"Le leggi inutili indeboliscono quelle necessarie"
(Louis C. Montesquieu)
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(archeologo e filologo, nonché massimo teorico mondiale del'estetica neoclassica)


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Gennaio 2011, prosegue l'inchiesta 
"Disordine Pubblico"






Avevo un canale su Youtube dove postavo video per lo più musicali. Ogni tanto, però postavo anche qualche video che meritava di stare in rete. Bene, sono stato bannato da You Tube.
Indovinate un po' per quale video?
Ma per il video de "Le Iene" che restituivano alla signora inglese la macchina fotografica rapinatale nel settore ospiti dalla Polizia nel 2007, ovviamente! A questo punto, ecco qui il video. Diffondetelo voi su You tube, qui rimarrà sempre.

Il sito viene aggiornato praticamente ogni sera, verso la mezzanotte o poco dopo. A volte anche verso le 15.00. Il sabato non ci sono regole. Dopo le partite, le foto vengono inserite dopo circa due ore,
salvo imprevisti.
"Non sempre i ribelli possono cambiare il mondo. Ma mai il mondo potrà cambiare i ribelli" (Alain de Benoist)
"Una volta nel gregge, 
è inutile che abbai: scodinzola"
(Anton Cechov)
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO
L'On. Amato (Governo Prodi, centrosinistra)
Una produzione Amato & Maroni Co.
LA TRAPPOLA DELLA TESSERA DEL TIFOSO
L'On. Maroni (Governo Berlusconi), centrodestra
VALERIO E LA TESSERA DEL TIFOSO
http://www.youtube.com/watch?v=fAz0zq5lGT4

Il primo servizio di Striscia la notizia sulla tessera del tifoso
Come sapete, è partito il progetto relativo all'azionariato popolare AS Roma, che punta a costituire una base di tifosi, sul modello dei supporters trust britannici, che possa avere una voce in capitolo nella gestione della Roma. E' stato creato il sito http://www.myroma.it, che affianca per il momento il sito http://www.azionariatopopolareasroma.com/ ed è partita la campagna di sottoscrizione che consentirà di creare le basi per i futuri sviluppi. Ho personalmente aderito al progetto, facendo parte del consiglio direttivo, in quanto sviluppato con competenza e trasparenza. Per chi vuole saperne di più, invito a cliccare sui siti di riferimento per avere tutti i chiarimenti del caso. (15 giugno 2010)


Sono già fidelizzato!
http://www.facebook.com/group.php?gid=107646622604574&ref=mf&v=info


In giallo, quello che scrive il webmaster
In giallo oro, le vostre e-mail
In bianco gli articoli di giornale ed altro.


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2 febbraio 2011: in linea le foto di Roma/Brescia.

1° febbraio 2011 (pomeriggio): ihihihihihhhih!!!!
"Sono un tifoso dell'Inter, residente a Roma e possessore della famigerata Tessera del tifoso (ovviamente dell?Inter, pagata 10 euro) che, come ampiamente sbandierato dalle istituzioni, credevo potesse aprirmi le porte di tutti gli stadi d?Italia. E invece, colmo dei colmi, per l?imminente gara Inter-Roma in programma domenica 6 febbraio, mi è preclusa la possibilità di accedere proprio a S.Siro, lo stadio che ospita la mia squadra del cuore per la quale, come detto, sono possessore della Tessera.
La triste scoperta è avvenuta nella  Banca Popolare di Milano (autorizzata alla vendita dei tagliandi per le partite casalinghe dell?Inter), dove mi viene comunicato che, su decisione del Casms, è stato imposto il divieto di vendita di biglietti ai residenti nella regione Lazio.
Incredulo, chiamo il numero verde dell'Inter (800 00 1908) il cui operatore mi conferma la notizia e, beffa delle beffe, mi dice che però posso acquistare il biglietto per il settore ospiti (quello riservato ai romanisti)
Ma come!!!!! Io tifoso dell?Inter, POSSO rischiare la mia incolumità fisica andando in mezzo ai romanisti e NON POSSO, pur essendo possessore della Tessera, andare in mezzo agli interisti???
Domenico (tifoso Inter ma autorizzato ad andare esclusivamente in mezzo ai romanisti per Inter-Roma?)".
Inserito un resoconto ed altre foto di Bologna/Roma.


31 gennaio 2011 (pomeriggio): un bell'articolo:
Quando decidi di trasgredire le regole sei consapevole dei rischi che corri…
Un centinaio di tifosi innamorati o “ultras” come vengono definiti, decidono di partire per Bologna.. Acquistano REGOLARMENTE il biglietto e decidono di partire consapevoli del divieto! questo manipolo di “ultras” non vogliono che la passione sia regolamentata da una tessera! 
Appuntamento alle 9… L’aria non è la stessa di sempre…
L’allegria e l’euforia che accompagna le nostre trasferte lasciava spazio a numerose discussioni sul come riuscire ad entrare da “non privilegiati”… La neve accompagna il nostro viaggio fino al dall’Ara…
All’altezza di Orvieto ci comunicano che forse non si gioca… a quel punto era più vicina Roma che Bologna…scambio di SMS… si tira ugualmente dritto verso la meta…
Ecco.. Lo stadio.. Il settore…
Veniamo divisi, come sempre, da inizio anno, tra: privilegiati e non privilegiati con varchi separati…
Voi continuate a dividere i buoni dai cattivi con regole che all’apparenza sembrano ottuse ma nascondono un disegno ben preciso… Stadi con sagome di cartone o curve con pupazzi di neve!! Ce ne andiamo verso l’ingresso dei cattivi, che casualmente era misto con i bolognesi e i Romanisti locali (non è successo nulla) e al primo controllo ci guardano SORPRESI…
“e voi dove avete preso i biglietti, sono falsi??? sgomenti per la regolarità dei biglietti… ci fermano in quanto non potremmo averli acquistati! Ci accusano di essere fuorilegge ma in realtà siamo solo tifosi che vogliono stare al fianco del loro “amore”.. In un primo momento ci garantiscono che ci faranno entrare.. Ci tengono buoni, sperando in un rinvio che avrebbe “risolto il problema”, dandoci lo zuccherino della speranza di poter stare sugli spalti a fare l’unica cosa che sappiamo fare, cantare e sostenere la nostra amata Roma. Dopo un’ora di attesa e a ridosso dell’inizio della partita e di colloqui con quella “bionda là”, arriva un si da Roma, ma Bologna dice no! Siete irregolari e avete infranto la legge, niente partita!
Nel frattempo la partita inizia… l’aria si fa pesante… la nevicata pure… un orecchio al tornello e l’altro alle notizie che rimbalzano da Roma…
la decisione non arriva, anche “loro” non sanno cosa dire… ma intanto fanno arrivare diverse camionette…
Abbiamo un biglietto pagato regolarmente custodito nei nostri portafogli ma non abbiamo l’ambito privilegio…
Abbiamo un credo e non vogliamo piegarci a qualcosa che sta togliendo la voglia, ai più, di andare allo stadio… Volevamo soltanto seguire la nostra Roma, con biglietto e senza disordini, ma siamo stati cacciati da quello che è il nostro mondo. Non siamo diversi dagli altri, abbiamo solo deciso di dire NO!!! Nel paese dei balocchi il problema non siamo NOI ma è chi ha scritto queste leggi!
La partita viene sospesa…
Un plauso a quegli “ultras”, tanto bistrattati, che soltanto intonando qualche coro, contro mr. Brown, sono risaliti in macchina e ripartiti verso Roma pronti ad una nuova battaglia!!! A modo nostro abbiamo vinto.. Vi abbiamo SORPRESO! Non credevate fossimo capaci di questo! Anche oggi un emozione.. L’emozione di aver infranto le regole, legalmente!!! La nostra conclusione è che, non avete voluto creare un precedente, la neve ci ha reso giustizia! Questa partita NON si doveva giocare. Non si doveva giocare per rispetto, per rispetto di chi combatte, per rispetto di chi resiste non accettando una legge anticostituzionale!
daje Roma daje!!
http://www.corederoma.it/online/?p=38127#more-38127
C'è solo da aggiungere che i ragazzi non hanno violato alcuna legge né disposizione del Prefetto. Il Prefetto di Bologna ha vietato la VENDITA (non l'acquisto) dei biglietti ai residenti nel Lazio. Se io non sono informato, vado da un ricevitore e questi mi fa il biglietto il problema è solo il suo, non il mio. Anzi, a dirla tutta, io con il titolo di accesso ho il diritto di entrare allo stadio. Però se la polizia lo impedisce, a quel punto si può chiedere il rimborso allo stesso rivenditore disinformato. Quando capitano queste cose la Questura poi controlla chi è il ricevitore che ha fatto i biglietti, lo multa e lo propone per il ritiro della licenza. Bastano dieci trasferte come Bologna per far chiudere tutte le ricevitorie di Roma!
*
Perseverare paga sempre... Leggo del 30.01.2011:
*
Americani a Roma: "Ciao Lorenzo, ti scrivo solo per un commento sugli ultimi aggiornamenti che hai inserito... innanzitutto il link su Higbury Square, perchè lì davvero mi stavo sentendo male. Mi devono spiegare come si fa a creare uno SCEMPIO del genere all'interno di uno dei templi del calcio inglese e del calcio mondiale, uno degli stadi più belli di SEMPRE... io sapevo che lo stavano demolendo, posso capire che avessero bisogno di costruire uno stadio nuovo e più grande (Higbury era del 1913), ma questa BARACCONATA degli appartamenti/uffici di lusso dentro il vecchio campo... e tra l'altro il sito ha un link con scritto HISTORY e le foto d'annata delle squadre più forti dell'Arsenal...cioè usano, per pubblicizzare il complesso edilizio, le foto più importanti della storia e della squadra che hanno contribuito a distruggere con la costruzione del complesso stesso? Imbarazzanti... e poi volevo commentare un po' la situazione societaria, io non ne so nulla e ne capisco poco, so solo che ho molti dubbi, qualunque sia la soluzione finale... Dio ce salvi da Angelucci= Lotito 2, vedo meglio gli americani (però se poi guardo a Glazer, a Gillette, ai proprietari del Liverpool e del Manchester e dei buffi che c'hanno ora ' ste due squadre la vedo male pure co Di Benedetto...) Poi ce starebbero gli Arabi in teoria, ma appunto parlando di Arsenal guarda sti arabi che so riusciti a creare (a danno di Higbury) solo mettendo mano alla sponsorizzazione tramite la Emirates e l'Emirates Stadium. Io ho appena fatto un po' di groundhopping a Londra, e ti posso dire che Stamford Bridge e l'Emirates sono stadi straordinari dal punto di vista della visibilità, del comfort, dei trasporti etc... ma dentro ci stanno le postazioni XBOX 360, la lotteria e i giochi a premi, i menu del McDonalds col logo del Chelsea, tutte cose volute dal magnate straniero e dal suo staff e tutte cose che sinceramente io credo si concilino poco (per niente) col NOSTRO modo di tifare e di vivere lo stadio.  Sia chiaro, io sono il primo a non vedere l'ora che vada via Rosella, ma mi domando: perchè 2 anni fa Soros era un miliardario senza scrupoli che voleva lucrare co la Roma fregandosene delle nostre tradizioni e oggi invece ci va bene Di Benedetto o Abar o chi per loro? Non lo so... secondo me l'occasione ce l'abbiamo avuta già 2 anni fa, e lì abbiamo confidato eccessivamente nei risultati del campo e in un futuro roseo senza pensare che il cambio della rotta era già necessario... ma il cambio della rotta ripropone il dibattito modernità/tradizione...perchè secondo me chi arriverà non farà molto caso alle nostre "usanze" e alle nostre esigenze...e continuerà a privilegiare il romanista cesarone tesserato hotdoggaro piuttosto che tutelare noi. Siamo pronti a chiudere un occhio perchè magari ci comprano Drogba? Dimmi tu... un saluto Alessandro".
*
Da Trieste: "Buonasera sono un tifoso della Triestina Calcio dopo esser stati derisi da tutta Italia per i tifosi virtuali, aver vinto lo striscione del 2010 CHE SAGOME !...siccome siamo stufi di questo presidente Fantoccio, il centro di coordinamento aveva intrapreso una simpatica iniziativa creando una sagoma del presidente per metterla sulle gradinate con i tifosi virtuali per l'incontro di domani TRIESTINA-NOVARA, stranamente la questura non ha autorizzato !!! ....allora si lamentano quando ci sono le contestazioni violente, ma quando viene fatta una contestazione simpatica e non credo molto offensiva, visto tutto quello che è successo nel 2010, retrocessione sul campo e ultimi in classifica quest'anno.
Sarei contentissimo se vi occupaste di questa cosa, penso anche originale nel suo contesto grazie UN TIFOSO"


31 gennaio 2011: Milano: "X tutti i numerosi non tesserati presenti a Inter-Roma:  scegliamo tutti il settore secondo blu !!".
Inserite altre foto di Bologna/Roma.
Grazie a www.asromamuseo.com inserite molte foto a colori della rivista "Giallorossi" che avevo in bianco e nero! Inoltre molte altre riviste scannerizzate che pian piano inserisco.
Sempre grazie ad Andrea F. ora possiamo dire che la stagione 1945/46, con le ultime amichevoli, è vereamente completa. Un altro pezzo di sotoria completato.
Mi viene fatto notare che c'è a chi è andata peggio rispetto a Campo Testaccio... ecco che fine ha fatto lo storico campo dell'Arsenal: http://www.highburysquare.com/
*
Tanto ormai la vecchia gestione pare abbia finito... Stefano:
"E' la prima volta che entro sul sito ufficiale dell' ASR (www.asroma.it) anche perche per qualsiasi informazione sulla roma ci sono altri siti molto meglio aggiornati..il tuo in primis..
sono rimasto sconcertato..
Premetto che per la nostra società noi siamo in Europa league e non in champions league ma soprattutto sono rimasti al 19/10/2010..ma come è possibile?
http://www.asroma.it/List.aspx?Categoria=49
per non parlare della pagina che riguarda la coppa italia 2010/2011 che c'è ma non esiste
http://www.asroma.it/CoppaItalia.aspx
lo tira floccari...".


30 gennaio 2011: in linea la pagina di Bologna/Roma.
Inizio partita
*
Prosegue l'operazione di informazione dell'UEFA in ordine alle disposizioni dell'O.N.M.S..
E' facile, dopo il primo fervore per l'iniziativa, stancarsi e non ripetere un gesto che può sembrare inutile.
Così non è.
E' inutile solo il gesto isolato. La ripetitività è sfiancante. Ogni volta vengno tenuti aggiornati sul problema italiano e ogni volta devono svuotare le loro caselle di posta. Nuova settimana, quindi, nuove disposizioni e nuova “mail bombing” per informare il mondo dell’attività di distruzione del calcio italiano, costante, da parte dell’ONMS e del Casms.
Ripartiamo quindi anche noi, invitandovi a diffondere l’iniziativa sui vostri siti, sui blog, su facebook, twitter e qualsiasi altro social-network, via mail, via fax, come lo ritenete più opportuno.
Per inviare le mail andare su questa pagina. Ci si mettono 2 minuti, ma 2 minuti bastano per non dare tregua.
*
Sempre sulla TdT:
"Ciao Lorenzo era un pò che non ti scrivevo...innanzitutto grazie per quello che hai fatto e quello che continui a fare per quella gente (che "loro" credevano fosse poca) ma che poca non è, che non si piega a questa che ormai è diventata una questione di principio e secondo me di libertà "mentale" oltre che fisica. A me fanno ridere come hanno preso per il culo tutta quella gente che, nonostante fosse stata avvertita (ricordo l'anno scorso volantini, manifestazioni ecc) ha comunque scelto di accettare, anzi SUBIRE questa tessera del tifoso non capendo che si andava a colpire tutti i tifosi non solo i "famigerati" Ultras...forse non abbiamo fatto molto o forse più probabilmente hanno pensato che NOI eravamo in torto ma come volevasi dimostrare ecco qui la SOLITA TRUFFA ALL'ITALIANA e IL SOLITO COMPORTAMENTO DEGLI ITALIANI, TESTA BASSA E ACCETTARE TUTTO...quest'anno ho scelto di non entrare in Curva in campionato (oltre a non abbonarmi) ma di entrare solo in Champions e in Coppa Italia e lavorando di domenica ho anche la "fortuna" di seguire la partita per radio senza dare una lira alle pay-tv...purtroppo per rivivere un po di emozioni e stadi come dio comanda mi è rimasto youtube con qualche video d'annata ma questo non è niente di nuovo anzi cose dette e ridette...chiudo dicendo che quando ho scelto che non mi sarei abbonato sapevo gia che ogni domenica avrei avuto comunque quella sensazione di felicità per aver "scelto" a malincuore di non entrate in Curva, ma di essere fiero di non aver chinato la testa a questo paese che somiglia giorno dopo giorno sempre di più ad una barzelletta per altro di cattivo gusto!!! Se i ragazzi sono uniti non saranno mai sconfitti...NOI NON LO SAREMO MAI! ULTRAS LIBERI!".
*
Sull'attuale situazione della Roma:
"mettiamola così: la banca ha fatto corbelleria di pigliarsi la roma immaginando di trovare la fila di compratori.........invece non si è presentato nessuno tranne angelucci che cerca di comprarla per ripararsi dietro ai tifosi nel momento in cui il sequestro ed i problemi giudiziari che lo rigurdano verranno al pettine. A lui della roma non frega niente, gli serve per pararsi politicamente ! il problema è che la banca non può gestire la roma a lungo, i rischi sono troppo alti e in più ci si rimettono pure altri soldi. Allora si mette a cercare a destra e manca qualcuno che le levi il cerino dalle mani. Non a caso vanno a piedi negli stati uniti con una procedura alquanto inusuale ! E qui sta il vero problema, ovvero che hanno trovato per togliersi il problema. Intanto una cordata, cioè quattro o cinque che da soli non hanno i soldi per comprarla, in più imprenditori del tutto sconosciuti, in più gente che risulta indirettamente collegata a personaggi piuttosto loschi. Spero di sbagliarmi ma la roma pagherà caro le scelte di UNicredit !!!".
*
Oltre ad aver mandato i suoi resoconti per Roma/Catania e Sampdoria/Roma, le prime partite a cui ha potuto assistere Lucas del Canada, lo stesso mi chiede di inserire una segnalazione per gli Ultras Montreal, segno evidente che oltre Oceano il tifo viene incentivato, al contrario che da noi:
www.ultrasmontreal.com
http://www.youtube.com/watch?v=AkqrGj8Xnv0
http://www.youtube.com/watch?v=-DxUTit5lWs
http://www.youtube.com/watch?v=EpPJ1sOM2k4&feature=related


28 gennaio 2011: non sono morto ma quasi per via di una brutta influenza e questo spiega la carenza di aggiornamenti. In costruzione la pagina di Juventus/Roma

25 gennaio 2011: per oggi alcune foto degli anni '80:
Poi, una e-mail:
"Buonasera sono un tifoso della Triestina Calcio dopo eeser stati derisi da tutta Italia per i tifosi virtuali, aver vinto lo striscione del 2010 CHE SAGOME! ...siccome siamo stufi di questo presidente Fantoccio, il centro di coordinamento aveva intrapreso una simpatica iniziativa creando una sagoma del presidente per metterla sulle gradinate con i tifosi virtuali per l'incontro di domani TRIESTINA-NOVARA, stranamente la questura non ha autorizzato !!! ....allora si lamentano quando ci sono le contestazioni violente, ma quando viene fatta una contestazione simpatica e non credo molto offensiva, fisto tutto quello che è successo nel 2010, retrocessione sul campo e ultimi in classifica quest'anno.
Sarei contentissimo se vi occupaste di questa cosa, penso anche originale nel suo contesto grazie UN TIFOSO".
Daspati e poi assolti, ma guarda un pò!
ASSEDIATI A TORINO SI DIFESERO: ASSOLTI DUE ULTRÀ LECCE
Due leccesi, insieme ad altri, ottennero dalla polizia indicazioni sbagliate per il settore ospiti e finirono in mezzo agli ultras granata, che li caricarono. Vi fu un mezzo parapiglia, poi disperso

"LECCE – Nessuna premeditazione, innanzitutto, e questo si evince chiaramente fra le righe di una sentenza che fa chiarezza su un punto nodale: alla base, un errore umano nell’indirizzare i tifosi del Lecce nel settore giusto, con tutto ciò che quel giorno ne conseguì. Ovvero, trovarsi sotto la curva degli ultras del Torino, assediati, e, si può desumere, dopo che persino un vetro saltò in aria bersagliato da una pietra, costretti in qualche modo a difendersi, negli istanti di baruffa che precedettero l’arrivo delle volanti per disperdere gli scontri, prima che la situazione degenerasse.

