Se
volete avere notizie su locali, concerti
e musica a Roma
"
AL DI FUORI DI ROMA NON C'E' NULLA DI
BELLO NEL MONDO" Johann
Joachim Winckelmann, 1756
(archeologo
e filologo, nonché massimo teorico mondiale del'estetica neoclassica)
"Non
per guadagnar ma per amor del gioco" QUELLI
CHE SIAMO * LA
GIUSTA DISTANZA * NON
DORMO * IO
STO CON GLI ULTRAS
Dicembre
2010, un numero da non perdere, non solo per i romanisti ma per tutte le
tifoserie italiane
Avevo
un canale su Youtube dove postavo video per lo più musicali. Ogni
tanto, però postavo anche qualche video che meritava di stare in
rete. Bene, sono stato bannato da You Tube. Indovinate
un po' per quale video? Ma
per il video de "Le Iene" che restituivano alla signora inglese la macchina
fotografica rapinatale nel settore ospiti dalla Polizia nel 2007, ovviamente!
A questo punto, ecco qui il video. Diffondetelo
voi su You tube, qui rimarrà sempre.
Il
sito viene aggiornato praticamente ogni sera, verso la mezzanotte o poco
dopo. A volte anche verso le 15.00. Il sabato non ci sono regole. Dopo
le partite, le foto vengono inserite dopo circa due ore, salvo
imprevisti.
"Non
sempre i ribelli possono cambiare il mondo. Ma mai il mondo potrà
cambiare i ribelli" (Alain de Benoist)
"Una
volta nel gregge, è
inutile che abbai: scodinzola" (Anton
Cechov)
Come
sapete, è partito il progetto relativo all'azionariato popolare
AS Roma, che punta a costituire una base di tifosi, sul modello dei supporters
trust britannici, che possa avere una voce in capitolo nella gestione della
Roma. E' stato creato il sito http://www.myroma.it,
che affianca per il momento il sito http://www.azionariatopopolareasroma.com/
ed
è partita la campagna di sottoscrizione che consentirà di
creare le basi per i futuri sviluppi. Ho personalmente aderito al progetto,
facendo parte del consiglio direttivo, in quanto sviluppato con competenza
e trasparenza. Per chi vuole saperne di più, invito a cliccare sui
siti di riferimento per avere tutti i chiarimenti del caso. (15 giugno
2010)
Per
lasciare un messaggio su Facebook al Ministro Maroni (mi raccomando di
essere il più possibile civili onde evitare strumentalizzazioni), basta
cliccare "mi piace", scrivere e allegare una fotografia. Poi
cliccare in basso a sinistra su "non mi piace più". A quel punto
non sei più tra i "fan", il messaggio scompare dalla bacheca ma
rimane, insieme con la fotografia, tra le foto inviate dagli amici dell'On.le
Maroni. http://www.facebook.com/pages/Roberto-Bobo-Maroni/68045715943
9
gennaio 2011: esaurito il settore dei non
tesserati per Sampdoria/Roma. Me la
sto vedendo su internet, aggiornando la pagina con foto.
*
Naturalmente
il settore ospiti era semivuoto.... Piacenza/Varese:
Dal
prossimo anno, anche per partecipare a qualsiasi tipo di celebrazione ci
vorrà la tessera del tifo:
*
Un
messaggio da Brescia:
Tutti
a Firenze!
Spett.le
redazione,
con la presente Vi chiediamo cortesemente di voler diffondere il seguente
comunicato: “I
ragazzi della Curva Nord Brescia 1911 si recheranno a Firenze in pullman
nonostante le assurde -ed ingiuste- limitazioni attuate in occasione della
partita Fiorentina vs Brescia di domenica 9 gennaio. Per
scelta però non andremo allo stadio, bensì presso due delle
piazze simbolo di Firenze: Piazza Santa Croce e Piazza del Giglio, ove
fin dal Rinascimento si gioca l’antico Calcio Fiorentino, precursore del
“nostro” calcio moderno. Lì,
alle ore 15.00, celebreremo il funerale del Calcio Italiano, scomparso
dopo una lunga e straziante agonia a causa di un male praticamente incurabile
(fra le altre cose depositeremo una corona di fiori sotto la targa di Piazza
del Giglio). Si
ringraziano tutti i tifosi, gli Ultras, i giornalisti, ecc. che si sono
prodigati nel tentativo si salvarlo. Purtroppo,
ancora una volta, le speranze di tutti sono state bruciate dagli interessi
e dalle ambizioni di pochi, miopi reggenti. Auspichiamo,
dalle ceneri di questo sacrificio e dalla perenne passione di migliaia
di tifosi, rinasca presto un nuovo calcio popolare (magari, proprio come
in passato, già nelle Piazze e nelle strade di tutte le città
italiane). Un
calcio fatto di valori e d’aggregazione. Un
calcio soprattutto senza limitazioni e divieti. Ricordiamo
che il funerale è aperto a tutti. Invitiamo
i politici, la stampa e chiunque ami il “football” a partecipare. Invitiamo
soprattutto i cittadini bresciani a seguirci -non solo idealmente- in questa
importante e significativa trasferta. Brescia
1911 Curva Nord P.S.
Non essendo riusciti a salvare il Calcio Italiano, vorremmo quantomeno
provare a salvare il Brescia Calcio. Una società, quest’ultima,
di salute estremamente cagionevole. Proprio
per questo, nella tarda mattinata ci recheremo a Coverciano (sede del ritiro
del Brescia) per consegnare delle ricette utili alla sua guarigione.
*
E uno
da Milano: "Ciao lorè, ti scrivo
per aggiornarti sugli ordinari problemi che crea la tessera non appena
provi a fare qualcosa di più che sia "fare l'abbonamento,andare
allo stadio in casa e stop". Come
sai tifo l'effecì internazionale, ti ho già scritto altre
volte, sono abbonato ergo tesserato... Domani
sarei dovuto andare a vedrere la partita como-hellas, serie C1 (o lega
pro, comecavolosichiama). Settore ospiti, as usual. La vendita ha una serie
di limitazioni, tra cui il divieto di vendita online, divieto a chi non
ha la TdT, divieto di vendita fuori dal veneto. Nonostante io abbia mandato
via fax ad amici scaligeri la mia tessera ed il documento non è
stato possibile avere il biglietto. Sarei dovuto adnare di persona a verona
(si, apposta da milano, stocazzo!) ma anche in quel caso non sarei stato
sicuro di avere il biglio! perchè
la cosa più incredible non è che io non possa avere un biglietto
nonostante abbia sta benedetta tessera (e già qui ce ne sarebbe
da dire), ma che non si capisca esattamente cosa debba fare per avere il
biglietto e se effettivamente io abbia il diritto ad averlo! Aggiungo,
per puro gusto nostalgico, che qualche anno fa per andare a vedere l'hellas
in trasferta mi bastò mandare un sms ad un amico con su il mio numero
di documento. Per avere un biglietto che poi...nemmeno usai ;-) saluti
lorè, ancora complimenti per il sito e per il lavoro che svolgi.
francesco". 8
gennaio 2011: terrorizzati dal palese e documentato
calo di spettatori, si iniziano ad "aprire" alcune trasferte... non è
un caso che ciò sia avvenuto addirittura per Bologna/Fiorentina
e, per ciò che riguarda la Roma, per Sampdoria/Roma e Cesena/Roma.
L'unica differenza è che continuano a dividere i tifosi ospiti in
"buoni" e "cattivi" e ciò non potrò che rafforzare i "cattivi"
che hanno decisamente più appeal tra i giovani rispetto ai
"buoni". E' per questo che sono convinto che i ragazzi della Sud che si
sono fatti l'abbonamento e quindi la TdT rinunzieranno ad esercitare la
prelazione per prendere il settore ospiti con quella bella tesserina e
andranno insieme ai "cattivi" nel settore dei non tesserati, lasciano il
settore dei "buoni", come è giusto che sia, ai Roma Club. Cesena/Roma: Da
martedì 11 a sabato 15 saranno in vendita i biglietti per Cesena-Roma,
in programma domenica 16 alle ore 15. I
biglietti si potranno acquistare presso gli abituali punti vendita. Due
i settori riservati ai tifosi giallorossi: Ospiti (27 euro) e Ferrovia
inferiore (29 euro). I tagliandi del settore Ospiti saranno acquistabili
esclusivamente esibendo la tessera del tifoso.
Bologna/Fiorentina A
sinistra i buoni, a destra i cattivi
Da
Firenze: Il
questore di Bologna avrà imparato da Tagliente: tesserati (con il
biglietto del settore ospite) in curva San Luca divisi dai pochi abbonati
di casa da una decina di "addetti", non teserati nel settore ospite (perchè
piu' pericolosi). Ma
non si poteva entrare solo nel settore indicato sul biglietto? Poi
l'ultima chicca: con la TDT viola a Bologna per Bologna-Fiorentina si poteva
andare in ogni settore (ANCHE IN CURVA A. COSTA), davvero !!!!!!
Bologna/Fiorentina I
cattivi
Leggi
speciali: oggi per gli ultrà, domani in tutta la città.
Noi lo dicevamo.
TERAMO:
MANIFESTAZIONI PIAZZA VIETATE, PRC PROPONE CORTEO PRO BERLUSCONI
TERAMO
- Centro storico vietato alle manifestazioni di 'protesta': lo ha deciso
il Prefetto teramano Eugenio Soldà che in un decreto spiega come
alcune piazze e vie siano da considerarsi 'Zone Rosse' e "sottratte ai
cortei ed a tutte le forme di manifestazioni pubbliche dirette a richiamare
l'attenzione su particolari problematiche o a rappresentare alle Istituzioni
ed all'opinione pubblica dissensi e proteste". Come
riporta il quotidiano Il Centro, alla base della decisione del Prefetto
ci sono le tensioni che da tempo si rilevano a Teramo con incidenti e aggressioni
tra gruppi politici contrapposti: gli ultimi nel dicembre scorso, con scontri
e denunce ai danni di Forza Nuova e ragazzi dei centri sociali. Il 23 dicembre
2009 tre militanti di sinistra furono aggrediti e accoltellati da neo fascisti
locali. Di qui la decisione del Prefetto di chiudere il centro città
alle manifestazioni di "dissenso". E
la successiva provocazione di Rifondazione Comunista, che ha proposto una
manifestazione di consenso a Berlusconi. "Qualunque forma di contestazione
anche minima non può essere espressa in centro - ha evidenziato
il segretario cittadino di Prc, Filippo Torretta - dove a questo punto
si deve ritenere siano permesse manifestazioni di consenso". Una
vera contromossa, quella di Rifondazione: per sabato 8 gennaio ecco la
richiesta al Prefetto di uno spazio a Piazza Orsini nel centro per "una
iniziativa di consenso alle amministrazioni comunali, provincial, regionali
e al governo nazionale e a tutte le sue politiche, nonché occasione
per esprimere la massima soddisfazione per la situazione socioeconomica
della popolazione".
*
Inserite
133 fotografie inedite nelle stagioni 1927/28, soprattutto Coppa
CONI, 1928/29, 1929/30,
sempre grazie ad Andrea F. che sta facendo un lavoro di ricerca mostruoso!
Wembley
1929, finale Coppa d'Inghilterra
Stadio
Flaminio 1928, Italia Austria. Si
notino i trampolini sulla sinistra
Se
non ci fosse stata la tessera del tifoso, potevano entrare tranquillamente
nel settore ospiti e non sarebbero stati feriti:
All'esterno
dello stadio Meazza Due
tifosi napoletani leggermente feriti
prima di Inter-Napoli I sostenitori
partenopei aggrediti mentre cercavano di entrare in uno dei varchi non
riservati ai tifosi ospiti MILANO
- Due tifosi napoletani sono stati leggermente feriti prima dell'inizio
di Inter-Napoli all'esterno dello stadio Meazza. Secondo quanto riferito
da alcuni agenti in servizio, i due sostenitori partenopei sono aggrediti
mentre cercavano di entrare in uno dei varchi non riservati ai tifosi ospiti.
All'esterno dello stadio le forze dell'ordine effettuano controlli sui
tifosi in arrivo smistando quelli ospiti in due file, una per i possessori
della tessera del tifoso e una per i molti che non l'hanno. (fonte: Ansa)
E-mail:
"Ciao
Lorenzo, finalmente ritorni ad aggiornare il sito. Ho letto i tuoi pertinenti
commenti in giallo all'articolo dei signori Berizzi e Foschini. Una cosa
t'è sfuggita: i due dotti citano le Brigate Autonome Livornesi (B.A.L.)
come uno dei gruppi di sinistra attualmente più radicali e pericolosi.
Ebbene le B.A.L. si sono sciolte nel 2003 ed i suoi esponenti di spicco
non vanno più neanche allo stadio... pensa che uno dei suoi leader
che pesava ai tempi delle B.a.l. pesava almeno 100 Kg è nel frattempo
diventato il campione italiano di uno sport nobile...... Molte
delle cose che avete scritto, le avevo già espresse direttamente
al Sig. Foschini, dato che sul sito pugliese di repubblica esiste l'indirizzo
email a cui poter contattarlo (g.foschini@repubblica.it).
Grazie per quello che stai facendo. Nicola In
realtà non mi era sfuggita. Poiché hanno commesso inesattezze
su tutti i gruppi elencati (non sono sciolte solo le B.A.l., infatti...)
ho evitato di personalizzare :-) Grazie
a Andrea F., inserite 29 foto inedite della stagione
1927/28 (compresa la Coppa Coni)! 6
gennaio 2011: la pagina di Roma/Catania
in serata. On line le foto di Atletico
Roma/Roma. A proposito, si può agevolmente notare quanto il
sito
ufficiale dell'Atletico Roma sia meglio di quello ufficiale della Roma,
ma questa è una storia vecchia.
*
Un
annuncio: "Buongiorno e buone feste, vorrei
segnalarvi che domenica 9 gennaio alle ore 17.00 Giuseppe Manfridi porterà
al Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma (via ostuni 8) lo spettacolo
ROMA-LIVERPOOL 1-1 DEL 30 MAGGIO 1984, del progetto "Dieci Partite" nel
quale ripercorreremo la storica partita della Roma. http://www.teatrobibliotecaquarticciolo.it/adon.pl?act=doc&doc=572".
*
Oggi
farò un riepilogo del periodo natalizio, inserendo quelle e-mail
con fatti anche datati ma che debbono essere ricordati. Iniziamo
dai pastori sardi. Cristiano:
"onore
ai 500 pastori sardi ai quali è stata negata la trasferta a Roma
... scesi
a civitavecchia volevano andare a roma a manifestare ma hanno trovato le
fdo che li hanno neutralizzati - anche bruscamente - e non gli hanno consentito
ne di prendere un pulmann (peraltro gia noleggiato) ne il treno! http://www.repubblica.it/cronaca/2010/12/28/foto/foto_porto_civitavecchia-10637546/1/?ref=HREC1-7 per
la serie " estendere ciò che è stato sperimentato ". L.S.:
"ciao
lorenzo, innanzi tutto auguri. ho
appena letto questo articolo http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_dicembre_28/civitavecchia-pastori-sardi-181153578118.shtml e
non ho potuto non pensare a te quando "prevedevi" che i metodi da stadio
sarebbero stati esportati in tutti i settori della società. BUON
ANNO".
*
Poi
c'è stata la farsa all'italiana di Lecce/Bari, che per ragioni storiche
deve essere ricordata su questo sito: Max:
''La
tessera del tifoso permetterà a tutti i tifosi di partecipare alle
partite senza alcuna restrizione, anche a quelle pericolose'' On. Roberto
Maroni Mercoledì
29 dicembre 2010: "Per motivi di sicurezza si disputera' a porte chiuse
il derby Lecce-Bari in programma il prossimo 6 gennaio nel capoluogo salentino.
Lo ha deciso il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica riunito questa
mattina nella prefettura di Lecce. " Buona
tessera del tifoso a voi tutti e viva l'Ita/g)lia!". Il
fatto è che i Prefetti sanno perfettamente che la TdT è assolutamente
inutile e quin di raginano come non vi fosse. E' per questo che poi Maroni,
vista la sua creatura completamente distrutta dalla decisione prefettizia
ha ordinato di tornare indietro e riaprire le porte. La sostanza non cambia:
alla tessera del tifoso ormai crede solo lui. Per i posteri, comunque,
ecco qui in pdf l'ordinanza
del Prefetto di Lecce che spiegava il perché delle porte chiuse
e chiarisce qual è il modo di ragionare che ormai aleggia tra le
forze dell'ordine (quello per il quale alcuna cosa accade se non c'è
nessuno in giro: come dire che se tutti restassero in casa invece di andarsene
in giro, per strada non ci sarebbero più reati e loro potrebbero
stare tranquilli a leggere la Gazzetta dello Sport in ufficio!). Ed
ecco come è finita:
Derby
Lecce-Bari Ci
sarà un agente ogni 10 spettatori
LECCE
– Sarà un derby blindato, dopo tre provvedimenti diversi adottati
per garantire l’ordine pubblico. Ma sarà un derby a porte aperte,
sia pure con limitazioni per entrambe le tifoserie (ingresso consentito
solo ai residenti in provincia di Lecce e ai baresi possessori della tessera
del tifoso) e come ragionevolezza imponeva.
