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31 marzo 2005: grazie a Laurent di Nantes, inserite diverse foto di tutta la stagione 1988/89 (inclusa un Ancona/Roma di Coppa Italia, altre che mancavano nel girone di andata e ritorno e una di Partizan Belgrado/Roma). Grazie anche a tutti quelli che mi stanno mandando fototifo, pian piano inserisco tutto.
Dal film "Italia a mano armata" del 1976, ecco un piccolo video di sei secondi inviatomi da Bubba che riguarda non tanto la Roma quanto la Lazie...
E pensare che appena due anni prima avevano vinto lo scudetto... Verrà inserito nella sezione dedicata alla Lazie, nella sottosezione "Tutta Europa lo sa".
Altre tre foto sulla partita Mali/Togo:
Un monumento danneggiato
Distruzione in città
La polizia tenta di intervenire


30 marzo 2005: Inserite le foto a colori di Cagliari/Roma 1982/83 e Roma/Neuchatel Xamax / Neuchatel Xamax/Roma 1995/96.

29 marzo 2005: Inserite le foto "calcistiche" di Roma/Inter e Roma/Colonia 1982/83.
   
The Associated Press:
Tifosi del Mali infuriati hanno incendiato macchine, devastato negozi e distrutto monumenti Lunedì mattina, ore dopo aver invaso il campo e provocato l'interruzione di una partita di qualificazione per la Coppa del Mondo contro il Togo. "Ci sono molte persone ferite, e ci sono stati molti arresti", ha detto il ministro degli interni Colonnello Sadio Gassama all'Associated Press. Un edificio storico che ospita il locale comitato olimpico è stato bruciato, così ha riferito il direttore del comitato stesso Habib Sissoko. I 70.000 tifosi che hanno assistito alla partita che ha fatto registrare il tutto esaurito si sono arrabbiati domenica dopo che il Togo ha segnato all'ultimo minuto. Dozzine di tifosi hanno invaso il campo, e la polizia ha sparato gas lacrimogeni. Gli arbitri hanno fermato il gioco, e la TV statale ha immediatamente sospeso la trasmissione in diretta. Il Togo è stato avvisato che ha vinto la partita dalla African Soccer Confederation, anche se saà la FIFA ad avere l'ultima parola. La rivolta si è estesa al centro di Bamako, con migliaia di tifosi che scendevano lungo la principale via della città, minacciando i più famosi giocatori del Mali. "Dateci Frederic Kanoute e Mamadou Bakayoko", chiedevano "Li uccideremo!". Il portavoce presidenziale Seydou Sissouma ha detto che tutti i giocatori sono salvi e sotto scorta. Il Primo Ministro del Mali Ousmane Issoufi Maiga è andato in radio lunedì per congratularsi con il Togo per la sua vittoria e ha detto che il governo lavorerà per riparare i danni causati da un "comportamento non sportivo". I dimostranti hanno bloccato African Unity Avenue con barricate infiammate, tagliando in due la città. Dozzine di macchine sono state incendiate ed utilizzate per bloccare le altre strade.La polizia ha ripetutamente sparato gas lacrimogeni mentre la folla cercava di assaltare gli uffici della federazione calcistica del Mali. Gruppi di rivoltosi hanno anche affrontato i cittadini, rubando telefoni cellulari e denaro. Una cinepresa di un giornalista è stata rubata. "Non abbiamo mai visto nulla di simile sin dalla rivoluzione del 26 marzo", ha detto una donna, riferendosi alle rivolte del 1991 che fecero finire decenni di dittatura militare nel paese ovest-africano popolato da 11 milioni di persone. Molti monumenti sono stati ridotti in rovine, incluso la storica Africa Tower a Faladie Square, che è il luogo dove il presidente riceve le autorità straniere.
(ANSA) - BAMAKO, 28 MAR - Ottantuno persone sono state arrestate dopo gli episodi di violenza scoppiati prima allo stadio e poi fuori alla fine di Mali-Togo (1-2). La partita era valida per le qualificazioni alla Coppa d'Africa e ai Mondiali di Germania. Il gol della vittoria per il Togo e' stato realizzato da Mama Cherif all'ultimo minuto di gioco. Lo stesso calciatore ha poi provocato l'ira del pubblico, circa 40mila spettatori, che ha invaso il terreno di gioco dando inizio agli scontri. Secondo la polizia, "gruppi di teppisti hanno dato fuoco a decine di bar, ristoranti, piccoli alberghi, e hanno attaccato simboli dello Stato e dello sport del Mali", come la sede del Comitato Olimpico e lo stadio 26 marzo. Numerosi i feriti e ingenti i danni.



http://www.essor.gov.ml/


26 marzo 2005: Inserita la pagina con le partite Roma/Ipswich Town e Ipswich Town/Roma del 1982/83. Buona Pasqua a tutti.
Queste le parole di addio di Franco Baldini e un articolo che ben riassume le tappe di una crisi che non è solo tra la Roma e un suo dirigente ma tra la stessa concezione della Roma e l'A.S. Roma:
"Attraverso questa conferenza stampa voglio salutare Roma e i tifosi della 
Roma che in questi anni hanno riempito la mia vita. E' una storia come 
tante altre, e' nata e finita senza colpe particolari di nessuno. Con 
questo gesto non voglio acuire la distanza tra me e la famiglia Sensi. E 
visto che la Roma non si discute ma si ama vorrei mettere la parola fine a 
qualsiasi processo. Non ci sono vincitori o vinti, la fine e' nell'ordine 
naturale delle cose e non toglie la stima e il rispetto. Ora voglio 
spegnere un po' i riflettori su di me". Il congedo di Franco Baldini dopo 
sei anni alle dipendenze della Roma si e' consumato oggi nella sala 
conferenze dell'hotel Sheraton.

Il dimissionario direttore sportivo della Roma se ne va senza sollevare 
polemiche e anzi sottolineando gli aspetti positivi del suo rapporto con 
il club. Nella nota ufficiale diffusa ieri, il presidente Franco Sensi ha 
disapprovato la decisione, Baldini porge l'altra guancia: "Al presidente 
Sensi sono grato perche' mi ha dato la possibilita' di fare questo lavoro. 
Ha avuto parole dure, ma lui merita solo il mio grazie e di me puo' dire 
cento volte peggio. Tra noi il rapporto si e' cementato proprio perche', 
negli anni passati, mi sono sempre trovato d'accordo con le sue idee".

Dissidi strumentali e non ideologici secondo Baldini, quelli nati fra lui 
e la dirigenza: "Non ho ben compreso il percorso del piano industriale 
pensato dal club, probabilmente non ero la persona piu' adatta per 
comprenderlo. Comunque la Roma e' un bene comune al di sopra di ogni 
altro. Anche se dobbiamo accettare cose che ci piacciono poco. La societa' 
e' animata dalle migliori intenzioni, come me. A un certo punto le cose
sono diventate piu' grandi di me, la causa da sostenere troppo dura. In 
questo momento la Roma ha grande bisogno dell'appoggio dei tifosi. Meglio 
aspettare momenti piu' consoni per alzare la voce".

Baldini e' tornato anche sulle dimissioni, respinte da Sensi, rassegnate 
lo scorso novembre: "Il progetto tecnico e economico di quest'anno era 
stato ampiamente sottoscritto da me. Purtroppo le cose sono andate male e 
io mi sono assunto le mie responsabilita'. Inutile nascondere il mio 
grande tormento: il 2 novembre scorso avrei dovuto confermare le
dimissioni per coerenza, perche' la svolta societaria era ormai chiara".

Resta il fatto che ormai Baldini nel calcio italiano sembra un pesce fuor 
d'acqua. La rielezione di Galliani ne e' conferma: "Io sono ottimista di 
natura, ma nella nomina di Zamparini, con molta fantasia, posso solo 
vedere una lieve intaccatura al sistema. Non so come sara' il mio futuro. 
Mi piacerebbe un ruolo esclusivamente tecnico, come osservatore o 
consulente di mercato, perche' essere dirigente in questo calcio non mi
piace. E le cose non cambieranno per i prossimi quattro anni. Perche' non 
ho lanciato le mie accuse quando ero primo in classifica? Perche' non 
c'erano finalita' politiche da perseguire. Ogni volta che mi sono 
ribellato e' stato in concomitanza con scadenze elettorali nei poteri del 
calcio. In un certo periodo ho pensato che sarebbe stato meglio farmi gli 
affari miei, ma non sono capace".

Non si sente il paladino del bene in un mondo di ingiusti: "Sarebbe stato 
troppo sciocco da parte mia ricondurre tutto a un problema ideologico, le 
mie critiche sulla linea della Roma sono strumentali al bene del club. Non 
sono Don Chisciotte, credo solo che la condotta del club doveva essere 
diversa. Col presidente non ho parlato, mi e' stato detto che non stava 
bene e non era il caso di disturbarlo, non sono riuscito nemmeno a
sentirlo. Il mio futuro? Non ho avuto contatti ne' accordi con nessun 
club".

Chiusura sulle accuse del capitano giallorosso a Juve e Milan: "Totti ha 
molte cose da dire, le sue parole mi hanno fatto piacere. Ma Totti deve 
parlare sul campo. Mi auguro che termini a Roma la sua carriera".

Era già tutto previsto.
Senza voler fare inutili moralismi, in una società dove si vota per Galliani, si dimenticano i torti di Moggi, si accettano prebende da Carraro, non c'era più posto per Franco Baldini e la sua voglia di un calcio migliore.
Per questo dico che forse la cosa più triste, in questo momento, non è l'addio, purtroppo annunciato, di un grande dirigente che rimpiangeremo sicuramente, ma il comunicato, fatemelo dire, ingrato, con cui la società ha «preso atto» delle dimissioni di un suo «consulente di mercato».Un tentativo goffo e maldestro di provare a ridimensionare il vero ruolo 
avuto in questi anni da Baldini. Che è stato sì assunto da Franco Sensi come «consulente sportivo», ma con 
un accordo che lo trasformava in «direttore sportivo» non solo di fatto nel momento in cui avesse sostenuto il relativo esame di abilitazione. Una pratica regolarmente sbrigata nel febbraio scorso.
Ma i cavilli non contano in giorni come questi. Franco Baldini per la Roma è stato molto di più anche di un direttore sportivo: è stato al fianco del presidente nella sua formidabile e ormai antica battaglia contro i padroni del pallone; è stato l'orgoglio di sapere che noi avevamo uno come lui e non uno come Moggi a rappresentarci in quel mondo; e infine, come Zeman, è 
stato la speranza di un calcio migliore e che qualche cambiamento potesse partire proprio da qui, dalla Roma.
Altro che «consulente di mercato» come qualche gazzetta di Trigoria aveva iniziato a scrivere sotto dettatura da qualche mese.
Del resto l'opera di delegittimazione che ha portato alle dimissioni di ieri pomeriggio, parte da lontano. Alcuni la fanno iniziare dalla misteriosa vicenda dei russi, che un anno fa sbarcarono in città pronti a comprarsi una società, la Roma appunto, sull'orlo del fallimento, e dopo qualche settimana scapparono senza una spiegazione ufficiale. Sarebbe bello un giorno fare chiarezza su quello che accadde: si sa però che Baldini quell'operazione l'aveva molto caldeggiata e qualcuno glielo rimproverò.
Altri fanno risalire la prima crepa al famoso, o famigerato, pranzo in Campidoglio apparecchiato in estate dal sindaco per Rosella Sensi e il suo pari grado juventino Antonio Giraudo all'insaputa di Baldini. A rivederlo oggi, quell'incontro semiclandestino, sembra la prova generale per la svolta che poi la società farà in autunno.
Ma senza voler andare tanto lontano c'è una data certa a cui far risalire le prime vere difficoltà di Baldini con la Roma: il 31 agosto. A villa Pacelli è riunito come ogni mese il consiglio di amministrazione che deve approvare la situazione del bilancio della società come richiesto dalla Consob. Quel giorno è anche l'ultimo giorno di mercato e Baldini, sfumati per mancanza di soldi gli acquisti di Gilardino e Ibrahimovic, caldeggia l'arrivo dell'egiziano Mido, giovane di belle speranze. Costa sei milioni di euro: non tutti sono d'accordo, anzi, ma alla fine la linea Baldini passa e Mido arriva. Visti i risultati (e l'insperata resurrezione di Montella) per Baldini è un autogol, anche perché da Torino i nuovi amici bianconeri sussurrano che l'egiziano si poteva prendere anche in prestito gratuito, risparmiando i sei milioni.
Questo era il clima già all'inizio di quello che si rivelerà come l'ultimo campionato di Baldini alla Roma. Ma il direttore sportivo incassa e tira dritto anche perché la Roma va a pezzi: va via Prandelli e lui corre a far firmare Voeller; dopo un mese anche il tedesco fa le valigie, Baldini ha per la prima volta la tentazione di imitarlo ma invece sale su un aereo e incontra Delneri convincendolo a venire a Roma. Intanto la sua ultima campagna acquisti finisce nel mirino di critica e tifosi (solo oggi sappiamo che Mexes non era una bufala...).
Ma è sul fronte politico, sulla visione del calcio e sul ruolo della Roma, che si apre la crepa decisiva.
Il fatto è questo. E' una mattina di ottobre: all'Hilton di Fiumicino sono riuniti gli stati generali del calcio. A sorpresa spunta anche Franco Sensi, al suo fianco, come sempre, Franco Baldini. Di quel giorno passeranno alla storia due scene: nella prima Baldini cerca letteralmente di tirar via lo stanco presidente dall'abbraccio tentacolare di Luciano Moggi che ha appena finito di giurare che lui non ce l'ha mai avuta con la Roma; nella seconda Sensi annuncia che la guerra è finita anticipando a un nostro cronista che «la Roma voterà Galliani», quello che lui, solo qualche mese prima aveva pubblicamente mandato affanculo.
Per Baldini quella svolta non è una vera sorpresa: la temeva da qualche mese, da quando Mediaset, si dice per intercessione dello stesso Galliani, ha firmato un importante contratto per i diritti tv della Roma (così importante che solo grazie a quello la società ha potuto chiudere l'ultima relazione semestrale con un attivo di 14 milioni e rotti di euro).
Ma fino all'ultimo, fino a ieri sera, il diesse ha sperato di poter convincere il presidente e la figlia che questa strategia condanna la Roma ad essere per sempre vassalla della grandi. E' questo il punto vero su cui si è consumato il divorzio: per la famiglia Sensi oggi la Roma sta nel posto che le compete, fra i grandi club con Juve Milan Inter e Lazio; per Baldini invece, fino a quando le risorse saranno distribuite in maniera ingiusta, gli arbitri saranno condizionati dal potere e i giornalisti subiranno la sudditanza psicologica dei soliti noti, la Roma non vincerà mai più. Per questo Baldini si danna e passa l'autunno e l'inverno a tentare di convincere la Roma a riprendere in mano la spada del cambiamento. Per questo a fine ottobre fa una prima mossa forte: si dimette. Ma quel giorno il presidente in persona lo chiama e gli chiede di restare: alla fine ne esce un comunicato che assolve il calciomercato estivo e ridà piena fiducia al ds.
Ma quel clima dura poco: il tempo di vedere per l'ultima volta assieme in conferenza stampa Baldini con Rosella Sensi il giorno dell'annuncio del mega contratto con Sky e del rinnovo per Daniele De Rossi. «Grazie Franco» dice lei, «no, grazie all'amministratore delegato» fa lui. Ma la crisi è di nuovo dietro l'angolo e per Baldini la strada è tutta in salita. Delneri spera di sostituirlo con il suo amico del Chievo Sartori, alcuni big della squadra gli voltano le spalle, e Rosella giorno dopo 
giorno gli preferisce Daniele Pradè, un dirigente diligente, obbediente e sempre più presente: nella riunioni di Lega come nelle occasioni con i tifosi e nei vertici strategici a villa Pacelli.
Baldini si rifà vivo il 5 gennaio, con una clamorosa intervista contro i padroni del calcio che gli costerà un deferimento, una multa di 2500 euro e l'eterna gratitudine di tanti romanisti per la boccata di ossigeno di quelle parole. Ma più i tifosi lo amano, più cala il gradimento per Rosella Sensi, ingiustamente considerata l'unica artefice della svolta.
Fatto sta che Baldini alla prima occasione, la presentazione di Abel Xavier, prende la parola e dice ai tifosi «non applaudite me ma osannate la famiglia Sensi, solo a loro dobbiamo questa grande Roma».
L'ultimo, inutile, tentativo di recuperare un rapporto logoro.
Baldini viene accantonato e pubblicamente scaricato: in occasione di Roma Juve, viste le timide reazioni dell'amministratore delegato e dell'allenatore al furto dell'Olimpico, avrebbe occasione di farsi sentire. Ma rinuncia per non far danni alla Roma.
La domenica seguente la Roma perde anche a Cagliari. Sull'aereo del ritorno, mentre Delneri sta dando le dimissioni, Rosella gli ordina di partire la mattina seguente per Zurigo per seguire una causa. Baldini ribatte che c'è un allenatore da scegliere. Inutile.
L'intervista tv alla Dandini di domenica sera sembra il suo addio al calcio: in realtà è l'ultimo tentativo di cambiare le cose a tre giorni dal voto per Galliani in Lega. E quando mercoledì mattina il "compromesso storico" sembra saltato per un attimo si illude «di essere servito a qualcosa».
Ma in cuor suo sa che è solo una questione di soldi e di poltrone.Alle 17, quando i presidenti di A e B votano Galliani e Zamparini, lui è già a Trigoria che mette le sue cose in un paio di scatoloni.
Ieri chiede di incontrare il presidente e la figlia: dopo un'ora abbondante di anticamera lo riceve solo Rosella.
Chi la conosce dice che tradisse un evidente fastidio. Baldini prova a parlare, vorrebbe vedere anche il presidente, capisce che è tutto inutile.
Consegna la lettera di dimissioni. Lei dice «ne prendo atto», lo ripete tre volte.
In fondo era solo un «consulente di mercato».
(articolo di Riccardo Luna de "Il Romanista")
Tratto da Sportpeople n.  2/2004 ecco qui un'intervista ad un tifoso inglese di Birmingham:
                        D: In Italia si parla del decreto anti-hooligans come la chiave definitiva 
                        per cancellare questo movimento. 
                        R: Non è assolutamente vero, tutto ciò che vi raccontano non trova riscontro 
                        qui da noi. Effettivamente dentro lo stadio sei controllato maggiormente,
                        ma scoppiano ugualmente scontri. Basti pensare all'ultimo match tra Leeds 
                        -West Ham durante il quale nelle tribune e scoppiato il putiferio tra gli 
                        opposti supporters. Non sono mancate le invasioni di campo ed a fine gara
                        il bilancio dei fermati e salito a 40. Inoltre le persone arrestate l'anno 
                        scorso, in tutto il territorio nazionale, sono state ben 5.000. Già con 
                        queste cifre stenterei a credere che siano riusciti a fermare noi hooligans. 
                        Di incidenti di grosse dimensioni se ne sono verificati ben 70, e non sono 
                        per niente pochi. 
  D: Date le misure di sicurezza prese, dove avvengono gli scontri visto che 
                        lo stadio e diventato un "Grande Fratello"? 
                        R: Principalmente nelle strade, nei pubs e nelle stazioni ferroviarie. In 
                        questo modo l'intervento della polizia avviene in ritardo, visto che il 
                        luogo non e tenuto sotto controllo. In tale modo si abbassa il rischio di 
                        essere fermati e in seguito "blindati". Tutto questo non viene trasmesso 
                        per i vari Tg, visto che le notizie sarebbero un deterrente per il governo 
                        inglese. 
          D: Puoi parlarci di come sono formati i vari gruppi al seguito della propria 
                        squadra? 
                        R: Il gruppo e formato da ogni tipo di persone, non puoi delinearlo soltanto 
                        con alcune caratteristiche. L'eta media va dai diciassette fino ai quarantacinque 
                        anni (qui a Birmigham il piu vecchio ne ha quarantotto), quindi la fascia 
                        di eta coperta e davvero vasta. La presenza piu sostanziosa e composta dallo 
                        "zoccolo duro", gli hooligans piu vecchi, con piu esperienza. Inoltre molti 
                        giovani stanno entrando a far parte delle varie brigate, quindi il ricambio 
                        generazionale e assicurato. Non è proprio il caso di dire che la nostra 
                        fine è arrivata, d'altronde l'anima del calcio siamo noi. 
  D: Amicizie con gruppi di altre squadre? Gli hooligans al seguito della 
                        nazionale sono temutissimi in tutta Europa?
                        R: Quando seguiamo l'England siamo compatti, uniti, non ci ferma nessuno. 
                        Mettiamo da parte tutte le varie diatribe per formare un unico gruppo che 
                        non indietreggia, affronta il nemico senza paura. Tuttavia non posso affermare 
                        che tra gruppi di citta opposte non scoppi una rissa; ma d'altronde questo 
                        e naturale. 
  D: Un'ultima domanda: desideri dire qualcosa che i telegiornali non rivelano?
                        R: Si parla degli hooligans solamente quando succedono scontri, mentre si 
                        trascura volutamente tutto il resto. Coloro che hanno sostenuto ed amato 
                        il calcio prima dell'arrivo delle pay-tv vengono visti come problemi. I 
                        supporters, quelli che con il tifo hanno reso il calcio una passione, stanno 
                        subendo un forte attacco da chi vede questo sport una fonte di guadagno.

 25 marzo:
"(ANSA) - ROMA, 24 MAR - 'Ringrazio la societa' e il Presidente Sensi per la fiducia e la stima'. Cosi' Franco Baldini nel giorno del suo addio alla Roma. 'In data odierna - scrive Baldini - ho rassegnato irrevocabilmente le mie dimissioni dall'incarico di direttore sportivo dell'As Roma SpA. Auguro, con tutto il cuore, all'As Roma Spa le migliori fortune possibili'. Baldini terra' domani una conferenza stampa di saluti all'Hotel Sheraton di Roma".Dal sito ufficiale della Roma, Franco (Rosella) Sensi avrebbe dichiarato questo: "La notizia dell'abbandono di Franco Baldini mi ha profondamente amareggiato. Dopo anni di incondizionata fiducia ed amicizia, proprio nei confronti di chi lo aveva voluto portare a ruoli dirigenziali di una delle più importanti società calcistiche, Franco Baldini ha dimostrato, come da tempo, di non aver compreso i sacrifici, l'importanza e la serietà del progetto di valorizzazione del nostro patrimonio sportivo e del piano industriale ad esso collegato, che garantirà alla Roma e alla Città di Roma, futuri successi”. Il primo successo del nuovo "piano industriale" è stata la presa in giro di Roma/Juventus, il secondo lo 0-2 di Roma/Milan:
il nuovo "piano industriale" non lo abbiamo capito in molti, soprattutto se esso prevede quale parte integrante gli scagnozzi di Moggi e Galliani.
WWW.GAZZETTA.IT
ROMA, 24 marzo 2005 - Nemmeno un'ora di colloquio con Rosella Sensi per rassegnare le dimissioni, una stretta di mano fin troppo formale e via, fuori da Villa Pacelli, ognuno per la sua strada. Franco Baldini non è più il direttore sportivo della Roma. Che fosse stato messo al bando, privato del suo raggio d'azione, emarginato da squadra e società si sapeva ormai da qualche mese. Qualcuno doveva fare l'ultimo passo: non poteva cacciarlo la famiglia Sensi, preoccupata delle reazioni che la decisione avrebbe provocato in città; si poteva dimettere lui, lasciando oneri e onori a qualcun altro. 
Così è stato. Dimissioni accettate, senza fare una piega. Chi si aspettava un invito a tornare sui propri passi, come accadde il 3 novembre, alla vigilia di Roma-Bayer Leverkusen, quando Franco Sensi in persona lo pregò di ripensarci, è rimasto deluso: stavolta non è giunta alcuna preghiera, nessun invito a rimanere al suo posto. Anzi, pare che la famiglia Sensi sia andata su tutte le furie, preoccupata che ora Rosella, amministratore delegato e nuova plenipotenziaria del club, rimanga troppo sola. 
A confrontarsi con le istituzioni (che ora sono diventate amiche), con i giocatori (che ritenevano Baldini un punto di riferimento), con la piazza, che ha approvato e non poco le ultime esternazioni dell'ex direttore sportivo, quelle rivelate a Serena Dandini sul potere scientifico di Milan e Juve, sul doping, sul conflitto d'interessi di Carraro. Frasi dette per dare un ultimo scrollone, per cercare di invertire la rotta imposta dal nuovo corso. Quando poi, tre giorni dopo, Baldini ha visto Rosella Sensi eletta nel nuovo Consiglio di Lega e il padre proposto a membro d'onore della Figc, ha capito che per lui in questa Roma non c'è più spazio.
Non vuole essere d'intralcio, constatato che è diventato un personaggio troppo scomodo ha deciso di farsi da parte. Cala il sipario su un rapporto cominciato nel 1998, quando Baldini, che aveva portato alla Roma il brasiliano Paulo Sergio, entrò nelle grazie di Sensi. Da allora, prima da consulente esterno, poi da consulente di mercato, infine da direttore sportivo e, nei fatti, anche da direttore generale, Baldini ha lavorato per la Roma. Spesso ci ha messo la faccia, si è esposto per sostenere le battaglie del suo presidente. Poi, il cambio di rotta e lui molto presto si è ritrovato messo ai margini. Domani l'ex d.s. farà una conferenza stampa in un albergo romano.
La società lo saluta con uno scarno comunicato: "L'A.S. Roma S.p.A. comunica di aver ricevuto in data odierna le dimissioni presentate dal Franco Baldini, dalla carica di Consulente di mercato della Società. L'A.S. Roma desidera ringraziare Baldini del lavoro sin d'ora svolto per la società e del contributo dato. Nel prendere atto di tali dimissioni, l'A.S. Roma precisa che le stesse, presentate a tre mesi dalla scadenza del relativo contratto, non incidono nell'implementazione del proprio progetto aziendale, che continuerà nell'ottica della valorizzazione del proprio parco calciatori, e con l'obiettivo di mantenere un elevato livello tecnico della squadra per essere competitivi in Italia ed in Europa. La Società, pertanto, prosegue nel proprio percorso avvalendosi delle professionalità del proprio management al fine di raggiungere gli obiettivi sportivi ed aziendali preposti". Ora, comincia la ricerca al successore di Baldini: in pole position ci sono Fabiani del Messina, amico fraterno di Moggi, Sartori (Chievo), Leopardi (Udinese) e Fabrizio Lucchesi (Fiorentina). E Baldini, che fine farà? Qualcuno lo vede già all'Inter di Moratti.
TIFOSI DELLA ROMA
ALL'ERTA!
NO AI SOCI DI MOGGI & CO.
Raffaele monitorizza il calcio moderno: "Ennesimo giovedì, ed ennesima amichevole di lusso per la "seconda squadra degli italiani" ( questo ci vogliono fare credere ) il Cervia, è la volta di Genova sponda doriana al Marassi (lo stadio più bello d'Italia a mio parere).
Il tifo blucerchiato è uno dei più colorati, più originali, e più costante in Italia (sempre a mio parere), quindi con curiosità accendo la tv e vedo come di fronte all'attacco del calcio moderno rispondono i doriani. La prima cosa che noto è  IL VUOTO nelle 2 curve come accadde a bologna, non per protesta è evidente, ma proprio perchè la curva è il nemico del calcio moderno . La seconda è la folta presenza di bandiere, sciarpe, striscioni del Cervia e di ragazzine impazzite per i loro "idoli", di presenza ultras non ce n'è, non si sente un coro, non si vedeno striscioni di gruppi ma è inutile ricordare che NON ENTRANO!
L'assenza è la scelta dei doriani, sinceramente preferisco la scelta dei palermitani ovvero la presenza e il sostegno per i propri colori e dimostrare con striscioni che a casa propria non è gradita la presenza di pupazzi televisivi.
Per la cronaca è finita per 5-2 per la sampdoria e sentire le urla ai gol del cervia mi ha fatto rimanere... come dire... basito".
Iniziata la pagina 36 di memorabilia con una chicca inviatami da Gabriele. Questa amichevole non è riportata in nessun libro della Roma... Abbiamo recuperato un altro pezzo di storia!


