto eticamente: anche
i tossici si disintossicano e anche gli innamorati si
disamorano.
E allora siccome, calpestando 35 anni di tifo “all’italiana”, vi
state avviando a scimmiottare quando pseudo-modelli inglesi su
cui sarebbe opportuno fare mille precisazioni, quando il
wrestling americano, adesso subitene le conseguenze.
Ah
a proposito, quegli speaker cafoni che appena dopo un gol urlano
e, se non basta, anche con l’ausilio di musiche trash coprono il
rumore più bello del calcio e cioè IL BOATO del pubblico, sono
ridicoli, patetici, qualcuno li faccia smettere. Anche
perché non sono allo Yankee stadium ma se gli va bene
sono a Grosseto con mille paganti.
Prima,
non
troppo tempo fa, avvicinandosi allo stadio, già da ore
prima si sentiva cantare, c’era fermento, energia appunto; oggi
è grassa se si sente qualche coro due minuti prima,
giusto al momento della lettura delle formazioni.
Io a volte sono lì fuori, a cento metri, a fare il
servizio per striscia e alle 14.55 mi dico: ma giocano? Ma che
succede? L’hanno rinviata? E invece, a parte sporadiche
eccezioni, è la normalità. Complimenti.
Al
Dott. Massucci dico che se invece di quella del tifoso, vorranno
istituire la tessera del buon senso - e me la lasciano comunque
FACOLTATIVA, come usa in una democrazia - io sarò il
primo a sottoscriverla. Perché per ora, io, e tanti
altri, come clienti non saprei, ma come TIFOSI, non dobbiamo
dimostrare niente a nessuno
Grazie
e
un cordiale saluto a tutti
CM"
*
E
qui una bella
foto da un
altro
fantastico
mondo:
Iniziativa
"trasferte libere": "Sono oltre 70
gli striscioni apparsi ed esposti da nord a sud dello
stivale in merito all’iniziativa “TRASFERTE LIBERE”, a
conferma di una forte unione e del sentimento comune da
parte dei tifosi di tutta Italia nei confronti dei continui
divieti di trasferta, e la repressione indiscriminata ad
esso legati, e contro le assurde disposizioni della tessera
del tifoso.
L’iniziativa, nata in rete grazie al passaparola e al
cosiddetto tam tam telematico, prevedeva, nella corso della
sola giornata di Domenica 14 Ottobre 2012, l’affissione in
un punto strategico della propria città o
l’esposizione nel corso della partita di campionato, di uno
striscione con la semplice scritta “TRASFERTE LIBERE”.
All’iniziativa hanno partecipato tantissime realtà di
tutta Italia, e sono anche pervenuti, addirittura,
striscioni di solidarietà dall’estero (Timosoara, in
Romania). Nel corso della giornata, però, non sono di
certo mancati gli episodi spiacevoli: a Fondi (LT), ad
esempio, i tifosi dell’Aprilia sono stati minacciati di
diffida affinché smettessero di esporre lo
striscione; a Monopoli (BA) lo striscione affisso nel
settore ospiti, desolatamente vuoto a causa del divieto di
trasferta per i tifosi del Bisceglie, è stato rimosso
dalle forze dell’ordine; a Sassari, i tifosi
dell’Anziolavinio si sono visti negare l’ingresso nello
stadio e sono stati minacciati di diffida a causa dello
striscione; a Pagani (SA) uno degli striscioni è
stato sequestrato dalle forze dell’ordine all’ingresso della
curva.
Di seguito ecco riportate tutte le immagini (in rigoroso
ordine alfabetico) degli striscioni apparsi nelle varie
città d’Italia".
Un saluto e FORZA
ROMA
"Ti vorrei chiederei un favore: sono un abbonato in Sud e viaggio da solo da Siena, con inevitabili costi di trasporto che alla lunga diventano pesanti..
Se potessi postare questo messaggio nei tuoi aggiornamenti in modo tale che se qualcuno fosse interessato a viaggiare col sottoscritto dalla Toscana potrebbe contattarmi..
il mio indirizzo email è: donato.1982@libero.it
Grazie mille Donatello"
Su questa notizia attendo il commento dell'Osservatorio, visto che i nocerini sono dotati di tessera del tifoso:"Caro Lorenzo,
ti chiedo aiuto per far sapere qualcosa che sul Messaggero e gli altri media di regime non potrete leggere. Forse è off topic ma credo di no.
