Se
volete avere notizie su locali, concerti
e musica a Roma
"
AL DI FUORI DI ROMA NON C'E' NULLA DI
BELLO NEL MONDO" Johann
Joachim Winckelmann, 1756
(archeologo
e filologo, nonché massimo teorico mondiale del'estetica neoclassica)
"Non
per guadagnar ma per amor del gioco" QUELLI
CHE SIAMO * LA
GIUSTA DISTANZA * NON
DORMO * IO
STO CON GLI ULTRAS
Dicembre
2010, un numero da non perdere, non solo per i romanisti ma per tutte le
tifoserie italiane
Avevo
un canale su Youtube dove postavo video per lo più musicali. Ogni
tanto, però postavo anche qualche video che meritava di stare in
rete. Bene, sono stato bannato da You Tube. Indovinate
un po' per quale video? Ma
per il video de "Le Iene" che restituivano alla signora inglese la macchina
fotografica rapinatale nel settore ospiti dalla Polizia nel 2007, ovviamente!
A questo punto, ecco qui il video. Diffondetelo
voi su You tube, qui rimarrà sempre.
Il
sito viene aggiornato praticamente ogni sera, verso la mezzanotte o poco
dopo. A volte anche verso le 15.00. Il sabato non ci sono regole. Dopo
le partite, le foto vengono inserite dopo circa due ore, salvo
imprevisti.
"Non
sempre i ribelli possono cambiare il mondo. Ma mai il mondo potrà
cambiare i ribelli" (Alain de Benoist)
"Una
volta nel gregge, è
inutile che abbai: scodinzola" (Anton
Cechov)
Come
sapete, è partito il progetto relativo all'azionariato popolare
AS Roma, che punta a costituire una base di tifosi, sul modello dei supporters
trust britannici, che possa avere una voce in capitolo nella gestione della
Roma. E' stato creato il sito http://www.myroma.it,
che affianca per il momento il sito http://www.azionariatopopolareasroma.com/
ed
è partita la campagna di sottoscrizione che consentirà di
creare le basi per i futuri sviluppi. Ho personalmente aderito al progetto,
facendo parte del consiglio direttivo, in quanto sviluppato con competenza
e trasparenza. Per chi vuole saperne di più, invito a cliccare sui
siti di riferimento per avere tutti i chiarimenti del caso. (15 giugno
2010)
Per
lasciare un messaggio su Facebook al Ministro Maroni (mi raccomando di
essere il più possibile civili onde evitare strumentalizzazioni), basta
cliccare "mi piace", scrivere e allegare una fotografia. Poi
cliccare in basso a sinistra su "non mi piace più". A quel punto
non sei più tra i "fan", il messaggio scompare dalla bacheca ma
rimane, insieme con la fotografia, tra le foto inviate dagli amici dell'On.le
Maroni. http://www.facebook.com/pages/Roberto-Bobo-Maroni/68045715943
5
dicembre 2010: ora che la questione
del divieto per Chievo/Roma è terminata senza alcuna rivisitazione,
l'iniziativa di informazione si amplia in collaborazione con altri siti
web. Clicca
sul logo qui sopra e ricorda che bastano un paio di mail a settimana per
informare chi non informa.
E-mail
da Marco: "Ciao Lorenzo, scusa l'ora ma
ho ricevuto una notizia importante e tramite te vorrei diffonderla: "Fonti
confidenziali del governo U.S.A. confermerebbero l'ipotesi che, dai files
pubblicati da Wikileakes, la Roma alla Lazio he rompe er culo!".
*
Pagina
di Chievo/Roma in costruzione. Si
segnala striscione in Tribuna coperta con scritto "16 maggio 2010/ 4 dicembre
2010: il calcio è morto", fatto rimuovere dai servi dei servi dopo
3 minuti.
*
Da
segnalare:
Serie
A: persi 130.000 spettatori nelle ultime due giornate!
Serie
A TIM 2010-11 - 02/12/2010 12.01.54 Continua
il calo degli spettatori nelle gare di Serie A. Nelle ultime due giornate,
rispetto agli stessi due turni dello scorso anno, sono state perse più
di 150.000 presenze negli stadi della massima serie. Va specificato che,
in questo conteggio, mancano gli spettatori di Bologna-Chievo a causa della
gara non disputata. Avendo la presunzione di quantificare in meno di 20.000
la cifra degli spettatori che si recherà al Dall'Ara in vista del
recupero della gara dei felsinei, possiamo quindi quantificare sui 130.000
circa la quota degli spettatori realmente persi rispetto alle solite due
giornate della scorsa stagione. La media stagionale degli spettatori è
di 23.737 presenze in media a partita (24.044 era la media alla 14°
giornata dello scorso anno) che rappresentano un altro passo indietro per
quello che concerne l'affluenza media negli stadi italiani. In
questo contesto va ulteriormente specificato che il 40% circa degli spettatori
della Serie A è rappresentato dal pubblico che affolla lo stadio
di Milano e Roma. Senza il pubblico di San Siro e dell'Olimpico, la media
degli altri stadi scende incredibilmente intorno ai 17.000 spettatori a
partita. Roberto
Vinciguerra http://www.violanews.com/news.asp?idnew=68307
*
Per
quanto riguarda il profilo Facebook di Maroni, vengo informato che: "ciao
lorè, se vuoi scrivere sulla bacheca di maroni su facebook basta
cliccare sul tasto "mi piace" accanto al suo nome e si potrà scrivere". Ancora:
"Ciao
Lorenzo, non ho più un account fb (mi sono virtualmente suicidato
qualche mese fa), ma ricordo che per poter scrivere sulla bacheca del jazzista
devi cercare la sua pagina personale e cliccare su "mi piace". Quando avevo
fb ho pensato più volte di scrivere su quella bacheca, ma non ho
mai avuto il coraggio di cliccare su "mi piace". Bene.
E' la perfetta espressione del concetto di libertà di Maroni. Puoi
scrivere solo se sei d'accordo con lui. E'
assolutamente ovvio che è inutile che in 3000 clicchiamo su "mi
piace" per poter dire la nostra sul suo profilo Facebook. Siete
quindi d'accordo che solo il sottoscritto si sacrifichi (pur cliccando
quel tasto nel senso di "mi piace scrivere la verità") per poter
postare qualcosa di interessante su quel profilo o ci sono idee contrarie?
Oppure c'è qualcuno che con educazione e fermezza intende cliccare
su "mi piace" e con costanza essere la spina nel fianco del suddetto profilo?
*
Un
derby da tutto esaurito 10 anni fa, Taranto/Foggia: "Ciò
che preoccupa parecchio è il numero dei biglietti venduti in prevendita.
Non sembra esserci molta partecipazione. Almeno finora. Dovrebbero essere
circa 3500 i tagliandi acquistatii. Ma c´è tempo fino a lunedi
mattina. Pochi pure i tagliandi staccati per i tifosi dauni con la tessera
del tifoso: solo 50".
*
Militello:
"Ho
appena terminato di vedere striscia la notizia di sabato 4/12/10. Un servizio
di Cristiano Militello sulla tessera del tifoso sensazionale. Ha
letteralmente messo in evidenza in prima serata l'operato e le falsità
di Maroni. Un saluto Lorè. F.".
Intanto
vorrei postare questa: "Ministro
Maroni le scrivo questa lettera per farle sapere la mia idea su questo
nuovo calcio chiamato Calcio Moderno... Mi
chiamo Simone Pagano, ho 20 anni, sono di Genova...la mia storia col calcio
inizia prestissimo.. il primo aprile 1992... Genoa - Ajax...mio padre per
la prima volta mi porto alla stadio..in Gradinata Nord... di quella partita
sul campo non ricordo nulla... ricordo solo il frastuono... migliaia di
voci... uno stadio strapieno...quando entrai rimasi sbalordito.. avevo
quasi paura... non avevo visto mai tanta gente tutta insieme in vita mia...riuscivo
a vedere tutti grazie all'altezza di mio padre che mi portava sulle spalle...vidi
migliaia e migliaia di persone..tutte con la stessa sciarpa al collo e
i loro occhi erano come i miei...vedevo la gioia di essere li... vedevo
la felicita sui loro volti...iniziò la partita...e sentivo il suonare
dei tamburi.... vedevo 100 1000 100000 bandiere sventolare al vento tutte
colorate...e come puo immaginare Ministro rimasi a bocca aperta...entrarono
in campo dei giocatori con le maglie dello stesso colore delle sciarpe
e delle bandiere che coloravano lo stadio...tutto ad un tratto mi spaventai...
perche sentii un botto...poi un altro, poi un altro ancora... aprii gli
occhi timidamente e vidi il cielo blu colorarsi di mille colori...vidi
tantissimi fuochi d'artificio... senti intonare a qualsiasi persona una
stessa canzone... la vidi cantare da dei bambini piu grandi di me...la
vidi cantare da dei vecchietti...dalle donne.. dalle ragazze.. anche mio
padre la cantava guardandomi...e vedevo i suoi occhi luccicare dall'emozione
di avermi portato li...non sapevo le parole di quella fantastica canzone...
avrei voluto tanto saperle per unirmi a quelle voci che tutte insieme intonavano
una melodia fantastica...e mentre tutti iniziavano a cantare questa canzone
vidi alzarsi altre mille bandiere..vidi tantissime sciarpe alzarsi e ruotare
in aria.. vidi dei papà che facevano saltare i bimbi come me tra
le loro braccia...finita questa canzone senti un boato tremendo...tutto
lo stadio disse quella parola che mio padre voleva che imparassi ad ogni
costo..GENOA...vidi centinaia di mani battere all'unisono accompagnata
dai tamburi...la partita prosegui senza che io me ne rendessi conto...
ero impegnato a guardare qualsiasi cosa avevo intorno...poi tutto ad un
tratto senti urlare tutti...vidi gente che non si era mai vista in vita
sua abbracciarsi...urlare... vidi una folla di persone saltare..gente che
era diventata tutta rossa in faccia e che sorrideva mentre gridava...con
mio padre che all'orecchio mi diceva è gol è gol... quella
partita il Genoa perse 3 a 2... e le speranze di passare il turno erano
del tutto vane...vidi la stessa gente, che prima si abbracciava, piangere...
per poi abbracciarsi.. consolarsi a vicenda... erano tutti tristi tranne
me perche non sapevo che era successo.. Il
Genoa perse quella partita ma conquistò un tifoso... Ed
eccoci 18 anni dopo... allo stadio vado da solo con i miei amici...è
tutto cambiato... lo stadio non è mai pieno...la gente è
cambiata...si vedono poche donne... non ci sono tanti padri coi bimbi sulle
spalle, anzi pochissimi... vedo la gente che si avvicina allo stadio con
le mani in alto come se si arrendesse... vedo delle persone vestite di
giallo fosforescente palapare ogni persona che passa di li.. vedo persone
con i metal detector in mano che ordinano di svuotare le tasche...vedo
uno in giacca e cravatta con l'auricolare ordinare a non so chi di far
buttare una bottiglietta in mano ad un bambino... vedo cancellate enormi...vedo
poliziotti con i manganelli ben stretti nella mano a scrutare ogni singola
persona che passa di li...vedo ragazzine costrette a spiegare che il pettine
non è un oggetto contundente...vedo gli stewart che scrutano e addocchiano
bene la carta d'identita x vedere se la foto coincide alla persona...guardo
alla mia sinistra e vedo il carcere di Marassi che è proprio attaccato
alla Gradinata Nord e mi faccio questa domanda: ma se per entrare allo
stadio faccio sta vita qui... quelli che sono li dentro??? Entro
allo stadio e vedo la gente che sta seduta su due seggiolini perchè,
per chi è alto come me, non riesce a mettere le gambe tra un seggiolino
e l'altro... vedo i vecchietti con lo sguardo perso nel vuoto.. chiedendosi
cosa ci faccia li... vedo 3 bandiere sventolare...guardando lo stadio vedo
enormi spazi vuoti..le persone che occupavano qualsiasi parte di stadio
18 anni fa ora si sono trasformati in orrendi seggioli blu...vedo gente
che non riesce a parlare perche la pubblicita dello stadio è troppo
alta... vedo i cartelloni pubblicitari al lato del campo che cambiano colore...vedo
la gente triste...vedo una persona dentro un pupazzo salutarci senza essere
ricambiato... vedo Belen Rodriguez che calcia il pallone in porta sul maxi
schermo...vedo telecamere ovunque... vedo 3 giornalisti sportivi sul campo
con tanto di scrivania parlare di chissa che cosa...so che negli spogliatoi
i calciatori si stanno cambiando sotto l'occhio delle telecamere senza
essere liberi di aggiustarsi le mutande che gli stanno andando in mezzo
al culo....vedo la parte destinata al settore ospiti con 50-60 persone
dentro sedute...sento una voce antipatica dirmi chi giochera, dopo avermi
detto che la formazione me la presenta Leroyn Merlin ex Castorama in collaborazione
con Seria a TIM tutto parole mandi messaggi e parli gratis solo a 3 euro
al mese...inizia la partita e quelle decine di migliaia di voci che cantavano
18 anni quella canzone, che ho imparato in fretta, si sono trasformate
in centinaia... ognuno canta col suo tempo...i tamburi non accompagnano
il battito della mani... il cielo non si è colorato grazie ai fuoci
d'artificio.. in compenso pero vedo telecamere che girano a 360 gradi...
vedo centianaia di stewart prendere posto e mettersi in modo da poter coprire
tutto il territorio e pronti a diffidare uno se si tiene un pallone che
gli è arrivato tra le mani...quello stadio che 18 anni prima era
tutto colorato dallo sventolio delle bandiere ora è vuoto, silenzioso,
tutt'altro che emozionante... ogni 10 minuti si alza una bandiera che dopo
10 secondi è di nuovo giu...la gente non salta... non canta... è
li come se ce l'avessero messa... non vedo piu padri con gli occhi felici
x aver portato allo stadio il suo figliolo... sulla mia destra si, vedo
300 bambini.. sono del Genoa For Children... hanno dai 7 ai 12 anni e per
venire alla partita hanno dovuto farsi fare 3 fototessere, compilare un
modulo, scaricabile su internet, pero solo a colori, fare richiesta al
Genoa Cfc.. che ha dovuto aspettare che la Questura di Genova abbia verificato
che Davide Parodi, nato il 4 settembre 2001, non abbia commesso reati come
risse, offese a pubblico ufficiale o reati da stadio...Quei bambini li
non hanno la Carta d'Identita però non possono andare allo stadio
senza la Tessera del Tifoso! Perchè comunque anche se hanno 10 anni
possono comunque provocare problemi di Ordine Pubblico... Ora
caro Ministro Maroni vorrei che mi spiegasse.. preferibilmente guardandomi
negli occhi.. il perchè Lei e i suoi predecessori abbiano dovuto
rovinare cosi questo sport, che non è solo sport ma aggregazione,
passione... Mi
deve spiegare perchè 18 anni fa se volevo andare allo stadio potevo
benissimo recarmi alle 14 e 30 ai botteghini prendermi il mio biglietto
con poche lire ed entravo..e ora se voglio andare allo stadio devo: -
andare su internet a cercarmi un tabacchino con circuito Lottomatica che
venda i biglietti -
andare in questo tabacchino dare la mia carta d'identita almeno 2 giorni
prima della partita.. -
spendere 27 euro x un biglietto POPOLARE -
andare allo stadio sperando che la commessa del Tabacchino non abbia sbagliato
la mia data di nascita -
stare attento di non avere la fibia della cintura un po piu grossa del
normale perche se no mi vedo la partita con i pantaloni alle ginocchia -
mettere il biglietto in quella nicchia elettronica sperando che non mi
si sia stroppicciato nel portafogli altrimenti non legge il codice a barre -
comprarmi un pacchetto di cerini nel caso fumassi perche il mio accendino
potrebbe essere paragonato a un missile terra aria -
farmi palpare dalla testa ai piedi.. e a volte togliermi le scarpe per
far controllare ad un perfetto estraneo che io non abbia addosso niente.. -
farmi passare il metal detector in mezzo alle gambe, le braccia, la schiena,
i piedi, e la testa... -
far capire allo stewart, che 99 su 100, non parla italiano che non posso
lasciare le chiavi attaccata alla moto e che non sono cosi malato da lanciarle
in campo.. -
ricordarmi che se ho sete non posso comprarmi una bottiglietta d'acqua
fuori dallo stadio perchè quando entro me la requisistono perchè
il tappo di plastica potrebbe essere pericolosissimo
Gli
stadi sono vuoti per tutta questa serie di motivi...è inutile che
Lei lasci dichiarazioni dicendo che vuole portare le famiglie e i bambini
allo stadio perchè non è cosi... perche se solo io devo stare
attento a tutti questi punti sopra indicati, come puo pensare che un padre
con 2 figli e la moglie possa seguire tutto questo... Io
non faccio parte di nessun gruppo Ultras non ho mai partecipato a nessuno
scontro...ho girato tutta l'Italia per seguire la squadra del cuore di
mio padre e di mio nonno... E
in ogni trasferta che ho fatto sono stato trattato dalle Forze dell'Ordine
come un delinquente...tenuto sotto la pioggia per ore... ho visto poliziotti
dare manganellate a padri che si lamentavano che i loro figli tremavano
dal freddo... ho sentito piu insulti dalle Forze dell'Ordine che dalla
tifoseria avversaria... sono stato perquisito 4 volte di seguito...sono
stato odorato dai cani anti-droga...sono stato obbligato a essere fotografato
con la carta d'identita in mano come se fossi un ergastolano! Signor
Roberto Maroni perché????? Perchè?
perchè io ragazzo di 20 anni che la mia colpa è solo quella
di essere genoano devo fare sta vita x seguire e sostenere la squadra che
tutta la mia famiglia ha sempre sostenuto??? Perchè
invece quando lavoro nei vicoli di Genova passo accanto ad agenti di Polizia
che vedono un ragazzo spacciare e continuano per la loro strada..? oppure
vedono delle ragazze prostitursi e camminano dritto...? magari complimentandosi
del fondoschiena della prostituta con il collega...? perchè trattano
me e migliaia di ragazzi come me come se fossimo dei cani quando il giorno
dopo le stesse Forze dell'Ordine sono in giro per bar e accendono la sirena
x poter evitare la coda?? Io
faccio l'idraulico dal lunedi al venerdi.. guadagno 1000 euro e mi ritengo
fortunatissimo... lavoro in qualche discoteca per poter arrottondare qualcosina...il
tutto per potermi permettere di seguire una mia passione...ci sono persone
che per seguire la propria passione rinunciano al caffè alla mattina...che
mangiano pasta in bianco per poter andare allo stadio alla domenica... Perchè
ostacolare noi??? perchè?? perchè 18 anni fa pregavo il Signore
che mio padre mi portasse allo stadio ogni giorno e ora devo andare allo
stadio con la nostalgia di quei tempi passati??? Che
cosa ho fatto io per meritarmi questo??? Perchè
io devo subire questa pena per essere un tifoso di una squadra di pallone?? Non
sono gli Ultras il problema e lo sa bene... Come
sempre si tratta di una questione di soldi! Perchè
non vuole che la gente non vada allo stadio alla domenica?? perchè?? Perchè
io mi spacco la schiena a lavorare tutta la settimana... arrotondo nelle
discoteche il sabato, rischiando di essere coinvolto in qualche rissa fuori
dal locale (dove sono li le forze dell'ordine???), e la domenica devo stare
a casa sul divano a vedere una Showgirl, che per presentare quel programma
è dovuto passare per qualche ufficio di qualche suo collega, che
mi fa vedere se Ronaldinho si allaccia gli scarpini con la mano sinistra
o con la mano destra? Perchè
dovrei stare a casa negandomi un pomeriggio all'aria aperta...lontano da
computer,telivisioni e videofonini che ormai invadono la nostra Nazione? Signor
Maroni perchè vuole che non vado allo stadio a urlare, cantare,
saltellare e dare del cornuto all'arbitro...? Signor
Maroni questa sua scelta puo essere pericolosa... perchè ragazzi
come me ce ne sono tanti, ma tanti altri...ed è meglio per lei che
vadano allo stadio a tifare, sotto la pioggia, la neve o il sole, piuttosto
che in qualche bar a bere.. oppure a delinquere...perchè se ci togliete
questo punto d'incontro ci operermo a trovarne un altro... alcuni andranno
a giocare a biliardo ma molti altri finiranno a fare qualcosa di illegale! La
cosa che mi rattrista di più è che quando avro un figlio
non lo potro portare allo stadio e fargli vivere quelle emozioni che ho
provato io con mio padre... non gli vedro gli occhi lucidi di felicita...
anzi lui vedrai i miei lucidi si... ma di nostalgia...per una tradizione
famigliare, una passione, un amore che Lei sta distruggendo!
RicordandoLe,
anche se non leggera mai questa lettera, che lottero fino alla fine, e
con ogni mio mezzo, per poter fare provare a mio figlio le stesse emozioni
che ho provato io 18 anni fa spero di averLe fatto capire quanti sogni
sta spezzando... Simone
Pagano
4
dicembre 2010: qualche articolo:
In
pochi grazie a Maroni Sabato
04 Dicembre 2010 08:34 (Il
Romanista - P.Bruni) - Il ministro Maroni dice che gli stadi sono pieni?
Avrà le sue buone ragioni e fonti.
Tuttavia,
quando gli riferiranno che oggi pomeriggio, alle 18, al Bentegodi, nel
settore ospiti dello stadio, ci saranno poco meno di 250 romanisti, probabilmente
dovrà fare un passo indietro. Pure piccolo, ma utile a dimostrare
che i suoi dati non sempre sono infallibili. Chievo-Roma poteva tranquillamente
essere una partita senza obblighi, un incontro fra due tifoserie che non
hanno alcun tipo di acredine o conto in sospeso. Esattamente come accadde
nell’ultima giornata dello scorso campionato quando in 20.000 accarezzarono,
in Veneto, il sogno tricolore. Il ricordo dell’avvocato Grassetti, il presidente
dell’Utr, l’unione tifosi romanisti, è la testimonianza più
trasparente di quel 16 maggio: «Una delle emozioni più forti
mai provate in trasferta, la sera precedente avevamo organizzato una cena
in un’azienda agricola insieme ad alcuni sostenitori del Chievo. C’è
un rapporto di amicizia nato da tanto tempo, nel panorama italiano sono
unici. Hanno un grande senso dell’ospitalità, fra loro ci sono molti
ammiratori di Roma». E invece la decisione del Casms, il Comitato
di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, di vietare la
vendita dei biglietti nella regione Lazio oltre ad essere arrivata senza
un motivo realmente valido ha sollevato un grosso polverone. Purtroppo,
a poco sono serviti gli appelli durante tutta questa settimana: la Roma
ha chiesto al Viminale di rivedere la sua decisione, proprio per non sfavorire
coloro che volevano seguire la squadra in trasferta. E’ scesa in campo
anche la politica attraverso l’iniziativa del segretario dei Radicali Italiani,
Mario Staderini, che nei giorni scorsi aveva annunciato di voler ricorrere
al Tar per ottenere una sospensiva del provvedimento: «Andrò
comunque avanti – ci aveva raccontato – sino a far accertare dal giudice
che divieti basati sulla provenienza geografica, sul sesso o sull’età
non possono esistere, nel calcio come in altri aspetti della vita sociale.
Quando poi provengono dal Ministero dell’Interno, la politica tutta dovrebbe
fermarsi a riflettere». Alacre lavoro diplomatico anche da parte
di My- Roma, l’associazione nata per promuovere l’azionariato popolare
giallorosso, ha inviato una lettera sia al Casms, sia al Prefetto di Verona,
per far sì che venisse revocato il divieto di acquisto dei biglietti
i residenti nel Lazio. Dalle parti del Viminale, però, non ci sono
stati atti concessori, a plausibile conferma di ciò che si era annusato
fin dall’inizio: alla base del veto per l’acquisto dei tagliandi nel
Lazio non c’era un reale pericolo d’ordine pubblico ma semplicemente un
goffo tentativo di incentivare la diffusione della tessera del tifoso.
Insomma, sollecitazioni che hanno avuto un’incidenza pari a zero. Come
zero sono anche le vittorie in trasferta della Roma quest’anno, derby a
parte. E magari non è un caso che ciò coincida con la quasi
totale assenza di tifosi al seguito.
“In
nome del Popolo italiano...” E’ iniziata così la lettura della sentenza
presso la Corte d'Assise d'Appello di Firenze. Condanna per omicidio volontario
con dolo eventuale per Luigi Spaccarotella, 9 anni e 4 mesi di reclusione,
sciorinati su codici e articoli di legge scanditi uno dopo l’altro. In
realtà il giudice avrebbe potuto aprire dicendo “... in nome del
Popolo di Gabriele”. Già, perché in quel tribunale ha vinto
anche la gente, ha vinto il Popolo di Gabriele. Il trionfo della verità
sulla menzogna ha riaffermato il principio imprescindibile che la legge
è uguale per tutti. Per 3 anni, senza soluzione di continuità,
è stato l’unico obiettivo di quanti chiedevano GIUSTIZIA PER GABRIELE
SANDRI. Non si trattava di perorare la causa di un anno in più o
in meno e nemmeno di rallegrarsi (o dispiacersi) dei 9 anni e 4 mesi al
posto dei 14 anni richiesti dalla Procura Generale. No, alla magistratura
si chiedeva soltanto di ristabilire la corretta ricostruzione dei fatti,
di esprimersi liberamente su un assassinio folle senza lasciare coni d’ombra,
alibi o ambiguità d’interpretazione. E
alla fine ha vinto il Popolo di Gabriele, migliaia di ragazzi che negli
stadi di calcio, in curva o in tribuna, per 3 anni hanno scandito a squarciagola
lo slogan GIUSTIZIA PER GABRIELE. Ha
vinto il Popolo di Gabriele, quella massa critica di migliaia di cittadini
che, con Giorgio e Cristiano, mi hanno ospitato in tantissime città
e paesini d’Italia in un tour itinerante condotto dal basso, per la diffusione
dei miei libri 11 NOVEMBRE 2007 e CUORI TIFOSI, testi scomodi perché
maledettamente veri, sinceri e senza peli sulla lingua. Ha
vinto il Popolo di Gabriele, tutte quelle persone che in una notte d’estate
del 2009 si riunirono in Piazza di Ponte Milvio e pochi giorni fa hanno
replicato alla Bocca della Verità, sempre con fiaccole, torce e
candele in mano, per chiedere silenziosamente VERITA' E GIUSTIZIA PER GABRIELE
SANDRI. Ha
vinto il Popolo di Gabriele, quei 25.000 sottoscrittori della petizione
popolare UNA FIRMA PER GABRIELE promossa dal COMITATO MAI Più 11
NOVEMBRE che, quando le istituzioni rilasceranno l'autorizzazione necessaria,
si ritroveranno idealmente uniti nella stazione di Badia Al Pino Est per
scoprire una targa che rappresenta molto di più di una semplice
stele, un monumento IN RICORDO DI GABRIELE SANDRI, CITTADINO ITALIANO. Ha
vinto il Popolo di Gabriele, anche oltre frontiera, gente d'Europa come
i ragazzi di Monaco di Baviera di ritorno dalla trasferta in Champions
League a Roma, protagonisti di una commuovente cerimonia officiata sul
luogo del delitto per non dimenticare. Ha
trionfato la giustizia italiana ma ha perso (ancora una volta!) la pietas
umana di Luigi Spaccarotella, perché se è vero che purtroppo
mamma Daniela e papà Giorgio non riavranno mai più loro figlio,
è altrettanto vero che l’omicida anche in quest’occasione non è
riuscito a trovare coraggio e parole per assumersi pubblicamente colpe
e responsabilità. Ma
nel tribunale di Firenze, per l'ennesima volta, ha trionfato invece la
dignità e la signorilità della famiglia Sandri. Giorgio,
Daniela e Cristiano, volti sofferenti e scavati di persone vere che rimarranno
scolpite nella storia nobile del nostro passato prossimo. Sempre composti,
sempre misurati, mai con una parola fuori luogo, mai sopra le righe, in
ogni momento rispettosi di istituzioni e buone maniere, nonostante tutto. L'11
Novembre 2007 è stata strappata una giovane vita umana. Ma il 1
Dicembre 2010 quella stessa vita è riuscita a produrre una luce
accecante, guida naturale per un'intera generazione di ragazzi che, tra
le incognite quotidiane, può comunque cominciare a guardare al futuro
con una piccola certezza in più: in Italia la giustizia è
amministrata e condotta in nome e per conto del popolo italiano. Donne
e uomini coraggiosi, il Popolo di Gabriele. Abbattuto
anche l’ultimo muro di gomma, da oggi Gabriele Sandri può finalmente
riposare in pace. Maurizio
Martucci ----------- A
nome della mia famiglia, ringrazio di cuore tutto il Popolo di Gabriele.
In particolare ringrazio tutte quelle migliaia di ragazzi di curva, gli
ultras del calcio, che in ogni stadio d’Italia e d’Europa hanno condotto
insieme a noi questa difficilissima battaglia di verità e giustizia.
Alla fine ha prevalso il bene: adesso mio figlio ha avuto giustizia. Giustizia
giusta. Grazie di cuore a tutti quei tifosi che, con maturità e
alto senso civico, hanno accantonato campanilismo, inimicizie e rivalità
di bandiera per unirsi in modo compatto e civile nel nome di Gabriele. Dovunque
voi siate, vi abbraccio forte uno ad uno. Vi
voglio bene! Giorgio
Sandri
*
Passiamo
ai reali motivi della limitazione geografica alla vendita dei biglietti
di Chievo/Roma. Da "Il ROmanista" apprendiamo qualcosa che già sapevamo
ma che ora, anche se ufficiosamente, è confermata e ancor più
radicalizza nel senso opposto a quello voluto dal Ministro Maroni e dal
suo Osservatorio: «Rivedete
questa decisione». Lo ha chiesto la Roma. E adesso lo chiede anche
MyRoma. I vertici dell’azionariato popolare giallorosso hanno inviato una lettera
sia al Casms, il Comitato di analisi sulle manifestazioni sportive, sia
al Prefetto di Verona, per far sì che venga revocato il divieto
di acquisto dei biglietti per chi risiede nel Lazio. Scrive
l’associazione presieduta da Walter Campanile: «A seguito di numerose
e-mail ricevute da tifosi della Roma, MyRoma intende sottolineare come il
divieto di vendita dei biglietti nella Regione Lazio per la prossima partita
Chievo-Roma sia eccessivamente penalizzante per i numerosi tifosi giallorossi che
non hanno inteso - del tutto legittimamente - aderire al programma "tessera
del tifoso"». Spiegano
i dirigenti dell’azionariato popolare romanista: «La partita con
i clivensi è una partita non a rischio come dimostra la storia dei
confronti tra
le due compagini e come ben sanno tutti coloro che seguono il calcio. MyRoma
ritiene che i tifosi della Roma, senza discriminazioni di sorta, abbiano quindi
il diritto di assistere a Chievo-Roma come hanno fatto in modo più
che civile in più di ventimila la scorsa stagione e auspica che
le competenti autorità
possano rivedere la decisione presa». Il ragionamento di MyRoma non
fa una grinza. Che poi, peraltro, è lo stesso fatto anche dalla
Roma. Qualche
giorno fa, Trigoria ha chiesto al Viminale di fare retromarcia. E di consentire
quindi a tutti di acquistare i biglietti, non solo ai titolari dell’As
Roma Club
Privilege, la tessera del tifoso romanista. Ora,
mentre dal Viminale fanno sapere (ufficiosamente) che alla base del divieto
c’è il tentativo di incentivare
la diffusione della tessera del tifoso, e non un reale pericolo per l’ordine
pubblico, la Prefettura di Verona si
è invece giustificata sostenendo che
per Chievo-Roma ci siano «elevati profili di rischio ». Si
legge sul provvedimento firmato dal prefetto Perla Stancari e pubblicato
ieri da asromaultras. org:
«In occasione dell’analogo incontro del campionato 2009/10, sono
giunti in questo capoluogo circa 11 mila sostenitori della Roma e un cospicuo gruppo
dei medesimi, privo di biglietto o con tagliando di altri settori, ha posto
in essere reiterai tentativi per accedere alla Curva Nord. Tali episodi
rendevano necessario l’intervento delle forze dell’ordine al fine di riportare
la situazione alla normalità, le quali venivano fatte oggetto di
lanci di
bottiglie di vetro da parte dei tifosi della Roma ». Non solo. Secondo
la Prefettura di Verona, i romanisti si sono "macchiati" di un’altra terribile
colpa. «Sempre ad opera della tifoseria romanista, sono state fatte
esplodere una ventina di bombe carta ed accesi una trentina di fumogeni».
Bombe carta e fumogeni. E stiamo parlando della trasferta a Verona con
il Chievo. Forse, la curva più tranquilla d’Italia. Chissà
quali divieti studieranno per quella a Catania...".
*
Comunicato
stampa: Calcio:
Alemanno prende in giro pure i tifosi della Roma? “Alemanno
potrebbe chiedere Maroni l’annullamento della Tessera del Tifoso, voluta
dalla Lega Nord per tutelare gli interessi di alcune banche e per dar libero
sfogo all’ostilità verso i tifosi. Poi, sempre ai seguaci di Alberto
da Giussano, potrebbe proporre di rinunciare sia alle ipotizzate celle
di sicurezza negli stadi che ai proiettili di gomma che intendono fornire
alla polizia in occasione delle partite di calcio. Infine, visto che siamo
a Roma, potrebbe comunicargli di aver deciso di togliere, lui stesso, quell’ennesimo
sbarramento, da check point, che è stato realizzato all’altezza
del Lungotevere, prima della serie di tornelli che la domenica trasformano
l’Olimpico in una sorta di zona di guerra. Se non sta prendendo in giro
l’intera tifoseria giallorossa, Alemanno emetta parole forti e chiare in
questa direzione come quelle a più riprese pronunciate dalla stessa
tifoseria, dimenticando per una volta di aver optato per la militarizzazione
ad oltranza della società.” “E’
arrivato persino il divieto di seguire la squadra in trasferta a Verona
con il Chievo. Eppure lo scorso maggio, nell'ultima di campionato, lo spettacolo
vero lo assicurò proprio la tifoseria giallorossa, con le circa
20.000 persone di tutte le età sperando nel miracolo sportivo.
Arrivò, però, la delusione per il sogno sfiorato e sfuggito
all'ultimo, ma il copione non cambia, sempre nel segno della passione calcistica:
prima l'incitamento ininterrotto alla squadra sugli spalti, poi tutti in
fila a riprendere composti e in gran serenità la via del ritorno,
come se si fosse vinto, o quasi. Tutto questo evidentemente il Casms (Comitato
di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive) non lo ricorda
o fa finta di non ricordarlo, visto che per il prossimo 4 dicembre ha incredibilmente
vietato la trasferta. Si tratta di un altro clamoroso abbaglio preso dal
Comitato nel comminare divieti, perché davvero non si trova motivazione
alcuna di tale decisione. Anzi no, è un’altra pedissequa affermazione
della linea di ottusa ed inutile intransigenza dettata dal Ministro Maroni
e dalla Lega Nord, che però di Alemanno e del PDL sono alleati nel
governo nazionale e dunque non possono essere ostacolati. Figuriamoci che
quando Bossi insulta Roma il Sindaco lo invita a pranzo…” 3
dicembre 2010: Mail: "Ciao
Lorenzo, ho creato questa pagina facebook su cui ho linkato la tua pagina
www.asromaultras.org/disdicila e poi inserirò le tue indicazioni
su come disdire la tessera del tifoso: http://www.facebook.com/pages/Aiutare-i-tifosi-tesserati-a-disdire-la-tessera-del-tifoso/179185698758310 Se
vuoi pubblica il link sul tuo sito, grazie di tutto quello che fai per
noi tifosi, Lorenzo".
*
Bayern:
"Ho
dato uno sguardo veloce al tuo sito e mi sono imbattuto nel documento http://www.asromaultras.org/1011romabayern_quest.jpg Non
so se ci hai (già) fatto caso ma sopra la firma del fermato, in
tedesco, c'è scritto "INHALT NICHT BEKANNT" che vuol dire "contenuto
non conosciuto"! L'interprete
non doveva essere un gran interpretatore se non s'è accorto di una
cosa del genere ma soprattutto hanno fatto firmare un foglio a uno che
non sapeva cosa stava firmando e la cosa mi sembra piuttosto grave, non
credi? Saluti ravenna1913".
*
Alla
fine sta succedendo un casino... la facessero finita con sta tessera...
Il prossimo Cesena/Bologna, con divieto di vendita dei biglietti ai tifosi
non tesserati e il prossimo Pisa/Viareggio, vietato ai viareggini nonostante
il gemellaggio (chissà qual era il fattore di rischio! Sarebbe da
chiederlo al Prefetto di Pisa!).
Brescia/Milan:
Tutti
a Milano!
“Domani
sera, giovedì 2 dicembre, I ragazzi della Curva Nord Brescia 1911
organizzano una “trasferta” a Milano in pullman. Lo
scopo di tale iniziativa è quello di: -
consegnare, alle redazioni di alcuni quotidiani nazionali “simbolo” presenti
a Milano, una nostra “riflessione” relativa alle assurde restrizioni attuate
per la partita Milan vs Brescia di sabato 4 dicembre; -
sensibilizzare i media e l’opinione pubblica sui paradossi creati dall’introduzione
della tessera del tifoso; -
dimostrare l’arbitrarietà e l’inutilità di tale strumento; -
denunciarne l’essenza discriminatoria; -
valorizzare la parte migliore di una sottocultura (quella Ultras appunto)
troppo spesso travisata e demonizzata; -
tentare di salvare un calcio ormai allo sbando, senza più bandiere
né scopi (se non economici, naturalmente). Inoltre,
sarà l’occasione per incontrare gli amici rossoneri e consacrare
lo storico gemellaggio che da sempre vede protagoniste le nostre Curve.
” RingraziandoVi
anticipatamente per l’attenzione, cogliamo l’occasione per inviare i nostri
più cordiali saluti. Brescia
1911 Curva Nord
*
Punto
di non ritorno Ogni
cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte
del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce
in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione
può essere determinata da ragioni politiche. Ogni
cittadino è libero di uscire dai territorio della Repubblica e di
rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.
(Articolo 16 della Costituzione Italiana).
La
Costituzione Italiana, un documento tanto bello e completo quanto sconosciuto
e calpestato dalle nostre istituzioni. Ne sanno qualcosa i frequentatori
degli stadi che ogni domenica sono costretti a sottostare a inutili, frustranti
e grottesche vessazioni imposte ufficilamente per ordine pubblico ma ufficiosamente
per mandare avanti quel laboratorio sociale chiamato stadio.
Prendiamo
ad esempio quanto successo domenica scorsa ai tifosi Genoani che, non essendo
in possesso della famigerata Tessera del Tifoso, avevano deciso di raggiungere
comunque Brescia dove il Grifone era impegnato per incoraggiare, almeno
da fuori lo stadio, i propri idoli. Una volta arrivati nella stazione del
capoluogo lombardo vengono fermati dalla polizia e condotti in Questura,
dove avviene l'identificazione senza ragione alcuna. Dopodichè vengono
di nuovo riportati in stazione e costretti a riprendere la via per Genova.
Tutto questo non sarebbe mai possibile in uno stato di diritto.
Nonostante
nessuno dei principali media abbia fatto minimamente cenno a quanto accaduto
c'è da sottolineare come episodi simili a questo avvengano praticamente
ogni domenica ormai. E' successo ai tifosi del Cesena che qualche settimana
fa a Firenze si sono prima visti negare l'accesso al Franchi pur essendo
muniti di regolare biglietto con minacce di improbabili Daspo e denunce
(c'era un divieto di vendita ai residenti in Emilia-Romagna non tesserati,
ma non di acquisto!) e poi dopo aver seguito la partita in un pub del centro
storico fiorentino ed essere usciti cantando per la loro squadra del cuore
(senza quindi compiere nessun atto violento o intimidatorio) sono stati
identificati e condotti coattivamente ai propri mezzi di trasporto.
E
questi sono solo due esempi di quello che succede in Italia ogni qualvolta
si disputano incontri di calcio, si potrebbe continuare per talmente tanto
tempo da avere materiale sufficiente a scrivere un romanzo. La Tessera
del Tifoso non funziona, questo ormai lo hanno capito anche i più
ottimisti, e probabilmente lo ha capito anche l'integerrimo ministro Maroni.
Assistiamo sempre di più a scaramucce all'interno degli stadi (cosa
che ormai non avveniva da più di un decennio con questa frequenza)
causate dalla vicinanza tra tifosi di casa e tifosi ospiti non tesserati.
Si applicano divieti e limitazioni degne del miglior stato di polizia.
Mi venga perdonata l'insistenza ma esiste sempre quel documento, la Costituzione,
che stabilisce l'uguaglianza tra tutti i cittadini senza distinzione di
sesso, razza e religione, ma allora perchè nel derby capitolino
dello scorso Ottobre l'accesso ad un determinato settore (la Tribuna Tevere)
era limitato ai possessori della Tessera, alle donne, agli anziani ed ai
minorenni? Non è forse questa discriminazione? Oppure perchè
si può decidere che in un luogo pubblico come lo stadio possano
accedere solo gli abitanti della Lombardia piuttosto che quelli della Campania
o della Valle d'Aosta? Non è forse questa discriminazione?
Ed
intanto però si continua ad andare avanti così, con stadi
vuoti e grigi e tifosi insoddisfatti. E la violenza non viene di certo
fermata da un bancomat emesso dalla Questura con la collaborazione (ed
il profitto) degli istituti di credito. Questa è l'Italia del 2010,
dove è in atto una sorta di guerra contro qualsiasi movimento che
aggreghi o porti ad usare la propria testa.
La
scena più brutta l'ho vista in Piazza Duomo a Milano il giorno di
Inter-Twente quando la polizia ha sequestrato una miriade di palloni ai
tifosi olandesi che si stavano beatamente divertendo emulando i propri
beniamini nella. Quando si vuol vietare il divertimento e la passione si
rischia l'effetto boomerang, è meglio avere tifosi contenti e felici
o tifosi stressati, irritati ed insoddisfatti?. Del resto i romani lo avevano
ben capito: Panem et circense.
Anche
MyRoma,
azionariato popolare, scrive all'O.N.M.S. e al Prefetto di Verona per Chievo/Roma:
*
Ancora
Chievo/Roma: "Ciao
Lorenzo, ti
scrivo per raccontarti qualche episodio vissuto a Verona sponda Chievo
contro la Roma. La trasferta l'ho fatta 3 volte...un 3 a 0 per noi circa
sette anni fa... un 4-4 e un 1-0 per noi gol di Menez circa due anni fa...mi
pare che Chievo Roma si giochi spesso di questo periodo, intorno al 7 dicembre..io
indagherei anche su certe casualità del sorteggio del campionato...il
3-0 era i primi di novembre così come l'1a0...il chievo poi ci capita
spesso nelle ultime giornate del girone di andata e di ritorno...boh...ma
sto divagando...il succo della mail è il seguente. Quando pareggiamo
a maggio in modo rocambolesco per 4a4 ricordo che eravamo qualche migliaio
e ci stavamo giocando la champions. Partimmo in 5 da milano con la macchina...tutti
romani e romanisti esiliati a Milano. Giornata di sole e calcio e Roma.
Pisciata al bar di fronte lo stadio, panino al baracchino sotto la curva
del chievo...nessun problema, anche con i vessilli di Roma al collo. A
fine partita, se stavamo a giocà la Champions...eravamo incazzati
per il risultato, ma io chiacchiero con tutti tranquillamente...mi si fanno
avanti diversi settantenni coi nipotini vicino per commentare la bellissima
partita (4a4 era per loro un risultato spettacolare...io avevo perso le
speranze di entrare in coppa campioni e me giravano talmente tanto che
stavo per decollare)...insomma, questi anziani mi iniziano a commentare
la partita con accento veronese...in modo pacifico, tranquillo, sereno,
con i nipoti vicino di 7-8-9 anni...ci chiacchiero un po' pacificamente
come se fossi seduto al bar...ridiamo, chiacchieriamo e commentiamo quella
che in fin dei conti è stata una bella giornata all'aria aperta
fatta di sport, passione e cori! GRAZIE MARONI...HAI IMPEDITO CHE QUESTA
CIVILE DISCUSSIONE TRA UN TRENTENNE ROMANO E ROMANISTA FRACICO E DEI SIGNORI
GENTILI E CORDIALI DEL CHIEVO CON I NIPOTINI AL SEGUITO POSSA AVVENIRE
DI NUOVO...me rodeva di brutto ma come si fa a non chiacchierare un po'
con degli anziani coi nipotini al seguito? commentando una partita di calcio
che è finita rocambolescamente 4a4? Loro veronesi, io romano...abbiamo
parlato serenamente...CARO MARONI...PENSA, UN ROMANO CHE INTERAGISCE CON
DEI VERONESI...CARO MARONI...TI DIRO' DI PIU'...LA MIA RAGAZZA E' DI BERGAMO...MA
NON BERGAMO CITY...BERGAMO PROVINCIA, UN PAESE LEGHISTA...E MI HANNO ACCETTATO...MARONI...UN
ROMANO NELLA PROFONDA PROVINCIA BERGAMASCA...PENSA TE...CHE FAI...VUOI
DIFFIDARMI DALLO STARE CON LA MIA RAGAZZA?? MARONIIIII
SNIP SNIP SNIP...CHE SAREBBE POI (SNIP!)
DI
CUOREEEEEE... Concludo
dicendo che ci sono persone intelligenti e persone che non lo sono...stabilite
voi tra quali collocare il nostro odiato ministro.... Ciao
Federico". Altra
mail: "Ciao Lorenzo, a parte che non penso
che la tessera del tifoso diverrà obbligatoria per entrare in uno
stadio con o senza abbonamento, rispondo a chi dice che se lo diventasse
si vedrebbero solo i veri. Non è così, io gia da quest'anno
boicotto in maniera TOTALE lo stadio, perchè a queste condizioni
non entro nel loro giochino del cazzo, e secondo se tutti quelli con un
minimo di mentalità facessero altrettanto sarebbe un segnale molto
forte. Ebbene si, mi dispiace dirlo, MA IO SOGNO UN OLIMPICO DESERTO quest'anno,
uno schifo di atmosfera, 3 mila spettatori a partita, niente di niente,
cosi anche la nostra dirigenza magari comincerebbe ad alzare un minimo
la voce contro quel @#ù'=? di Maroni, che onestamente, spero di
tutto cuore, non resti in carica dopo il 14". Domande:
"Ciao
Lorenzo, ho una curiosità: sappiamo che l’utilizzo della TdT, con
l’obbligo di possederla per occupare i settori ospiti degli stadi italiani,
si regge su una circolare ministeriale e non su una legge o un decreto.
Se il governo non dovesse incassare la fiducia e cadesse, cosa ostacolerebbe
giuridicamente il ritorno dei tifosi nei settori ospiti? Credi
poi che chiunque verrà dopo Maroni continuerà sulla sua linea? Grazie
mille se vorrai rispondermi e risolvere il mio dubbio. Saluti
e complimenti sinceri per il tuo impegno. Piero".
Cluj/Roma
in trasferta: "Sono ancora a disposizone
4-5 posti su un bus privato che effettuerà il transfer da Timisoara
per Cluj l'8 Dicembre, con rientro a Timisoara subito dopo la partita.
Requisiti fondamentali per usufruire di tale servizio sono l'avere tanta
voce da spendere durante il match, ma soprattutto NON essere Tifosi Privilegiati".
Chi fosse interessato mi invii una mail.
*
La
protesta (o forse la vendetta): "Ciao Lorenzo,
Anche io ho contribuito alla diffusione della protesta. Il tutto costa
solo il prezzo della telefonata (fax) alla UEFA e/o ai media, un po’ di
buona volontà e (cronometrati) 4 minuti abbondanti, se si ha dimestichezza
con il pc e d il fax. Possiamo arrivare a 10 minuti al massimo se chi volesse
intraprendere questa strada, fosse un neofita assoluto. MA
LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE, DI PAROLA, DI PROTESTA, DI CIRCOLAZIONE NEL
TERRITORIO NAZIONALE, DI VIVERE LA PROPRIA PASSIONE SENZA REPRESSIONE NON
HA
PREZZO!!! …per
tutto il resto, per chi volesse chinare la testa, davvero e MAI come in
questo caso (visto che la TdT lo è)…c’è MASTERCARD! Forza
ragazzi, oltre i colori, oltre il credo politico, oltre le differenze sociali,
d’età, di cultura…questa battaglia la vinceremo UNITI! Mirko".
*
Per
finire: "Ciao Lorenzo, già
quest'anno non avevo tanta voglia di fare l'abbonamento per via della tessera
del tifoso....questo ha comportato il mio allontanamento da tanti amici
che non hanno fatto la tessera e che giustamente non mi volevano giù
a tifare con loro. Ma
ero stato spinto solo dall'amore per la Roma e dai 17 anni ininterrotti
di abbonamento. Poi
sono giunte le partite alle 12:30,le trasferte vietate,l '"apartheid" allo
stadio,quasi tutte le partite in notturna....e ora addirittura lo sciopero
dei calciatori. Si permettono di scioperare loro che prendono lauti stipendi
senza preoccuparsi di me che pur di vederli (e prendo la misera cifra di
280 euro al mese!) faccio enormi sacrifici. Quindi
per questo ho deciso di attuare una protesta molto singolare contro il
calcio moderno....ho deciso di vedere solo le partite in cui la Roma gioca
alle 15. Per questo ho deciso di vendere il mio abbonamento a 150 euro! Puoi
mettere questo annuncio sul tuo sito? Chi
volesse mi può contattare alla mia email: pietro.mirabelli@tin.it Ti
mando un abbraccio e speriamo in tempi migliori. Pietro "Senatore con noi" 2
dicembre 2010: tutto tranquillo in Inghilterra...
Birmingham/City/ Aston Villa: http://www.youtube.com/watch?v=y1tMdWRFMLk http://www.bbc.co.uk/news/uk-england-birmingham-11894728 E
visto che fanno sparire i video per la censura mediatica, eccolo
qui in forma più ampia.
*
2010/11 Fiorentina/Reggina
(Coppa Italia) Stadi
pieni, come in Premier League... due
tifosi ospiti per nove stewards
*
Ci
siamo tutti chiesti per quale ragione Chievo/Roma dovrebbe essere un incontro
a rischio. La
Prefettura di Verona ha risposto alla mia mail inviandomi il provvedimento
prefettizio (in attesa che gli stessi vengano direttamente pubblicizzati
sui siti delle Prefetture). Ora
apprendiamo che la scorsa stagione c'è stato un lancio di bottiglie
contro le forze dell'ordine in occasione della suddetta partita da parte
di tifosi della Roma che non avevano il biglietto e l'accensione di molti
artifizi pirotecnici. Nessun
accenno a contrasti con la tifoseria clivense. Il
ragionamento, quindi, è semplice: la partita non è affatto
a rischio in sé e per sé, ma lo diviene per via di un fatto
precedente, di cui in pochi si sono accorti, che ha visto la tifoseria
della Roma contrapposta alle forze dell'ordine. Quindi
il rischio è tra tifosi della Roma e forze dell'ordine. La
conclusione è evidente: ai tifosi della Roma dovrebbe essere vietato
l'accesso a tutte le partite ove ci sono forze dell'ordine presenti, non
solo a Chievo/Roma e quindi a tutte le partite, visto che l'acrimonia è
contro di loro. Per
quanto riguarda gli artifizi pirotecnici, accesi - è vero - in gran
numero a scopo folkloristico, gli stessi non hanno la funzione di far sì
che una partita diventi a rischio per un uso pregresso non violento degli
stessi: in qualunque partita è possibile che vengano accesi artifizi,
non soltanto in Chievo/Roma. Le
motivazioni, quindi, sono del tutto speciose e sfruttate strumentalmente:
una partita è a rischio se ci sono forti contrasti tra le tifoserie,
giacché, diversamente, tutte le partite sono a rischio.
*
Sul
punto delle motivazioni: "Ciao Lorenzo
volevo solo fare una rapida osservazione in merito alla pericolosissima
partita chievo-Roma dell'anno scorso, per avere un idea del clima partita
basta semplicemente leggere i commenti delle persone nella pagina
da te dedicata su questo eccezionale sito-memoria storica, in particolare
sull'"imbuto" creato dai celerini-carabinieri, unico momento di esasperazione
e motivo di inutile tensione...mah. un
abbraccio, C.".
*
Vedete:
non si pongono troppe domande, e neanche le pongono al potente di turno,
ma qualche riflessione sanno farla anche loro... Ma, soprattutto, è
evidente che qualche e-mail gli è arrivata! E anche alla Roma è
arrivato qualche fax....
Il
Corriere della Sera
La
Stampa
Da
L'Opinione:
L'OPINIONE
- Il fallimento della Tessera: Deputato Maroni, perché?
Scritto
da Monica Valendino Giovedì
02 Dicembre 2010 05:13 La
Tessera del Tifoso voluta dal presumibilmente assiduo frequentatore degli
stadi, ministro Roberto Maroni, di domenica in domenica si sta dimostrando
sempre più un flop. Anche commerciale, perché a quanto ci
risulta sono ben pochi i tifosi in Italia che hanno trasformato la Tessera
in una vera e propria carta di credito. per cui le idee dei club di commercializzare
la passione sta dimostrandosi un buco nell’acqua. Tutto
questo quando, non ci stancheremo mai di dirlo, c’è una direttiva
UE (per cui non una cazzabubbola come l’avrebbero chiamata a Mai dire Gol,
che invita i paesi a adottare il Supporters Direct, che non è solo
un modo per far diventare i tifosi veri e propri membri del club, ma promuove
anche il confronto tra tifoserie diverse per arrivare a punti in comuni
atti a migliorare il calcio. 16
paesi su 27 l’hanno adottato con successo: l’Italia, inutile dirlo, non
è tra i 16. Strano vero che solo Cipro abbia votato per lei quando
era da decidere a chi assegnare l’Europeo 2016? La
violenza per la Uefa è un problema grave. Ovviamente la soluzione
non è nemmeno il Supporters Direct visto che questa si manifesterebbe
in altri luoghi. Fa parte del Dna umano, specie dove c’è ignoranza,
povertà e arroganza. Ma
se non altro almeno si fa qualcosa per il calcio. Ricordiamo
cos’è il Supporters Direct ancora una volta, perché vorremmo
una risposta del perché nessuno ne parla. Non abbiamo l’arroganza
di dire che è la soluzione migliore ma vorremmo capire perché
una direttiva UE è finita nel cassetto. Deputato
Maroni (chiamarli onorevoli è grammaticalmente sbagliato, ma ossequioso,
all’italiana insomma), ci spieghi perché tale direttiva è
finita nel cassetto e cosa c’è di sbagliato nel promuovere l’iinterazione
tra tifosi facendoli divenire parte integrante dei club? Si badi che non
sempre ci sono casi dove questi devono mentre denaro per salvare i loro
presidenti dai debiti, ma molto più spesso sono attivamente coinvolti
nelle scelte della società. Leggendo
il nostro articolo in merito, l’Avvocato Diego Riva di Modena assieme alla
sua assistente Evelina Pecciarini, che sono i massimi esperti in Italia
della materia: Il movimento italiano per il coinvolgimento dei tifosi e
la loro partecipazione nella proprietà dei club è parte di
un movimento più ampio che sta crescendo in tutta Europa con l’aiuto
di Supporters Direct e che comprende Paesi come Regno Unito, Germania,
Spagna, Portogallo, Grecia ed Israele. Ogni nazione ha chiaramente il suo
particolare contesto ed i suoi problemi, ma è ormai chiaro che i
fattori che uniscono i tifosi sono di gran lunga più numerosi più
di quelli che li dividono. La sensazione di essere parte di un movimento
più ampio è fonte di orgoglio e forza per chiunque vi è
coinvolto. Ricapitoliamo
anche cosa vuole la direttiva UE: E’ una associazione inglese finanziata
dal governo inglese che aiuta i tifosi a mettersi insieme, a formare dei
trust (gruppi, società) per poter far sentire la propria voce nella
gestione dei club. In pochi anni i trust sono diventati più di 160,
dalle squadre più grandi a quelle più piccole, e in alcuni
casi i tifosi non solo vantano una presenza all’interno del consiglio direttivo
ma sono proprio loro i proprietari, spesso intervenendo prima di una possibile
bancarotta o fallimento. Decine di migliaia di persone sono coinvolte ognuno
contribuendo con quello che può, finanziariamente, con le proprie
capacità professionali, donando parte del tempo libero per lavorare
durante le partite o durante la settimana. Il successo di queste iniziative
è stato talmente importante che non solo il governo inglese continua
a credere nel progetto ma anche la UEFA si è interessata finanziando
uno studio di fattibilità a livello europeo. Deputato
Maroni perché si ostina a difendere una creatura senza senso? Gli
incidenti, lo si è visto a Udine avvengono fuori e non dentro lo
stadio. Anzi con la Sua proposta sono più facili perfino dentro
gli impianti perché chi non è tesserato e l’Osservatorio
reputa la gara nona rischio può mischiarsi con la tifoseria opposta.