23 marzo: inseriti, grazie ad Alessandra, alcuni cori della Sud durante Roma/Juventus ed un video con un simpatico coro dedicato ad Emerson.
Inserite alcune fototifo mancanti nelle stagioni 1994/95 e 1990/91. Nella pagina di Roma/Juventus 3-0 1985/86 ho inserito due video (proprio alla fine della pagina).


22 marzo (pomeriggio): "(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Nessun colpevole per il ferimento dell'arbitro Frisk, colpito da una moneta dopo il primo tempo di Roma-Dinamo Kiev del 15 settembre 2004. Il pm Elisabetta Ceniccola ha chiesto al gip l'archiviazione del fascicolo poiche' non e' stato possibile identificare il lanciatore della moneta da un euro che feri' alla fronte l'arbitro. Le immagini tv che ritraevano la tribuna Monte Mario, da dove sarebbe stata
scagliata la monetina, non sono state ritenute sufficienti per risalire all'autore del gesto". Eppure c'è chi dice che....
Mi vien detto che Sabato al Flaminio c'è una partita di beneficenza al costo di 5 €.
Raffaele mi manda questa e-mail interessante che gli è pervenuta e che riguarda il digitale terrestre:
Digitale terrestre o fregatura spaziale?
08/03/04 - - Roma - Siete veramente sicuri che il cosiddetto Digitale Terrestre sia una "evoluzione"?
Ritengo che parlare di televisione digitale terrestre, nella tecnologia proposta, in termini di evoluzione sia davvero una beffa. 
Infatti, nell'era della banda larga (fibra ottica, reti Wi-Fi, sistemi mobili UMTS, ecc. ecc.) si privilegia una tecnologia che non sostiene né alcuno sviluppo infrastrutturale (i contribuiti sono destinati all'acquisto di un decoder mentre un buon 30% della popolazione nazionale non ha nemmeno ADSL!) né tantomeno si propone di far maturare l'informatizzazione delle famiglie italiane.
Qualche info (tanto per essere chiari).
Il digitale terrestre è una modalità di trasmissione con cui si cerca di risolvere l'annosa diatriba sorta delle frequenze radiotelevisive: infatti non verrà più occupata una frequenza da ogni emittente ma tutti potranno trasmettere sulla stessa o su gruppi di frequenza comuni (Esempio: se ora i 7 canali nazionali impegnano 7 frequenze differenti, con il digitale terrestre ne impegneranno solo una, liberando così lo spazio per altri canali, ma questo non sembrerebbe essere il progetto...).
Il segnale unico che arriverà così nelle nostre case verrà decodificato da un apposito dispositivo detto "Decoder" che, in base al canale da noi prescelto, decodificherà solo la parte dei segnali di nostro interesse, il tutto - si dice - senza modificare l'impianto d'antenna esistente. Il Decoder, a detta dei suoi sostenitori, sarà pure interattivo: ciò significa che si potrà sfruttare questa tecnologia per il televoto (sarà sicuro?) e per giocare da casa a quiz e giochini televisivi, nonché per poter disporre di altri servizi (da chi e quando saranno sviluppati? Sono realmente integrabili?) SEMPLICEMENTE collegando il decoder ad una PRESA TELEFONICA (ricevo dall'etere e trasmetto sul doppino telefonico!)
Per approntare nei tempi stabiliti (si parla del 2006) la Televisione Digitale Terrestre Italiana (quanta fretta!!!) lo Stato esborsa dalle proprie casse un contributo di EUR135 per singolo decoder.
Ma allora, vi chiederete, dove sta il problema? Qualche delucidazione.

Uno.
Esistono 3 tipi di Decoder:
- il primo si aggira intorno ai EUR 135 (quelli del contributo): permette solo di decodificare il segnale e non offre servizi interattivi (ah, ah!);
- il secondo si aggira intorno ai EUR 250 e sembrerebbe essere completo di quasi tutti i servizi di livello base;
- il top della gamma, infine, si raggiunge con EUR 400 disponendo di tutti i servizi previsti

Due.
I decoder sono stati approntati senza conoscere né le reali esigenze di mercato, né tantomeno i servizi che si intendono offrire (a buon intenditor: qualcuno ricorda il caso dei decoder satellitari proposti per i Clienti italiani qualche anno fa?) mettendo a rischio l'investimento economico fatto per il decoder circa possibili (e probabili) premature modificazioni degli standard tecnologici.

Tre.
Una volta fatto l'acquisto si arriva a casa eccitatissimi di esibire l'ultimo acquisto, si collega il tutto e si scopre che qualcosa non funziona! Si scopre così che bisogna chiamare il tecnico antennista per modificare l'impianto... Il tutto per VEDERE GLI STESSI CANALI CHE VEDEVATE PRIMA!

Quattro.
Chiamato l'antennista e sostenuto il piccolo/grande salasso (ormai siete in mezzo al guado e ne va della vostra reputazione), potrete accomodarvi "finalmente" nel salotto di casa vostra e godervi GLI STESSI CANALI CHE VEDEVATE PRIMA!

Cinque.
Qualche istante prima che cominci la partita di calcio, il big-match della settimana, sorgerà un altro problema: vostra moglie vorrà andare in camera da letto a guardarsi il film dell'autore preferito e scoprirà amaramente che non potrà farlo perché il decoder decodifica una canale alla volta, cosicché tutti i membri della famiglia saranno costretti a vedere ciò che viene decodificato in quel momento: la partita!

Sei.
Dopo aver sperimentato in più occasioni l'annoso problema della contemporaneità, speso qualche altro Euro in improbabili sistemi di ripartizione, vi accorgerete che l'unica soluzione sarà quella di acquistare un decoder per ogni televisore che avete in casa. Il tutto per VEDERE GLI STESSI CANALI CHE VEDEVATE PRIMA!

Sette.
Vi accorgerete che oltre al cane, tutte le sante volte che andrete a riaprire la vostra bella casetta di campagna/montagna/mare, dovrete preoccuparvi di portare con voi il benedetto decoder, a meno che non vogliate acquistarne altri. Il tutto per VEDERE GLI STESSI CANALI CHE VEDEVATE PRIMA!

Otto.
Dopo qualche mese (o anno) di tribolazione aspettate di sperimentare l'interattività offerta dal sistema televisivo digitale terrestre (che ricordo dovrebbe essere bidirezionale): qualche tentativo più tardi scoprite che il vostro decoder non riesce a condividere la linea telefonica con gli altri dispositivi di casa (telefono voce, allarme, fax, personal computer, telesalvalavita, ecc. ecc.) pertanto dovrete ri-chiamare il tecnico per far installare qualche filtro. Dopo qualche tentativo scoprirete che per impiegare l'interattività offerta, dovrete rinunciare a qualche apparecchio collegato alla linea telefonica e pagare qualche Euro di connessione. Il tutto per VEDERE GLI STESSI CANALI CHE VEDEVATE PRIMA!

Nove.
Mentre vi affannate a convincere voi stessi (e senza successo vostra moglie la quale aveva già previsto tutto) che i costi sostenuti avevano un senso, dopo aver acquistato l'ultima meraviglia, il mega impianto Home-Theatre scoprirete che il segnale, banalmente, è solo stereofonico e che tutti gli effetti audio desiderati non sono disponibili. Il tutto per VEDERE GLI STESSI CANALI CHE VEDEVATE PRIMA!

Dieci.
Nonostante possiate esibire a parenti ed amici l'ultimo acquisto pubblicizzandone pregi e vantaggi, dovrete comunque continuare a pagare: 
- la connessione telefonica all'operatore di vostro maggiore gradimento;
- l'abbonamento al digitale satellitare per le partite, le anteprime cinematografiche ed i cartoni animati;
- la tessera del noleggio DVD
- dulcis-in-fundo l'abbonamento RAI
Mentre avrete già dato per l'acquisto del decoder e per le (annose) attività di contorno.
Il tutto per VEDERE GLI STESSI CANALI CHE VEDEVATE PRIMA!

Potrei continuare per altre ore (...)
Amici, datevi una sveglia!!!

Credo che il digitale terrestre sia una beffa bell'e buona che contribuirà solamente all'arricchimento dei "soliti noti" (meditate gente, meditate) mentre resterà al palo lo sviluppo (strategico) delle infrastrutture di TLC.

Un saluto a tutti.

"Non vado d'accordo con la tecnologia, l'unica cosa che mi affascina quando vengo a Roma è vedere l'intero stadio e la curva cantare all'inizio" (Carlo Ancelotti).


22 marzo: inserita la pagina 2 di Roma/Milan e altri resoconti nella pagina 1. Circolano tante voci su Antonio Conte, completamente sparito...
Chi sa che fine ha fatto?
"Le squadre più forti del campionato italiano hanno messo in atto in questi anni una politica talmente scientifica, usando tutto quello che avevano a disposizione, per restare il più a lungo possibile le più forti. Tutti gli argomenti del calcio italiano, dal doping, agli arbitri, ai diritti tv, presi singolarmente portano lontano dalla comprensione del problema, mentre sono solo le tessere dello stesso mosaico. Sto parlando del sistema nel suo complesso. Quando recentemente ho parlato di esiti finali scontati nel calcio, mi riferivo all'albo d'oro...- ha detto tra l'altro Baldini - Negli ultimi dodici anni hanno vinto 5 volte Juve e Milan, poi Roma e Lazio una volta, a prezzi tali che per vincere quasi ci rimettono la pelle... Solo l'Inter agli stessi prezzi non ha ancora vinto niente.  Baldini parla, tra le altre cose, di una sorta di “conflitti” di interessi nel calcio italiano, polemizzando: «Mi sembra piuttosto un concorso di interessi -. Il presidente della Lega Galliani è il maggiore responsabile di una società, il presidente della Federazione Franco Carraro è “accidentalmente” anche il responsabile del Medio Credito Centrale, sistema bancario con il quale il calcio italiano ha la più grossa esposizione: io credo che qualche piccola influenza lui possa averla...Nella vicenda delle fidejussioni, nella quale recentemente la magistratura ha stabilito che la Roma era parte lesa, si è detto che c'erano responsabilità di organi della Figc e questo la dice lunga sul criterio di condizionamenti che si possono avere in certe situazioni»
Sulla sentenza Juventus a Torino Baldini ha anche detto che «andrà prescritta il prossimo 30 giugno: l'aria che sento è questa e i passi di Coni e Figc lo dimostrano»
Baldini ha poi parlato del suo rapporto con Fabio Capello: «È stata una amicizia molto importante, non solo per il teatro, la pittura... la pensavamo nello stesso modo su tante cose, gli arbitri, il doping, la Gea... anzi su molte cose è stato lui ad aprirmi gli occhi. Ora ci sentiamo meno, talmente poco che non ho ancora avuto l'occasione di chiedergli perchè sia andato alla Juventus»


21 marzo: inserita la pagina di Roma/Milan. (ANSA) - ROMA, 20 MAR - 'Milan e Juve hanno attuato una politica scientifica per restare piu' a lungo possibile le piu' forti'. Cosi' il ds della Roma, Baldini. 'Doping, arbitri e diritti tv - ha spiegato - sono tessere dello stesso mosaico'. Baldini ha poi parlato di un 'concorso di interessi in Lega, dove Galliani e' il maggiore responsabile di una societa', e in Figc, dove Carraro e' il responsabile del Medio Credito Centrale, sistema bancario con il quale il calcio italiano ha la piu' grossa esposizione'.

20 marzo: oggi torna finalmente Brunetto nostro all'Olimpico. Spero che, come già fatto a Firenze, sappia trasmettere a qualche campione viziato e iperpagato il rispetto verso i tifosi della Roma. Stasera parte anche il nuovo progetto nella parte bassa della Sud, all'altezza degli stendardi. Un progetto senza nome e senza altri scopi se non quello di tifare Roma. Qui sotto due foto tratte da Corederoma.it e scattate al porto di Brisbane, in Australia.
"Abbiamo tutte le carte in regola per fare bene. Resta da correggere una certa paura che percepisco al momento di entrare in campo. L'ho riscontrata in Coppa Italia con la Fiorentina, spero che non si ripeta contro i rossoneri. Quell'esultanza totale sotto la curva dei nostri tifosi e' stata importantissima nel momento piu' delicato della stagione. Spero che i ragazzi siano pieni di nuova carica. Spero che i giocatori restino calmi e soprattutto chiedo ai tifosi di incoraggiarci fino all'ultimo. Siamo a nove punti da altre squadre: non 
abbiamo nulla da perdere e ci impegneremo a fare bella figura. Tutto puo' succedere".
BRUNO CONTI
Manuel deve andare a Barcellona e vorrebbe vedere i blaugrana. Chiede di sapere come si può fare per i biglietti. Questa la sua e-mail.
Per i più pigri e per chi non sta a Roma, mi dicono che si può vedere il calcio gratis su internet su questi links, senza dover dare soldi a Sky.
www.calciolibero.com (le partite visibili nel weekend sono aggiornate durante la settimana). Inoltre sul menù a destra c'è la voce "streaming" che dice come settare win media player ,real player e winamp x vedere tutto senza problemi... (quando aprite una tv aspettate anche 3-4 min poiché alcune tv sono congestionate dal traffico e non sono immediatamente disponibili). Poi abbiamo http://www.mixtv.tk. Su questo sito si trovano oltre 1280 tv di tutto il mondo che trasmettono di tutto.. dallo sport al porno. Per quanto riguarda le partite del campionato itqliano si consiglia di collegarsi almeno 30 minuti prima del fischio di inizio, perchè molti utenti si collegano e non tutti riescono a vederle per problemi di server che si riempie e non trasmette ( stanno comunque cercando di ampliarlo, e in ogni caso da marzo con la banda da 1mb x tutti promessa da virgilio dovrebbero migliorare le cose!)
Scegli il paese e la lingua e se cercate qualcosa di specifico sulla sinistra c'è un motore di ricerca! Altre informazioni, cliccando qui.


19 marzo: chi è che sa dove si può vedere la Roma a Pamplona? Inserite altre 14 foto di Napoli/Roma 2000/01. Inserite le foto calcistiche di Napoli/Roma 1982/83. Da Repubblica.it:
Clicca per leggere (parte 1)
Clicca per leggere (parte 2)


18 marzo: Ludovico ha smarrito il famoso libro sul CUCS 1977/1987. Lo acquista a 100 €, questa la sua e-mail: fdl86@yahoo.it.

17 marzo (pomeriggio): aggiunte altre foto di Fiorentina/Roma e video, andate a vedere anche la pagina 2. Questo l'articolo di tale Stefano Prizio, che in tanti mi avete segnalato.
Tribuna stampa come la curva sud...
A margine, molto a margine, della gara, c'è anche quello, un misto tra tracotanza media da periferia metropolitana e cultura della valenza fisica machista e "italidiota", nella ricetta non manca una spruzzata di cafonaggine congenita. Sala stampa e tribuna stampa come la curva sud: per alcuni avvilenti rappresentanti dell'informazione sportiva capitolina e per altri simil loro di altre categorie, alcune, peraltro e purtroppo, del tutto nostrane. Succede allora che una bottiglia voli a mezzaria sfiorando alcune persone in tribuna stampa, succede che qualche disadattato locale
aggredisca dei giornalisti romani, succede che qualcuno, che giornalista forse non è (sebbene accreditato perchè rappresentante di noti "spaccati" di radio romane), si vanti successivamente in sala stampa di aver rintuzzato gli "infami" saliti per suonargliele dagli spalti.
Succede infine che qualche altro personaggio di dubbissime origini culturali e misteriose mansioni (anch'esso accreditato visto che un cartellino al collo nè in Italia nè a Firenze si è mai negato ad alcuno) in spregio assoluto ad ogni regola del buonsenso, sciorini nel mostaccio di tifosi Viola imbestialiti un'irridente sciarpetta giallorossa con conseguente parapiglia ed intervento (censurabile nella modalità) di alcuni rappresentanti delle forze dell'ordine. A rimetterci è lo stolto: l'alcoolico e improvvido ragazzotto che viene bastonato, inedebitamente, e fermato, doverosamente, dalle forze dell'ordine. E' romanità varia, non anagrafe, ma cultura, quella che, citando Alberto Fortis (uno che non ce l'aveva coi romani, ma coi "romani"), trasforma il popolo di ex invasori in invadenti. Il tutto con la complicità intellettuale di chi è "romano" nell'anima,
ma fiorentino di residenza lavorativa, di "romanissimi" e maleducati addetti ne è piena, ahinoi, la triste gestione odierna della povera Fiorentina.
Perciò la curva sud si sposta nella sala stampa del Franchi e se un coro che rintrona nel corridoio affollato della sala conferenze, "Volemo Bbruno Conti... volemo Bbruno Conti", è solo una manifestazione di media maleducazione, l'aver cagionato una gazzarra con tanto d'intervento
(ripetiamo maldestro) della Polizia, è azione scorretta per professionisti dell'informazione o collaboratori di una testata.
Barcolliamo in questo vivere comune, afflitti nel vedere il pappone romanesco e piagnone di Totti sul campo, forse campione della pedata, ma ominicchio per qualità umana, o l'evidente disagio sociale che la ricchezza e la fama non riescono ad estirpare dai connotati di Cassano, trasformarsi in manifestazioni di tifo malato e becero tra chi quest'ultimo dovrebbe raccontare, analizzare e stigmatizzare (vecchia
diatriba: giornalisti o giornalai?). Sventole siliconate con labbra enfiate, improbabili bomber con loghi fascistoidi ricamati sopra, capelli platinati
(come Xavier!) a contornare volti truci più adusi a buttafuori di professione che a titillatori di penna, espressioni varie di villaneria conclamata. La corte dei miracoli riversatasi a Firenze (con tanto di accredito) dalla capitale, potrebbe anche essere solo colore, fastidioso per gli occhi, ma nulla di più.
E' in realtà una malanima sempre più diffusa in questo strano paese, un modo di vivere che piglia piede da Milano e Palermo complici i telefonini di ultima generazione e, perchè no?, l'assurdo pallone che anche noi ogni giorno commentiamo. L'urticante cultura del "che te lo dico a fà" che ha invaso anche Firenze (che tanto difetti aveva, ma non questi) avvilisce persino il tran tran quotidiano della squadra Viola, e del suo
contorno lavorativo, rendendolo qualcosa di molto simile all'atmosfera "violentemente arrangiata" della capitale calciomaniaca. Ahionoi i "romani" ce li abbiamo anche qui!
Il fatto che in tribuna al Franchi si possa manifestare libero tifo è, e deve essere, un vanto (a Roma o in altre piazze, come è noto, non succede), ma abbassare gli occhi dinanzi a comportamenti empi sarebbe venir meno a quella stessa civiltà. Lo diciamo senza verve polemica, che ci si creda o meno: lo "stile Della Valle" necessita di altri paradigmi culturali. Una maggiore cognizione nella gestione, non diciamo dello stadio, ma almeno della tribuna stampa sarebbe necessaria oltre che augurabile. Pena un rincitrullimento generale che non ci pare poi così
lontano.
Stefano Prizio 
Questa è la sua e-mail: ubiprizius@altervista.org
Su Palermo/Cervia, il sempre attento Raffaele mi segnala: "oggi altra partita del Cervia, in una piazza ultras nuova e più importante delle altre, quella di Palermo. 35000 persone miste di fan dei pupazzi e di gente che va allo stadio. assenza totale di striscioni ultras, che ricordo non entrano, non si sa come mai? campeggia nella curva nord di palermo lo striscione delle Brigate Rosanero "Le brigate contro il calcio moderno" e a inizio partita altro striscione "polemico" prontamente censurato da italia 1. Complimenti a palermo che ha scelto la via più giusta, curva composta da ultras senza fans petulanti dei pupazzoni, e trattamento del cervia come avversario, fischi alla formazione cervese, e fischi ai pupazzoni più importanti. Cori per il palermo che coprono gli urletti delle fans e boati ai gol come fosse una partita vera, ai gol del palermo è uscito in curva lo striscione "Non è un reality!".


17 marzo: on line la pagina di Fiorentina/Roma con foto e filmati dei rigori, del tifo e della festa finale. Ragazzi, che bello vedere Bruno sotto il settore pieno di tifosi giallorossi, con un portierino piccolo piccolo ma umile e bravo... Bruno Conti tutta la vita! Inserita la pagina 2 di Cagliari/Roma, con le foto di Luca. Chi mi manda il biglietto di Cagliari e quello di Firenze di ieri?
 
CALCIO: AJAX, TIFOSI IN RIVOLTA RIVOGLIONO VECCHIO LOGO
CAMPAGNA PER IL VOLTO DI AIACE TELAMONIO SULLE MAGLIE
Amsterdam, 16 mar. (Adnkronos/Dpa) - Tifosi dell'Ajax in rivolta. I fans della squadra olandese rivogliono sulle maglie il logo originario del club, quello con l'immagine di Aiace Telamonio, il mitico eroe greco che ispiro' i fondatori della societa' nata ad Amsterdam il 18 marzo 1900.
L'immagine di Aiace ha caratterizzato la maglia dei lancieri dal 1928. Nel 1991 pero', per esigenze commerciali il logo e' stato trasformato. L'eroe e' diventato un simbolo stilizzato, formato da appena 11 linee. Adesso i tifosi vogliono tornare indietro e per questo hanno dato il via ad una vera e propria campagna. Il punto di riferimento e' il sito www.ajaxlogo.nl. ''Restituiamo il volto all'Ajax'' e' lo slogan che campeggia accanto al logo tradizionale. Il 90% dei tifosi e' favorevole al ritorno al passato. Per questo, durante le partite dei lancieri verranno distrubuiti volantini per sensibilizzare il pubblico e mettere sotto pressione la dirigenza, 
accusata di aver gia' 'venduto' altri simboli del club. Nel 1996, infatti, l'Ajax si e' trasferito nel nuovo stadio, l'Amsterdam Arena, abbandonando lo storico 'De Meer'.