Lecce-Bari
di domani pomeriggio allo stadio di via del Mare, derby che torna ad essere
di serie A dopo dieci anni, potrebbe regalare allo sport pugliese una bella
giornata da ricordare. Ci stanno provando anche le amministrazioni comunali
delle due città. I loro massimi esponenti, Michele Emiliano e Paolo
Perrone, domattina terranno una conferenza stampa per annunciare una mini-kermesse
di rappresentative di rugby, basket e pallanuoto di Bari e Lecce sul terreno
di gioco dove, a partire dalle 15, si affronteranno le due squadre di calcio.
Promuovere
lo sport come strumento di aggregazione e crescita culturale: questo l’obiettivo
dell’iniziativa, mentre sugli spalti saranno già affluite le tifoserie.
Previsti almeno 13.000 spettatori stando alla prevendita dei biglietti:
a Lecce sono stati staccati circa 9.000 tagliandi, ai quali ci sono da
aggiungere poco meno di 4.000 abbonati; 1.400 i biglietti venduti per il
settore ospiti, ma in tutto i sostenitori baresi dovrebbero essere 2.000.
I
giorni di avvicinamento al derby sono stati travagliati sul piano dell’ordine
pubblico, non certo su quello calcistico. Prima (22 dicembre) la decisione
di far disputare la partita a porte aperte con determinate precauzioni,
poi (28 dicembre) il vertice in prefettura a Lecce con la clamorosa decisione
di far giocare a porte chiuse (contrariamente anche alle indicazioni del
Casms). Quindi, a distanza di poche ore, l’intervento del ministro dell’Interno
Roberto Maroni per rivedere il provvedimento e infine (3 gennaio) la decisione
di aprire i cancelli con precise limitazioni.
Saranno
poco meno di mille gli esponenti delle forze dell’ordine impegnati ad evitare
qualunque contatto e incidenti tra le due tifoserie, dentro e fuori dello
stadio, ai quali si aggiungeranno 280 steward del Lecce. I tifosi baresi
saranno scortati per l’intero tragitto, con un ulteriore punto di controllo
all’ingresso del capoluogo salentino; prevista anche la chiusura di alcune
strade di accesso a Lecce dalla tarda mattinata sino alla sera, quando
tutto dovrebbe essere finito. Beh,
in effetti con la TdT si doveva diminuire persino l'impiego degli agenti
delle forze dell'ordine! Riguardo
i baresi, ecco qui una intervista al Parigino: http://tv.repubblica.it/copertina/ecco-perche-odiamo-la-tessera-del-tifoso/59178?video=&ref=HRER2-1
*
Ma
non c'è solo Lecce/Bari, c'è anche Benevento/Nocerina che
contribuisce alla distruzione del calcio:
Nocerina,
diggì Iovino a TLP: "Sconcertati dalla decisione del Prefetto"
30.12.2010
17.53 di Luca Esposito per tuttolegapro.com Clamoroso
è dir poco: il posticipo di Prima Divisione B Nocerina-Benevento
non è più serale, ma pomeridiano. In attesa che venga stabilito
ufficialmente l’orario, il Prefetto di Salerno, Sabatino Marchione ha deciso
che la partita, originariamente prevista per le 20,45 di lunedì
17 gennaio, debba essere anticipata di alcune ore, con la conseguenza che
numerosi sostenitori potrebbero non essere presenti al “San Francesco”.
Il motivo dell’ordinanza è da ricercare nei rischi esistenti per
l’ordine pubblico: a disposizione dei tifosi sanniti ci sono comunque non
più di 794 posti nel settore ospiti, a patto che i tifosi stessi
siano muniti di Tessere. Amareggiato il direttore generale della Nocerina,
Bruno Iovino, non tanto per i rischi riscontrati dagli organi di sicurezza,
ma perché in prima istanza il Viminale non aveva opposto dubbi all’orario
serale, e a diciotto giorni dalla partita bisogna riorganizzare il tutto.
Lo sfogo del dg in esclusiva su TuttoLegaPro.com. “Sono
dispiaciuto per la decisione che ha preso il Prefetto di Salerno – ha
commentato Iovino – Infatti fino a ieri sapevamo che la partita si doveva
giocare in serata, e per motivi organizzativi cambierà qualcosa”. È
una sconfitta che ha subito anche il popolo rossonero? “Sì,
lo è, soprattutto per la gente di Nocera. I tifosi non possono pagare
gli errori del passato: siamo nel terzo millennio. Anche la nostra tifoseria,
con cinquemila Tessere sottoscritte, ha dimostrato di essersi adeguata
ai cambiamenti. Io non riesco a capire come l’Osservatorio il 15 dicembre,
e poi il Casms il 16, abbiano dato parere favorevole per la disputa della
partita in serata; e come il Prefetto abbia comunicato solo ieri che non
si poteva giocare di sera. Ciò è clamoroso: se fosse stato
detto prima, ci saremmo potuti organizzare diversamente”. Come
vi riorganizzerete? “Non
sarà facile a circa una ventina di giorni dalla partita: speriamo
solo nel buon senso da parte del prefetto, che è colui che può
intervenire. Resta il rammarico perché la partita Cavese-Nocerina,
che presenta anch’essa qualche rischio per l’ordine pubblico, si può
giocare regolarmente domenica pomeriggio, mentre Nocerina-Benevento, che
è comunque un altro derby, non si può giocare di sera pur
essendo il nostro stadio a norma. La decisione del Prefetto penalizza i
nocerini, i quali finora si sono sempre comportati in modo esemplare. Mi
auguro solo che non accada quello che è successo ieri, quando il
prefetto di Lecce ha imposto le porte chiuse al derby con il Bari”. Chiudiamo
con una domanda provocatoria: sarebbe stato meglio giocare di domenica? “Forse
sì, a questo punto era meglio che la partita si facesse domenica
pomeriggio, anche per un aspetto di tipo economico”. Cosa
si aspetta dal Prefetto? "Sono
sicuro che alla fine prevarrà il buon senso. Non si può,
lo ripeto, mortificare quei cinquemila nocerini che hanno sottoscritto
la Tessera del Tifoso".
*
Da
Pisa: "Salve. innanzi tutto ribadisco i
complimenti al tuo sito,continua cosi’ e non mollare mai, chi ti
scrive e’ un tifoso del Pisa,pisa che ormai vive nella cieca repressione
perenne, se queste non leggi sono assurde a pisa peraltro in serie c diventano
incredibili, ad oggi non abbiamo ancora fatto una trasferta libera per
i nn tesserati, e ognuna di queste era a rischio zero, addirittura contro
alcune non abbiamo mai giocato,addirittura storici gemellati, siamo
altresi’ primi nelle multe perche’ ogni tanto facciamo qualche gravissimo
atto, cioe’ qualche coro ostile e qualche striscione, ma apparte il discorso
personale, rimango allibito dinanzi alle parole del signor m. per lui va’
tutto bene cosi’ e ‘ bello, e rimango ancora piu’ allibito dinanzi
al fatto che nessun giornalista in faccia gli dica” ma cosa sta dicendo,
ma dove vive sulla luna?quamndo poi giri pagina e ovunque leggi che la
tessera e’ un flop (è che i giornalisti
si limitano a raccogliere dichiarazioni e non fanno domande. C'hanno una
paura della vita....). Ora
sorvolinamo sul degrado del calcio italiano evidente a tutti, sugli stadi
piu’ vuoti, in una serie a avvincente peraltro, sorvoliamo sulla b oramai
desertificata e sulla c morta, peraltro campionati un tempo bellissimi
avvincenti e dove il tifo e la passione elevavano il mondo del calcio italiano,
nessuno aveva questi campionati,e noi che vivevamo di calore colore e passione,un
tempo esempio per tutti, oggi viviamo nella depressione sportiva,
anche chi vince non gioisce ma sorvoliamo anche su questo, e suil fatto
che per andare allo stadio ci voglia l’esame del dna . Ma
io mi chiedo signor m, in un calcio gia da record negativi, la sua tessera
va’ a colpire gli abbonati? , quindi sono aumentati o diminuiti? Risposta,
sono nettamente diminuiti in a, crollati in b , spariti in c , nei
settori ospiti possono andare solo tesserati, e quindi domanda, i settori
ospiti sono piu’ pieni o piu’ vuoti? Risposta, i settori ospiti vanno dal
deserto tartaro al vuoto al massimo con poca gente in a, deserti in b,
chiusi in c, e quindi di cosa sta parlando, che calcio vede? Di cosa parla?
State uccidendo la passione, biglietti nominali biglietterie chiuse gabbie
divieti, divieto strumento del tifo e ora la tessera stanno uccidendo il
calcio italiano, lo diciamo noi, lo dice l’europa lo dice la uefa ,e se
ancora tra tifosi mischiati non e’ successa la tragedia e’ solo per il
buon senso dei tifosi. e direi ottima prova a Genova grande!!! e’
cosi’ che si gestisce l’evento sportivo, chiudere gli stadi e’ l’unica
cosa che sapete fare ridicoli!!! p.s,
queste due semplici domande al signor tessera perche’ non gliele fanno?
*
Da
Palermo: "leggiti sta pagliacciata fresca
fresca di giornata http://www.ilpalermocalcio.it/it/1011/news_scheda.jsp?id=22283 sembra
che a quanto pare zamparini stia aiutando economicamente l'amat trasporti..da
decenni sul baratro del fallimento...mettici che zamparini vuole costruire
lo stadio e ha problemi burocratici...tac..amat gratis per tutti per gli
"amici" tesserati del palermo calcio ".
*
Intervista
di Lazionews a Maurizio Martucci: Il
ministero dell’Interno, sul suo sito, definisce la ‘Tessera del tifoso
come ” una card dedicata a tutti i tifosi di calcio e rappresenta il segno
della appartenenza; fornisce servizi e vantaggi per coloro che vanno allo
stadio; vuole essere uno strumento di fidelizzazione fra i tifosi e le
squadre. La tessera contribuisce ad aumentare gli standard di sicurezza
all’interno dello stadio. In che modo secondo te dovrebbe aumentare gli
standard di sicurezza?
In
nessuno modo, assolutamente no. E lo sostengo sin da tempi non sospetti,
prima che per disposizioni di ordine pubblico la nostra Tribuna Tevere
venisse strozzata nel derby o si decidesse di giocare Lecce-Bari a porte
chiuse. Una semplice carta ricaricabile, filtrata in Questura, non può
risolvere il fenomeno degli atteggiamenti degenerativi che affligge gli
stadi. Il proibizionismo e la ghettizzazione non servono a nulla. Serve
una contro risposta sensata di tipo culturale, c’è bisogno di una
spinta propositiva di cultura alta che coinvolga attivamente il mondo delle
tifoserie nei processi del calcio, senza premere solo sulla repressione.
Basta con la caccia alle streghe! E poi un’altra cosa: ad oggi praticamente
nemmeno il 5% dei 132 club interessati al programma Tessera del Tifoso
è riuscito a creare un progetto di fidelizzazione loyalty per il
suo target: questi non sono capaci nemmeno a muoversi a livello di marketing!
Retrocedendo dalla Serie B alla Lega Pro sei destinato al fallimento, a
portare i libri in tribunale come il Gallipoli. Pensa se questi dirigenti
si mettono a studiare misure di fidelizzazione commerciale! E oltretutto,
a 4 mesi dell’introduzione, non è stata ancora consegnata a tutti
i richiedenti! Insomma, ad oggi la Tessera del Tifoso è una carta
dormiente: sinora ha generato solo denaro fresco nei circuiti al credito,
immettendo in cambio moneta elettronica. Tutto qua. A me sembra poca cosa
per un programma annunciato come salvifico e rivoluzionario ….
Il
Garante per la privacy su segnalazione di alcuni associazioni di consumatori
ha aperto un’istruttoria sulla tessera del tifoso in particolare sul trattamento
dei dati personali, sull’utilizzo della tecnologia inserita nel microchip,
nonché sulla liceità dell’obbligo di acquisto di una carta
prepagata per ottenere la tessera del tifoso, qual è la tua posizione
in merito e ci sono novità in tal senso? La
mia è da sempre una posizione garantista, cioè in linea coi
principi elementari che garantiscono libertà costituzionali, diritti
e privacy. In giugno il Garante, interpellato dall’Osservatorio, aveva
avallato lo schema tipo dei contratti Tessera del Tifoso. Poi però
c’è stata una deregulation selvaggia ad effetto domino, nel senso
che molti club hanno iniziato ad inserire clausole arbitrarie non richieste,
formalizzando soprattutto l’accesso a un prodotto immesso da istituti finanziari
di credito: ci si è limitati sempre allo stesso modulo, dando in
automatico che un tifoso consenta il consenso dei dati personali al club
e poi anche a Visa, Poste, Maestro o Mastercard. Vedremo cosa dirà
il Garante, così come per il micro-chip: dove vanno a finire i dati
tracciati?
La
decisone del Prefetto di Lecce di fare svolgere a porte chiuse l’incontro
del 6 gennaio tra la squadra salentina e Bari dimostra il fallimento della
tessera del tifoso come misura deterrente per la violenza negli stadi,
qual è il tuo pensiero al riguardo? Che
leggendo attentamente le linee guida del Programma Tessera del Tifoso,
già quest’estate l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive
aveva previsto in via cautelare situazioni al limite come questa. Quindi,
nulla di nuovo! C’era da aspettarselo, anche perché nello scorso
campionato Genoa-Milan si giocò a porte chiuse, nonostante i tifosi
milanisti con tessera rossonera avessero regolarmente comprato i biglietti.
Insomma, che la Tessera del Tifoso non sposta nulla in termini di sicurezza
rispetto al biglietto nominativo è sotto gli occhi di tutti! Basta
dirlo: l’accoltellato nel derby, le bombe carta di Juve-Fiorentina, i feriti
di Salernitana-Verona…. Il problema è che, come per molte altre
cose, in Italia manca sempre un po’ d’onestà intellettuale per riconoscere
gli errori e l’informazione vive assoggettata….
Quali
sono principali differenze tra la Tessera del Tifoso italiana e quelle
già in uso nelle altre nazioni europee? Una
differenza sostanziale, a 360°: c’è un abisso culturale e di
visione strategica rispetto allo strumento partorito dai nostri governanti.
Te la faccio breve: all’estero non è obbligatoria ma facoltativa.
Non limita la libera circolazione dei cittadini ma da semplicemente diritto
all’acquisto in prelazione dei biglietti. Tutto qua. E poi rende il tifoso
un soggetto attivo, inserito davvero nella vita del proprio club: pensa
che i tifosi del Real Madrid con Tessera del Tifoso arrivano a votare in
assemblea pure l’elezione del proprio presidente. Da noi siamo agli antipodi:
strumento ghettizzante per i tifosi, diritti zero, ma soprattutto necessità
su scala nazionale senza nemmeno una legge a sostenerla. Roba da terzo
mondo, altro che paese civilizzato in linea con il resto d’Europa…
In
sintesi, ritieni che la tessera del tifoso, così come attualmente
concepita, sia solo ed esclusivamente un’operazione di marketing
dalla quale anche le banche (evidenti conflitti di’interessi tra i vertici
della Federazione e Istituti di credito ) traggono un profitto essendo
di fatto carte di credito e/o revolving? Non
unicamente, nel senso che è questo e non solo. In sintesi, credo
che la Tessera del Tifoso sia il frutto di una nomenclatura politica e
manageriale retrograda, priva di due elementi fondamentali per effettuare
scelte equilibrate in questo mondo: questa classe dirigente è priva
di cultura del calcio e non conosce la storia del tifo. E come se si prelevasse
un manager dalla borsa o dall’alta finanza chiedendogli di lavorare nel
mondo delle automobili: un pesce fuor d’acqua! Ahimè, in Italia
funziona così. Nonostante il calcio sia una delle prima industrie
a livello nazionale…
In
parlamento è stato presentato un disegno di legge che permette,
tra l’altro, la possibilità di costruire nuovi stadi superando anche
vincoli imposti dalle norme regionali, secondo te è un modo
per “finanziare indirettamente” i grandi costruttori che guarda caso sono
soci e/o presidenti di società calcistiche? Fughiamo
dubbi: da tempo immemore quel disegno di legge ristagna nella 7^ Commissione
permanente Sport della Camera dei Deputati. Praticamente è l’ennesima
commedia all’italiana. Abbiamo stadi con una media di vecchiaia di ben
69 anni, ma te ne rendi conto? Da noi mica pensano a rifarli, a modernizzarli,
a rendere sicura la permanenza del tifoso sugli spalti: nel 2009 il vicentino
Eugenio Bortolon è morto cadendo dallo Stadio di Parma per una balaustra
irregolare. Ecco: da noi aspettano l’esito della candidatura agli Europei
del 2016 per votare la legge! No Europei? No legge, no nuovi stadi! Poi
non meravigliamoci se siamo arrivati terzi su tre contendenti, alle spalle
della Francia e pure della Turchia! Certo, costruire gli stadi è
un grande business, vedremo però come ci si vorrà comportare
con le cubature e con la conversione di terreni inedificabili. La partita
è ancora tutta da giocare, come quella per le modifiche alla Tessera
del Tifoso…
"Mi
fa male vedere che con la tessera del tifoso gli stadi si sono svuotati.