Brescia-Udinese per chi c’era deve essere da monito. Intanto
grazie a questi provvedimenti gli stadi si vanno svuotando, si parla di
sciopero calciatori (giusto ma intempestivo), ew la Legge sugli Stadi rimane
una parola per fare una bella campagna elettorale. Da anni giace sui tavoli
di varie commissioni senza esito. Sembrava che dopo un primo si della Camera
al Senato non ci fossero problemi. Invece tutto dimenticato. L’importante
è, probabilmente, far diventare il calcio come molti sport americani:
televisivi, dove la gente ingrassa con pizza, patatine, hotdogs, hamburger,
birra e rutto libero e scusateci la citazione fantozziana. Ma il mirtico
ragioniere non aveva altri mezzi per andare allo stadio e la tv era un
conforto. Oggi il commercio calcistico l’ha fatta divenire la padrona assoluta
del vapore dove perfino le emozioni sono gestite dalla regia. Chissà
perché ritorna in mente The Truman Show e la voglia matta di fuggire
alla Fiji".
*
E-mail:
"Il
mio sarà sicuramente un pensiero che ai più potrà
sembrare impopolare e fuori luogo. Il prossimo anno, come sappiamo, se
le cose dovessero continuare così, sarà obbligatoria la tessera
del tifoso anche per i non abbonati (non
è detto, dipende da moltissimi fattori...).
Quindi, se io, non abbonato, volessi acquistare un biglietto per andarmi
a vedere una partita qualsiasi della Roma in campionato non potrò
farlo senza essermi tesserato. Ebbene, una svolta così nel nostro
ambiente ci vorrebbe. Solo in questo modo verrà fuori chi è
veramente ultras. Chi invece si divertiva e si diverte tutt'ora a farlo
(l'ultras) verrà finalmente "smascherato". Solo allora ci
conteremo....e vedremo quanti saremo rimasti...nella speranza di tornare
tutti insieme, un giorno speriamo non troppo lontano, spalla a spalla,
a sostenere la Nostra Roma. Un abbraccio, Max".
*
Lech
Poznan/Juventus: "Ciao
Lorenzo, ieri
sera mi è capitato di vedere in tv la partita della juve in Polonia... ovviamente
i vari commentatori giocatori e allenatore a dire che non si doveva
giocare bla bla chissenefrega la
cosa che ovviamente ci si è guardati bene dall'evidenziare è
che a -20 con bufera di neve in Polonia lo stadio era ESAURITO e la gente
ha cantato 90 minuti...
e non mi pare che lo stadio di Poznan fosse coperto, coi ristoranti, gli
alberghi il museo del club e altre cazzate. Ora
a parte l'ovvio confonto con lo stivale sulle fregnacce della tessera,
delle famiglie e del modello inglese etc., è evidente anche l'abisso
di passione, colore, attaccamento e Fame che separa la realtà italiana
e dell'europa occidentale con certe realtà dell'est... passione
e sentimenti che non è solo il governo che ha contribuito a reprimere
o a lobotomizzare ma che mi sembra stiano sparendo intrinsecamente nei
periodi che stiamo vivendo... la visione
dello stadio di Poznan è stata una boccata di aria fresca in un
grigiume generale". Il
fatto è che l'Europa dell'Est è uscita da un periodo di repressione,
noi ci stiamo entrando. Quando è caduto l'aereo con a bordo i rappresentati
del Parlamento, qualche mese fa, la gente era sinceramente dispiaciuta
e il Paese si fermò. Accadesse da noi, si farebbe festa. 1°
dicembre 2010: l'Osservatorio fa dietro front
su Lazio/Inter e apre la vendita dei biglietti a tutti. Per
quanto riguarda Chievo/Roma, una info che mi viene mandata. "Biglietti
Chievo-Roma. Un'informazione utile per i non tesserati non residenti nel
Lazio, ma che comunque vivono a Roma e dintorni (e che quindi non hanno
modo di acquistare comunque il biglietto). Ho scritto al ChievoVerona e
mi è stato confermato che i biglietti saranno in vendita anche sabato
"allo stadio dalle 9,30 - 12,30 / 15,00 - inizio gara". Può
sembrare una cosa ovvia, ma visti i tempi che corrono ed il fatto che sul
sito del Chievo non era specificato, è sempre meglio informarsi. No
alla tessera! Andrea". Costi
biglietti per Chievo/Roma:
15^
giornata del girone di andata CHIEVOVERONA
- ROMA
Sabato
4 dicembre 2010 - ore 18:00 SETTORI
IN VENDITA E PREZZI SETTORE
INTERO DONNA - OVER 60 STUDENTE UNIVERSITARIO UNDER 18 UNDER 14 POLTRONISSIME
85,00 67,00 53,00 42,00 10,00 POLTRONE
45,00 36,00 29,00 23,00 10,00 TRIBUNA
SUPERIORE 38,00 27,00 21,00 16,00 10,00 CURVA
SUD LOCALI 22,00 18,00 14,00 11,00 10,00 CURVA
NORD OSPITI 22,00 NO RIDUZIONE NO RIDUZIONE NO RIDUZIONE NO RIDUZIONE VENDITA
BIGLIETTI SETTORI “POLTRONISSIME/POLTRONE/TRIBUNA SUPERIORE/CURVA SUD LOCALI” Da
lunedì 22 novembre a venerdì 3 dicembre, salvo esaurimento
dei posti disponibili alla vendita, i tagliandi dei settori “Poltronissime”,
“Poltrone”, “Tribuna Superiore” e “Curva Sud Locali”, saranno in vendita
esclusivamente presso le agenzie del Banco Popolare di Verona S.G.S.P.
di Verona, provincia e di tutto il territorio nazionale, con esclusione
della regione Lazio. ATTENZIONE:
Questa mattina, nel corso della riunione settimanale, il Comitato di Analisi
per la Sicurezza sulle Manifestazioni Sportive, ha imposto per la partita
con la Roma, il divieto di vendita dei biglietti ai residenti della regione
Lazio. Sono esentati da tale restrizione i possessori della Tessera del
Tifoso. Ebbene,
ancora non esiste alcuna disposizione del Prefetto di Verona al riguardo
o, per lo meno, non è stata resa nota. Allo
stato, quindi, non esiste alcun divieto. Ho
appena scritto al Prefetto di Verona al riguardo.
*
Sempre
ottimo Mario Staderini, segretario dei Radicali: "Mario
Staderini, segretario dei Radicali Italiani, è intervenuto questa
mattina ai microfoni di Te la do io Tokyo per commentare la trasferta di
Verona in ottica giallorossa Chievo-
Roma, cosa succede? L’anno
scorso i tifosi, ben 20mila persone sono andate a vedere la partita senza
problemi. Oggi è stata vietata la trasferta ai residenti del Lazio,
come l’episodio dell’ultimo derby, in cui la tribuna Tevere aveva delle
restrizioni particolari sulla vendita dei biglietti, è evidente
come questi provvedimenti fatti dall’ordinanza di un Prefetto, vengono
sicuramente al di fuori dei diritti costituzionali. Ho portato tutto al
TAR, chiedendo una sospensione del provvedimento. Si può aderire
all’'iniziativa mandandomi una mail a: staderini@radicali.it.
Vorrei che il sindaco Alemanno si schierasse a difesa cittadini,
difendendo la libertà individuale e i principi della costituzione.
E’ un'’azione popolare che consente al cittadino che non viene tutelato
dal comune di prendere provvedimenti. Succede in questi giorni, sto verificando
se si fa in tempo ad avere un provvedimento prima della partita. Oppure
lo faremo comunque per il futuro, perché è importante per
tutti quanti. L’'episodio di Cagliari, dove un ragazzo è stato denunciato
e sottoposto a Daspo di 5 anni, per aver lanciato alcuni cori contro il
Ministro Maroni. La legge prevede che se uno con dei cori incita
alla violenza, c’è la possibilità di dare il Daspo, ma da
quello che ho capito è stato solo espresso un dissenso. Maroni però
non risponde, punta sull’autoritarismo. Il problema deve essere affrontato
non solo da chi si occupa di calcio, deve essere una questione affrontata
da tutti, come la tessera del tifoso. E’ possibile che chi non ha la tessera
sia considerato un violento? Se ci sono troppe regole vengono usate arbitrariamente". 30
novembre 2010 (pomeriggio): iniziamo da Alemanno,
che a parole si schiera, nei fatti un po' meno. Gianluca:
"Visto
che gira da tempo questa presa in giro: Intervistatore:
Nei mesi scorsi lei aveva detto che sarebbe stato disponibile a parlare
con Maroni. Alemanno:
E lo ribadisco. Sto aspettando che i tifosi mi facciano delle proposte.
Se dovessero esserci sono disponibile a portarle al ministro per far sì
che ci sia una revisione. non
credi sia arrivato il tempo di levare ogni alibi e fargliela questa proposta?
Che poi troppo complicata non è. Lasciare la tessera del tifoso
con i suoi presunti vantaggi, eliminare l'obbligo di possederla per andare
in trasferta nel settore ospiti (come in realtà già
sta accadendo a Roma da un mese e passa) ed eliminare l'obbligo di farla
per chi si vuole abbonare. Che
ne pensi? Ciao Gianluca". Beh,
la prima risposta la dà la politica:
CHIEVO-ROMA:
COMUNE DI ROMA RICORRERà AL TAR CONTRO DIVIETO TRASFERTA STADERINI
(RADICALI) ESERCITA L’AZIONE POPOLARE E
CHIEDE AD ALEMANNO DI ADERIRE Roma,
30 novembre 2010 Il
Segretario di Radicali Italiani Mario Staderini impugnerà dinanzi
al giudice amministrativo l’ordinanza del prefetto di Verona che vieta
ai residenti di Roma e del Lazio l’acquisto di biglietti per la partita
Chievo-Roma. Staderini
proporrà ricorso, oltre che nel proprio interesse, anche a nome
del Comune di Roma, esercitando l’azione popolare prevista dall’articolo
9 dello Statuto e che consente a ogni elettore di sostituirsi al Comune
nelle azioni legali ad esso spettanti. Dichiarazione
di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani. “Ora
basta, di fronte alla deriva poliziesca e autoritaria che travolge Stato
di diritto e Costituzione, è urgente portare nei tribunali le politiche
e gli atti del Ministero dell’interno. Non
esiste Paese democratico in cui l’ordine pubblico viene gestito imponendo
divieti basati sulla provenienza geografica, sul sesso o sull’età. È
successo per il derby Lazio-Roma, dove la Tribuna Tevere era vietata agli
uomini e ai maggiorenni, si ripeterà per Chievo-Roma, dove il divieto
riguarderà tutti i residenti del Lazio nonostante lo scorso anno
in 20 mila si recarono a Verona senza problema alcuno. Ordinanze
analoghe, immotivate e irragionevoli, si ripetono in tutta Italia. Quando
in nome della sicurezza si violano sistematicamente le liberà costituzionali,
il rischio di svolte illiberali per tutti è alle porte. Impugnerò
le ordinanze anche a nome del Comune di Roma, e chiedo al sindaco Alemanno
di aderire formalmente a tutela degli interessi della cittadinanza".
Finalmente! La
seconda risposta gliela dò io, visto che le medesime cose sono state
chieste anche dopo il raduno nazionale alla Bocca della Verità. La
proposta giuridica è solo una: modificare l'art. 9 della legge
41/07 che dispone in modo inequivocabile che chiunque abbia subito
un daspo o una condanna di primo grado per reati da stadio, in qualunque
epoca, non possa ottenere titoli di accesso agli stadi: oggi la tessera
del tifoso, domani gli stessi biglietti di ingresso. Già
sono state segnalate applicazioni dell'art. 9 al di là dei chiarimenti
dati dall'On.le Maroni che dice che la Tdt non può essere rilasciata
a chi ha una diffida in corso o a chi ha subito una condanna per reati
da stadio negli ultimi 5 anni. La
modifica dell'art. 9 deve andare nel senso che deve essere chiarito che
non può avere titoli di accesso (e quindi la Tdt) chi ha un daspo
in corso e chi è stato condannato negli ultimi 5 anni per reati
"da stadio" A MENO CHE PER LO STESSO FATTO NON ABBIA GIA' SCONTATO LA
DIFFIDA che, altrimenti, verrebbe prorogata ingiustamente.... Questa
è una proposta o si deve ancora attendere? Giuridicamente,
questo è il punto. Le
altre problematiche repressive non riguardano direttamente la tessera del
tifoso, ma riguardano gli orpelli burocratici per il materiale da tifo
e via dicendo. Nei tanti pacchetti sicurezza che vengono approvati, inserissero
pure questa modifica che, peraltro, è già contenuta in un
disegno di legge a firma Benedetti-Valentini.
*
Chievo/Roma
da "Il Romanista", Daniele Galli: "Chievo/Roma:
Settanta per settemila. Non scervellatevi in calcoli, la soluzione è
molto più semplice di quello che possa sembrare. Settanta sono i
tifosi della Roma che già possiedono un biglietto di settore ospiti
per Chievo-Roma. Settemila è la capienza complessiva di quello spicchio
del Bentegodi. Già che ci siamo, diamo anche un’altra cifra: ventimila.
Sono i tifosi della Roma che lo scorso 16 maggio seguirono la Magica a
Verona contro il Chievo. «Per quella occasione - dicono dalla società
veneta - concedemmo ai romanisti anche le Tribune Superiori, oltre a tutta
la Curva Nord». Settanta contro settemila. Il ministro dell’Interno,
Roberto Maroni, continua a sostenere che l’affluenza negli stadi italiani
sia aumentata rispetto alla passata stagione. E che quindi la gente sia
entusiasta del nuovo ordine costituito. Le cifre del Viminale lo confortano,
è vero. Ma solo sul primo dato. Sono in aumento le presenze dei
tifosi delle squadre di casa. Ma non lo sono quelle dei tifosi delle squadre
ospiti. Settanta tifosi della Roma col Chievo è una pagina nera del
calcio. D’accordo, alla partita mancano ancora quattro giorni (tre per
il settore ospiti: la prevendita, per legge, deve cessare alle 19 di venerdì).
Ma quanti
potranno essere i romanisti a Verona, sabato? Novanta? Cento? Comprare
un biglietto di Chievo-Roma (22 euro, punti vendita Banca Popolare di
Lodi, Banca Popolare di Novara e Credito Bergamasco) è praticamente
impossibile. Il Casms, acronimo di Comitato di analisi sulle manifestazioni sportive,
ha vietato la prevendita ai residenti nel Lazio. Impedendo così,
di fatto, che si ripetesse un altro esodo di massa. Chiaramente, non i
ventimila del 16 maggio. Lì ci si giocava lo scudetto, qua solo
i tre punti. Ma qualche migliaio di romanisti a Verona, senza limitazioni,
ci sarebbero andati sicuramente. «Siamo allibiti anche noi»,
spiegano dal Chievo. Dove non hanno potuto far altro che prendere atto
delle prescrizioni del Viminale, che ha definito la partita «a rischio
». Risultato: vendita dei biglietti vietata a chi abita nel Lazio.
Dalla limitazione si salvano, come sempre, i possessori dell’As Roma Club
Privilege. I titolari della tessera del tifoso giallorossa, dunque, non
solo potranno tranquillamente andare nel settore ospiti. Ma saranno pure
gli unici a farlo. Tra i paradossi denunciati dai romanisti, oltre al fatto
che la trasferta col Chievo sei mesi fa non era a rischio, c’è pure
questo: se una partita è a rischio, basta davvero una tessera a
eliminarlo?".
*
Marco:
"http://roma.myphotosoccer.it/content/speciale-10-anni-di-curva-sud
Si lucra su tutto…anche su foto che evidenziano gravi reati ;) Ciao Marco". I
romanisti di Parigi: 30
novembre 2010: inserite altre foto e un resoconto
di Palermo/Roma. Per
chi non avesse ancora mandato la mail all'UEFA, il testo è stato
tradotto (e ampliato) da Xavier di Parigi in
francese. E' persino meglio mandare il testo in francese (lingua ufficiale
dell'UEFA, se non erro) che quello in inglese. Peraltro,
è doveroso un chiarimento. Personalmente non mi auguro neanche che
l'Osservatorio ci ripensi. La farebbe passare come una graziosa concessione,
come a dover dire grazie. Facessero quel che vogliono: costantemente, d'ora
in poi, ogni loro decisione verrà inviata all'UEFA e al nostro indirizzario
di giornalisti, opinionisti ecc. ecc.. Continuano a dare cazzotti in faccia
ma non si cade a terra, tutto qui. Stile Gandhi. Questa
ultima esternazione del Ministro Maroni è però fantastica:
"La
tessera del tifoso ha avuto uno straordinario successo, siamo oltre le
700 mila richieste" (tempo fa disse che erano
800mila o sbaglio?). Lo ha ricordato il ministro
dell'Interno, Roberto Maroni, sottolineando che si tratta "di uno strumento
che serve per evitare provvedimenti restrittivi, perchè se tutti
la avessero non ce ne sarebbero" (Non è
vero. Ci sarebbero lo stesso, ma ne sarebbero esentati coloro che ce l'hanno,
esattamente come ora). Il ministro ha ricordato
che "chi ce l'ha è un tifoso che va a vedere la partita e non a
tirare bombe-carta" (beh, sì, si è
visto a Fiorentina/Juventus!), aggiungendo
che "ogni domenica c'è il pirla di turno che ci conferma quanto
sia necessario adottare misure restrittive" (che
infatti non hanno evitato un bel nulla). Maroni
ha poi concluso che chi ha il Daspo o altri provvedimenti restrittivi non
può avere la tessera e quindi non va in trasferta (no
Maroni, stai dicendo cose inesatte: chi ha il daspo, oltre a non avere
la tessera, non va neanche alle partite in casa, tessera o non tessera:
se entra lo arrestano!), e che quella della
tessera del tifoso "è una realtà che procede, tutte le squadre
di serie A, B e Lega Pro l'hanno accettata (accettata???
O subita???? Evitiamo ogni commento, la frase si qualifica da sé...)
perchè
lo considerano per quello che è: uno strumento di fidelizzazione.
C'è una piccola frangia di ultrà (ultrà
della libertà)
che non vuole accettare
le regole dello sport come fatto sportivo e non come violenza - ha sottolineato
- è una sparuta minoranza, continuerà ad esserlo e non mi
farà cambiare idea". 29 Novembre 2010 fonte tmw".
*
E-mail:
"Lorenzo
ti scrivo per dirti che anche io ho scritto e spedito le varie mail in
merito a chievo/Roma. Ho aggiunto però nel testo per la mazzoleni
che la squadra quando non ha i tifosi dietro non fa un cazzo! Le trasferte
le stiamo a perde tutte, all'inizio del campionato zero tifo e, guarda
caso, pochi punti. Con la scesa dei gruppi e il tifo più compatto
della parte bassa hanno iniziato ad arrivare i punti e siamo risaliti in
classifica. Cazzo, ci vuole tanto a capire che se gli ultras della Roma
non la possono seguire la squadra non ha motivazioni? Credo che anche questo
vada fatto notare a chi (malamente) ci presiede e non ci si incula minimamente.
A chi continua spudoratamente a chiederci 2 € in più PERCHè
NON CI SIAMO TESSERATI, e non ha detto una parola contro la tessera, o
in favore di Daniele quando è stato massacrato per aver esposto
il suo pensiero. A chi continua a dichiararsi amica di galliani. No
alla tessera del tifoso. No al calcio moderno. C.".
La
Repubblica
Sampdoria/Milan
*
La
fatal Verona: "VOGLIO INVITARE I TIFOSI
DELLA ROMA "VERI" A FARE UN GRANDE PASSO CONTRO LA REPRESSIONE....A BOICOTTARE
LA TESSERA, MA NON CON L'ASSENTEISMO IN TRASFERTA, MA CON LA PRESENZA COSTANTE
E DISUBBIDIENTE. SEGUIAMO
LA ROMA A VERONA, SEGUIAMOLA NELLE TRASFERTE CHE VERRANNO..... E'
L'UNICO MODO PER DESTABILIZZARE....QUANDO CE NE STIAMO A CASA,FACCIAMO
IL LORO GIOCO. In
particolare, penso che la trasferta di Verona sia indicata più di
altre per "ricominciare" sul serio.....perchè dopo la sconfitta
della roma a palermo, di sabato, col freddo.......tanti tesserati e occasionali
se ne stanno a casa col tè caldo........è un occasione
per ricompattarci,per guardarci in faccia, per contarci...... IO
CI CREDO E CI SPERO.....ED è OVVIO CHE PARTO PURE DA SOLO. LUCA
O.".
*
Bagarinaggio:
"E' possibile che il discutibile lavoro del ONMS possa portare ad un effetto
contrario? è possibile che il detto "fatta la legge trovato l'inganno"
sia attuabile nella misura di quanto uno è disposto a pagare???
ovvero Sig
Ministro è possibile che un distinto a Roma possa costare 85 euro
(normalmente 25 euro) e una tribuna a Verona costi 240 euro (normalemente
42 euro) per quei tifosi che volontariamente o involontariamente non hanno
la tessera del tifoso? oltre
quale misura si puo' parlare di bagarinaggio*? *da
wik ll
bagarinaggio è il fenomeno per cui i biglietti di un evento, in
particolare quelli delle partite di calcio, sono acquistati in blocco da
un "bagarino" e poi rivenduti all'esaurimento dei posti disponibili a prezzo
maggiorato, fruttando così un grosso guadagno allo stesso.
*
Articoli
qua e là:
I
deliri del CASM
Da
quando è stato attivato, il CASM, organo federale preposto a studiare
come prevenire la violenza negli stadi italiani, non ci ha convinto in
molti casi. Solo
in questa settimana Udinese-Napoli e, sopratutto, Juventus-Fiorentina,
non sono state soggette a restrizioni, portando a gravi episodi di violenza. Se
al Friuli a farne le spese (ma fuori l'impianto sportivo) erano stati uno
zio col nipotino (e se si arriva a prendersela con i bambini...), dopo
che i tifosi del Napoli erano stati accolti con sacchetti dell'immondizia
in bella vista all'ingresso del settore dello stadio riservato agli ospiti,
a Torino, si è andato ben oltre con il lancio di petardi e bombe
carta nel settore dei tifosi viola. Protesta
con decisione l'ad viola Sandro Mencucci, che dalle pagine del 'La Nazione'
fa sapere che chiederà una punizione severa. "Devo difendere la
dignità e il rispetto dei tifosi viola quando vanno in trasferta.
Sabato sera sono stati fatti oggetto di una pioggia di petardi e bombe
carta: tre di loro sono feriti, uno ha una lesione alla cornea. Si tratta
di un fatto premeditato perché dal settore degli juventini prima
del lancio c'erano cori tipici di quando si sta per calciare un rigore.
E' davvero inaccettabile". Difficile
dare torto al dirigente fiorentino che insiste: "Non ce l'ho con la Juventus,
nè con il ministero dell'Interno, ma mi sembra che la tessera del
tifoso in questi casi non funzioni. E mi pare anche strano che l'arbitro,
nonostante l'ambulanza a bordo campo per soccorrere un nostro tifoso, non
abbia preso provvedimenti, ad esempio sospendendo la gara". Intanto,
dopo aver glissato sulle partite ad alto rischio di questa settimana, il
CASM ha pensato bene di vietare la trasferta ai tifosi interisti che venerdì
sera volessero andare a Roma, dai fraterni amici laziali (!!!) e ai bresciani
(!!!) di fare una scampagnata a Milano a vedere la loro squadra contro
il Milan. Se
deve funzionare così, in tempi di crisi, questo CASM potevamo davvero
risparmiarcelo... http://www.fantagazzetta.com/public/articoli/8923-i-deliri-del-casm.asp Ovviamente
chi legge questo sito è già un passo oltre... non si tratta
di deliri ma di disegni ben precisi.
*
Carlo:
"Ciao
Lorenzo, mi chiamo Carlo, sono un ragazzo di 23 anni e anche se non ti
conosco di persona mi sono preso la licenza di scriverti in modo diretto
e informale con l'intento di segnalarti un paio di cose che spero possano
risultarti utili nel tuo quotidiano lavoro di aggiornamento del sito. I
pretesti odierni per navigare un po’ sulla tua pagina web sono stati la
presa di parte all'iniziativa dell'invio di mail e fax alle varie organizzazioni
e organi di informazione ed un'occhiata alla sezione dedicata ai locali
delle città estere dove è possibile vedere le partite ella
Roma. Proprio qui, essendo reduce da un'esperienza di 8 mesi a Barcellona,
ho notato che quello che giustamente viene segnalato come il posto più
affidabile della città per poter assistere alle partite (il pub
di Fabio, ragazzo romano e romanista) e che per tutto il mio periodo di
permanenza è stata letteralmente la mia seconda casa, viene riportato
con il vecchio indirizzo all'incrocio tra C/Muntaner e Mallorca. L'ubicazione
attuale è in Carrer Casanova 96, al'incrocio con Carrer d'Aragò
ed il nome del locale è Pub Fiction. La mia non è solo pedanteria
gratuita ma il tentativo di evitare che altra gente, che per qualsiasi
motivo abbia necessità di vedersi la partita a Barcellona, a differenza
di quanto capitò a me la prima volta, possa andare "a botta sicura"
e non rimanere spiazzata .... Ti mando un abbraccio ed un grazie sincero
per il servizio che rendi ai tifosi veri, logicamente non nell’accezione
“marroniana” del termine. Forza Roma e no alla tessera! Carlo". 29
novembre 2010 (pomeriggio): inserite diverse
foto di Palermo/Roma. Intervista
a Cristiano Militello: "Il
suo “Striscia lo striscione” è diventata una delle rubriche più
apprezzate di “Striscia la Notizia” con tanto di vere e proprie gag all’esterno
degli stadi italiani. Cristiano Militello, 42enne artista poliedrico nato
a Pisa e laureato in Scienze Politiche, spiega il suo punto di vista sullo
scottante tema della Tessera del Tifoso per poi soffermarsi sulle esperienze
legate allo spazio che l’ha reso celebre nello storico tg satirico di Mediaset.
Lei
ha definito “pericolosa” la Tessera del tifoso: quali le motivazioni? Più
che pericolosa direi apparentemente inutile. Arriva come ulteriore misura
rispetto a due decreti già di per sé molto penalizzanti come
quello Pisanu e quello Amato, che, si deduce – se la lotta alla violenza
è il vero obiettivo della tessera – qualcuno dovrebbe a questo punto
dichiarare superati o, peggio ancora, appunto, inefficaci. Altrimenti non
ci sarebbe bisogno della tessera. Ma
l'inutilità è solo apparente, almeno per i tifosi, perché
la Tessera è un'operazione commerciale spacciata per panacea di
tutti i mali. E quindi qualcuno l’utile ce l’ha. Non mi piace il ricatto
che è stato fatto alle società, alle quali ricordo comunque
che formalmente – ad oggi – non esiste nessuna legge che imponga la tessera,
essa è solamente una disposizione “suggerita” alle società
con una circolare. Non mi piace che non garantisca eguali diritti a persone
che hanno pagato il loro debito con la giustizia (anche perché sui
dubbi giuridici di un provvedimento come il Daspo, comminato dalle forze
dell’ordine anziché da un tribunale, potremmo fare un’altra intervista…).
Mi sembra che il fronte del no alla tessera sia abbastanza nutrito e ben
rappresentato, strano che non abbia avuto mediaticamente molto spazio:
parlo di Platini, Lippi, Zamparini, Lotito, Osvaldo Bagnoli, Zeman, Palombo,
Massimo Fini, un importante sindacato di polizia, addirittura la Fondazione
Giovanni Paolo II… Ma l’arrogantissima reprimenda cui è stato sottoposto
De Rossi, per aver semplicemente espresso un’opinione, peraltro condivisibile,
la dice lunga sullo stato della democrazia nel nostro paese.
Una
tesi peraltro supportata a più riprese con tanto di contributi filmati
che pongono l’accento sui paradossi che portano a differenziare i “senza
tessera” dai “con tessera”… Sta
passando il pericoloso concetto che chi non si tessera è un violento
o ha qualcosa da nascondere. Ma la dura verità è che chi
non fa la tessera, perlopiù, è stufo. Io da anni, nonostante
la mia rubrica sia goliardica, allo stadio sono fermato da persone esasperate,
che non ne possono più, che chiedono meno controlli, misure con
una logica, ma soprattutto buon senso. Ricevo decine di e-mail di protesta.
E non parlo certo di ultras. La gente che si lamenta è esattamente
quella che certe misure e certa propaganda demagogica vorrebbe “riportare”
allo stadio.
E
l’aspetto commerciale della Tessera? E'
il più ripugnante. No ma dico, potrò al limite essere libero
di comprare il biglietto con la mia carta di credito? No. Ne devo avere
una ex-novo e se non la faccio sono discriminato. E' come se mi dicessero:
“Non puoi andare al cinema se non hai la Fidaty Card Esselunga”. E trovo
allucinante aver usato dei bambini per una comunicazione sociale governativa
che, oltre a non comunicare alcunché, veicola un prodotto commerciale.
Cosa
pensa della fidelizzazione del tifoso? Un primo passo per farlo sentire
sempre più al centro del mondo della sua squadra del cuore? Secondo
lei uno che da anni si sveglia presto per andare in trasferta a proprie
spese a seguire una squadra sacrificando tempo, energie, danari, rischiando
freddo, incidenti e raucedine ha bisogno di essere fidelizzato? E' il primo
passo per farlo piuttosto diventare ufficialmente cliente. La mia squadra
del cuore mi dovrebbe venire incontro quando si decidono certi orari o
alzando la voce quando si proibiscono partite tipo Parma-Samp, Viareggio-Pisa,
Barletta-Catanzaro, con le tifoserie gemellate da 20 anni. Così
mi fanno sentire al centro della loro attenzione.
Gli
stadi sono sempre più vuoti, di conseguenza – causa tutte le restrizioni
– sarà sempre più difficile trovare anche i “suoi” striscioni… Triste
no? vorrà dire che la risata in grado di seppellire si sposterà
altrove. L'ironia non si tessera.
Noi
ci paragoniamo da tempo, e sotto molteplici punti di vista, al calcio anglosassone,
ma quanta strada c’è da fare prima di avvicinarsi a quel modello
tanto sbandierato? Benissimo
le misure contro i violenti, ma il modello inglese non finisce lì.
Il modello inglese vuol dire anche diverso approccio delle forze dell'ordine,
altra cultura civica e un altro modello televisivo: prendiamo a modello
anche la lealtà e la misura di chi gestisce l'ordine pubblico nel
Regno Unito, la possibilità di identificare ed eventualmente perseguire
chi sbaglia anche tra le forze dell'ordine, anche solo sapere che questa
possibilità esiste. Le forze dell'ordine fanno un lavoro ingrato
e delicatissimo allo stadio, proprio per questo ci deve essere personale
preparato al dialogo. Lo Stato invece ha dimostrato spesso di non avere
neanche l'autorevolezza di condannare chi palesemente ha commesso una leggerezza
inconcepibile, vedi caso Sandri o caso Scaroni. Peraltro in Inghilterra,
dopo che la prima pay-tv è fallita, le pay-tv attuali trasmettono
solo 100 partite l’anno della Premier, non tutte e 380 come da noi in serie
A. Se in televisione mi dai Milan-Inter o Fiorentina-Juve pazienza, lo
stadio lo riempi uguale. Ma se mi dai anche Lecce-Bologna a 3 euro, mi
domando, al giorno d’oggi, chi si muove da Bologna per andare a Lecce?
Giusto gli ultrà. Se poi fai di tutto, anche con misure grottesche
come la Tessera del tifoso, per togliere di mezzo gli ultrà, beh,
prima che fatiscenti, gli stadi saranno sicuramente ancora più vuoti
di adesso.
Tessera
del tifoso a parte, lei che del calcio cerca e trova con abilità
l’aspetto goliardico, cosa può suggerire affinché si arrivi
ad una bella sferzata per il nostro calcio, preludio di una ripresa più
che mai necessaria? Prima
di tutto recuperare una politica di buon senso, con misure meno cervellotiche.
Ascoltare di più le esigenze dei tifosi. Incentivare l'aspetto coreografico
e goliardico. Io da bambino andavo allo stadio soprattutto per l’atmosfera
che mi regalava la folla, il tifo, il clima. Se devo stare a sedere sul
mio seggiolino, composto, senza la possibilità di incitare, senza
una bandiera, senza uno striscione allora sto sul divano di casa che è
più comodo e costa meno.
La
prima riflessione a caldo dopo aver assistito agli episodi di Italia –
Serbia? E'
stata una serata a sfondo politico, non era calcio, era cronaca nera e
quindi non la commento.
L’esperienza
più divertente da inviato di “Striscia” fuori o dentro gli stadi? Il
rapporto con la gente, quella che mi confonde con qualcun altro, quella
che mi regala le sciarpe, i diversi striscioni dedicatimi. Il bello del
mio lavoro è che le cose belle che mi accadono le vedete anche voi
a casa.
Quella
che invece non dimenticherà mai? La
finale mondiale a Berlino nel 2006, e i numeri zero della mia rubrica (un
Bologna Milan e un Inter Palermo del 2004)
A
chi darebbe oggi la sua amata definizione di “testa di cacciucco”? A
quelli che dicono di voler riportare le famiglie allo stadio e poi il giorno
della partita chiudono la biglietteria. Quelli che non sanno nemmeno lontanamente
l’odissea che oggi si deve fare per andare allo stadio.
*
Ed
ecco le novità:
Evitare
un paradosso. Cambiano le regole per tifosi ospiti Il
questore D'Amato: "Gestione affidata alle questure"
La
Spezia. Il paradosso lo si era notato una miriade di volte, soprattutto
quando lo Spezia giocava in campo esterno. Ma il paradossale fenomeno ha
vissuto il suo massimo in occasione della gara interna fra Spezia e Como
dello scorso 26 settembre: in quella circostanza si rischiò la baruffa
nel settore distinti dove i tifosi lariani senza tessera del tifoso, giunti
in una cinquantina, si sono trovati quasi a contatto con i supporters spezzini
che normalmente occupano le scalee di quella porzione di "Picco". Solo
un cordone di polizia e uno di stewart ha evitato il peggio mentre nell'enorme
curva Piscina campeggiavano sette tifosi comaschi, quelli con tessera,
probabilmente tutti membri della medesima famigliola. "Sono
arrivate le prime disposizioni che hanno modificato la procedura da seguire.
Ora - spiega il questore della Spezia Gaetano D'amato - sarà competenza
delle prefetture, su indicazione delle questure, decidere come meglio collocare
i tifosi ospiti". Sarà
possibile dunque, per fare un esempio esplicativo, decidere se, in un caso
analogo a Spezia-Como, collocare i tifosi con tessera nel settore distinti
e quelli senza in curva Piscina, separati anche fisicamente dal resto degli
spettatori: "Evitiamo così di dover gestire una situazione paradossale"
- conclude il Questore della Spezia. Ah,
quindi la tessera del tifoso ora non serve neanche più per andare
nel settore ospiti!
* La
protesta dei “senza tessera” «Vietati
anche i viaggi»
29
novembre 2010 A
Roma erano andati nonostante il pullman che avevano affittato si fosse
"rotto" all'alba. A Brescia i senza tessera erano una cinquantina e sono
stati "blindati" in stazione, portati in Questura, identificati e riportati
in stazione dove sono stati rimessi sul treno e rimandati a Genova. Il
caso tessera del tifoso diventa sempre più genovese. Trasferte vietate
a genoani (anche la prossima di Lecce) e sampdoriani (su tutti il caso
Parma dove esiste il gemellaggio) che sono stati la punta avanzata della
contestazione.
Ma
il caso di Brescia rischia di diventare fonte di polemica e ricorsi: «La
circolare sulla tessera del tifoso - spiega l'avvocato Laura Tartarini
che segue le vicende dei tifosi con altri colleghi come Stefano Sambugaro
- vieta, in casi particolari, l'accesso agli stadi se ci sono provvedimenti
dell'autorità e impedisce l'accesso a chi non ce l'ha. Ma non esiste
il divieto alla circolazione, che è un diritto inalienabile, né
ad arrivare in una città». La vicenda sarà oggetto
di una iniziativa legale.
Ma
cosa è accaduto ieri a Brescia? Da Genova erano partiti in cinquanta,
molti giovani, altri tifosi storici, tutti senza tessera del tifoso: «Come
a Roma, per andare a salutare la squadra e comunque far vedere che le siamo
vicini». A Milano Lambrate dove il gruppo ha cambiato treno c'era
la polizia, ma non ci sono stati problemi. A Brescia invece i tifosi genoani
"non tesserati" sono stati bloccati, fatti salire su un pullman - «un
abuso perché non abbiamo commesso reati né ne stavamo commettendo»
-– e trasferiti in Questura. Il gruppo è stato sistemato sotto un
tendone –«come se fossimo animali da circo» e identificati.
Poi il gruppo è stato riaccompagnato in stazione e controllato sino
a quando non è salito su un treno per Milano e, da qui, per Genova.
La
polemica è subito salita di tono, telefonate agli avvocati e proteste.
«Lo avevamo già evidenziato - sottolinea l'avvocato Tartarini
- la tessera già è tutta da discutere nel merito, ma quanto
accaduto prima con la trasferta di Roma, a Parma con i tifosi della Sampdoria
e oggi con quelli del Genoa evidenzia come il problema sia politico. Chi
contesta e critica, in modo civile, viene punito. Ma l'aspetto più
grave è la limitazione al diritto di movimento, oggi abbiamo, per
così dire, scoperto che con una circolare si impedisce il libero
movimento delle persone ed è inaccettabile». Sul treno dei
tifosi discussione aperta. «Con una circolare, giorni fa, è
stato deciso di impedire la libera scelta sul testamento biologico, di
come uno vuole morire, oggi si impedisce la libertà di movimento.
Sono due cose diverse, la prima tocca la vita delle persone, ma anche il
diritto e la libertà di movimento sono costituzionalmente garantiti.
A Brescia è stato commesso un atto arbitrario, vedremo le iniziative
da assumere».
*
I viola
tesserati: "Salve
a tutti, ho
riflettuto molto dopo la partita di Torino, in qualita' di Presidente del
viola club Ciclone Viola che ha raggiunto anche quest'anno quasi 300 soci
e che fa le trasferte in tutti gli stadi di Italia. Riguardo
alla trasferta di Torino, tutti noi senza nascondersi dietro falsi alibi,
sapevamo della difficolta' della trasferta visto i non idilliaci rapporti
con i tifosi di Lei. Era da mettere in conto qualche scaramuccia, qualche
contatto con la tifoseria avversaria, ma niente e dico niente faceva presagire
cio'che e'accaduto nello stadio Olimpico e cioe' la premeditata aggressione
a base di bombe carta, portate dentro uno stadio considerato all'avanguardia,
dopo che ci era stato data assicurazione che facendo la coisddetta tessera
del tifoso , tali cose che in passato in qualche caso hanno portato a gravi
fatti come anche ricordiamo nel caso Paparelli addirttura alla morte. Nostri
tifosi , fratelli viola sono stati a Firenze daspati per avere acceso un
fumogeno fuori dallo stadio non lanciato ma solo per incitare la squadra
, senza averlo lanciato a nessuno. . Noi a Torino siamo stati perquisiti
meticolosamente prima di partire , avendo anche delle accese discussioni
con li funzionari preposti perche' non volevan fare partire
qualche socio che aveva il contratto di sottoscrizione bancario e non fisicamente
la tessera , che come ben sapete ci mette 21 giorni dalla sottoscrizione
del contratto per arrivare. Ai nostri soci ed in generale a tutti i tifosi
viola, a Torino e'stato riservato una accoglienza stile Beirut , tutti
nonostante la tessera del tifoso siamo stati filmati e perquisiti in ogni
parte del corpo. La domanda che porgo a chi ci legge ed in generale a Massucci
al Ministero dell'Interno Maroni ed a chi e'preposto alla gestione
dell'ordine pubblico: e' se a Torino , ci fate andar e ci tirano le bombe
carta addosso, senza che noi possiamo ne'difenderci ne' rispondere per
legittima difesa ai vigliacchi attacchi, a cosa serve questa tessera del
tifoso? A cosa serve tenere a casa altri amici, soci, fratelli viola che
alla pari di noi sarebbero voluti venire ma che non hanno sottoscritto
questa tessera e con cui giornalmente ci confrontiamo sulla utilita' della
stessa? A cosa serve se poi oltre quanto successo ci dobbiamo confrontare
con problemi organizzativi banali come anche l'umiliante ritorno a 60 km
all'ora in fila indiana sull autostrada con la proibizione di sorpasso
di quelle lattine che si chiamano auto di scorta per 200 km col solo scopo
di innervosire autisti e tifosi gia'stanchio e provati dalla partita ,
freddo ed umiliante situazione? No, signori voi non avete capito nulla
di noi tifosi, non siamo teppisti, non siamo bestie da macello, siamo solo
appassionati di una fede che meritano rispetto perche' siamo noi che foraggiamo
tutto il sistema con i soldi che noi spendiamo per il sistema calcio ,
Noi ci siamo dovuti piegare pena il ricatto di dovere stare a casa a sottoscrivere
questa tessera del tifoso perche' avete obbligato le Societa' a farla,
altri nostri amici non l'hanno fatta dicendoci che era inutile ed anche
fra di noi sono sorte polemiche, fratture e frizioni solo superate da un
rispetto ed amicizia maturate nel corso degli anni sugli spalti. Quando
pero' vediamo che alla Tv di questi episodi siccome si parla di Juventus
non ne viene accennato , quando abbiamo anche l'impressione certa che la
giustizia sportiva non punira' la Juventus e quei loro vil tifosi per questo
atto delinquenziale che niente ha a che vedere con la mentalta' Ultras
, bene allora dobbiamo dire che probabilmente e molto amaramente ha ragione
chi non ha voluto sottoscrivere questa tessera che e'perfettamente inutile
se non vengono adottati quei principi, di equita', sicurezza tanto sbandierati
in sede di promozione, ma che non vediamo sulla pratica, non e'forse che
il modello Inglese applicato agli Stadi ed alla giustizia Italiana , non
si puo' adottare ? Finisco
questa amara riflessione, progendo ad Alessandro e Lorenzo i nostri due
soci vilmente feriti a Torino, gli auguri di una pronta guarigione ed un
arrivederci in curva a presto a nome mio e di tutto il direttivo del Ciclone
Viola Nicola
Nannucci Presidente ".
*
Como/Salernitana:
Ancora
una volta…la tessera non funziona!
di
Alfonso Maria Avagliano Centoventi
e oltre, sfidando il gelo e la pioggia che quasi diventa nevischio del
“Sinigaglia” di Como. Stiamo parlando degli ultras granata che hanno seguito
la squadra e intonato, al termine della gara, il coro “meritiamo di più”.
Quasi stridevano queste frasi con quelle cantate dai supporters di casa,
“vi vogliamo così”, ma il calcio è anche questo. Di certo,
il calcio non è divisione, non è repressione, non è
la “tessera del tifoso. Questo pomeriggio allo stadio in riva al lago la
trentina di tifosi della Salernitana “regolarmente tesserati” era al suo
posto nell’isolata curva dedicata al settore ospiti, mentre il grosso della
spedizione partita dalla Campania ha trovato posto nel settore tribuna,
confinato solo da un nastro e scortato da una decina di agenti di Polizia
che si sono limitati a controllare a distanza che tutto andasse per il
meglio.
Interpellato
poco prima dell’inizio della gara, uno steward del “Sinigaglia” ha spiegato
la situazione. “Hanno vietato la vendita dei tagliandi ai residenti in
Campania - ha detto - ma nei fatti non è stato così perchè
i presenti hanno acquistato regolarmente il biglietto: in pratica, chi
non si tessera viene, per così dire, punito. In che senso? Diciamo
che è costretto a pagare di più per assistere alla partita
(27,5 € contro i 15 del settore ospiti per tesserati) ma riesce ugualmente
ad entrare perchè spesso non vi sono i dovuti controlli in fase
di acquisto dei tagliandi. Anche io vado spesso in trasferta e posso dire
che è capitata la medesima cosa anche ai tifosi del Como in altre
parti d’Italia: la Tessera del Tifoso non funziona”. Insomma, l’ennesimo
esempio di come, ancora una volta, si evidenziano agli occhi degli sportivi
tutti i limiti della norma proposta dal Ministro Maroni. Per
la cronaca, il gruppo di ultras granata ha cantato a squarciagola dal primo
al novantesimo minuto, comportandosi correttamente e mischiandosi senza
problemi con la tifoseria di casa, stessa cosa capitata con i tifosi del
Ravenna la scorsa settimana all’Arechi. Amici del CASMS, una domanda: ma
era proprio necessario vietare questa trasferta due settimane prima per
poi consentire ugualmente l’accesso? Situazioni come quelle di oggi vanno,
anzi, incoraggiate a nostro parere: tifosi di due squadre avversarie che
seguono la partita fianco a fianco è quanto di più stimolante
possa esistere. Ci sono casi, è vero, in cui i rischi di incidenti
sono più elevati, ma allora ci si chiede perchè equiparare
indistintamente una gara come quella di Como con una contro tifoserie considerate
“nemiche”: sembra che chi è deputato a decidere ormai lo faccia
per partito preso e con i paraocchi.
*
Repressione
anche nel calcio femminile: "Buongiorno
a tutti, i miei due strisiconi, portati allo stadio Euganeo di Padova per
la sfida ITALIA - USA qualificazioni mondiali calcio femminile, il giorno
20/11/2010. Specifico che mi sono stati "CENSURATI" e strappati prima dell'inizio
della partita perchè ritenuti offensivi e addirittura sono stata
invitata a presentarmi dalla polizia. Mi sembra talmente ridicolo che.....non
ho parole Grazie mille". Asromaultras.org
non censura... diffonde.... anzi, ora li mando per e-mail anche a Wikileaks!
29
novembre 2010: in costruzione la pagina di
Palermo/Roma,
seguita da circa 100 tifosi tesserati dei club nelsettore ospiti e da circa
200 tifosi non tesserati in Tribuna Monte Pellegrino, vicino ai tifosi
del Palermo.
*
Invito
tutti a continuare ad inviare e-mail e fax per la questione di Chievo/Roma.
Tanto non è una protesta di un giorno. Qualche anno fa passavo ore
a pubblicare commenti sulle partite e foto dei tifosi della Roma in casa
e in trasferta. Ora ci metto cinque minuti perché non ci sono più
resoconti né tantomeno fotografie da pubblicare. Ho quindi tutto
il tempo per dedicarmi alla protesta. Ci togliete dal web, ci vedrete nei
fax.
*
E-mail:
"Grazie
per quello che fai, ovviamente ho gia' mandato le e-mail a tutti gli indirizzi
che ci sono e domani invierò i fax ai numeri che reputo più
utili. http://www.asromaultras.org/chievoroma1011rischio.html
Questa pagina che hai creato è molto chiara, bastano 2 minuti per
fare qualcosa di molto utile per tutti noi !!!".
Loro ci esasperano? Noi li esasperiamo. Ci vogliono, come dice Pierantonio,
due minuti.
*
Inter/Parma:
*
Da
Palermo: "Ciao
Lorenzo, ti scrivo da Palermo, grazie intanto per le ottime notizie che
ci dai in tempo reale per quanto concerne il mondo ULTRAS, volevo segnalarti
un sito interessante, www.stadiapostcards.com dove puoi trovare tutti gli
spettatori della passata stagione per confrontarli con quella attuale,
per quanto riguarda la mia città al momento su 7 gare disputate
ti elenco: PALERMO
- BOLOGNA: - 4.333 spettatori PALERMO
- CAGLIARI: + 9.649 spettatori (1^ di Campionato) PALERMO
- CATANIA: + 450 spettatori (di sicuro i tifosi Catanesi muniti di tessera
del tifoso) PALERMO
- GENOA: - 1.256 spettatori PALERMO
- INTER: - 8.462 spettatori (strano perchè di solito con le strisciate
lo stadio è sempre pieno) PALERMO
- LAZIO: + 6.435 spettatori (ora di pranzo magari si voleva vedere la novità
dell'orario) Spero
di esserti stato utile, ti mando un saluto".
*
Repressione
del dissenso: Come
se "Red Sharks" o tutti gli altri striscioni fossero stati autorizzati!
Guarda caso vengono multati solo gli striscioni contro la tessera del tifoso! Questi
gli altri striscioni che non sono stati esposti: -
LA PASSIONE DEL CALCIO ITALIANO E' STATA UN MODELLO IN EUROPA! POLITICI
E IPOCRITI L'HANNO DISTRUTTA! VERGOGNA! -
CON STADI VUOTI OTTENETE SICUREZZA 100%! VIOLENZA SCONFITTA, DISTRUGGENDO
IL CALCIO! BRAVI! Così
chiariamo anche i dubbi della Questura di Roma. 28
novembre 2010: molti fax ed e-mail già
stanno raggiungendo la loro destinazione. Ogni volta si farà così.
*
Isnerite
le foto di Varese/Roma, Napoli/Roma e Roma/Atalanta della stagione
1965/66 (grazie Andrea).
*
La
fregatura continua per i tesserati....:
*
Come
ha fatto a rimanere ferito? Non ha fatto vedere al petardo la TdT? Comunque
incredibilmente anche un giornalista si è accorto che la TV censura!
Petardi
sui tifosi viola Un
ferito in ambulanza Incidenti
allo stadio prima di Juventus-Fiorentina: dalla parte bianconera una serie
di petardi piovono nella sezione ospite ed è panico; dopo il
botto più forte un tifoso viola soccorso e medicato: nulla di grave. La
tv non ne fa cenno, la partita non si ferma
di
PAOLO PRESTISIMONE TORINO
- Il mondo bianconero e quello viola, è noto, se la sono giurata
da tempo. Appena è possibile giù botte. Inomma dire che non
corra buon sangue tra il popolo della Fiorentina e quello juventino è
un tenero eufemismo. Nessuna sorpresa, perciò, quando si sa degli
incidenti allo stadio, durante Juve-Fiorentina; quello che però
ha lasciato di stucco è stato il silenzio assoluto della tv sulla
baruffa che pure è costata il ricorso all'ambulanza per portar via
un tifoso viola ferito in maniera non grave, tanto che dopo le cure è
tornato sugli spalti. Il
tutto è avvenuto per lo scoppio di un grosso petardo lanciato dai
tifosi di casa nel settore occupato da quelli ospiti. Si erano già
sentiti diversi scoppi in precedenza, ma ormai la cosa fa parte della triste
consuetudine di ogni domenica e nessuno o quasi ci aveva fatto caso. Quand'ecco
uno scoppio più forte: non un petardo, qualcosa in più. Un
tifoso viola viene colpito di striscio, resta esamine e si teme il peggio. Fuggi
fuggi tra i tifosi della Fiorentina, chi scappa di qua e chi di là.
Viene chiamata un'ambulanza che entra sul campo, parcheggia sotto la tribuna
bianconera, sulla pista d'atletica, e il tifoso viene soccorso e portato
via dagli infermieri. Si
comincia a ipotizzare la sospensione, perlomeno temporanea, per la necessità
dei soccorsi e per capire cosa fosse veramente successo. Provvedimento
che, ma s'è capito solo successivamente, in effetti sarrebbe stato
esagerato. Il timore dura poco: il tifoso, medicato sull'ambulanza, torna
sugli spalti, l'arbitro fa finta di niente, la partita continua. Tutti
allegramente dietro la palla. (27 novembre 2010) Sempre
al riguardo: "Ciao lorè, volevo
segnalarti come per l'ennesima volta le tv di regime abbiano taciuto su
un episodio gravissimo avvenuto durante la gara di sabato sera tra juve
e fiorentina. Questo il link che commenta l'accaduto: http://www.fiorentina.it/notizia.asp?IDNotizia=90066
Ma la tessera del "tifoso" non doveva far finire magicamente gli scontri
tra tifoserie?? Ultrà roma".
*
La
repressione del dissenso: tenete presente che non è possibile diffidare
per queste ragioni.
*
Punto
C, pagina 34 del resoconto
intermedio di gestione dell'A.S. Roma: C.
Campagna abbonamenti Al
termine della campagna abbonamenti della stagione sportiva 2010-2011, sono
stati sottoscritti n. 18.889 abbonamenti (n. 24.861 abbonamenti, per la
stagione sportiva 2009/2010), che hanno generato incassi per 7,4 milioni
di euro (8,7 milioni di euro, per la stagione sportiva 2009/2010), e ricavi
per 6,4 milioni di euro (7,5 milioni di euro, per la stagione sportiva
2009/2010), negativamente influenzati dall’impatto prodotto sulla tifoseria
dall’introduzione della “tessera del tifoso”. E'
il numero di abbonati più basso dal
1990/91. 27
novembre 2010 (pomeriggio un po' più tardo): ho
appena completato le pagine, verificato la correttezza dei numeri dei fax
e delle e-mail. Ora
tocca a noi! Non ci vuole nulla, ci ho messo 5 minuti a fare tutto.... 27
novembre 2010 (pomeriggio): prime reazioni: Enrico:
"Se
siamo d'accordo su questa linea? Al 1.000 % Lorè, se non proviamo
neanche ad aprire bocca, ci meritiamo qualsiasi repressione". Alessandro:
"Loré,
per quanto riguarda le linee di condotta da adottare nei confronti di tutto
ciò che ci stanno facendo a livello repressivo sono con te! Penso
che arrivati ad un certo punto, come avevo anche suggerito in un commento
passato, la linea "legale" sia la migliore da seguire perché con
proteste e manifestazioni siamo solo strumentalizzati a loro piacimento
inoltre, sempre a mio personale avviso, un'allargamento della protesta
online a tutte le tifoserie d'Italia non sarebbe affatto male come idea. Penso
che chiunque la veda così (anche chi si è fatto la tessera
per motivi quantomeno "giustificabili e comprensibili") non avrà
nessuna difficoltà a trovare 5 min per inviare un fax o una mail
e se poi, da un punto di vista economico, serviranno aiuti si può
sempre trovare una soluzione, ne va della nostra libertà personale
ed io mi sono rotto i SNIP tanto della repressione quanto delle massaie
di Vigevano!!! NO
ALLA TESSERA DEI COMPROMESSI! Cristiano:
"Ciao
Lorenzo sono Cristiano dal Friuli. In allegato ti ho messo un file dove
ci sono gran parte degli indirizzi utili per poter inviare fax e mail a
giornali e tv. Ho pensato che potevano essere utili per la nostra ennesima
protesta. Li ho utilizzati spesso in passato per altre cose simili e sembrano
funzionare. Spero di essere di aiuto a tutti e spero si rimanga uniti più
che mai! Semplicemente FORZA ROMA. Cri" Alessandro
L:
"Lorenzo sono daccordissimo con la strategia
di protesta....penso sia meglio agire che essere passivi. Colgo l'occasione
per dire che io rispetto le idee di tutti ma non capisco chi sta fuori
in campionato, e non capisco perchè la roma è l'unica squadra
senza tifosi (numerosi ) NON TESSERATI al seguito
i n trasferta.....per me la protesta migliore è dare fastidio.....ed
è per questo che io entro a ogni partita in campionato col
mio biglietto ( a nome della mia ragazza, poi faccio il cambio così
pago la metà (molto spesso ci sono sconti per donne e il cambio
nominativo funziona è dalla prima di campionato che entro legalmente
ma con lo sconto)) e cerco di far sentire la mia voce contro maroni, contro
la tessera, ma anche contro i biglietti nominativi la repressione e tutto
ciò che non mi va......io dico, l'obbiettivo di maroni era
di allontanarci dallo stadio ( a quelli come noi, che danno fastidio) e
ce l'ha fatta, almeno in parte. Invece no, io piu lui mi vuol tenere lontano
e piu ci vado, senza tessera ovviamente......da fastidio chi c'è.....chi
non c'è neanche lo calcolano......ma ognuno poi ha le sue opinioni
si sà. salutandoti ti allego qualche indirizzo di redazione
magari che non hai". Giorgio:
"Sono
con te al 100%, intanto vado a comprare il fax. CGL:
Ciao Lz cerco di essere utile per quanto possibile.............ti dico
in anticipo che non ho controllato di persona se i fax e la mail siano
o meno corretti!!!!!!!" Filippo:
"Pienamente
d'accardo con questa linea...per fortuna ci sono persone come te Christian:
"Ciao
Lorenzo, tutto quello che possiamo fare, per divulgare il messaggio che
la tessera del tifoso è una vera cagata, ci vede con te in prima
linea!!! Dalle
mail all’Uefa, ai fax, ai comunicati, che io giro integralmente dal tuo
sito a tutti i giornali sportivi e tutte le redazioni sportive delle varie
tv… alla lotta vera e propria di strada, mettendo sempre in difficoltà
le istituzioni andando dove possibile nei settori non ospiti, creando quel
presupposto di insicurezza… che è il vero punto di forza della nostra
lotta !!! Continua
così, ti siamo tutti vicini, ma come ben sai il tuo lavoro è
fondamentale, perché giuridico, e colpisce nella maniera giusta
le istituzioni o i vari comitati, sul loro stesso terreno, le legge italiana.