VI VOGLIAMO COSI'


16 marzo (pomeriggio): ricevo un quesito da parte di Francesco e una risposta da parte dell'On. Paniz alla lettera inviata da molti di noi sulla vicenda dell'interrogazione parlamentare sul caso Juve/doping:
"Volevo sottoporti un caso che mi ha lasciato perplesso. 
Un mio amico ha comprato tre biglietti di distinti sud per domenica prossima
(Roma-milan) presso un'agenzia di prenotazioni (la JOLLY TICKETS -SERVIZIO
PRENOTAZIONI a Via Tiburtina 532) che glieli ha fatti pagare 29 euro l'uno.
Sul biglietto il prezzo pero' e' naturalmente 23 euro, con 2 euro di diritti
di prevendita. 
Quando il mio amico ha chiesto perche' mai avesse dovuto sborsare 4 euro in
piu' a biglietto oltre ai diritti di prevendita, il gestore gli ha risposto
che quella e' la tariffa che lui applica in quanto rivenditore (anzi, in
genere applica tre euri, vista l'importanza della partita pero' gli e'
sembrato giusto aumentare a 4).
Il mio dubbio e', a questo punto: non dovrebbe essere questa tariffa gia'
compresa nei diritti di prevendita (o meglio, non sono proprio questi i
diritti di prevendita)? Possibile che un rivenditore possa applicare una
maggiorazione prossima al 20% del prezzo del biglietto (con tanto di
scontrino emesso)? Non somiglia al bagarinaggio tutto cio,' con le
conseguenze che ne dovrebbero derivare?
La domanda che ti faccio dunque e': si tratta di truffa o semplicemente di
circonvenzione di incapace (nel senso che il mio amico e' stato fesso)?
E comunque a mio avviso sarebbe il caso di mettere in guardia la gente da
situazioni di questo genere, che evidentemente non riguardano solo le
trasferte...
Ti ringrazio e ti saluto".
Dunque. I biglietti li vende l'A.S. Roma, anche tramite la Lottomatica, con la quale ha concluso un contratto. La prevendita si riferisce al prezzo in più che si paga per la comodità di avere il biglietto prima del giorno stesso della partita. Se altri rivenditori, diversi dalla Lottomatica, vendono i biglietti della Roma, possono applicare un ulteriore sovrapprezzo per il servizio reso, che esula dal contratto concluso tra A.S. Roma e Lottomatica e che prevede che nei due € di prevendita sia compreso il corrispettivo per la Lottomatica. Il problema è che - come credo - la Lottomatica dovrebbe avere l'esclusiva, e quindi dovrebbe essere inammissibile che terze persone possano avere a disposizione per la vendita biglietti per la partita.
LA RISPOSTA DELL'ONOREVOLE PANIZ (con osservazioni già inviate all'Onorevole)
La ringrazio per il Suo messaggio.
Forse sarebbe stato però opportuno leggere le interpellanze predisposte e non le semplici sintesi delle agenzie di stampa. Così avrebbe appreso che il contenuto di esse era diretto:
 1) a proteggere la diffusione corretta delle notizie di stampa, dal momento che la sentenza nei confronti del dott. Agricola è solo di primo grado e in Italia sono numerosissime le decisioni che vengono modificate in appello o in Cassazione (perfetto, non ricordo però un'interrogazione parlamentare quando i giornali e le trasmissioni televisive condannano apertamente le PERSONE QUALUNQUE arrestate e neppure giudicate in primo grado, esposte al pubblico ludibrio).;
 2) a ricordare che solo una sentenza definitiva consente di assumere decisioni collaterali (come l'istruttoria per la revoca di titoli, ecc.); (anche qui, questi sacrosanti principi dovrebbero essere applicati, e sollevati in sede parlamentare, non solo per la Juventus ma per tutti i cittadini)
 3) a suggerire al legislatore l'introduzione di criteri di certezza nella valutazione dei comportamenti di coloro che usano i farmaci liberamente commerciabili ed assumibili nel territorio italiano (questa affermazione è già più oscura. Quali parametri di certezza? Anche il caffè è liberamente assumibile, ma se un giocatore di calcio ne assume 6 prima di una partita è positivo all'antidoping! Non stiamo parlando di Gennaro Esposito netturbino che si prende l'EPO prima di andare a spazzare per strada, stiamo parlando di calciatori miliardari che disputano un campionato miliardario contro altre squadre che hanno un interesse contrapposto alla vittoria! E queste persone assumevano i farmaci in modo vietato al fine di vincere, e quindi in modo da alterare le competizioni. Quindi il paragone è improprio);
 4) ad evitare che sulla stessa materia vengano emesse decisioni di segno opposto, perchè ciò collide con il principio della certezza del diritto.
(Ah, questa è bella. Qualche tempo fa un giudice ha mollato 5 anni e mezzo di carcere a un tipo per un Kg. di cocaina. Dieci giorni dopo il tizio, per errore, è stato nuovamente processato da un'altro giudice e condannato a 4 anni. ANNI DI CARCERE, non quisquilie. Forse l'On. Paniz ha sollecitato una interrogazione parlamentare? In tema diffide abbiamo addirittura la Cassazione che un giorno dice una cosa e un giorno un'altra, forse l'On. Paniz se ne è interessato? Ciò che si reclamava era il fatto che questo Onorevole si svegli solo quando il potente di turno ha bisogno).
Se si accerterà in via definitiva che il dott. Agricola (o chi con lui e per lui) ha sbagliato, nessuno si sogna di affermare che non deve pagare la propria giusta sanzione. Ma se fosse dichiarato innocente alla fine dell'iter giudiziale, chi risarcirà lui e la sua famiglia del danno subito?
(già, ma chi risarcisce Gennaro Esposito, netturbino, ingiustamente arrestato per gli episodi di Avellino/Napoli ed esposto alla gogna da persone come Aldo Biscardi e buona parte dei quotidiani italiani, e poi prosciolto da ogni accusa? Dov'era l'On. Paniz (e quelli come lui)? Da Biscardi, ad alimentare la gogna mediatica!
Una corretta lettura di quanto da me predisposto Le avrebbe consentito di avere un quadro preciso della situazione e di dire, come hanno fatto ormai molti di coloro che hanno esaminato realmente e non faziosamente la situazione, che  si tratta di un'iniziativa che ha un proprio condivisibile ed obiettivo fondamento, esercitabile nell'ambito del mandato parlamentare che giustamente deve essere proiettato verso il riconoscimento dei principi di certezza del diritto e di salvaguadia del nome dell'Italia (e di chi la rappresenta, come spesso la Juventus) nel mondo.
Non c'era alcuna volontà di coprire il doping o di esercitare in modo scorretto il mandato parlamentare che mi onoro di avere.
I migliori saluti.
Maurizio Paniz
Egregio Onorevole, Lei perlomeno ha risposto. In modo affatto convincente ma perlomeno lo ha fatto e di questo va dato atto. Tuttavia le battaglie di principio si fanno per i poveracci, e non per i potenti, anche se vestono i colori della squadra del cuore. Solo così la moglie di Cesare è al di sopra di ogni sospetto.


16 marzo: inserite altre 6 foto di Cagliari/Roma e un video della nuova canzone. Terminata la pagina 35 di memorabilia.
Pare proprio che da Roma/Milan un nuovo progetto partirà in Curva Sud, in basso verso la Monte Mario, dove ora sono affissi gli stendardi.
I presupposti annunciati sono: no politica, tifo old-style, nessun nome né merchandising. Chi vuole tifare 90° su 90° è invitato a non disperdersi e a radunarsi dietro gli stendardi. Solo giallorosso, questo il presupposto di partenza. Grandi novità dalla Coppa Disciplina: per la prima volta nel giro di due anni la Roma non è più in testa alla classifica. La Reggina ci ha superato.


15 marzo: aggiunto un resoconto e altre foto di Cagliari/Roma. Aggiornata la classifica della Coppa Disciplina. Dal sito ufficiale della Juventus, ecco la cronaca della loro partita con il Chievo. Notare cosa accade al 5' (grazie Gab):
Chievo - Juventus 0-1
48'  Vince la Juventus per 1-0
43'  Espulsi Olivera e Potenza
42'  Ammonito Olivera
42'  Gol di Olivera! Juve in vantaggio
41'  Esce Baronio, entra Brighi
37'  Ammonito Cossato
35'  Emerson da fuori area sfiora il palo
34'  Gran destro di Zambrotta, parato
31'  Esce Del Piero, entra Olivera
31'  Esce Semioli, entra Franceschini
28'  Sinistro di Pellissier sul fondo
27'  Punizione di Del Piero, parata
25'  Bel recupero di Zambrotta su Luciano
24' Bel tiro di Camoranesi, para Marchegiani in angolo
21'  Ammonito D'Anna
18'  Emerson per Del Piero in area, arriva Ibrahimovic, respinge Potenza
17'  Su punizione, interviene Potenza e manda sul fondo
14'  Esce Trezeguet, entra Ibrahimovic
11'  Ammonito Zebina
6'  Ammonito Camoranesi
5'  Tiro di Pelissier, traversa
2'  Bella azione bianconera, Del Piero fermato da Potenza
1'  Esce Zanchetta entra Cossato
E' arrivato, finalmente, Bruno Conti. I giocatori sono avvisati.
Raffaele mi invia queste foto, che mostrano lo sgoop di Biscardi: due pericolose ultras lazieli malmenate dalle "forze dell'ordine" in occasione della manifestazione dei lazieli all'EUR. Per carità, su queste cose si deve ragionare prima di tutto con il buon senso e la civiltà, comunque sia, notare il bruco.
Biscardi:
"Ghiederemo spiegazzioni al mio amigo Aghille Seddra", aggiungendo "lui fadrà luge e giusdizia"
Sinceramente, non credo. Si è tentato di coprire le responsabilità per fatti ben più gravi (vedi G8), figuriamoci per due vecchiette.
Oltretutto armate di bastone!


13 marzo: in costruzione la pagina di Cagliari/Roma.

12 marzo (pomeriggio): Raffaele mi manda questa lettera dei tifosi del Bologna relativa all'amichevole Bologna/Cervia.
Gent.ma Società Bologna Football Club 1909,
innanzitutto grazie.
Grazie per averci regalato, rendendo "memorabile" un altrimenti qualunque giovedì 17 febbraio, un meraviglioso pomeriggio di grande sport e grande calcio.
Grazie per aver deciso di riaprire le porte del Dall'Ara per un'amichevole, evento al quale i tifosi rossoblu hanno potuto assistere, da anni a questa parte, solo peregrinando per monti valli e fiumi della nostra meravigliosa regione e non solo (in estate a Rimini, Cesenatico, Sestola, ma anche in Trentino..altrimenti tutti dietro la rete a Casteldebole) 
Grazie per esserVi finalmente ricordati di noi tifosi rossoblu non in occasione di un'amichevole qualunque, ma addirittura (addirittura!!) contro il mitico Cervia, la squadra dei Campioni del Business.
Grazie per averlo fatto organizzando "meticolosamente" un evento di tale portata, chiarendo fin dal principio le regole della giornata: ingresso SOLO in tribuna e nei distinti.
Grazie allora di averci rimandato indietro dalla tribuna al momento dell'ingresso.
Grazie di aver permesso che alla fine ognuno facesse ciò che voleva, che questo significasse scavalcare i cancelli della curva od il fossato che separa il campo dagli spalti.
Grazie per aver organizzato un "meticoloso" servizio di sicurezza (neanche dieci poliziotti e qualche"maschera" sfiatata), che non è stato in grado, nemmeno durante lo svolgimento dell'incontro, di impedire che qualche invasato (tutto fuorché abituale frequentatore dello stadio e tifoso rossoblu in genere) entrasse in campo cercando di raggiungere i suoi "idoli": i giocatori del Cervia!!
Grazie infine per aver permesso a noi veri tifosi del Bologna, noi che per i colori rossoblu soffriamo e ci emozioniamo, noi che questo stadio lo assiepiamo ogni domenica e continueremo a farlo, che piova o batta il sole, sia che l'avversario sia il Milan od il Leffe,  grazie per averci permesso di vedere la devastazione del Dall'Ara, la Casa della nostra squadra, la Nostra Casa, perpetrato al termine dell'incontro da una sottospecie di orda di unni in minigonna e jeans strappati, in preda a crisi ormonali o semplicemente in balia delle ultime convulsioni dei pochi neuroni rimastigli.
Tale scempio non era forse prevedibile, ma è stato permesso ignorando i segnali che arrivavano già dal primo tempo dagli spalti, sottovalutando il richiamo e gli effetti (più eccitanti di una droga) che il tubo catodico e la diretta televisiva sono in grado di esercitare su certe persone.
Una società come il Bologna, così attenta a "casa propria" da mandare il conto a quegli spettatori dei distinti resisi responsabili della rottura di un seggiolino, avrebbe dovuto impedire che tale indegna conclusione rovinasse un normale pomeriggio con la propria squadra.
COME SAREBBE ANDATA 36 ANNI FA? (Pensiero di A.) sui fatti dell'EUR
Mi sono trovato in giro questa mattina in una città in centro bloccata per la
manifestazione dei lavoratori della Fiat. Camionette, celerini, tutto 
bloccato, facce allegre e serene da parte loro, sanno che è un servizio 
tranquillo, forse un po' noioso ma c'è il primo sole primaverile a fare 
compagnia ed a far trascorrere le ore....e pensavo... Chissà come 
dovevano essere le manifestazione 36 anni fa, in quei giorni dell'Autunno 
Caldo, di rinnovi contrattuali, tensione, paura, timore per la 
consapevolezza che in strada non si scherza, che gli operai sono
incazzati, stufi di essere schiavizzati dalla classe padronale. C'era poco da
prendere il sole, bisognava schivare le bocce e disperdere la folla, 
sparando pure, tanto per far capire chi alla fine aveva il potere.
Quando ho visto 7 camionette dei tutori dell'ordine verso le 13.45 
sfrecciare a tutta birra sulla Colombo in direzione dell'Eur ho capito che 
avevano trovato finalmente il modo di occupare la giornata. "Ci sono gli 
ultras, hanno una sciarpa o anche se non sono ultras comunque sono tifosi
quindi teppisti quindi ci divertiamo, facciamo come ci pare". Vai con le 
pacche sulle spalle,dai che li facciamo neri, donne, vecchi e bambini che 
problema c'è, hanno stravolto l'ordine costituito occupando per sette 
minuti una corsia della strada. Allora penso...napoli'98, salerno'99, G8 
2001, i nostri derby, a noi (ognuno ahimè avrà le sue) le date a loro le 
aggressioni. Vogliamo, già che ci stanno, almeno istruire questa gente che
dovrebbe garantire l'ordine e legittimare con il suo comportamento uno 
stato democratico o continuiamo a riempire le strade di caschi, auto blu,
corpi di sicurezza di ogni tipo, colore e fazione fino a quando non sarà
affermato istituzionalmente questo stato di polizia già dominante. Il 
piccolo borghese (l'operaio non esiste più) saprà opporsi svuotato com'è di
qualsiasi spirito di ribellione???


11 marzo (pomeriggio): stasera vado a cena fuori e non avrò tempo di curare gli aggiornamenti, quindi due cosette: la prima è che la designazione di Collina per Cagliari/Roma è la quadratura del cerchio, l'ennesima prova (senza usare perifrasi) che...
CI STANNO PRENDENDO PER IL CULO
La seconda, più hard, dimostra che i romanisti continuano ad essere un faro nel mondo del tifo. Dopo i romanisti a Kiev, ecco a voi gli ultras Benfica a Mosca:
Ultras Benfica a Mosca
Passando dalle piacevolezze hard ad altro, mi giunge notizia di una possibile amichevole tra la Roma e il Cervia, questa entità creata dai mass-media che rischia di arrivare in serie A tra qualche anno. Ora, è persino superfluo ricordare che se qualche ragazzina vociante si dovesse permettere di entrare in Curva Sud con qualcosa di gialloblu o con qualche striscione di supporto per questa strana squadra, verrà considerata a tutti gli effetti come un ultras rivale. Pensassero quindi a creare un settore ospiti anche per questa partita, se proprio vogliono farla.
Al riguardo mi scrive subito M.: "In merito alla presunta amichevole A.S.Roma1927-Cervia volevo dirti che è certamente nel prossimo palinsesto di quella merda di programma. Non so se verrà disputata all’Olimpico, ma sono quasi convinto che si giocherà al Flaminio. Però ti do quasi la certezza matematica che non faranno entrare nulla riguardante i gruppi della Roma. Sanno di avere il panorama ultras contro e non vogliono cadere in figuracce davanti a tutti.
Per esempio ieri c’è stata siena – cervia. Nessun tifoso senese. Nessuna bandiera. Nessun gruppo.
Ti pare che la robur non avrebbe colto al volo questa occasione per pubblicizzarsi??????
Salutandoti calorosamente, spero che se questa partita se dovrà svolgersi, ci sia un movimento de massa contro tale pagliacciata.
Personalmente, contrariamente al mio credo giallorosso, mi trasformerò in "casual" per una volta, con un sorriso ebete comprerò il biglietto e mi sistemerò in tribuna. Se 5000 altre persone faranno questo, il problema è risolto.


11 marzo: sono venuto a mancare in quanto a rapidità di aggiornamenti in un momento critico, ma per una buona ragione. MI faccio perdonare con questa splendida foto inviatami da Patrizio. Si tratta dei Panthers Curva Nord e la foto risale al 1978, Roma/Fiorentina. Con il cappello nero Italo, in rosso Patrizio.
Il club “ammonisce” lo speaker
di ALESSANDRO ANGELONI 
ROMA - I tifosi hanno gradito, la società no. Lo speaker dell’Olimpico, Carlo Zampa, prima di Roma-Juventus, non ha pronunciato i nomi di Capello, Zebina ed Emerson al momento della lettura delle formazioni. Una decisione presa autonomamente dallo speaker e non concordata prima con la dirigenza romanista, che ritiene di essere in questo modo andata incontro ad una brutta figura, ad una caduta di stile, non solo verso gli spettatori italiani ma anche all’estero, visto che la gara è stata teletrasmessa in tutto il mondo. Allo speaker è stato chiesto di non prendere più iniziative di questo genere se non prima di averle concordate con la società stessa. Chissà se il diretto interessato accetterà e deciderà di leggere le formazioni in occasione della prossima gara in casa, cioè Roma-Milan di domenica 20? 
Cassano non ha preso bene il rimprovero di Totti. Tommasi, invece, è andato oltre: «Dà fastidio che si guardi ancora a Roma-Juve». 
Dal sito di Carlo Zampa:
Sono venuto a conoscenza stamattina della notizia del mio presunto ammonimento leggendo "Il Messaggero". La società al sottoscritto non ha fatto sapere nulla, ma questa non è una novità. La cosa gravissima è che non hanno il coraggio delle loro azioni e non mi hanno detto nulla in faccia. Quindi qualcuno/a ha scelto la soluzione di far uscire la notizia sul giornale. Il tutto concordato evidentemente con Angeloni, o chi per lui, del Messaggero, che non ha avuto neanche la dignità e la serietà professionale di verificare la notizia col sottoscritto. Sto provando a mettermi in contatto con i dirigenti della società, ma fino ad ora o trovo telefoni staccati o mi attaccano in faccia. A questo punto le soluzioni sono 2:
1) Se la società mi conferma l'ammonimento che hanno voluto anticipare via giornale, mi dimetterò immediatamente e irrevocabilmente da speaker; 
2) Se la società negherà l'ammonimento, smentendo Il Messaggero, querelerò Angeloni. 
Lascio in sospeso al momento ulteriori "giudizi e riflessioni". 
Carlo Zampa
Sono Fabrizio ur vecchia guardia (36 anni), Romano a Milano.
Sabato, come in tutte quelle occasioni speciali, ero presente e schierato.
Adesso, alla luce dei noti fatti, mi chiedo e chiedo a tutti i Romani-Romanisti:
Che senso ha stare a leggere sui vari giornali o vedere sulle varie trasmissioni dichiarazioni del tipo "...la Roma deve essere rispettata" o "...Carraro ha convocato i designatori" o ancora "...si deve tornare alla designazione", con la vana speranza che qualcosa cambi?
Sono tutte stronzate per stemperare la nostra rabbia e poi, come al solito, non cambierà nulla perchè gli onnipotenti ovviamente comandano impunitamente.
Dato che purtoppo nella vita non ottieni niente se non fai un pò di casino, è giunta l'ora che ci facciamo sentire veramente, non solo con i cori e gli striscioni la domenica allo stadio.
Sabato sera c'era gente pronta ad invadere sul serio alla fine del primo tempo, ma putroppo è soltanto partito il coro e niente più.
Siamo in tanti Romani ad essere incazzati neri, abbiamo i numeri e la voglia per fare veramente sentire come la pensa il popolo, a questi padroni del calcio che ci rifilano abusi e soprusi, impunitamente, da oltre 30 anni.
Sinceramente, vista l'atmosfera di sabato, credevo che se l'arbitro fosse stato un tantino condizionato, lo fosse stato in favore della Roma...non il contrario; proprio per non esasperare ancora di piu gli animi e rischiare di fomentare ulteriore violenza.
Invece è successo che abbiamo ancora subìto, senza una reazione degna del popolo Romano.
Adesso dobbiamo agire, e dobbiamo agire in piazza in tanti e con qualcosa di serio (al limite della violenza, perchè è l'unica cosa che spaventa davvero i potenti).
Io sono a tua disposizione, si faccia il punto con i vari gruppi ed organizziamo qualcosa di imponente, chiamando all'appello tutta Roma.
Nella speranza che finalmente i Romani reagiscano in modo serio,
ti saluto con affetto.
Fabrizio
Clicca per ingrandire il fax (da Il Romanista)