Lo stadio è un momento di aggregazione". A dirlo è stata
Donata Bergamini, sorella di Donato "Denis" Bergamini, il calciatore del
Cosenza, di origine ferrarese, morto il 18 novembre 1989 a Roseto Capo
Spulico, investito da un camion sulla statale 106 Ionica mentre era insieme
alla fidanzata. La morte è stata archiviata come suicidio, ma la
famiglia punta a far riaprire l'inchiesta sostenendo che Denis fu ucciso.
"Ricordo che quando venivo a Cosenza a vedere Denis - ha detto Donata -
era bellissimo vedere le bandiere, i colori, le famiglie unite allo stadio.
Si trascorrevano due ore di gioia e vedevi la felicità dei bambini.
Adesso, invece, è brutto vedere tutti questi stadi vuoti. Speriamo
che tornino i tempi in cui si può andare a vedere la partita tutti
insieme". Donata partecipa oggi, a Cosenza, al "Bergamini Day" che prevede
una serie di iniziative con le quali Cosenza vuole ricordare il calciatore
con una giornata commemorativa e di riflessione. La sorella di Denis, stamani,
ha partecipato a due trasmissioni radiofoniche a Radio Ciroma di Cosenza
e a Radio Libera Bisignano. Alle 18 parteciperà ad un dibattito
nel salone del Comune di Cosenza. La giornata si concluderà stasera
con uno spettacolo al teatro Morelli che si svilupperà sotto il
segno dell'aggregazione e della raccolta fondi per aiutare l'associazione
"Verità per Denis", costituita dai familiari di Bergamini ed alla
quale hanno aderito 120 soci di varie parti d'Italia.
*
In
effetti i dati delle presenze parlano chiaro... ricordate il Maroni trionfante
dopo la prima giornata di campionato in cui diceva che l'aumento dell'1%
delle presenze era un successo dovuto alla tessera del tifoso? L'uomo ora
tace e tacciono tutti. Solo noi, che allo stadio ci andiamo sul serio,
non per ragioni di Stato, lo avevamo previsto: Sempre
sulle presenze negli stadi, un articolo di Sergio Mutolo su Calciopress:
I
piccoli numeri del campionato di Serie A...
mercoledì
5 gennaio 2011 13.17 Il
campionato di Serie A TIM riprende il 6 gennaio con le partite in programma
per la 18a giornata. La sosta natalizia è stata l’occasione per
una serie di riflessioni sull’opaco momento storico del calcio italiano. L’elemento
più significativo della crisi è rappresentato dalla diminuita
affluenza negli stadi. Il ministro dell’Interno Maroni, a proposito della
Tessera del tifoso, ha parlato di pubblico in aumento. Non si riesce a
comprendere da quali fonti abbia ricavato questo dato. Il bilancio sul
numero degli spettatori, viceversa, presenta un saldo fortemente negativo.
Gli
stadi sono semivuoti. Il calo rispetto alla scorsa stagione è rilevante. Il
sito web ufficiale della Lega Serie A TIM non riporta alcun dato statistico
aggiornato, nonostante siano state già disputate diciassette partite
di campionato. Già su questo aspetto ci sarebbe parecchio da dire.
I dati sono stati tratti pertanto dal sito web specializzato stadiopostcards.com,
che da anni fa stato in materia. Mancano quelli relativi al Cagliari, che
pertanto è stato escluso da ogni computo analitico. I
numeri si riferiscono a un totale di 159 partite. Le presenze totali sono
state 3.786.154, corrispondenti a una media generale per gara pari a 23.218
spettatori La partita più vista è stata Inter-Milan
(80.018), quella meno vista Brescia-Genoa (3.552). La
classifica delle prime cinque posizioni, calcolata sulla media/gara, è
la seguente: 1.
Inter 63.770 2.
Milan 47.700 3.
Napoli 41.365 4.
Lazio 31.667 5.
Roma 31.144 Questa
invece la classifica delle ultime tre posizioni: 17.
Chievo 11.684 18.
Brescia 8.219 19.
Lecce 8.032 Sinteticamente
si rileva che solo un club ha una media/gara superiore a 60mila spettatori
(Inter, 63.770), due si attestano tra 40mila e 50mila presenze (Milan,
47.700 e Napoli, 41.365) e due poco sopra 30mila (Lazio 31.667 e Roma 31.144).
In sei hanno un’affluenza compresa tra 20mila e 30mila unità (Bari,
Fiorentina, Genoa, Juventus, Palermo e Sampdoria), mentre altre sei si
collocano tra 10mila e 20mila (Bologna, Catania, Cesena, Chievo, Parma
e Udinese) Due società totalizzano una media inferiore alle
10mila unità (Brescia 8.219 e Lecce 8.032). Il
confronto con la scorsa stagione è impietoso, considerato che la
media/gara nel 2009-2010 (già modesta) fu pari a 25.570 spettatori
(contro 23.219 del 2010-2011) Solo in sette hanno ottenuto un incremento
percentuale delle presenze: le tre neopromosse dalla serie B (Brescia +110%,
Cesena +36% e Lecce +2,5%), l’Inter (+13,5%), il Milan (+11,5%), il Palermo
(+5%) e il Napoli (+ 1,5%). Per tutte le altre il segno è largamente
negativo. Un vero crollo per la Roma (-24%). Male Catania e Fiorentina
(-19,5%). Brutto anche il risultato del Parma (-16%).
MEDIA
SPETTATORI SERIE A: DIFFERENZA PERCENTUALE RISPETTO ALLA PASSATA STAGIONE
1)
BRESCIA da 3.940 a 8.298 (+ 110%) 2)
CESENA da 11.272 a 15.404 (+ 36.5%) 3)
INTER da 56.195 a 63.770 (+ 13.5%) 4)
MILAN da 42.809 a 47.700 (+ 11.5%) 5)
PALERMO da 25.017 a 26.302 (+ 5%) 6)
LECCE da 7.842 a 8.032 (+ 2.5%) 7)
NAPOLI da 40.797 a 41.365 (+ 1.5%) 8
) CHIEVO da 11.922 a 11.684 (- 2%) 9)
BOLOGNA da 19.470 a 19.102 (- 2%) 10)
JUVENTUS da 22.924 a 21.696 (- 5.5%) 11)
GENOA da 27.007 a 23.980 (- 11%) 12)
SAMPDORIA da 25.240 a 22.285 (- 11.5%) 13)
BARI da 25.391 a 22.166 (-12.5%) 14)
LAZIO da 36.154 a 31.677 (- 12.5%) 15)
UDINESE da 17.356 a 15.131 (- 13%) 16)
PARMA da 17.061 a 14.310 (- 16%) 17)
FIORENTINA da 27.428 a 22.110 (- 19.5%) 18)
CATANIA da 15.342 a 12.377 (- 19.5%) 19)
ROMA da 40.975 a 31.144 (- 24%)
MEDIA
SPETTATORI SERIE A: DIFFERENZA RISPETTO ALLA PASSATA STAGIONE (IN VALORI
ASSOLUTI)
TOTALE MEDIA
2010-2011: 23.812 (25.570 nel 2009-2010) *
Da
un forum: "Ciao
ragazzi, inizio il tutto con una parola: aiutatemi!! Sono un tifoso degli
azzurri da più di una vita e per ragioni di lavoro abito a milano
ma ho la residenza a Napoli!!! Non ho la tessera del tifoso...il 31 dicembre
scendo a Napoli per il capodanno...c'è la possibilità di
farmi la tessera per poi vedermi il magico Napoli?? A Milano esiste solo
un ufficio postale che me la può fare ma non hanno i codici....cosi
mi hanno detto!!! Ragazzi vi ringrazio anticipatamente e FORZA NAPOLI!!!! Le
risposte:
non
sperare di farla qui è inutile;
Fai
prima a farti la residenza a Milano...ma poi nn puoi prendere il settore
ospiti !
Stà
cavolo di tessera già la vedo una cavolata ma rispetto alle altre
cavolate dello stato questa non si riesce nemmeno a farla....è una
vergogna!!!
*
Da
Varese, alcuni pollaccioni che credevano alle bugie di Stato: "Egregio
Direttore le
scrivo per avere delucidazioni e non per polemizzare, mi spiace forse,
per una cosa che sembra futile... Volevamo andare allo
stadio di San Siro (siamo un gruppo di amici con relativi figli minori,
in tutto otto persone) per vedere la partita di calcio Inter-Napoli ( in
tribuna Arancio) Siamo
residenti e nativi a Varese (Lombardia) abbiamo tutti la tessera
del tifoso biancorossa del Varese (come da disposizioni del ministero dell’interno)
ma, con estrema sorpresa, i biglietti posti in prevendita presso la banca
preposta non ci vengono venduti nonostante la tessera. Come
sempre una cattiva interpretazione in forma restrittiva della legge (quale
legge?) non permette l’accesso allo stadio
a semplici cittadini che diligentemente si attengono ad essa e la rispettano
rigorosamente. Non
credo che nelle disposizioni, venga previsto il possesso di più
tessere del tifoso per poter accedere a tutti gli stadi. Premetto,
inoltre, non siamo degli ultrà, abbiamo la fedina penale pulita,
non ci sogneremmo mai di andare allo stadio per creare caos e confusione,
ma siamo degli sportivi a cui piace praticare sport e qualche volta prendersi
qualche piacevole svago con i propri figli, se è lecito. Pertanto
vi chiedo d’intervenire in merito dando eventuali chiarimenti non solo
a noi ma, credo, anche ad altri cittadini a cui viene leso un piccolo diritto,
altrimenti , avere la tessera è come sempre aver pagato un semplice
e caro balzello di 10 Euro". Ihihihihihihihhhh!!!
*
Da
Catania riportiamo le famiglie allo stadio:
Io
tifoso giallorosso catanese impossibilitato a venire a Roma
(LaRoma.net)
- Le contraddizioni legate alla tessera del tifoso si arricchiscono di
una nuova pagina. E' il caso di un tifoso giallorosso che vive la
sua passione dalla lontana Catania e che domenica prossima aveva messo
in programma una gita nella Capitale soprattutto per assistere alla partita
di campionato Roma-Catania. Gara che invece non potrà vedere allo
stadio per colpa di un provvedimento che di fatto gli impedisce l'acquisto
del tagliando... a meno che non sottoscriva la tessera del tifoso. Per
la serie "Riportiamo le famiglie allo stadio" riportiamo l'email che spiega
nel dettaglio il suo caso. "Sono
un tifoso della Roma e vivo in provincia di Catania. Da tanto tempo non
vedo una partita all'Olimpico così mi era venuta in mente l'idea
di venire a vedere la partita contro i rossoazzurri. Ho
dato un'occhiata al sito della Roma per avere le informazioni sui biglietti
della partita dell'epifania e, ovvviamente, la vendita è vietata
per chi è residente in Sicilia a meno che non si è in possesso
della tessera del tifoso....del Catania (che non è mia intenzione
di sottoscrivere visto che io sono un tifoso della Roma...). Ringrazio
sentitamente chi mi ha di fatto proibito di poter vedere la partita della
mia squadra. Non
posso di certo portare la residenza a Roma per vedere una volta ogni tanto
la mia squadra del cuore all''Olimpico, nè è pensabile che
una squadra abbia tifosi solo nella regione d'appartenenza... Vorrei
tanto che qualcuno mi desse una risposta sensata sulle motivazioni che
hanno portato ad un provvedimento inutile, che serve solo a far allontanare
le persone dagli stadi e a privare chi, come me, vive la passione per la
propria squadra da lontano e non può liberamente decidere
quando andare a vedere una partita...". Sempre
da LaRoma.net, l'atto secondo di Roma/Catania: "Salve,
mi chiamo Nino e vivo a Castellamare del Golfo in provincia di Trapani.
Per motivi economici, logistici e di studio non posso venire spesso
allo stadio Olimpico. Così durante l'anno metto da parte qualche
soldo per andare a vedere la MIA amata Roma. In questo campionato avevo
deciso di venire a vedere Roma-Catania, ma per un provvedimento a
dir poco osceno sono costretto a restare a casa perchè la vendita
dei tagliandi è vietata ai residenti della regione Sicilia. Io vivo
a ben 305 km da Catania e per il solo fatto di essere siciliano e di non
possedere la tessera del tifoso sono costretto a tifare da casa. Questa
tessera, secondo me, sta solo creando problemi, sta allontanando la gente
dagli stadi e ci sta privando della nostra più grande passione. Altro
aneddoto, per la partita Palermo-Roma sono sempre andato a vedere la partita
nel settore ospiti, ma quest'anno non mi è stato possibile. Ho dovuto
pagare 90 euro un biglietto di Tribuna per restare in silenzio e subire
gli sfottò dei palermitani. Questo è ingiusto e liberticida.
Non si può tesserare una fede, la Roma è nostra... del popolo,
di chi soffre e gioisce per questi colori. La Roma è di quella gente
che da anni tiene alti i valori di una Curva Sud orgoglio di Roma. Vedere
la nostra curva senza bandieroni, fumogeni e coreografie è deprimente.
Vedere il settore ospiti vuoto è frustante. On. Maroni Lei sta distruggendo
la nostra passione più grande".
*
Ansaldo
su "La Stampa" non va lontano dal vero:"Un
problema sottaciuto ma concreto è che stanno togliendo la voglia
di andare alla partita con l’accumulo di norme sulla sicurezza. La persona
perbene si sente trattata non come il cliente che ha acquistato (a prezzi
alti) una merce ma come il probabile farabutto che deve complicarsi la
vita per prenotare il biglietto spesso senza sapere dove farlo, schedarsi,
sottoporsi a controlli preventivi e alle code ai botteghini e ai tornelli.
Chiedendosi poi la ragione per cui ha dovuto consegnare l’ombrello e gettare
la bottiglietta con l’acqua minerale mentre scoppiano petardi e bombe carta.
Andare allo stadio è diventata una fatica. Schiacciare il telecomando
invece è un clic".A
questo commento aggiungerei solo che, in buona parte, solo le tifoserie
di curva, pur non rinnovando l'abbonamento, hanno continuato ad acquistare
i biglietti - proprio perché più fedeli e geneticamente resistenti
alla repressione. Quando anche questo tipo di tifosi si sarà stancato,
gli stadi saranno ancora più vuoti, con buona pace di Osservatori
e Comitati. Non è un caso che si cerchi di riempire la Tribuna Tevere
per il derby con militari e poliziotti: chi ha la mia età dircorda
assai bene gli stadi dell'ex Germania Est, dove sugli ordinatissimi spalti
sedevano praticamente solo persone in divisa!