Non arrenderti che noi ti seguiamo. Grazie Christian". Gabriele:
"Ma
non sarebbe il caso di scrivere (noi tramite, chennesò, la radio
disandro e mauro oppure myroma) una lettera alla sensi perché prenda
posizione contro la chiusura della trasferta?" Fra:
"Mi
piacciono le tue nuove iniziative per far sapere all'opinione pubblica
che cosa realmente è la tdt ! Qui
sotto alcuni indirizzi di giornalisti sky e sotto ancora di politici... Si
puo' anche coinvolgere facebook per fare informazione..hai già una
pagina dedicata? ciao, Fra". Non
ho ancora aperto una pagina su Facebook dedicata all'iniziativa e mi fa
piacere se qualcuno riesce a pensarci. In
ogni caso ho già preparato la pagina relativa a Chievo/Roma che
contiene due testi diversi tra loro. Il primo è un testo generale
da mandare all'UEFA, mezzi di informazione e politici; il secondo è
riferito nello specifico a Chievo/Roma e andrà indirizzato all'A.S.
Roma e ai mezzi di informazione locali. E'
invece in corso di redazione la pagina che spiega come si può, subito
o a fine stagione, disdire la tessera del tifoso AS Roma Club Privilege. Sto
attendendo i pareri di alcuni avvocati civilisti miei amici che ho interpellato
al riguardo. Agli
altri avvocati civilisti che leggono queste righe, chiedo - per integrare
le varie informazioni che giungeranno - qual è il modo corretto
per disdire la tessera del tifoso della Roma in assenza, nel modulo per
adesione sottoscritto (clicca qui per il PDF),
di una indicazione che spieghi come si può recedere. Leggendo
le minuscole clausole ho capito che AS Roma Club Privilege è emessa
da CartaLis IMEL S.p.A.. Per
i diritti del cliente si rimanda al sito della Lottomatica, sul quale ho
trovato il file pdf che elenca
i diritti di chi sottoscrive una carta del genere. Se,
quindi, non ho capito mal, per disdire la Tessera del Tifoso della Roma
dovrebbe essere necessario solamente mandare una lettera raccomandata con
ricevuta di ritorno alla CartaLis IMEL S.p.A. all'indirizzo che poi fornirò
e inviare la stessa lettera per conoscenza all'A.S. Roma (che per la proverbiale
organizzazione del servizio di biglietteria a quel punto farà tilt)
al termine della stagione in corso, poiché altrimenti ci si rimettono
i soldi dell'abbonamento. A
breve, comunque, notizie certe. Nel
frattempo, si è scoperto che su e-bay diverse persone hanno commesso
delle truffe on line proprio utilizzando quel tipo di carta: "CartaLis
IMEL SPA non esiste come banca ma é solo una Società per
azioni nata da un accordo tra Lottomatica e Banca Sella per emettere moneta
elettronica (IMEL sta per Istituto per la Moneta Elettronica). Cioé
carte di debito, al pari della più nota PostePay. E,
infatti, quei conti bancari altro non sono che delle ricariche alle carte
prepagate indicate nella causale; Non
fosse per l'IBAN, queste carte non sarebbero diverse dalla PostePay ma
é appunto questo particolare che fa la differenza, perché
inganna inesorabilmente l'acquirente che crede di avere a che fare con
un conto corrente bancario. Ma
come possono le Lottomaticard essere associate ad un IBAN e, per di più,
unico? Non é possibile, infatti: il codice IBAN, come tutti sanno,
identifica inequivocabilmente un conto corrente bancario e solo quello.
Ma, da un anno, questo é vero solo nel Resto del Mondo perché
in Italia ci hanno pensato le banche e le società finanziarie a
mettere confusione dove gli accordi internazionali avevano fatto ordine
e chiarezza. Per
la loro tradizionale sete di soldi ad ogni costo, fiutato l'affare, stanno
inondando il mercato con mille tipi di monete elettroniche che riempiono
ogni giorno le loro casseforti con fiumi di danaro a costo zero e senza
rischi. E tanto peggio se qualcuno le usa per truffare. L'attribuzione
di un Codice IBAN alle ricaricabili Lottomaticard (ma anche altre società
finanziarie lo fanno) serve a consentire operazioni aggiuntive per l'accredito
di scommesse online, pagamento automatico di utenze, rimborsi eccetera.
Ma, poiché non é possibile attribuire un Codice IBAN alle
carte di debito, questi signori hanno pensato bene di associarle tutte
ad un loro IBAN. Che,
per quanto riguarda Lottomaticard, appartiene a LIS, Lottomatica Italia
Servizi S.p.A. via del Campo Boario n. 56/b - Roma: IT 98 T
36000 03200 0A9H00000037. Lottomaticard
costa 5 euro, fa parte dei circuiti Visa Electron e MasterCard, va prenotata
online e ritirata, consegnando una fotocopia del documento di identità,
in una qualsiasi dei 37mila tra bar, punti gioco e tabaccherie convenzionate. Quanto
accurati possano essere i controlli del tabaccaio lo lasciamo alla fantasia
dei lettori. http://www.ebayabuse.com/commento.php?cm_id=372
*
Sampdoria/Milan: Tifosi
milanisti e Ultras Tito insieme nella Nord 27
novembre 2010 Ahi,
la Tessera del Tifoso. Questa sera, stadio Luigi Ferraris, andrà
in scena un altro equivoco del provvedimento che si impone di combattere
la violenza negli stadi e invece rischia di provocarla. Come ogni anno,
infatti, anche in occasione di questa Sampdoria-Milan i tifosi milanisti
residenti a Genova o in Liguria hanno acquistato o stanno acquistando biglietti
di gradinata Nord. Il problema di questa stagione è che in gradinata
Nord ci sono gli Ultras Tito Cucchiaroni. Che hanno scelto, per una battaglia
di principio, di non sottoscrivere l’abbonamento in gradinata Sud, dal
momento che avrebbe imposto il tesseramento. Infatti, poiché gli
Ultras Tito stanno contestando la Tessera, a inizio stagione hanno deciso
che avrebbero rinunciato alla loro gradinata per spostarsi dall’altra parte
dello stadio. Un doppio sacrificio: affettivo ed economico, poiché
comprando il biglietto di volta in volta gli Ultras finiscono per spendere
di più.
Per
contestare la Tessera gli Ultras si sono dati anche una serie di codici
comportamentali. Il primo è: battaglie civili. Le hanno messe in
mostra in mille occasioni e soprattutto a Milano (dove erano stati sistemati
nel settore ospiti in spregio ai divieti), a Cesena e Parma (trasferte
che erano state loro vietate sebbene le due partite, soprattutto quella
con il Parma, fossero a rischio nullo di incidenti). Quindi hanno indetto
una conferenza stampa per spiegare che le notizie diffuse sul loro comportamento
e gli accostamenti a episodi più o meno violenti erano tutte falsità.
Di certo questa sera la battaglia ideologica proseguirà sullo stesso
piano e la civiltà non verrà meno. Però
non è necessario essere strateghi dei sistemi di sicurezza per capire
che sistemare gruppi di tifosi milanisti accanto alla più calda
tifoseria blucerchiata è un errore marchiano. La cosa buffa è
che l’inconveniente, definiamolo così, è stato generato proprio
dall’entrata in vigore della tessera del tifoso. E per le rivendite autorizzate
di biglietti non è stato possibile risolvere il problema. Finché
si è potuto, e soprattutto al Sampdoria Point, si sono indirizzati
i tifosi milanisti nei settori Distinti e Tribune. Ma chi voleva a tutti
i costi la gradinata Nord è stato accontentato. Data
la situazione e i rapporti non idilliaci tra le due tifoserie l’attenzione
della Digos è massima. Ma la partenza è avvenuta col piede
sbagliato.
*
Pisa/Viareggio:
Pisa, 26 novembre 2010 - Ci risiamo. Ancora una volta. E in questo caso
non ci sono motivi d’ordine pubblico che tengano. Anzi. Fatto sta
che il Casms ha diramato ieri una lunga lista di partite di Lega Pro considerate
a rischio. Ben nove appuntamenti fra quelli in calendario il 5 dicembre.
E fra questi compare incredibilmente anche Pisa-Viareggio nonostante le
due tifoserie protagoniste della sfida - quella nerazzurra e quella bianconera
- siano legate da un gemellaggio storico e ancora oggi molto solido. Dunque,
un derby pacifico, dove i rischi di ordine pubblico sono praticamente pari
a zero. Naturalmente potranno essere presenti all’Arena i tifosi del Viareggio
possessori della tessera del tifoso, mentre tutti gli altri residenti nel
Comune di Viareggio saranno sottoposti al divieto di acquistare biglietti
per il match. La
conclusione? Gli ultras del Viareggio, che come successo in molte altre
parti d’Italia non hanno sottoscritto la tessera, non potranno essere presenti
a Pisa per rinsaldare e festeggiare il gemellaggio. Una decisione che non
farà che alimentare altre polemiche nei giorni che accompagneranno
verso uno dei pochissimi derby della stagione. Provvedimento che va a fare
il paio con quello che domenica impedirà ai tifosi pisani di seguire
la propria squadra ad Andria (anche in questo caso, viaggio consentito
ai possessori della tessera) e che si somma ad altri dello stesso tenore
disposti dal Casms dall’inizio della stagione fino ad oggi. Commenti
sulle agenzie di stampa: Ap/LaPresse Misteri
del Casms, seconda puntata: Lazio-Inter e Milan-Brescia sono state vietate
a interisti e bresciani senza tessera del tifoso nonostante i gemellaggi
che li legano da anni a laziali e milanisti. L’osservatorio che stabilisce
le
restrizioni per i tifosi ha quindi considerato a rischio due delle partite
invece più tranquille. Viene da pensare che al Casms non siano bene
informati sui rapporti tra le varie tifoserie, altrimenti non ci sarebbe
una spiegazione logica per questa decisione, se non quella di punire a
prescindere gli ultras che la tessera non l’hanno fatta per protesta. Niente
festa e scambi di sciarpe e bandiere, quindi, all’Olimpico. Laziali e interisti
sono gemellati da circa vent’anni. In questo caso è ipotizzabile
una sorta di punizione agli ultras della Lazio che, durante Lazio-Inter
dello scorso campionato, tifarono spudoratamente per l’Inter e contro la
loro squadra per penalizzare la Roma nella corsa scudetto. Ventennale
anche il gemellaggio che lega bresciani e milanisti: perché allora
considerare a rischio questa partita? La stessa cosa è successa
qualche settimana fa ai sampdoriani non tesserati: fu vietata loro la trasferta
di Parma nonostante l’amicizia tra le tifoserie. I doriani andarono lo
stesso a Parma e ci furono scontri con la polizia: alla faccia della sicurezza. Per
Lazio-Inter del 3 dicembre il Casms ha stabilito il divieto di vendita
dei tagliandi ai residenti in Lombardia, per Milan-Brescia del giorno dopo
il divieto di vendita ai residenti nella provincia di Brescia. Per
la stessa giornata di campionato restrizioni anche in Chievo-Roma, Lecce-Genoa,
Catania-Juventus e Cesena-Bologna. Dai divieti, ovviamente sono esclusi
i possessori della tessera del tifoso.
*
Il
presidente del Cesena su Bari/Cesena:
Limitazioni
Casms: Campedelli 'Non aiutano'
In
merito alla restrizione comunicata dal CAMS "… Il divieto della vendita
dei tagliandi ai residenti nella Regione Emilia Romagna ad eccezione dei
possessori della
tessera del tifoso rilasciata in maniera conforme alla normativa di settore…"
per la gara Bari-Cesena in programma domenica 28 novembre 2010 che, di
fatto, vieta la trasferta ai tifosi ospiti, il Presidente Igor Campedelli
esprime il proprio disappunto: “Ovviamente non posso far altro che accettare,mio
malgrado, la decisione della Questura di Bari, ma non posso esimermi dall'esprimere
il mio dispiacere per la decisione che negherà a molti romagnoli
il diritto di seguire e sostenere la loro squadra in trasferta. E'
una decisione che non tiene conto del fatto che i nostri tifosi, in passato,
hanno sempre dato prova di grande civiltà e gli elogi unanimi ricevuti
in più di un'occasione ne sono la prova tangibile. Nonostante l'elevato
numero di abbonati, infatti, nella stagione in corso, Cesena è al
terzultimo posto per 'trasferte vietate' tra le squadre di Serie A, un
dato che testimonia una volta di più l'esemplare sportività
del nostro tifo. I
nostri supporters sono da sempre un patrimonio importantissimo, al Manuzzi
come in trasferta, e questi divieti privi di problematiche storiche non
aiutano a mio avviso a responsabilizzare le persone”. Invito
i giornalisti e i presidenti di calcio che non riescono proprio a capire
ad andarsi a leggere la pagina che
ho appena creato per Chievo/Roma, colonna di destra. Così
finiranno di stupirsi e - ci credo poco - inizieranno forse ad indignarsi. 26
novembre 2010 (pomeriggio): prima di tutto,
Palermo/Roma, info per i non tesserati: "Sono
in vendita i biglietti per la partita Palermo-Roma, 14ª giornata del
campionato Serie A Tim, che si giocherà domenica 28 novembre 2010
alle ore 20.45 allo stadio "Renzo Barbera". Fino
alle ore 20.45 di domenica 7 novembre sarà possibile comprare i
tagliandi presso tutte le rivendite Lottomatica. Da
giovedì sarà possibile acquistare i biglietti anche presso
la Biglietteria Sud dello stadio, che rispetterà i seguenti orari
di apertura: Sabato: 9.30- 13.00 Domenica: 9.30-18.00 SI
INFORMA CHE: Domenica 28 novembre, giorno della partita, per motivi di
ordine pubblico i botteghini chiuderanno inderogabilmente alle 18.00 anche
in presenza di pubblico. Sarà comunque possibile acquistare i tagliandi
presso le rivendite Lottomatica fino alle ore 20.45. FILIALI
LOTTOMATICA PALERMO: VIA AMEDEO D’AOSTA 24/A, VIA ORETO NUOVA 385,
C.SO VITTORIO EMANUELE 106, VIA DANTE 26, P.ZZA LEONI 42, V.LE DELLE ALPI
20, VIA CARBONE 8 VIA MENDOLA 51,VIA A.VENEZIANO 34, VIA ORSA MAGGIORE
68/70, PIAZZA DON BOSCO 16, VIA UDITORE 10 G, PIAZZA VERDI SNC (CHIOSCO),
PIAZZA PORTA REALE 5-6, VIA G. DE COSMI 34, C.SO TUKORY 145, VIALE PIEMONTE
58, VIA A. DI RUDINI 25, VIA A. DIAZ 16 A/B/C, C.SO PISANI 73 PREZZI: Curve:
15.00 € Montepellegrino
Superiore Laterale: 25.00 € Montepellegrino
Superiore Centrale: 35.00 € Montepellegrino
Inferiore Laterale: 30.00 € Montepellegrino
Inferiore Centrale: 40.00 € Tribuna
Laterale: 50.00 € Tribuna
Centrale Secondo Anello: 90.00 € Tribuna
Centrale Primo Anello: 100.00 € Centralissima
"B": 135.00 € Centralissima
"A": 140.00 € Poltronissima:
200.00 € Settore
Ospiti : 15.00 €". Come
vedete, il tagliando più economico, settore ospiti a parte, è
quello di Tribuna Montepellegrino Laterale, proprio attaccata al settore
ospiti.
*
Come
promesso, passiamo ora alle decisioni dell'Osservatorio Nazionale sulle
Manifestazioni Sportive e del CASSASMMSSSS, sempre più perfetta
espressione di istituzioni di Regime: Vincenzo:
"ciao
lorè, sarà ora il casms smetta di esistere o no? da quest'anno
ha imposto il DIVIETO DI GEMELLAGGIO dopo
parma-sampdoria, ora anche lazio-inter e milan-brescia sono a rischio...
chievo-roma, una delle pochissime trasferte dove non si sono mai verificati
incidenti, a rischio pure quella... i romanisti potranno andare da qualche
parte quest'anno? commentare è pure inutile....". Stefano: "Lazio-Inter
(serie A) del 3/12/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti
nella regione Lombardia; GEMELLAGGIO TRA TIFOSI Chievo
Verona-Roma (Serie A) del 4/12/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai
residenti nella Regione Lazio; MAI TIRATO UN PINOLO TRA QUESTE DUE
TIFOSERIE Milan-Brescia
(Serie A) del 4/12/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti
nella provincia di Brescia; GEMELLAGGIO TRA TIFOSI Portogruaro
S.-Atalanta (Serie B) del 4/12/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai
residenti nella Regione Lombardia; TIFOSI MAI INCONTRATI". Andy:
"Ciao
Lorenzo, sono Andy, apprendo ora che :Chievo Verona-Roma (Serie A) del
4/12/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione
Lazio; lo scorso anno non eravamo proprio pochi a verona e non mi
sembra sia successo nulla... Mi
pare CHIARO che non si vieta per ottenere e mentenere l'ordine pubblico,
ma per dispetto, ripicca, ricatto... mi
chiedo... com'è che c'è chi capisce e cerca di combattere
( con i mezzi a disposizione, traduci boicottaggio della tesera ) e chi
ancora dorme..... .....
MA QUANDO VE SVEJATE???". Più
in generale: "Buongiorno Lorenzo,
come non commentare,e soprattutto mettere in risalto l'ultima decisione
del CASMS? Hai
ragione tu,l'unico posto da cui lanciare la protesta è questo sito
affidandoci a voi avvocati,magari più preparati di noi,per
presentarla a chi di dovere. Naturalmente
sui giornali non c'è alcun accenno a tutto ciò,ma di questo
non mi stupisco. Mi
stupisco di quanto gli ITALIOTI siano inermi davanti a tutto ciò.Davanti
a giornalisti faziosi, che l'anno scorso hanno esaltato la nostra tifoseria
a Verona,che hanno idolatrato il tifo dell'olimpico contro il Bayern,ma
che non appena il "Padrone del Calcio" di turno ordina la linea repressiva,sono
pronti a condannarci e darci dei delinquenti. Mi
stupisco di coloro che,nonostante la situazione,in cui rischiamo di non
poter più entrare in uno stadio, si lasciano abbindolare da Mexes
che scade a Gennaio,Berhami (CHE PERSONALMENTE ANDRO' A CONTESTARE
DA QUANDO SCENDE A FIUMICINO).I giocatori sono passati,passano e continueranno a
passare.La nostra ROMA RESTA,LA NOSTRA CURVA RESTA,LA NOSTRA IDENTITA'
RESTA. Dunque
mi rivoglo ai tesserati,perbenisti,innamorati della Roma..mi fermo qui
perche è meglio... Mi facciano vedere quanto è grande il
loro amore per la Roma a Verona con - 3 gradi,a Cluji e perchè no,anche
a Palermo,(storicamente trasferta per pochi,date le difficoltà logistiche). Io
da Roma-Lecce faccio ORGOGLIOSAMENTE parte dei ragazzi dell'obelisco,che
ci tengo a precisare per chi non lo sapesse,non raccoglie gruppi,ma semplicemente
una linea di pensiero. Linea di pensiere oltranzista,di ragazzi (e non)
che come me hanno preso la decisione di disertare le partite in cui vige
la tessera del tifoso.Sia chiaro che io non rappresento nessuno,solo me
stesso,fiero di non essermi piegato. NON TESSERATO". Dunque,
è chiaro che la decisione di vietare Chievo/Roma, Lazio/Inter, Milan/Brescia
e via dicendo riveste solo carattere ricattatorio, non essendoci problemi
per l'ordine e la sicurezza pubblica: avrete infatti notato che non viene
scritto da alcuna parte quali sarebbero i profili di rischio per le partiote
suddette. Questi signori sperano che i tifosi esasperati dai continui divieti
alla fine mollino. Però noi siamo cocciuti - io sono del Toro, figuriamoci
- e quindi le prossime iniziative, alle quali tutti noi dovremo collaborare,
vedranno: a)
per Chievo Verona/Roma, visto che il nemico numero 2 dell'Osservatorio
(il
primo nemico sono i tifosi che vanno allo stadio e non si fanno la tessera)
è
l'UEFA, cercheremo di sommergerla di e-mail e di fax (meglio il fax
che gli fa consumare carta e non possono disattivare...: più disagevole
per noi, ma è roba di un minuto invece che di 5 secondi) in cui
faremo ancora una volta presente il ricatto che noi tifosi non tesserati
stiamo subendo per il capriccio di un ministro leghista il cui capo dà
dei porci ai romani e in cui chiederemo che da qui fino al 2100 non vengano
assegnati tornei internazionali all'Italia; b)
oltre a ciò, credo che questa protesta debba essere trasmessa
anche alle direzioni dei giornali di regime e ai partiti di regime, di
destra e di sinistra, sempre via fax e via e-mail in modo metodico.
Io preparerò il testo da inviare, ma avrei bisogno di alcuni collaboratori
virtuali che reperiscano tutte le e-mail e i fax dei quotidiani e dei partiti
nazionali; c)
appena avrò studiato, con la collaboratori di illustri professionisti
civilisti, le modalità con cui disdire la tessera del tifoso, aprirò
una pagina informativa dove tutti i tesserati - che ormai avranno capito
di essere stati fregati e che i biglietti li trovano lo stesso - potranno
informarsi su come disdire legittimamente la tessera del tifoso; d)
ora cerco di verificare se è possibile presentare un esposto alla
Procura della Repubblica di Roma per il reato di abuso di ufficio, atteso
che il potere che la legge dà all'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni
Sportive è stato totalmente stravolto e superato, visto che anche
incontri non a rischio vengono vietati per "vendetta" nei confronti delle
tifoserie che hanno detto legittimamente no alla tessera del tifoso ovvero
qualora una tifoseria si sia mal comportata nella partita precedente, trasformando
di fatto l'O.N.M.S. in una sorta di giudice sportivo delle tifoserie che
vieta la partecipazione agli incontri anche in assenza di specifici profili
di rischio per la partita che si deve disputare. Siete
d'accordo su questa linea? 26
novembre 2010: qualche breve aggiornamento
per oggi: "Due
pesi e due misure come al solito. Se quello che stanno facendo gli studenti
in questi ultimi due giorni succedeva negli stadi italiani come minimo facevano
finire il campionato!!!T'immagini se noi andamo con caschi sciarpe e scudi
allo stadio?...e un giornalista di repubblica li ha quasi "esaltati". Invece
noi siamo i soliti facinorosi! Come
sempre alle manifestazioni possono fare quello che cazzo gli pare, come
tentare di entrare nel senato...Non sono punibili di terrorismo come nel
caso dell'assalto alle caserme del 12 novembre?Senza parole. Saluti. P.". Ancora
Lottomatica: "invece
per una volta tanto a me è andata bene.... lunedì
tarda mattinata mi sono recato alla tabaccheria in zona colli albani, dove
mi è stato chiesto addirittura se avevo preferenze sul settore. Rimanendo
un pò "stordito" mi viene consigliato di guardare un poster dello
stadio con le divisioni dei relativi settori. Ancor
più scioccato la gentile ragazza mi dice "Signore, il sistema mi
propone per la curva nord il 46 AD...confermo ??" A
bocca aperta ho fatto cenno di si con la testa ed ecco il mio biglietto
stampato nuovo di pezza. Punti
a sfavore : Avere il codice fiscale ( ??? ), il documento originale, solo
pagamento in contanti e € 1,20 in più che mai come questa volta
sono stati spesi bene. Grazie Lorenzo Lukk". Resta
infatti da capire se si tratta di esercenti inaffidabili o di disposizioni
di Lottomatica... invito tutti a segnaòare gli esercizi di Lottomatica
che falsamente dichiarano che i biglietti per un determinato settore sono
esauriti, in modo da segnalarli alla Lottomatica stessa. Ancora: "Ciao
Lorenzo!!!!!!!!!!!! In
merito alle lamentele rivolte ai punti lottomatica,devo dire che per i
cazzi loro.........Roma-Bayern m'è toccato vederla dalla televisione.Lunedì
mattina mia cugina,è andata in biglietteria ad acquistare 2 tagliandi,
naturalmente uno per me e uno per lei.........Dapprima il problema era
che non mi avrebbe stampato il biglietto perchè invece del mio documento
originale,lei presentava la fotocopia(SEMPRE fatti i biglietti con la fotocopia). Naturalmente,
avevo detto a mia cugina,tramite telefono,intanto, di fare il biglietto
per lei,io lo avrei preso nel pomeriggio(stavo lavorando)con l'originale
del documento.Settore CURVA SUD ingresso 18/21. Dopo
nemmeno un minuto,mi ritelefona dicendomi:curva sud ESAURITA-curva nord
ESAURITA. Non
potendo acquistare i distinti...........Non ho potuto far altro,con immenso
dispiacere, che disertare lo stadio. Così
martedì sera mi metto davanti la tv a guardare la partita(cosa che
ODIO,tale è l'immane rottura davanti alla televisione,ascoltando
incompetenti appecoronati al potere). Dopo
la partita,ero molto felice per il risultato ma l'assenza dagli spalti
mi aveva lasciato l'amaro in bocca,specialmente dopo uno spettacolo simile............. Pensate
a quanto mi rodeva il culo, dopo aver letto che c'è stata gente
che ha comprato il tagliando per la SUD martedì mattina............magari
un occasionale!!!!!!!! Sono
ancora avvelenato...........per i cazzi di chi poi????????????? Spero
che quest'ODISSEA per comprare i biglietti finisca presto............ Un
saluto ed un ringraziamento per tutto il tuo impegno,come sempre.........FORZA
ROMA!!!!!!! Fabio".
*
Le
assurdità dell'art. 9 e della tessera del tifoso: "Ciao
Lorenzo. Faccio
seguito alla tua preziosa collaborazione e consulenza di questi anni per
aggiornarti, come mi hai richiesto, a proposito delle mie vicende di ex diffidato
ma a questo punto non tanto ex... Con
l'introduzione della tessera del tifoso come ti ho raccontato telefonicamente,
anche a xxxxx (sponda yyyyyy) son stato costretto ad aderire al piano puramente
commerciale della società xxxxxx per poter fare l'abbonamento e
risparmiare qualche centinaio di euro che fan sempre comodo (abbonamento
€ 265, quindi costo singola partita 14 euro...prezzo medio singolo
biglietto al botteghino 25 euro). Se nonché, memore del mio DASPO scontato
da novembre 2006 a maggio 2008, ho dovuto compilare il modulo di adesione
correggendo la frase fatidica "sei mai stato sottoposto a....bla
bla bla"
con la "mia" frase" "sono stato sottoposto a...." per provare quantomeno
a vedere se anche senza "requisiti" riuscivo a fare l'abbonamento...ebbene....per
farla breve mi è arrivato l'abbonamento cartaceo, ma non la tessera
(visti i tempi burocratici piuttosto lunghi) che ho provveduto a sfruttare
per le prime 3 partite in casa fino a che è arrivata la comunicazione
alla società xxxxx dalla questura di yyyyy per la quale c'erano
dei motivi ostativi per il rilascio della tessera membership che hanno
costretto la società stessa, nonostante le mie lamentele, a BLOCCARMI
L'ABBONAMENTO SENZA IL RIMBORSO DEI SOLDI SPESI PERCHE' COME ERA SCRITTO
NEL REGOLAMENTO IL RIMBORSO POTEVA AVVENIRE SOLO ENTRO LA PRIMA GIORNATA!?!? Mi
sono lamentato ripetutamente con il soggetto interessato che mi ha suggerito,
"per venirmi incontro", di trovare un'altra persona in possesso della tessera
a cui vendere l'abbonamento in modo che loro possano fare la conversione
di nominatività e consentirmi il recupero dei soldi... Trovata la persona,
il 25 ottobre. sto ancora aspettando adesso che gli arrivi la tessera e
dunque non posso ancora vendere l'abbonamento perché non è
materialmente possibile visto che a partire dalla 3a giornata casalinga
di campionato, l'unico titolo di accesso allo stadio è la CARTA
DI CREDITO/TESSERA DEL "TIFOSO" da loro rilasciata a tutti gli abbonati...
Non solo, ma nonostante le ripetute lamentele del sottoscritto, impossibilitato
a comprarmi normale biglietto
perché risultante ancora titolare di abbonamento, non ho potuto
piu' entrare allo stadio a xxxxxx perché già in possesso
di un titolo di accesso allo
stadio!? Ma visto che siamo in Italia e certe leggi vengono fatte
coi piedi anziché con la testa, ho trovato una scappatoia dicendo
semplicemente che avevo
smarrito la tessera ed ero in possesso del solo abbonamento cartaceo.... così
saltata xxxxx / yyyyy...sono entrato allo stadio nelle "proibitissime"
(per gli angeli non tesserati) partite di xxxxx e xxxxxx in trasferta e
di xxxxxx (xxxx/yyyy)
in casa....approfittando dell'assoluta disorganizzazione di questo ridicolo
sistema (code infinite ai tornelli che non funzionavano, con gente che passava
senza la necessità di esibire la tessera ma agevolati semplicemente
da uno steward che schiacciava un bottone....no comment!?) semplicemente
esibendo l'abbonamento cartaceo che ancora avevo, o al tabaccaio per l'acquisto
del biglietto della trasferta, o allo steward a xxxxx per far girare il tornello... Dopo
una settimana la xxxxxx, a seguito di una mia ennesima email incazzata
dove rivendicavo la mia libertà di tifoso o ultras che sia che aveva
già pagato ampiamente i propri "gravissimi errori", mi chiamava
richiedendo la spedizione dell'abbonamento cartaceo per poter consentire
uno "sblocco materiale" della mia situazione vincolante di abbonato presunto
ma non effettivo e consentirmi così l'acquisto del biglietto....Oggi
finalmente, dopo un mese di agonia, sono riuscito a comprarmi il regolare
biglietto per xxxxx/yyyyy di sabato e sai come??? Semplicemente con
la variazione "fittizia" da parte della società xxxxx, della mia
data di nascita!!! Praticamente risulta ancora abbonato il sig. AB ma non
quello nato a xxxxxx il 12/07/1985 ma un altro presunto nato chissà
dove e chissà quando...ALLUCINANTE!? Questo fino a che non arriverà
la tessera del tifoso alla persona a cui voglio vendere l'abbonamento (mi
hanno detto tempi tra i 30 e i 60 giorni....vergognoso anche questo!?) perché
quel giorno la xxxxxxx, se non succede ancora qualcosa prima, effettuerà
il cambio di nominatività su quel numero seriale e non ci sarà
piu' "alcun
AB" titolare di alcun abbonamento... Per
farla breve comunque, per effetto dell'articolo 9 di cui spero possiate
voi avvocati fare qualcosa per farlo annullare, fino al 2013 (terminati
i 5 anni
previsti dall'ultimo DASPO) non potro' piu' abbonarmi e dovro' spendere
dei bei soldoni che altrimenti avrei risparmiato abbonandomi per poter continuare
a vivere appieno la mia passione calcistica.... Sono
avvilito e incazzato ma non per questo ho intenzione di mollare quindi
ti chiedo gentilmente di informarmi non appena avrai delle novità
sull'argomento che possano aiutarmi a vivere piu' liberamente la mia vita
da ULTRAS...non da delinquente, come superficialmente il sig. Maroni e
la legge italiana vuole disegnare il nostro mondo pensando di risolvere
così i problemi sociali del nostro paese... Un caro saluto, a presto". Considerate
che questo ragazzo ha già scontato la sua diffida.... C'è
molto da dire, poi, su Chievo Verona/Roma "interdetta". Nel silenzio di
tutti i giornali filogovernativi (di qualunque colore essi siano) o filosocietari,
solo tramite questo sito possiamo lanciare la protesta, quantomeno inondando
di mail e fax l'UEFA e gli organi di stampa. Attendo
altre vostre e-mail sull'argomento.
*
I tifosi
del Bayern Monaco appongono una targa per Gabriele Sandri a Badia al Pino: 25
novembre 2010: problema Lottomatica. "Ciao
Lorenzo, ho letto che anche tu per Roma-Bayern hai avuto problemi (come
qualche altro ragazzo nelle precedenti partite di Champions League) per acquistare
i biglietti in curva nord. Io sono andato lunedì 22 mattina, verso
le 9 e mezza, a fare (cercare) di prendere il biglietto per la nord al
punto Lottomatica
dei Colli Portuensi. Bene, la risposta è stata che la nord era esaurita
e non potevo acquistare i biglietti per codesto settore invitandomi ad acquistare
un tagliando per i distinti nord o per la tribuna tevere laterale. Ho
rifiutato per vari motivi: primo perchè non avevo i soldi per acquistare
biglietti in altri settori e poi perchè non credevo assolutamente
alla storiella della nord esaurita (e, sinceramente, non mi convinceva
neanche il ragazzo che me lo avrebbe dovuto vendere). Fatto sta che riprendo
il documento me
ne vado. Ritorno appositamente nello stesso punto lottomatica dopo 3 ore,
richiedo il biglietto per la nord (ma ad un'altra persona rispetto a quella
a cui
l'avevo chiesto precedentemente) e mi viene regolarmente stampato, senza
alcun problema. Sarà che alcuni adetti alla vendita dei biglietti
nelle lottomatica
vogliono farci appositamente spendere di più? Mah, chi potrà
mai saperlo...di certo la cosa si sta facendo abbastanza strana, soprattutto
perchè si ripete in più punti lottomatica e la scusa è
sempre la stessa...i casi della vita....ti saluto, un abbraccio.
Max". Io,
sinceramente, penso male. O è il rivenditore che prova a fregarti,
perché guadagna più di commissione, o Lottomatica è
complice. Adesso
mandiamo una bella lettera a Lottomatica per sapere cosa accade. Poi parte
l'esposto alla Procura della Repubblica. Sempre
al riguardo: "Guarda Lorenzo, ho motivo
di credere che le Lottomatiche vengano prese continuamente per il culo
dalla Roma. Da
una parte il fatto che i Roma Store abbiano maggiore velocità e
maggiori privilegi per la vendita dei biglietti è anche giusto,
essendo Store Ufficiali. Però
mi viene da pensare che le lottomatiche siano veramente snobbate, mi è
successo molte volte che i terminali si sono bloccati inspiegabilmente,
che alcuni settori risultavano terminati per poi essere di nuovo liberi
il giorno dopo (tutto questo nei Roma Store, se proprio deve succedere,
succede ogni 30 partite). O
dalle parti alte della stessa Lottomatica è successo quello che
dici tu ( che mi sembra alquanto losco ) oppure la società potrebbe
anche cercare di dare un po' di efficienza in più alle rivenditorie
periferiche. Complimenti per il sito, Matteo".
Mi
piacerebbe capire da qualche rivenditore Lottomatica, infatti, se sia possibile
quanto tu scrivi. Perché se così è, bypasso direttamente
la Lottomatica e vado al Roma Store. Ancora
Lottomatica: "Ciao
Lorenzo A
proposito di Lottomatica…ecco un’altra testimonianza: il lunedì
pomeriggio precedente a Roma-Bayern mio fratello si reca in ben 4 ricevitorie
Lottomatica e gli viene detto che la curva nord è esaurita e che
sono disponibili solo i distinti e la tevere laterale. Capendo che c’era
qualcosa di strano(le radio avevano lamentato la scarsa vendita di biglietti
circa 28.000 fino alla mattina)decidiamo di aspettare il giorno seguente
ovvero il giorno della partita e veniamo a sapere che i Roma store vendevano
tranquillamente tutti i settori anche le curve nord e sud. Al che circa
verso le 12 riprovo in un’altra Lottomatica nei pressi di S. Pietro ma
l’addetto mi ripete la stessa formula…niente curva nord solo distinti o
tevere.Mi reco a quel punto al Roma store di piazza Colonna dove effettivamente
senza problemi mi stampano le curve nord e a un ragazzo davanti a me anche
la curva sud. Non appena ho i biglietti in mano inveisco subito contro
l’addetto raccontanto che le lottomatiche davano per esaurite le curve…l’addetto
mi risponde allibito che secondo lui non è possibile perché
c’era tanta disponibilità al che non contento torno alla ricevitoria
vicino a S. Pietro e mostrando i biglietti al titolare gli dico ma non
erano esaurite le nord? Siete proprio bravi!!!! Con la coda tra le gambe
cerca di giustificarsi dicendo che è colpa della Roma…!!! MAH!?!
Chi sa chi dice la verità?!?comunque è uno schifo!! Pino".
*
Famiglie
allo stadio: "Della
serie : Riportiamo le famiglie allo stadio, mio zio, rispettabilissimo
oculista di 55 anni si è detto per una volta fammi andare allo stadio
con i miei 3 figli (tutti e 3 minorenni) e cosi è in una pause lavorativa
è andato a (provare) a prendere i biglietti per Roma- Bayern , e
si è fatto rispondere che non poteva comprare piu di un biglietto
e che sarebbe dovuto tornare con tutti e 3 i figli presenti... Ovviamente
non è tornato perche tra il lavoro etc poi andare a raccattare i
3 figli durante una pausa etc etc diventa proibitivo andare allo stadio
per una persona normale che vuole un po di svago ogni tanto... e dunque
se l'è vista su sky... è cosi che MARONI vuole riportare
" le famiglie allo stadio" ?? (oltre tutto avrebbe speso piu di 2 piotte
per na tevere...) mah". La
favola delle "famiglie allo stadio" è una panzana a 360°. E'
infatti assolutamente evidente che rende di più una famiglia alla
TV che non una famiglia allo stadio (che peraltro renderebbe esclusivamente
al proprietario del club e non di una televisione).
*
L'ultimo
articolo, lucidissimo, di Roberto Stracca pubblicato oggi sul Corriere
della Sera.
I
luoghi / In gradinata. RITI (E MITI) GIOVANILI Tifo,
violenza e orgoglio In
curva, tra le ultime tribù Identificati
come nemici, gli ultras sono anche una realtà aggregativa
«Hanno
fatto un deserto e l’hanno chiamato pace». Il vecchio ultras scuote
la testa. Ne ha passate tante, ne ha viste troppe. Ha osservato la sua
curva mutare volto, anticipare, spesso in negativo, i cambiamenti della
società. Ha preso atto che la delinquenza entrava liberamente nel
suo mondo e si accaparrava il business del merchandising mentre i suoi
amici venivano diffidati per aver urlato «mercenario» a un
giocatore svogliato. Ha conosciuto ragazzini raggirati e spinti a far propaganda
politica dagli stessi che poi, indossato il doppiopetto ministeriale, al
tg chiedevano leggi speciali contro di loro. Ha captato che la tensione
stava salendo strategicamente e visto una generazione-cerniera di leader
riconosciuti rasa al suolo per lasciare il territorio a «cani sciolti»
senza regole. Eppure la curva aveva continuato a vivere, gli ultras a essere
una realtà attiva in Italia.
Ora,
però, sente sulla pelle che si è a un punto di non ritorno.
Che nulla sarà come prima. Nessuna bomba intelligente: per combattere
la metastasi hanno deciso di spazzare via anche la parte sana. E così
una storia con tante macchie (ma anche cose belle che un giorno dovranno
essere raccontate) è, forse, vicina al capolinea. Perché
il problema non è solo la contestatissima «tessera del tifoso»
ma la volontà di omologare, di normalizzare, di rendere meno libera
l’ultima forza antagonista della società italiana. Ha ragione lo
scrittore Enrico Brizzi (in Jack Frusciante è uscito dal gruppo):
«Gli ultras hanno rappresentato l’unica realtà aggregativa
che è sopravvissuta negli ultimi 40 anni in Italia». Il partito
è morto, l’oratorio non è che stia così bene, il movimento
studentesco è ormai poco più di una barzelletta. L’antagonismo
in Italia, anche per la necessità di pacificare le piazze dopo i
sanguinosi anni Settanta, ha finito per confinarsi (o essere confinato)
nelle curve degli stadi che per lungo tempo sono state vere e proprie zone
franche, off limits alle forze dell’ordine, extraterritoriali. Per diventare
oggi, in un contrappasso dantesco, un laboratorio di legislazione speciale.
Sia
chiaro: la curva non è un mondo perfetto. Tutt’altro. Fate l’elenco
di tutti i mali contemporanei e ce li troverete. A cominciare, purtroppo,
dalla droga. Dalle canne fricchettone degli anni Settanta alle pasticche
sintetiche degli ultimi tempi: sono tutte passate dalla curva. Centro di
affari diventato troppo grande perché la malavita ne potesse rimanere
fuori. Ma, nonostante tutto, per migliaia e migliaia di ragazzi da Nord
a Sud, l’iniziazione al mondo, la palestra di vita, l’apprendimento delle
norme non scritte del mondo è stato su un muretto o su una balconata.
Tra un fumogeno e un coro politicamente scorretto. Mandata in pensione
la naja obbligatoria, adolescenti o post adolescenti hanno imparato la
gerarchia e il rispetto dei più «vecchi» prendendo l’acqua
su una gradinata o soffrendo fame e sete su un treno topaia.
I
soloni del calcio entertainment non si vogliono rendere conto che se gli
stadi italiani non sono ancora più vuoti e deprimenti di come già
appaiono non è per le loro cavolate d’iniziative promozionali. Tanti
ragazzi e ragazze continuano ad andare in curva, dove la partita s’intravede
più che vedersi, proprio grazie (e solo grazie) agli ultras, per
voler stare insieme, per non rassegnarsi a vivere di solo Facebook, per
un ideale distorto ma un ideale, per fedeltà alla tribù parafrasando
il titolo del romanzo di John King.
Cosa
spinge un tifoso del Torino ad andare a vedere una squadra che colleziona
figure penose da anni e schiera carneadi che rispondono al nome di Di Cesare
e Iunco che magari a gennaio andranno via? L’orgoglio di far parte della
Maratona, una delle curve che hanno fatto la storia del tifo italiano.
Di sentirsi parte di un qualcosa di più grande e di provare a fermare
il tempo, di tornare per 90’ a quando lo stadio era il rito collettivo
della domenica. O, analogamente, che cosa porta, quando le tv satellitari
offrono i dribbling di Messi o le finezze di Robben comodamente lì
sul piccolo schermo, un tifoso della Ternana o del Verona a farsi ore e
ore di viaggio per una partita di Prima divisione e per dei giocatori che
a fine partita neppure li saluteranno? L’appartenenza al proprio gruppo.
Non è che bisogna esserne felici, di ciò, ma prenderne atto
sì: l’ultras ha saputo continuare ad aggregare in una società
liquida e sempre più disgregata.
Nonostante
una pubblicistica che non li aiuta, nonostante siano stati dipinti come
la feccia della società e nei talk show televisivi si trovino attenuanti
non generiche anche ai serial killer ma non per chi, sbagliando, ha dato
un pugno in uno stadio, c’è chi continua a essere ultras, a scegliere
di essere ultras, a vantarsi di essere ultras. E non sono pochi. Stadio
Italia. I conflitti del calcio moderno (curato da Silvano Cacciari e Lorenzo
Giudici, edito da La Casa Usher), ottimo libro in materia, ha spiegato
perfettamente come la società contemporanea ha necessità
del conflitto e di un nemico. E di come questo, a un certo punto in Italia,
sia stato individuato nell’ultras.
E
gli ultras italiani hanno avuto una colpa primaria: quella di essere usciti,
metaforicamente, dallo stadio. Fin quando si sono picchiati per un rigore
non dato o per uno striscione rubato, non è mai fregato niente a
nessuno. Ma quando hanno cominciato a elaborare un loro pensiero, una mentalità
(che non è di destra né di sinistra, anche se simbolicamente
e retoricamente ha forti richiami con l’estrema destra), allora sì
che hanno cominciato a dare fastidio. Quando hanno fatto gli striscioni
per chiedere case per i non salariati, difendere gli operai messi in cassa
integrazione, esaltare i pompieri che salvavano le vite dopo un terremoto,
urlato contro la speculazione di chi vuole costruire gli stadi e chiesto
giustizia per i bambini vittime di crimini efferati, hanno spaventato.
Avevano i numeri (da far invidia a tanti leader politici, generali senza
truppe), consenso (persone, non solo giovanissimi, disposti a seguirli)
e ribalta (il sempre maggior numero di telecamere dentro gli stadi).
E
hanno firmato la loro condanna. Perché in una società omologata
e assopita chi non pensa che la vita sia partecipare a un reality spaventa.
Ecco, allora, la voglia se non di eliminare l’ultras, di assimilarlo. Una
battaglia vinta perché dall’altra parte non c’è un movimento
coeso. «I colori ci dividono, la mentalità ci unisce»,
ripetono gli ultras sui forum. Ma le divisioni, le rivalità, gli
antagonismi non sopiti fra le curve (e all’interno delle stesse curve)
li hanno resi più facilmente vulnerabili. E i loro autogol rischiano
di sentenziarne la sconfitta. Come le molotov contro il ministro Maroni
che hanno finito per colpire chi appoggiava pacificamente la contestazione
alla tessera del tifoso per motivi ideologici.
C’è,
infatti, chi dice che lo stadio non sia che una prova. Che dopo i tornelli
ai cancelli degli impianti sono arrivati quelli voluti nella pubblica amministrazione
ideati dal ministro Brunetta. E che la «tessera dello studente»
non sia altro che la tappa successiva della «tessera del tifoso».
Certo è che gli stadi cambieranno: si avvicineranno a un circo o
un cinema, dove si vede uno spettacolo e non ci si affeziona a luoghi e
cose. Sicuramente a molti piacerà. A chi ha vissuto, amato, palpitato,
sbagliato sugli spalti, no. «Se avessi 15 anni oggi - confessa il
vecchio ultras - non so se entrerei e vivrei una curva come l’ho vissuta
io». Ed è l’unica volta che guardando la sua carta d’identità
non si arrabbia e si sente fortunato.
TdT:
"Salve
sono un tifoso del Napoli residente a Modena e possessore della tanto voluta
tessera del tifoso da parte del Ministro Maroni. Vi
scrivo per spiegarvi la mia situazione. Domenica 28/11/2010 ci sarà
la partita Udinese Napoli ad Udine, ed io residente a Modena non riesco
ad acquistare il biglietto per il settore ospiti in quanto le banche abilitate
alla vendita dei biglietti si trovano in Friuli Venezia Giulia o a Napoli.
Non credo sia giusto, tempo e soldi permettendo, fare tanti chilometri
due volte (un viaggio per acquistare il biglietto e un viaggio per la partita).
Ma la cosa più assurda è che mi è stato riferito dall'Udinese
calcio che potrò acquistare il biglietto il giorno della partita.
Assurda in quanto potrò acquistare qualsiasi settore dello stadio
ad eccezione del settore ospiti!! Se questo non è un controsenso!!!!!!!
Il sig. Maroni ha tanto voluto la tessera del tifoso per la sicurezza negli
stadi. Questa per me e non solo non è per niente sicurezza negli
stadi anzi, domenica andrò ad Udine insieme al mio gruppo di amici
e faremo il biglietto per la curva sud, ciò significa che saremo
a contatto con i tifosi della squadra avversaria. Sig. Maroni questa è
sicurezza negli stadi? Io non credo..... ( senza togliere la civiltà
della città di Udine)" Lettera firmata. V.B." 24
novembre 2010: in linea le foto di Roma/Bayern
Monaco. Per
la completezza del sito, non ho i biglietti di Basilea/Roma e Juventus/Roma.
Se qualcuno li ha li può inviare via mail? Analogamente,
non ho letto Il Romanista del 21 novembre, in cui c'è il tabellino
con le esatte presenze di Roma/Udinese... chi me lo fa sapere? Per
finire. Ho avuto diverse segnalazioni su degli strani giochetti coni biglietti. Per
Roma/Bayern sono andato lunedì 22, tardo pomeriggio, a una Lottomatica
e lì mi hanno detto che i biglietti di Curva Nord erano esauriti.
Per questa ragione ho preso una Tevere Laterale anche se poi sono andato
in Monte Mario Top perché, per una volta, ho usufruito di un biglietto
omaggio. Fatto
sta che il giorno stesso della partita il settore Curva Nord veniva regolarmente
venduto ai Roma Store. Non
sarà che la Lottomatica per guadagnare di più fa dire che
i biglietti più economici sono finiti? 23
novembre 2010: in attesa di Roma/Bayern
Monaco, le cui foto saranno on line in tardissima serata, ecco qui,
in anteprima l'intervista rilasciata da un appartenenente alla Polizia
di Stato a Daniele Lo Monaco de "Rivista Romanista". Diffondetelo ovunque,
perché fotografa la realtà.
Rivista Romanista,
dicembre 2010 di Daniele Lo
Monaco DISORDINE
PUBBLICO
La
segnalazione ci è stata fatta pervenire in forma strettamente confidenziale. La
lettera, partendo da alcuni complimenti per le modalità con cui
la nostra attività giornalistica veniva
svolta, toccava poi alcuni punti interessanti per le tematiche da sempre
affrontate da Rivista
Romanista e si concludeva più o meno così: “Comprendo
benissimo in quale situazione di abbrutimento
culturale e di principi si trovi il nostro Paese e sono peraltro consapevole
di quanto sia arduo per i cittadini per bene rischiare in prima persona
per provare a cambiare qualcosa. Lei certamente ha questo coraggio e lo
dimostra nei suoi articoli. Per comprensibili motivi, non desidero chiarire
in questa sede tutte le questioni di cui vorrei parlarle, ma lo farò
sicuramente se riterrà di
volermi incontrare personalmente”. Così,
qualche giorno dopo, il vostro cronista ha ritenuto opportuno incontrare
l’autore della missiva, dopo essersi accertato della sua identità
e del suo ruolo assolutamente non marginale nell’attività di ordine
pubblico con decennale esperienza di comandi allo stadio Olimpico di Roma.
Di fronte, nel tavolino del bar scelto per l’incontro, siede un signore
di mezza età, graduato della Polizia di Stato, pronto ad aprire
il sacco dei suoi segreti, con una sola inevitabile garanzia: l’anonimato.
“Se
denunciassi tutto con il mio nome e il mio cognome, farei un servizio migliore
alla società civile, ma sarei
chiamato a render conto di tutti i reati a cui ho assistito negli anni
e che per omertà, per non mettere nei guai dei colleghi, non ho
denunciato. Il senso del mio incontro con lei oggi, invece, dovrebbe servire
unicamente da monito per il prossimo futuro. A Roma è stato da poco
nominato questore
il dottor Tagliente, la mia speranza è che lui sappia dare una svolta
all’attività della sicurezza e dell’ordine pubblico allo stadio
Olimpico, a far finire questo schifo. C’è molto da lavorare”. Perché
ci ha chiamato? “Perché
sono convinto che un buon poliziotto debba svolgere la sua attività
tenendo sempre ben presenti
i diritti e il rispetto di ogni cittadino. Purtroppo questo non accade
più”. Da
parte dei poliziotti? “No,
principalmente di chi li guida”. Può
spiegarsi meglio? “Sul
vostro giornale avete già trattato il caso Gugliotta. A che cosa
crede sia dovuto?”. Beh,
nervi scoperti, impreparazione fisica, tecnica e psicologica, rambismo,
abuso di potere. O no? “Per
me molto più semplicemente parliamo di gestione dell’ordine pubblico
insensata. Prima magari si chiede ai poliziotti che vanno per strada di
far finta di non vedere, di usare buon senso, di chiudere un occhio, poi
all’improvviso, magari perché arriva una telefonata allarmata dall’alto,
non scrivere niente”. E
di fronte a qualche deriva di questo tipo, un poliziotto onesto e corretto
non potrebbe opporsi o farlo presente ai superiori? “C’è
un meccanismo tale nella strutturazione interna che il denunciante rischierebbe
lui un procedimento disciplinare. Ho letto sulla sua rivista l’intervista
a Michelangelo Fournier: quando lui parlò di macelleria messicana
a Genova in pochi glielo perdonarono nel corpo”. C’è
una parola precisa per tutto questo e si usa nel gergo mafioso: omertà. “Il
nostro sistema non è mafioso, ma il principio è identico.
Ci sono pochissime tutele per chi volesse comportarsi secondo la legge”. Ritiene
che la gestione del Ministro Maroni incentivi queste derive? “Guardi,
la riforma della smilitarizzazione della Polizia di Stato del 1981 era
mossa proprio dal tentativo di riavvicinare la gente all’istituzione. Qui
invece mi pare che si vada nella direzione opposta e evidentemente le responsabilità
partono sempre dall’alto. Una polizia realmente trasparente non la vuole
nessuno. Quel che è successo, ad esempio, con la ragazza marocchina
nelle grazie del presidente del Consiglio, e con le varie telefonate da
gabinetti e questure lo fa capire chiaramente”. A
suo giudizio, l’Arma dei Carabinieri in questo senso garantisce maggior
senso civico? “Il
mio parere? Se la Ruby fosse stata fermata dai Carabinieri, di questa storia
non si sarebbe mai saputo
niente. I carabinieri sanno essere ancora più rigidi nel difendere
i propri territori. L’unica
certezza è che chi gestisce l’ordine pubblico in realtà cerca
semplicemente di portare a termine il
proprio compito senza troppi danni. Ma della sicurezza del cittadino non
gli importa niente”. È
un’accusa gravissima. “È
solo il mio pensiero. Nel calcio, ad esempio, le complicità sono
diffuse ad ogni livello. Con le società, con i tifosi, con i politici.
È un carrozzone che muove molte carriere”. Ci
faccia capire. Che tipo di complicità può esserci tra i gestori
dell’ordine pubblico e le tifoserie? “Mi
pare evidente. Un questore dura al massimo un paio d’anni, poi sa di poter
puntare alla poltrona di
prefetto, in quel periodo deve solo far passare il tempo senza creare troppi
danni”. E
quindi si impegnerà per far rispettare l’ordine secondo direttive
comuni a tutti i questori. “Il
contrario. Lui deve fare bella figura e non combinare casini. Magari può
essere conveniente stringere accordi con i capi ultras, se poi quando finisce
la tregua il nuovo questore si trova situazione
infuocate chissenefrega. Così finché comandi tu lasci che
gli ultrà curino i loro business, a
volte chiudi un occhio se qualcuno fa qualche cazzata, gli fai entrare
lo striscione a patto che non vi siano insulti contro il Ministro degli
Interni, sennò addio carriera, in sostanza riconosci un ruolo ai
capitifosi, a volte proteggendo anche chi fa da tramite, come certi imbonitori
radiofonici. Addirittura alcuni vengono foraggiati, tanto esistono i fondi
per gli informatori che non necessitano di alcuna autorizzazione. Tutto
finalizzato al quieto vivere”. E
le denunce che fioccano? E i daspo? “Ma
quelli sono per i pesci piccoli. Per i teppistelli che si fanno beccare
come polli. Lo peschi col fumogeno
e lo tieni fuori dagli stadi. Ma se un fumogeno lo prendi a un protetto,
allora chiudi un occhio, e il sequestro è contro ignoti”. La
legge sugli stadi, insomma, non funziona. “Fa
ridere. Secondo lei uno steward può assumere le funzioni di pubblico
ufficiale? Per trenta euro lorde un ragazzotto mandato a svolgere questa
funzione in uno stadio secondo lei si mette a perquisire
o a far accomodare fuori dai cancelli chi si comporta male? Senza alcuna
tutela che hanno
i veri pubblici ufficiali? E quindi col rischio che quello che magari hai
fatto arrestare ti venga a
prendere sotto casa il giorno dopo? Follia pura. Semmai dovrebbero fare
come a Milano: lì i club pagano società private che garantiscono
professionalità perfettamente addestrate. Ma allora bisogna pagarli
profumatamente. Qui da noi gli si danno quattro soldi. Noi ne abbiamo arrestato
uno
una volta che ha difeso un sospetto ostacolando l’inseguimento dei poliziotti… Per
non dire di quando tra gli steward abbiamo riconosciuto a volte anche personale
della Protezione Civile. Ma chi li pagava quelli? Misteri italiani”. Con
le società che compromessi si fanno? “Le
società hanno tutto l’interesse a mantenersi certi rapporti. Così
regalano ogni volta centinaia e
centinaia di ingressi per ogni partita. Senza considerare le tessere non
nominative delle forze dell’ordine
che dovrebbero essere accompagnate dal tesserino di riconoscimento e invece
servono a
far entrare quasi sempre gli amici degli amici”. Nessuno
controlla? “Quando
mai? C’è addirittura un dirigente del commissariato costretto a
star all’ingresso allo stadio solo per garantire l’accesso di chi non avrebbe
alcun titolo per entrare. In sostanza, si entra allo stadio o con i biglietti
omaggio elargiti dalle società, o con i tesserini ma anche senza
alcun controllo. In totale, diverse centinaia di ingressi. Tra cui ristoratori,
macellai, giornalai, parenti, amici, conoscenti, questuanti, portaborse
e via degenerando, tutti amici degli amici. Quando Roma e Lazio vanno bene
in campionato
sono dolori, le richieste aumentano”. E
dove siedono? “Ovunque.