Il sito Corederoma.it lancia l'idea di disertare lo stadio per il primo tempo di Roma/Milan. L'idea è suggestiva e sicuramente molto significativa. Difficile da realizzare, viste le tante teste che dovrebbero organizzare il tutto, ma io contribuisco a rilanciarla e a sottoscriverla. Ma lasciare allo spontaneismo una cosa del genere è impossibile, ci vorrebbe una ferrea organizzazione.
LE DICHIARAZIONI DI TOTTI (Repubblica.it)
ROMA - "Contro la Juve abbiamo fatto di tutto per vincere, ma era difficile in 11 contro 14. L'arbitro ha condizionato la partita: nei primi dieci minuti ci sono stati trenta falli. Ma se avesse ammonito qualcuno sarebbe cambiato tutto". Tre giorni dopo Roma-Juventus, Francesco Totti torna pesantemente sulla questione arbitrale. "Tutti hanno visto cosa è successo. Capello? Lo conosco bene, sapevo che non avrebbe parlato di Racalbuto nel dopo-partita. Se lo avesse fatto avrebbe negato l'evidenza. Ma nessuno può farlo, e anche in campo qualcuno della Juve se n'era accorto". 
Totti è poi tornato su uno degli episodi più brutti dell'infuocata sfida, il colpo al viso rifilato dal romanista Cufrè a Del Piero: "Se avessero fatto vedere tutte le immagini il giudizio sarebbe diverso. Del Piero non ha reagito dopo, ma era stato il primo a colpire", spiega Totti. Parole che Cuffrè rincara: "Fanno vedere ciò che vogliono loro, ma non che al 14' Del Piero prima mi ha dato un calcio da dietro e poi un pugno nello stomaco. E poi il direttore generale della Juventus mi viene a parlare di fair-play...Ma quale? Loro sono i primi nella classifica dei falli e poi vengono a casa mia a rubare la partita...".
Il capitano giallorosso ha poi dato un consiglio al suo compagno di squadra Antonio Cassano di cui si vociferano trasferimenti in maglia bianconera: "Lasci perdere Capello e la Juve". 
Oltre che alle dichiarazioni, Totti ha affidato l'amarezza per il risultato di sabato alle colonne del Corriere dello Sport. "Ancora oggi - ha scritto il dieci della nazionale - sono orgoglioso del mio unico scudetto vinto con la Roma, conquistato meritatamente. Conosco solo quel tipo di sensazioni positive attraverso il successo. Conosco solo quel modo di vincere, con lealtà e trasparenza. Mi piacerebbe, seppur per gioco e solo per gioco, stare per una volta dall'altra parte della barricata e godere di una vittoria come quella di sabato sera, senza nulla togliere ai miei colleghi juventini. Solo per capire che sensazione si prova. Se il sapore della vittoria è lo stesso".
Infine una battuta sul futuro. "Non c'è ancora la certezza matematica che io resti a Roma - dice Totti - Stiamo trattando. Io comunque non voglio andare via". 
Ed ecco cosa riporta il sito ufficiale della Roma delle sue dichiarazioni (Grazie Francesco)
"Quello che è successo in Roma-Juventus ha potuto vederlo tutto il mondo. Mister Capello a fine gara non ha voluto commentare forse perché era difficile negare l’evidenza, se ne sono resi conto tutti, anche qualche giocatore della Juventus  in campo. Certo che se si continua ad andare avanti con questo sistema , i campionati se li giocano in due o tre al massimo : negli ultimi 12 anni hanno vinto 1 campionato la Roma e uno la Lazio, poi sempre Juventus e  Milan…qualcosa deve cambiare.
La sentenza per abuso di farmaci? Se se ne parla tanto tutto falso non sarà,  ma sono problemi loro.
Antonio lo conosciamo tutti, lui è un istintivo. Secondo me ha scelto il momento sbagliato di dire quelle cose, ma è una sua decisione e va rispettata.
Io voglio rimanere: la Società è a conoscenza di cosa penso. I risultati non stanno venendo ma non mi arrendo, i punti a disposizione sono tanti. Zeman è il migliore di tutti se si intende il calcio come divertimento, ma Del Neri va più che bene: è bravo e non ha ancora potuto dimostrare tutto quello che sa fare e non dobbiamo anche dimenticare che è arrivato in un momento molto particolare e delicato.
Il commento di Francesco C.:
"Non ho potuto non notare, dal momento che avevo avuto modo di ascoltarla prima e leggere poi, quale azione di censura era stata effettuata. 
Da tutto cio' purtroppo si evince ormai quale sia la startegia politica (gia' in altri modi dimostrata) della attuale dirigenza Romanista (nella persona di Rosella Sensi). Le battaglie non si perdono, ma si vincono sempre... diceva un grande combattente. Ma che tristezza essere tradito da colui che vuoi salvare.
Per fortuna che in noi Totti o chiunque voglia combattere questo calcio schifoso, trovera'  fedeli alleati".
MORALITA' ED IMMORALITA'
Cè qualcosa di semplice e di profondamente romanista che la As Roma può 
fare per dimostrare davvero di stare vicino a Francesco Totti e di aver 
capito fino in fondo il suo grido di dolore per come hanno ridotto il 
calcio. Non votare Galliani.
Il 23 marzo quando i presidenti di A e di B si riuniranno per eleggere il 
presidente della Lega, Rosella Sensi ha la grande, irripetibile occasione 
di fare un gesto di coraggio, finalmente romanista, in linea con le epiche 
battaglie condotte prima da Dino Viola e poi da suo padre Franco Sensi per 
un calcio migliore.
Dire no a Galliani, uno degli artefici dello sfascio a cui abbiamo 
assistito sabato sera, uno dei simboli del calcio che non vogliamo più.
Non stiamo dicendo che la Roma dovrebbe improvvisamente cambiare campo, 
schierarsi con il gruppo Della Valle: anche se crediamo che, se la società
lo avesse fatto per tempo, oggi sarebbe alla testa del movimento per 
cambiare qualcosa.
Ma un "no a Galliani", magari attraverso un'astensione, sarebbe la prova 
che Totti non sbaglia quando dice che questo non è più calcio; e che i 
tifosi avevano ragione a non fidarsi di certi alleati.
Chi vota Galliani, sta con Racalbuto.
Riccardo Luna
Sottoscrivo. E' una scelta di campo. Seguiremo tutti con attenzione cosa farà la Roma il 23 marzo. Vado oltre. Dopo questi episodi la Roma deve votare CONTRO Galliani. Per usare il politichese, è una scelta di campo, scelta che noi tifosi abbiamo fatto nel 1927, quando Italo Foschi e la sua brigata decisero di creare la Roma per contrapporsi agli squadroni del Nord. Una scelta ribadita e giurata il 22 maggio del 1981, dopo il gol di Turone. Consacrata poi mille e mille altre volte. Loro di là, noi di qua.
Meglio ottavi o dodicesimi da soli che quinti con quegli individui.
Così la pensa il 99% dei tifosi della Roma, Rosella.
Coppa Italia: Fiorentina-Roma
promozione a prezzi agevolati
La società gigliata comunica attraverso il suo sito ufficiale:
La Fiorentina per agevolare i propri tifosi nel sostenere la squadra anche nell’impegno infrasettimanale della Tim Cup tra Fiorentina e Roma in programma mercoledì 16 marzo alle 17,30 allo stadio Artemio Franchi, ha deciso di applicare prezzi inferiori rispetto alle precedenti gare _______________________________________ 
TRIBUNA D’ONORE 40,00 € 
RIDOTTO 30,00 €
________________________________________ 
POLTRONA 30,00 € 
RIDOTTO 22,00 € 
________________________________________
POLTRONCINA 20,00 € 
RIDOTTO 14,00 € 
________________________________________
TRIBUNA LATERALE / 
PARTERRE DI TRIBUNA 14,00 € 
RIDOTTO 10,00 € 
________________________________________ 
MARATONA / 
MARATONA LATERALE/ 
PARTERRE DI MARATONA 14,00 € 
RIDOTTO 10,00 € 
________________________________________ 
CURVA FIESOLE 8,00 € 
RIDOTTO 5,00 € 
________________________________________ 
CURVA FERROVIA 8,00 € 
RIDOTTO 5,00 €
________________________________________ 
SETTORE OSPITI 8,00 € 
9 marzo: scusate, oggi non ho fatto in tempo a fare gli aggiornamenti... Comunque: "Sono Valerio, quello delle dritte sui biglietti pè le trasferte.
Stavolta siamo partiti un pò prevenuti...io ho preso il biglietto a 16.50 Euri alla Ticketone convinto che ai ROMASTORE costassero di più invece per Cagliari il prezzo è di soli 15 euro... almeno cosi dice il sito ufficiale.  Stavolta me la sò presa proprio in quel posto! vabbè alla fine per un euro non cambia la vita...ma se è vero che 99 volte su 100 questa dirigenza è ridicola... per quelle poche cose buone che fa bisogna essere onesti e riconoscerlo.. insomma finalmente il prezzo è abbordabile!". Grazie a Gabriele queste due chicche. Notare i colori di Roma e Lazio nel derby.... che tempi!
"Il perito del processo doping accusa i deputati che si erano 
schierati a favore della Juve e contro Guariniello. Intervenendo a 
Planet 430 su Sky, Giuseppe D'Onofrio, ematologo e perito 
del giudice casalbore nel processo doping alla Juve, ha attaccato
i deputati filo-bianconeri che avevano chiesto un intervento del 
presidente della Camera Casini:  "Gli estensori delle
interrogazioni parlamentari dimostrano di non avere conoscenza del processo". Davanti ai due deputati firmatari delle interrogazioni bipartisan, Salvatore Buglio (Ds) e Maurizio Paniz (Fi), D'Onofrio ha sottolineato che "dopo le motivazioni della sentenza, la difesa degli imputati ha mandato ai giornalisti una cartella stampa con delle critiche che la stampa stessa ha considerato come il senso della difesa bianconera in appello. Gli estensori hanno solo preso la cartella mettendoci sopra la firma". Circa i dati processuali,  D'Onofrio  ha parlato di nuovo, in seno alla Juve, di "quattro guarigioni miracolose di due calciatori (Tacchinardi e Conte, ndr) e di recuperi troppo veloci, non spiegabili senza l'uso di determinate sostanze."


8 marzo: altre numerose foto nelle pagine 5 e 6 di Roma/Juventus, oltre al completamento della pagina 3.
Franco mi scrive: "Schifo e disprezzo per quello che è successo sabato e per come l'as trigoria si sta appecoronando ai bianconeri.. comunque andiamo oltre e soprattutto andiamo a Cagliari a sostenere la maglia, ormai c'è rimasta solo quella.. oggi, sono usciti i biglietti presso le Ticketone di Roma, chiaramente non il settore ospiti ma le curve sud e nord dello stadio S. Elia. Con 16 euro e 50 acquistate il biglietto e risparmiate 10 euro, visto che il settore ospiti costerà fra i 23 e i 25 euro. TIFO ED AMORE PER LA ROMA INDIFFERENZA PER CHI NON LA ONORA!"
Dick Pound, presidente dell'Antidoping mondiale dopo la sentenza
di Torino. "Il club dovrebbe ridare indietro quello che ha guadagnato"

"La Juventus va punita
era doping deliberato"

di EMANUELA AUDISIO

SIGNOR Dick Pound, è informato sulla sentenza Juve? 
"Sì. Ho seguito la vicenda sui giornali, all'estero ne parlano. Io vivo in Canada e sto aspettando alcune traduzioni degli atti del processo e della motivazione della sentenza". 

La sua impressione, come presidente della Wada, l'Agenzia mondiale antidoping? 
"Che ci siano pochi innocenti. I calciatori sapevano, i dirigenti anche. Il calcio ha sottovalutato l'uso del doping o meglio lo ha nascosto. Non si deve sapere, non si deve chiedere. I presidenti strapagano i giocatori, li vogliono in campo, non fuori per squalifica. Hanno sborsato soldi, non vogliono vedere vanificato il loro investimento. Già me li vedo: come osate fermare un mio campione?". 

Ecco, appunto, come osare?
"Chi sbaglia paga. Io sono avvocato, se faccio errori ne sopporto le conseguenze. Chi pubblica notizie false viene licenziato, no? Chi non rispetta le regole deve renderne conto. 281 medicinali nell'armadietto del dottore: non era una squadra, ma un pronto soccorso, io sono rimasto fermo al fatto che chi fa sport è in buona salute". 

E ora cosa dovrebbe succedere, signor Pound? 
"La Juventus tutta dovrebbe essere punita. Quello che faceva non era a caso, il doping era deliberato e programmato. Giocatori ingenui e inconsapevoli? Ma chi ci crede? Non mi si venga a dire che è stata solo colpa di un medico impazzito. La Juve ha frodato e ha guadagnato su quella
frode: in fama, soldi, pubblicità". 

Quindi? 
"Quindi a parte annullare i titoli dovrebbe anche ridare indietro quello che ha guadagnato illegalmente, e magari dovrebbe darlo alla Wada, almeno avremo più mezzi per combattere il doping. Mi auguro che in Italia Coni e Federcalcio stiano pensando a dare segnali forti, una specie di ammonimento severo, alla Juve e a tutte le altre squadre. Non si tratta di vendetta, ma di giustizia, un modo per dire: attenzione, vi teniamo sotto controllo, non potete continuare così. Perché il doping nel calcio c'è stato e c'è, è diffuso, ma bisogna avere voglia di cercarlo. E dichiarare tolleranza zero ai dopati, anche a quelli del pallone". 

Blatter, presidente della Fifa, dice che i titoli vinti restano.
"Blatter ha sempre chiuso gli occhi sull'inquinamento del calcio. Gli sembrava che gli altri sport fossero un po' sporchi, invece il suo molto pulito. Ma l'anno prossimo ai mondiali in Germania ci saranno controlli incrociati, sangue e urine, e questo è un bene. Anche perché gli sport di squadra spesso addossano la responsabilità a qualcun altro, mentre in quelli individuali è più difficile nascondersi dietro colpe altrui". 

Il Cio però ha tolto medaglie, con effetto retroattivo, anche a campioni olimpici. 
"Possiamo andare indietro fino a otto anni. E lo facciamo. Dobbiamo cercare di dare un segnale: chi fa il furbo non la scampa. E' brutto essere ingannati e poi sentirsi dire: dai, fa niente, è tutto passato. Intanto però sei salito sul podio, hai avuto successo, anzi l'hai rubato". 

Su quante medaglie pulite dei Giochi di Atene giurerebbe? 
"Non mi illudo, non voglio fare percentuali. Però so che abbiamo scoraggiato chi ci voleva provare, convinto dell'impunità, e che altri li abbiamo fermati. Chi voleva usare il Thg non ha potuto. Il segnale non è stato: prego, venite e fate i vostri comodi in vena". 

E' vero che le provette di Atene sono congelate?
"Sì. Quando la ricerca scientifica ci darà mezzi migliori cercheremo di scoprire se in passato abbiamo premiato un ladro e prenderemo provvedimenti. Intanto archiviamo, convinti che è una gara in salita, ma che non dobbiamo scendere. Non voglio sentire dire che la guerra al doping è inutile. Rimediare si può e si deve". 

Lei ad Atene usò una frase di Churchill. 
"Dissi che eravamo alla fine dell'inizio. Intendevo che dovevamo sensibilizzare anche i governi, le cose funzionano se c'è la volontà di tutti e una forte collaborazione. La battaglia al doping deve essere più organica, perché ci sono paesi che seguono certe procedure e altri no, in queste condizioni non c'è omogeneità". 

E' stata la giustizia ordinaria a processare la Juve. 
"Credo che sarebbe meglio se lo sport restasse allo sport. Se l'Agenzia mondiale Antidoping potesse in futuro, con criteri uniformi, occuparsi dei suoi casi e dare risposte uguali a casi uguali, senza che esistano troppe differenze. Altrimenti mi pare chiaro che ogni tribunale di paese giudicherà in una sua maniera e questo può aumentare la confusione". 

Tanti calciatori con il morbo di Lou Gehrig. 
"Non sono un dottore, ma io ne sarei preoccupato. Comincerei a chiedermi se si può studiare il fenomeno e andare a fondo. Cosa prendevano questi giocatori? Come venivano curati? C'è un mondo là fuori che dobbiamo tenere sotto controllo e che ha più teste dei draghi. C'è il doping genetico che è il futuro e per quello ci siamo attrezzati con la consulenza di nuovi esperti scientifici e c'è l'uso di epo in passato. Se facciamo finta di niente finiamo tutti prigionieri. Con le spalle al muro però devono finirci loro, i truffatori".

"Mi chiamo Simone.
Non sono solito a mandare mail xchè non mi piace il fatto di provulgare il 
pensiero Ultras via Internet o TV ma solo allo stadio.
Chiusa questa premessa vengo al dunque di questa mia mail: scusami del 
linguaggio ma MI SONO VERAMENTE ROTTO IL (censura n.d.L.) di sentire tali "personaggi"  spaparanzati dietro di una scrivania a lanciare ipocrisie, falsità, ingiurie e malafede. "Personaggi" che con tanto di lauree e vari premi pensano di fare la morale e di insegnarci come si vive, a noi, che come me non hanno uno straccio di diploma ma che una mente propria ce l'hanno e degli occhi con cui vedere anche!!!
Il "personaggio" in questione è Tosatti ma come lui tanti tanti altri, visto 
xò il fatto che questo SOGGETTO mangia grazie alla televisione di Stato che noi stessi "ignoranti" del popolo finanziamo pagando il canone RAI, devono MANDARLO VIA, xchè fino a prova contraria, o meglio dal giorno in cui non saremo + costretti a pagare questa TV, essa rappresenta TUTTO il NOSTRO PAESE, o almeno così dovrebbe essere. Io e penso come me tanti altri, bè non mi sento assolutamente rappresentato da questa figura così oscena e squallida quale il sig. TOSATTI!!!
Non sto qui ad insultarlo, anche xchè mi dilungherei troppo, ma ti scrivo 
solamente per cercare di fare qualche forma di protesta, per mandare via 
quest'essere e per non vederlo PIU'!
Non m'interessa che pubblichi o meno questa mail, ma vorrei solamente che con il tuo sito cercassi, con la collaborazione di tutti o quasi i siti che 
parlano di Roma, di ampliare questa protesta.
Ora cercherò di mandare avanti questa cosa anche per radio.
Mi sono rotto di essere derubato di qualsiasi cosa in questa società, dopo 
l'ennesimo schifo di ieri sera, bisogna fare qualcosa, siamo in tanti, siamo
ROMA e da che storia m'insegna, ROMA MAI sfatta mettere i piedi in 
testa...RIBELLIAMOCI!!!
NOI OLTRE
FORZA ROMA!!!

Sì, è vero. E' fastidioso. Ma guardatelo. Avete mai pensato che inferno deve essere stato per lui alla scuola media o al liceo?
Giornale Lancio del 23-24 aprile 1988, prima di Lazie/Barletta, campionato serie B
"Ciao Lorenzo,
ti scrivo solamente per dirti che tutti i benpensanti e falsi moralisti possono dire ciò che vogliono ma per quanto mi riguarda non finirò mai di ringraziare Carlo Zampa per avermi regalato la possibilità in una manciata di secondi di gridare tutto il mio odio e disprezzo per chi merita solo quello.
Ieri Tosatti a 90esimo minuto ha detto "non capisco come sia possibile tutto questo odio nei confronti di Emerson Capello e Zebina dato che sono stati l'uno ceduto l'altro lasciato volutamente andare e l'ultimo mandato a scadenza di contratto.." io vorrei solo dire al signor Tosatti che in questa merda di calcio dove il pensiero della gente cambia una volta a settimana i sentimenti delle persone vanno rispettati anche se controcorrente e apparentemente non giustificabili (ma da chi..?) forse il signor Tosatti dimentica che il signor Emerson una sera di agosto del 2001 con un solo minuto di allenamento con la Roma alle spalle, è stato applaudito e osannato come un re alla presentazione della squadra semplicemente perchè ne faceva parte scoppiando in lacrime e dicendo che avrebbe ripagato quell'affetto incondizionato..bel ringraziamento ma Tosatti che ne sa?che ne sa?di Capello non parlo mi fa talmente shifo che tutto quello che pensavo l'ho esaurito in quei secondi allo stadio con la sua immagine impressa sugli schermi e tantomeno di Zebina che dice che a Torino c'è il sole, si auguri che non muoia capello altrimenti va a fare l'interregionale se gli va bene.
Grazie e ancora grazie a Carlo Zampa, dopo le formazioni sarei potuto anche andare a casa, non so cosa. 
Sempre ostinatamente Forza Roma
Per una volta concordo su Carlo Zampa. Non condivido certe sue impostazioni soprattutto sul modo di presentare giocatori che spesso non meritano di essere presentati se non con solo nome e cognome, ma anche io ho dato tutto quel potevo in quei minuti in cui scorrevano le loro facce non annunciate e tenute alla gogna. Quel che è giusto è giusto e non mi vengano a parlare di stile, perché è 1000 volte meglio una cosa detta in faccia, e noi glielo abbiamo detto, che una sussurrata dietro le spalle.
Ma che solo a noi debbono metterci "Arrivederci Roma" quando perdiamo a Liverpool? Ci sta quello e ci sta questo, a morte gli ipocriti asettici asentimentali.
ROSELLA SENSI: "Vogliamo avere la possibilita' di poter vincere contro 

la Juventus, soltanto questo chiediamo a chi comanda il calcio. Essere 
trattati come ci compete: non mi pare che questo significhi servilismo da 
parte nostra. Ristabilire pulizia nel calcio, ripristinare quello stile 
"Vecchia Signora" di lealta' e regolarita' sportiva che oggi non esiste 
piu', questo vogliamo".
A parte il fatto che non ricordo/iamo quando mai la Juve sia brillata per lealtà e regolarità sportiva, mi/ci chiedo/iamo: per vincere contro la Juventus si deve far entrare il figlio di Moggi a Trigoria e votare Carraro e Galliani? Beh, non mi/ci sembra che la strategia abbia dato i frutti sperati....! Sia chiaro: mi piacerebbe perdere - sì, perdere - contro la Juventus senza vedere questa cosa qui sotto a Trigoria. Chiedo troppo?
Tra i carcerieri della giornalista del Manifesto c'era un fan di Totti e della Roma, letteralmente "esterrefatto" nel vedere il capitano giallorosso con la scritta "Liberate Giuliana Sgrena". Il racconto della donna è stato pubblicato sul suo quotidiano e sul Corriere dello Sport di oggi. Il dialogo con uno dei carcerieri si è aperto anche grazie al pallone. In sintesi alcuni particolari:
"Mi aveva chiesto se tifassi per qualche squadra" dice la Sgrena, "Ho
pensato che non era il caso di rispondergli di no, così mi sono 
ricordata che da piccola tifavo per la Juve. E gli ho detto: si, per la 
Juve". Ed ancora: "Un giorno mi ha detto che c'era una squadra italiana che sarebbe andata a Madrid e che lui sperava che vincesse il Real. Non capivo perchè me lo dicesse"...in ospedale le fanno capire che quella squadra era la Juve e la Sgrena continua "Ah, adesso capisco...mi sfotteva perchè juventina...vedere i loro beniamini, Totti e gli altri, scendere in campo con quelle magliette con il mio nome li ha colpiti molto, sono rimasti quasi choccati".
E te credo che so' rimasti choccati! Si saranno chiesti: "Come può Totti volere la liberazione di una juventina?"
Segnalo poi questo editoriale di Goalcity:
Rosella Sensi: "Roma grande". Ma adesso chi le crede piu'?
"Ora i conti cominciano a quadrare. Non solo quelli economici, senz'altro meno in rosso rispetto a dodici mesi fa. La fitta nebbia di misteri che ha avvolto per oltre un anno le vicende della Roma, societarie e non, si sta diradando. Si delineano, pian piano, i contorni di uno scenario tutt'altro che rassicurante, ora piu' nitido dopo i fatti che hanno investito Trigoria nelle ultime 72 ore. La Roma e' desolatamente allo sbando, gestita male e in uno stato di semi abbandono. Inutile ostinarsi a negare l'evidenza, cio' che ormai e' sotto gli occhi di tutti: la forza del club capitolino, la sua capacita' di reggere l'urto con i potentati del nord, di rispondere colpo su colpo alla loro protervia e' morta e sepolta. Scemata di pari passo con le energie del patron Franco Sensi, monarca stanco e ormai lontano delle scelte che orientano le strategie societarie.
A traghettare la crisi economica, a guidare il club attraverso le forche caudine dei debiti, la figlia Rosella.
Con la sua opera, in questi 12 mesi, non si e' limitata a mettere in pratica un piano di risanamento necessario quanto doloroso. Ma ha inciso profondamente nella storia quasi ottantennale della societa' giallorossa e in quella decennale targata Sensi. Basta con le battaglie, stop all'opposizione dura al potere e via al graduale allontanamento del dirigente scomodo e libero. Il nuovo corso nasce in Campidoglio, con il caffe' bevuto dalla giovane rampolla insieme al mellifluo e machiavellico Giraudo: una stretta di mano e un'intesa all'insegna del 'do ut des': un Emerson in cambio di un bel contratto tv.
Il tutto all'insaputa del direttore sportivo, troppo libero, troppo fastidiosamente contro. "La Roma e' grande e deve stare con le grandi", ama ripetere la giovane Sensi.
Il problema e' che le grandi non considerano tale la Lupa capitolina. Al massimo il piu' luminoso dei satelliti, quello piu' ricco di tesori da portar via (ieri Emerson, oggi Cassano), fra una lusinga di facciata e l'altra. Se potesse rispondere, parlare fuori dai denti, Rosella direbbe la verita': Mi si rimprovera l'alleanza con Juve e Milan, ma non avevo scelta. La societa' era indebitata fino al collo, i soldi di Sky servivano per la sopravvivenza e Giraudo era l'unico in grado di darci una mano.
Altra mossa impopolare, il siluramento di Franco Baldini: Troppo inviso ai dirigenti bianconeri - il probabile Rosella pensiero -. Non potevo non accontentare chi ci ha liberato dall'oneroso ingaggio di Capello e pagato profumatamente il cartellino di Emerson. Chi, tra l'altro, continuera' ad aiutarci acquistando a peso d'oro Cassano. Gia', Franco Baldini non voleva il bene della Roma, lui pensava solo al suo tornaconto, agganciando un colosso petrolifero russo disposto a costruire un dream team cosi' forte da ridurre a comprimaria la vecchia signora. Un vero e proprio affronto nei confronti di chi si sta prodigando per dare una bella mano ai conti giallorossi. Una sola mano pero', l'altra era impegnata a sgraffignare i tre punti sabato sera, complice un arbitraggio offensivo per tutti quelli che la Roma la amano sul serio.
Ma in fondo, avra' pensato Rosella, sono amici e agli amici si perdona tutto".
V.Maccarrone
http://www.goalcity.it/livello2.jsp?livello=2&tipo_notizia=502&id_not=201591&id_not_lingua=188651&controllo=1


6 marzo: on line la pagina di Roma/Juventus.

5 marzo:
ECCOLI


4 marzo: grazie a Prada, aggiunte molte foto nella stagione 1993/94, ed alcune nella stagioni 1991/92 e 1992/93. Aggiunta nella pagina Vita vissuta, un'intervista ad Herbert Prohaska del 1983. Ricevo questa e-mail che esprime un pensiero di molti di noi... "ho letto il resoconto di Giulio relativo al derby Barcellona - Espanyol, che non fa altro che aggiungersi ad altri commenti e resoconti inerenti partite della Liga o della Premier League... potrà sembrarti ridicolo, ma leggendo questi racconti ogni volta sento che mi monta uno sconforto terribile, un groppo che si attanaglia un po' alla gola per la tristezza ed un po' allo stomaco per la rabbia... Ho paura. Ho una fottutissima paura che, un giorno, sarà così anche da noi. Verrà il giorno in cui Noi saremmo sempre più ghettizzati sino a diventare dei piccoli fenomeni da baraccone che perderanno anche la loro battaglia con i mulini a vento. Verrà il giorno in cui saremo Noi ad essere cacciati dalle curve per far posto ai tanti "Barcelonistas" che raccontava Giulio, tra i quali si annovererà anche il giapponese di turno con il suo bel biglietto da 350 euro. Verrà il giorno in cui oltre alle torce (già vietate), ci proibiranno anche le bandiere. Verrà il giorno in cui in Curva metteranno i seggiolini con gli schienali. Verrà il giorno in cui la partita dovrai vederla seduto. Verrà il giorno in cui i gol saranno festeggiati con un "bell'applauso". Verrà il giorno in cui al derby entreremo allo Stadio alle 20.25 perchè tanto avremo il posto prenotato e lo steward che ci accompagnerà.
Quel giorno arriverà presto se l'Italia vincerà l'assegnazione degli Europei 2012.
Quel giorno avrò già superato i 35 anni, ma non finirò mai di lottare perché tutto questo non accada mai.
Non voglio che i miei figli vivano un derby come quello di Barcellona - Espanyol. Ma ho una fottutissima paura che se non creiamo un vero, unito, compatto fronte comune, sarà così".
Ed ecco che i geni di turno cosa hanno pensato: "Per stemperare la tensione prima di Roma-Juve, all'Olimpico sara' organizzato uno spettacolo di brand-dance con ballerini e ragazze pon-pon. L'idea e' delle societa' che gestiscono le sponsorizzazioni di Roma e Lazio, che intendono cosi' catturare
l'attenzione del pubblico e distoglierlo dalla tensione pre-gara. Sulla pista di atletica dell'Olimpico, 90 ballerini si esibiranno su brani musicali molto conosciuti. Analogo spettacolo sara' organizzato prima delle prossime gare di Roma e Lazio" (ANSA). Ci mancava solo questa... Dei ballerini non me ne frega una mazza e delle ragazze pon pon - mi spiace per loro, nulla di personale - ancora meno. Le belle fanciulle piacciono a tutti, ma già se Sabato sera una strafica mi dovesse proporre di uscire avrei seri dubbi, figuriamoci vedere 20 sgallettate a 60 metri di distanza allo stadio mentre aspetto con la bava alla bocca da un anno intero di vedere Moggi e soci! Una cosa del genere la tensione la fa aumentare, altro che attenuare!
Comunque sia, visto che queste idee infauste vengono per l'appunto ai "direttori del marketing" et similia, facciamo almeno in modo che nessuno si faccia male. Suggerisco agli organizzatori di organizzare il balletto al centro del campo, oppure (meglio) mandare direttamente le ragazze pon pon in curva, mentre i ballerini se ne possono pure restare a casa loro. Se mandate le ragazze pon pon in curva, beh, vi dò ragione: distoglierete realmente l'attenzione. Tra nove mesi vi troverete con una novantina di piccoli romani in più, ma almeno il pre-gara sarà tranquillo. Se invece pensate di mandarle sulla pista d'atletica, e se per ipotesi leggete queste righe... evitatelo. Davvero. Non è proprio la partita adatta e la cosa potrebbe apparire provocatoria. L'incolumità delle ragazze va tutelata. Per queste americanate aspettate il 2012 quando allo stadio ci sarà una massa di babbei con i popcorn nella mano destra e la Coca Cola nella sinistra, ma per cortesia non ci rompete nel 2005 e proprio a Roma/Juventus!

