Se
volete avere notizie su locali, concerti
e musica a Roma
"
AL DI FUORI DI ROMA NON C'E' NULLA DI
BELLO NEL MONDO" Johann
Joachim Winckelmann, 1756
(archeologo
e filologo, nonché massimo teorico mondiale del'estetica neoclassica)
"Non
per guadagnar ma per amor del gioco" QUELLI
CHE SIAMO * LA
GIUSTA DISTANZA * NON
DORMO * IO
STO CON GLI ULTRAS
Gennaio
2011, prosegue l'inchiesta "Disordine
Pubblico"
Avevo
un canale su Youtube dove postavo video per lo più musicali. Ogni
tanto, però postavo anche qualche video che meritava di stare in
rete. Bene, sono stato bannato da You Tube. Indovinate
un po' per quale video? Ma
per il video de "Le Iene" che restituivano alla signora inglese la macchina
fotografica rapinatale nel settore ospiti dalla Polizia nel 2007, ovviamente!
A questo punto, ecco qui il video. Diffondetelo
voi su You tube, qui rimarrà sempre.
Il
sito viene aggiornato praticamente ogni sera, verso la mezzanotte o poco
dopo. A volte anche verso le 15.00. Il sabato non ci sono regole. Dopo
le partite, le foto vengono inserite dopo circa due ore, salvo
imprevisti.
"Non
sempre i ribelli possono cambiare il mondo. Ma mai il mondo potrà
cambiare i ribelli" (Alain de Benoist)
"Una
volta nel gregge, è
inutile che abbai: scodinzola" (Anton
Cechov)
Come
sapete, è partito il progetto relativo all'azionariato popolare
AS Roma, che punta a costituire una base di tifosi, sul modello dei supporters
trust britannici, che possa avere una voce in capitolo nella gestione della
Roma. E' stato creato il sito http://www.myroma.it,
che affianca per il momento il sito http://www.azionariatopopolareasroma.com/
ed
è partita la campagna di sottoscrizione che consentirà di
creare le basi per i futuri sviluppi. Ho personalmente aderito al progetto,
facendo parte del consiglio direttivo, in quanto sviluppato con competenza
e trasparenza. Per chi vuole saperne di più, invito a cliccare sui
siti di riferimento per avere tutti i chiarimenti del caso. (15 giugno
2010)
2
febbraio 2011: in linea le foto di Roma/Brescia. 1°
febbraio 2011 (pomeriggio): ihihihihihhhih!!!! "Sono
un tifoso dell'Inter, residente a Roma e possessore della famigerata Tessera
del tifoso (ovviamente dell?Inter, pagata 10 euro) che, come ampiamente
sbandierato dalle istituzioni, credevo potesse aprirmi le porte di tutti
gli stadi d?Italia. E invece, colmo dei colmi, per l?imminente gara Inter-Roma
in programma domenica 6 febbraio, mi è preclusa la possibilità
di accedere proprio a S.Siro, lo stadio che ospita la mia squadra del cuore
per la quale, come detto, sono possessore della Tessera. La
triste scoperta è avvenuta nella Banca Popolare di Milano
(autorizzata alla vendita dei tagliandi per le partite casalinghe dell?Inter),
dove mi viene comunicato che, su decisione del Casms, è stato imposto
il divieto di vendita di biglietti ai residenti nella regione Lazio. Incredulo,
chiamo il numero verde dell'Inter (800 00 1908) il cui operatore mi conferma
la notizia e, beffa delle beffe, mi dice che però posso acquistare
il biglietto per il settore ospiti (quello riservato ai romanisti) Ma
come!!!!! Io tifoso dell?Inter, POSSO rischiare la mia incolumità
fisica andando in mezzo ai romanisti e NON POSSO, pur essendo possessore
della Tessera, andare in mezzo agli interisti??? Domenico
(tifoso Inter ma autorizzato ad andare esclusivamente in mezzo ai romanisti
per Inter-Roma?)". Inserito
un resoconto ed altre foto di Bologna/Roma. 31
gennaio 2011 (pomeriggio): un bell'articolo:
Quando
decidi di trasgredire le regole sei consapevole dei rischi che corri… Un
centinaio di tifosi innamorati o “ultras” come vengono definiti, decidono
di partire per Bologna.. Acquistano REGOLARMENTE il biglietto e decidono
di partire consapevoli del divieto! questo manipolo di “ultras” non vogliono
che la passione sia regolamentata da una tessera! Appuntamento
alle 9… L’aria non è la stessa di sempre… L’allegria
e l’euforia che accompagna le nostre trasferte lasciava spazio a numerose
discussioni sul come riuscire ad entrare da “non privilegiati”… La neve
accompagna il nostro viaggio fino al dall’Ara… All’altezza
di Orvieto ci comunicano che forse non si gioca… a quel punto era più
vicina Roma che Bologna…scambio di SMS… si tira ugualmente dritto verso
la meta… Ecco..
Lo stadio.. Il settore… Veniamo
divisi, come sempre, da inizio anno, tra: privilegiati e non privilegiati
con varchi separati… Voi
continuate a dividere i buoni dai cattivi con regole che all’apparenza
sembrano ottuse ma nascondono un disegno ben preciso… Stadi con sagome
di cartone o curve con pupazzi di neve!! Ce ne andiamo verso l’ingresso
dei cattivi, che casualmente era misto con i bolognesi e i Romanisti locali
(non è successo nulla) e al primo controllo ci guardano SORPRESI… “e
voi dove avete preso i biglietti, sono falsi??? sgomenti per la regolarità
dei biglietti… ci fermano in quanto non potremmo averli acquistati! Ci
accusano di essere fuorilegge ma in realtà siamo solo tifosi che
vogliono stare al fianco del loro “amore”.. In un primo momento ci garantiscono
che ci faranno entrare.. Ci tengono buoni, sperando in un rinvio che avrebbe
“risolto il problema”, dandoci lo zuccherino della speranza di poter stare
sugli spalti a fare l’unica cosa che sappiamo fare, cantare e sostenere
la nostra amata Roma. Dopo un’ora di attesa e a ridosso dell’inizio della
partita e di colloqui con quella “bionda là”, arriva un si da Roma,
ma Bologna dice no! Siete irregolari e avete infranto la legge, niente
partita! Nel
frattempo la partita inizia… l’aria si fa pesante… la nevicata pure… un
orecchio al tornello e l’altro alle notizie che rimbalzano da Roma… la
decisione non arriva, anche “loro” non sanno cosa dire… ma intanto fanno
arrivare diverse camionette… Abbiamo
un biglietto pagato regolarmente custodito nei nostri portafogli ma non
abbiamo l’ambito privilegio… Abbiamo
un credo e non vogliamo piegarci a qualcosa che sta togliendo la voglia,
ai più, di andare allo stadio… Volevamo soltanto seguire la nostra
Roma, con biglietto e senza disordini, ma siamo stati cacciati da quello
che è il nostro mondo. Non siamo diversi dagli altri, abbiamo solo
deciso di dire NO!!! Nel paese dei balocchi il problema non siamo NOI ma
è chi ha scritto queste leggi! La
partita viene sospesa… Un
plauso a quegli “ultras”, tanto bistrattati, che soltanto intonando qualche
coro, contro mr. Brown, sono risaliti in macchina e ripartiti verso Roma
pronti ad una nuova battaglia!!! A modo nostro abbiamo vinto.. Vi abbiamo
SORPRESO! Non credevate fossimo capaci di questo! Anche oggi un emozione..
L’emozione di aver infranto le regole, legalmente!!! La nostra conclusione
è che, non avete voluto creare un precedente, la neve ci ha reso
giustizia! Questa partita NON si doveva giocare. Non si doveva giocare
per rispetto, per rispetto di chi combatte, per rispetto di chi resiste
non accettando una legge anticostituzionale! daje
Roma daje!! http://www.corederoma.it/online/?p=38127#more-38127
C'è
solo da aggiungere che i ragazzi non hanno violato alcuna legge né
disposizione del Prefetto. Il Prefetto di Bologna ha vietato la VENDITA
(non l'acquisto) dei biglietti ai residenti nel Lazio. Se io non sono informato,
vado da un ricevitore e questi mi fa il biglietto il problema è
solo il suo, non il mio. Anzi, a dirla tutta, io con il titolo di accesso
ho il diritto di entrare allo stadio. Però se la polizia lo impedisce,
a quel punto si può chiedere il rimborso allo stesso rivenditore
disinformato. Quando capitano queste cose la Questura poi controlla chi
è il ricevitore che ha fatto i biglietti, lo multa e lo propone
per il ritiro della licenza. Bastano dieci trasferte come Bologna per far
chiudere tutte le ricevitorie di Roma!
*
Perseverare
paga sempre... Leggo del 30.01.2011:
*
Americani
a Roma: "Ciao Lorenzo, ti scrivo solo per
un commento sugli ultimi aggiornamenti che hai inserito... innanzitutto
il link su Higbury Square, perchè lì davvero mi stavo sentendo
male. Mi devono spiegare come si fa a creare uno SCEMPIO del genere all'interno
di uno dei templi del calcio inglese e del calcio mondiale, uno degli stadi
più belli di SEMPRE... io sapevo che lo stavano demolendo, posso
capire che avessero bisogno di costruire uno stadio nuovo e più
grande (Higbury era del 1913), ma questa BARACCONATA degli appartamenti/uffici
di lusso dentro il vecchio campo... e tra l'altro il sito ha un link con
scritto HISTORY e le foto d'annata delle squadre più forti dell'Arsenal...cioè
usano, per pubblicizzare il complesso edilizio, le foto più importanti
della storia e della squadra che hanno contribuito a distruggere con la
costruzione del complesso stesso? Imbarazzanti... e poi volevo commentare
un po' la situazione societaria, io non ne so nulla e ne capisco poco,
so solo che ho molti dubbi, qualunque sia la soluzione finale... Dio ce
salvi da Angelucci= Lotito 2, vedo meglio gli americani (però se
poi guardo a Glazer, a Gillette, ai proprietari del Liverpool e del Manchester
e dei buffi che c'hanno ora ' ste due squadre la vedo male pure co Di Benedetto...)
Poi ce starebbero gli Arabi in teoria, ma appunto parlando di Arsenal guarda
sti arabi che so riusciti a creare (a danno di Higbury) solo mettendo mano
alla sponsorizzazione tramite la Emirates e l'Emirates Stadium. Io ho appena
fatto un po' di groundhopping a Londra, e ti posso dire che Stamford Bridge
e l'Emirates sono stadi straordinari dal punto di vista della visibilità,
del comfort, dei trasporti etc... ma dentro ci stanno le postazioni XBOX
360, la lotteria e i giochi a premi, i menu del McDonalds col logo del
Chelsea, tutte cose volute dal magnate straniero e dal suo staff e tutte
cose che sinceramente io credo si concilino poco (per niente) col NOSTRO
modo di tifare e di vivere lo stadio. Sia chiaro, io sono il primo
a non vedere l'ora che vada via Rosella, ma mi domando: perchè 2
anni fa Soros era un miliardario senza scrupoli che voleva lucrare co la
Roma fregandosene delle nostre tradizioni e oggi invece ci va bene Di Benedetto
o Abar o chi per loro? Non lo so... secondo me l'occasione ce l'abbiamo
avuta già 2 anni fa, e lì abbiamo confidato eccessivamente
nei risultati del campo e in un futuro roseo senza pensare che il cambio
della rotta era già necessario... ma il cambio della rotta ripropone
il dibattito modernità/tradizione...perchè secondo me chi
arriverà non farà molto caso alle nostre "usanze" e alle
nostre esigenze...e continuerà a privilegiare il romanista cesarone
tesserato hotdoggaro piuttosto che tutelare noi. Siamo pronti a chiudere
un occhio perchè magari ci comprano Drogba? Dimmi tu... un saluto
Alessandro".
*
Da
Trieste: "Buonasera sono un tifoso della
Triestina Calcio dopo esser stati derisi da tutta Italia per i tifosi virtuali,
aver vinto lo striscione del 2010 CHE SAGOME !...siccome siamo stufi di
questo presidente Fantoccio, il centro di coordinamento aveva intrapreso
una simpatica iniziativa creando una sagoma del presidente per metterla
sulle gradinate con i tifosi virtuali per l'incontro di domani TRIESTINA-NOVARA,
stranamente la questura non ha autorizzato !!! ....allora si lamentano
quando ci sono le contestazioni violente, ma quando viene fatta una contestazione
simpatica e non credo molto offensiva, visto tutto quello che è
successo nel 2010, retrocessione sul campo e ultimi in classifica quest'anno. Sarei
contentissimo se vi occupaste di questa cosa, penso anche originale nel
suo contesto grazie UN TIFOSO" 31
gennaio 2011: Milano: "X
tutti i numerosi non tesserati presenti a Inter-Roma: scegliamo tutti
il settore secondo blu !!". Inserite
altre foto di
Bologna/Roma. Grazie
a www.asromamuseo.com inserite molte foto a colori della rivista "Giallorossi"
che avevo in bianco e nero! Inoltre molte altre riviste scannerizzate che
pian piano inserisco. Sempre
grazie ad Andrea F. ora possiamo dire che la stagione
1945/46, con le ultime amichevoli, è vereamente completa. Un
altro pezzo di sotoria completato. Mi
viene fatto notare che c'è a chi è andata peggio rispetto
a Campo Testaccio... ecco che fine ha fatto lo storico campo dell'Arsenal:
http://www.highburysquare.com/
*
Tanto
ormai la vecchia gestione pare abbia finito... Stefano: "E'
la prima volta che entro sul sito ufficiale dell' ASR (www.asroma.it) anche
perche per qualsiasi informazione sulla roma ci sono altri siti molto meglio
aggiornati..il tuo in primis.. sono
rimasto sconcertato.. Premetto
che per la nostra società noi siamo in Europa league e non in champions
league ma soprattutto sono rimasti al 19/10/2010..ma come è possibile? http://www.asroma.it/List.aspx?Categoria=49 per
non parlare della pagina che riguarda la coppa italia 2010/2011 che c'è
ma non esiste http://www.asroma.it/CoppaItalia.aspx lo
tira floccari...". 30
gennaio 2011: in linea la pagina di
Bologna/Roma.
*
Prosegue
l'operazione di informazione dell'UEFA in ordine alle disposizioni dell'O.N.M.S.. E'
facile, dopo il primo fervore per l'iniziativa, stancarsi e non ripetere
un gesto che può sembrare inutile. Così
non è. E'
inutile solo il gesto isolato. La ripetitività è sfiancante.
Ogni volta vengno tenuti aggiornati sul problema italiano e ogni volta
devono svuotare le loro caselle di posta. Nuova settimana, quindi, nuove
disposizioni e nuova “mail bombing” per informare il mondo dell’attività
di distruzione del calcio italiano, costante, da parte dell’ONMS e del
Casms. Ripartiamo
quindi anche noi, invitandovi a diffondere l’iniziativa sui vostri siti,
sui blog, su facebook, twitter e qualsiasi altro social-network, via mail,
via fax, come lo ritenete più opportuno. Per
inviare le mail andare su questa pagina.
Ci si mettono 2 minuti, ma 2 minuti bastano per non dare tregua.
*
Sempre
sulla TdT: "Ciao
Lorenzo era un pò che non ti scrivevo...innanzitutto grazie per
quello che hai fatto e quello che continui a fare per quella gente (che
"loro" credevano fosse poca) ma che poca non è, che non si piega
a questa che ormai è diventata una questione di principio e secondo
me di libertà "mentale" oltre che fisica. A me fanno ridere come
hanno preso per il culo tutta quella gente che, nonostante fosse stata
avvertita (ricordo l'anno scorso volantini, manifestazioni ecc) ha comunque
scelto di accettare, anzi SUBIRE questa tessera del tifoso non capendo
che si andava a colpire tutti i tifosi non solo i "famigerati" Ultras...forse
non abbiamo fatto molto o forse più probabilmente hanno pensato
che NOI eravamo in torto ma come volevasi dimostrare ecco qui la SOLITA
TRUFFA ALL'ITALIANA e IL SOLITO COMPORTAMENTO DEGLI ITALIANI, TESTA BASSA
E ACCETTARE TUTTO...quest'anno ho scelto di non entrare in Curva in campionato
(oltre a non abbonarmi) ma di entrare solo in Champions e in Coppa Italia
e lavorando di domenica ho anche la "fortuna" di seguire la partita per
radio senza dare una lira alle pay-tv...purtroppo per rivivere un po di
emozioni e stadi come dio comanda mi è rimasto youtube con qualche
video d'annata ma questo non è niente di nuovo anzi cose dette e
ridette...chiudo dicendo che quando ho scelto che non mi sarei abbonato
sapevo gia che ogni domenica avrei avuto comunque quella sensazione di
felicità per aver "scelto" a malincuore di non entrate in Curva,
ma di essere fiero di non aver chinato la testa a questo paese che somiglia
giorno dopo giorno sempre di più ad una barzelletta per altro di
cattivo gusto!!! Se i ragazzi sono uniti non saranno mai sconfitti...NOI
NON LO SAREMO MAI! ULTRAS LIBERI!".
*
Sull'attuale
situazione della Roma: "mettiamola
così: la banca ha fatto corbelleria di pigliarsi la roma immaginando
di trovare la fila di compratori.........invece non si è presentato
nessuno tranne angelucci che cerca di comprarla per ripararsi dietro ai
tifosi nel momento in cui il sequestro ed i problemi giudiziari che lo
rigurdano verranno al pettine. A lui della roma non frega niente, gli serve
per pararsi politicamente ! il problema è che la banca non può
gestire la roma a lungo, i rischi sono troppo alti e in più ci si
rimettono pure altri soldi. Allora si mette a cercare a destra e manca
qualcuno che le levi il cerino dalle mani. Non a caso vanno a piedi negli
stati uniti con una procedura alquanto inusuale ! E qui sta il vero problema,
ovvero che hanno trovato per togliersi il problema. Intanto una cordata,
cioè quattro o cinque che da soli non hanno i soldi per comprarla,
in più imprenditori del tutto sconosciuti, in più gente che
risulta indirettamente collegata a personaggi piuttosto loschi. Spero di
sbagliarmi ma la roma pagherà caro le scelte di UNicredit !!!".
*
Oltre
ad aver mandato i suoi resoconti per Roma/Catania e Sampdoria/Roma, le
prime partite a cui ha potuto assistere Lucas del Canada, lo stesso mi
chiede di inserire una segnalazione per gli Ultras Montreal, segno evidente
che oltre Oceano il tifo viene incentivato, al contrario che da noi: www.ultrasmontreal.com http://www.youtube.com/watch?v=AkqrGj8Xnv0 http://www.youtube.com/watch?v=-DxUTit5lWs http://www.youtube.com/watch?v=EpPJ1sOM2k4&feature=related 28
gennaio 2011: non sono morto ma quasi per
via di una brutta influenza e questo spiega la carenza di aggiornamenti.
In costruzione la pagina di Juventus/Roma 25
gennaio 2011: per oggi alcune foto degli anni
'80:
Poi,
una e-mail: "Buonasera
sono un tifoso della Triestina Calcio dopo eeser stati derisi da tutta
Italia per i tifosi virtuali, aver vinto lo striscione del 2010 CHE SAGOME!
...siccome siamo stufi di questo presidente Fantoccio, il centro di coordinamento
aveva intrapreso una simpatica iniziativa creando una sagoma del presidente
per metterla sulle gradinate con i tifosi virtuali per l'incontro di domani
TRIESTINA-NOVARA, stranamente la questura non ha autorizzato !!! ....allora
si lamentano quando ci sono le contestazioni violente, ma quando viene
fatta una contestazione simpatica e non credo molto offensiva, fisto tutto
quello che è successo nel 2010, retrocessione sul campo e ultimi
in classifica quest'anno. Sarei
contentissimo se vi occupaste di questa cosa, penso anche originale nel
suo contesto grazie UN TIFOSO". Daspati
e poi assolti, ma guarda un pò!
ASSEDIATI
A TORINO SI DIFESERO: ASSOLTI DUE ULTRÀ LECCE Due leccesi,
insieme ad altri, ottennero dalla polizia indicazioni sbagliate per il
settore ospiti e finirono in mezzo agli ultras granata, che li caricarono.
