"Le leggi inutili indeboliscono quelle necessarie"
(Louis C. Montesquieu)


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Diffideranno anche me?
Avevo un canale su Youtube dove postavo video per lo più musicali. Ogni tanto, però postavo anche qualche video che meritava di stare in rete. Bene, sono stato bannato da You Tube.
Indovinate un po' per quale video?
Ma per il video de "Le Iene" che restituivano alla signora inglese la macchina fotografica rapinatale nel settore ospiti dalla Polizia nel 2007, ovviamente! A questo punto, ecco qui il video. Diffondetelo voi su You tube, qui rimarrà sempre.



Il sito viene aggiornato praticamente ogni sera, verso la mezzanotte o poco dopo. A volte anche verso le 15.00. Il sabato non ci sono regole. Dopo le partite, le foto vengono inserite dopo circa due ore,
salvo imprevisti.
"Non sempre i ribelli possono cambiare il mondo. Ma mai il mondo potrà cambiare i ribelli" (Alain de Benoist)
"Una volta nel gregge, 
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(Anton Cechov)


LA ROMA SI',
LA LAZIO NO
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L'On.
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La campagna del "No alla tessera del tifoso" (Una produzione Amato & Maroni Co.)
LA TRAPPOLA DELLA TESSERA DEL TIFOSO
L'On.
                          Maroni (Governo Berlusconi), centrodestra

"PERCHE' CONTESTATE LA TESSERA?"
TRE ARTICOLI CHE LO FANNO CAPIRE ANCHE AL PIU' IDIOTA
Il futuro che ci aspetta
22 settembre 2011
Perché la tessera del tifoso è inutile
13 settembre 2011
Tessera, voucher o biglietto?
27 giugno 2012
"Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo."
Goethe


Sono già fidelizzato!
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proudly presents:
L'ALBO NAZIONALE DEGLI STRISCIONI
Serie A
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Serie B
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Lega Pro
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In giallo, quello che scrive il webmaster
In giallo oro, le vostre e-mail

In bianco gli articoli di giornale ed altro.








TU MI TESSERI?
IO NON TI VOTO.

Campagna permanente per privare del voto tutti i partiti politici che sosterranno in qualsiasi modo la tessera del tifoso imposta dall'ex ministro dell'Interno Maroni.

 

30 settembre 2012: in costruzione la pagina di Juventus/Roma.

28 settembre 2012: creata la prima pagina in cooperazione telematica con Andrea F. che ormai da anni mi manda foto e tabellini vari! Inserita la pagina dell'amichevole Roma/Milan del 1951/52. In fondo all'ultimo articolo, si notino le 100.000 lire di sanzione alla Roma.
Marco mi scrive: "mi sembra di essere pazo, o la pazzia è attorno a me....
http://www.osservatoriosport.interno.gov.it/primo_piano/2012/settembre/26_settembre.html
Lorenzo, ma è possibile che io debba leggere una frase del genere e rimanere in silenzio?
"Tutto ciò a scapito di una immagine dei tifosi napoletani in possesso di tessera del tifoso che ogni domenica si muovono numerosi a livello nazionale senza determinare criticità di rilievo, sia allo stadio che lungo le vie di trasporto, come confermato anche da rappresentanti del Gruppo FS presenti in Osservatorio."
Quando il mondo intero ti dice di spostarti,
il tuo compito è quello di piantarti come un albero accanto al fiume della verità
e dire al mondo "no spostati tu".
[J. Michael Straczynski]

Caro Marco, come sai non commento le cose patetiche.
*
Bello questo resoconto degli ultras del Fondi in trasferta a L'Aquila da non tesserati (anche perché i "tesserati" del Fondi erano... 0!)

"Più o meno un anno fa, girovagammo per L’Aquila pedinati da una volante che nemmeno per un secondo ci perse di vista. Cercammo invano di poter scorgere un lembo di terreno, una striscia di campo, una maglia rossoblu che non fosse quella dei padroni di casa, ma non riuscimmo nell’intento. Delusi, ma per nulla sconfitti, decidemmo di optare per un “giro turistico” tra le vie del capoluogo d’Abruzzo. Il resto già lo avrete letto…
Memori dei “segugi” dello scorso anno e vogliosi, almeno questa volta, di poter scorgere qualcosa in più rispetto al cancello sbarrato del Settore Ospiti, abbiamo deciso di posticipare il nostro arrivo. Nessuna “notte brava”, nessun contrattempo, nessun incidente di percorso a rallentare il nostro viaggio verso L’Aquila, semplicemente una “scelta ragionata”. E poco conta se tale scelta, sommata ai calcoli sbagliati del nostro “navigatore” ci hanno fatto arrivare a destinazione con ben 40 minuti di ritardo, 40 minuti, avete capito bene. Vabbè, cosa volete che siano 40 minuti di ritardo, tanto mica partiamo per vedere la partita Noi…

E così, una volta arrivati, non contenti del ritardo accumulato, ce la siamo presi comoda e, rifocillati “ben bene” ci siamo “arenati” sulle dolci ascese che portano al Forte spagnolo, che sovrasta il “Fattori” e regala ai “non tesserati” come Noi ed ai “portoghesi del posto” un panorama niente male, tra cipressi ed aceri.

Conoscere il risultato sfavorevole non ci ha “ferito” quanto vedere invece il Settore Ospiti completamente deserto, senza nemmeno l’ombra allungata dal sole delle 16 di un fondano qualunque sulle gradinate grigiastre del “Fattori”…e se nemmeno 160 chilometri si è disposti a fare per seguire i rossoblu in trasferta, vuol dire che chi tanto “ciancica” di Fondi, farebbe meglio a tacere, per sempre.

Dal Forte spagnolo la visuale era ottima e, fortunatamente, questa volta “quelli della volante” erano intenti a prendersi un caffè al bar dello stadio. Noi, liberi di svariare sui sentieri dell’altopiano del Forte, avevamo anche il tempo utile per scoprire che le aquilane non sono niente male, e al diavolo il detto “moglie e buoi dei paesi tuoi”. Uno dei nostri, nel frattempo, ascoltava con interesse uno dei “portoghesi” presenti, che vista la parlantina, da giovane sarà stato sicuramente professore di filosofia.

Distratti e disorientati dalle bellezze del posto e dalle lezioni del “professore”, ci siam persi il gol del pareggio del Fondi, a tempo ormai scaduto, e visti i tempi, ci è sembrato anche “un miracolo” vedere con i nostri occhi una rete dei rossoblu.

Con gli occhi “pieni” non certo di calcio, abbiam fatto ritorno nella nostra amata Città, anche questa volta in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Ma cosa volete farci, le trasferte son così belle che vorresti non finissero mai e allungheresti perfino il tragitto pur di viaggiare ancora, ed ancora, ed ancora…"

27settembre 2012: in linea le foto di Roma/Sampdoria. La foto dei paganesi di qualche giorno fa si è rivelata profetica. Ecco l'ultima stronzata (e lo dice un convinto non fumatore):
Vietato fumare allo stadio.
Lo stop alle sigarette negli impianti che ospitano le partite è stato deciso dall'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive nella sua riunione odierna. 

Il provvedimento non è comunque ancora operativo e dovrà essere discusso con tutte le parti interessate.  L'obiettivo dell'Osservatorio è quello di arrivare ad una sperimentazione già all'inizio della prossima stagione. Il divieto, se verrà introdotto, riguarderà tutte le serie professionistiche e sarà valido in tutti gli impianti a norma.

Inutile dire che da domani inizio a fumare.


26 settembre 2012 (pomeriggio): le foto di Roma/Sampdoria in linea stanotte.
Duro, ma quanto è vero:



Per problemi economici, un ragazzo vende la sua collezione di programmi delle partite (la lista è qui sotto). Inviare una mail a  spb75@libero.it
1960/61    HIBERNIAN FC    COPPA DELLE FIERE
1961    BIRMINGHAM CITY FC    COPPA DELLE FIERE ( FINALE )
1961    SHEFFIELD WEDNESDAY FC    COPPA DELLE FIERE
1965/66    CHELSEA FC    COPPA DELLE FIERE
1969/70    LEYTON ORIENT FC    CELEBRATE MATCH
1969/71    SWINDON TOWN FC    COPPA DI LEGA ITALO-INGLESE ( FINALE )
1970    WEST BROMWICH ALBION FC    ANGLO-ITALIAN CUP
1971    STOKE CITY FC    ANGLO-ITALIAN CUP
1971    BLACKPOOL FC    ANGLO-ITALIAN CUP
1975/76    CLUB BRUGGE    COPPA UEFA
1980/81    CARL ZEISS JENA FC    COPPA DELLE COPPE
1981/82    BALLYMENA UNITED FC    COPPA DELLE COPPE
1983/84    DUNDEE UNITED FC    COPPA DEI CAMPIONI
1983/84    LIVERPOOL FC    COPPA DEI CAMPIONI ( FINALE )
1988/89    DYNAMO DRESDEN    COPPA UEFA
1990/91    BRONDBY IF    COPPA UEFA
1991/92    CSKA MOSCA    COPPA DELLE COPPE ( 4 VERSIONI )
1992/93    AJAX/PSV/BORUSSIA D.    TORNEO DI AMSTERDAM
1995/96    SK SLAVIA PRAHA    COPPA UEFA
1997/98    CELTIC FC    FRIENDLY
1998/99    LEEDS UNITED FC    COPPA UEFA
1998/99    SILKEBORG IF    COPPA UEFA
1999/00    LEEDS UNITED FC    COPPA UEFA
2000/2001    LIVERPOOL FC    COPPA UEFA
2000/01    HAMBURGER SV    COPPA UEFA
2001/02    LIVERPOOL FC    CHAMPIONS LEAGUE
2001/02    AFC AJAX    CHAMPIONS LEAGUE
2001/02    LOKOMOTIV MOSCA    CHAMPIONS LEAGUE
2002/03    ARSENAL FC    CHAMPIONS LEAGUE
2003/04    HNK HAJDUK SPLIT    COPPA UEFA
2004/05    BAYER 04 LEVERUSEN    CHAMPIONS LEAGUE
2004    CHELSEA FC    CHAMPIONS WORLD SERIES   ( PITTSBURGH USA )
2005/06    MIDDLESBROUGH FC    COPPA UEFA
2006/2007    MANCHESTER UNITED FC    CHAMPIONS LEAGUE
2007/08    MANCHESTER UNITED FC    CHAMPIONS LEAGUE
2007/08    DINAMO KIEV    CHAMPIONS LEAGUE
2008/09    CHELSEA FC    CHAMPIONS LEAGUE
2009/10    FC BASEL    CHAMPIONS LEAGUE
2009/10    MFK KOSICE    EUROPA LEAGUE
2010/11    CFR CLUJ    CHAMPIONS LEAGUE



26 settembre 2012: sulla questione di Cagliari/Roma:
"Caro Lorenzo, avrei preferito che la Roma non preannunciasse reclamo per ottenere lo 0-3 a tavolino. Saputo del rinvio ho semplicemente gioito perchè, alla nuova data fissata per l'incontro, avremmo potuto utilizzare Totti, Osvaldo e De Rossi, ieri infortunati. Del resto, lo 0-3 lo avrebbero deliberato ugualmente, non certo per favorirci, ma perchè Cellino ha "osato" sfidare le assurde logiche che regolano il calcio ed ha pagato un prezzo che non meritava. E perchè, poi, il Prefetto di Cagliari si permette di disporre il rinvio sulla base di "presunti" problemi di ordine pubblico? Quando i problemi si manifestano bisogna gestirli e basta, altrimenti viene meno la necessità di stipendiare questi "servi dello Stato" che ormai si limitano soltanto a vietare le trasferte, a vietare la vendita dei biglietti e, da ultimo, a vietare che le partite si disputino. Spero che i Cagliaritani capiscano che la Tifoseria Romanista (a parte qualche "romanistone" sky-dipendente) non è contenta della vittoria a tavolino. L'atto di Cellino è stato coraggioso e credo che tutti gli Ultras ne abbiano compreso l'importanza ed il significato, al di là delle solite puttanate vomitate da ex giocatori e da parrucconi prezzolati ospiti di certe trasmissioni domenicali pseudo sportive. No alla tessera. No al calcio moderno. Un Ulltrà"
Tecnicamente, lo 0-3 è sacrosanto. Se poi - come anche io credo - tutto dipende dagli onanismi mentali della Prefettura di Cagliari è un altro discorso: il loro mondo ideale è costituito da persone agli arresti domiciliari, in modo che nulla possa accadere.
Sul punto, l'interessante analisi di Mauro Garau, avvocato e tifoso del Cagliari:


Cagliari, Italia, Campionato di serie A, cronaca di ordinaria vergogna.