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3 marzo (pomeriggio): rilancio l'iniziativa che da più parti mi è stata segnalata, relativa all'interrogazione parlamentare che qui riporto:
"3 marzo 2005 Juve: Castelli intervenga su pm
 Interrogazione parlamentare dello Juventus Club Montecitorio (ANSA)-ROMA,3 MAR- Il ministro Castelli deve procedere a "verifiche" sul comportamento del pm e dei magistrati che hanno portato alla condanna di Riccardo Agricola. Lo chiedono, in un'interrogazione parlamentare, i deputati dello Juventus Club di Montecitorio. L'iniziativa e' stata presa da Paniz (Fi) e Buglio (Ds), ma ad essa hanno aderito deputati di tutti i gruppi. L'interrogazione si rivolge poi al ministro Giuliani affinche' sia "stoppata" l'istruttoria sull'eventuale revoca dei titoli sportivi alla Juventus."
Questa è la risposta che già circola sui siti internet:
"Egregio Onorevole,
Le scrivo per rappresentarLe la mia incredulità in merito all'interrogazione da Lei proposta relativa al processo doping che vede come imputati (e condannati) esponenti della dirigenza della Juventus.
Numerosi sono gli interrogativi che mi sorgono:
- come possa un deputato dello Stato, eletto da cittadini, occupare il proprio tempo, che dovrebbere essere dedicato alla tutela degli interessi comuni, perorando indefinibili iniziative di interesse personale e che nulla hanno a che vedere con la comunità; risparmi, per cortesia, svicolanti giustificazioni sull'interesse pubblico della vicenda: qui non si tratta di salvaguardare nulla che non sia l'interesse assolutamente personale di un "tifoso" per i trofei che la propria squadra ha in bacheca (evito appositamente il termine "conquistato");
- come possa un deputato dello Stato chiedere un intervento del Ministro della Giustizia su una questione del genere, ancora una volta assolutamente ludica e personale, quando il Ministero non riesce da tempo immemore a risolvere i problemi del sovraffollamento delle carceri, dell'ipertrofia giuridica, della vergognosa lunghezza dei processi, dei condannati per gravi reati costantemente a piede libero;
- come possa un deputato dello Stato perorare un intervento sulla magistratura su un processo ancora in corso, in totale assenza di elementi tali da poter configurare un illecito disciplinare da parte dell'organo giudicante o di quello inquirente;
Da parte di un comune cittadino, rifletta sinceramente sul suo mandato conferitole da altrettanti cittadini!!"
e-mail dei deputati che paghiamo noi con le tasse:
BUGLIO_S@camera.it
PANIZ_M@camera.it
CENTRALINO CAMERA DEI DEPUTATI
06.67601
fax Camera dei Deputati: 06/6789139
Ho anche ricevuto alcune e-mail su Franco Tancredi,  sul fatto che dovrebbe essere inserito tra gli odiati per il fatto di lavorare per la Juventus.
Scusate ma non riesco, e c'è una ragione. Da un lato credo che il cambio vero e proprio di casacca DA GIOCATORE sia enormemente più grave rispetto a chi lavora, diciamo così, dietro le quinte. Dall'altro, se andiamo a vedere, anche Giannini e Amadei sono andati al Napoli, Di Bartolomei al Milan, Pruzzo alla Fiorentina e via dicendo... Che non mi abbia fatto piacere la scelta non posso negarlo, e questo l'ho scritto anche nella pagina a lui dedicata, ma mi sembra eccessivo, considerati gli esempi fatti prima, puntargli contro il dito se a 50 anni la Roma non lo fa lavorare e lui va altrove. Certo, poteva scegliersi un'altra squadra, ma credo che i sentimenti Franco Tancredi li abbia rispettati quando era giocatore. Io la penso così... credo sia lecito fischiarlo, ma non linciarlo!


3 marzo: si avvicina Roma/Juventus.
Sabato, 5 marzo 2005.
ore 20.30.
Roma/Juventus.
Come potremmo odiare questi simpaticoni?







Le dichiarazioni di Sensi anti-Moggi


New entry a Trigoria:
Alessandro Moggi!
Verrà accettato dai romanisti?

Stile Juve
Comunque sia, molte sono le proposte per Roma/Juventus. A parte il discorso delle bandiere, c'è chi, come Tony, propone di mettere gli striscioni sulla pista d'atletica, ma devo dire che l'idea, pur suggestiva, è difficilmente praticabile, da un lato perché non viene consentito più l'accesso alla pista d'atletica, dall'altro perché le torce che sicuramente verranno accese potrebbero danneggiarli.
Giustamente Leonardo mi fa notare che così come all'andata, SKY - sponsor della Juventus - tenterà di soffocare le nostre voci, per quanto forti esse siano.
In questo dovrebbero soccorrere i tifosi della Tribuna Tevere, in quanto la parte bassa della stessa è ovviamente visibile e non cancellabile dalle telecamere... Per chi voleva vedere la Roma a New York, abbiamo due risposte: "Letto l'appello ti do l'indicazione: io ci sono stato un paio di settimane fa, il pub si chiama NEVADA SMITH ed é a greenwich sulla 11esima, il sabato la fanno sicuro, ovviamente sarà pieno de gobbi, ma ci saranno anche dei romanisti". Ed ancora: "in riferimento al ragazzo che chiedeva dove vedere la partita a new york, ho fatto la stessa ricerca anche io a dicembre quando mi sono trovato lì con una partita di campionato di mezzo. Su consiglio di un tassista sono andato in una sala scommesse a Times Square. Purtroppo quel giorno non trasmettevano la Roma, ma altre quattro partite del campionato italiano. Quindi non c'è la certezza assoluta di poter vedere la Roma, però, a seconda delle scelte del gestore, sussiste sempre qualche possibilità che la propongano, soprattutto se una partita di rilievo".
Qui sotto un paio di e-mail che mi sono arrivate.
"Caro Lorenzo,sono F@bio un tifoso romanista qualunque che ama come tutti la maglia giallo ocra e rosso pompeiano che rappresenta la nostra citta' nel mondo calcistico e non solo.
Seguo questo sito dai tempi goliardici della BZL (brigata zio lorenzo), (chi
c'era sa' di cosa sto parlando), e scrivo la prima volta per dire la mia
sulla disastrosa situazione della curva sud.
Per molto tempo si e' parlato di calcio moderno, ma che a sua volta ha
generato secondo me il tifo moderno.
La curva ,seguendo lo specchio della nostra societa', ne ha eredito le mode. Le nuove generazioni di ultras non sono propensi al sacrificio, ma sono schiavi della moda e del consumismo.
Andare in curva e' diventato come andare in discoteca.
E' facile notare come oggi bastano 10 ragazzi per formare un gruppo, ognuno con il suo stendardo,sito internet, e magari trasmissione pseudo ultras su radio privata con sponsor, sperando che ti inquadri la tv o peggio striscia la notizia, basta vedere ad esempio quando la tv inquadra il pubblico le gomitate che la gente si da come per dire "o guarda ci stanno inquadrando". E ogni domenica abbiamo un curva piena di stracci, piena di esibizionisti che guardano la partita seduti.
Hanno colpa secondo me anche i gruppi storici, che ormai di storico hanno poco e non passano ai vecchi metodi per far cantare la gente.
Ed e' mai possibile che nessuno nella magica curva sud voglia oggi prendere le redini del tifo?
Secondo me e' fondamentale ricostituire un gruppo unico che inglobi tutti
quanti, magari al centro della curva, con bandiere e sciarpe e non stendardi, e magari rimettere anche i tamburi che non giudicherei "da napoletano" in quanto li hanno moltissime tifoserie del nord.
Vorrei far notare ai piu' che fanno finta di niente, che spesso all'olimpico
le tifoserie ospiti si sentono molto di piu' della SUD.
Premetto che non sono un nostalgico del CUCS e neanche ne faccio una
questione politica, ma rivorrei solamente una curva SUD maestra di tifo nel mondo,dove non ci siano piu' gruppuscoli con la propria pezza che non servono proprio a nulla".
Luca nel week end è stato a Londra ed ecco cosa ha notato su una macchina!
"Nei giorni scorsi ho letto il tuo "sermoncino" dove parli dell'attuale stato della Sud.... pur senza conoscere al meglio la situazione, mi permetto di esprimere un giudizio, per quanto in pieno accordo con te riguardo ad un certo modo di tifare che oggi non c'è più, ma la mia opinione è anche quella che cio' che è passato ormai è finito per sempre, non ritornerà mai.
Mi spiego meglio.. pur preso atto che chi è ultras fa anche a meno della vittoria della sua squadra, del prestigio della società, dell'affetto dei giocatori, è innegabile che come movimento siamo per forza legati, anche nel minor modo che si vuole,  a quelle 11 merdacce che corrono in campo, ed un calcio come quello di oggi con voi che giocate con le maglie arcobaleno, i gobbi con capello allenatore, noi con **** e 1000 altri esempi del genere, non è fattibile "coltivare" a livello di gruppi, nuove leve con vera mentalità
La gente una volta si sbatteva per il gruppo e per la curva, ma è innegabile che si era molto più legati proprio alla squadra in se e per se.. alla fine (parlo per noi) xxxx, yyyyyy, kkkkkk, wwwww.. insomma , tanti gruppi, 1000 teste, ma sempre tutto in nome della stessa squadra veniva fatto !!
Oggi con un giocatore che cambia maglia anche 3 volte in un anno, come fai a far capire al "regazzino" che cio' che conta è la maglia e non l'uomo, cio' che è collettivo e non cio' che riguarda il tuo bar ?... in una società come questa poi.??
Logicamente quindi, lo stadio, la curva, e cio' che le circonda perdono il significato che avevano, perchè il tifoso è "nato" con una funzione, ed IN funzione, di un sistema che il tifoso stesso da una parte non riconosce più , e dall'altra è proprio il sistema che lo snobba se non ostacola od osteggia!!
Io ripeto sempre che mi reputo fortunato, nonostante sia giovane per aver vissuto l'età d'oro degli ultras, perchè ho avuto modo ugualmente di assaggiare nei tempi giusti la Vera ******, e poi anche in seguito grazie al gruppo in cui militavo...... è facile in questo modo avere una linea di condotta "meritevole" !!
.. ma mettiamoci nei panni dei pisquani d'oggi.....non si puo' chiedere a chi magari ha iniziato ad andare in curva 3 anni fa, inquadrato in trasferta come al militare, con i capi che lucrano, le trasferte di venerdi o lunedi, le diffide che volano come piccioni...... di attaccarsi visceralmente ad un qualcosa che non esiste neanche più, come l'amore incondizionato per la curva o la maglia.
Ragazzi.. io stesso ne ho piene le palle a volte !!!!!
Forse obietterai che comunque esistono gruppetti validi, certo, ma solo perchè in queste nicchie è possibile mantenere vivi gli ideali che dicevo prima....  ma sai meglio di me che 20 compagnie valide, non valgono 1 gruppo unito e compatto, indi per cui......la fine è vicina, se non già giunta".
Infine, Giulio è andato a vedere Barcellona/Espanyol, ed ecco le sue impressioni:
BARCELLONA/ESPANYOL
...ieri altra botta di culo, ricevo un messaggio da un amico di qua, di barcelona, super mega tifoso del barça che aveva l'abbonamento del fratello per i derby barça espanyol.....e già questo me suona strano. Cazzo un derby come questo, che, oltre alle "semplici" implicazioni che un derby si porta dietro, evento sportivo, rivalità di due squadre della stessa città (ce lo vengono a dì a noi???) etc etc, si sà il derby catalano ha connotazioni molto politiche...i tifosi dell' espanyol (dal nome stesso) sono filo madridisti, disapprovano pienamente il catalanismo e sono pochi...minoranza che li fa sentire ancora piu ghettizzati e di conseguenza avversi sempre più ai numerossissimi tifosi del barça (9/10 di questa città)....e questo nun ce va al derby? bene, meglio per me......
premetto che per esigenze "televisive" (o mio dio) la partita inizierà alle 22.00 e per esigenze "sportive" (riposo per la coppa del barça...se fossi giocatore o tifoso dell'espanyol rosicherei non poco...pe la coppa vostra devo giocà de martedì sera????) si gioca appunto di martedì....ma per facilitare le palesi sconvenienze che un orario e un giorno infrasettimanale portano dietro si trasmette su tv3 (tv catalana accessibile a tutti)....e il mio amico mi dà la punta alle 21.30......"21.30????" rispondo io al messaggio...e non ho capito male, alle nove e mezza la punta quando il match inizia alle 22...e i posti non sono in tribuna o gol nord....in gol sur!!! la curva dei tifosi tifosi....
già ti avevo raccontato il barça valencia che avevo visto, ma avevo giustificato la penosità dell'ambiente con il fatto che non fosse una partita importante (a valencia si parla catalano e molti valenciani si sentono catalani, quindi teoricamente non c'è grossa rivalità, e nonostante il valencia abbia vinto la liga l'anno passato quest'anno grazie a mr ranieri fa cacare, ora lo hanno pure cacciato), ma un deby, un derby come questo mi pareva l'occasione adatta per rivalutare la peña barcelonista!
vabbè....ti dico solo che entriamo alle 22, ci sediamo (in curva...sui seggiolini con lo schienale!!!!) e inizia la canzoncina loro emessa dagli altoparlanti....canzoncina che tutti cantano bravi composti seduti alla zecchino d'oro "tutto il mondo sa il nostro nome...barça barça barça!!!!!", l'orchestrina e i suonatori se ne vanno e inizia il match....
e che te lo dico a fa? la coreografia una calata di bandiera di san giorgio con 1900 dentro retta da 20 persone, due bandiere degne di nota sventolate (solo una delle due perche l'altra non è stata mossa) due volte quando ancora c'era la canzoncina e l'orchestrina e il coro delle voci bianche, perchè se no la "curva" non può vedere la partita....una partita dimmerda, qualche boato quando ronaldiño il fenomeno toccava palla, te giuro solo quando lui la toccava, come "e dai che mo viene er gol, lo spettacolo quindi me fomento"....per tutta la partita ho avuto nelle orecchie il "puta barça" degli espanyiolisti a un chilometro sopra di me...saranno stati te giuro 50/70 max.....avevano mille bandiere spagnole e tutto il tempo a insultare il barça......quanto me stavano sul cazzo prima tanto li ho rispettati ieri sera........
e questo è quanto......
ora, le mie solite conclusioni.....
-non è colpa loro, il nuovo presidente quando è arrivato ha cacciato i tifosi che avevano i "bengala" per avere lo stadio tranquillo...gli ultimi rimasti con un tamburo ci provano e l'acustica li aiuta pure, ma proprio per essere gentili je darei un 4,5......davvero eh!
-nello stadio non c'è possibilità di ricambio, sono tutti abbonati, ci sono solo posti liberi in tribuna messi a disposizione per i giapponesi di turno o i danesi pieni di gadget del barça. Gli abbonati sono abbonati da sempre, tipo quando sei in età da stadio tuo zio, nonno te regala l'abbono (come all'amico mio) e te lo tieni finchè non muori o se vuoi lo puoi "mettere in vendita", cioè vendi il posto alla società che te da la metà e se tiene metà del prezzo del nuovo abbono....quindi anche se ci fosse gente interessata e disponibile a ricostruire un tifo indipendente, quello che conosco io, non puo entrare allo stadio, perchè è fisicamente impossibile.....quindi olè......stadio teatro/cinema, tutti seduti coi bambini a giocare con le macchinine mentre papà e zio si vedono ronaldiño ed etò (perche`di questo si tratta, vedè i fenomeni che il nostro presidente ci ha comprato cacciando chi faceva casino)....ben vengano i regazzini con ke macchinine....ma te giuro, se vuoi vedere l'applicazione esatta del calcio moderno a tutti gli effetti e dico tutti, gadget annessi... comprate il posto al camp nou (e non quando gioca col chelsea, perchè cosi so capaci tutti....a tifà!!!) accanto al giapponese e si apre il sipario!!!!!!!


2 marzo: aggiunti tre resoconti di Palermo/Roma. Qualcuno sa a New York e a Losanna dove si può vedere la partita? Lo chiedono Francesco e Gabriele.
Da Tunisi mi arrivano queste fotografie dei tifosi dell'Esperance Sportive de Tunis. Le pubblcio volentieri, visto che fa sempre piacere vedere lo sviluppo di movimenti ultras in realtà diverse dalla nostra.


1° marzo: aggiunte foto e resoconti di Palermo/Roma. Inserite in una pagina apposita, le lettere scritte da diversi ultras nel 1982 al Guerin Sportivo, che aprirono per la prima volta un dibattito sulla violenza negli stadi. Inserite, grazie a Laurent, molte foto della stagione 1991/92. State cucendo le bandiere?
Clicca per ingrandire, grazie Andrea!
Ultras Dinamo Bucarest (Romania)


28 febbraio: on line la pagina di Palermo/Roma.

27 febbraio: nella pagina di Roma/Torino 1980/81 (finale di andata Coppa Italia), inseriti alcuni video. Inserita la pagina di Roma/Milan 1988/89, con foto e video. Inseriti i due video dei gol di Graziani e Bonetti in Napoli/Roma 1-2 1983/84. Inseriti i video dei gol di Roma/Napoli 5-2 1982/83 con commento di Nando Martellini. Inserite le foto di Verona/Roma 3-2 1985/86 e di Roma/Juventus 3-0 1985/86. Inserite anche le foto di Roma/Cesena 1982/83Roma/Avellino 1982/83, Norrkoeping/Roma e Roma/Norrkoeping nella stagione 1982/83 (alla fine della pagina).
Qulcuno ha fatto una foto ad uno striscione per Emiliano a Roma/Bologna? La madre vorrebbe averla. Notizia economica Mazda/Roma: http://www.sporteconomy.it/index.php?id=0,1609,0,0,1,0.


26 febbraio: Gian Marco mi scrive: "purtroppo per problemi di salute non posso andare a Palermo a vedere la Roma,e ora mi ritrovo con  2 biglietti di andata e ritorno  piu  due bilgietti della partita. Non potendo quindi,io e il mio amico partire,magari c'è qualcuno che all'ultimo è interessato a comprarli. I 2  biglietti sono: Per l'andata 2 posti prima classe sull'intercity che parte  da Termini alle 23.00 di sabato e arriva alle 10.15 a Palermo; Costo 15 euro
ciascuno Per il ritorno: 2 posti prima classe sull'intercity che parte da Palermo alle 18.27 e arriva alle 6.00 a Termini. Costo 30 euro ciascuno, + 2
bilgietti della partita (23 euro cad.).Un totale quindi di 68 euro a persona.Ti lascio il mio recapito telefonico in caso qualcuno volesse chiamarmi: 3397641346".
E dopo Palermo/Roma c'è Roma/Juventus! Prepariamo bandiere e siringhe... nel frattempo, in formato pdf, le motivazioni della sentenza sul caso doping. Paolo mi fa notare che, da un punto di vista coreografico, le bandiere con delle strisce orizzontali danno più movimento. E' vero, ed è anche ovvio. Il verticale spezza, l'orizzontale prolunga. Mi manda anche questo esempio di bandiera, che trovo molto bella. Vedendo la partita dalla Tevere, posso dire che ciò che si nota di più, in assoluto, sono i 4-5 bandieroni che sventolano in alto all'M19 e i due nuovi in basso. Il resto è totale assenza di colore. Per Roma/Juventus, nell'impossibilità oggettiva di accogliere i bianconeri con una qualche coreografia pre-organizzata, si potrebbe tornare alla coreografia più antica che c'è: un mare di bandiere piccole e grandi... avete delle nonne? Beh, sfruttatele! Tirate fuori una bella idea per una bandiera e mettetela in pratica! La bandiera personalizzata è come lo stendardo. Lo stendardo viene spesso preferito ultimamente perché dà un tocco di unicità, ma anche una bandiera fatta da sé può essere unica e riconoscibile nelle foto. Io stesso ancora mi ritrovo in alcune foto del 1982/83 quando mi ero fatto una bandiera rossa con una striscia orizzontale gialla nella parte superiore: in curva ce l'avevo solo io fatta in quel modo, e quindi era un segno distintivo al pari dello stendardo, solo che dava più movimento.
Apprendo poi che in Curva Nord verrà organizzata una coreografia e che quindi è preferibile non portare bandiere e stendardi, oppure, dico io, portarle e abbassarle in occasione della coreografia.
Incontro con i sindacati di polizia 
 Vertice sull’Olimpico Entro agosto via al piano sicurezza
 Biglietti numerati, frangifolla, tornelli automatici, reti metalliche per separare i settori delle opposte tifoserie
e steward professionali sulle gradinate. Sono queste le principali innovazioni per assicurare la sicurezza 
allo Stadio Olimpico. Il piano di ammodernamento dell’impianto partirà quest’estate, nel periodo di sosta 
del campionato di calcio. 
È quanto è emerso ieri da un “vertice” in Prefettura. Vi hanno partecipato i sindacalisti dell'Anip,
l'Associazione nazionale dirigenti di Polizia, e del Consap, la Confederazione sindacale autonoma e il 
prefetto di Roma, Achille Serra. 
L’incontro era stato richiesto dai sindacati, firmatari degli esposti presentati alla Procura della Repubblica e
alla Corte dei Conti, sulla insicurezza della stadio romano. 
Filippo Bertolami, dell'Anip e Cesario Bortone del Consap, hanno sottoposto al prefetto della capitale 
«alcune soluzioni tecniche da adottare in via d'urgenza per poter ancora utilizzare l'Olimpico in occasione 
delle partite di calcio della Roma e della Lazio per sopperire ad alcune carenze strutturali. 
Lo stadio Olimpico infatti non è in regola con la normativa in materia di prevenzione antincendi, di 
sicurezza sul lavoro (d'altra parte Carraro non poteva pensare che uno stadio fosse in regola... è per questo che è stato rieletto! n.d.L.). E dalla mezzanotte di ieri scattava l’ultimatum della cosiddetta legge Pisanu (anche se non sono stati emanati i decreti attuativi). 
«L’incontro di oggi è stato molto proficuo - ha commentato Filippo Bertolami, esponente dell’Anip - il 
prefetto Serra si è già attivato per trovare le soluzioni ad un elenco di dieci richieste che abbiamo 
presentato». «Saranno le società di calcio e il Coni - ha continuato il sindacalista - a farsi carico della 
ristrutturazione. Mentre saremo noi a effettuare dei corsi di formazione per gli steward che saranno presenti
alle partite, in percentuale uno ogni mille spettatori» (come già detto, ben 70 in caso di Roma/Juventus!)
Tornelli e biglietti numerati (mi risulta che i biglietti già siano numerati, n.d.L.) serviranno a eliminare il fenomeno dei “falsi” e assicureranno un ingresso e un esodo controllati (soprattutto i tornelli in caso di fuga di massa o qualsiasi imprevisto che comporti un esodo velocissimo... vedete come nascono i potenziali disastri?Loro prevedono il prevedibile, per evitare i disastri si dovrebbe prevedere l'imprevedibile, n.d.L.)
Per quanto riguarda invece i frangifolla, che serviranno a non far accalcare i tifosi all’ingresso, sembra che 
sia venuto meno il veto dei Beni culturali. Inoltre verrà vietata la vendita all’interno dell’impianto di bottiglie col tappo (già è così, n.d.L.). Le telecamere che assicurano la video-sorveglianza saranno molte di più. «Ora ce ne sono soltanto otto - spiega Bertolami - mentre in uno stadio inglese in media ce ne sono oltre 100. Quando queste misure verranno adottate un caso Frisk non sarà più possibile (dipende da chi lancia! A buon intenditor poche parole! n.d.L.)». 


