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5 febbraio 2006: in costruzione la pagina di Parma/Roma.
Riguardo Rieti, mi scrive Paolo:
"Sono Paolo tifoso romanista d.o.c. di Rieti. Lo stadio permette di vedere la partita anche da fuori, specialmente negli spazi tra le tribune e le cuve ( si nota anche nella seconda foto che hai messo sul sito). La visuale è facilitata, sempre entro certi limiti, dal fatto che ci sia una collinetta accanto allo stadio. Questo, poi, si trova lungo la strada che porta al Terminillo ( s.s. 4 bis ) quindi le parti circostanti sono sopraelevate. Non ha la pista di aletica perciò le distanze sono ridotte e qualcuno, che si trova per caso fuori, può farsi sentire benissimo".
Mi scrive Daniele: "ad aprile andrò per una settimana a Londra e dato che Arsenal- Fulham- Westham e Chelsea giocano in casa,mi piacerebbe assistere ad   almeno una delle loro partite. Come posso fare per l'acquisto del biglietto? Lo posso acquistare direttamente il giorno della partita o anche lì Pisanu ha fatto proseliti?" daniele.tiberi1980@libero.it .
Riguardo la trasferta di Bruges, mi ha scritto un hotel che sarebbe lieto di ospitare i tifosi della Roma:
Hotel Koffieboontje
Hallestraat 4
8000 Brugge
Tel. +32-50 33 80 27
Fax. +32-50 34 39 04
email: groups@hotel-koffieboontje.be
website: www.hotel-koffieboontje.be


4 febbraio 2006: Repubblica on line è tornata sui propri passi - va dato atto di aver riconosciuto l'errore commesso - correggendo la dicitura della foto n. 11 della galleria fotografica di cui avevo detto in precedenza.
Prima di tutto, una recensione. E' uscito il libro sulla storia degli ultras della Cremonese. Me lo sono letto tutto in tre ore buone e devo dire che ne ho apprezzato l'obiettività e la bella struttura. Contiene le foto della tifoseria grigiorossa e, in ordine alfabetico, tutte le squadre con cui la squadra lombarda ha avuto a che fare. Leggendolo ho avuto il rimpianto di non tifare per una squadra come la loro... Al di là dei concetti di "tostezza" degli ultras, chi si può dire più ultras dei cremonesi e, più in generale, di tutte le squadre che navigano in tutte le serie dalla A alle più infime categorie? Ragazzi, questi hanno visto davvero tutti gli stadi d'Italia, altro che noi! Noi siamo fortunati sotto altri versi, dal punto di vista sportivo, ma per altri versi perdiamo tanto (e, sempre dal punto di vista sportivo, speriamo ci continuare a perderlo!). Aneddoti, racconti, materiale e curiosità. Veramente ben fatto.
"Cosa vuol dire ultras?
Ci chiamano ultras e molti ci disprezzano.
Costoro li voglio ringraziare per primi.
Siamo arte vivente.
Siamo aggregazione e disgregazione.
E siamo ribellione.
Non saremo mai come ci volete.
Perché dietro ogni grido, c'è solo rabbia, c'è solo amore.
Noi siamo i Cremonesi ed è così che facciamo l'amore con la vita.
Per sempre ultras".
Chi lo volesse ordinare:
tuna1963@hotmail.it

Annuncio: "Ciao Lorenzo, dal momento che un mio amico non e' riusito a comprare il biglietto per domani, ti pregherei di mettere questo annuncio,se qualcuno avesse un biglietto in  piu' vi prego di contattarmi al 338-1379225 grazie luca".
Molti mi hanno fatto notare questa notizia: "Cassazione: I fumogeni si possono portare negli stadi
Divieto di accesso allo stadio per chi porta mazze, anche se chiuse in auto, libero accesso invece ai fumogeni. Lo dice la Corte di Cassazione intervenendo nel caso di due tifosi ai quali era stato imposto il divieto di entrare allo stadio perché in possesso di una mazza da baseball chiusa in auto e di sei fumogeni. I supremi giudici di Piazza Cavour, con due distinte sentenze della III Sezione penale composta dallo stesso collegio (sentenza 4497 e 4498), ha espresso due verdetti contrastanti perchè da un lato sostiene che si possa vietare ad un tifoso di entrare allo stadio in base al solo possesso di un oggetto atto ad offendere anche se chiuso nel bagagliaio dell'auto; dall'altra, invece, gli ermellini sostengono che non si può vietare lo stadio ai tifosi in possesso di fumogeni a patto che non ne facciano oggetto di lancio". Esatto, è proprio così, e non è neanche una novità. Fu proprio un mio ricorso per un tifoso di una squadra avversaria ospite a Roma che nel 2001 fece pronunciare per la prima volta la Cassazione. Oggi si vede che c'è stata un'altra sentenza identica. La legge 401/89 NON prevede la diffida per chi accende torce e fumogeni, sempre che questi non vengano lanciati creando pericolo per le persone. Questo non vuol dire che ne sia permesso l'ingresso: portarle è reato e si verrà giudicati con un processo per il porto della torcia, ma se usata a fine folkloristico non può dar vita a una diffida, in quanto la persona che la usa in tal modo non può essere ritenuta pericolosa (ed in effetti non lo è: chi accende un fumogeno per far festa fa una cosa vietata ma che non mostra un animo pericoloso, chi invece la lancia verso i tifosi avversari dimostra di essere un soggetto pericoloso.
A Roma la Questura lo ha capito così come in altre città: si limita a fare la denuncia ma non diffida. Altre questure non lo hanno capito: ad esempio tre tifosi del Manfredonia sono stati diffidati dalla Questura di Grosseto perché hanno acceso delle torce. Se si interviene rapidamente si possono far annullare le diffide. Tutto qui.
Ed ancora, da Parigi: "Ciao Lorenzo, mi chiamo Xavier, vivo a Parigi ed hai dedicato uno spazio sull'esistenza del nostro gruppo nella rubrica "la roma all'estero", del quale ti sono riconoscente. Essendo quassu' il sentimento di nostalgia enormemente smezzato tra tutti i romani nel nord europa la trasferta di Bruges si annuncia quì come una zona di conquista. Tra i fedeli di Parigi , Bruxelles e Berlino, per esempio si è arrivati a circa 400 tifosi. C'è l'intenzione di preparare una coreografia magari, da coordinare con qualcuno della Sud. I miei contatti pero' sono belli che ossidati. Hai magari qualche idea o qualche nome in mente?". Intanto pubblico la richiesta, specificando di fare capo a me così vi metto in contatto con Xavier. Poi se ci sono difficoltà ci penso io a organizzare il contatto.
Ricevo questa e-mail:
"Ciao lorenzo.
ti scrivo questa email sperando che la tua sensibilita possa riuscire a scrivere un articolo di condanna nei confronti di chi ha scritto il seguente striscione apparso nel muretto dei boys:''meglio un allenatore pelato che uno col mento deformato''.
pensavo che lo schifo e la vergogna riguardasse principalmente la curva laziale:''malgioglio torna dai tuoi mostri''....ricordi,vero?
gia pochi mesi fa se non ricordo male il fratello di zappavigna se ne e' uscito con delle espressioni veramente  infelici, del tipo ''oggi chi fa gli scontri allo stadio e' un minorato....la frase non la ricordo bene precisamente,ma il senso e' questo.
perche' mi sento cosi' particolarmente risentito dallo striscione su capello?
io sono nato con (elenca un difetto che per privacy non menziono, n.d.L.),e la mia infanzia non e' stata delle piu' felici a causa di battute offensive e raccapriccianti sul mio ''difetto di (anche qui ometto di dire il difetto, n.d.L.) '...ero ''il marziano'',''il (....)'' etc.etc.
negli anni 80 ho cominciato grazie ad un ragazzo che abitava accanto a me a frequentare la sud...
ed e' stata proprio ''la sud'' a temprarmi e a darmi coraggio forza e determinazione per superare problemi che sembravano senza soluzione.
il mio carattere me l'ha forgiato magicamente la cara vecchia curva sud...
prendo atto che i miti prima o poi finiscono,ed oggi sono daccordocon te quando affermi cheil movimento ultras e' alla frutta...
alla frutta marcia dico io!!!
 da ''ultimo dei romantici'' ricordo con nostalgia un  meraviglioso adesivo che ho conservato gelosamente:''quando finira la nostra storia...comincera la nostra leggenda''....cucs.
mi fermo qui...magari un giorno che vorrai ci facciamo una bella chiacchierata davanti a una braciolata...
per mesarebbe un onore:sei una delle poche persone di questa curva sud di oggi che stimo veramente.
con affetto e ancora tante grazie per quel bellissimodocumentario che haimeso sul tuo sito sul commando.
p.s.il tuo articolo sulle inesattezze del corriere della sera sul cucb in foto l'ho letto solo adesso....
e' un problema del mio pc o del sito asromaultras.it?
diverse volte trovo gli aggiornamenti solo dopo alcuni giorni...mistero della fede!!!
cmq se mi collego con questo pc non ho problemi...
solo col notebok leggo in ritardo gli aggiornamenti....bohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!
ciao e scusa lo sfogo,e la passione per la magggica chemi ha fatto andare ''fuori tema''. ;) I. 80.
Ecco che si apre una parentesi enorme, che va a sconfinare sia nel passato Roma/Livorno che, più in generale, nell'intera sottocultura del calcio "da stadio". Cosa è una partita di calcio? E' o non è un luogo dove escono le peggiori cose dalle bocche delle persone perché è il contesto che agevola e, tutto sommato, "permette" tutto o quasi tutto? Quando si canta "devi morire" o "10-100-1000 Paparelli" veramente si pensa che quella persona riversa sul prato debba REALMENTE morire o che 1000 laziali debbano REALMENTE fare la sorte di Vincenzo? Per parte mia, giuro che quando cantavo "Ubriacone con l'orecchino Paul Gascoigne facci un b****** " non ho MAI sperato che REALMENTE me lo facesse, vista la mia assoluta eterosessualità.
Mio padre - persona strasensibile - mi dice che spesso negli anni '50 all'arbitro si urlava "possi vestì sempre de nero" ed anche in questo caso qualche vedovo rimasto traumatizzato dalla scomparsa della moglie poteva sicuramente risentirsi ("Come può questo individuo gridare un'offesa tanto grande? Ho appena perso mia moglie e so' io quanto ho sofferto!", mi sembra di sentirlo) se fosse corretta l'interpretazione che il nostro amico giallorosso dà della vicenda. E, se si analizza una frase a freddo, rendendola avulsa dal contesto in cui viene pronunciata o scritta, è sicuramente così.
Verrebbe mai in mente a I. 80 di gridare in faccia a una persona, per strada, "pezzo di merda", così come probabilmente avrà fatto allo stadio nei confronti di qualche giocatore avversario? Il tutto non deve invece essere ricondotto - con meno sensibilità e più rozzezza - a una semplice provocazione parasportiva che nasce e muore in quel momento? E se non lo è, chi stabilisce il limite? Quanti, tra quelli che hanno detto peste e corna sugli striscioni esposti a Roma/Livorno, si sono poi messi a ridere per quello fatto dai Boys a Roma/Juventus? Su "Il Romanista" e su tutti i quotidiani quello striscione è stato definito "divertente", "irridente", "scherzoso", senza alcuna voce contraria. Senza voler perdere la stima di I.80, credo che, da un lato, la risposta la si possa trovare anche nella pagina 3 di Roma/Livorno, tra i vari, ultimi, commenti che ho aggiunto. Per parte mia, è facile rispondere, perché vado a ripetere quello che ho sempre detto. Molto dipende da se stessi. Fino ai 22 anni ero tipo Angelo Branduardi. C'avevo più capelli io che tutti i miei amici messi insieme. Madre Natura poi ci ha messo lo zampino e nel giro di poco ho preferito rasarmi quasi a zero per diminuire l'effetto della pelata che inesorabilmente appariva. Certamente anche al sottoscritto dava molto fastidio la cosa (tuttora mi piacerebbe usare il gel o frami la riga da 'na parte!) ma, una volta capito che non c'era nulla da fare, mi sono messo l'anima in pace. Questo non mi ha impedito di cantare, "Ottavio Bianchi pelato, la Roma c'hai rovinato", né mi ha offeso lo striscione dei Boys visto che parlava di uno Spalletti pelato.
In uno stadio, si tratta di voler dare fastidio a QUELLA particolare persona rimarcandone una diversità (che non vuol dire minorità) in quanto avversaria e NON di volere offendere una categoria.
"Niente di personale, socio" avrebbe detto all'enorme hooligan nero del Chelsea che aveva terrorizzato mezza Inghilterra qualcuno dei protagonisti dei tanti libri sugli hooligans del calcio editi in Inghilterra mentre insultava qualche giocatore di colore. Credo che meglio di me ci abbiano pensato Eddie e Dougie Brimson a chiarire la cosa in qualche loro libro. I due fratelli non saranno degli studiosi o dei sociologi, ma credo che - con qualche decennio di frequentazione degli stadi - centrino il punto. Lo striscione su Malgioglio citato da I. 80 è, invece, di segno diverso e realmente spregevole anche in uno stadio, perché incentra l'attenzione sulla diversità NON sul giocatore avversario in campo (da distruggere, da umiliare) ma su altre persone sfortunate che nulla hanno a che vedere con l'evento sportivo. Per questo non metto i due striscioni sullo stesso piano e li considero profondamente diversi.