Vi fu un mezzo parapiglia, poi disperso
"LECCE
– Nessuna premeditazione, innanzitutto, e questo si evince chiaramente
fra le righe di una sentenza che fa chiarezza su un punto nodale: alla
base, un errore umano nell’indirizzare i tifosi del Lecce nel settore giusto,
con tutto ciò che quel giorno ne conseguì. Ovvero, trovarsi
sotto la curva degli ultras del Torino, assediati, e, si può desumere,
dopo che persino un vetro saltò in aria bersagliato da una pietra,
costretti in qualche modo a difendersi, negli istanti di baruffa che precedettero
l’arrivo delle volanti per disperdere gli scontri, prima che la situazione
degenerasse.
Finisce
con l’assoluzione per due ultrà leccesi, imputati per un episodio
avvenuto il 31 agosto del 2008, nel corso del campionato di serie A, e
di cui si discusse molto nelle cronache, il primo troncone di un processo
che vede coinvolte anche altre persone, a giudizio nelle prossime settimane.
Salvatore De Matteis, 33enne e Giuseppe Campobasso, 35enne, entrambi leccesi,
erano accusati – nello specifico - del possesso di oggetti atti a offendere,
reato contestato in concorso (stralciata, in precedenza, la posizione di
un terzo giovane, fermato quel giorno insieme con loro). Gli oggetti in
questione, per la precisione, “cinte brandite come armi”. Entrambi furono
immortalati dalle videocamere una volta raggiunto (con evidente difficoltà)
il settore giusto. Quello riservato ai tifosi giallorossi, appunto.
La
storia è nota. Quel giorno, diversi tifosi del Lecce, raggiunsero
Torino per assistere alla gara, a bordo di pullmini e auto. La carovana,
tuttavia, in via Filadelfia, quasi in prossimità dello stadio Olimpico,
si bloccò per cercare di capire quale fosse la strada giusta da
imboccare per giungere nel settore ospiti. Come ricostruito nella stessa
sentenza del giudice del tribunale piemontese, Giorgio Gianetti, i tifosi
“transitarono, per un errore logistico delle forze dell’ordine, in corrispondenza
del settore riservato alla tifoseria del Torino e poco dopo furono bersagliati
[…] da lanci di oggetti che infransero pure il vetro di uno dei veicoli”.
A tale proposito, esiste anche una testimonianza precisa in sede processuale.
Qualcuno fra gli agenti di una volante diede un’indicazione errata. E’
chiaro che i leccesi si ritrovarono, loro malgrado, coinvolti in un mezzo
assedio.
Quando
finalmente arrivarono nel settore ospiti, De Matteis e Campobasso furono
immortalati e anche riconosciuti da un ispettore della Digos torinese,
mentre rimettevano le cinte nei pantaloni. Tuttavia, vista la ricostruzione
dei fatti e visto anche, spiega il giudice, che una cintura dei pantaloni
non si può assimilare per le caratteristiche, né ad un’arma
impropria, né ad un oggetto atto ad offendere (la fibbia in metallo
era pure di dimensione normali), sono stati assolti perché il fatto
non sussiste.
Gli
indagati erano rappresentati dagli avvocati Romeo Russo, Claudio Strata
e Giuseppe Milli. E proprio quest’ultimo, tiene a fare qualche considerazione.
Partendo da un presupposto: ci sono voluti due anni e quattro mesi per
raggiungere un verdetto d’assoluzione, ma nel frattempo, entrambi hanno
scontato una diffida di due anni. “Il codice di procedura penale, nell’articolo
314, stabilisce il diritto ad una congrua riparazione per chi ha subito
un’ingiusta detenzione. Perché oggi, i ragazzi ingiustamente accusati,
dopo aver scontato due anni di daspo, non possono ricorrere alla Corte
d’appello per ottenere un risarcimento, visto il diritto di libertà
limitata, magari proporzionata al tipo di misura sofferta?”. Un interrogativo
che resta tuttora aperto".
23
gennaio 2011: inseriti gli articoli di giornale
della stagione 1927/28. Ogni partita ha ora almeno
una fotografia o un articolo di giornale e, vista la stagione, non credo
sia possible fare di più, sicché anche la stagione in questione
si può fregiare della lupa. Inseriti
diversi articoli di giornale del precampionato della stagione
1945/46. In
linea la pagina di Roma/Cagliari.
Il
pm napoletano Melillo: La tessera del tifoso è inutile
Fonte:
Repubblica «L’intero
pianeta calcio è caratterizzato da un elevato rischio criminale»,
avverte Giovanni Melillo, procuratore aggiunto a Napoli, coordinatore del
primo pool costituito in Italia per indagare sui reati da stadio. Il magistrato
boccia la tessera del tifoso, propone di vietare l’accesso alle manifestazioni
sportive ai condannati per reati gravi e sottolinea: «Tocca allo
Stato respingere la pretesa dei gruppi violenti di governare le curve.
Altrimenti, prima o poi, saranno gli altri a costringerci a farlo, magari
escludendo le squadre italiane dalle competizioni europee». Procuratore
Melillo, qual è il quadro delineato dalle vostre indagini? «A
Napoli lo scenario è segnato da intensi condizionamenti della criminalità
organizzata. Altrove non c’è una sorta di legge di camorra a regolare
i rapporti all’interno e fra i gruppi organizzati e prevalgono invece derive
estremistiche, razziste e xenofobe. Ma alcuni fattori di allarme sono comuni». Quali? «Interi
settori degli stadi sono sottratti all’autorità dello Stato e, di
fatto, controllati da gruppi violenti che si nutrono di odio per lo Stato
e la polizia. Mirano a condizionare la gestione delle società venendo
di fatto tollerati, se non blanditi, da dirigenti e giocatori. L’altro
fattore riguarda il calcio minore che, almeno nel Meridione, somiglia a
tanti piccoli gironi infernali: qui la correttezza delle competizioni e
la sicurezza di atleti e spettatori diventano una pia illusione». Il
Viminale però ha elogiato i risultati della tessera del tifoso. «Se
vogliamo guardare ai fatti con sano realismo, dobbiamo riconoscere che
negli stadi, oggi come ieri, non prevalgono certo sicurezza e tranquillità.
Per non parlare delle aree che circondano gli impianti sportivi, teatro
di agguati e scontri alimentati molto spesso proprio dai gruppi che rifiutano
la tessera del tifoso». Dunque
la tessera non ha funzionato? «Non
è servita a molto. Soprattutto, non sembra poter garantire per il
futuro. Il caso recente della partita Lecce-Bari lo dimostra. In generale,
il sistema impone sfiancanti controlli burocratici su tutti i tifosi e
non agevola significativamente il controllo dei rischi collegati al comportamento
dei nuclei violenti. In qualche modo, poi, la tessera del tifoso crea un’impropria
commistione fra funzioni di prevenzione dello stato e strategie di marketing
private forse un po’ allegre, come dimostra il recente richiamo del garante
della privacy». Il
Viminale vuole sugli spalti gli steward, non i poliziotti. «Sono
d’accordo sulla necessità di responsabilizzare le società.
Ma lo Stato deve isolare e neutralizzare i nuclei del tifo violento. Nelle
curve è difficile entrare per i poliziotti, figuriamoci per gli
steward». Dove
si può intervenire secondo lei? «Nessuno
può avere la soluzione per problemi così delicati e complessi.
Ma bisogna ragionare sulla possibilità di potenziare gli strumenti
normativi già esistenti come il Daspo. In questa condivisibile prospettiva
si muovono alcune recenti proposte legislative. L’area di applicazione
del Daspo potrebbe essere estesa per tenere lontano dagli stadi anche chi
sia già stato condannato per reati gravi. Lasciare fuori dalle curve
mafiosi, rapinatori e trafficanti potrebbe essere un buon inizio». Dario
Del Porto (Repubblica) 22
gennaio 2011: settimana dura, debbo dire...
ma torna il sorriso con queste foto che mi mandate:
RADU
UNO DI NOI *
Poi
ci sono sprazzi di poesia con video sicuramente effettuati da tifosi di
lungo corso: Il pannolino
*
Iniziamo
con le notizie: l'incredibile è che si debba andare al TAR per cose
del genere... questo è purtroppo il fulgido esempio del perché
NON può essere il questore a emettere il Daspo ma debba essere un
giudice:
CHIESE
GIUSTIZIA PER GABBO: NON
FU REATO. TAR CONDANNA MINISTERO INTERNO E
ILLEGITTIMA DASPO A TIFOSO
di
Maurizio Martucci Domenica
23 Maggio 2010, penultima di Serie B, Grosseto-Reggina. Dal settore ospiti
delle gradinate del Carlo Zecchini spunta una bandiera tricolore, bande
verticali verde, bianco e rosso (art. 12 della Costituzione) con scritta
Giustizia
per Gabriele. Il riferimento è esplicito,
all’iter giudiziario sul delitto Sandri (all’epoca in corso), sentenziato
sette mesi dopo in appello con condanna per omicidio volontario per l’agente
Luigi Spaccarotella. Ma per la Questura grossetana l’esposizione di quel
drappo nazionale con frase garantista equivalse alla consumazione di un
reato, punibile a norma di legge. E una volta identificato, il tifoso reggino
si ritrovò diffidato con DASPO e impossibilitato per 2 anni ad accedere
a tutte le manifestazioni di football nazionale e internazionale. Colpa
il provvedimento a firma Maria Rosaria Maiorino, Questore in gonnella in
uscita della Provincia di Grosseto, sostituito poco dopo da Michele La
Ratta (l’anno prima fu proprio lui a gestire l’ordine pubblico nei festeggiamenti
romani della finale di Champions League tra Manchester United e Barcellona).
Motivo? A detta del Questore, la scritta Giustizia per Gabriele risultava
il “sintomo di spregiudicatezza e insofferenza alle regole che disciplinano
attraverso una legge specifica dello Stato tutte le manifestazioni sportive
di qualsiasi livello”, essendo “pericolosa per l’ordine e la sicurezza
pubblica”.
RICORSO
AL TAR Su
ricorso di cittadini il TAR, tribunale amministrativo regionale, è
chiamato a pronunciarsi sulla legittimità di atti ritenuti lesivi.
E così a Firenze il TAR della Toscana ha analizzato il caso del
tifoso reggino, facendo un pò di luce oltre ogni facile stereotipo.
Ne è venuto fuori uno spaccato inquietante: per prevenire e reprimere
episodi di violenza degenerativa, nei nostri stadi non sempre vengono adottate
disposizioni eque ed in linea coi cardini di uno Stato di Diritto moderno
ed occidentale. Perché a volte si sconfina confondendo l’interpretazione
delle norme con l’arbitrio, debordando in eccessi di repressione preventiva
al limite dell’incostituzionalità. “Dall’esposizione di quel
vessillo – si legge nel documento vergato dai magistrati toscani e
depositato lo scorso 19 Gennaio – non risulta derivato alcun episodio
di violenza”, dato che la stessa Questura di Grosseto “attestava
che l’ordine pubblico si è svolto regolarmente” prima, durante
e dopo la partita coi calabresi. Allora, prosegue il ragionamento dei togati,
“la
richiesta di Giustizia per Gabriele può intendersi quale libera
manifestazione del proprio pensiero e che (…) tale ricostruzione
(fatta dal Questore per la spregiudicatezza, insofferenza e pericolosità
pubblica della bandiera - NdR) non è condivisibile, non potendo
essere invocata a tal fine la strumentalizzazione dell’episodio come oggettiva
incitazione alla violenza, laddove il vessillo esposto si limitava a chiedere
‘giustizia’ senza alcuna allusione al comportamento delle Forze dell’Ordine
o di altri soggetti”.
CONDANNATO
MINISTERO INTERNO Fino
a prova contraria in Italia non è ancora vietato chiedere giustizia
e anzi non è affatto reato, tanto meno se la si richiede in modo
civile e per giunta in uno spazio pubblico come uno stadio di calcio, dove
oltretutto la proprietà dell’impianto è quasi sempre del
Comune. La sentenza è stata quindi netta e chiara: quel Giustizia
per Gabriele ostentato su sfondo tricolore va considerato come la manifestazione
di un diritto individuale garantito dalla Costituzione, che all’articolo
19 tutela la libertà di pensiero e all’articolo 21 la preserva anche
in forma scritta (come per striscioni, stendardi, pezze o bandiere). “Questo
verdetto è una grande vittoria”, è il succinto commento
dell’Avvocato Giovanni Adami, legale del ricorrente. La seconda sezione
del TAR Toscana ha accolto in pieno il ricorso inoltrato dal tifoso reggino,
giudicando illegittimo il DASPO inflittogli, condannando il Ministero dell’Interno
al risarcimento di 2 mila euro. CLICCA
QUI PER LEGGERE LA SENTENZA
*
Passiamo
al derby che non c'è più.... in effetti prima c'era spettacolo
al'interno dello stadio e un po' di botte fuori. Le
botte fuori ci sono ancora - anche se si cerca di minimizzare
ma dentro lo spettacolo non c'è più e il derby è una
partita come le altre, anzi peggio delle altre visto che chiudono pure
un settore... E mentre il TG3, per presentare la stracittadina, ricorre
a immagini di repertorio di 3-4 anni fa, da LaRoma.net un articolo condivisibile
che centra la situazione:
C'ERA
UNA VOLTA IL DERBY
(LaRoma.net)-
C’era una volta il derby! Si, c’era… perché oggi non c’è
più. Ci sono riusciti, incredibile ma vero… la partita più
bella e sentita dell'anno non esiste più. Non serviva la partita
di mercoledì per accorgersene, basta frequentare lo stadio Olimpico
con una certa costanza . Il derby una volta era sfottò, coreografie,
striscioni e allegria… Non è rimasto più nulla… tutto cancellato
da anni di repressione e leggi troppo stringenti, che hanno azzerato l’atmosfera
senza però riuscire ad eliminare del tutto gli atti di teppismo. Tanto
è vero che anche in coppa Italia, nonostante una Tribuna Tevere
ad invito e un totale blocco della circolazione nei pressi dell’Olimpico,
si sono registrati diversi episodi di violenza…
Un
tempo il derby iniziava almeno 3-4 ore prima con gli striscioni ironici
delle due curve. Oggi invece si è costretti a partire 3-4 ore prima
per arrivare in tempo al fischio d’inizio (vedi la gestione dell’ordine
pubblico delle ultime stracittadine con la chiusura di molte strade e la
conseguente paralisi del traffico)… Striscioni che non si esaurivano al
fischio finale della gara, ma che entravano di diritto nella storia di
questa partita. Chi non ricorda il famoso “Ti Amo”, o le altre frasi
che hanno fatto della goliardia il proprio marchio di fabbrica? Oggi per
far entrare uno striscione serve espletare un lungo iter burocratico
fatto di autorizzazioni (quando vengono concesse) e fax da fare a questa
o quella Questura. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Basti
pensare che giovedì scorso ne sono stati esposti non più
di tre, quando in passato la doppia cifra si superava regolarmente.
Una
volta il derby era soprattutto la coreografia offerta dalla curva Sud.
Spettacolo di rara bellezza, invidiato e ammirato in tutta Italia (e non
solo)… Oggi no, non è più possibile. Come non è possibile
fare entrare stendardi, torce per colorare la curva, megafoni e tamburi…
Il
derby non c’è più, dicevamo, anche per scelte che potremmo
definire bizzarre, come per esempio quella di chiudere la Tribuna Tevere
per riservarla unicamente alle forze dell’Ordine e ai ragazzi delle scuole
calcio. Scelta a nostro avviso discutibile il cui flop è testimoniato
dai tantissimi seggiolini vuoti. Riportare le famiglie e soprattutto i
bambini allo stadio è un dovere di tutte le istituzioni politiche
e calcistiche, ma evidentemente la strada intrapresa non è quella
corretta … Se non si è in grado di gestire l’ordine pubblico per
una partita di pallone (i continui divieti ne sono la testimonianza) come
sperare di convincere le persone cosiddette “per bene” che lo stadio è
un luogo sicuro dove portare i propri figli?
Una
volta il derby faceva registrare il tutto esaurito, sempre anche quando
le stagioni erano di una modestia imbarazzante. Si faceva la fila di notte
per assicurarsi i biglietti dei settori più popolari, non solo per
una questione di costo, ma soprattutto perché si aveva la percezione
di essere i protagonisti di uno spettacolo… protagonisti con la propria
voce, un cartoncino colorato o con la propria sciarpa di sempre… E chi
non poteva parteciparvi direttamente ne era comunque il protagonista con
i racconti nel "day after" al bar, nelle scuole o negli uffici.Oggi tutto
questo non c’è più. Oggi il derby non esiste più!
*
Ed
ora... una piccola analisi del fenomeno, partendo da un quotidiano di centro-destra
(Il Tempo): ...per
proseguire con un quotidiano di sinistra (Il Manifesto):
Sassi,
lame e paura: il derby dei soliti noti
L’Osservatorio
Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, organismo governativo nato per
individuare le gare sportive a rischio incidenti, aveva presentato il Roma-Lazio
di mercoledì scorso come «il Derby della Legalità»
tanto da scommettere sul mantenimento dell’orario serale, ottimo per le
televisioni ma molto meno per Questura e forze dell’ordine. A giudicare
dalla soddisfazione postuma del Questore Tagliente e dai ringraziamenti
«per aver scongiurato incidenti e contatti tra opposte tifoserie
o con Forze dell’Ordine», verrebbe da pensare che tutto sia filato
liscio. Invece si sono registrati due fatti di gravità assoluta,
a cui è stato dato poco risalto mediatico, forse per non smentire
chi aveva dichiarato forse con troppa facilità che l’evento fosse
sotto controllo: l’accoltellamento al gluteo di un tifoso di soli quindici
anni e l’assalto al pullman laziale che ha causato il ferimento del team
manager Manzini, raggiunto da alcune schegge di vetro rotto per una sassata.
Sei gli arresti e 57 i Daspo firmati dal Questore (più 37 bombe
carta sequestrate oltre a spranghe, tirapugni e fumogeni) ma tra di essi
non ci sono gli autori dei due gesti criminali, che non sono stati individuati
nonostante uno spiegamento di forze di polizia paragonabile ad eventi cataclismatici
più che ad un inedito derby di Coppa Italia con un’intera zona,
quella
intorno allo Stadio Olimpico, messa in stato d’assedio con strade interdette
al traffico e ripetute zone di filtraggio. Eppure non c’è stato
un afflusso da record. Solo 40mila presenti sugli spalti, un’inezia rispetto
ai pienoni di qualche anno fa. In pochi anni, la stracittadina più
sentita d’Italia ha visto lo stadio svuotarsi di spettatori in un parallelo
crescendo di militarizzazione dell’evento, a partire da quello passato
alla storia come «Derby del bambino morto» (2004). Mercoledì
la partita si è svolta in un clima dimesso, vuoi per la mancanza
di coreografie un tempo vanto del Derby del Cupolone, vuoi per uno stadio
che da tempo non registra il tutto esaurito, nonostante i prezzi popolari.
Certo tra i 40mila paganti non erano contati gli under 16 delle scuole
calcio affiliate alla Roma e alla Lazio, ai quali era riservata la Tribuna
Tevere, nel recente passato terreno di scontro tra le due tifoserie, malgrado
i controlli degli ingressi resi ferrei dall’introduzione del biglietto
nominale. L’iniziativa, pur lodevole nell’intento di avvicinare i ragazzini
allo stadio, ha avuto la conseguenza di sfrattare gli abbonati del settore
che in barba alla doppia tessera sottoscritta (quella del club e quella
del Tifoso) si sono dovuti accomodare in Monte Mario dove hanno per questo
sonoramente contestato la Presidente pro tempore Rosella Sensi. Opposta
la protesta della curva Sud, restata in silenzio per i primi 45 minuti
di gioco, tanto che l’atteggiamento imbambolato degli uomini di Ranieri
nella prima frazione di gioco è sembrato un’inconsapevole adesione
allo sciopero contro la famigerata Tessera del Tifoso. Il controverso provvedimento,
fortemente voluto dal Ministro Maroni per contrastare le violenze all’interno
degli impianti, non sembra aver sortito gli effetti sperati: da un lato
ha svuotato ulteriormente gli spalti, dall’altro non riesce a fermare coltelli
e sassi che si scatenano puntualmente nelle immediate vicinanze degli stadi,
come si è tristemente visto la scorsa sera. Ci si chiede a cosa
serva una tessera che, nonostante prometta «privilegi» a chi
la sottoscrive, non consente di sedersi in un settore certo non popolare
per il secondo derby consecutivo dopo il primo di campionato, quando la
tribuna è rimasta desolatamente vuota. Una delle tante contraddizioni
di uno strumento che la burocrazia ha imposto anche ai bambini, che si
ritrovano intestatari anche di una carta di credito senza che i genitori
possano obiettare alcunché. I reiterati inviti a riconsiderare l’obbligatorietà
di una tessera che è stata criticata anche dal Presidente dell’Uefa
Michel Platini, sono per ora caduti nel vuoto. Le proteste degli Ultras
e i mugugni dei semplici tifosi non accennano quindi a fermarsi così
come i ricorsi, ultimo dei quali quello presentato al Garante della privacy
da MyRoma, organizzazione che promuove l’azionariato popolare giallorosso.