Se riusciremo a raccogliere 50 mila firme di romani entro il 15 ottobre, possiamo rivoluzionare la nostra città con gli otto referendum del Comitato Roma Sì Muove.
Sono referendum per fermare la cementificazione di Roma e riprenderci il mare oramai divenuto un "lungomuro" , per non morire di rifiuti e di traffico, per azzerare i CdA delle municipalizzate e per il riconoscimento dei nuovi diritti. Mancano poche migliaia di firme e ciascuna è indispensabile. A chi legge chiedo di andare a firmare nelle prossime ore, di farlo insieme a familiari e amici.
Si può firmare la mattina fino alle 12.30 presso tutti i Municipi di Roma oppure ai nostri banchetti per strada, l'elenco lo trovate qui www.romasimuove.it/dovefirmare Grazie dell'ospitalità Mario"
"Questa
te la devo raccontare.
Dopo
il tuo sms dell'altro giorno, martedì mattina verso le
10 vado al roma store di piazza colonna per fare la mia curva
nord e i due omaggi per i bambini.
"Ciao
Lorenzo,
non so se hai visto sta sequenza di scemenze dell’ennesimo
visionario stalinista della gazzetta:
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=112420
"
Vabbé,
si tratta di un qualcosa di veramente incommentabile. Il
giornalista della Gazzetta probabilmente non è mai stato
in uno stadio negli anni '70-'80-'90, stadi che erano strapieni
e dove contumelie di ogni tipo venivano pronunziate da chiunque,
persino da gentili signore. Mi rifiuto di commentare oltre
ciò che già hai qualificato tu con il termine
corretto: una sequenza di scemenze. Mandagli il video del San
Lorenzoche ho postato due giorni fa e chiedigli com'era
possibile che negli anni '80 - con la violenza ai suoi massimi
storici - gli stadi erano comunque pieni.
Sempre sul tema bandieroni a Torino:
"AL TESSERATO:Ciao
LZ,ti scrivo questa mail per fare alcune
considerazioni.CARO TESSERATO ti avevano detto che con il
tuo bancomat avresti potuto fare cio che vuoi all interno
del tuo stadio?(vedi bandiere tifosi juve)ti avevano detto
che saresti potuto andare ovunque in trasferta
sempre?(vedi romanisti nn in possesso materialmente
della tessera a torino).....BEH FORSE TI HANNO PRESO
LEGGERMENTE IN GIRO.........detto cio LZ penso che questo
possa rafforzare solo il valore della nostra
protesta.VOLEVO SAPERE IL TUO PENSIERO.SALUTI NON
TESSERATI FABIO".
Dico
da sempre che gli stadi vanno divisi in base alle diverse
passionalità e non in base a rigidi settori. Nella
curva di casa chi accetta che lì si faccia il tifo,
altrove tutti gli altri. Ove così fosse stato, non ci
sarebbero stati scioperi e contrasti. Per quanto riguarda,
invece, il concetto del "ben vi sta" è noto che io abbia
sempre criticato la scelta di chi, sin da subito ha deciso di
tesserarsi. Anche se questo discorso dei bandieroni entra
più nel concetto di dinamiche dei nuovi stadi.
Quando la Roma lo farà, dovremo tenere alta la guardia ed
è quello che già stiamo facendo con MyRoma. Se
ancora non avete capito l'importanza di avere al fianco un
Supporters Trust, è bene che inziate a capirlo,
perché non appena Pallotta farà il nuovo stadio,
la Curva Sud di ROma potrebbe fare la fine che Massucci vuol far
fare a tutte le curve d'Italia. Hanno cominciato con gli
juventini, passo per passo lo faranno con tutti. E se non
resisteremo con una struttura come MyRoma, cui deve essere data
sempre più forza, verremo schiacciati come gli juventini.