3 febbraio 2006: prima di tutto: si cercano donatori con gruppo sanguigno 0 negativo per un bimbo. Chiamare il Dott. Di Carlo, Centro Trasfusioni Bambin Gesù, 0668591. Se possibile fare girare.
Passando a cose più frivole: "Io so che ti sono arrivate centinaia di mail, soltanto che una piccola riflessione sulle dichiarazioni di pisanu (post denunce a 11 persone) andrebbero fatte. Sappiamo tutti che TDR sono un gruppo della Sud, ma per Pisanu incredibilmente no!! vatti a leggere le sue dichiarazioni (www.corriere.it) Allora qui sorge un dubbio....Ma se i 'protagonisti' NON sono tifosi della roma e NON fanno parte degli ultras della roma (come dice pisanu)...ALLORA COME SI PUO' ANCORA GIUSTIFICARE LA SQUALIFICA DEL CAMPO se i danneggiati sarebbero sia l'as roma che i TUTTI i suoi tifosi??
A sto punto ci dovrebbero revocare la sanzione no?". Certo, se così fosse... Ma Pisanu lo conosciamo tutti.... ha fatto quell'aborto di legge, figuriamoci se conosce le curve e gli stadi.... Comunque sia:
"La Lega calcio ha deciso di far disputare la gara di campionato tra Roma e Cagliari dopo la squalifica di un turno allo stadio Olimpico, allo Stadio
''Centro d'Italia'' di Rieti. ''Il Comitato di Presidenza della Lega Nazionale Professionisti -si legge nella nota- preso atto della squalifica del campo di giuoco della societa' A.S. ROMA S.p.A. per una giornata effettiva di gara, con obbligo di disputare la medesima a porte chiuse, inflitta dal Giudice Sportivo, ha designato lo Stadio ''Centro d'Italia'' di Rieti quale campo neutro per la disputa a porte chiuse della seguente gara della 5a giornata di ritorno del Campionato di Serie A Tim: Roma-Cagliari, in programma l'8 febbraio 2006 con inizio alle ore 20.30''. Ecco alcune foto dello Stadio di Rieti... Qualche romanista di Rieti può far sapere se ci sono... "punti di osservazione" lì intorno?
Grazie a Carraro e soci, svanisce la meritocrazia:
Ripescaggi: conteranno pubblico e tradizione
ROMA- Come ovviare al progressivo calo di spettatori negli stadi visto che le tv non possono essere spente? La Federcalcio comincerà con una nuova formula per i ripescaggi che favorirà le grosse città. L’obiettivo è di riavere nel minor tempo possibile soprattutto il Napoli, ma anche Genoa e Bologna, in A. Quando si apriranno varchi per il fallimento o la mancata iscrizione di qualche club, il vuoto sarà colmato con una graduatoria basata su questi pesi: 50% per la posizione in classifica, 25% per la tradizione sportiva, 25% per il bacino d’utenza. Escluso chi commette nella stagione un illecito. Il Genoa dalla C in B quest’anno deve andarci con le proprie gambe. Questo significa che a fine stagione il Bologna, se qualcuno fallirà o non sarà ammesso, potrà ritrovarsi in A. E tra due la stessa cosa potrà dirsi per Napoli e Genoa.
Le decisioni del CF somo venute dopo il maxi-convegno di tre giorni sul futuro del calcio, al termine del quale Carraro ha affermato: «A maggio chiederemo al nuovo Parlamento una legge». Facile immaginare che sarà abrogativa di quella che dal ’99 considera soggettivi i diritti tv. Si potrà così tornare verso il 2010 alla vendita collettiva, naturalmente nel rispetto dei contratti pluriennali in essere. Insomma, Juve, Milan, Inter e le altre non possono essere espropriate di quanto già firmato con le tv. Nel frattempo l’equilibrio dei campionati resterà affidato alla mutualità per la quale le società di A e B stanno battagliando senza spiragli. Quando se ne apre uno, viene chiuso regolarmente il giorno dopo".


2 febbraio 2006 (pomeriggio): on line alcune foto di Roma/Juventus. Altre in inserimento. Divertente e-mail:
"Ciao Lorenzo, so che sei un fan del decreto pisanu e per questo Ti porto la mia piccola testimonianza di solidarietà: l'altro giorno, per acquistare il biglietto di roma-juve, sono andato alla solita ricevitoria, ho comunicato da bravo cittadino i miei dati anagrafici (senza esibire alcun documento) e mentre contavo i soldi in mano mi sono sentito rispondere che avevo già acquistato il biglietto. Per prima cosa ho pensato "oddio sono vermante rincoglionito, l'avevo già
preso e non me lo ricordo" poi però ho fatto mente locale ed ho concluso che sono rincoglionito ma non fino a questo punto...allora ho pensato ad un regalo di qualche amico...se, con le braccia corte che c'hanno...ho chiamato la mia ragazza, mio padre, mia madre, mia sorella ma niente, nessuno mia aveva fatto il gradito presente. Allora, come spesso accade in Italia, ho dovuto fare di necessità virtù: ho fatto invertire il nome con il cognome, lasciando la stessa data di nascita ed  il biglietto si è miracolosamente materializzato nelle mie mani... Ora che la partita è andata bene, comunque, mi resta più di un dubbio: chi ha acquistato il biglietto con i miei dati? Come ha fatto? Cosa ha fatto allo stadio? Se domani viene qualche solerte agente di pubblica
sicurezza e mi contesta qualche reato come faccio a dimostrare che non ero io?...il decreto pisanu, oltre che inutile e privo logica, inizia a diventare anche pericoloso... ps a questo punto, per dimostrare a la stupidità del sistema, sarebbe divertente acquistare un tagliando con il nome, cognome e data di nascita di pisanu ed inviarglielo per posta. ciao alfio".
Notizia ANSA:  "- ROMA, 2 FEB - Sono 11 le denunce scattate per gli striscioni nazisti esposti all'Olimpico e 4-5 persone risponderanno penalmente, fa fatto sapere Pisanu. Per quelle scritte definite 'ignobili' dal ministro dell'Interno, i colpevoli rischiano una condanna da 3 mesi ad un anno. 'Allo stato attuale - spiega - si puo' sostenere che i responsabili appartengano a gruppi d'estrema destra legati a Forza Nuova. Auspico massima severita''. Il segretario di FN ha annunciato che denuncera' il ministro".
La Repubblica on line mi aveva piacevolmente stupito quando ha inserito - oggi - una galleria fotografica con frammiste foto del 1979 e di oggi relative alla politica negli stadi. Le foto qui sotto sono di Torino e Juventus in quegli anni. La cosa vergognosa, sciacallesca e da giornalismo d'accatto la si ha nella undicesima fotografia dove, dietro le bandiere naziste collocate sulla vetrata c'è una ragazza bionda che telefona, probabilmente ignara o inconsapevole di tutto, con la sciarpa della Roma al collo. Questa la dicitura che illustra la foto: "Donne protagoniste della vergogna dell'Olimpico durante Roma-Livorno".
Ecco, io spero che questa ragazza quereli immediatamente La Repubblica perché questo è un modo VERGOGNOSO di fare giornalismo.
 