Finisce con l’assoluzione per due ultrà leccesi, imputati per un episodio avvenuto il 31 agosto del 2008, nel corso del campionato di serie A, e di cui si discusse molto nelle cronache, il primo troncone di un processo che vede coinvolte anche altre persone, a giudizio nelle prossime settimane. Salvatore De Matteis, 33enne e Giuseppe Campobasso, 35enne, entrambi leccesi, erano accusati – nello specifico - del possesso di oggetti atti a offendere, reato contestato in concorso (stralciata, in precedenza, la posizione di un terzo giovane, fermato quel giorno insieme con loro). Gli oggetti in questione, per la precisione, “cinte brandite come armi”. Entrambi furono immortalati dalle videocamere una volta raggiunto (con evidente difficoltà) il settore giusto. Quello riservato ai tifosi giallorossi, appunto.

La storia è nota. Quel giorno, diversi tifosi del Lecce, raggiunsero Torino per assistere alla gara, a bordo di pullmini e auto. La carovana, tuttavia, in via Filadelfia, quasi in prossimità dello stadio Olimpico, si bloccò per cercare di capire quale fosse la strada giusta da imboccare per giungere nel settore ospiti. Come ricostruito nella stessa sentenza del giudice del tribunale piemontese, Giorgio Gianetti, i tifosi “transitarono, per un errore logistico delle forze dell’ordine, in corrispondenza del settore riservato alla tifoseria del Torino e poco dopo furono bersagliati […] da lanci di oggetti che infransero pure il vetro di uno dei veicoli”. A tale proposito, esiste anche una testimonianza precisa in sede processuale. Qualcuno fra gli agenti di una volante diede un’indicazione errata. E’ chiaro che i leccesi si ritrovarono, loro malgrado, coinvolti in un mezzo assedio.

Quando finalmente arrivarono nel settore ospiti, De Matteis e Campobasso furono immortalati e anche riconosciuti da un ispettore della Digos torinese, mentre rimettevano le cinte nei pantaloni. Tuttavia, vista la ricostruzione dei fatti e visto anche, spiega il giudice, che una cintura dei pantaloni non si può assimilare per le caratteristiche, né ad un’arma impropria, né ad un oggetto atto ad offendere (la fibbia in metallo era pure di dimensione normali), sono stati assolti perché il fatto non sussiste.

Gli indagati erano rappresentati dagli avvocati Romeo Russo, Claudio Strata e Giuseppe Milli. E proprio quest’ultimo, tiene a fare qualche considerazione. Partendo da un presupposto: ci sono voluti due anni e quattro mesi per raggiungere un verdetto d’assoluzione, ma nel frattempo, entrambi hanno scontato una diffida di due anni. “Il codice di procedura penale, nell’articolo 314, stabilisce il diritto ad una congrua riparazione per chi ha subito un’ingiusta detenzione. Perché oggi, i ragazzi ingiustamente accusati, dopo aver scontato due anni di daspo, non possono ricorrere alla Corte d’appello per ottenere un risarcimento, visto il diritto di libertà limitata, magari proporzionata al tipo di misura sofferta?”. Un interrogativo che resta tuttora aperto".



23 gennaio 2011: inseriti gli articoli di giornale della stagione 1927/28. Ogni partita ha ora almeno una fotografia o un articolo di giornale e, vista la stagione, non credo sia possible fare di più, sicché anche la stagione in questione si può fregiare della lupa.
Inseriti diversi articoli di giornale del precampionato della stagione 1945/46.
In linea la pagina di Roma/Cagliari.
Il pm napoletano Melillo: La tessera del tifoso è inutile
Fonte: Repubblica
«L’intero pianeta calcio è caratterizzato da un elevato rischio criminale», avverte Giovanni Melillo, procuratore aggiunto a Napoli, coordinatore del primo pool costituito in Italia per indagare sui reati da stadio. Il magistrato boccia la tessera del tifoso, propone di vietare l’accesso alle manifestazioni sportive ai condannati per reati gravi e sottolinea: «Tocca allo Stato respingere la pretesa dei gruppi violenti di governare le curve. Altrimenti, prima o poi, saranno gli altri a costringerci a farlo, magari escludendo le squadre italiane dalle competizioni europee».
Procuratore Melillo, qual è il quadro delineato dalle vostre indagini?
«A Napoli lo scenario è segnato da intensi condizionamenti della criminalità organizzata. Altrove non c’è una sorta di legge di camorra a regolare i rapporti all’interno e fra i gruppi organizzati e prevalgono invece derive estremistiche, razziste e xenofobe. Ma alcuni fattori di allarme sono comuni».
Quali?
«Interi settori degli stadi sono sottratti all’autorità dello Stato e, di fatto, controllati da gruppi violenti che si nutrono di odio per lo Stato e la polizia. Mirano a condizionare la gestione delle società venendo di fatto tollerati, se non blanditi, da dirigenti e giocatori. L’altro fattore riguarda il calcio minore che, almeno nel Meridione, somiglia a tanti piccoli gironi infernali: qui la correttezza delle competizioni e la sicurezza di atleti e spettatori diventano una pia illusione».
Il Viminale però ha elogiato i risultati della tessera del tifoso.
«Se vogliamo guardare ai fatti con sano realismo, dobbiamo riconoscere che negli stadi, oggi come ieri, non prevalgono certo sicurezza e tranquillità. Per non parlare delle aree che circondano gli impianti sportivi, teatro di agguati e scontri alimentati molto spesso proprio dai gruppi che rifiutano la tessera del tifoso».
Dunque la tessera non ha funzionato?
«Non è servita a molto. Soprattutto, non sembra poter garantire per il futuro. Il caso recente della partita Lecce-Bari lo dimostra. In generale, il sistema impone sfiancanti controlli burocratici su tutti i tifosi e non agevola significativamente il controllo dei rischi collegati al comportamento dei nuclei violenti. In qualche modo, poi, la tessera del tifoso crea un’impropria commistione fra funzioni di prevenzione dello stato e strategie di marketing private forse un po’ allegre, come dimostra il recente richiamo del garante della privacy».
Il Viminale vuole sugli spalti gli steward, non i poliziotti.
«Sono d’accordo sulla necessità di responsabilizzare le società. Ma lo Stato deve isolare e neutralizzare i nuclei del tifo violento. Nelle curve è difficile entrare per i poliziotti, figuriamoci per gli steward».
Dove si può intervenire secondo lei?
«Nessuno può avere la soluzione per problemi così delicati e complessi. Ma bisogna ragionare sulla possibilità di potenziare gli strumenti normativi già esistenti come il Daspo. In questa condivisibile prospettiva si muovono alcune recenti proposte legislative. L’area di applicazione del Daspo potrebbe essere estesa per tenere lontano dagli stadi anche chi sia già stato condannato per reati gravi. Lasciare fuori dalle curve mafiosi, rapinatori e trafficanti potrebbe essere un buon inizio».
Dario Del Porto (Repubblica)


22 gennaio 2011: settimana dura, debbo dire... ma torna il sorriso con queste foto che mi mandate:

RADU UNO DI NOI
*
Poi ci sono sprazzi di poesia con video sicuramente effettuati da tifosi di lungo corso: Il pannolino
*
Iniziamo con le notizie: l'incredibile è che si debba andare al TAR per cose del genere... questo è purtroppo il fulgido esempio del perché NON può essere il questore a emettere il Daspo ma debba essere un giudice:
CHIESE GIUSTIZIA PER GABBO:
NON FU REATO. TAR CONDANNA MINISTERO INTERNO
E ILLEGITTIMA DASPO A TIFOSO

di Maurizio Martucci
Domenica 23 Maggio 2010, penultima di Serie B, Grosseto-Reggina. Dal settore ospiti delle gradinate del Carlo Zecchini spunta una bandiera tricolore, bande verticali verde, bianco e rosso (art. 12 della Costituzione) con scritta Giustizia per Gabriele. Il riferimento è esplicito, all’iter giudiziario sul delitto Sandri (all’epoca in corso), sentenziato sette mesi dopo in appello con condanna per omicidio volontario per l’agente Luigi Spaccarotella. Ma per la Questura grossetana l’esposizione di quel drappo nazionale con frase garantista equivalse alla consumazione di un reato, punibile a norma di legge. E una volta identificato, il tifoso reggino si ritrovò diffidato con DASPO e impossibilitato per 2 anni ad accedere a tutte le manifestazioni di football nazionale e internazionale. Colpa il provvedimento a firma Maria Rosaria Maiorino, Questore in gonnella in uscita della Provincia di Grosseto, sostituito poco dopo da Michele La Ratta (l’anno prima fu proprio lui a gestire l’ordine pubblico nei festeggiamenti romani della finale di Champions League tra Manchester United e Barcellona). Motivo? A detta del Questore, la scritta Giustizia per Gabriele risultava il “sintomo di spregiudicatezza e insofferenza alle regole che disciplinano attraverso una legge specifica dello Stato tutte le manifestazioni sportive di qualsiasi livello”, essendo “pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica”.

RICORSO AL TAR
Su ricorso di cittadini il TAR, tribunale amministrativo regionale, è chiamato a pronunciarsi sulla legittimità di atti ritenuti lesivi. E così a Firenze il TAR della Toscana ha analizzato il caso del tifoso reggino, facendo un pò di luce oltre ogni facile stereotipo. Ne è venuto fuori uno spaccato inquietante: per prevenire e reprimere episodi di violenza degenerativa, nei nostri stadi non sempre vengono adottate disposizioni eque ed in linea coi cardini di uno Stato di Diritto moderno ed occidentale. Perché a volte si sconfina confondendo l’interpretazione delle norme con l’arbitrio, debordando in eccessi di repressione preventiva al limite dell’incostituzionalità. “Dall’esposizione di quel vessillo – si legge nel documento vergato dai magistrati toscani e depositato lo scorso 19 Gennaio – non risulta derivato alcun episodio di violenza”, dato che la stessa Questura di Grosseto “attestava che l’ordine pubblico si è svolto regolarmente” prima, durante e dopo la partita coi calabresi. Allora, prosegue il ragionamento dei togati, “la richiesta di Giustizia per Gabriele può intendersi quale libera manifestazione del proprio pensiero e che (…) tale ricostruzione (fatta dal Questore per la spregiudicatezza, insofferenza e pericolosità pubblica della bandiera - NdR) non è condivisibile, non potendo essere invocata a tal fine la strumentalizzazione dell’episodio come oggettiva incitazione alla violenza, laddove il vessillo esposto si limitava a chiedere ‘giustizia’ senza alcuna allusione al comportamento delle Forze dell’Ordine o di altri soggetti”.

CONDANNATO MINISTERO INTERNO
Fino a prova contraria in Italia non è ancora vietato chiedere giustizia e anzi non è affatto reato, tanto meno se la si richiede in modo civile e per giunta in uno spazio pubblico come uno stadio di calcio, dove oltretutto la proprietà dell’impianto è quasi sempre del Comune. La sentenza è stata quindi netta e chiara: quel Giustizia per Gabriele ostentato su sfondo tricolore va considerato come la manifestazione di un diritto individuale garantito dalla Costituzione, che all’articolo 19 tutela la libertà di pensiero e all’articolo 21 la preserva anche in forma scritta (come per striscioni, stendardi, pezze o bandiere). “Questo verdetto è una grande vittoria”, è il succinto commento dell’Avvocato Giovanni Adami, legale del ricorrente. La seconda sezione del TAR Toscana ha accolto in pieno il ricorso inoltrato dal tifoso reggino, giudicando illegittimo il DASPO inflittogli, condannando il Ministero dell’Interno al risarcimento di 2 mila euro.
CLICCA QUI PER LEGGERE LA SENTENZA

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Passiamo al derby che non c'è più.... in effetti prima c'era spettacolo al'interno dello stadio e un po' di botte fuori. Le botte fuori ci sono ancora - anche se si cerca di minimizzare  ma dentro lo spettacolo non c'è più e il derby è una partita come le altre, anzi peggio delle altre visto che chiudono pure un settore... E mentre il TG3, per presentare la stracittadina, ricorre a immagini di repertorio di 3-4 anni fa, da LaRoma.net un articolo condivisibile che centra la situazione:
C'ERA UNA VOLTA IL DERBY
(LaRoma.net)- C’era una volta il derby! Si, c’era… perché oggi non c’è più. Ci sono riusciti, incredibile ma vero… la partita più bella e sentita dell'anno non esiste più. Non serviva la partita di mercoledì per accorgersene, basta frequentare lo stadio Olimpico con una certa costanza . Il derby una volta era sfottò, coreografie, striscioni e allegria… Non è rimasto più nulla… tutto cancellato da anni di repressione e leggi troppo stringenti, che hanno azzerato l’atmosfera senza però riuscire ad eliminare del tutto gli atti di teppismo.
Tanto è vero che anche in coppa Italia, nonostante una Tribuna Tevere ad invito e un totale blocco della circolazione nei pressi dell’Olimpico, si sono registrati diversi episodi di violenza…

Un tempo il derby iniziava almeno 3-4 ore prima con gli striscioni ironici delle due curve. Oggi invece si è costretti a partire 3-4 ore prima per arrivare in tempo al fischio d’inizio (vedi la gestione dell’ordine pubblico delle ultime stracittadine con la chiusura di molte strade e la conseguente paralisi del traffico)… Striscioni che non si esaurivano al fischio finale della gara, ma che entravano di diritto nella storia di questa partita. Chi non ricorda il famoso “Ti Amo”, o  le altre frasi  che hanno fatto della goliardia il proprio marchio di fabbrica? Oggi per far entrare uno striscione serve espletare un lungo iter  burocratico fatto di autorizzazioni (quando vengono concesse) e fax da fare a questa o quella Questura. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Basti pensare che giovedì scorso ne sono stati esposti non più di tre, quando in passato la doppia cifra si superava regolarmente.

Una volta il derby era soprattutto la coreografia offerta dalla curva Sud. Spettacolo di rara bellezza, invidiato e ammirato in tutta Italia (e non solo)… Oggi no, non è più possibile. Come non è possibile fare entrare stendardi, torce per colorare la curva, megafoni e tamburi…

Il derby non c’è più, dicevamo, anche per scelte che potremmo definire bizzarre, come per esempio quella di chiudere la Tribuna Tevere per riservarla unicamente alle forze dell’Ordine e ai ragazzi delle scuole calcio. Scelta a nostro avviso discutibile il cui flop è testimoniato dai tantissimi seggiolini vuoti. Riportare le famiglie e soprattutto i bambini allo stadio è un dovere di tutte le istituzioni politiche e calcistiche, ma evidentemente la strada intrapresa non è quella corretta … Se non si è in grado di gestire l’ordine pubblico per una partita di pallone (i continui divieti ne sono la testimonianza) come sperare di convincere le persone cosiddette “per bene” che lo stadio è un luogo sicuro dove portare i propri figli?

Una volta il derby faceva registrare il tutto esaurito, sempre anche quando le stagioni erano di una modestia imbarazzante. Si faceva la fila di notte per assicurarsi i biglietti dei settori più popolari, non solo per una questione di costo, ma soprattutto perché si aveva la percezione di essere i protagonisti di uno spettacolo… protagonisti con la propria voce, un cartoncino colorato o con la propria sciarpa di sempre… E chi non poteva parteciparvi direttamente ne era comunque il protagonista con i racconti nel "day after" al bar, nelle scuole o negli uffici.Oggi tutto questo non c’è più. Oggi il derby non esiste più!

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Ed ora... una piccola analisi del fenomeno, partendo da un quotidiano di centro-destra (Il Tempo):