25 febbraio: sempre grazie a Laurent, che sta svuotando i suoi archivi rendendo un grande servizio sia al sottoscritto come webmaster che a tutti noi come tifosi giallorossi, inserite molte foto nella stagione 1987/88 ed anche nella stagione 1993/94 ho inserito tutte le foto di Coppa Italia e di qualche amichevole. Oltre a ciò, tre foto nella stagione 1989/90 (Roma/Bari, Juve/Roma e Ascoli/Roma) ed altre 16 nella stagione 1997/98. Aggiornata la Coppa Disciplina.

24 febbraio: non ho avuto molto tempo stasera, ma una cosetta volevo inserirla... Qui sotto, uno Juventus/Roma degli anni '80, un Milan/Roma ed una in bianco e nero... chi identifica le stagioni corrette?
Juventus/Roma 1985/86


23 febbraio (pomeriggio): nella pagina di Roma/Livorno, mi ha scritto Pietro, testimone oculare dell'incidente occorso al ragazzo che ha perso la mano. Lo stesso si rende disponibile a testimoniare, e già ha riferito ciò che ha visto. Chi fosse interessato, può contattare il sottoscritto, anche via e-mail.
Tra i vecchi Guerin Sportivo, ho trovato questo articolo sulla famosa partita Irland/Inghilterra di dieci anni fa.


23 febbraio: Inserita la pagina 3 di Roma/Livorno. Qui sotto, grazie a Stefano, questo articolo di Carlo Nesti di qualche giorno fa sul Guerin Sportivo, sui pericoli del vassallaggio e ribadisco: meglio ottavi per c**** nostri che quinti come servi di Moggi.

Nella stagione 1986/87, sempre grazie a Laurent di Nantes, aggiunte molte foto della stagione. In questo modo sono riuscito a "coprire" anche Bologna/Roma di Coppa Italia, che mancava.
Ricevo e pubblico: "Ciao Lorenzo, ho 34anni e come tanti oramai non vado più in curva sud da molti anni, ma il mio cuore è sempre là con
loro, e sono sempre molto attento per quanto riguarda tutte le tematiche che possono riguardare il mondo ultras.Vorrei esprimere tutta la mia solidarietà
per gli asroma ultras in segiuto al loro scioglimento,questa per la Sud è a mio parere una grande perdita, in quanto a livello di cori,di mentalità e
originalità hanno rappresentato davvero il meglio in Italia almeno negli ultimi 10/15 anni a questo parte. Mi auguro quindi che quanto prima possano
recedere dalla loro decisione, e tornare al posto che meritano al centro della vetrata, nel cuore del cuore della curva. In caso contrario vorrei
proporre una mia idea per il nuovo striscione che potrebbe apparire al loro posto, mi piacerebbe molto "ULTRAS KORPS"; primo perchè è a mio giudizio un nome molto originale e secondo, da un punto di vista diciamo così "mediatico", ha un buon impatto fonico,insomma leggendolo suona bene, e
potrebbe quindi attrarre tutti i numerosi cani sciolti che oggi popolano la sud e renderla finalmente unita e compatta.Tu cosa ne pensi?se e quando
puo,i vorrei ricevere una tua risposta in merito,ti ringrazio per lo spazio concessomi e mi scuso per la lunghezza della mia e-mail ma credo che
l'argomento meriti un pò di spazio quanto meno per aprire un dibattito in merito ciao".
L'argomento Curva Sud sta a cuore a molti. Credo sinceramente che il problema del nome, pur importante, sia secondario, in quanto credo sia necessario in primo luogo un progetto. Il primo progetto degli ASRU era quello di unire la curva. Per i primi due anni si è riusciti ad avere una curva compatta, poi più nulla. Al di là della valutazione globale dell'esperienza ASRU, che ritengo comunque positiva a livello ultras in quanto ha ritardato la morte della Curva Sud a livello di tifo e inventiva, credo che ci siano diversi aspetti da considerare. In primo luogo, è inutile formare un nuovo gruppo. Se gli ASRU si sono sciolti è anche perché un gruppo, intesto come nucleo base di 50 persone costantemente attive, non c'era più. Il gruppo si deve formare non perché viene imposto, ma perché i ragazzi che ritengono di avere in comune qualcosa, e che hanno voglia di sacrificarsi, si raggruppano spontaneamente. Le diffide mirate che hanno colpito la Curva Sud dopo il derby hanno lasciato il segno, e attualmente un'anarchia poco controllabile ha preso piede. Da un lato questo ha aspetti positivi, perché da una situazione di confusione non può che nascere qualcosa, dall'altro potrebbe essere necessario dare uno spunto in modo che ciò che si possa accelerare il processo. E' ormai chiaro che il progetto di un gruppo ultras classico è tramontato. Per le stesse ragioni che dicevamo ieri, sono ormai pochi i ragazzi che intendono sacrificarsi per gli aspetti meno gradevoli di un gruppo organizzato. Portare le batterie per l'amplificazione, metterle in carica la notte, portare le aste delle bandiere e pensare sette giorni su sette a cosa e come fare il tifo è divenuto quasi impossibile, anche per i ritmi incessanti delle partite. La maggior parte dei giovani ultras vogliono godere del movimento solo per gli aspetti più ludici (e sinceramente con tre partite a settimana non riesco a dar loro del tutto torto): è bello accendere una torcia o fare uno striscione, meno incollarsi gli altoparlanti o portare a riparare un amplificatore. Ed allora, il futuro è lontano dal mondo ultras attuale e prima o poi tutti i gruppi portanti dovranno necessariamente allinearsi su questi nuovi parametri. La sopravvivenza del fenomeno sociale del tifo organizzato passa per lo spontaneismo: ogni tifoso non deve adagiarsi ed impigrirsi sul gruppo ultras ma deve tornare ad essere autonomo nella collettività.
In parole povere, dove sta scritto che il materiale per il tifo deve essere portato solo da quei 20 ragazzi che si prendono la briga di attaccare uno striscione? Se devo fare una "cartata", per quale ragione devo fare in modo che qualcun'altro pensi a tutto questo? Per fare una cartata, è sufficiente che anche solo 1000 persone su 20000 di una curva si portino con sé ad ogni partita un bel rotolo di carta igienica o di carta da calcolatrice, come si faceva una volta. Senza bisogno che nessuno lo dica. A casa mia erano disperati. Per settimane sparivano decine di rotoli: mica qualcuno mi aveva detto di portarli. Bandieroni? Dove sta scritto che ci debbano essere quei due-tre del gruppo (sempre che qualcuno li porti) e basta? Tutti sono buoni a lamentarsi e a criticare, ma nessuno che si fa (e porta) un bel bandierone di 3 metri per 4. Materiale: le mega coreografie non servono. Sono state belle, ma con una curva così - oltre che impraticabili - non hanno senso. Per questa ragione non ha neanche più senso vendere materiale. Se vuoi accendere una torcia, te la compri, te la porti e te l'accendi. Se nessuno lo farà, è perché evidentemente nessuno ha interesse a farlo. Megafoni e amplificazione: è l'ultima cosa. Nel momento in cui riesci ad avere in un punto della curva (che non necessariamente deve essere in basso) un gruppo di 500 persone che, pure senza megafono, riescono a fare partire un coro in modo compatto, non serve nessun megafono. Il problema è un altro. La Sud imborghesita, che sa solo lamentarsi, non si muoverà mai dal proprio posto. Chi sta alla fila 32, continuerà a stare alla fila 32. Questo, a meno che non venga proposto qualcosa di nuovo che faccia sì che NATURALMENTE il tifoso della fila 32 dica "lo sai che c'è, stavolta vado lì in mezzo". Colori: ormai non si indossano più. I casuals nascono in Inghilterra, ed erano coloro che non indossavano i colori sociali per due ragioni: la prima era quella di rimanere in incognito e passare inosservati in caso di tafferugli, la seconda consisteva nel fatto che i tifosi "affermati", non avevano neanche bisogno di indossare i colori della squadra, perchè bastava la fama che si erano fatti ad identificarli come i tifosi più radicali. La devianza che ne è seguita ha fatto sì che anche chi viene allo stadio da un anno e ha fatto qualche trasferta si senta automaticamente autorizzato a non indossare i colori della squadra. Se su 10.000 persone 4.000 sono casuals, ciò vuol dire:
a) che ci sono 4.000 potenziali hooligans disposti a difendere l'onore di Roma, e sinceramente non mi sembra;
b) che tutti questi 4.000 si siano distinti così tanto da guadagnarsi il diritto di non indossare i colori sociali, e anche questo mi sembra singolare.
Ed allora, un passo indietro! La sciarpata di Roma/Juventus 1986/87 è una delle più belle della storia del tifo, non solo della Roma. Guardate voi se c'è un colore diverso dal giallo e dal rosso, e guardate voi se c'è qualcuno che non ha la sciarpa. Il "casualismo" ha ormai perso senso. Se io vedo un gruppo di quaranta persone vestite in modo casual dalla parte della Nord penso che ovviamente sono lì per creare disordini. Se invece vedo 40 persone, non dico con i cappelli da giullare, ma con un minimo di giallorosso addosso, beh, ad oggi passano inosservati! MAgari fino a 15 anni fa era l'opposto, ma oggi lo sanno tutti, cani e porci!
Con questi nuovi presupposti, non ci sarebbero più alibi: si deve delimitare a priori uno spazio, preferibilmente a centro curva (perché si invoglierebbe anche chi vuole vedere la partita tifando, e non solo chi tifa a prescindere e perché ci sarebbe più vicinanza con la parte alta della curva).
Chi sta dentro è chi vuole tifare per 90° su 90°, chi sta fuori non ha neanche il diritto di lamentarsi. L'Olimpico senza divisori e senza muretti ha portato alla frammentazione, e questa potrebbe essere una soluzione per far respirare alla Curva Sud di Roma qualche ulteriore anno di tifo, ultime boccate di ossigeno prima che Carraro & soci terminino con il 2012 la distruzione del calcio.
Se lo spazio rimarrà vuoto, tutti dovranno tacere.


22 febbraio (pomeriggio): Raffaele la vede così: "ciao Lorenzo, non sono d'accordo sul fatto che domenica non si sia tifato, anzi. Rispetto a qualche domenica fa, forse anche l'avversario ha fatto la sua parte, si è cantato molto di più e per la Roma. Quando sento dire "quelli non sono della Roma" vorrei ricordare che il coro "AS Roma capitolina" viene cantato molto spesso in trasferta e non si sente un fischio. Secondo me è anche sbagliato fischiare certi cori sia da una parte che dall'altra, domenica sia i cori come "as roma capitolina" e "saltellate su sto..." sono stati fischiati, penso che la cosa migliore sia quella di non cantarlo se non piace, creerebbe meno attriti (sono perfettamente d'accordo, n.d.L.).
Volevo fare anche 2 considerazioni, la prima è che girando su internet su siti di tifosi e di politica ho letto molte volte slogan di sinistra accompagnati dalla firma Fedayn Roma... che io sappia i Fedayn sono apolitici, credo che la loro politica sia la Roma quidi certe persone non dovrebbero nascondersi dietro a un gruppo. La seconda considerazione è che conoscendo molte persone che fanno politica specie di destra, loro stesse non sono contente di questo fatto, perchè alle tante manifestazioni organizzate si presentano sempre i soliti 200-300... quindi credono che tanti ragazzi facciano i "fascisti" solo per moda, senza credere all'ideale. Onestamente domenica però mi aspettavo peggio, alla fine domenica l'odio era più per altre cose successe che per politica, io ricordo ,come ho scritto sul resoconto, che al derby dello scorso anno Liv-Fio  le 2 curve cantavano insieme Roma-Merda e come ormai solito piccole o grandi tifoserie che siano se la prendono con i romani forse perchè sono gli ultimi ultras rimasti, si salva qualcun'altro, e per invidia...".
Michael, invece la pensa così: "Ciao Lorenzo, ti scrivo in merito al tuo commento sul sito a riguardo della nostra situazione politica in curva. Capisco la tua necessità di diplomazia, ed anche, come dire, la tua visione sociologica del fenomeno. Però questa volta non mi trovo d'accordo con quello che dici. La politica in curva è triste. Che sia di destra o di sinistra. E' triste perchè non centra un cazzo, ed è anche triste perchè la politica di oggi è triste.
Capisco che magari la Roma non è più quella di Rocca, Conti, e Di Bartolomei, ma anche la politica non è più quella di Almirante e Berlinguer.
Dunque non solo la politica non centra un cazzo con la curva, ma quella di oggi è solo un triste delirio, dove si seguono personaggi come Casarini,
Agnoletto, la Mussolini, Storace, Tilgher, e company. Per di più, i nostri bei curvaroli miei coetani (la maggior parte) che dicono di essere di destra e fanno il braccio teso cosa fanno anche? le canne, vanno allo Space d'Ibiza, hanno l'orecchino, cioè sostengono di essere una cosa che non sono. E questi sono quelli borghesi. Quelli, diciamo più popolari, sono di destra per come dire, così, perchè sono di destra. So che caspisci questa mia frase anche se non molto chiara.
Per finire i gruppi che domenica si sono schierati sono anche quelli che considero i più tristi (tre lettere, ostia, and once they were, but not anymore).
Tutto questo è il male della Curva, per me non c'è nessun bene in questi gruppi ed in quei ragazzi, anche se seguono la Roma, alcuni di loro erano i primi a levare la striscione a Venezia! Ricordiamocelo! A me fanno schifo, e stanno facendo fare schifo alla nostra curva, dove c'è poco colore e pochissima passione.
Fino a che rimangono questi personaggi, per me la situazione non cambierà, perchè per me i veri Romanisti allo stadio non vedono che ROMA, gli altri magari tifano la Roma, ma Romanisti non sono, un abbraccio". Tanto per chiarire il mio pensiero, replico a Michael: ho riletto quello che ho scritto, e non mi sembra di aver detto che sia un bene la politica in curva! Anzi, penso tutto il contrario, e l'aver vissuto una curva apolitica nel senso che ho appena detto mi fa rimanere convinto che l'unica soluzione praticabile dal punto di vista del tifo sia proprio questa. Per quanto è dei personaggi di destra e sinistra cui fai riferimento, va detto che chi è nato nel 1986 non può avere come riferimento Alimrante o Berlinguer perché non ha avuto modo di conoscerli e quindi ha come parametro coloro che oggi rappresentano l'estrema sinistra e la destra identitaria. D'altra parte ragionando in questo senso, potrebbe essere agevole replicare che chi ha avuto come riferimento Berlinguer e Almirante aveva di fronte a sé parametri sbagliati, perché 30 anni prima vi erano come riferimento coloro da cui le idee nacquero, e cioè coloro che fondarono il partito fascista e quello comunista.
Che poi ci si possa definire di destra senza adottare uno stile di vita consono e ci si possa definire di sinistra senza sapere neppure di cosa si sta parlando, non c'è dubbio che sia così. Bisognerebbe tuttavia fare un'analisi politica a chiunque sventola una bandiera con una croce celtica o con una falce e martello per saperlo, e non è detto che gli scettici non possano rimanere sorpresi: non è detto, infatti, che il pischello con la celtica non mi sappia parlare del Manifesto di Verona o che il giovane con la falce e martello non discetti sui manoscritti economico-filosofici di Marx. Non lo so perché non conosco quei ragazzi! Senz'altro, vedo tanti ragazzi che frequentano centri sociali con vestiti che - a me non più giovane - paiono stracci ma che mia moglie - assai più attenta - mi dice che costano centinaia di euro, dotati di cane con pedigree.
Vedo tanti ragazzi che si definiscono di destra che, oltre ad avere idee confuse da un punto di vista politico, non possono certo identificarsi con coloro che, ad esempio, frequentavano i campi Hobbit trent'anni fa.
Per il sottoscritto i simboli politici debbono essere banditi dalla curva, ma lo dico con la maturità dei 38 anni e non con il fuoco dei 20.
E' quindi un'opinione, non un giudizio.
Matteo di Milano: "Ciao Lorenzo, leggendo le tue parole sul sito dopo Roma Livorno, mi sono venute in mente alcune cosnsiderazioni.
Penso sia vero molto di quello che dici soprattutto quando parli dell'identificazione del tifoso con la sua squadra. In effetti anch'io (e non penso solo perchè sono + vecchio oggi rispetto a 20 anni fa) se penso agli anni '80 ricordo che x me il Milan e le Fossa erano tutto.. lo scrivevo sui muri,sui libri di scuola ecc.
Se oggi penso ai sacrifici fatti, ai viaggi in autostop x risparmiare la notte con i camionisti (a Lecce, Salerno,Napoli..), alle trasferte con i bus rotti, agli stadi scoperti dove d'inverno tornavi regolarmente fradicio, a tutto quello che tutti gli ultras allora hanno vissuto allo stesso modo, beh mi sembra davvero che ero "diverso" da come sono ora. E non solo per l'età.
Oggi mi è difficile provare anche solo x una domenica, soltanto una di queste difficoltà. Mi rendo conto che vado ancora allo stadio quasi per forza d'inerzia.
E questo penso sia dovuto principalmente agli effetti negativi di un calcio che non è più il mio calcio. Oggi sento che il Milan ed il gruppo non sono più la cosa più importante. Per questo un ventenne che oggi inizia a fare l'ultras, non arriva a 20 anni di militanza".
La pubblicità è l'anima del commercio, e l'iniziativa va premiata. Mi scrive questo ristoratore di Palermo:
"Gentili Sportivi e Tifosi della Roma, in occasione della prossima trasferta della Vs. squadra  a Palermo, il 27/02/05, con la presente Vi
comunichiamo che il Torreata Hotel Residence ha il piacere di  mettere a Vs. disposizione le camere, i servizi ristorante e bar, nonché la ventennale esperienza nell’ospitalità alberghiera.
Vi ricordiamo, Inoltre,  che la ns. struttura, totalmente rinnovata nel 2004, dista dallo Stadio Renzo Barbera circa 500 mt. e dispone di parcheggio privato. Per maggiori dettagli ed informazioni sui ns. servizi, tariffe o altro potrete comunque visitare il ns. sito www.torreata.it  o semplicemente chiamarci allo 091/540049. RingraziandoVi anticipatamente e sicuri di averVi fatto cosa gradita porgiamo distinti saluti.
Il Ricevimento – Salvo De Luca


22 febbraio: ho ricevuto diverse e-mail, alle quali per ragioni di tempo non riesco a rispondere personalmente. Mettendo da parte quelle più chiaramente politicizzate, dall'una e dall'altra parte, alcune di queste si incentrano sul fatto che, sia da parte della curva della Roma, sia da parte della curva del Livorno (anche se è ovvio che si faccia più attenzione alla nostra curva), tutto si sia fatto da parte dei gruppi ultras tranne che tifare per la squadra.
Se c'è una cosa che amo, beh, questa è osservare i fenomeni sociali, ed è in questo senso che risponderò.
Al di là dei luoghi comuni in base ai quali "quelli non sono tifosi", perché non è così visto che in trasferta ci vanno eccome (pure a Lecce e non solo a Livorno...), e al di là dell'ovvia considerazione per la quale l'unica soluzione sarebbe quella di creare un gruppo ultras da parte di chi ha principi diversi (non solo politici), direi che concordo senz'altro con chi ha scritto che 20 anni fa in curva si andava solo per sostenere la Roma, ed in un epoca in cui i conflitti politici erano drammatici si riusciva a stare tutti insieme senza problemi di sorta.
La chiave di lettura è sempre la stessa, a mio modo di vedere: all'epoca la Roma era il valore principale, ora - per tanti fattori che è persino inutile elencare ma che senz'altro vedono da un lato un disequilibrio politico a livello ultras in curva ma anche un calcio moderno che toglie diversi punti di riferimento del passato -  vi è molta più confusione al riguardo. Dico una banalità, ma credo comunque che Roma/Livorno sia l'eccezione dovuta al fatto che diversi gruppi ultras della Roma hanno un'impronta di destra e - mi sembra ovvio - si sentono provocati se dirimpetto hanno una tifoseria politicamente opposta che non fa nulla per nascondere le proprie pulsioni. Accadrebbe lo stesso se tifoserie politicamente schierate a destra si recassero con un certo atteggiamento in città con curve i cui gruppi ultras sono di sinistra. Il fenomeno non è certo recente: basta scorrere le fotografie delle stagioni degli anni '90 per verificare come determinate simbologie fossero assai più diffuse in precedenza, visto che venivano esibite in tutte le partite e non solo a Roma/Livorno...
Ora, ci si lamenta del fatto che la Sud ha perso la sua identità, da sempre apolitica.
Eppure, il tifoso politicamente neutro non esiste. Il tifoso può "sospendere" il suo pensiero per 90' in virtù dell'amore per la propria squadra, e ciò vale sia a destra che a sinistra. Va detto che è difficile che ciò possa realmente verificarsi (similis cum similibus, dicevano i latini, e lo si vede in curva: è naturale aggregarsi con chi la pensa in modo politicamente affine al tuo), ma quando succede, il gruppo che nasce con questi connotati non può che avere una marcia in più, al pari (è vero anche questo), di una curva per intero affine dal punto di vista politico. Ad esempio, se la curva della Roma fosse tutta di sinistra, o tutta di destra, avrebbe una compattezza assai maggiore dell'attuale. La terza via, è quella della curva degli anni '80, praticamente apolitica non nel senso che gli individui non avessero all'epoca le proprie idee (sarebbe stato impossibile del resto) ma nel senso della loro capacità di... "sospenderle" per 90' in nome di qualcosa che all'epoca era percepito come superiore.
E qui sta il punto: il calcio, per come oggi è percepito, è considerato "superiore" agli aspetti quotidiani della vita?
Temo di no. Io stesso amo di meno il calcio rispetto al passato. La mia Roma era il Conti-Peccenini-Rocca... Con tutto il rispetto, non sarà mai lo stesso di un Pelizzoli, Dellas, Cufrè. La morte delle passioni, determinato dai nuovi meccanismi calcistici, rende più difficile l'identificazione del tifoso ESCLUSIVAMENTE nella propria squadra com'era allora, e questo si riflette anche sulle dinamiche ultras.
Il fenomeno, tuttavia non è nuovo neanche negli anni andati, sebbene in forme senz'altro meno accentuate: andate a leggere i resoconti di un Bologna/Roma di trent'anni fa, e leggerete che anche allora venivano fatti i saluti romani ai bolognesi per esasperarli, così come al derby della fine degli anni '70 si vedeva un bello striscione giallorosso firmato Autonomia Operaia. Eccezioni, ma anche nel calcio di allora episodi del genere accadevano.
Non sono quindi d'accordo con chi dice che il 20.02.2005 la Curva Sud è morta. Direi che è deceduta molto, molto prima, ed è stata una lunga agonia che può ritenersi iniziata nel 1987 e che è andata di pari passo con la crescita del calcio moderno.
Finito il pippone, che spero sia servito a chiarire ciò che penso in una botta sola, ho inserito, per completezza, la pagina relativa alla cronaca di Roma/Livorno. Le foto che mi avete mandato le inserirò domani in quanto purtroppo non ho tempo per farlo stasera.

20 febbraio: on line la pagina di Roma/Livorno.
"(ANSA) - LONDRA, 20 FEB - La polizia ha arrestato 33 tifosi per i violenti scontri seguiti al match della Fa Cup inglese tra Everton e Manchester United a Liverpool. Un ufficiale della polizia e' stato ricoverato e altri quattro agenti sono rimasti feriti a causa del lancio di pietre e di bottiglie al termine della partita vinta dal Manchester 2-0. La violenza si e' scatenata quando il portiere dello United, Roy Carroll, e' stato colpito alla testa da un oggetto lanciato dagli spalti".
Penso faccia piacere sorseggiare il caffé della domenica mattina accompagnandosi con qualche visione e lettura celestiale:
Sembra che ogni tanto qualcuno dimentichi il passato.... Roberto Muzzi!
Inserito un dossier sull'evoluzione delle maglie pubblicato su alcuni vecchi numeri del Guerin Sportivo.