E’ oramai abitudine del nostro calcio far parlare di se per partite che si disputano all’esterno del rettangolo verde, la vicenda di Cagliari – Roma del 23 settembre 2012 rinviata dal Prefetto di Cagliari a data da destinarsi per motivi di ordine pubblico è solo l’ultimo fatto che contribuisce a rendere il nostro calcio, ancora una volta, “un po’ meno bello”.

Fa vergognare Cagliari e chi è Cagliaritano, ma dovrebbe far vergognare ancor più chi rappresenta quelle Istituzioni, pubbliche e sportive, che con il loro torpore hanno permesso che venisse scritta quest’altra pagina nera della nostra Serie A.

E’ bene chiarire ai meno informati, (e trattandosi di un problema riguardante la Cagliari Calcio S.p.a. e non una c.d. big i meno informati sembra siano tanti), come si sia arrivati alle vicende di sabato 22 e domenica 23 settembre.

In Italia è radicato l’intreccio di interessi tra imprenditoria e politica da un lato e politica e sport professionistico dall’altro.

L’imprenditore che non stringe legami politici prima o poi incontrerà quegli ostacoli di natura burocratica tutti italiani, che lo porteranno ad una fase di stallo nella gestione della propria attività d’impresa.

Il calcio italiano di serie A non fa eccezione, anzi.

La Cagliari Calcio si è dovuta scontrare con l’amministrazione comunale del capoluogo sardo sulla  gestione dello stadio Sant’Elia. Il Comune ritiene di vantare crediti nei confronti della società del Presidente Cellino maturati fin dagli anni ’80, la Cagliari Calcio ha sempre sollevato eccezione di compensazione ritenendo di essere essa in credito nei confronti del Comune di Cagliari per aver ripetutamente provveduto a proprie spese all’esecuzione di lavori sia di ordinaria che straordinaria amministrazione.

Le carte sono in Tribunale, spetterà alla magistratura dirimere la controversia. Quel che qui importa è che per via di questa vertenza tra Cagliari Calcio e Comune di Cagliari, lo stadio Sant’Elia (edificato nel 1970 e ristrutturato solo nel 1990) non ha beneficiato di quegli interventi strutturali necessari a garantirne l’efficienza, giungendo alla chiusura per inagibilità nella primavera scorsa e il Cagliari, come noto, ha concluso il proprio campionato giocando le partite “casalinghe” a Trieste.

Conscio di questa situazione di impasse, il Presidente Cellino già da alcuni anni ha intrapreso una strada che vede come destinazione finale l’edificazione di un impianto di proprietà, che rispetti i canoni degli stadi europei.

La burocrazia si è posta ancora di traverso e il Cagliari Calcio dopo aver individuato e acquistato l’area sita nel comune di Elmas (CA) ove far sorgere il nuovo stadio “Karalis Arena”, ha dovuto abbandonare il progetto per via della resistenza a suon di ricorsi giudiziari di Enac e Sogaer.

La possibile svolta è della primavera scorsa, quando, trovando un accordo con la giunta comunale del limitrofe Comune di Quartu Sant’Elena, ha scelto con coraggio di riportare il Cagliari in casa propria, costruendo uno stadio nuovo in poco più di una estate!

Mentre i nostri assonnati parlamentari dovrebbero votare la famosa Legge sugli Stadi che da tempo prende polvere sui tavoli delle varie commissioni di Camera e Senato, un imprenditore del calcio ha deciso di non poter aspettare oltre e, interamente con fondi privati, ha iniziato la costruzione del nuovo Stadio per Cagliari, a Is Arenas - Quartu Sant’Elena (CA).

Aiuti pochi, indifferenza tanta, in questi giorni da più parti ridicolizzano quella che invece, a parere di chi scrive, è stata una scelta che avrebbe dovuto smuovere l’opinione pubblica, svegliata solo domenica quando il fischio d’inizio di Cagliari – Roma non c’è stato.

La sicurezza negli stadi non si ottiene imbrigliando i tifosi con tessere di fidelizzazione e censura da stato di polizia, l’albo degli striscioni non renderà mai lo stadio più vivibile se lo stadio altro non è che una struttura vecchia e fatiscente, ma questa è un’altra storia, la via più diretta è sempre stata la repressione dei movimenti ultras e non lo studio dei reali problemi del nostro calcio, l’Italia è anche questa, un paese di facili scorciatoie.

Dopo aver riconosciuto i meriti della società Cagliari Calcio, che da anni milita nella massima Serie pur avendo uno dei più modesti “monte-ingaggi” e senza essere stata coinvolta in scandali di alcun tipo, è doveroso muovere alla stessa una critica, in quanto, sempre a parere di chi scrive, il braccio di ferro intrapreso con le Istituzioni pubbliche e sportive rischia di allontanare ancora una volta il Cagliari dai Cagliaritani.

La società Cagliari Calcio, all’atto di iscrizione al campionato non avendo ancora concluso l’edificazione dello stadio di Is Arenas ha indicato come sede delle gare casalinghe, ancora una volta, il Nereo Rocco di Trieste.

Ritenendo per parere dei propri tecnici lo stadio agibile in tre settori su quattro (curve e distinti), ha deciso di voler anticipare i tempi concordati e di disputare fin dall’inizio del campionato in corso le gare interne presso il nuovo stadio.

Cagliari – Atalanta si è disputata a porte chiuse, gli ultras hanno fatto sentire il proprio apporto cantando assiepati all’esterno dello stadio in un clima di passione e attaccamento ai colori che avrebbe meritato vetrina dal punto di vista mediatico, ma così non è stato. Gli ultras vanno in tivù solo in altre e più tristi occasioni.

Le Autorità competenti hanno ritenuto che anche la gara contro la A.S. Roma si dovesse svolgere a “porte chiuse” in assenza di pubblico, provvedimento mai assimilato dalla Società di Viale La Playa.

Il presidente Massino Cellino nelle more della decisione del Prefetto metteva in vendita i tagliandi per assistere alla gara (interrompendo la vendita solo a metà settimana su invito del Prefetto) e dopo aver appreso la decisione delle Autorità competenti, pubblicava sul sito della Società l’oramai celebre comunicato delle 18:56 di sabato 22 settembre che recita:

“La Società Cagliari Calcio, rappresentata dal Presidente Massimo Cellino, i tesserati e tutti coloro che lavorano per essa, visto il perdurare della situazione che porta a non vedere più un futuro per via delle difficoltà burocratiche ed il disinteresse collettivo delle istituzioni, invita e chiede a tutti i suoi tifosi, titolari di biglietto e abbonamento, di recarsi allo stadio per assistere alla partita Cagliari-Roma nel rispetto dell’ordine e della civiltà. La Società Cagliari Calcio e i suoi ingegneri reputano infatti la struttura agibile e sicura.Questo atto, assolutamente pacifico, spinto dal dolore e dalla frustrazione, per difendere il diritto di esistere. Viceversa è giusto prenderne atto.

                                                                                                                        Il Presidente Massimo Cellino”

Le conseguenze di questa presa di posizione del Presidente Cellino sono di ampio respiro.

La più diretta è la sconfitta 0 a 3 a tavolino disposta dal Giudice Sportivo Dott. G. Tosel, in applicazione dell’art. 17 n. 1 del Codice di Giustizia Sportiva.

Le sanzioni di cui al citato art. 17 sono state inflitte in quanto il Giudice Sportivo ha ritenuto che il Presidente Cellino, con la propria condotta, abbia violato il dettato normativo di cui all’art. 12 co. 2 C.d.S., rubricato “prevenzione di fatti violenti” ai sensi del quale: “Le società sono tenute all’osservanza delle norme e delle disposizioni emanate dalle pubbliche autorità in materia di distribuzione al pubblico di biglietti di ingresso, nonché di ogni altra disposizione di pubblica sicurezza relativa alle gare da esse organizzate.”

Nei confronti della Società e del suo massimo dirigente è stata avviata inoltre un’indagine da parte della Procura Federale e la sanzione nei confronti della Cagliari Calcio all’esito di tale procedimento potrebbe addirittura appesantirsi in quanto gli articoli 17 e 18 del citato Codice prevedono le pene facoltative e cumulabili della penalizzazione di punti in classifica e la squalifica del campo o la condanna a disputare (fino a due anni) le gare interne a porte chiuse.

Dal punto di vista della Giustizia Ordinaria il Presidente Cellino rischierebbe penalmente una imputazione per il reato di cui all’art. 414 co. 1 n. 2) c.p. in combinato disposto con l’art. 650 c.p. ma sul punto la Procura della Repubblica di Cagliari per ovvie ragioni non si è ancora espressa.

Chi realmente in questa vicenda esce sconfitto senza aver nemmeno potuto partecipare alla sfida sono, come prevedibile, i tifosi.

I tifosi che hanno riempito aerei per sostenere la propria squadra addirittura a Trieste, che hanno cantato per i colori della Città fuori dallo stadio mentre si giocava a porte chiuse, ancora una volta e per chissà ancora quanto rimarranno orfani della propria squadra e di quelle emozioni genuine che  il calcio vissuto dal vivo allo stadio sa regalare agli appassionati.

In ultima analisi è doveroso muovere un’ulteriore critica alla società rossoblu in merito al comunicato datato 23 settembre 2012 con il quale in qualche modo sembrerebbe giustificarsi scaricando le responsabilità ai tifosi “non fidelizzati”.

Nel comunicato si legge: “[…]Dopo la nota N. 555/00353/2012/ONMS del 20.9.2012 dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive presso il Ministero dell’Interno, indirizzata alla Prefettura e alla Questura di Cagliari e per conoscenza alla Lega Nazionale Professionisti di Serie A, che contemplava espressamente l’accesso ai “tifosi fidelizzati” della squadra di casa a determinate condizioni, che sono state tutte rispettate e operative presso lo stadio Is Arenas, la Cagliari Calcio è rimasta in attesa del provvedimento prefettizio che adeguasse le prescrizioni di accesso allo stadio secondo quelle indicazioni.

 

Nel frattempo, aveva notizie anche tramite internet di gruppi di tifosi che si sarebbero costituiti e portati comunque presso lo stadio Is Arenas in occasione della partita sprovvisti di titolo di ingresso. Tra l’altro, lo scorso anno, alla partita con la Roma, erano presenti sugli spalti oltre 18.000 persone. Denunciando il proprio sconforto, tenuto conto della nota dell’Osservatorio, la Cagliari Calcio si è preoccupata di contribuire ad evitare che i tifosi non fidelizzati andassero allo stadio a manifestare scompostamente. In tal senso, ha scritto in positivo, raccomandando la presenza unicamente ai tifosi fidelizzati, che ovviamente avrebbero potuto accedere allo stadio solo nel rispetto dell’ordine delle Autorità e in modo civile e, secondo i dati di vendita, i tifosi fidelizzati risultavano per la maggior parte donne e bambini […]”

Ancora una volta il tentativo è quello di lavarsi le mani a discapito di coloro che pur essendo il cuore pulsante del calcio italiano, vengono utilizzati ad hoc come capro espiatorio di tutti i mali.