Il Garante, accogliendo i rilievi posti, ha stabilito delle regole più
trasparenti che consentano al tifoso di essere informato in ordine a ciò
che va a sottoscrivere. Una decisione che sembra dare ragione ai critici
che ritengono la Tessera del Tifoso un’ulteriore schedatura di massa e
un regalo di dati sensibili ad aziende come Visa e MasterCard. Una vittoria
forse più dolce di quella negli ottavi di Coppa Italia, che la Roma
ha fatto sua per 2-1 grazie a un tocco felpato di Fabio «Arnold»
Simplicio. I quarti di finale, mercoledì a Torino contro la Juventus,
saranno vietati ai tifosi giallorossi sprovvisti della famigerata tessera.
Praticamente tutti. (herbert simone paragnani)
*
E persino
Il Giornale inizia ad avere qualche dubbio:
Roma
ancora ko nel derby con gli ultrà Ma il pugno duro è solo
una carezza
di
Marcello Di Dio Dopo
più di un anno il derby di Roma tornava sotto la luce dei riflettori.
Risultato? Sei arresti, 56 denunce, sequestri a iosa di bombe carta, spranghe
e coltelli, la solita «puncicata» (di nuovo una soltanto, quasi
a ripetere un macabro rito in barba ai controlli) a un quindicenne di fede
laziale. Ma con un salto di qualità della violenza da derby: l’assalto
con lancio di sassi al pullman di una delle due squadre (nella fattispecie
la Lazio). Finora la stracittadina romana aveva solo parlato di scontri
tra tifosi di opposte fazioni o tra tifosi e forze dell’ordine. Dunque
gli imbecilli, magari semplici cani sciolti, hanno lanciato una nuova sfida
alle istituzioni. La
scelta della notturna, avallata dal ministro dell’Interno Maroni, faceva
già discutere alla vigilia. Come hanno fatto discutere dopo il derby
le critiche a caldo del sindaco Alemanno («assurdo chiudere un intero
quadrante della città per una partita») con i romani inferociti
per il traffico congestionato in un giorno feriale. Mai come stavolta la
scelta del derby di sera si è rivelata un boomerang e se l’opera
di prevenzione e di controllo è stata ammirevole, in futuro (forse
già il 13 marzo in campionato) si dovrebbe vedere un Roma-Lazio
di giorno. Anche
se Maurizio Beretta, presidente di Lega, sottolinea che «siamo sulla
strada giusta, nonostante due episodi gravi, si è potuto giocare
in un orario più consono alle esigenze dei tifosi». E il Viminale,
al momento, non pare intenzionato a usare il pugno duro con i tifosi romanisti.
Niente settori chiusi per gli incontri casalinghi con Cagliari e Brescia,
mentre il divieto di trasferta per Torino (sfida di Coppa con la Juve il
27) e Bologna il 30 non sono diretta conseguenza dei fatti di mercoledì.
L’Osservatorio aveva già indicato a rischio entrambe le sfide, così
come Lazio-Fiorentina e Roma-Brescia, precluse ai tifosi viola e delle
rondinelle. E oggi il giudice sportivo, ricevuto il referto dell’arbitro
Bergonzi e quello del funzionario della Procura federale presente all’Olimpico
(che ha chiesto alla Lazio un rapporto verbale su quanto accaduto), sancirà
una multa salata per le società, più che altro per il continuato
lancio di petardi e bombe-carta da parte delle due curve. Di
sicuro, la nuova notte di follia dell’Olimpico porterà a un effetto
«svuotamento» dello stadio. La disaffezione dei veri tifosi
giallorossi e biancocelesti è un crescendo rossiniano, come testimoniano
le statistiche delle presenze del girone di andata (la media per entrambe
è di meno di 32mila spettatori, appena il 40 per cento della capienza
dell’impianto del Foro Italico). Uno dei fattori è l’effetto della
famigerata tessera del tifoso, tanto che al Viminale - nonostante le dichiarazioni
positive di Maroni, che però parla di correttivi - stanno seriamente
pensando a un deciso passo indietro per la prossima stagione. E la domanda
che molti si fanno ora è: possibile continuare così? Anche
se nessuno pensa a un Olimpico chiuso per derby, forse una soluzione drastica
sarebbe necessaria. Sempre che le istituzioni sportive (e le società)
la vogliano davvero. 21
gennaio 2011: post derby...: Formello
Annuncio
1: "Volevo
approfittare del tuo sito per chiedere se ieri sera qualcuno avesse trovato
per terra nella parte bassa della curva sud vicino al cancello giallo una
sciarpa rossa con scritta gialla dei lupi, porto quella sciarpa al collo
ogni volta che gioca la roma da quando ho 8 anni dal giorno in cui me l
ha regalata mio padre...per me ha un valore affettivo inestimabile, mi
affido al vostro buonsenso!!!contattatemi all indirizzo e mail mancio6@hotmail.com.
grazie mille lore'!" Annuncio
2: "Ciao lorenzo,per motivi personali non
potrò andare a roma-cagliari,ma ho il biglietto di curva sud..Se
qualcuno fosse interessato mi puo contattare sul numero 393307510.Grazie.Roberto". Juventus/Roma
di Coppa Italia (mi pare che il CASSSAMSSSSASSMMMMSS ha posto i soliti
divieti): "Ciao
Lz la sbronza post derby non passa perciò si prenota subito il volo
per torino per il 26. Per chi fosse interessato su edreams o blu panorama
ce la tratta roma torino a 40 euri andata e ritorno..........una cortesia,
quando hai informazioni sulla vendita dei biglietti se puoi pubblicarle
dato che come sappiamo
bene il sito uff della roma serve solo per dare uno stipendio a qualche
suo cugino........ AQUILE
COCCODE'
AQUILE COCCODE'
AQUILE COCCODE'
AQUILE COCCODE'
AQUILE COCCODE' Grande
Lz Un saluto" 20
gennaio 2011: OH NOOOOOOO!!! In costruzione
la pagina di Roma/Lazio. Sarebbe carino
sapere chi è il genio che ha fatto passare il pullman della Lazie
sul Ponte Duca d'Aosta... ah, dimenticavo, era il derby della legalità....
19
gennaio 2011: la pagina di Roma/Lazio
sarà on line a tarda notte. Una
mail: "Ciao
Lorenzo, purtroppo domani sera non sarò allo stadio per motivi di
salute, ma vendo il biglietto di curva sud (ingresso 18) al prezzo di costo
(euro 10,00). se
qualcuno fosse interessato può chiamare il numero 339.5651806. grazie,
sandra".
*
Altra
e-mail: "Ciao Lorenzo, guarda cosa sta
succedendo a Torino...arrivano le cheerleader...con dei nomi trncati del
cavolo come Ele, Eli, Cri, Ale e i numeri di maglia...non ho parole...
ciao Federico http://it.eurosport.yahoo.com/sport-in-rete/article/22396/". Sì,
anni fa ci provarono anche a Roma.... non ricordo se fu una sfavillante
torcia, un fumone o l'incessante coro che ne magnificava doti e pulsioni
sessuali che fece interrompere immediatamente l'esperimento... Sono americanate
e come tali debbono essere trattate, anche urtando la suscettibilità
delle fanciulle.
*
La
stagione
1944/45, grazie al solito prezioso lavoro di Andrea è completa,
comprese le amichevoli. Non ci sono in giro altre foto o articoli, quindi
anche la stagione si può fregiare della lupa capitolina nella pagina
principale.
*
I risultati
del sondaggio del pomeriggio di ieri:
*
Riguardo
i colori di Roma, ecco il manuale programmatico
che inserisce la tabella con i corretti colori. 18
gennaio 2011 (pomeriggio): cari sovversivi
giallorossi, per amor di precisione allego il foglio a colori con i veri
colori di Roma, gentilmente inviatomi da Fede. Tenete però presente
che la corretta gradazione è quella riportata nei codici in basso,
perché logicamente i colori che vedete sul vostro PC risentono del
settaggio grafico dello stesso. Se quindi è vostra intenzione fare
sciarpe, bandiere e stendardi diversi da quelli di Lecce, Catanzaro e affini,
è necessario dare a colui che effettuerà la stampa questo
foglio con i codici e poi ci pensa lui. Inserite
altre fotografie di Cesena/Roma.
*
Passiamo
ora a quello che era stato definito il derby del celerino e che invece
deve cambiare denominazione in derby della "giovane creatura sportiva per
forza". E'
passata un po' sotto traccia la notizia per la quale in Tribuna Tevere,
domani sera, non sarà più permesso l'ingresso a militari
e forze dell'ordine ma che ciò sarà consentito solo a diversmante
abili, minori di 16 anni e over 65. Poiché
la cosa è stata concertata, ma non imposta, dalla Questura/Prefettura
di Roma, è evidente che la colpa di un derby anomalo con una Tribuna
Tevere semivuota questa volta è delle società di calcio e
quindi, per ciò che riguarda la Roma, del suo Presidente che ancora
una volta non ha la forza di dire "lo faccio solo se me lo imponi", visto
che di fatto è Rosella Sensi che decide questa volta chi può
entrare e chi no. Lo spazio per i bambini - in un derby serale di Coppa
Italia - ci sarebbe stato comunque. E'
quindi giunto il momento del sondaggio, perché siamo noi che educhiamo
i nostri figli e non altri. I
nostri valori sono precisissimi, a 1 come a 99 anni. Visto
che quindi domani i nostri figli saranno in Tribuna Tevere (usiamo un eufemismo,
perché se avessero regalato un biglietto omaggio ai miei figli per
la Tribuna Tevere lo avrei ovviamente rifiutato. Al limite avrei comprato
loro un biglietto per un altro settore), che ne dite, facciamo sapere al
mondo che vuole civilizzarci qual è il nostro pensiero al riguardo?
18
gennaio 2011: ci avviciniamo al secondo derby
di Stato:
ROMA-LAZIO:
STADERINI (RADICALI), DERBY DELLA LEGALITA'? SI, QUELLA RUSSA… Dichiarazione
di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani
Roma,
17 gennaio 2011 Il
prossimo Roma-Lazio sarà chiamato, per ordine dell’Osservatorio
sulle manifestazioni sportive, il “derby della legalità”. Si, ma
quale, quella russa? La
fantasia liberticida dell’Osservatorio non ha limiti: questa volta la tribuna
Tevere sarà vietata a tutti eccezion fatta per bambini, over 60
e militari. Evidentemente le donne, che allo scorso derby erano ammesse
in Tevere, sono state considerate troppo pericolose, al pari dei possessori
della tessera del tifoso, la cui disciplina peraltro verrà del tutto
disapplicata. Dopo
che la scorsa settimana insieme al senatore Perduca abbiamo chiesto l’autorizzazione
a far entrare allo stadio una serie di striscioni, tra cui “L’Olimpico
non è l’Afghanistan” e “tribuna militare, derby illegale”,
sembra che i militari non avranno più accesso. Scampata la parata,
per colmare gli spalti vuoti sono in corso “rastrellamenti” nelle scuole
calcio e nei centri anziani. Chi
ha comprato il biglietto, poi, stia attento all’influenza: se si ammala,
i soldi sono buttati perché non lo potrà cedere a nessuno,
nemmeno se vecchio o bambino. Il
bello è che ad oggi il Prefetto non ha adottato alcuna ordinanza
che spieghi la logica di queste restrizioni. Insomma,
altro che derby della legalità…. Altri
aggiornamenti dopo pranzo, sono un po' stanco stasera... Andrea ha tutta
la stagione 1944/45 (per lo meno quella pubblicata dai giornali dell'epoca...).
Copriremo un altro pezzo di storia. Dopo
di ciò, per chi vuole fare bandiere e stendardi con gli esatti colori
di Roma, ecco le corrette combinazioni cromatiche... 17
gennaio 2011: in linea le foto di Cesena/Roma. E-mail:
"Ciao
Lorenzo, La mia ragazza ha compiuto 30 anni e, tra le altre cose, mi ha
chiesto di regalarle una sciarpa della lazio con scritto "30 ANNI DI LAZIALITA'
". Nonostante la mia fede giallorossa e la conseguente avversione
ai colori biancocelesti, non mi sono potuto esimere dall' accontentare
i desideri della mia amata. In
allegato la foto della sciarpa che le ho regalato. (qui
c' è anche il video... http://www.youtube.com/watch?v=1AQT0tWO4Zw
) ciao, Roberto". Pergocrema/Como,
da Cremonaonline: "Diciassette tifosi ospiti
nella Curva Nord, un centinaio abbondante quelli nei Distinti, riservati
ai non tesserati. Inutilità della Tessera del tifoso". 16
gennaio 2011: in attesa di Cesena/Roma,
Cesena/Roma,
ore 14.20
Cesena/Roma,
ore 14.20
Cesena/Roma,
ore 14.25
Cesena/Roma,
ore 14.25
una
foto esplicativa del gradimento che ha avuto la tessera del tifoso. Accanto,
uno scoop di Andrea F. relativo al "derby della legalità" di mercoledì
prossimo: ecco dove hanno avuto l'idea! Roma/Survey del 22 ottobre 1944!
Inserite
moltissime foto di partite ed amichevoli inedite della Roma nella stagione
1944/45: molte di queste partite non sono neanche riportate nei libri.
*
Da
Il Romanista: IL
ROMANISTA (D. GALLI) - L’unica trasferta no limits, senza tessera del tifoso,
dove non c’era bisogno di un patentino che attestasse la fede giallorossa,
i romanisti non l’hanno snobbata. Per Milan- Roma, a San Siro sono stati
staccati circa 2500 biglietti del settore ospiti. Risultato: la Roma ha
vinto. La Roma in realtà avrebbe vinto anche a Genova, sette giorni
fa, dove la trasferta era permessa anche ai non tesserati. Un evento. Un
evento come le due disattenzioni di Juan in una sola partita. Risultato:
la Roma ha perso, nonostante fosse sostenuta da centinaia di ugole romaniste.
Un caso? Secondo Ranieri, mica tanto. «L’altra volta - sottolineava
ieri il tecnico in conferenza - accennavo all’importanza dei tifosi. Un
conto è averli sempre al nostro fianco, un altro è non averli.
So che domani (oggi, ndr) saranno tanti».
Vero.
Saranno oltre tremila, mister. Nella giornata di ieri, per la precisione,
erano 3100. Ma il bello che erano 3100 su 6650. Quasi la metà dei
paganti complessivi. Non la metà del Dino Manuzzi, invece, ma solo
perché quest’anno il neopromosso Cesena ha fatto registrare quasi
undicimila abbonamenti. Ranieri ha ragione. Quando la Roma non è
stata lasciata sola, quando non è stata costretta da una prefettura
a giocare in uno
stadio completamente ostile, difficilmente è tornata a casa a mani
vuote. Il problema è che il Viminale ha suggerito delle limitazioni
per la curva romanista in sette trasferte su nove (sarebbero dieci contando
Lazio-Roma). Limitazioni da cui sono esclusi i titolari della tessera del
tifoso. Che però sono una minoranza in trasferta. Lo dicono anche
i numeri della prevendita di Cesena-Roma: su 3100 biglietti, 500 sono in
mani a chi ha la tessera del tifoso giallorossa.
Il
fatto è che, senza il calore dei non tesserati, la cui stragrande
maggioranza sono ultras, la Roma ha ottenuto al massimo un pareggio. Per
la trasferta di Cagliari, dove i biglietti potevano essere acquistati solo
dai residenti in Sardegna, al Sant’Elia c’erano quattro gatti (giallorossi).
È finita 5-1 per gli altri. Lo stesso criterio è stato adottato
per Napoli-Roma: tagliandi solo per chi abita in Campania. È finita
2-0 per gli altri. Con il Brescia, con la Juventus e con il Chievo, i tagliandi
non potevano essere comprati da chi vive nel Lazio. E la Roma di Ranieri
ha messo insieme la miseria di due punti su nove. Per gli impegni esterni
con Palermo (3-1 gli altri) e Parma (0-0), l’acquisto dei biglietti non
era legato al luogo di residenza che figura nella vostra carta di identità.
Ma nel settore ospiti potevano andarci solo loro. Solo i romanisti "privilegiati".
La massa dei non tesserati, se voleva, poteva comprare i posti di altri
settori. Dove però sedevano i tifosi avversari, e quindi con tutti
i rischi del caso. Le uniche due volte in cui la trasferta è stata
aperta a tutto il pubblico romanista, con Milan e Samp, forte del sostegno
della sua gente, la Roma avrebbe potuto fare bottino pieno. A Marassi è
stato un flop. Anzi, Juan flop. Capita. Ma fino a quel momento la Roma
era padrona del campo e in vantaggio per 1-0. La terza trasferta col semaforo
verde - ai non tesserati è stato riservato il settore della "Ferrovia
inferiore" - è questa. A Cesena. E statene certi: quel campione
di Juan non farà più scherzi del genere.
14
gennaio 2011: iniziamo con questa divertente
lettera, pubblicata anche su Quootidiano.net: "Gent.ma
redazione, ho
deciso di scrivere questa nota con la speranza che tramite il canale televisivo
e magari anche grazie ad una presa di posizione ufficiale da parte della
società JUVENTUS venga diffusa e resa nota la grottesca situazione
che ho vissuto con circa un migliaio di tifosi juventini domenica sera
in quel di NAPOLI. Premetto
che con tanto di tessera del tifoso sottoscritta anche per i miei due figli
(uno dei quali minorenne), abbiamo partecipato con il nostro club di appartenenza
(JUVENTUS CLUB DOC GIOVANNI AGNELLI - ANDRIA), alla trasferta napoletana
con un pulman da 54 persone + un pulmino da 19 persone. Nel nostro pulman
abbiamo ospitato amici juventini del club di Aosta che hanno raggiunto
Bari in aereo e si sono aggregati al nostro gruppo. Alle
ore 17.30 circa giungiamo al casello autostradale di Napoli dove pensavamo
di trovare un mezzo della polizia di stato da noi in precedenza avvertita
del nostro arrivo. Dopo un'attesa di circa 40 minuti, pur senza incidenti,
ma con qualche normale sfottò ricevuto da napoletani in transito
veniamo raggiunti da un auto della polizia che ci accompagna qualche chilometro
più avanti dove venivano raggruppati tutti i pulman provenienti
da varie zone d'Italia. Fatti scendere, uno alla volta, filmati da una
telecamera e sottoposti al capillare controllo su eventuali mezzi di offesa
in nostro possesso sia in dosso, sia nel pulman, senza alcun controllo
sul possesso della fantomatica tessera del tifoso, risaliamo sul pulman
per essere "scortati" verso lo stadio. Da
questo momento inizia la parte incredibile della vicenda. I
pulman vengono accompagnati con tanto di sirene da mezzi della polizia,
utilizzando la tangenziale per un tragitto completamente identico a quello
fatto dai tifosi napoletani che si recano allo stadio, fino all'uscita
Fuorigrotta. Qui, bontà loro, invece di andare verso lo stadio la
carovana prosegue fino all'uscita Agnano da dove attraverso stradine piccolissime
con auto parcheggiate su entrambi i lati che impediscono il normale passaggio
dei pulman, sottoposti al pubblico ludibrio della tifoseria napoletana
appostata sui lati della strada, si giunge finalmente nella zona stadio
riservata agli ospiti. A
questo punto zelanti agenti di polizia con urla e chiari movimenti con
le mani, invitano i tifosi a scendere dai pulman e correre in maniera dissennata,
verso i cancelli dello stadio, senza che alcuno di noi sapesse quale strada
prendere e quale fosse il pericolo incombente sulle nostre teste. Tale
fuga verso lo stadio viene effettuata già in una situazione di terrore
e panico in quanto gli inviti minacciosi della polizia lasciano intendere
di essere in una grave situazione di pericolo. Questa corsa (io ero con
mio figlio di anni 11 e vi erano anche persone anziane con problemi fisici)
della durata di circa 200 metri termina in un ammasso umano di persone
che erano state bloccate da una serie di transenne poste proprio per impedire
il passaggio. Dopo aver travolto queste transenne, terminiamo la corsa
contro un cancello chiuso, in quanto l'accesso al settore era posto una
decina di metri più in là. Scavalcando
gli ostacoli, in un caos indescrivibile, senza che ad alcuno fosse controllato
il biglietto, la tessera del tifoso o quant'altro (sono in possesso dei
tre biglietti, mio e dei miei due figli, ancora completamente integri,
senza che sia stata staccato nemmeno il talloncino di controllo con il
codice a barre) entriamo nello stadio. Con quel sistema, nel settore ospiti
sarebbe potuto entrare chiunque, tifoso juventino e non con grave rischio
per tutti. Una
volta "al sicuro", all'interno dello stadio, nella parte superiore del
settore riservato ai tifosi ospiti, con inspiegabile divieto di accesso
da parte della polizia al settore inferiore, ove non vi sarebbe stato alcun
contatto con la tifoseria napoletana, veniamo sottoposti ad un incredibile
fuoco di artiglieria con lancio di petardi o bombe al cui scoppio venivano
divelti ogni volta addirittura i sediolini dello stadio. Di queste pericolosissime
bombe tutto il gruppo di tifosi juventini presenti ne avranno ricevute
circa una trentina. Il lancio avveniva da parte di aspiranti uomo ragno
che si inerpicavano fra le strutture in ferro dello stadio per raggiungere
alle spalle i tifosi juventini e dopo aver bucato al rete di protezione
con coltelli, lanciavano questi ordigni attraverso i buchi testè
prodotti. Ho
rivisto il giorno dopo, la partita sul Vostro canale a cui sono abbonato
e ho udito (senza mai vedere) chiaramente lo scoppio dei petardi che avveniva
in maniera continua e ripetuta mettendo a grave repentaglio l'incolumità
dei presenti. Per
quale motivo nessun telecronista pur presente allo stadio ha fatto menzione
di quello che accadeva? Per quale motivo nessuna testata giornalistica
ha riportato questo a dir poco incivile comportamento della tifoseria napoletana?