2 febbraio 2006: la macchina fotografica (o meglio, le pile) non hanno funzionato e sono costretto a... elemosinare le foto di Roma/Juventus. Potete mandarmene qualcuna?

1° febbraio 2006 (pomeriggio): altri commenti su Roma/Livorno nella pagina 3 e (come spesso accade) l'analisi meno populistica viene effettuato dal quotidiano Il Manifesto, il cui articolo potrete leggere nella medesima pagina. Le foto di Roma/Juventus saranno on line verso l'una.

1° febbraio 2006: volevo fare la rassegna stampa ma co' tutte queste e-mail non riesco a fare una cosa completa. Per il momento pubblico nella pagina 3 di Roma/Livorno le e-mail che mi avete mandato con le relative risposte. Piuttosto, solo a tarda ora ho avuto modo di leggere l'allucinante articolo di Emanuela Audisio su "La Repubblica" di oggi, con tanto di foto di tifosi ignari che stanno al cellulare o ragazze che nulla c'entrano con quanto accaduto messe alla berlina. Che bisogno c'era di fare una cosa del genere? Comunque sia, aggiornata la Coppa Disciplina.


31 gennaio 2006 (pomeriggio): stasera altri dossier e commenti sui fatti di Roma/Livorno. La risposta dello Stato non si farà attendere e alle persone realmente reponsabili di reati sarà necessario aggiungere gli immancabili innocenti (tipo le persone che hanno materialmente retto gli striscioni incriminati) al fine di far uscire la notizia sulla stampa con la massima enfasi possibile.
Quale anteprima, mi sento però di inserire l'articolo di Stefano Petrucci sul Covvieve della Seva di oggi, non tanto per il contenuto (praticamente un copia ed incolla riarrangiato de "La storia della Curva Sud" che leggete sul mio sito, quanto per la foto a corredo dello stesso. Io non so se un ragazzino di 15 anni che sventola una croce celtica o altro ne conosce o meno il significato (perché bisognerebbe conoscerlo personalmente e chiederglielo) ma so che chi ha curato l'articolo sul Covvieve della Seva non sa cosa sono le tifoserie più o meno organizzate: la foto sopra - usata per richiamare il Commando Ultrà Curva Sud - è del Commando Ultrà Curva B del Napoli. Altre chicche d'anteprima: gli striscioni scritti con la carta velina, nascosti a strisce negli assorbenti e fatti entrare allo stadio per poi essere ricomposti. Siamo alla leggenda, ai vecchi articoli di Fabvizio Voncone (a proposito, che fine ha fatto?).
In fondo li amo, se non ci fossero non saprei cosa scrivere. A stasera.



31 gennaio 2006: abbiate pazienza: ho ricevuto tante e-mail e c'è molto materiale da inserire. Solo ora riesco a mettere altre foto nella pagina 2 e ad inserire la pagina 3 con il dossier su Roma/Livorno.

29 gennaio 2006: inserita la pagina di Roma/Livorno.

28 gennaio 2006 (pomeriggio): inserite altre foto di Juventus/Roma.

28 gennaio 2006: inserite alcune foto di Juventus/Roma e qualche resoconto di chi non è potuto arrivare... Al riguardo, bel gesto dell'A.S. Roma, che sta iniziando a capire cosa vuol dire ricucire il rapporto Società/tifosi:
"A.S. Roma S.p.A. per voce dell’Amministratore Delegato Rosella Sensi, appreso che alcuni tifosi, muniti di regolare tagliando, non sono riusciti, per le avverse condizioni climatiche a raggiungere Torino, per assistere all’incontro di andata, valevole per i quarti di finale di Tim Cup Juventus-Roma, intende invitare alla gara di ritorno Roma-Juventus i suddetti tifosi. Per avvalersi di questa possibilità, occorrerà recarsi presso la Biglietteria del Centro Sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria, muniti del tagliando non utilizzato nell’incontro di Torino, nei giorni di lunedì 30 e martedì 31 gennaio 2006 dalle ore 10.30 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00".


27 gennaio 2006: in costruzione la pagina di Juventus/Roma. Ho notato con piacere, oltre alla bella vittoria, che la Roma ha finalmente (ri)giocato contro la Juventus in rosso... Evidentemente porta bene, e comunque un plauso alla Società per la scelta.

26 gennaio 2006 (pomeriggio): grazie al Roma Club Alghero, inserite 4 foto di Cagliari/Roma 2005/06. Sono ormai diverse le tesi universitarie sul mondo ultras. Marco ne ha scritta una (si è poi laureato con 110) per la Facoltà di Scienza della Comunicazione. L'ho messa nella pagina della bibliografia.


26 gennaio 2006: aggiunta la pagina 3 di Udinese/Roma, con le foto di Marko, tifoso romanista Sloveno.
E' un po' che non vengo in curva. Mi chiede Palmerino: "Io ho comprato un biglietto in curva sud settore 16, ho tutti i miei amici nella 18,per arrivarci devo per forza scavalcare, oppure posso provare a passare dal tornello  n°18 ? aspetto una vostra risposta grazie. Spero che mi rispondiate". Insomma, come funziona?
Quei maledetti cosi leggono anche il settore oppure basta che il biglietto sia valido e si entra?
Aggiornata la Coppa Disciplina.
Altra cosa: nella stagione 2000/01, in occasione di Udinese/Roma cadde nel fossato Mario del XXI Aprile che sta intentandoi una causa di risarcimento danni per le lesioni subite. Sembra che un tifoso dell'Udinese fosse caduto, in occasione di altra partita, nel medesimo fossato della curva opposta e che stessa sorte sia toccata ad un tifoso del Modena. Chi ha dati certi di questi due episodi (mi rivolgo ovviamente ai tifosi di Modena e Udinese), può contattarmi in modo che possa dare informazioni all'avvocato che sta seguendo Mario? Grazie per l'aiuto.
l Questore di Torino Achille Catalani per scoraggiare l'esodo (sai che esodo de giovedì sera) dei turbolenti tifosi giallorossi ha evidentemente invocato con grande forza Zeus pregandolo di mandare il maltempo e questi gli ha dato una mano, in modo forse eccessivo: mi viene infatti segnalato che il tempo giovedì sera in occasione di Juventus/Roma sarà proibitivo: "...ho anche chiamato un numero e mi hanno detto che i maggiori problemi si incontrano se passi da Genova... quindi mi hanno consigliato sia per l'andata che per il ritorno di fare Firenze Bologna Piacenza Torino.... comunque sarà proibitivo specialmente il ritorno e c'è rischio di rinvio partita... consiglia a tutti coloro che vogliono andare in auto di munirsi di catene!!!!!!!Ti invio anche la previsione del tempo nel dettaglio www.ilmeteo.it/previsioni.htm". Capirai! pensa il Questore! Tutti i feroci romanisti con le catene nelle macchine.... Il Questore sviene! Obbligo di catene a bordo per tutti tranne che per i romanisti? Come faranno? Li faranno morire di stenti nella neve e poi diranno che erano degli incoscienti senza catene ? C'è una sola soluzione: Questore richiama Zeus e fagli cambiare idea!)
Previsioni del tempo per giovedì
Zeus
Il Questore di Torino, Achille Catalani


25 gennaio 2006: la storia della Curva Sud è stata tradotta anche in brasiliano/portoghese. Inserite altre foto (tra cui una molto bella della Roma sotto la Sud) di Udinese/Roma.

24 gennaio 2006: inserite altre foto e tre video di Udinese/Roma e anche la pagina 2 della stessa partita. Scusate gli aggiornamenti un po' scarsi ma è stato un periodo di lavoro molto intenso. Con molta curiosità ho visto tra le foto di Udine quelle di alcuni tifosi della Roma polacchi che hanno acceso delle torce.... tutti tatuati, tutti pelati, ma da n'do escono? Inseriti (un po' in ritardo per le ragioni dette sopra) i commenti su Roma/Reggina.
Notizia: "(ANSA) - ROMA, 22 GEN - Secondo il settimanale 'Welt am Sonntag' ci sara' una sospensione parziale degli accordi di Schengen per garantire la sicurezza dei Mondiali. I controlli alle frontiere della Germania non saranno reintrodotti per tutta la durata dei campionati mondiali, scrive il settimanale tedesco, ma solo in occasione di partite per le quali sono segnalati per esempio forti afflussi di tifosi possibilmente violenti. Prevista anche la presenza in volo di aerei della Nato". Ah, beh, certo: in Europa transitano liberamente (o quasi) droga, capitali illegali, prostituzione, tratta minorile e via dicendo e per cosa sospensono il trattato di Schengen? Per gli hooligans! Sono una manica di buffoni.
Aggiornata la Coppa Disciplina.
La gelosia è una brutta bestia... eccone un altro! La sua massima aspirazione è fare giocare la partita a porte chiuse.... Teme di non contare nulla!
Il sogno di ogni prefetto:
"Il questore di Torino Achille Catalani teme il peggio nell'incontro di giovedì sera tra Junvetus e Roma.Il funzionario infatti ha espresso la sua motivazione di ridurre i biglietti venduti e di effettuare controlli acuratissimi durante l'incontro;come ha riferito alla stampa "I tifosi romanisti si sono messi in evidenza ultimamente per numerosi tafferugli con tifosi e forze dell'ordine,è per questo che per evitare l'esodo rafforzeremo il numero di agenti".Insomma i giallorossi si presenteranno a Torino in gran numero,e come prevede il portavoce del questore si attuerà una rete di agenti e auto civette come nella partita contro la Roma a Napoli per far sì che le due tifoserie non entrino a contatto".


