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(Louis C. Montesquieu) |
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HOMEPAGE |
Se volete avere notizie su locali, concerti e musica a Roma |
" AL DI FUORI DI ROMA NON C'E' NULLA DI BELLO NEL MONDO" Johann Joachim Winckelmann, 1756 (archeologo e filologo, nonché massimo teorico mondiale dell'estetica neoclassica) "Non per guadagnar ma per amor del gioco" QUELLI CHE SIAMO * LA GIUSTA DISTANZA * NON DORMO * IO STO CON GLI ULTRAS |
Radio Città Aperta 88.90 FM tutte le maledette domeniche dalle 19 alle 21 |
http://www.youtube.com/watch?v=uiskWM1hzL8&feature=related Clicca qui per tornare alla HOMEPAGE |
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Avevo un canale su Youtube dove postavo video per lo più musicali. Ogni tanto, però postavo anche qualche video che meritava di stare in rete. Bene, sono stato bannato da You Tube. Indovinate un po' per quale video? Ma per il video de "Le Iene" che restituivano alla signora inglese la macchina fotografica rapinatale nel settore ospiti dalla Polizia nel 2007, ovviamente! A questo punto, ecco qui il video. Diffondetelo voi su You tube, qui rimarrà sempre. |
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salvo imprevisti.
LA ROMA SI', LA LAZIO NO |
http://www.youtube.com/watch?v=fAz0zq5lGT4 STRISCIA LA NOTIZIA Il primo servizio di Striscia la notizia sulla tessera del tifoso Il servizio di Report sulla Tessera del Tifoso: http://www.youtube.com/watch?v=xtQ6ZzBcTeE&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=-obKswYhdgM&feature=related
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Sono già fidelizzato! http://www.facebook.com/group.php?gid=107646622604574?ref=mf?v=info COME EVITARE DI ESSERE RICONOSCIUTI TRAMITE FACEBOOK Cliccare su Account in alto a destra, poi su Impostazioni privacy e quindi su Personalizza impostazioni. Ancora non è finita, bisogna trovare Suggerisci agli amici le foto in cui ci sono io, andare su Modifica le impostazioni e finalmente spuntare la casella No. |
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Roberto Maroni, Lega Nord, 21 giugno 2011 *
Goethe |
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"Ciao Lorenzo,
ho
letto con estremo piacere la lettera scritta dai soci
Myroma.
C'è solo un punto
che mi lascia perplesso: la capienza dello stadio
limitata a 60.000
spettatori.
A tal proposito faccio un paio di considerazioni:
a)
considerazione banale ma necessaria. Quando si dice
capienza massima
60.000
significa che, al massimo, possono entrare in quello
stadio 60.000
spettatori.
Significa, cioè, vincolarsi al fatto che nei
prossimi decenni il
numero di 60.000
non potrà essere superato
b)
capienza massima 60.000 non significa che possono
entrare allo stadio
60.000
tifosi romanisti. C'è il settore ospiti che
toglie migliaia di
posti utili, ci
sono gli spazi tra il settore ospiti e il settore di
casa che devono
essere
lasciato liberi. Ci sono i vari tipi di accrediti
(accrediti ospiti,
accrediti
stampa, accrediti coni, accrediti figc, accrediti
sponsor, ecc.) che
tolgono
posti ai tifosi. Ad essere generosi uno stadio da 60.000
spettatori
può
contenere al massimo 54.000 tifosi della squadra di
casa.
c)
le potenzialità di Roma sono di avere al massimo
54.000 tifosi
allo stadio?
Pensiamo a un Roma-Real Madrid, semifinale di Coppa dei
Campioni. O a
una
partita che assegna lo scudetto. Per me 54.000 sono
veramente
pochi.
d)
i dati attuali sugli spettatori significano poco. A
parte il vincolo
della
tessera del tifoso che comunque incide, c'è da
considerare la
pessima
organizzazione della vendita dei biglietti ai tempi
della Sensi e la
difficoltà
di accesso all'Olimpico. Inoltre in questi due anni le
prestazioni
della
squadra sono mediocri.
e)
restando con la squadra attuale e con lo stadio nuovo
è
prevedibile un
incremento naturale del 20/30% di spettatori
f)
nel 2009/10 partite come Roma-Sampdoria e Roma-juventus
hanno fatto
registrare
più di 54.000 spettatori. Nel derby gli
spettatori erano quasi
62.000
g)
la Roma vincente di Capello faceva registrare presenze
tra i 55.000 e i
60.000,
con punte di 75.000/80.000 nelle partite di cartello
h)
per me la capienza ideale dello stadio di Roma è
80.000
i)
il problema vero è ottimizzare la vendita di
biglietti. La curva
Sud si vende
benissimo, perché è il centro del tifo.