*
Veniamo
quindi al Derby di Coppa Italia: "Ciao
Lorenzo, saprai sicuramente le limitazioni che ci colpiranno di nuovo il
19 Gennaio per il Derby Capitolino, atroci! Gli
under 16 allo stadio in tevere insieme ai nocs, la cia, il kgb, i ris e
tutti gli altri enti militari e para-culo-militari che SFACCIATAMENTE prenderanno
il NOSTRO posto in Tribuna Tevere. Dimmi
una cosa, porteresti tuo figlio di 13, 14, o altri anni (fino a 16)
allo stadio di Roma una sera di Gennaio alle 21 col freddo che fa? Si
per dargli il colpo di grazia per una bella polmonite! Però
se si tratta del derby di milano allora cambia tutto, entrano in primis
80.000 spettatori TIFOSI, poi a seguire striscioni, striscioni offensivi,
torce, fumogeni ed altro ancora. Ovviamente
per Maroni il derby di milano è il fiore all'occhiello del panorama
calcistico italiano e non solo. Fanno la loro bella figura davanti a tutti. Da
esempio per tutti e allora prego ultras, vi dò il permesso di far
entrare ciò che volete, tanto abbiamo il nostro accordo che voi
non ci date problemi e io vi do carta bianca per tutto. Il
premier ha il suo giocattolino rossonero con lo scudetto già prenotato
con i suoi tifosi tutti fedelmente tesserati (forse anche xxx, xxxxx e
xxxxx l'avranno fatta). E
a noi ci puniscono, noi, i cattivi d'italia che facciamo male all'industria
calcio, che non la pensiamo come loro e i loro sudditi, in punizione! Noi
che facciamo multare la società per lancio assiduo di petardi e
torce in campo ogni partita, noi che siamo la causa di partite a porte
chiuse e di saccheggi autostradali (però ai caselli come paghiamo!!!
i 20.000 di Verona 16-5-2010 quanto hanno fruttato ai loro casellanti!). Al
derby stadio semi- vuoto, spalti indegnamente grigi e sciapi, avari di
tutto ciò che rendeva il nostro Derby il più grintoso e focoso
di tutti. Adesso
ve ne state puniti e in silenzio anzi vi decimiamo, vi spazziamo via, vi
diffidiamo piano piano tutti quanti, anche per episodi accaduti mesi prima,
ad agosto, magari trà un pò arriveranno i daspo per
partite del flaminio! Comunque
anche la A.S.Roma c'entra. Forse erano stufi di pagare multe.. Forse
al nuovo acquirente devono presentare il pacchetto A.S. Roma pulito,
cioè senza rogne (noi), e infatti stanno pulendo la tifoseria giallorossa
perchè vogliono al massimo che si fischi dentro lo stadio. Così
chi compra la Roma (che affare) arriverà e troverà una bella
curva che non darà più problemi e farà e avallerà
senza contestare tutto ciò che la società dirà
o "comanderà". Un
pò lungo lo sò, ma detto tra noi ci rosico parecchio. Bene,
ti saluto Germano". Sempre
sul derby di Coppa Italia, Marco mi segnala le modalità di vendita
dei biglietti, aggiungendo la frase "Boicottiamo
il derby del celerino!":
TIM
CUP 2010/2011 OTTAVI
DI FINALE GARA
A.S. ROMA – S.S. LAZIO DEL 19 GENNAIO 2011 – ORE 20.45 A.S.
ROMA, a seguito delle misure organizzative adottate dall’Osservatorio Nazionale sulle
Manifestazioni Sportive, e a meno di eventuali ulteriori disposizioni,
rende note le informazioni
relative alla vendita dei tagliandi per la gara unica valevole per l’accesso
ai Quarti
di Finale della TIM CUP 2010/2011 A.S. ROMA-S.S. LAZIO. PREZZI
(inclusi diritti di prevendita) *
Per i nati dal 1997 (compreso). **
Per i nati fino al 1950 (compreso). ***
Emissione riservata esclusivamente c/o gli A.S. Roma Store. ****
Prevendita riservata esclusivamente c/o gli A.S. Roma Store. *****
Prevendita riservata ai tifosi della S.S. Lazio esclusivamente c/o i propri
LAZIO STYLE e le Ricevitorie LIS
Lottomatica abilitate S.S. LAZIO (www.listicket.it). Per le modalità
di vendita consultare il sito www.sslazio.it. (1)
In
relazione alla Determinazione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni
Sportive n. 52 del 23 dicembre
2010 che ha inteso caratterizzare questa gara come “Il Derby della legalità”,
l’intera Tribuna Tevere
verrà destinata ad ospitare i ragazzi Under 16 delle Scuole Calcio
e Polisportive AS ROMA e SS LAZIO ed
altre particolari categorie individuate (esempio: appartenenti alle FF.AA.
e FF.OO., volontari e diversamente
abili). Pertanto
per questa gara i tagliandi della Tribuna Tevere non saranno posti in vendita
al pubblico.
Posso
quindi chiedere alle istituzioni se il Signor Spaccarotella può
quindi accomodarsi in Tribuna Tevere al mio posto? I
prezzi sono di 10 euro per la Curva (Sud o Nord) e di 15 euro per i Distinti
(Sud o Nord). Non è possibile per i tifosi storicamente presenti
in Tribuna Tevere andare nel proprio settore pagando un prezzo intermedio:
o spendono 75 euri per andare in Monte Mario o se ne vanno in settori da
cui non si vede nulla in mezzo ai facinorosi delle curve. Tutto questo
anche avendo la tessera del tifoso, che - spero - dopo questa ennesima
cosa ridicola venga da loro disdetta, giacché errare è umano,
perseverare è diabolico!
*
La
notizia del giorno: "Dopo la comparsa di una
ignobile scritta (vedi foto sotto) nell'imminenza del derby della legalità,
l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha deciso di consentire
la vendita di bombolette spray solo ai possessori della Tessera del Carrozziere,
da rilasciarsi con il nulla osta della Questura. Protestano i milanisti,
da sempre utilizzatori di bombolette spray per i loro striscioni. Oltre
a ciò, per garantire la migliore tenuta dell'ordine pubblico, il
Prefetto di Roma su conforme suggerimento del CASSMSMMSSSS e dell'O.N.M.S.
ha stabilito l'abbattimento di tutti i muri di Roma".
*
Regolarmente,
ricevo e-mail da tifosi stranieri che mi chiedono come acquistare biglietti
per partite di cartello, in special modo per i derby. Ad
esempio, questa e-mail mi è appena arrivata: "Boun
giorno, Vorrei fare una domanda. Io e la mia amicha vogliamo vedere la
partita di calcio tra Roma e Lazio (il 13 Marzo 2011), ma dobbiamo partire
da Croazia. Come potremmo comprare i biglietti e tenere (assicurare ) i
posti? e` questo incluso nel prezzo dei biglietti? Cordialmenti saluti,
Palmina Piplovic?". La
risposta non poteva che essere questa: "Ciao
Palmina, domanda difficile. In Italia è molto difficile andare allo
stadio e, per un derby, è quasi impossibile prevedere cosa deciderà
l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive con così
tanto anticipo. Ad esempio, per il derby di Coppa Italia del 19 gennaio,
hanno disposto che la Tribuna Tevere sia concessa solo ai minori di 16
anni e alle forze dell'ordine. E' quindi necessario informarsi sul sito
dell'A.S. Roma pochi giorni prima dell'evento, perché non è
possibile programmare nulla in anticipo". Auspicando
che l'intelligence e i berizzaini non subdolino una invasione di hooligans
croati su Roma a seguito di questa e-mail direi che il calcio italiano
ha una bella immagine all'estero! A
proposito di berizzate, vi avevo detto che avrei inserito i vostri commenti
di accompagno all'articolo che ho commentato il 4 gennaio di Berizzi e
Foschini:
Stefano
B: Buon 2011 Ti lascio con l’ultima Chicca di repubblica
Stefano
S: chi credera' a tutte ste c.zzate?
Gabriele:
Repubblica ne sa 1 più del diavolo
Andy
"Ciao Lorenzo.... Beccati st'articolo, anzi questa INCHIESTA, di fine anno.
Sono senza parole....
Cristiano:
CREDO ABBIANO BATTUTO IL RECORD DI CAZZATE....
*
Sampdoria/Roma,
info biglietti: L'
A.S. Roma ha comunicato, tramite il suo portale, le modalità e i
prezzi per acquistare i biglietti per Sampdoria-Roma, gara che si disputerà
allo Stadio Marassi di Genova domenica 9 gennaio, alle ore 12.30. PREVENDITA
BIGLIETTI Dalle
ore 10.00 di martedì 4, fino alle ore 19.00 di sabato 8 gennaio
2011. PUNTI
VENDITA Ricevitorie
della rete di vendita LIS LOTTOMATICA – “biglietteria calcio ospiti” presenti
sul territorio nazionale e consultabili sul sito: http://www.listicket.it/ PREZZO €
28,00 - Settore Ospiti Superiore (settori TL5 – OL3) €
28,00 - Settore Ospiti Inferiore (settore PL5) MODALITA’
DI ACQUISTO: I
tagliandi del SETTORE OSPITI SUPERIORE (settori TL5 - OL3) saranno
acquistabili esclusivamente con le seguenti modalità: -
Dai possessori di Tessera del Tifoso “AS ROMA CLUB PRIVILEGE”, esibendo
all’operatore la Tessera stessa; -
Dai possessori di Abbonamenti AS ROMA per l’attuale stagione calcistica
che non hanno ancora ottenuto la materiale consegna della Tessera
“PRIVILEGE”, esibendo all’operatore l’Abbonamento accompagnato dal
documento di riconoscimento; -
Da coloro che hanno richiesto il rilascio della Tessera “PRIVILEGE” e
non anche l’Abbonamento, esibendo all’operatore la ricevuta della
richiesta stessa, accompagnata dal documento di riconoscimento, sempre
che risultino esenti da motivi ostativi per l’acquisto del titolo. I
tagliandi del SETTORE OSPITI INFERIORE (settore PL5) saranno acquistabili
in vendita libera previa presentazione di un valido documento di
riconoscimento. Sintetizzando:
i tifosi buoni al piano di sopra, quelli cattivi al piano di sotto. Sotto
si tifa, sopra non si tifa. Che tu abbia o no la TdT scegli tranquillamente
in quale dei due settori andare. Non serve alcuna minaccia, come piacerebbe
a dei grandi giornalisti di inchiesta come Paolo Berizzi.
*
Iniziativa
di solidarietà che mi è stato chiesto di segnalare:
La
squadra di calcio dei Paesi Baschi è considerata la squadra nazionale
della regione dei Paesi Baschi. E’ formata da giocatori selezionati dal
Paese Comunità autonoma basca, tra Navarra e Paesi Baschi del Nord
in Francia. La squadra ha una variètà di nomi tra cui Euskal
Herriko Selekzioa, Selección de Euskadi, Euskal Selekzioa, basco
Euskadi XI e XI. La
squadra di calcio dei Paesi Baschi non è riconosciuta dalla FIFA
o UEFA e quindi gioca solo partite amichevoli. I giocatori che hanno rappresentato
il team in passato, sono francesi e spagnoli come Bixente Lizarazu,
Didier Deschamps, Iván Campo e Fernando Llorente. Il
29 dicembre ha giocato contro il Venezuela (video da vedere): http://www.youtube.com/watch?v=9aTBV9wjBXw http://www.youtube.com/watch?v=hyFGqwUPVLY http://www.youtube.com/watch?v=-ia4-iJjMys 5
gennaio 2011: sono talmente tante le questioni
che è persino difficile decidere da dove iniziare. Credo
sia però indispensabile cominciare da un articolo che ho avuto modo
di leggere su Repubblica e che in tantissimi mi avete segnalato. Siamo
in effetti di fronte a una leggenda vivente, Paolo Berizzi. Laureato in
filosofia, bergamasco 36enne, è già incappato in inchieste
bufala prontamente smascherate, anche da questo sito. Una
volta, nel 2006, si inventò di sana pianta, nell'imminenza dei mondiali,
una riunione a Braunau, città natale di Hitler, ove si sarebbero
dati appuntamento gli hooligans di tutte le nazioni per "incendiare i Mondiali".
Nulla di quanto da lui narrato - aveva avuto persino la fortuna di partecipare
a quell'incontro! - si è ovviamente avverato, se non altro perché
ho scoperto che quella riunione non vi era ovviamente mai stata e che lo
stesso aveva rielaborato un pezzo scritto qualche tempo prima su una rivista
(tedesca, se non ricordo male) che riguardava esclusivamente i movimenti
di estrema destra tedeschi e che nulla aveva a che fare con il calcio. In
questa pagina (aggiornamenti del 22 e del 23 marzo 2006, vi renderete
conto della autentiche panzane scritte. E'
assolutamente evidente che qualsiasi tipo di inchiesta che Paolo Berizzi
dovesse svolgere da qui al 2100 dovrebbe essere automaticamente soggetta
al beneficio dell'inventario. A lui si aggiunge, quale cofirmatario dell'articolo,
Giuliano Foschini, in ordine al quale altri tifosi - e non solo - hanno
avuto da ridire sulla correttezza delle informazioni rese: http://www.pianetabiancorosso.it/giocatori-allenatore-societa-e-partite/per-il-giornalista-di-repubblica-giuliano-foschini/ Del
resto basta farsi un giro su Google per capire di cosa stiamo parlando. Comunque
sia ecco qui l'articolo che il nostro prode, insieme al Foschini, ha scritto
il 31 dicembre 2010, per salutare nel migliore dei modo l'anno nuovo:
La
nuova strategia degli ultrà per
cancellare la tessera del tifoso Così
le curve si coalizzano per far fallire la legge Maroni. Le
intimidazioni a chi non segue la linea dura, i divieti aggirati
di
PAOLO BERIZZI e GIULIANO FOSCHINI "Tesserato
infame dichiarato". "Abbonato servo dello Stato". Con questi slogan sinistri
- una specie di mantra vergato a spray sui muri degli stadi, sugli striscioni
esposti in curva, e diffuso sui blog attraverso il passaparola incessante
delle tifoserie - gli ultrà italiani hanno dichiarato guerra allo
Stato (esagerati! Guerra allo Stato! BOOOOM!
E allora gli studenti che manifestano contro la legge Gelmini? E i cassaintegrati
sulla gru? I tifosi ultrà, son0 o0 non sono cittadini italiani?
Hanno il diritto di protestare?). La loro
è una guerra silenziosa. Combattuta, fino a ora, nella penombra.
Il tempo della contestazione sembra però scaduto. Nelle curve si
parla da settimane di una fase due, di azioni dimostrative e violente (sarebbe
interessante sapere come fanno a sapere una cosa del genere, che è
una panzana megagalattica!). È da leggersi
in questo senso la decisione della prefettura di Lecce di far giocare il
derby di Puglia, Lecce-Bari a porte chiuse: la paura erano gli scontri
tra le due tifoserie. Così come a Milano c'è grande tensione
per la partita di mercoledì 6 gennaio (alle 20.30) con il Napoli,
con il gruppo organizzato dei Mastiffs pronto a invadere San Siro con e
senza tessere. L'obiettivo di questa guerra ultrà (perché
"guerra"? Semmai è una protesta) è
l'abolizione della tessera del tifoso, la "fidelizzazione" del popolo degli
stadi introdotta dal ministro degli Interni Roberto Maroni per avere una
schedatura precisa degli spettatori che assistono alle partite di calcio:
si tratta di un passpartout - contenente i dati anagrafici - obbligatorio
per chi vuole vedere la partita in trasferta (non
è vero, è obbligatorio per andare nel settore ospiti, anzi
ormai non si capisce nemmeneo più per che cosa è obbligatoria)
e
per chi ha sottoscritto l'abbonamento per gli incontri casalinghi. Sono
circa 600mila quelle sottoscritte. "Un successo" dicono al Viminale, "che
porta più sicurezza e più gente allo stadio". Ma non è
del tutto vero. Le presenze sono calate quest'anno mediamente di 1.500
unità, circa il 6 per cento. E soprattutto per decine di migliaia
di tifosi ribelli la tessera è come se non esistesse: non ce l'hanno,
ma loro allo stadio vanno comunque. In casa e in trasferta
(e
vorrei vedere! Non esiste alcuna legge che mi impedisca di andare allo
stadio senza tessera del tifoso!).
Ma
allora che cosa sta succedendo negli stadi dopo il varo della tessera del
tifoso? Come è possibile che i tifosi più estremisti riescano
a dribblare i divieti imposti dalla schedatura e ad accedere ugualmente
agli impianti (i disinformati articolisti
non capiscono che non vengono aggirati i divieti. I divieti vengono sostanzialmente
rispettati: se serve la TdT per andare nel settore ospiti, allora non vado
nel settore ospit. E' tanto semplice. Ciò che la legge non vieta
è lecito, difficile che un filosofo possa capirlo, ma è così)?
Domande che evocano un dubbio fondamentale: visto che i prefetti sono costretti
a far giocare le partite a porte chiuse, la tessera del tifoso è
fallita?
Come
promesso già dalla fine del campionato scorso, e come annunciato
quest'estate a colpi di bombe carta dagli ultrà atalantini nell'agguato
a Maroni alla Berghem Fest leghista di Alzano Lombardo, la maggior parte
degli ultrà italiani stanno boicottando la tessera. Con un unico
"cartello" - in grado persino di sotterrare per l'occasione rivalità
storiche come addirittura quelle tra Lazio e Roma, Palermo e Catania, Bari
e Napoli, Atalanta e Brescia - stanno mettendo in pratica ogni domenica
la loro forma di "resistenza" spontanea ma quasi sempre organizzata.
LE
REGOLE AGGIRATE Gli
ultrà la tessera non l'hanno fatta. Ma nonostante questo provano
- e riescono - a entrare allo stadio tutte le domeniche: comprano i biglietti
non di curva e si mischiano nelle tifoserie avversarie. Roma-Milan, partita
ad altissimo rischio prima delle feste natalizie, è stata aperta
anche a chi non aveva la tessera proprio perché la polizia temeva
azioni di violenza da parte degli ultrà giallorossi, se non fossero
entrati a San Siro. D'accordo con le altre tifoserie, inoltre, i gruppi
organizzati hanno cominciato un'attività "deterrente". Nel lessico
curvaiolo deterrenza sta per botte. Anche chi ha la tessera, non deve andare
nel settore ospiti (questa è un'altra
panzana!). Deve andare in altri settori e
mischiarsi con i tifosi di casa. "Devono avere paura" dicono. Ecco alcuni
esempi di trasferte "in contromano". Ottocento genoani a Udine; 200 bresciani
a Lecce; 500 doriani a Torino; 100 fiorentini a Genova; 500 juventini a
Milano; 700 novaresi a Torino; 100 padovani a Siena; 300 carrarini a Poggibonsi;
400 cesenati a Roma; bolognesi e parmensi all'esterno dello stadio Cibali
di Catania; 50 udinesi e 50 leccesi a Milano (già,
però tutti senza tessera, tra loro non c'erano tesserati obbligati
a mischiarsi con i tifosi di casa.... Peraltro dovrebbe essere nota la
ritrosia del non tesserato a mischiarsi con il tesserato...).