Non ha mai visto bambini nel settore Autorità, quello destinato,
per l’appunto, solo alle autorità? E poi in Tribuna d’onore, in
Monte Mario e ovviamente sulle scalette. Non si chiede perché le
scale delle nostre tribune sono sempre occupate?”. In
Inghilterra sono sempre sgombre… “Lì
la prassi del “Mi fai entrare?” è sconosciuta. È una questione
culturale. Da noi il biglietto omaggio è un must. Chi ne beneficia
spesso se ne potrebbe permettere decine a pagamento. Ma è molto
trendy scroccarlo. E non parliamo dei concerti…”. Che
interesse hanno le società di calcio a rinunciare a tanti ingressi
a pagamento? “Intanto
i rapporti personali con le istituzioni che poi sanno essere riconoscenti.
E poi quando bisogna prendere le decisioni sull’ordine pubblico le società
molto spesso hanno delle richieste che poi vengono esaudite, magari sull’orario
di inizio. Potere per il potere. Ho visto con i miei occhi dirigenti e
politici umiliarsi
per avere una maglietta firmata di un giocatore. Alcuni hanno persino accesso
al campo”. Torna
in mente l’ultima giornata di tre campionati fa, quando la Roma si giocò
lo scudetto a Catania e il Catania si giocava la salvezza. Sul campo c’erano
centinaia di persone, capi ultras gestivano la sicurezza in curva, i romanisti
in campo furono minacciati di morte: dall’inchiesta non uscì niente,
il Catania fu multato dopo una rapida inchiesta federale per 15000 euro. “Perfetta
triangolazione di rapporti società, tifosi, istituzioni politiche
e calcistiche…”. Torniamo
ai compromessi. Quali sono quelli che riguardano i politici? “La
carriera è interesse di tutti. E si sa che in questo campo le protezioni
politiche per fare passi avanti
sono fondamentali”. Possibile
che nessuno fa mai carriera per bravura? “Diciamo
in casi molto limitati”. E
la tessera del tifoso? “Un
palliativo buono per gli istituti di credito che è servito solo
a mascherare il flop del decreto sugli
stadi. Tutti gli esperti di ordine pubblico sanno che è solo una
presa in giro”. Ma
Maroni sbandiera il calo degli incidenti. “Sì,
certo, tanto ormai allo stadio non va più nessuno”. Dal
provvedimento della tessera non si torna indietro? “Finché
ci sarà Maroni al ministero no. Si è speso troppo per questo
provvedimento. Lei saprà che tutte le società erano contrarie
alla tessera, ma sono state sostanzialmente costrette a piegarsi, pena
l’agibilità degli stadi”. Ma
l’Olimpico ora è a norma? “Ovviamente
no. Ma a forza di deroghe si continua a chiudere un occhio”. Le
telecamere che vengono monitorate nella grande sala controllo sopra la
Monte Mario coprono bene tutti gli spalti? “Non
proprio ovunque, ma già è un bel passo avanti. Il fatto è
che certi servizi sono davvero costosi. Anche
il posto di Polizia all’Olimpico è inadeguato. È piccolo,
stretto, doveva essere ampliato da tempo, ma poi si sa come vanno queste
cose”. Ci
sono celle di sicurezza? “Due,
ma non sono omologate come tali, diciamo che servono per un primo intervento.
E se dentro ci stanno quattro-cinque tifosi viene pure a mancare l’aria,
non c’è neanche una finestra”. Torniamo
a Roma. Il derby è andato bene. “Si
vede che il questore ha fatto le cose per bene, non consentendo ai tifosi
a rischio di poter accedere alla Tribuna Tevere e l’orario pomeridiano
ha favorito la tranquillità. L’anno scorso i presidenti avevano
preteso di vendere i biglietti della Tevere”. È
stato un successo del nuovo questore? “Si
vede che ci teneva a dare un segnale forte, anche con l’operatività
del daspo immediato. Ne sono stati conferiti nove”. Alla
vigilia sul Messaggero erano uscite notizie riguardo un’informativa giunta
alla Digos, su possibili regolamenti di conti interni alla Curva Nord con
complicità della tifoseria napoletana. “Diciamo
che sono cose che prima di un derby escono spesso, così se poi gli
incidenti accadono si
può dire che era stato lanciato l’allarme e se non accadono significa
che ha funzionato l’opera di prevenzione”. Sembra
come quei rinvenimenti di armi nei giardini intorno allo stadio o dentro
le macchine parcheggiate la notte prima di un big-match. “Se
avvengono dentro le macchine non può esserci dubbio, la macchina
a qualcuno deve appartenere, non si scherza su certi dettagli. Se invece
il ritrovamento è all’interno di un sacco… qualche dubbio sulla
reale provenienza del materiale è lecito…”. Ma
insomma se si volesse mantenere un po’ di ottimismo per il futuro questa
intervista non concede molte chances. “Io
spero nel nuovo questore. Ma finché chi si comporta male continua
ad avere la certezza che sia intoccabile
non si può essere ottimisti”. Si
riferisce a qello che è successo con Gabriele Sandri? “Quella
è stata una brutta storia oltretutto gestita malissimo. Mi pare
evidente che il collega non abbia
sparato per ammazzare, ma il suo errore è stato grave e i tentativi
di copertuna successivi hanno
aggravato la condizione dolorosa. Se posso permettermi una valutazione
personale, le dico
anche che capisco poco il desiderio di vendetta così forte. Non
dei parenti, non mi permetterei mai. Ma dei tifosi di tutta Italia. Così
non si risolve niente”. Quanto
guadagna un poliziotto? “Una
miseria. Se va bene e fai un po’ di straordinari arrivi ai 1500 euro. Poi
ci si stupisce del tasso di
suicidio così alto. È anche provato che il turno in quinta
crea scompensi fisiologici”. Che
cos’è il turno in quinta? “I
nostri turni sono fatti così: si lavora dalle 19-24, poi il giorno
dopo dalle 13 alle 19, poi il giorno dopo
dalle 7 alle 13 e poi da mezzanotte alle 7. Si chiama turno in quinta.
E determina disequilibri”. La
bella realtà che si vede in fiction tipo “Distretto di polizia”
è pura finzione? “Io
vedo solo continue mortificazioni, mogli incazzate, figli che non si vedono
mai e turni sempre più
lunghi di straordinari per poter incassare qualche euro in più”. Un’ultima
curiosità. La sera dell’assalto alle caserme la ricorda? Che idea
se n’è fatta? “Ricordo
bene tutto e non mi abbandona un’idea: che quella sera si è trattato
di un attacco premeditato e organizzato politicamente. C’erano gruppi troppo
omogenei abilissimi nella guerriglia urbana, con tecniche vere, pronti
a gestire situazioni pesantissime, che ad un certo punto sono spariti simultaneamente.
E quando noi chiamavano ai piani alti per sapere qualcosa nessuno si faceva
trovare al telefono. E i nostri capi che non arrivavano. Troppo strano,
tutto troppo strano”. Ma
qualcuno è stato arrestato. “Qualcuno
che è rimasto col cerino in mano. Magari senza capire troppo bene
in che cosa era stato coinvolto…”.
E quindi,
in questa nuova ottica, andiamo a vedere la verità di Vicenza/Padova
raccontata dai padovani. "L'ITALIA
NON E' UNO STIVALE, E' UN ANFIBIO DI CELERINO..." (cit.). Per
raccontare Vicenza-Padova bisogna partire dalla fine, da quella carica
che ha chiuso una giornata che voleva essere pacifica e che tale non è
stata
non certo per colpa dei Ragazzi della Fattori, ma sopratutto a causa dell'ottusità
di chi prende decisioni relative all'ordine pubblico in quella città
e per la voglia di "scontro a tutti i costi" che anima in genere i reparti
antisommossa della Polizia. Sui giornali ovviamente si sono lette alcune
inesattezze, secondo me con fonte la questura vicentina. E' utile allora
fare una cosa che non si fa mai: ascoltare anche l'altra campana, a maggior
ragione visto che poi sono quelli che pagano (e non solo in termini giudiziari...
secondo voi gli stipendi a chi faceva il servizio d'ordine non vengono
dalle nostre tasse?). Venerdì
sera a fine primo tempo una delegazione di Ragazzi della Fattori si incontra
col presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck, consegnandogli
la cifra raccolta per gli alluvionati di Vicenza e Provincia. Questo è
stato il nostro contributo al derby, che "qualcun altro" ha voluto sporcare
forse perchè l'opinione pubblica deve continuare a pensare che Ultras
è sinonimo di delinquente. Altrimenti non si spiegano articoli pieni
di stronzate come questo. Sarebbe bello conoscerne l'autore e metterlo
a confronto, ma chi in genere scrive questi articoli è troppo vile
per sostenere le proprie tesi in pubblico. E così, subito dopo aver
consegnato il nostro contributo ed aver ripreso la strada per tornare alle
nostre auto, parte la carica della celere. In quel momento mi trovo davanti
al corteo, quando sento la gente protestare ed urlare verso la polizia.
Mi giro e vedo i celerini che iniziano a spingere con gli scudi la gente,
qualcuno distribuisce qualche manganellata, dopodichè partono alla
carica. Non sento nessun petardo, e men che meno lancio di bottiglie come
si è detto: tutti stavano semplicemente tornando verso casa. Tutto
quello che dirò qua non si tratta di cose viste dai miei occhi,
in quanto me ne stavo il più lontano possibile dalla celere ed il
mio unico pensiero era raggiungere l'auto ed andarmene il prima possibile,
ma ho avuto modo di vedermi più di qualche video girato da molti
tifosi biancoscudati, che hanno documentato molto bene gli abusi subiti.
I primi ragazzi vengono presi fra Viale Margherita e Corso Padova: si vede
benissimo un ragazzo che stava bevendosi una birra in tranquillità,
nemmeno si era accorto della carica, che viene raggiunto da un agente,
si vede strappare la lattina dalle mani ed in pochi secondo si trova una
decina di agenti sopra che lo massacrano a ginocchiate, manganellate e
colpi di scudo. Un altro viene sgambettato e finisce a terra spaccandosi
la testa su un marciapiede. Pure i clienti di un Kebab in Corso Padova
vengono colpiti dalle manganellate. La gente cerca di difendersi come può.
I celerini però giocano, e per esperienza posso dirvi che se fosse
vero che dei loro colleghi erano stati feriti dallo scoppio di un petardo
(come detto inizialmente), non avrebbero giocato: sarebbero partiti semplicemente
con la limpida intenzione di spaccare le ossa a tutti! Invece li stavano
proprio giocando. Bastonavano, poi lasciavano che la gente corresse per
un pò, davano una decina di metri di vantaggio e partivano alla
carica. Si divertivano, eccome se si divertivano. Non ascoltavano nemmeno
gli ordini della Digos di Vicenza e di Padova, che gli urlavano di stare
fermi. Caricavano e basta. Alla fine il nostro corteo si divide (grave
errore) e la parte dove ero io finisce in una stradina stretta. Li ho pensato
seriamente che ci avrebbero fatto la festa, invece si sono limitati a provocare.
A quel punto ho capito che volevano solo giocare. Solito corollario: spintoni,
tentativi di sgambetto alla gente che cammina, agenti indemoniati che ci
urlano "Conigli!". Non lo fanno sempre, lo ha visto tutta Italia circa
un mese fa... Alla fine riusciamo a tornare al Parco Città e prendiamo
le auto per tornare a casa. A tutt'oggi non ho notizie del ragazzo arrestato
nè di altri fermati. Spero solo che stiano tutti bene... Detto
questo mi sembra opportuno fare delle valutazioni in qualità di
osservatore: 1-Stadio
Menti semivuoto, poco più di 200 tifosi ospiti (contro gli oltre
1.500 dello scorso anno), poco tifo, serata fredda... e fuori scontri fra
tifosi e polizia... sono questi i risultati della Tessera del Tifoso che
doveva eliminare la violenza? Complimenti, bei risultati... 2-Credo
che anche i sassi abbiano capito che se ci avessero lasciato fare la nostra
bella trasferta non sarebbe successo nulla. Entravamo allo stadio, guardavamo
la nostra partita e tornavamo a casa in tranquillità. Visto che
così non è stato mi chiedo: che interesse avevano a far si
che un venerdì sera calcistico si trasformasse in guerriglia? 3-Gli
scontri me li aspettavo, vista la situazione che si era creata... Visto
che sono anni che lo stato reprime invano, e più reprime e più
la gente si incazza e si impunta sulle sue posizioni, non sarebbe meglio
rivedere un pò il tutto? 4-Mi
chiedo se alle società calcistiche vadano bene queste situazioni...
No perchè o continuiamo a prenderci in giro o ammettiamo una volta
per tutte (non è un appello che rivolgo a Maroni visto che sembra
non arrivarci proprio) il fallimento di questa politica, che sta svuotando
gli stadi e col cazzo che sta avvicinando le famiglie. Se nemmeno a loro
sta bene tutto ciò, è ora che comincino ad esporsi, in prima
fila, alzando la voce. Contro la Tessera del Tifoso, contro il Casms (proprio
ieri ragionavo sul fatto che hanno messo i servizi segreti dietro agli
ultras, cioè a una delle cose che fa più rumore in assoluto...
Ma chi cazzo c'è al Casms, gente che devono far lavorare per forza?)
e contro i divieti e le limitazioni. Diversamente non solo non se ne uscirà
mai ma nemmeno si risolverà ne si migliorerà neppure leggermente
la situazione... 5-Ai
giornalisti dico solo tre cose: a) Piantatela di copiare parola per parola
i comunicati della questura e se volete capire le notizie scendete in strada
ed informatevi; b) Invece di infarcire i vostri articoli di stronzate cominciate
ad essere critici ed a porvi domande a 360°; c) La tessera del tifoso
non è una legge, una volta per tutte! PASSEGGIATA
DI UN VENERDI' SERA. Per il resto la trasferta era venuta molto bene. Più
di 300 ragazzi avevano risposto all'appello. Partenza all'Euganeo e ritrovo
a Parco Città di Vicenza evitando scorte e scortine. L'obiettivo
è arrivare davanti al Menti e sostenere i biancoscudati da fuori.
Pure la polizia è sorpresa dai numeri messi in campo, bastava vedere
la faccia di un agente della Digos in macchina parcheggiato li nella zona.
Dopo dieci minuti di cammino ci vediamo la strada sbarrata da alcuni cellulari
della celere, che scende molto nervosamente e già armata. C'è
un pò di tensione ma teniamo tutti i nervi saldi e la testa sulle
spalle. Il cammino prosegue fra i cori, siamo praticamente padroni delle
strade di Vicenza. I miagolantes tentano anche un approccio, ma sono costretti
a girare i tacchi e correre via. Ennesima dimostrazione di quanto siano
chiacchieroni. Poi l'arrivo allo stadio, il tifo da fuori. E la consegna
dei fondi per gli alluvionati. Il resto l'avete letto poco sopra. A
tutti i Ragazzi della Fattori: siamo una bellissima realtà a livello
di tifoseria. Ora sicuramente ci vedremo vietare le trasferte ed altre
amenità simili per una situazione mai voluta da noi. Teniamo duro,
e continuiamo per la nostra strada. La ragione è nostra, il disagio
tutto loro... Ai
miagolantes non abbiamo proprio più nulla da dimostrare, che continuino
pure a dire le loro stronzate. I fatti, da vent'anni a questa parte, non
gli danno minimamente ragione... A
tutti: chi ha video dei casini ci contatti a lapadovabene@hotmail.it Grazie". http://millenovecentodieci.blogspot.com/2010/11/vicenza-away.html#links
*
E naturalmente
anche Treviso/Venezia non è da meno:
Treviso.
Tifosi bloccati, polizia denuncia Trenitalia:
«Ha commesso due reati» Accusati due
dirigenti per i veneziani fermati a Preganziol «I biglietti
non pagati? Un caso che si poteva risolvere dopo»
TREVISO
(22 novembre) - Sarà Trenitalia a rispondere del convoglio rimasto
bloccato sabato pomeriggio alla stazione di Preganziol nei momenti di tensione
per la disputa del derby Treviso-Venezia. Dalla Digos partirà infatti
oggi una segnalazione alla Procura nei confronti del dirigente compartimentale
di Trenitalia. Due i reati che vengono ipotizzati: interruzione di pubblico
servizio e inosservanza di un ordine impartito dall’autorità di
pubblica sicurezza. L’iniziativa è del questore, Carmine Damiano,
che giudica l’accaduto incomprensibile. Si
erano sudate sette camice per evitare il peggio alla città di Treviso,
dirottando i centocinquanta tifosi veneziani nella stazione di Preganziol.
E proprio quando, dopo ore di estenuanti negoziati, si era arrivati a convincerli
a salire su un convoglio per ritornarsene indietro, Trenitalia s’era impuntata
negando il fischio di partenza perchè alcuni ultrà non intendevano
pagare il biglietto. Solo l’intervento del sindaco Sergio Marton, deciso
a pagare di tasca propria il biglietto, pur di liberare la stazione, aveva
risolto la faccenda. Complimenti
del questore al primo cittadino di Preganziol e fulmini all’indirizzo di
Trenitalia che per poco non rompeva le uova nel paniere: «Se ne sono
infischiati della disposizione impartita da un funzionario di polizia.
Il treno, che era in piena sicurezza, è rimasto bloccato per un’ora
e mezza tra le proteste dei viaggiatori e con le conseguenze che poi ne
sono derivate sul traffico di linea. Ora, profilandosi un paio di reati,
ne risponderanno alla Procura», sbotta il questore. Che aggiunge:
«Quei tifosi li avevamo già identificati quando abbiamo fatto
fermare il treno alla stazione di Preganziol. Quindi la questione del pagamento
del biglietto poteva essere risolta in un secondo momento anche con l’ausilio
dei nostri filmati». Valeva proprio la pena impuntarsi per una manciata
di di euro? «Lo stabilirà il magistrato, al quale è
stato pure segnalato il referente di Trenitalia presente sul posto». Quanto
poi alla presenza di un gruppo, per altro civilissimo, di tifosi del Venezia,
giunti da Preganziol ed entrato allo stadio con regolare biglietto, in
questura si sorride. Era l’orda che volevano fermare. «E ci siamo
riusciti». Ora,
nel premettere che tutto questo è accaduto grazie alla ridicolaggine
della tessera del tifoso, concordo per una volta con il Questore: se un
cittadino non paga il biglietto del treno - e dovrebbe pagarlo, è
ovvio - riceve una multa a casa. Cosa distingue il tifoso dal cittadino?
Se la Polizia ha identificato tutti i soggetti che non hanno pagato il
biglietto, per quale ragione fermare un treno? Ne risponda Trenitalia,
che da quando siede al tavolo dell'O.N.M.S. si è arrogata anche
poteri di ordine pubblico.
*
Anche
Repubblica prende posizione:
Tessera
"contro" il tifoso Maroni,
adesso che farà?
Egregio
Ministro Roberto Maroni, scusi se insistiamo ma la tessera del tifoso,
così com'è, è del tutto inutile. Non solo: penalizza
le persone per bene, i padri di famiglia (come da numerose lettere che
ci stanno arrivando). Non è vero che è servita per debellare
la violenza negli stadi: già lo scorso anno c'era stato un calo
di incidenti e se adesso la situazione è migliorata (ed è
vero che è migliorata) il merito principale è della maggiore
attenzione e organizzazione di alcune questure. Mi riferisco in particolar
modo a quella di Roma: si sono disputate partite delicate come il derby
e Lazio-Napoli senza incidenti (inoltre rispetto allo scorso anno sono
raddoppiati i Daspo). Si è disputato il derby di Sicilia, Palermo-Catania,
con la presenza dei tifosi etnei: merito del comportamento dei tifosi,
delle due questure e anche dei presidenti Zamparini e Pulvirenti. La tessera
del tifoso che c'entra? Niente, egregio Ministro: anche perché di
fatto i questori l'hanno abolita, non ne tengono assolutamente conto. Altrimenti
avrebbero problemi ancora maggiori di quelli che già hanno. Soprattutto
con le trasferte dove il settore riservato alle tifoserie ospiti (quelle
con tessera del tifoso) è quasi sempre deserto mentre i tifosi non
tesserati si mischiano con i sostenitori di casa, creando (a volte) grossi
problemi. Se ne è accorto lo stesso Maroni (era ora...): "Stiamo
monitorando queste situazioni, dobbiamo intervenire sugli irriducibili
che non vogliono la tessera e vanno in
trasferta ma non siedono nel settore ospiti: ma nel complesso i risultati
sono positivi". Gli irriducibili, come li chiama Maroni, sono la stragrande
maggioranza dei tifosi che vanno in trasferta: che facciamo, li lasciamo
a casa? Intervenuto
ai microfoni de La Politica nel Pallone di Gr Parlamento, Maroni ha annunciato
anche l'intenzione di voler inserire la legge sugli stadi nel decreto sicurezza:
"Ho presentato il decreto per la sicurezza stadi che prevede l'estensione
della flagranza differita, poi c'è la legge sugli stadi che è
ferma in Parlamento da troppo tempo e non si capisce perché: spero
di inserire questo pacchetto in sede di conversione del decreto". La legge
adesso è all'esame della commissione cultura della Camera: va avanti
con lentezza esasperante dall'11 maggio scorso. "Gli stadi di proprietà
aiuterebbero anche sul fronte della sicurezza", ha detto Maroni: e ha ragione
ma non sembra che i club siano particolarmente preoccupati, a parte qualche
presidente che già fiutava il business... "I
feriti sono diminuiti del 50% e del 40% il numero degli incontri con incidenti,
mentre la media degli spettatori è aumentata nonostante il calendario
spezzatino", ha ribadito Maroni in radio. Il ministro ha anche assicurato
di volere "eliminare reti e barriere negli stadi fra campo e tribune entro
il 2013. Lo stadio deve essere luogo di gioia e non di separazione". Giusto:
ma lasci perdere la tessera del tifoso che non serve a nulla. Intanto
è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che reintroduce
l'arresto in flagranza differita - scaduto lo scorso 30 giugno - per i
tifosi che commettono reati entro 48 ore dagli eventi, sulla base delle
riprese video. Vengono poi ampliati i compiti degli steward, chiamati a
"servizi ausiliari dell'attività di polizia, relativi ai controlli
nell'ambito dell'impianto sportivo" e se ne rafforza la tutela penale.
E di questo va dato atto a Maroni.
*
Ancora,
sempre da Spycalcio:
Tessera
del tifoso, il progetto è fallito
Che
la tessera del tifoso - almeno così come è stata concepita-
non funziona ci sono ormai prove evidenti: il ministro Roberto Maroni,
da persona intelligente quale è, dovrebbe farsene una ragione e,
a fine stagione, rivedere tutto il progetto. Insieme con la Federcalcio,
le Leghe calcio, con le rappresentanze dei tifosi (dove ci sono). La tessera
doveva essere uno strumento di fidelizzazione: ma i club non ne hanno mai
voluto sapere,
l'hanno solo subita e, tranne eccezioni, hanno fatto ben poco per agevolare
la loro tifoseria. E' diventata così uno strumento di polizia, strumento
molto spesso inutile e penalizzante per la gente per bene. Troppi i casi,
ormai. A Verona domenica scorsa quattro tifosi dell'Inter, senza tessera,
sono stati respinti dalla curva ospiti e altri 200, per solidarietà,
sono usciti dallo stadio. Mentre in qualche occasione la curva ospiti è
stata occupata anche da non tesserati. Inoltre è stato chiesto addirittura
il documento d'identità ai bambini di otto anni. Non si sa che fine
hanno fatto le iniziative-pur lodevoli- degli sconti sui treni e nei autogrill
(che a volte, per motivi di sicurezza, vengono chiusi!). Le
tessere sinora sono 800.000: al Viminale, almeno ufficialmente, fanno sapere
di essere soddisfatti e di puntare al milione per la prossima stagione.
Ma lo stesso Maroni si è reso conto che ci sono molti problemi irrisolti:
è un problema serio, ad esempio quelle delle trasferte, fra tifosi
che sono tesserati e quelli che non ne vogliono sapere. Così finisce
che vengono occupati diversi posti dello stadio (fortuna che gli impianti
italiani sono mezzi vuoti, e un posticino si trova sempre...). La tessera
avrebbe dovuto incentivare le trasferte: ma sono pochissimi quelli che
seguono la loro squadra fuori casa. Molti questori, per senza dirlo, inoltre
hanno fatto uso del buon senso, senza tenere conto delle norme che regolano
la tessera del tifoso. E se gli incidenti sono diminuiti, non è
per merito della tessera, cone sostiene Maroni: ma perché in alcune
città c'è maggiore organizzazione e maggiore attenzione all'evento
calcistico. Si è rigiocato ad esempio il derby di Sicilia fra Palermo
e Catania e i due presidenti, Zamparini e Pulvirenti, hanno datto il buon
esempio. Prendiamo inoltre il caso di Roma: che c'entra la tessera? Si
è giocato il derby con pochissimi problemi, così come sono
tornati i tifosi del Napoli all'Olimpico (partita con la Lazio) dopo due
anni. E' stata messa in atto un'organizzazione capillare da parte del nuovo
questore, Francesco Tagliente: ha cercato di venire incontro ai tifosi
ma senza dimenticare iol rispetto delle leggi (e difatti i Daspo, rispetto
all'anno scorso, sono quadruplicati). Per
la gara di Champions League, la questura romana ha previsto che i tifosi
del Bayern avranno una loro fan zone e che potranno bere nei pub e nei
bar (ma non potranno girare per la città con le lattine di birra
sottobraccio). Si cerca di venire loro incontro, ma sempre con la massima
attenzione. Come detto, a fine stagione si deve rivedere il progetto della
tessera: basta una foto sull'abbonamento, basta maggiore attenzione e,
nei pochi casi che serve, anche la certezza della pena. E finiamola col
modello inglese, pensiamo a noi: in Inghilterra la violenza è diminuiti
nella stadi, è vero, perché sono proprietà dei club,
i biglietti sono cari e chi sgarra finisce subito in cella. Fuori dagli
stadi succede di tutto, lo sanno bene i tifosi del Napoli che sono stati
a Liverpool.
Grazie
ad Andrea F. - che merita un plauso di tutti per il costante contributo
inviato - terminata la stagione 1989/90.
*
Acquirenti
Roma: Ciao
Lorenzo. Ieri ( domenica sera ) ascoltavo la trasmissione su T9 cullandomi
tanto per la prestazione della squadra ecc. Ho
sentito una cosa che mi ha fatto rabbrividire, soprattutto per trascorsi
personali. La notizia che danno ( tutta da confermare ) è che ci
sia anche la Coca Cola tra i possibili interessati. Beh
come forse tu sai fino a qualche anno fa anche in Italia c’era una Campagna
di Boicottaggio della Coca Cola, legata alle responsabilità che
la Multi aveva nei confronti dei sindacalisti colombiani. Tralascio le
ragioni per cui tale campagna si è spenta (anzi è andata
in letargo). Sono
stato parte attiva di questa campagna. Conosciuto familiari dei sindacalisti
uccisi…Beh se questo accadesse, non ci sarà più un motivo
valido per tifare il Giallo Ocra e il Rosso Pompeiano. Ti
mando un paio di link, promettendoti di inviare altro materiale se questo
davvero dovesse verificarsi. Ciao
e Grazie. P.
Campagna REBOC – RETE BOICOTTAGGIO COCA COLA http://www.tmcrew.org/killamulti/cocacola/index.html http://www.youtube.com/watch?v=t9UyPFHX9dA 21
novembre 2010: in linea le foto di Roma/Udinese. Tagliente
raddoppia: tifosi non tesserati nel settore ospiti e tifosi tesserati in
Tribuna Monte Mario.
TAGLIENTE
2 - MARONI 0
A proposito,
è doveroso segnalare l'uscita del numero di dicembre Rivista Romanista. All''interno
c'è una intervista che non si può perdere: evidentemente
il giornalismo d'inchiesta ancora esiste....
Follia
ultrà. Prima colletta per l'alluvione, poi
sassi e petardi contro la polizia Alcuni
tifosi biancoscudati hanno consegnato i soldi durante l'intervallo
di Vicenza-Padova. Al termine tafferugli: un arresto
VICENZA
(20 novembre) - Un tifoso del Padova di 26 anni, residente a Cittadella,
si trova rinchiuso nel carcere di Vicenza a seguito dei tafferugli scoppiati
ieri sera a Vicenza dopo il derby tra le due squadre venete. Negli incidenti
sono rimasti feriti, in maniera non grave, cinque poliziotti del Reparto
mobile di Padova e un agente della Polizia locale di Vicenza: per tutti
indicata una prognosi tra i 5 e i 10 giorni. Secondo
la ricostruzione della Questura berica, in città erano giunti circa
200 ultras biancoscudati che, in quanto privi della tessera del tifoso
e per il divieto della vendita di tagliandi ai non residenti nel vicentino,
non hanno potuto fare il loro ingresso allo stadio Menti. Durante l'intervallo
una delegazione di questi tifosi ha consegnato al presidente della Provincia
di Vicenza Attilio Schneck, accompagnato nell'occasione dal presidente
del Padova, il vicentino Marcello Cestaro, i soldi racconti durante una
colletta pro-alluvionati. Tutto è filato liscio anche al termine
di partita, vinta dal Vicenza 2-1. I problemi sono nati durante il tragitto
a piedi verso "Parco Città", dove gli ultras avevano parcheggiato
le auto. In corso Padova, i supporter hanno lanciato petardi, botti e sassi
contro la polizia, che ha risposto con alcune cariche di alleggerimento.
In seguito è stato arrestato, per violenza, resistenza e lesioni
a pubblico ufficiale, il 26enne di Cittadella, incensurato. La posizione
di altri ultras patavini è al vaglio degli inquirenti, in possesso
anche delle immagini degli scontri. Negli incidenti sono rimaste danneggiate
quattro vetture che erano parcheggiate in zona.
*
Treviso/Venezia...
anche qui fastidi e problemi evitabili se non ci fosse stato il bancomat
di Stato:
Treviso.
Alta tensione e treni bloccati per cento
tifosi del Venezia senza biglietto Bloccati
alla stazione di Preganziol da trenta poliziotti in divisa anti-sommossa.
Vogliono tornare gratis, poi paga il sindaco
[Aumenta
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invia stampa TREVISO
(21 novembre) - La linea del Piave, nel sabato ad alta tensione sul fronte
della sicurezza, si è materializzata nella piccola stazione di Preganziol:
lì è stata neutralizzata la minaccia degli ultras veneziani
diretti a Treviso senza biglietto e con intenzioni bellicose per seguire
Treviso-Venezia, partita della quinta serie del campionato di calcio. Poco
dopo mezzogiorno la polizia, una quarantina di agenti anti sommossa, ha
fermato il treno in arrivo da Mestre. Nei suoi vagoni viaggiavano un centinaio
di ultras lagunari. Era da giorni che questo gruppetto sfidava le forze
dell'ordine annunciando la calata al Tenni in barba a tutti i divieti.
E pur di aggirare ogni possibile ostacolo avevano pensato bene di imbarcarsi
non sul solito treno locale, ma su un diretto che avrebbe saltato proprio
Mogliano e Preganziol, arrivando dritto a Treviso. Piano andato in fumo
perchè la polizia, fin da Mestre, ha tenuto sotto controllo la situazione. E
così nella piccola stazione è andata in scena quella tensione
che attorno allo stadio Tenni è, fortunatamente, mancata. Carabinieri
e polizia, a partire da mezzogiorno, hanno chiuso lo stadio in un perimetro
presidiato centimetro per centimetro. Nell'aria c'era il pericolo di scontri
tra le due tifoserie. In realtà non è successo niente. Unica
"emozione" qualche petardo gettato in mezzo a piazza del Grano - sgomberata
a mezzogiorno dal mercato con disappunto degli ambulanti - da un drappello
di facinorosi biancocelesti. Qualcuno si è spaventato, ma tutto
è finito in pochi minuti con l'arrivo di una volante. Poi, a parte
una decina di supporter veneziani entrati nel Tenni sfruttando la loro
residenza a Treviso, non è successo più nulla. A
Preganziol invece si è respirata tutta un'altra aria. La polizia
ha fatto scendere gli ultras veneziani, tutti senza biglietto per lo stadio
ma comunque intenzionati a raggiungere il Tenni nella speranza di trovare
qualche varco. Una volta sotto le pensiline è cominciata l'identificazione.
Poi la trattativa: «Fateci arrivare a Treviso», hanno chiesto.
Ipotesi nemmeno presa in considerazione. Il proposito invece era di spedirli
indietro. Qualcuno ha anche tentato di forzare il blocco, ma è stato
subito neutralizzato con decisione dagli agenti. Dopo
le quattordici, a partita già iniziata e vista la malaparata, gli
ultras hanno acconsentito a tornarsene a casa, sempre in treno. Ma senza
pagare il biglietto. A questo punto sono state le Ferrovie a bloccare tutto
esigendo il pagamento della tratta. Altra tensione. Il treno è rimasto
fermo per più di un'ora e mezza, con grande disappunto degli altri
passeggeri e con notevoli disguidi su tutta la linea. La situazione è
stata sbloccata dal sindaco di Preganziol Sergio Marton, che ha pagato
il viaggio per tutti. «Se questi soldi non li può pagare il
Comune lo farò io di tasca mia - taglia corto Marton - ma non potevo
certo tenere bloccata la stazione per questa gente. Ho speso cinquanta
euro: cosa volete che siano a fronte di migliaia di euro di possibili danni?».
Verso le 16 il treno è finalmente partito, chiudendo definitivamente
il capitolo derby. La
partita è finita 3-1 per il Treviso, che ha così raggiunto
il Venezia in testa al girone C della serie D di calcio.
*
Genova
blucerchiata:
Palombo
a casa, i tifosi non tesserati salutano la squadra
Ieri
pomeriggio, quando è arrivata all’aeroporto per imbarcarsi per Lecce,
la Sampdoria ha trovato ad aspettarla un folto gruppo di sostenitori blucerchiati
non tesserati. La situazione è nota: ancora una volta il Comitato
di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, ha vietato la
trasferta ai tifosi blucerchiati “non tesserati” residenti in Liguria,
per non meglio precisati motivi di ordine pubblico. E
stavolta i “non tesserati” non seguiranno comunque la squadra, come hanno
fatto ad esempio anche a Parma la settimana scorsa. Così sono andati
al Colombo per «caricare i “nostri”». E per consegnare a giocatori
e dirigenti un comunicato, che si può leggere integralmente on line
sul sito degli Ultras Tito (www.ultrastito.it), dove tra l’altro è
scritto: «Per quarant’anni abbiamo girato in lungo e in largo per
i nostri colori, sempre a testa alta. Nessuno ha il diritto di venirci
a dire come, quando e in che maniera dobbiamo amare la nostra maglia. Noi,
che domenica scorsa (quando gli “altri” fischiavano…) continuavamo a cantare
a squarciagola anche dopo il novantesimo, viviamo e diamo tutto per quei
colori magici. Ci colpiscono per il semplice fatto che non abbiamo chinato
la testa, ma anzi, l’abbiamo usata per contrattaccare, convinti giorno
dopo giorno di essere più che mai dalla parte della ragione. Così
come non ci arrendiamo noi, anche voi a Lecce dovrete lottare fino in fondo.
La Samp, con la sua tradizione e il suo blasone, si merita gente da battaglia,
tosta, orgogliosa, affamata di vittoria. Sappiate che, anche se costretti
a essere lontani fisicamente, la nostra anima sarà sui gradoni dello
stadio Via del Mare, al vostro fianco nel momento della lotta». 20
novembre 2010: oggi le foto di Roma/Udinese
in linea in serata. Splendido
video dei Walsall con il loro coro su "One Step Beyond" dei Madness: http://www.youtube.com/watch?v=ZZy1h75QW50&feature=related
*
Ecco
tutte le decisioni del CASASSSSSAMMMSSSS: "Si
è riunito nella mattina il Comitato Analisi per la Sicurezza delle
Manifestazioni Sportive, per decidere in merito alla gare considerate a
rischio individuate dall’Osservatorio. Queste
le misure prese, da cui sono esenti i possessori della “tessera del tifoso”: “Frosinone
- Pescara” (Serie B) del 20/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai
residenti nella regione Abruzzo; “Novara
- Reggina” (Serie B) del 22/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai
residenti nella Regione Calabria; “Udinese
- Lecce” (Tim cup) del 24/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai
residenti nella Regione Puglia; “Catania
- Brescia” (Tim cup) del 24/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai
residenti nella Regione Lombardia; “Cosenza
- Foggia” (Coppa Italia Lega Pro) del 24/11/2010, divieto di vendita dei
tagliandi ai residenti nella Regione Puglia; “Atalanta
- Livorno” (Serie B) del 26/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai
residenti nella Regione Toscana; “Juventus
- Fiorentina” (Serie A) del 27/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti nella Regione Toscana; “Piacenza
- Torino” (Serie B) del 27/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai
residenti nella Regione Piemonte; “Triestina
- Grosseto” (Serie B) del 27/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti nella Regione Toscana; “Lazio
- Catania” (Serie A) del 28/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai
residenti nella Regione Sicilia; “Inter
– Parma (Serie A) del 28/11/2010 divieto di vendita dei tagliandi ai residenti
nella Provincia di Parma; “Bari
– Cesena” (Serie A) del 28/11/2010 divieto di vendita dei tagliandi ai
residenti nella Regione Emilia Romagna; “Cagliari
– Lecce” (Serie A) del 28/11/2010 divieto di vendita dei tagliandi ai residenti
nella Regione Puglia; “Brescia
- Genoa” (Serie A) del 28/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai
residenti nella Regione Liguria; “Spezia
- Paganese” (Lega Pro) del 28/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti nella Regione Campania; “Como
- Salernitana” (Lega Pro) del 28/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti nella regione Campania; “Foggia
- Benevento” (Lega Pro) del 28/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti nella Regione Campania; “Andria
- Pisa” (Lega Pro) del 28/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi ai
residenti nella Regione Toscana; “Siracusa
- Taranto” (Lega Pro) del 28/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti Regione Puglia; “Foligno
– Nocerina” (Lega Pro) del 28/11/2010 vendita dei tagliandi ai soli residenti
nella regione Umbria; “Juve
Stabia – Cavese” (Lega Pro) del 28/11/2010 vendita dei tagliandi ai soli
residenti nella provincia di Napoli; “Gela
– Barletta” (Lega Pro) del 28/11/2010 vendita dei tagliandi ai soli residenti
nella regione Sicilia; “Bari
– Livorno” (Tim cup) del 1/12/2010 divieto di vendita dei tagliandi ai
residenti nella regione Toscana; Per
le seguenti gare di serie dilettanti nella cui categoria non è previsto
il progetto “tessera del tifoso”, il CASMS ha determinato: “Olympia
Agnonese - Sambenedettese” del 21/11/2010, chiusura del settore ospiti
e vendita dei tagliandi ai soli residenti nella provincia di Isernia; “Sora
- Terracina” del 28/11/2010, chiusura del settore ospiti e vendita dei
tagliandi ai soli residenti nella provincia di Frosinone; “Villacidro
– Torres” del 28/11/2010 chiusura del settore ospiti e vendita dei tagliandi
ai soli residenti nel comune di Villacidro. Da
ultimo, l’incontro “Valdagno - Viareggio” (Coppa Italia Hockey su Pista)
del 23/11/2010, il CASMS ha deciso la chiusura del settore ospiti e la
vendita dei biglietti ai soli residenti nella regione Toscana". Ed
ecco l'e-mail inviata all'UEFA: "Spettabile
UEFA, continua la politica governativa che rende difficile ai tifosi di
calcio italiano la fruizione di eventi sportivi. Nell'allegare l'elenco
delle partite soggette a limitazioni, si segnala che diverse partite non
sono affatto a rischio ma vedono limitazioni per la tifoseria ospite per
l'opposizione alla tessera del tifoso e che, addirittura, più della
metà delle partite di serie A sono considerate a rischio. Ancora
una volta, vi preghiamo di tener conto di tutto questo allorquando l'Italia
si candiderà per ospitare una qualche futura manifestazione sportiva.
Distinti saluti". Poi
mi si chiede: "Ciao Lorenzo, puoi chiedere
se qualcuno sa dove vedere la Roma a Liverpool? Saluti". Segnalazione:
"Ciao lorenzo volevo segnalarti quest'articolo che sulla tessera del tifoso...speriamo
se ne parli sempre di più, un saluto, Fabrizio. http://753.it/index.php?option=com_content&view=article&id=208:tessera-del-tifoso&catid=1:pensieri&Itemid=62". Gianluca: "STAGIONE
IN CORSO media spettatori 24.493 http://www.stadiapostcards.com/A10-11.htm STAGIONE
PASSATA media spettatori 25.570 http://www.stadiapostcards.com/A09-10.htm Come
al solito la propaganda di stato del ministro Maroni è smentita
nei fatti. Dopo 12 giornate e 120 partite mancano all'appello più
di 120.000 spettatori. Se la proiezione rimane questa si arrivera a quasi
400.000 spettatori persi in una satgione. Secondo me, andrà ancora
peggio, supereremo il mezzo milione. Considerando
che per presenza media già siamo all'ultimo posto dei paesi europei
più importanti, calcisiticamenete parlando, peggiorare con 400.000
spettatori in meno in una stagione, non era facile, Maroni con l'introduzione
della tessera del tifoso c'è riuscito, complimenti. Gianluca"
Un'altra
"perla" del Casms: in occasione di Parma-Inter trasferta vietata ai tifosi
crociati
Dopo
la clamorosa decisione di vietare la trasferta ai tifosi della Sampdoria,
oggi è arrivata un'altra mazzata per i tifosi del Parma (senza Tessera
del Tifoso), sempre più increduli davanti alle decisioni del Casms. Decisioni
che rasentano il ridicolo. Oggi, infatti, l'osservatorio del Viminale ha
vietato la trasferta a San Siro in occasione di Inter-Parma. Proprio ieri
sera stadiotardini.com, analizzando i fatti di Parma-Sampdoria, aveva esposto
il suo teorema circa la totale inefficacia delle limitazioni territoriali
che il Casms propone (sentito l’Osservatorio) ai Questori, che a propria
volta girano le carte ai Prefetti che le firmano in ordinanze. Totale inefficacia
che i fatti di Parma (l’acquisto di 150 tagliandi in una tabaccheria in
zona Orsoline) hanno evidenziato, in quanto non esiste – nei terminali
di Lottomatica (supervisionati dal Centro Interforze di Napoli), ma il
ragionamento vale per tutti i gestori – la possibilità automatica
di impedire l’emissione di un biglietto in zona proibita, dal momento che
la residenza non risulta essere tra i dati censiti (ci si è accontentati
delle semplici generalità, cioè nome e cognome, data
e luogo di nascita). Insomma è necessario il controllo umano, ad
esempio di un tabaccaio, che, visionando il documento di chi lo richiede
deve rispondere no grazie, pena richiami o sanzioni. A
proposito di Inter-Parma, però, stadiotardini.com è in grado
di certificare un singolare corto circuito: detta partita, infatti, non
appare nella determinazione dell’Osservatorio nr. 46/2010 del 17.11.2010
(dunque di ieri) tra le partite a rischio, dunque il nuovo inserimento
sarebbe una “aggiunta” del CASMS.
*
Fiorentina/Cesena
di qualche giorno fa: "Ieri
due componenti del gruppo ultras cesena nord italia sono stati vittime
di una vicenda vergognosa. I due senza tessera ma legittimamente autorizzati
a entrare poiche' residenti in piemonte hanno subito da parte delle forze
dell'ordine e dagli stewards una serie di abusi che rasentano la repressione
della liberta', costretti dalle 15.30 fuori dai cancelli a entrare a partita
iniziata e sottoposti a perquisizioni assurde. finalmente entrano in curva
ferrovia a contatto con gli ultras fiorentini, e subito dopo vengono fatti
uscire per ragioni di sicurezza e lasciati nel piazzale circostante. Dopo
venti minuti gli viene offerto di essere sistemati nel settore ospiti insieme
ai tesserati. I due rifiutano perche' se volevano andare con gli infami
avrebbero gia' da tempo fatto la loro bella tesserina. Dopo il rifiuto
costituiscono loro malgrado un problema che le forze dell'ordine non sono
piu' in grado di governare. Al decimo del secondo tempo i due senza scorta
decidono di entrare in curva ferrovia a loro rischio e pericolo e infatti
dopo poco arrivano gli ultras viola. Tirate fuori le cinghie sono gli stessi
fiorentini che fanno capire di portare rispetto ai due ultras cesenati
complimentandosi per il coraggio e per la scelta di non avere condiviso
il posto con i tesserati romagnoli. Storie di ordinaria follia di due che
per amore del cesena si sono fatti 800 km per aver visti 20 minuti di partita
pur essendo assolutamente titolati ad assistere a tale spettacolo. Grazie
Maroni, non vedo l'ora che arrivino le elezioni per spazzare via tutta
la (snip) che rappresenti. no alla tessera sempre !!!!!!!!".
*
Che
la Tdt fosse una sòla di Stato lo avevamo detto subito. Ecco
le conferme:
Nonostante
l’entrata in scena della tessera del tifoso, al
San Paolo gli ingressi riservati a coloro che la posseggono non vengono
ancora rispettati…
La
“Club Azzurro Card”, cosi denominata la tessera del tifoso azzurro, secondo
le norme vigenti, ha dei vantaggi: oltre agli sconti nei punti vendita
della propria squadra del cuore, c’è la possibilità di evitare
la lunga fila per entrare allo stadio. In teoria. Negli
stadi italiani, c’è il varco riservato ai possessori della tessera:
coloro che hanno il biglietto, devono rispettare la fila ordinaria. Purtroppo
al San Paolo non è cosi. Partiamo
dall’inizio. Le lunghe resse agli sportelli postali per sottoscrivere la
tessera del tifoso hanno fatto si che ci creassero molti “equivoci”: prima
di tutto, ci sono tifosi che, dopo essersi abbonati, a distanza di alcuni
mesi non hanno ancora ricevuto la card a casa; secondo, le card arrivano
tramite raccomandata e, in molti casi, si sono riscontrati dati anagrafici
sbagliati o, addirittura, foto diverse da coloro che l’avevano sottoscritta. A
cosa sono dovuti questi ritardi? E gli errori? I centri postali affermano
che la colpa non è la loro, ma che le card devono arrivare a destinazione
anche dopo molto tempo. E coloro che l’hanno ricevuta, ma è errata?
Altri tempi di attesa per cambiare le tessere. Allora,
perché tutta questa fretta ad inizio stagione? La risposta non la
si conosce ancora. Tempi legislativi, forse. O burocratici. Chissà.
Torniamo alla nostra testimonianza. In occasione di Napoli-Parma, all’ingresso
per le tribune, una decina di tifosi protesta contro gli steward e le forze
dell’ordine. Motivo? Fuori le recinzioni c’è un cartello con scritto:
“Ingresso riservato ai possessori della Tessera del Tifoso”, ma l’ingresso
non esiste! O meglio, è una parte di recinzione chiusa! E i privilegi
dove sono? Ma i tifosi che hanno la card non dovevano evitare la fila ed
entrare facilmente? Le
risposte sono ancora un’utopia. Ma non finisce qui. Una volta entrati,
dopo il controllo documenti, notiamo che ci sono due ingressi riservati
ai possessori della tessera. Ma c’è una calca enorme per entrare.
Lo steward ci afferma che da qui entrano anche i possessori del biglietto
della partita. Ma come? “Ingressi per tessera tifoso”, ed entrano anche
coloro che hanno i biglietti? Che ci sono a fare i cartelli se non vengono
rispettati? Morale della favola: esistono sempre i soliti furbi che si
infilano tra la gente per entrare prima. E
gli steward? Come può un solo steward per ingresso fermare tante
persone che cercano di fare gli scaltri? A queste tante domande cercheremo
di dare una risposta durante la stagione, sperando che la situazione cambi
in meglio. Il modello inglese è ancora lontano, in questo modo le
regole non verranno mai rispettate. (Christian Abruzzese, PianetaNapoli.it)
*
L'analisi
è quindi impietosa:
Tessera
del Tifoso: occupato solo il 54% di posti negli stadi
Superscommesse.it
ha elaborato i dati relativi alla relazione tra Tessera del Tifoso e diminuzione
delle presenze negli stadi italiani dopo le prime 8 giornate di campionato
di Serie A. In Italia sempre meno gente va allo stadio. Le statistiche
sono chiare, un posto su due è vuoto nei nostri impianti: su 440mila
posti disponibili in serie A, infatti, solo 239mila sono occupati, una
percentuale del 54%. Roma,
18/11/2010 (informazione.it - comunicati stampa) Il campionato italiano
2010/2011 sarà ricordato senza dubbio come “il campionato della
Tessera del Tifoso”. Questo è l’anno degli spalti vuoti, dei tifosi
figuranti, delle proteste. Secondo
i dati raccolti da Superscommesse.it, comparatore di quote per le scommesse
sportive, l’adozione della Tessera ha portato ad un drastico calo di presenze
sugli spalti: si parla di un 20% in meno rispetto agli anni passati. Tra
le cause imputabili ci sono il costo della stessa (10 euro), la schedatura
dei tifosi e le poca incidenza nel ridurre la violenza. Dati
in controtendenza rispetto ad altri paesi, dove alla tessera del tifoso
si è preferito adottare altri metodi per contrastare la violenza.
Nella maggioranza dei paesi europei non viene utilizzata nessuna tessera,
né per fini di merchandising né come soluzione alla violenza,
alla quale si risponde con un maggiore dispiegamento di forze di polizia,
biglietti nominativi e registrazioni video capaci di identificare i più
facinorosi. In Inghilterra e Spagna si utilizzano tessere facoltative considerate
un privilegio, una vera fidelizzazione attiva con il club per ottenere
diritti di prelazione, senza banche o partner commerciali. Sul
podio delle presenze negli stadi troviamo la Germania con una media spettatori
di 42.790 per la Bundesliga, l’Inghilterra con 34.088 nella Premiere League
e la Spagna con 28.971 per la Liga. I dati, che rispecchiano le presenze
della scorsa stagione, vedevano l’Italia al 4° posto con una media
di 23.899 spettatori per la Serie A, dati che hanno subito una flessione
negativa nel primo scorcio della stagione corrente. La
Tessera del Tifoso nasce come strumento di “fidelizzazione”, in grado di
creare la categoria dei “tifosi ufficiali”, adottato dalle società
di calcio. Oltre a costituire titolo di accesso allo stadio è una
carta di credito ricaricabile valida 5 anni. Idea originaria che non è
stata rispettata, suscitando le proteste più accese, in quanto questa
è divenuta una sorta di Bancomat con un microchip in grado di monitorare
gli spostamenti dei possessori. Secondo
i dati statistici la tessera è vista come una manovra commerciale
più che come deterrente alla violenza. È un mercato potenziale
di circa 4 milioni di nuove tessere del tifoso le cui operazioni (ricariche,
movimentazioni standard) costano in media 1 euro. Ogni tessera del tifoso
venduta al costo medio di 10 euro, moltiplicati per 4 milioni di clienti
vede un potenziale volume d’affari considerevole. Le statistiche dicono
anche che ogni carta ricaricabile fa in media tra le 12-14 movimentazioni
annue. Al
30 settembre 2010 le tessere sottoscritte sono state 655 mila. Dopo le
prime 8 giornate di Serie A i dati raccolti da Superscommesse.it per le
singole squadre mostrano una situazione pressoché invariata per
quanto riguarda la classifica delle squadre maggiormente seguite ma con
un calo abbonamenti fino al 60% e circa 70 mila paganti in meno rispetto
al 2009. Il Milan cresce e arriva a 28.754 rispetto lo scorso anno (27.865);
la Fiorentina scende a 15.530 contro i 20.349, diversa situazione per il
Palermo che sale a 16.840 (16.370 lo scorso anno); scendono gli abbonamenti
anche per l’Udinese: 11.043 (13.960); il Cesena sale grazie all’effetto
serie A con 10.924 abbonati (8175 in B); calo anche per la Sampdoria: 18.530
contro i 20.408. I tifosi abbonati della Roma passano a 18.000 circa rispetto
ai 24.454; meno abbonati per il Parma che passa a 10.400 rispetto i 13.691
del 2009/2010. La Juventus resta ancora il fanalino di coda tra le squadre
più blasonate con 12.000 circa (19.048). Evidente il calo della
Lazio, nonostante il buonissimo avvio di campionato, passa a 12.500 rispetto
ai 27.594 della stagione 2009/2010. Parlando
della media spettatori, l’Inter rimane stabile al 1° posto con una
media di 67.330 spettatori dopo le prime 4 partite. Al 2° posto troviamo
il Milan, con una media di 42.723 spettatori, al 3° posto c’è
il Napoli, che supera la Roma, con 39.344 di media. La Roma quindi passa
dal 3° al 4° posto nella stagione corrente con una media di 33.061
spettatori. Al 5° posto stabile la Lazio con 31.088 di media. La Juventus
è stabile all’ 11° posto con una media di 21.831 spettatori. La
tessera del tifoso non ha avuto un peso cosi incisivo nel ridurre la violenza
negli stadi. I dati parlano comunque di processo di riduzione della violenza
negli stadi già a partire dall’anno 2008/09 precedente quindi all’introduzione
della Tessera del Tifoso. Di
seguito sono riportate le medie di presenza negli stadi nella stagione
calcistica 2009/2010 Germania
– Erste Bundesliga 42.790 Inghilterra
– Premier League 34.088 Spagna
– Liga 28.971 Italia
– Serie A 23.899 Francia
– Ligue 1 20.119 Olanda
– Eredivisie 19.319 Inghilterra
– Championship 18.113 Scozia
– Premier League 15.128 Germania
– Zweite Liga 15.056 Turchia
– Süper Lig 14.058 Fonte:
Lega Calcio; Elaborazione Interna Superscommesse.it
*
Genova
rossoblu: "Ciao
siamo Alberto (padre) e Andrea (figlio), purtroppo per lavoro mi sono trasferito
in Lombardia da più di 15 anni ma il mio cuore (e anche quello di
mio figlio- che l’ho fatto nascere a GENOVA!) è genovese e GENOANO.
Io frequento dal 1978 la Gradinata Nord (sono del ‘67) ma quest’anno non
ho potuto rinnovare l’abbonamento e quindi ho deciso (abbiamo) di fare
solo la TDT…da agosto ad oggi NON HO ANCORA RICEVUTO NULLA. Essendo residente
a MONZA io, GENOANISSIMO di Genova che ad oggi ha visto tutte le partite
sborsando 25€x2 a partita, non ho il permesso di vedere il mio GRIFO
contro la Juventus; questo è veramente uno SCANDALO!!! Adesso mi
tocca andare a vedere il mio Genoa a Genova, a casa di mia mamma che è
a 100 m dal Ferraris….è tutto veramente ridicolo! Katia
aggiunge: "Anchio non posso andare.. sono
residente in emilia a 5 km dalla Liguria".
*
La
Genova blucerchiata ha la soluzione:
*
Pisa:
Curva
Nord: Decisione sofferta ma necessaria. Sospesa la propria attività
e il tifo.