19 febbraio: iniziamo con un annuncio: "Ciao Lorenzo, ti scrivo per chiederti se puoi pubblicare il mio annuncio. A fine gennaio avevo comprato in offerta 2 biglietti A/R per la trasferta di Palermo. Dato che non potro' piu' andarci col mio amico, me li ritrovo sul groppone, visto che l'offerta trenitalia non prevede rimborso. Magari se qualcuno è interessato a comprarli, mi fate un grosso favore. I 2 biglietti sono: Per l'andata 2 posti prima classe sull'intercity che parte da Termini alle 23.00 di sabato e arriva alle 10.15 a Palermo; Costo 15 euro ciascuno Per il ritorno: 2 posti prima classe sull'intercity che parte da Palermo alle 18.27 e arriva alle 6.00 a Termini. Costo 30 euro ciascuno. Il tutto quindi 90 euro per 2 persone. Ti ringrazio in anticipo e FORZA ROMA.
Il mio cell è 3938843107". Inserito il racconto di Torino/Roma 1985/86. Inserite le fototifo dell'amichevole Zurigo/Roma 1985/86, inserite molte foto della stagione 1985/86, sempre grazie a Laurent di Nantes (veramente grazie, specie per le foto di Fiorentina/Roma 1985/86, che ricordi!
Roma/Juventus 1982/83 Coppa Italia, Roma/Genoa 1982/83 (torciata con Cuccu in prima linea) e molte altre foto anche nel 1982/83 e nel 1983/84.
Torniamo sulla vicenda Baldini. Guardate, di rado mi sono interessato così tanto al balletto di dirigenti come in questo caso. Non credo sia perché ho qualche anno in più, ma perché credo - come molti di noi - che Baldini sia stato uno dei pochi che meritano una presa di posizione netta e decisa in ordine a ciò che vogliamo e non vogliamo. La Roma siamo noi, se lo metta in testa Rosella Sensi. Certo la Curva Sud è debole in questi giorni, e della debolezza è facile approfittare. Ma mentre la Curva Sud risolve i suoi problemi, mi piacerebbe sapere la presa di posizione ufficiale dell'A.I.R.C. e dell'U.T.R. su questa vicenda e sulla piega che sta prendendo la gestione dell'A.S.R.. Franco Baldini ci dice che se ci sono posizioni diverse tra lui e la famiglia Sensi, queste sono ideologiche e non sostanziali e che la proprietà ha tutto il diritto di scegliere le strade ritenute più giuste. Non c'è dubbio. La società, senz'altro, i tifosi scelgono la strada che per loro (che sono la Roma molto più di chi la presiede) è più giusta. Infine, con indiscutibile eleganza, ringrazia i tifosi, dicendo che però non hanno (abbiamo) capito nulla...  Purtroppo, Franco, non è così. Temiamo di aver capito tutto. Già dallo scorso Juve/Roma.
DA IL MESSAGGERO
ROMA – Baldini non ritratta davanti alla
Disciplinare, non torna indietro sui suoi
passi. La squalifica, però, non c’è. Le 
sue dichiarazioni rese nella settimana
del derby del 6 gennaio, quelle che 
hanno fatto saltare certi equilibri 
all’interno della classe arbitrale e di un
certo potere, gli sono costati “solo” una 
multa di 2.500 euro. 
Stessa cifra comminata alla società per responsabilità oggettiva: la Roma e Baldini
erano rappresentati ieri dall’avvocato Conte. E’ stata una vittoria proprio davanti a 
quel Palazzo che Baldini stesso a sempre cercato di affrontare a muso duro, come faceva il suo presidente fino a qualche tempo fa. 
Le esigenze politiche della Roma sono cambiate nel corso dei mesi. La società giallorossa, adesso, è guidata da Rosella Sensi, certo più vicina a Carraro e Galliani di quanto non lo sia Baldini. Che infatti è rimasto solo con le sue battaglie. Anzi, proprio solo no. Schierati con lui molti tifosi della Roma, alcuni dei quali “scesi” ieri a Trigoria per spronare la squadra (applausi anche ai solitamente contestati come Ferrari) e per manifestare il proprio dissenso contro il “potere”. Il tutto raccontato in uno striscione esposto a Trigoria che in fondo sintetizza il pensiero del Baldini di questo periodo: «Sensi & C. con Carraro, noi con la Roma e contro Galliani e Carraro». È facile intuire come per Baldini non ci sia molto spazio nella Roma del futuro. Arriveranno al suo posto gli “uomini” di Moggi, Sartori del Chievo o Fabiani del Messina, si dice. «Non so quanti ce ne siano rimasti della mia parte, quindi bisogna necessariamente andare a pescare dall'altra…» ha detto con una punta di
amarezza ieri Baldini, il cui futuro può essere a Firenze da Della Valle, a Madrid da Sacchi oppure a Torino con Capello, ma senza Giraudo, Moggi e Bettega. Per ora, 
tutto è in ballo. C’è anche la Roma, non si sa mai. 
Baldini non è stato squalificato, ieri. Strano, si è detto. Sentenza politica, forse. Roma più protetta, viene da pensare. «Le mie frasi erano un’estremizzazione – ha
detto ieri prima della sentenza - Il mio riferimento era al sistema con cui vengono 
avvengono le nomine di designatori, dei giudici stessi: troppo spesso, mi pare, che chi è giudicato deve nominare chi, poi, lo giudicherà. E’ la storia del controllato e 
del controllore, dove il controllato non può essere il controllore, tanto per estremizzare ancora un concetto. Io solo? Non vedo molti che sostengono le mie tesi. Tra i pochi c’è Della Valle (ed ecco perché l’ipotesi Fiorentina, ndr), uno che in
questi ultimi mesi ha cercato di porre in discussione certe procedure. Già solo per questo ruolo, è ben accetto. E comunque non guardo quanti sono a sostenermi quando parlo. Anche se sconfitto, un uomo libero non dà la colpa a nessuno
del suo isolamento (questa è una delle frasi più belle degli ultimi 10 anni, n.d.L.)».
Tornando a Fabiani, papabile sostituto di Baldini. «Per me, romano, sarebbe un sogno. Ma io con la Roma non ho mai avuto contatti. L’amicizia con Moggi? Sono
amico di Luciano e di tanti altri professionisti ma ciò non significa che i rapporti con questi possano influenzare le mie decisioni professionali», le parone del diesse del
Messina a Radioincontro. 
"Volevo sapere cosa pensavi tu su quello che sta succedendo nella Roma in questo
momento che penso sia molto grave.Ho letto propio ieri su Mediavideo che quasi 
sicuramente a fine stagione Franco Baldini lascerà la Roma per passare alla 
Fiorentina.Se questo dovesse accadere sarebbe veramente la fine per questa 
società e per tutto quello che è stato fatto in questi ultimi sei-sette anni per 
combattere un sistema che con la riconferma di Carraro è rimasto immutato(è 
incredibile hanno fatto come je pare un'altra volta!) e questo  grazie anche alla 
società e alla figura della Dott.ssa Rossella Ohara Sensi...posso capire il presidente
ormai avanti con gli anni e stanco di tutto il marcio che lo circonda,ma da chi lo 
rappresenta in questo momento propio no!Rossella Sensi avrebbe tutte le carte in 
regola per portare avanti la battaglia del padre,soprattutto ora che Sensi ha detto di 
voler rimanere alla guida della società.Perchè è giovane,perchè certe facce nn si 
possono propio più vedere e perchè se nn se nè fosse accorta lavorano con lei
persone di un certo spessore che oltre a Baldini sono Pradè e l'Avv.Conte.Invece 
no,si è scelto di stare col Palazzo con la conseguenza inevitabile di far andar via 
una delle poche persone pulite che sono rimaste in circolazione.Se la Dott.ssa nn 
l'avesse capito noi siamo la ROMA,noi rappresentiamo questa immensa città e nn
staremo mai al gioco di chi vuole farci diventare come gli s.s.satellitari...Se il cavallo
di troia è entrato noi lo bruceremo..scusami se mi sono dilungato cosi ma sono 
veramente avvelenato..
MEGLIO IN C CHE CON QUELLI LI'!
Roberto"

"scusate l'interruzione ma credo che bisogna fare un po di chiarezza!!!!!!!!
Allora la Roma ha i suoi problemi e lo sappiamo, la società sta tentendo di risolverli
ma.........i modi non credo vadano bene! 
ALLEARSI CON CHI CI HA SEMPRE TAGLIATO LE GAMBE!!!!!! Cara Rosella non
ci siamo stai distruggendo tutto ciò che il nostro Franco ha creato e ha 
creduto........e noi insieme a lui!!!!!
Abbracci con Carraro, messaggi d'amore a Galliani..........e gira che ti rigira guarda 
se........vabbè non voglio pensarci! 
E Baldini? Onore a lui che nonostante tutto va avanti con coerenza e se ne frega 
delle alleanze che Rosella sta creando (infatti ennesimo deferimento), senza 
contare che se non gli viene offerto il rinnovo del contratto a giugno perderemo 
anche lui!!!!!!!!
Lo so che la curva attravesa un momento difficile ma cerchiamo di fermare chi sta
distruggendo tutto ciò in per cui abbiamo lottato fino ad adesso!!!!!!
Moggi magari mori oggi
Galliani prima di domani
Carraro nun te dimo niente sei solo un deficente!
LUNGA VITA AGLI ULTRAS
 Luca SPQR"
Un ragazzo di 21 anni tifoso del Newell's Old Boys è stato ucciso da un 
colpo di pistola all'addome mentre partecipava al "banderazo", vale a dire una manifestazione di sostegno alla propria squadra che è tradizione 
tenere qualche giorno prima del derby con il Rosario Central. La vittima è 
Gonzalo Ferraro, ed è stato ferito a morte nella tribuna del Coloso del
Parque Independencia. Le ipotesi più plausibili vanno dalla rissa al 
regolamento di conti. Gli stesi testimoni hanno parlato di un uomo che ha 
estratto la pistola e fatto fuoco, mentre altri hanno detto che la pallottola lo
ha attinto nel corso di una lite. A sostegno del regolamento di conti sta il 
fatto che il ragazzo era stato detenuto fino al 2001 perché accusato 
dell'assassinio di un gendarme che presidiava, per arrotondare lo stipendio,
un ristorante in avenida Belgrano nel 2000, assaltato da quattro ragazzi. Lo
stesso era stato rilasciato perché minore e poi nuovamente arrestato per 
aver tentato di rubare il portafoglio a una donna di 49 anni. Le squadre si
incontreranno domenica e mille poliziotti vigileranno sull'incontro (LMN).
(LMN sta per... Lorenzo Media News, nel senso che sono notizie sintetizzate dal sottoscritto e rinvenute sul web, n.d.L.)
Nelle foto in basso, a sinistra la manifestazione dei tifosi del Newell's Old Boys, a destra, i tifosi del Rosario
La manifestazione pre-derby allo stadio da parte dei tifosi del Newell's Old Boys
Fabio Liverani è perentorio sulle voci di un passaggio alla Roma del 
portiere Peruzzi: "Mi auguro che non succeda mai. Angelo, con Buffon è ancora uno dei migliori portieri in circolazione e poi darlo a loro 
sarebbe come levargli un problema (Goalcity).
Non ho niente contro Liverani. Non potrei mai volere male a un tifoso della
Roma. Tuttavia quando fa l'antiromanista, son costretto a ricordargli 
qualcosa....
Liverani


18 febbraio: aggiunte, grazie a Laurent di Nantes, altre 2 fototifo di Ascoli/Roma 1980/81, Roma/Napoli e Roma/Milan 1984/85, Roma/Inter 1983/84, Ternana/Roma 1979/80 (Coppa Italia), Roma/Steaua 1984/85, Inter/Roma 1979/80, Roma/Napoli (spettacolare, stendardo la lupa che morde il ciuccio) e Roma/Milan 1950/51, inserito il resconto della trasferta Milan/Roma 1986/87, Roma/Milan 1983/84, altre due foto di Roma/Dundee 1983/84, Roma/Napoli 1983/84, altre 4 foto (credo inedite) di Foggia/Roma 1994/95 (grazie a Claudio) ed infine (per ora), SPAL/Roma di Coppa Italia 1982/83. Non ho messo i link a tutte le foto, andate alla pagina "fotografie" e da lì alle relative stagioni. Alcune notizie "sponsoristiche" su Totti: http://www.sporteconomy.it/index.php?id=0,1536,0,0,1,0 Sempre da Sporteconomy (con commento di Raffaele):
"E' stata presentata a Londra la classifica delle prime 20 squadre di calcio europee, in termini di ricavi, relativa alla stagione 2003-04.
 Per l'ottavo anno consecutivo, è il Manchester United a vincere questa speciale classifica, con incassi complessivi per 171 mln di Sterline, dietro il Real Madrid, che scalza dalla seconda posizione la Juventus (ora 5a con 142 mln di Sterline). Nelle top 20, oltre ai bianconeri, si piazzano il Milan, l'Inter, la Roma e la Lazio.
Le squadre inglesi sembrano però ipotecare in futuro tutte le posizioni da podio; infatti oltre al Manchester, il cui destino è affidato anche alla riuscita del tentativo di acquisto da parte dell'uomo d'affari americano, Glazer, aspira al top della classifica il Chelsea di Abramovich, che con la eventuale vittoria in campionato, le performance in Champions League ed il nuovo accordo con Adidas in veste di kit supplier, vedrà certamente aumentare i suoi ricavi. Anche l'Arsenal, grazie alla sponsorizzazione da parte di Emirates e al nuovo Emirates Stadium in costruzione, potrebbe subentrare su questo ideale podio.
 Sempre in rialzo potrebbero essere Juventus e Barcellona, alla ricerca di nuovi sponsor di maglia. In particolare la società piemontese può giocare la carta della vendita dei naming rights per il nuovo stadio cui sta da tempo lavorando (negli scorsi mesi ha ufficializzato l'accordo con l'agenzia americana WGME). La dirigenza bianconera, che ama essere al top di queste classifiche, oltre che sul campo, ha in serbo notevoli sorprese per la seconda parte della stagione.
Le squadre romane, Roma e Lazio, resistono nei top 20, in attesa di tempi migliori, finanziariamente parlando.
La classifica (dati in GBP):
1 (1) Man Utd £171.5m
2 (4) Real Madrid £156.3m
3 (3) AC Milan £147.2m
4 (10) Chelsea £143.7m
5 (2) Juventus £142.4m
6 (7) Arsenal £115m
7 (13) Barcelona £110.1m
8 (6) Inter Milan £110.3m
9 (5) Bayern Munich £110.1m
10 (8) Liverpool £92.3m
11 (10) Newcastle £90.5m
12 (11) Roma £72m
13 (18) Celtic £69m
14 (16) Tottenham £66.3m
15 (15) Lazio £65.8m
16 (-) Man City £61.9m
17 (14) Schalke £60.5m
18 (-) Marseille £58.3m
19 (-) Rangers £57.1m
20 (-) Aston Villa £55.9m 
Dal Giappone, ci saluta Mia!

"(ANSA) - MILANO, 17 FEB - Franco Baldini e Maurizio Zamparini sono stati multati dalla Disciplinare con ammende rispettivamente di 2.500 e 3.000 euro. Pagheranno la stessa cifra (per responsabilita' oggettiva) anche la Roma e il Palermo. Multa di 300 euro anche al piacentino Beghetto. In particolare sono state ritenute 'censurabili' le affermazioni di Baldini sul 'sistema lobbystico che condiziona la vita del sistema calcistico', mentre Zamparini e' stato sanzionato per dichiarazioni sugli arbitraggi".
Commento di Raffaele:
"Se ricaviamo 72 milioni di sterline quindi più di 115 milioni di euro, come mai si parla di buffi cessioni ecc.. se vai a vedere le squadre che ci precedono in questa classifica ogni anno fanno un grosso colpo di mercato è inutile ti faccio i nomi. e noi??? questa ambiguità della società e questo silenzio ma ce vogliono di quanto ce stanno a magna sopra???". Un economista ci spieghi!
Anche il Barcellona cade: dalla prossima stagione, per la prima volta, avrà uno sponsor sulla maglia... Maledetto calcio moderno...
Mi viene poi segnalata la scelta di alcuni tifosi di Leeds di dare uno stampo italiano al tifo: ecco il link agli Ultra Whites.
Questione Baldini:
Si e' concluso il processo nei confronti del ds della Roma, Franco Baldini
in merito ad alcune dichiarazini rilasciate nei confronti degli arbitri e 
sul doping all'inizio del mese di gennaio. Dopo essere stato deferito, 
questa mattina il dirigente giallorosso e' stato ascoltato dal giudice. 
All'uscita il ds si e' trattenuto con alcuni giornalisti: "L'ultimo giorno
da direttore sportivo? Se non mi daranno quattro mesi di squalifica non
credo proprio. La Fiorentina? Della Valle e' un uomo che ha provato ad 
opporsi e non posso che condividere un tale atteggiamento. Un uomo libero sa accettare anche una sconfitta. Nel mondo del calcio ci sono tanti 
problemi, a cominciare dalle nomine e dai ruoli: spesso e' proprio chi 
deve essere giudicato a dover scegliere il giudicante. Tuttavia credo che
ci sia ancora la possibilita' di sorridere, magari prima di se stessi e
poi degli altri".La commissione disciplinare ha poi multato Baldini di 2500 euro.
TRIGORIA
Fabiani-Roma, se ne parla da tempo e qualcuno da già per fatto l'affare... 
ma sentiamo cosa ne dice l'attuale d.s. del Messina: ''Io alla Roma andrei 
di corsa. Non posso nascondere che per un romano lavorare nella propria 
città sarebbe il coronamento di un sogno - ha detto Fabiani intervenendo a 
Radio Incontro -.Ho letto solo sui giornali di un presunto interessamento nei miei confronti, posso solo dire che sono voci infondate perchè non ho mai avuto contatti con la dirigenza. Ho stima è profondo rispetto per la famiglia 
Sensi che sta facendo molto in questo momento''

Chi è Fabiani? Ricordate l'intervista shock di Pieroni? Vedi gli aggiornamenti dell'08.02, ma, tanto per ricordare quali losche manovre ci sono intorno alla Roma...
"Pieroni vuole spiegare chi è, oggi, Luciano Moggi. "Riesce a controllare attraverso suoi uomini otto squadre di serie A", assicura. "In queste settimane sta facendo pressioni per entrare nella Roma: vuole togliere di mezzo il direttore sportivo Franco Baldini per sostituirlo con Mariano Fabiani, oggi al Messina. Ha messo alla Lazio un "ds" fedele, Gabriele Martino. E ci sono suoi fidati all'interno di società apparentemente nemiche come la Fiorentina di Della Valle."



17 febbraio: nella stagione 1953/54, aggiunte le foto dell'amichevole Roma/Milan del mese di Settembre. Nella stagione 1995/96, aggiunte le foto di Juventus/Roma 0-2 e di Roma/Brondby 3-1 A pagina 7 delle foto curiose, inserito un articolo del Natale 1995 con la Roma in versione football americano.
Inserita un'intervista a Giannini del dicembre.
Libano/Egitto, 1995, rissa in campo


16 febbraio (pomeriggio): copio ed incollo questa notizia: "Secondo l'avvocato Conte, che pure di successi ne ha inanellati tanti al fianco del presidente Sensi, la partita è durissima. Baldini, come è noto, è sotto accusa per una doppia intervista del 5 gennaio in cui disse tre cose: 1) «gli arbitri sono condizionati dal potere» (ed è vero, n.d.L.); 2) «vorrei vedere una partita senza sapere prima il risultato» (e ha ragione, n.d.L.) 3) «se una società, la Roma, paga per i petardi dei suoi tifosi, perchè la Juve non paga per la condanna per doping del suo medico? (ed ha ragione, n.d.L.)». Secondo il procuratore Frascione si tratta di «giudizi lesivi dei soggetti federali», «affermazioni contrarie ai principi di lealtà e probità» e «idonee a negare la regolarità dei campionati». A queste accuse, il procuratore di Carraro (la cui rielezione è stata giudicata positiva da Rossella Sensi, n.d.L.) ha aggiunto una sua personale «aggravante... censurabile e riprovevole». Con queste premesse uno si aspetta chissà cosa abbia fatto Baldini e invece, leggendo il rinvio a giudizio del 24 gennaio, si scopre che la sua colpa è di avere «un forte ascendente mediatico sull'opinione pubblica». Vuol dire che quando parla, la gente lo ascolta, si riconosce in lui: per questo deve tacere. La Roma, come dicevamo, formalmente ha deciso di stare al fianco del direttore sportivo in questa che rischia di essere l'ultima battaglia: non
era obbligata a farlo e anzi, l'impressione è che anche Baldini avrebbe preferito difendersi da solo per non far correre rischi alla società. Ma Rosella ha insistito perché la Roma parlasse con una sola voce (anche se in questi giorni abbiamo registrato più di una irritazione per il fatto che Baldini sia andato allo scontro con il Palazzo invece di ritrattare dicendo che era stato frainteso).
In questo scenario Baldini a Trigoria per certi aspetti sembra già un ex: nonostante sia suo gran parte del merito della campagna cessioni di gennaio che ha consentito alla società di risparmiare molti milioni di euro, la nuova Roma che sta nascendo in queste ore, sta nascendo senza di lui. Già individuato anche il successore: Giovanni Sartori dal Chievo, sodale di Gigi Delneri. C'è sempre un motivo e in questo caso il motivo è il progressivo deterioramento dei rapporti con Rosella Sensi: già ad ottobre questa situazione causò le improvvise dimissioni del ds che solo il presidente in persona riuscì a far rientrare. Ma nonostante la buona volontà di tutti di ricominciare, le cose sono andate via via peggiorando.  La verità è che se domani arriverà la condanna della Disciplinare, non ci
sarà nemmeno bisogno di farlo fuori Baldini: se sarà inibito, per esempio, la commissione contratti, che dovrà condurre le trattative per i rinnovi di Totti Cassano e Montella, potrà finalmente partire. Senza di lui. E magari si troverà il tempo di presentare alla stampa e ai tifosi quell'Abel Xavier, che da più di due settimane è un giocatore della Roma, e che, per scarso che dovesse rivelarsi, va considerato l'ultimo miracolo di Baldini che è andato a pescare un ex nazionale a parametro zero.  Questo è ciò che sta per accadere.   Metteranno fuori gioco Baldini, come accadde prima a Zeman e poi a Sensi, perché ha sfidato il marcio del calcio. Non so se i tifosi possono ancora fare qualcosa per cambiare questa situazione. So che la Roma, se vuole, può farlo, può dare un segnale forte: offrire subito a Baldini il rinnovo del contratto, dimostrare a chi comanda che i romanisti non faranno mai a meno di questa nostra piccola, grande
bandiera di pulizia e onestà. Con questo si chiude l'era Baldini nella Roma".
Anche su "Il Romanista" di oggi vi è l'editoriale di Riccardo Luna che tratta il tema, attribuendo principalmente alla sicura condanna che verrà inflitta a Baldini da parte della Lega di Galliani & soci il voler "fare fuori" Baldini. Si fa capire, in buona sostanza, che la Roma approfitterà della situazione per non rinnovare il contratto a Baldini. E' bene esser chiari, rinnovando la domanda "fotografica" rivolta a Rosella Sensi che trovate qualche riga più in giù. Temo di conoscere già l'inconfessabile risposta. La sostanza, per noi tifosi e per il nostro modo manicheo di vedere le cose, è solo una:
se a Baldini non verrà rinnovato il contratto, ed il contratto lo rinnova l'A.S. Roma, vorrà dire che dai cancelli di Trigoria il cavallo di Troia è già entrato. Sta a noi cacciarlo fuori.


16 febbraio: aggiunta la pagina 2 di Inter/Roma. Aggiornata la Coppa Disciplina. Nella stagione 1981/82, grazie a Laurent, capotifoso del Nantes, aggiunte 4 foto che mancavano: Genoa/Roma, Ascoli/Roma, Juventus/Roma e Roma/Cesena.

15 febbraio: aggiunti alcuni resoconti nella pagina di Inter/Roma. Guardatevi 'sto pischello: http://modifiedliving.com/soccerphenom.htm
Da sporteconomy.it: "Le divise di calcio sono sempre più dei patchwork, alcune, tra l'altro di dubbio gusto (come nel caso del campionato di football francese). Le Leghe, però, dopo un'iniziale permissivismo stanno inziando ad intervenire.
E' il caso della Liga spagnola, che ha recentemente ammonito (pur senza sanzione pecuniaria) l'Atlético Madrid per la maglia da uomo-ragno indossata dai giocatori biancorossi nelle scorse settimane.
Secondo l'ufficio marketing della Liga il disegno raffigurante il titolo ed il logo commerciale di Spiderman 2 (titolo della Sony pictures releasing - ex Columbia Tristar Film) superava lo spazio consentito per il main sponsor (in Italia, per esempio, non potrebbe superare i 250 cm2). 
Si legge nella nota della Liga, che in caso di nuova violazione scatteranno importanti sanzioni economiche e/o squalifiche. Il tutto sarebbe nato dalle proteste di altri importanti jersey-sponsor penalizzati dall'operazione scorretta dell'Atlético Madrid".
L'agghiacciante maglia dell'Atletico Madrid
Segnalo poi questo editoriale di Corederoma.it che merita più di una riflessione... Siamo riusciti ad essere grandi senza vedere a Trigoria persone che, senza mezzi termini, vorremmo vedere sottoterra. Chi è contro Roma ha Roma contro. E quindi....
Italo Foschi
DA CHE PARTE STAI?


14 febbraio: questa è per i "direttori del marketing": "(ANSA)-COSENZA,13 FEB- Il derby di serie D tra Cosenza Fc e Cosenza 1914, e' stato interrotto dai tifosi che hanno preteso il cambio maglie delle due squadre. I tifosi hanno invaso il campo al 49', chiedendo ai calciatori di non indossare le maglie rossoblu', che sono i colori sociali di entrambi i club, chiedendo 'rispetto' per la maglia della squadra storica della citta'. La partita e' ripresa solo quando i giocatori si sono presentati con divise diverse: da una parte maglie gialle, dall'altra biancoazzurre".Nella pagina di Inter/Roma inserite molte foto. Aggiunta la pagina 3 di Milan/Roma e la pagina 4 di Fiorentina/Roma.