Fino
a oggi gli ultrà hanno scelto quella che i capi tifoseria chiamano
linea "soft". Ma ora - ammette uno dei leader riconosciuti dell'ala più
dura della tifoseria del Napoli (che vengono
a dirlo, loro che non parlano neanche con il loro padre, a Berizzi e Foschini)-
non "garantiamo più che allo stadio non accada nulla". Non si tratta
di un generico manifesto politico. Si tratta di un piano ben organizzato
a tavolino (qui rasentiamo la follia visto
che non c'è mai stato un accordo tra le tifoserie, il cui unico
elemento di concordia era l'avversità alla TdT),
tra luglio e settembre, quando oltre 60 tifoserie si sono riunite prima
a Catania e poi in provincia di Roma. Unico obiettivo dei due incontri:
far fallire la tessera del tifoso. Per aggirare i paletti imposti dalle
Prefetture e dall'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive,
gli ultrà acquistano, anche con largo anticipo, biglietti di altri
settori (non è vietato. Quando lo è,
non vengono acquistati). "Ognuno si organizza
come vuole - spiega Claudio Galimberti detto "Bocia", capo degli ultrà
della curva Nord atalantina sottoposto a Daspo - si parte in trasferta
con mezzi propri e si acquistano biglietti di altri settori. Per questo
spesso ci si trova in mezzo ai tifosi avversari. È una situazione
molto delicata".
Una
situazione che preoccupa anche gli analisti. "I problemi ci sono" ammette
Maurizio Marinelli, direttore del centro studi sulla sicurezza pubblica
della polizia di Stato, uno dei massimi esperti in Italia di ultrà
e di ordine pubblico negli stadi. "L'allarme arriva dal fatto che sempre
più spesso ci troviamo di fronte a tifosi senza tessera che, in
trasferta, comprano i biglietti e si schierano in mezzo ai tifosi di casa,
con altro rischio scontri. Per il momento è andato tutto abbastanza
liscio, ma qualcosa bisognerà fare". Cosa? "Primo: fino a oggi,
e in certi casi ancora oggi, vedi i serbi a Genova, gli ultrà venivano
concentrati in un settore. Questo li rendeva più forti poiché
compatti. Se invece questa forza della massa la spezzetti, la sparpagli,
si frammenta, diventa più debole e più controllabile da parte
di stewart e forze dell'ordine. Secondo: le curve sono cambiate. Tra Daspo
e arresti c'è stato un ricambio dei capi. Le figure di riferimento
che c'erano prima oggi non ci sono più. È tutto più
liquido, più confuso. Terzo: se non ammoderniamo gli stadi, se non
li facciamo più piccoli, più sicuri e di proprietà
dei club, non abbiamo fatto niente".
COME
CAMBIA LA GEOGRAFIA DEL TIFO Come
sta cambiando il mondo ultrà? E con quali conseguenze? Le prove
che la strategia sta sconvolgendo (pericolosamente) le abitudini dei tifosi,
aggiornando la geografia del tifo, gli spostamenti, i viaggi, gli orari,
la composizione dei settori, si stanno moltiplicando domenica dopo domenica.
Per capire la portata del fenomeno basta guardare i settori ospiti, quelli
appannaggio di chi ha la tessera, in una qualsiasi partita di serie A.
La Lega calcio dice di non essere in possesso di dati ufficiali sulle presenze
dei supporter che seguono la propria squadra in trasferta. Ma ci sono esempi
eloquenti. Durante Bari-Cagliari nello spicchio dello stadio San Nicola
riservato ai tifosi sardi c'era un solo spettatore. E una decina di steward
attorno per controllarlo. In compenso un folto gruppo di ultrà cagliaritani
faceva capolino in gradinata in mezzo ai baresi. Alzando il livello di
tensione di una partita considerata "tranquilla".
Quando
i baresi sono andati a Napoli al seguito del Bari - nel caldissimo derby
del Sud (12 settembre), solitamente ad alto rischio incidenti - fuori dai
cancelli del settore ospiti si sono trovati, alleati, i capibastone delle
due tifoserie. Hanno ricevuto un brusco stop al grido di "chi entra prende
un sacco di botte". Risultato: settore ospiti deserto. "I ragazzi hanno
capito i motivi della nostra protesta e si comportano di conseguenza, non
c'è stato bisogno di esagerare - racconta Alberto Savarese, "Il
Parigino", uno dei responsabili della Nord barese insieme con Roberto Sblendorio,
"Robertino" - In ogni caso noi non abbiamo obbligato nessuno a non sottoscrivere
la tessera: capiamo che molti hanno fatto l'abbonamento, e quindi la card,
per una ragione economica. Ma ci fa piacere che in trasferta, anche chi
potrebbe andare nel settore ospiti, preferisce venire con noi". L'A. S.
Bari ha richiesto alla Lega 16.700 tessere, ottenendone duemila (in
un altro articolo su Lecce/Bari Foschini parlò di 6mila) circa
nelle ultime settimane, proprio in vista del derby con il Lecce. A Milano,
però, nella gara contro l'Inter (22 settembre), gli ultrà
pugliesi non hanno comprato di proposito i biglietti "ospiti" ma quelli
del terzo anello rosso. Sono saliti in gradinata, hanno cacciato gli abbonati
dai loro posti e si sono seduti a fianco ai tifosi dell'Inter. Non è
stata l'unica partita nella quale due tifoserie avversarie sono entrate
in contatto. A Genova per Sampdoria-Napoli (19 settembre) c'erano solo
una ventina di supporter napoletani nella "gabbia nord", il settore ospiti,
mentre il gruppo più numeroso ha preso posto nei distinti, diviso
dai sampdoriani da qualche stewart (si scrive
"steward", non "stewart"). Al gol vittoria
del Napoli, gli ultrà hanno acceso un fumogeno e si è sfiorata
la rissa. Raggruppamenti estemporanei, e ad alto rischio, anche in occasione
di Milan-Genoa (25 settembre) allo stadio di San Siro. Partita tradizionalmente
blindata. Un manipolo di ultrà genoani si è piazzato in mezzo
ai tifosi del Milan al terzo anello rosso. All'inizio del secondo tempo
i tifosi ospiti hanno tirato un petardo nelle file sotto: fuggi fuggi dei
milanisti e forze dell'ordine in allarme. A Lecce, il 24 ottobre, sono
volati pugni tra i bresciani e i salentini. A Bergamo, invece, l'Atalanta
ha fatto il record di abbonamenti per la serie B (oltre 17mila) nonostante
la retrocessione dell'anno scorso. Ma gli ultrà sono stati di parola:
niente tessera e niente abbonamento. Ad Atalanta-Torino (10 ottobre) sono
arrivati 70 ultrà torinesi che avevano acquistato - volutamente
- biglietti di tribuna (la trasferta era vietata, ticket in vendita solo
per residenti in Lombardia) ma che per evitare prevedibili disordini sono
stati sistemati nel settore ospiti: il fallimento pratico della tessera.
Non solo: le forze dell'ordine in assetto antiguerriglia sono state impegnate
fino a mezzanotte e mezza per scortare un corteo di quindici auto.
LE
INTIMIDAZIONI NELLE CITTÀ Quali
sono i "laboratori" della protesta? Chi studia i piani per affondare la
card del tifoso? Fino a oggi i supporter del Napoli sono stati tra i più
intransigenti. Campagne capillari in tutti i quartieri della città
con la scritta "Non abbonarti, non tesserarti". Lo zoccolo duro della tifoseria
non ha sottoscritto la tessera anche perché molti non avrebbero
potuto a causa del famoso articolo 9 del regolamento, che la vieta a chi
ha auto un Daspo - il provvedimento di allontanamento dagli stadi per disordini
- negli ultimi cinque anni. "È anticostituzionale", dicono gli ultrà
per sostenere la loro causa (beh, grazie delle
due parole usate per condensare le critiche - del tutto legittime - alla
TdT!) .
Ma
tant'è. A Napoli qualcuno ha provato a bluffare. La procura (che
ha creato un apposito pool di magistrati sui reati da stadio) ha avviato
un'indagine conoscitiva partendo dal sito del tifo organizzato biancoazzurro
dove erano state pubblicate tutte le procedure per falsificare la card.
Fatti salvi i tarocchi, dunque, le tessere sottoscritte sono pochissime:
meno di 15mila, su una media in questa stagione di circa 39mila spettatori
a partita. "Abbiamo fatto un'opera di convincimento sui nostri ragazzi"
dice uno dei capi della dei gruppi che dominano nella curva A. Chi frequenta
il San Paolo, e i detective che si occupano dei teppisti, hanno ancora
in mente i pestaggi di fine campionato scorso, proprio durante una protesta,
in quel caso contro la società: le telecamere della Digos ripresero
alcuni personaggi intenti a convincere altri tifosi, con pugni e calci,
a lasciare la curva vuota come prevedeva la protesta.
Un
mondo a se stante, quello delle cupole del tifo (ora
arriviamo al pezzo forte dell'articolo). Quattrocentocinquanta
gruppi ultrà di cui 234 politicizzati: 61 (nel 2008 erano 58) hanno
forti legami con movimenti di estrema destra e 28 sono vicini a formazioni
radicali di sinistra. I più pericolosi sono i Bisl romanisti, I
Mastiff del Napoli, la Banda Noantri della Lazio, le Brigate autonome livornesi,
i Korps della Fiorentina, gli Irriducibili dell'Inter, i Drunks del Catania
(ahahahahahahahahahahhhhahhhhhh!!!!
Mi astengo dal commentare, tanto noi del settore sappiamo tutti riconoscere
al volo le idiozie scritte. E se pure provengono da fonti qualificate,
sempre di idiozie si tratta. Mi basta richiamare questa intervista al Presidente
dei Viola Korps: http://www.tuttomercatoweb.com/fiorentina/?action=read&idnet=ZmlyZW56ZXZpb2xhLml0LTQ5MDgy
). Gli ultimi allarmi lanciati dal Viminale
riguardano la contiguità delle tifoserie di Roma e Lazio con i gruppi
di estrema destra, la vicinanza di alcuni gruppi di Napoli e Catania con
la criminalità organizzata, l'estremismo razzista di diverse tifoserie
del nord, Inter e Verona su tutte. Ma adesso c'è un nuovo allarme.
La
complicata evoluzione dell'era-tessera del tifoso è seguita da vicino
dall'osservatorio del ministero degli Interni, dalle questure di tutta
Italia (molte hanno costituito un'apposita squadra - stadio) e anche dai
servizi segreti. Nell'ultimo rapporto consegnato al Parlamento, la nostra
intelligence ha ribadito la "contiguità tra frange di tifo organizzato
e estremismo politico". Una saldatura caratterizzata da una "forte avversione
nei confronti delle forze dell'ordine" che "in alcuni casi lascia ipotizzare
anche disegni preordinati". Come dichiarare guerra allo Stato. (31
dicembre 2010)
BOOM!
Stasera
pubblicherò le altre mail che mi avete mandato sull'esilarante articolo. Intanto
pubblico queste: "Ciao
Lorenzo. Ti giro una mia mail al giornale La Repubblica. Protagonista di
un assurdo articolo del 31 dicembre. Per tua info. NON MOLLEREMO MAI Manuel71:
"Buongiorno. Con particolare sgomento ho letto gli articoli del 31/12 in
merito alle nuove strategie degli ultras per battagliare la Tessera del
ministro Maroni, purtroppo non ricordo più a firma di chi (pagg
26-27 se non ricordo male). Il dispiacere e lo sgomento derivano dalla
fama del vostro giornale,
da sempre paladino di corretta e libera informazione. Se anche voi vi schierate
con "loro", con gli affaristi di governo, voi, che spessissimo, anche in
non condivisione di idee, sempre avete dato le NOTIZIE; che anche se tutti
tacevano siete stati gli unici; che se proprio si cerca la verità
si legge voi o Il Fatto Quotidiano... Quanto pubblicato è falso
e piuttosto approssimativo e non so se credere alla scarsa informazione
degli autori o alla malafede. Ci
sono migliaia di liberi cittadini, altrimenti definiti Ultras (che ancora
non equivale a reietto o delinquente ma solamente a tifoso molto appassionato
di un club) che combattono da mesi questa battaglia per la propria e l'altrui
libertà. Con assenze forzate, spese pazzesche sostenute per amore
e divieti degni della peggior Cambogia. Se avete tempo, e dovreste trovarlo
per cercare di recuperare il torto fatto, potete visitare il sito asromaultras.org,
ormai un vero e proprio punto di riferimento per il mondo ultras ed anche
di semplici tifosi, non solo romanisti. Ci sono decine e decine di testimonianze
in merito ad assurdità pubbliche, quali divieti, errori, soprusi
di ogni sorta, per giungere all'unica vera conclusione: si tratta di un
interesse commerciale e del tutto illogico. Non credo questo sia un dato
discutibile o in qualche modo controvertibile. Il governo che lo propone
d'altronde parla da se. La
libertà di movimento è prevista dalla Costituzione ma è
vietata da un organismo di vigilanza! Idem l'accesso alle pubbliche manifestazioni.
Non vi basta? Credo che nessuno giustifichi reati in alcun contesto, compreso
lo stadio. Esiste già una Costituzione, ci sono Codice Penale e
Civile per chi commette reati. E questo, in un normale paese, sarebbe l'unica
base di comune convivenza. Ma fingere una prevenzione per ragioni puramente
commerciali (e basterebbe informarsi un po' per verificare l'effettivo
fallimento del progetto Tessera invece di gettare fango su persone e cose
del tutto sconosciute, solo, magari, per riempire due pagine) a scapito
della libertà di movimento, di espressione ed anche di innocuo divertimento
(bandiere e striscioni
non hanno mai ammazzato nessuno) è da Khmer rossi, da regime. Tornelli,
stewards, poliziotti, comitati che vigilano e valutano (!!!), perquisizioni
al limite della sopportazione, telecamere. Abbiamo la Digos infiltrata
nelle curve, che una volta serviva per controlare chi faceva politica e
anche violenza. Ora serve ad indicare agli addetti chi scavalca i settori
o accende fumogeni! Chiudo
sottolineando un paio di frasi molto discutibili. La trasferta di Milano
aperta ai tifosi romanisti non è stata resa possibile per paura
di incidenti ma perchè il sopracitato comitato o CASMS ha "rivisto"
il comportamento della tifoseria romanista degli ultimi tempi. Pensate
un po', cari giornalisti che ignorate, da libero cittadino quale sono,
c'è un comitato che mi dice se allo stadio mi comporto bene o male.
Pazzesco, no? Del tutto al dì fuori di ogni logica democratica.
Il secondo punto poi cioè la minaccia, o presunta tale, di un sedicente
capotifoso partenopeo, che avrebbe detto che se i tifosi senza tessera
sono costretti ad andare in tribuna non era sicuro che non sarebbe successo
nulla. L'interpretazione che se ne desume è che il capotifoso "minacciava"
ritorsioni o fomentava una forma di violenza. Invece è solo una
semplice constatazione: se due gruppi di tifosi, anche non proprio facinorosi,
stanno a contatto senza barriere, è probabile che la situazione
si surriscaldi, essendo il tifo per il calcio, per sua natura, fortemente
passionale e non paragonabile ad una passione cinefila o, magari, per il
teatro. Non spero in un vostro dietro-front ma è opportuno che rimaniate
garanti di corretta informazione pro libertas e non complici di un governo
che ci sta traghettando nuovamente in una ben mascherata dittatura. Manuel.
Non senza dimenticare che anche il precedente governo è quello che
ha partorito la più dura legge e antidemocratica legge in ordine
agli stadi...