...per proseguire con un quotidiano di sinistra (Il Manifesto):
Sassi, lame e paura: il derby dei soliti noti
L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, organismo governativo nato per individuare le gare sportive a rischio incidenti, aveva presentato il Roma-Lazio di mercoledì scorso come «il Derby della Legalità» tanto da scommettere sul mantenimento dell’orario serale, ottimo per le televisioni ma molto meno per Questura e forze dell’ordine. A giudicare dalla soddisfazione postuma del Questore Tagliente e dai ringraziamenti «per aver scongiurato incidenti e contatti tra opposte tifoserie o con Forze dell’Ordine», verrebbe da pensare che tutto sia filato liscio. Invece si sono registrati due fatti di gravità assoluta, a cui è stato dato poco risalto mediatico, forse per non smentire chi aveva dichiarato forse con troppa facilità che l’evento fosse sotto controllo: l’accoltellamento al gluteo di un tifoso di soli quindici anni e l’assalto al pullman laziale che ha causato il ferimento del team manager Manzini, raggiunto da alcune schegge di vetro rotto per una sassata. Sei gli arresti e 57 i Daspo firmati dal Questore (più 37 bombe carta sequestrate oltre a spranghe, tirapugni e fumogeni) ma tra di essi non ci sono gli autori dei due gesti criminali, che non sono stati individuati nonostante uno spiegamento di forze di polizia paragonabile ad eventi cataclismatici più che ad un inedito derby di Coppa Italia con un’intera zona, quella intorno allo Stadio Olimpico, messa in stato d’assedio con strade interdette al traffico e ripetute zone di filtraggio. Eppure non c’è stato un afflusso da record. Solo 40mila presenti sugli spalti, un’inezia rispetto ai pienoni di qualche anno fa. In pochi anni, la stracittadina più sentita d’Italia ha visto lo stadio svuotarsi di spettatori in un parallelo crescendo di militarizzazione dell’evento, a partire da quello passato alla storia come «Derby del bambino morto» (2004). Mercoledì la partita si è svolta in un clima dimesso, vuoi per la mancanza di coreografie un tempo vanto del Derby del Cupolone, vuoi per uno stadio che da tempo non registra il tutto esaurito, nonostante i prezzi popolari. Certo tra i 40mila paganti non erano contati gli under 16 delle scuole calcio affiliate alla Roma e alla Lazio, ai quali era riservata la Tribuna Tevere, nel recente passato terreno di scontro tra le due tifoserie, malgrado i controlli degli ingressi resi ferrei dall’introduzione del biglietto nominale. L’iniziativa, pur lodevole nell’intento di avvicinare i ragazzini allo stadio, ha avuto la conseguenza di sfrattare gli abbonati del settore che in barba alla doppia tessera sottoscritta (quella del club e quella del Tifoso) si sono dovuti accomodare in Monte Mario dove hanno per questo sonoramente contestato la Presidente pro tempore Rosella Sensi. Opposta la protesta della curva Sud, restata in silenzio per i primi 45 minuti di gioco, tanto che l’atteggiamento imbambolato degli uomini di Ranieri nella prima frazione di gioco è sembrato un’inconsapevole adesione allo sciopero contro la famigerata Tessera del Tifoso. Il controverso provvedimento, fortemente voluto dal Ministro Maroni per contrastare le violenze all’interno degli impianti, non sembra aver sortito gli effetti sperati: da un lato ha svuotato ulteriormente gli spalti, dall’altro non riesce a fermare coltelli e sassi che si scatenano puntualmente nelle immediate vicinanze degli stadi, come si è tristemente visto la scorsa sera. Ci si chiede a cosa serva una tessera che, nonostante prometta «privilegi» a chi la sottoscrive, non consente di sedersi in un settore certo non popolare per il secondo derby consecutivo dopo il primo di campionato, quando la tribuna è rimasta desolatamente vuota. Una delle tante contraddizioni di uno strumento che la burocrazia ha imposto anche ai bambini, che si ritrovano intestatari anche di una carta di credito senza che i genitori possano obiettare alcunché. I reiterati inviti a riconsiderare l’obbligatorietà di una tessera che è stata criticata anche dal Presidente dell’Uefa Michel Platini, sono per ora caduti nel vuoto. Le proteste degli Ultras e i mugugni dei semplici tifosi non accennano quindi a fermarsi così come i ricorsi, ultimo dei quali quello presentato al Garante della privacy da MyRoma, organizzazione che promuove l’azionariato popolare giallorosso. Il Garante, accogliendo i rilievi posti, ha stabilito delle regole più trasparenti che consentano al tifoso di essere informato in ordine a ciò che va a sottoscrivere. Una decisione che sembra dare ragione ai critici che ritengono la Tessera del Tifoso un’ulteriore schedatura di massa e un regalo di dati sensibili ad aziende come Visa e MasterCard. Una vittoria forse più dolce di quella negli ottavi di Coppa Italia, che la Roma ha fatto sua per 2-1 grazie a un tocco felpato di Fabio «Arnold» Simplicio. I quarti di finale, mercoledì a Torino contro la Juventus, saranno vietati ai tifosi giallorossi sprovvisti della famigerata tessera. Praticamente tutti. (herbert simone paragnani)
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E persino Il Giornale inizia ad avere qualche dubbio:
Roma ancora ko nel derby con gli ultrà Ma il pugno duro è solo una carezza
di Marcello Di Dio
Dopo più di un anno il derby di Roma tornava sotto la luce dei riflettori. Risultato? Sei arresti, 56 denunce, sequestri a iosa di bombe carta, spranghe e coltelli, la solita «puncicata» (di nuovo una soltanto, quasi a ripetere un macabro rito in barba ai controlli) a un quindicenne di fede laziale. Ma con un salto di qualità della violenza da derby: l’assalto con lancio di sassi al pullman di una delle due squadre (nella fattispecie la Lazio). Finora la stracittadina romana aveva solo parlato di scontri tra tifosi di opposte fazioni o tra tifosi e forze dell’ordine. Dunque gli imbecilli, magari semplici cani sciolti, hanno lanciato una nuova sfida alle istituzioni.
La scelta della notturna, avallata dal ministro dell’Interno Maroni, faceva già discutere alla vigilia. Come hanno fatto discutere dopo il derby le critiche a caldo del sindaco Alemanno («assurdo chiudere un intero quadrante della città per una partita») con i romani inferociti per il traffico congestionato in un giorno feriale. Mai come stavolta la scelta del derby di sera si è rivelata un boomerang e se l’opera di prevenzione e di controllo è stata ammirevole, in futuro (forse già il 13 marzo in campionato) si dovrebbe vedere un Roma-Lazio di giorno.
Anche se Maurizio Beretta, presidente di Lega, sottolinea che «siamo sulla strada giusta, nonostante due episodi gravi, si è potuto giocare in un orario più consono alle esigenze dei tifosi». E il Viminale, al momento, non pare intenzionato a usare il pugno duro con i tifosi romanisti. Niente settori chiusi per gli incontri casalinghi con Cagliari e Brescia, mentre il divieto di trasferta per Torino (sfida di Coppa con la Juve il 27) e Bologna il 30 non sono diretta conseguenza dei fatti di mercoledì. L’Osservatorio aveva già indicato a rischio entrambe le sfide, così come Lazio-Fiorentina e Roma-Brescia, precluse ai tifosi viola e delle rondinelle. E oggi il giudice sportivo, ricevuto il referto dell’arbitro Bergonzi e quello del funzionario della Procura federale presente all’Olimpico (che ha chiesto alla Lazio un rapporto verbale su quanto accaduto), sancirà una multa salata per le società, più che altro per il continuato lancio di petardi e bombe-carta da parte delle due curve.
Di sicuro, la nuova notte di follia dell’Olimpico porterà a un effetto «svuotamento» dello stadio. La disaffezione dei veri tifosi giallorossi e biancocelesti è un crescendo rossiniano, come testimoniano le statistiche delle presenze del girone di andata (la media per entrambe è di meno di 32mila spettatori, appena il 40 per cento della capienza dell’impianto del Foro Italico). Uno dei fattori è l’effetto della famigerata tessera del tifoso, tanto che al Viminale - nonostante le dichiarazioni positive di Maroni, che però parla di correttivi - stanno seriamente pensando a un deciso passo indietro per la prossima stagione. E la domanda che molti si fanno ora è: possibile continuare così? Anche se nessuno pensa a un Olimpico chiuso per derby, forse una soluzione drastica sarebbe necessaria. Sempre che le istituzioni sportive (e le società) la vogliano davvero.


21 gennaio 2011: post derby...: Formello

Annuncio 1: "Volevo approfittare del tuo sito per chiedere se ieri sera qualcuno avesse trovato per terra nella parte bassa della curva sud vicino al cancello giallo una sciarpa rossa con scritta gialla dei lupi, porto quella sciarpa al collo ogni volta che gioca la roma da quando ho 8 anni dal giorno in cui me l ha regalata mio padre...per me ha un valore affettivo inestimabile, mi affido al vostro buonsenso!!!contattatemi all indirizzo e mail mancio6@hotmail.com.    grazie mille lore'!"
Annuncio 2: "Ciao lorenzo,per motivi personali non potrò andare a roma-cagliari,ma ho il biglietto di curva sud..Se qualcuno fosse interessato mi puo contattare sul numero 393307510.Grazie.Roberto".
Juventus/Roma di Coppa Italia (mi pare che il CASSSAMSSSSASSMMMMSS ha posto i soliti divieti):
"Ciao Lz la sbronza post derby non passa perciò si prenota subito il volo per torino per il 26. Per chi fosse interessato su edreams o blu panorama ce la tratta roma torino a 40 euri andata e ritorno..........una cortesia, quando hai informazioni sulla vendita dei biglietti se puoi pubblicarle dato che come
sappiamo bene il sito uff della roma serve solo per dare uno stipendio a qualche suo cugino........
AQUILE   COCCODE'             AQUILE   COCCODE'               AQUILE   COCCODE'              AQUILE   COCCODE'                AQUILE   COCCODE'
Grande Lz Un saluto"


20 gennaio 2011: OH NOOOOOOO!!! In costruzione la pagina di Roma/Lazio. Sarebbe carino sapere chi è il genio che ha fatto passare il pullman della Lazie sul Ponte Duca d'Aosta... ah, dimenticavo, era il derby della legalità....


19 gennaio 2011: la pagina di Roma/Lazio sarà on line a tarda notte.
Una mail:
"Ciao Lorenzo, purtroppo domani sera non sarò allo stadio per motivi di salute, ma vendo il biglietto di curva sud (ingresso 18) al prezzo di costo (euro 10,00).
se qualcuno fosse interessato può chiamare il numero 339.5651806. grazie, sandra".
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Altra e-mail: "Ciao Lorenzo, guarda cosa sta succedendo a Torino...arrivano le cheerleader...con dei nomi trncati del cavolo come Ele, Eli, Cri, Ale e i numeri di maglia...non ho parole... ciao Federico  http://it.eurosport.yahoo.com/sport-in-rete/article/22396/".

Sì, anni fa ci provarono anche a Roma.... non ricordo se fu una sfavillante torcia, un fumone o l'incessante coro che ne magnificava doti e pulsioni sessuali che fece interrompere immediatamente l'esperimento... Sono americanate e come tali debbono essere trattate, anche urtando la suscettibilità delle fanciulle.
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La stagione 1944/45, grazie al solito prezioso lavoro di Andrea è completa, comprese le amichevoli. Non ci sono in giro altre foto o articoli, quindi anche la stagione si può fregiare della lupa capitolina nella pagina principale.
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I risultati del sondaggio del pomeriggio di ieri:
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Riguardo i colori di Roma, ecco il manuale programmatico che inserisce la tabella con i corretti colori.


18 gennaio 2011 (pomeriggio): cari sovversivi giallorossi, per amor di precisione allego il foglio a colori con i veri colori di Roma, gentilmente inviatomi da Fede. Tenete però presente che la corretta gradazione è quella riportata nei codici in basso, perché logicamente i colori che vedete sul vostro PC risentono del settaggio grafico dello stesso. Se quindi è vostra intenzione fare sciarpe, bandiere e stendardi diversi da quelli di Lecce, Catanzaro e affini, è necessario dare a colui che effettuerà la stampa questo foglio con i codici e poi ci pensa lui.

Inserite altre fotografie di Cesena/Roma.
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Passiamo ora a quello che era stato definito il derby del celerino e che invece deve cambiare denominazione in derby della "giovane creatura sportiva per forza".
E' passata un po' sotto traccia la notizia per la quale in Tribuna Tevere, domani sera, non sarà più permesso l'ingresso a militari e forze dell'ordine ma che ciò sarà consentito solo a diversmante abili, minori di 16 anni e over 65.
Poiché la cosa è stata concertata, ma non imposta, dalla Questura/Prefettura di Roma, è evidente che la colpa di un derby anomalo con una Tribuna Tevere semivuota questa volta è delle società di calcio e quindi, per ciò che riguarda la Roma, del suo Presidente che ancora una volta non ha la forza di dire "lo faccio solo se me lo imponi", visto che di fatto è Rosella Sensi che decide questa volta chi può entrare e chi no. Lo spazio per i bambini - in un derby serale di Coppa Italia - ci sarebbe stato comunque.
E' quindi giunto il momento del sondaggio, perché siamo noi che educhiamo i nostri figli e non altri.
I nostri valori sono precisissimi, a 1 come a 99 anni.
Visto che quindi domani i nostri figli saranno in Tribuna Tevere (usiamo un eufemismo, perché se avessero regalato un biglietto omaggio ai miei figli per la Tribuna Tevere lo avrei ovviamente rifiutato. Al limite avrei comprato loro un biglietto per un altro settore), che ne dite, facciamo sapere al mondo che vuole civilizzarci qual è il nostro pensiero al riguardo?
Clicca qui per il sondaggio!


18 gennaio 2011: ci avviciniamo al secondo derby di Stato:
ROMA-LAZIO: STADERINI (RADICALI), DERBY DELLA LEGALITA'? SI, QUELLA RUSSA…
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani
Roma, 17 gennaio 2011
Il prossimo Roma-Lazio sarà chiamato, per ordine dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive, il “derby della legalità”. Si, ma quale, quella russa?
La fantasia liberticida dell’Osservatorio non ha limiti: questa volta la tribuna Tevere sarà vietata a tutti eccezion fatta per bambini, over 60 e militari. Evidentemente le donne, che allo scorso derby erano ammesse in Tevere, sono state considerate troppo pericolose, al pari dei possessori della tessera del tifoso, la cui disciplina peraltro verrà del tutto disapplicata.
Dopo che la scorsa settimana insieme al senatore Perduca abbiamo chiesto l’autorizzazione a far entrare allo stadio una serie di striscioni, tra cui “L’Olimpico non è l’Afghanistan” e “tribuna militare, derby illegale”, sembra che i militari non avranno più accesso. Scampata la parata, per colmare gli spalti vuoti sono in corso “rastrellamenti” nelle scuole calcio e nei centri anziani.
Chi ha comprato il biglietto, poi, stia attento all’influenza: se si ammala, i soldi sono buttati perché non lo potrà cedere a nessuno, nemmeno se vecchio o bambino.
Il bello è che ad oggi il Prefetto non ha adottato alcuna ordinanza che spieghi la logica di queste restrizioni.
Insomma, altro che derby della legalità….
Altri aggiornamenti dopo pranzo, sono un po' stanco stasera... Andrea ha tutta la stagione 1944/45 (per lo meno quella pubblicata dai giornali dell'epoca...). Copriremo un altro pezzo di storia.
Dopo di ciò, per chi vuole fare bandiere e stendardi con gli esatti colori di Roma, ecco le corrette combinazioni cromatiche...



17 gennaio 2011: in linea le foto di Cesena/Roma.
E-mail: "Ciao Lorenzo, La mia ragazza ha compiuto 30 anni e, tra le altre cose, mi ha chiesto di regalarle una sciarpa della lazio con scritto "30 ANNI DI LAZIALITA' ". Nonostante la mia  fede giallorossa e la conseguente avversione ai colori biancocelesti, non mi sono potuto esimere dall' accontentare i desideri della mia amata.
In allegato la foto della sciarpa che le ho regalato.
(qui c' è anche il video... http://www.youtube.com/watch?v=1AQT0tWO4Zw ) ciao, Roberto".

Pergocrema/Como, da Cremonaonline: "Diciassette tifosi ospiti nella Curva Nord, un centinaio abbondante quelli nei Distinti, riservati ai non tesserati. Inutilità della Tessera del tifoso".


16 gennaio 2011: in attesa di Cesena/Roma,

Cesena/Roma, ore 14.20

Cesena/Roma, ore 14.20

Cesena/Roma, ore 14.25

Cesena/Roma, ore 14.25
una foto esplicativa del gradimento che ha avuto la tessera del tifoso. Accanto, uno scoop di Andrea F. relativo al "derby della legalità" di mercoledì prossimo: ecco dove hanno avuto l'idea! Roma/Survey del 22 ottobre 1944!
Inserite moltissime foto di partite ed amichevoli inedite della Roma nella stagione 1944/45: molte di queste partite non sono neanche riportate nei libri.
*
Da Il Romanista:
IL ROMANISTA (D. GALLI) - L’unica trasferta no limits, senza tessera del tifoso, dove non c’era bisogno di un patentino che attestasse la fede giallorossa, i romanisti non l’hanno snobbata. Per Milan- Roma, a San Siro sono stati staccati circa 2500 biglietti del settore ospiti. Risultato: la Roma ha vinto. La Roma in realtà avrebbe vinto anche a Genova, sette giorni fa, dove la trasferta era permessa anche ai non tesserati. Un evento. Un evento come le due disattenzioni di Juan in una sola partita. Risultato: la Roma ha perso, nonostante fosse sostenuta da centinaia di ugole romaniste. Un caso? Secondo Ranieri, mica tanto. «L’altra volta - sottolineava ieri il tecnico in conferenza - accennavo all’importanza dei tifosi. Un conto è averli sempre al nostro fianco, un altro è non averli. So che domani (oggi, ndr) saranno tanti».

Vero. Saranno oltre tremila, mister. Nella giornata di ieri, per la precisione, erano 3100. Ma il bello che erano 3100 su 6650. Quasi la metà dei paganti complessivi. Non la metà del Dino Manuzzi, invece, ma solo perché quest’anno il neopromosso Cesena ha fatto registrare quasi undicimila abbonamenti. Ranieri ha ragione. Quando la Roma non è stata lasciata sola, quando non è stata costretta da una prefettura a giocare in
uno stadio completamente ostile, difficilmente è tornata a casa a mani vuote. Il problema è che il Viminale ha suggerito delle limitazioni per la curva romanista in sette trasferte su nove (sarebbero dieci contando Lazio-Roma). Limitazioni da cui sono esclusi i titolari della tessera del tifoso. Che però sono una minoranza in trasferta. Lo dicono anche i numeri della prevendita di Cesena-Roma: su 3100 biglietti, 500 sono in mani a chi ha la tessera del tifoso giallorossa.

Il fatto è che, senza il calore dei non tesserati, la cui stragrande maggioranza sono ultras, la Roma ha ottenuto al massimo un pareggio. Per la trasferta di Cagliari, dove i biglietti potevano essere acquistati solo dai residenti in Sardegna, al Sant’Elia c’erano quattro gatti (giallorossi). È finita 5-1 per gli altri. Lo stesso criterio è stato adottato per Napoli-Roma: tagliandi solo per chi abita in Campania. È finita 2-0 per gli altri. Con il Brescia, con la Juventus e con il Chievo, i tagliandi non potevano essere comprati da chi vive nel Lazio. E la Roma di Ranieri ha messo insieme la miseria di due punti su nove. Per gli impegni esterni con Palermo (3-1 gli altri) e Parma (0-0), l’acquisto dei biglietti non era legato al luogo di residenza che figura nella vostra carta di identità. Ma nel settore ospiti potevano andarci solo loro. Solo i romanisti "privilegiati". La massa dei non tesserati, se voleva, poteva comprare i posti di altri settori. Dove però sedevano i tifosi avversari, e quindi con tutti i rischi del caso. Le uniche due volte in cui la trasferta è stata aperta a tutto il pubblico romanista, con Milan e Samp, forte del sostegno della sua gente, la Roma avrebbe potuto fare bottino pieno. A Marassi è stato un flop. Anzi, Juan flop. Capita. Ma fino a quel momento la Roma era padrona del campo e in vantaggio per 1-0. La terza trasferta col semaforo verde - ai non tesserati è stato riservato il settore della "Ferrovia inferiore" - è questa. A Cesena. E statene certi: quel campione di Juan non farà più scherzi del genere.



15 gennaio 2011: EUR:
Terminata la stagione 1943/44!
Puro spettacolo al Racing (La Guardia Imperial):
http://www.youtube.com/watch?v=-r2SysdQDgQ&feature=player_embedded#!
Mia figlia di 7 anni lo ha visto e senza che le dicessi nulla mi ha detto: "Loro non stanno in una gabbia? Possono fare anche i fumi? Loro sono fuori dalla gabbia, da noi i tifosi sono in una gabbia".
Ancora Racing:
http://www.youtube.com/watch?v=oUG3JqWNWGs&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=Ngef0-mm9Qs&feature=related
Eh sì, lo spettacolo è in campo! E c'è pure una famiglia allo stadio!