Aggregazione,
tifo, trasferte, coreografie, solidarietà, confronto con altre tifoserie,
libertà di espressione, iniziative…: tutto questo era la Curva Nord
"Maurizio Alberti". Ma le nuove assurde leggi, le tessere, i decreti, le
infinite e continue diffide, il blocco pressoché totale delle trasferte,
la tolleranza zero hanno fatto sì che non ci siano più le
condizioni per andare avanti con "il discorso Curva Nord", con i valori,
la mentalità e la coerenza che ci ha sempre contraddistinti. Da
oggi la Curva Nord sospende la propria attività e con essa viene
sospeso il tifo organizzato in curva. I
gruppi organizzati continueranno però ad esistere, non si sciolgono,
sia chiaro, e se un giorno ci risaranno le condizioni per riprendere un
nuovo "discorso Curva Nord", inteso con i valori da noi più volte
espressi, non si tireranno indietro dal farlo. Speriamo davvero che possa
cambiare qualcosa o quantomeno che le varie società e le istituzioni
si accorgano che le leggi attuali porteranno alla fine del calcio, del
calcio inteso come sport popolare che ha appassionato e aggregato milioni
di persone, e che resterà soltanto un calcio-business omologato
e ingabbiato per pochi eletti. Gli stadi sempre più vuoti ne sono
già testimone, anche se l'innominabile ministro continua a dire
il contrario. La nostra decisione è amara, ma inevitabile con tutto
quello che ci sta accadendo e dopo tutti i nostri continui appelli caduti
nel vuoto. KAPOVOLTI
- RANGERS - SCONVOLTS - SVITATI - WANDERERS
*
Buffinate
a Novara:
Prevendita
biglietti Novara-Reggina
La
Società Novara Calcio, al fine di consentire la disponibilità
della quasi totalità dei biglietti di tribuna, tribuna nord, distinti
e rettilineo esclusivamente ai propri sostenitori residenti in Piemonte
o in possesso di Tessera del tifoso, INVITA i TIFOSI DELLA REGGINA residenti
in Piemonte ad ATTENDERE per l'acquisto del tagliando di ingresso in quanto
è in fase di definizione con l'Osservatorio sulle Manifestazioni
Sportive del Ministero dell'Interno la possibilità di fare accedere
questi ultimi in curva sud (ospiti) acquistando apposito biglietto anche
se sprovvisti della tessera del tifoso. I
tifosi della Reggina NON RESIDENTI in Piemonte potranno acquistare il biglietto
di curva sud SOLO SE provvisti di Tessera del tifoso volevamo
sapere con quela sistema si stabilisce di proibire la trasferta ai residenti
fuori dal piemonte senza tessera?come si può vietare a centinaia
di persone che vivono il lombardia nel lazio o in caalbria di on assistere
ad una partita il cui ultimo precendete risale forse ad oltre 40 ani fa
nel quale non si registrvano episodi di violenza ecc.come può ò'osservatorio
adottare certe scelte,da notare poi come nel comunicato si evidenzi la
necessità di adottare questa decisione non per ordine pubblico ma
bensi per consentire la totale disponibilità dei biglietti ai tifosi
del novara.a nome di tutti i tifosi della reggina vi vorrei invitare a
fare luce o cmq segnalare questo problema e naturalmente, perchè
cmq noi non residenti in piemonte e non tesserati saremo fuori dallo stadio.insomam
deve eesere una colpa essere nati non in piemonte e non aver una tessera
del tifoso? 19
novembre 2010: grazie ad Andrea, praticamente
finita la stagione 1990/91.
E-mail:
"Ciao
Lorenzo, ieri sera ho visto una parte del secondo tempo del "superclasico"
Argentino tra River e Boca al Monumental. Tifo di gran livello e bella
torciata dei tifosi del Boca dopo il gol del River...anche li, come al
derby di Belgrado, si affronta la partita con calore, trasporto e passione....ma
soprattutto senza tessera. Scusami, ma al vedere quello spettacolo ieri
sera mi è venuta un pò di malinconia ripensando alla nostra
vecchia sud. Un
Saluto e buona giornata, Giacheme P.s.
Sarei interessato ad andare a Cluj insieme ad altre persone con un charter,
sai se c'è qualcuno che organizza?".
Non so se viene organizzato un charter... credo sia difficile riempirne
uno per Cluj ma se so qualcosa lo posto sul sito.
*
E-mail:
"Ciao
Lorenzo, ti invio la foto di uno striscione esposto domenica in occasione
di Palermo-Catania: "CHI DIMENTICA E' COMPLICE... GABBO NEL CUORE". Lo
striscione è stato esposto dai 3 gruppi non tesserati (BVS - FUSI
- EAGLES CARINI) della curva nord superiore".
Palermo/Catania
Padova/Frosinone
16
novembre 2010 (pomeriggio): tempo fa qualcuno
mi chiese che fine aveva fatto Roberto Stracca del Corriere della Sera,
che teneva la rubrica "Dentro lo Stadio" che più volte abbiamo citato
in questo sito. Purtroppo vengo a sapere che è morto improvvisamente.
Condoglianze alla famiglia. Dal
Corriere:
Addio
a Roberto Stracca Scomparso
a 40 anni per un male incurabile Su
Corriere.it curava il blog «Dentro lo stadio»
MILANO
- Da qualche tempo, nella parte bassa di questo sito, c'è un blog
che non veniva più aggiornato con l'abituale puntualità:
è «Dentro lo stadio», di Roberto Stracca. E, purtroppo,
il post del 4 ottobre , dedicato alla tessera del tifoso, era e resterà
l'ultimo post aggiunto. Roberto Stracca è morto oggi, a 40 anni,
dopo una terribile malattia che ha combattuto a lungo, tra sconforto (poco)
e coraggio (tantissimo).
APPASSIONATO
- Per i lettori di corriere.it è il giornalista che ha cercato di
raccontare il mondo ultrà, una realtà che conosceva come
pochi altri in Italia, e infatti i suoi articoli resteranno fra i pochi
capaci di uscire dal luogo comune e dal già noto in materia di tifo
e violenza negli stadi. Per questo, nella redazione sportiva del Corriere
«di carta», Roberto era oggetto di sistematiche prese in giro,
perché ci si divertiva a dargli - appunto - dell'ultrà, a
dire che nessuno l'aveva ancora picchiato perché era «uno
di loro» e così via. E la risposta era sempre dello stesso
tipo, ma ogni volta diversa: ironia fulminante e poi - immancabilmente
- la difesa delle proprie ragioni, del proprio articolo e della voglia
di spiegare un mondo che (Roberto ne era profondamente convinto) sarebbe
stato un errore gravissimo paragonare a una qualsiasi altra forma di criminalità
comune.
COMPETENTE
- E in questo esempio c'è tutto Roberto Stracca: in primo luogo
la competenza, infinitamente più ampia rispetto a quella sul mondo
ultrà. Roberto sapeva scrivere di calcio, di pallavolo (tra i suoi
mille lavori prima di approdare al Corriere c'era stato anche un incarico
alla Federvolley) e di nuoto. Ma, per esempio, era bravissimo a muoversi
nei corridoi della politica sportiva, per scovare prima e meglio di altri
notizie di ogni tipo. Non a caso, il Coni ha subito ricordato Stracca con
una nota: «Il presidente del Coni, Giovanni Petrucci, unitamente
al segretario generale, Raffaele Pagnozzi, ai membri della Giunta e del
Consiglio nazionale, ha inviato un messaggio di cordoglio alla famiglia
ed ha espresso le sue più sentite condoglianze all'intera redazione
sportiva del Corriere della Sera. Tra gli ultimi appuntamenti seguiti da
Roberto Stracca il Coni ricorda la giornata della celebrazione al Quirinale
per i 50 anni di Roma 1960 e i Campionati mondiali di volley dello scorso
ottobre».
APERTO
- Ma, pur appassionato soprattutto di competizioni e gesti tecnici, Roberto
Stracca aveva saputo (in pochissimo tempo) rimodularsi come narratore di
costume dello sport, della sua ultima evoluzione legata al gossip, alla
moda, al divismo. Non a caso, puntuale ogni sera alle 23.30 - subito dopo
la chiusura delle pagine - arrivava la sua mail che conteneva ogni giorno
proposte nuove, aggiunte a quelle dei giorni precedenti che (per una ragione
qualsiasi) non si erano trasformate in articoli. Roberto era anche questo,
infatti: tenacissimo, quando era il caso, ma sempre con un garbo e una
gentilezza non comuni, nei giornali come nel resto del mondo.
PREZIOSO
- Era arrivato a Milano nel 2007. Collaborava col giornale da Roma, e -
per una felice intuizione del capodesk dello Sport Daniele Dallera - aveva
ottenuto un contratto a termine di un anno. Ma bastarono pochi giorni per
capire che sarebbe stato necessario fare di tutto perché quel contratto
si trasformasse in un'assunzione definitiva. Non fu necessario combattere
più di tanto: tutto il Corriere si era accorto di quanto prezioso
fosse il suo apporto. E tutto il Corriere gli fu vicino nella lunga malattia
che, prima di lui, colpì il padre e che fu per lui un'esperienza
resa ancor più terribile dalla lontananza, dal non poter fare più
di tanto, in primo luogo -lui figlio unico - stare vicino alla madre nell'assistenza
al marito. Ne parlava poco. Ma la sofferenza fu enorme. Poi la seconda
mazzata, arrivata prima ancora di compiere 40 anni. E una consapevolezza
precoce di quello che sarebbe stato il suo destino. Quelli che cercavano
di confortarlo non lo facevano con parole di circostanza, perché
sembrava impossibile e incredibile che una cosa del genere potesse davvero
succedere. Era vero, invece. Atrocemente, insopportabilmente vero. Tommaso
Pellizzari
*
E-mail:
"Ciao
Lorenzo, ti scrivo dopo aver letto l'ennesima intervista bluff di Maroni. Il
Ministro degli Interni afferma che la media spettatori è aumentata
rispetto alla scorsa stagione nonostante lo " spezzatino ". Punto
primo una stima di tal genere tu non la puoi fare dopo 10 giornate di campionato
perche' se in queste giornate una squadra gioca in
casa con Juventus Milan ed Inter e' normale che la media si alzi
,fermo restando che io vedo gli stadi sempre piu' vuoti mi sono andato a
cercare i dati ufficiali su gli spettatori delle ultime due stagioni e
stranamente ho visto che in parecchie partite ( quasi tutte ) gli spettatori
sono diminuiti. Prendendo qualche esempio a caso in Udinese Juventus della
stagione 2009 2010 le presenze furono 22390, nella stagione attuale 20757
a livello climatico non c'erano problemi di nessuna sorta l'anno prima
si gioco' il 3 di Aprile e quest'anno il 19 Settembre quindi neanche a
dire che il calo di duemila presenze circa e' stato causato da una giornata
di freddo e neve..prendendo un altra partita come esempio vediamo Genoa
Bari nel campionato 2009 2010 fece registrare 24863 spettatori quest'anno
22367. Questi sono solo due esempi ma posso assicurare che i dati parlano
chiaro..Maroni gli stadi sono sempre piu' vuoti ma a chi vuoi prendere
in giro..speriamo che il tuo governo cadi al piu' presto insieme alle vostre
montagne di fandonie. Alessandro". Al
riguardo, riprendo una dichiarazione di Maroni che parla del fatto che
gli "irriducibili" vanno in Tribuna invece che farsi la tessera: "E'
un fenomeno determinato dal fatto che qualcuno non vuole accettare una
cosa che 800mila tifosi hanno accettato". L'osservazione
che avevo dimenticato di fare è che, semmai, gli irriducibili sono
proprio quegli 800mila, visto che 54.200.000 italiani la tessera del tifoso
non se la sono fatta! Quindi io non accetto una cosa che 54.200.000 italiani
non hanno accettato!
A.B.
mi scrive: "Ciao...volevo segnalarti questi
dati... http://www.legaseriea.it/it/lega-calcio/regolamenti-e-documenti/centro-studi gli
spettatori forniti dalla lega calcio dopo le prime giornate... se
si confrontano con questi relativi dello scorso anno forniti il 19/05
alla fine del campiontao scorso si puo notare che i dati non coincidono
come mai??? http://www.lega-calcio.it/rest/site/default/file/Analisi_Trend_Spettatori_&_TV_190510.pdf non
e' che li modificano a loro piacimento pur di dimostrare che gli stadi
sono pieni lo stesso???addirittura secondo wikipedia la media degli spettaori
dello scorso anno risulta essere pari a 25.570 spettatori...mentre quest'anno
secondo la lega calcio siamo fermi a 24.474...chi ha ragione????
I
dati forniti dalla Lega Calcio il 7 novembre 2010 * Quindi: Secondo
la tabella divulgata la scorsa stagione dalla Lega Calcio gli
spettatori nelle prime dieci giornate del 2009/10 sono stati 239.087,
come si vede dalla tabella rossa,
e quindi la media era di 23.909 spettatori a partita. * Secondo
la tabella divulgata qualche giorno fa dalla Lega Calcio gli
spettatori nelle prime dieci giornate del 2009/10 sono stati 231.994,
come si vede dalla tabella blu
e quindi la media era di 23.199 spettatori a partita). * La
media spettatori a partita per la stagione in corso è di 24.574,
sicché (sempre nel chiedersi le fonti e l'attendibilità di
tali dati), l'aumento degli spettatori è molto meno sensibile di
quanto sbandierato: 665
spettatori in più a partita invece di 1.375.
I
dati forniti dalla Lega Calcio il 19 maggio 2010
16
novembre 2010: ih ih ih: "mi
chiamo Valerio Mori, sono di La Spezia e vi scrivo perchè sono alle
prese con un vero e proprio calvario relativo alla TESSERA DEL TIFOSO "CUORE
ROSSONERO" per seguire le partite del Milan. Senza presunzione, ed anche
a detta degli impiegati di banca con cui ho avuto a che fare (Vice- Direttrice
compresa), il mio è un vero e proprio caso umano, un travaglio unico
nel suo genere che finora sembra non aver fine. Vi racconto di seguito
quanto successo con l'intento di 1) cercare di ottenere la risoluzione
positiva di questa odissea 2) ottenere in qualche modo un risarcimento
3) rendere noto che la Tessera del tifoso (indipendentemente dal fatto
che si reputi giusta o meno) causa situazioni assurde non solo all'interno
ed esterno degli stadi ma anche a livello burocratico. Tutto
incomincia il 06/09/10 quando
mi sono recato CON DUE AMICI presso la filiale Intesa-San Paolo di Viale
Italia 188 La Spezia per sottoscrivere la TESSERA "CUORE ROSSONERO" e IMMEDIATAMENDE
DOPO il MINI ABBONAMENTO valido per le 3 partite casalinghe del Milan della
fase a gironi della Champions League 2010/11. (TENENDO PRESENTE CHE SOTTOSCRIVENDO
TESSERA E MINI ABBONAMENTO INSIEME NON AVREI DOVUTO PAGARE IL COSTO DI
EURO 10 DELLA TESSERA). L'impiegata
di banca ha eseguito la raccolta di tutti i miei Dati Personali per la
sottoscrizione del contratto realtivo alla Tessera Del Tifoso (in quanto
la stessa fa anche da carta prepagata) e una volta stampati i relativi
moduli compilati con i dati stessi si è accorta che il sistema della
banca non aveva generato un CODICE IDENTIFICATIVO (di 12 cifre) FONDAMENTALE
PER LA PRODUZIONE FISICA E PER IL FUNZIONAMENTO/UTILIZZO DELLA TESSERA
STESSA. Qui devo fare una precisazione, ovvero che il problema è
nato per colpa di un elettricista che stava lavorando quel giorno all'interno
della banca e che ha pensato bene di staccare la corrente senza avvertire
nessuno, interrompendo così la comunicazione telefonica e dati (internet)
con il software addetto alla produzione telematica delle tessere. L'impiegata
quel pomeriggio tentò di effettuare più volte l'annullamento
della procedura in quanto la mia tessera risultava a tutti gli effetti,
seppur mancante di identificativo, in fase di produzione (GIA' QUESTA SITUAZIONE
DI PER SE' E' MOLTO RARA), tentativi che sono però risultati vani.
Mi fu detto allora di dover pazientare perchè l'impegata si sarebbe
adoperata nei giorni successivi all'annullamento della procedura per poi
poter nuovamente effettuare tutta la procedura. ANCHE
QUI FACCIO UNA PRECISAZIONE, OVVERO CHE CON QUESTO PROBLEMA NON HO POTUTO
SOTTOSCRIVERE IL MINI ABBONAMENTO PERDENDO L'OPPORTUNITA' DI VEDERE 3 PARTITE
PAGANDONE DUE ED OLTRETTUTTO VEDENDOLE SEDUTO ACCANTO AI MIEI DUE AMICI
CHE REGOLARMENTE SONO RIUSCITI A SOTTOSCRIVERE TUTTO QUANTO SENZA INTOPPI
DI ALCUN TIPO. Nei
giorni successivi o meglio nelle due settimane successive mi sono tenuto
in contatto con l'impegata sopracitata per conoscere gli sviluppi della
situazione, situazione che non si è mai risolta in quanto la signorina
pur mettendosi in contatto con l'Help Desk (un servizio apposito per problematiche
di varia natura) non riuscì a fare un bel nulla e i giorni passarono,
io non potei più sottoscrivere il mini abbonamento per scadenza
del relativo termine e unica consolazione fu che riuscii a prendere un
biglietto per MILAN-AUXERRE IN QUANTO PER QUELLA PRIMA PARTITA NON ERA
NECESSARIA LA TESSERA DEL TIFOSO (mistero!) E
INTANTO SIAMO ARRIVATI AL 04/10/10 (GIA' PASSATO UN MESE) Nei giorni successivi,
ormai stanco di aspettare che la banca facesse qualcosa telefonai ad un
centralino proprio del MILAN per rendere noto il mio problema e in qualche
modo riuscii a smuovere qualcosa in quanto questo centralino del Milan
contattò la banca e riuscirono quanto meno ad annullare la produzione
della mia tessera difettosa. Convinto
che finalmente tutto si fosse risolto mi recai in banca, nel periodo utile
anche per prendere i biglietti per vedere MILAN - REAL MADRID pur riuscendo
a effettuare la normale procedura per ottenere la tessera non mi fu possibile
trovare un tagliando per quel match in quanto tutto esaurito. L'impegata
di banca (sempre la solita) con cui sottoscrissi il nuovo contratto della
nuova tessera mi disse che era tutto a posto e che la carta era in fase
di produzione (IN QUESTO CASO PERO' PER AVERE FISICAMENTE LA TESSERA AVREI
DOVUTO ASPETTARNE LA PRODUZIONE E IL RELATIVO PIN CHE MI SAREBBE DOVUTO
PERVENIRE A CASA VIA POSTA; LA RICEZIONE DEL PIN SAREBBE STATO L'AVVISO
INPLICITO CHE LA TESSERA ERA DISPONIBILE PER IL RITIRO PRESSO LA FILIALE) 15/11/10
(GIA' PASSATI DUE MESI) Non
essendo arrivato nulla per posta ed essendo disponibili i biglietti per
la terza partita del girone MILAN-AJAX mi sono recato in banca per prendere
due piccioni con una fava ovvero comprare un biglietto e chiedere notizie
della mia tessera. L'impiegata (un altra, questa volta) mi ha detto che
non era arrivata ma di non preoccuparmi perchè ci sono casi di ritardo
nella consegna delle tessere allora ho chiesto appunto di poter acquistare
un tagliando. (A riguardo specifico che la copia del contratto rilasciatami
è un sostitutivo cartaceo della tessera) utilizzando appunto i dati
contenuti nei moduli l'impiegata ha compilato sul computer i campi richiesti,
selezionato il posto da me rischiesto e nel momento di concludere l'acquisto/prenotazione
ha constatato l'ennesimo problema di tutta questa vicenda: AL
POSTO DELLE MIE GENERALITA' SUL BIGLIETTO APPAIONO QUELLE DI UN CERTO ABATE
ANDREA RESIDENTE A SAVONA CON TANTO DI SUA DATA DI NASCITA E SUO CODICE
FISCALE. LA SITUAZIONE ATTUALE E' QUESTA A BEN OLTRE 69 GIORNI DI DISTANZA
DAL MIO PRIMO TENTATIVO DI FARE LA TESSERA E VEDERE LE PARTITE DEL MILAN:
IN PRATICA QUESTO ANDREA ABATE RISULTA AVERE GIA' UNA SUA TESSERA DEL TIFOSO
(PRESUMIBILMENTE ATTIVATA A FEBBRAIO) E ATTIVA MA OLTRE A QUESTA (SPECIFICANDO
CHE E' IMPOSSIBILE AVERE DUE TESSERE DEL TIFOSO DELLA STESSA SQUADRA E
ANCHE PRENOTARE PIU' POSTI FACENTI RIFERIMENTO AD UN SOLO NOMINATIVO) LUI
RISULTA TITOLARE ANCHE DELLA TESSERA A CUI CORRISPONDE IL CODICE INDENTIFICATIVO
CHE E' STAMPATO SUL MIO CONTRATTO, ANCHE QUESTA ATTIVA E IN FUNZIONE E
CHE DI CONSEGUENZA NON PUO' ESSERE ANNULLATA. IO INVECE RISULTO AVER RICHIESTO
UNA PRIMA TESSERA ESTINTA PER I MOTIVI SOPRACITATI ED UN ALTRA IN FASE
DI PRODUZIONE CHE PERO' ESSENDO GIA' STATA PRODOTTA NON VERRA' MAI AD ESISTERE!!! Mi
sono sentito anche prendere in giro da quelli della banca con frasi "un
caso umano" o "le daremo il premio di cliente più paziente dell'anno",
così oltre ad essere disperato perchè sembra non finire più
sta tragedia, oltretutto sono anche incacchiato nero per i loro comportamenti.
Hanno detto che si adopereranno per risolvere la situazione ma intanto
come già ipotizzato l'8 dicembre non entrerò a San Siro anche
perchè quello che hanno fatto è mandare una mail, con descrizione
moooolto sommaria del problema, ad altri dipendenti della banca Intesa-San
Paolo. Non ne posso più e vi chiedo gentilmente aiuto oltre a denunciare
pubblicamente questo tipo di problematiche! Ho
scritto anche direttamente alla società A.C. Milan senza ricevere
risposta alcuna..... mi resterebbe da scrivere al ministero degli interni
ma mi viene da ridere solo a pensarci... anzi da piangere... Grazie
anticipatamente della vostra pazienza".
*
Tutta
Italia si è rotta le palle: Egr.
Sig. Prefetto di Treviso Egr.
Sig. Questore di Venezia Mi
rivolgo a Voi che avete la facoltà, ma soprattutto il Potere (con
la P maiuscola!) di prendere decisioni che influiscono sul vivere civile
delle Comunità cittadine di Treviso e Venezia. Non
sembri uno sgarbo istituzionale quello di associare un Prefetto ad un Questore,
ma la ragione è dettata dal fatto che il sig. Prefetto di Treviso
ha deciso la chiusura dello stadio Tenni a tutti i tifosi residenti
nel comune veneziano e di quello di Mogliano - bella prova di istituzione
del primo nucleo di Città Metropolitana - e il sig. Questore di
Venezia conosce perfettamente quelle che sono le condizioni "ambientali"
della tifoseria veneziana e in virtù di questo può senz'altro
"consigliare" al sig. Prefetto di Treviso una linea di condotta meno intransigente
e persino meno offensiva nei confronti della stragrande maggioranza della
tifoseria arancioneroverde. Non
sembri una voce fuori dal coro quella di chi Vi chiede di rivedere una
decisone che va contro il comune senso delle cose che, invece di mettere
al centro dell'attenzione un'occasione che tutti vogliamo pacifica - e
il FBC Treviso stava lavorando per creare le condizioni per trasformare
un Derby in una bella occasione di Festa e di condivisione di valori sportivi
- ne esalta i motivi di una conflittualità che nessuno cerca o vuole. Che
rende tutti i cittadini "delinquenti" senza distinzione alcuna, che omologa
l'intera tifoseria a qualche sparuta banda di teppisti sedicenti ultrà,
tutti perfettamente conosciuti e riconoscibili, che possono essere tranquillamente
neutralizzati con una normalissima azione di prevenzione. Qui
si sta privando un'intera comunità sportiva di un normale diritto
di cittadinanza, applicando alla cieca e a dismisura disposizioni che assomigliano
più ad uno stato a "Democrazia limitata" che ad una corretta interpretazione
delle norme costituzionali. Certo
che è più comodo prendere questo tipo di decisioni perché
prevale il concetto del "lontano da me ogni responsabilità, non
voglio problemi, etc.", ma così facendo si abroga il concetto
che dovrebbe ispirare il vostro dovere che è quello di garantire
l'ordine senza prevaricare o subornare i diritti dei cittadini. Lasciate
che ve lo dica un tifoso che ne ha viste di tutti i colori, che ha una
storia personale che parla da sé e che ha sempre chiesto a voce
alta il rispetto delle condizioni del vivere civile: no alla violenza di
qualsiasi tipo, no alle minacce personali. Questa
stessa persona che, assieme ad altre 1.100, sta cercando di far nascere
qualcosa di nuovo nel panorama calcistico italiano (esageratamente ambizioso!?):
una Associazione che intende radicare, valorizzare, promuovere e diffondere
presso il pubblico degli appassionati e dei simpatizzanti del FBC UNIONE
VENEZIA, l'educazione ad una dimensione solidale, etica e culturale della
passione sportiva, l'impegno civile contro la violenza, l'educazione alla
lealtà sportiva, nonché l'interesse dei giovani per la pratica
diretta dello sport. Proprio
per tutto questo mi sento pienamente autorizzato a dirVi che state
abdicando al Vs. ruolo, alla Vs. funzione di servitori fedeli dello Stato;
il vostro dovere e il centro del vostro agire deve essere retto da un concetto
inderogabile: i diritti dei cittadini vanno rispettati, sempre! Con
l'augurio che prevalga in Voi il senso di servizio ad uno Stato finalmente
civile, Vi invio i miei più deferenti saluti. Franco
Vianello Moro presidente
VeneziaUnited ::VeneziaUNITED::
*
Però
Maroni insiste:
Maroni:
'Contromisure per chi non fa la tessera' 'Stiamo studiando
il fenomeno degli irriducibili senza tessera del tifoso. Spero di smuovere
la legge sugli stadi'
Contromisure
per le trasferte e accelerazione sull'iter per la legge sugli stadi. Sono
i due punti affrontati dal ministro degli Interni Roberto Maroni ai microfoni
de 'La politica nel pallone' su Gr Parlamento. Il ministro si è
detto pronto a prendere 'contromisure' per impedire agli 'irriducibili
che non vogliono la tessera del tifoso' di andare in trasferta in tribuna. 'Gli
striscioni contro di me mi fanno sorridere e ci stanno, non mi preoccupano.
L'altra criticità (quindi è
stato messo in crisi, lo ammette) riguarda
questo fenomeno degli irriducibili che non vogliono la tessera e vanno
in trasferta in tribuna', spiega Maroni. 'Stiamo monitorando questo fenomeno
per vedere se genera rischi e a fine girone d'andata prenderemo contromisure.
È un fenomeno determinato dal fatto che qualcuno non vuole accettare
una cosa che 800mila tifosi hanno accettato (quindi
se 800 mila persone accettano di buttarsi al fiume io mi dovrei buttare
al fiume, secondo il leghista). È
una fascia minima, ma capisco queste preoccupazioni e le stiamo monitorando'. Maroni
si dice poi 'molto soddisfatto per come stanno andando le cose da un punto
di vista della sicurezza. Sono abituato a giudicare le politiche in base
al risultato, non in base ai titoli dei giornali (quindi
gli hanno dato fastidio i titoli dei giornali che parlano di fallimento).
Sono diminuiti incidenti e feriti, nelle prime dieci giornate c'è
stata una riduzione del 50% dei feriti rispetto all'anno scorso e il 40%
in meno nel numero degli incontri con incidenti. La media spettatori è
aumentata rispetto alla scorsa stagione nonostante lo 'spezzatino', più
di così è difficile sperare'. Il
ministro conferma poi di avere presentato 'il decreto per la sicurezza
stadi che prevede l'estensione della flagranza differita (che
si erano dimenticati di prorogare, mentre ora lo presentano come qualcosa
di nuovo), poi c'èla legge sugli
stadi che è ferma in Parlamento da troppo tempo e non si capisce
perchè. Spero di inserire questo pacchetto in sede di conversione
del decreto. Io sono favorevole alla realizzazione di stadi di proprietà
perchè questo aiuterebbe anche da un punto di vista della sicurezza'.
Maroni conclude assicurando di volere 'eliminare reti e barriere negli
stadi fra campo e tribune entro il 2013. Lo stadio deve essere luogo di
gioia e non di separazione'. Maroni
non ha capito una cosa. Qualunque
cosa faccia, è fregato. E'
scacco matto e non lo ha capito. Se
i tifosi "irriducibili" che hanno avuto l'orgoglio di non tesserarsi saranno
intelligenti, capiranno qual è l'ultima mossa da fare al momento
opportuno.
*
Storture:
"ciao
lore... volevo precisare una cosa... i tornelli in sud funzionano... ahahah
biglietto curva sud... provo a entrare all ingresso riservato ai possessori
della tessera.... mi si apre tranquillamente... sono entrato zero perquisizioni...
zero documenti... niente di niente... che buffoni....". E'
tutta una buffonata, infatti. Speravano di fare il colpo del secolo, ma
solo il 5% ha attivato la funzione carta di debito... Ci proveranno il
prossimo anno, rendendo obbligatoria la TdT anche per i biglietti che dovranno
essere caricati per forza sulla TdT... Però stiamo guadagnando tempo
e il Ministro Maroni è sempre più sulla rampa di lancio...
*
Passiamo
alla Roma (cui torneremo definitivamente una volta terminata l'emergenza
democratica che vuole sopprimere/addomesticare il tifoso): 1955/56
Lazio/Roma rinviata per neve in video. 15
novembre 2010: prove di Stato di Polizia.
Già ce ne eravamo accorti ma... Mauro:
"Ciao
Lorenzo, seguendo la tua indicazione sul fatto di mettere il video del
servizio sulle Iene riguardo i fatti di Roma-Manchester United del 2007
(video che ha significato per te essere bannato da youtube), ho provveduto
prontamente a inserirlo tra i miei sul mio canale Youtube. Risultato?
Dopo pochi minuti il video è stato rimosso per "violazioni del copyright
rivendicato da R.T.I". Infatti
accedendo al canale almanaccogiallorosso compare una simpatica scritta
con il messaggio sopra menzionato. In
questo piccolo Paese le cose funzionano proprio al contrario... e poi:
quanti video delle Iene o di altri servizi Mediaset risultano essere presenti
su Youtube? Guarda caso proprio questo viola il copyright... Misteri del
"Ministero"... Comunque
come te, decido di inserirlo in maniera definitiva sulla pagina principale
del mio sito www.almanaccogiallorosso.it
in modo tale da non far dimenticare MAI i soprusi che noi tifosi siamo
costretti giornalmente a subire da parte delle forze dell' "ordine". E
noi siamo quelli che ci dovremmo tesserare... Ciao Mauro". Cliccate
qui per vedere quanti video ci sono de "Le Iene" in rete per i quali non
è stata avanzato alcun reclamo sul copyright! http://www.youtube.com/results?search_query=le+iene&aq=f
*
"La
tessera del tifoso serve per riportare le famiglie allo stadio". Parole
di Roberto Maroni, musica dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni
Sportive:
Leggere
l'ultima colonna, dove c'è la "U"
Interisti
al derby
Passiamo
alla goliardia: "Ciao
Lorenzo questo è un momento particolare per la nostra Roma e per
la società in cui viviamo per cui è con onore che da oggi
sul nostro sito www.ultraschierico.it
si potrà votare per l'encefalitico 2010. Chi è il personaggio
più idiota tra quelli in lista? Il vincitore sarà condannato
a fare mazzancolle vive dar culo per l'eternità. E la sua eternità
non arriverà tardi se ricordiamo che i precedenti sondaggi sono
stati vinti da tosatti e da maurizio mosca, ma soprattutto da candido cannavò.
Ricordiamo sempre che votando ai nostri sondaggi è possibile vincere
una ford. Ricordando
a tutti che pippo marra (stra-snip),
ti invio il banner del nostro sondaggio. Ciao Ferola". Ragazzi,
abbiamo una occasione d'oro, votate in massa :-)
Nota
Questura di Firenze FIORENTINA
CESENA: LE ATTIVITÀ DELLE FORZE DELL'ORDINE Esposto
in curva Fiesole uno striscione autorizzato “in ricordo di Gabriele Sandri".
Sul
punto: "I
TIFOSI FIORENTINI NON TESSERATI SOTTOLINEANO LA MENZOGNA DIRAMATA DALLA
QUESTURA DI FIRENZE RIGUARDO ALLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PER LO STRISCIONE
PER GABRIELE SANDRI. NESSUNO
HA CHIESTO AUTORIZZAZIONI. IL
PARTERRE NON CHIEDE PERMESSI A NESSUNO NNT
PARTERRE DI FIESOLE ULTRAS
LIBERI!"
Cento
tifosi ospiti con biglietti venduti in violazione del divieto identificati
e riaccompagnati alle loro auto Dalle
ore 18.00 presso lo stadio “A. Franchi” si è disputato l’incontro
di calcio “Fiorentina Cesena”, al quale hanno assistito 16.906 spettatori,
di cui 759 nel settore ospiti, che hanno raggiunto il capoluogo toscano
a bordo di 5 pullman e mezzi privati. Per
l’incontro in argomento, il Prefetto di Firenze, con provvedimento del
4 novembre u.s., su proposta del Questore Zonno ha adottato le seguenti
prescrizioni: •
divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Emilia Romagna; •
divieto di vendita dei tagliandi attraverso i siti Internet ed incedibilità
del tagliando. Sono
stati impiegati 375 steward abilitati, di cui 147 addetti al prefiltraggio
e 92 al filtraggio. Gli addetti al soccorso sanitario sono stati 103 e
45 gli addetti alla protezione civile. Gli
steward, in conformità alla normativa vigente, hanno provveduto
ad effettuare tutte le attività di bonifica, accoglienza, indirizzamento,
osservazione e controllo accessi nei confronti di tutti gli spettatori
previa verifica del titolo di accesso. Nell’ambito
delle iniziative di protesta contro la tessere del tifoso, prima dell’inizio
della gara è stato esposto, al di fuori dell’area riservata dell’impianto
prospiciente la curva Fiesole, uno striscione recante la scritta “NO ALLA
TESSERA DEL TIFOSO”. Inoltre, durante il primo tempo è stato esposto
in curva Fiesole uno striscione autorizzato, recante la scrittura “IN RICORDO
DI GABRIELE SANDRI CITTADINO ITALIANO”. All’inizio
del primo tempio, all’ingresso del parcheggio del settore ospiti si sono
radunate circa trenta autovetture, con a bordo un totale di circa 100 tifosi
residenti in Emilia Romagna, non in possesso di tessera del tifoso ma con
biglietti venduti in violazione del divieto. Essendo
stato loro inibito l’ingresso nell’area dello stadio, si sono diretti verso
il centro storico fiorentino per assistere all’incontro in un pub, lasciando
le autovetture all’interno del parcheggio sotterraneo della Stazione Santa
Maria Novella. Il
gruppo è stato costantemente sorvegliato a distanza da contingenti
della Forza Pubblica è poi riaccompagnato ai parcheggi dove gran
parte è stato anche compiutamente identificato da personale della
DIGOS. L’attività
di prefiltraggio e filtraggio ha impedito l’introduzione all’interno dello
stadio di 490 bottiglie e 170 accendini.
Lo
striscione "autorizzato" secondo la Questura di Firenze!
La
verità (da Cesena in bolgia) non
tesserati non entrati x divieto pur con biglietto pena daspo o minaccia
non troppo velata di essere respinti in malo modo...qui si potrebbe parlare
ore ma sorvolo...si decide di andare in centro a vedere la partita tutto
molto tranquilamente, e qui che personalmente insieme ad altre 6 macchine
x un totale di 22 persone nel traffico di firenze non so come ci troviamo
scortati da 3 macchine e 2 furgoni della polizia x un totale di 34 agenti
( contati ) che ci bloccono il traffico ci fanno passare col rosso e creano
disagi gia' a un trafficco inpazzito...dopo 15 minuti e specialmente a
un blocco a una strada che indicava la zona di incontro capiamo che qualcosa
non va' ( non conoscendo firenze non capivamo)a un semaforo usciamo tutti
e chiediamo spiegazioni RISPOSTA
AGENTE IN CAPO : VI MANDIAMO VIA DA FIRENZE NON SIETE AUTORIZZATI MIA
RISPOSTA : CI VUOLE UN PERMESSO X UN CITTADINO QUALSIASI X VENIRE A FIRENZE? AGENTE
( IN DIFFICOLTA) ORDINE DEL MINISTERO IN PERSONA ..........................evito
tutto il resto ma tutto condito da una civilta' che forse appartiene a
cittadini che spesso vengono considerati peggio dei mafiosi ps
prego i moderatori di non cancellare il post perche' qua fra stampa e forze
interessate si sta consumando continui abusi verso una porzione del tifo
cesenate. Buongiorno, Mi
presento, il mio nome è AM, sono una tifosa del Cesena NON TESSERATA. Come
già sapevamo la trasferta a Firenze ci era stata vietata ma all'ultimo
viene fuori che si possono comprare i biglietti a Savignano in pratica
vicino casa. Siamo
più di 250 non tesserati a comprare il biglietto. Il
Venerdi sera esce fuori il Comunicato del Cesena Calcio e della Questura
di Firenze che CONSIGLIA i non tesserati MUNITI DI REGOLARE BIGLIETTO di
non avvicinarsi neppure a Firenze. Purtroppo
da cittadini liberi italiani e nella legalità più totale
e assoluta non accettiamo il consiglio e l'indomani ci presentiamo sotto
la curva ferrovia dove noi abbiamo acquistato i biglietti. Non
ci fanno entrare, non c'è verso, un tizio probabilmente un digossino
e un poliziotto in borghese ci invita gentilmente ad allontanarci dallo
stadio, MA COME?? NOI IN POSSESSO DI REGOLARE BIGLIETTO NON POSSIAMO ENTRARE
DENTRO LO STADIO??? Ci
viene risposto che la vendita del biglietto a noi era vietata!! (appunto
la vendita, non l'acquisto!!!) Si
inventato la balla del secolo dove ci dicono che i nostri biglietti sono
stati tutti quanti criptati e messi in una BlackList (?) e ci avvertono
che anche nel caso decidessimo di entrare dentro lo stadio ad aspettarci
ci sarebbe stato l'esercito, e ci dicono che, purtroppo per noi, non avendo
stavolta mantenuto l'effetto sorpresa, erano riusciti ad organizzarsi in
modo da portar portare ciascuno di noi in Questura per la denuncia.....
MA LA DENUNCIA PER COSA??? Purtroppo
non avendo avuto dietro un avvocato che potesse darci la conferma che entrando
allo stadio saremmo stati nella perfetta legalità decidiamo di dargliela
vinta. Siamo
a Firenze ormai, ci inoltriamo per le strade del centro a guardare la partita
in un pub.. finisce la partita... Inizia la nostra protesta. Per
le strade del centro un centinaio di Cesenati che cantano contro la tessera
ci scusiamo anche con le famiglie per il disagio creato ma non potevamo
far calpestare i nostri diritti da cittadini italiani l'ennesima volta. Invece,
quel che succede ha dell'incredibile, ci circonda la celere di Firenze
in divisa antisommossa per farci andare via da Firenze... Noi non stiamo
facendo niente di male però... com'è possibile che la polizia
di stato possa cacciare via in malo modo dei cittadini italiani in tenuta
del tutto pacifica da una città italiana? Scortati
come i peggiori criminali del secolo ci accompagnano al parcheggio, perquisizione
documenti alla mano filmati con nome e cognome... Quello che ci sdegna
è che noi non abbiamo fatto niente niente niente di male!! La
tifoseria cesenate è una delle più tranquille d'Italia, se
al posto dei Cesenati ci fossero stati i Napoletani? Questa
è l'ennesima conferma che la tessera del tifoso non ha assolutamente
nessun controllo in campo di sicurezza, I non tesserati lasciati in giro
per il centro di Firenze potevano combinare qualsiasi cosa e ripeto a Firenze
sono stati fortunati ad avere i Cesenati. Siamo
muniti di video foto e ogni sorta di documento nel caso vi serva per far
conoscere all'Italia anche questa parte della vita ultras che noi
viviamo ogni giorno sulla nostra pelle. Dimostriamo
che noi siamo ultras non delinquenti. Grazie. M.
Treviso/Venezia:
I
DIVIETI CHE UCCIDONO LA PASSIONE
Si
comunica che giovedi 18 alle ore 10.00 ci sarà una riunione in Prefettura
per la gara tra il Treviso e l’Unione Venezia.” Questo
scarno comunicato pubblicato sul sito ufficiale della società biancoceleste
fotografa meglio di tante parole la situazione: il derby per i tifosi arancioneroverdi
e per quelli della Marca è già rovinato. I preparativi e
l’attesa per la trasferta, per le coreografie, l’entusiasmo contagioso
per il confronto al vertice, la cornice di passione e calore di uno
stadio gremito, le tensioni e le emozioni che solo queste sfide sanno regalare,
su tutto questo, che è la linfa vitale dello sport che amiamo, una
doccia gelata. Il countdown verso il derby del Tenni è saltato.
Non si organizza una trasferta, un derby in due giorni! E
non ci parlino di esigenze di sicurezza, per favore. La
sicurezza può e deve essere tutelata diversamente. Ha bisogno di
certezze e di regole chiare e condivise. La discrezionalità con
cui il CASMS, misterioso acronimo che sta per Comitato di Analisi e Sicurezza
delle Manifestazioni Sportive, decide il destino di questo o quel derby,
le diverse e contrastanti decisioni (è di questi giorni il caos
scatenato dal divieto imposto ai tifosi sampdoriani di recarsi a Parma,
con tifoserie pacifiche e gemellate da 25 anni), la tempistica che porta
a ridosso dell’evento sportivo ogni decisione, sembrano essere indice di
palese inadeguatezza e incompetenza di tale organo. Gli
effetti, al di là dei numeri trionfali sbandierati sul fronte della
sicurezza, sono sotto gli occhi di tutti: stadi semideserti e disadorni,
una passione sportiva che si affievolisce ogni giorno di più, giovani
generazioni sempre meno attratte dal calcio, la crisi di entusiasmo e di
credibilità del calcio italiano è ormai cronica. Il
modello italiano di sicurezza, fatto di divieti e di regole che variano
ogni giorno e per ogni evento senza alcuna logica, sembra fare acqua da
tutte le parti, basti pensare alla recente partita di Genova: cosa stava
analizzando di così importante il CASMS per non essere in grado
di prevedere le intenzioni di certa parte della tifoseria serba, note a
qualsiasi addetto ai lavori minimamente informato? Torniamo
al
nostro derby, alla decisione di chiudere il settore ospiti costringendo
i tifosi arancioneroverdi ad accomodarsi in tribuna o peggio ad acquistare
i biglietti della curva di casa, ci sarebbe da restare allibiti difronte
a tanto pressapochismo e dilettantismo. A
meno che il “caos”, in questa come in altre occasioni, non sia altro che
una deliberata strategia, il cui obiettivo non è tanto la sicurezza
dell’evento in sè quanto la risoluta determinazione di progettare
e gestire un modello di sport senza alcuna autonomia e indipendenza. Alle
dirette dipendenze di organismi di polizia che di altro si dovrebbero occupare. Sia
chiaro, il calcio italiano non può nascondere la testa sotto la
sabbia e negare di dover affrontare il problema della violenza. Solo che
il rimedio scelto, la repressione indiscriminata di ogni forma di tifo
organizzato e la militarizzazione degli stadi e degli eventi sportivi,
pare peggiore del male e rischia di uccidere il paziente. E’
il calcio che deve trovare le forze per vincere questa sfida. Cominciando
ad ammettere il fallimento di un modello tutto incentrato sulla vittoria
come unico risultato possibile, su tifosi-clienti-consumatori, un modello
che ha messo in soffitta quel rapporto speciale tra un club e la sua comunità,
unica vera ricchezza da difendere e valorizzare attraverso la partecipazione
attiva dei tifosi. Il
calcio dei divieti non ha futuro. 13
novembre 2010: scusate i due giorni senza
aggiornamenti... E-mail:
"Ciao
lorè, ti invio questa pagina riguardante una caso sui biglietti
di inter-milan. i
milanisti avevano acquistato i biglietti per la partita di domenica sera,
ma su tali biglietti c'era la data dell'ultimo inter-milan (24 gennaio).
i tifosi con il tagliando riportante la data sbagliata vengono dichiarti
"salvati" dalla tessera sul quale è accreditato il titolo di accesso. qualcuno
sa spiegare come? la
data sul biglietto è una, quella nella tessera è un'altra? e
se non ci fosse stata la tessera, i tifosi con il biglietto riportante
la data sbagliata li avrebbero mandati a casa? sul
mio biglietto di lazio-roma del 18 aprile (e su quello di molti altri)
c'era scritto ore 20:45, invece la partita si è disputata alle 18:30.
come mai non c'è stato bisogno di nessuna tessera del tifoso per
farmi accedere nonostante l'orario fosse sbagliato? http://www.ilsussidiario.net/News/Calcio-e-altri-Sport/Milan/2010/11/9/INTER-MILAN-Tessera-del-tifoso-salva-i-milanisti-dalla-beffa/1/125691/ Altra
mail da Livorno: "Salve,
Inanzitutto complimenti per il sito, ti seguo quotidianamente dal 2005
nonostante acerrimi "nemici" sul campo (sono di Livorno e seguo il Livorno).
A proposito di modello inglese: scontri, arresti, fumogeni in campo per
il derby (di una coppa minore) del sud-ovest tra il Plymouth Argyle e l'Exeter
City: http://www.thisisexeter.co.uk/news/Fans-delighted-result-victory-marred-violence/article-2860588-detail/article.html L'inefficenza
e la brutalità della polizia itagliana sono note anche all'estero,
in quanto il mio amico Mark Doidge (tifoso Plymouth che mi ha linkato l'articolo)
ne ha discusso nella sua tesi di dottorato presso il dipartimento di Sociologia
della Exeter University... Ma
poi la famosa votazione al senato sulla tessera svuota stadi c'è
stata? aspettiamo i dettagli del voto.... Saluti
Riccardo Livorno". In
un regime è difficile sapere cosa accade. Sicuramente ci stanno
mettendo mano. Parma/Sampdoria
"vietata" nonostante 20 anni di gemellaggio. La
Questura di Parma ha chiesto rinforzi a Bologna. Una partita senza rischi
ha provocato qualche incidente e, comuqnue, tensione.
PRIMA Giovedì
sera sarà il turno del posticipo infrasettimale…fa' si' che termini. Sarà
il turno di Parma-Sampdoria, partita vietata ai tifosi sampdoriani residenti
in Liguria, nonostante i 20 anni di gemellaggio fra Boys e Ultras Tito
Cucchiaroni, nonostante gli ottimi rapporti fra le due intere tifoserie. Una
decisione senza senso, che ha (fortunatamente) fatto scalpore fra tutti
i tifosi ed anche fra i giornalisti. Senza senso ma non per noi. Il
motivo di questa punizione per i tifosi doriani è chiarissimo: vendetta.
Vendetta dell'Osservatorio o del Ministro Maroni stesso, Maroni al quale
gli Ultras della Samp han scritto poco tempo prima una lettera aperta contestandogli
la sua politica, Maroni contestato con striscioni dopo Italia-Serbia, con
tanto di pupazzo di "Ivan il terribile" e pinze. Risultato?
Trasferta vietata a Cesena, dove non c'era alcuna tensione fra le tifoserie.
Risultato? Gli Ultras doriani ci vanno ed entrano comunque!!! Allora semplice,
si continua a vietare, la prossima prego: Parma… Avete
capito bene, e se no aprite bene le orecchie (gli occhi, visto che state
leggendo), soprattutto voi che avete creduto che la Tessera servisse a
combattere la violenza. I
divieti prima li usavano preventivamente, poi in maniera punitiva (se la
domenica prima facevi casino), ora per…ripicca. Mi contesti? Ti lamenti?
Ed io ti punisco. Benvenuti
in Italia, paese democratico. Cosa
fare, dunque? Queste decisioni non sono mai semplici, c'è chi le
semplifica ripetendo sempre che "bisogna stare fuori", noi cerchiamo di
valutare situazione per situazione, cercando il modo di amplificare e dare
risalto alla nostra "voce contro", alle nostre proteste, alle nostre idee. Con
il "panino" c'è chi ci ha criticato, eppure? Eppure ne hanno parlato
da tutte le parti, eppure i nostri striscioni son stati ripresi. Giovedì
sera, cosa più importante, c'è anche da salutare tutti insieme
il Como, non dimentichiamocelo. E
non si può non farlo che dai gradoni di quella curva del quale lui
era ormai un pilastro. Per
questi motivi abbiam deciso di entrare giovedì, di entrare, salutare
il Como, e urlare il nostro disappunto per questo assurdo divieto. Dentro,
dove tutti possono vedere e sentire al contrario di fuori. Per
questo invitiamo tutti i tifosi a portare oltre a sciarpa e bandiera con
i nostri colori (come dovrebbero SEMPRE fare), anche qualcosa con i colori
della Sampdoria, qualcosa di blucerchiato. Facciamogli
vedere cosa hanno vietato, dimostriamoci unici! Dalla
parte del tifo, BOYS
PARMA 1977
DOPO Non
abbiamo ancora letto niente, non ci siamo ancora fatti la nostra “rassegna
stampa”, ma già immaginiamo notizie e commenti, ci son bastate quelle
uscite subito ieri in serata. La
più fantasiosa parlava di scontri, di “ultras sampdoriani infiltrati
che avrebbero provato a sfondare in Curva Nord poiché sprovvisti
di biglietto”. Ma di cosa ci stupiamo? La serata era stata impostata a
tavolino così: divieti, militarizzazione dello stadio, rinforzi
da Bologna, media, condanne. Tutto già visto, tutto già scritto.
Ultras
di Parma e Samp, insieme, fuori dal Tardini
E dire
che di scontri non ce ne sono stati, se non qualche manganellata regalata
da qualche plotone (guidati direttamente dal Questore Gallo) all’ingresso,
manganellate a gente normale, alle spalle, a ragazze. Anche qui: niente
di nuovo. Gli
Ultras Sampdoriani ai cancelli della Nord non sono mai arrivati, nonostante
200 e passa biglietti di Nord in mano, forse, visto che molta gente ha
portato come avevamo proposto anche i colori blucerchiati, qualcuno sarà
caduto dalla nuvole. Si, diciamo così. Ma inevitabilmente se a cinque
minuti dall’inizio, in una partita infrasettimanale quando la gente lavora
e arriva all’ultimo, i controlli sono lenti, i cancelli vengono chiusi
ogni 5 persone, e gli steward fanno gli arroganti, ecco, inevitabilmente
la tensione si viene a creare. Ma se escludiamo qualche “tira e molla”,
anche qui, non è successo nulla di grave. Siamo
entrati e abbiamo avuto subito una brutta sorpresa: un bagno seriamente
danneggiato in Nord. Brutta sorpresa perché sapevamo e sappiamo
già che verremo accusati noi, i Boys, sempre e comunque, di aver
rotto i bagni. Anche se non è vero, anche se lo riteniamo un gesto
inutile, inutile vandalismo fine a se stesso, la colpa dev’essere sempre
dell’Ultras. E così sia, nei secoli dei secoli… Siamo
entrati solo ed esclusivamente per esporre gli striscioni che avevamo preparato,
per poi uscire e raggiungere gli Ultras del Doria, i quali nonostante muniti
di 200 biglietti in Nord (per questo i giorni prima avevamo deciso di entrare)
hanno deciso, dopo minacce di arresto e botte da parte delle Forze dell’Ordine,
di evitare tensioni a Parma, rimanendo in un bar in zona. Abbiamo
esposto uno striscione per ricordare il Como (“Il tuo saluto un onore,
il tuo rispetto un esempio, ciao Como vecchio leone”), uno per Gabriele
Sandri (“11/11/07-11/11/10 Gli Ultras non dimenticano, Gabriele vive”)
nel terzo anniversario della sua morte, e uno per il Ministro Maroni, ponendo
interrogativi sull’inutile scelta di vietare una partita dove le tifoserie
sono gemellate da 20 anni: “Maroni si guardi nella coscienza, distingua
l’amicizia dalla violenza!”. Dopodiché
abbiamo spiegato le nostre ragioni e senza obbligare nessuno siamo usciti
dal Tardini, in 200 circa, per unirci a più numerosi tifosi e Ultras
della Samp. Insieme abbiamo improvvisato un corteo intorno allo stadio,
pacifico, evitando alcuna tensione ma solamente scandendo i nostri slogan,
tutti dietro lo striscione firmato UTC: “11-11-2007 Per non dimenticare,
Gabriele Sandri vive”. Finita
la partita siamo rimasti qualche minuto ancora davanti allo stadio, prima
di banchettare e brindare tutti insieme: da amici! La
decisione di vietare la trasferta è sicuramente stata presa dall’alto,
per ripicca, vendetta, abbiamo già spiegato i motivi, ma il rappresentante
dello Stato a Parma, cioè il Prefetto Viana ha avuto l’ultima parola.
La
decisione del Prefetto di Parma
Visto
che di questo Stato noi siamo cittadini, sarebbe gradito che allora il
Prefetto ci spiegasse, dettagliatamente, quali erano le “possibili criticità
per la tenuta dell’ordine pubblico” fra due tifoserie gemellate da 20 anni.
Siamo pazienti, aspettiamo una risposta. Concludiamo
ringraziando chi ci ha seguito fuori e chi ha portato i colori del Doria
in Nord. A malincuore non abbiamo potuto sostenere la squadra, tornata
alla vittoria, lo faremo a Bari, ma per noi l’amicizia è più
forte di qualsiasi divieto. Dalla
parte del tifo, BOYS PARMA 1977
Video
significativi: "Tessera
del tifoso e limitazioni di vario genere... Compare i biglietti il giorno
della partita sta diventando una missione sempre più "impossibile".
In una video inchiesta condotta da "LaRoma.net" emergono tutte le difficoltà
incontrate da chi, solo all'ultimo momento, decide di andare a vedere una
partita di pallone. In questi ultimi tempi la frase più gettonata
è "riportare le famiglie allo stadio"... Rendergli la vita più
semplice sarebbe già un grande passo in avanti. VIDEO
http://blip.tv/file/4367737".
*
Questo
è veramente divertente "Lorenzo,
ti segnalo se non lo conosci questo corto sulla tessera del tifoso: http://www.youtube.com/watch?v=fAz0zq5lGT4 Anche
questo su Rome e inter è simpatico http://www.youtube.com/watch?v=0XT9IgMFs9o Ciao!
Ciao e forza Roma, Paolo". A
proposito di Youtube. Avevo
un canale dove postavo video per lo più musicali. Ogni
tanto, però postavo anche qualche video che meritava di stare in
rete. Bene,
sono stato bannato da You Tube. Indovinate
un po' per quale video? Ma
per il video de "Le Iene" che restituivano alla signora inglese la macchina
fotografica rapinatale nel settore ospiti dalla Polizia nel 2007, ovviamente! A
questo punto, ecco qui il video. Diffondetelo
voi su You tube, qui rimarrà sempre.
*
Europa
pacificata? "Ciao Lorenzo, sul forum di
vivere ultras, c'è un ragazzo che aggiorna di mese in mese tutti
i disordini che accadono nei campionati esteri europei. Questo il link:
http://vivereultras.forumcommunity.net/?t=40443602 Grazie
per tutto quello che fai! Daniele SanBenedetto". Altra
segnalazione simile: "Ciao Lorenzo volevo
segnalare questo bellissimo sito che raccoglie foto degli anni 80 in tutta
Italia. meritevole
di perderci su un po di tempo. http://fototifo80.forumcommunity.net/". Diverse
segnalazioni mi sono poi giunte per questo articolo. Queste
le premesse da voi fatte prima di postarmelo, uscito su www.forza-roma.com. "Lz
leggi st'articolo delirante ma chi sono questi?" Poi:
"Ciao
Lorenzo, articolo tratto da ultrasblog dove si parla della curva sud,
Si avrà pure ragione ma posso dire che è scemo? perchè
non si rende conto del periodo storico. se queste nuove presenze non hanno
capito un cazzo della tessera chi gli fa capire che quella è una
curva? Ti piace sicuramente il film 300, loro erano soldati di professione
e gli arcadi su base volontaria..e si vede la differenza. Non basta 5 minuti
a trasformarli in ultras". Ancora:
"Ciao
Lorenzo è un po che non ti scrivo,ma stavolta vorrei farti notare
un articolo uscito su un sito della curva che non canta piu" Sicuramente
non è piu come 10 anni fa,ma secondo me quest’articolo è
privo di fondamento e logica,io ci vivo da un po dentro la curva,secondo
me è un articolo molto pro tessera http://www.forza-roma.com/23105/la-curva-che-non-canta-piu.