13 febbraio: in costruzione la pagina di Inter/Roma. Peccato per il risultato, tutto sommato immeritato, un plauso alla scelta della divisa: maglietta rossa, pantaloncini bianchi, calzettoni rossi... finalmente!

12 febbraio:inserite diverse foto nella stagione 1953/54, inclusa la pagina di Roma/Juventus. Aggiunte 5 foto di Bologna/Roma 1998/99.
Nella stagione 1998/99, aggiunti tutti i video dei gol e le foto.


11 febbraio: oggi non ho molto tempo a disposizione ma nonostante l'ora tarda volevo inserire qualcosa. Così ho aggiunto qua e là qualche foto e in più ho trovato questo articolo riferito alla stagione 1993/94 relativo ai tifosi della Sampdoria. Con la Roma c'entra poco ma è interessante comunque.
Genoa/Sampdoria 1993/94
"Uno steward ogni mille tifosi (quindi in curva ce ne sarebbero venti in totale e in tutto lo stadio la bellezza di 70 nelle partite di cartello, bisognava fare una riunione per fare 'sta proposta! Spero per loro che li arruolino tra i Chelsea Headhunters di 25 anni fa! n.d.L.), macchinette agli ingressi per entrare uno alla volta (immaginatevi al derby o a Roma/Juventus!, Hillsborough non ha insegnato nulla!, n.d.L.), piu' illuminazione: cosi' potrebbe cambiare l'Olimpico. Le proposte per adeguare le norme di sicurezza dello stadio sono state esaminate nel vertice tra club, prefetto Serra, Coni e rappresentanti delle Forze dell'ordine (forse mancava qualcuno? Magari un misero tifoso? O forse qualcuno che con Italia '90 ci si è arricchito? n.d.L.). Tra le altre novita', la necessita' di aumentare gli accessi ma anche una pre-selezione della tifoseria. Non sembra imminente invece la riduzione delle barriere tra pubblico e campo di gioco". (ANSA)
Invece qualche uscita di sicurezza in più, per uno stadio che ha bisogno di una deroga a partita perché non in regola con le norme di sicurezza? Ne vogliamo parlare? I cartelloni pubblicitari che non fanno vedere le linee? Le vetrate che ostruiscono la visuale? Il fatto che si vede il campo a 100 metri? Qualcuno ha fatto notare in questa splendida riunione che ci piove dentro?
Franco Carraro (che tutti ricordano quando era Sindaco di Roma per le numerose opere e l'impegno sociale profuso) era stato invitato, lui che l'ha fatto ri-costruire l'Olimpico?

10 febbraio: inserite 12 foto "calcistiche" scattate da Cristiano in occasione di Roma/Bologna. Allora, tornando alle maglie, Raffaele ha fatto una interessante ricerca. Eccola qui di seguito:
"Girando per i siti delle più famose società del mondo, ho inventato un piccolo campionato del mondo, tra le maglie vendute nei negozi virtuali ufficiali delle società. bene la Roma le batte, anzi le "annienta" tutte, con secchi 5-1, 5-2, 5-3!
La cosa che sottolinerei è che si parla di società mediaticamente molto più potenti della roma, e che molte sono sponsorizzate da Nike, Adidas, Umbro che di solito tendono un pò a inventare divise per vendere di più. Invece le maglie sono quelle storiche.
Fatto curioso è che nello store del River Plate si venda UNA sola maglia, la classica bianca con striscia obliqua rossa.
Non è presente il Real Madrid ma sono quasi sicuro che abbia solo 2 maglie, bianca e nera... forse una blu ma non ne sono sicuro.
Altra cosa da notare che la Nike, che è sponsor di molte di queste squadre, fornisce materiale tecnico anche in Italia per Inter e Juve. Mentre per l'Inter a parte quella grigia bruttissima non ci sono state altre invenzioni, per la Juve si sono sbizzarriti, in casacche blu e rosa, rosa, più la blu, e la classica bianca a strisce. Quindi se la società non volesse o il prodotto vendesse poco, le famose maglie "strane" dovrebbero essere non prodotte, purtroppo per noi o queste maglie "strane" vengono vendute o la società non si oppone...
Una curiosità sulla maglietta della Juve: La prima maglia era rosa, con cravatta o papillon. Nel 1903 divenne bianconera.Quei colori nascondono una storia curiosa. Un certo Mister Savage, commerciante all'ingrosso di prodotti tessili a Torino nel 1903, giocatore di Calcio, ma soprattutto arbitro designato in partite ufficiali, viste le magliette color rosa ed i pantaloni neri dei giocatori della Juventus, propose loro di rinnovare quell'uniforme, comprando in Inghilterra una nuova e più completa dotazione. Ricevuto l'incarico, Mister Savage si mise subito in contatto con una fabbrica tessile di Nottingham ed inviò l'ordine d'acquisto accompagnato dalla più matrattata delle vecchie uniformi rosa e nere. L'impiegato di Nottingham, vista la scolorita maglietta rosa, credette che fosse, invece, bianca e macchiata. Quindi, data la coincidenza tra i colori della Juventus e quelli bianconeri della squadra locale, il Notts County, pensò bene di spedire in Italia una dotazione di uniformi proprio del Notts County. A Torino, quando fu aperto il grosso pacco postale, ci furono esclamazioni di delusione e molte critiche. Le maglie a strisce bianconere non piacquero. Ma non c'era alternativa, pertanto furono adottate"

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9 febbraio: praticamente terminata la pagina 35 di memorabilia. Inserito un volantino comunicato del CUCS relativo a un derby (se mi ci metto trovo la data, ma chiedo il vostro aiuto per ragioni di tempo). Inserita la pagina di Fiorentina/Roma 1994/95. Aggiunte altre scritte sui muri nella pagina 4.
Biglietti Inter/Roma: fino alle 16 di venerdì, in tutti i Roma Store, il prezzo del settore ospiti è di 25 euro. Comunque sia, i biglietti per sabato si trovano anche alla Banca Popolare di Milano dove si trova comodamente il terzo anello al prezzo di 11 euro. Visto che i tifosi vanno ai "popolari", che il settore ospiti è una definizione di comodo e che l'uomo libero va dove gli pare... fate voi.
Aggiornata la Coppa Disciplina.
Il sempre prezioso Raffaele mi segnala che sul sito http://www.footballderbies.com/honours/index.php?id=33, che si occupa di tutti i derby del mondo, definiscono l' As Roma come la squadra della città che ne porta i colori, mentre la Lazio viene ritenuta essere la squadra dei provinciali.
La traduzione, per chi non ha dimestichezza con l'inglese, è la seguente:
"Entrambe le squadre odiano l'arroganza delle squadre del nord, ma si odiano tra loro ancor di più. L'AS Roma è la squadra della città. Gioca con i colori cittadini ed ha il logo della città. La Lazio è la squadra delle vicinanze di Roma. Per questa ragione sono chiamati "contadini" dai romanisti, ma i laziali si sentono superiori perché provengono dalle parti ricche della provincia".
Sul medesimo sito, nella pagina principale http://www.footballderbies.com, cliccando sul voto dato al derby Roma/Lazio potete far salire la percentuale di "bellezza" del derby capitolino. Attualmente siamo tredicesimi dietro parecchi altri derby.
Franco Baldini:  "Quello tra Moggi padre e Moggi figlio non è un conflitto d'interessi , è un concorso d'interessi. Potrei citare interventi concorsuali anti-Roma sulle storie di mercato, ma è giunto il momento che siano i calciatori a gettare il cuore oltre l'ostacolo e a denunciare. Il problema è che la famiglia Moggi vive dentro un sistema, il calcio italiano, affetto da conflitto d'interessi permanente da Galliani a Carraro".


8 febbraio (pomeriggio):in molti l'avranno già letta, ma per chi non l'avesse fatto ancora....
ALL'ERTA RAGAZZI, RICORDIAMOCI I NOMI DEI NEMICI DI ROMA!
IL CASO. Parla Pieroni, l'ex numero 1 dell'Ancona ormai fallito 53 giorni di carcere e un nemico:
"Moggi me l'ha giurata"
"Ho fatto soldi nel calcio sporco
ma il peggiore non sono io"
"Tutto cominciò col Perugia-Juve del 2000..."
di CORRADO ZUNINO (La Repubblica)
PERUGIA - La cyclette cromata è al centro del salotto dell'attico al centro di Perugia, otto pile di documenti sono sul tavolo d'antiquario. Il ragionier Ermanno Pieroni, 59 anni, arbitro a quindici, segretario particolare del senatore Francesco Merloni a ventinove, direttore sportivo del calcio a trentatré, nelle stagioni '80 e '90 è stato il miglior piazzista di giocatori sconosciuti: 32 ragazzi scoperti nelle periferie d'Italia, fatti crescere e quindi venduti in serie A per 140 miliardi di vecchie lire. Hidetoshi Nakata, il talent scout Pieroni lo è andato a prelevare addirittura a Tokyo, poi l'ha ceduto alla Roma di Sensi per 60 miliardi. Schillaci lo vendette alla Juventus di Boniperti, Protti al Bari di Matarrese, Marchegiani al Brescia che era un ragazzino. "Dalla Promozione alla serie B ho vinto dodici campionati", dice Pieroni con quella tigna un po' arrogante che gli ha regalato nemici in tutte le piazze che ha frequentato. E aggiunge: "Ho vissuto in un calcio corrotto, ma ho fatto il dieci per cento di quello che ho visto, a tutti i livelli. Ho pagato stipendi in nero, ho evaso le tasse, ma per questo ho fatto 53 giorni di carcere, 110 giorni di domiciliari. E la sera dell'arresto sono andato in ospedale con 43 agenti intorno"

Già. Ermanno Pieroni è imputato in sette inchieste tra Ancona e Taranto: truffa ai danni dello Stato e bancarotta, sono le accuse. La bancarotta è quella dell'Ancona calcio spa, undici agosto del 2004. Da due settimane è un uomo libero, solo a Perugia: non può lasciare la città. E dal suo attico con cyclette in cromo e faldoni appilati parla con "Repubblica". "Il pubblico ministero Irene Bilotta mi accusa di aver fatto fallire l'Ancona e di aver portato via 12 milioni di euro dalle casse del club - inizia - dimostrerò che non ho preso un soldo e che io, come Sensi e Moratti, in una squadra di calcio ci ho messo i miei averi. Per me, a differenza di Sensi e Moratti, erano però i risparmi di quarant'anni di lavoro. Due milioni accumulati in una banca di Montecarlo e cinque appartamenti: ho perso tutto".

L'arbitro di C fattosi presidente di serie A è convinto di essere finito in galera per un accordo tra il calcio e la politica. Segna su fogli di block notes nomi, li incrocia disegnando frecce. L'avversario più cinico, racconta, è stato Luciano Moggi, direttore generale della Juventus. Pieroni lo chiama il pescecane. Poi c'è "la cupola di Ancona". Intende una cordata di imprenditori locali che mai ha sopportato il ragioniere di Jesi alla guida del club che fu del potente Longarini. Il terzo schieramento nemico è l'Alleanza nazionale "che ruota attorno alla Maceratese". Infine, "un gruppo di potere all'interno della Federazione". Pieroni sostiene che le garanzie economiche offerte nel corso dell'ultima ricapitalizzazione dell'Ancona calcio - un credito Iva di 13 milioni di euro periziato dal tribunale - non sono state accettate per scelta politica: "Mi hanno negato l'iscrizione al campionato di serie B e hanno sancito la fine della mia società. Dopo tre anni di scandali impuniti il calcio doveva dare qualcuno in pasto all'opinione pubblica - dice - eccolo, il più debole. E poi hanno voluto tutelare i fratelli Zappacosta, alti dirigenti Coni accusati di aver portato via dall'Ancona un milione e mezzo di euro". I fratelli Zappacosta sono sotto processo, stesso pm, per appropriazione indebita. 

"Se devo ricostruire chi me l'ha fatta pagare, Moggi è in cima ai pensieri". Lo scontro tra i due prende corpo il 14 maggio del 2000 quando il Perugia di Mazzone, in una domenica folle di diluvi e sospensioni, batte 1-0 la Juventus e le nega lo scudetto. La Juventus di Lippi e di Moggi. Pieroni racconta: "Il martedì che precede la gara mi avvicina il presidente Gaucci, un uomo per cui ho lavorato tanto e che mi ha fatto ricco, un presidente generoso che viaggia con gioielli e tagli da 500 euro nei tasconi del Mercedes, ama fare regali lui. "Pieroni", mi dice Gaucci, "se contro la Juve non giochiamo alla morte e non vinciamo metterò in discussione il nostro rapporto, passato, presente, futuro". La Lazio non poteva perdere lo scudetto a Perugia per due anni di seguito. Avrei scoperto in seguito che Capitalia, già nel consiglio di amministrazione della Lazio, nel Duemila aveva già in pegno tutte le azioni del Perugia"

La Juventus? "Ricordo una strana telefonata. Il venerdì, era Francesco Cimminelli". L'amministratore del Torino? "Lui, imprenditore dell'indotto Fiat, vicino alla Juventus e a Luciano Moggi. Cimminelli voleva vedermi con urgenza, aveva da propormi un incarico al Torino. Gli dissi di aspettare Perugia-Juventus". Domenica 14 maggio gli umbri si giocano tutto, nonostante siano già salvi, e una Juve senza gambe perde il campionato. "Moggi non me l'ha mai perdonato". Spiega Pieroni: "Il martedì raggiunsi Cimminelli nel suo ufficio di Borgaro Torinese, alla Ergom. Mi offrì un contratto di tre anni, tre miliardi netti. Firmai e in pochi giorni la stampa sportiva locale montò una dura campagna contro di me. Puntuale arrivò la contestazione degli ultrà: in settemila sotto la sede contro il sottoscritto. Credo siano stati aizzati. Una settimana e Cimminelli si fece vivo: "Pieroni, non se ne fa nulla - mi disse - qui c'è un'incompatibilità ambientale". Avevo un contratto firmato e la Lega di Franco Carraro fece finta di non sapere. Per riparare il danno il patron del Torino mi offrì 600 milioni, li avrei investiti sull'Ancona. Quello che ho sempre sospettato, e cioè l'intervento di Moggi sulla dirigenza granata come ritorsione per Perugia-Juventus, è diventato un elemento del processo in corso ad Ancona. L'avvocato Maglione, dirigente di calcio, lo ha dichiarato al pm: "Pieroni al Torino è stato bruciato da Moggi""

Il primo sgarbo è agli atti, ma il direttore sportivo di provincia ricorda quindici occasioni di scontro con il direttore generale Juve. "Nella primavera 2002", una per tutte, "entrai in rotta di collisione con il figlio Alessandro sulla campagna acquisti. Io lavoravo per l'Ancona in serie B, Moggi junior procurava giocatori alla Ternana. "Se mi tocchi questa squadra", gli dissi, "ti porto dal pm Guariniello". Lui: "Lascia stare i tribunali, abbiamo conoscenze importanti, possiamo farti molto male""

Pieroni vuole spiegare chi è, oggi, Luciano Moggi. "Riesce a controllare attraverso suoi uomini otto squadre di serie A", assicura. "In queste settimane sta facendo pressioni per entrare nella Roma: vuole togliere di mezzo il direttore sportivo Franco Baldini per sostituirlo con Mariano Fabiani, oggi al Messina. Ha messo alla Lazio un "ds" fedele, Gabriele Martino. E ci sono suoi fidati all'interno di società apparentemente nemiche come la Fiorentina di Della Valle. Ha uomini - non solo rapporti stretti, uomini - in venti club tra serie B e C. Attraverso la Gea World presieduta dal figlio, duecento tra giocatori e allenatori sotto contratto, condiziona nemici e amici. Calciatori, dirigenti, qualche presidente. È storia di queste settimane: il Siena, penultimo in classifica, ha fatto il miglior mercato d'inverno. Ha preso sei uomini di peso, persino un difensore di prima fila della Juventus, Tudor, fin lì negato a tutti. Che cosa è successo? La Gea è riuscita a far cacciare Gigi Simoni, un gentiluomo del calcio italiano, per mettere in panchina un suo assistito, Luigi De Canio. Simoni si è sempre rifiutato di entrare nel parco Gea e ora paga. Moggi, sa, è riuscito a far litigare lo storico direttore sportivo del Siena, Nelso Ricci, con il presidente De Luca: la storia del rinnovo del contratto del brasiliano Taddei. Quindi, ha piazzato al suo posto il fido Perinetti, uno che di Moggi conosce tutti i segreti. Sono pronto a scommettere: Taddei  a giugno finisce alla Juventus o alla Roma. Chiedete ai procuratori Canovi e Morabito come la Gea mette sotto contratto i giocatori. Li blandisce: "Se vieni con noi ti facciamo arrivare in nazionale". Poi li spaventa. Senta Grabbi, una promessa della Juventus, uno che con la Ternana in serie B ha fatto ventidue gol. Disse no a Moggi junior perché non voleva abbandonare il procuratore che l'aveva fatto crescere e adesso è a spasso"
Padre manager e figlio procuratore, continua il racconto Pieroni, hanno sferrato l'attacco frontale la scorsa estate: "Ero con l'acqua alla gola e hanno tentato di portare l'Ancona sotto la loro ala. Erano quotidianamente informati dall'ex amministratore delegato, Vincenzo D'Ambrosio, e dal direttore sportivo Pietro Tomei. Agiscono così, ti sfiancano e ti sfilano la società. Tentai di rabbonirli prendendo in prestito un attaccante del giro Gea, Jardel, un pacco brasiliano in sovrappeso di 15 chili, 650 mila euro tra prestito e ingaggio". Di lui, ad Ancona, si ricorda la bellissima moglie. "Non è bastato. D'Ambrosio incontrò a mia insaputa Alessandro Moggi a Milano. E poi offrì all'antiquario vicentino Corona - l'imprenditore che aveva in mano la garanzia Iva da 13 milioni - un milione e 200 mila euro per comprare la sua quota in società: in contanti, tutti stipati in una valigia. Corona rifiutò"

Nel calcio Luciano Moggi fa quello che vuole, chiude Pieroni. "Con me si è vantato di suggerire soluzioni all'attuale presidente federale, Carraro, tutti i giorni. Ha messo in pensione Picchio De Sisti e Aldo Agroppi, allenatori ostili. Il prossimo obiettivo è zittire Boniek, uno che alla Domenica sportiva ama dire la verità. Dal suo periodo trascorso a Torino ha ereditato amici decisivi: uno è il veterinario Pierluigi Pairetto, designatore degli arbitri. Oggi Moggi ha amicizie in tutti i gradi della Federcalcio: infatti non viene mai interrogato, deferito, punito". Ecco: "È un uomo vendicativo, ha contribuito a rovinare questo bel calcio e a distruggere Ermanno Pieroni"



8 febbraio: inserita la pagina 2di Roma/Bologna e alcuni resoconti nella pagina 1.
"Il Consiglio di Lega, presieduto da Adriano Galliani, ha reso noto che il
prossimo campionato di Serie A inizierà il 28 agosto per chiudersi il 14
maggio 2006, con cinque turni infrasettimanali.
Diverse le novità che potrebbero essere adottate dalla prossima stagione.

Campi riscaldati: in merito al problema delle temperature troppo basse
durante i mesi invernali dalla prossima stagione i campi di calcio dovranno
essere riscaldati oppure protetti con idonei strumenti.
"I campi dovranno essere riscaldati - ha detto il presidente di Lega Adriano
Galliani - oppure avere altre protezioni". In pratica, il campionato di
Serie A adotta la normativa attualmente in vigore nella Premier League
inglese. "Con questo crediamo di aver risolto il problema del freddo".

Sospensione gare: Il campionato italiano adotterà la cosiddetta 'regola
spagnola' in caso di sospensione di una partita. Il Consiglio di Lega ha,
infatti, deciso di proporre al Consiglio federale l'adozione di una nuova
norma secondo la quale la partita rinizierà dallo stesso minuto in cui è
stata sospesa.

Prezzi biglietti tifosi ospiti: Tra le altre decisioni prese dal Consiglio
di lega, quella del prezzo dei biglietti per le tifoserie ospiti. A partire
dalla prossima stagione varrà anche in Italia una normativa Uefa già
adottata da altri Paesi: "Non si potrà vendere il biglietto alle tifoserie
ospite ad un prezzo superiore da quello pagato dai tifosi della squadra di
casa - ha spiegato Galliani - ovvero, se la curva sud del Milan, ad esempio,
paga 10 euro, dovranno pagare lo stesso prezzo anche gli ospiti".


Domenica 2 febbraio Adriano Galliani, in vista di un turno infrasettimanale
di campionato disputato interamente in notturna in piena stagione invernale, non ha trovato di meglio che sostenere la sostanziale "assenza di escursione termica tra le ore 15.00 e le ore 20.30", e ciò al fine di difendere l'ennesima forzatura del calendario calcistico. Qui sopra una tabella creata da Filippo Thiery dimostra come la teoria di colui che (insieme a Carraro) sta distruggendo il calcio altro non è che (mi si passi il termine) una stronzata.


6 febbraio: inserito il video di Ferencvaros/Millwall.... Quando si dice la semplicità.... "Millwall, Millwall, super Millwall!". Sono 74 mb ma è interessante.
On line la pagina di Roma/Bologna.
1994/95, dichiarazione di Sandrio Ciotti


5 febbraio: immaginavo che su Raitre ieri avrebbero trasmesso qualcosa di calcistico: Roma/Lazio 1930/31, ecco qui il filmato dell'Istituto Luce (17 mega).

4 febbraio: on line la pagina di Lecce/Roma. Aggiornata la Coppa Disciplina. Vi segnalo poi l'uscita di un paio di libri.
Il primo è "Tifosi e ribelli", un romanzo scritto da Stefano Faccendini del quale trovate una scheda su questo link:
Il secondo è"Sud - La Curva Magica", un album fotografico che ripercorre la storia recente del tifo della Roma attraverso le scenografie più spettacolari in circa 100 foto dal 1983 ad oggi. La scheda potete trovarla a questo link.
Cartello realmente esistente (grazie Davide!)
Sul sito della Brigata Odoacre Chierico, ci sono dei sondaggi divertenti che vi invito a votare. Cliccate qui.
Lo scioglimento degli AS Roma Ultras tiene ancora banco: inseriti altri pensieri nella pagina di Roma/Messina.
Massimiliano mi segnala una... curiosità sul programma per pc che si usa per masterizzare i CD, "Nero". Il titolo esteso del programma è "Nero burning rom", che tradotto è nero brucia rom... se osservate bene l'icona del programma trovate un Colosseo in fiamme, sicché a questo punto è lecito pensare che nero stia per Nerone e rom per Roma.. Nerone brucia Roma! Ma chi lo ha creato?
Qualcuno sa qual'è la squadra contro cui la Roma ha giocato qeusta amichevole alla fine degli anni '50, inizio anni '60?



2 febbraio: senza troppe parole, ecco una piccola pagina dedicata agli AS Roma Ultras.

1° febbraio: inserita la pagina 2 di Roma/Messina. Dopo di ciò, un paio di messaggi: "Mi chiamo Viviana e ieri allo stadio subito dopo l'entrata ho perso i miei due abbonamenti di sud (ne avevo fatti due per cambiare posto) sono settore 17 e 21 entrambi intestati a MARTA  se potete aiutarmi per favore grazie".
Giusotta di Messina ringrazia i ragazzi che hanno esposto lo striscione per Angelo in occasione di Roma/Messina. Aggiunti altri resoconti sulla partita e sullo scioglimento degli AS Roma Ultras, cui verrà dedicato un prossimo speciale.
"Ciao Lorenzo...mi chiamo Riccardo ovviamente tifoso della Roma.  Ho visto nella pagine degli aggiornamenti la foto della maglia della roma quella rossa e bianca che nel fotomontaggio viene indossata da Totti. Quella foto sta facendo il giro di tutta roma per la sua bellezza nei colori, per essere ritornata a motivi vecchi a cui siamo tutti legati da ricordi indimenticabili. C'è un modo per far pervenire a chi di dovere le foto di questa maglia per il prossimo anno?? Dalle voci che sento sono tutti entusiasti da questa maglia. Credi sia possibile riuscire a convincere la società a puntare su quella maglia?" 
Lo sponsor della squadra polacca femminile di pallavolo (grazie Davide!)
La maglia a cui si riferisce Riccardo: oggettivamente molto bella in tutte e due le versioni
Il nostro nuovo acquisto
Sempre sulle maglie, una rapida analisi di Riccardo sull'ultima giornata: "...tanto per ribadire il concetto che deve essere chiaro sui colori della nostra maglia: a Firenze solito cazzotto in un occhio per poi tornare al classico in Coppa Italia (stranamente) (aggiungo io: non capisco per quale ragione sia la Roma che la Fiorentina in Coppa Italia erano in pantaloncini bianchi.... ma non avevano detto che non si poteva? n.d.L.). In questa giornata incredibile Brescia (blu\arancione) in casa! Nella 19esima sbalordisce il rosso Siena e Bologna e il neroblu Messina, un pò meno eclatante è in nero\rosa palermo. vabbé Chievo Anaconda manco va commentato, spero escano film tipo pokemon, perchè tiribocchi ce lo vedo benissimo vestito da pokemon".

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