Curva nord e
distinti si vendono
abbastanza bene. La Tevere si vende così
così. La Monte
Mario si vende male e
solo in occasione delle partite di cartello,
perché costa
troppo. Serve una
politica più equilibrata di pricing dei
biglietti, in modo tale
da riempire la
Monte Mario, che deve diventare meno costosa e
più esclusiva. La
Tevere
dovrebbe diventare più popolare.
l)
se qualcuno ribatte che così la società ci
rimette, gli
rispondo che è una
minchiata. La vera rimessa è avere posti-stadio
vuoti.
Nell'hotellerie è
pratica comune cercare di riempire il maggior numero di
camere, a costo
di fare
offerte promozionali. Lo può constatare chiunque
guardando un
sito di
prenotazione hotel: a ferragosto si trovano offerte per
le Città
a prezzi
stracciati, altrettanto si trovano offerte per il mare
fuori stagione a
prezzi
bassissimi.
m)
la vera abilità della società è di
vendere i
biglietti al "giusto
prezzo", cioè a quanto i tifosi sono disponibili
a pagarlo.
Sparo a caso:
Roma-Real Madrid, semifinale di Coppa dei Campioni,
potrebbe valere 200
euro in
Monte Mario. Roma-Cittadella di Coppa Italia
difficilmente può
valere più di 20
euro.
n)
più si fidelizzano i tifosi allo stadio,
più i tifosi
vengono. Inizia un
circolo virtuoso, per cui andare allo stadio diventa un
appuntamento
fisso
(com'era fino a pochi anni fa)
<>Ricapitolando: Roma ha i tifosi per riempire uno stadio da 80.000 posti e lo ha dimostrato tante volte nel corso degli anni. Serve una società che ci creda e abbia voglia di investire sui tifosi "praticanti". In cambio ne otterrà fedeltà e passione e, se è capace, un adeguato ritorno economico."
Varese-Hellas Verona, tensioni fuori dallo stadio |
Lunedì 19 Dicembre 2011 16:00 |
Sfiorati i momenti di tensione fuori dallo stadio del Varese mentre era in corso il match contro la seconda in classifica, Hellas Verona. Problemi con parte della tifoseria in trasferta, accorsa in massa a sostenere i giallo blu. <>Da una parte una cinquantina di tifosi a bordo del bus-navetta rimasti bloccati sulla salita di via Macchi per guasto, dall’altra il divieto di accesso allo stadio per i circa 100 tifosi giunti a Varese senza biglietto. Le immagini esclusive mostrano l’intervento di un cordone della polizia in tenuta antisommossa, mentre gli animi dei “mastini scaligeri” si scaldavano (IL VIDEO).L’arrivo di oltre 1100 tifosi “regolari” aveva già messo in allarme la questura, che aveva optato per una misura preventiva che comportava la chiusura delle strade cittadine tra le 10 e 30 e le 15 del pomeriggio, quindi due ore prima del match, fino a conclusione. Una misura che si è resa necessaria dopo la comparsa di alcune scritte minacciose – altre offensive – sui muri della città. Nessuna prova che esse possano essere riconducibili ai tifosi dell’Hellas, ma onde evitare disordini il questore ha preferito “prevenire e non curare”. E così, oltre alla chiusura di alcuni corsi cittadini e la deviazione di alcuni mezzi di trasporto pubblico, anche il divieto di acquisto dei biglietti per ordini di posto diversi da quelli del settore ospiti in curva sud per ai veronesi dell’ultima ora, indipendentemente dal possesso o meno della tessera del tifoso. L’intervento di mediazione della polizia e il buonsenso dei tifosi ha vinto sull’istinto, e fuori dallo stadio non si sono verificati particolari problemi. |
MA A
PARMA, A COSA SERVE LA TESSERA
DEL TIFOSO?