Ciao a presto Antonio torpignattara". Ecco
qui l'articolo "incriminato":
LA
CURVA CHE NON CANTA PIU'
I tempi
sono cambiati. Non ci sono più dubbi. Oggi voglio mettere da parte
il mio abituale stile “gonzo”, la Roma ha vinto e siamo tutti contenti,
ci mancherebbe; oggi voglio provare a esporre quello che sempre più
persone chiamano “la misteriosa malattia della Curva Sud”. Perché
non si canta più? Perché la mattina nella quale si apre la
vendita libera dei biglietti per il derby, la mia ragazza può fare
un biglietto di Curva Sud senza nessun tipo di fila, comodamente a mezzogiorno
e mezza? Perché si percepisce nettamente che la Curva sta diventando
un settore sempre più anarchico al proprio interno (senza organizzazione,
senza ritmo, con gente comodamente seduta nella parte alta della Curva
(!!!) e con gente che ti chiede conto del posto scritto sul proprio biglietto)? Purtroppo,
e mi duole affermarlo, credo che gli ultras romanisti si siano fatti fregare
completamente dal pessimo ministro Maroni. Ci siamo imboccati con tutte
le scarpe. Si, perché la tessera del tifoso è una cosa, ma
il modo in cui i gruppi si sono fatti male da soli è un’altra. Ricapitoliamo
velocemente la storia recente. Da inizio stagione la parola d’ordine è
“Noi non ci tesseriamo!” e il risultato è stato che non sono stati
rinnovati un cospicuo numero di abbonamenti . Allora si è provato
a dire “Non vi abbonate in Curva Sud, non vogliamo tesserati qui!”… seeee,
bonanotte, la gente se n’è giustamente sbattuta e questo utopico
appello non è solo caduto nel vuoto, anzi ha agevolato il passaggio
di una serie di personaggi e personaggini che avevano creato pseudo-gruppetti
in settori più “sfigati” dello stadio (si, intendo quei quattro
gatti che negli anni scorsi facevano la brigatina della Nord). In più
molti altri hanno ragionato così: “Quest’anno, vedrai, con molti
meno abbonati la Sud sarà più tranquilla (e c’avevano preso,
cacchio!), quasi quasi mi abbono lì…”. Ok,
a questo punto inizia la stagione. C’è un sacco di gente nuova in
Curva. Gente che non sa come dovrebbe funzionare il mondo della Curva.
E i gruppi cosa fanno? Invece di capire che è il momento di presenziare
e affermare la loro leadership battendo il territorio, facendosi vedere
da tutta la Curva mentre guidano fieri il tifo romanista (nonostante tutto)
e quindi educando il nuovo arrivato a tifare come deve tifare un ultras,
inscenano la protesta dell’evacuazione dei settori. Qualcuno
mi dirà, “ma si deve protestare contro l’usurpazione della libertà
personale”… a parte che anche su questo ci sarebbe da obiettare visto che
quello che nessuno dei contestatori dice chiaramente è che il vero
motivo della protesta verte sul divieto di avere la tessera per un periodo
che si aggira sui 5 anni inflitto ai destinatari di DASPO… non è
certo togliendo il disturbo che si fa vedere a uno che vorrebbe chiudere
gli stadi (Maroni, ndr) che le sue decisioni sono sbagliate. Ma
non si tratta dell’unico errore. Infatti, nei momenti di crisi di inizio
stagione, quando la Roma andava male, invece di sostenere la Roma si urlano
coretti “Tifoso tesserato porti male” o “Io tifo più di te!”… Un
modus operandi da geni del crimine se in verità si dovrebbe compattare
una Curva per fargli capire che i gruppi rappresentano lo squillo della
tromba e il resto della Curva la gran cassa. Bene.
Oggi mi ritrovo gente che si lamenta dicendo che “nunnè più
la Sud de na vorta”, “ma te pare che nun c’è nessuno ar derby che
fa la coreografia?”, “aò, oggi (ieri, ndr) nunnè manco piena
sta curva!”… Mi dispiace ragazzi, rispondo io, ci siamo dati la zappa sui
piedi da soli. Scrivo
quest’articolo e uso questi toni perché c’è ancora tempo
per recuperare il vecchio spirito, c’è bisogno di una repentina
presa di coscienza degli errori commessi e di una nuova consapevolezza
di ciò che va fatto. Riportate i ragazzi a urlare coi megafoni sui
cornicioni delle 4 uscite dei tunnel della Sud! Innalzate i nostri vessilli!
Tifate
la maglia! (Edoardo Marullo). Non
dubito delle buone intenzioni di chi ha scritto l'articolo. Iniziamo
dalla fine: i cori anti-tesserati sono stati fatti nelle prime giornate
per rendere netta la distinzione e la presa di posizione tra due modi diversi
di vivere la vita e non solo di sostenere la Roma. Nelle
ultime giornate tali cori sono dedicati solo ai tifosi avversari "ultras"
che vengono a Roma con la TdT, mentre si è giustamente terminato
con cori anti-altri, perché non si può insultare chi non
è ultras e non lo sarà mai per il fatto di avere fatto da
subito la Tdt senza neanche tentare di lottare. Tuttavia,
tornando all'articolo, esiste una frase che credo si attagli perfettamente
al contesto, senza alcuna insinuazione omofobica: "fare il frocio cor culo
dell'altri". Questo
articolo è stato scritto dopo il derby e rimprovera una sorta di
"assenza" degli ultras che dovrebbero coordinare il tifo in Sud. Ora, a
parte che un gruppo ultras si è riformato nella parte bassa, lasciando
da parte i particolarismi, già da qualche domenica, forse è
il caso di osservare che - come giustamente osservato da Marco - non bastano
5 minuti per trasformare persone che ultras non sono e non saranno mai,
in ultras. Una
certa disinformazione la si respira, invece, sui "veri motivi" che portano
alla protesta contro la tessera, secondo Marullo dovuti al fatto che per
5 anni vi sarebbe un "divieto di avere la tessera" per chi ha il daspo. Allora,
lo spiego a Marullo, così la prossima volta evita di dire inesattezze: al
momento NON sono chiari i requisiti di chi può avere o no la famosa
TdT. Poiché
non si bassa su una legge, ma su una circolare del Ministro Maroni, non
è spiegato in alcun modo quali siano le ragioni ostative. A
voce, sostanzialmente, è stato spiegato che non può avere
la Tessera del Tifoso (ma anche biglietti per lo stadio) chi ha un daspo
in corso (e questo è ovvio) e anche chi ha avuto una condanna da
stadio negli ultimi 5 anni. Un
motivo (solo uno) è proprio questo. Mettiamo
che Edoardo Marullo prende un daspo perché un giorno impazzisce
e scavalca un vetro dello stadio. Viene
"daspato" per due anni dal Questore e per due anni non va allo stadio né,
ovviamente, può avere la TdT. Il
buon Edoardo, però, a distanza di un paio di anni verrà anche
processato per avere scavalcato quel vetro. E
verrà processato DOPO che avrà già scontato la sua
diffida. A
quel punto, grazie alla legge Amato, il giudice oltre condannarlo
a qualche mese di carcere, gli applicherà un altro DASPO giudiziario,
di un minimo di due anni. E'
finita? Manco
per sogno! Perché
dal giorno della condanna in primo grado, per cinque anni il Marullo non
potrà né avere la TdT né acquistare biglietti per
andare allo stadio, per un fatto in ordine al quale ha già scontato
la diffida. Capito
Edoardo? Come
gli operai sulla gru di Brescia, in quale modo l'opinione pubblica si accorge
che qualcosa non va? Protestando
in modo visibile. Fino
a quando protestare, lo decide non chi FA l'ultras, ma chi E' ultras e
sulla propria pelle vive queste indegne, incivili, assurde storture. Nulla
vieta ai nuovi adepti della Sud, che chissà perché vanno
in Sud e non in altri settori, di fare il tifo aprendo la loro boccuccia
silenziosa invece di aspettare il Messia che viene dal cielo. Che cazzo
c'è da imparare, a fare il tifo? Il tifo lo fai se te lo senti dentro,
mica se uno te lo impone! Per
quanto riguarda la frase "Riportate i ragazzi a urlare coi megafoni
sui cornicioni delle 4 uscite dei tunnel della Sud! Innalzate i nostri
vessilli!", forse sfugge che è tutto vietato e che non si possono
portare megafoni allo stadio, e per portare "vessilli" è necessario
chiedere una autorizzazione preventiva al Questore, cosa che non piace
particolarmente a chi E' e non FA l'ultras. Rimango
dell'idea che - nel 2010 - non sia più il settore a fare l'ultras
e che comunque la scelta dei gruppi di ricompattarsi in basso sia stata
la scelta migliore per ripartire da zero. Se
poi un giorno si deciderà di cambiare strategia, lo deciderà
chi ha sempre seguito la Roma in casa e in trasferta, non altri.
*
Lucchese/Nocerina: Ieri
sera in occasione del posticipo tv serale, tra Lucchese e Nocerina abbiamo
assistito a qualcosa che possiamo definire al limite della follia.In una
serata da lupi con vento e acqua,abbiamo assistito a prepotenze, scortesie
e pressapochismo assurde ai tifosi della lucchese,iniziamo con ordine: 1)
Esiste una regolamentazione degli striscioni che obbliga ad esporli almeno
2 ore prima della partita,ebbene alle 18 e 30, lo stadio era chiuso e completamente
al buio ,oltre che le strade di accesso chiuse,una volta entrati dentro
al buio,per fare quello che la legge ci obbliga a fare, veniamo rincorsi
e presi a male parole, perchè dovevamo chiedere il permesso per
entrare,trattati quasi come ladri..la giustificazione data e' "che c'e'
pieno di nocerini fuori, e non si poteva entrare.tenete le luci accese
come da legge ..cosi' vedete chi entra, io alle 18 e 30 stavo bene a casa
no a giro per lucca sotto l'acqua per mettere lo striscione 2)
Ore 20 ,ingresso allo stadio,al primo varco, nessun tipo di controllo,
stewart completamente al buio,nessuno che controlla niente di niente,io
riesco a entrare con l'ombrellino in tasca e nessuno che se ne accorga,in
compenso assistiamo,ad assurde prepotenze e scortesie di carabinieri e
stewart che a male parole e a volte anche con prepotenze fisiche bloccano
donne ragazzi e persone anziane con gli ombrelli sotto il diluvio,creando
un incredibile parapiglia e un latente nervosismo nella gente,alcuni addirittura
se ne tornano a casa indispettiti per non dire incazzati,alcuni riescono
a entrare con gli ombrelli e poi gli vengono tolti all'interno dai carabinieri,
ad altri viene strappato l'ombrello di mano,ad altri viene imposto di troncare
la punta,senza nessuna comprensione del clima e della serata da lupi, una
situazione di una prepotenza e di un arroganza degno della vecchia RUSSIA
o GERMANIA, a 5 minuti la gente esasperata e dopo l'intervento del VIANI,
pacificatore,riescono a entrare con gli ombrelli forzando i cancelli....si
sta' creando una situazione di grossi problemi di rapporti con gli stewart,
e' bene che la societa' li richiami un'po' all'ordine e gli faccia un corso
di educazione,altrimenti prima o poi finisce in rissa.. 3)
Dopo tutto il caos ombrelli gli stewart ,come da foto si guardano la partita
in gradinata,quando invece dovrebbero guardare il pubblico,con i loro ombrelli
con la punta di ferro 4)
Viene tolto l'ingresso gradinata lato curva ovest,per lasciarlo ai possessori
della tessera vip,facendo fare agli altri abbonati un giro lungo almeno
1 km,era cosi difficile ,lasciare una corsia transennata lungo il marciapiede
della scuola? Ci voleva una laurea in controllo del popolo? 5)
A fine partita, mentre i tifosi rossoneri tornano alle loro auto parcheggiate
lungo la strada che dalla curva est va' all'ospedale, i tifosi nocerini
vengono lasciati uscire senza scorta e si dirigono indisturbati lungo tale
strada ,a contatto totale con i tifosi lucchesi,sarebbe bastata una scintilla
per scatenare un putiferio, con la polizia, rintanata sotto la tettoia
curva est a non bagnarsi. questo
e' stato ieri sera.....IL SERVIZIO DI SICUREZZA E' STATO, PRENDERSELA,
OFFENDERE E MINACCIARE DONNE BAMBINI E ANZIANI CON L'OMBRELLO.... COMPLIMENTI
A TUTTI...SOCIETA' QUESTURA E COMPLIMENTI ANCHE ALLA STAMPA.....SEMPRE
ATTENTA E PRECISA A RIPORTARE LE PROBLEMATICHE DEI TIFOSI ROSSONERI 11
novembre 2010: on line le foto di Roma/Fiorentina.
10
novembre 2010 (pomeriggio): dunque, c'è
un sistema che include l'IP di un computer in una black list e questo impedisce
di inviare e-mail ad alcuni servizi di posta. Ad
esempio, non riesco a scrivere a chi ha tin.it e a chi ha hotmail. Ora
anche virgilio.it. Ho
scritto al mio provider, chi sa dirmi come risolvere questa cosa assurda? Le
foto di Roma/Fiorentina on line verso
mezzanotte. Riguardo
il video che è stato pubblicato da Repubblica ieri, dove un polziotto
in borghese dava l'ordine di caricare dei dimostranti che non stavano facendo
assolutamente nulla, incontrando persino la perplessità dei suoi
umini, restii a caricare chi non stava facendo nulla, si tratta di Emanuele
Ricifari, vicequestore di Brescia. Ecco, io credo che queste persone non
siano in grado di gestire l'ordine pubblico e che siano la causa dell'antipatia
che sempre più persone nutrono nei confronti delle forze dell'ordine.
*
Azionariato
popolare:
Calcio:
i tifosi del Venezia puntano al 10% del club entro giugno
LUNEDI'
8 NOVEMBRE 2010 Prove
di azionariato popolare anche per Cavese e Ancona (Il Sole 24 Ore Radiocor)
- Roma, 08 nov - I tifosi del FBC Unione Venezia si organizzano e puntano
a entrare nel capitale del club con una quota di circa il 10% entro giugno
prossimo. Parallelamente ai casi dell'US Ancona 1905 e della S.S. Cavese,
squadra di Cava de' Tirreni (Salerno), anche nella Serenissima, come risulta
a Radiocor, e' infatti nato il progetto dell'azionariato popolare e l'associazione
VeneziaUnited, che conta sul supporto del Comune di Venezia e dell'attuale
proprieta' del club, che fa capo all'immobiliarista Enrico Rigoni, e' arrivata
a 1.100 membri. Anche il primo cittadino della Serenissima, Giorgio Orsoni,
e vari componenti della giunta, hanno preso la tessera dell'associazione.
L'obiettivo e' portare avanti un'idea piu' responsabile di tifo e di partecipazione
alla vita della squadra. "Il nostro scopo - spiega a Radiocor il presidente
del VeneziaUnited, Franco Vianello Moro - e' di raccogliere entro il 30
giugno prossimo da un minimo di 100mila a un massimo di 300mila euro, entrando
nel club, attraverso un aumento di capitale, con circa il 10%. Al momento
abbiamo raccolto 25mila euro. La tessera base e' di 10 euro". Vianello
Moro sottolinea inoltre che "la proprieta' e l'amministrazione ci stanno
aiutando. Dopo cinque fallimenti la societa' e' risorta anche grazie alla
volonta' dell'amministrazione comunale che vede positivamente l'ingresso
dei tifosi nell'azionariato. A livello internazionale siamo affiliati all'organizzazione
europea Supporters Direct che ci sta aiutando e sostenendo". Anche i calciatori
vedono di buon occhio l'arrivo dei tifosi nell'azionariato e soprattutto
un nuovo modo di intendere il calcio: "Penso - spiega Mattia Collauto,
da sei anni capitano del Venezia - che questo progetto costituisca un modo
diverso di fare il calcio in uno dei periodi piu' brutti della storia di
questo sport. La voglia e la passione dei nostri tifosi va alimentata e
bisogna far capire quali sono i valori veri del calcio". Un altro caso
di tentativo di azionariato popolare e' quello dell'Ancona, uno dei club
che ha piu' sofferto nella scorsa estate e che gioca nell'Eccellenza Marche.
L'associazione Sosteniamolancona ha oggi piu' di 750 membri e sta lavorando
fianco a fianco con la squadra. L'attuale proprieta' ha annunciato che
se il club sara' promosso alla fine della stagione e diventera' una societa'
a responsabilita' limitata, Sostemiamolancona avra' una quota del 17 per
cento. Anche la S.S. Cavese, squadra che gioca nella Prima divisione e
che rischiava di scomparire a causa di una profonda crisi finanziaria,
ha beneficiato del supporto dei tifosi che hanno donato piu' di 200mila
euro. L'associazione SognoCavese e' cosi' diventata un punto di riferimento
per chiunque tenga al club. Anche Sosteniamolancona e SognoCavese si ispirano
ai modelli di governance di Supporters Direct che si rifanno alle raccomandazioni
contenute nella 'Risoluzione del Parlamento europeo del 29 marzo 2007 sul
futuro del calcio professionistico in Europa' e nella 'Risoluzione del
Parlamento europeo dell'8 maggio 2008 sul Libro bianco sullo sport'. Sim
(RADIOCOR) 08
*
Maroni:
"Non
so se hai mai letto questa intervista del 2007 in cui maroni alla domanda
Mai tirato un sampietrino? risponde "No. Una volta, durante un corteo,
volevo rompere la vetrina di una pasticceria, ma venni preceduto da un
compagno" http://claudiocaprara.ilcannocchiale.it/2007/04/12/bobo_maroni.html
*
Mini-intervista
rilasciata dal Questore Tagliente: Francesco
Tagliente, Questore di Roma oggi, di Firenze ieri, ha rilasciato in esclusiva
a firenzeviola.it delle dichiarazioni molto interessanti su ciò
che è avvenuto durante lapartita Lazio-Roma di domenica scorsa.
Questore
Tagliente, come mai, in occasione del derby romano, gli effetti della tessera
del tifoso sono stati sospesi?" Non
c´è stata nessuna sospensione degli effetti della Tessera
del Tifoso. D´intesa con le altre Istituzioni e con le società
per favorire la massima fruibilità dello stadio, entrambe le tifoserie
sono state considerate, come di fatto sono, ´supporter di casa´.
Abbiamo lavorato per settimane per garantire che la gara tra le due squadre
romane si svolgesse all´insegna dello spettacolo sportivo e della
goliardia che deve contraddistinguere il tifo ´da curve´ (che
di fatto non c'è stato: si è trattato del derby meno goliardico
degli ultimi 35 anni). In questa stessa
direzione anche per questo evento così delicato abbiamo cercato
con determinazione il dialogo con i tifosi e con le società. Abbiamo
condiviso con quest´ultime alcune scelte importanti tra cui quella
di estendere la vendita dei biglietti per i tifosi romanisti fino alle
ore 15.00 del giorno della gara" (del
resto quando la Roma gioca in casa questo già avviene. Se quindi
avete considerato i romanisti come tifoseria che giocava comunque in casa,
non è stato consentito nulla di più di quanto già
non avvenga).
Verranno
presi provvedimenti per i fatti del derby? "Per
gli episodi correlati alla violazione del regolamento d´uso dell´impianto
tra cui scavalcamento, possesso e lancio di fumogeni il dispositivo di
sicurezza pianificato ha consentito di intervenire in tempo reale identificando,
denunciando, e daspando gli autori degli illeciti. Sono in corso, invece,
le indagini per identificare gli autori di alcune accensioni di fumogeni
e dell´esplosione di petardi all´esterno dell´impianto."
Questa
precisazione del dott. Tagliente mi consente di rispondere a varie e-mail
che ho ricevuto sul punto. L'accensione di artifizi pirotecnici fuori dallo
stadio, il giorno della partita, costituisce reato e può portare
al daspo. C'è da discutere ove questo avvenga fuori dall'area di
sicurezza (vale a dire prima del controllo degli stewards), però
il principio è stabilito dalla legge e bisogna conoscerlo onde evitare
di regalare diffide per comportamenti comunque innocui e folkloristici.
Roma
e Firenze: due realtà diverse che lei conosce molto bene. "Sono
cambiati gli scenari, sono cambiate le dimensioni e sono cambiate per certi
versi le problematiche da affrontare. Ma non è cambiato il metodo
di lavoro, l´entusiasmo e la voglia di dare risposte a chi ci chiede
sicurezza"
Inserite,
grazia e G., alcune foto di Parma/Roma. In
tanti mi avete segnalato questo video (non calcistico ma significativo
di certe attitudini): "Ciao
lorenzo, come stai? brevemente,
ti invio il link del sito della repubblica di un video intotolato: "come
nasce una carica"...in realtà andrebbe aggiunto ...e come nascono
tre fermi di polizia di persone scelte a casaccio o meglio perchè
antipatiche al funzionario di turno.... naturalmente
nn accadrà niente al tipo, figurati...però è l'ennesimo
soppruso...invito tutti a portarsi sempre dietro una fonte di ripresa audio
video....e di denunciare...prima o poi una rivolta civica ci sarà
e quando sbagliano anche "loro" pagheranno....altrimenti...vabbè
lasciamo perdere... http://tv.repubblica.it/edizione/milano/brescia-la-carica-della-polizia/56259?video=&ref=HREC1-10 Sempre
sul punto: "Caro “Riccio” ('na
volta!) Lorenzo, L’11 novembre si avvicina
e non si deve dimenticare quella che ancora oggi è in assoluto tra
le pagine più umilianti per un cittadino italiano, sia esso tifoso
o no. Brescia,
profondo nord, il video è esplicativo dei metodi ai quali già
ieri ed ancor più oggi vengono sottoposti i tifosi di calcio (ultras
o meno) e che ora cominciano ad essere messi in pratica anche nei confronti
di coloro che esercitano (come i tifosi peraltro) un elementare diritto
sancito non solo nella Costituzione italiana, ma nell’essenza stessa della
natura umana; il diritto di espressione. http://it.peacereporter.net/videogallery/video/12289 “Oggi
gli ultrà...domani tutta la città”.... qualcuno diceva che
era l’ennesimo slogan... “Riccio”
Paolo
*
Qualche
notizie sul come è andata la domenica: Palermo/Genoa:"da
segnalare la presenza di circa 50 genoani in gradinata,(e 20 circa tesserati
nel settore maroni) arrivati la maggior parte a partita iniziata.Ottima
impressione.Per tutti e 90 min hanno creato movimento in zona non tesserata,con
parecchi cori pro diffidati e contro la tessera.Da segnalare in curva nord
inferiore,che sono tutti diffidati,l'accensione di 6 fiaccole e due bombe
carta,con il settore ultras curva nord vuoto".
In
alto a sinistra i non tesserati, in
basso gli autorizzati
I
non tesserati
Palermo
*
Juventus/Roma: "Ciao
Lorenzo... ti prego di pubblicare questa mia... sabato andremo a torino
, tresferta vietata ai residenti nel lazio , noi siamo del centro italia
e abbiamo preso i biglietti di parterre di tribuna est a 25 € . Quindi
se altri ragazzi fossero interessati a venire a torino , il settore accanto
al settore ospiti è lo 017 parterre di tribuna est... Speriamo
di fare cmq un bel gruppetto... Grazie maroni ti averci rubato le
ns emozioni... Ciao Cristiano sez. firenze".
*
Sui
fatti di Salernitana/Verona: http://www.granatissimi.com/2010/11/rassegna-stampa-di-salernitana-verona/ Ancora:
"Caro
Lorenzo, volevo specificare una cosa in merito alle mail pubblicate sul
tuo sito ed inerenti a Salernitana-Verona. E'
vero che i pochi veronesi venuti a Salerno avevano tutti la TdT, ma il
casino successo fuori è stato provocato da una ventina di persone
che non erano in alcun modo tesserate, nè tantomeno avevano il biglietto
per assistere al match. Questi ragazzi sono arrivati a Salerno armati di
tutto punto con gli stessi bus di coloro che avevano tessera e biglietto
(sì,
ma non ho capito come si faceva a sapere chi era tesserato e chi no, visto
che c'è stato solo un arresto tra i Veronesi...)e
ciò significa che nessuno ha controllato i mezzi nè in partenza
da Verona, nè in arrivo a Salerno. Questa situazioni mi ha ricordato
tanto Italia-Serbia...ma non si era detto che non sarebbero più
accadute queste cose??? P.S.:
tre lacrimogeni sparati dalla polizia sono arrivati all'interno dello stadio.
Due in un settore "inagibile" (direi fortunatamente inagibile...) e un
altro direttamente in campo, tanto che l'arbitro è stato costretto
a sospendere la partita per alcuni minuti...".
*
Arezzo:
*
Notizia
su una targa negata: VIETATA
TARGA GABBO Adesso
è ufficiale. La risposta definitiva è arrivata. Ma non è
quella che ci si attendeva: Autostrade per l’Italia SpA ha vietato l’affissione
della targa per Gabriele Sandri nella stazione di servizio di Badia Al
Pino Est. Non è servita a nulla la petizione popolare promossa dal
‘Comitato Mai Più 11 Novembre’ con l’iniziativa ‘Una firma per Gabriele’.
E nemmeno i banchetti allestiti in tantissime città italiane. Nella
serata di ieri c’è stata una fumata nera inattesa: una riunione
tra alcuni manager aziendali e Giorgio Sandri ha sancito la fine di una
speranza coltivata inutilmente da 25.000 firmatari di ogni parte d’Italia.
Questi i fatti: l’Anas, proprietaria del tratto dell’Autostrada del Sole,
si è espressa favorevolmente. Ma lo stop è venuto dalla società
concessionaria: Autostrade non vuole saperne nulla. Motivo? La targa creerebbe
un precedente da evitare. “E’ assurdo – ha detto il papà di Gabbo
– hanno ignorato la civilissima e democratica iniziativa della raccolta
firme portandomi una motivazione ignobile: non vogliono la targa perché altrimenti
si dovrebbero ricordare tutti i morti degli incidenti d’auto. Ma vogliono
scherzare? Mio figlio è stato ucciso con un colpo di pistola. La
morte è uguale per tutti e va sempre rispettata. Gabriele è
diventato un simbolo per migliaia di giovani e loro vogliono cancellarne
la memoria? Non ci riusciranno mai”. Oggi il comitato promotore deciderà
le prossime azioni. “Intanto – continua Giorgio Sandri - faccio un appello
alle istituzioni e al mondo della politica: cosa ne pensano della targa?”
Le celebrazioni del terzo anniversario del delitto di Gabbo si aprono comunque
domani, mercoledì sera alla Bocca
della Verità, dove dalle 18 alle 20 ci sarà un sit-in silenzioso
con fiaccolata. “Nel primo processo ci hanno negato la giustizia – conclude
Giorgio Sandri – ora ci negano la targa, ma nessuno potrà mai negarci
la verità. A tutte quelle persone che ci sono vicine, chiedo pubblicamente
di manifestarsi, di uscire allo scoperto e dire come la pensano sulle ingiustizie
che continuiamo a subire”. Maurizio Martucci (dal
blog del libro CUORI TIFOSI, cuoritifosi.ormedilettura.com)
*
Da
Spycalcio di Repubblica:
Tessera
del tifoso? Inutile Lo ha dimostrato il derby
Egregio
ministro Roberto Maroni: il derby di Roma ha dimostrato chiaramente che
la tessera del tifoso, così come è stata concepita, non serve
a nulla. E' del tutto inutile. Il sindaco Gianni Alemanno alla vigilia
del derby, con scarsa opportunità "politica", aveva detto che la
tessera è "repressiva e burocratica". Mi permetto di dire: è
inutile. Penalizza solo le persone per bene, le famiglie. Sfavorisce la
trasferte. Spacca in due le tifoserie. In occasione del derby di Roma,
non si è tenuto assolutamente conto della tessera del tifoso: il
questore di Roma, Francesco Tagliente, con saggezza e buon senso, ha stabilito
che non esisteva una tifoseria ospite ma che tutte e due le squadre, Lazio
e Roma, giocavano in casa. Così facendo ci sono stati 30.000 tifosi
della Lazio e 20.000 della Roma: se si fosse tenuto conto della tessera,
quanti sarebbero stato i romanisti? Pochi, pochissimi: non c'è dubbio.
Resta il problema della Tevere, risolto solo in parte: è ancora
mezza vuota, anche se Tagliente ha cercato di agevolare giovani e anziani
(i sessantenni). Gli steward non bastano però per vigilare nella
Tevere: ma siccome la polizia in divisa, ormai, è fuori dagli stadi
il problema non è di semplice soluzione. Tagliente, quando era a
capo dell'Osservatorio, aveva pensato ad una tessera del tifoso ben diversa
da quella attuale: uno strumento dei club, non del Viminale. Negli anni
si è perso lo spirito: ecco perché ora, come sostiene Alemanno,
viene vissuta da molti tifosi
come qualcosa di repressivo, dove ci guadagnano solo le banche. Tutto il
progetto, egregio ministro, è da rivedere a fine stagione: usando
il buon senso, dialogando coi tifosi (dove possibile). Il derby, comunque,
è andato abbastanza liscio, in quanto a ordine pubblico: nove denunce,
nove Daspo (rispetto allo scorso anno sono raddoppiati a Roma), chi scavalca
e ci rimette un dito, chi ha un coltello in tasca, eccetera. L'anno passato
era successo molto di peggio cvon cariche, feriti, lacrimogeni e tantissima
paura. In Curva Nord, nonostante l'allarme dei servizi segreti, non è
accaduto nulla: ma forse anche questa segnalazione è servita alla
questura di Roma per tenere d'occhio certe frange della tifoseria, anche
se c'erano aspetti fantasiosi nella nota dei "servizi" (come quella che
prevedeva l'arrivo di persone coinvolte nella guerriglia di Terzigno...).
*
E-mail:
"Partendo
dal fatto che a livello di tifo ar derby me pareva de sta a vedè
n'amichevole! Ma che stamo a fà???? Tesserati
che entrano Non
tesserati che entrano (tra cui io) Non
tesserati che non entrano Per
non parlare della netta differenza di chi è maggiormente interessato
alle vicende calcistiche e di chi a quelle legate alla curva ed alla difesa
delle libertà personali. Ho
un mio personale parere sulla vicenda che si discosta dalle varie linee
di condotta seguite ultimamente. A
mio personale avviso, senza voler denigrare chi vi si sta opponendo in
maniera decisa, il modo che si sta adoperando per contrastare l'introduzione
di questa maledetta tessera è alquanto fine a se stesso. Mi
spiego meglio, se resti fuori ad accendere fumogeni e bomboni (quanto li
rimpiango pè carità) sei strumentalizzato e sui giornali
dicono che hai fatto casino, se entri dentro sei strumentalizzato in quanto
tifi e fai cmq er gioco delle pay-tv che nun vedono l'ora de inquadrà
una torcia accesa (è capitato un sacco di volte fidati) per far
credere che allo stadio non è cambiato nulla e per l'accensione
della quale tu vieni diffidato e denunciato, se nun entri e basta restando
a casa fai cmq er gioco sia delle pay-tv (dandogli i tuoi soldi) sia di
Maroni & co. che nun vojono gente allo stadio. Se
si doveva protestare in maniera decisa questo doveva accadere quando furono
introdotti i biglietti nominativi, già lì eri "segnalato"
quando per andare in trasferta dovevi lasciare una fotocopia del documento...secondo
te se ti fai la tessera sei schedato se non te la fai invece no??? Lascio
a voi la facile soluzione del dilemma! Per
concludere vorrei esprimere una semplice ed umile idea sul da farsi, siccome
alla maggior parte della gente che viene allo stadio poco je fregà
de tifà (anche in curva fidateve) e se vojono vedè la partita
allora a sto punto quelli che vojono tifà o se ne vanno da un'altra
parte (perchè non in sud laterale ad esempio???)...oppure paradossalmente
si fanno tutti la "privilege card" così quando ci sono le trasferte
ci si muove in 3'000/4'000 e poi se succedono "casini" vojo vedè
cosa dicono della tanto beneamata tessera! Un'ultima
idea che mi verrebbe in mente sarebbe quella di organizzarsi seriamente
per ricorrere, magari in cassazione, contro l'introduzione della tessera
come strumento di discriminazione e ledente le libertà personali
(e quì chiedo delucidazioni a te a riguardo). Siccome
penso che cmq le idee di sottoscrivere tutti la "privilege card" e di trasferire
lo "zoccolo duro" della sud in laterale siano un pò avventate, spero
che arrivati a questo punto sia possibile mettere in atto un'iter giuridico
sennò mi permetto di consigliare ai vari gruppi (che avranno sicuramente
maggiore presa rispetto a me) di prendere in considerazione altre possibili
modalità di contrasto. Saluti Loré LAZIO MERDA! 9
novembre 2010: iniziamo con un chiarimento
di Mirko Bussi su un articolo da lui scritto su Laroma24 che è stato
criticato: "Ciao
Lorenzo, sono Mirko Bussi, l'autore dell'articolo che avete riportato e
(ammetto...giustamente) criticato. Parto dall'idea originaria dell'articolo:
noi de lr24 abbiamo una rubrica "LA SFIDA NELLA SFIDA" che per ogni partita
della Roma prende un protagonista giallorosso e uno avversario che possono
sintetizzare la partita relativa. Quindi il derby, come al solito si pensa
a che sfida proporre e le idee erano: Simplicio-Hernanes, Dias-Juan e simili,
penso sarai d'accordo che niente come l'atmosfera che si respira (respirava..sarebbe
meglio) sugli spalti sintetizzi un Roma-Lazio. Da qui l'idea di mettere
a confronto le due tifoserie e quindi Curva Sud e Curva Nord. Sbagliata
è stata sicuramente l'impostazione del pezzo e me ne sono accorto
personalmente, visto che era mia intenzione dire: lo spettacolo è
stato sempre lì (e su questo sarai d'accordo, piuttosto che Simplicio,
Hernanes fino anche a Totti e De Rossi), questa volta non sarà così...per
questo hai letto "...l’avversità alla Tessera del Tifoso che ne
ha violato l’atavico sogno" che mi sembra inequivocabile. Forse,
per demeriti miei, l'intento non è stato raggiunto...e questo mi
dispiace visto che provo a scrivere seguendo il mio pensiero e le mie idee
(senza schiavitù a sistemi e soci...) e sopratutto senza scopiazzature
da wikipedia o simili. Questo solo per chiarire visto che tu come tanti
altri avrà pensato (avrei fatto lo stesso eh..sia chiaro): Ma anvedi
sto deficiente, do vive ecc...ci sta, per questo ti scrivo convinto che
capirai il mio pensiero e sopratutto il mio errore d'impostazione dell'articolo. Ps:
Invece di 70, di anni ne ho 'solo' 20 e dopo 5 anni d'abbonamento in curva
quest'anno non l'ho rinnovato. E non perchè ho impegni la domenica
pomeriggio (anche se ora sarebbe venerdì, sabato, domenica mattina
ecc...)...Per le prossime cazzate che leggerai da me, almeno sai con chi
prendertela. Ciao
e FORZA ROMA. A presto, Mirko In
realtà la mia critica all'articolo di Mirko è solo quella
scritto in giallo vivo, come quello con cui ora sto scrivendo.Tutto ciò
che è scritto in giallo oro è invece fonte di chi mi scrive,
in quel caso di chi aveva criticato più duramente quel pezzo. Fa
bene Mirko a chiarire l'equivoco, che magari ha scottato più di
altre volte perché si era un po' tutti in attesa di un derby senza
colore/calore, così come in effetti è stato. Però
l'autocritica aiuta a crescere e a migliorarsi. Capita a chiunque scrive
di esprimersi, a volte, in in modo diverso da quello che si intendeva dire.
Stavolta è capitato a Mirko che, civilmente, è stato criticato:
basti pensare che si sono giornalisti di fama che sono talmente sputtanati
che è persino inutile criticarli, qui di prenderei l'aspetto positivo
della cosa. Passando
ad altro, anche come webmaster per questo derby ho avuto ben poco da fare.
Per i derby precedenti creavo 4 o 5 pagine, con decine e decine di foto,
resoconti, articoli. Tutto azzerato, tutto distrutto.
*
Federico:
"Ciao
Lorenzo, sono un amico di Federico, che ti aveva scritto qualche tempo
fa a proposito del fatto che era entrato dall’ingresso 17 della Sud nonostante
avesse il biglietto per il 21. Ho
provato a Roma Lecce anche io, e il tornello si è aperto alla perfezione,
naturalmente la Stewart ha controllato solo che il nome corrispondesse
al documento senza fare caso alla differenza di settore. Un
mio amico ha però provato al Derby, sempre con biglietto del settore
21 ha provato a entrare al 17 e il tornello non si è aperto. Che
li programmino diversamente per Roma e Lazio? Non ne ho idea. Ti
allego la foto del biglietto fatta dopo aver passato tutti i controlli
a Roma Lecce. Lupo.
*
Ravenna/Reggiana: "Vorrei
porre all'attenzione degli addetti la pericolosa quanto sconcertante situazione
che si è venuta a creare oggi nel corso della partita di calcio
Ravenna Reggiana. Come tutte le domeniche io e mia moglie (abbonati e con
tanto di "Tessera del Tifoso") ci rechiamo allo stadio (premetto che sono
40 anni che vado allo stadio e non è mai successo nulla) e i nostri
posti erano occupati da altre persone palesemente tifose della squadra
ospite. Quindi
ci siamo seduti in altri posti (non si
fa: gli steward potevano anche multarvi. Alla seconda volta diffidarvi....
STEEEEEEWAAAAARD!). Durante la partita
questi presunti tifosi non hanno fatto altro che ingurgitare litri di birra
disinteressandosi completamente della partita e intonando cori altamente
offensivi nei confronti del "ravennate". Nel prosieguo della partita succede
che il Ravenna segna due gol e conseguentemente esultiamo molto tranquillamente
ma questo nostro atteggiamento ha provocato una violenta reazione di tutti
quegli ubriachi che ci stavano a fianco;ci sono venuti incontro con i pugni
chiusi offendendoci ripetutamente. Ci
siamo dovuti allontanare dallo stadio con non poche difficoltà e,
come noi anche tanti altri ravennati con relative famiglie.Ora io mi chiedo:questa
tessera del tifoso che vantaggi dà? Finora solo quella di mischiare
quel genere di tifoso con quello che vorrebbero trascorrere una domenica
tranquilla a tifare per la propria squadra. Garantisco
che ho assistito a scene di panico perchè eravamo assediati da queste
persone inferocite e non c'era il modo di uscire dallo stadio perchè
bloccati dalla Polizia. Altro
paradosso: al bar è vietata la vendita di un tipo di caffè
leggermente alcolico mentre è libera la vendita di fiumi di birra.Perchè
mandare chi non ha la tessera del tifoso nei distinti? Perchè non
vengono invece relegati nella loro curva in modo da non essere a contatto
con la tifoseria opposta? Grazie per l'attenzione".
*
Palermo/Genoa: "Quando
manca ormai qualche minuto al calcio d´inizio di Palermo-Genoa, posticipo
della decima giornata del campionato di Serie A, sono circa una ventina
i tifosi rossoblù sistemati nel settore ospiti. Altri 30 genoani,
invece, evidentemente sprovvisti di tessera del tifoso, sono stati sistemati
accanto la "gabbia" nella Tribuna Montepellegrino superiore guardati a
vista dagli steward. Effetto della tessera, verrebbe da dire... (Mediagol.it)" Fonte:
http://www.mediagol.it/articolo.asp?idNotizia=186585#ixzz14hN2MSAw
*
Juventus/Cesena: "A
far da cornice alla partita ci sono state le ormai consuete scene
domenicali legate alla tessera del tifoso. Il divieto del Cams ai tifosi
romagnoli residenti nella provincia cesenate di prendere parte all'evento,
è stato eluso, con alcuni di loro che si sono comodamente seduti
nel settore adiacente a quello dei "tesserati", incitando il Cavalluccio".
*
Napoli/Parma: "Circa
50 tifosi del Parma (nella foto) al 35' sono entrati in tribuna centrale
per assistere a Napoli-Parma. I tifosi, che sono senza tessera del tifoso,
non hanno potuto accedere al settore ospiti e stanno seguendo la gara circondati
da un cordone di steward nella massima tranquillità. Napoli-Parma
non era soggetta ad alcuna restrizione da parte dell'Osservatorio sulle
manifestazioni sportive. Ecco la sorpresa dunque: un gruppo di ultras gialloblù,
non essendo in possesso della tessera del tifoso (linea comunedi tutto
il movimento ultras italiano) ha voluto essere presente al San Paolo, comprando
legittimamente biglietti di Tribuna Posillipo. Ed è probabile che
qualcuno fosse a conoscenza della loro presenza, visto che già prima
della gara, nello spicchio più esterno della stessa tribuna, si
era formato un cordone molto consistente di steward. Al loro arrivo, nessun
problema di ordine pubblico per fortuna, con i tifosi del Napoli che hanno
continuato a vedere la partita. La mamma degli stupidi è sempre
incinta però. E infatti un gruppo composto da una decina di persone
circa, proveniente dalla curva B, ha tentato di aggredire i sostenitori
gialloblù, scavalcando le pareti divisorie poste tra la curva e
le tribune. Il pronto intervento di steward e polizia ha evitato il peggio,
e ben nove persone sono state arrestate: per loro scatterà inevitabilmente
il Daspo, ossia il divieto di accedere a qualsiasi manifestazione sportiva".
Non
tesserati
Autorizzati
da Maroni
*
Ma
soprattutto....: Salernitana/Hellas Verona, con i veronesi tesserati... "Oggi
allo Stadio Arechi di Salerno è andata in scena un'altra giornata
di guerriglia tra tifosi salernitani e veronesi (oggi si giocava Salernitana-Verona,
rivale storica della Salernitana, ndr) e forze dell'ordine; i "tifosi"
scaligeri hanno sottoscritto in più di 8000 unità alla Tessera
ed oggi avevano diritto ad essere presenti a Salerno; nessuno sapeva però
che hanno portato di tutto da Verona nei loro bus (spranghe, mazze, mortaletti),
scatenando una vera e propria guerriglia all'esterno dello stadio distruggendo
macchine, scooter e ferendo agenti delle forze dell'ordine, provando logicamente
la reazione dei supporters della Salernitana. Mi chiedo io, a cosa serve
questa tessera? Come mai i tifosi del Verona avevano di tutto appresso
nonostante fossero tesserati? (beh, secondo
Maroni il fatto di avere la TdT implica che automaticamente una spranga
si dissolva non appena vede la tessera!)
Perché abbiamo assistito anche oggi all'ennesima scena di guerriglia
urbana quando poi lo stadio Arechi è dotato di tornelli, doppia
recinzione e telecamere a circuito chiuso? A cosa serve tutto ciò?" Eh
già, sante parole... dove stavate quando dicevamo che era una stronzata? Ancora: "A
tal proposito volevo segnalarti anche la partita di Lega Pro girone A,
Salernitana - Verona finita 2 a 1 per i granata del 07/11/2010. Poco
prima della partita e durante il primo tempo sono avvenuti violenti scontri
all'esterno dello stadio tra le opposte tifoserie e le forze dell'ordine,
con vari feriti, si dice addirittura 14, e 4 arresti, più varie
altre persone individuate e da identificare per il daspo. La
cosa interessante, oltre al fatto che questi scontri sono avvenuti fuori
dallo stadio, quindi la tessera non avrebbe potuto in alcun modo impedire
questi scontri, ed infatti tutti i veronesi giunti a Salerno, 150 circa,
sono tutti tesserati!!! Allora
io mi domando: 1)
a cosa serve la tessera se gli scontri avvengono comunque fuori lo stadio? 2)
a cosa serve la tessera se sono gli stessi tifosi tesserati a partecipare
agli scontri? Grazie
per la disponibilità. Saluti, Gerardo". A
me viene da ridere e dopo aver tentato per questo anno, il prossimo anno
ci facciamo tutti in massa la TdT e andiamo in 10mila a Napoli, che ne
dite?
7
novembre 2010 (sera): in linea le foto di
Lazio/Roma.
Non so perché ma non riesco più a rispondere a chiunque abbia
un contatto hotmail. Se quindi non rispondo non è per maleducazione
ma per problemi tecnici. Per
la cronaca, i giocatori del Marsiglia hanno indossato una maglietta di
solidarietà con i propri tifosi cui è stata negata la trasferta
di Parigi. Marco:
"ciao
Lorenzo, la repubblica ha raschiato il fondo del barile. ti invio il link
in cui ci sono alcune foto delle due difoserie fatta passare ocme la guerra
degli stirscioni. lasciamo stare ce ne sono certi di dubbio gusto http://www.repubblica.it/sport/2010/11/07/foto/lazio_roma_striscioni-8849564/1/?ref=HRER3-1". Sul
punto: "chi glielo spiega a Repubblica
che quelli non sono striscioni ma stendardi? Facessero informazione e si
domandasserò perchè fino a qualche
anno fa si usciva di casa con tre ore di anticipo per vedere le due curve,
ed oggi si esce di casa con tre ore di anticipo per arrivare in tempo allo
stadio". Salernitana/Verona: "Con
un gol per tempo la Salernitana batte il Verona e rilancia con le proprie
ambizioni. Dopo essere passata in vantaggio nel primo tempo con un bellissimo
gol di Fava su cross di Merino, i granata hanno raddoppiato al 27’ della
ripresa con Litteri dagli undici metri. Il rigore era stato concesso per
un netto fallo in area sullo stesso attaccante, subentrato a Merino appena
dieci minuti prima. Il Verona ha chiuso la gara in 9 uomini ed ha dimezzato
le distanze con un gran tiro di Esposito dal limite dell'area. Partita
macchiata da scontri tra tifosi veronesi e salernitani prima dell'inizio
della partita Salernitana - Verona. Secondo una ricostruzione della polizia,
alcuni tifosi veronesi, appena arrivati davanti allo Statio Arechi hanno
iniziato a lanciare pietre contro i salernitani. Non
solo, distrutte anche diverse automobili. Da parte della polizia sono state
messe in atto diverse cariche di alleggerimento e lanci di lacrimogeni. Diversi
i contusi, sia tra i tifosi che tra gli agenti. Secondo quanto si è
appreso ci sarebbero anche due persone fermate tra i tifosi veronesi e
altrettante tra i salernitani. In cinquemila hanno assistendo alla partita;
di questi 150 sono veronesi arrivati allo stadio a bordo di bus e automobili
private. Ora si temono altri scontri al termine della partita". 7
novembre 2010: il servizio su Lazio/Roma
on line in serata. E-mail:
"Tra
circa mezz'ora uscirò per andare al derby. Ieri sera, verso le 20
ho comprato un biglietto per la Curva Sud. Sento che anche stamattina sono
tuttora in vendita. Quando mai è successo che si trovassero ancora
biglietti? E poi: non c'era il divieto di venderli il giorno della gara,
come si era con ridicola e tronfia solennità sbandierato ai quattro
venti? Con la TdT ed i consimili provvedimenti stanno facendo veramente
la figura dei peracottari: tifosi in trasferta senza TdT che vengono sistemati
fuori dal settori ospiti, quasi a bella posta commisti con i tifosi di
casa; tifosi con la TdT che in trasferta non ci vanno; forze dell'ordine
che si lamentano e dicono che è un provvedimento sbagliato; eccezioni
alle norme che loro stessi si sono inventate; contraddizioni delle istituzioni
e degli uomini che le rappresentano; effetti disastrosi sull'ordine pubblico,
come pure sulla gestione corretta ed oculata del fenomeno calcistico (sia
strettamente logistico, si più latamente sociale). Senza
ultras, che rimarranno fuori, sarà un derby 'finto', un flop telvisivo
(mamma mia che paura! e' questo che li spaventa e li condiziona: allora
vendiamo i biglietti fino ad un minuto prima della gara, sennò "ci
sono i vuoti in curva... e i sponsor chi li sente!" Che fenomeni!). Io
canterò, e voglio tornare a casa senza voce; ma forse mi vedrò
ridicolo negli occhi di chi mi sta accanto, mi guarda e mi compatisce.
E chissenefrega: alla fine sono più ridicoli loro, che sorridono,
che io... C'è solo la ROMA! Livio".
* Il
derby con la Tessera fa flop
IL
ROMANISTA (D. GALLI) - A momenti, oggi saranno più i Paesi collegati
all’Olimpico che i tifosi della Roma in Tribuna Tevere. Non è una
battuta, è la verità. Ed è anche il maggiore paradosso
partorito (ma da chi esattamente, non si sa) (in
realtà si sa perfettamente: Ministro Maroni, Osservatorio Nazionale
sulle Manifestazioni Sportive, Comitato di Analisi per la Sicurezza delle
Maniefstazioni Sportive, Prefetto di Roma)
per il primo derby della nuova era. Quella del tessera del tifoso. Trecento.
Tanti erano fino a ieri i biglietti acquistati dai romanisti in Tevere,
a dispetto dei 150 Paesi che trasmetteranno in diretta il derby. Pazzesco?
No, ovvio. Un coacervo di menti geniali ha escogitato la madre di tutte
le idee. Scopo: evitare che si ripetessero i consueti incidenti in tribuna.
Soluzione: perché non consentire la prevendita esclusivamente agli
abbonati, che per forza di cose possiedono già la tessera del tifoso?
Se però sono donne, over 60 e under 14, la tessera del tifoso non
serve nemmeno. L’importante è far parte delle categoria protette.
E chi - suo malgrado - è uomo, ha la tessera ma non è abbonato
(vive in questa condizione qualche migliaio di persone), ha più
di 14 anni e meno di 60? Spiacenti. Se vuole, c’è la Monte Mario.
Allo stesso prezzo? Macché. Un tagliando di Tevere costa 55 euro
agli abbonati e appena 25 a baby, donne e over 60. Uno Monte Mario, 110
euro. Quasi il doppio. Una discriminazione bella e buona. Una decisione
presa per ragioni di ordine pubblico, ma non condivisa dalla Roma. Che
però si è dovuta adeguare. La conseguenza è logica:
la Tevere andrà semideserta. Ma non vi aspettate che il resto dell’Olimpico
offra uno spettacolo migliore. Sono stati venduti 45 mila biglietti. A
Trigoria dicono che non si arriverà mai a 50 mila. Mai. Magra consolazione:
Lotito incasserà una miseria. Chi è stato "espulso" dalla
Tevere, ha ripiegato sui ben più economici biglietti di Curva e
Distinti Sud. Per la Curva (20 euro) sono rimasti circa 200 posti. Dovrebbe
andare esaurita in mattinata. Per i Distinti (30 euro), ci ancora circa
duemila tagliandi. La prevendita terminerà alle 15, nelle ricevitorie
Lottomatica e nei Roma Store. A
fare da contraltare alla magra figura che farà l’Olimpico, la platea
mondiale che assisterà al derby comodamente seduta da casa propria.
Media Partners & Silva ha venduto i diritti a una sessantina di televisioni:
dai francesi di Canal Plus agli arabi di Al Jazeera, passando per Espn,
che coprirà il Sud America. Sempre meno tifosi negli stadi italiani,
sempre più telespettatori. Il futuro è già arrivato.
Ma fa piuttosto schifo.
*
Da
Il Messaggero:
Lazio-Roma,
derby della crisi: venduti
solo 49mila biglietti E'
stato stimato che in tv la straccitadina sarà seguita da
50 milioni di spettatori distribuiti in 150 Paesi
di
Gabriele De Bari ROMA
(6 novembre) - Rischia di essere un derby televisivo, più che vissuto
sugli spalti. I dati dicono questo e fanno una certa malinconia. Mai, negli
ultimi 15 anni, con una delle 2 formazioni in lotta nelle posizioni di
vertice, la sfida aveva fatto segnare un numero tanto basso di spettatori.
Fino a ieri, infatti, sono stati acquistati poco più di 49 mila
tagliandi. Così divisi: oltre 33 mila da parte laziale, abbonati
compresi, quasi 16 mila da parte romanista. Con la Lazio primatista (e
vi rimarrà a prescindere dal risultato) era logico attendersi una
maggiore partecipazione del popolo biancoceleste alla partitissima dell’Olimpico.
Invece, quasi un terzo dello stadio rimarrà vuoto. Ci sono almeno
3 motivi che possono spiegare il tiepido andamento delle vendite: la crisi
ormai profonda e insanabile dei rapporti tra i tifosi e il presidente Lotito,
il caro prezzi che stride pesantemente con la difficoltà economica
generale (una Monte Mario costa 110 euro), la ridotta capienza della Tevere,
decisa per motivi di sicurezza. C’è
ancora possibilità di acquistare i biglietti ai botteghini delle
rivendite perciò, fino a domani, il numero degli spettatori paganti
è destinato ad aumentare. Però, nella migliore delle ipotesi,
non verrà superato il tetto dei 55 mila tagliandi venduti. Sempre
pochi in rapporto all’importanza della sfida, con la Lazio che potrà
affrontarla con ben 10 punti di vantaggio. Nonostante il primato in classifica,
nonostante l’Aquila che sarà presente all’Olimpico nella Nord, nonostante
la forza della squadra, moltissimi sostenitori hanno deciso di guardare
il derby alla televisione. In
tv il derby romano verrà seguito da quasi 50 milioni di persone
di 150 Paesi. I diritti della partita, venduti all’estero dalla Media Partners
& Silva, sono stati acquistati da 60 televisioni che la trasmetteranno
in tutti i continenti. Negli Usa il canale interessato è Fox, Canal
Plus in Francia e in alcuni Paesi scandinavi, Ntv in Russia, Sky Perfect
nell’Estremo Oriente, Al Jazzera coprirà tutto il Mondo Arabo, ESPN
la diffonderà nell’intero Sud America. Insomma, un palcoscenico
mondiale sarà collegato con l’Olimpico per vedere, seppur in orari
anche molto differenti, la sfida fra la capolista Lazio e la Roma. Peccato
che sugli spalti milioni di persone vedranno anche ampi spazi vuoti. L’augurio
è che, almeno in campo, lo spettacolo sia degno alla cornice di
pubblico internazionale. Uno studio di Vidierre ha rilevato che, un ipotetico
sponsor sulle maglie della Lazio nel derby, avrebbe fruttato un ritorno
d’immagine televisiva quantificabile in 450 mila euro.
Roma/Lazio
1972/73 (oggi
ti metterebbero in carcere per tre mesi)
Il
muretto dei Boys nel 1986
E-mail
ricevuta ieri notte: "ma
domani c'è davvero il derby? perchè
le emozioni non sono queste... non possono essere queste... la
sicurezza di vincere... il timore represso di perdere... la voglia di spendere
fino all'ultimo filo di voce per l'onore della città... la voglia
di sventolare una bandiera per tenere alti i propri colori di fronte a
chi li odia... la voglia di dimostrare sempre un'altra volta di essere
superiori alla curva nord... l'attesa che cresce di settimana in settimana...
il pensiero della gioia immensa di un gol... la voglia di andare allo stadio
pure se mancano 12 ore alla partita... vedere i laziali sboroni convinti
di vincere e pensare dentro di sé che sono dei poveri illusi...
ridere a sentire i laziali che dicono che vincere il derby è come
vincere il campionato dimostrando la loro inferiorità... ridere
a sentire i laziali che dicono di avere la curva più bella del mondo
in attesa di dimostrargli l'indiscussa inferiorità alla curva sud... queste
sono le emozioni pre-derby !!... e nessuna di queste sto provando per
ragioni superiori dovrò essere assente... ma i pensieri non sono
rivolti alla partita che non vedrò... prevale il pensiero che non
c'è nessuna curva a cui i presenti dovranno essere superiori...
il pensiero che c'è uno stato sta uccidendo la passione anche di
chi può essere presente... il pensiero che la curva sud non è
unita contro il nemico comune ma è totalmente spaccata dalla maledetta
tessera del tifoso... il pensiero che c'è gente da sempre presente
ma che potendo non vuole entrare perchè c'è qualcosa di più
importante della partita... ansia
pre-derby che partiva da un mese prima quasi assente a meno di 14 ore dall'inizio
della partita... vincere
o perdere? vincere naturalmente... ma non è il pensiero principale e
quest'ultima frase da sola lascia porre una domanda: ma domani si gioca
veramente il derby di roma?
*
Grazie
al lavoro di Andrea, terminata la stagione calcistica 1987/88.
Ora ogni partita ha una fotografia (tranne Fiorentina/Roma, purtroppo).