*
Poi:
"Ciao
e buon anno a tutti .... l'avrete
visto tutti "l'esilarante" articolo pubblicato da repubblica di Foschini
e Berizzi .... ci siamo accorti che buona parte dell'articolo e'
un copia incolla di un articolo sempre di repubblica del 2009 .... vi
riporto un nostro articolo con i due link ( nuovo e vecchio ) ..... anche
se qualcuno l'ha gia' fatto ....sputtaniamoli piu' che possiamo . saluti
Erich". http://www.boysparma1977.it/index.php?option=com_content&view=article&id=544:non-sai-cosa-scrivere-fai-copia-e-incolla-e-parla-degli-ultras&catid=48:lanostravoce&Itemid=72 4
gennaio 2011: buon anno nuovo a tutti! Appena
ho un attimo rinizio con gli aggiornamenti. 25
dicembre 2010:
24
dicembre 2010:
il
povero Mario Ferri, invasore dei campi da gioco in Italia e quindi divenuto
un criminale, si trova in questa situazione: "Mario
Ferri è fermo ad Abu Dabi all'Oryx Hotel 6th
Street, off Zayed the First St (7th St) Abu
Dhabi 54845, Emirati Arabi Uniti +971
2681 0001 senza
che l'ambasciata gli faccia sapere niente, gli arabi gli han ritirato il
passaporto, sta senza soldi e ha passato una notte ammanettato mani e piedi
al fresco". Mah.
*
Siamo
arrivati ormai all'apice dello stadio di polizia. Qualcuno li fermi:
Derby
di Coppa, Tevere a militari e under 16 Giovedì
23 Dicembre 2010 13:43 L'intera
tribuna Tevere dello stadio Olimpico in occasione del derby di Tim Cup
in programma il 19 gennaio, sarà riservata a ragazzi e militari
con i tifosi e gli abbonati di Roma e Lazio che saranno spostati in altri
settori dell'impianto.
La
decisione è stata presa al termine della riunione dell'Osservatorio
nazionale sulle manifestazioni sportive del Viminale, alla quale hanno
partecipato anche esponenti delle due società sportive, della
questura di Roma, dell'Agenzia delle Entrate, della Siae e della Lega calcio.
Dunque la Tevere, dove in passato si sono verificati scontri tra le opposte
tifoserie, sarà riservata ai ragazzi under 16 delle scuole calcio
e delle polisportive, alle forze di polizia e alle forze armate "anche
in coerenza con il progetto di celebrazione del 150esimo anniversario delle
forze armate - sottolinea l'Osservatorio - varato dalla Lega calcio
per la Tim Cup". I possessori della Tessera del tifoso abbonati alla
tribuna Tevere di Roma e Lazio potranno acquistare i tagliandi di altri
settori dello stadio con diritto di prelazione. http://forzaroma.info/news-as-roma/32946-derby-di-coppa-tevere-a-militari-e-under-16.html *
Sul
punto: "ALLO STADIO SOLO GUARDIE E MILITARI:
NON LASCIAMO CHE UNA OCCASIONE COME QUESTA CI SFUGGA !!!! SOLO LORO AL
DERBY !!! SARA' IL DERBY DEL CELERINO : F A N T A S T I C O !! LA MIGLIOR
RAPPRESENTAZIONE DELLO STATO (STADIO) DI POLIZIA !!!".
*
"Ciao
Lorenzo, scusa
l’ora ma ho avuto problemi col pc. Ti
scrivo per commentare questo ennesimo colpo basso al tifo. Nella mia @
post derby d’andata ho scritto che stare fuori mi aveva dato grandi emozioni,che
sinceramente dentro, finché sono entrato (Roma-Lecce),non avevo
più provato. Ma anche che. molto probabilmente,l’obelisco,il lungotevere,i
pub o qualsivoglia luogo per vivere la stracittadina,tranne lo stadio,sarebbero
stati il nostro posto d’ora in poi. Mi duole tremendamente pensare ll’idea
che non vedrò il derby ancora una volta,e ancor di più rendermi
conto che non lo vedrò mai più. Perche io per derby intendo
carica di tensione che si vive in attesa,che mi lascia insonne da tre giorni
prima e tanta di quella adrenalina pronta ad esplodere in quelle 2/3 ore.
Battaglia ironica e offensiva con gli striscioni,di coreografia,di passione
e contrapposizione di due diverse mentalità. E se me lo concedi
anche qualche “scaramuccia” che c’è sempre stata in tutti i derby
del mondo. Anche tra Lega e Idv.Infine il risultato. Tutto
questo purtroppo non credo ci sarà mai più,e ciò che
mi infastidisce è sentirmi impotente contro chi sta’ distruggendo
la passione di tanti,ma veramente tanti,anziani e giovani. Giovani che
a quanto pare non si interessano minimamente a ciò che succede,da
qualche anno ormai, negli stadi e si nutrono di passioni Multimediali e
strumentalizzate a dovere. Per quanto possa servire continuerò a
manifestare il mio dissenso boicottando il campionato. Essendo sempre presente
ove sarà possibile. Ti
lascio augurandoti Buone Feste a te e tutti quelli che non hanno e non
chiedono privilegi,ma solo di poter vivere la loro passione. SENZA
TESSERA AD OLTRANZA. Ang88". Tra
l'altro inizio a sospsettare che dietro queste cose possano esserci anche
discorsi economici... di solito chi vede la partita in Tribuna Tevere,
non va poi in curva o in distinti e acquista la molto più costosa
Monte Mario... sempre che non resti - ovviamente - a casa... Comunque
sia, sono letteralmente impazziti! Non sanno più cosa fare....
*
Facciamoci
due risate... ieri il Corriere della Sera ha pubblicato queste due fotografie
che ritraggono il Ministro dell'Interno Maroni il giorno in cui mozzicò
il polpaccio di un agente di polizia, venendo quidni denunciato, e poi
condannato, per resistenza a pubblico ufficiale.
*
E-mail:
"Ciao
Lorenzo, premettendo che seguo il tuo sito da tempo perchè è
uno dei pochissimi canali d'informazione libera sul calcio e sul tifo in
Italia, di seguito ti riporto il testo di una mail che ho inviato alla
biglietteria dell'inter su quanto sta accadendo per la vendita dei tagliandi
per Inter-Napoli in programma il 6 Gennaio. A mio modo di vedere l'ennesimo
abuso, stavolta della società inter, ai danni dei tifosi. Nella
speranza che tu possa dar voce a ciò ti porgo i miei più
Cordiali Saluti e auguri di buone feste. Buongiorno, con
mio grande stupore ho appreso che la vendita dei tagliandi è riservata
ai soli possessori della tessera del tifoso per tutti i settori dello stadio
"SALVO DIVERSE DISPOSIZIONI DELLE PUBBLICHE AUTORITA'". Il fatto è
proprio questo: leggendo le determinazioni del CASMS per la partita Inter-Napoli
del 6 Gennaio è previsto solo il divieto di vendita ai residenti
nella regione Campania, ma da tale provvedimento sono esclusi i possessori
della Tessera del Tifoso. Indi per cui chi risiede in una regione diversa
dalla campania dovrebbe poter acquistare liberamente un biglietto di qualsiasi
settore,escluso quello ospiti (per cui da circolare ministeriale è
sempre richiesta la TdT), senza Tessera del tifoso. Vi segnalo il link
dove è possibile vedere la determinazione del CASMS: http://www.osservatoriosport.interno.it/primo_piano/2010/settembre/16_dicembre.html Resto
in attesa di chiarimenti, altrimenti mi vedrò costretto a segnalare
l'incongruenza all'associazione consumatori o a qulaunque organo di questo
Stato (se esiste) che possa garantire i miei diritti senza usurpazioni
e abusi. Confidando
nella serietà della società FC Internazionale porgo i miei
più Cordiali Saluti e gli auguri di Buone Feste. V.V."
*
Considerazioni
sul daspo... si svegliano solo ora ma si svegliano... un ex PM:
La
curva sud del Parlamento
di
Bruno Tinti Io
non lo sapevo che il divieto di accedere allo stadio si chiamava DASPO
(Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive) e, per la verità,
non ero nemmeno troppo interessato alla cosa: di calcio io ho sempre saputo
solo che le squadre praticano su scala professionale il falso in bilancio,
la frode fiscale e la truffa; reati per i quali ho fatto alcuni processi
nei miei ultimi anni di procuratore, alcuni finiti bene e altri male (si
capisce, dal mio punto di vista: ci sono state alcune assoluzioni). Lo
chiamavo doping finanziario, per darmi delle arie quando chiacchieravo
con il collega Guariniello che si occupava di doping farmacologico. Quando
ero di turno, mi arrivavano ogni tanto le denunce a carico di quelli che
allo stadio c’erano andati lo stesso, DASPO o non DASPO, e che poi erano
stati pizzicati: da 1 a 3 anni e da 10.000 a 40.000 euro; e magari si trattava
di gente che se ne era stata seduta al suo posto a vedere la partita. Mi
ero baloccato anche con l’idea di sollevare una questione di illegittimità
costituzionale; ma qualche collega mi aveva preceduto e la Corte si era
già pronunciata (nel 2002) dicendo che andava tutto benissimo: si
trattava di una misura di prevenzione e poi tanto doveva essere convalidata
dal giudice. E così il DASPO ha continuato ad essere applicato nell’indifferenza
generale.
ADESSO
CHE la piazza gli soffia sul collo, B&C hanno avuto una bella pensata
(chissà chi gliel’ha suggerita): facciamo un altro DASPO, solo che
lo chiamiamo DAMA (Divieto di Accedere alle Manifestazioni, il nome di
battesimo glielo regalo io). Il questore identifica i facinorosi, gli ficca
il DAMA, se li pizzicano di nuovo in piazza, unbelprocessoepenaminima di
1 anno; sempreché la legge istitutiva del DAMA, attesi i suoiprimariscopiatuteladella
democrazia, non preveda pene più severe di quelle previste per il
DASPO. E così facciamo un altro passo avanti verso la fascistizzazione
della Repubblica. Partiamo dal DASPO. Era una legge che non avrebbe
mai dovuto essere emanata: le misure di prevenzione sono sempre state
al confine dell’incostituzionalità poiché limitano i diritti
di una persona che, ancora, non ha fatto nulla. Forse ha fatto qualche
cosa in passato; e per questo è stata processata e condannata; il
che è sicuro perché, altrimenti, non si saprebbe che ha fatto
qualcosa. Ma condannare qualcuno (impedirgli di andare allo stadio è
una condanna) perché si presume che, se ci va, commetterà
altri reati significa adottare la stessa logica che servì per limitare
i diritti civili di comunisti, ebrei e gay: non hanno (ancora) fatto niente
ma sono pericolosi per la sicurezza dello Stato. A ragionare in questo
modo potremmo impedire ai pluripregiudicati per furto (ce n’è
una quantità impressionante) di uscire di casa perché
c’è la rilevante probabilità che rubino di nuovo; gli
potremmo dare gli arresti domiciliari a vita. E
tuttavia il futuro DAMA sarebbe anche peggiore sotto il profilo politico
(sotto quello costituzionale si tratta dello stesso scempio). Perché
la tutela dell’ordine pubblico negli stadi è problema che non ha
colore politico: impedire a Tizio o a Caio di andare alla partita sarà
fatto con gli stessi criteri da un governo di destra, di centro o di sinistra.
Ma il DAMA sarà riservato agli oppositori politici. Proviamo a immaginare.
Il Popolo Viola, o i Girotondi (a proposito, ma quando tornano?) o i Grillini,
o l’Idv o il Fli (avete notato che non mi preoccupo per Udc e Pd?) mettono
in piedi una bella manifestazione; Maroni spedisce un centinaio di infiltrati,
provoca un po’ di disordini e identifica tutti quelli che può, possibilmente
e in particolare gli organizzatori; dopo qualche giorno arriva il DAMA.
ATTENZIONE,
non c’èbisogno che le persone in questione abbiano commesso reati;
il DASPO già prevede che il divieto possa essere irrogato anche
a carico di persone che si ritiene abbiano “preso parte attiva ad episodi
di violenza su persone o cose in occasione o a causa di manifestazioni
sportive”; insomma anche gente che non è stata denunciata né
condannata. E naturalmente questa illuminata disposizione sarebbe riprodotta
nel DAMA. Il gioco poi può continuare; ad ogni manifestazione, nuove
identificazioni e nuovi DAMA. Qualcuno disobbedirà, probabilmente
molti, e così legittima galera... Ovviamente per lemanifestazioni
del partito dell’amore non cisaranno né infiltrati né DAMA.
E comunque, se anche succedesse qualcosa (se ci va La Russa …) nessuno
ha visto né sentito: il DAMA a chi lo notifichiamo? La
morale di questa riflessione è la stessa di una poesia degli anni
Trenta che tutti attribuisconoa Brecht ma che è invece di Niemoller.
È molto famosa e un po’ lunga; quindi non la trascrivo. Ma il concetto
è: non ho protestato quando sono venuti a prendere zingari, ebrei,
omosessuali e comunisti; così, quando sono venuti a prendere me
non c’era più nessuno che potesse protestare. Pensiamoci quando
roba come il DASPO passa tra l’approvazione generale.
*
Un
interessante articolo di Martucci:
Doppiopesismo?
Il parere degli esperti: i costituzionalisti Valerio Onida e Michele Ainis
sul divieto da stadio in vigore dal 1989, oggi avanzato per le piazze bollenti.
di
Maurizio Martucci
Per
rendere il senso, potremmo finire prima di iniziare. Con Bruno Tinti, ex
magistrato, corsivo su Il Fatto Quotidiano: “Io non lo sapevo che il divieto
di accedere allo stadio si chiamava DASPO e per la verità non ero
nemmeno troppo interessato alla cosa (…) perché la tutela dell’ordine
pubblico negli stadi è problema che non ha colore politico”. E allora,
meno male che c’è la politica. Sottosegretario all’Interno, Alfredo
Mantovano: “DASPO in piazza? E’ una ipotesi di lavoro che dev’essere vagliata
da parte di tutti gli uffici tecnici competenti e per la quale serve uno
studio tecnico adeguato”. Ministro dell’Interno, Roberto Maroni: “Mi sembra
una proposta interessante perché il DASPO sta funzionando molto
bene dentro gli stadi. Riteniamo che questo modello sia esportabile”. Infine
Maurizio Gasparri, Presidente del gruppo parlamentare al Senato del Popolo
delle Libertà, che s’è pure spinto oltre, sino all’arresto
preventivo: “Serve una vasta e decisa azione preventiva. Per non far vivere
all’Italia nuove stagioni di terrore occorre agire con immediatezza. Si
sa chi c’è dietro la violenza scoppiata a Roma.” E così,
nel concitato dibattito parlamentare di queste ore, l’opinione pubblica
nazionale inizia a familiarizzare con un acronimo sconosciuto, fino a ieri
confinato nel mondo del calcio, sin da quando nel 1989 (prima dei mondiali
Italia ‘90) venne introdotto come misura d’emergenza per diffidare tifosi
indesiderati, aggiornato e limato nel tempo sino all’era Tessera del Tifoso.
DASPO sta per Divieto di Accedere alle Manifestazioni Sportive, inibizione
da 1 a 5 anni da curve e tribune su disposizione del Questore, senza un
processo e nemmeno l’ombra di un giudice penale (e pure di difesa e contraddittorio,
solo ricorso al TAR). Almeno fino al 2002, quando la sentenza 512 della
Corte Costituzionale ne dispose la legittimità lasciando al Giudice
Indagini Preliminari la convalida in 48 ore (non per tutti) per gli obbligati
alla firma in questura nei giorni di gara. Un pò come potrebbe essere
il DAMA, Divieto di Accedere alle Manifestazioni, proposto da esponenti
di Governo e maggioranza: in concomitanza di cortei, presìdi o sit-in,
studenti (anche solo potenzialmente pericolosi per l’ordine pubblico) impossibilitati
a scendere in piazza ma obbligati a firmare in commissariato. “Una cosa
è comprimere il diritto di tifare Lazio, un’altra limitare il diritto
di manifestare contro una riforma universitaria - aveva detto a Repubblica
il costituzionalista Michele Ainis - in questo secondo caso, infatti, c’è
una tutela costituzionale rafforzata, perché esistono diritti funzionali
ad altri”, perché “la democrazia non si limita al voto e se prima
delle elezioni non potessi manifestare la mia opinione, verrebbe aggredito
un bene costituzionale di valore ben superiore al tifo calcistico”. Ma
lo stadio è uno spazio extra-territoriale? Gli articoli 13, 17 e
21 della Costituzione (libertà personale, di riunione e di espressione
del proprio pensiero) valgono solo per gli studenti impegnati e non per
i tifosi disimpegnati? Sono dei cittadini di Serie Z i seguaci di Serie
A-TIM, Serie B-Win e Lega Pro? Dove finisce il garantismo e dove inizia
il giustizialismo, la prevenzione del reato anche col solo sospetto di
compierlo o reiterarlo? Nelle curve non bisogna assaltare blindati delle
forze dell’ordine: negli stadi si beccano il DASPO anche i tifosi che accendono
un fumogeno, non siedono sul loro seggiolino o espongono striscioni non
autorizzati, senza aggredire fisicamente nessuno. Dietro al DASPO c’è
un groviglio sterminato di divieti, modifiche e integrazioni, frutto di
21 anni di azioni legislative prodotte da 7 diverse legislature in cui
si sono alternati i governi Andreotti, Amato, Ciampi, Prodi, D’Alema e
Berlusconi. Per lo più, si tratta di leggi nate sull’onda dell’emotività
e dell’indignazione popolare, vissute come strumenti d’emergenza per rispondere
ai casi di cronaca nera che hanno costellato la storia del calcio italiano,
segnato dal sacrificio di troppi Cuori Tifosi, vittime di un sistema culturale
retrogrado e di inefficienze risultate fatali. E poi l’emergenza che da
impellente s’è fatta permanente, stabile, con le misure restate
comunque immutate, nonostante l’abbassamento del livello di tensione: c’è
DASPO per il lancio di oggetti pericolosi, per scavalcamento e invasione
di campo durante le manifestazioni sportive, per possesso di artifizi pirotecnici,
per violenza o minaccia nei confronti degli addetti ai controlli, per turbativa
di eventi agonistici e per esposizione di cartelli o striscioni offensivi.