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Lunedì 19 Dicembre 2011 13:00 |
Tessera del tifoso, le tre paroline magiche che dovrebbero permettere di frequentare uno stadio in tutta sicurezza. E’ lo strumento che serve per andare in trasferta, che serve per entrare nel settore ospiti, che serve per separare i tifosi locali dai tifosi ospiti.
Oggi il Lecce era di scena al Tardini, con i biglietti per non tesserati introvabili in qualsiasi parte d’Italia eccettuata la città ducale, è d’obbligo essere pronti all’apertura dei botteghini così da evitare di trovarsi a stretto contatto con i locali. Chi è arrivato a mezzogiorno ha potuto fare un tagliando di curva nord (curva degli ultras parmensi) , chi è arrivato un’ora dopo ha cominciato ad incontrare problemi. I botteghini si rifiutavano di staccare i biglietti per la curva Nord ai tifosi leccesi, tifosi che avevano tutto il diritto di acquistare un tagliando per lo stadio di qualsiasi settore in quanto non residenti in Puglia. Tenta e ritenta finalmente si è trovato un botteghino che evidentemente si atteneva alle regole e rilasciava i preziosi tagliandi. Ci rechiamo verso il parcheggio, almeno le macchine non devono essere munite di tessera per entrare nel parcheggio ospiti, ma un solerte vigile ci avverte che non esiste una sistemazione per le nostre auto e ci consiglia di parcheggiarle in centro commerciale a circa un kilometro dallo stadio. Farsi un kilometro a piedi vuol dire essere a contatto con i parmensi, e questo valeva sia per i tesserati che per i non tesserati, ma visto che non abbiamo scelta ci adeguiamo. Arriviamo a piedi allo stadio e ci dirigiamo verso il settore ospiti, dove però ci viene detto che se non abbiamo la tessera non possiamo entrare e di andare in curva nord. Chiediamo di parlare con un responsabile, al quale spieghiamo quanto sarebbe da folli mandarci nella curva parmense, sarebbe come incitare alla violenza. Potete ben immaginare cosa sarebbe potuto succedere, noi con le sciarpe giallorosse nella tana del lupo gialloblu. Alla fine il buon senso prevale ed entriamo tutti quanti nel settore ospiti ufficiale. Nessuna distinzione fra tesserati e non. Finisce la partita, una partita che ha visto l’adrenalina scorrere a fiume in entrambe le tifoserie. Usciamo dallo stadio e ognuno deve dirigersi verso la sua auto. Ovviamente non c’è polizia che possa in qualche modo tutelare i tesserati nel raggiungere le loro vetture, possiamo solo incamminarci passando fra i parmensi. Mentre camminiamo assistiamo alla scena più tragicomica della giornata. Un poliziotto in borghese ci avvicina chiedendoci di fare un giro particolare per allontanarci dallo stadio, per non venire a contatto con gli ultras parmensi che nel frattempo ci avevano “adocchiato”. In realtà non è successo nulla di nulla, ognuno andava tranquillamente per i fatti suoi. Tiriamo le nostre conclusioni. Oggi a Parma non c’è stata alcuna differenza fra l’essere tesserati e non esserlo, non c’è stata alcuna distinzione di settore, e soprattutto all’uscita sia tesserati che non potevano tranquillamente venire a contatto con i tifosi parmensi, dunque qualcuno ci può spiegare esattamente a che serve la tessera del tifoso in quel di Parma? Noi non tesserati siamo ben coscienti dei rischi a cui andiamo incontro, ma quei tesserati che si son bevuti la favoletta della sicurezza, cosa avranno pensato oggi? |
La Roma in viaggio verso Napoli (dal sito Facebook ufficiale) |
CALCIO:
STADERINI
E PERDUCA (RADICALI), TESSERA TIFOSO
ILLEGITTIMA, INUTILE E DANNOSA
Maroni
e la Lega
calcio chiedano scusa a milioni di tifosi
1978/79 Fiorentina/Roma |
1978/79 Curva Sud |
1978/79 Curva Sud, "Cuore Giallorosso" |
1977/78 Atalanta/Roma |
1977/78 Lazio/Roma |
1977/78 Roma/Bologna |
1977/78 Roma/Juventus |
1977/78 Roma/Hellas Verona |
1977/78 Roma/L.R. Vicenza |
FORZA ROMA!