Questore
Merolla sulla questione Tessera del Tifoso: “Disponibili
a un confronto coi tifosi” Intervista
realizzata nel corso della trasmissione “Tempi Supplementari” su Telecentro, al Questore
di Bologna Merolla, riguardo la questione “Tessera del Tifoso”
Questore
Merolla, prima di tutto vorremmo da lei una considerazione sul comunicato
pubblicato proprio oggi dal SIULP (il Sindacato di Polizia) provinciale
di Verona, che ha affermato che la Tessera del Tifoso ha determinato un
passo indietro dal punto di vista della sicurezza negli stadi. “Invito
prima di tutto a riflettere sul fatto che queste note negative provengono
da Verona e non da Bologna. Condivido
la critica e il disagio dei colleghi veronesi, che deriva da una strutturazione
particolare della loro curva destinata agli ospiti: questa non ha compartimentazioni
come quella di Bologna (????),
per cui negli ultimi tempi sono stati indotti a collocare tifosi privi
della tessera (ma sostenitori di squadre ospiti) in tribuna o nei distinti,
amplificando un problema che è simile a quello che si è verificato
qua a Bologna contro la Juventus.” Il
Sindacato di Verona ha comunque parlato di una situazione critica anche
in altri stadi, quindi non facendo riferimento solo alla situazione locale. “Il
sindacato di Verona può parlare solo di Verona, se invece vogliamo
discutere facendo riferimento ad una situazione nazionale, bisogna ascoltare
i pareri dei Sindacati nazionali.” Qual
è il suo bilancio sulla situazione attuale relativa alla “Tessera
del Tifoso”? “Per
quello che riguarda il Ministero dell’Interno, la valutazione complessiva
delle prime 9 giornate di Serie A e delle prime 12 giornate di Serie B
(in totale 223 partite), ottenuta da una comparazione di dati con quelli
dell’anno scorso, emerge che gli incontri con feriti sono diminiti del
74% (da 14 a 5), il numero dei feriti tra i civili è diminuito dell’88%
(sono comunque numeri ridotti, si parla rispettivamente di 17 persone e
2 persone), quello dei feriti tra le forze di polizia è diminuito
del 61,5% (da 13 a 5), contro il 37% della rilevazione precedente. Il
numero dei denunciati è diminuito del 74,6% (denunciate 79 persone
contro le 312 del periodo precedente) ed è diminuito anche il numero
degli arrestati (da 17 a 11), ma è aumentato l’impiego delle forze
di polizia del 9%.” Questa
sembra un’indicazione in contrasto con le precedenti. “L’incremento
delle forze di polizia negli stadi è dovuto alla forte attenzione
che stiamo ponendo in questa delicata fase di transizione, che speriamo
si possa concludere con un impiego sempre minore della polizia e che ci
possa permettere di dedicarci invece ad altre più pregnanti attività
che non seguire uno spettacolo. il nostro obiettivo è di non esserci
proprio, né all’interno degli stadi né fuori, come accade
nel caso di altri sport.” Scendendo
nel dettaglio “Bolognese”, contro la Juventus però si sono verificati
problemi all’interno del Dall’Ara (oltretutto in uno spicchio di stadio
destinato ai tifosi rossoblu) con tifosi ospiti. “Per
quanto riguarda la partita con la Juventus, invito a riflettere sul fatto
che dei fatti citati ne abbia parlato un solo giornale (Ah,
quindi se i giornali non ne parlano i fatti non sono accaduti!);
inoltre, i dati relativi alla presenza di feriti bolognesi, cui è
stato fatto cenno, a noi non risultano (perché
loro rilevano solo i dati ufficiali...la sberla non refertata ma risuklta
ma è esistita). Criticità
come queste hanno la c minuscola; è successo che un gruppo di tifosi
bolognesi ha impattato questo gruppo di juventini all’interno della Curva
San Luca destinata non alla tifoseria ospite, quindi nel segmento libero. c’è
stata questa criticità, siamo intervenuti e l’abbiamo risolta, poi
abbiamo lavorato nei giorni successivi per raccogliere dei dati su soggetti
della tifoseria juventina che hanno avuto questo attrito con i tifosi locali.”
Nei
giorni successivi, però, si è parlato anche di altre “criticità”:
com’è possibile, ad esempio, che ad un gruppo organizzato di tifosi
del Bologna (che avevano regolarmente acquistato il biglietto nella Curva
San Luca aperta a tutti) sia stato vietato l’accesso, mentre a dei singoli
tifosi sia stato permesso di entrare per poi venire aggrediti dagli ultras
juventini? “Evidentemente
quei tifosi del Bologna non saranno stati individuati sul momento; dopo
l’accaduto saranno poi stati spostati nei distinti dagli stewart. In
ogni caso ribadisco che non abbiamo notizia di feriti o di persone ricorse
a cure ospedaliere.”
Tenuto
conto di tutto ciò, come valuta l’applicazione della Tessera del
Tifoso a Bologna? “Noi
abbiamo tentato di lanciare un messaggio alla “nostra” tifoseria organizzata
in occasione della presentazione della “Tessera del tifoso” presso la Cassa
di Risparmio di Bologna (sic):
questo provvedimento, per una Provincia come la nostra, sicuramente è
stato al di sopra di quelle che erano le nostre esigenze, perchè
negli ultimi due anni non abbiamo avuto alcun incidente (e
invece per Bologna/Juventus li avete avuti, grazie alla tessera). Il
meccanismo della Tessera è stato innescato per delle criticità
che si sono innescate altrove, vorrei invitarvi ad una riflessione: a questi
positivi risultati si è arrivati attravrrso un buon contatto tra
le tifoserie e la Questura: appena sono arrivato qua ho incontrato un po’
tutti i gruppi alla vigilia di una partita con la Fiorentina, per la quale
il Bologna riceveva un divieto a partecipare. Qui viene la mia considerazione
base: noi, negli ultimi due anni, in città come Bologna, Firenze,
siamo arrivati attraverso questi contatti con la tifoseria e anche attraverso
divieti, ad avere una situazione di assoluta pacificazione (ovvero incidenti
zero). Quando
ho fatto il discorso alla festa della Polizia, ho anche detto che la “nostra”
tifoseria era quella che aveva determinato contravvenzioni zero alla società
calcio Bologna, salvo poi apprenderle per qualche botto e striscione contrario
alla Tessera del Tifoso.” (quindi, anche qui,
se non c'era la TdT non c'erano neanche le sanzioni)
Lei
propone un “dialogo” con la tifoseria; come mai non si è presentato
al dibattito pubblico inerente al tema della “Tessera del Tifoso” tenutosi
a Casalecchio quest’estate, cui era stato appunto invitato dalla tifoseria? “Io
sono un Questore della Repubblica e posso fare tutti i dialoghi che voglio
(e infatti lo sto facendo in questo momento). Se volete dialogare, venite
da me e lo fate assieme a me. Io di certo non faccio il gladiatore nell’arena
del Forum di Casalecchio. Quindi
se volete parlare con me, venite nel mio ufficio e parliamo.”
E’
un invito ai tifosi? “Senz’altro.
Quando vogliamo organizzare questo incontro lo facciamo. Tra
l’altro parecchi tifosi mi hanno visto ed incontrato a settembre 2008,
quindi in realtà un incontro c’è già stato. Per
me è un piacere recepire dalla voce dei diretti interessati quelle
che sono le criticità rilevate, e spiegare le nostre ragioni.
Si
parla di dialogo, però i divieti nei confronti delle tifoserie organizzate
sono stati numerosi, nel corso di questi anni. “Noi
siamo arrivati a questa situazione “piatta”, in termini di incidenti-sanzioni,
grazie alla politica dei divieti. Proprio
contro la Juventus l’anno scorso, dove sussistevano divieti, non ci sono
stati incidenti (e grazie!).
Nel novembre 2008, sempre contro la Juventus, dove non erano presenti divieti,
ci fu un accoltellato all’interno dello stadio (in
realtà non è vero. E' un episodio che si verificò
fuori e si trattò di un pugno a un tifoso della Juventus, non di
un accoltellamento) oltre a qualche scazzottata. Noi
dobbiamo arrivare a poter vedere le partite assieme. Viene
da pensare che qualcuno rivendichi il diritto ad andare nello stadio ospite,
nella gabbia ospiti, nel rispetto di una sorta di rituale sacrale ed irrazionale;
questo rituale dobbiamo romperlo una volta per tutte. Vogliamo arrivare
all’obiettivo di vedere le partite tutti assieme? (Sì,
forse nel prossimo mondo!)”
Non
si continua però a capire il perché di divieti come quelli
promulgati in occasione di Bologna-Lecce (risultano “validi” solo i biglietti
venduti ai residenti fuori Regione fino alle 13 di giovedì, dopo
no). “Questo,
nello specifico, è un impedimento che è stato preso per punire
i tifosi di Lecce che si sono comportati in maniera sconsiderata (...
meglio lasciar perdere...) presso lo stadio
Olimpico dove avevano avuto facoltà ad andare. Ribadisco:
noi siamo la Polizia di Stato e abbiamo un’azione univoca e nazionale,
e siamo una garanzia per voi cittadini di uniformità di trattamento
(ah,
beh, sì....)e di salvaguardia dei vostri
diritti identica dappertutto (no comment). Essendoci
stati comportamenti scorretti, c’è stata da parte del CASMS (organismo
di cui fa parte anche la Lega Calcio) (Non
mi risulta: la Lega Calcio fa parte dell'ONMS, non del CASMS http://www.altalex.com/index.php?idnot=42771)
la volontà di colpire i tifosi del Lecce.”
Come
risponde alle considerazioni di addetti ai lavori (come il Direttore Gestionale
del Bologna, Pier Giovanni Ricci, intervenuto ai microfoni di “Tempi Supplementari”
la settimana scorsa), che hanno affermato l’esigenza di modificare l’attuale
“Tessera del Tifoso”? “Non
stiamo parlando dei dieci comandamenti che sono immutabili, ma è
un Work in Progress sul quale faremo tutti gli aggiustamenti che riterremo
necessari fare. Uno
dei primi è quello che abbiamo rivendicato io ed altri Questori
(e che ci sarà concesso a breve visto che verrà emanata una
circolare da parte del Ministero degli Interni), cioè la possibilità
di avere una maggiore discrezionalità nella collocazione di queste
tifoserie differenziate che possono affacciarsi allo spettacolo nei nostri
stadi. Per
cui non è da escludere che domani possa entrare nel settore ospiti
una tipologia di tifosi e domani l’altro quelli con la tessera in un altro
settore. Lavoreremo
d’intesa con il Bologna per concretizzare partita per partita il risultato
migliore. Se ci sarà un buon comportamento e una bella collaborazione
con la tifoseria (e fino ad ora c’è sempre stata), ritengo che otterremo
dei buoni risultati dal punto di vista della sicurezza. Mi
auguro che sottoscriviate tutti la Tessera del Tifoso così da poter
andare anche negli Stadi più lontani e pericolosi (????),
senza alcun divieto.” VITTORIO
LONGO VASCHETTO-UGO MENCHERINI per TEMPI SUPPLEMENTARI (TELECENTRO)
6
novembre 2010: annuncio: "stiamo
cercando, per conto di una televisione che tra un mese passerà al
digitale, un tifoso 'appassionato e colorito', che sotto rimborso spese,
segua per noi le conferenze stampa, le partite e gli avvenimenti che riguardano
la squadra. Quello che ci piacerebbe riuscire a trasmettere è l'ideologia
e una visione simpatica dei tifosi della curva". E-mail: redazione@c6.tv
*
E-mail:
mi si chiede "ma questo è modo di fare giornalismo?" LAROMA24.IT
– Roma-Lazio, la sfida capitale. Un campionato e una partita, con il primo
annichilito dal sopraggiungere della seconda. La partita è il derby,
che mette in ballo il primato cittadino, sineddoche di una stagione: la
gara appartiene al campionato, ma spesso lo racchiude, lo comprime, lo
esalta. Settimane, mesi, trascorsi a guardarsi, a spiarsi, ad annusarsi,
poi di colpo contro, all’improvviso uno di fronte all’altro. Roma e Lazio,
le due facce capitoline.
Storia del derby della capitale, due volte all’anno (coppe permettendo)
la città eterna si ferma. Immobile assiste allo show, alla sfida
intestina, che oltrepassa l’ordinaria competizione sportiva per approdare
nel confronto tra due dottrine, tra opposti pensieri: romanisti e laziali.
Migliaia di individui immersi nella collettività di una fede comune.
Tutto
questo è la stracittadina: nella cornice sportiva si contrappongono
giallorossi e biancocelesti, immedesimati nei 22 che calcheranno il verde
dell’ Olimpico.
Dai loro piedi dipenderanno le esultanze e le sofferenze dei rispettivi
tifosi, ma in fondo quel che accade sul campo è solo l’epifenomeno di
una sfida che si gioca sugli spalti. Il bello dello spettacolo sarà
la scenografia per una volta e non la recita degli attori. La cornice di
due tifoserie distanti oltre 200 metri, pronti a fronteggiarsi con cori,
striscioni e sfottò che solo un derby sa regalare, ognuno nella
propria storica dimora: la curva
Sud per i romanisti, la curva Nord per i laziali.
CURVA
NORD – Le origini del tifo laziale si fanno risalire sul finire degli anni
’60 in un luogo inedito: la curva Sud. Infatti, i vari ‘Tupamaros’, ‘CAST’,
‘Vigilantes’, ‘Ultras’, gruppuscoli di giovani ‘attivi’ nei tumulti del
’68, si ritrovano a supportare la propria squadra dagli spalti della Sud,
oggi nido
del tifo romanista. Vi rimarranno fino al 1979, l’anno della morte di Paparelli.
E’ una domenica d’ottobre, è di scena il derby capitolino e dalla Sud,
occupata dai giallorossi, parte un razzo che colpirà mortalmente
il trentatreenne tifoso laziale. Rimarrà una delle pagine nere nella
letteratura stracittadina.
Nello stesso anno gli ‘Eagles Supporters’, nati un paio d’anni prima, decideranno
per la migrazione in curva Nord. Balzano immediatamente dall’altra parte
anche il resto della tifoseria (che nel frattempo si è riunita nel
Commandos Monteverde Lazio), fatta eccezione per i ‘Viking’ che tarderanno
il passaggio di due anni. Comincia da qui la storia dei laziali con la
curva Nord.
Otto
anni più tardi l’attraversamento dell’Olimpico, nel 1987, irrompe
sulla scena un altro gruppo: gli ‘Irriducibili’, nati dall’Associazione
Mr Enrich (l’ omino
raffigurato sferrante un calcio nel simbolo del gruppo). Saranno portatori
di cambiamento: in basso uno striscione di oltre 10 metri, il tifo non
prevede più il supporto dei tamburi ma si appoggia solo a cori “all’inglese”,
nasce anche il merchandising del gruppo. L’ingresso degli Irr sposta definitivamente
l’asse politico del “governo Lazio” sull’estrema destra: simboli politici
e cori razzisti faranno spesso da sfondo ad ogni partita dei biancoazzurri.
Il loro avvento è seguito a distanza di cinque anni dall’arrivo
di Cragnotti, l’uomo che restituirà una caratura internazionale
al club di Formello.
Il
ritorno in Europa è anche l’opportunità per stringere gemellaggi
europei come con gli aficionados del Real Madrid o i fan del Chelsea, da
affiancare alle
amicizie nazionali con la curva Nord dell’Inter, oltre a quelle con triestini
e veronesi, per affinità “ideologiche”. Fino al nuovo millennio
che si
apre con lo scudetto conquistato e migliaia di tifosi laziali a manifestare
in Via Allegri per i torti subiti nel campionato precedente, quindi, nel
2002, per
i 15 anni del gruppo-capo della Nord, viene assegnato dalla società
il numero 12 alla tifoseria, emblema di una superiorità numerica
dovuta all’ incitamento
di ‘Irriducibili’ e colleghi. La Nord cambia definitivamente fisionomia:
spariscono i ‘Viking’, si ridimensiona fortemente la ‘Banda Noantri’,
rimangono al timone gli ‘Irriducibili’ e i ‘C.M.L. ‘74’, affiancati nel
2006 dalla nascita del ‘Sodalizio’, sostituto della tramontata Associazione Italiana
Lazio Club.
Quindi
il 2007, l’11novembre, quando il mondo laziale piange un’altra vittima.
Stavolta lo stadio e il calcio c’entrano ben poco: Gabriele Sandri muore
nel piazzale
di un autogrill in provincia di Arezzo, tappa intermedia di una trasferta
laziale a Milano. Da quel giorno, il volto di Sandri campeggerà
sulla vetrata che divide la Nord dal rettangolo di gioco. Due anni e mezzo
dopo al 26enne sarà intitolata anche il settore del tifo biancoazzurro:
diventerà Curva Nord
Gabriele Sandri. Il declino è in agguato: l’avversione nei confronti
del nuovo presidente Lotito e il logorio di un gruppo ventennale condannano all'epilogo:
l’atto finale è l’entrata in Nord della Polverini, in un Lazio-Bari.
Arrotolato lo striscione degli ‘Irriducibili’ (marzo scorso), pochi mesi dopo
aver bissato l’esperienza del tifo al contrario in chiave anti-romanista
(Lazio-Inter), si scioglie anche la Curva Nord “a fronte dell’ennesimo
scempio perpetrato
per far disinnamorare i tifosi e allontanare la gente dagli stadi” si legge
nel comunicato di congedo: lo scempio ha nome e cognome preciso, Tessera
del Tifoso. Si chiudeva così un’era di tifo laziale con un campionario
di coreografie di primo livello, suggellate da striscioni dal politico
(come puntualmente
avveniva quando si presentava il Livorno ma anche in qualche derby) alla
goliardia cittadina (come “Noi oltremanica, voi a Torvajanica” oppure
“Fate il vostro gioco: noi poker servito” riferito ai quattro derby vinti
nella stessa stagione dalla Lazio).
CURVA
SUD – La storia del tifo romanista affonda le sue radici, come per la controparte
laziale, in una miriade di piccoli gruppi frastagliati prima che, all’alba
del 1977, sorgesse il Commando Ultrà Curva Sud (spesso abbreviato
in CUCS), dall’unione di ‘Boys’, ‘Pantere’ e tutti quei gruppi, esclusi
i ‘Fedayn’,
che affollavano singolarmente gli spalti della Sud. Nasceva il più
grande gruppo romanista, ma l’idillio durerà lo spazio di una decade:
a frantumare
l’unione dei tifosi giallorossi è Manfredonia Lionello, giunto nella
capitale nell’87, ex Juventus e Lazio con annesso coinvolgimento nello
scandalo scommesse. Il curriculum, come naturale, non adatto per entrare
nelle grazie dei tifosi.
Le
due anime del Commando entrano in conflitto: da una parte chi, pur non
avendone condiviso l’acquisto, preferiva non fischiare il calciatore; dall’altra
il nascente GAM (Gruppo Anti Manfredonia) rimaneva sulla linea precedente
all’acquisto, fischi, contestazioni e striscioni accompagnavano le prime
uscite giallorosse
dell’ex Lazio. Il 2 settembre del 1987 segnerà il punto di non ritorno.
In un Roma-Genoa di Coppa Italia disputato allo stadio Flaminio, il CUCS-GAM
espone uno striscione eloquente che recita “Indegno, levati quella maglia”.
Ne nacque una rissa, con tanto di accoltellamenti. La Sud è dilaniata:
i ‘Fedayn’ aumentano ulteriormente il distacco dal resto della tifoseria,
riappare lo striscione dei ‘Boys’, i due CUCS sono agli estremi della curva,
sul muretto lato Monte Mario stazionerà il “vecchio” CUCS, sull’altro
versante, lato Tevere, troverà dimora il GAM (che continua ad astenersi
dal tifo quando in campo c’è il pomo della discordia). E’ la fine
del Commando Ultrà. Nascerà ‘Opposta Fazione’ da una frangia
del GAM, si sfalderà anche il resto del CUCS, nonostante il vano
tentativo di riunificazione pochi anni più tardi, nella stagione
1993-94. Sono anni tortuosi per la curva Sud che assiste alla chiusura
di un’era, la stagione del CUCS tramonta assieme al vecchio millennio.
“Il
cammino non sarà facile e neanche di sicura riuscita. Ma se anche
stavolta non riusciremo a fare una curva unita allora è proprio
finita per i prossimi vent'anni”
si legge in un volantino distribuito alla prima casalinga del campionato
1999-00. Urge ripartire, in nome della Roma. Il nuovo corso porta via
i tamburi dalla Curva Sud, gli As Roma Ultras manterranno le redini del
tifo, con uno scioglimento nel mezzo, fino al 2004, mentre in trasferta
i gruppi
si riuniscono sotto lo striscione ‘Curva Sud 1973’. La situazione è
ancora in ebollizione con una divisione ‘ideologica’ tra parte alta e bassa
del settore,
mentre sui ‘muretti’ hanno preso posto ‘Ultras Primavalle’ e ‘Ultras Romani’.
Nonostante ciò è costante e impagabile l’appoggio che la
Sud riversa per
la Roma, arrivando fino alla cavalcata dello scorso campionato che portò
l’onda giallorossa ad inondare Bari (13000 presenze), Parma (8000 al seguito)
e il finale di Verona (20000) con la poetica chiosa del “Chi tifa Roma
non perde mai”, a conferma di una fede imprescindibile.
Curva
Sud e Curva Nord, viscere del tifo romanista e laziale, nonostante l’avversità
alla Tessera del Tifoso che ne ha violato l’atavico sogno, saranno nuovamente
lì, l’una di fronte all’altra pronte ancora ad illuminare la stracittadina
con le loro coreografie, a comporne la colonna sonora con i loro cori.
Sul campo ne scendono 22, ma è come se ce ne fossero 80000, in una
schizofrenica danza di passione e sentimenti, in cui alle gioie degli uni corrisponderanno
diametralmente le sofferenze degli altri. Ma il derby è lì,
dove la partita non si vede, ma si vive. Mirko
Bussi "ALLORA
APPARTE IL FATTO CHE SU QUESTO ARTICOLO COSA C'E SCRITTO DEL DERBY APPARTE
LA STORIA DELLA CURVA SUD E NORD???CHE POI TROVI SU WIKIPEDIA E FAI COPIA
E INCOLLA PER SCRIVERE UN ARTCOLO------ POSSO FARE IL GIORNALISTA ANCHE
IO???? SAREI MEGLIO ALLORA APPARTE IL MIO ITALIANO, ALMENO MI INFORMO,SO
CHE NON CI SARANNO 80MILA PERSONE A CASUA DEL DIVIETO VENDITA "RAZZISTA/SESSISTA/ETA"
DEI BIGLIETT IN TEVERE,FORSE LE CURVE E DISTINTI SARANNO PIENI MA SENZA
CLORE STRISCIONI E COREOGRAFIE...MA QUEST DOVE VIVE??? SPERO
AVRA 70 ANNI UNO CHE SCRIVE QUESTA MERDATA NON POSSO CREDERE CHE UN RAGAZZO
DELLA MIA ETA SIA COSI ADDORMENTATO O SCHIAVO EL SISTEMA E DELLA DITTATURA BOICOTTA
IL DERBY DEL TESSERATO COMBATTI E RIMANI FUORI.....UNITI SI VINCE!". In
realtà alcuni articoli vengono scritti anche e soprattutto attingendo
su internet... la cosa che semmai fa sorridere è l'impostazione
del pezzo: sembra che questo derby sia come tutti quelli del passato, con
coreografie, striscioni e via dicendo. Evidentemente qualcosa è
sfuggito. Mi
si chiede: "Lorenzo che fine ha fatto Roberto
Stracca? E' da circa un mese che non aggiorna la sua rubrica su corriere.it
e il dubbio mi tormenta. Spero non l'abbiano fatto fuori per i suoi post
sulla tessera del tifoso... Andrea". L'ho
notato anche io. Però la sua rubrica c'è, speriamo torni
presto. Giustamente
mi viene segnalato che questa "notizia" è troppo bella... Chi
segue questo articolo si ricordi questa cosa, perché è la
più grossa stronzata che abbia mai avuto modo di leggere.
Non potevo usare un termine più educato: una stronzata è
una stronzata!
L'indiscrezione
del rapace da combattimento non può che essere una intuizione dell'articolista.
Per quanto riguarda il "momento di pericolo per l'altra tifoseria" rappresentato
dal pollo volante, paventato dal Dott. Tagliente, non capisco come possa
costituire un momento di pericolo per i romanisti e non per gli stessi
laziali: forse un rapace distingue i colori e decide di aggredire i rivali
giallorossi e non i laziali? Queste sono dichiarazioni ad uso e consumo
della massaia di Vigevano e dei giornalisti decerebrati che non sono capaci
di fare domande. Del resto il Questore di Roma non poteva certo dire che
non era in grado di evitare che decine di minuscoli fischietti da richiamo
entrassero allo Stadio Olimpico, con il rischio che il simpatico pennuto
- già appostatosi la volta scorsa sul tetto dell'Olimpico - non
facesse la fine dell'aquila del Flamengo, finita nel settore del Fluminense
e trasformata in brodino da carne dai biancorossoverdi che non si aspettavano
una grazia simile dal cielo. L'articolo prosegue con la favoletta - perché
di questo si tratta - dei napoletani di Terzigno, già smentita ieri
dalla Digos. Purtroppo questo è il giornalismo in Italia, per lo
meno quello di regime. Dobbiamo rassegnarci ad informarci su internet.
L'unica cosa vera, probabilmente, è la prima parte del titolo. C'è
da avere paura di uno Stato che intende reprimere il dissenso andando ben
al di là delle sue leggi. Chi volesse quindi contestare pacificamente
contro questo derby-farsa, stia bene attento perché la "tolleranza
zero" di cui parla il Questore Tagliente l'abbiamo vista già con
quanto accaduto sul treno che riportava a Lecce i tifosi giallorossi (vi
rimando al riguardo alla lettera inviata dalla passeggera del treno pubblicata
da Il Giornale). Suggerisco pertanto di portare telecamere e telefonini
con mezzi di ripresa visiva che consentano di documentare quanto avviene.
*
E-mail:
"Ciao
Lorè, sono Angelo di ritorno stanotte "dall'odissea di Basilea".
Ti scrivo perchè ho letto la mail su quel buffone de Di Canio che
a livello di maglie,vale come Ibrahimovic.Di seguito un coro adatto,ideato
dal grande gruppo che opera in Nord e che a Basilea ho avuto il piacere
di conoscere da vicino. LAZIALITA'.. MA
DI CANIO QUANTE MAGLIE C'HA..? E
CHINAGLIA MA DO CAZZO STA'? 11
ANNI IN SERIE B.. "Sincerità"
Arisa BOICOTTA
ORA O ACCETTA PER SEMPRE TUTTI ALL'OBELISCO!".
*
Mi
viene poi segnalato che la Società Autostrade S.p.A. ha ignorato
le 25mila firme con cui veniva richiesto di poter apporre una targa per
cirodare Gabriele Sandri. Purtroppo,
nessuna sorpresa, visto che Autostrade S.p.A. siede al tavolo dell'Osservatorio
Nazionale sulle Manifestazioni Sportive e quindi Gabriele Sandri non è
mai esistito.
*
Liverpool/Napoli,
i media inglesi (e quelli italiani ovviamente), non hanno riportato nulla
riguardo gli incidenti: questo il resoconto di un tifoso che si è
autodefinito neutrale che ha assistito agli eventi. Si parla di modello
inglese, ovviamente: "Calcio
di inizio alle 20.00 ore
18:00: un primo gruppo di Liverpool *****, composto da persone di più
di 30 anni, cammina intorno alla Kop. Alcuni tifosi del Napoli fuori la
Kop che cammin ano, non sono sicuro fossero ultras ma di certo non dovevano
stare lì dopo quanto accaduto a Napoli. I tifosi del Liverpoool
hanno attacato i tifosi del Napoli ed è venuta fuori una bella rissa
anche se i tifosi del Napoli sono poi scappato, lasciando 6 o 7 compagni
a terra a prendere pugni. ore
18:30 un gruppo di 20-30 Napoli che sostavano vicino alla Centenary stand
vengono individuati e circa 80 Liverpool li attaccano, ancora una volta
i napoletani vanno verso la Polizia ad ottenere protezione. 18:45
sono andato verso il settore ospiti solo per vedere circa 1500 ultras del
Napoli circondati da poliziotti in tenuta antisommossa, cavalli e cani
poliziottto. Avevano l'apparenza di essere i topo boys del Napoli ma la
Polizia li ha circondati giorno e notte. 19:00
I gruppi del Liverpool sono tutt'attorno, tutti vestiti di nero cercando
i tifosi del Napoli ovunque. Molti tifosi "normali" del Napoli girano fuori
lo stadio ma ormai i Liverpool sono più di 300 e colpiscono qualunque
napoletano vedano. I tifosi del Napoli cercano di fuggire passando attraverso
i gruppi del Liverpool ma vengono colpiti e scalciati. Alcuni tifosi del
Napoli corrono dalla Polizia per chiedere aiuto. 19:20
Alcuni ultras del Napoli, circa 100, sostano in un pub chiamato ''Arkles''
quand la voce corre tra gli Urchins e circa 80 della vecchia scuola corrono
verso il pub. La Polizia lì praticamente non c'era perché
era occupata a concentrare altri 1500 tifosi vicino il settore ospiti.
Il gruppo del Liverpool era armato con "flick knives" e tre balestre. Sono
entrati nel pub ed è stato spaccato tutto. Non son o sicuro su chi
abbia avuto la meglio perché non sono entrato, ho solo avuto la
vista da fuori. Sono state spaccate le vetrine e molti danni ci sono stati
da ambo le parti. Una grande rissa e parecchio sangue. Windows were smashed
and alot of damadge done
to both sides Id say. Good fight. Alot of blood. Alcuni tifosi del Napoli
indicavano fuori quelli del Liverpool che li avevano attaccati. 19:40
Molti Liverpool ancora a caccia, centinaia di ragazzi della vecchia e nuova
generazione in cerca. Ma questa volta la polizia viene a sapere di quanto
accaduto all'Arkles e circonda tutti i tifosi del Napoli così che
non possano muoversi. During
the game: i Liverpool rifanno il gruppo al 'Sandon' pub e ho visto più
di 250 lads che bevevano senza essere andati alla partita e quin di erano
lì solo per vendetta. All'incirca all'intervallo un gruppo di Napoli
senza biglietto sono passati di lì e sono stati attaccati ma sono
scappati via. Ulteriori
scaramucce sono avvenute durante il match ma niente di che. 22:00
mentre i tifosi sfollano, gli Urchins sono ancora in giro attorno allo
stadio ma i Napoli sono tenuti dietro. Però alcun i tifosi del Napoli
erano nei settori di casa e quindi sono stati lasciati uscire. Errore fatale,
perché ancor una volta sono stati picchiati tutt'intorno allo stadio.
Ho visto italiani pragare la polziia di portarli nei loro cellulari e correre
alla ricerca di taxi. La polizia metteva i napoletani nei taxi ma gli Urchins
li seguivano nel traffico, picchiandoli all'interno. Direi che circa 30-40
Napoli sono stati picchiati, mentre il grosso dei napoletani veniva tenuto
all'interno del settore ospiti. Gli Urchins hanno beccato i napoletani
come potevano, esattamente come avevano fatto i napoletani a Napoli. 23:00
Il principale gruppo del Napoli, più di 300, viene scortato dalla
polizia mentre circa 80 Urchins li attaccano vicino allo stadio dell'Everton.
Circa 60 ultras del Napoli si sono fermati e hanno combattuto ma è
durato solo 20-30 secondi perché la polziia a cavallo ha caricato. CONCLUSIONi:
Il Liverpool ha avuto un grandissimo gruppo. La migliore mob ad Anfield
da molti anni. Moltissimi della vecchia scuola (più di 40 anni)
sono tornati. Napoli deludenti, troppi tifosi normali picchiati mentre
gli ultras erano circondati dalla Polizia., ma alcuni hanno cercato di
scappare e combattere, ma non nel modo che mi aspettavo. Quelli
sopra descritti sono gli incidenti che ho visto, probabilmente la maggior
parte. Sei tifosi del Liverpool arrestati, così come uno del Napoli. I
media inglesi hanno protetto l' "English game'' perché lo hanno
voluto lasciare idilliaco, visto che non hanno riportato alcun incidente". In
realtà, vista la vastità della cosa, qualche media inglese
ne ha parlato, sia pur rovesciando le colpe sugli ultras italiani: http://www.liverpoolecho.co.uk/liverpool-news/local-news/2010/11/05/fans-clash-on-streets-after-liverpool-fc-s-win-over-napoli-pics-video-100252-27605622/ Che
non si tratti di fantasie è verificabile su http://www.tuttonapoli.net/:
Un
tifoso del Liverpool: "Mai visto un caos del genere in città" "Ho sentito
di un poliziotto pugnalato e che hooligans di Leeds, Stoke ed Everton si
sono infiltrati".
Dopo
la partita di andata contro il Liverpool, la redazione di Tutto Napoli
è riuscita a contattare uno dei tifosi del Liverpool aggrediti al
centro storico di Napoli. Lui si chiama Tage e dopo il vile attacco subito
da alcuni balordi a Napoli non ha voluto parlare, l'ha fatto dopo la partita
di ritorno e ha voluto dire la sua: "Ci sono stati, per tutto il giorno,
gruppi di tifosi in giro per Anfield Road. Alcuni di questi erano molto
esagitati e si scagliavano contro le auto dove a bordo c'erano donne e
bambini. Il caos esterno, si è riversato poi all'interno dello stadio
dove circa 500 tifosi sono riusciti ad entrare nei settori riservati ai
tifosi locali. Personalmente non ricordo una tensione così alta
in nessun'altra partita del Liverpool. Sia prima che dopo la partita ci
sono stati incidenti. Ho sentito, ma di questo non ne sono sicuro, che
un poliziotto è stato accoltellato e che alcuni hooligans dello
Stoke, del Leeds e dell'Everton, approfittando della situazione caotica
venuta a crearsi, hanno fatto scompiglio". Tage, amareggiato e deluso,
conclude: "Non mi è piaciuto quello spettacolo. Però credo
che ciò sia dovuto all'atteggiamento di alcuni tifosi del Napoli
e da quello che i tifosi del Liverpool hanno dovuto sopportare durante
la partita di andata. E' stata, purtroppo, una specie di rivincita". Qui
sotto, qualche scena dagli spalti.
Per
la serie: in Inghilterra non ci sono striscioni violenti... "Usate
acqua e sapone"
Per
la serie: in Inghilterra non entrano gl striscioni... uno striscione che
insulta il Ministro degli Interni
Per
la stessa serie: "Napoli
merda"
Striscione
che ricorda che non si è del Napoli solo ad Anfield Road
*
Inter/Brescia,
comunicato bresciani:
La
libertà non ha prezzo… la dignità nemmeno! Tutti
a Milano!
Spett.le
redazione, con
la presente Vi chiediamo cortesemente di voler diffondere il seguente comunicato: “I
ragazzi della Curva Nord Brescia 1911 organizzano la trasferta di Milano
di sabato 6 novembre in pullman. Costo della trasferta 10 euro. Chi
fosse interessato a partecipare può iscriversi o prenotarsi da domani
(giovedì 4 novembre) presso il “Bar Albo” in via A. Inganni 10 o
al bar “Galilei” in via Galilei 79 in città. Per informazioni tel.
********* ”. Soli
contro tutti!? Speròm de no! Quando
quest’estate abbiamo deciso di difendere la nostra dignità e la
nostra libertà, e -per questo- non abbiamo fatto la tessera del
tifoso (strumento di controllo di massa discriminatorio, inutile e al limite
della costituzionalità), sapevamo benissimo a cosa saremmo andati
incontro: limitazioni, divieti, discriminazioni, paradossi, isolamento,
dissociazioni, e soprattutto indifferenza. Mai
avremmo pensato però che i primi sintomi di tutto questo arrivassero
dalla nostra società, brava nell’ignorare i propri tifosi -o almeno
la parte di essi non tesserata- ed incapace di spendere una parola non
solo in loro difesa, ma anche a tutela di una tifoseria -patrimonio sociale-
sempre più distante e ridotta (in questo dovrebbero prendere esempio
da società come la Sampdoria, e non ci riferiamo ovviamente al caso
Cassano). Brescia
vs Cittadella e Brescia vs Napoli infatti dovrebbero far riflettere molti,
soprattutto dal punto di vista delle presenze allo stadio (688 spettatori
in Coppa e molto meno dei cinquemila comunicati dalla società in
Campionato!). Ma
-purtroppo- sappiamo tutti che le sirene di Brescia vs Juventus stanno
già ottenebrando le prime importanti avvisaglie. Il pienone che
si preannuncia mercoledì sera infatti, nonostante i prezzi e gli
orari non certo ideali, faranno dimenticare velocemente la nostra legittima
protesta riguardo il caro-prezzi e la tessera del tifoso, e rilanceranno
-per l’ennesima volta- questa sciagurata abitudine di prendere i tifosi
per il collo o -peggio ancora- per il naso. Anche
per questo sabato saremo a Milano. Per
tentare di: -far
riflettere la società e fargli possibilmente cambiare direzione
(pena l’isolamento, il loro questa volta); -difendere
i nostri/loro diritti; -difendere
i nostri spazi, soprattutto in una società sempre più egoista,
priva di valori e di punti di riferimento; -lottare
per la nostra storia e le nostre tradizioni, ormai stravolte (perfino l’inno
sarà cambiato e chiamato -udite udite- “Cuore Biancoazzurro”, proprio
come la tanto vituperata tessera imposta ai tifosi bresciani. Una coincidenza
o una provocazione?). Saremo
a Milano soprattutto per la nostra Maglia, valore inossidabile dal quale
ripartire, possibilmente tutti insieme. P.S.
Nei prossimi giorni renderemo pubblica l’intera iniziativa. RingraziandoVi
anticipatamente per l’attenzione, ci è gradita l’occasione per inviarVi
i nostri più cordiali saluti.
* BIANCHI
vs BLU La
rivincita Milano SABATO
06 NOVEMBRE 2010
Spett.le
redazione,
con la presente Vi chiediamo cortesemente di voler diffondere il seguente
comunicato: “I
ragazzi della Curva Nord Brescia 1911 organizzano la rivincita fra amici:
BIANCHI vs BLU. L’appuntamento
è per le ore 17.30 in Piazza Duca D’Aosta (Stazione Centrale) a
Milano (partenza in pullman da Brescia alle 16.00 dal Piazzale OM. Costo
10 euro). Non
si sono ancora spente le polemiche per il contestato match giocato a Roma. Di
conseguenza, siamo stati costretti a ripetere la sfida in un incontro che
questa volta sarà giocato ai piedi della Madonnina. Protagonisti
saranno sempre gli Amici del gruppo Ultras Brescia 1911. Gruppo non tesserato,
non omologato e -soprattutto- non rassegnato a queste nuove logiche repressive
che nulla hanno da spartire con il gioco più bello del mondo (un
calcio senza divieti e limitazioni, fatto appunto di emozioni, di valori
e soprattutto di tifosi!). Ancora
una volta si tratterà quindi di un incontro “vero”, fatto di passione,
sacrificio e sentimenti, per ribadire l’unico calcio che amiamo in un campionato
che -per noi non tesserati- si sta delineando come il più infelice
ed assurdo in assoluto. Questo
anche a causa della nostra società. Una società “dormiente”
che non ha mai speso una parola a difesa dei diritti dei propri tifosi,
parte integrante -e a volte decisiva- nella storia della Leonessa. Noi
non abbiamo mai chiesto nulla di materiale al Brescia Calcio. Ci
aspettiamo però che la nostra società si faccia finalmente
sentire nelle sedi opportune, per difendere un patrimonio sociale (ci riferiamo
alla tifoseria del Brescia, ovviamente) unico e insostituibile. Anche
perché i tifosi andrebbero considerati sempre, non solo durante
la campagna abbonamenti o alla vigilia di partite decisive. Per
informazioni tel. **** (Diego). ” RingraziandoVi
anticipatamente per l’attenzione, ci è gradita l’occasione per inviarVi
i nostri più cordiali saluti. Brescia
1911 Curva Nord P.S.
Per la cronaca, anche la trasferta di Bologna ci è vietata. Lo diciamo
soprattutto per la società, nel caso si fosse finalmente accorta
della situazione paradossale vissuta -loro malgrado- da centinaia di bresciani. P.P.S.
Sempre sabato, subito dopo la partita, è nostra intenzione recarci
in corteo fino a Piazza Duomo. Non prima però di aver salutato il
mister e la squadra.
*
Roberto:
"Siamo
all' assurdo.... http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2010/11/05/decreto_pisanu_abolito_wi_fi_libero_maroni.html tralasciando
il fatto che sono assolutamente favorevole al WI-FI GRATIS ma non al WI-FI
LIBERO (sul web si possono commettere tanti reati quando si è identificabili,
pensa se si puo' essere anonimi....) ma sembra una presa per il culo paragonandola
alla TdT...quando l' onorevole ministro parla di carte d' identità.....
per il wi fi gratis potrebbe essere sufficiente registrarsi una volta sola,
con l' invio del documento..... e per lui e' un casino....pensa per noi
ogni domenica.... malimortaccisua".
*
5
novembre 2010 (pomeriggio): e-mail: "Mi
si è strappato il cuore quando ho ho preso la decisione di non andare.
Mi costa tanto. Molto più che non fare l'abbonamento. Normalmente
il derby lo comincio a "sentire" settimane prima. Stavolta poi, con "loro"
in testa ancora di più....Eppure mi fermo e rifletto. Cosa c'ha
oggi il derby di quello che ho conosciuto in passato. Di quella passione
immensa che prende forma con le coreografie, con i cori, con gli striscioni
goliardici e di scherno? NIENTE.
ASSOLUTAMENTE NIENTE! Abbiamo
vissuto anni (tra alti e bassi) dove il tifo e la passione per un appuntamento
unico nel suo genere attirava l'attenzione dei media del globo. E
non perchè in campo ci fossero due squadre di chissà quale
rango. L'attenzione
di TUTTI è sempre stata principalmente rivolta a quello che le due
curve avrebbero escogitato. Senza nulla togliere alle altre stracittadine
italiane o straniere, il Derby di Roma ha rappresentato per decenni il
punto di riferimento per chiunque volesse vedere cosa significasse la parola
DERBY. Oggi
i provvedimenti REPRESSIVI di Maroni e Tagliente svuoteranno l'evento del
suo significato più profondo. LA RAPPRESENTAZIONE COREOGRAFICA della
rivalità. Niente striscioni, niente coreografia, niente fumogeni,
niente megafoni o tamburi. Niente tifosi in Tribuna Tevere ( a meno di
essere una donna,
un ultrasessantenne o un minore di 15 anni). Il tutto perchè costoro,
quelli che hanno una RESPONSABILITA' ISTITUZIONALE, non sono in grado di
GESTIRE L'ORDINE PUBBLICO. La loro incapacità si misura in atti
repressivi inconcepibili e DISCRIMINATORI! Non sanno fare opera di prevenzione,
non sanno
interagire come interlocutori credibili con le controparti ed i rappresentanti
delle curve, il cuore del tifo. Hanno preferito ignorare il tutto e delegare
in primis ad un pezzo di plastica (la Tessera del Tifoso) e successivamente
ad una iniziativa SOLAMENTE REPRESSIVA, l'idea di ordine pubblico.
Una cosa del genere per me è inconcepibile. Inaccettabile. Assolutamente
da combattere. E
quali armi ho, io ultras, io tifoso acceso per far notare tutto questo?
DISERTARE IL DERBY DELLA TESSERA E DELLA REPRESSIONE!! Nel
momento in cui TUTTO IL MONDO si aspetta lo "lo spettacolo degli spalti"....
fargli trovare il vuoto ed il silenzio". Dal
mio punto di vista, poi, non voglio nemmeno offrire la sponda ai diffamatori
di mestiere, ai depistatori che già oggi "preconizzano" improbabili
alleanze tra romanisti-laziali-napoletani per portare scompiglio....tirando
in ballo addirittura i "disoccupati organizzati" partenopei che verrebbero
ad ingrossare le fila di chi eventualmente decidesse di manifestare il
dissenso rimanendo fuori dall'Olimpico domenica pomeriggio, solo per creare
disordine e scontri. Sono
certo che ci saranno provocazioni, e che "qualcuno" cercherà lo
scontro per riversare il solito barile di merda sugli Ultras. Diranno che
sono i soliti delinquenti che attentano alla tranquillità domenicale
delle famiglie che vogliono andare allo stadio (sarà...ma a quanto
pare per andare in Tevere una famiglia dovrebbe avere un padre di almeno
60 anni, un figlio minore di 15 ed una mamma di non meglio precisata età....
se invece la famiglia è fatta da un papà di 55 anni, un figlio
di 18, ed una mamma....beh...solo questa potrà entrare....alla faccia
del "riportiamo le famiglie allo stadio"). Diranno che la tessera del Tifoso
funziona perchè lascia fuori i facinorosi (Però la vendita
libera per distinti e curve OSPITI era effettivamente LIBERA...senza vincolo
di "tessera")... Io non sarò presente. Gli lascio il DESERTO dentro
e fuori. Diranno che il Derby è stato spettacolare.... (tanto non
inquadrano mai le curve se queste hanno striscioni di contestazione...).....Vediamo
se stavolta riusciranno ad inserire l'AUDIO di un tifo che non ci sarà
(perchè checchè se ne dica senza ultras le curve non cantano).
Vediamo se i tifosi Tesserati saranno in grado di offrire uno spettacolo
coreografico di livello....Mi sarebbe piaciuta la solidarietà di
chi ha sottoscritto la tessera. Probabilmente arriverà. Probabilmente
no. Lascio a loro l'onere e l'onore di tifare e fare ..."Derby".... vediamo
se ci riuscite. IO NO, IO NON VENGO, IO VI LASCIO IL DESERTO! Lo
avete voluto voi il DESERTO. Voi che avete pensato e applicato la REPRESSIONE
con la tessera, i tornelli e i divieti di "colore e fantasia". Io
non andrò al Derby e nemmeno mi avvicinerò all'impianto.
Probabilmente, con la morte nel cuore, me andrò con il mio nipotino
a villa Pamphilii e sentirò
la radio...come quando ero ragazzino. Almeno
nei miei ricordi, il DERBY sarà e resterà SEMPRE quello del
tifo ultras...quello del "TI AMO"..del "Ciao 'Nvidiosi". Quello delle grandi
coreografie, del "C'E' SOLO L'AS ROMA"..quello che con gli
amici si diceva: "annamo 3 ore prima per preparare le buste di coriandoli"...
quello dei cori incessanti....quello degli sfottò scritti
ed urlati.... Il
Derby di Maroni, della Tessera, della Repressione non mi appartiene! FORZA
ROMA! LAZIO MERDA!
*
Da
Repubblica... evidentemente hanno temuto il ridicolo....: NESSUNA
ALLENZA FRA ULTRAS LAZIALI E NAPOLETANI - Intanto la questura ha
organizzato controlli a tappeto ad ampio raggio per la partita di domenica
pomeriggio: "Si cercherà di favorire l'afflusso allo stadio con
la massima sicurezza". Ci sarà un altissimo livello di guardia per
il derby all'Olimpico, ma guai a creare falsi allarmismi. Smentita dalla
questura l'ansia per un'eventuale alleanza fra gli ultras laziali ed elementi
della camorra inseriti nella tifoseria napoletana, da sempre ritenuta "nemica"
dai supporters romani in senso lato. Qualcuno paventava di un'informativa
riservatissima girata dai servizi segreti alla Digos di Roma circa eventuali
disordini fra ultras laziali per il controllo della Nord. Ma al momento
sembra solo una nuvola di fumo. In realtà, tuttavia, da qualche
mese la Digos sta monitorando la curva, tornata a ripopolarsi dopo lo scioglimento
degli "IRRIDUCIBILI", il 10 luglio in segno di protesta nei confronti dell'introduzione
della tessera del tifoso. Qualcuno era tornato a farsi vedere in occasione
di Lazio-Milan affiggendo la scritta "IRR", ma in realtà la
Digos sta guardando con attenzione alla possibile nascita di un nuovo gruppo
ultras. Che
dire: DIGOS 1- SERVIZI SEGRETI 0
*
Notizie
commentate da chi le invia: Questa sera
al 'Chiambretti Night' (23,35) andrà in scena un Paolo Di Canio
scatenato, che in vista del derby, continua ad affilare le unghie contro
Totti. Secondo
indiscrezioni, l'ex-attaccante, inizialmente, si sarebbe espresso sull'aquila
Olimpia, che, secondo il suo parere, non dovrebbe volare nello Stadio in
quanto lui ama vedere gli animali liberi. Inoltre, avrebbe asserito che
la Lazio merita la posizione di classifica che occupa anche se non ama
il modo in cui gioca. Poi
le prime scintille sul Capitano giallorosso. Parlando del gioco della Roma,
avrebbe definito la squadra troppo lenta per poter supportare Totti, visto
ormai sul viale del tramonto dal Di Canio. Ecco
quindi l'accendersi di un alterco con Adriano Aragozzini, presente in studio
come opinionista. Aragozzini avrebbe contestato la presenza dell'ex-laziale
in studio (chiamato a rappresentare l'anima biancoceleste) in quanto non
in grado di rappresentare il cuore della Lazio. Per Aragozzini, infatti,
avrebbe giocato troppe poche partite con la Lazio e molte, invece, con
altre squadre. Di Canio, a quel punto, si sarebbe difeso parlando di questione
di cultura. Avrebbe detto di aver avuto la cultura di andare all'estero,
non come altri che, secondo il suo parere, si sarebbero 'ghettizzati' a
Roma. Il riferimento a Totti era chiaro. Nel momento in cui l'opinionista
avrebbe provato a dire che la scelta del Capitano della Roma era una scelta
di vita, Di Canio avrebbe risposto che questa è solo una favola
e che, in realtà, Totti non ha mai avuto il coraggio (avrebbe usato
la parola 'palle') di andare all'estero. Di Canio sarebbe poi tornato sulla
vicenda della sua espulsione in Inghilterra dopo la spinta ad un arbitro.
Sempre secondo indiscrezioni, avrebbe riconosciuto il suo errore, dicendo
che, però, lui non ha mai sputato in faccia all'avversario come
ha fatto il Capitano della Roma. Tutto questo riferendosi ad Aragozzini
che avrebbe sempre difeso Totti. Chiusura
su Lotito: Di Canio avrebbe raccontato che l'attuale Presidente della Lazio
distribuiva biglietti di Tribuna prima dell'ultima partita-scudetto della
Roma." Se
adesso sento qualcuno dire che Dicanio è una bandiera degli ultras
mentre Totti va per salotti, l'ammazzo. Se non sbaglio è il mio
capitano ad aver azzoppato quella merda di Balotelli mentre Dicanio chiacchierava
su Mediaset Premium. Mannaggia ai romanisti, c'avemo sempre da rompe i
cojoni sennò non siamo contenti, c'è gente che ha invidiato
Dicanio, bravi eccolo il vostro idolo. Scusa
lo sfogo lorè, ma so tutti boni ad attaccà Totti per essere
andata a buona domenica (per comprare due apparecchi medici per un ospedale
di bambini) ma dov'è la coerenza quando lo fa anche quel maiale
di Dicanio?"
*
Tesserati
delusi: ciao
sono elisa e volevo fare una segnalazione in merito alla ormai nota tessera
del tifoso. Premetto che siamo una famiglia di amanti del calcio, io mio
marito e i bimbi di 6 e 3 anni, detto ciò quest'anno x permettere
proprio ai più piccoli di andare tranquillamente allo stadio, sia
a cesena che in eventuali trasferte, abbiamo sottoscritto tutti la tessera.Ora,durante
le partite interne ci troviamo praticamente ogni domenica invasi dai tifosi
ospiti non tesserati, e ora causa una delle tante restrizioni emanate (questa
in particolare riguarda JUVENTUS-CESENA)ci ritroviamo impossibilitati ad
andare a Torino, se non nel settore ospiti,ma avendo i bimbi proprio quello
si voleva evitare e l'unico modo era sottoscrivere la tessera e invece
nonostante ciò siamo ghettizzati come i non possessori.Tutti rimbalzano
la palla, la questura dice di chiamare la prefettura, la prefettura ci
fa chiamare la questura, poi la società della Juve, la quale dice
di non sapere niente (ma non si gioca a Torino? chi devo chiamare l'Inter??????)
Insomma in sostanza nessuno sa niente,e chi dice di sapere mette le mani
avanti x cautela.Il decreto dice chiaramente che con la tessera si può
andare in qualunque settore anche in presenza di restrizioni (x questo
si fa la tessera vero MARONI?????) ma incredibilmente NESSUNO SA COSA SI
DEVE FARE Ora io vi chiedo, avendo chiamato oramai tutte le utenze possibili:
se chiamo l'89-24-24 me lo daranno il numero diretto di Maroni x dirgli
due paroline??? Grazie e spero tanto riusciate almeno voi a fare un pò
di chiarezza in tutto questo caos che non permette più di godere
dello sport più bello del mondo. Grazie ancora Elisa, Luca, Alessandro
6anni e Nicolò 3
L'assurdo
del calcio: Parma-Sampdoria vietata ai tifosi gemellati - Valanga di critiche
dai lettori - Proposta: vendiamogli i biglietti qui
Una
decisione più assurda, a Rona, non potevano prenderla. Che
il comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive abbia
una visione bislacca dela realtà del tifo lo sapevamo già.
Ma la perla di vietare la trasferta a Parma dei tifosi sampdoriani, gemellati
a quelli crociati con una amicizia quasi fraterna, è quasi più
comico che scandaloso. Noi
siamo i primi a criticare certi eccessi, e continueremo a farlo (così
come però cerchiamo di raccontare anche l'altra faccia della medaglia
e quegli aspetti del mondo degli ultras che "non fanno notizia", come faremo
per il libro Cuori tifosi). Ma a volte l'incompetenza (e speriamo non sia
malafede) degli "addetti ai lavori" non fa meno danni. Ed è davvero
ora di cambiare musica, e forse è anche ora di mandare a casa qualcuno,
perchè siamo tutti d'accordo sulla necessità di combattere
la violenza, ma far venire a Parma i romanisti (nonostante le "lame" degli
anni scorsi) o gli interisti (dopo la "festa"-scudetto all'asilo del 2008)
e lasciare a casa i sampdoriani è da comiche. Finali.
(g.b.)
Qui
sotto il comuinicato di ieri, e nello spazio-commenti le reazioni dei lettori.
C'è chi propone di disertare lòa gara, e chi invece chiede
che i tifosi sampdoriani possano acquistare i biglietti direttamente a
Parma. Il dibattito prosegue.
LA
DECISIONE DEL COMITATO Raffica
di divieti per i tifosi di mezza serie A: il Comitato di analisi per la
sicurezza delle manifestazioni sportive del Viminale ha infatti deciso,
nella riunione di questa mattina, una serie di limitazioni nella vendita
dei biglietti sia per gli incontri di ben 9 squadre impegnate in trasferta
nei prossimi turni di serie A sia per le gare di squadre impegnate nei
campionati minori. Ecco nel dettaglio le limitazioni imposte, dalle quali
sono esentati i possessori della 'Tessera del tifoso'. -
Bologna-Lecce (Serie A) del 6/11/2010, vendita dei tagliandi ai soli residenti
nella Regione Emilia Romagna; -
Ternana-Juve Stabia (Lega Pro) del 7/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
il giorno della gara ai residenti nella Regione Campania; -
Cesena-Lazio (Serie A) del 10/11/2010, divieto di vendita dei taglianti
ai residenti Regione Lazio; -
Chievo-Bari (Serie A) del 10/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti nella Regione Puglia; -
Parma-Sampdoria (Serie A) dell’11/10/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti nella Regione Liguria; -
Juventus-Roma (Serie A) del 13/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti nella Regione Lazio; -
Fiorentina-Cesena (serie A) del 13/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti nella Regione Emilia Romagna; -
Empoli-Atalanta (serie B) del 13/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti nella Regione Lombardia; -
Piacenza-Novara (Serie B) del 13/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti nella provincia di Novara; -
Modena-Vicenza (Serie B) del 13/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti nella Regione Veneto; -
Bologna-Brescia (Serie A) del 14/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti nella Regione Lombardia; -
Cagliari-Genoa (serie A) del 14/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti nella Regione Liguria; -
Udinese-Lecce (Serie A) del 14/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti nella Regione Puglia; -
Alessandria-Salernitana (Lega Pro) del 14/11/2010, divieto di vendita dei
tagliandi ai residenti nella Regione Campania; -
Cremonese-Paganese (Lega Pro) del 14/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti nella Regione Campania; -
Benevento-Cavese (Lega Pro) del 14/11/2010, vendita dei tagliandi ai residenti
nella provincia di Benevento; -
Juve Stabia-Nocerina (Lega Pro) del 14/11/2010, vendita dei tagliandi ai
residenti nella provincia di Napoli; -
Reggiana-Spal (Lega Pro) del 14/11/2010, vendita dei tagliandi ai residenti
nella provincia di Reggio Emilia; -
Siracusa-Pisa (Lega Pro) del 14/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti nella Regione Toscana; -
Lanciano-Taranto (Lega Pro) del 14/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti nella Regione Puglia; -
Brindisi-Catanzaro (Lega Pro) del 14/11/2010, divieto di vendita dei tagliandi
ai residenti nella Regione Calabria; -
Siena-Grosseto (serie B) del 15/11/2010, vendita dei tagliandi ai residenti
nella provincia di Siena; -
Pescara-Ascoli (serie B) del 15/11/2010, vendita dei tagliandi ai residenti
nella Regione Abruzzo. Infine,
per le gare Centobuchi-Ancona (Dilettanti) (ahahahahahh!!!)
del 6/11/2010, Montepaschi Siena-Pepsi Caserta (Basket A1) del 7/11/2010
e Civitanovese-Jesina (Dilettanti) del 14/11/2010, il Casms ha determinato
la chiusura del settore ospiti.