Perchè non vi è stata da parte di nessuna televisione neppure
una inquadratura verso il settore occupato dai tifosi juventini sottoposti
al bersaglio? Perchè il Giudice Sportivo sanziona la società
Juventus di una multa di euro 6000 perchè i suoi tifosi hanno divelto
dei seggiolini, che invece erano stati divelti dalla forza d'urto delle
esplosioni dei petardi lanciati dai napoletani? Perchè la società
Napoli viene multata solo di euro 20000 perchè "propri sostenitori
lanciavano nr. 4 petardi verso la zona occupata dagli steward (???)" e
non fa menzione di nemmeno un petardo lanciato verso i tifosi juventini?
Dove erano questi steward quando venivano lanciate le bombe? Erano complici
dei tifosi napoletani? Nel bollettino del giudice sportivo si menziona
una attenuazione della sanzione verso la società Napoli dovuta a
concreti atti posti in essere in collaborazione con le forze dell'ordine
ai fini preventivi e di vigilanza. Di cosa parliamo? Dove erano i poliziotti?
Quali misure preventive sono state poste in essere? In che cosa è
consistita la vigilanza? A
Napoli queste cose vengono definite testualmente "puttanate"!!! Vi
assicuro che per molto meno, la Juventus nello scorso anno ebbe l'interruzione
della gara con il Parma e con il Bari oltre alla sanzione della gara da
disputare a porte chiuse. La
differenza sta nel fatto che a Torino il settore ospiti è inquadrato
costantemente da telecamere e che certa stampa non si lascia sfuggire nessuna
occasione per.............. Comunque
l'allucinante racconto non è ancora terminato! Qualche
minuto prima del fischio finale, con il bombardamento in pieno corso (erano
in possesso di un vero e proprio arsenale bellico), rinvigorito dalla trionfale
vittoria, nel settore da noi occupato fanno per la prima volta presenza
alcuni poliziotti che, in manier alquanto serafica, invitano i tifosi juventini
ad abbandonare lo stadio prima del termine della gara. Tale comunicazione
fatta ad alcuni, in maniera quasi confidenziale, provoca di fatto che una
buona parte di tifosi lasci le gradinate. Personalmente noto che sta avvenendo
questo abbandono, ma forte dell'esperienza maturata in molti stadi, rimanendo
certo del fatto che senza comunicazioni ufficiali i tifosi ospiti rimangono
nello stadio fino a quando non vi sono le condizioni per l'uscita degli
stessi in sicurezza, penso che vi sia solo un ammassarsi verso la parte
inferiore. Comunque,
sentendo ancora lo scoppio di bombe e invitato da mio figlio, molto spaventato,
scendo anch'io verso il basso, dove scopro che alcuni agenti di polizia
stanno invitando i tifosi a correre verso i pulman in quanto - recito testualmente
- "non siamo in grado di garantire la vostra sicurezza". Ad una mia richiesta
di spiegazioni insieme all'invito di correre anch'io verso i pulman di
appartenenza mi viene detto: "oggi, caro signore, vi è la possibilità
di acquistare una semplice scheda e di starsene tranquilli a casa a vedere
la partita! Per quale motivo lei ha preferito venire qui? Seppure
allibito, capisco che non è il caso proprio di polemizzare con queste
pseudo forze dell'ordine e accogliendo l'invito iniziamo una lunga corsa
(circa 500 metri) fra le urla e le minacce dei poliziotti stessi fino a
raggiungere il pulman dove tanti altri amici erano già. A
questo punto, forse la cosa più incredibile!!! Altri poliziotti
si affiancano agli autisti dei pulman invitandoli subito a ripartire in
quanto la presenza in quel punto era ritenuta pericolosissima. I pulman
sono pertanto ripartiti su ordine perentorio della polizia senza che tutti
i passeggeri fossero ancora a bordo. Vane sono state le proteste da parte
nostra. L'ordine impartito era perentorio. Ripartire senza preoccuparsi
di chi manca! Nel
frattempo la carovana dei pulman "quasi pieni" era ripartita con la scorta
della polizia. Il nostro pulman leggermente attardatosi in attesa di qualche
ritardatario era costretto ad inseguire la scorta che a quel punto precedeva
abbondantemente il nostro pulman. Non
sono in grado di dire che cosa è successo agli altri pulman. Posso
solo dire che il nostro mezzo è rimasto fermo nei pressi dello svincolo
autostradale fino all'una di notte, senza alcuna scorta o protezione, sottoposti
a gesti triviali da parte dei tifosi napoletani di passaggio, con il rischio
di dar corso ad un pestaggio in piena regola qualora altri scalmanati si
fossero fermati vicino al nostro pulman. In questa situazione abbiamo atteso,
affinchè coloro che erano rimasti a terra potessero raggiungere
in qualche modo il pulman e fare ritorno a casa tutti insieme. L'ultimo
dei dispersi, ironia della sorte, è stato accompagnato da una volante
della polizia. Al
termine, mio figlio di 11 anni mi ha detto: "Papà, io a Napoli non
voglio venire mai più!!". Gli ho risposto: "Anch'io!" Ho
voluto raccontare questa paradossale odissea che nella mia lunga esperienza
di tifoso bianconero aveva avuto in termini di paura un solo altro caso:
BRUXELLES - 29 maggio 1985. Non
so se la stessa sarà ritenuta degna di cassa di risonanza e se ritenete
opportuna diffonderla e renderla nota, ma una sola preghiera mi sento di
rivolgere: Fate conoscere questa esperienza alla società, affinchè
possa fare anche in maniera provocatoria ricorso verso la sanzione della
multa di euro 6000 comminata per il comportamento incivile dei propri sostenitori.
Quei 6000 euro che siano destinati ad un'opera benefica e non a questi
"venditori di fumo" fra cui a Federazione, la Lega e il ministro Maroni.!!!! Con
cordialità. ANDREA
LEONETTI http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1326 V
E R G O G N A !!! http://club.quotidiano.net/misterx/napoli_juve_odissea_nello_strazio_ministro_maroni_legga_qui_e_scopra_come_non_funziona_la_tessera_del_tifoso
*
Lucchese/Foggia
Tifosi
allo stadio col raggiro
12/01/2011
A
Lucca solo quattro gatti in curva, ma il tifo per i rossoneri era tutto
in tribuna
Allo
stadio «Porta Elisa» di Lucca, domenica scorsa al seguito del
Foggia c´erano una decina di tifosi regolarmente identificati e fatti
accomodare nel settore a loro adibito in curva. Tutti con regolare tessera
del tifoso, il passepartout che dà diritto all´accesso anche
in quegli stadi «blindati» alla tifoseria ospite. La trasferta
di Lucca, chissà perchè, era vietata ai tifosi del Foggia
(non risulta esserci rivalità fra le due fazioni, ma questa è
un´altra storia). Eppure il vero tifo per rossoneri di Zeman si è
levato dalla tribuna laterale, dove hanno preso posto centinaia di supporters
tutti o quasi sotto mentite spoglie. Era da lì, non dalla curva
dei tifosi ospiti (e quei quattro gatti del resto come avrebbero potuto
farsi ascoltare dall´intero stadio?), che provenivano le urla di
incoraggiamento per i ragazzi del boemo. Un incitamento forte e incalzante
specie durante le fasi iniziali del match quando il risultato era ancora
in bilico e il Foggia sembrava in partita nonostante lo svantaggio. Eppure
ufficialmente quelli che incitavano Sau e compagni non erano tifosi rossoneri.
Sì, perchè ognuno di essi per potersi vedere comunque la
partita aggirando la tessera del tifoso e le inconsistenti barriere federali,
ha messo a punto una serie di stratagemmi per entrare ugualmente allo stadio.
Un andazzo che va avanti ormai da qualche mese, dopo la prima fase di comprensibile
studio. Ma che a Lucca, riteniamo, abbia raggiunto la sua espressione massima.
Saranno
stati un cinquecento le persone che si sono introdotte al «Porta
Elisa» spacciandosi per tifosi normali. In che modo? C´è
chi si è fatto acquistare il biglietto dall´amico residente
al Nord (le norme vietavano tassativamente la vendita di biglietti ai residenti
in provincia di Foggia), qualcun altro (c´è chi può)
si è fatto accreditare e dunque non ha nemmeno pagato il biglietto
d´ingresso. E´ la solita storia all´italiana: fatta la
legge, trovato subito l´inganno. Sta di fatto che al «Porta
Elisa» è andata in scena, riteniamo, una rappresentazione
comica di cosa oggi s´intenda per tessera del tifoso. Se l´obiettivo
era quello di escludere dagli stadi le frange più calde della tifoseria,
tanto di cappello all´intuizione del ministro Maroni. Ma l´idea
è che oggi a farsi largo negli stadi siano soprattutto i furbi.
*
Marco
sul derby della legalità (a sto punto potevano giocare una bella
partita del tipo Polizia/Carabineri): Perché
no al derby Il
derby, la sintesi vera del romanismo, un sentimento di disprezzo e odio
(sportivo?) vs “gli altri” e il godimento supremo, l’estasi del piacere,
meglio di una scopata al momento della vittoria. Il contrario se va male. Per
questo, da sempre, si soffre come bestie già na settimana prima,
e non si può mancare, serve essere presente perché anche
se 100.000 tifosi spostano lo 0,01% del risultato (ma non è così!)
quella pò esse la frazione decisiva e la differenza fra l’estasi
e l’inferno. Ma
negli ultimi tempi nel tifoso, quello “capocciate al muro” per intenderci,
c’è una strana sensazione, il calcio moderno sta sfilando via tutti
i sentimenti, belli e brutti appiattendo gli spigoli delle emozioni, anestetizzando
la passione a livello sub conscio con il risultato che - piano piano -
ci porta a che nun ce ne freghi più un cazzo!! Un rito sempre più
vuoto riempito da un orgoglio di appartenenza ultraquarantennale, ma non
con lo stesso sapore. E
arriviamo al prossimo derby: accade quello che non si era mai visto: le
tribune in mano a poliziotti, militari e parentele varie per non consentire
quell’espressione dell’odio (sportivo ?) che talvolta sfocia in violenza. Dilemma
che fare, andare o non andare cedendo al “nemico” lo 0,01% partendo svantaggiati.
Ho riflettuto: le cose non stanno così ! Questo
non è un derby !!! Avete
mai visto un derby con le tribune riservate ai militari ? Avete
mai visto un derby con tifosi che non potranno incazzarsi più di
tanto (pure fra i militari ce so romanisti veri solo che stadio stavolta
je toccherà sta boni senno so cazzi !) Avete
mai visto un derby giocato in un giorno lavorativo alle 15.00 !!! (mi
pare si giochi alle 20.30,n.d.L.) Avete
mai visto una presa per il culo come quella comminata ai possessori della
tessera del tifoso che hanno il posto in tevere ? Avete
mai visto un derby……………a cui non avete voglia di andare!!!! Ecco…….questo
non è un derby……..ovvero è il derby del celerino da non confondersi
con i derby che conosciamo noi, questa è un’altra partita……. una
partita che non conta un cazzo!! Per
questo non andrò al derby del celerino, e bello sarebbe (quasi come
vince un derby vero) se nun c’iannasse nessuno ! (sarebbe
ancora più divertente se i poliziotti di Roma e Lazio in Tribuna
Tevere se menassero ;-)
*
Per
finire, inserite alcune foto in una stagione spettacolarmente rara, quella
del 1943/44. Da sentisse male. 13
gennaio 2011: Davide può sconfiggere
Golia? Forse no, ma un bel calcio dove non batte il sole glielo può
dare! La
grossolanità con cui hanno introdotto la tessera del tifoso, le
modalità "all'italiana" con cui hanno costretto la gente a farsela
gli è stata fatale. A
seguito di quanto sancito dal Garante della Privacy: -
tutte le società devono rifare i loro moduli all'amatriciana; -
chi non si adegua si becca un multone milionario; -
tutti i tifosi che hanno sottoscritto la tessera del tifoso hanno diritto
al rimborso, così come chi non ha sottoscritto i moduli illegittimi
e non si è quindi abbonato. In
attesa che cada il famoso art. 9, possiamo ben dire che i tifosi sono passati
in vantaggio nei confronti delle società calcistiche che non li
hanno ascoltati. 1-0. Anzi, visto il flop di abbonamenti, hanno raddoppiato:
2-0. E palla al centro.
12
gennaio 2011 (pomeriggio): con l'aiuto di
un paio di amici avvocati esperti di privacy avevo fatto un ricorsetto
contro la tessera del tifoso...: avevamo
ragione, i moduli sottoscritti per la tessera del tifoso sono ILLEGALI!
Ecco qui, pubblicato oggi, il provvedimento
del Garante della Privacy che impone alle società sportive di
rivedere tutto. http://www.garanteprivacy.it/garante/navig/jsp/index.jsp
*
Da
Repubblica.it:
Tessera
del tifoso Garante
bacchetta società L'autorità
di garanzia per la privacy arriva in soccorso dei tifosi. Ai club, infatti,
viene chiesta maggiore trasparenza, in particolare sul trattamento dei
dati personali per finalità di marketing
ROMA
- Più informazioni sull'uso dei dati personali forniti al momento
della sottoscrizione. E' questo l'obbligo che il Garante della privacy
fissa alle società calcistiche in merito alla tessera del tifoso.
Un provvedimento che tiene conto di alcune segnalazioni pervenute all'Autorità
e che è stato inviato al Ministero dell'interno, al Coni, alla Figc
e alle società sportive che aderiscono al programma. In pratica
ai club di calcio viene chiesto di migliorare l'informativa da dare ai
tifosi, mettendo ben in evidenza i trattamenti di dati che non richiedono
il consenso, perché connessi al rilascio della tessera, e quelli
che possono essere effettuati solo su base volontaria e con un consenso
ad hoc (marketing, profilazione, invio di comunicazioni commerciali).
PIU'
COMUNICAZIONE - "Ai tifosi - viene rilevato dall'ufficio del Garante -
dovrà infatti essere sempre garantita la possibilità di poter
esprimere esplicitamente il loro 'nò all'uso dei dati per finalità
di marketing. Nell'informativa dovrà essere inoltre ben specificato
che i dati anagrafici dei possessori delle tessera vengono comunicati alle
questure allo scopo di verificare l'assenza di provvedimenti (Daspo, misure
di prevenzione, sentenze di condanna per reati cosiddetti da stadio) che
ostacolino il rilascio. I tifosi, infine, dovranno essere informati sulle
caratteristiche dei trattamenti effettuati tramite la tecnologia rfid".
L'USO
DELLA TESSERA - "La tessera del tifoso - sottolinea la nota - è
uno strumento multifunzionale che, oltre a consentire di far parte di una
comunità "virtuosa" di tifosi, permette al possessore di fruire
di facilitazioni e servizi messi a disposizione dalle società sportive,
di seguire la squadra in trasferta nel settore "ospiti", di accedere agevolmente
agli impianti sportivi attraverso i varchi a lettura elettronica. Ogni
tessera rilasciata dalla società al tifoso dopo l'ok della questura
- prosegue il Garante - contiene i dati personali del possessore, è
contrassegnata da un codice alfanumerico che la identifica in modo univoco
e spesso contiene un dispositivo a radiofrequenza (rfid), utilizzato solo
per l'accesso agli stadi e "leggibile" ad una distanza non superiore a
10 cm da appositi lettori posizionati presso i tornelli di ingresso. L'Autorità
-conclude il Garante- si è comunque riservata approfondimenti in
caso di revisioni eventualmente apportate al programma 'tessera del tifoso'".
(12 gennaio 2011)
12
gennaio 2011: inserite le foto di Sampdoria/Roma
1965/66 e Juventus/Roma 1965/66. Interessante
articolo su Il Fatto Quotidiano: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/10/in-francia-va-di-moda-schedare-gli-agenti-in-borghese-serve-per-denunciare-gli-eccessi/85633/ E-mail
sul derby: "Ciao
Lorenzo, apprendo che la questura di Roma sta vagliando la possibilità
di far giocare il derby di Coppa Italia alle 15 (http://www.laroma24.it/archivio/34587/derby-di-coppa-italia-la-questura-pensa-a-un-anticipo-alle-15.html).
Premesso che personalmente non vi avrei comunque partecipato in quanto,
come giustamente definito da qualcun'altro sul tuo sito, questo è
il "derby del celerino", vorrei invitare tutti a fare altrettanto. Hanno
davvero superato il limite, lasciamoli giocare nel silenzio assoluto, in
uno stadio vuoto e con il calcio che piace a loro! Tutto questo è
una vergogna non solo per il nostro ex sport nazionale ma anche e soprattutto
per il nostro paese!". Concordo
sul fatto che non se ne può più. Inizio ad odiare la legalità. 11
gennaio 2011: inserite diverse foto nella
stagione
1938/39. 10
gennaio 2011: in linea le foto di Sampdoria/Roma. Su
Genova: "ti mando altre foto di samp-roma....è
tutto normale?...quanto è legale sta cosa???".
E'
l'emblema degli stadi di oggi. Un
altro funerale a Firenze, ad opera dei bresciani:
*
Carlo:
"Ciao
Lorenzo, sono Carlo quello della foto di Geppo a Verona, e' parecchio che
non ci sentiamo spero tutto bene. Sabato
scorso passavo per via Monte Cervialto e a momenti mi prende un colpo vedo
il Lampo su un cartellone (ti allego foto) leggo la data e la scritta e
mi viene un brivido, che bello mi sono commosso. Ironia
della sorte ieri c'era Sampdoria Roma, 34 anni fa era Roma Sampdoria e
io stavo li (io pure, in Tribuna Tevere,
3-0 per la Roma). Questo
e' tutto volevo solo condividere con te questa emozione continua cosi con
il tuo sito e' sempre un piacere leggerlo. Ciao Carlo".