*
Anche su Rolling Stone - fantastico vedere
persone non ultras che finalmente comprendono la farsa da noi
sempre denunciata - si celebra il successo della tessera del
tifoso (inutile dire che anche questo tutti noi lo avevamo
ampiamente previsto):
"Al
Milan devono essere disperati: il derby di domenica sera
rischia di essere quello con meno cornice di pubblico degli
ultimi dieci anni. A oggi sono stati venduti meno di
60mila biglietti, forse la vittoria sullo Zenit porterà
un po’ di entusiasmo. Con stupore ho visto che la società
sta mandando sms ai tifosi per invitarli a “colorare di
rossonero San Siro”.
Una barzelletta che dice molto sull’improvvisazione con la quale si è strutturata l’industria calcio in Italia. A partire dalla famosa Tessera del tifoso che a tre anni dalla sua introduzione, ministro dell’Interno Maroni e presidente del Consiglio Berlusconi, è un assoluto fallimento dato che ha diminuito l’illegalità intorno al calcio ma ha anche schiantato gli spettatori della serie A.
La media degli spettatori per gli incontri di serie A nel 2008-09 era di 25.779 quella dell’ultimo campionato era di 23.214, cioè un simpatico –11 per cento in sole tre stagioni. L’obiettivo dell’operazione per il governo era quello di cacciare gli ultras e riportare le famiglie allo stadio. Target raggiunto: oggi in tribuna ci sono solo gli ultras.
Da malato di Milan mi sono fatto schedare e ho sottoscritto la Tessera, ma nonostante fosse espressamente richiesto non gli ho mai dato numero di telefono ed e-mail (mi sa che ho fatto bene...).
Il vero paradosso
è che per ovviare alla fuga dagli stadi si è
introdotta la finestra di vendita libera a tutti e perciò
chiunque si presenti con la carta d’identità può
comprare il biglietto, anche per Milan-Inter. Una farsa alla
quale ho deciso di non partecipare. Quest’anno non vado allo
stadio e credo di non essere il solo visto che il Milan ha fatto
registrare il minimo storico di abbonati dell’era Berlusconi
(23.765 in campionato e 18.276 in Champions), così la
squadra dovrà abituarsi a giocare nel deserto. Il minimo
che possa capitare quando si smantella una squadra e quando agli
spettatori si preferiscono i soldi delle televisioni".
http://www.rollingstonemagazine.it/cultura/notizie/domenica-derby-ma-chi-va-a-vederlo/58608
Marco: "Baldini è il primo dirigente del caclio italiano ad aver pubblicamente dichiarato che chi ricatta le società non sono i tifosi ma i giornalisti!!! A me sembra un fatto epocale... a cui nessun giornale o radio che sia ha, guarda caso, dato risalto! Onore a Baldini".
Sono assolutamente d'accordo.
*
Interessante intervista a Mario Staderini,
segretario dei Radicali Italiani, che si è sempre
esposto - tra le altre cose - per i diritti dei tifosi http://www.radicali.it/rassegna-stampa/int-m-staderini-facevo-chierichetto-ora-credo-pannella-nella-roma.
*
Davidone sul San Lorenzo: "Ciao
lorè, è un po' che non ti scrivo, ti
continuo comunque a seguire, e ieri non ho potuto fare a
meno di vedere i video che hai postato del San
Lorenzo...quindi volevo aggiungere una piccola
precisazione, per rendere ancora più esaltante lo
splendore di quei video:
Il San Lorenzo, per via del "promedio", a
causa di disastrose stagioni precedenti, salvo
miracoli, RETROCEDERà! una squadra che in
tutta la sua storia è retrocessa una sola volta,
che ha vinto 12 campionati argentini...considerata una
delle 5 grandi del campionato, retrocederà, e i
suoi tifosi, consapevoli, cantano, ballano, e
sostengono la squadra come se si giocassero il
campionato...
Se qualcuno pensa ancora che l'amore sia una cosa
astratta...una cosa che non si vede...bhè,
chiedesse ai giocatori del San Lorenzo cosa ne
pensano... Davidone".