Da questa situazione è doveroso da parte della Cagliari Calcio tentare una via di uscita più elegante e nel rispetto di tutti i propri tifosi, fidelizzati e non. E’ doveroso altresì che le Istituzioni sportive e pubbliche, risvegliate dal torpore al quale si accennava sopra, non si limitino a sentenziare e lasciarsi andare a facili critiche, ma facendo un profondo esame di coscienza diano risposte e offrano progetti seri per la crescita del movimento calcio nel nostro paese.

Se così fosse, la “provocazione” del Presidente Cellino troverebbe nel tempo e nella storia la propria giustificazione.

                                                                       Mauro Garau

   ( Avvocato del Foro di Cagliari )

La sòla della tessera del tifoso prosegue:

SERIE A JUVENTUS-ROMA: Per questa trasferta si segnalano però problemi nell’acquisto dei tagliandi. Molti Roma Club, hanno trovato difficoltà per ottenere i biglietti. La società bianconera società bianconera non si è fatta attendere, infatti, ha comunicato oggi ha comunicato oggi che la vendita dei biglietti per il settore ospiti sarà riservata a chi risulta in possesso della carta AS RomaPrivilege. Su questa decisione è intervenuto Alessandro Pinzari, Alessandro Pinzari Presidente del Roma Club Forlì che dichiara: “L‘'esclusione di tutte le altre tessere del tifoso e, fatto ancor più grave, per tutti i tifosi che pur avendo fatto richiesta della Roma Privilege ed essendo in possesso del codice PIN, ad oggi non hanno ancora materialmente ricevuto la tessera del tifoso".
Ecco quanto dichiarato al riguardo da Feliziani... Mi chiedo cosa aspetti la Roma a sbarazzarsi una volta per sempre di Lottomatica:
"L'Osservatorio sulle manifestazioni sportive ha classificato Juventus-Roma come gara ad alto rischio e per questo le restrizioni prevedono che chi non è fisicamente in possesso della Tessera del tifoso non può acquistare i biglietti per la gara di Torino". Queste le parole di Carlo Feliziani, Responsabile della biglietteria As Roma, ai microfoni di Radio Manà Manà durante la trasmissione 1927. "Abbiamo ricevuto molte segnalazioni da parte dei tifosi che, in possesso della copia della richiesta della Tessera, non hanno potuto acquistare i tagliandi per Juventus-Roma ma, quando l'Osservatorio classifica una gara come ad alto rischio, si innescano delle restrizioni che riducono le possibilità di manovre". Sulla base delle determinazioni dell'osservatorio, è la Juventus che ha la possibilità di applicare misure alternative: "E' la società di casa che gestisce la distribuzione dei tagliandi e abbiamo fatto presente ai bianconeri che solitamente noi ci muoviamo in altro modo. Tuttavia la Juventus deve operare secondo quelli che sono i suoi canoni e secondo ciò che la Questura di Torino ha deliberato. I bianconeri si sono dichiarati disponibili a venirci incontro ma poi la Questura ha deciso diversamente e loro si sono adeguati". Sulla possibilità che la situazione venga sbloccata: "Oggi è lunedì e abbiamo ancora qualche giorno per studiare delle situazioni alternative. Noi proveremo fino all'ultimo a risolvere questo cortocircuito ma, per il momento, rimaniamo al dato di fatto e cioè che chi non ha ancora ricevuto la Tessera del tifoso non può acquistare il biglietto perché i sistemi sono tarati in modo tale da non accettare dichiarazioni alternative". Una battuta sui ritardi di consegna della Tessera: "Solitamente la distribuzione, che è curata da Lis Lottomatica, impiega dai 30 ai 40 giorni per consegnare le Tessere. A volte ci possono essere problemi di dati errati e quindi di spedizioni sbagliate, in altri casi invece è il sistema ad essere lento. I tifosi hanno comunque la possibilità di proporre un reclamo direttamente a Lottomatica". Infine il dato della vendita dei biglietti per Roma-Sampdoria: "Abbiamo staccato già 10.000 tagliandi, un bel risultato per un turno infrasettimanale".
*
Facile in Italia andare allo stadio...:  " con la presente voglio segnalare quanto di "anomalo" mi è successo ieri: recandomi al romastore c/o il c.c. Dima ho fatto richiesta di un biglietto distinti sud, ottentendo la risposta che il settore era effettivamente tutto esaurito. Uscendo a mani vuote ho fatto un ultimo tentativo c/o biglietteria lottomatica riuscendo a comprare il tanto agognato biglietto. com'è possibile? se questo episodio è dovuto ad una certa "antipatia" del personale verso il sottoscritto (non è la prima volta che esco da là a mani vuote, rinunciando anche all'acquisto del famoso merchandise) non c'è problema, mi recherò altrove (il romastore di piazza colonna è un grande esempio di professionalità e cortesia). Se invece questo atteggiamento è dovuto ad un preciso disegno di lucrare sul diritto di prevendita (che penso sia maggiore sui biglietti di tribuna) sarebbe opportuno investigare e impedire che la Roma ne venga danneggiata".
Treviso/Lecce:

Ciao Lorenzo, sono Alessandro (tifoso del Lecce a Padova, ti ho già scritto qualche volta).

In merito alla partita Treviso-Lecce di domenica scorsa, ti allego di seguito:

1) scambio di corrispondenza tra me e segreteria della società Treviso calcio;

2) testimonianza diretta sul sito Lecce Giallorossa;

3) clamoroso travisamento della realtà da parte di un giornalaio trevigiano.

Credo che quanto successo meriterebbe una ribalta nazionale, sono ancora molto arrabbiato. Un caro saluto.

Ale



http://www.leccegiallorossa.net/news/2012/09/23/90-minuti-fuori-dal-tenni-un-sentito-vaffa-alla-societa-del-treviso/

 

http://www.trevisotoday.it/cronaca/corteo-ultras-lecce-tenni-treviso-23-settembre-2012.html
(articolo che sono stati costretti a rettificare dopo il diluvio di proteste dei tifosi del Lecce)

 

Messaggio originale----

Da: alessagreco@libero.it

Data: 24/09/2012 9.27

A: <segreteria@fctreviso.it>

Ogg: R: Football Club Treviso: Costo biglietti

 E' andata addirittura peggio del previsto.

Non mi interessa assolutamente nulla dei vostri prezzi col Cuneo, ciò che conta è:

- che se uno va sul vostro sito internet c'è scritto che il prezzo della tribuna laterale nord è di 12 euro, non di 22, e non l'ho capito solo io ma in tanti, evidentemente al sud non siamo ancora capaci di leggere...;

- in ogni caso, chi nei giorni passati aveva provato a fare il biglietto l'aveva fatto a 12 euro come scritto sul vostro sito, se è stato un vostro errore allora il rimedio è confermare il prezzo basso per non creare disparità, non alzarlo. Ma evidentemente signori si nasce, e anche se avete una

famosa piazza così intitolata, Signori non lo siete affatto.

Ma la cosa più vergognosa è che io e altre persone alla biglietteria abbiamo provato a fare il biglietto della curva sud locali (ce ne saremmo assunti la responsabilità e il rischio di non riuscire a convincere la digos a farci entrare lo stesso nel settore ospiti a costo di rimanere fuori,

come hanno fatto molti dei nostri), e per tutta risposta la signorina della biglietteria mi ha detto che non è possibile. "Guardi che ho la residenza a Padova!". "No mi fa lei - la disposizione della società è di non vendere biglietti per i settori locali a chi è residente OPPURE NATO (???) in provincia di Lecce".

Questo è un abuso vergognoso, da denuncia! Neanche Maroni era arrivato a una simile discriminazione, non sono questi i "regolamenti" (che comunque sono anticostituzionali, non sta nè in cielo nè in terra che senza una tessera rilasciata in base a criteri assolutamente incostituzionali - art. 9 L.

41/2007 - non si possa entrare in uno stadio!). Questo è razzismo bello e buono, dovreste solo vergognarvi!!!

L'opera poi l'avete completata mettendo fuori uso i terminali (guarda caso, black out solo per il settore ospiti), e con la complicità di una digos assolutamente rigida e senza un minimo di elasticità mentale il risultato è stato questo. Io sono entrato, altri no e questi ultimi vi hanno dato una grande lezione di civiltà e maturità restando fuori a cantare tutto il tempo senza cadere nella frustrazione e nella rabbia e senza cedere ai vostri ricatti (senza tessera del tifoso non si entra, oppure 21 euro per assistere a meno di un tempo quando i terminali si sono magicamente sbloccati, ecc.).

A proposito, un'ultima chicca: 20 € + 1 € di prevendita. Quale "pre" vendita, se la vendita si stava svolgendo nell'immediato il giorno della partita?

Tutto fa brodo, basta fare cassa alle spalle dei poveri polli da spennare, vero?

Sarete civili e sviluppati, ma se è questo il vostro livello ci teniamo la nostra arretratezza e la nostra terronaggine.

A mai più rivederci, se non nella partita di ritorno quando vi accoglieremo a braccia aperte...



----Messaggio originale----

Da: segreteria@fctreviso.it

Data: 23/09/2012 11.17

A: "Alessandro"

Ogg: R: Football Club Treviso: Costo biglietti

 

Visioni bene il sito che i prezzi che Lei dice sono relativi alla stagione sportiva 2011/12, se va a vedere i prezzi della gara con il Cuneo in casa sono gli stessi di oggi Grazie

Segretario

Leandro Casagrande

FC TREVISO Srl

Via Ugo Foscolo, 3

31100 TREVISO

Tel.   0422 411765

Fax   0422 549365

e-mail segreteria@fctreviso.it

www.fctreviso.it


-----Messaggio originale-----

Da: Alessandro [mailto:alessagreco@libero.it]

Inviato: venerdì 21 settembre 2012 23.31

A: segreteria@fctreviso.it

Oggetto: Football Club Treviso: Costo biglietti

Questa  una e-mail di richiesta da Alessandro 

Da 12 a 22 euro in una settimana, per la stessa partita nello stesso settore.

Il motivo lo sappiamo. Ogni commento  superfluo. La voce si è già sparsa, noi non siamo stupidi e ci regoleremo di conseguenza. Di sicuro con la residenza fuori dalla Puglia non potete impedirci di comprare un qualsiasi settore dello stadio, neanche se abbiamo al collo una sciarpa di colore diverso o se siamo nati altrove (neanche Maroni  arrivato a tanta discriminazione territoriale, anche se ci  andato vicino). Mossa autolesionistica la vostra perché rischia di creare tensioni inutili anche se speriamo di no (mai problemi coi tifosi del Treviso in nessun precedente), per per voi l'importante  speculare, 22 euro per una partita di serie C in tempi di crisi... vergogna!!!



24 settembre 2012 (pomeriggio): inserite alcune foto di Cagliari/Roma ed un resoconto.

24 settembre 2012:  inseriti gli articoli di giornale, con fotografie relativi alla tourneé della Roma in Venezuela del luglio 1957. In questo modo abbiamo finalmente i marcatori.