Modello
inglese:
United-Liverpool,15
arresti a Manchester
MANCHESTER
(GB) - Quindici tifosi sono stati arrestati a Manchester per turbativa
dell'ordine pubblico e danneggiamenti in occasione della partita di FA
Cup tra lo United e il Liverpool. La sfida dell'Old Trafford, conclusasi
con la vittoria degli uomini di Ferguson per 1-0 grazie a un rigore trasformato
da Ryan Giggs dopo appena due minuti di gioco, e' molto sentita vista la
rivalita' delle due tifoserie. Proprio per il rischio di incidenti la polizia
aveva rafforzato il servizio d'ordine allo stadio. 9
gennaio 2011: esaurito il settore dei non
tesserati per Sampdoria/Roma. Me la
sto vedendo su internet, aggiornando la pagina con foto.
*
Naturalmente
il settore ospiti era semivuoto.... Piacenza/Varese:
Dal
prossimo anno, anche per partecipare a qualsiasi tipo di celebrazione ci
vorrà la tessera del tifo:
*
Un
messaggio da Brescia:
Tutti
a Firenze!
Spett.le
redazione,
con la presente Vi chiediamo cortesemente di voler diffondere il seguente
comunicato: “I
ragazzi della Curva Nord Brescia 1911 si recheranno a Firenze in pullman
nonostante le assurde -ed ingiuste- limitazioni attuate in occasione della
partita Fiorentina vs Brescia di domenica 9 gennaio. Per
scelta però non andremo allo stadio, bensì presso due delle
piazze simbolo di Firenze: Piazza Santa Croce e Piazza del Giglio, ove
fin dal Rinascimento si gioca l’antico Calcio Fiorentino, precursore del
“nostro” calcio moderno. Lì,
alle ore 15.00, celebreremo il funerale del Calcio Italiano, scomparso
dopo una lunga e straziante agonia a causa di un male praticamente incurabile
(fra le altre cose depositeremo una corona di fiori sotto la targa di Piazza
del Giglio). Si
ringraziano tutti i tifosi, gli Ultras, i giornalisti, ecc. che si sono
prodigati nel tentativo si salvarlo. Purtroppo,
ancora una volta, le speranze di tutti sono state bruciate dagli interessi
e dalle ambizioni di pochi, miopi reggenti. Auspichiamo,
dalle ceneri di questo sacrificio e dalla perenne passione di migliaia
di tifosi, rinasca presto un nuovo calcio popolare (magari, proprio come
in passato, già nelle Piazze e nelle strade di tutte le città
italiane). Un
calcio fatto di valori e d’aggregazione. Un
calcio soprattutto senza limitazioni e divieti. Ricordiamo
che il funerale è aperto a tutti. Invitiamo
i politici, la stampa e chiunque ami il “football” a partecipare. Invitiamo
soprattutto i cittadini bresciani a seguirci -non solo idealmente- in questa
importante e significativa trasferta. Brescia
1911 Curva Nord P.S.
Non essendo riusciti a salvare il Calcio Italiano, vorremmo quantomeno
provare a salvare il Brescia Calcio. Una società, quest’ultima,
di salute estremamente cagionevole. Proprio
per questo, nella tarda mattinata ci recheremo a Coverciano (sede del ritiro
del Brescia) per consegnare delle ricette utili alla sua guarigione.
*
E uno
da Milano: "Ciao lorè, ti scrivo
per aggiornarti sugli ordinari problemi che crea la tessera non appena
provi a fare qualcosa di più che sia "fare l'abbonamento,andare
allo stadio in casa e stop". Come
sai tifo l'effecì internazionale, ti ho già scritto altre
volte, sono abbonato ergo tesserato... Domani
sarei dovuto andare a vedrere la partita como-hellas, serie C1 (o lega
pro, comecavolosichiama). Settore ospiti, as usual. La vendita ha una serie
di limitazioni, tra cui il divieto di vendita online, divieto a chi non
ha la TdT, divieto di vendita fuori dal veneto. Nonostante io abbia mandato
via fax ad amici scaligeri la mia tessera ed il documento non è
stato possibile avere il biglietto. Sarei dovuto adnare di persona a verona
(si, apposta da milano, stocazzo!) ma anche in quel caso non sarei stato
sicuro di avere il biglio! perchè
la cosa più incredible non è che io non possa avere un biglietto
nonostante abbia sta benedetta tessera (e già qui ce ne sarebbe
da dire), ma che non si capisca esattamente cosa debba fare per avere il
biglietto e se effettivamente io abbia il diritto ad averlo! Aggiungo,
per puro gusto nostalgico, che qualche anno fa per andare a vedere l'hellas
in trasferta mi bastò mandare un sms ad un amico con su il mio numero
di documento. Per avere un biglietto che poi...nemmeno usai ;-) saluti
lorè, ancora complimenti per il sito e per il lavoro che svolgi.
francesco". 8
gennaio 2011: terrorizzati dal palese e documentato
calo di spettatori, si iniziano ad "aprire" alcune trasferte... non è
un caso che ciò sia avvenuto addirittura per Bologna/Fiorentina
e, per ciò che riguarda la Roma, per Sampdoria/Roma e Cesena/Roma.
L'unica differenza è che continuano a dividere i tifosi ospiti in
"buoni" e "cattivi" e ciò non potrò che rafforzare i "cattivi"
che hanno decisamente più appeal tra i giovani rispetto ai
"buoni". E' per questo che sono convinto che i ragazzi della Sud che si
sono fatti l'abbonamento e quindi la TdT rinunzieranno ad esercitare la
prelazione per prendere il settore ospiti con quella bella tesserina e
andranno insieme ai "cattivi" nel settore dei non tesserati, lasciano il
settore dei "buoni", come è giusto che sia, ai Roma Club. Cesena/Roma: Da
martedì 11 a sabato 15 saranno in vendita i biglietti per Cesena-Roma,
in programma domenica 16 alle ore 15. I
biglietti si potranno acquistare presso gli abituali punti vendita. Due
i settori riservati ai tifosi giallorossi: Ospiti (27 euro) e Ferrovia
inferiore (29 euro). I tagliandi del settore Ospiti saranno acquistabili
esclusivamente esibendo la tessera del tifoso.
Bologna/Fiorentina A
sinistra i buoni, a destra i cattivi
Da
Firenze: Il
questore di Bologna avrà imparato da Tagliente: tesserati (con il
biglietto del settore ospite) in curva San Luca divisi dai pochi abbonati
di casa da una decina di "addetti", non teserati nel settore ospite (perchè
piu' pericolosi). Ma
non si poteva entrare solo nel settore indicato sul biglietto? Poi
l'ultima chicca: con la TDT viola a Bologna per Bologna-Fiorentina si poteva
andare in ogni settore (ANCHE IN CURVA A. COSTA), davvero !!!!!!
Bologna/Fiorentina I
cattivi
Leggi
speciali: oggi per gli ultrà, domani in tutta la città.
Noi lo dicevamo.
TERAMO:
MANIFESTAZIONI PIAZZA VIETATE, PRC PROPONE CORTEO PRO BERLUSCONI
TERAMO
- Centro storico vietato alle manifestazioni di 'protesta': lo ha deciso
il Prefetto teramano Eugenio Soldà che in un decreto spiega come
alcune piazze e vie siano da considerarsi 'Zone Rosse' e "sottratte ai
cortei ed a tutte le forme di manifestazioni pubbliche dirette a richiamare
l'attenzione su particolari problematiche o a rappresentare alle Istituzioni
ed all'opinione pubblica dissensi e proteste". Come
riporta il quotidiano Il Centro, alla base della decisione del Prefetto
ci sono le tensioni che da tempo si rilevano a Teramo con incidenti e aggressioni
tra gruppi politici contrapposti: gli ultimi nel dicembre scorso, con scontri
e denunce ai danni di Forza Nuova e ragazzi dei centri sociali. Il 23 dicembre
2009 tre militanti di sinistra furono aggrediti e accoltellati da neo fascisti
locali. Di qui la decisione del Prefetto di chiudere il centro città
alle manifestazioni di "dissenso". E
la successiva provocazione di Rifondazione Comunista, che ha proposto una
manifestazione di consenso a Berlusconi. "Qualunque forma di contestazione
anche minima non può essere espressa in centro - ha evidenziato
il segretario cittadino di Prc, Filippo Torretta - dove a questo punto
si deve ritenere siano permesse manifestazioni di consenso". Una
vera contromossa, quella di Rifondazione: per sabato 8 gennaio ecco la
richiesta al Prefetto di uno spazio a Piazza Orsini nel centro per "una
iniziativa di consenso alle amministrazioni comunali, provincial, regionali
e al governo nazionale e a tutte le sue politiche, nonché occasione
per esprimere la massima soddisfazione per la situazione socioeconomica
della popolazione".
*
Inserite
133 fotografie inedite nelle stagioni 1927/28, soprattutto Coppa
CONI, 1928/29, 1929/30,
sempre grazie ad Andrea F. che sta facendo un lavoro di ricerca mostruoso!
Wembley
1929, finale Coppa d'Inghilterra
Stadio
Flaminio 1928, Italia Austria. Si
notino i trampolini sulla sinistra
Se
non ci fosse stata la tessera del tifoso, potevano entrare tranquillamente
nel settore ospiti e non sarebbero stati feriti:
All'esterno
dello stadio Meazza Due
tifosi napoletani leggermente feriti
prima di Inter-Napoli I sostenitori
partenopei aggrediti mentre cercavano di entrare in uno dei varchi non
riservati ai tifosi ospiti MILANO
- Due tifosi napoletani sono stati leggermente feriti prima dell'inizio
di Inter-Napoli all'esterno dello stadio Meazza. Secondo quanto riferito
da alcuni agenti in servizio, i due sostenitori partenopei sono aggrediti
mentre cercavano di entrare in uno dei varchi non riservati ai tifosi ospiti.
All'esterno dello stadio le forze dell'ordine effettuano controlli sui
tifosi in arrivo smistando quelli ospiti in due file, una per i possessori
della tessera del tifoso e una per i molti che non l'hanno. (fonte: Ansa)
E-mail:
"Ciao
Lorenzo, finalmente ritorni ad aggiornare il sito. Ho letto i tuoi pertinenti
commenti in giallo all'articolo dei signori Berizzi e Foschini. Una cosa
t'è sfuggita: i due dotti citano le Brigate Autonome Livornesi (B.A.L.)
come uno dei gruppi di sinistra attualmente più radicali e pericolosi.
Ebbene le B.A.L. si sono sciolte nel 2003 ed i suoi esponenti di spicco
non vanno più neanche allo stadio... pensa che uno dei suoi leader,
Lenny Bottai, che pesava ai tempi delle B.a.l. pesava almeno 100 Kg è
nel frattempo diventato il campione italiano superwelter di pugilato...... Molte
delle cose che avete scritto, le avevo già espresse direttamente
al Sig. Foschini, dato che sul sito pugliese di repubblica esiste l'indirizzo
email a cui poter contattarlo (g.foschini@repubblica.it).
Grazie per quello che stai facendo. Nicola In
realtà non mi era sfuggita. Poiché hanno commesso inesattezze
su tutti i gruppi elencati (non sono sciolte solo le B.A.l., infatti...)
ho evitato di personalizzare :-) Grazie
a Andrea F., inserite 29 foto inedite della stagione
1927/28 (compresa la Coppa Coni)! 6
gennaio 2011: la pagina di Roma/Catania
in serata. On line le foto di Atletico
Roma/Roma. A proposito, si può agevolmente notare quanto il
sito
ufficiale dell'Atletico Roma sia meglio di quello ufficiale della Roma,
ma questa è una storia vecchia.
*
Un
annuncio: "Buongiorno e buone feste, vorrei
segnalarvi che domenica 9 gennaio alle ore 17.00 Giuseppe Manfridi porterà
al Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma (via ostuni 8) lo spettacolo
ROMA-LIVERPOOL 1-1 DEL 30 MAGGIO 1984, del progetto "Dieci Partite" nel
quale ripercorreremo la storica partita della Roma. http://www.teatrobibliotecaquarticciolo.it/adon.pl?act=doc&doc=572".
*
Oggi
farò un riepilogo del periodo natalizio, inserendo quelle e-mail
con fatti anche datati ma che debbono essere ricordati. Iniziamo
dai pastori sardi. Cristiano:
"onore
ai 500 pastori sardi ai quali è stata negata la trasferta a Roma
... scesi
a civitavecchia volevano andare a roma a manifestare ma hanno trovato le
fdo che li hanno neutralizzati - anche bruscamente - e non gli hanno consentito
ne di prendere un pulmann (peraltro gia noleggiato) ne il treno! http://www.repubblica.it/cronaca/2010/12/28/foto/foto_porto_civitavecchia-10637546/1/?ref=HREC1-7 per
la serie " estendere ciò che è stato sperimentato ". L.S.:
"ciao
lorenzo, innanzi tutto auguri. ho
appena letto questo articolo http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_dicembre_28/civitavecchia-pastori-sardi-181153578118.shtml e
non ho potuto non pensare a te quando "prevedevi" che i metodi da stadio
sarebbero stati esportati in tutti i settori della società. BUON
ANNO".
*
Poi
c'è stata la farsa all'italiana di Lecce/Bari, che per ragioni storiche
deve essere ricordata su questo sito: Max:
''La
tessera del tifoso permetterà a tutti i tifosi di partecipare alle
partite senza alcuna restrizione, anche a quelle pericolose'' On. Roberto
Maroni Mercoledì
29 dicembre 2010: "Per motivi di sicurezza si disputera' a porte chiuse
il derby Lecce-Bari in programma il prossimo 6 gennaio nel capoluogo salentino.
Lo ha deciso il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica riunito questa
mattina nella prefettura di Lecce. " Buona
tessera del tifoso a voi tutti e viva l'Ita/g)lia!". Il
fatto è che i Prefetti sanno perfettamente che la TdT è assolutamente
inutile e quin di raginano come non vi fosse. E' per questo che poi Maroni,
vista la sua creatura completamente distrutta dalla decisione prefettizia
ha ordinato di tornare indietro e riaprire le porte. La sostanza non cambia:
alla tessera del tifoso ormai crede solo lui. Per i posteri, comunque,
ecco qui in pdf l'ordinanza
del Prefetto di Lecce che spiegava il perché delle porte chiuse
e chiarisce qual è il modo di ragionare che ormai aleggia tra le
forze dell'ordine (quello per il quale alcuna cosa accade se non c'è
nessuno in giro: come dire che se tutti restassero in casa invece di andarsene
in giro, per strada non ci sarebbero più reati e loro potrebbero
stare tranquilli a leggere la Gazzetta dello Sport in ufficio!). Ed
ecco come è finita:
Derby
Lecce-Bari Ci
sarà un agente ogni 10 spettatori
LECCE
– Sarà un derby blindato, dopo tre provvedimenti diversi adottati
per garantire l’ordine pubblico. Ma sarà un derby a porte aperte,
sia pure con limitazioni per entrambe le tifoserie (ingresso consentito
solo ai residenti in provincia di Lecce e ai baresi possessori della tessera
del tifoso) e come ragionevolezza imponeva.
Lecce-Bari
di domani pomeriggio allo stadio di via del Mare, derby che torna ad essere
di serie A dopo dieci anni, potrebbe regalare allo sport pugliese una bella
giornata da ricordare. Ci stanno provando anche le amministrazioni comunali
delle due città. I loro massimi esponenti, Michele Emiliano e Paolo
Perrone, domattina terranno una conferenza stampa per annunciare una mini-kermesse
di rappresentative di rugby, basket e pallanuoto di Bari e Lecce sul terreno
di gioco dove, a partire dalle 15, si affronteranno le due squadre di calcio.
Promuovere
lo sport come strumento di aggregazione e crescita culturale: questo l’obiettivo
dell’iniziativa, mentre sugli spalti saranno già affluite le tifoserie.
Previsti almeno 13.000 spettatori stando alla prevendita dei biglietti:
a Lecce sono stati staccati circa 9.000 tagliandi, ai quali ci sono da
aggiungere poco meno di 4.000 abbonati; 1.400 i biglietti venduti per il
settore ospiti, ma in tutto i sostenitori baresi dovrebbero essere 2.000.
I
giorni di avvicinamento al derby sono stati travagliati sul piano dell’ordine
pubblico, non certo su quello calcistico. Prima (22 dicembre) la decisione
di far disputare la partita a porte aperte con determinate precauzioni,
poi (28 dicembre) il vertice in prefettura a Lecce con la clamorosa decisione
di far giocare a porte chiuse (contrariamente anche alle indicazioni del
Casms). Quindi, a distanza di poche ore, l’intervento del ministro dell’Interno
Roberto Maroni per rivedere il provvedimento e infine (3 gennaio) la decisione
di aprire i cancelli con precise limitazioni.
Saranno
poco meno di mille gli esponenti delle forze dell’ordine impegnati ad evitare
qualunque contatto e incidenti tra le due tifoserie, dentro e fuori dello
stadio, ai quali si aggiungeranno 280 steward del Lecce. I tifosi baresi
saranno scortati per l’intero tragitto, con un ulteriore punto di controllo
all’ingresso del capoluogo salentino; prevista anche la chiusura di alcune
strade di accesso a Lecce dalla tarda mattinata sino alla sera, quando
tutto dovrebbe essere finito. Beh,
in effetti con la TdT si doveva diminuire persino l'impiego degli agenti
delle forze dell'ordine! Riguardo
i baresi, ecco qui una intervista al Parigino: http://tv.repubblica.it/copertina/ecco-perche-odiamo-la-tessera-del-tifoso/59178?video=&ref=HRER2-1
*
Ma
non c'è solo Lecce/Bari, c'è anche Benevento/Nocerina che
contribuisce alla distruzione del calcio:
Nocerina,
diggì Iovino a TLP: "Sconcertati dalla decisione del Prefetto"
30.12.2010
17.53 di Luca Esposito per tuttolegapro.com Clamoroso
è dir poco: il posticipo di Prima Divisione B Nocerina-Benevento
non è più serale, ma pomeridiano. In attesa che venga stabilito
ufficialmente l’orario, il Prefetto di Salerno, Sabatino Marchione ha deciso
che la partita, originariamente prevista per le 20,45 di lunedì
17 gennaio, debba essere anticipata di alcune ore, con la conseguenza che
numerosi sostenitori potrebbero non essere presenti al “San Francesco”.
Il motivo dell’ordinanza è da ricercare nei rischi esistenti per
l’ordine pubblico: a disposizione dei tifosi sanniti ci sono comunque non
più di 794 posti nel settore ospiti, a patto che i tifosi stessi
siano muniti di Tessere. Amareggiato il direttore generale della Nocerina,
Bruno Iovino, non tanto per i rischi riscontrati dagli organi di sicurezza,
ma perché in prima istanza il Viminale non aveva opposto dubbi all’orario
serale, e a diciotto giorni dalla partita bisogna riorganizzare il tutto.
Lo sfogo del dg in esclusiva su TuttoLegaPro.com. “Sono
dispiaciuto per la decisione che ha preso il Prefetto di Salerno – ha
commentato Iovino – Infatti fino a ieri sapevamo che la partita si doveva
giocare in serata, e per motivi organizzativi cambierà qualcosa”. È
una sconfitta che ha subito anche il popolo rossonero? “Sì,
lo è, soprattutto per la gente di Nocera. I tifosi non possono pagare
gli errori del passato: siamo nel terzo millennio. Anche la nostra tifoseria,
con cinquemila Tessere sottoscritte, ha dimostrato di essersi adeguata
ai cambiamenti. Io non riesco a capire come l’Osservatorio il 15 dicembre,
e poi il Casms il 16, abbiano dato parere favorevole per la disputa della
partita in serata; e come il Prefetto abbia comunicato solo ieri che non
si poteva giocare di sera. Ciò è clamoroso: se fosse stato
detto prima, ci saremmo potuti organizzare diversamente”. Come
vi riorganizzerete? “Non
sarà facile a circa una ventina di giorni dalla partita: speriamo
solo nel buon senso da parte del prefetto, che è colui che può
intervenire. Resta il rammarico perché la partita Cavese-Nocerina,
che presenta anch’essa qualche rischio per l’ordine pubblico, si può
giocare regolarmente domenica pomeriggio, mentre Nocerina-Benevento, che
è comunque un altro derby, non si può giocare di sera pur
essendo il nostro stadio a norma. La decisione del Prefetto penalizza i
nocerini, i quali finora si sono sempre comportati in modo esemplare. Mi
auguro solo che non accada quello che è successo ieri, quando il
prefetto di Lecce ha imposto le porte chiuse al derby con il Bari”. Chiudiamo
con una domanda provocatoria: sarebbe stato meglio giocare di domenica? “Forse
sì, a questo punto era meglio che la partita si facesse domenica
pomeriggio, anche per un aspetto di tipo economico”. Cosa
si aspetta dal Prefetto? "Sono
sicuro che alla fine prevarrà il buon senso. Non si può,
lo ripeto, mortificare quei cinquemila nocerini che hanno sottoscritto
la Tessera del Tifoso".