di Claudio Villa Forza Roma tu sei
la passione,
ogni folla te sbatte le mano, sei la fiamma der tifo romano sempre pronta a venitte ammirà. Forza Roma tu sei lo squadrone come quello der tempo lontano, sei la gemma der carcio italiano sei l'orgoglio de mille città. Noi semo romanisti appassionati, la fede che c'avemo nun se doma, e strilleremo sempre forza Roma in ogni campo che se batterà. Se er vento ce scompone un po' la chioma insieme agli stendardi sbandierati per noi tifosi ardenti e organizzati nun c'è partita che ce fa tremà. Forza Roma tu sei la passione, ogni folla te sbatte le mano, sei la fiamma der tifo romano sempre pronta a venitte ammirà forza Roma tu sei lo squadrone come quello der tempo lontano sei la gemma der calcio italiano, sei l'orgoglio de mille città. Forza Roma, er tifoso te sprona a difenne er passato e la storia, gioca e vinci perché la vittoria a noi tutti contenti ce fa, a noi tutti contenti ce fa! |
Mantova/Lecco: Lecchesi senza tessera riescono ad entrare |
Avellino/Como: Nove eroici comaschi senza tessera |
Disegno di Daniele |
"Approfitto dell’assist fornito dall’articolo di Gianluca Scatena “All’Olimpico tanta Juve ma poca sicurezza”, per raccontarvi la nostra odissea per entrare nei distinti sud. Innanzi tutto una piccola premessa: storicamente la partita con la Lazio non presenta grossi problemi di ordine pubblico, quindi decido di portare nei distinti sud anche la mia ragazza che non aveva mai frequentato un settore ospiti ed è stata solamente una o due volte in vita sua allo stadio. A tal proposito le faccio fare la cosiddetta tessera del tifoso per evitare qualsiasi problema all’ingresso. E’ il 10 Ottobre: mancano 46 giorni alla partita! La tessera arriva giovedì 24 novembre: meno male…evitiamo ogni problema all’ingresso!
Conoscendo le dinamiche di ingresso allo stadio per il settore ospiti alle 18,15 decidiamo di incamminarci per lo stadio da piazzale flaminio con il tram: è già pienissimo di tifosi che si dirigono allo stadio, ma anche se schiacciati come sardine arriviamo in piazza mancini nei pressi del foro italico. Attraversiamo il ponte e ci dirigiamo presso il prefiltraggio che superiamo con velocità senza problemi: sono circa le 19,00 mancano ancora quasi due ore all’inizio della partita e siamo già fuori dallo stadio: bene!
Ci dirigiamo quindi verso l’ingresso 16: Distinti sud. Entriamo quindi dalla porta in una specie di gabbia nella quale ci sono già a occhio e croce circa mille persone in attesa ammassate davanti ai tornelli. “Non hanno ancora aperto” pensai ingenuamente. Mi alzo sulle punte dei piedi per cercare di capire il motivo per cui quell’ammasso di gente non si muovesse! Noto con profondo stupore che i TORNELLI SONO APERTI ma impiegano circa un minuto per far passare una persona! Eravamo circa mille…ci mettiamo in “coda”…coda per modo di dire visto che è un ammasso di gente davanti ai tornelli che fa un passattino ogni 10 minuti! Il tempo passa siamo sempre lì…la distanza dal tornello non diminuisce…continua ad arrivare gente…ormai siamo imbottigliati, non possiamo andare nè avanti nè indietro nè a destra nè a sinistra…c’è un ammasso enorme di gente che in maniera abbastanza civile cerca di avvicinarsi all’ingresso…partono i primi cori…l’adrenalina sale, il tempo passa, ma siamo sempre lì…adesso i cori sono contro gli steward e le forza del (dis)ordine che non ci fanno entrare…è tutta una follia…la gente si innervosice…si inizia a spingere a prendere a pugni il cancello della gabbia che ci contiene…sono le 20,00…siamo ancora tantissimi…come faremo ad entrare tutti per l’inizio della partita…qualcuno inizia a sentirsi male…ci credo siamo schiacciati come sardine! Padri arrabbiati cercano di avanzare con i loro bambini che hanno paura…la mia ragazza si sente male…cade per terra davanti a me…riesco ad acchiapparla al volo e per fortuna i miei vicini mi aiutano per fare spazio e consentirle di respirare un pò meglio….sono arrabbiatissimo…la mia ragazza si riprende subito per fortuna…ce la fa!Andiamo avanti…quanti bambini insieme a noi…come è possibile essere trattati come galline in un pollaio??