22 gennaio 2006: da più parti mi hanno segnalato l'articolo di Pietro Suber sul settimanale Controcampo. Lo inserisco con un breve commento.
On line la pagina di Udinese/Roma.
INCIDENTI A VERONA
Non si placano le violenze che ormai accompagnano tutte le partite della squadra scaligera. Un'arresto e 2 agenti feriti e' il bilancio di un prepartita un po' convulso allo stadio Bentegodi di Verona. Una cinquantina di ultras veronesi per protestare contro il decreto pisano pur muniti di biglietto hanno deciso di entrare in curva sud sfondando un cancello e ingaggiando uno scontro con le forze dell'ordine che presidiavano i cancelli. 2 agenti hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari. Uno di loro e’ stato colpito da uno sgabello sottratto ad un bigoncio per la vendita di panini. Un tifoso e' stato riconosciuto all'uscita dallo stadio e subito arrestato. Tafferugli anche in curva nord che non sono degenerati grazie anche al tempestivo intervento della polizia. 
Coinvolti, stavolta, sono stati un gruppetto di supporter della squadra lombarda. Per cause in corso di accertamento quattro o cinque sostenitori grigiorossi hanno cominciato a discutere animatamente: non è stato possibile accertare, fino a ieri sera, se vi siano stati degli «infiltrati» o se il diverbio sia scoppiato tra i soli cremonesi. 
In pochi istanti il confronto ha subito preso una brutta piega. Uno dei contendenti è stato colpito alla fronte e ha riportato una ferita lacero-contusa che ha richiesto alcuni punti di sutura. 
L’uomo è stato trasportato all’ospedale di Borgo Trento per gli accertamenti del caso: le sue condizioni non sarebbero comunque gravi. L’indagine su quanto avvenuto è stata ora affidata agli investigatori della squadra mobile e della Digos che dovranno stabilire eventuali responsabilità. 
Non è escluso che nei prossimi giorni i poliziotti possano interrogare alcune delle persone che erano presenti. (r.v.) 

VERONA - Ci sono stati scontri ieri pomeriggio a fine partita fra i tifosi della Cremonese e quelli del Verona. Scontri che hanno coinvolto anche le forze dell'ordine. Un gruppo di tifosi grigiorossi nelel cariche della polizia hanno avuto la peggio. Un ultrà è finito all'ospedale di Verona, colpito alla testa e ad un braccio. In serata però è stato dimesso ed ha raggiunto Cremona. Proprio a Verona avvennero gli incidenti in cui rimase gravemente ferito un tifoso del Brescia.
(Da "La Provincia di Cremona")


19 gennaio 2006: on line la pagina di Roma/Reggina. Inserito un articolo dossier dal titolo Commando Ultrà Curva Sud del maggio 1978 nella pagina dei dossier. Aggiunte 4 foto di Roma/Juventus 1975/76 (sono le ultime in fondo).

18 gennaio 2006: aggiornate il Dottor Tagliente e il Ministro Pisanu di questo dato...:
"Giro di boa del campionato italiano di serie A-Tim. Il record di 52 punti della Juventus F.c., da quando sono stati introdotti i tre punti per
vittoria, coincide con un altro, purtroppo negativo. Secondo i dati forniti dalla Lega calcio, il massimo campionato tricolore, nel confronto con il 2004/5, ha perso, nel solo girone di andata (complessivamente 19 giornate ufficiali disputate), ben 562.590 spettatori "live" (una media di -2.961 unità per gara). La Lega prevede che, in caso di conferma di questi dati anche nel girone di ritorno, possa essere raggiunto il record negativo di oltre 1 milione di presenze in meno allo stadio (alla fine della stagione regolare 2005/6).
http://www.sporteconomy.it/default.aspx?task=content_view&id=5159&menuid=61"
Andrea mi segnala anche che "Sul Messaggero di oggi Abatantuono ci fa sapere che "per sconfiggere la violenza si dovrebbero proibire per legge le trasferte e proiettare le partite negli schermi dei cinema". Tralasciando la stupidità di suddetta affermazione, è curioso che a farla sia uno che si appresta ad incassare qualche miliarduccio con la storia di "Donato", "Franco" e "Tirzan", tre fantomatici ultras calcistici". Perfettamente d'accordo. In effetti anche per sconfiggere i 40.000 morti l'anno da incidenti stradali si dovrebbero proibire i viaggi in automobile. La differenza tra quelli come noi e quelli come Diego Abatantuono è solo una: noi siamo coerenti, lui no. Noi arriveremo ad 80 anni con la testa e il cuore dei 20 anni, lui arriverà ad 80 anni da vecchio, quale già è dentro di sé. Peraltro, temo anche rincretinito: per quale motivo infatti dovrei andare al cinema a vedere una partita in trasferta se mi tirano appresso decoder e pay tv? Deve il suo successo agli ultras, perché prima di Eccezzziunale Veramente era un signor nessuno e se non ci fosse stato il fenomeno ultras non sarebbe esistito neanche lui.

Mirko colleziona maglie della Roma. Siccome in Curva Sud sono state lanciate a fine partita alcune magliette, lo stesso è disposto a fare una offerta in denaro - congrua - perché qualcuno gliela possa vendere. In caso scrivete a me e vi ci metto in contatto.
Aggiornata la Coppa Disciplina. Le foto di Roma/Reggina saranno on line verso l'una.


17 gennaio 2006: inserita la pagina 2 di Roma/Milan e diversi resoconti nella pagina 1. Da Verona mi viene segnalato: "Volevo comunicare, tramite il tuo sito, a tutti coloro che si fossero persi la prima edizione de "I Guerrieri di Verona" che da natale è stata curata una nuova edizione, diversa per formato (leggermente più grande e non cartonata). Io l'ho trovato nelle librerie della mia città a 35euro.Attualmente è in vendita la quarta ristampa, a dimostrazione che il libro è bellissimo ed essenziale". Ho poi ricevuto diverse e-mail sul caso di Federico Aldrovandi. Mi limito a dare l'indirizzo del blog per chi non sapesse nulla di questa storia, sulla quale non mi pronuncio perché non ne so nulla se non per averla letta on line.
Leggo poi un commento di Diego Abatantuono su "Eccezzziunale veramente 2" che, in ordine al fatto di aver messo poca violenza nel film, spiega: ''perche' vorremmo che nel mondo del calcio fosse proprio cosi'. Certo - aggiunge polemicamente - le trasferte si fanno ancora con i treni speciali e cosi' anche i tifosi si sentono speciali con tutto quello che ne consegue''. Qualcuno spieghi ad Abatantuono, ormai troppo nel jet-set, che le trasferte non le fanno più con i treni speciali ma con quelli di linea: infatti succedono casini ancora più gravi che in precedenza, estesi ai viaggiatori "normali".
Per finire, mischiando calcio e musica rock, dovete sapere che Morrissey, ex leader del famosissimo gruppo anni '80 The Smiths, ha registrato il suo ennesimo album da solista a Roma, chiamandolo "Ring leader of the tormentors". Tra le varie foto scattate nella capitale, eccone una vicino a un vecchio scudetto della Roma:
Morrissey: gli hooligans sono gli ultimi patrioti

16 gennaio 2006: on line le foto di Roma/Milan.