*
Da
Pisa: "Salve. innanzi tutto ribadisco i
complimenti al tuo sito,continua cosi’ e non mollare mai, chi ti
scrive e’ un tifoso del Pisa,pisa che ormai vive nella cieca repressione
perenne, se queste non leggi sono assurde a pisa peraltro in serie c diventano
incredibili, ad oggi non abbiamo ancora fatto una trasferta libera per
i nn tesserati, e ognuna di queste era a rischio zero, addirittura contro
alcune non abbiamo mai giocato,addirittura storici gemellati, siamo
altresi’ primi nelle multe perche’ ogni tanto facciamo qualche gravissimo
atto, cioe’ qualche coro ostile e qualche striscione, ma apparte il discorso
personale, rimango allibito dinanzi alle parole del signor m. per lui va’
tutto bene cosi’ e ‘ bello, e rimango ancora piu’ allibito dinanzi
al fatto che nessun giornalista in faccia gli dica” ma cosa sta dicendo,
ma dove vive sulla luna?quamndo poi giri pagina e ovunque leggi che la
tessera e’ un flop (è che i giornalisti
si limitano a raccogliere dichiarazioni e non fanno domande. C'hanno una
paura della vita....). Ora
sorvolinamo sul degrado del calcio italiano evidente a tutti, sugli stadi
piu’ vuoti, in una serie a avvincente peraltro, sorvoliamo sulla b oramai
desertificata e sulla c morta, peraltro campionati un tempo bellissimi
avvincenti e dove il tifo e la passione elevavano il mondo del calcio italiano,
nessuno aveva questi campionati,e noi che vivevamo di calore colore e passione,un
tempo esempio per tutti, oggi viviamo nella depressione sportiva,
anche chi vince non gioisce ma sorvoliamo anche su questo, e suil fatto
che per andare allo stadio ci voglia l’esame del dna . Ma
io mi chiedo signor m, in un calcio gia da record negativi, la sua tessera
va’ a colpire gli abbonati? , quindi sono aumentati o diminuiti? Risposta,
sono nettamente diminuiti in a, crollati in b , spariti in c , nei
settori ospiti possono andare solo tesserati, e quindi domanda, i settori
ospiti sono piu’ pieni o piu’ vuoti? Risposta, i settori ospiti vanno dal
deserto tartaro al vuoto al massimo con poca gente in a, deserti in b,
chiusi in c, e quindi di cosa sta parlando, che calcio vede? Di cosa parla?
State uccidendo la passione, biglietti nominali biglietterie chiuse gabbie
divieti, divieto strumento del tifo e ora la tessera stanno uccidendo il
calcio italiano, lo diciamo noi, lo dice l’europa lo dice la uefa ,e se
ancora tra tifosi mischiati non e’ successa la tragedia e’ solo per il
buon senso dei tifosi. e direi ottima prova a Genova grande!!! e’
cosi’ che si gestisce l’evento sportivo, chiudere gli stadi e’ l’unica
cosa che sapete fare ridicoli!!! p.s,
queste due semplici domande al signor tessera perche’ non gliele fanno?
*
Da
Palermo: "leggiti sta pagliacciata fresca
fresca di giornata http://www.ilpalermocalcio.it/it/1011/news_scheda.jsp?id=22283 sembra
che a quanto pare zamparini stia aiutando economicamente l'amat trasporti..da
decenni sul baratro del fallimento...mettici che zamparini vuole costruire
lo stadio e ha problemi burocratici...tac..amat gratis per tutti per gli
"amici" tesserati del palermo calcio ".
*
Intervista
di Lazionews a Maurizio Martucci: Il
ministero dell’Interno, sul suo sito, definisce la ‘Tessera del tifoso
come ” una card dedicata a tutti i tifosi di calcio e rappresenta il segno
della appartenenza; fornisce servizi e vantaggi per coloro che vanno allo
stadio; vuole essere uno strumento di fidelizzazione fra i tifosi e le
squadre. La tessera contribuisce ad aumentare gli standard di sicurezza
all’interno dello stadio. In che modo secondo te dovrebbe aumentare gli
standard di sicurezza?
In
nessuno modo, assolutamente no. E lo sostengo sin da tempi non sospetti,
prima che per disposizioni di ordine pubblico la nostra Tribuna Tevere
venisse strozzata nel derby o si decidesse di giocare Lecce-Bari a porte
chiuse. Una semplice carta ricaricabile, filtrata in Questura, non può
risolvere il fenomeno degli atteggiamenti degenerativi che affligge gli
stadi. Il proibizionismo e la ghettizzazione non servono a nulla. Serve
una contro risposta sensata di tipo culturale, c’è bisogno di una
spinta propositiva di cultura alta che coinvolga attivamente il mondo delle
tifoserie nei processi del calcio, senza premere solo sulla repressione.
Basta con la caccia alle streghe! E poi un’altra cosa: ad oggi praticamente
nemmeno il 5% dei 132 club interessati al programma Tessera del Tifoso
è riuscito a creare un progetto di fidelizzazione loyalty per il
suo target: questi non sono capaci nemmeno a muoversi a livello di marketing!
Retrocedendo dalla Serie B alla Lega Pro sei destinato al fallimento, a
portare i libri in tribunale come il Gallipoli. Pensa se questi dirigenti
si mettono a studiare misure di fidelizzazione commerciale! E oltretutto,
a 4 mesi dell’introduzione, non è stata ancora consegnata a tutti
i richiedenti! Insomma, ad oggi la Tessera del Tifoso è una carta
dormiente: sinora ha generato solo denaro fresco nei circuiti al credito,
immettendo in cambio moneta elettronica. Tutto qua. A me sembra poca cosa
per un programma annunciato come salvifico e rivoluzionario ….
Il
Garante per la privacy su segnalazione di alcuni associazioni di consumatori
ha aperto un’istruttoria sulla tessera del tifoso in particolare sul trattamento
dei dati personali, sull’utilizzo della tecnologia inserita nel microchip,
nonché sulla liceità dell’obbligo di acquisto di una carta
prepagata per ottenere la tessera del tifoso, qual è la tua posizione
in merito e ci sono novità in tal senso? La
mia è da sempre una posizione garantista, cioè in linea coi
principi elementari che garantiscono libertà costituzionali, diritti
e privacy. In giugno il Garante, interpellato dall’Osservatorio, aveva
avallato lo schema tipo dei contratti Tessera del Tifoso. Poi però
c’è stata una deregulation selvaggia ad effetto domino, nel senso
che molti club hanno iniziato ad inserire clausole arbitrarie non richieste,
formalizzando soprattutto l’accesso a un prodotto immesso da istituti finanziari
di credito: ci si è limitati sempre allo stesso modulo, dando in
automatico che un tifoso consenta il consenso dei dati personali al club
e poi anche a Visa, Poste, Maestro o Mastercard. Vedremo cosa dirà
il Garante, così come per il micro-chip: dove vanno a finire i dati
tracciati?
La
decisone del Prefetto di Lecce di fare svolgere a porte chiuse l’incontro
del 6 gennaio tra la squadra salentina e Bari dimostra il fallimento della
tessera del tifoso come misura deterrente per la violenza negli stadi,
qual è il tuo pensiero al riguardo? Che
leggendo attentamente le linee guida del Programma Tessera del Tifoso,
già quest’estate l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive
aveva previsto in via cautelare situazioni al limite come questa. Quindi,
nulla di nuovo! C’era da aspettarselo, anche perché nello scorso
campionato Genoa-Milan si giocò a porte chiuse, nonostante i tifosi
milanisti con tessera rossonera avessero regolarmente comprato i biglietti.
Insomma, che la Tessera del Tifoso non sposta nulla in termini di sicurezza
rispetto al biglietto nominativo è sotto gli occhi di tutti! Basta
dirlo: l’accoltellato nel derby, le bombe carta di Juve-Fiorentina, i feriti
di Salernitana-Verona…. Il problema è che, come per molte altre
cose, in Italia manca sempre un po’ d’onestà intellettuale per riconoscere
gli errori e l’informazione vive assoggettata….
Quali
sono principali differenze tra la Tessera del Tifoso italiana e quelle
già in uso nelle altre nazioni europee? Una
differenza sostanziale, a 360°: c’è un abisso culturale e di
visione strategica rispetto allo strumento partorito dai nostri governanti.
Te la faccio breve: all’estero non è obbligatoria ma facoltativa.
Non limita la libera circolazione dei cittadini ma da semplicemente diritto
all’acquisto in prelazione dei biglietti. Tutto qua. E poi rende il tifoso
un soggetto attivo, inserito davvero nella vita del proprio club: pensa
che i tifosi del Real Madrid con Tessera del Tifoso arrivano a votare in
assemblea pure l’elezione del proprio presidente. Da noi siamo agli antipodi:
strumento ghettizzante per i tifosi, diritti zero, ma soprattutto necessità
su scala nazionale senza nemmeno una legge a sostenerla. Roba da terzo
mondo, altro che paese civilizzato in linea con il resto d’Europa…
In
sintesi, ritieni che la tessera del tifoso, così come attualmente
concepita, sia solo ed esclusivamente un’operazione di marketing
dalla quale anche le banche (evidenti conflitti di’interessi tra i vertici
della Federazione e Istituti di credito ) traggono un profitto essendo
di fatto carte di credito e/o revolving? Non
unicamente, nel senso che è questo e non solo. In sintesi, credo
che la Tessera del Tifoso sia il frutto di una nomenclatura politica e
manageriale retrograda, priva di due elementi fondamentali per effettuare
scelte equilibrate in questo mondo: questa classe dirigente è priva
di cultura del calcio e non conosce la storia del tifo. E come se si prelevasse
un manager dalla borsa o dall’alta finanza chiedendogli di lavorare nel
mondo delle automobili: un pesce fuor d’acqua! Ahimè, in Italia
funziona così. Nonostante il calcio sia una delle prima industrie
a livello nazionale…
In
parlamento è stato presentato un disegno di legge che permette,
tra l’altro, la possibilità di costruire nuovi stadi superando anche
vincoli imposti dalle norme regionali, secondo te è un modo
per “finanziare indirettamente” i grandi costruttori che guarda caso sono
soci e/o presidenti di società calcistiche? Fughiamo
dubbi: da tempo immemore quel disegno di legge ristagna nella 7^ Commissione
permanente Sport della Camera dei Deputati. Praticamente è l’ennesima
commedia all’italiana. Abbiamo stadi con una media di vecchiaia di ben
69 anni, ma te ne rendi conto? Da noi mica pensano a rifarli, a modernizzarli,
a rendere sicura la permanenza del tifoso sugli spalti: nel 2009 il vicentino
Eugenio Bortolon è morto cadendo dallo Stadio di Parma per una balaustra
irregolare. Ecco: da noi aspettano l’esito della candidatura agli Europei
del 2016 per votare la legge! No Europei? No legge, no nuovi stadi! Poi
non meravigliamoci se siamo arrivati terzi su tre contendenti, alle spalle
della Francia e pure della Turchia! Certo, costruire gli stadi è
un grande business, vedremo però come ci si vorrà comportare
con le cubature e con la conversione di terreni inedificabili. La partita
è ancora tutta da giocare, come quella per le modifiche alla Tessera
del Tifoso…
"Mi
fa male vedere che con la tessera del tifoso gli stadi si sono svuotati.
Lo stadio è un momento di aggregazione". A dirlo è stata
Donata Bergamini, sorella di Donato "Denis" Bergamini, il calciatore del
Cosenza, di origine ferrarese, morto il 18 novembre 1989 a Roseto Capo
Spulico, investito da un camion sulla statale 106 Ionica mentre era insieme
alla fidanzata. La morte è stata archiviata come suicidio, ma la
famiglia punta a far riaprire l'inchiesta sostenendo che Denis fu ucciso.
"Ricordo che quando venivo a Cosenza a vedere Denis - ha detto Donata -
era bellissimo vedere le bandiere, i colori, le famiglie unite allo stadio.
Si trascorrevano due ore di gioia e vedevi la felicità dei bambini.
Adesso, invece, è brutto vedere tutti questi stadi vuoti. Speriamo
che tornino i tempi in cui si può andare a vedere la partita tutti
insieme". Donata partecipa oggi, a Cosenza, al "Bergamini Day" che prevede
una serie di iniziative con le quali Cosenza vuole ricordare il calciatore
con una giornata commemorativa e di riflessione. La sorella di Denis, stamani,
ha partecipato a due trasmissioni radiofoniche a Radio Ciroma di Cosenza
e a Radio Libera Bisignano. Alle 18 parteciperà ad un dibattito
nel salone del Comune di Cosenza. La giornata si concluderà stasera
con uno spettacolo al teatro Morelli che si svilupperà sotto il
segno dell'aggregazione e della raccolta fondi per aiutare l'associazione
"Verità per Denis", costituita dai familiari di Bergamini ed alla
quale hanno aderito 120 soci di varie parti d'Italia.
*
In
effetti i dati delle presenze parlano chiaro... ricordate il Maroni trionfante
dopo la prima giornata di campionato in cui diceva che l'aumento dell'1%
delle presenze era un successo dovuto alla tessera del tifoso? L'uomo ora
tace e tacciono tutti. Solo noi, che allo stadio ci andiamo sul serio,
non per ragioni di Stato, lo avevamo previsto: Sempre
sulle
presenze negli stadi, un articolo di Sergio Mutolo su Calciopress:
I
piccoli numeri del campionato di Serie A...
mercoledì
5 gennaio 2011 13.17 Il
campionato di Serie A TIM riprende il 6 gennaio con le partite in programma
per la 18a giornata. La sosta natalizia è stata l’occasione per
una serie di riflessioni sull’opaco momento storico del calcio italiano. L’elemento
più significativo della crisi è rappresentato dalla diminuita
affluenza negli stadi. Il ministro dell’Interno Maroni, a proposito della
Tessera del tifoso, ha parlato di pubblico in aumento. Non si riesce a
comprendere da quali fonti abbia ricavato questo dato. Il bilancio sul
numero degli spettatori, viceversa, presenta un saldo fortemente negativo.
Gli stadi sono semivuoti. Il calo rispetto alla scorsa stagione è
rilevante. Il
sito web ufficiale della Lega Serie A TIM non riporta alcun dato statistico
aggiornato, nonostante siano state già disputate diciassette partite
di campionato. Già su questo aspetto ci sarebbe parecchio da dire.
I dati sono stati tratti pertanto dal sito web specializzato stadiopostcards.com,
che da anni fa stato in materia. Mancano quelli relativi al Cagliari, che
pertanto è stato escluso da ogni computo analitico. I
numeri si riferiscono a un totale di 159 partite. Le presenze totali sono
state 3.786.154, corrispondenti a una media generale per gara pari a 23.218
spettatori La partita più vista è stata Inter-Milan
(80.018), quella meno vista Brescia-Genoa (3.552). La
classifica delle prime cinque posizioni, calcolata sulla media/gara, è
la seguente: 1.
Inter 63.770 2.
Milan 47.700 3.
Napoli 41.365 4.
Lazio 31.667 5.
Roma 31.144 Questa
invece la classifica delle ultime tre posizioni: 17.
Chievo 11.684 18.
Brescia 8.219 19.
Lecce 8.032 Sinteticamente
si rileva che solo un club ha una media/gara superiore a 60mila spettatori
(Inter, 63.770), due si attestano tra 40mila e 50mila presenze (Milan,
47.700 e Napoli, 41.365) e due poco sopra 30mila (Lazio 31.667 e Roma 31.144).
In sei hanno un’affluenza compresa tra 20mila e 30mila unità (Bari,
Fiorentina, Genoa, Juventus, Palermo e Sampdoria), mentre altre sei si
collocano tra 10mila e 20mila (Bologna, Catania, Cesena, Chievo, Parma
e Udinese) Due società totalizzano una media inferiore alle
10mila unità (Brescia 8.219 e Lecce 8.032). Il
confronto con la scorsa stagione è impietoso, considerato che la
media/gara nel 2009-2010 (già modesta) fu pari a 25.570 spettatori
(contro 23.219 del 2010-2011) Solo in sette hanno ottenuto un incremento
percentuale delle presenze: le tre neopromosse dalla serie B (Brescia +110%,
Cesena +36% e Lecce +2,5%), l’Inter (+13,5%), il Milan (+11,5%), il Palermo
(+5%) e il Napoli (+ 1,5%). Per tutte le altre il segno è largamente
negativo. Un vero crollo per la Roma (-24%). Male Catania e Fiorentina
(-19,5%). Brutto anche il risultato del Parma (-16%).
MEDIA
SPETTATORI SERIE A: DIFFERENZA PERCENTUALE RISPETTO ALLA PASSATA STAGIONE
1)
BRESCIA da 3.940 a 8.298 (+ 110%) 2)
CESENA da 11.272 a 15.404 (+ 36.5%) 3)
INTER da 56.195 a 63.770 (+ 13.5%) 4)
MILAN da 42.809 a 47.700 (+ 11.5%) 5)
PALERMO da 25.017 a 26.302 (+ 5%) 6)
LECCE da 7.842 a 8.032 (+ 2.5%) 7)
NAPOLI da 40.797 a 41.365 (+ 1.5%) 8
) CHIEVO da 11.922 a 11.684 (- 2%) 9)
BOLOGNA da 19.470 a 19.102 (- 2%) 10)
JUVENTUS da 22.924 a 21.696 (- 5.5%) 11)
GENOA da 27.007 a 23.980 (- 11%) 12)
SAMPDORIA da 25.240 a 22.285 (- 11.5%) 13)
BARI da 25.391 a 22.166 (-12.5%) 14)
LAZIO da 36.154 a 31.677 (- 12.5%) 15)
UDINESE da 17.356 a 15.131 (- 13%) 16)
PARMA da 17.061 a 14.310 (- 16%) 17)
FIORENTINA da 27.428 a 22.110 (- 19.5%) 18)
CATANIA da 15.342 a 12.377 (- 19.5%) 19)
ROMA da 40.975 a 31.144 (- 24%)
MEDIA
SPETTATORI SERIE A: DIFFERENZA RISPETTO ALLA PASSATA STAGIONE (IN VALORI
ASSOLUTI)
TOTALE MEDIA
2010-2011: 23.812 (25.570 nel 2009-2010) *
Da
un forum: "Ciao
ragazzi, inizio il tutto con una parola: aiutatemi!! Sono un tifoso degli
azzurri da più di una vita e per ragioni di lavoro abito a milano
ma ho la residenza a Napoli!!! Non ho la tessera del tifoso...il 31 dicembre
scendo a Napoli per il capodanno...c'è la possibilità di
farmi la tessera per poi vedermi il magico Napoli?? A Milano esiste solo
un ufficio postale che me la può fare ma non hanno i codici....cosi
mi hanno detto!!! Ragazzi vi ringrazio anticipatamente e FORZA NAPOLI!!!! Le
risposte:
non
sperare di farla qui è inutile;
Fai
prima a farti la residenza a Milano...ma poi nn puoi prendere il settore
ospiti !
Stà
cavolo di tessera già la vedo una cavolata ma rispetto alle altre
cavolate dello stato questa non si riesce nemmeno a farla....è una
vergogna!!!