Ma
dopo l’ultimo pacchetto sicurezza approvato il 5 Novembre dal Consiglio
dei Ministri, per contrastare la violenza negli stadi è stato varato
anche l’arresto della flagranza in differita, un istituto che non venne
adottato nemmeno negli anni di piombo o contro i terroristi. “Viene introdotto
l’arresto in flagranza differita, entro 48 ore da termine della manifestazione,
per procedere all’arresto sulla scorta di riprese video”, ha ripetuto Maroni.
“E vengono ampliati i poteri e i compiti degli steward e rafforzata la
tutela penale degli stessi”. Per capirne di più sul labile confine
che separa DASPO e DAMA, tra i dispositivi adottati da Maroni e quelli
caldeggiati da Mantovano e Gasparri, mettiamo a confronto le opinioni di
due emeriti costituzionalisti: il Prof. Valerio Onida, Presidente dell’Associazione
Italiana Costituzionalisti, giudice costituzionale e membro della consulta
che 8 anni fa dichiarò infondata la questione di legittimità
costituzionale sul DASPO con obbligo di firma, e il Prof. Michele Ainis,
ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico nell’Università di
Roma Tre, per le edizioni Chiarelettere autore del saggio La Cura, contro
il potere degli inetti, per una Repubblica degli eguali.
Intervistato
dal TG3, il Prof. Stefano Rodotà ha detto che “l’arresto preventivo
è improponibile nel nostro ordinamento costituzionale” ed ha criticato
l’ipotesi DAMA. Ma 8 anni fa il DASPO passò il vaglio della consulta.
Qual’è la differenza tra DASPO e DAMA?
Onida:
“Dobbiamo separare i piani. Un conto è quando parliamo di manifestazioni
sportive, un conto è la piazza, perché la costituzione non
parla del diritto di difendere la libertà di tifare, mentre garantisce
la libertà di manifestare e, rispetto alla prima, si tratta di una
libertà molto più ampia, molto più protetta. E poi,
rispetto alla piazza, quale sarebbe il parametro per decidere a quale manifestazione
si può partecipare e quale no? Invece gli eventi sportivi sono ben
identificati in se, mentre per il diritto a manifestare, si tratta di un
argomento con un ambito più esteso”.
Ainis:
“Cambia da un punto di vista di qualità del diritto. Perché
nel caso delle manifestazioni in piazza parliamo della libertà di
riunirsi, mentre per gli stadi si tratta di un diritto alla ricreazione,
visto che lo sport non ha copertura costituzionale. Una cosa però
è chiara: non si può limitare il diritto costituzionale per
ragioni di sicurezza.”
Appunto,
perché i tifosi sono cittadini. E se un tifoso va allo stadio con
uno striscione anti-Berlusconi? Infondo è il patron del Milan. E
poi ad Avellino un tifoso ha avuto il DASPO per lo striscione “Giustizia
per Gabriele Sandri”. Quella scritta simboleggiava un diritto civile garantito
dall’art. 21 della Costituzione…
Onida:
“Questo è un aspetto molto delicato. Cosa può dar luogo ad
un DASPO? Sicuramente una violenza, una condotta illegale. Ma non si può
pensare che sia una violenza esporre uno striscione politico in uno stadio,
questo no, mai. Un conto è se si tratta di uno striscione razzista,
offensivo, ma non vedo come possa essere destinatario di un DASPO un tifoso
che espone uno striscione dove è riprodotto un suo libero pensiero,
garantito dalla Costituzione.”
Ainis:
“Si tratta di un caso di abuso, non c’è dubbio. Perché il
DASPO va applicato ai responsabili di gesti violenti. Esporre uno striscione
che non offende nessuno ma richiama solo alla rivendicazione di un diritto
non è certamente un gesto violento, anzi…”
Riproposto
idealmente nel DAMA, alla luce del DASPO si può dire che gli stadi
sono laboratori sperimentali permanenti per lo studio di tecniche di controllo
sociale di massa?
Onida:
“In parte è vero, perché gli stadi e gli ultrà sono
da sempre al centro di studi sui fenomeni sociali di massa”.
Ainis:
“E’ un’espressione che evoca dittature passate come quella cilena. In uno
stato di diritto non c’è spazio per il controllo sociale di massa.
Certo, proteggere l’incolumità in un luogo dove convergono migliaia
di persone è molto difficile, ma i diritti vanno sempre garantiti…”
Rispetto
agli studenti, i tifosi lamentano un diverso trattamento dalla magistratura:
dopo l’omicidio Sandri, i fermi dell’11 Novembre 2007 divennero arresti
in attesa di giudizio, processati per devastazione e per alcuni venne addirittura
avanzata l’ipotesi aggravante di terrorismo. I fermati negli scontri di
Roma dello scorso 14 Dicembre sono invece tornati liberi l’indomani, sospettati
di violenze e danneggiamento. Eppure gli effetti delle due sommosse non
sono sembrati poi tanto diversi. Basta guardare le immagini…
Onida:
“I motivi vanno sempre valutati nella concretezza delle situazioni. Per
i fermati della scorsa settimana, i giudici hanno detto che c’è
bisogno di capire se queste persone si sono concretamente rese protagoniste
degli atti contestati: per subire una misura di custodia cautelare preventiva
devono sussistere gravi indizi di colpevolezza, il pericolo di fuga e la
reiterazione del reato. I fatti vanno sempre accertati in concreto e i
giudici valutano di volta in volta i singoli casi. Non ha senso fare paragoni…”
Ainis:
“Perché per i ragazzi fermati negli scontri della manifestazione
si è ritenuto che non esistessero gravi responsabilità a
loro carico”.
L’ultima
domanda: Rodotà ha detto che “gli studenti di oggi non sono un movimento
violento e che il Governo è stato assente alla richiesta di consultazione
per considerare modifiche ragionevoli” al Ddl Gelmini. Perché non
si può affermare lo stesso principio per quei tifosi che pacificamente
chiedono ascolto sulle falle del programma Tessera Tifoso? E’ una fidelity
card commerciale resa necessaria su scala nazionale senza un supporto legislativo…
Onida:
“Queste sono valutazioni di tipo politico, al limite anche di tipo sociologico.
Il terreno però è ancora una volta un po’ vago: bisognerebbe
capire le ragioni della ribellione, se e come possono essere più
o meno profonde e la loro intensità. Sono discorsi che riguardano
la politica e l’atteggiamento di sfiducia dei giovani verso la politica”.
Ainis:
“Personalmente non conosco le rivendicazioni dei tifosi ma è sempre
bene dialogare con i destinatari dei provvedimenti. E poi c’è uno
strumento importante, si chiama AIR, ovvero la valutazione e l’Analisi
di Impatto sulla Regolazione che prevede la consultazione di categorie
sociali interessate ai provvedimenti.”
Dialogo,
confronto, dibattito, perché alcuni studenti sono pure dei tifosi
e tutti i tifosi sono sempre dei cittadini. Nessuno escluso. Ma non si
poteva ragionare in questi termini anche per la Tessera del Tifoso? Un
po’ come oggi viene detto per gli studenti che chiedono ascolto sulla riforma
Gelmini. Almeno per non fare figli e figliastri. All’italiana… Maurizio
Martucci dal
quotidiano RINASCITA del 23/12/10, p. 8-9 dal
blog del libro CUORI TIFOSI – cuoritifosi.ormedilettura.com
21
dicembre 2010: aggiunti altri resoconti per
Milan/Roma,
come ai vecchi tempi! A proposito mi mandate un biglietto della partita?
*
Purtroppo
temo che verranno vietate tutte le trasferte dei romanisti fino al 2100:
ricordate per quale "motivo" non hanno frapposto i soliti divieti per Milan/Roma?
Perché avevano arrestato diversi tifosi della Roma per l'amichevole
con il Pescara, notizia ad arte pompata su tutte le agenzie di stampa con
i consueti articoli allarmistici e scandalistici. Bene, domani non leggerete
con la stessa enfasi - anzi non leggerete proprio - che il Tribunale
del Riesame de L'Aquila li ha tutti rimessi in libertà.
La
trasferta di Firenza dei tifosi del Cesena finirà nelle aule di
giustizia, lo conferma in queste ore l'avvocato Riccardo Luzi, che per
una cinquantina dei suoi clienti proporrà altrettanti ricorsi al
giudice di pace, a tutela dei tifosi "maltrattati" a Firenze durante la
gara tra Fiorentina e Cesena dello scorso 12 novembre. I fatti sono noti.
Iniziò la prevendita dei biglietti, poi a metà settimana
si seppe che solo chi aveva la tessera del tifoso sarebbe potuto andare
in trasferta mentre chi, senza tessera, aveva comunque acquistato il biglietto,
sarebbe stato respinto ai cancelli dello stadio. Fu anche inutile il tentativo
di manifestare il proprio dissenso recandosi in centro a Firenze per vedere
la partita in un bar, perchè la polizia fece allontanare tutti per
motivi di ordine pubblico "Quella che attueremo - dice l'avvocato Luzi
- sarà prima di tutto una protesta civile conto il sistema che regolamenta
il calcio. La strada è quella di far arrivare tanti ricorsi singoli
al giudice di pace per chiedere i danni fisici e morali per la mancata
trasferta. Non si tratta di cifre stratosferiche, ma unendo i 50 ricorrenti
la competenza sarebbe stata economicamente maggiore, con costi e tempi
molto più lunghi". i tifosi allontanati da Firenze chiedono il rimborso
del biglietto, i soldi della benzina e il danno morale del viaggio a vuoto
e del non aver potuto asistere all'incontro. Verranno chiamati il rivenditore
dei biglietti, la Fiorentina per non aver fatto entrare i tifosi allo stadio,
ma anche l'organizzatore superiore dlel'evento (sia eso la Lega Calcio
o la Figc). Infine i danni morali per l'allontanamento coatto da parte
della polizia dal territorio di Firenze "Per dimostrare anche - chiude
l'avvocato - come il sistema Tessera del Tifoso abbia tante crepe e crei
molti problemi" 20
dicembre 2010 (pomeriggio): aggiunti altri
resoconti per Milan/Roma. Chievo/Juventus:
"Ciao
Lorenzo, ieri a Verona era possibile comprare direttamente allo stadio,
i biglietti per la curva nord superiore al prezzo della inferiore, 25 €.
Praticamente era stata divisa la curva nord, settore ospiti, in 2 curve,
in modo da “eludere” la normativa sulla TdT. Iniziativa
lodevole, torneremo in massa negli stadi a comprare i biglietti il giorno
della partita, direttamente allo stadio….. Vediamo
più avanti cosa succede. Auguri e a presto". Miccoli
su Bari/Lecce: http://www.youtube.com/watch?v=pGTpwMakbEQ&feature=player_embedded
*
Ihihihihih:
"Buongiorno
Spett. Redazione Varesenews,Varese Calcio1910, Siamo
3 Abbonati del settore Distinti del VARESE CALCIO, come sempre ieri ci
siamo recati all'igresso abbonati Distinti verso le 14:00,(da qualche tempo
riservato ai soli abbonati del settore Distinti)e ci siamo trovati in coda
per oltre 20 minuti poichè oltre all'abbonamento il personale STAFF
chiedeva il documento di Identità! cosa mai accaduta! Abbiamo
la tessera del Tifoso, la foto sull'abbonamento, basta un rapido sguardo
e come sempre si accede ai tornelli dove eseguono altri controlli Polizia
Carabinieri ecc.... Facevamo
presente al personale Staff che perfino sulla carta di credito dove c'è
la foto del titolare non vengono mai richiesti mai i documenti. Ci veniva
risposto in malomodo e gridando che era previsto dal regolamento e basta!
e che oggi era così e basta!! Nessun
Agente era presente o forze dell'ordine con gli addetti Staff; erano presenti
all'interno dopo i tornelli. Vi
chiediamo cortesemente se è veritiera la cosa e si si quale regolamento
lo prevede, qualora fosse corretta prassi si devono avvisare per tempo
gli abbonati per non far perdere inutile tempo all'igresso. Chiediamo
inoltre se non sia possibile all'uscita dopo gli incontri dei settori Distinti
aprire almeno 1 cancello dei numerosi esistenti, del campo di allenamento
per agevolare l'uscita del pubblico; riteniamo che in caso di pericolo
sia insufficiente la via di uscita ora prevista. Rimaniamo
in attesa di gentile riscontro. Grazie
mille e Saluti".
*
Un
articolo per Rinascita di Maurizio Martucci:
Calcio,
neo-calcio e contro calcio
Come
due compagini contendenti sul campo, ma senza punti di contatto: gli uni
contro gli altri. In mezzo la critica, come arbitro, a vigilare sulla regolarità
della contesa. Da un lato il “World Football Show”, cinque giorni di neo-calcio
esibito alla Fiera di Milano-Rho, kermesse (finita lunedì) per esteti
à la page e stand di merchandising. Dall’altro il nostalgismo per
un calcio romantico, sparito ma non dall’immaginario collettivo, rimpianto
da tifosi consapevoli di vivere nel limbo di un’era crepuscolare.
Lo
scontro è tra calcio e neo-calcio, tra football tradizionale e pallone
industria. L’esito sta negli spalti semi-vuoti: a Reggio Calabria una curva
chiusa e coperta da un telone pubblicitario, nella tribuna centrale di
Trieste tifosi finti (con finte bandiere!) disegnati sugli striscioni,
mentre la Lazio ha fatto recruitment con abbonamenti (under 14) ad 1 euro.
Sulle gradinate non c’è ricambio generazionale e i fedeli più
affezionati smarriscono riferimenti e senso d’appartenenza, se è
vero che l’ultimo derby della capitale (teletrasmesso nel mondo in 150
paesi) ha mostrato un Olimpico desolatamente spoglio. Come non mai.
STAMPA
E TV Se
n’è accorta ‘Striscia la notizia’, evidenziando crisi d’identità
e falle del Sistema Italia, prigioniero di labirinti burocratici di dubbia
genitura calciofila: “La Tessera del Tifoso è modello carta prepagata
- afferma Cristiano Militello, autore di tre inchieste mirate per il Tg
satirico di Canale 5 - spacciata per panacea della violenza negli stadi,
in realtà pare essere una vasta operazione commerciale”, anche
se è ignoto l’indotto dei primi quattro mesi di fidelity card, perché
(a differenza della stima plurimilionaria introitata da emittenti e circuiti
di credito delle ricaricabili) non si conosce il numero dei Menù
del Tifoso sinora venduti da Autogrill SpA o quanti viaggiatori siano saliti
sui vagoni scontati di Trenitalia (molti club arrancano persino nell’offrire
un programma loyalty e una gamma di prodotti brandizzati). Fulvio Bianchi
sul sito di “Repubblica.it” dice la sua: “Sinora la tessera non ha dato
i risultati sperati. Ma al Viminale sono soddisfatti perché non
ci sono più incidenti. Così, pensano all’Osservatorio Nazionale
sulle Manifestazioni Sportive. Certo, se in trasferta non ci va più
nessuno, il problema è risolto.” In realtà, seppur diminuiti,
non si arrestano nemmeno gli incidenti (supporters viola feriti da bombe
carta nel settore tesserati in Juve-Fiorentina), ma per le scelte su quali
trasferte vietare e autorizzare, ha scritto Alberto Costa sul ‘Corriere
della Sera’: “il CASMS, composto da pezzi grossi in rappresentanza di
tutte le componenti dell’ordine pubblico, non ne azzecca più una
e fa di tutto per farsi prendere in castagna”. Già, il CASMS
le combina davvero grosse, perché le ultime interdizioni (Parma-Samp,
Lazio-Inter, Brescia-Milan, Pisa-Viareggio) hanno colpito gare con rischio
sicurezza praticamente nullo e tifoserie storicamente amiche, all’opposto
del discusso lasciapassare deliberato per Milan-Roma, posticipo ad alta
apprensione in programma domenica sera nella bolgia di San Siro.