IL
DG DELLA SAMPDORIA: "DECISIONE ASSURDA". Sorpresa e disappunto in casa
Sampdoria per il divieto espresso dal Casms ai tifosi sampdoriani non tesserati
di seguire la squadra a Parma giovedì prossimo nel turno infrasettimanale.
Trasferta che da sempre rappresenta un momento di festa tra due tifoserie
gemellate da oltre vent'anni. «Ai
tifosi non tesserati siamo ad esprimere il nostro totale disappunto per
una decisione assolutamente priva di logica e di buon senso - ha dichiarato
oggi Sergio Gasparin, dg blucerchiato -. Quella nella città ducale
è per i nostri sostenitori un’occasione di festa ed incontro con
una tifoseria gemellata ed amica. Un rapporto storicamente saldissimo a
conoscenza di chiunque operi nel mondo del calcio e che arriva a coinvolgere,
al di là delle vicende di campo, anche le rispettive dirigenze e
società sportive. Vietare quindi indistintamente a tutti i tifosi
della Samp di poter raggiungere Parma appare per U.C. Sampdoria una decisione
assurda e assolutamente non condivisibile». Fonte:
Gazzetta
di Parma
"Fortunatamente"
vietata Parma Samp ai tifosi Blucerchiati.Un doveroso grazie a CASMS e
Osservatorio
Apprendiamo
con immensa gioia che la temuta partita Parma-Sampdoria verrà vietata
ai tifosi blucerchiati privi della Tessera del Tifoso. Fortunatamente la
competenza dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive e del CASMS
ha evitato un'altra domenica di tensione allo stadio Tardini. Come tutti
sapranno tra le due tifoserie vi e' un accesa rivalità da almeno
vent'anni e, ogni anno veniva puntualmente riaccesa da episodi spiacevoli,
specialmente fuori dallo stadio. Impossibile
dimenticare le sbandierate a centrocampo (fortunatamente poi vietate),
le partitelle a calcio tra i due gruppi ultras sui campetti di periferia,
le immense cene o pranzi prima o dopo la partita, le bevute in compagnia
al Bar Gianni, le serate in discoteca in cui Parmigiani e Doriani si divertivano
insieme, gli scambi di sciarpe fuori dallo stadio; in definitiva episodi
che fanno male al calcio e allo sport! Fortunatamente tutto questo non
avverrà giovedi prossimo e a questo punto ci sentiamo in dovere
di ringraziare l'Osservatorio (per aver indicato Parma-Sampdoria come una
partita a rischio) e il CASMS (per aver vietato la vendita dei biglietti
in Liguria) per l'alto grado di competenza dimostrato. Considerando che,
l'Osservatorio non è un'entita' astratta ma e' composta da persone
che vigilano e lavorano per la nostra sicurezza, ci sentiamo in dovere
di ringraziare personalmente i membri che compongono l'Osservatorio stesso
e di pubblicare i loro nomi, affinche' la gente che ama lo sport possa
ricordarsi di queste persone che noi paghiamo (forse anche troppo poco)
per tutelare la nostra incolumita'. Cercando sul sito Internet dell'Osservatorio
e su Wikipedia riusciamo a trovare fortunatamente qualche nome. Un doveroso
grazie al Presidente Pietro Ieva, al segretario Roberto
Massucci e a tutti gli altri collaboratori:
Fulvia
Beatrice,
Sisto
Russo,
Raffaele
Aiello,
Mario
Papa, Roberto
Sgalla (si tratta di colui che gestì
la comunicazione del Ministero dell'Interno sia dopo i fattoi del G8 di
Genova sia la conferenza stampa di Arezzo dopo l,'assassinio di Gabriele
Sandri), Guido
Longo, Alfonso
Terribile, Marco
Minicucci, Fabrizio
Carrarin, Michele
DeVincentis, Luigi
Ludovici, Antonio
Di Sebastiano,
Stefano Filucchi, Marco
Squicquero, Manuela
Bertona, Salvatore
Lombardo, Biagio
Sciortino, Franco
Fiumara, Antonio
Gallo. Vi
ringraziamo per l'attenzione e la competenza dimostrata. Siamo
sicuri e naturalmente ci auguriamo che queste persone un giorno riescano
a fare carriera e possano così ricoprire alte cariche istituzionali. L'Italia
ne ha fortemente bisogno ! Continuate
così. P.S.
Dopo queste righe ci vieteranno la prossima trasferta? (statene
certi: il dissenso in Italia è vietato, anzi è criminale) BOYS
PARMA 1977 Fomte:
sito Boys
Parma
Pazzesco:
il Casms vieta ai tifosi della Sampdoria la trasferta al Tardini. Ma le
due tifoserie sono gemellate da 25 anni
Questa
volta il Casms (Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni
sportive) ha veramente toccato il fondo, almeno per quanto riguarda il
calcio parmigiano. Il
comitato del Viminali, infatti, ha diramato oggi la lista delle partite
con divieto di trasferta per i tifosi ospiti, tra questi c'è anche
Parma-Sampdoria. Il rischio che possa generare questa partita è
incomprensibile dato che le due tifoserie sono gemellate da ben 25 anni.
Un periodo nel quale le due tifoserie hanno dimostrato di avere consolidato
un forte rapporto di amicizia, in tutti i sensi, tant'è che sono
frequenti le partite in cui i due gruppi ultras di Parma e Samp tifano
insieme. Momenti di festa e aggregazione; cartoline da spedire a tutto
il mondo del calcio. La
decisione riguarda il divieto di vendita di biglietti ai residenti nella
regione Liguria. Decisione pazzesca e senza senso. Il Casms, infatti, si
esprime solo dopo un'attenta valutazione della situazione e dei rapporti
tra le opposte tifoserie. La domanda sorge spontanea: quali sono i fattori
di rischio di Parma-Sampdoria in programma giovedì prossimo allo
stadio Tardini? La risposta è nessun rischio. Questo basta e avanza
per capire che dietro questa decisioni e anche la tanto pubblicizzata Tessera
del Tifoso si nascondono logiche che nulla hanno a che fare con il mondo
del calcio. Una vergogna. L'ennesima. Fonte:
Sport
Parma
5
novembre 2010: finalmente on line di nuovo...
La pagina di Basilea/Roma è in
costruzione. Iniziamo
con il derby che Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive,
CASASASASSASSSSS, Prefetti e Questori hanno deciso - riuscendoci - di distruggere: "Nelle
ultime ora sta iniziando a serpeggiare un dubbio velenoso in seno al tavolo
tecnico organizzato dalla Questura di Roma. Da oggi parte la vendita libera
dei tagliandi per Curva e Distinti Sud. Ne restano 14.000, ne sono stati
venduti in prelazione 6.000. In teoria nella tribuna Tevere dovrebbero
trovare posto soltanto gli "ospiti" tesserati. In queste ore però,
vista anche la prevendita molto fiacca, si sta affacciando l'ipotesi di
considerare i romanisti come "ospiti" privilegiati, in quanto concittadini
dei laziali. Non è escluso pertanto che la disponibilità
della Tevere possa essere più estesa del solito. E i tifosi della
Lazio? Potrebbero acquistare il tagliando di Tevere anche quelli non tesserati?
La possibilità al momento non è ancora stata minimamente
presa in considerazione. Cortesie per gli ospiti, insomma, ma senza dimenticarsi
dei padroni di casa...". "Ospiti
privilegiati"? Concittadini dei laziali? Questi sono letteralmente fuori
di testa.... Non
sono il solo a pensarla così, evidentemente:
Derby,
si entra anche senza Tessera del Tifoso
di
Marco Anselmi No,
non è uno sbaglio del titolista, è tutto vero. Il derby di
Roma del 7 novembre sarebbe la prova che la tanto discussa Tessera del
Tifoso non avrebbe alcuna valenza a livello di sicurezza negli stadi. La
decisione presa dal Casms (comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni
sportive) di fatto discriminerebbe i tifosi per sesso e per età,
e accantonerebbe la normativa del programma sulla sicurezza negli stadi
che vorrebbe il settore ospiti (in questo caso Curva e Distinti Sud) come
esclusivo per i tesserati. In
realtà la vendita è libera. Il provvedimento varato dal ministro
Roberto Maroni nel caso del derby non serve a granché se non a privilegiare
i tifosi che accettano di tesserarsi. Infatti per accedere nel settore
ospiti non ci sarà bisogno della tessera del tifoso, contrariamente
a quanto scritto sulla circolare amministrativa inviata alle società
di calcio dal ministro. Per quel che riguarda la Tribuna Monte Mario non
c'è alcuna restrizione se non quella del prezzo 110 €, laziali
e romanisti, quelli benestanti, potrebbero essere a contatto in quel settore.
Ma il provvedimento più cervellotico riguarda la Tribuna Tevere,
ovviamente i tifosi della Lazio abbonati in quel settore (2.800 tifosi
circa) potranno andare regolarmente allo stadio come giusto che sia, ma
stranamente anche gli abbonati della Roma (3.500 circa) potranno acquistare
il titolo d'ingresso. Quello è il settore più pericoloso
perché da anni è proprio li che regolarmente sono venute
a contatto le due tifoserie. L'assurdità
della decisione è che, oltre agli abbonati romanisti, in Tevere
potranno andare anche i bambini under 14, le donne e uomini over 60, lo
scenario potrebbe essere dunque questo (anche se difficile accada): da
una parte 2.800 e più tifosi della Lazio, dall'altra 3.500 tifosi
giallorossi e in mezzo un cuscinetto di donne, bambini e ultra sessantenni.
Inoltre i possessori della tessera del tifoso non abbonati non potranno
comunque comprare il biglietto della Tribuna Tevere. Le
domande nascono spontanee: Se la Tessera del Tifoso è obbligatoria
per acquistare i biglietti del settore ospiti, perché in Curva e
Distinti Sud si può entrare anche senza? E ancora: se la Tessera
del Tifoso è necessaria per entrare anche quando ci sono delle restrizioni
nelle partite a rischio, perché al derby chi la possiede (senza
avere l'abbonamento) non può entrare? Perché
è una buffonata, la risposta è semplice! Altro
articolo di Lungotevere.net:
Derby,
le contraddizioni del Casms ridicolizzano la Tessera Biglietti
in Sud venduti anche ai non possessori, Tevere riservata a donne, bambini
e anziani. Olimpico preannunciato mezzo vuoto
Roma,
1 nov 2010 - A due giorni dalla messa in vendita dei tagliandi per il derby
Lazio-Roma, in programma domenica 7 novembre (la Lazio comunica la vendita
effettuata di 13.500 tagliandi), fanno discutere le controverse decisioni
prese dal Casms soprattutto in merito alle disposizioni inerenti alla Tribuna
Tevere. Il Comitato per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, dopo
aver valutato positivamente la scelta di far disputare la gara alle ore
15, ha disposto la vendita dei tagliandi della Tevere solo alle donne,
agli under 14, agli over 60 e alle categorie diversamente abili. Una
scelta quantomeno discutibile che vieta l'accesso al settore a parte dei
tifosi operando una discriminazione in base al sesso e all'età della
persona, una selezione che poggia su parametri poco oggettivi, che costringerà
molti habituè, che non hanno aderito alla Tessera del Tifoso ma
che comunque la domenica siedono in Tevere, a dover rinunciare al derby
o a dover cambiare il proprio posto a sedere. Si dice sempre di voler riportare
le famiglie allo Stadio ma in questo caso, un padre senza tessera che volesse
portare i propri figli ad assistere ad una delle partite più spettacolari
del campionato, non potrà accomodarsi nella Tribuna popolare, ma
si vedrà costretto ad andare nelle Curve o nei Distinti, sicuramente
scomodi e poco consigliati per i bambini, o a dover spendere cifre consistenti
in Monte Mario. Altro
punto discusso di tale decisione è la mancata considerazione dei
possessori della Tessera che però non hanno sottoscritto l'abbonamento,
una scelta in contrasto con l'obiettivo di fidelizzazione e con i vantaggi
promessi a coloro che hanno aderito al progetto maroniano: "Il titolare
della card - si legge infatti sul sito del Ministero dell'Interno - potrà
accedere allo stadio anche nei casi di partit soggette a restrizioni".
Peccato che, in occasione della stracittadina di Roma, in Tribuna Tevere
i tesserati non abbonati non potranno sedere. "La tessera contribuisce
ad aumentare gli standard di sicurezza all'interno dello stadio" così
viene presentata la card dedicata ai tifosi in un vademecum ministeriale
che inoltre aggiunge:"Dall'inizio del campionato, l'accesso ai settori
ospiti sarà riservata ai soli possessori della tessera"; a ragion
di logica, essendo la partita Lazio-Roma, dovrebbero essere considerati
‘settore ospiti' la Curva Sud e i Distinti Sud e dunque, seguendo le predisposizioni
del Ministero, dovrebbe essere consentito l'ingresso in queste aree dello
Stadio esclusivamente ai soli possessori della Tessera del Tifoso, ma,
finita la prelazione per gli abbonati della Roma "dalle ore 10.00 di Giovedì
4 Novembre, alle ore 19.00 di Sabato 6 Novembre - scrive il sito della
società giallorossa - avrà luogo la vendita libera dei tagliandi
di Curva Sud e Distinti Sud rimanenti". Una scelta oculata, volta ad evitare
che le due tifoserie vengano a contatto ma che allo stesso tempo mette
il progetto Tessera del Tifoso davanti ad un paradosso: lo strumento, nato
- secondo Maroni - per avere maggior sicurezza e per combattere la violenza
negli stadi, viene sottoposto a deroga proprio in una delle partite considerate
più a rischio e che già in passato è stata scenario
di disordini. Ambiguità,
contraddizioni e paradossi che fanno riflettere sulla reale utilità
della Tessera del Tifoso nell'ambito della sicurezza. Tali provvedimenti
probabilmente renderanno questo derby meno affascinante e spettacolare
del solito: gli Ultras, di Lazio e Roma, per protesta diserteranno lo Stadio
e dunque si annuncia una stracittadina senza colori, coreografie e striscioni
nelle Curve; la Tevere, con circa 7 mila presenze previste, sarà
desolatamente semivuota, ma per avere un Olimpico all'altezza della storia
dei derby, ci si potrebbero sempre far prestare le sagome dei tifosi utilizzate
a Trieste. Sara
Mechelli saramechelli@lungotevere.net
*
Comunque
sia, da animalista, penso che la decisione di non far volare il pennuto
prima della partita sia stata l'unica cosa saggia decisa dalle Autorità
per questo squallido derby... ecco cosa è accaduto alla povera aquila
del Flamengo durante il derby con il Fluminense (andare dal minuto 2.09
in poi): http://www.youtube.com/watch?v=mr0UBBaotoY
*
Sempre
sul derby, una e-mail: "E' arrivato Lorè...dopo
11 anni consecutivi di presenze è arrivato...dopo 11 anni in cui
non sono mai mancato ad una partita in casa, coppe e coppette comprese,
è arrivato...non sono sorpreso che sia arrivato, sia chiaro, era
naturale che prima o poi ne avrei saltata una...ma sinceramente pensavo
che mi sarei trovato sul letto di un ospedale, o meglio a Los Angeles o
Tokyo...e invece no...sto qua nella mia città, e non è neanche
una decisione dell'ultimo momento, ma è una decisione ponderata
decine e decine di volte...domenica non ce vado al derby, e mentre te lo
scrivo ci sono ancora biglietti disponibili nelle ricevitorie, potrei uscire,
comprarlo e entrare in Curva come sempre da 11 anni a sta parte...ma non
l'ho fatto e non lo farò...semplicemente perchè da 11 anni
a sta parte i derby che ho vissuto erano altri...i derby che cominciavano
2 settimane prima, quelli degli sfottò, quelli dell'ingresso 4 ore
prima, quelli dei 70 mila spettatori, quelli delle coreografie, quelli
delle torce, dei fumogeni e dei megafoni, quelli dei bandieroni sul pistino,
quelli degli incidenti a Ponte Milvio, quelli delle cariche a Ponte Duca
d' Aosta, quelli dei lacrimogeni della celere, quelli che se cantava 90
minuti, quelli più recenti coi laziali e i romanisti a contatto
nella Tribuna Tevere, quelli co la curva piena zeppa che nun trovavi posto
manco 2 ore prima...in poche parole quelli sentiti, quelli che come dicevamo
un mese fa quando t'ho incontrato prima de Roma-Inter, c'avevano na certa
atmosfera..atmosfera che ora non c'è più....ce sete riusciti
avete distrutto pure quello che era più difficile rovinà..il
derby...per questo ho scelto..ho scelto de lasciallo agli altri sto derby...a
quelli che che s'acconteano de vedè no stadio co 40 mila spettatroi,
na tribuna de donne, anziani e bambini...na Curva che non sarà mai
quela de na vorta...nessuna coreografia, niete striscioni, niente megafoni...niente
de niente...e che ce vado a fà...pe di "Io c'ero"...no, io non so
nato pe accontentamme per questo diverse volte ne ho pagate le conseguenze...ma
se ho vissuto derby e partite come quelle che ho vissuto e che porterò
sempre co me, è stato grazie a gente che la pensa come me e che
come me Domenica non entrerà pe vedesse un derby che non vale manco
la pena de esse giocato...te saluto co na provocazione Lorè..."Via
le famiglie dagli stadi, ridate il calcio ai legittimi proprietari!"....
Giovannino". Ancora
derby: "Ciao Lorenzo, nella mia indecisione
se comprare il biglietto di curva nord/distinti nord o rimanere fuori,
ho potuto constatare che i nostri distinti costano 30 euro, mentre quelli
della LAZZIE 20, come la curva! questo...tanto per la cronaca!".
Persino
il SIULP di Verona, sia pur da ovvie prospettive di parte, ritiene che
la tessera del tifoso sia una... ehm... una stronzata: Clicca
qui per il pdf con la
relativa rassegna stampa.
*
Notizie
da Genova: "caro
Lorenzo, prima di tutto ti aggiorno su domenica scorsa, a cesena gli ultras
blucerchiati si sono presentati nonostante l'assurdo divieto del casms
il risultato è che sono entrati tutti. quasi tutti avevano già
il biglietto, altri sampdoriani comunque lo hanno preso in loco. chi gestiva
l'ordine pubblico ha preferito farli entrare dopo un civile conciliabolo.
e ha fatto bene visto che non è successo nessun disordine di alcun
tipo. la
cosa curiosa è che ora per parma-samp di giovedì prossimo
l'osservatorio ha scritto che la partita è a forte rischio. attendiamo
fiduciosi la decisione del casms, in fondo tra boysparma e ultrastito sono
"solo" una ventina d'anni di gemellaggio.....". Parma/Samp
a forte rischio! Meritiamo l'esclusione a vita dall'organizzazione di tutti
i tornei in ternazionali! Ma ditemi un po', signori del CASSASSSSSMSSS,
i Napoletani a Liverpool stavano in 5.000 tutti belli ordinati in uno stadio
senza barriere... Sono gli stessi che potrebbero andare in trasferta pure
in Italia o no? Com'è che voi non siete capaci a gestirli e gli
inglesi sì?
*
Passiamo
ora ad un'altra rubrica molto attesa, quello della menzogna di Stato....
i fatti di Roma/Lecce. Scrive una passeggera del treno a Il Giornale: “Buongiorno, ho
letto l'articolo di Claudio De Carli "No ticket no parti: trasferta burrascosa
per i tifosi del Lecce" e mi sento in dovere di correggerlo. Forse una
delle frasi scritte correttamente in questo articolo è: "è
stata violenza gratuita". Ora mi spiego meglio. Da
premettere che mi trovavo, per mia sfortuna, su quel treno e che non faccio
parte del mondo dei tifosi ma ero a Roma solo per una gita con il mio ragazzo
che si è conclusa molto male. Il treno che portava a Lecce delle
ore 23.30 già arriva in ritardo in stazione (quindi indipendentemente
dai tifosi che dovevano salire a bordo). Orario di partenza prevista 23.50.
Una volta che è arrivato siamo saliti tutti a bordo, io mi sono
seduta in uno scomparto a 6 posti. Poco dopo arrivano nel mio stesso scomparso
altri due signori (tra cui un sordo-muto) che si siedono vicino a noi.
Aspettiamo, aspettiamo e il treno alle 00.30 era ancora fermo in stazione.
Chiediamo informazioni e ci è stato detto che i tifosi sul treno
non avevano il biglietto e quindi il treno non sarebbe partito. Da precisare
che tutti a quell'ora avevano il biglietto tranne pochi tifosi... e già
qui la prima mia domanda: è possibile che per poche persone, un
treno debba stare fermo in stazione? Perchè non fare scendere quelle
poche persone da permettere al treno di partire? O perchè non partire
normalmente facendo a queste persone la multa come si fa sempre quando
si trovano persone a bordo del treno senza biglietto? A parte queste mie
domande alla quale non ho mai avuto risposta, i poliziotti o chi per loro,
hanno deciso che anzichè far scendere tutti dal treno (come avevano
annunciato prima), sarebbero passati a chiedere il biglietto direttamente
sul treno. E qui mi chiedo: che diritto hanno loro di chiedere se io ho
il biglietto? Non esistono i controllori o capo treno al quale aspetta
questo lavoro? Comunque... arrivano i poliziotti che chiedono in modo molto
maleducato (come se avessero subito loro il disagio) se abbiamo il biglietto
e di mostrarglielo. Noi rispondiamo di sì glielo mostriamo e qua
sorge una piccola discussione con uno dei due signori che c'erano nel mio
scompartimento ma che si risolve in giro di un minuto. Appena questi poliziotti
procedono, ne arriva un altro (con altri in seguito) che esaltato probabilmente
dalla posizione che ricopriva in quel momento, chiede il biglietto al signore
e alzando la voce ordina di mostrarglielo velocemente. Al che, il signore
sta per mostrarglielo chiedendo quale fosse il suo problema. Risposta del
poliziotto: "Qual è il mio problema?!" E lo ha preso a sberle in
faccia, sbattendo quel signore contro il vetro del treno (tra l'altro questo
"signore" era un poliziotto in borghese che stava rientrando a casa dopo
il lavoro). Cioè, vi rendete conto?! Forse è il caso che
questa cosa nell'articolo sia scritta e che non venga omessa. Comunque,
altro ritardo in aggiunta a quello accumulato poichè il signore
è sceso dal treno e lo hanno accompagnato nell'ufficio della polizia
per chiarire questo grave fatto. Successivamente, verificato il fatto che
tutti abbiano il biglietto, il treno inizia a partire ma c'è un
tifoso che blocca il treno nuovamente. Perchè? Tutti avevano il
biglietto, il treno era partito... ma che c'è ancora che non va?
Certo, il tifoso non era contento di partire perchè i poliziotti
avevano trattenuto "ingiustamente" (a sentire lui) il suo amico. Allora,
dopo tante discussioni ancora, l'ispettore (così lo hanno chiamato)
ha fatto scendere 4 o 5 ragazzi e li hanno trattenuti a terra, facendo
finalmente partire il treno verso l' 1.10 circa. Allora,
avendo raccontato ciò che è successo quella sera, dire che
"la FS ha prodotto importanti risultati ed ha quasi azzerato i danni e
gli abusi" non è del tutto corretto. La FS in primis, non è
stata corretta nei confronti dei loro clienti e non parlo solo per il ritardo
subito, ma anche per i disagi avuti su quel treno sono rimasta veramente
sconvolta dell'accaduto. La polizia invece, non ha dimostrato di essere
migliore di quei "tifosi violenti" che a dire il vero, quella sera non
ce n'erano. Anzi, vorrei sottolineare il fatto che ho sempre creduto nella
polizia e in tutte le forme delle forze dell'odine ma devo ricredermi poiché
non ammetto un "errore" (se così si può definire) del genere.
Ritengo che per ogni lavoro ci debbano essere delle caratteristiche e forse
il fatto di non saper controllare il proprio atteggiamento e per aver superato
ogni limite è da ritenersi segnale di allontanamento di questa persona
ad un lavoro così troppo impegnativo e importante, tanto da affidargli
un'arma. Cordiali
saluti.”
*
Un
video: "Ciao Lorenzo, questo video fa venire
nostalgia e ricordi... Non so se hai avuto modo di vederlo in passato. http://www.youtube.com/watch?v=2fng0nLPUa0 Torniamo
al derby. Mi sono arrivate diverse segnalazioni per questo articolo delirante
de "Il Messaggero", ripreso da diversi giornali... gli "oggetto" delle
e-mail erano "Che film è", "Questa è bella" e via dicendo: IN
ALTO A SINISTRA un articolo sulla scoperta da parte dei servizi segreti
di un'alleanza stretta tra "la frangia più pericolosa della tifoseria
laziale... che
vuole assumere il comando della Curva Nord" ed "elementi o frange poco
sportive e più delinquenziali della tifoseria napoletana" (...)
"il progetto criminale
prevederebbe una serie di disordini sulle gradinate tra frange della stessa
squadra, ma con interessi e ambizioni diversissime. (...) il patto sarebbe
stato stretto con bande di cani sciolti della criminalità partenopea.... si
tratterebbe in larga parte degli stessi soggetti che hanno animato gli
ultimi episodi di violenza cittadina in occasione degli scontri per le
discariche ad Acerra e a Terzigno, ma anche durante le manifestazioni nel
centro di Napoli dei movimenti dei Disoccupati Organizzati. E ancora, alcuni
di loro si sarebbero resi protagonisti di episodi di follia come l'assalto
al treno che doveva portare a Roma i tifosi partenopei il 31 agosto 2008
per la prima di campionato. (...) Ma non è tutto. L'alleanza tra
teppisti romani e napoletani si baserebbe sulla stipula di un preciso accordo
economico: in cambio del sostegno militare per eliminare dalla Nord i vecchi
capi degli Irriducibili, la frangia dei nuovi leader sarebbe pronta a cedere
ai napoletani una larga fetta del business del merchandising non ufficiale
e, soprattutto, il mercato dei biglietti falsi da smerciare attraverso
il bagarinaggio. +IN
ALTO A DESTRA, introdotto e giustificato dalla favola precedente, c'è
il secondo articolo "Il questore: tolleranza zero contro i teppisti, aspettatevi arresti
e Daspo"...che rimanda anche a ciò che è accaduto domenica
scorsa a Roma ai tifosi leccesi. +IN
BASSO, infine, un articolo sulla presunta minaccia terrorismo e i pacchi
bomba negli aereoporti. Seguendo
questi articoli domenica ci sarà la guerra e le forze dell'ordine
(lo Stato, il governo, Maroni) salveranno i veri tifosi (tesserati e pecore)
e i veri
manifestanti (chi sta davanti alla tv e parla da solo o, meglio ancora,
sta solo e zitto) dagli ultras ovvero dai violenti, dai terroristi, dai
criminali in
cerca di soldi, gli stessi che protestano per le strade piene d'immondizia
o per la mancanza di lavoro. Fabrizio". L'articolo
merita di essere pubblicato per intero, perché credo si tratti di
una delle più belle opere di fantasia degli ultimi anni: (Il
Messaggero – M. Martinelli) L’informativa è arrivata in Questura
nei giorni scorsi. Dettagliata, precisa, inquietante. Suona più
o meno così: una frangia della tifoseria laziale, forse la più
pericolosa, quella che vuole assumere il comando della Curva Nord colmando
il vuoto di leadership provocato dall’abbandono dei vecchi capi degli Irriducibili,
avrebbe stretto un’alleanza scellerata con ”elementi o frange poco sportive
e più delinquenziali della tifoseria napoletana”. Li hanno definiti
così, gli uomini dell’intelligence che nei giorni scorsi hanno informato
i vertici della Questura di via San Vitale e, soprattutto, il capo della
Digos capitolina, Lamberto Giannini, che già da tempo aveva messo
sotto la sua lente di ingrandimento le gradinate più politicizzate
della Curva Nord dell’Olimpico. Ma
l’allarme non consiste semplicemente nella notizia di questa saldatura.
A fare scattare misure di prevenzione straordinarie è piuttosto
l’informazione, proveniente da ambienti considerati attendibili, che proprio
domenica in occasione del derby Lazio-Roma si possa consumare una sorta
di regolamento di conti interno alla Curva Nord, con l’ala dei ”duri” biancoazzurri
spalleggiata da elementi del tifo violento partenopeo da una parte e, dall’altra,
quel che resta degli Irriducibili. Che probabilmente sono ancora inconsapevoli
della nuova dimensione assunta dalla contrapposizione interna al tifo biancoceleste.
In questo scenario, per ora solo prefigurato dagli investigatori, potrebbe
verificarsi una sorta di caccia all’uomo da parte della frangia più
dura della tifoseria biancoceleste, sostenuta militarmente dai napoletani
che per l’occasione si infiltrerebbero in Curva Nord (questa
è davvero stupenda!!!!). Il
progetto criminale prevederebbe una serie di disordini sulle gradinate
(e
certo, sulle gradinate, tanto mica ci stanno le telecamere che ti riprendono
pure se ti scaccoli...!) tra frange di tifosi
della stessa squadra, ma con interessi e ambizioni diversissime. Sarebbe
lo scontro finale, nel momento di massima visibilità mediatica come
può essere la stracittadina romana, per affermare il predominio
di una sola ala della tifoseria. Per lanciare un messaggio preciso agli
altri gruppi di sostenitori e anche alla proprietà, da sempre contestata
dai gruppi storici della Curva Nord. Secondo
le informazioni veicolate dal nostro intelligence in Questura, il patto
criminale sarebbe stato stretto con bande di ”cani sciolti” della criminalità
partenopea, non affiliati in maniera stabile a nessuna delle famiglie che
si dividono il territorio campano, ma che tuttavia sarebbero veri e propri
esperti di guerriglia urbana (questa anche
è spettacolare). Secondo
gli 007 (se la disinformazione e l'allarmismo
non fosse una precisa strategia di Stato, ci sarebbe da preoccuparsi dei
nostri 007), si tratterebbe in larga parte
degli stessi soggetti che hanno animato gli ultimi episodi di violenza
cittadina in occasione degli scontri per le discariche ad Acerra e a Terzigno,
ma anche durante le manifestazioni nel centro di Napoli dei movimenti dei
”Disoccupati organizzati” (anche questa è
veramente incredibile). E
ancora, alcuni di loro si sarebbero resi protagonisti di episodi di follia
come l’assalto al treno che doveva portare a Roma i tifosi partenopei il
31 agosto 2008 per la prima di campionato. Ma
non è tutto. L’alleanza tra teppisti romani e napoletani si baserebbe
sulla stipula di un preciso accordo economico: in cambio del sostegno ”militare”
per eliminare definitivamente dalle gradinate centrali della Nord i vecchi
capi degli Irriducibili, la frangia dei nuovi leader sarebbe pronta a cedere
ai napoletani una larga fetta del business del merchandising non ufficiale
(che
non esiste più) e, soprattutto, il
mercato dei biglietti falsi (biglietti falsi????
Ma quali biglietti falsi!!!) da smerciare
attraverso il bagarinaggio. In
altre parole, in cambio del sostegno per gli eventuali scontri di domenica
allo stadio, i napoletani acquisirebbero una sorta di predominio nel mercato
illegale dei biglietti (soprattutto contraffatti) intorno all’Olimpico,
oltre che la garanzia di poter produrre e vendere bandiere, sciarpe e magliette
non ufficiali, occupando con nuovi banchi i punti strategici intorno allo
stadio. Il tutto proprio nell’anno in cui il primo posto in classifica
e le condizioni di forma della squadra stanno già facendo lievitare
gli affari nel settore dei gadget della tifoseria. Un
articolo incredibile!
A Cesare
quel che è di Cesare: "Caro
Lorenzo, troppe volte abbiamo criticato la struttura organizzativa della
nostra società. Stavolta voglio ringraziare il servizio clienti
dell' AS Roma Store che, in men che non si dica, ha risolto un problemino
legato ad un ordine fatto via Internet. Davvero complimenti a chi con professionalità
e gentilezza è venuto incontro alle mie esigenze e ai miei dubbi,
capendo che la richiesta di due oggetti uguali era un errore e ha provveduto
a spedirne solo uno, riaddebitando l'importo dell'altro sul conto corrente.
Gianluca".
*
Altra
e-mail: "Caro
Lorenzo è un po che non scrivo ma sono sempre aggiornato su ciò
di cui si parla sul tuo sito. Vorrei
dire quello che penso sulla tessera del tifoso e su quanto a parer mio
si sarebbe dovuto fare per protestare veramente: io
sono abbonato in sud dall'89/90 , non mi ritengo un ultras nel vero senso
della parola, premetto che per me le vere intenzioni di chi
ha deciso di istituire la tessera del tifoso sono proprio quelle di allontanare
gli ultras, ma anche i tifosi non ultras, dagli stadi e cercare di sostituirli
con bambini e famiglie.e noi che abbiamo fatto? Assolutamente il gioco
loro.nessuna tessera del tifoso, proteste, sit-in.e poi? Poi
tutto questo finirà, la gente che andrà fuori lo stadio a
protestare sarà sempre di meno, le tessere del tifoso aumenteranno
e noi pure appena cambieremo proprietà e diventeremo più
competitivi..chissà.. certo
gli ultras e i tifosi come me non andranno, ma i settori piano piano
si riempiranno di nuovo con gli stadi adeguati, con i negozi all'interno,
le foto le mostre i bar e perché no i mc donalds .. PERCHE'
A QUESTO MIRANO.E VEDRAI CHE QUESTO SARA'. sono
cambiati i tempi, le persone, i modi di vivere lo stadio e la propria squadra,
sono cambiate le menti dei giovani e delle nuove leve che oggi vivono con
la playstation e facebook.. x
me LA VERA PROTESTA ERA QUELLA DI FARSI TUTTI LA TESSERA DEL TIFOSO, ENTRARE
TUTTE LE DOMENICHE ALLO STADIO, DIMOSTRARE CHE I CONTROLLI SONO FITTIZI,
FARE TIFO VERO, NON CREARE DISORDINI ALL'INTERNO DELLO STADIO, ESSERE SEMPRE
PRESENTI, E VISTO CHE NON SI PUO' PIU' ACCENDERE UN PETARDO E USARE UN
MEGAFONO, CERCARE NUOVI MODI GOLIARDICI COME SOLO NOI ROMANI SAPPIAMO FARE,
PER FARCI SENTIRE....dimostrare che il "nuovo corso" che il governo Berlusconi
ha voluto attuare contro i tifosi, fa acqua da tutte le parti! Tante persone
che non si sono fatti la tessera in realtà per me non sanno neanche
il perché e proprio queste persone alla fine cambieranno corso in
un modo o nell'altro e cioè si tessereranno o abbandoneranno la
loro passione.essere presenti anche quando non ci va per me è l'unico
modo per protestare veramente. Andare
all'olimpico ora è una desolazione,uno stadio da 80000 posti con
dei vuoti sugli spalti che fanno venire i brividi in senso negativo. non
faccio tante trasferte ma credo di poter esprimere tutto questo perché
ci hanno tolto la bellezza di andare allo stadio con questa TESSERA DEL
TIFOSO e ci siamo cascati tutti in pieno me per primo. Ti saluto
e ti ringrazio Forza roma Gian Luca". Io
invece credo che prima di adeguarsi o decidere SE adeguarsi, si debba combattere
il sistema evidenziandone le falle. Se, per ipotesi, la buffonata della
TdT dovesse cessare, sarà per merito di chi NON se l'è fatta,
non per merito di chi se l'è fatta. Come detto più volte,
le riforme ingiuste si combattono duramente nel primo anno di vita.
*
E-mail
un po' confusa ma significativa sulla TdT: "Vi
aggiorno sulla mia situazione, perchè penso possa essere utile se
qualcuno la deve ancora fare: In effetti adesso negli uffici postali costa
30 euro, quindi non mi hanno raggirato, come sembrava, in quanto alle 15
canoniche di costo tessera, per un non abbonato, vanno ad aggiungersi 15
di ricarica postpay OBBLIGATORIE. Infatti, da disposizione interna recente
delle poste, esse non possono più emettere una carta come la tessera
del tifoso, che fa anche da postpay, senza effettuare una ricarica minima;
quindi in effetti, le 15 euro aggiuntive, ci sono, anche se poi non si
perdono, in quanto vanno sulla propria carta, ma visto la lentezza nell'arrivare
della carta stessa, diciamo, che per un bel po' non sono "utlizzabili";
il problema nel mio caso, è che il solerte impiegato, mi aveva detto
che era passato da 15 a 30 il costo, senza specificare, che 15 erano di
ricarica, e dai fogli che mi avevano dato, non si evinceva questa ricarica,
il che mi aveva dato l'impressione, ( rafforzata anche dal fatto che nessuno
sapeva di questa cosa) di essere stato, imbrogliato. Secondo
me è comunque una cosa disdicevole, che un tifoso, oltre a essere
obbligato a fare questa tessera, sia cosi obbligato anche a fare una postpay,
con relativa ricarica.
*
Un
po' di modello inglese: "Scontri
e numerosi arresti per i due derby molto sentiti Birmingham Aston Villa
e Newcastle Sunderland Il
Newcastle ha dominato l'attesissimo "Tyne-wear derby" (foto) imponendosi
per cinque reti ad una sul Sunderland. La gara era molto temuta dalla polizia
che ha organizzato un servizio di sicurezza composto da circa 700 agenti
con impiego di cani e cavalli. Alla fine si è contato un bilancio
di 21 arresti, sette a carico di persone già diffidate. http://italianlads.fotoblog.it/archive/2010/10/31/n.html
*
Ancora
esperienze inglesi: "Ciao Lorenzo, ti scrivo
questa e.mail per illustrarti la mia esperienza inglese. Da
tanto in Italia si parla di modello inglese e dell’irrefrenabile volontà
di raggiungerlo anche da noi. La
scorsa settimana per la prima vado in Inghilterra; la vacanza prevedeva
4 giorni a Londra e poi trasferimento a Manchester. Non
poteva mancare una puntatina anche negli impianti inglesi.. ovviamente.
Qui di seguito 2 esperienze emblematiche…. Mercoledì
27 ottobre Upton Park di West Hame. Partita di Curling cup West Hame
– Stoke City Mi
accingo ad andare allo stadio senza biglietto. Vado alla biglietteria,
faccio la mia fila prendo il biglietto (15 £) senza che l’addetto
mi chiedesse alcun documento e vado diritto al tornello. Zona
prefiltraggio con controlli annessi inesistente. Striscio il biglietto
ed entro nello stadio.. Verificato il solo contenuto della borsa che portavo
a tracolla.. Una
volta entrato un altro mondo mi si spalanca … Sabato
30 ottobre. Old Trafford di Manchester. Partita di Premier Manchester
– Tottenham Andiamo
all’Old Trafford di buon ora (08:30) sperando che all’apertura dell’ufficio
sia reso disponibile qualche biglietto. Una decina di persone in fila..
ma alle 9 viene confermato il SOLD OUT!! Ci guardiamo spaesati e rattristati
e prendiamo la via d’uscita, quando un simpatico londinese (in fila anche
lui!!) ci si avvicina e chiede se volevamo tickets; e noi “certo che si!”
Ci scambiamo il numero e ci risentiamo più tardi. Nel frattempo
scopriamo un mercato nero di biglietti dietro lo stadio (alcuni personaggi
erano anch’essi in fila la mattina!!) e ci facciamo un’idea delle quotazioni,
il più alto 150£ per una “Tevere” 3° anello!!!! Ma
il nostro aggancio alla fine si è rilevato il più economico
90£. Riusciamo a strappargli addirittura un 85£ a biglietto.
In verità si trattava di 3 tessere annuali JUNIOR!!! Siamo così
riusciti ad entrare all’Old Trafford strisciando la tessera, non mostrando
alcun documento e restituendo immediatamente i tre abbonamenti al nostro
amico che aspettava li fuori. Anche
in questo caso prefiltraggio inesistente, controlli totalmente assenti. Quello
che fa la differenza è il modo di comportarsi all’interno dello
stadio. E’ lì che ogni gesto fuori dagli schemi non viene consentito;
ma chiunque può entrare negli stadi CHIUNQUE. Potrei
poi commentare l’atmosfera che si respira in quegli stadi, ma questo è
un altro discorso … Quello
che mi preme sottolineare che la politica adottata dai nostri politicanti
in tema di sicurezza all’interno degli stadi non sta andando nel verso
giusto. La tessera del tifoso non è assolutamente lo strumento che
risolverà la violenza, di questo ne sono certo!!! Potevo
essere più completo, ma spero di essermi fatto capire! Buona giornata,
*
Marco:
"Ciao Lorenzo, visto
che sui temi attuali ti arrivano fiumi di mails, come al solito, ti scrivo
per segnalarti cose un pò particolari. Vivendo
in Spagna, questa estate mi sono recato a Sevilla ed ho alloggiato a 10
m dallo stadio Sanchez Pizjuan. Oltre
a verificare il suo stato sempre più pietoso e fatiscente, questa
volta avevo con me la macchina fotografica ed ho potuto finalmente documentare
un grave errore che c'è sulla facciata principale dello stadio del
Sevilla Club de Futbol. All'entrata
principale, come forse è noto a più di uno, c'è un
mosaico enorme con al centro lo scudo del Sevilla circondato da scudetti
di squadre più o meno famose ma che hanno giocato lì. Questo
fù rinnovato in occasione del centenario del club andaluso. Come
è ovvio, uno cerca subito lo scudo della propria squadra e quando
si scova quello che dovrebbe rappresentare la Roma, si orrorizza. Ti
mando la foto del mosaico completo e il dettaglio di quello della Roma. Ok,
siamo in clima pre-derby e forse questa foto susciterà qualche ilarità
da parte dei "dirimpettai", a me ha suscitato molta rabbia. Ho scritto
al Sevilla, ma ... nun me se sò filati de pezzo. Porpongo un azione
più forte da parte della tifoseria romanista di fronte a questo
insulto gravissimo. Forza
Roma Marco".
Direi
che l'insulto è a metà, per noi e i lazieli!
*
Italia/Serbia:
ciao
lorè, mi sembra sia passata un pò sotto traccia la decisione
dell'UEFA...oltre il 3-0 a tavolino per l'Italia hanno multato infatti
la FIGC (100.000€) e hanno imposto una gara a porte chiuse sempre
per la nazionale italiana (sanzione differita per un periodo probatorio
di due anni). Maroni, Abete, Petrucci & co. non hanno commentato?? Chissà
perché!!! Piuttosto,
uno scoop di Giuseppe. Sapete
perché i serbi sono entrati con cesoie e iggetti vari allo stadio?
Perché le forze dell'ordine erano tutte impegnate a non fare entrare
questo striscione:
Ecco
come doveva essere lo striscione dei serbi...
...seconda
parte...
...ma
entra solo "vaffanculo", nascosto dai serbi, al contrario di "no alla tessera
del tifoso" che viene sequestrato
*
Da
Perugia: "Ciao sono Daniele da Perugia
rinnovo i complimenti per il tuo bellissimo sito dove si possono trovare
notizie veramente interessanti e vere (che rarità purtroppo). Ti
scrivo per tenerti al corrente su come a Perugia si stia gestendo le trasferte
dopo che la squadra è fallita e retrocessa in serie D quindi
facciamoci 2 risate perchè il ridicolo oramai è passato da
un bel pezzo. Il girone del Perugia è composto da altre 9 squadre
umbre di piccoli paesini dove la tifoseria del Perugia va tranquillamente
in traferta con più di mille tifosi al seguito naturalmente non
trovando mai tifosi avversari perchè queste squadre
non hanno tifo organizzato Ora nel girone di serie D dove si trova
il Perugia c'è un'altra nobile decaduta che è L'Arezzo. E
bene hai tifosi dell'Arezzo
viene sempre negata la trasferta da questo cams o come si chiama in questi
paesini e non ultima in quel di Castel Rigone che ha mille abiatanti forse
anche meno, e quindi la domanda mi sorge perchè? Che poteva succedere?.
Viene il meglio Domenica prossima dove finalmente la tifoseria del
Perugia si può confrontare in un bellissimo derby con l'Arezzo i
tifosi già si mobilitano per la trasferta e questo cams o come cazzo
si chiama che fà vieta la trasferta ai tifosi del Perugia... Io
Lorenzo non ho più parole e questi vogliono governare o dirci come
dobbiamo vivere? TI copio un commento di un giornalista del Perugia sempre
tranquillo su questo tema... "Decisione
giustissima, che non fa una piega perchè l'Osservatorio osserva
e vieta. Ma che pretendono queste orde di belve barbariche vestite di biancorosso
che, negli ultimi due mesi, hanno devastato nell'ordine Sansepolcro, Città
di Castello, Civita Castellana e Orvieto bruciando case, chiese
e seminando il terrore nelle popolazioni di quelle terre, altro che gli
agnellini serbi fatti tranquillamente arrivare a Genova. E' arrivato il
momento di
dire basta a queste distruzioni, anche perchè fino ad ora c'era
la scusante di aver potuto giocare in impianti capienti, dotati dei più
sofisticati sistemi di
sicurezza e che avevano ospitato i mondiali del '90, come il San Siro di
Sansepolcro, il San Paolo di Città di Castello, l'Olimpico di Civitacastellana e
il San Nicola di Orvieto e dove si è potuto limitare, almeno all'interno
di questi impianti, i tentativi di devastazione da parte delle belve in biancorosso.
Ma al campetto del Città d'Arezzo no, lì al massimo
c'entrano duecento persone in tutto e il settore ospiti tiene tre persone
al massimo, Come
si fa, ha osservato l'Osservatorio, stavolta è troppo pericoloso
e allora chiudiamolo sto piccolo recinto ai perugini. E poi negli ultimi
due anni tra Arezzo
e Perugia c'è scappato anche il morto! E quest'ultimo accadimento,
cari lettori, non è la conclusione di fantasia al mio sarcastico
articolo ma, putroppo.
è la cruda realtà, visto che a Badia al Pino, proprio nella
strada che collega Arezzo e Perugia, due anni fa veniva ucciso dall'agente
Spaccarotella un giovane tifoso laziale, Gabriele Sandri. Non era
perugino e neanche aretino, era semplicemente un ragazzo di ventitrè
anni che amava il calcio"
Inni:
"Nella
sezione degli inni manca quello scritto da mio zio,Vittorio Alescio che
tra l'altro ne va molto fiero essendo grande tifoso Romanista.....qui sul
suo sito puoi rintracciare Vittorio e la sua canzone: http://www.vittorioalescio.it/".
2
novembre 2010: se c'è qualcuno che
lavora a Fastweb ditegli che sono 4 giorni che sto senza linea e questo
si riflette sugli aggiornamenti! Posso leggere le e-mail ma non posso rispondere... Aggiornata
la pagina 68 di memorabilia. "Ciao
sono Daniele da Perugia rinnovo i complimenti per il tuo bellissimo sito
dove si possono trovare notizie veramente interessanti e vere (che rarità purtroppo).
Ti scrivo per tenerti al corrente su come a Perugia si stia gestendo le
trasferte dopo che la squadra è fallita e retrocessa in serie D
quindi facciamoci 2 risate perchè il ridicolo oramai è passato
da un bel pezzo. Il girone del Perugia è composto da altre 9 squadre
umbre di piccoli paesini dove la tifoseria del Perugia va tranquillamente
in trasferta con più di mille tifosi al seguito naturalmente non
trovando mai tifosi avversari perchè queste squadre non hanno tifo
organizzato Ora nel girone di serie D dove si trova il Perugia c'è
un'altra nobile decaduta che è L'Arezzo. E bene ai tifosi dell'Arezzo
viene sempre negata la trasferta da questo cams o come si chiama in questi
paesini e non ultima in quel di Castel Rigone che ha mille abitanti forse
anche meno, e quindi la domanda mi sorge perchè? Che poteva succedere?. Viene
il meglio Domenica prossima dove finalmente la tifoseria del Perugia
si può confrontare in un bellissimo derby con l'Arezzo i tifosi
già si mobilitano per
la trasferta e questo cams o come cazzo si chiama che fà vieta la
trasferta ai tifosi del Perugia... Io Lorenzo non ho più parole
e questi vogliono governare o dirci come dobbiamo vivere? TI copio un commento
di un giornalista del Perugia sempre tranquillo su questo tema... "Decisione
giustissima, che non fa una piega perchè l'Osservatorio osserva
e vieta. Ma che pretendono queste orde di belve barbariche vestite di biancorosso
che, negli ultimi due mesi, hanno devastato nell'ordine Sansepolcro, Città
di Castello, Civita Castellana e Orvieto bruciando case, chiese e seminando
il terrore nelle popolazioni di quelle terre, altro che gli agnellini serbi
fatti tranquillamente arrivare a Genova. E' arrivato il momento di dire
basta a queste distruzioni, anche perchè fino ad ora c'era la scusante
di aver potuto giocare in impianti capienti, dotati dei più sofisticati
sistemi di sicurezza e che avevano ospitato i mondiali del '90, come il
San Siro di Sansepolcro, il San Paolo di Città di Castello, l'Olimpico
di Civitacastellana e il San Nicola di Orvieto e dove si è potuto
limitare, almeno all'interno di questi impianti, i tentativi di devastazione
da parte delle belve in biancorosso. Ma al campetto del Città d'Arezzo
no, lì al massimo c'entrano duecento persone in tutto e il settore
ospiti tiene tre persone al massimo, Come si fa, ha osservato l'Osservatorio,
stavolta è troppo pericoloso e allora chiudiamolo sto piccolo recinto
ai perugini. E poi negli ultimi due anni tra Arezzo e Perugia c'è
scappato anche il morto! E quest'ultimo accadimento, cari lettori, non
è la conclusione di fantasia al mio sarcastico articolo ma, putroppo.
è la cruda realtà, visto che a Badia al Pino, proprio nella
strada che collega Arezzo e Perugia, due anni fa veniva ucciso dall'agente
Spaccarotella un giovane tifoso laziale, Gabriele Sandri. Non era
perugino e neanche
aretino, era semplicemente un ragazzo di ventitrè anni che amava
il calcio" E-mail:Partita
di domenica 31-10-2010 Lanciano-Cavese 0-2 al
gol su rigore di Camillo Ciano.... guardate un pò dove sono i tifosi
della Cavese.... http://www.youtube.com/watch?v=qS7RIRP_Rtg&feature=player_embedded Altra
mail: "Lorenzo,
Ti volevo allertare che quanto fatto a Pisa sta succedendo di nuovo ad
Ancona; Le autorita’ stanno prendendo di mira la neonata societa’ US Ancona
1905, ripartita grazie all’intervento deciso e decisivo dei tifosi, vietando
l’uso dello stadio e vietando trasferte per motivi ridicoli. Che
questo accanimento abbia secondi fini? Che non sia andata giu’ la ribellione
nei confronti del vecchio proprietario e la decisione “alla FC United”
di ripartire in maniera piu’ pulita dall’Eccellenza?" Domande:
Maroni,
a cosa serve la
tessera del tifoso?
Il
ministro Roberto Maroni dovrebbe spiegare a cosa serve la tessera del tifoso.
Ad andare in trasferta? Falso: ci vanno anche quelli che "tesserati" non
sono, costringendo così le questure ad un lavoro supplementare e
delicato. Sì, perché i "tesserati" vanno nel settore ospiti:
e sono, quasi sempre, quattro gatti. Molti di più quelli che la
tessera non ce l'hanno e quindi finiscono sparsi in mezzo ai tifosi avversari.
Sinora è andata quasi sempre bene: ma il rischio c'è. La
tessera fa comodo soprattutto alle banche chbe la emettono, e a qualche
club che però se ne in fischia altamente di concedere "vie privilegiate,
sconti, facilitazioni, eccetera" a chi l'ha fatta. Insomma, è la
dimostrazione chiara che era, ed è, inutile: bastavano gli abbonamenti
e una maggiore attenzione da parte di qualche questura nei confronti delle
tifoserie più violente e pericolose. Poi, l'ideale sarebbe, in una
Nazione seria e moderna, la certezza della pena: ma qui non è certo
colpa di Maroni. Il ministro, dopo aver incontrato i club di serie A, ha
spiegato che "in questo inizio di stagione sono diminuiti del 50% gli incontri
con feriti, del 90% i feriti fra i civili, e sono diminuiti tutti gli episodi
di violenza rispetto alla precedente stagione, mentre è aumentata
la media degli spettatori in serie A, a dimostrazione che la tessera del
tifoso non ha prodotto quegli effetti negativi che qualcuno temeva e soprattutto
sono state presentate 750mila domande per ottenere la tessera. Quindi
è un programma che funziona, che porta risultati e ci dà
grande soddisfazione". Non credo che se gli incidenti sono diminuiti, il
merito sia da ascrivere alla tessera del tifoso. Forse solo in minima parte.
Il merito è soprattutto della maggiore attenzione e organizzazione
di certe questure, fra cui quella di Roma, nella gestione della sicurezza.
Dei 100 leccesi fermati domenica a Roma quanti avevano la tessera del tifoso?
Non si sa di preciso, ma pare molto pochi. Con la tessera è stato
studiato un meccanismo faragginoso che ha creato disagi soprattutto ai
tifosi per bene e ha scoraggiato, almeno per ora, chi vuole andare in trasferta.
E se 750.000 (di cui 200.000 milanisti) hanno aderito al progetto Maroni,
è dovuto solo al fatto che la tessera è obbligatoria per
chi vuole abbonarsi, e non ci sono alternative. Ma si poteva tranquillamente
trovare un'altra soluzione per emarginare quelle frange pericolose, di
cui tutto si sa ma niente (o ben poco) è stato fatto in questi anni.
Il ministro Maroni comunque ha anche promesso di mettere mano al problema
dergli steward: con un decreto legge potranno avere più poteri,
anche quello di perquisire. Verrà ribadito anche l'arresto in flagranza
differita (il decreto è scaduto il 30 giugno scorso per una disattenzione
del Viminale): si aspettano i provvedimenti in uno dei prossimi consigli
dei ministri. Inoltre, e di questo va dato atto a Maroni, forse stavolta
passerà davvero la legge sugli stadi privatizzati. Decisione alla
Camera il 9 novembre. O stavolta, o mai più.
Controlli
allo stadio, Tapiro a Moratti e Agnelli Questa
sera, a Striscia al Notizia, doppia consegna del Tapiro d'oro. Il n.1 dell'Inter,
Massimo Moratti, e quello della Juventus Andrea Agnelli, vengono "premiati"
con il trofeo del tg satirico in seguito ai servizi di "Striscia" che documentano
la totale assenza di misure di sicurezza a Milano e Torino. Ai microfoni
di Valerio Staffelli, Moratti afferma: "E' nostro dovere stare attentissimi".
Il presidente nerazzurro inoltre promette: "Cercheremo di evitare che questo
diventi un'abitudine. Solitamente ci accusano di essere troppo pignoli
nei controlli". Andrea Agnelli commenta: "I controlli vengono fatti, ma
forse non alla totalità della gente che entra. Intensificheremo,
ma sappiamo che è difficile controllare 45 mila biglietti nominativi".
In un precedente servizio, "Striscia" aveva fatto notare carenze nei controlli,
soprattutto, da parte degli steward, a Roma, Torino e Palermo (vedi Spy
Calcio del 19 ottobre). Fulvio
Bianchi Spy Calcio
* L'eco
del servizio di Striscia la Notizia: VIDEO
- Striscia la Notizia: l'assurdo della tessera del tifoso Il TG satirico
di Canale 5 punta il dito contro la "Tessera del Tifoso".
Il
programma di Canale 5 ha mandato in onda un breve servizio che mette in
risalto l'assurdità della Tessera del Tifoso e pone l'accento sulla
pericolosità di questo provvedimento, che paradossalmente, non essendo
ancora pienamente in vigore, espone i tifosi ad un pericolo maggiore rispetto
a prima. Cristiano
Militello, inviato di Striscia la Notizia, nella puntata andata in onda
il 30 ottobre spiega con immagini e video quello che accade in alcuni stadi
italiani dove i "Settori Ospiti" risultano vuoti (o quasi) ma non perché
i tifosi della squadra che gioca in trasferta non ci siano, ma proprio
per l'assurdo che provoca la "Tessera", infatti solo i tesserati possono
entrare nel Settore Ospiti e così chi non ha voluto o potuto tesserarsi
può acquistare un biglietto per altri settori dello stadio venendo
così a stretto contatto con altre tifoserie. Già
in passato il programma si era occupato della scarsità e mediocrità
dei controlli negli stadi italiani (ma anche esteri). L'inchiesta sulla
Tessera ancora non è terminata dato che sono stati preparati altri
video, che andranno in onda nei prossimi giorni, sull'inadeguatezza del
provvedimento, ma anche sugli aspetti economici e su chi ci guadagna di
più dalla sua entrata in vigore. 1°
novembre 2010: inserita le pagine di Torino/Roma
1965/66 e di Lazio/Roma 1965/66. Nella
stagione 1965/66 inserite anche 6 foto di Roma/Catania.
Aggiornamenti un po' a rilento per via di problemi con la linea fastweb.
Non posso per il momento rispondere alle e-mail, anche se le ricevo.