*
Da
Varese, alcuni pollaccioni che credevano alle bugie di Stato: "Egregio
Direttore le
scrivo per avere delucidazioni e non per polemizzare, mi spiace forse,
per una cosa che sembra futile... Volevamo andare allo
stadio di San Siro (siamo un gruppo di amici con relativi figli minori,
in tutto otto persone) per vedere la partita di calcio Inter-Napoli ( in
tribuna Arancio) Siamo
residenti e nativi a Varese (Lombardia) abbiamo tutti la tessera
del tifoso biancorossa del Varese (come da disposizioni del ministero dell’interno)
ma, con estrema sorpresa, i biglietti posti in prevendita presso la banca
preposta non ci vengono venduti nonostante la tessera. Come
sempre una cattiva interpretazione in forma restrittiva della legge (quale
legge?)
non permette l’accesso allo stadio
a semplici cittadini che diligentemente si attengono ad essa e la rispettano
rigorosamente. Non
credo che nelle disposizioni, venga previsto il possesso di più
tessere del tifoso per poter accedere a tutti gli stadi. Premetto,
inoltre, non siamo degli ultrà, abbiamo la fedina penale pulita,
non ci sogneremmo mai di andare allo stadio per creare caos e confusione,
ma siamo degli sportivi a cui piace praticare sport e qualche volta prendersi
qualche piacevole svago con i propri figli, se è lecito. Pertanto
vi chiedo d’intervenire in merito dando eventuali chiarimenti non solo
a noi ma, credo, anche ad altri cittadini a cui viene leso un piccolo diritto,
altrimenti , avere la tessera è come sempre aver pagato un semplice
e caro balzello di 10 Euro". Ihihihihihihihhhh!!!
*
Da
Catania riportiamo le famiglie allo stadio:
Io
tifoso giallorosso catanese impossibilitato a venire a Roma
(LaRoma.net)
- Le contraddizioni legate alla tessera del tifoso si arricchiscono di
una nuova pagina. E' il caso di un tifoso giallorosso che vive la
sua passione dalla lontana Catania e che domenica prossima aveva messo
in programma una gita nella Capitale soprattutto per assistere alla partita
di campionato Roma-Catania. Gara che invece non potrà vedere allo
stadio per colpa di un provvedimento che di fatto gli impedisce l'acquisto
del tagliando... a meno che non sottoscriva la tessera del tifoso. Per
la serie "Riportiamo le famiglie allo stadio" riportiamo l'email che spiega
nel dettaglio il suo caso. "Sono
un tifoso della Roma e vivo in provincia di Catania. Da tanto tempo non
vedo una partita all'Olimpico così mi era venuta in mente l'idea
di venire a vedere la partita contro i rossoazzurri. Ho
dato un'occhiata al sito della Roma per avere le informazioni sui biglietti
della partita dell'epifania e, ovvviamente, la vendita è vietata
per chi è residente in Sicilia a meno che non si è in possesso
della tessera del tifoso....del Catania (che non è mia intenzione
di sottoscrivere visto che io sono un tifoso della Roma...). Ringrazio
sentitamente chi mi ha di fatto proibito di poter vedere la partita della
mia squadra. Non
posso di certo portare la residenza a Roma per vedere una volta ogni tanto
la mia squadra del cuore all''Olimpico, nè è pensabile che
una squadra abbia tifosi solo nella regione d'appartenenza... Vorrei
tanto che qualcuno mi desse una risposta sensata sulle motivazioni che
hanno portato ad un provvedimento inutile, che serve solo a far allontanare
le persone dagli stadi e a privare chi, come me, vive la passione per la
propria squadra da lontano e non può liberamente decidere
quando andare a vedere una partita...". Sempre
da LaRoma.net, l'atto secondo di Roma/Catania: "Salve,
mi chiamo Nino e vivo a Castellamare del Golfo in provincia di Trapani.
Per motivi economici, logistici e di studio non posso venire spesso
allo stadio Olimpico. Così durante l'anno metto da parte qualche
soldo per andare a vedere la MIA amata Roma. In questo campionato avevo
deciso di venire a vedere Roma-Catania, ma per un provvedimento a
dir poco osceno sono costretto a restare a casa perchè la vendita
dei tagliandi è vietata ai residenti della regione Sicilia. Io vivo
a ben 305 km da Catania e per il solo fatto di essere siciliano e di non
possedere la tessera del tifoso sono costretto a tifare da casa. Questa
tessera, secondo me, sta solo creando problemi, sta allontanando la gente
dagli stadi e ci sta privando della nostra più grande passione. Altro
aneddoto, per la partita Palermo-Roma sono sempre andato a vedere la partita
nel settore ospiti, ma quest'anno non mi è stato possibile. Ho dovuto
pagare 90 euro un biglietto di Tribuna per restare in silenzio e subire
gli sfottò dei palermitani. Questo è ingiusto e liberticida.
Non si può tesserare una fede, la Roma è nostra... del popolo,
di chi soffre e gioisce per questi colori. La Roma è di quella gente
che da anni tiene alti i valori di una Curva Sud orgoglio di Roma. Vedere
la nostra curva senza bandieroni, fumogeni e coreografie è deprimente.
Vedere il settore ospiti vuoto è frustante. On. Maroni Lei sta distruggendo
la nostra passione più grande".
*
Ansaldo
su "La Stampa" non va lontano dal vero:"Un
problema sottaciuto ma concreto è che stanno togliendo la voglia
di andare alla partita con l’accumulo di norme sulla sicurezza. La persona
perbene si sente trattata non come il cliente che ha acquistato (a prezzi
alti) una merce ma come il probabile farabutto che deve complicarsi la
vita per prenotare il biglietto spesso senza sapere dove farlo, schedarsi,
sottoporsi a controlli preventivi e alle code ai botteghini e ai tornelli.
Chiedendosi
poi la ragione per cui ha dovuto consegnare l’ombrello e gettare la bottiglietta
con l’acqua minerale mentre scoppiano petardi e bombe carta. Andare allo
stadio è diventata una fatica. Schiacciare il telecomando invece
è un clic".A
questo commento aggiungerei solo che, in buona parte, solo le tifoserie
di curva, pur non rinnovando l'abbonamento, hanno continuato ad acquistare
i biglietti - proprio perché più fedeli e geneticamente resistenti
alla repressione. Quando anche questo tipo di tifosi si sarà stancato,
gli stadi saranno ancora più vuoti, con buona pace di Osservatori
e Comitati. Non è un caso che si cerchi di riempire la Tribuna Tevere
per il derby con militari e poliziotti: chi ha la mia età dircorda
assai bene gli stadi dell'ex Germania Est, dove sugli ordinatissimi spalti
sedevano praticamente solo persone in divisa!
*
Veniamo
quindi al Derby di Coppa Italia: "Ciao
Lorenzo, saprai sicuramente le limitazioni che ci colpiranno di nuovo il
19 Gennaio per il Derby Capitolino, atroci! Gli
under 16 allo stadio in tevere insieme ai nocs, la cia, il kgb, i ris e
tutti gli altri enti militari e para-culo-militari che SFACCIATAMENTE prenderanno
il NOSTRO posto in Tribuna Tevere. Dimmi
una cosa, porteresti tuo figlio di 13, 14, o altri anni (fino a 16)
allo stadio di Roma una sera di Gennaio alle 21 col freddo che fa? Si
per dargli il colpo di grazia per una bella polmonite! Però
se si tratta del derby di milano allora cambia tutto, entrano in primis
80.000 spettatori TIFOSI, poi a seguire striscioni, striscioni offensivi,
torce, fumogeni ed altro ancora. Ovviamente
per Maroni il derby di milano è il fiore all'occhiello del panorama
calcistico italiano e non solo. Fanno la loro bella figura davanti a tutti. Da
esempio per tutti e allora prego ultras, vi dò il permesso di far
entrare ciò che volete, tanto abbiamo il nostro accordo che voi
non ci date problemi e io vi do carta bianca per tutto. Il
premier ha il suo giocattolino rossonero con lo scudetto già prenotato
con i suoi tifosi tutti fedelmente tesserati (forse anche xxx, xxxxx e
xxxxx l'avranno fatta). E
a noi ci puniscono, noi, i cattivi d'italia che facciamo male all'industria
calcio, che non la pensiamo come loro e i loro sudditi, in punizione! Noi
che facciamo multare la società per lancio assiduo di petardi e
torce in campo ogni partita, noi che siamo la causa di partite a porte
chiuse e di saccheggi autostradali (però ai caselli come paghiamo!!!
i 20.000 di Verona 16-5-2010 quanto hanno fruttato ai loro casellanti!). Al
derby stadio semi- vuoto, spalti indegnamente grigi e sciapi, avari di
tutto ciò che rendeva il nostro Derby il più grintoso e focoso
di tutti. Adesso
ve ne state puniti e in silenzio anzi vi decimiamo, vi spazziamo via, vi
diffidiamo piano piano tutti quanti, anche per episodi accaduti mesi prima,
ad agosto, magari trà un pò arriveranno i daspo per
partite del flaminio! Comunque
anche la A.S.Roma c'entra. Forse erano stufi di pagare multe.. Forse
al nuovo acquirente devono presentare il pacchetto A.S. Roma pulito,
cioè senza rogne (noi), e infatti stanno pulendo la tifoseria giallorossa
perchè vogliono al massimo che si fischi dentro lo stadio. Così
chi compra la Roma (che affare) arriverà e troverà una bella
curva che non darà più problemi e farà e avallerà
senza contestare tutto ciò che la società dirà
o "comanderà". Un
pò lungo lo sò, ma detto tra noi ci rosico parecchio. Bene,
ti saluto Germano". Sempre
sul derby di Coppa Italia, Marco mi segnala le modalità di vendita
dei biglietti, aggiungendo la frase "Boicottiamo
il derby del celerino!":
TIM
CUP 2010/2011 OTTAVI
DI FINALE GARA
A.S. ROMA – S.S. LAZIO DEL 19 GENNAIO 2011 – ORE 20.45 A.S.
ROMA, a seguito delle misure organizzative adottate dall’Osservatorio Nazionale sulle
Manifestazioni Sportive, e a meno di eventuali ulteriori disposizioni,
rende note le informazioni
relative alla vendita dei tagliandi per la gara unica valevole per l’accesso
ai Quarti
di Finale della TIM CUP 2010/2011 A.S. ROMA-S.S. LAZIO. PREZZI
(inclusi diritti di prevendita) *
Per i nati dal 1997 (compreso). **
Per i nati fino al 1950 (compreso). ***
Emissione riservata esclusivamente c/o gli A.S. Roma Store. ****
Prevendita riservata esclusivamente c/o gli A.S. Roma Store. *****
Prevendita riservata ai tifosi della S.S. Lazio esclusivamente c/o i propri
LAZIO STYLE e le Ricevitorie LIS
Lottomatica abilitate S.S. LAZIO (www.listicket.it). Per le modalità
di vendita consultare il sito www.sslazio.it. (1)
In
relazione alla Determinazione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni
Sportive n. 52 del 23 dicembre
2010 che ha inteso caratterizzare questa gara come “Il Derby della legalità”,
l’intera Tribuna Tevere
verrà destinata ad ospitare i ragazzi Under 16 delle Scuole Calcio
e Polisportive AS ROMA e SS LAZIO ed
altre particolari categorie individuate (esempio: appartenenti alle FF.AA.
e FF.OO., volontari e diversamente
abili). Pertanto
per questa gara i tagliandi della Tribuna Tevere non saranno posti in vendita
al pubblico.
Posso
quindi chiedere alle istituzioni se il Signor Spaccarotella può
quindi accomodarsi in Tribuna Tevere al mio posto? I
prezzi sono di 10 euro per la Curva (Sud o Nord) e di 15 euro per i Distinti
(Sud o Nord). Non è possibile per i tifosi storicamente presenti
in Tribuna Tevere andare nel proprio settore pagando un prezzo intermedio:
o spendono 75 euri per andare in Monte Mario o se ne vanno in settori da
cui non si vede nulla in mezzo ai facinorosi delle curve. Tutto questo
anche avendo la tessera del tifoso, che - spero - dopo questa ennesima
cosa ridicola venga da loro disdetta, giacché errare è umano,
perseverare è diabolico!
*
La
notizia del giorno: "Dopo la comparsa di una
ignobile scritta (vedi foto sotto) nell'imminenza del derby della legalità,
l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha deciso di consentire
la vendita di bombolette spray solo ai possessori della Tessera del Carrozziere,
da rilasciarsi con il nulla osta della Questura. Protestano i milanisti,
da sempre utilizzatori di bombolette spray per i loro striscioni. Oltre
a ciò, per garantire la migliore tenuta dell'ordine pubblico, il
Prefetto di Roma su conforme suggerimento del CASSMSMMSSSS e dell'O.N.M.S.
ha stabilito l'abbattimento di tutti i muri di Roma".
*
Regolarmente,
ricevo e-mail da tifosi stranieri che mi chiedono come acquistare biglietti
per partite di cartello, in special modo per i derby. Ad
esempio, questa e-mail mi è appena arrivata: "Boun
giorno, Vorrei fare una domanda. Io e la mia amicha vogliamo vedere la
partita di calcio tra Roma e Lazio (il 13 Marzo 2011), ma dobbiamo partire
da Croazia. Come potremmo comprare i biglietti e tenere (assicurare ) i
posti? e` questo incluso nel prezzo dei biglietti? Cordialmenti saluti,
Palmina Piplovic?". La
risposta non poteva che essere questa: "Ciao
Palmina, domanda difficile. In Italia è molto difficile andare allo
stadio e, per un derby, è quasi impossibile prevedere cosa deciderà
l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive con così
tanto anticipo. Ad esempio, per il derby di Coppa Italia del 19 gennaio,
hanno disposto che la Tribuna Tevere sia concessa solo ai minori di 16
anni e alle forze dell'ordine. E' quindi necessario informarsi sul sito
dell'A.S. Roma pochi giorni prima dell'evento, perché non è
possibile programmare nulla in anticipo". Auspicando
che l'intelligence e i berizzaini non subdolino una invasione di hooligans
croati su Roma a seguito di questa e-mail direi che il calcio italiano
ha una bella immagine all'estero! A
proposito di berizzate, vi avevo detto che avrei inserito i vostri commenti
di accompagno all'articolo che ho commentato il 4 gennaio di Berizzi e
Foschini:
Stefano
B: Buon 2011 Ti lascio con l’ultima Chicca di repubblica
Stefano
S: chi credera' a tutte ste c.zzate?
Gabriele:
Repubblica ne sa 1 più del diavolo
Andy
"Ciao Lorenzo.... Beccati st'articolo, anzi questa INCHIESTA, di fine anno.
Sono senza parole....
Cristiano:
CREDO ABBIANO BATTUTO IL RECORD DI CAZZATE....
*
Sampdoria/Roma,
info biglietti: L'
A.S. Roma ha comunicato, tramite il suo portale, le modalità e i
prezzi per acquistare i biglietti per Sampdoria-Roma, gara che si disputerà
allo Stadio Marassi di Genova domenica 9 gennaio, alle ore 12.30. PREVENDITA
BIGLIETTI Dalle
ore 10.00 di martedì 4, fino alle ore 19.00 di sabato 8 gennaio
2011. PUNTI
VENDITA Ricevitorie
della rete di vendita LIS LOTTOMATICA – “biglietteria calcio ospiti” presenti
sul territorio nazionale e consultabili sul sito: http://www.listicket.it/ PREZZO €
28,00 - Settore Ospiti Superiore (settori TL5 – OL3) €
28,00 - Settore Ospiti Inferiore (settore PL5) MODALITA’
DI ACQUISTO: I
tagliandi del SETTORE OSPITI SUPERIORE (settori TL5 - OL3) saranno
acquistabili esclusivamente con le seguenti modalità: -
Dai possessori di Tessera del Tifoso “AS ROMA CLUB PRIVILEGE”, esibendo
all’operatore la Tessera stessa; -
Dai possessori di Abbonamenti AS ROMA per l’attuale stagione calcistica
che non hanno ancora ottenuto la materiale consegna della Tessera
“PRIVILEGE”, esibendo all’operatore l’Abbonamento accompagnato dal
documento di riconoscimento; -
Da coloro che hanno richiesto il rilascio della Tessera “PRIVILEGE” e
non anche l’Abbonamento, esibendo all’operatore la ricevuta della
richiesta stessa, accompagnata dal documento di riconoscimento, sempre
che risultino esenti da motivi ostativi per l’acquisto del titolo. I
tagliandi del SETTORE OSPITI INFERIORE (settore PL5) saranno acquistabili
in vendita libera previa presentazione di un valido documento di
riconoscimento. Sintetizzando:
i tifosi buoni al piano di sopra, quelli cattivi al piano di sotto. Sotto
si tifa, sopra non si tifa. Che tu abbia o no la TdT scegli tranquillamente
in quale dei due settori andare. Non serve alcuna minaccia, come piacerebbe
a dei grandi giornalisti di inchiesta come Paolo Berizzi.
*
Iniziativa
di solidarietà che mi è stato chiesto di segnalare:
La
squadra di calcio dei Paesi Baschi è considerata la squadra nazionale
della regione dei Paesi Baschi. E’ formata da giocatori selezionati dal
Paese Comunità autonoma basca, tra Navarra e Paesi Baschi del Nord
in Francia. La squadra ha una variètà di nomi tra cui Euskal
Herriko Selekzioa, Selección de Euskadi, Euskal Selekzioa, basco
Euskadi XI e XI. La
squadra di calcio dei Paesi Baschi non è riconosciuta dalla FIFA
o UEFA e quindi gioca solo partite amichevoli. I giocatori che hanno rappresentato
il team in passato, sono francesi e spagnoli come Bixente Lizarazu,
Didier Deschamps, Iván Campo e Fernando Llorente. Il
29 dicembre ha giocato contro il Venezuela (video da vedere): http://www.youtube.com/watch?v=9aTBV9wjBXw http://www.youtube.com/watch?v=hyFGqwUPVLY http://www.youtube.com/watch?v=-ia4-iJjMys 5
gennaio 2011: sono talmente tante le questioni
che è persino difficile decidere da dove iniziare. Credo
sia però indispensabile cominciare da un articolo che ho avuto modo
di leggere su Repubblica e che in tantissimi mi avete segnalato. Siamo
in effetti di fronte a una leggenda vivente, Paolo Berizzi. Laureato in
filosofia, bergamasco 36enne, è già incappato in inchieste
bufala prontamente smascherate, anche da questo sito. Una
volta, nel 2006, si inventò di sana pianta, nell'imminenza dei mondiali,
una riunione a Braunau, città natale di Hitler, ove si sarebbero
dati appuntamento gli hooligans di tutte le nazioni per "incendiare i Mondiali".
Nulla di quanto da lui narrato - aveva avuto persino la fortuna di partecipare
a quell'incontro! - si è ovviamente avverato, se non altro perché
ho scoperto che quella riunione non vi era ovviamente mai stata e che lo
stesso aveva rielaborato un pezzo scritto qualche tempo prima su una rivista
(tedesca, se non ricordo male) che riguardava esclusivamente i movimenti
di estrema destra tedeschi e che nulla aveva a che fare con il calcio. In
questa pagina (aggiornamenti del 22 e del 23 marzo 2006, vi renderete
conto della autentiche panzane scritte. E'
assolutamente evidente che qualsiasi tipo di inchiesta che Paolo Berizzi
dovesse svolgere da qui al 2100 dovrebbe essere automaticamente soggetta
al beneficio dell'inventario. A lui si aggiunge, quale cofirmatario dell'articolo,
Giuliano Foschini, in ordine al quale altri tifosi - e non solo - hanno
avuto da ridire sulla correttezza delle informazioni rese: http://www.pianetabiancorosso.it/giocatori-allenatore-societa-e-partite/per-il-giornalista-di-repubblica-giuliano-foschini/ Del
resto basta farsi un giro su Google per capire di cosa stiamo parlando. Comunque
sia ecco qui l'articolo che il nostro prode, insieme al Foschini, ha scritto
il 31 dicembre 2010, per salutare nel migliore dei modo l'anno nuovo:
La
nuova strategia degli ultrà per
cancellare la tessera del tifoso Così
le curve si coalizzano per far fallire la legge Maroni. Le
intimidazioni a chi non segue la linea dura, i divieti aggirati
di
PAOLO BERIZZI e GIULIANO FOSCHINI "Tesserato
infame dichiarato". "Abbonato servo dello Stato". Con questi slogan sinistri
- una specie di mantra vergato a spray sui muri degli stadi, sugli striscioni
esposti in curva, e diffuso sui blog attraverso il passaparola incessante
delle tifoserie - gli ultrà italiani hanno dichiarato guerra allo
Stato (esagerati! Guerra allo Stato! BOOOOM!
E allora gli studenti che manifestano contro la legge Gelmini? E i cassaintegrati
sulla gru? I tifosi ultrà, son0 o0 non sono cittadini italiani?