14 gennaio 2011: iniziamo con questa divertente lettera, pubblicata anche su Quootidiano.net:
"Gent.ma redazione,
ho deciso di scrivere questa nota con la speranza che tramite il canale televisivo e magari anche grazie ad una presa di posizione ufficiale da parte della società JUVENTUS venga diffusa e resa nota la grottesca situazione che ho vissuto con circa un migliaio di tifosi juventini domenica sera in quel di NAPOLI.
Premetto che con tanto di tessera del tifoso sottoscritta anche per i miei due figli (uno dei quali minorenne), abbiamo partecipato con il nostro club di appartenenza (JUVENTUS CLUB DOC GIOVANNI AGNELLI - ANDRIA), alla trasferta napoletana con un pulman da 54 persone + un pulmino da 19 persone. Nel nostro pulman abbiamo ospitato amici juventini del club di Aosta che hanno raggiunto Bari in aereo e si sono aggregati al nostro gruppo.
Alle ore 17.30 circa giungiamo al casello autostradale di Napoli dove pensavamo di trovare un mezzo della polizia di stato da noi in precedenza avvertita del nostro arrivo. Dopo un'attesa di circa 40 minuti, pur senza incidenti, ma con qualche normale sfottò ricevuto da napoletani in transito veniamo raggiunti da un auto della polizia che ci accompagna qualche chilometro più avanti dove venivano raggruppati tutti i pulman provenienti da varie zone d'Italia. Fatti scendere, uno alla volta, filmati da una telecamera e sottoposti al capillare controllo su eventuali mezzi di offesa in nostro possesso sia in dosso, sia nel pulman, senza alcun controllo sul possesso della fantomatica tessera del tifoso, risaliamo sul pulman per essere "scortati" verso lo stadio.
Da questo momento inizia la parte incredibile della vicenda.
I pulman vengono accompagnati con tanto di sirene da mezzi della polizia, utilizzando la tangenziale per un tragitto completamente identico a quello fatto dai tifosi napoletani che si recano allo stadio, fino all'uscita Fuorigrotta. Qui, bontà loro, invece di andare verso lo stadio la carovana prosegue fino all'uscita Agnano da dove attraverso stradine piccolissime con auto parcheggiate su entrambi i lati che impediscono il normale passaggio dei pulman, sottoposti al pubblico ludibrio della tifoseria napoletana appostata sui lati della strada, si giunge finalmente nella zona stadio riservata agli ospiti.
A questo punto zelanti agenti di polizia con urla e chiari movimenti con le mani, invitano i tifosi a scendere dai pulman e correre in maniera dissennata, verso i cancelli dello stadio, senza che alcuno di noi sapesse quale strada prendere e quale fosse il pericolo incombente sulle nostre teste. Tale fuga verso lo stadio viene effettuata già in una situazione di terrore e panico in quanto gli inviti minacciosi della polizia lasciano intendere di essere in una grave situazione di pericolo. Questa corsa (io ero con mio figlio di anni 11 e vi erano anche persone anziane con problemi fisici) della durata di circa 200 metri termina in un ammasso umano di persone che erano state bloccate da una serie di transenne poste proprio per impedire il passaggio. Dopo aver travolto queste transenne, terminiamo la corsa contro un cancello chiuso, in quanto l'accesso al settore era posto una decina di metri più in là.
Scavalcando gli ostacoli, in un caos indescrivibile, senza che ad alcuno fosse controllato il biglietto, la tessera del tifoso o quant'altro (sono in possesso dei tre biglietti, mio e dei miei due figli, ancora completamente integri, senza che sia stata staccato nemmeno il talloncino di controllo con il codice a barre) entriamo nello stadio. Con quel sistema, nel settore ospiti sarebbe potuto entrare chiunque, tifoso juventino e non con grave rischio per tutti.
Una volta "al sicuro", all'interno dello stadio, nella parte superiore del settore riservato ai tifosi ospiti, con inspiegabile divieto di accesso da parte della polizia al settore inferiore, ove non vi sarebbe stato alcun contatto con la tifoseria napoletana, veniamo sottoposti ad un incredibile fuoco di artiglieria con lancio di petardi o bombe al cui scoppio venivano divelti ogni volta addirittura i sediolini dello stadio. Di queste pericolosissime bombe tutto il gruppo di tifosi juventini presenti ne avranno ricevute circa una trentina. Il lancio avveniva da parte di aspiranti uomo ragno che si inerpicavano fra le strutture in ferro dello stadio per raggiungere alle spalle i tifosi juventini e dopo aver bucato al rete di protezione con coltelli, lanciavano questi ordigni attraverso i buchi testè prodotti.
Ho rivisto il giorno dopo, la partita sul Vostro canale a cui sono abbonato e ho udito (senza mai vedere) chiaramente lo scoppio dei petardi che avveniva in maniera continua e ripetuta mettendo a grave repentaglio l'incolumità dei presenti.
Per quale motivo nessun telecronista pur presente allo stadio ha fatto menzione di quello che accadeva? Per quale motivo nessuna testata giornalistica ha riportato questo a dir poco incivile comportamento della tifoseria napoletana? Perchè non vi è stata da parte di nessuna televisione neppure una inquadratura verso il settore occupato dai tifosi juventini sottoposti al bersaglio? Perchè il Giudice Sportivo sanziona la società Juventus di una multa di euro 6000 perchè i suoi tifosi hanno divelto dei seggiolini, che invece erano stati divelti dalla forza d'urto delle esplosioni dei petardi lanciati dai napoletani? Perchè la società Napoli viene multata solo di euro 20000 perchè "propri sostenitori lanciavano nr. 4 petardi verso la zona occupata dagli steward (???)" e non fa menzione di nemmeno un petardo lanciato verso i tifosi juventini? Dove erano questi steward quando venivano lanciate le bombe? Erano complici dei tifosi napoletani? Nel bollettino del giudice sportivo si menziona una attenuazione della sanzione verso la società Napoli dovuta a concreti atti posti in essere in collaborazione con le forze dell'ordine ai fini preventivi e di vigilanza. Di cosa parliamo? Dove erano i poliziotti? Quali misure preventive sono state poste in essere? In che cosa è consistita la vigilanza?
A Napoli queste cose vengono definite testualmente "puttanate"!!!
Vi assicuro che per molto meno, la Juventus nello scorso anno ebbe l'interruzione della gara con il Parma e con il Bari oltre alla sanzione della gara da disputare a porte chiuse.
La differenza sta nel fatto che a Torino il settore ospiti è inquadrato costantemente da telecamere e che certa stampa non si lascia sfuggire nessuna occasione per..............
Comunque l'allucinante racconto non è ancora terminato!
Qualche minuto prima del fischio finale, con il bombardamento in pieno corso (erano in possesso di un vero e proprio arsenale bellico), rinvigorito dalla trionfale vittoria, nel settore da noi occupato fanno per la prima volta presenza alcuni poliziotti che, in manier alquanto serafica, invitano i tifosi juventini ad abbandonare lo stadio prima del termine della gara. Tale comunicazione fatta ad alcuni, in maniera quasi confidenziale, provoca di fatto che una buona parte di tifosi lasci le gradinate. Personalmente noto che sta avvenendo questo abbandono, ma forte dell'esperienza maturata in molti stadi, rimanendo certo del fatto che senza comunicazioni ufficiali i tifosi ospiti rimangono nello stadio fino a quando non vi sono le condizioni per l'uscita degli stessi in sicurezza, penso che vi sia solo un ammassarsi verso la parte inferiore.
Comunque, sentendo ancora lo scoppio di bombe e invitato da mio figlio, molto spaventato, scendo anch'io verso il basso, dove scopro che alcuni agenti di polizia stanno invitando i tifosi a correre verso i pulman in quanto - recito testualmente - "non siamo in grado di garantire la vostra sicurezza". Ad una mia richiesta di spiegazioni insieme all'invito di correre anch'io verso i pulman di appartenenza mi viene detto: "oggi, caro signore, vi è la possibilità di acquistare una semplice scheda e di starsene tranquilli a casa a vedere la partita! Per quale motivo lei ha preferito venire qui?
Seppure allibito, capisco che non è il caso proprio di polemizzare con queste pseudo forze dell'ordine e accogliendo l'invito iniziamo una lunga corsa (circa 500 metri) fra le urla e le minacce dei poliziotti stessi fino a raggiungere il pulman dove tanti altri amici erano già.
A questo punto, forse la cosa più incredibile!!! Altri poliziotti si affiancano agli autisti dei pulman invitandoli subito a ripartire in quanto la presenza in quel punto era ritenuta pericolosissima. I pulman sono pertanto ripartiti su ordine perentorio della polizia senza che tutti i passeggeri fossero ancora a bordo. Vane sono state le proteste da parte nostra. L'ordine impartito era perentorio. Ripartire senza preoccuparsi di chi manca!
Nel frattempo la carovana dei pulman "quasi pieni" era ripartita con la scorta della polizia. Il nostro pulman leggermente attardatosi in attesa di qualche ritardatario era costretto ad inseguire la scorta che a quel punto precedeva abbondantemente il nostro pulman.
Non sono in grado di dire che cosa è successo agli altri pulman. Posso solo dire che il nostro mezzo è rimasto fermo nei pressi dello svincolo autostradale fino all'una di notte, senza alcuna scorta o protezione, sottoposti a gesti triviali da parte dei tifosi napoletani di passaggio, con il rischio di dar corso ad un pestaggio in piena regola qualora altri scalmanati si fossero fermati vicino al nostro pulman. In questa situazione abbiamo atteso, affinchè coloro che erano rimasti a terra potessero raggiungere in qualche modo il pulman e fare ritorno a casa tutti insieme. L'ultimo dei dispersi, ironia della sorte, è stato accompagnato da una volante della polizia.
Al termine, mio figlio di 11 anni mi ha detto: "Papà, io a Napoli non voglio venire mai più!!". Gli ho risposto: "Anch'io!"
Ho voluto raccontare questa paradossale odissea che nella mia lunga esperienza di tifoso bianconero aveva avuto in termini di paura un solo altro caso: BRUXELLES - 29 maggio 1985.
Non so se la stessa sarà ritenuta degna di cassa di risonanza e se ritenete opportuna diffonderla e renderla nota, ma una sola preghiera mi sento di rivolgere: Fate conoscere questa esperienza alla società, affinchè possa fare anche in maniera provocatoria ricorso verso la sanzione della multa di euro 6000 comminata per il comportamento incivile dei propri sostenitori. Quei 6000 euro che siano destinati ad un'opera benefica e non a questi "venditori di fumo" fra cui a Federazione, la Lega e il ministro Maroni.!!!!
Con cordialità.
ANDREA LEONETTI
http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1326
 V E R G O G N A    !!!
http://club.quotidiano.net/misterx/napoli_juve_odissea_nello_strazio_ministro_maroni_legga_qui_e_scopra_come_non_funziona_la_tessera_del_tifoso
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Lucchese/Foggia
Tifosi allo stadio col raggiro
12/01/2011
A Lucca solo quattro gatti in curva, ma il tifo per i rossoneri era tutto in tribuna

Allo stadio «Porta Elisa» di Lucca, domenica scorsa al seguito del Foggia c´erano una decina di tifosi regolarmente identificati e fatti accomodare nel settore a loro adibito in curva. Tutti con regolare tessera del tifoso, il passepartout che dà diritto all´accesso anche in quegli stadi «blindati» alla tifoseria ospite. La trasferta di Lucca, chissà perchè, era vietata ai tifosi del Foggia (non risulta esserci rivalità fra le due fazioni, ma questa è un´altra storia). Eppure il vero tifo per rossoneri di Zeman si è levato dalla tribuna laterale, dove hanno preso posto centinaia di supporters tutti o quasi sotto mentite spoglie. Era da lì, non dalla curva dei tifosi ospiti (e quei quattro gatti del resto come avrebbero potuto farsi ascoltare dall´intero stadio?), che provenivano le urla di incoraggiamento per i ragazzi del boemo. Un incitamento forte e incalzante specie durante le fasi iniziali del match quando il risultato era ancora in bilico e il Foggia sembrava in partita nonostante lo svantaggio.
Eppure ufficialmente quelli che incitavano Sau e compagni non erano tifosi rossoneri. Sì, perchè ognuno di essi per potersi vedere comunque la partita aggirando la tessera del tifoso e le inconsistenti barriere federali, ha messo a punto una serie di stratagemmi per entrare ugualmente allo stadio. Un andazzo che va avanti ormai da qualche mese, dopo la prima fase di comprensibile studio. Ma che a Lucca, riteniamo, abbia raggiunto la sua espressione massima.

Saranno stati un cinquecento le persone che si sono introdotte al «Porta Elisa» spacciandosi per tifosi normali. In che modo? C´è chi si è fatto acquistare il biglietto dall´amico residente al Nord (le norme vietavano tassativamente la vendita di biglietti ai residenti in provincia di Foggia), qualcun altro (c´è chi può) si è fatto accreditare e dunque non ha nemmeno pagato il biglietto d´ingresso. E´ la solita storia all´italiana: fatta la legge, trovato subito l´inganno. Sta di fatto che al «Porta Elisa» è andata in scena, riteniamo, una rappresentazione comica di cosa oggi s´intenda per tessera del tifoso. Se l´obiettivo era quello di escludere dagli stadi le frange più calde della tifoseria, tanto di cappello all´intuizione del ministro Maroni. Ma l´idea è che oggi a farsi largo negli stadi siano soprattutto i furbi.

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Marco sul derby della legalità (a sto punto potevano giocare una bella partita del tipo Polizia/Carabineri):
Perché no al derby
Il derby, la sintesi vera del romanismo, un sentimento di disprezzo e odio (sportivo?) vs “gli altri” e il godimento supremo, l’estasi del piacere, meglio di una scopata al momento della vittoria. Il contrario se va male.
Per questo, da sempre, si soffre come bestie già na settimana prima, e non si può mancare, serve essere presente perché anche se 100.000 tifosi spostano lo 0,01% del risultato (ma non è così!) quella pò esse la frazione decisiva e la differenza fra l’estasi e l’inferno.
Ma negli ultimi tempi nel tifoso, quello “capocciate al muro” per intenderci, c’è una strana sensazione, il calcio moderno sta sfilando via tutti i sentimenti, belli e brutti appiattendo gli spigoli delle emozioni, anestetizzando la passione a livello sub conscio con il risultato che - piano piano - ci porta a che nun ce ne freghi più un cazzo!! Un rito sempre più vuoto riempito da un orgoglio di appartenenza ultraquarantennale, ma non con lo stesso sapore.
E arriviamo al prossimo derby: accade quello che non si era mai visto: le tribune in mano a poliziotti, militari e parentele varie per non consentire quell’espressione dell’odio (sportivo ?) che talvolta sfocia in violenza.
Dilemma che fare, andare o non andare cedendo al “nemico” lo 0,01% partendo svantaggiati. Ho riflettuto: le cose non stanno così !
Questo non è un derby !!!
Avete mai visto un derby con le tribune riservate ai militari ?
Avete mai visto un derby con tifosi che non potranno incazzarsi più di tanto (pure fra i militari ce so romanisti veri solo che  stadio stavolta je toccherà sta boni senno so cazzi !)
Avete mai visto un derby giocato in un giorno lavorativo alle 15.00 !!! (mi pare si giochi alle 20.30,n.d.L.)
Avete mai visto una presa per il culo come quella comminata ai possessori della tessera del tifoso che hanno il posto in tevere ?
Avete mai visto un derby……………a cui non avete voglia di andare!!!!
Ecco…….questo non è un derby……..ovvero è il derby del celerino da non confondersi con i derby che conosciamo noi, questa è un’altra partita……. una partita che non conta un cazzo!!
Per questo non andrò al derby del celerino, e bello sarebbe (quasi come vince un derby vero) se nun c’iannasse nessuno ! (sarebbe ancora più divertente se i poliziotti di Roma e Lazio in Tribuna Tevere se menassero ;-)
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Per finire, inserite alcune foto in una stagione spettacolarmente rara, quella del 1943/44. Da sentisse male.


13 gennaio 2011: Davide può sconfiggere Golia? Forse no, ma un bel calcio dove non batte il sole glielo può dare!
La grossolanità con cui hanno introdotto la tessera del tifoso, le modalità "all'italiana" con cui hanno costretto la gente a farsela gli è stata fatale.
A seguito di quanto sancito dal Garante della Privacy:
- tutte le società devono rifare i loro moduli all'amatriciana;
- chi non si adegua si becca un multone milionario;
- tutti i tifosi che hanno sottoscritto la tessera del tifoso hanno diritto al rimborso, così come chi non ha sottoscritto i moduli illegittimi e non si è quindi abbonato.
In attesa che cada il famoso art. 9, possiamo ben dire che i tifosi sono passati in vantaggio nei confronti delle società calcistiche che non li hanno ascoltati. 1-0. Anzi, visto il flop di abbonamenti, hanno raddoppiato: 2-0. E palla al centro.
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Inserite alcune foto nella stagione 1936/37 e 1942/43.


12 gennaio 2011 (pomeriggio): con l'aiuto di un paio di amici avvocati esperti di privacy avevo fatto un ricorsetto contro la tessera del tifoso...:
avevamo ragione, i moduli sottoscritti per la tessera del tifoso sono ILLEGALI! Ecco qui, pubblicato oggi, il provvedimento del Garante della Privacy che impone alle società sportive di rivedere tutto.
http://www.garanteprivacy.it/garante/navig/jsp/index.jsp
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Da Repubblica.it:
Tessera del tifoso
Garante bacchetta società
L'autorità di garanzia per la privacy arriva in soccorso dei tifosi. Ai club, infatti, viene chiesta maggiore trasparenza, in particolare sul trattamento dei dati personali per finalità di marketing

ROMA - Più informazioni sull'uso dei dati personali forniti al momento della sottoscrizione. E' questo l'obbligo che il Garante della privacy fissa alle società calcistiche in merito alla tessera del tifoso. Un provvedimento che tiene conto di alcune segnalazioni pervenute all'Autorità e che è stato inviato al Ministero dell'interno, al Coni, alla Figc e alle società sportive che aderiscono al programma.  In pratica ai club di calcio viene chiesto di migliorare l'informativa da dare ai tifosi, mettendo ben in evidenza i trattamenti di dati che non richiedono il consenso, perché connessi al rilascio della tessera, e quelli che possono essere effettuati solo su base volontaria e con un consenso ad hoc (marketing, profilazione, invio di comunicazioni commerciali).

PIU' COMUNICAZIONE - "Ai tifosi - viene rilevato dall'ufficio del Garante - dovrà infatti essere sempre garantita la possibilità di poter esprimere esplicitamente il loro 'nò all'uso dei dati per finalità di marketing. Nell'informativa dovrà essere inoltre ben specificato che i dati anagrafici dei possessori delle tessera vengono comunicati alle questure allo scopo di verificare l'assenza di provvedimenti (Daspo, misure di prevenzione, sentenze di condanna per reati cosiddetti da stadio) che ostacolino il rilascio. I tifosi, infine, dovranno essere informati sulle caratteristiche dei trattamenti effettuati tramite la tecnologia rfid".

L'USO DELLA TESSERA - "La tessera del tifoso - sottolinea la nota - è uno strumento multifunzionale che, oltre a consentire di far parte di una comunità "virtuosa" di tifosi, permette al possessore di fruire di facilitazioni e servizi messi a disposizione dalle società sportive, di seguire la squadra in trasferta nel settore "ospiti", di accedere agevolmente agli impianti sportivi attraverso i varchi a lettura elettronica. Ogni tessera rilasciata dalla società al tifoso dopo l'ok della questura - prosegue il Garante - contiene i dati personali del possessore, è contrassegnata da un codice alfanumerico che la identifica in modo univoco e spesso contiene un dispositivo a radiofrequenza (rfid), utilizzato solo per l'accesso agli stadi e "leggibile" ad una distanza non superiore a 10 cm da appositi lettori posizionati presso i tornelli di ingresso. L'Autorità -conclude il Garante- si è comunque riservata approfondimenti in caso di revisioni eventualmente apportate al programma 'tessera del tifoso'". (12 gennaio 2011)



12 gennaio 2011: inserite le foto di Sampdoria/Roma 1965/66 e Juventus/Roma 1965/66.
Interessante articolo su Il Fatto Quotidiano:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/10/in-francia-va-di-moda-schedare-gli-agenti-in-borghese-serve-per-denunciare-gli-eccessi/85633/
E-mail sul derby:
"Ciao Lorenzo, apprendo che la questura di Roma sta vagliando la possibilità di far giocare il derby di Coppa Italia alle 15 (http://www.laroma24.it/archivio/34587/derby-di-coppa-italia-la-questura-pensa-a-un-anticipo-alle-15.html). Premesso che personalmente non vi avrei comunque partecipato in quanto, come giustamente definito da qualcun'altro sul tuo sito, questo è il "derby del celerino", vorrei invitare tutti a fare altrettanto. Hanno davvero superato il limite, lasciamoli giocare nel silenzio assoluto, in uno stadio vuoto e con il calcio che piace a loro! Tutto questo è una vergogna non solo per il nostro ex sport nazionale ma anche e soprattutto per il nostro paese!".
Concordo sul fatto che non se ne può più. Inizio ad odiare la legalità.


11 gennaio 2011: inserite diverse foto nella stagione 1938/39.

10 gennaio 2011: in linea le foto di Sampdoria/Roma.
Su Genova: "ti mando altre foto di samp-roma....è tutto normale?...quanto è legale sta cosa???".
 
E' l'emblema degli stadi di oggi.
Un altro funerale a Firenze, ad opera dei bresciani:
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Carlo: "Ciao Lorenzo, sono Carlo quello della foto di Geppo a Verona, e' parecchio che non ci sentiamo spero tutto bene.
Sabato scorso passavo per via Monte Cervialto e a momenti mi prende un colpo vedo il Lampo su un cartellone (ti allego foto) leggo la data e la scritta e mi viene un brivido, che bello mi sono commosso.
Ironia della sorte ieri c'era Sampdoria Roma, 34 anni fa era Roma Sampdoria e io stavo li (io pure, in Tribuna Tevere, 3-0 per la Roma).
Questo e' tutto volevo solo condividere con te questa emozione continua cosi con il tuo sito e' sempre un piacere leggerlo. Ciao Carlo".
Modello inglese:
United-Liverpool,15 arresti a Manchester
MANCHESTER (GB) - Quindici tifosi sono stati arrestati a Manchester per turbativa dell'ordine pubblico e danneggiamenti in occasione della partita di FA Cup tra lo United e il Liverpool. La sfida dell'Old Trafford, conclusasi con la vittoria degli uomini di Ferguson per 1-0 grazie a un rigore trasformato da Ryan Giggs dopo appena due minuti di gioco, e' molto sentita vista la rivalita' delle due tifoserie. Proprio per il rischio di incidenti la polizia aveva rafforzato il servizio d'ordine allo stadio.