15 gennaio 2006: le foto di Roma/Milan stasera un po' dopo mezzanotte. Aggiornata la Coppa Disciplina. Già la saprete... Speriamo solo che i colori si possano un po' armonizzare...: "La Roma, in occasione della gara con il Milan all'Olimpico, scendera' in campo con la maglia sponsorizzata da 'Banca Italease'. 'L'operazione 'one shot', realizzata anche con la collaborazione dello sponsor tecnico Diadora - spiega in una nota la societa' - e' a conferma del rapporto intrapreso tra A.S. Roma e Banca Italease con l'accordo, reso noto il giorno 28 dicembre, avente ad oggetto le operazioni immobiliari sul complesso di Trigoria'. Beh, 'sto decreto Pisanu funziona...
"SINALUNGA (Si), 15 gennaio 2006 - È finita con tre feriti e, al momento, quattro persone fermate per accertamenti, una scorribanda in autostrada fra due gruppi di tifosi della Lazio e del Napoli, avvenuta sulla corsia nord dell' autostrada A1, all' altezza di Sinalunga. I tifosi del Napoli erano diretti a Massa, quelli della Lazio a Parma. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto sembra che tutto sia cominciato con sbeffeggi e offese lanciate dagli occupanti di due automobili. Dopo alterni sorpassi e frenate brusche una delle due auto si è fermata di traverso sulla carreggiata. Tutti i passeggeri sono scesi, e mentre il traffico si stava bloccando sulla carreggiata, è nata una rissa che si è conclusa con tre tifosi laziali che hanno riportato contusioni e lesioni, mentre i napoletani sono risaliti in auto fuggendo verso nord. Dei tre laziali uno è stato ferito alle gambe con un coltello e, dopo essere stato medicato è stato dimesso. Per gli altri due sono in corso accertamenti diagnostici. Sul luogo della lite sono intervenute pattuglie della Polizia stradale che, successivamente, hanno fermato un'auto con quattro giovani napoletani che sono stati accompagnati in caserma ad Arezzo per verificare se sono gli stessi protagonisti della vicenda".
Parma, i tifosi catanesi erano diretti a Brescia per la partita
I tafferugli dopo un guasto: ritardi fino a tre ore, due feriti
Treno in tilt, guerriglia in stazione
Bologna-Milano bloccata da ultras
dal nostro inviato CARLO GULOTTA
PARMA - Ritardi fino a tre ore sulla linea ferroviaria Bologna-Milano, scene di guerriglia urbana alla stazione di Parma, feriti due controllori e devastato l'ufficio movimento. Un'altra giornata da dimenticare per le ferrovie italiane. A causare i forti disagi che per due ore, nel primo pomeriggio di ieri, hanno di fatto spezzato in due la circolazione fra Sud e Nord, secondo le Fs non è stato un problema tecnico, un semplice guasto insomma, bensì il comportamento di alcuni tifosi catanesi diretti a Brescia per la partita di calcio.
Nel corso del viaggio (ma il treno, venerdì sera verso le 20 a Rossano Calabro, aveva già accumulato almeno mezz'ora di ritardo) i tifosi, circa 300, secondo le Ferrovie avrebbero più volte azionato il freno d'emergenza facendo rallentare il convoglio. Gli agenti della Polfer sono intervenuti per cercare di riportarli alla calma e sono state aggiunte alcune carrozze. I ritardi sono poi aumentati durante il percorso e alle stazioni di Firenze e Bologna, nella notte, i viaggiatori esasperati hanno ricevuto assistenza. Verso le 14 di ieri l'Intercity 752 a bordo del quale viaggiavano i tifosi si è fermato in Emilia per un guasto, nei pressi di Sant'Ilario d'Enza, nel reggiano, e qui i tifosi sono scesi e hanno dato vita ad un sit in sui binari.
Il convoglio, "letteralmente devastato", secondo alcuni viaggiatori, è stato trainato fino alla stazione di Parma con un altro locomotore, ma anche qui, sempre secondo le Ferrovie, i tifosi hanno protestato, bloccando anche un altro treno sul quale erano stati trasferiti una settantina di tifosi del Crotone diretti a Piacenza.
A Parma, traffico bloccato dalle 15.30 alle 17.45 e in questa fase almeno una trentina di treni hanno accumulato ritardi fino a tre ore. I tifosi siciliani hanno chiesto di proseguire in pullman il viaggio per Brescia, ma i mezzi non sono stati trovati. Per loro, partita sfumata e la tensione è salita ulteriormente. Ci sono state sassaiole in stazione e lanci di fumogeni. La biglietteria è stata chiusa temporaneamente.
Nei momenti più concitati dei tafferugli sono stati aggrediti due dipendenti delle Ferrovie e un'auto è stata data alle fiamme. Secondo la questura di Parma, nessun altro è rimasto ferito. I tifosi sono stati radunati in un'area decentrata dello scalo di Parma, poi in serata sono stati fatti salire sul primo treno utile per il Sud, ma subito dopo sono stati fatti scendere nuovamente dalle forze dell'ordine e portati in questura per le procedure di identificazione. In tarda serata sono scattati due fermi, ma è probabile che vengano presi anche altri provvedimenti una volta visionati i filmati delle telecamere.
Interessato indirettamente dagli scontri anche il percorso della fiamma olimpica, che nel pomeriggio ha raggiunto proprio Parma: la polizia ha modificato il traffico per evitare la zona della stazione. 
INCIDENTI AL BENTEGODI
Non si placano le violenze nella zona dello stadio Bentegodi.
Un imponente spiegamento di forze di polizia, circa 1000 agenti, ha accolto ieri i quasi mille tifosi dell’Atalanta giunti a Verona per la gara con l’Hellas. Se da una parte , quella bergamasca c’e’ da elogiare il comportamento composto della tifoseria, non si puo’ dire altrettanto per quella scaligera. Momenti di tensione gia’ dalle prime ore della mattinata, quando allo stadio veniva fermata una macchina carica di tubi di ferro e pezzi di cavi elettrici. Le forze dell’ordine venivano aggredite da un gruppo di ultras presenti nei pressi della curva sud e un funzionario della ps doveva ricorrere alle cure dei sanitari Fin dal mattino agenti, carabinieri e vigili hanno controllato le vie adiacenti al Bentegodi e l’interno dello stadio. Controllati numerosi gruppetti di tifosi veronesi che stazionavano nei pressi delle uscite della tangenziale. M.C. e R.M. di 23 e 31 anni di S. Lucia sono stati trovati arrestati perche’ trovati in possesso di 2 manganelli retrattili usati dalla polizia spagnola e una rudimentale bomba carta molto pericolosa, probabilmente destinata ai pulman degli avversari. Episodio negativo è avvenuto anche durante la notte quando il pullman della squadra nerazzurra è stato imbrattato con delle svastiche. Prima della partita i momenti di maggior tensione quando gli ultras scaligeri cercano ripetutamente di sfondare il cordone delle forze dell’ordine. 8 tifosi sono stati fermati e 2 sono stati arrestati essendo gia’ diffidati. Fortunatamente la tifoseria bergamasca non ha risposto alla provocazione come fecero invece i tifosi bresciani. Da Bergamo i tifosi sono arrivati quasi tutti con i pullman o con le auto private e scortati sono stati accompagnati nei settori che erano stati riservati per loro. Tutto è filato liscio durante la partita. I controlli si sono fatti più serrati al termine dell’incontro, il momento più critico di ogni partita a rischio. I poliziotti hanno creato un cordone utilizzando anche le camionette per impedire il contatto fra le due tifoserie. Una potente bomba carta e’ stata scagliata contro una camionetta dei p.s..Tentativi di avvicinarsi ai pulmann dei rivali è stato fatto da gruppi di tifosi veronesi nella zona di via Fra’ Giocondo, ma l’intervento deciso delle forze dell’ordine ha impedito il contatto. 4 agenti della ps hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari. Un plauso alla tifoseria bergamasca. Non cosi’ quella scaligera che per l’ennesima volta quest’anno trasforma la zona stadio in campo di battaglia. Al vaglio della digos le immagini degli incidenti che si spera portino all’identificazione dei teppisti.


13 gennaio 2006: inserita la pagina 3 di Treviso/Roma e un resoconto di Roma/Napoli. Per i maschietti: un ragazzo mi ha chiesto dove vedere la Roma ad Amsterdam in TV. Ho trovato il posto e gliel'ho detto....beh, la pubblicità non è niente male!

12 gennaio 2006: non sono potuto, per ragioni di lavoro, andare fuori la Sud come avrei voluto fare. Quindi spero che qualcuno mi manderà qualche resoconto su Roma/Napoli. Per quanto guarda il "Prefetto, Serra", ahò, ammazza che bravo, nun ce so' stati scontri!!! Ora, se è un uomo coerente, per il prossimo Roma/Milan, da disputare in notturna, dovrebbe chiudere ancora le porte. Dieci volte di più di Roma/Napoli. Tra Roma e Milan i rapporti sono pessimi. I milanisti uccisero De Falchi il 4 giugno del 1989. Da quel giorno ad oggi ogni Roma/Milan ha visto scontri più o meno gravi tra le tifoserie, sia a Roma che a Milano. In occasione di Milan/Roma di qualche anno fa i tifosi giallorossi tirarono diversi bomboni in campo e la squadra venne mandata a giocare a Palermo. L'orario notturno faciliterà gli scontri e molti milanisti verranno a Roma, visto che sono ai primi posti in classifica.
Secondo voi, tifosi romanisti, il "Prefetto, Serra", serrerà di nuovo lo Stadio Olimpico?
Il Berlusca, Sky, insomma, tutti coloro i quali detengono quel potere in base al quale si diviene Prefetti, glielo permetterebbero, anche se lo volesse?
Nella risposta, che tutti noi ben sappiamo, sta l'ipocrisia del sistema. Non resta quindi che dire.... se si ha un minimo di dignità...
SERRA, PREFETTO!
Treviso/Roma, 2005/06


11 gennaio 2006: Roma/Napoli di Coppa Italia a porte chiuse... A volte per descrivere un uomo basta una virgola.
IL PREFETTO, SERRA!


10 gennaio 2006: inserita la pagina 2 di Treviso/Roma e un resoconto nella pagina 1.
Roma/Napoli: la decisione di due azionisti della Roma di presentare  un ricorso al T.A.R. si è rilevato, come prevedevo, un boomerang che toglie ogni possibilità di poter vedere la partita a porte aperte. Era infatti ovvio che tra l'interesse pubblico (la sicurezza) e quello privato (quello di vedere la partita) - in assenza di ragioni straordinarie - prevale sempre l'interesse pubblico. Se poi si conosce l'anzianissimo Presidente della I sezione ter Scotti, che ha respinto il ricorso e che certo non ama il calcio, si sapeva bene che le possibilità di riuscita erano lo zero per cento. Tutto questo però dà la possibilità all'ineffabile Prefetto Serra di non essere più solo nella sua paradossale iniziativa, ma confortato da un Tribunale. Quindi, se ora dovesse tornare sulla sua decisione e dovessero accadere incidenti, la responsabilità sarebbe solo sua e il T.A.R. potrebbe dirgli "te l'avevo detto".
Mi chiedo a che pro vengano prese queste peraltro costose - iniziative.


9 gennaio 2006: inserita la pagina di Treviso/Roma.


7 gennaio 2006: Alice deve fare una testi sugli ultras. Qui c'è un questionario in formato word. Chi vuole lo può compilare ed inviarglielo per e-mail.