Il settore è strapieno tutti vogliono entrare..grido nella fessura della gabbia contro le forza dell’ordine che ridono al vederci così…uno di loro si avvicina e cerca di tranquillizzarmi: “è presto…c’è tempo piano piano…” questo è pazzo penso…”qui non si respira..siamo bestie in gabbia” gli grido…ma quali bestie – ride lui. Riusciamo ad avvicinarci sempre lentamente ed attraversiamo il tornello alle 20,25. Non appena passo il tornello mi avvento contro una signora vestita di nero che potrebbe essere mia madre..spiegandole in modo concitato e alquanto nervoso come fosse la situazione nella gabbia…la donna scoppia in lacrime e se ne va….si avvicina un poliziotto che cerca di calmarmi, gli ripeto le stesse cose appena dette alle signora: “non possiamo fare niente”-dice-quindi si avvicina a me una donna con un walkie-talkie in mano che mi dice di seguirla…racconto anche a lei come si vive li dentro, la imploro di aprire i tornelli e di velocizzare l’ingresso ma niente…lei mi dice di stare calmo e di entrare nello stadio e che in quel modo disturbo il loro lavoro e che ai bambini ci avrebbe pensato lei. La mia ragazza mi dice di andare che è meglio…mi calmo un pò entriamo nello stadio: è già pienissimo, la squadra sta facendo il classico riscaldamento…mi siedo e cerco di calmarmi pensando che non è possibile essere trattati così: poi parlano di stadi per le famiglie e altre cavolate così!
Il resto l’avete già raccontato voi…almeno abbiamo contribuito a conquistare i 3 punti! Ma tutto questo non è giusto! A cosa servono questi tornelli, a che serve la tessera del tifoso? Chi ha colpito lo juventino a fine partita verrà punito? Cerco quindi di spiegare alla mia ragazza che noi siamo diversi, che a Torino non funziona così, che a “casa nostra” abbiamo un altro Stile. Che dite…mi accompagnerà ancora a vedere ancora un’altra partita??
Vi ringrazio della cortese attenzione.
Giuseppe"
Appare vagamente
incostituzionale. Ma appena
vagamente. Il bello è
che il procedimento mica termina con il nulla osta.
«La
società che ospita l’incontro - si avverte sulla
determinazione - comunicherà per iscritto le
determinazioni
assunte al richiedente». Già che ci
sono, potrebbero
affiggerle ai cancelli del prefiltraggio. Come
Martin Lutero con
le sue 95 tesi. Avete presente? In fondo, nei
rapporti tra curve e
Stato siamo già tornati indietro di
cinquecento
anni. La Lupa capitolina, il simbolo di Roma,
è
un’imitazione.
A scriverlo il settimanale tedesco Der Spiegel. «Il simbolo
della
città eterna dovrebbe avere 2500 anni.
Questo è scritto nelle guide. Ma non è
così».
L’opera sarebbe un’imitazione medioevale,
forse di un maestro
spagnolo. Affermazioni che scatenano un vero
polverone. Per il
sovrintendente comunale Broccoli «È
falso
parlare di falso. Che possa essere un’opera medievale
è un’ipotesi suggestiva che avuto e ha un
certo seguito
fra gli studiosi. Recentemente Anna Maria Carruba
lega
al Medioevo la tecnica a cera persa a getto unico
con
la quale è stata fusa la lupa capitolina.