21 settembre 2012 Cagliari/Roma rinviata e lo sappiamo tutti. L'unico Paese al mondo dove una partita del campionato di Serie A viene rinviata per ragioni simili. Ecco qui il commento del "nemico del calcio", come definito da Zeman, Giancarlo Abete:

"VARSAVIA - "Il comportamento di Massimo Cellino è inaccettabile e provoca un danno d'immagine a tutto il calcio italiano". Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, a Varsavia per un impegno Uefa, esprime all'Ansa il suo sconcerto per la vicenda di Cagliari-Roma nella quale individua "atti da sanzionare anche oltre i limiti della giustizia sportiva".
Cioè, per questo individuo il danno da immagine è il comportamento di Cellino, non quello di una Federazione e di una Lega che accetta di iscrivere al campionato di Serie A una società che non riesce (le colpe non le conosco) ad avere uno stadio proprio agibile per i tifosi. Non ho parole.
Poi riesce fuori Lotito:

"Ospite negli studi di Stadio Sprint, testata sportiva di Rai Sport, il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha così commentato la controversa vicenda legata a Cagliari-Roma, giustificando in parte l'operato del patròn isolando, Massimo Cellino, e attaccando al contempo senza mezzi termini la dirigenza giallorossa: "Certamente noi siamo amministratori, ma coltiviamo anche passioni per le squadre che rappresentiamo. La richiesta della vittoria a tavolino da parte di Baldini? Credo sia un gesto che non rispecchia i valori dello sport, dato che al momento il Cagliari si trova in grande difficoltà strutturale e logistica. Ritengo invece giusta la richiesta del prefetto, che ha suggerito di rinviare la partita, sollecitando la società casalinga affinché possa prendere provvedimenti in tempi brevi".

Lotito che parla di valori dello sport è come Cicciolina che esalta il valore della castità.
*
Ancora alcune belle foto dall'archivio privato di Fabio Enzo:






















21 settembre 2012 (pomeriggio):  e-mail di Fabio: "Ciao LZ,la campagna abbonamenti e terminata (per il momento)e la societa con molto orgoglio fa sapere tramite i vari profili fb twt e sul proprio sito di aver raggiunto quota 25.000abb.con la curva sud esaurita dopo 7 anni(se nn sbaglio).ora quello che vorrei chiedere alla societa perche nn pubblicare anche i reali numeri della campagna abb,cioe quanti voucher e quante tessere(usate per abbonarsi)sono state fatte in maniera da far capire a tutti quanto abbia giovato il voucher per recuperare molti abb che da anni erano costretti ai bigl.o nn venivano piu allo stadio causa tessera.....SALUTI NON TESSERATI FABIO"
Se non sbaglio i carnet "AS Roma Club Home" si assestano intorno al 35% del totale. Sarebbe però carino se la Roma chiedesse informazioni al riguardo, anche perché se non si risolve questo problema in ordine al fatto che con il carnet si deve potere andare in trasferta (visto che ha le stesse garanzie di sicurezza della tessera del tifoso, la prossima stagione potrebbe esserci pure lo sciopero del carnet.
Federsupporter se ne è accorta a fine luglio e qui c'è un interessante articolo in tal senso: http://www.federsupporter.it/index.php?option=com_content&view=article&id=260:ognuno-per-se-e-la-tessera-per-tutti-&catid=1:ultime

Spettacolare striscione dei paganesi:



21 settembre 2012: 
qualche notizia:










My Roma ha poi scritto questa lettera all'AS Roma: leggi e commenta la lettera.

17 settembre 2012: una bella foto scovata da Adriano che, avendo una certa età, può commentarla: "E' il 31 Gennaio 1971 e siamo allo Stadio Comunale di Firenze.Questi sono tifosi della Roma in occasione della partita di calcio Fiorentina-Roma finita in parità (2-2).Fa piacere notare nella foto bambini e carrozzine in prossimità degli stadi di calcio.Non esistevano tessere del tifoso,tornelli,Daspo,stewards, calcio-scommesse,calciopoli ;per non parlare di lacrimogeni , cariche della polizia o giustizia sportiva e codice penale.Era una partita di calcio con le tifoserie contrapposte ed eccetto qualche scaramuccia, tutto si risolveva in sfottò da restituire ,possibilmente nella gara di ritorno. Si chiamava GIOCO del CALCIO".

Comiche all'italiana da LaRoma.net: "Dove si giocherà Cagliari-Roma? A sette giorni dal fischio d'inizio ancora non è chiaro. Secondo la società isolana l'incontro si disputerà allo stadio  Is Arenas di Quartu, ma da più parti fioccano i commenti negativi che mettono in discussione la validità della sede. Dopo il parere negativo della Prefettura di Cagliari, arriva anche la bocciatura da parte del SIAP, sindacato autonomo polizia, che per voce del suo segretario, Massimo Martelli, ammonisce: "Esprimiamo fortissime perplessita' e preoccupazioni per la situazione dello stadio ubicato in pieno centro urbano a Quartu e che non ha, a tutt'oggi, le piu' elementari norme di sicurezza previste dalle normative in materia e che espone le forze dell'ordine e i cittadini a rischi elevati". Intanto l'Unione Sarda  annuncia che "...la commissione provinciale di vigilanza ha dato un parere di "non conformità" allo stadio Is Arenas. Cagliari-Roma non si potrà disputare davanti ai tifosi rossoblù. Resta da capire se potrà essere giocata a porte chiuse o se la sfida verrà dirottata allo stadio di Trieste". Così ad una settimana dall'incontro ancora non è chiaro dove si giocherà la partita, e se si giocherà davanti a dei tifosi che queste ore stanno già acquistando i tagliandi. Dopo l'albo degli striscioni non sarà arrivato il momento di varare quello degli impianti sportivi? "
*
Uno striscione che doveva essere esposto in Curva Nord a Roma/Catania ed il cui ingresso non è stato autorizzato dalla Questura di Roma perché non preavvisato con fax (tanto lo pubblico su questo sito, lo legge tutta Italia e non faccio alcun fax, chissà che cambia):

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Reggiana/Cuneo 2012/13:

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Il "povero" Preziosi che invoca il daspo per i (più che naturali) contestatori di Genoa/Siena viene diffidato a sua volta ma, ciò nonostante, va allo stadio e viene denunziato per inottemperanza al daspo.

Genoa: indagato Preziosi Per aver violato il Daspo

Infrazione commessa in occasione di Genoa-Cagliari.
Ha violato il Daspo: Preziosi indagato impugna l'accusa.

Per i legali la pena accessoria è già stata condonata.

 



17 settembre 2012: nella pagina di Roma/Bologna il perché dell'andirivieni degli stendardi nel settore bolognese. Il Daspo inflitto a Prezioosi, in uno con un articolo di Fulvio Bianchi, mi consente di spiegare l'equivoco in cui quasi tutti i giornalisti sono caduti, per ignoranza della materia:
"Anno 2004-'05, caso Genoa-Venezia: Enrico Preziosi condannato dalla giustizia sportiva per illecito e dalla giustizia ordinaria (pena condonata) per frode sportiva, il Genoa retrocesso in C-1 dopo aver conquistato la promozione in A. Ora arriva la pena accessoria: Daspo a Preziosi, sei mesi (dal 17 maggio scorso) senza poter entrare in uno stadio, senza poter vedere dal vivo la sua squadra. La decisione è del tribunale. Oggi Preziosi non ha potuto assistere a Genoa-Juve, mentre Conte, squalificato per 10 mesi dalla giustizia sportiva, era a Marassi. "Si vede che io sono più pericoloso di lui", ha detto Preziosi, avvilito per questa pena accessoria. Ma è giusto il Daspo nei suoi confronti? Mi sembra davvero eccessivo, troppo punitivo. Preziosi ha pagato, e caro. Ha ricostruito adesso un Genoa all'altezza della situazione. Il Daspo è un'umiliazione. Mai successo ad un presidente. E allora, scusate, Delio Rossi? Ha preso a cazzotti un suo giocatore, a partita in corso, e il questore di Firenze si era subito affrettato a spiegare che non c'erano assolutamente gli estremi del Daspo. Secondo lui forse era un'azione di gioco. Se la stessa cosa l'avesse fatta un tifoso in tribuna, lo avrebbero "bandito" dagli stadi per tre o cinque anni". Dunque, la Legge 401/89 prevede due tipi di daspo (anzi tre o quattro ma non complichiamo troppo le cose): quello che conosciamo tutti, previsto dall'art. 6 che si basa su un comportamento pericoloso per l'ordine pubblico da parte di un soggetto e quello previsto dall'art. 3 (mi pare) della stessa legge che è una pena accessoria, vale a dire un ulteriore effetto penale della condanna per illecito sportivo che prescinde dalla pericolosità del soggetto. Preziosi (come anche Lotito), avendo violato la legge ed essendo ormai giudicato in via definitiva non potrà quindi andare allo stadio per sei mesi non perché pericoloso per l'ordine pubblico ma perché condannato per frode sportiva. Il daspo dato come pena accessoria, quindi, non può essere eccessivo o troppo punitivo, perché il giudice è costretto ad applicarlo. Il daspo eccessivo o troppo punitivo è quello che sovente - come scrive lo stesso Bianchi - è quello dato discrezionalmente dal questore, e questo accade solo ai tifosi. Ecco, Delio Rossi doveva essere "daspato" con il daspo che si dà ai tifosi, ma la questura non lo ha fatto.
*
Intanto segnalo, per la sezione "famiglie allo stadio", che la prossima partita che la Roma disputerà alle ore 15.00 sarà il 20 gennaio 2013.

16 settembre 2012: in linea la pagina di Roma/Bologna.
Al riguardo: "
Ciao lorenzo, questa era la fila che per piu di un'ora c'è stata all'ingresso del settore famiglie, decine di bambini costretti a stare sotto al sole perche in quel settore c'è un solo ingresso!
Sarebbe troppo bello se invece di pensare a stupidaggini come la tdt e l'albo degli striscioni sti deficenti si concentrassero a rendere il nostro 'andare allo stadio' piu semplice...
".

*
Qui sotto, uno stendardo autorizzato dall'Osservatorio... giocatori di baseball?


13 settembre 2012: dopo 23 anni, il governo inglese ammette: la polizia disse il falso e i giornalisti (come al solito) ci credettero. Il bello è che oggi la maggior parte dei giornalisti dei quotidiani nazionali riportano la notizia, quando loro sono i primi che, allo stato, credono (o tacciono) alle fandonie che la Ragion di Stato impone loro:









Ecco cosa scrissero all'epoca i suini del Sun:
"LA VERITA':
Alcuni tifosi hanno borseggiato le vittime
Alcuni tifosi hanno urinato sugli eroici poliziotti
Alcuni tifosi hanno picchiato i PC che facevano
la respirazione bocca a bocca"

Salva questa foto ed inviala a:
pictures@the-sun.co.uk


Come visto, il Sun fu uno dei quotidiani inglesi che
più credette, arricchendole, alle bugie
della polizia inglese. Un minimo di dignità
imporrebbe questo titolo, ma poiché la dignità
non ce l'hanno, non resta che questo fotomontaggio.


Cameron: «Strage di Hillsborough, non fu colpa dei tifosi del Liverpool: chiedo scusa»

A 23 anni dalla tragedia in cui persero la vita 95 tifosi dei Reds, un'indagine svela nuove responsabilità della polizia

Colpa di quegli hooligan ubriachi, bestie irresponsabili, non paghe di quanto già avevano combinato nella maledetta notte dell'Heysel, i 39 morti nella finale di Coppa dei Campioni tra Juve e Liverpool. Fu facile il 16 aprile del 1989 trovare il colpevole: dopo che la sera prima 95 tifosi dei Reds (ancora) avevano perso la vita a Sheffield, nella semifinale tra il Liverpool e il Nottingham Forest, schiacciati e soffocati nella calca, la più grande tragedia dello sport inglese.