6 gennaio 2006: leggendo qua e là...
Giovedì 5 Gennaio 2006 
IL TIFOSO FERITO. 
Le accuse pesanti della Nord per gli incidenti a Verona:
«Picchiati dalla polizia» 
«Vogliamo giustizia per Paolo» 
Il legale della famiglia: «Aspetti inquietanti. La stazione era deserta» 
Gli ultras revocano lo sciopero del tifo: «Né per la squadra nè per la società ma per i ragazzi che sono stati picchiati e umiliati»
(Bresciaoggi del 5 gennaio 2006)
Per loro ha il sapore dell’imboscata, del pestaggio pianificato e studiato a tavolino. Per i ragazzi della Curva Nord-Brescia 1911 non c’è altra spiegazione: il 24 settembre alla stazione di Verona sono stati volutamente massacrati, c’era un vero e proprio piano di guerra e gli agenti di polizia lo hanno messo in atto senza guardare in faccia a nessuno. Per gli ultras della curva Nord a Verona si è consumato un vero e proprio massacro: a farne le spese è stato Paolo Scaroni, 29enne di Castenedolo, ancora in ospedale nel veronese dopo due mesi di coma. 
Accuse pesanti. Pesantissime. Accuse da brivido quelle mosse ieri dai ragazzi del gruppo Brescia 1911 nella loro sede di via Metastasio in una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche i familiari di Paolo. Accuse nei confronti di chi quel sabato aveva il compito di gestire l’ordine pubblico: accuse alla polizia e al funzionario in servizio. Accuse accompagnate da una serie di filmati girati con i telefonini in stazione («la telecamera me l’hanno sfasciata appena l’hanno vista» ammette il "regista" dei tifosi, incaricato di girare sia in casa che in trasferta»), dalle testimonianze di chi era presente e dai primi risultati delle indagini difensive, definiti «inquietanti» dall’avvocato Ennio Buffoli dello studio Alessandro Mainardi. Accuse che la questura scaligera non commenta: «C’è un procedimento penale in atto - spiega un portavoce - sarà il magistrato ad esprimersi sull’accaduto». 
La procura di Verona sulla vicenda ha aperto, subito dopo l’incidente, un’inchiesta a carico di ignoti e le indagini proseguono. Il pm Pier Umberto Vallerin ha incaricato il medico legale Zeno De Battisti di effettuare accertamenti per individuare la natura delle ferite riportate alla testa da Paolo. L’avvocato Alessandro Mainardi, difensore storico della tifoseria della Nord, e incaricato ultimamente anche dalla famiglia Scaroni, nel frattempo non è rimasto con le mani in mano. Il 23 dicembre, come ha spiegato ieri l’avvocato Buffoli, è stato presentato un esposto alla procura di Verona, in cui sono raccolte le testimonianza di 22 tifosi presenti il 24 settembre in stazione. Testimonianze che l’avvocato considera importanti, ma che potrebbero essere ulteriormente arricchite e proprio per questo motivo lancia un’appello alle persone che possono aver visto qualcosa quella sera in stazione. L’avvocato ha anche presentato richiesta al pm perchè Giovanni Scaroni, il papà di Paolo, venga nominato dal gip curatore speciale del figlio, in modo che possa essere presentata una denuncia- querela da parte del ragazzo. 
Per l’avvocato, come detto, dalle prime indagini difensive emergono degli aspetti inquietanti. «Perchè la stazione di Verona - ha detto l’avvocato Buffoli - era completamente deserta? È una coa normale o rientrava in un piano preciso? Ed è normale che i poliziotti indossino le maschere antigas anche se non ci sono disordini?». «Pare anche che il funzionario responsabile dell’ordine pubblico - ha proseguito il legale - in occasione di altre partite abbia avuto problemi molto simili». 
Resta ancora da chiarire la chiamata fatta dalla polizia al 118 che chiede un’ambulanza per Paolo in codice giallo, mentre quando i medici arrivano cambiano subito in codice rosso. Inquietante, sempre secondo gli ultras, anche la versione della questura veronese. Il giorno dopo l’incidente da Verona si tende a parlare di «fuoco amico»: Paolo potrebbe essere stato colpito da un sasso lanciato dai suoi amici in direzione dei poliziotti. Sempre nella versione della questura si parla di una sola ferita di 5 centrimetri quadrati, compatibile con le dimensioni di un cubetto di porfido. Ma nel referto del pronto soccorso, esibito ieri dai familiari di Paolo, si parla di un «trauma cranico grave da ripetute percosse». I medici che hanno operato Paolo hanno parlato ai familiari - come spiegato ieri da Milva Cerveni, autorizzata dai genitori di Paolo - di un «grosso ematoma interno asportato, ma non compatibile con una ferita causata da un sasso». 
Un contribuito alle indagini potrebbe venire dalle immagini amatoriali girate in stazione con i cellulari e mostrate ieri pomeriggio nel corso della conferenza stampa. La visione non è nitida e anche l’audio lascia a desiderare, ma, come ha voluto precisare Diego Piccinelli, leader storico della Curva Nord, si percepisce che «non c’è scontro, ma solo una carica immotivata da parte della polizia». In effetti le immagini mostrano i vagoni ferroviari invasi dal fumo dei lacrimogeni, si respira la concitazione del momento, il crescendo del linguaggio, si sentono paura e rabbia. Si vedono i ragazzi che vomitano sui binari, non si vede - nelle immagini mostrate (che potrebbero anche essere limitate, per essere obiettivi, solo a un’area della stazione) - alcuno scontro, ma i poliziotti armati di manganello e alcuni che dal gruppo lanciano sassi in direzione dei tifosi. Si sentono i tifosi urlare "tirano i sassi, chiudiamo tutto". E poi ci sono le immagini delle ferite, delle echimosi: c’è pure una tifosa, una donna, che mostra un ematoma molto vasto sul seno. 
Gli ultras lanciano accuse e chiedono giustizia. E sono pronti a revocare lo sciopero del tifo. Sabato i tifosi della Curva Nord saranno a Verona. «Abbiamo deciso di tornare a fare le trasferte - ha spiegato Piccinelli -. Avevamo detto che non saremmo più andati fuori casa, finchè Paolo non fosse tornato a Brescia e nei giorni scorsi è tornato per un po’ a casa. Quello che è successo a lui poteva succedere a chiunque e non deve più succedere. Torniamo allo stadio per Paolo e per gli altri ragazzi picchiati e umiliati, non per la squadra, per i campioni e men che meno per la società». Di nuovo allo stadio per fare il tifo, ma anche per continuare a urlare «Paolo sempre con noi».
* * *
LE TESTIMONIANZE (Bresciaoggi del 5 gennaio 2006)
«Ci hanno massacrato
C’erano anche ragazze e papà con i bambini»
Erano in un migliaio in stazione a Verona il 24 settembre. Tanti amici di Paolo, tanti giovani, ma anche anziani e ragazzi, bambini in trasferta con mamma e papà. Perchè la «fede» non ha età. Ieri hanno voluto raccontare la loro verità, rivivere le due ore passate in stazione tra l’odore acre dei fumogeni, che chiude la gola, inchioda lo stomaco e acceca la vista. 
«Ero con Paolo - racconta Diego di Castenedolo -, andavamo sempre insieme alla partita. Ero lì vicino e vedevo che si stava spegnendo. È stato terribile. Paolo ha rischiato di morire e l’ambulanza è arrivata dopo venticinque minuti. Chi lo ha picchiato deve vergognarsi, deve pagare per quello che ha fatto». 
A raccontare quel sabato pomeriggio di follia c’è anche Mauro, pure lui di Castenedolo, pure lui amico di Paolo. «Ho visto un ragazzo in terra con quattro o cinque poliziotti addosso che lo picchiavano in testa con i manganelli. Probabilmente era Paolo - racconta Mauro -. Dopo qualche minuto l’ho incrociato, si era rimesso in piedi, ma non aveva una bella cera: "Mauro ho preso un sacco di botte", mi ha detto. E poi ha cominciato a muovere la testa da un lato all’altro. Stava male. Lo abbiamo appoggiato a una panchina e continuavamo a chiedere alla polizia di chiamare un’ambulanza, che uno di noi stava male. Alcuni amici gli facevano aria, cercavano di dargli lo spazio per respirare, ma Paolo stava sempre peggio. I poliziotti non sono nemmeno venuti a vedere se era qualcosa di grave. E l’ambulanza non arrivava mai. L’abbiamo chiesto più volte alla polizia, ma loro rispondevano "Adesso arriva, adesso arriva". Non si sono avvicinati nemmeno quando c’erano i medici. Quando l’ambulanza è ripartita, hanno aspettato che fosse lontana una decina di metri e hanno ripreso a caricare». 
In stazione c’era anche Roberto, padre di famiglia che a Verona era andato con la figlia di tredici anni, il figlioletto Mattia, che di anni ne avrà una decina, e un altro figlio di sette. «Ero sul primo vagone con Mattia, l’altro bambino, mio nipote, mio fratello e un signore anziano. Mia figlia aveva fame e era scesa da sola per andare a prendere qualcosa al bar. L’inferno - racconta Roberto - è scoppiato di colpo. Nel vagone hanno sparato un lacrimogeno, senza che nessuno facesse nulla. Non riuscivamo a respirare, Mattia si sentiva male e l’ho dovuto prendere in braccio. Per cercare una via di fuga siamo scesi dal treno dalla parte opposta e abbiamo attraversato i binari, è questa l’invasione dei binari di cui ci accusano. Cercavamo solo di scappare e respirare. E con il pensiero a mia figlia da sola, in quel finimondo». E poi c’era Chiara: «Siamo scesi sulle rotaie perchè era l’unica via di fuga, era l’unico modo per continuare a respirare». 
Sul vagone c’era anche Walter, 64 anni di Castenedolo, anche lui amico di Paolo. «Sono stato uno dei primi ad arrivare in stazione a Verona e sono salito sul treno. Era tutto calmo, ma ho visto i poliziotti infilare la maschera antigas e ho pensato "qui succede qualcosa di brutto" e mi sono fatto sempre più piccolo sul sedile, perchè ero spaventato. A un certo punto hanno sparato un lacrimogeno nel vagone: siamo dovuti scendere dalla parte opposta, stavo male. È da 40 anni che vado in trasferta, ma una cosa così non l’avevo mai vista. È stato terribile, ma sabato andrò a Cremona con tutti gli altri. Lo faccio per Paolo».
(ANSA) - ROMA, 5 GEN - Roma-Napoli di Coppa Italia e' anche per l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive gara al 'massimo livello di rischio'. Per questo l'organismo ha scritto al prefetto di Roma, Serra, affinche' adotti i provvedimenti necessari per garantire l'ordine pubblico. Proprio in questa direzione il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, presieduto dallo stesso Serra, il 28 dicembre ha deciso di far disputare l'incontro di calcio, previsto l'11 gennaio, a porte chiuse. 