Questa ipotesi
- spiega Broccoli - sembra confermata dalle
analisi al
radio carbonio curate da Lucio Calcagnile: la
datazione sembrerebbe riferibile al XII-XIII
secolo». Per
Broccoli però «altri studiosi
continuano a collocare
la Lupa nella data tradizionale del V secolo
avanti Cristo.
Nelle piante medievali Roma era rappresentata
come un leone e
pensare al Medioevo per la Lupa Capitolina
nulla toglierebbe al
valore dell’opera: anzi rafforzerebbe la
vitalità dell’idea
di Roma rappresentata dal simbolo legato alle sue
origini»
Sul caso
è intervenuto anche Adriano La Regina,
docente di
etruscologia alla Sapienza e fino al 2004,
sovrintendente ai beni
archeologici della Capitale. Per
lo studioso «La Lupa Capitolina non
è un falso. È un’opera d’arte
medievale ma questo
nulla toglie alla sua importanza. Semplicemente
ne cambia la
collocazione nell’ambito della storia
dell’arte». Adriano La Regina
ha confermato che la lupa capitolina, il simbolo
della
grandezza di Roma, è in effetti un’opera
realizzata nel
Medievo così come ha evidenziato il
settimanale
tedesco "Der Spiegel". «La nuova datazione
è
il frutto di una scoperta della storica dell’arte
Anna Maria
Carruba che l’ha pubblicata nel 2006 in un libro», ricorda La
Regina e
aggiunge: «La
tecnica di fusione del bronzo della lupa
è medievale.
Questo risultato è state confermato,
anche recentemente,
con una lunga serie di analisi al
radiocarbonio C-14 eseguite in
particolare ultimamente in un centro
dell’Università del
Salento, diretto dal professore Calcagnile, che
si trova a
Brindisi». Queste indagini, spiega La
Regina, «hanno
condotto al risultato che la fusione è
avvenuta nel XIII
secolo. E la data dovrebbe essere sicura»".
*
Fine anni '70: Loris Boni abbracciato sotto la Curva Sud |
Praga, Synot Tip Arena - Martedì 6 dicembre 2011, ore 20.45
Vendita biglietti settore ospiti:
Questa esigenza nasce dal divieto arrivato
dalla Questura di Verona, che
ci vuole impedire di manifestare - in maniera
totalmente pacifica - la nostra solidarietà a Paolo
Scaroni,
cittadino
bresciano, offeso nel corpo e nell'’anima e ancora in
attesa di
Giustizia.
Domani,
sarà
nostra intenzione spiegare i
motivi che la Questura di Verona ha addotto per negarci una
libertà che
dovrebbe esserci garantita; renderemo quindi nota la nostra decisione
(indipendentemente dalle imposizioni) e daremo vita ad una
protesta
molto forte
(nel contenuto, ma non nella forma) per esprimere il nostro
dissenso.
Ci
preme
precisare che abbiamo parlato
personalmente con il sindaco di Verona, Flavio Tosi, il
quale è
stato molto disponibile
nei nostri confronti, garantendoci che da parte sua non
c'è
alcuna preclusione
verso la nostra iniziativa. Tosi si è interessato di persona presso la
Questura
di Verona, mostrando ancora una volta tutta la sua
sensibilità
nei confronti di
Paolo, così come era già avvenuto in occasione
del
processo. A lui vanno i
nostri ringraziamenti sinceri.
Vi informiamo infine che sarà presente
anche la famiglia di Paolo e Vi invitiamo pertanto a voler
partecipare.
Il biglietto, non nominativo, di "11 metri" |
Nocerina/Sampdoria I doriani senza tessera vengono fatti entrare dal Presidente della Nocerina |
A Parma * Inter/Juventus, tutti tesserati |
Besiktas/Fenerbache Nonostante l'aspra rivalità, spesso degenerata in violenti scontri, i tifosi del Besiktas gettano in campo le loro sciarpe in segno di solidarietà con la parte di Turchia colpita dal terremoto, che dovrà affrontare l'inverno. Al riguardo, l'arrivo dei Fenerbache in imbarcazione http://www.youtube.com/watch?v=p6_9OctaW7U&feature=player_embedded |