NON ANDO' COME ALL'HEYSEL - Il Sun, la stampa britannica tutta, titolarono subito a quattro colonne l'indomani: «Gli ultrà del Liverpool, decisi a entrare a tutti i costi allo stadio, anche se non c'era spazio, hanno perfino rubato i portafogli ai compagni morti sugli spalti, hanno addirittura urinato sui cadaveri». Trascinandosi dietro, in questa frettolosa versione dei fatti, i quotidiani di tutto il mondo. Ma che le cose non fossero andate come a Bruxelles, che le responsabilità del massacro dovessero ricadere sulle forze dell'ordine, sulla mancata sicurezza, sui soccorsi insufficienti era un dubbio che si era insinuato subito nell'opinione pubblica d'Oltremanica. Sicuramente era una certezza per i famigliari dei morti che l'hanno sempre sostenuto.
CAMERON: «CHIEDO SCUSA DUE VOLTE»: Ora è una verità che ha costretto perfino il premier Cameron a chiedere scusa ai parenti delle vittime. Due volte. «Per l'incapacitá di proteggere le vite dei loro cari l'imperdonabile attesa per arrivare alla verità». Le scuse vengono dopo la pubblicazione di un report indipendente di 395 pagine. La relazione, che potrebbe costituire la base per una nuova inchiesta, ha chiarito che i tifosi del Liverpool «non sono stati la causa del disastro». L'apertura di un cancello del settore Leppings Lane End dello stadio di Hillsborough segnò l'inizio della tragedia. Migliaia di supporter dei Reds, rimasti fuori dall'impianto, cercarono di riversarsi sugli spalti già gremiti. Secondo le inchieste ufficiali, alle 15.15 tutte le 96 vittime erano già decedute. Ora, invece, si scopre che 59 erano ancora vive e anche almeno 41, secondo il report, avrebbero potuto essere salvate se avessero ricevuto soccorsi tempestivi.

EVIDENTI LACUNE OPERATIVE - Il lavoro del Panel accende i riflettori su «evidenti lacune operative» e specifica «in maniera definitiva» che i tifosi del Liverpool «non hanno causato e non hanno contribuito alla morte» delle vittime, come sostenuto a più riprese dalle forze dell'ordine. Si punta il dito, in particolare, verso la polizia del South Yorkshire che avrebbe anche imbeccato alcuni media fornendo versioni parziali e infondate. Le inchieste ufficiali sarebbero state macchiate dalle «modifiche significative» apportate a 164 testimonianze, con l'obiettivo di assolvere agenti e soccorritori da evidenti responsabilità. L'analisi dei documenti, compresi filmati televisivi, ha mostrato che «i pochi isolati episodi di comportamenti aggressivi e di abusi verbali» dei tifosi «erano causati da frustrazione e disperazione. La stragrande maggioranza dei fans sul terreno di gioco cercava di aiutare i soccorritori e portava via morti e feriti». No, nessun hooligan ubriaco e nessuna bestia irresponsabile.(UMatteo Cruccu Il Corriere della Sera)

Altro articolo più dettagfliato de Il Fatto Quotidiano:


Strage di Hillsborough 23 anni dopo: i 96 morti causati dalle forze dell’ordine

Dopo la tragedia della finale di Fa Cup a Sheffield tra Liverpool e Nottingham Forest, il governo di Margaret Thatcher cercò di attribuire le responsabilità della carneficina ai tifosi del Liverpool con un'opera di disinformazione e alla complicità del sun. Oggi, però, sono state rese note le carte ufficiali dell'inchiesta. Che raccontano tutta un'altra storia

La verità sulla strage di Hillsborough arriva dopo 23 anni. Tanto ci ha messo la giustizia inglese – e solo dopo una petizione popolare firmata da oltre 100 mila persone – per rendere pubblici i documenti sulla tragedia del 15 aprile 1989, il giorno in cui 96 tifosi del Liverpool morirono schiacciati contro le transenne o calpestati dalla folla a Hillsborough, lo stadio di Sheffield che ospitava la semifinale di FA Cup contro il Nottingham Forest. Le oltre 400mila pagine – rese note oggi dall’apposito comitato presieduto dal vescovo di Liverpool – assolvono finalmente la tifoseria dei Reds dalla consapevole opera di disinformazione messa in atto dal governo conservatore della Thatcher (che ha operato anche con l’aiuto di quotidiani amici come il Sun) e accertano invece la responsabilità delle forze dell’ordine, sia al momento strage che nel tentativo a posteriori di coprirla falsificando referti e documenti.

Con incredibile e colpevole ritardo, arriva finalmente un riconoscimento anche per i famigliari delle vittime, dopo che per due decenni la verità ufficiale aveva ripetuto loro che la colpa della carneficina era esclusivamente dei loro cari. Tanto che il primo ministro Cameron oggi ha dichiarato: “E’ chiaro che queste famiglie hanno subito una doppia ingiustizia. L’ingiustizia della tremenda tragedia, il fallimento dello stato nel proteggere i loro cari e l’imperdonabile attesa prima di poter scoprire la verità che ha generato l’ingiustizia della denigrazione di chi è morto, di chi sinora è stato ritenuto colpevole della propria morte. Quindi, a nome del governo e del nostro paese, chiedo scusa per quanto è accaduto e non è stato fatto a lungo”.

Quel giorno di aprile, a causa di un’errata gestione del contenimento da parte delle forze dell’ordine che lasciarono entrare nello stadio molte più persone del dovuto, si scatenò un’ondata di panico. Nel fuggi fuggi generale grandi e piccini – il più piccolo aveva 10 anni, il più anziano 67 – rimasero schiacciati contro i muri e le transenne, o morirono calpestati nel tentativo di trovare la salvezza entrando in campo o dirigendosi verso l’uscita. Siccome il putiferio scoppiò in concomitanza con l’inizio della partita (ore 15), la polizia, pensando fosse un’invasione di campo, con una serie di violente cariche compresse ancora di più i tifosi all’interno della Lepping Lane contribuendo a peggiorare la carneficina. Quello che emerge oggi è non solo la mancanza di coordinamento tra le forze dell’ordine, la loro responsabilità nel non aver individuato le cause del problema e nell’aver risposto nel peggior modo possibile. Fino a sottoporre i cadaveri dei bambini al test dell’alcol per dimostrare che fossero ubriachi. Ma anche e soprattutto l’aver falsificato almeno 164 documenti ufficiali che avrebbero provato la loro responsabilità.

Sotto accusa anche i servizi di soccorso, inadeguati e inefficienti. Peggio di tutti fece il medico legale incaricato, che alle 15,15 del pomeriggio – esattamente 9 minuti dopo la sospensione della partita e la contemporanea apertura dei cancelli che consentirono l’inizio del deflusso degli spettatori – decretò la morte per asfissia irreversibile di 94 persone rimaste a terra sugli spalti. Salvo che poi gli esami post-mortem lo smentirono, stabilendo che 28 delle vittime non presentavano alcuna ostruzione cardiovascolare e 31 avevano il cuore e i polmoni in funzione anche dopo l’ondata di panico, ed erano quindi vittima di asfissia reversibile e si sarebbero potuti salvare. Per non parlare di testimoni che dichiararono, inascoltati, di aver visto alcune delle vittime che ancora respiravano dopo le 15,15: l’ora in cui tutti dovevano per forza essere morti. Così quei 94 morirono effettivamente a Sheffield – un ragazzo morì in ospedale 4 giorni dopo e un altro 4 anni dopo in stato vegetativo quando gli staccarono il respiratore artificiale – ma solo per altrui negligenza e approssimazione. Non certo per colpa loro.

Da lì la campagna di disinformazione della polizia, che obbligò giovani reclute a falsificare documenti e testimonianze, e quella governativa, che raggiunse il suo culmine nella pagina pubblicata il 19 aprile dal tabloid conservatore The Sun. Sotto il titolo in prima pagina The Truth (La Verità), il Sun pubblicò un’inchiesta fasulla e passata alla storia su indicazione “di un parlamentare conservatore”, come ammisero poi il direttore e diversi giornalisti. In quelle pagine i tifosi del Liverpool furono dipinti come un manipolo di ubriachi violenti, e finti virgolettati raccontavano che i supporter superstiti avrebbero urinato sui cadaveri o, come sciacalli, si sarebbero avventati sui loro portafogli. Questa è rimasta, fino ad oggi, la verità ufficiale e giudiziaria. Nonostante, fin da subito, un’indagine parlamentare affidata a Lord Taylor – utilizzata poi anche per definire le nuovi leggi in materia di stadi: niente più recinzioni, obbligo dei posti a sedere etc – evidenziò con prove le responsabilità delle forze dell’ordine. Ma nessun processo tra quelli tenuti a vario livello ha mai potuto contare sulle oltre 400mila pagine secretate oggi. Adesso a Liverpool chiedono una sola cosa: che 23 anni dopo una seria indagine e un giusto processo abbiano finalmente luogo.

*
Grande Zeman:

Zeman: «Abete non è nemico mio. E' nemico del calcio, con lui andrei a cena»

Intervista del boemo a Sette. «Le società non dovrebbero essere quotate in borsa»

ROMA - «Abete non è nemico mio. È nemico del calcio», nonostante questo, Zdenek Zeman andrebbe a cena col presidente della Federcalcio. È una delle risposte che l'allenatore della Roma,tornato nell'elite del calcio italiano, dà in un'intervista a Sette, il magazine del Corriere della Sera domani in edicola. L'allenatore boemo racconta la sua idea di calcio che, dice, dovrebbe puntare su «serietà e impegno». E sull'ambiente calcistico dopo gli scandali aggiunge: «C'è qualche miglioramento. Ma temo che sia più paura di essere scoperti che per convinzione. Servono più esempi positivi».

Il calcio per Zeman «dovrebbe essere semplicità » e sempre riferendosi agli intrighi di Palazzo invita a «vincere dimostrandosi superiori sul campo e non fuori dal campo». A Massimo Moratti che ha detto di essere stato sul punto di ingaggiarlo Zaman risponde: «Molte parole. Ma poi bisogna vedere se ci sono le condizioni per lavorare bene. E non parlo di giocatori da acquistare». Nell'intervista il boemo dice la sua anche sulle quotazioni delle società di calcio in Borsa (la Roma è tra queste): «Non dovrebbero essere quotate in Borsa. I risultati mi danno ragione. Il calcio deve stare fuori dalla finanza e dalla politica».
E alla domanda con che 'nemico'
andrebbe a cena, se con il presidente di Federcalcio, Giancarlo Abete risponde lapidario: «Perchè no? Abete non è nemico mio. È nemico del calcio».
Poi spiega
. «Quanto dichiarato non era riferito alla persona del presidente della Figc, ma al sistema calcio nel suo complesso, che negli ultimi anni ha perso occasioni importanti per riformarsi».