Ancora
calcio argentino, Davide:
"Ecco l’entrata
della gloriosa butteler contro l’odiato Huracan.. ormai sono una
droga questi video e sto seriamente organizzando un viaggio in
argentina.. http://www.youtube.com/watch?v=YaajpkCZLIA&feature=endscreen&NR=1
IN AIUTO DEI
TIFOSI VIOLA
In ordine alla vicenda dei tifosi
della Fiorentina, avvisati dell’inizio del procedimento
amministrativo che potrebbe portare all’emissione del d.a.spo.
in quanto ritenuti soggetti pericolosi per l'ordine e la
sicurezza pubblica in occasione di manifestazioni sportive, e
ciò per essere entrati nel secondo anello dello stadio
G. Meazza con il biglietto ma senza essere in possesso della
tessera del tifoso, è bene precisare quanto segue,
vista l’enorme confusione normativa e regolamentare:
In base a quanto sempre
evidenziato dall'Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive,
la tessera del tifoso è indispensabile per poter
acquistare un biglietto per il settore ospiti o per le altre
aree dello stadio che il G.O.S. (Gruppo operativo sicurezza)
può indicare volta per volta.
Ciò è anche scritto
chiaramente nel Protocollo d'Intesa sottoscritto il 21.06.2011
dalla Lega Serie A, di Serie B, Lega Pro, C.O.N.I.., F.I.G.C.
e Ministero dell’Interno.
Tale Protocollo nulla disponeva
se non che per andare nel settore ospiti era necessaria la
tessera del tifoso e che eventuali altre limitazioni dovevano
essere disposte dalle Autorità di Pubblica Sicurezza
(leggasi, il prefetto del luogo ove si disputa la partita),
sicché con la
determinazione n. 26 del 30.05.2012, l’Osservatorio
Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, dopo aver verificato
che i prefetti erano costretti ad un superlavoro per dover
fare volta per volta decreti che impedivano la vendita dei
biglietti ai residenti nella Regione da cui originava la
trasferta, dava le
seguenti indicazioni per la stagione 2012/13:
Punto 2. “I biglietti per i posti
destinati ai sostenitori della squadra ospite (“Settore
ospiti” e/o altre zone dello stadio individuate in sede di
GOS) potranno essere venduti ai possessori della tessera del
tifoso.
Sono esclusi dalla vendita i
tifosi non fidelizzati residenti nella regione che origina
la trasferta. Tale misura potrà
essere applicata alla provincia, in caso di squadre della
medesima regione, ovvero al comune, in caso di squadre della
medesima provincia. Eventuali ulteriori
limitazioni/modifiche potranno essere determinate
dall’Osservatorio, su proposta del GOS, per gli incontri ai
quali è assegnato un elevato indice di rischio”.
La sanzione prevista dalla
medesima Determinazione per il caso di biglietti rilasciati in
modo non conforme, è prevista al punto 4.: “I biglietti posti in
vendita in violazione della normativa di settore e/o della
presente determinazione devono intendersi
inutilizzabili da parte degli acquirenti/possessori e
pertanto non
potranno consentire l’accesso all’impianto”.
cfr.: http://www.osservatoriosport.interno.it/allegati/determinazioni/2012/osservatorio_26.pdf
A seguito di tale determinazione,
il cui secondo capoverso poteva essere maggiormente
esplicativo (e quantunque l’Osservatorio sia organismo
deputato a dare pareri, anche se ormai si comporta da
legislatore, cfr. art. 1 octies L. 24 aprile 2003 n. 88), dalla stagione
2012/13 la Società ospitante non pone in vendita
tagliandi di accesso per settori dello stadio diversi dal
settore ospiti – a prescindere da limitazioni prefettizie - qualora il richiedente
sia residente
nella Regione di provenienza della società ospitata,
a meno che – ovviamente - non sia in possesso della tessera
del tifoso della squadra di casa.
Per tale ragione, in un
Inter/Fiorentina qualsiasi, a un tifoso interista
toscano non in possesso della tessera del tifoso
dell'Inter non possono essere venduti biglietti per i settori
diversi da quelli "ospiti", ne' ovviamente, potrà
recarsi nel settore ospiti perché sprovvisto della
tessera del tifoso "Orgoglio Viola".
Parimenti, a un tifoso della
Fiorentina residente in Toscana non possono essere
venduti tagliandi per altri settori e per andare in quello
ospiti necessita della tessera del tifoso.
Un tifoso della Fiorentina
residente in Liguria, o nelle Marche o in qualsiasi altra
regione d'Italia, invece, anche se sprovvisto di
tessera del tifoso può recarsi in qualunque settore,
eccezion fatta per quello ospiti e quindi, solitamente, in
mezzo ai tifosi della squadra antagonista.