9 gennaio 2011: esaurito il settore dei non tesserati per Sampdoria/Roma. Me la sto vedendo su internet, aggiornando la pagina con foto.
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Naturalmente il settore ospiti era semivuoto.... Piacenza/Varese:
Indicati dalla freccia, i varesini

Clicca qui per le foto
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Dal prossimo anno, anche per partecipare a qualsiasi tipo di celebrazione ci vorrà la tessera del tifo:

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Un messaggio da Brescia:
Tutti a Firenze!
Spett.le redazione,
               con la presente Vi chiediamo cortesemente di voler diffondere il seguente comunicato:
“I ragazzi della Curva Nord Brescia 1911 si recheranno a Firenze in pullman nonostante le assurde -ed ingiuste- limitazioni attuate in occasione della partita Fiorentina vs Brescia di domenica 9 gennaio.
Per scelta però non andremo allo stadio, bensì presso due delle piazze simbolo di Firenze: Piazza Santa Croce e Piazza del Giglio, ove fin dal Rinascimento si gioca l’antico Calcio Fiorentino, precursore del “nostro” calcio moderno.
Lì, alle ore 15.00, celebreremo il funerale del Calcio Italiano, scomparso dopo una lunga e straziante agonia a causa di un male praticamente incurabile (fra le altre cose depositeremo una corona di fiori sotto la targa di Piazza del Giglio).
Si ringraziano tutti i tifosi, gli Ultras, i giornalisti, ecc. che si sono prodigati nel tentativo si salvarlo.
Purtroppo, ancora una volta, le speranze di tutti sono state bruciate dagli interessi e dalle ambizioni di pochi, miopi reggenti.
Auspichiamo, dalle ceneri di questo sacrificio e dalla perenne passione di migliaia di tifosi, rinasca presto un nuovo calcio popolare (magari, proprio come in passato, già nelle Piazze e nelle strade di tutte le città italiane).
Un calcio fatto di valori e d’aggregazione.
Un calcio soprattutto senza limitazioni e divieti.
Ricordiamo che il funerale è aperto a tutti.
Invitiamo i politici, la stampa e chiunque ami il “football” a partecipare.
Invitiamo soprattutto i cittadini bresciani a seguirci -non solo idealmente- in questa importante e significativa trasferta.
Brescia 1911 Curva Nord
P.S. Non essendo riusciti a salvare il Calcio Italiano, vorremmo quantomeno provare a salvare il Brescia Calcio. Una società, quest’ultima, di salute estremamente cagionevole.
Proprio per questo, nella tarda mattinata ci recheremo a Coverciano (sede del ritiro del Brescia) per consegnare delle ricette utili alla sua guarigione.
*
E uno da Milano: "Ciao lorè, ti scrivo per aggiornarti sugli ordinari problemi che crea la tessera non appena provi a fare qualcosa di più che sia "fare l'abbonamento,andare allo stadio in casa e stop".
Come sai tifo l'effecì internazionale, ti ho già scritto altre volte, sono abbonato ergo tesserato...
Domani sarei dovuto andare a vedrere la partita como-hellas, serie C1 (o lega pro, comecavolosichiama). Settore ospiti, as usual. La vendita ha una serie di limitazioni, tra cui il divieto di vendita online, divieto a chi non ha la TdT, divieto di vendita fuori dal veneto. Nonostante io abbia mandato via fax ad amici scaligeri la mia tessera ed il documento non è stato possibile avere il biglietto. Sarei dovuto adnare di persona a verona (si, apposta da milano, stocazzo!) ma anche in quel caso non sarei stato sicuro di avere il biglio!
perchè la cosa più incredible non è che io non possa avere un biglietto nonostante abbia sta benedetta tessera (e già qui ce ne sarebbe da dire), ma che non si capisca esattamente cosa debba fare per avere il biglietto e se effettivamente io abbia il diritto ad averlo!
Aggiungo, per puro gusto nostalgico, che qualche anno fa per andare a vedere l'hellas in trasferta mi bastò mandare un sms ad un amico con su il mio numero di documento. Per avere un biglietto che poi...nemmeno usai ;-)
saluti lorè, ancora complimenti per il sito e per il lavoro che svolgi. francesco".


8 gennaio 2011: terrorizzati dal palese e documentato calo di spettatori, si iniziano ad "aprire" alcune trasferte... non è un caso che ciò sia avvenuto addirittura per Bologna/Fiorentina e, per ciò che riguarda la Roma, per Sampdoria/Roma e Cesena/Roma. L'unica differenza è che continuano a dividere i tifosi ospiti in "buoni" e "cattivi" e ciò non potrò che rafforzare i "cattivi" che hanno decisamente più appeal tra i giovani rispetto ai "buoni". E' per questo che sono convinto che i ragazzi della Sud che si sono fatti l'abbonamento e quindi la TdT rinunzieranno ad esercitare la prelazione per prendere il settore ospiti con quella bella tesserina e andranno insieme ai "cattivi" nel settore dei non tesserati, lasciano il settore dei "buoni", come è giusto che sia, ai Roma Club.
Cesena/Roma:
Da martedì 11 a sabato 15 saranno in vendita i biglietti per Cesena-Roma, in programma domenica 16 alle ore 15.
I biglietti si potranno acquistare presso gli abituali punti vendita. Due i settori riservati ai tifosi giallorossi: Ospiti (27 euro) e Ferrovia inferiore (29 euro). I tagliandi del settore Ospiti saranno acquistabili esclusivamente esibendo la tessera del tifoso.

Bologna/Fiorentina
A sinistra i buoni, a destra i cattivi
Da Firenze:
Il questore di Bologna avrà imparato da Tagliente: tesserati (con il biglietto del settore ospite) in curva San Luca divisi dai pochi abbonati di casa da una decina di "addetti", non teserati nel settore ospite (perchè piu' pericolosi).
Ma non si poteva entrare solo nel settore indicato sul biglietto?
Poi l'ultima chicca: con la TDT viola a Bologna per Bologna-Fiorentina si poteva andare in ogni settore (ANCHE IN CURVA A. COSTA), davvero !!!!!!

Bologna/Fiorentina
I cattivi
Leggi speciali: oggi per gli ultrà, domani in tutta la città.  Noi lo dicevamo.
TERAMO: MANIFESTAZIONI PIAZZA VIETATE, PRC PROPONE CORTEO PRO BERLUSCONI
TERAMO - Centro storico vietato alle manifestazioni di 'protesta': lo ha deciso il Prefetto teramano Eugenio Soldà che in un decreto spiega come alcune piazze e vie siano da considerarsi 'Zone Rosse' e "sottratte ai cortei ed a tutte le forme di manifestazioni pubbliche dirette a richiamare l'attenzione su particolari problematiche o a rappresentare alle Istituzioni ed all'opinione pubblica dissensi e proteste".
Come riporta il quotidiano Il Centro, alla base della decisione del Prefetto ci sono le tensioni che da tempo si rilevano a Teramo con incidenti e aggressioni tra gruppi politici contrapposti: gli ultimi nel dicembre scorso, con scontri e denunce ai danni di Forza Nuova e ragazzi dei centri sociali. Il 23 dicembre 2009 tre militanti di sinistra furono aggrediti e accoltellati da neo fascisti locali. Di qui la decisione del Prefetto di chiudere il centro città alle manifestazioni di "dissenso".
E la successiva provocazione di Rifondazione Comunista, che ha proposto una manifestazione di consenso a Berlusconi. "Qualunque forma di contestazione anche minima non può essere espressa in centro - ha evidenziato il segretario cittadino di Prc, Filippo Torretta - dove a questo punto si deve ritenere siano permesse manifestazioni di consenso".
Una vera contromossa, quella di Rifondazione: per sabato 8 gennaio ecco la richiesta al Prefetto di uno spazio a Piazza Orsini nel centro per "una iniziativa di consenso alle amministrazioni comunali, provincial, regionali e al governo nazionale e a tutte le sue politiche, nonché occasione per esprimere la massima soddisfazione per la situazione socioeconomica della popolazione".
*
Inserite 133 fotografie inedite nelle stagioni 1927/28, soprattutto Coppa CONI, 1928/29, 1929/30, sempre grazie ad Andrea F. che sta facendo un lavoro di ricerca mostruoso!

Wembley 1929, finale Coppa d'Inghilterra

Stadio Flaminio 1928, Italia Austria.
Si notino i trampolini sulla sinistra


7 gennaio 2011: in linea le foto di Roma/Catania.

Roma/Internacional Porto Alegre 1980/81
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Se non ci fosse stata la tessera del tifoso, potevano entrare tranquillamente nel settore ospiti e non sarebbero stati feriti:
All'esterno dello stadio Meazza
Due tifosi napoletani leggermente
feriti prima di Inter-Napoli
I sostenitori partenopei aggrediti mentre cercavano di entrare in uno dei varchi non riservati ai tifosi ospiti
MILANO - Due tifosi napoletani sono stati leggermente feriti prima dell'inizio di Inter-Napoli all'esterno dello stadio Meazza. Secondo quanto riferito da alcuni agenti in servizio, i due sostenitori partenopei sono aggrediti mentre cercavano di entrare in uno dei varchi non riservati ai tifosi ospiti. All'esterno dello stadio le forze dell'ordine effettuano controlli sui tifosi in arrivo smistando quelli ospiti in due file, una per i possessori della tessera del tifoso e una per i molti che non l'hanno. (fonte: Ansa)
E-mail: "Ciao Lorenzo, finalmente ritorni ad aggiornare il sito. Ho letto i tuoi pertinenti commenti in giallo all'articolo dei signori Berizzi e Foschini. Una cosa t'è sfuggita: i due dotti citano le Brigate Autonome Livornesi (B.A.L.) come uno dei gruppi di sinistra attualmente più radicali e pericolosi. Ebbene le B.A.L. si sono sciolte nel 2003 ed i suoi esponenti di spicco non vanno più neanche allo stadio... pensa che uno dei suoi leader, Lenny Bottai, che pesava ai tempi delle B.a.l. pesava almeno 100 Kg è nel frattempo diventato il campione italiano superwelter di pugilato......
Molte delle cose che avete scritto, le avevo già espresse direttamente al Sig. Foschini, dato che sul sito pugliese di repubblica esiste l'indirizzo email a cui poter contattarlo (g.foschini@repubblica.it). Grazie per quello che stai facendo. Nicola
In realtà non mi era sfuggita. Poiché hanno commesso inesattezze su tutti i gruppi elencati (non sono sciolte solo le B.A.l., infatti...) ho evitato di personalizzare :-)
Grazie a Andrea F., inserite 29 foto inedite della stagione 1927/28 (compresa la Coppa Coni)!


6 gennaio 2011: la pagina di Roma/Catania in serata. On line le foto di Atletico Roma/Roma. A proposito, si può agevolmente notare quanto il sito ufficiale dell'Atletico Roma sia meglio di quello ufficiale della Roma, ma questa è una storia vecchia.
*
Un annuncio: "Buongiorno e buone feste, vorrei segnalarvi che domenica 9 gennaio alle ore 17.00 Giuseppe Manfridi porterà al Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma (via ostuni 8) lo spettacolo ROMA-LIVERPOOL 1-1 DEL 30 MAGGIO 1984, del progetto "Dieci Partite" nel quale ripercorreremo la storica partita della Roma. http://www.teatrobibliotecaquarticciolo.it/adon.pl?act=doc&doc=572".
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Oggi farò un riepilogo del periodo natalizio, inserendo quelle e-mail con fatti anche datati ma che debbono essere ricordati.
Iniziamo dai pastori sardi.
Cristiano: "onore ai 500 pastori sardi ai quali è stata negata la trasferta a Roma ...
scesi a civitavecchia volevano andare a roma a manifestare ma hanno trovato le fdo che li hanno neutralizzati - anche bruscamente - e non gli hanno consentito ne di prendere un pulmann (peraltro gia noleggiato) ne il treno!
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/12/28/foto/foto_porto_civitavecchia-10637546/1/?ref=HREC1-7
per la serie " estendere ciò che è stato sperimentato ".
L.S.: "ciao lorenzo, innanzi tutto auguri.
ho appena letto questo articolo http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_dicembre_28/civitavecchia-pastori-sardi-181153578118.shtml
e non ho potuto non pensare a te quando "prevedevi" che i metodi da stadio sarebbero stati esportati in tutti i settori della società. BUON ANNO".
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Poi c'è stata la farsa all'italiana di Lecce/Bari, che per ragioni storiche deve essere ricordata su questo sito:
Max: ''La tessera del tifoso permetterà a tutti i tifosi di partecipare alle partite senza alcuna restrizione, anche a quelle pericolose'' On. Roberto Maroni
Mercoledì 29 dicembre 2010: "Per motivi di sicurezza si disputera' a porte chiuse il derby Lecce-Bari in programma il prossimo 6 gennaio nel capoluogo
salentino. Lo ha deciso il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica riunito questa mattina nella prefettura di Lecce. "
Buona tessera del tifoso a voi tutti e viva l'Ita/g)lia!".
Il fatto è che i Prefetti sanno perfettamente che la TdT è assolutamente inutile e quin di raginano come non vi fosse. E' per questo che poi Maroni, vista la sua creatura completamente distrutta dalla decisione prefettizia ha ordinato di tornare indietro e riaprire le porte. La sostanza non cambia: alla tessera del tifoso ormai crede solo lui. Per i posteri, comunque, ecco qui in pdf l'ordinanza del Prefetto di Lecce che spiegava il perché delle porte chiuse e chiarisce qual è il modo di ragionare che ormai aleggia tra le forze dell'ordine (quello per il quale alcuna cosa accade se non c'è nessuno in giro: come dire che se tutti restassero in casa invece di andarsene in giro, per strada non ci sarebbero più reati e loro potrebbero stare tranquilli a leggere la Gazzetta dello Sport in ufficio!).
Ed ecco come è finita:
Derby Lecce-Bari
Ci sarà un agente ogni 10 spettatori
LECCE – Sarà un derby blindato, dopo tre provvedimenti diversi adottati per garantire l’ordine pubblico. Ma sarà un derby a porte aperte, sia pure con limitazioni per entrambe le tifoserie (ingresso consentito solo ai residenti in provincia di Lecce e ai baresi possessori della tessera del tifoso) e come ragionevolezza imponeva.

Lecce-Bari di domani pomeriggio allo stadio di via del Mare, derby che torna ad essere di serie A dopo dieci anni, potrebbe regalare allo sport pugliese una bella giornata da ricordare. Ci stanno provando anche le amministrazioni comunali delle due città. I loro massimi esponenti, Michele Emiliano e Paolo Perrone, domattina terranno una conferenza stampa per annunciare una mini-kermesse di rappresentative di rugby, basket e pallanuoto di Bari e Lecce sul terreno di gioco dove, a partire dalle 15, si affronteranno le due squadre di calcio.

Promuovere lo sport come strumento di aggregazione e crescita culturale: questo l’obiettivo dell’iniziativa, mentre sugli spalti saranno già affluite le tifoserie. Previsti almeno 13.000 spettatori stando alla prevendita dei biglietti: a Lecce sono stati staccati circa 9.000 tagliandi, ai quali ci sono da aggiungere poco meno di 4.000 abbonati; 1.400 i biglietti venduti per il settore ospiti, ma in tutto i sostenitori baresi dovrebbero essere 2.000.

I giorni di avvicinamento al derby sono stati travagliati sul piano dell’ordine pubblico, non certo su quello calcistico. Prima (22 dicembre) la decisione di far disputare la partita a porte aperte con determinate precauzioni, poi (28 dicembre) il vertice in prefettura a Lecce con la clamorosa decisione di far giocare a porte chiuse (contrariamente anche alle indicazioni del Casms). Quindi, a distanza di poche ore, l’intervento del ministro dell’Interno Roberto Maroni per rivedere il provvedimento e infine (3 gennaio) la decisione di aprire i cancelli con precise limitazioni.

Saranno poco meno di mille gli esponenti delle forze dell’ordine impegnati ad evitare qualunque contatto e incidenti tra le due tifoserie, dentro e fuori dello stadio, ai quali si aggiungeranno 280 steward del Lecce. I tifosi baresi saranno scortati per l’intero tragitto, con un ulteriore punto di controllo all’ingresso del capoluogo salentino; prevista anche la chiusura di alcune strade di accesso a Lecce dalla tarda mattinata sino alla sera, quando tutto dovrebbe essere finito.
Beh, in effetti con la TdT si doveva diminuire persino l'impiego degli agenti delle forze dell'ordine!
Riguardo i baresi, ecco qui una intervista al Parigino: http://tv.repubblica.it/copertina/ecco-perche-odiamo-la-tessera-del-tifoso/59178?video=&ref=HRER2-1