12 settembre 2012: la storia è questa. Valerio, romanista viene accusato di aver lanciato un petardo dalla Questura di Roma. Viene assolto con fornula piena: non è stato lui. La Questura si rifiuta di levargli il daspo di tre anni ma Valerio non demorde, va al TAR e vince: daspo annullato. Quindi: assolto in via definitiva e daspo annullato. Ora Valerio è sulla black list e non riesce a fare il biglietto per Roma/Bologna. Questo dimostra l'indecente, ignobile, illegittima, assurda confusione in cui versa il ridicolo - e sottolineo ridicolo - sistema della black list.
Passiamo ai coccodrilli della Stampa e di Repubblica, che prima invocano la ghigliottina e poi si accorgono che tra le teste tagliate ci sono pure quelle dei loro lettori:





L'archivio de "L'Unità" ci fornisce
preziose informazioni: il risultato
di questo Roma/Independiente
rischiava di cadere nell'oblio.
Una mail di Marco: "Ciao Lorenzo, bentornato! finalmente la stagione è ricominciata, ho rifatto la tessera in sud è tornata anche mia moglie (zemeniana convinta). purtroppo non ci fanno esultare neanche un pò che arriva questa splendida notizia dell'albo degli striscioni, questi hanno proprio rotto il cazzo! non pensi sia il caso di valutare una forma di protesta che "decolori" gli stadi? cioè visto che ci mettono sempre più i bastoni tra le ruote nel fare uno stadio con tante bandiere ,tanto colore e tanta passione pensa se gli facessimo passare una stagione senza bandiere,sciarpe e striscioni in tutti gli stadi rendendoli completamente anonimi.certo sarebbe brutto anche per noi ma penso che il problema sarebbe messo più in evidenza,pensa alle povere televisioni che dovrebbero ricorrere sempre alle immagini di repertorio nei loro spot. che ne pensi? dovremmo iniziare a sacrificarci per poi ottenere un risultato? un abbraccio Daje Roma Daje Marco". Beh, io credo che la cosa sia quasi automatica. Che il colore stia scomparendo senza bisogno di iniziative è un dato di fatto. Tuttavia sembra che le televisioni si disinteressino della diminuzione del colore, prova ne è che ormai  si fanno solo primi piani a belle ragazze e bambini con la bandierina in mano.
*
Finiamo con questo video dei bresciani: merita.
http://www.youtube.com/watch?v=GsT8Pt5EZWs&feature=player_embedded
*
Anzi no: questo video è F-A-N-T-A-S-T-I-C-O:
http://www.telebrindisi.tv/blog/videos/calcio-daspo-a-5-ultras-dopo-brindisi-ischia/#.UBfgj-3kXgE.facebook

11 settembre 2012 (pomeriggio): grazie ad Artefatti, inserite nella pagina delle maglie della Roma disegnate la prima e la seconda divisa di quest'anno. L'evoluzione storica della nostra casacca su questa pagina: maglia_primamaglia.html

Pagina 15 della Gazzetta dello Sport di oggi: "OK degli ultrà all'Albo Nazionale dell'Osservatorio": non potendo credere che un quotidiano sportivo non conosca la FISSC e la sua totale irrilevanza, mi sembra evidente trattarsi di pura malafede.
Nel frattempo, incredibilmente, persino Tony Damascelli (che da sempre aveva dato contro populisticamente tutti coloro che avversavano le amenità dell'ONMS) scrive un articolo durissimo al riguardo. Meglio tardi che mai.



11 settembre 2012
: Claudio ha come vicino di casa Fabio Enzo, ex giocatore della Roma tra il 1996 e il 1968 che ha accumulato 64 giornate di squalifica e tirò un rigore di tacco in occasione di Cesena/Casertana di Coppa Italia.
Qui c'è un interessante articolo scritto dallo stesso Claudio sul blog http://www.hooleycasualgang.com/fabio-enzo/ e, di seguito, alcune foto del giocatore... altra bellissima intervista anche qui: http://www.storiedicalcio.altervista.org/fabio_enzo.html:
Rigore al derby Lazio/Roma 0-1 del 23 ottobre 1966


23 ottobre 1966 Lazio/Roma 0-1, Enzo segna di testa

Fabio Enzo con la maglia della Roma nel 1969/70:
in questa stagione disputerà solo la prima partita di campionato Bari/Roma 1-0
e due partite di Coppa Italo-inglese contro lo Swindon per poi essere ceduto al Cesena
*
Qui sotto una foto che non avevo mai visto in giro...: Alberto Ginulfi, portiere della Roma anni '70 e Romano de' Roma, abbraccia un raccattapalle d'eccezione pure Romano de' Roma, Agostino Di Bartolomei.


10 settembre 2012: dopo una breve scomparsa, è nuovamente on line l'Albo Nazionale degli Striscioni.... stay tuned! Sempre dal sito dell'Osservatorio, una nota stampa propagandistica in data odierna che neanche Joseph Goebbels avrebbe saputo fare di meglio::
Albo nazionale degli striscioni: l’Osservatorio incassa il placet dei tifosi
L’apprezzamento per la misura adottata dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive che, peraltro, era stata oggetto di approfondimento con le rappresentanze dei tifosi, emerge chiaramente nel comunicato emesso dalla FISSC – Federazione Italiana Sostenitori Squadre di Calcio, a seguito della riunione dell’8 settembre scorso.
Nel comunicato si legge, tra l’altro, che “La nuova procedura semplifica ed uniforma l'iter procedurale relativo all'esposizione degli striscioni in tutti gli stadi d'Italia. Ciò evita notevoli ed inutili difficoltà a coloro che, semplicemente, intendono testimoniare la loro passione sportiva, nonché, il sostegno alla propria squadra. La favorevole posizione della FISSC a tale meccanismo semplificativo, è per altro condivisa anche dall'Andes (Associazione Nazionale Delegati Sicurezza). Tra l'altro la suddetta procedura riduce notevolmente i tempi di lavoro nella presentazione delle domande autorizzative alle varie Questure , evitando inutili situazioni di tensione ai cancelli d'ingresso degli stadi”.
Sul sito web dell’Osservatorio, ad oggi, sono stati pubblicati gli striscioni di 29 squadre (7 di serie A, 10 di serie B e 12 di Lega Pro), finora inviati dai GOS, competenti al rilascio dell’autorizzazione all’esposizione degli striscioni stessi.
Quest’ultima misura, come il completamento delle strategie finora messe in atto, va nella direzione della semplificazione, tematica sulla quale l’Osservatorio è aperto ad ogni tipo di confronto.
Tale nuovo profilo è consentito dagli ottimi risultati raggiunti anche nella prevenzione di comportamenti razzisti, xenofobi o, comunque, offensivi, finora consumata tramite l’esposizione di striscioni.
Infatti, prima del 2007, data del varo di questa normativa, peraltro successiva ad una indagine condotta a livello europeo, risulta che erano numerosi gli slogan e gli striscioni esposti in violazione della legge Mancino.
Nei grafici che seguono sono riportati alcuni dati significativi (fonte Direzione Centrale Polizia di Prevenzione):



http://www.osservatoriosport.interno.gov.it/primo_piano/2012/settembre/10_settembre.html
Adesso, nel premetttere che la FISSC (Federazione Italiana Sostenitori Squadre Calcio, il cui presidente è a sua volta presidente dell'Associazione Italiana Roma Club) è un organismo che nella sua trentennale esistenza non si è certo distinto per iniziative a favore dei tifosi, tanto che sarebbe interessante una bella inchiesta giornalistica per capire cosa abbia fatto - cene a parte - in tutti questi anni, la propaganda di regime cerca di convincere il popolo che l'Albo Nazionale degli Striscioni è piaciuto ai tifosi. Tralasciando ogni commento sul punto, direi di approfondire il senso dei due sconcertanti grafici allegati alla nota stampa.
Anzitutto, si fa riferimento alla sola Legge Mancino: allo Stato - quindi - non dà fastidio lo striscione becero ma - evidentemente - solo quello connotato da discriminazione razziale (naturalmente, visto che l'ispiratore resta Maroni, tutto questo non vale alla festa della Padania). In secondo luogo, l'analisi degli striscioni si ferma al 2006/07, mentre quella dei cori al 2011/12: evidentemente dopo il 2006/07 non c'è stato più alcuno striscione estemporaneo contro la razza ebraica. Significativamente il grafico a destra riguarda i cori: come dire, non hanno fatto più gli striscioni ma hanno fatto dei cori antisemiti, in totale 9 su qualche migliaio di partite, per una percentuale prossima allo zero.
Le domande sorgono spontanee:
a) se l'Albo Nazionale degli Striscioni non si riferisce agli striscioni "estemporanei" (quelli cioè creati per la singola partita), che attinenza ha il grafico con il suddetto Albo che, invece, disciplina gli striscioni dei gruppi (sia club che ultras)?
b) se di striscioni antisemiti non si ha più notizia dal 2007, che senso ha l'Albo degli striscioni?
c) se gli striscioni sono stati sostituiti dai cori, si pensa ora all'introduzione dell'Albo dei Cori Consentiti, oppure si pensa al taglio delle corde vocali per chi entra in uno stadio? Diversamente, quel grafico non ha alcun senso con la notizia propagandistica sopra riportata.

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Per non dimenticare, comunque, questa triste pagina, qui di seguito alcuni articoli tratti dai vari quotidiani.... il tirapugni per gli ultrà (mi sembra che la "notizia" sia del Covvieve della Seva), merita l'oscar per la cazzata dell'anno!

















7 settembre 2012In relazione alla nota vicenda del triplice fraterno abbraccio, qualcuno mi chiede cosa significhi la richiesta di archiviazione del procedimento penale relativo alla presunta truffa alla Roma. Cominciamo con il dire che l'ipotesi di reato era quella di ricettazione e di diffamazione. Ricettazione, perché gli sms poi rilevatisi falsi, potevano essere provento di un reato (ad esempio perché acquisiti abusivamente), diffamazione, visto lo scopo che si prefiggevano gli autori, vale a dire "sputtanare" Baldini e Baldissoni.
Detto questo, in due parole, se un PM ritiene che il fatto non costituisce reato, vuol dire che il fatto sussiste ma, per qualche ragione, non integra un reato penale.
Nel caso in questione, gli sms erano inventati di sana pianta, e quindi non può esserci alcuna ricettazione; la diffamazione - invece - era talmente grossolana da non poter ingannare o diffamare nessuno, anche se il fatto c'è stato.
Ecco un articolo (fonte: Blitzquotidiano) che spiega la questione. Preciso che il titolo (e il relativo punto nell'articolo) è errato perché per essere assolti è necessario sostenere un processo che, nel caso in esame, probabilmente neppure ci sarà per le ragioni sopra dette:

As Roma. I “pataccari” alla Marione assolti per “manifesta e ridicola monnezza”

ROMA – I “pataccari” alla Marione Corsi (in combutta con il giornalista in pensione del Messaggero Renga, suo figlio e il vice di Corsi Lomonaco) sono stati assolti per “manifesta e ridicola monnezza”. Erano stati sorpresi a confezionare un falso dossier contro il dg della As Roma Franco Baldini e il consigliere di amministrazione della società Mauro Baldissoni. I due dirigenti dovevano passare per “massoni” impegnati in “triplici fraterni abbracci”: il piano era far circolare trascrizioni inventate di sms e conversazioni telefoniche mai intercettate perché mai avvenute. Tentativo talmente maldestro che prima Il Fatto rifiutò anche solo di leggere le carte, poi un inviato delle Iene, Paolo Calabresi, andò a vedere il bluff, sputtanando, è il caso di dirlo, l’improvvisata combriccola in televisione. Con “monnezza” non si intende qui fare dell’ironia: sta scritto nero su bianco nella richiesta di archiviazione del pm Paola Filippi. I reati presunti sono talmente grossolani che sono diventati “impossibili”, quindi non meritano nemmeno di essere menzionati in un processo. Insomma non luogo a procedere, perché un reato per essere tale deve contenere almeno un minimo di plausibilità di ideazione e compimento. Un bel successo per Marione che dalla tribuna radiofonica già mena vanto del suo proscioglimento. Sorvolando sul dettaglio della “monnezza” che, per il pm, non configura né la diffamazione né la ricettazione contro Baldini e Baldissoni. La As Roma ricorrerà al gip, pretendendo il giudizio.