Evidentemente, quindi, un tifoso
della Fiorentina residente a Pescia Romana (Lazio) non
può portare problemi di ordine pubblico e non è
intrinsecamente pericoloso, mentre un tifoso della Fiorentina
residente a Pescia Fiorentina (Toscana, 8,9 km. di distanza da
Pescia Romana) è potenzialmente pericoloso, ma
tant’è.
Altrettanto evidentemente, poi,
un tifoso viola residente nel Lazio deve sedersi in mezzo ai
tifosi interisti per non correre rischi, invece di poter
entrare nel settore ospiti sol perché non ha l’amata
carta di debito gigliata, ma tant’è anche per questo e
lasciamo da parte le polemiche, anche perché nella
prassi poi accade, e questo i media non lo sanno e/o non lo
dicono, che il più delle volte il dirigente dell'ordine
pubblico consente al tifoso viola di Pescia Romana in
trasferta di fare ingresso nel settore ospiti, anche se
sprovvisto della tessera del tifoso, onde evitare problemi per
l'ordine pubblico, con buona pace dei principi fissati con
protocolli e determinazioni.
La fonte del divieto per i
tifosi viola di trovarsi in quel del secondo anello di
Milano risiede esclusivamente, quindi, nella Determinazione
n. 26/2012, recepita dal Regolamento d’uso dello Stadio G.
Meazza.
Aprendo un inciso, tale
determinazione - peraltro discutibile giuridicamente,
poiché c’è da chiedersi come possa una
società di diritto privato quale Ferrovie dello Stato
S.p.A., che siede nell’Osservatorio, limitare la
libertà individuale di un soggetto terzo – sembra
dimenticare come non sia stato (ancora) abrogato l’art. 3
della Costituzione – perno democratico della nostra Repubblica
- che pontifica sull’uguaglianza di tutti i cittadini avanti
alla legge, senza alcuna distinzione
Ma non complichiamoci troppo la
vita e andiamo oltre per fare il punto definitivo della
questione: nella
stagione 2012/13, a prescindere da precisi e specifici
profili di rischio per ciascuna partita (e perciò
anche per partite in cui, ad esempio, le tifoserie sono
gemellate) le
società applicano le regole della Determinazione n.
26/2012 e non vendono biglietti per altri settori dello
stadio ai residenti nella Regione da cui origina la
trasferta.
*
È quindi evidente, per
venire al caso di specie, che per la partita
Inter/Fiorentina disputata il 30.09.2012:
a)
la Banca Popolare di Milano e
altri rivenditori non potevano vendere ai tifosi residenti
in Toscana titoli di accesso per la partita Inter/Fiorentina
e dovrebbe essergli revocata la licenza di vendita,
così come avviene alle tabaccherie che commettono
errori simili;
b)
così
facendo, hanno indotto
in errore i tifosi della Fiorentina che hanno acquistato
i biglietti per il secondo anello dello Stadio G. Meazza (e
del resto il discorso che seguirà non cambierebbe
neppure se fossero stati consapevoli dell’errore del
rivenditore);
c)
quei
biglietti, ai sensi della Determinazione n. 26/2012, erano quindi invalidi e
non potevano consentire l’accesso;
d)
gli stewards non hanno
verificato – come avrebbero dovuto fare - la
legittimità dei titoli con cui i tifosi sono entrati, visto che dovevano inibirgli
l’accesso una volta verificato il documento di
identità;
e)
l’art. 1 septies della legge
24 aprile 2003 n. 88, così come modificato dalla
Legge Pisanu n. 210/2005 disciplina cosa accade
in questi casi:
comma 1): “l’accesso e la
permanenza delle persone e delle cose negli impianti
dove si svolgono le competizioni riguardanti il gioco del
calcio sono disciplinati, per quanto non
previsto da disposizioni di legge o di regolamento, dal
regolamento d’uso degli impianti medesimi, predisposto
sulla base delle linee guida approvate dall’Osservatorio
Nazionale sulle Manifestazioni Sportive di cui all’art.