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Ma non c'è solo Lecce/Bari, c'è anche Benevento/Nocerina che contribuisce alla distruzione del calcio:
Nocerina, diggì Iovino a TLP: "Sconcertati dalla decisione del Prefetto"
30.12.2010 17.53 di Luca Esposito   per tuttolegapro.com
Clamoroso è dir poco: il posticipo di Prima Divisione B Nocerina-Benevento non è più serale, ma pomeridiano. In attesa che venga stabilito ufficialmente l’orario, il Prefetto di Salerno, Sabatino Marchione ha deciso che la partita, originariamente prevista per le 20,45 di lunedì 17 gennaio, debba essere anticipata di alcune ore, con la conseguenza che numerosi sostenitori potrebbero non essere presenti al “San Francesco”. Il motivo dell’ordinanza è da ricercare nei rischi esistenti per l’ordine pubblico: a disposizione dei tifosi sanniti ci sono comunque non più di 794 posti nel settore ospiti, a patto che i tifosi stessi siano muniti di Tessere. Amareggiato il direttore generale della Nocerina, Bruno Iovino, non tanto per i rischi riscontrati dagli organi di sicurezza, ma perché in prima istanza il Viminale non aveva opposto dubbi all’orario serale, e a diciotto giorni dalla partita bisogna riorganizzare il tutto. Lo sfogo del dg in esclusiva su TuttoLegaPro.com.
“Sono dispiaciuto per la decisione che ha preso il Prefetto di Salerno – ha commentato Iovino – Infatti fino a ieri sapevamo che la partita si doveva giocare in serata, e per motivi organizzativi cambierà qualcosa”.
È una sconfitta che ha subito anche il popolo rossonero?
“Sì, lo è, soprattutto per la gente di Nocera. I tifosi non possono pagare gli errori del passato: siamo nel terzo millennio. Anche la nostra tifoseria, con cinquemila Tessere sottoscritte, ha dimostrato di essersi adeguata ai cambiamenti. Io non riesco a capire come l’Osservatorio il 15 dicembre, e poi il Casms il 16, abbiano dato parere favorevole per la disputa della partita in serata; e come il Prefetto abbia comunicato solo ieri che non si poteva giocare di sera. Ciò è clamoroso: se fosse stato detto prima, ci saremmo potuti organizzare diversamente”.
Come vi riorganizzerete?
“Non sarà facile a circa una ventina di giorni dalla partita: speriamo solo nel buon senso da parte del prefetto, che è colui che può intervenire. Resta il rammarico perché la partita Cavese-Nocerina, che presenta anch’essa qualche rischio per l’ordine pubblico, si può giocare regolarmente domenica pomeriggio, mentre Nocerina-Benevento, che è comunque un altro derby, non si può giocare di sera pur essendo il nostro stadio a norma. La decisione del Prefetto penalizza i nocerini, i quali finora si sono sempre comportati in modo esemplare. Mi auguro solo che non accada quello che è successo ieri, quando il prefetto di Lecce ha imposto le porte chiuse al derby con il Bari”.
Chiudiamo con una domanda provocatoria: sarebbe stato meglio giocare di domenica?
“Forse sì, a questo punto era meglio che la partita si facesse domenica pomeriggio, anche per un aspetto di tipo economico”.
Cosa si aspetta dal Prefetto?
"Sono sicuro che alla fine prevarrà il buon senso. Non si può, lo ripeto, mortificare quei cinquemila nocerini che hanno sottoscritto la Tessera del Tifoso".
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Da Pisa: "Salve. innanzi tutto ribadisco i complimenti al tuo sito,continua cosi’ e non mollare mai,  chi ti scrive e’ un tifoso del Pisa,pisa che ormai vive nella cieca repressione perenne, se queste non leggi sono assurde a pisa peraltro in serie c diventano incredibili, ad oggi non abbiamo ancora fatto una trasferta libera per i nn tesserati, e ognuna di queste era a rischio zero, addirittura contro alcune non abbiamo mai giocato,addirittura storici gemellati,  siamo altresi’ primi nelle multe perche’ ogni tanto facciamo qualche gravissimo atto, cioe’ qualche coro ostile e qualche striscione, ma apparte il discorso personale, rimango allibito dinanzi alle parole del signor m. per lui va’ tutto bene cosi’ e ‘ bello, e rimango  ancora piu’ allibito dinanzi al fatto che nessun giornalista in faccia gli dica” ma cosa sta dicendo, ma dove vive sulla luna?quamndo poi giri pagina e ovunque leggi che la tessera e’ un flop (è che i giornalisti si limitano a raccogliere dichiarazioni e non fanno domande. C'hanno una paura della vita....).
Ora sorvolinamo sul degrado del calcio italiano evidente a tutti, sugli stadi piu’ vuoti, in una serie a avvincente peraltro, sorvoliamo sulla b oramai desertificata e sulla c morta, peraltro campionati un tempo bellissimi avvincenti e dove il tifo e la passione elevavano il mondo del calcio italiano, nessuno aveva questi campionati,e noi che vivevamo di calore colore e passione,un tempo esempio per tutti,  oggi viviamo nella depressione sportiva, anche chi vince non gioisce ma sorvoliamo anche su questo, e suil fatto che per andare allo stadio ci voglia l’esame del dna .
Ma io mi chiedo signor m, in un calcio gia da record negativi, la sua tessera va’ a colpire gli abbonati? , quindi sono aumentati o diminuiti? Risposta, sono nettamente diminuiti  in a, crollati in b , spariti in c , nei settori ospiti possono andare solo tesserati, e quindi domanda, i settori ospiti sono piu’ pieni o piu’ vuoti? Risposta, i settori ospiti vanno dal deserto tartaro al vuoto al massimo con poca gente in a, deserti in b, chiusi in c, e quindi di cosa sta parlando, che calcio vede? Di cosa parla? State uccidendo la passione, biglietti nominali biglietterie chiuse gabbie divieti, divieto strumento del tifo e ora la tessera stanno uccidendo il calcio italiano, lo diciamo noi, lo dice l’europa lo dice la uefa ,e se ancora tra tifosi mischiati non e’ successa la tragedia e’ solo per il buon senso dei tifosi.  e direi ottima prova a Genova grande!!! e’ cosi’ che si gestisce l’evento sportivo, chiudere gli stadi e’ l’unica cosa che sapete fare ridicoli!!!
p.s, queste due semplici domande al signor tessera perche’ non gliele fanno?
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Da Palermo: "leggiti sta pagliacciata fresca fresca di giornata http://www.ilpalermocalcio.it/it/1011/news_scheda.jsp?id=22283
sembra che a quanto pare zamparini stia aiutando economicamente l'amat trasporti..da decenni sul baratro del fallimento...mettici che zamparini vuole costruire lo stadio e ha problemi burocratici...tac..amat gratis per tutti per gli "amici" tesserati del palermo calcio ".
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Intervista di Lazionews a Maurizio Martucci:
Il ministero dell’Interno, sul suo sito, definisce la ‘Tessera del tifoso come ” una card dedicata a tutti i tifosi di calcio e rappresenta il segno della appartenenza; fornisce servizi e vantaggi per coloro che vanno allo stadio; vuole essere uno strumento di fidelizzazione fra i tifosi e le squadre. La tessera contribuisce ad aumentare gli standard di sicurezza all’interno dello stadio. In che modo secondo te dovrebbe aumentare gli standard di sicurezza?

In nessuno modo, assolutamente no. E lo sostengo sin da tempi non sospetti, prima che per disposizioni di ordine pubblico la nostra Tribuna Tevere venisse strozzata nel derby o si decidesse di giocare Lecce-Bari a porte chiuse. Una semplice carta ricaricabile, filtrata in Questura, non può risolvere il fenomeno degli atteggiamenti degenerativi che affligge gli stadi. Il proibizionismo e la ghettizzazione non servono a nulla. Serve una contro risposta sensata di tipo culturale, c’è bisogno di una spinta propositiva di cultura alta che coinvolga attivamente il mondo delle tifoserie nei processi del calcio, senza premere solo sulla repressione. Basta con la caccia alle streghe! E poi un’altra cosa: ad oggi praticamente nemmeno il 5% dei 132 club interessati al programma Tessera del Tifoso è riuscito a creare un progetto di fidelizzazione loyalty per il suo target: questi non sono capaci nemmeno a muoversi a livello di marketing! Retrocedendo dalla Serie B alla Lega Pro sei destinato al fallimento, a portare i libri in tribunale come il Gallipoli. Pensa se questi dirigenti si mettono a studiare misure di fidelizzazione commerciale! E oltretutto, a 4 mesi dell’introduzione, non è stata ancora consegnata a tutti i richiedenti! Insomma, ad oggi la Tessera del Tifoso è una carta dormiente: sinora ha generato solo denaro fresco nei circuiti al credito, immettendo in cambio moneta elettronica. Tutto qua. A me sembra poca cosa per un programma annunciato come salvifico e rivoluzionario ….

Il  Garante per la privacy su segnalazione di alcuni associazioni di consumatori ha aperto un’istruttoria sulla tessera del tifoso in particolare sul trattamento dei dati personali, sull’utilizzo della tecnologia inserita nel microchip, nonché sulla liceità dell’obbligo di acquisto di una carta prepagata per ottenere la tessera del tifoso, qual è la tua posizione in merito e ci sono novità in tal senso?
La mia è da sempre una posizione garantista, cioè in linea coi principi elementari che garantiscono libertà costituzionali, diritti e privacy. In giugno il Garante, interpellato dall’Osservatorio, aveva avallato lo schema tipo dei contratti Tessera del Tifoso. Poi però c’è stata una deregulation selvaggia ad effetto domino, nel senso che molti club hanno iniziato ad inserire clausole arbitrarie non richieste, formalizzando soprattutto l’accesso a un prodotto immesso da istituti finanziari di credito: ci si è limitati sempre allo stesso modulo, dando in automatico che un tifoso consenta il consenso dei dati personali al club e poi anche a Visa, Poste, Maestro o Mastercard. Vedremo cosa dirà il Garante, così come per il micro-chip: dove vanno a finire i dati tracciati?

La decisone del Prefetto di Lecce di fare svolgere a porte chiuse l’incontro del 6 gennaio tra la squadra salentina e Bari dimostra il fallimento della tessera del tifoso come misura deterrente per la violenza negli stadi, qual è il tuo pensiero al riguardo?
Che leggendo attentamente le linee guida del Programma Tessera del Tifoso, già quest’estate l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive aveva previsto in via cautelare situazioni al limite come questa. Quindi, nulla di nuovo! C’era da aspettarselo, anche perché nello scorso campionato Genoa-Milan si giocò a porte chiuse, nonostante i tifosi milanisti con tessera rossonera avessero regolarmente comprato i biglietti. Insomma, che la Tessera del Tifoso non sposta nulla in termini di sicurezza rispetto al biglietto nominativo è sotto gli occhi di tutti! Basta dirlo: l’accoltellato nel derby, le bombe carta di Juve-Fiorentina, i feriti di Salernitana-Verona…. Il problema è che, come per molte altre cose, in Italia manca sempre un po’ d’onestà intellettuale per riconoscere gli errori e l’informazione vive assoggettata….

Quali  sono principali  differenze tra la Tessera del Tifoso italiana e quelle già in uso nelle altre nazioni europee?
Una differenza sostanziale, a 360°: c’è un abisso culturale e di visione strategica rispetto allo strumento partorito dai nostri governanti. Te la faccio breve: all’estero non è obbligatoria ma facoltativa. Non limita la libera circolazione dei cittadini ma da semplicemente diritto all’acquisto in prelazione dei biglietti. Tutto qua. E poi rende il tifoso un soggetto attivo, inserito davvero nella vita del proprio club: pensa che i tifosi del Real Madrid con Tessera del Tifoso arrivano a votare in assemblea pure l’elezione del proprio presidente. Da noi siamo agli antipodi: strumento ghettizzante per i tifosi, diritti zero, ma soprattutto necessità su scala nazionale senza nemmeno una legge a sostenerla. Roba da terzo mondo, altro che paese civilizzato in linea con il resto d’Europa…

In sintesi, ritieni che la tessera del tifoso, così come attualmente concepita, sia solo ed esclusivamente un’operazione di marketing  dalla quale anche le banche (evidenti conflitti di’interessi tra i vertici della Federazione e  Istituti di credito ) traggono un profitto essendo di fatto carte di credito e/o revolving?
Non unicamente, nel senso che è questo e non solo. In sintesi, credo che la Tessera del Tifoso sia il frutto di una nomenclatura politica e manageriale retrograda, priva di due elementi fondamentali per effettuare scelte equilibrate in questo mondo: questa classe dirigente è priva di cultura del calcio e non conosce la storia del tifo. E come se si prelevasse un manager dalla borsa o dall’alta finanza chiedendogli di lavorare nel mondo delle automobili: un pesce fuor d’acqua! Ahimè, in Italia funziona così. Nonostante il calcio sia una delle prima industrie a livello nazionale…

In parlamento è stato presentato un disegno di legge che permette, tra l’altro, la possibilità di costruire nuovi stadi superando anche vincoli imposti dalle norme regionali,  secondo te è un modo per “finanziare indirettamente” i grandi costruttori che guarda caso sono soci e/o presidenti di società calcistiche?
Fughiamo dubbi: da tempo immemore quel disegno di legge ristagna nella 7^ Commissione permanente Sport della Camera dei Deputati. Praticamente è l’ennesima commedia all’italiana. Abbiamo stadi con una media di vecchiaia di ben 69 anni, ma te ne rendi conto? Da noi mica pensano a rifarli, a modernizzarli, a rendere sicura la permanenza del tifoso sugli spalti: nel 2009 il vicentino Eugenio Bortolon è morto cadendo dallo Stadio di Parma per una balaustra irregolare. Ecco: da noi aspettano l’esito della candidatura agli Europei del 2016 per votare la legge! No Europei? No legge, no nuovi stadi! Poi non meravigliamoci se siamo arrivati terzi su tre contendenti, alle spalle della Francia e pure della Turchia! Certo, costruire gli stadi è un grande business, vedremo però come ci si vorrà comportare con le cubature e con la conversione di terreni inedificabili. La partita è ancora tutta da giocare, come quella per le modifiche alla Tessera del Tifoso…

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Donata Bergamini: "Con tessera tifoso stadi vuoti"
"Mi fa male vedere che con la tessera del tifoso gli stadi si sono svuotati. Lo stadio è un momento di aggregazione". A dirlo è stata Donata Bergamini, sorella di Donato "Denis" Bergamini, il calciatore del Cosenza, di origine ferrarese, morto il 18 novembre 1989 a Roseto Capo Spulico, investito da un camion sulla statale 106 Ionica mentre era insieme alla fidanzata. La morte è stata archiviata come suicidio, ma la famiglia punta a far riaprire l'inchiesta sostenendo che Denis fu ucciso. "Ricordo che quando venivo a Cosenza a vedere Denis - ha detto Donata - era bellissimo vedere le bandiere, i colori, le famiglie unite allo stadio. Si trascorrevano due ore di gioia e vedevi la felicità dei bambini. Adesso, invece, è brutto vedere tutti questi stadi vuoti. Speriamo che tornino i tempi in cui si può andare a vedere la partita tutti insieme". Donata partecipa oggi, a Cosenza, al "Bergamini Day" che prevede una serie di iniziative con le quali Cosenza vuole ricordare il calciatore con una giornata commemorativa e di riflessione. La sorella di Denis, stamani, ha partecipato a due trasmissioni radiofoniche a Radio Ciroma di Cosenza e a Radio Libera Bisignano. Alle 18 parteciperà ad un dibattito nel salone del Comune di Cosenza. La giornata si concluderà stasera con uno spettacolo al teatro Morelli che si svilupperà sotto il segno dell'aggregazione e della raccolta fondi per aiutare l'associazione "Verità per Denis", costituita dai familiari di Bergamini ed alla quale hanno aderito 120 soci di varie parti d'Italia.
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In effetti i dati delle presenze parlano chiaro... ricordate il Maroni trionfante dopo la prima giornata di campionato in cui diceva che l'aumento dell'1% delle presenze era un successo dovuto alla tessera del tifoso? L'uomo ora tace e tacciono tutti. Solo noi, che allo stadio ci andiamo sul serio, non per ragioni di Stato, lo avevamo previsto:

Sempre sulle presenze negli stadi, un articolo di Sergio Mutolo su Calciopress:
I piccoli numeri del campionato di Serie A...
mercoledì 5 gennaio 2011 13.17
Il campionato di Serie A TIM riprende il 6 gennaio con le partite in programma per la 18a giornata. La sosta natalizia è stata l’occasione per una serie di riflessioni sull’opaco momento storico del calcio italiano.
L’elemento più significativo della crisi è rappresentato dalla diminuita affluenza negli stadi. Il ministro dell’Interno Maroni, a proposito della Tessera del tifoso, ha parlato di pubblico in aumento. Non si riesce a comprendere da quali fonti abbia ricavato questo dato. Il bilancio sul numero degli spettatori, viceversa, presenta un saldo fortemente negativo. Gli stadi sono semivuoti. Il calo rispetto alla scorsa stagione è rilevante.
Il sito web ufficiale della Lega Serie A TIM non riporta alcun dato statistico aggiornato, nonostante siano state già disputate diciassette partite di campionato. Già su questo aspetto ci sarebbe parecchio da dire. I dati sono stati tratti pertanto dal sito web specializzato stadiopostcards.com, che da anni fa stato in materia. Mancano quelli relativi al Cagliari, che pertanto è stato escluso da ogni computo analitico.
I numeri si riferiscono a un totale di 159 partite. Le presenze totali sono state 3.786.154, corrispondenti a una media generale per gara pari a 23.218 spettatori  La partita più vista è stata Inter-Milan (80.018), quella meno vista Brescia-Genoa (3.552).
La classifica delle prime cinque posizioni, calcolata sulla media/gara, è la seguente:
1. Inter 63.770
2. Milan 47.700
3. Napoli 41.365
4. Lazio 31.667
5. Roma 31.144
Questa invece la classifica delle ultime tre posizioni:
17. Chievo 11.684
18. Brescia 8.219
19. Lecce 8.032
Sinteticamente si rileva che solo un club ha una media/gara superiore a 60mila spettatori (Inter, 63.770), due si attestano tra 40mila e 50mila presenze (Milan, 47.700 e Napoli, 41.365) e due poco sopra 30mila (Lazio 31.667 e Roma 31.144). In sei hanno un’affluenza compresa tra 20mila e 30mila unità (Bari, Fiorentina, Genoa, Juventus, Palermo e Sampdoria), mentre altre sei si collocano tra 10mila e 20mila (Bologna, Catania, Cesena, Chievo, Parma e Udinese)  Due società totalizzano una media inferiore alle 10mila unità (Brescia 8.219 e Lecce 8.032).
Il confronto con la scorsa stagione è impietoso, considerato che la media/gara nel 2009-2010 (già modesta) fu pari a 25.570 spettatori (contro 23.219 del 2010-2011) Solo in sette hanno ottenuto un incremento percentuale delle presenze: le tre neopromosse dalla serie B (Brescia +110%, Cesena +36% e Lecce +2,5%), l’Inter (+13,5%), il Milan (+11,5%), il Palermo (+5%) e il Napoli (+ 1,5%). Per tutte le altre il segno è largamente negativo. Un vero crollo per la Roma (-24%). Male Catania e Fiorentina (-19,5%). Brutto anche il risultato del Parma (-16%).
MEDIA SPETTATORI SERIE A: DIFFERENZA PERCENTUALE RISPETTO ALLA PASSATA STAGIONE
1) BRESCIA da 3.940 a 8.298 (+ 110%)
2) CESENA da 11.272 a 15.404 (+ 36.5%)
3) INTER da 56.195 a 63.770 (+ 13.5%)
4) MILAN da 42.809 a 47.700 (+ 11.5%)
5) PALERMO da 25.017 a 26.302 (+ 5%)
6) LECCE da 7.842 a 8.032 (+ 2.5%)
7) NAPOLI da 40.797 a 41.365 (+ 1.5%)
8 ) CHIEVO da 11.922 a 11.684 (- 2%)
9) BOLOGNA da 19.470 a 19.102 (- 2%)
10) JUVENTUS da 22.924 a 21.696 (- 5.5%)
11) GENOA da 27.007 a 23.980 (- 11%)
12) SAMPDORIA da 25.240 a 22.285 (- 11.5%)
13) BARI da 25.391 a 22.166 (-12.5%)
14) LAZIO da 36.154 a 31.677 (- 12.5%)
15) UDINESE da 17.356 a 15.131 (- 13%)
16) PARMA da 17.061 a 14.310 (- 16%)
17) FIORENTINA da 27.428 a 22.110 (- 19.5%)
18) CATANIA da 15.342 a 12.377 (- 19.5%)
19) ROMA da 40.975 a 31.144 (- 24%)
MEDIA SPETTATORI SERIE A: DIFFERENZA RISPETTO ALLA PASSATA STAGIONE (IN VALORI ASSOLUTI)
1) INTER + 7.575
2) MILAN + 4.891
3) BRESCIA + 4.358
4) CESENA + 4.132
5) PALERMO + 1.285
6) NAPOLI + 568
7) LECCE + 190
8 ) CHIEVO -238
9) BOLOGNA – 368
10) JUVENTUS – 1.228
11) UDINESE – 2.225
12) PARMA – 2.751
13) SAMPDORIA – 2.955
14) CATANIA – 2.965
15) GENOA – 3.027
16) BARI – 3.225
17) LAZIO – 4.477
18) FIORENTINA – 5.318
19) ROMA – 9.831
TOTALE MEDIA 2010-2011: 23.812 (25.570 nel 2009-2010)
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Da un forum:
"Ciao ragazzi, inizio il tutto con una parola: aiutatemi!! Sono un tifoso degli azzurri da più di una vita e per ragioni di lavoro abito a milano ma ho la residenza a Napoli!!! Non ho la tessera del tifoso...il 31 dicembre scendo a Napoli per il capodanno...c'è la possibilità di farmi la tessera per poi vedermi il magico Napoli?? A Milano esiste solo un ufficio postale che me la può fare ma non hanno i codici....cosi mi hanno detto!!! Ragazzi vi ringrazio anticipatamente e FORZA NAPOLI!!!!
Le risposte:
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Da Varese, alcuni pollaccioni che credevano alle bugie di Stato:
"Egregio Direttore
le scrivo per avere delucidazioni e non per polemizzare, mi spiace  forse, per una cosa  che sembra  futile... Volevamo andare  allo stadio di San Siro (siamo un gruppo di amici con relativi figli minori, in tutto otto persone) per vedere la partita di calcio Inter-Napoli ( in tribuna Arancio)
Siamo residenti e nativi a Varese (Lombardia) abbiamo tutti  la tessera del tifoso biancorossa del Varese (come da disposizioni del ministero dell’interno) ma, con estrema sorpresa, i biglietti posti in prevendita presso la banca preposta non ci vengono venduti nonostante la tessera.
Come sempre una cattiva interpretazione in forma restrittiva della legge (quale legge?) non permette l’accesso allo stadio a semplici cittadini che diligentemente si attengono ad essa e la rispettano rigorosamente.
Non credo che nelle disposizioni, venga previsto il possesso di più tessere del tifoso per poter accedere a tutti gli stadi.
Premetto, inoltre, non siamo degli ultrà, abbiamo la fedina penale  pulita, non ci sogneremmo mai  di andare allo stadio per creare caos e confusione, ma siamo degli sportivi a cui piace praticare sport e qualche volta prendersi qualche piacevole svago con i propri figli, se è lecito.
Pertanto vi chiedo d’intervenire in merito dando eventuali chiarimenti non solo a noi ma, credo, anche ad altri cittadini a cui viene leso un piccolo diritto, altrimenti , avere la tessera è come sempre aver pagato un semplice e caro balzello di 10 Euro".
Ihihihihihihihhhh!!!
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Da Catania riportiamo le famiglie allo stadio:
Io tifoso giallorosso catanese impossibilitato a venire a Roma
(LaRoma.net) - Le contraddizioni legate alla tessera del tifoso si arricchiscono di una nuova pagina. E' il caso di  un tifoso giallorosso che vive la sua passione dalla lontana Catania e che domenica prossima aveva messo in programma una gita nella Capitale soprattutto per assistere alla partita di campionato Roma-Catania. Gara che invece non potrà vedere allo stadio per colpa di un provvedimento che di fatto gli impedisce l'acquisto del tagliando... a meno che non sottoscriva la tessera del tifoso. Per la serie "Riportiamo le famiglie allo stadio" riportiamo l'email che spiega nel dettaglio il suo caso.
"Sono un tifoso della Roma e vivo in provincia di Catania. Da tanto tempo non vedo una partita all'Olimpico così mi era venuta in mente l'idea di venire a vedere la partita contro i rossoazzurri.
Ho dato un'occhiata al sito della Roma per avere le informazioni sui biglietti della partita dell'epifania e, ovvviamente, la vendita è vietata per chi è residente in Sicilia a meno che non si è in possesso della tessera del tifoso....del Catania (che non è mia intenzione di sottoscrivere visto che io sono un tifoso della Roma...).
Ringrazio sentitamente chi mi ha di fatto proibito di poter vedere la partita della mia squadra.
Non posso di certo portare la residenza a Roma per vedere una volta ogni tanto la mia squadra del cuore all''Olimpico, nè è pensabile che una squadra abbia tifosi solo nella regione d'appartenenza...
Vorrei tanto che qualcuno mi desse una risposta sensata sulle motivazioni che hanno portato ad un provvedimento inutile, che serve solo a far allontanare le persone dagli stadi e a privare chi, come me, vive la passione per la propria squadra da lontano e non può liberamente  decidere quando andare a vedere una partita...".
Sempre da LaRoma.net, l'atto secondo di Roma/Catania:
"Salve, mi chiamo Nino e vivo a Castellamare del Golfo in provincia di Trapani. Per motivi economici, logistici e di studio non posso  venire spesso allo stadio Olimpico. Così durante l'anno metto da parte qualche soldo per andare a vedere la MIA amata Roma. In questo campionato avevo deciso di venire a vedere Roma-Catania,  ma per un provvedimento a dir poco osceno sono costretto a restare a casa perchè la vendita dei tagliandi è vietata ai residenti della regione Sicilia. Io vivo a ben 305 km da Catania e per il solo fatto di essere siciliano e di non possedere la tessera del tifoso sono costretto a tifare da casa. Questa tessera, secondo me, sta solo creando problemi, sta allontanando la gente dagli stadi e ci sta privando della nostra più grande passione.
Altro aneddoto, per la partita Palermo-Roma sono sempre andato a vedere la partita nel settore ospiti, ma quest'anno non mi è stato possibile. Ho dovuto pagare 90 euro un biglietto di Tribuna per restare in silenzio e subire gli sfottò dei palermitani. Questo è ingiusto e liberticida. Non si può tesserare una fede, la Roma è nostra... del popolo, di chi soffre e gioisce per questi colori. La Roma è di quella gente che da anni tiene alti i valori di una Curva Sud orgoglio di Roma. Vedere la nostra curva senza bandieroni, fumogeni e coreografie è deprimente. Vedere il settore ospiti vuoto è frustante. On. Maroni Lei sta distruggendo la nostra passione più grande".
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Ansaldo su "La Stampa" non va lontano dal vero:"Un problema sottaciuto ma concreto è che stanno togliendo la voglia di andare alla partita con l’accumulo di norme sulla sicurezza. La persona perbene si sente trattata non come il cliente che ha acquistato (a prezzi alti) una merce ma come il probabile farabutto che deve complicarsi la vita per prenotare il biglietto spesso senza sapere dove farlo, schedarsi, sottoporsi a controlli preventivi e alle code ai botteghini e ai tornelli. Chiedendosi poi la ragione per cui ha dovuto consegnare l’ombrello e gettare la bottiglietta con l’acqua minerale mentre scoppiano petardi e bombe carta. Andare allo stadio è diventata una fatica. Schiacciare il telecomando invece è un clic".A questo commento aggiungerei solo che, in buona parte, solo le tifoserie di curva, pur non rinnovando l'abbonamento, hanno continuato ad acquistare i biglietti - proprio perché più fedeli e geneticamente resistenti alla repressione. Quando anche questo tipo di tifosi si sarà stancato, gli stadi saranno ancora più vuoti, con buona pace di Osservatori e Comitati. Non è un caso che si cerchi di riempire la Tribuna Tevere per il derby con militari e poliziotti: chi ha la mia età dircorda assai bene gli stadi dell'ex Germania Est, dove sugli ordinatissimi spalti sedevano praticamente solo persone in divisa!
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Veniamo quindi al Derby di Coppa Italia:
"Ciao Lorenzo, saprai sicuramente le limitazioni che ci colpiranno di nuovo il 19 Gennaio per il Derby Capitolino, atroci!
Gli under 16 allo stadio in tevere insieme ai nocs, la cia, il kgb, i ris e tutti gli altri enti militari e para-culo-militari che SFACCIATAMENTE prenderanno il NOSTRO posto in Tribuna Tevere.
Dimmi una cosa,  porteresti tuo figlio di 13, 14, o altri anni (fino a 16) allo stadio di Roma una sera di Gennaio alle 21 col freddo che fa?
Si per dargli il colpo di grazia per una bella polmonite!
Però se si tratta del derby di milano allora cambia tutto, entrano in primis 80.000 spettatori TIFOSI, poi a seguire striscioni, striscioni offensivi, torce, fumogeni ed altro ancora.
Ovviamente per Maroni il derby di milano è il fiore all'occhiello del panorama calcistico italiano e non solo. Fanno la loro bella figura davanti a tutti.
Da esempio per tutti e allora prego ultras, vi dò il permesso di far entrare ciò che volete, tanto abbiamo il nostro accordo che voi non ci date problemi e io vi do carta bianca per tutto.
Il premier ha il suo giocattolino rossonero con lo scudetto già prenotato con i suoi tifosi tutti fedelmente tesserati (forse anche xxx, xxxxx e xxxxx l'avranno fatta).
E a noi ci puniscono, noi, i cattivi d'italia che facciamo male all'industria calcio, che non la pensiamo come loro e i loro sudditi, in punizione! Noi che facciamo multare la società per lancio assiduo di petardi e torce in campo ogni partita, noi che siamo la causa di partite a porte chiuse e di saccheggi autostradali (però ai caselli come paghiamo!!!  i 20.000 di Verona 16-5-2010 quanto hanno fruttato ai loro casellanti!).
Al derby stadio semi- vuoto, spalti indegnamente grigi e sciapi, avari di tutto ciò che rendeva il nostro Derby il più grintoso e focoso di tutti.
Adesso ve ne state puniti e in silenzio anzi vi decimiamo, vi spazziamo via, vi diffidiamo piano piano tutti quanti, anche per episodi accaduti mesi prima, ad agosto, magari trà un pò arriveranno i  daspo per partite del flaminio!
Comunque anche la A.S.Roma c'entra. Forse erano stufi di pagare multe..
Forse al nuovo acquirente  devono presentare il pacchetto A.S. Roma pulito, cioè senza rogne (noi), e infatti stanno pulendo la tifoseria giallorossa perchè vogliono al massimo che si fischi dentro lo stadio.
Così chi compra la Roma (che affare) arriverà e troverà una bella curva che non darà più problemi e farà e avallerà senza contestare tutto ciò che la società  dirà o "comanderà".
Un pò lungo lo sò, ma detto tra noi ci rosico parecchio.
Bene, ti saluto Germano".
Sempre sul derby di Coppa Italia, Marco mi segnala le modalità di vendita dei biglietti, aggiungendo la frase "Boicottiamo il derby del celerino!":
TIM CUP 2010/2011
OTTAVI DI FINALE
GARA A.S. ROMA – S.S. LAZIO DEL 19 GENNAIO 2011 – ORE 20.45
A.S.  ROMA, a seguito delle misure organizzative adottate dall’Osservatorio Nazionale
sulle Manifestazioni Sportive, e a meno di eventuali ulteriori disposizioni, rende note le
informazioni relative alla vendita dei tagliandi per la gara unica valevole per l’accesso ai
Quarti di Finale della TIM CUP 2010/2011 A.S. ROMA-S.S. LAZIO.
PREZZI (inclusi diritti di prevendita)
* Per i nati dal 1997 (compreso).
** Per i nati fino al 1950 (compreso).
*** Emissione riservata esclusivamente c/o gli A.S. Roma Store.
**** Prevendita riservata esclusivamente c/o gli A.S. Roma Store.
***** Prevendita riservata ai tifosi della S.S. Lazio esclusivamente c/o i propri LAZIO STYLE e le Ricevitorie
LIS  Lottomatica abilitate S.S. LAZIO (www.listicket.it). Per le modalità di vendita consultare il sito
www.sslazio.it.
(1) In relazione alla Determinazione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive n. 52 del 23
dicembre  2010 che ha inteso caratterizzare questa gara come “Il Derby della legalità”, l’intera Tribuna
Tevere verrà destinata ad ospitare i ragazzi Under 16 delle Scuole Calcio e Polisportive AS ROMA e SS LAZIO
ed altre particolari categorie individuate (esempio: appartenenti alle FF.AA. e FF.OO., volontari e
diversamente abili).
Pertanto per questa gara i tagliandi della Tribuna Tevere non saranno posti in vendita al pubblico.
Posso quindi chiedere alle istituzioni se il Signor Spaccarotella può quindi accomodarsi in Tribuna Tevere al mio posto?
I prezzi sono di 10 euro per la Curva (Sud o Nord) e di 15 euro per i Distinti (Sud o Nord). Non è possibile per i tifosi storicamente presenti in Tribuna Tevere andare nel proprio settore pagando un prezzo intermedio: o spendono 75 euri per andare in Monte Mario o se ne vanno in settori da cui non si vede nulla in mezzo ai facinorosi delle curve. Tutto questo anche avendo la tessera del tifoso, che - spero - dopo questa ennesima cosa ridicola venga da loro disdetta, giacché errare è umano, perseverare è diabolico!
*
La notizia del giorno: "Dopo la comparsa di una ignobile scritta (vedi foto sotto) nell'imminenza del derby della legalità, l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha deciso di consentire la vendita di bombolette spray solo ai possessori della Tessera del Carrozziere, da rilasciarsi con il nulla osta della Questura. Protestano i milanisti, da sempre utilizzatori di bombolette spray per i loro striscioni. Oltre a ciò, per garantire la migliore tenuta dell'ordine pubblico, il Prefetto di Roma su conforme suggerimento del CASSMSMMSSSS e dell'O.N.M.S. ha stabilito l'abbattimento di tutti i muri di Roma".
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Regolarmente, ricevo e-mail da tifosi stranieri che mi chiedono come acquistare biglietti per partite di cartello, in special modo per i derby.
Ad esempio, questa e-mail mi è appena arrivata: "Boun giorno, Vorrei fare una domanda. Io e la mia amicha vogliamo vedere la partita di calcio tra Roma e Lazio (il 13 Marzo 2011), ma dobbiamo partire da Croazia. Come potremmo comprare i biglietti e tenere (assicurare ) i posti? e` questo incluso nel prezzo dei biglietti? Cordialmenti saluti, Palmina Piplovic?".
La risposta non poteva che essere questa:
"Ciao Palmina, domanda difficile. In Italia è molto difficile andare allo stadio e, per un derby, è quasi impossibile prevedere cosa deciderà l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive con così tanto anticipo. Ad esempio, per il derby di Coppa Italia del 19 gennaio, hanno disposto che la Tribuna Tevere sia concessa solo ai minori di 16 anni e alle forze dell'ordine. E' quindi necessario informarsi sul sito dell'A.S. Roma pochi giorni prima dell'evento, perché non è possibile programmare nulla in anticipo".
Auspicando che l'intelligence e i berizzaini non subdolino una invasione di hooligans croati su Roma a seguito di questa e-mail direi che il calcio italiano ha una bella immagine all'estero!
A proposito di berizzate, vi avevo detto che avrei inserito i vostri commenti di accompagno all'articolo che ho commentato il 4 gennaio di Berizzi e Foschini:
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Sampdoria/Roma, info biglietti:
L' A.S. Roma ha comunicato, tramite il suo portale, le modalità e i prezzi per acquistare i biglietti per Sampdoria-Roma, gara che si disputerà allo Stadio Marassi di Genova domenica 9 gennaio, alle ore 12.30.
PREVENDITA BIGLIETTI
Dalle ore 10.00 di martedì 4, fino alle ore 19.00 di sabato 8 gennaio 2011.
PUNTI VENDITA
Ricevitorie della rete di vendita LIS LOTTOMATICA – “biglietteria calcio ospiti” presenti sul territorio nazionale e consultabili sul sito: http://www.listicket.it/
PREZZO
€ 28,00 - Settore Ospiti Superiore (settori TL5 – OL3)
€ 28,00 - Settore Ospiti Inferiore (settore PL5)
MODALITA’ DI ACQUISTO:
I tagliandi del SETTORE OSPITI SUPERIORE (settori TL5 - OL3) saranno  acquistabili esclusivamente con le seguenti modalità:
- Dai possessori di Tessera del Tifoso “AS ROMA CLUB PRIVILEGE”,  esibendo all’operatore la Tessera stessa;
- Dai possessori di Abbonamenti AS ROMA per l’attuale stagione  calcistica che non hanno ancora ottenuto la materiale consegna  della Tessera “PRIVILEGE”, esibendo all’operatore l’Abbonamento  accompagnato dal documento di riconoscimento;
- Da coloro che hanno richiesto il rilascio della Tessera “PRIVILEGE” e  non anche l’Abbonamento, esibendo all’operatore la ricevuta della  richiesta stessa, accompagnata dal documento di riconoscimento,  sempre che risultino esenti da motivi ostativi per l’acquisto del titolo.
I tagliandi del SETTORE OSPITI INFERIORE (settore PL5) saranno  acquistabili in vendita libera previa presentazione di un valido documento  di riconoscimento.
Sintetizzando: i tifosi buoni al piano di sopra, quelli cattivi al piano di sotto. Sotto si tifa, sopra non si tifa. Che tu abbia o no la TdT scegli tranquillamente in quale dei due settori andare. Non serve alcuna minaccia, come piacerebbe a dei grandi giornalisti di inchiesta come Paolo Berizzi.
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Iniziativa di solidarietà che mi è stato chiesto di segnalare:
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Per finire, come sapete faccio parte di MyRoma, di cui sono consigliere e responsabile del Dipartimento per la Tradizione.
In questo senso, si riprende una idea già portata avanti gli anni scorsi, all'epoca della Diadora:
http://www.myroma.it/dip-per-la-tradizione/185-oro-e-porpora-i-nostri-colori-ripartiamo-da-qui.html
Sempre in ordine alle attività di mia Roma, ecco l'incredibile burocrazia che a volte fa fare volantinaggi senza autorizzazioni!
http://www.myroma.it/myroma-informa/187-stand-myroma-annullato-anche-le-istituzioni-devono-fare-la-loro-parte.html
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La squadra di calcio dei Paesi Baschi è considerata la squadra nazionale della regione dei Paesi Baschi. E’ formata da giocatori selezionati dal Paese Comunità autonoma basca, tra Navarra e Paesi Baschi del Nord in Francia. La squadra ha una variètà di nomi tra cui Euskal Herriko Selekzioa, Selección de Euskadi, Euskal Selekzioa, basco Euskadi XI e XI.
La squadra di calcio dei Paesi Baschi non è riconosciuta dalla FIFA o UEFA e quindi gioca solo partite amichevoli. I giocatori che hanno rappresentato il team in passato, sono  francesi e spagnoli come Bixente Lizarazu, Didier Deschamps, Iván Campo e Fernando Llorente.
Il 29 dicembre ha giocato contro il Venezuela (video da vedere):
http://www.youtube.com/watch?v=9aTBV9wjBXw
http://www.youtube.com/watch?v=hyFGqwUPVLY
http://www.youtube.com/watch?v=-ia4-iJjMys


5 gennaio 2011: sono talmente tante le questioni che è persino difficile decidere da dove iniziare.
Credo sia però indispensabile cominciare da un articolo che ho avuto modo di leggere su Repubblica e che in tantissimi mi avete segnalato.
Siamo in effetti di fronte a una leggenda vivente, Paolo Berizzi. Laureato in filosofia, bergamasco 36enne, è già incappato in inchieste bufala prontamente smascherate, anche da questo sito.
Una volta, nel 2006, si inventò di sana pianta, nell'imminenza dei mondiali, una riunione a Braunau, città natale di Hitler, ove si sarebbero dati appuntamento gli hooligans di tutte le nazioni per "incendiare i Mondiali". Nulla di quanto da lui narrato - aveva avuto persino la fortuna di partecipare a quell'incontro! - si è ovviamente avverato, se non altro perché ho scoperto che quella riunione non vi era ovviamente mai stata e che lo stesso aveva rielaborato un pezzo scritto qualche tempo prima su una rivista (tedesca, se non ricordo male) che riguardava esclusivamente i movimenti di estrema destra tedeschi e che nulla aveva a che fare con il calcio.
In questa pagina (aggiornamenti del 22 e del 23 marzo 2006, vi renderete conto della autentiche panzane scritte.
E' assolutamente evidente che qualsiasi tipo di inchiesta che Paolo Berizzi dovesse svolgere da qui al 2100 dovrebbe essere automaticamente soggetta al beneficio dell'inventario. A lui si aggiunge, quale cofirmatario dell'articolo, Giuliano Foschini, in ordine al quale altri tifosi - e non solo - hanno avuto da ridire sulla correttezza delle informazioni rese: http://www.pianetabiancorosso.it/giocatori-allenatore-societa-e-partite/per-il-giornalista-di-repubblica-giuliano-foschini/
Del resto basta farsi un giro su Google per capire di cosa stiamo parlando.
Comunque sia ecco qui l'articolo che il nostro prode, insieme al Foschini, ha scritto il 31 dicembre 2010, per salutare nel migliore dei modo l'anno nuovo:
La nuova strategia degli ultrà
per cancellare la tessera del tifoso
Così le curve si coalizzano per far fallire la legge Maroni. 
Le intimidazioni a chi non segue la linea dura, i divieti aggirati
di PAOLO BERIZZI e GIULIANO FOSCHINI
"Tesserato infame dichiarato". "Abbonato servo dello Stato". Con questi slogan sinistri - una specie di mantra vergato a spray sui muri degli stadi, sugli striscioni esposti in curva, e diffuso sui blog attraverso il passaparola incessante delle tifoserie - gli ultrà italiani hanno dichiarato guerra allo Stato (esagerati! Guerra allo Stato! BOOOOM! E allora gli studenti che manifestano contro la legge Gelmini? E i cassaintegrati sulla gru? I tifosi ultrà, son0 o0 non sono cittadini italiani? Hanno il diritto di protestare?). La loro è una guerra silenziosa. Combattuta, fino a ora, nella penombra. Il tempo della contestazione sembra però scaduto. Nelle curve si parla da settimane di una fase due, di azioni dimostrative e violente (sarebbe interessante sapere come fanno a sapere una cosa del genere, che è una panzana megagalattica!). È da leggersi in questo senso la decisione della prefettura di Lecce di far giocare il derby di Puglia, Lecce-Bari a porte chiuse: la paura erano gli scontri tra le due tifoserie. Così come a Milano c'è grande tensione per la partita di mercoledì 6 gennaio (alle 20.30) con il Napoli, con il gruppo organizzato dei Mastiffs pronto a invadere San Siro con e senza tessere. L'obiettivo di questa guerra ultrà (perché "guerra"? Semmai è una protesta) è l'abolizione della tessera del tifoso, la "fidelizzazione" del popolo degli stadi introdotta dal ministro degli Interni Roberto Maroni per avere una schedatura precisa degli spettatori che assistono alle partite di calcio: si tratta di un passpartout - contenente i dati anagrafici - obbligatorio per chi vuole vedere la partita in trasferta (non è vero, è obbligatorio per andare nel settore ospiti, anzi ormai non si capisce nemmeneo più per che cosa è obbligatoria) e per chi ha sottoscritto l'abbonamento per gli incontri casalinghi. Sono circa 600mila quelle sottoscritte. "Un successo" dicono al Viminale, "che porta più sicurezza e più gente allo stadio". Ma non è del tutto vero. Le presenze sono calate quest'anno mediamente di 1.500 unità, circa il 6 per cento. E soprattutto per decine di migliaia di tifosi ribelli la tessera è come se non esistesse: non ce l'hanno, ma loro allo stadio vanno comunque. In casa e in trasferta (e vorrei vedere! Non esiste alcuna legge che mi impedisca di andare allo stadio senza tessera del tifoso!).