Ricordo che l'Osservatorio nazionale sulle manifestazione sportive è presieduto da Francesco Tagliente. Ricorderete di certo l'inchiesta svolta sui dati che vengono forniti dal suo Osservatorio... La ripropongo per le persone cui fosse sfuggita: clicca qui






Qualche vecchia notizia....:
Roma, 27 aprile 2005
Nella riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza di Roma, dedicata alla violenza degli stadi,  una delle voci più autorevoli attesa era quella del prefetto Achille Serra, che non ha mancato di formulare nuove proposte, con un obiettivo di lungo periodo:  "Togliere le forze dell'ordine da dentro lo stadio"
Secondo il prefetto di Roma, "se i gruppi di mascalzoni vanno allo stadio per creare violenza, soprattutto nei confronti delle forze dell'ordine ("in molti casi - ha detto - l'avversario e' il poliziotto o il carabiniere") allora l'obiettivo dev'essere quello di togliere le forze dell'ordine da dentro lo stadio e lasciarle all'esterno come avviene in Inghilterra". "Naturalmente - ha aggiunto - questo si può fare se dentro lo stadio c'è personale di controllo, delle società sportive, in costante contatto con le forze dell'ordine. Personale - ha aggiunto - che deve essere numeroso e attrezzato per questo tipo di attività". 
"Anzitutto - ha spiegato il prefetto Serra - è necessaria secondo me la verifica dei biglietti numerati: a ogni numero dovrebbe corrispondere un nome, ma ancora non c'e' accordo su questo punto. Vanno posti i tornelli elettronici agli ingressi, si devono installare altre telecamere dentro e fuori lo stadio, collocare maniglioni antipanico, dividere piu' nettamente le tifoserie avverse per evitare lanci di oggetti, aumentare gli ingressi per controlli più rigorosi, e vendere bottigliette solo se tappate (????) e di plastica. Queste richieste costano - ha aggiunto il prefetto capitolino - ma la sicurezza è la cosa piu' importante, perché altrimenti il questore può non far iniziare la partita, con danni economici per le società". 
Allo Stadio Olimpico tutto questo è stato fatto ma il Prefetto Serra chiude le porte dello stadio!
Roma-Napoli a porte chiuse...
scandalo all'italiana
 Decisione vergognosa e ridicola del prefetto di Roma Achille Serra, che ha disposto la chiusura dei cancelli dell'Olimpico per la gara di ritorno degli ottavi di Coppa Italia tra la Roma ed il Napoli. Motivo? Il timore di incidenti tra le due tifoserie... una misura preventiva grave e che non ha precedenti nel calcio italiano. 
di Giuseppe Focone
Dicembre 2005
Mancava solo questo, al nostro calcio per toccare il fondo...ora si puo' cominciare a grattare perchè la situazione attuale continua a peggiorare di giorno in giorno. La scelta del prefetto Serra appare quantomeno bizzarra, ma come, lui che dovrebbe garantire la sicurezza dei cittadini della capitale non è in grado di gestire la sicurezza in uno stadio? E per di più in una partita che, visto il risultato dell'andata, visto l'orario, le 17, ed il giorno lavorativo, non avrebbe attirato il pubblico delle grandi occasioni ma al massimo cinque seimila persone. Questa disposizione non è una sconfitta del calcio e dei tifosi ma solo del prefetto Serra e delle istituzioni che per timore di pochi facinorosi preferiscono chinare il capo e lavarsi le mani. 
Non è possibile che un paese come l'Italia non sia in grado di gestire l'ordine pubblico in una partita di calcio, e meno male che il decreto Pisanu sarebbe stato decisivo. Dopo questa sentenza si può tranquillamente dire che le norme previste dal ministro dell'interno sono inutili, non hanno risolto nessun problema, anzi, hanno solo avuto come effetto l'allontanamento dei tifosi "normali" dagli stadi. Ma forse è proprio quello che dirigenti e addetti ai lavori si auguravano, perchè meno gente allo stadio vuol dire più gente davanti alla televisione, più abbonati e più soldi per Sky e per il digitale terrestre e di conseguenza per la società. Peccato che non abbiano capito che cosi il calcio muore.

Ormai il dado è tratto, Roma-Napoli si giocherà a porte chiuse, il prefetto potrà dormire sonni tranquilli ed i tifosi dovranno mettersi l'anima in pace, anche su un quesito continua comunque a ronzarci per la testa, perchè per Juventus-Fiorentina non si è preso nussun provvedimento? All'andata, ricordiamolo, successe di tutto con partita sospesa per piu di mezz'ora...eppure si svolgerà regolarmente al Delle Alpi. I soliti due pesi e due misure?
Attenti perchè la gente è stanca ed il giocattolo si sta rompendo. 
http://www.turismomagazine.com/news_page.php?news=1659


Ahò! Volete chiude 'ste porte???
Il Prefetto Serra ha però organizzato l'ordine pubblico
in occasione della visita di Bush a Roma.
Achille Serra, nato a Roma nel 1941, laureato in legge, entra in Polizia nel 1968. E' destinato a Milano dove rimane fino al 1990, ricoprendo l'incarico di dirigente della Squadra Mobile, capo della Digos e della Criminalpol. Nominato Questore nel 1991, fu assegnato alla Questura di Sondrio e di Cremona, per poi assumere la direzione del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato (1992). Nel 1993, Serra viene nominato Questore di Milano e, nel 1994, Prefetto di prima classe e Vice Capo Vicario della Polizia. Nominato Prefetto di Palermo nel 1995, ha successivamente diretto le Prefetture di Ancona e Firenze e, oggi, Roma.
STILE JUVE (Fonte TGCOM)
http://www.tgcom.mediaset.it/sport/articoli/articolo290723.shtml
"Quale sarà il segreto della Juve dei record? La curiosità di scoprirlo è costata cara a un gruppo di tifosi bianconeri, che giovedì mattina hanno provato a sbirciare dalle fessure i campioni bianconeri, impegnati in un allenamento rigorosamente a porte chiuse. Gli addetti alla sicurezza, dopo aver intimato ai supporter di allontanarsi, hanno perso la pazienza e hanno lanciato gavettoni d'acqua fredda alla cieca. Avrebbero fatto meglio a restare a poltrire nel letto caldo, in attesa di tornare alla routine quotidiana. E invece la passione per la Juve è costata loro una doccia fredda e, probabilmente, un bel raffreddore. I tifosi bianconeri in visita al centro Sisport hanno pagato cara la loro curiosità. Verso le 12.30 di giovedì mattina un piccolo gruppo di loro, tra cui bambini, mamme e papà, hanno sfidato il freddo per vedere Del Piero e compagni allenarsi. Ma la seduta prevista da Capello era a porte chiuse e, così, in attesa di raccogliere un autografo o una foto all'uscita del proprio campione preferito, c'era chi sbirciava dalle fessure e chi si faceva issare sulle spalle dei genitori per dare una rapida occhiata al di là del muro.  Inascoltate le proteste provenienti dall'interno del muro di conta da parte degli addetti alla sicurezza, che, persa la pazienza, sono ricorsi alle maniere forti, senza il minimo preavviso, lanciando gavettoni d'acqua fredda alla cieca. Molti tifosi, colti di sorpresa, nulla hanno potuto per sottrarsi all'imprevista doccia fredda e hanno dovuto abbandonare la Sisport infreddoliti e bagnati per far ritorno a casa".
L'eterna disputa sul tifo all'inglese o all'italiana. Mi scrive Stefano: "Ciao Lorenzo, ti scrissi tempo fa per chiederti un parere sull'ambiguo rapporto tra
tifosi, ultras, italiani e il calcio inglese (ho conservato la tua risposta, se vuoi te la rimando) e ti riscrivo sempre a proposito di argomenti che sfiorano il calcio inglese. Non ho avuto modo di vedere le foto con le sciarpe a cui fai riferimento negli aggiornamenti, quelle con il motto del Millwall (sono nella pagina di Sampdoria/Roma, n.d.L.). Mi chiedo, perchè? Perchè copiare, perchè insistere, perchè arrivare sempre, inesorabilmente dopo. Non sarebbe meglio farle in latino magari? Almeno ci sarebbe un tocco di originalità. I cappelletti degli ultras romani di qualche stagione fa con la Union Jack la stessa cosa, che senso hanno? perchè fanno tendenza?
Il Millwall: ma qualcuno c'è andato recentemente? atmosfera desolante e non mi venissero a dire che però ci sono un centinaio di tipi che ti spolperebbero vivo. Quelli stanno ovunque ma mi sono perso qualcosa o quello non vuol dire esattamente "tifo"?
Su una rivista mi sono dovuto pure sorbire un articolo dove un presunto utras della bassa bergamasca sbarcava a Stansted dicendo che grazie alla Ryanair ora era anche economico volare a Londra dove poter accodarsi ai feroci hooligans del Millwall per andare a fare incidenti. Diceva anche che come lui ce ne erano altri e che erano accolti a braccia parte da quei simpaticoni.
Ora, a parte lo sfoggio delle solite divise Stone Island e Burberrys, ma sti incidenti do stanno? Questa è gente che si legge le solite sbruffonate del teppista di turno che sta gonfiando il filone delle letteratura hoolie d'oltremanica da qualche anno a questa parte. Ovviamente una casa editrice del nord ha fiutato l'affare e ha cominciato a tradurre tutto. Ma ti li hai letti i libri dei Brimson? cacate colossali ma stanno in ogni libreria! Il soggetto le legge, si compra i vestiti firmati documentati e descritti in altre opere (casuals) e poi sbarca a Londra sentendosi un teppista, un fico, un duro.
Non ti sembra che siano dei buffoni? Vuoi l'azione? va a napoli seguendo la Roma o a firenze coi gobbi. Qui, in Inghilterra, il mondo descritto da tutti questi ex teppisti ora quasi tutti grassi e con famiglia, non esiste piú come non esistono piú i mods e i rockers, i punk e via dicendo.
Quello che sti buffoni non capiscono è che anche quello era un fenomeno sociale, storico e quindi affascinante. Ora di bello c'è la lotta dei piccoli club contro i grandi, magari fra qualche anno se ne accorgeranno anche in Italia dopo qualche altro fallimento eccellente.
Gli incidenti: se per cellulare due gruppi di giovanotti ben vestiti decidono di pestarsi a dieci miglia dallo stadio per non essere inquadrati dalle telecamere tu me la chiami ancora violenza legata al calcio?".
Che dire? Sono d'accordo al 100%! Ma, come detto più volte, il tifo in Italia è nato guardando alle terraces inglesi, che attualmente non esistono più, e questo è un fatto storico che non può essere negato. Che poi ci possano essere, anche oggi, dei riferimenti al tifo inglese del bel tempo che fu, è questione di gusti. Ricordo bene nel 1982 le Union Jack in Curva Sud e come quasi tutti i ragazzi del Commando di allora simpatizzassero per una squadra inglese, più per il tifo e i tifosi che per la squadra in se stessa. Le sciarpe inglesi in Curva Sud erano un must (io ne avevo una del Leeds che mi fu rubata da un pischello più grande di me fuori lo stadio). Curva Sud che poi ha cercato anche le proprie origini nel latino, visto che molte coreografie e stendardi sono stati fatti nella lingua dei nostri padri. Tuttavia non trovo nulla di male - mi ripeto - nel fatto che possa piacere il tifo inglese di venticinque anni fa (basta leggere la bellezza dei loro canti per capire che qualche motivo ci sarà), senza disprezzare il tifo all'italiana. Come dire: la bistecca alla fiorentina è ottima, ma anche la trippa alla romana! L'una cosa non esclude l'altra. Per quanto riguarda l'ultima domanda non saprei rispondere. La violenza legata al calcio, secondo una vecchia concezione, è quella che avviene a causa o in occasione di una partita di calcio. Sicuramente questi appuntamenti lontani dagli stadi sono  un effetto della forte repressione che ha fatto sì che gli scontri stessi siano dislocati fuori dal controllo delle forze dell'ordine e molto più pericolosi perché pre-organizzati (abbastanza di frequente, negli ultimi anni, diversi ragazzi sono morti proprio in occasione di appuntamenti come questi). Il calcio c'entra solo per avere dato il là alla formazione di bande che tengono per la stessa squadra e che vogliono confrontarsi con altre bande di colore diverso. Non è molto differente rispetto a quel che accadeva negli USA tra le gang di quartiere (tipo Crips e Bloods). Mentre in passato erano le tifoserie che si scontravano, ora si tratta di gruppi ristretti di amici con la stessa mentalità che cercano lo scontro "sicuro" sotto il profilo legale ma assai più insicuro rispetto al passato per l'incolumità propria e altrui. L'unico legame con il calcio è dato solo dal fatto che l'unico interesse comune tra giovani di diverse età ed estrazione sociale è proprio il nome della squadra e della città. Quidi credo si tratti comunque di violenza legata al calcio, solamente che è meno spontanea e quindi più pericolosa. Che lo Stato si disinteressi di questo fenomeno dimostra che è solo il lato economico che dirige mass-media e, conseguentemente, le forze dell'ordine.