1-octies”;
comma 2): “Chiunque, fuori
dai casi di cui all’articolo 1-quinquies, comma 7 (vale
a dire chi entra senza biglietto, n.d.r.), entra negli impianti
in violazione del rispettivo regolamento d’uso, ovvero vi
si trattiene, quando la violazione dello stesso
regolamento comporta l’allontanamento dall’impianto ed
è accertata anche sulla base di documentazione video
fotografica o di altri elementi oggettivi, è punito con
la sanzione amministrativa da 100 a 500 euro.
La sanzione può esser
aumentata fino alla metà del massimo qualora il
contravventore risulti già sanzionato per la medesima
violazione, commessa nella stagione in corso, anche se
l’infrazione si è verificata in un diverso impianto
sportivo.
Nell’ipotesi di cui al
periodo precedente, al contravventore possono
essere applicati il divieto e le prescrizioni di cui
all’art. 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401, per una
durata non inferiore a tre mesi e non superiore a due anni.
Traduciamo dal “legalese” ed andiamo alle conseguenze
giuridiche:
a)
si è in presenza, nel
caso in questione, di una violazione del Regolamento d’uso
dello stadio G. Meazza, per essere i tifosi viola
entrati con un titolo invalido: peraltro ci sarebbe anche da
discutere al riguardo visto che sia la Banca ha rilasciato il
titolo sia, soprattutto, gli stewards hanno consentito l’ingresso quando il
loro preciso compito è quello di verificare, oltre al
titolo di accesso, anche le generalità del soggetto che
entra allo stadio;
b)
al
limite, quindi, i tifosi possono essere
sanzionati con una multa amministrativa da 100 a 500 euro,
opponibile al Prefetto per le ragioni esposte al punto a);
c)
solo nel caso in cui un
tifoso commetta per due volte nella stessa stagione
sportiva la medesima violazione, gli può essere
applicato il d.a.spo. da tre mesi a due anni.
Solo quale chiosa finale, si
ricorda come il d.a.spo. sia una misura applicabile nei
confronti di soggetti che si siano mostrati pericolosi per
l'ordine pubblico in occasione di manifestazioni sportive,
trattandosi di una misura di prevenzione e ciò in
quanto gli stessi hanno commesso un reato ovvero, pur senza
averlo commesso, abbiano posto in pericolo la sicurezza
pubblica.
È quindi il caso di
ricordare ancora una volta come i tifosi della Fiorentina
siano entrati con un biglietto
loro regolarmente rilasciato da rivenditori autorizzati, che
all'atto del rilascio hanno riferito come non vi fosse
alcuna disposizione limitativa al riguardo, ed anche
come gli stewards
nulla abbiano detto loro al momento dell’ingresso e come, una
volta entrati, abbiano potuto seguire la partita nella
assoluta tranquillità degli altri tifosi e nel più puro
spirito sportivo che ha visto tifosi di squadre diverse
stare civilmente fianco a fianco senza alcun pericolo per
l'ordine pubblico, come del resto è possibile
vedere dalle foto diffuse sul web da un giornalista tedesco che era insieme ai
suddetti tifosi e che si è reso ovviamente disponibile
a testimoniare (http://www.altravita.com/ohne-tessera-del-tifoso-im-san-siro.php)
Nel caso di specie, dunque,
il d.a.spo. non è applicabile.
Il loro mondo ideale? Tutti gli italiani agli
arresti domiciliari, così non ci sono
più reati.
Il problema peraltro
è di facile soluzione: è sufficiente che la
società di calcio, nel momento in cui rilascia biglietti
e abbonamenti per quel settore, avvisi che lì si fa il
tifo, e che quindi a volte la visibilità può
essere ridotta. Chi vuole ci va, chi non vuole non ci va oppure
va nell'altra curva, invece di rompere il cazzo in quella di
casa.
Consoliamoci con un po' di Amarcord:
"Leggo
che è aperta la VENDITA LIBERA, x fare pieno ALMENO nel
derby il Milan apre la vendita libera anche a chi non ha la
TDT, basta la carta d identità per andare in banca....
brutti pezzi di merda, ah sì eh? "senza di voi tifosi
non ha senso" ha detto in un appello ieri AMbrosini... Come
godo"
http://www.youtube.com/watch?v=aY42ZEQ8mBU
http://www.youtube.com/watch?v=rNPUPrlCpWw&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=cGs4kbcvO0o