Comunque sia, La Repubblica ha pubblicato la richiesta di archiviazione, sicché parla quella per tutto:





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 Qualche altra notizia: un lettore del sito mi segnala che:

"1) in tutti (TUTTI) gli articoli usciti per la presentazione delle nuove iniziative dell'OMS era riportato quanto segue:

VIOLENZA AL MINIMO STORICO - Al minimo storico il numero di incontri con feriti - 107 rispetto ai 208 del campionato 2005/2006 (morte di Filippo Raciti) - come quello dei feriti tra i non appartenenti alle forze dell'ordine (123 oggi, 261 nel 2006). Straordinario l'abbattimento dei feriti tra le Forze di Polizia (66 rispetto a 510) a testimonianza dell'efficacia delle strategie adottate che, grazie alla collaborazione delle società che hanno messo a norma gli impianti, hanno consentito di impiegare le Forze dell'Ordine al di fuori degli stadi, lasciando l'attivitá di sicurezza all'interno agli steward, nel rispetto dei più avanzati standard europei. Praticamente azzerati gli incidenti lungo le vie di trasporto ferroviarie e autostradali, mentre rimane alta l'attenzione del contrasto all'illegalità con 121 arresti, 887 denunce e 4.774 persone sottoposte a Daspo". 

bene, faccio presente che Raciti è morto nel febbraio del 2007, quindi non solo nessun giornale ha rilevato l'errore ma probabilmente all'Osservatorio manco si ricordano di quando è morto il loro collega.

2) quest'altra bella perla....

Biglietti omaggio del Comune per le partite allo stadio di San Siro che finiscono nella mani dei bagarini e vengono rivenduti a semplici tifosi. Sì, avete letto bene. È successo domenica scorsa, in occasione di Inter-Roma, seconda partita del campionato di Serie A. La Guardia di Finanza, a quanto si apprende, starebbe già indagando sul caso. Nel mirino ci sono due biglietti del primo anello rosso laterale, per la precisione del settore Y01, fila 11, posti 23 e 24. 
Ticket emessi martedì 28 agosto, cinque giorni prima dalla partita tra nerazzurri e giallorossi. Su entrambi i biglietti non c’è alcun riferimento nominativo ai possessori dei tagliandi, ma solo la dicitura «Comune di Milano» e l’indicazione «omaggio». Si tratta di due dei 320 tagliandi a disposizione dell’amministrazione comunale, proprietaria del Meazza, per le partite di Inter e Milan, gestori dello stadio secondo la convenzione che risale al 2000. 
Quei due biglietti-omaggio sono finiti nelle mani di un bagarino. A testimoniarlo è stata una coppia di albanesi, un uomo e una donna, tipi distinti, arrivati a San Siro per assistere al match. Sono stati loro due ad acquistare i due biglietti da un bagarino che si aggirava nei pressi del Meazza. I due albanesi hanno avuto dubbi sull’acquisto di quei ticket: «Chi ce lo dice che non sono falsi?». Il bagarino li ha rassicurati dando loro il numero di cellulare e affermando: «I biglietti sono veri, ma se avete problemi a entrare allo stadio potete pure chiamarmi». 
La coppia di albanesi ha immediatamente verificato davanti al bagarino che il numero di cellulare fosse esatto e a quel punto ha comprato i tagliandi. Ma che ci fosse qualcosa di anomalo nel fatto che quei due ticket gratuiti targati «Comune di Milano» erano nelle mani di una coppia di stranieri non è un fatto che è passato inosservato. Risultato finale: le fotocopie dei due biglietti e il numero di cellulare del bagarino sono finiti nelle mani delle Fiamme Gialle. 
La domanda sorge spontanea: a chi erano stati assegnati in prima battuta quei due biglietti-omaggio del Comune? Una risposta ancora non c’è, ma potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Dall’inizio di questo campionato, la metà dei 320 tagliandi resta nelle mani dei politici di Palazzo Marino (sindaco, assessori, consiglieri comunali e presidenti dei Consigli di Zona), mentre l’altra metà è destinata a studenti, anziani e dipendenti comunali, in quest’ultimo caso attraverso un’apposita lotteria. Un modo per tagliare, almeno in parte, i privilegi ai politici. Una riforma voluta dall’assessore allo Sport, Chiara Bisconti. Il fatto che però alcuni ticket assegnati all’amministrazione comunale finiscano nelle mani dei bagarini dimostra che qualcosa nell’assegnazione dei biglietti non funziona. 
Un’anomalia che non stupisce Marco Cappato, consigliere comunale dei Radicali, che si batte perché i biglietti omaggio siano sottratti ai politici: «Ticket del Comune in mano ai bagarini? L’amministrazione ora comunichi a chi erano stati assegnati quei due tagliandi. Politici o semplici cittadini, il problema sta alla radice: i biglietti omaggio per il Comune sono troppi e il fatto che finiscano nelle mani dei bagarini dimostra che vengono violate anche le regole sulla tessera del tifoso». Ma i sospetti cadono su un Consigliere comunale del PDL il quale dà la colpa alla mamma. 
Sono infatti del consigliere Pdl Armando Vagliati i biglietti del Comune di Milano per Inter-Roma rivenduti tramite bagarino ad una coppia di albanesi. Lo ha scoperto nella serata di ieri la guardia di finanza. Lui si difende tirando in ballo la mamma 91enne che «gestisce i biglietti e li da alle persone del quartiere che altrimenti allo stadio non ci potrebbero andare».  (AH AH AH AH AH AH AH AH AH - risate mie)
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Per quanto riguarda la farsa dell'albo degli striscioni, una precisazione va operata. Ed è singolare che questa precisazione venga fatta su questo sito piuttosto che su quello dell'Osservatorio, che - spiace dirlo - deve avere un ufficio stampa evidentemente poco adatto alla comunicazione.
Andiamo con ordine: dopo la morte dell'Isp. Raciti - che, ricordiamo a giornalisti e osservatori, è avvenuta il 2 febbraio 2007 - venne varato dall'ONMS in data 08.03.2007 una specie di regolamento che stabiliva cosa poteva e cosa non poteva entrare in uno stadio, stabilendo regole burocratiche ridicole per il contesto in cui doveva essere applicato. Gli striscioni dei gruppi potevano essere autorizzati partita per partita o anche per l'intera stagione inviando fax vari a società e questure. L'Albo degli Striscioni, quindi, ha la funzione di semplificare la procedura onde evitare che gli striscioni dei gruppi debbano richiedere l'autorizzazione volta per volta, poiché - stando in bella vista sul terminale del Ministero dell'Interno - qualunque funzionario di P.S. può verificare se lo striscione è autorizzato o meno. Ovviamente ciò non può valere, come hanno scritto i giornali, per gli striscioni estemporanei, che dovrebbero seguire le astruse regole stabilite nel regolamento sopra citato, vero problema di tutta la questione. L'enfatizzazione dell'Albo degli Striscioni, praticata come al solito in modo fallimentare dal punto di vista mediatico visti i commenti che si leggono in calce alla notizia su tutti i quotidiani on line, doveva avere l'unica funzione di autocelebrare le iniziative dell'Osservatorio, propinando dati che - ammesso e non concesso siano assolutamente esatti - omettono di menzionare le vere ragioni del calo di incidenti e feriti, vale a dire la rinunzia volontaria alle trasferte da parte della maggior parte delle tifoserie. Del resto in Serie B lo scorso anno il 75% dei disordini avvenne per causa di Veronesi e Nocerini, tesserati, e in Serie A per mano di Juventini, Interisti e Milanisti, anche loro regolarmente tesserati. Ma questo l'Osservatorio non lo enfatizza.

Il Sondaggio on line sul quotidiano reazionario "La Repubblica": l'88% dei votanti ritiene l'Albo inutile e penalizzante.
Il 13% lo ritiene utile (vorrei conoscere uno per uno i 411 votanti). Resta da capire come possa un sondaggio dare una somma globale pari a 101 e non 100 (88 + 13 = 101).

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Altra mail su Inter/Roma:

INTER ROMA

fila alla cassa che vende biglietti solo a tifosi non residenti nella regione Lazio: un mio amico di Cassino, sentito dire che i controlli - almeno per chi non ha scritto proprio ROMA sulla carta d'identità - sono abbastanza lassi, ci prova e chiede un biglietto, gli da il documento....

Op - dove è Cassino?

Amico - in Campania

Op. - ah ok, allora tenga il biglietto......

e in ogni caso la domanda è sempre quella: perchè uno di Cassino dovrebbe essere meno pericoloso di un campano?

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Interessante articolo-inchiesta scritto da Vincenzo sul costo dei biglietti:


ROMA/CATANIA A DISTANZA DI QUATTRO MESI: QUANTO MI COSTA?

Il fatto che l’ultima partita casalinga della Roma nello scorso campionato e la prima nel nuovo sia contro la stessa squadra ci offre l’occasione ideale per fare un paragone sul listino prezzi.

 

Ci sono solo note negative, eccezion fatta per chi desiderasse recarsi in Tribuna d’Onore che risparmierebbe 20 euro. E c’è uno strano caso: unico settore in cui non c’è più lo sconto per i possessori della Privilege Card. Solo in Tribuna d’Onore i tifosi romanisti sono uguali?

 

Orbene, analizziamo prima il caso di un singolo tifoso che voglia recarsi in un qualunque altro settore dello stadio.

Chi assistette alla gara del 5 maggio in Curva, in Distinti e in Montemario top dovrebbe spendere 4 euro in più per assistere a quella del 26 agosto; in Montemario5 in più, come gli invalidi con accompagnatore in Tevere. Avendola nominata, chi ebbe la “fortuna” di pagare 37 euro per andare in Tevere laterale, per occupare lo stesso posto dovrebbe prepararsi a spendere ben 16 euro in più essendo stata “unificata” la Tribuna. Più fortunato chi andò in Centrale: risparmierebbe 1 euro.

 

Guai per un padre che volesse riportare il figlio under 14!

Gli aumenti di cui sopra sono decisamente più elevati: oltre ai 4 euro per sé stessi, altri 8 per andare in Curva, un totale di 12. Addirittura altri 10 per andare in Distinti, totale 14. Restasse a casa chi andò in Tevere Laterale: 16 euro in più per lui stesso, altri 19 per il figlio, per un totale di 35. Se andarono in Centrale, il padre risparmierebbe 1 euro per sé stesso ma dovrebbe spenderne 14 in più per il figlio, totale 13. Guai anche in Montemario: dopo averne spesi 5 in più per se stesso, si prepari a spenderne 22 in più per il figlio, totale 27. In Montemario top ben 27 in più, totale 32! Perfino nel settore famiglie si spende un po’ di più: il padre risparmia 2 euro, ma deve spenderne 4 in più per il figlio. Solo 2 euro, ma comunque in più. La Roma non vuole più gli under 14 allo stadio?

 

I biglietti sono più cari in buona sostanza per tutti, anche Donne e Over 65 pagano dappertutto di più.

Ma due casi sono da segnalare assolutamente:

·       gli under 14 pagano molto di più;

·       la Tribuna Tevere è stata unificata per modo di dire, a livello di prezzi sarebbe più corretto dire che è stata eliminata la Laterale.

 

Gli abbonamenti senza tessera sono stati sicuramente una gran cosa, ma mascherano una situazione non proprio rose e fiori a livello di biglietti singoli.