5 gennaio 2006: Riccardo, sempre molto attento, ha visto le nuove maglie del Racing Santander della Diadora: sono ovviamente identiche alle maglie della Roma. Alla faccia dell'originalità! Inserita la pagina 4di Napoli/Roma di Coppa Italia.

4 gennaio 2006: inseriti alcuni video della stagione 1930/31: Roma/Bologna, Roma/Juventus, Roma/Lazio e Roma/Napoli.
Riguardo la nota questione della partita Roma/Napoli che il Prefetto Serra ha deciso di far disputare a porte chiuse, credo sia opportuno chiarire alcune cose. L'invito al dialogo del Prefetto, infatti, lascia perplessi. In primo luogo, perché è il Prefetto - pagato dallo Stato per questo - che deve coordinare con il Questore le iniziative a tutela dell'ordine pubblico e certo questo non può essere demandato alla buona volontà di un capotifoso.
In secondo luogo, per dialogare bisogna essere in due. La domanda è retorica: qualcuno dialogherebbe con chi ha deciso a tavolino la sua fine? Collaborereste con il vostro assassino? E' bene chiarire che la scala gerarchica è la seguente: il Questore ha il compito di tutelare l'ordine pubblico. Il Prefetto è il capo del Questore. Il Ministro dell'Interno - facciamola semplice - è il capo del Prefetto.
Ora, la politica del Ministro dell'Interno, condivisa dal Governo ma anche da buona parte dell'opposizione, ha introdotto la famosa legge Pisanu che, per contenere poche centinaia di violenti (senz'altro molti meno oggi che venti anni fa), ha penalizzato migliaia e migliaia di tifosi, che hanno abbandonato lo stadio: alcuni non si divertono più, perché il sopprimere il tifo organizzato comporta che una buona parte di giovani perdano l'interesse per lo stadio, altri - meno appassionati e non più giovani - non hanno la voglia di prendere il biglietto in anticipo e sottostare al giogo del biglietto nominativo e amenità varie.
Tra gli scopi della legge vi è sicuramente l'eliminazione della violenza NEGLI stadi (ma non FUORI), ma anche quello di rendere le attuali strutture inadeguate per poterle poi ricostruire per gli Europei del 2012, grande fonte di futuro guadagno per i padroni del calcio. In ultimo, il decremento di spettatori allo stadio ha comportato l'aumento degli spettatori teledipendenti, i cui decoder, il caso vuole, sono prodotti e venduti dal fratello di Silvio Berlusconi.
Il Prefetto e il Questore sono il braccio operativo delle decisioni del governo. Dovrebbero essere però imparziali e, se lo fossero davvero, allora potrebbero permettersi di chiedere il dialogo. Ad esempio: se si viene diffidati ingiustamente (e sapete bene che di casi ve ne sono a decine), si potrebbe ricorrere proprio al Prefetto Serra per chiedergli di rivalutare la questione e togliere la diffida o quantomeno ridurla.
La domanda che io faccio al Prefetto Serra è quindi la seguente: quante diffide ha revocato o ridotto negli anni in cui è stato Prefetto? Per quale motivo la Questura di Roma si ostina a fare diffide di tre anni per qualsiasi fatto commesso, dal più grave al più lieve? Per quale motivo obbliga le persone diffidate a firmare per tre volte anche quando la Roma gioca in trasferta e respinge qualsiasi richiesta di modifica? Alla prima domanda la risposta è semplice, e non teme smentita: zero. Egli non è mai intervenuto presso il Questore per ricondurre questi contestati provvedimenti ad equità (e non impunità).
Con questi presupposti, quindi, dobbiamo dedurre che si è di fronte a una persona con la quale è impossibile dialogare, proprio perché priva di quegli elementi che dovrebbero garantire un sereno ed equo contraddittorio.
Tornando quindi al punto della questione, da un lato lo Stato si lamenta che "il calcio è comandato dagli ultras" (vedi derby sospeso di Roma e derby di Milano), dall'altro chiede agli ultras di garantire l'ordine pubblico. Persino un imbecille capirebbe il controsenso.
Vorrei chiedere al Prefetto Serra: se viene nella sua stanza un capotifoso e garantisce (non si sa come) per 9.999 altri tifosi che non accadrà nulla e poi invece accade qualcosa perché il matto ci può stare sempre, cosa accade? Glielo dico io: titoloni sui giornali "I tifosi mi hanno tradito, non meritano nulla" e via dicendo. Io so solo che, per quanto mi riguarda, sono diventato un seggiolino numerato, che pago 880 euro l'anno e che è zozzo fino all'inverosimile (visto il costo, il Presidente del CONI Petrucci mandi qualcuno a pulirlo per cortesia). E quindi rispondo di quello che accade sul seggiolino che occupo. Pago per uno spettacolo e ho il diritto che il Prefetto, e non un "capotifoso", mantenga l'ordine pubblico. Se non ci riesce, non darò certo la colpa a lui, a meno che - come accadde per il derby sospeso - non mandi degli invasati fuori controllo a gestirlo materialmente.
Altrimenti inseriamo la figura del "capotifoso" nella Costituzione, lo retribuiamo, gli diamo poteri di polizia e poi se ne potrà poi parlare, caro Prefetto Serra. I tifosi della Roma risponderanno con la consueta ironia: "Semo tutti parrucchieri", forse ricorderà qualcosa agli smemorati!


3 gennaio 2006: buon anno a tutti! Stasera qualche aggiornamento.

28 dicembre: inserite due belle fototifo di Fiorentina/Roma 1978/79 e Fiorentina/Roma 1979/80 inviatemi da Firenze ed una di Napoli/Roma 1982/83.
Inserite anche le foto calcistiche di Juventus/Roma 1933/34. Aggiornata la Coppa Disciplina. Fino al 3 gennaio non ci saranno aggiornamenti né potrò rispondere alle e-mail perché devo far riparare il computer. Colgo l'occasione per fare sin d'ora gli auguri di buon anno nuovo!
Dimenticavo: anche Pierino Prati, come ogni anno, ha mandato una e-mail per salutare la Curva Sud e fare gli auguri.

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