Ma allora che cosa sta succedendo negli stadi dopo il varo della tessera del tifoso? Come è possibile che i tifosi più estremisti riescano a dribblare i divieti imposti dalla schedatura e ad accedere ugualmente agli impianti (i disinformati articolisti non capiscono che non vengono aggirati i divieti. I divieti vengono sostanzialmente rispettati: se serve la TdT per andare nel settore ospiti, allora non vado nel settore ospit. E' tanto semplice. Ciò che la legge non vieta è lecito, difficile che un filosofo possa capirlo, ma è così)? Domande che evocano un dubbio fondamentale: visto che i prefetti sono costretti a far giocare le partite a porte chiuse, la tessera del tifoso è fallita?

Come promesso già dalla fine del campionato scorso, e come annunciato quest'estate a colpi di bombe carta dagli ultrà atalantini nell'agguato a Maroni alla Berghem Fest leghista di Alzano Lombardo, la maggior parte degli ultrà italiani stanno boicottando la tessera. Con un unico "cartello" - in grado persino di sotterrare per l'occasione rivalità storiche come addirittura quelle tra Lazio e Roma, Palermo e Catania, Bari e Napoli, Atalanta e Brescia - stanno mettendo in pratica ogni domenica la loro forma di "resistenza" spontanea ma quasi sempre organizzata.

LE REGOLE AGGIRATE
Gli ultrà la tessera non l'hanno fatta. Ma nonostante questo provano - e riescono - a entrare allo stadio tutte le domeniche: comprano i biglietti non di curva e si mischiano nelle tifoserie avversarie. Roma-Milan, partita ad altissimo rischio prima delle feste natalizie, è stata aperta anche a chi non aveva la tessera proprio perché la polizia temeva azioni di violenza da parte degli ultrà giallorossi, se non fossero entrati a San Siro. D'accordo con le altre tifoserie, inoltre, i gruppi organizzati hanno cominciato un'attività "deterrente". Nel lessico curvaiolo deterrenza sta per botte. Anche chi ha la tessera, non deve andare nel settore ospiti (questa è un'altra panzana!). Deve andare in altri settori e mischiarsi con i tifosi di casa. "Devono avere paura" dicono. Ecco alcuni esempi di trasferte "in contromano". Ottocento genoani a Udine; 200 bresciani a Lecce; 500 doriani a Torino; 100 fiorentini a Genova; 500 juventini a Milano; 700 novaresi a Torino; 100 padovani a Siena; 300 carrarini a Poggibonsi; 400 cesenati a Roma; bolognesi e parmensi all'esterno dello stadio Cibali di Catania; 50 udinesi e 50 leccesi a Milano (già, però tutti senza tessera, tra loro non c'erano tesserati obbligati a mischiarsi con i tifosi di casa.... Peraltro dovrebbe essere nota la ritrosia del non tesserato a mischiarsi con il tesserato...).

Fino a oggi gli ultrà hanno scelto quella che i capi tifoseria chiamano linea "soft". Ma ora - ammette uno dei leader riconosciuti dell'ala più dura della tifoseria del Napoli (che vengono a dirlo, loro che non parlano neanche con il loro padre, a Berizzi e Foschini)- non "garantiamo più che allo stadio non accada nulla". Non si tratta di un generico manifesto politico. Si tratta di un piano ben organizzato a tavolino (qui rasentiamo la follia visto che non c'è mai stato un accordo tra le tifoserie, il cui unico elemento di concordia era l'avversità alla TdT), tra luglio e settembre, quando oltre 60 tifoserie si sono riunite prima a Catania e poi in provincia di Roma. Unico obiettivo dei due incontri: far fallire la tessera del tifoso. Per aggirare i paletti imposti dalle Prefetture e dall'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, gli ultrà acquistano, anche con largo anticipo, biglietti di altri settori (non è vietato. Quando lo è, non vengono acquistati). "Ognuno si organizza come vuole - spiega Claudio Galimberti detto "Bocia", capo degli ultrà della curva Nord atalantina sottoposto a Daspo - si parte in trasferta con mezzi propri e si acquistano biglietti di altri settori. Per questo spesso ci si trova in mezzo ai tifosi avversari. È una situazione molto delicata".

Una situazione che preoccupa anche gli analisti. "I problemi ci sono" ammette Maurizio Marinelli, direttore del centro studi sulla sicurezza pubblica della polizia di Stato, uno dei massimi esperti in Italia di ultrà e di ordine pubblico negli stadi. "L'allarme arriva dal fatto che sempre più spesso ci troviamo di fronte a tifosi senza tessera che, in trasferta, comprano i biglietti e si schierano in mezzo ai tifosi di casa, con altro rischio scontri. Per il momento è andato tutto abbastanza liscio, ma qualcosa bisognerà fare". Cosa? "Primo: fino a oggi, e in certi casi ancora oggi, vedi i serbi a Genova, gli ultrà venivano concentrati in un settore. Questo li rendeva più forti poiché compatti. Se invece questa forza della massa la spezzetti, la sparpagli, si frammenta, diventa più debole e più controllabile da parte di stewart e forze dell'ordine. Secondo: le curve sono cambiate. Tra Daspo e arresti c'è stato un ricambio dei capi. Le figure di riferimento che c'erano prima oggi non ci sono più. È tutto più liquido, più confuso. Terzo: se non ammoderniamo gli stadi, se non li facciamo più piccoli, più sicuri e di proprietà dei club, non abbiamo fatto niente".

COME CAMBIA LA GEOGRAFIA DEL TIFO
Come sta cambiando il mondo ultrà? E con quali conseguenze? Le prove che la strategia sta sconvolgendo (pericolosamente) le abitudini dei tifosi, aggiornando la geografia del tifo, gli spostamenti, i viaggi, gli orari, la composizione dei settori, si stanno moltiplicando domenica dopo domenica. Per capire la portata del fenomeno basta guardare i settori ospiti, quelli appannaggio di chi ha la tessera, in una qualsiasi partita di serie A. La Lega calcio dice di non essere in possesso di dati ufficiali sulle presenze dei supporter che seguono la propria squadra in trasferta. Ma ci sono esempi eloquenti. Durante Bari-Cagliari nello spicchio dello stadio San Nicola riservato ai tifosi sardi c'era un solo spettatore. E una decina di steward attorno per controllarlo. In compenso un folto gruppo di ultrà cagliaritani faceva capolino in gradinata in mezzo ai baresi. Alzando il livello di tensione di una partita considerata "tranquilla".

Quando i baresi sono andati a Napoli al seguito del Bari - nel caldissimo derby del Sud (12 settembre), solitamente ad alto rischio incidenti - fuori dai cancelli del settore ospiti si sono trovati, alleati, i capibastone delle due tifoserie. Hanno ricevuto un brusco stop al grido di "chi entra prende un sacco di botte". Risultato: settore ospiti deserto. "I ragazzi hanno capito i motivi della nostra protesta e si comportano di conseguenza, non c'è stato bisogno di esagerare - racconta Alberto Savarese, "Il Parigino", uno dei responsabili della Nord barese insieme con Roberto Sblendorio, "Robertino" - In ogni caso noi non abbiamo obbligato nessuno a non sottoscrivere la tessera: capiamo che molti hanno fatto l'abbonamento, e quindi la card, per una ragione economica. Ma ci fa piacere che in trasferta, anche chi potrebbe andare nel settore ospiti, preferisce venire con noi". L'A. S. Bari ha richiesto alla Lega 16.700 tessere, ottenendone duemila (in un altro articolo su Lecce/Bari Foschini parlò di 6mila) circa nelle ultime settimane, proprio in vista del derby con il Lecce. A Milano, però, nella gara contro l'Inter (22 settembre), gli ultrà pugliesi non hanno comprato di proposito i biglietti "ospiti" ma quelli del terzo anello rosso. Sono saliti in gradinata, hanno cacciato gli abbonati dai loro posti e si sono seduti a fianco ai tifosi dell'Inter. Non è stata l'unica partita nella quale due tifoserie avversarie sono entrate in contatto. A Genova per Sampdoria-Napoli (19 settembre) c'erano solo una ventina di supporter napoletani nella "gabbia nord", il settore ospiti, mentre il gruppo più numeroso ha preso posto nei distinti, diviso dai sampdoriani da qualche stewart (si scrive "steward", non "stewart"). Al gol vittoria del Napoli, gli ultrà hanno acceso un fumogeno e si è sfiorata la rissa. Raggruppamenti estemporanei, e ad alto rischio, anche in occasione di Milan-Genoa (25 settembre) allo stadio di San Siro. Partita tradizionalmente blindata. Un manipolo di ultrà genoani si è piazzato in mezzo ai tifosi del Milan al terzo anello rosso. All'inizio del secondo tempo i tifosi ospiti hanno tirato un petardo nelle file sotto: fuggi fuggi dei milanisti e forze dell'ordine in allarme. A Lecce, il 24 ottobre, sono volati pugni tra i bresciani e i salentini. A Bergamo, invece, l'Atalanta ha fatto il record di abbonamenti per la serie B (oltre 17mila) nonostante la retrocessione dell'anno scorso. Ma gli ultrà sono stati di parola: niente tessera e niente abbonamento. Ad Atalanta-Torino (10 ottobre) sono arrivati 70 ultrà torinesi che avevano acquistato - volutamente - biglietti di tribuna (la trasferta era vietata, ticket in vendita solo per residenti in Lombardia) ma che per evitare prevedibili disordini sono stati sistemati nel settore ospiti: il fallimento pratico della tessera. Non solo: le forze dell'ordine in assetto antiguerriglia sono state impegnate fino a mezzanotte e mezza per scortare un corteo di quindici auto.

LE INTIMIDAZIONI NELLE CITTÀ
Quali sono i "laboratori" della protesta? Chi studia i piani per affondare la card del tifoso? Fino a oggi i supporter del Napoli sono stati tra i più intransigenti. Campagne capillari in tutti i quartieri della città con la scritta "Non abbonarti, non tesserarti". Lo zoccolo duro della tifoseria non ha sottoscritto la tessera anche perché molti non avrebbero potuto a causa del famoso articolo 9 del regolamento, che la vieta a chi ha auto un Daspo - il provvedimento di allontanamento dagli stadi per disordini - negli ultimi cinque anni. "È anticostituzionale", dicono gli ultrà per sostenere la loro causa (beh, grazie delle due parole usate per condensare le critiche - del tutto legittime - alla TdT!) .

Ma tant'è. A Napoli qualcuno ha provato a bluffare. La procura (che ha creato un apposito pool di magistrati sui reati da stadio) ha avviato un'indagine conoscitiva partendo dal sito del tifo organizzato biancoazzurro dove erano state pubblicate tutte le procedure per falsificare la card. Fatti salvi i tarocchi, dunque, le tessere sottoscritte sono pochissime: meno di 15mila, su una media in questa stagione di circa 39mila spettatori a partita. "Abbiamo fatto un'opera di convincimento sui nostri ragazzi" dice uno dei capi della dei gruppi che dominano nella curva A. Chi frequenta il San Paolo, e i detective che si occupano dei teppisti, hanno ancora in mente i pestaggi di fine campionato scorso, proprio durante una protesta, in quel caso contro la società: le telecamere della Digos ripresero alcuni personaggi intenti a convincere altri tifosi, con pugni e calci, a lasciare la curva vuota come prevedeva la protesta.

Un mondo a se stante, quello delle cupole del tifo (ora arriviamo al pezzo forte dell'articolo). Quattrocentocinquanta gruppi ultrà di cui 234 politicizzati: 61 (nel 2008 erano 58) hanno forti legami con movimenti di estrema destra e 28 sono vicini a formazioni radicali di sinistra. I più pericolosi sono i Bisl romanisti, I Mastiff del Napoli, la Banda Noantri della Lazio, le Brigate autonome livornesi, i Korps della Fiorentina, gli Irriducibili dell'Inter, i Drunks del Catania (ahahahahahahahahahahhhhahhhhhh!!!! Mi astengo dal commentare, tanto noi del settore sappiamo tutti riconoscere al volo le idiozie scritte. E se pure provengono da fonti qualificate, sempre di idiozie si tratta. Mi basta richiamare questa intervista al Presidente dei Viola Korps: http://www.tuttomercatoweb.com/fiorentina/?action=read&idnet=ZmlyZW56ZXZpb2xhLml0LTQ5MDgy ). Gli ultimi allarmi lanciati dal Viminale riguardano la contiguità delle tifoserie di Roma e Lazio con i gruppi di estrema destra, la vicinanza di alcuni gruppi di Napoli e Catania con la criminalità organizzata, l'estremismo razzista di diverse tifoserie del nord, Inter e Verona su tutte. Ma adesso c'è un nuovo allarme.

La complicata evoluzione dell'era-tessera del tifoso è seguita da vicino dall'osservatorio del ministero degli Interni, dalle questure di tutta Italia (molte hanno costituito un'apposita squadra - stadio) e anche dai servizi segreti. Nell'ultimo rapporto consegnato al Parlamento, la nostra intelligence ha ribadito la "contiguità tra frange di tifo organizzato e estremismo politico". Una saldatura caratterizzata da una "forte avversione nei confronti delle forze dell'ordine" che "in alcuni casi lascia ipotizzare anche disegni preordinati". Come dichiarare guerra allo Stato.
(31 dicembre 2010) 

BOOM!
Stasera pubblicherò le altre mail che mi avete mandato sull'esilarante articolo.
Intanto pubblico queste:
"Ciao Lorenzo. Ti giro una mia mail al giornale La Repubblica. Protagonista di un assurdo articolo del 31 dicembre. Per tua info. NON MOLLEREMO MAI
Manuel71: "Buongiorno. Con particolare sgomento ho letto gli articoli del 31/12 in merito alle nuove strategie degli ultras per battagliare la Tessera del ministro Maroni, purtroppo non ricordo più a firma di chi (pagg 26-27 se non ricordo male). Il dispiacere e lo sgomento derivano dalla fama del vostro
giornale, da sempre paladino di corretta e libera informazione. Se anche voi vi schierate con "loro", con gli affaristi di governo, voi, che spessissimo, anche in non condivisione di idee, sempre avete dato le NOTIZIE; che anche se tutti tacevano siete stati gli unici; che se proprio si cerca la verità si legge voi o Il Fatto Quotidiano... Quanto pubblicato è falso e piuttosto approssimativo e non so se credere alla scarsa informazione degli autori o alla malafede.
Ci sono migliaia di liberi cittadini, altrimenti definiti Ultras (che ancora non equivale a reietto o delinquente ma solamente a tifoso molto appassionato di un club) che combattono da mesi questa battaglia per la propria e l'altrui libertà. Con assenze forzate, spese pazzesche sostenute per amore e divieti degni della peggior Cambogia. Se avete tempo, e dovreste trovarlo per cercare di recuperare il torto fatto, potete visitare il sito asromaultras.org, ormai un vero e proprio punto di riferimento per il mondo ultras ed anche di semplici tifosi, non solo romanisti. Ci sono decine e decine di testimonianze in merito ad assurdità pubbliche, quali divieti, errori, soprusi di ogni sorta, per giungere all'unica vera conclusione: si tratta di un interesse commerciale e del tutto illogico. Non credo questo sia un dato discutibile o in qualche modo controvertibile. Il governo che lo propone d'altronde parla da se.
La libertà di movimento è prevista dalla Costituzione ma è vietata da un organismo di vigilanza! Idem l'accesso alle pubbliche manifestazioni. Non vi basta? Credo che nessuno giustifichi reati in alcun contesto, compreso lo stadio. Esiste già una Costituzione, ci sono Codice Penale e Civile per chi commette reati. E questo, in un normale paese, sarebbe l'unica base di comune convivenza. Ma fingere una prevenzione per ragioni puramente commerciali (e basterebbe informarsi un po' per verificare l'effettivo fallimento del progetto Tessera invece di gettare fango su persone e cose del tutto sconosciute, solo, magari, per riempire due pagine) a scapito della libertà di movimento, di espressione ed anche di innocuo divertimento (bandiere e
striscioni non hanno mai ammazzato nessuno) è da Khmer rossi, da regime. Tornelli, stewards, poliziotti, comitati che vigilano e valutano (!!!), perquisizioni al limite della sopportazione, telecamere. Abbiamo la Digos infiltrata nelle curve, che una volta serviva per controlare chi faceva politica e anche violenza. Ora serve ad indicare agli addetti chi scavalca i settori o accende fumogeni!
Chiudo sottolineando un paio di frasi molto discutibili. La trasferta di Milano aperta ai tifosi romanisti non è stata resa possibile per paura di incidenti ma perchè il sopracitato comitato o CASMS ha "rivisto" il comportamento della tifoseria romanista degli ultimi tempi. Pensate un po', cari giornalisti che ignorate, da libero cittadino quale sono, c'è un comitato che mi dice se allo stadio mi comporto bene o male. Pazzesco, no? Del tutto al dì fuori di ogni logica democratica. Il secondo punto poi cioè la minaccia, o presunta tale, di un sedicente capotifoso partenopeo, che avrebbe detto che se i tifosi senza tessera sono costretti ad andare in tribuna non era sicuro che non sarebbe successo nulla. L'interpretazione che se ne desume è che il capotifoso "minacciava" ritorsioni o fomentava una forma di violenza. Invece è solo una semplice constatazione: se due gruppi di tifosi, anche non proprio facinorosi, stanno a contatto senza barriere, è probabile che la situazione si surriscaldi, essendo il tifo per il calcio, per sua natura, fortemente passionale e non paragonabile ad una passione cinefila o, magari, per il teatro. Non spero in un vostro dietro-front ma è opportuno che rimaniate garanti di corretta informazione pro libertas e non complici di un governo che ci sta traghettando nuovamente in una ben mascherata dittatura. Manuel. Non senza dimenticare che anche il precedente governo è quello che ha partorito la più dura legge e antidemocratica legge in ordine agli stadi...
*
Poi: "Ciao e buon anno a tutti ....
l'avrete visto tutti "l'esilarante" articolo pubblicato da repubblica di Foschini e Berizzi  .... ci siamo accorti che buona parte dell'articolo e' un copia incolla di un articolo sempre di repubblica del 2009 ....
vi riporto un nostro articolo con i due link ( nuovo e vecchio ) ..... anche se qualcuno l'ha gia' fatto ....sputtaniamoli piu' che possiamo .
saluti Erich".
http://www.boysparma1977.it/index.php?option=com_content&view=article&id=544:non-sai-cosa-scrivere-fai-copia-e-incolla-e-parla-degli-ultras&catid=48:lanostravoce&Itemid=72


4 gennaio 2011: buon anno nuovo a tutti! Appena ho un attimo rinizio con gli aggiornamenti.
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