Sempre sui biglietti, Mattia (in relazione  a Roma/Catania):

"Ciao Lorenzo, volevo dirti che oggi ho provato a comprare i biglietti per le partite di campionato per usufruire dello sconto del 20% pubblicizzato dalla Roma, ma sul sito di listicket di questo fantomatico sconto nessuna traccia. Ovviamente sono andato avanti fino alla fine senza acquistarli perchè non vedo il vantaggio di comprare i biglietti allo stesso prezzo e in più pagare anche una sorta prevendita che per 3 biglietti a partita era di 5€.
Di questa storia ho scritto a tifosi@asroma.it e più volte su twitter all'asroma ma non ho ricevuto risposta.
Finchè la Roma sarà legata alla lottomatica, non si avrà mai un servizio decente, ma la Roma deve farCI rispettare, valeva negli anni passati e vale anche adesso"
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6 settembre 2012: uno torna dalle vacanze e si chiede: per quale motivo continuo a vivere in Italia? La risposta è sempre più difficile una volta che si leggono le varie notizie sui giornali e, poiché il calcio è l'anticamera della vita reale, quelle che più mi destano impressione sono proprio le notizie che da tale mondo provengono. Già si sapeva, ma l'ineffabile Osservatorio Nazionale sulle Manifestazione sportive ha messo in pratica quello che pensava da tempo, vale a dire l'Albo Nazionale degli striscioni da stadio. La cosa più bella è che tutti gli striscioni autorizzati dal Viminale sono consultabili on line: abbiamo così che nelle anteprime fornite ai giornali di regime, i cui articolisti non mancano di tessere le lodi della linea liberticida adottata e che fanno impallidire i più lontani regimi totalitari, già campeggiano le foto dei primi striscioni iscritti all'Albo del Viminale. Tralasciando le varie brutture viste, che fossi stato al Viminale avrei vietato proprio per l'antiesteticità, ci sono anche striscioni di una certa dimensione e ben fatti:





Per vedere tutti gli altri striscioni autorizzati, basterà cliccare qui (lascerò il link anch epiù in alto in modo che possa essere facilmente consultato): http://www.osservatoriosport.interno.gov.it/area%20tifosi/striscioni_serie_a.html
Sul punto, un interessante articolo di Maurizio Martucci sul Fatto Quoitidiano:

 

Stadi Panopticon e albo striscioni

 

Giù la maschera: nemmeno il Panopticon di Jeremy Bentham era mai arrivato a tanto. Il futuro degli stadi di calcio, presto a nuova vita col disegno di legge sugli impianti sportivi in terza lettura al Senato, è quello di veri e propri laboratori sperimentali a cielo aperto per il controllo delle masse. Tecnocrazia, burocrazia, mutazione genetica del tifoso in cliente profilato, strategie preventive in odor di repressione generalizzata, con tanto di verifica telematica di carichi pendenti e casellario giudiziario. Lo sfogatoio sociale è chiuso: allo stadio come in chiesa, più di cinema, museo e teatro.

 

Dopo la famigerata Tessera del Tifoso, gradualmente rivisitata dalle sentenze di garanti, TAR e Consiglio di Stato, l’Albo degli Striscioni è l’ultima novità dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazione Sportive, di stanza al Viminale. Con l’inizio della stagione calcistica, solo striscioni valutati, fotografati, schedati e autorizzati saranno esposti su spalti di casa e in trasferta. Come? Seguendo un iter al limite di gag di fantozziana memoria che, in tempi di semplificazione e snellimento procedurale, suona esattamente così. Labirintismo cristallino: “il tifoso che intende portare in trasferta uno striscione già regolarmente ne darà comunicazione alla società sportiva che organizza l’evento entro le ore 19,00 del giorno antecedente la gara. La società sportiva trasmetterà senza ritardo la comunicazione al responsabile del Gruppo Operativo di Sicurezza (coordinato da un funzionario di Polizia) per il prescritto parere, acquisito se non vi siano motivi ostativi”.

 

Lasciandovi ogni commento sull’Art. 21 della Costituzione (libertà di manifestazioni del pensiero) e sulla tutela dei diritti di espressione garantiti dall’Unione Europea (gli stadi, per lo più, sono comunali, quindi spazi pubblici e l’Albo degli Striscioni non è altro che una restrizione dell’opinione scritta dei cittadini, qui soggetta ad autorizzazione e censura della pubblica sicurezza), è chiaro ormai che il calcio della finanza, il calcio globalizzato del neocapitalismo di frontiera, il calcio industria delle multinazionali, spolpato dalle reti internazionali del crimine, il calcio violento della società della paura che per logiche di causa-effetto mischia spread, borsa, scandali, carte di credito e palloni gonfiati, con l’Albo degli Striscioni raggiunge l’apice dell’asfissia per tifosi disorientati, lobotomizzati, schiacciati, svuotati anche delle più elementari consuetudini, alimentate nei decenni da una religione civile giunta al tramonto.

 

Facciamocene una ragione. In America, i tifosi telecomandati dei Washinghton Wizards di basket, al centro del palazzo dello sport hanno un maxi-schermo che dice quando tifare, quando fischiare, cosa inneggiare e come farlo. In Inghilterra ci sono settori dove è vietato tifare in piedi. In Italia, più o meno, si è arrivati qui. Ecco perché uno spirito libero ed estroso come Filippo Tommaso Marinetti, avrebbe sicuramente abbandonato il calcio al suo destino e gli stadi alla loro tragicomica fine.

La tecnocrazia, la razionalità dell’irrazionale e la chiusura di ogni spazio vitale, anche verso il più elementare slancio ignoto e imprevedibile, è il colpo di grazia che schiaccia la goliardia del circo calcio, soffocando fantasia ed originalità degli striscioni. E’ il segno dei tempi, la morte dell’aggregazione sociale di curva, per un oscurantismo sovrano che amputa linguaggi giovanili e ritualismi sugli spalti, un tempo decodificati, oggi vietati: “Attente mamme, gli ultrà mangiano i bambini”, “Giulietta è na zoccola”, “Ilary e Totti: una letterina per un’analfabeta”, “Voi comaschi, noi cò le femmine”, “Baciamo le mani a Don Luciano”, “No agli steward, si alle hostess”, “Siete come il dentifricio, per-denti”…. è tutta roba da archeologia preistorica. Avvisate il buon Cristiano Militello di ‘Striscia la Notizia’: domani dovrà trovarsi un nuovo lavoro.

 

MAURIZIO MARTUCCI

IL FATTO QUOTIDIANO.it

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/06/stadi-panopticon-e-albo-striscioni/344164/


Visto che si chiama in causa Cristiano Militello, lo stesso Cristiano scrive a questo sito per poter fare una precisazione in ordine a una sua intervista pubblicata oggi sulla versione cartacea del quotidiano "Il Messaggero", a pagina 13:

"Senza inerpicarmi in sterili richieste di puntualizzazione col Messaggero - che comunque ringrazio per lo spazio concessomi - in riferimento all'intervista uscita oggi sul quotidiano a pagina 13, ci tengo a dire che le frasi "Non sono per il lassismo e i furbetti...." (....) "Una furbata di cattivo gusto che fu giustamente stigmatizzata..." NON SONO MAI DA ME STATE PRONUNCIATE. Affido al tuo sito questa piccola ma importante precisazione Grazie CM"
Sempre in tema striscioni, iniziamo con le e-mail, precisando sin da subito con tutti che non risponderò a qualsiasi domanda relativa alla procedura per fare autorizzare uno striscione: basta andare sul sito dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive oppure a qualsiasi Questura d'Italia:
"domanda banale... cosa non rientra nella categoria "striscione"? gli stendardi? quali sono le dimensioni minime per cui questi non ti possono cacareilcazzo? ".
Sullo stesso sito che spiega come potete fare autorizzare i vostri striscioni, c'è anche questo bellissimo sondaggio celebrativo "C'era una volta l'ultras": http://www.osservatoriosport.interno.gov.it/c_era_una_volta_ultras.html che però non è più disponibile ed era del tipo "il caffè ti piace berlo bollente oppure bollente?", tanto che dopo avere iniziato a farlo, qualche mese fa, ho desistito, visto che era per celebrolesi, con tutto il rispetto per questa sfortunata categoria, ovviamente.
La risposta, quindi, a cosa rientra nella categoria "striscione", può avere quale risposta solo questa: "Si definisce striscione tutto ciò che non è occultabile tra gli attributi maschili ovvero in qualsiasi altra parte del corpo umano".
Dopo di ciò, vi risulta che qualche giornale di regime abbia riportato questa notizia (che riporto in inglese e tradotta in italiano) pubblicata sul popolare "Daily Mail"?

Four Arsenal football fans were arrested inside Liverpool's Anfield stadium after a man was beaten to death on a city centre street. Stuart Smith, 33, from London, died in hospital in the early hours of Sunday morning following an alleged assault in Liverpool city centre.
The four men, two aged 39, a 33-year-old and a 27-year-old, who are also from the London area, were later arrested at Anfield during Liverpool's game against Arsenal. The men remain in custody for questioning.
Merseyside Police said detectives do not believe the incident, which may have been recorded by a passer-by on a mobile phone, is football or gang-related or that Mr Smith was known to the suspects.
Police were called to Back Colquitt Street at about 2.45am on Sunday following reports that Mr Smith had been assaulted.
He was taken to the Royal Liverpool Hospital where he died a short time later.
A Merseyside Police spokesman said: 'Officers are keen to talk to anyone who was in the area at the time and may have witnessed the incident.
'They are particularly keen to trace a man who may have captured part of the assault on his camera phone.'
A post mortem examination is due to be carried out later by a Home Office pathologist to establish the cause of death.
Forensic examinations have taken place at the scene of the incident, in a busy part of the city centre and close to a number of popular bars and nightclubs.
Quattro tifosi dell'Arsenal sono stati arrestati all'interno dello Stadio di Anfield dopo che un uomo è stato picchiato a morte in una via del centro. Stuart Smith, 33, di London, è morto in ospedale nelle prime ore di domenica mattina dopo aver subito una aggressione nel centro di Liverpool.
I quattro uomini, due di 39 anni, uno di 33 e uno di 27, che anche risiedono nell'area di Londra, sono stati arrestati più tardi ad Anfield durante la partita del Liverpool contro l'Arsenal.
Gli uomini rimangono attualmente in custodia per potere essere interrogati.
Gli investigatori della Merseyside Police said non credono che l'incidente, che potrebbe essere stato filmato da un passante con un telefoninowhich may have been recorded by a passer-by on a mobile phone, sia relativo al calcio o a questioni di gangs o che il Sig. Smith fosse conosciuto ai sospettati.
La polizia è stata chiamata a Back Colquitt Street all'incirca alle ore 02.45 del mattino, per via del fatto che era stata segnalata una aggressione al Sig. Smith.
E' stato portato al Royal Liverpool Hospital dove è morto poco dopo.
Un portavoce della Merseyside Police ha detto: "La polizia è disponibile a parlare con chiunque fosse nell'area e che può avere assistito al fatto. IN particolare sono interessati ad ascoltare un uomo che potrebbe avere filmato la scena con il suo telefono".
Una autopsia dovrà essere praticata per stabilire le cause della morte.
Sul posto sono stati compiuti accertamenti forensi, in una parte della città affollata e vicina a popolari bar e night club.




3 settembre 2012: arieccoce: in costruzione la pagina di Inter/Roma.
Giornalai:

"Ciao LZ,la stagione e cominciata ma come nella passata stagione (sempre in occasione della trasferta di milano)ce qualcuno che inventa notizie.....nella passata stagione il corriere dello sport ne fece un titolo a 4 colonne"invasione a milano"(in realta i romanisti al seguito furono poco piu di 500),questa volta invece ne hanno parlato in un articolo,ma sempre inventando i numeri dei bigl.venduti 2000,anche sky nel prepartita parlava di 50000 spettatori e di 2000 romanisti al seguito.la mia domanda e ma dove li hanno visti?soffrono di allucinazioni o come invece penso nn ce la fanno a parlare di una tifoseria che da 2 anni diserta i settori ospiti per protesta contro la tessera.complimenti a questi cialtroni che di dire la VERITA nn gliene frega niente .ieri si e no c erano 40000 spett e 400 ospiti(tra i quali molti nn tesserati)saluti non tesserati Fabio "




27 agosto 2012: come promesso, le foto di Roma/Catania. Da primi di settembre si torna a pieno regime.


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