Hanno il diritto di protestare?). La loro
è una guerra silenziosa. Combattuta, fino a ora, nella penombra.
Il tempo della contestazione sembra però scaduto. Nelle curve si
parla da settimane di una fase due, di azioni dimostrative e violente (sarebbe
interessante sapere come fanno a sapere una cosa del genere, che è
una panzana megagalattica!). È da leggersi
in questo senso la decisione della prefettura di Lecce di far giocare il
derby di Puglia, Lecce-Bari a porte chiuse: la paura erano gli scontri
tra le due tifoserie. Così come a Milano c'è grande tensione
per la partita di mercoledì 6 gennaio (alle 20.30) con il Napoli,
con il gruppo organizzato dei Mastiffs pronto a invadere San Siro con e
senza tessere. L'obiettivo di questa guerra ultrà (perché
"guerra"? Semmai è una protesta) è
l'abolizione della tessera del tifoso, la "fidelizzazione" del popolo degli
stadi introdotta dal ministro degli Interni Roberto Maroni per avere una
schedatura precisa degli spettatori che assistono alle partite di calcio:
si tratta di un passpartout - contenente i dati anagrafici - obbligatorio
per chi vuole vedere la partita in trasferta (non
è vero, è obbligatorio per andare nel settore ospiti, anzi
ormai non si capisce nemmeneo più per che cosa è obbligatoria)
e
per chi ha sottoscritto l'abbonamento per gli incontri casalinghi. Sono
circa 600mila quelle sottoscritte. "Un successo" dicono al Viminale, "che
porta più sicurezza e più gente allo stadio". Ma non è
del tutto vero. Le presenze sono calate quest'anno mediamente di 1.500
unità, circa il 6 per cento. E soprattutto per decine di migliaia
di tifosi ribelli la tessera è come se non esistesse: non ce l'hanno,
ma loro allo stadio vanno comunque. In casa e in trasferta
(e
vorrei vedere! Non esiste alcuna legge che mi impedisca di andare allo
stadio senza tessera del tifoso!).
Ma
allora che cosa sta succedendo negli stadi dopo il varo della tessera del
tifoso? Come è possibile che i tifosi più estremisti riescano
a dribblare i divieti imposti dalla schedatura e ad accedere ugualmente
agli impianti (i disinformati articolisti
non capiscono che non vengono aggirati i divieti. I divieti vengono sostanzialmente
rispettati: se serve la TdT per andare nel settore ospiti, allora non vado
nel settore ospit. E' tanto semplice. Ciò che la legge non vieta
è lecito, difficile che un filosofo possa capirlo, ma è così)?
Domande che evocano un dubbio fondamentale: visto che i prefetti sono costretti
a far giocare le partite a porte chiuse, la tessera del tifoso è
fallita?
Come
promesso già dalla fine del campionato scorso, e come annunciato
quest'estate a colpi di bombe carta dagli ultrà atalantini nell'agguato
a Maroni alla Berghem Fest leghista di Alzano Lombardo, la maggior parte
degli ultrà italiani stanno boicottando la tessera. Con un unico
"cartello" - in grado persino di sotterrare per l'occasione rivalità
storiche come addirittura quelle tra Lazio e Roma, Palermo e Catania, Bari
e Napoli, Atalanta e Brescia - stanno mettendo in pratica ogni domenica
la loro forma di "resistenza" spontanea ma quasi sempre organizzata.
LE
REGOLE AGGIRATE Gli
ultrà la tessera non l'hanno fatta. Ma nonostante questo provano
- e riescono - a entrare allo stadio tutte le domeniche: comprano i biglietti
non di curva e si mischiano nelle tifoserie avversarie. Roma-Milan, partita
ad altissimo rischio prima delle feste natalizie, è stata aperta
anche a chi non aveva la tessera proprio perché la polizia temeva
azioni di violenza da parte degli ultrà giallorossi, se non fossero
entrati a San Siro. D'accordo con le altre tifoserie, inoltre, i gruppi
organizzati hanno cominciato un'attività "deterrente". Nel lessico
curvaiolo deterrenza sta per botte. Anche chi ha la tessera, non deve andare
nel settore ospiti (questa è un'altra
panzana!). Deve andare in altri settori e
mischiarsi con i tifosi di casa. "Devono avere paura" dicono. Ecco alcuni
esempi di trasferte "in contromano". Ottocento genoani a Udine; 200 bresciani
a Lecce; 500 doriani a Torino; 100 fiorentini a Genova; 500 juventini a
Milano; 700 novaresi a Torino; 100 padovani a Siena; 300 carrarini a Poggibonsi;
400 cesenati a Roma; bolognesi e parmensi all'esterno dello stadio Cibali
di Catania; 50 udinesi e 50 leccesi a Milano (già,
però tutti senza tessera, tra loro non c'erano tesserati obbligati
a mischiarsi con i tifosi di casa.... Peraltro dovrebbe essere nota la
ritrosia del non tesserato a mischiarsi con il tesserato...).
Fino
a oggi gli ultrà hanno scelto quella che i capi tifoseria chiamano
linea "soft". Ma ora - ammette uno dei leader riconosciuti dell'ala più
dura della tifoseria del Napoli (che vengono
a dirlo, loro che non parlano neanche con il loro padre, a Berizzi e Foschini)-
non "garantiamo più che allo stadio non accada nulla". Non si tratta
di un generico manifesto politico. Si tratta di un piano ben organizzato
a tavolino (qui rasentiamo la follia visto
che non c'è mai stato un accordo tra le tifoserie, il cui unico
elemento di concordia era l'avversità alla TdT),
tra luglio e settembre, quando oltre 60 tifoserie si sono riunite prima
a Catania e poi in provincia di Roma. Unico obiettivo dei due incontri:
far fallire la tessera del tifoso. Per aggirare i paletti imposti dalle
Prefetture e dall'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive,
gli ultrà acquistano, anche con largo anticipo, biglietti di altri
settori (non è vietato. Quando lo è,
non vengono acquistati). "Ognuno si organizza
come vuole - spiega Claudio Galimberti detto "Bocia", capo degli ultrà
della curva Nord atalantina sottoposto a Daspo - si parte in trasferta
con mezzi propri e si acquistano biglietti di altri settori. Per questo
spesso ci si trova in mezzo ai tifosi avversari. È una situazione
molto delicata".
Una
situazione che preoccupa anche gli analisti. "I problemi ci sono" ammette
Maurizio Marinelli, direttore del centro studi sulla sicurezza pubblica
della polizia di Stato, uno dei massimi esperti in Italia di ultrà
e di ordine pubblico negli stadi. "L'allarme arriva dal fatto che sempre
più spesso ci troviamo di fronte a tifosi senza tessera che, in
trasferta, comprano i biglietti e si schierano in mezzo ai tifosi di casa,
con altro rischio scontri. Per il momento è andato tutto abbastanza
liscio, ma qualcosa bisognerà fare". Cosa? "Primo: fino a oggi,
e in certi casi ancora oggi, vedi i serbi a Genova, gli ultrà venivano
concentrati in un settore. Questo li rendeva più forti poiché
compatti. Se invece questa forza della massa la spezzetti, la sparpagli,
si frammenta, diventa più debole e più controllabile da parte
di stewart e forze dell'ordine. Secondo: le curve sono cambiate. Tra Daspo
e arresti c'è stato un ricambio dei capi. Le figure di riferimento
che c'erano prima oggi non ci sono più. È tutto più
liquido, più confuso. Terzo: se non ammoderniamo gli stadi, se non
li facciamo più piccoli, più sicuri e di proprietà
dei club, non abbiamo fatto niente".
COME
CAMBIA LA GEOGRAFIA DEL TIFO Come
sta cambiando il mondo ultrà? E con quali conseguenze? Le prove
che la strategia sta sconvolgendo (pericolosamente) le abitudini dei tifosi,
aggiornando la geografia del tifo, gli spostamenti, i viaggi, gli orari,
la composizione dei settori, si stanno moltiplicando domenica dopo domenica.
Per capire la portata del fenomeno basta guardare i settori ospiti, quelli
appannaggio di chi ha la tessera, in una qualsiasi partita di serie A.
La Lega calcio dice di non essere in possesso di dati ufficiali sulle presenze
dei supporter che seguono la propria squadra in trasferta. Ma ci sono esempi
eloquenti. Durante Bari-Cagliari nello spicchio dello stadio San Nicola
riservato ai tifosi sardi c'era un solo spettatore. E una decina di steward
attorno per controllarlo. In compenso un folto gruppo di ultrà cagliaritani
faceva capolino in gradinata in mezzo ai baresi. Alzando il livello di
tensione di una partita considerata "tranquilla".
Quando
i baresi sono andati a Napoli al seguito del Bari - nel caldissimo derby
del Sud (12 settembre), solitamente ad alto rischio incidenti - fuori dai
cancelli del settore ospiti si sono trovati, alleati, i capibastone delle
due tifoserie. Hanno ricevuto un brusco stop al grido di "chi entra prende
un sacco di botte". Risultato: settore ospiti deserto. "I ragazzi hanno
capito i motivi della nostra protesta e si comportano di conseguenza, non
c'è stato bisogno di esagerare - racconta Alberto Savarese, "Il
Parigino", uno dei responsabili della Nord barese insieme con Roberto Sblendorio,
"Robertino" - In ogni caso noi non abbiamo obbligato nessuno a non sottoscrivere
la tessera: capiamo che molti hanno fatto l'abbonamento, e quindi la card,
per una ragione economica. Ma ci fa piacere che in trasferta, anche chi
potrebbe andare nel settore ospiti, preferisce venire con noi". L'A. S.
Bari ha richiesto alla Lega 16.700 tessere, ottenendone duemila (in
un altro articolo su Lecce/Bari Foschini parlò di 6mila) circa
nelle ultime settimane, proprio in vista del derby con il Lecce. A Milano,
però, nella gara contro l'Inter (22 settembre), gli ultrà
pugliesi non hanno comprato di proposito i biglietti "ospiti" ma quelli
del terzo anello rosso. Sono saliti in gradinata, hanno cacciato gli abbonati
dai loro posti e si sono seduti a fianco ai tifosi dell'Inter. Non è
stata l'unica partita nella quale due tifoserie avversarie sono entrate
in contatto. A Genova per Sampdoria-Napoli (19 settembre) c'erano solo
una ventina di supporter napoletani nella "gabbia nord", il settore ospiti,
mentre il gruppo più numeroso ha preso posto nei distinti, diviso
dai sampdoriani da qualche stewart (si scrive
"steward", non "stewart"). Al gol vittoria
del Napoli, gli ultrà hanno acceso un fumogeno e si è sfiorata
la rissa. Raggruppamenti estemporanei, e ad alto rischio, anche in occasione
di Milan-Genoa (25 settembre) allo stadio di San Siro. Partita tradizionalmente
blindata. Un manipolo di ultrà genoani si è piazzato in mezzo
ai tifosi del Milan al terzo anello rosso. All'inizio del secondo tempo
i tifosi ospiti hanno tirato un petardo nelle file sotto: fuggi fuggi dei
milanisti e forze dell'ordine in allarme. A Lecce, il 24 ottobre, sono
volati pugni tra i bresciani e i salentini. A Bergamo, invece, l'Atalanta
ha fatto il record di abbonamenti per la serie B (oltre 17mila) nonostante
la retrocessione dell'anno scorso. Ma gli ultrà sono stati di parola:
niente tessera e niente abbonamento. Ad Atalanta-Torino (10 ottobre) sono
arrivati 70 ultrà torinesi che avevano acquistato - volutamente
- biglietti di tribuna (la trasferta era vietata, ticket in vendita solo
per residenti in Lombardia) ma che per evitare prevedibili disordini sono
stati sistemati nel settore ospiti: il fallimento pratico della tessera.
Non solo: le forze dell'ordine in assetto antiguerriglia sono state impegnate
fino a mezzanotte e mezza per scortare un corteo di quindici auto.
LE
INTIMIDAZIONI NELLE CITTÀ Quali
sono i "laboratori" della protesta? Chi studia i piani per affondare la
card del tifoso? Fino a oggi i supporter del Napoli sono stati tra i più
intransigenti. Campagne capillari in tutti i quartieri della città
con la scritta "Non abbonarti, non tesserarti". Lo zoccolo duro della tifoseria
non ha sottoscritto la tessera anche perché molti non avrebbero
potuto a causa del famoso articolo 9 del regolamento, che la vieta a chi
ha auto un Daspo - il provvedimento di allontanamento dagli stadi per disordini
- negli ultimi cinque anni. "È anticostituzionale", dicono gli ultrà
per sostenere la loro causa (beh, grazie delle
due parole usate per condensare le critiche - del tutto legittime - alla
TdT!) .
Ma
tant'è. A Napoli qualcuno ha provato a bluffare. La procura (che
ha creato un apposito pool di magistrati sui reati da stadio) ha avviato
un'indagine conoscitiva partendo dal sito del tifo organizzato biancoazzurro
dove erano state pubblicate tutte le procedure per falsificare la card.
Fatti salvi i tarocchi, dunque, le tessere sottoscritte sono pochissime:
meno di 15mila, su una media in questa stagione di circa 39mila spettatori
a partita. "Abbiamo fatto un'opera di convincimento sui nostri ragazzi"
dice uno dei capi della dei gruppi che dominano nella curva A. Chi frequenta
il San Paolo, e i detective che si occupano dei teppisti, hanno ancora
in mente i pestaggi di fine campionato scorso, proprio durante una protesta,
in quel caso contro la società: le telecamere della Digos ripresero
alcuni personaggi intenti a convincere altri tifosi, con pugni e calci,
a lasciare la curva vuota come prevedeva la protesta.
Un
mondo a se stante, quello delle cupole del tifo (ora
arriviamo al pezzo forte dell'articolo). Quattrocentocinquanta
gruppi ultrà di cui 234 politicizzati: 61 (nel 2008 erano 58) hanno
forti legami con movimenti di estrema destra e 28 sono vicini a formazioni
radicali di sinistra. I più pericolosi sono i Bisl romanisti, I
Mastiff del Napoli, la Banda Noantri della Lazio, le Brigate autonome livornesi,
i Korps della Fiorentina, gli Irriducibili dell'Inter, i Drunks del Catania
(ahahahahahahahahahahhhhahhhhhh!!!!
Mi astengo dal commentare, tanto noi del settore sappiamo tutti riconoscere
al volo le idiozie scritte. E se pure provengono da fonti qualificate,
sempre di idiozie si tratta. Mi basta richiamare questa intervista al Presidente
dei Viola Korps: http://www.tuttomercatoweb.com/fiorentina/?action=read&idnet=ZmlyZW56ZXZpb2xhLml0LTQ5MDgy
). Gli ultimi allarmi lanciati dal Viminale
riguardano la contiguità delle tifoserie di Roma e Lazio con i gruppi
di estrema destra, la vicinanza di alcuni gruppi di Napoli e Catania con
la criminalità organizzata, l'estremismo razzista di diverse tifoserie
del nord, Inter e Verona su tutte. Ma adesso c'è un nuovo allarme.
La
complicata evoluzione dell'era-tessera del tifoso è seguita da vicino
dall'osservatorio del ministero degli Interni, dalle questure di tutta
Italia (molte hanno costituito un'apposita squadra - stadio) e anche dai
servizi segreti. Nell'ultimo rapporto consegnato al Parlamento, la nostra
intelligence ha ribadito la "contiguità tra frange di tifo organizzato
e estremismo politico". Una saldatura caratterizzata da una "forte avversione
nei confronti delle forze dell'ordine" che "in alcuni casi lascia ipotizzare
anche disegni preordinati". Come dichiarare guerra allo Stato. (31
dicembre 2010)
BOOM!
Stasera
pubblicherò le altre mail che mi avete mandato sull'esilarante articolo. Intanto
pubblico queste: "Ciao
Lorenzo. Ti giro una mia mail al giornale La Repubblica. Protagonista di
un assurdo articolo del 31 dicembre. Per tua info. NON MOLLEREMO MAI Manuel71:
"Buongiorno. Con particolare sgomento ho letto gli articoli del 31/12 in
merito alle nuove strategie degli ultras per battagliare la Tessera del
ministro Maroni, purtroppo non ricordo più a firma di chi (pagg
26-27 se non ricordo male). Il dispiacere e lo sgomento derivano dalla
fama del vostro giornale,
da sempre paladino di corretta e libera informazione. Se anche voi vi schierate
con "loro", con gli affaristi di governo, voi, che spessissimo, anche in
non condivisione di idee, sempre avete dato le NOTIZIE; che anche se tutti
tacevano siete stati gli unici; che se proprio si cerca la verità
si legge voi o Il Fatto Quotidiano... Quanto pubblicato è falso
e piuttosto approssimativo e non so se credere alla scarsa informazione
degli autori o alla malafede. Ci
sono migliaia di liberi cittadini, altrimenti definiti Ultras (che ancora
non equivale a reietto o delinquente ma solamente a tifoso molto appassionato
di un club) che combattono da mesi questa battaglia per la propria e l'altrui
libertà. Con assenze forzate, spese pazzesche sostenute per amore
e divieti degni della peggior Cambogia. Se avete tempo, e dovreste trovarlo
per cercare di recuperare il torto fatto, potete visitare il sito asromaultras.org,
ormai un vero e proprio punto di riferimento per il mondo ultras ed anche
di semplici tifosi, non solo romanisti. Ci sono decine e decine di testimonianze
in merito ad assurdità pubbliche, quali divieti, errori, soprusi
di ogni sorta, per giungere all'unica vera conclusione: si tratta di un
interesse commerciale e del tutto illogico. Non credo questo sia un dato
discutibile o in qualche modo controvertibile. Il governo che lo propone
d'altronde parla da se. La
libertà di movimento è prevista dalla Costituzione ma è
vietata da un organismo di vigilanza! Idem l'accesso alle pubbliche manifestazioni.
Non vi basta? Credo che nessuno giustifichi reati in alcun contesto, compreso
lo stadio. Esiste già una Costituzione, ci sono Codice Penale e
Civile per chi commette reati. E questo, in un normale paese, sarebbe l'unica
base di comune convivenza. Ma fingere una prevenzione per ragioni puramente
commerciali (e basterebbe informarsi un po' per verificare l'effettivo
fallimento del progetto Tessera invece di gettare fango su persone e cose
del tutto sconosciute, solo, magari, per riempire due pagine) a scapito
della libertà di movimento, di espressione ed anche di innocuo divertimento
(bandiere e striscioni
non hanno mai ammazzato nessuno) è da Khmer rossi, da regime. Tornelli,
stewards, poliziotti, comitati che vigilano e valutano (!!!), perquisizioni
al limite della sopportazione, telecamere. Abbiamo la Digos infiltrata
nelle curve, che una volta serviva per controlare chi faceva politica e
anche violenza. Ora serve ad indicare agli addetti chi scavalca i settori
o accende fumogeni! Chiudo
sottolineando un paio di frasi molto discutibili. La trasferta di Milano
aperta ai tifosi romanisti non è stata resa possibile per paura
di incidenti ma perchè il sopracitato comitato o CASMS ha "rivisto"
il comportamento della tifoseria romanista degli ultimi tempi. Pensate
un po', cari giornalisti che ignorate, da libero cittadino quale sono,
c'è un comitato che mi dice se allo stadio mi comporto bene o male.
Pazzesco, no? Del tutto al dì fuori di ogni logica democratica.
Il secondo punto poi cioè la minaccia, o presunta tale, di un sedicente
capotifoso partenopeo, che avrebbe detto che se i tifosi senza tessera
sono costretti ad andare in tribuna non era sicuro che non sarebbe successo
nulla. L'interpretazione che se ne desume è che il capotifoso "minacciava"
ritorsioni o fomentava una forma di violenza. Invece è solo una
semplice constatazione: se due gruppi di tifosi, anche non proprio facinorosi,
stanno a contatto senza barriere, è probabile che la situazione
si surriscaldi, essendo il tifo per il calcio, per sua natura, fortemente
passionale e non paragonabile ad una passione cinefila o, magari, per il
teatro. Non spero in un vostro dietro-front ma è opportuno che rimaniate
garanti di corretta informazione pro libertas e non complici di un governo
che ci sta traghettando nuovamente in una ben mascherata dittatura. Manuel.
Non senza dimenticare che anche il precedente governo è quello che
ha partorito la più dura legge e antidemocratica legge in ordine
agli stadi...