TRASFERTE
LIBERE La
somma fa il totale e sul web si fa largo “Trasferte Libere”, iniziativa
trasversale di tifosi delusi dalle strategie nazionali, una e-mail scritta
al presidente UEFA: “Signor Platini, ancora una volta la avvisiamo di
quanto sta accadendo in Italia allo sport che tanto amiamo. Deve sapere
che i tifosi che hanno sottoscritto la ‘Tessera del Tifoso’ non sono soliti
recarsi in trasferta e il risultato è che i settori ospiti degli
stadi sono sempre vuoti, anche per partite non a rischio. Se paragona l’affluenza
con le precedenti stagioni potrà facilmente vedere come gli stadi
siano mezzi vuoti per i sistemi diabolici pensati per vendere i biglietti.
Stiamo scrivendo questo per suggerire all’UEFA di monitorare con attenzione
quanto accade negli stadi italiani.”
La
denuncia è chiara ma l’interrogativo imbarazzante. Perché
invocare l’intervento del governo europeo del calcio su faccende di casa
nostra? Quali sono i referenti italiani ritenuti non più credibili?
Sul banco degli imputati salgono professionalità manageriali digiune
di storia del football e cultura del tifo, una nomenclatura tecnocratica
incurante di bisogni, aspettative e necessità di milioni di appassionati
di stampo antico. Manca un progetto condiviso per accrescere il tasso di
cultura calcistica, per renderla saggia, colta e popolare. Perché
non può esserci sempre un coprifuoco e ogni volta una questione
di ordine pubblico. L’alternativa c’è, esiste e arriva oltre frontiera
dal moderno sistema di governance studiato da Platini per i sodali europei
(dal 2012-2013 licenze internazionali Champions ed Europa League solo ai
club in dialogo col proprio pubblico). Per questo, dopo aver conosciuto
la galassia di curve e tribune dello Stivale, la scorsa settimana Giorgio
Sandri (papà di Gabbo) ha promosso un workshop alla Camera dei Deputati.
Titolo dell’incontro? “Una nuova cultura per la vita e per lo sport”. Prima
o poi bisognerà uscire dall’impasse proibizionista, invertendo agenda
e mentalità pubblica, aprendo un tavolo di confronto anche nelle
sedi istituzionali, per affermare a chiare lettere che (pure) l’Italia
del calcio sta in Europa. Come il trattato di Maastricht, gli accordi di
Schengen e la moneta unica. Appunto.
20
dicembre 2010: aggiunte altre foto di Milan/Roma. Poi,
una truffa: SOS:
Oggetto: finale mondiale per club Mazembe-Inter 18
dicembre 2010 ore 15,00 acquisto la partita in oggetto al costo di euro
10,00( il canale si sblocca ed appaiono le immagini del prepartita quindi
e' ben chiaro che la mia operazione e' andata buon fine alle ore
17,00 mediaset premium mi cripta il canale e mi compare la scritta " credito
insufficiente per selezionare l'evento " PREZZO EVENTO EURO 20,00 Nell'arco
di due ore il prezzo e' raddoppiato passando da euro 10 a 20 euro.. Rimango
a bocca aperta quando scopro che le dieci euro che io avevo usato alle
ore 15 per acquistare la partita non ci sono giustamente piu... Chiamo
per informazioni e chiarimenti ed anche loro non sanno darmi spiegazioni
ma una cosa e' molto chiara nelle numerose chiamte effettuate per cercare
di risolvere il problema, se voglio vedere la partita devo RIACQUISTARLA
pagando altre 20 euro oppure fare l'abbonamento calcio a euro 19,90. furto
e truffa. INCREDIBILE" 19
dicembre 2010: in costruzione la pagina di
Milan/Roma.
Grazie alla Società Autostrade S.p.a......: "Ciao
Lorenzo, ecco la maledetta giornata passata da cinque amici in viaggio
verso Milano. Ci
vediamo a Ciampino per le 8.30, andiamo all'aeroporto a prendere l'automobile
affittata e per le 9.30 ci mettiamo in viaggio. Arriviamo
al casello di Roma Nord verso le 10.12 (la foto del biglietto di entrata
sull'A1 lo testimonia) e ci mettiamo in viaggio con il tempo sereno. I
cartelli di informazione autostradale dicevano solo neve verso la A24...quindi
proseguiamo. Arrivati
verso Fabro, un cartello citava OBBLIGO D'USCITA, così, semplice,
schietto, ma nessuno sull'autostrada usciva e le macchine andavano avanti,
anche perchè effettivamente davanti a noi era tutto sereno. Quando
arriviamo a 387 Km da Milano, ci mancavano 1.5 Km all'uscita VALDICHIANA
SINALUGNA, e le auto hanno iniziato a rallentare e si vedevano le quattro
frecce. Ci fermiamo. Scendiamo
dall'auto e...in lontanza c'era scritto A1 CHIUSA PER NEVE. OBBLIGO D'USCITA. MA
LI MORTACCI VOSTRI, MA LO VOLETE SCRIVERE DA ROMA, OPPURE A FABRO LO SCRIVEVATE
CHE 30 KM PIU' AVANTI NON SI POTEVA PROSEGUIRE? Buttiamo
giù quattro birre e dopo due ore riusciamo ad uscire dall'autostrada,
e si sono fatte le 13 passate...prendiamo la SIENA-BETTOLLE e arriviamo
a SIENA. Arrivati a Siena, prendiamo la SIENA-FIRENZE nella speranza che
a Firenze la A1 sia riaperta. A
11 Km da Firenze, macchine ferme su due corsie senza emergenza. Un'altra
ora fermi. Sono le 15 passate...che fare? Fare 11 Km di fila e raggiungere
Firenze e poi prendere il treno? Ma i treni partiranno? Ma faremo in tempo?
Ma si stà facendo notte...le strade sono gelate...ma la A.S.ROMA
poteva essere lì a 11 Km...ma chissà a quante ore di attesa. Alle
16.30 la triste-saggia decisione...torniamo a Roma. Ore
19.30 a casa con questi amici a mangiare una pizza e a vedere la Roma in
tv col biglietto di San Siro in tasca. Solidarietà
a chi, stanotte, sicuramente avrà fatto nottata in auto per colpa
della mala informazione da parte di autostrade s.p.a Andrea
18
dicembre 2010 (pomeriggio): qualche notizia
pomeridiana, in attesa di Milan/Roma....
Il
commento di Gabriele: "cioè, questo
stava ai domiciliari a pescara e s'è imbarcato per dubai tranquillo
pe annà a fa l'invasione de campo... Ma
quel pupazzo de ministro non farebbe mejo a pensà a come ha fatto
ad espatriare uno che doveva sta a casa presidiato?". Direi
di sì, se non fosse che è ASSURDO stare ai domiciliari per
avere invaso un campo di calcio! Comunque è un eroe moderno.
* *
Però
prima di tutto alcune foto inedite di Roma/Torino 1982/83.
La
foto del giorno, del 17 giugno 1992, Svezia/Inghilterra a Stoccolma. Misero
la birra gratis per gli inglesi:
*
Da
Repubblica:
Polonia,
tifo ultrà alla partita dei bambini
(18
dicembre 2010) "Grande
tifo per piccoli giocatori: cori, fumogeni e bandiere in Polonia per una
partita fra bambini. La tifoseria del Lech Poznan (ex avversari della Juventus
in Europa League) creano un’atmosfera da grande stadio nel match fra le
rappresentative under 12 del Lech Poznan e del Tottenham. Con tanto di
bagno di folla sotto la curva al termine della gara". (a
cura di Ivano Pasqualino) http://tv.repubblica.it/sport/polonia-tifo-ultra-alla-partita-dei-bambini/58416?video=&ref=HREV-5 Ricordo
a Ivano Pasqualino che l' "atmosfera da grande stadio" di cui parla in
Italia costituisce reato.
*
Da
Lapadovabene:
CHI
PRENDIAMO IN GIRO?
Ieri
sera si è svolto un incontro diciamo così "natalizio" fra
rappresentanti del Calcio Padova (nel caso specifico Foschi, Calori e Sottovia)
e della tifoseria. Niente di particolare, scopo dell'incontro era farsi
due chiacchiere, presentare un dvd che uscirà col Mattino sul Calcio
Padova, un brindisi e gli auguri di buone feste; anche se a causa del maltempo
e del gelo alla fine si è rivelato un incontro fra pochi intimi.
Nel corso della serata c'è stato modo di rivolgere delle domande
ai rappresentanti del Calcio Padova, e poche a dire la verità sono
state le domande sul mercato. I temi maggiormente toccati sono stati la
Tessera del Tifoso ed il possibile Nuovo Stadio, segno che l'attenzione
dei tifosi quest'anno è soprattutto extra-calcistica. E proprio
di
Tessera del Tifoso vorrei parlare, visto che pare ci siano stati dei cambiamenti.
Da Tg Padova di oggi infatti si apprende che per i tifosi che "hanno
ottemperato alla direttiva emanata dal Ministero degli Interni"
(una
maniera elegante per chiamarli col nome che meritano, "sudditi")
"Dalla
prossima gara in poi verrà loro riservato, in trasferta, un settore
dello stadio in una delle tribune, diverso dunque dalla curva ospiti. Questo
per far sì che, rispetto ai non tesserati, abbiano a godere di una
posizione privilegiata all'interno dell'impianto sportivo", come
spiega il direttore generale del Padova, Gianluca Sottovia. "In questi
primi mesi di applicazione della normativa sulla tessera del tifoso
- ha detto Sottovia durante una conferenza stampa indetta allo stadio Euganeo
alla presenza del vice questore aggiunto della questura di Padova, Giuseppe
Iorio - ci siamo accorti che in più di un'occasione i tesserati
sono finiti in curva e i non tesserati invece sono stati sistemati in settori
più belli dello stadio. E' un controsenso perchè si finisce
col privilegiare chi non rispetta le regole(come
sarebbe a dire "chi non rispetta le regole"? La regola NON è che
io devo avere per forza la Tdt!). Ecco
perchè è arrivato questo protocollo nuovo tra la Lega e le
autorità competenti del ministero e della Polizia di Stato". Sempre
dal sito di Tg Padova si apprende poi che "sempre
a partire da sabato 18 dicembre, le partite di campionato verranno classificate
dagli organi competenti della Polizia di Stato in diverse categorie: in
quelle considerate ad alto rischio di scontro tra le due opposte tifoserie
sarà vietata la trasferta ai non possessori della tessera del tifoso,
in quelle a bassa probabilità di incidenti invece i tifosi verranno
o fatti accomodare nel settore della tribuna loro riservato o sistemati
in curva ospiti, ma solo in casi valutati di volta in volta.".
A me non pare un gran cambiamento o un passo avanti: si continua con un
sistema da stato di polizia, in cui continueranno ad essere vietate trasferte
inspiegabilmente e senza che l'Osservatorio si preoccupi di dare uno straccio
di motivazione. Soprattutto, le voci che giravano dai soliti bene informati
è che da adesso avrebbero vietato ancora più trasferte, per
spingere la gente a tesserarsi.... Proprio
a questo proposito ieri sera così parlava Gianluca Sottovia: "Sono
uscite le determinazioni dell'Osservatorio, e non c'è nessun divieto
per i tifosi del Torino di venire a Padova... Io credo che la prossima
trasferta, Novara, sarà consentita a tutti...". Le ultime parole
famose. Non me ne voglia Sottovia, ma sarebbe l'ultima persona alla quale
andrei a chiedere consiglio se volessi delle "dritte" su partite da giocare
alla Snai. Dal sito dell'Osservatorio infatti: Novara – Padova (Serie B)
del 15/1/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione
Veneto... Chi stiamo prendendo in giro? Non
esistono partite più o meno a rischio, esistono ripicche belle e
buone nei confronti di chi non ha sottoscritto la Tessera del Tifoso. Siamo
messi alla stregua di terroristi, quando in realtà vorremmo solo
il rispetto di un nostro diritto fondamentale: andare allo stadio! Nel
nostro caso il divieto è scattato dopo la famosa trasferta di Vicenza,
a causa di tafferugli non certo scatenati da noi ma da chi quel giorno
avrebbe dovuto garantire l'ordine pubblico. Vi risulta che quando fu emesso
il divieto di trasferta a Vicenza, qualcuno si fosse preoccupato di dare
spiegazioni? E vi risulta che dopo quella serata qualcuno si sia preoccupato
di smentire i fatti accaduti? Niente affatto, loro si sono lavati le mani
semplicemente vietandoci di andare in trasferta, anche in posti come Novara
che per noi (considerati i rapporti di reciproca indifferenza) corrispondono
a poco più che una gita fuori porta... Tutto
ciò, non fa altro che aprire lo spiraglio a scenari inquietanti:
per fare un esempio, in questa stagione ai romanisti sono state vietate
tutte le trasferte ai non possessori di Tessera del Tifoso. Poi poco più
di una settimana fa undici tifosi giallorossi sono finiti agli arresti
domiciliari per i tafferugli di Pescara-Roma di agosto, e come d'incanto
ecco che l'Osservatorio cambia linea: Milan-Roma aperta a tutti! Si chiama
"tentativo di normalizzazione coatta", che non vorrei mai fosse in via
di attivazione anche qua... Un'esperienza del genere l'abbiamo vissuta
tre anni fa, quando diversi ragazzi della Fattori si trovarono a pagare
salato due episodi quanto meno controversi (Padova-Foggia, ma ancora di
più i tafferugli in autogrill con i cremonesi); e niente mi ha mai
tolto dalla testa il fatto che quei ragazzi si trovarono a pagare in parte
anche la protesta che in quel periodo animava la nostra tifoseria, quando
si rifiutava la Curva Sud e si chiedeva a gran voce lo spostamento nell'attuale
Fattori. Spostamento che veniva ostinatamente negato e rifiutato da chi
di dovere... Oggi siamo in una situazione simile: si chiedono i propri
diritti, davanti ci si trova un muro di gomma! Dobbiamo pagare con la libertà
il fatto di non essere d'accordo con una Circolare Ministeriale (non è
una legge)? Io
invito tutti a riflettere su quanto detto... Per
il resto, mi aspetto che questo sito in qualche maniera stia dando fastidio:
qualsiasi cosa possa succedere a chi lo gestisce, è giusto che tutti
sappiate che si tratta solo ed unicamente di reati d'opinione. Metto le
mani avanti...
*
Il
passaggio è estremamente importante e sarà l'elemento che
consentirà, ormai senza più remore, ai ragazzi di curva che
hanno sottoscritto la tessera del tifoso di disdirla alla fine della stagione.
I possessori della tessera, infatti, avranno due scelte:
nelle
trasferte con limitazioni geografiche (visto che non ha più senso
parlare di trasferte "a rischio" posto che vengono vietate anche
quelle non a rischio), si troveranno soli, in poche decine di unità
in un settore ospiti vuoto;
nelle
trasferte senza limitazioni geografiche, il settore ospiti - quello in
cui ci si diverte di più perché si sta insieme a tutti -
sarà dedicato a chi non ha la tessera del tifoso, mentre i "privilegiati"
che l'avranno sottoscritta verranno collocati in settori migliori (resta
da capire chi pagherà il supplemento di prezzo o se verrà
creato un settore ad hoc riservato ai possessori della tessera del
tifoso, in cui troveranno posto i pochi aficionados dei Roma Club che vanno
in trasferta, separati - tipo peste bubbonica- dal resto della tifoseria).
Un bel divertimento, non c'è che dire!
Quindi,
ancora una volta, prima che sia troppo tardi....:
TI
HANNO PRESO IN GIRO: DISDICI
LA TESSERA DEL TIFOSO *
Milan/Roma:
Milan-Roma,
Pedica: "Il no alla tessera del tifoso sconfessa Maroni"
Venerdì
17 Dicembre 2010 19:42 «Il
fatto che il ministro Maroni non ritenga necessaria la tessera del tifoso
per acquistare i biglietti della partita Milan-Roma di sabato prossimo,
nonostante sia un evento altamente a rischio per l'importanza della sfida,
dimostra quanto la tessera non abbia rilevanti effetti sulla sicurezza
ma sia solo un business per gli istituti di credito che guadagnano sulle
transazioni della tessera, che è a tutti gli effetti una carta bancomat».
È quanto afferma in una nota il senatore dell'Italia dei Valori
Stefano Pedica il quale preannuncia una interrogazione parlamentare al
ministro dell'Interno «per chiarire quale sia il vero interesse dietro
alla tessera del tifoso, visto che non servirebbe alla sicurezza nè
agevolerebbe il tifo, ma anzi lo radicalizzerebbe nei suoi fenomeni di
contestazione, uccidendo l'aspetto coreografico e aumentando il rischio
di scontri nei settori dove i tifosi avversari sono costretti a sedersi
fianco a fianco». «Sembra proprio - conclude Pedica - che il
ministro Maroni invece di sopire le tensioni sociali da quando ha il mandato
agli Interni le acuisca».
*
Sempre
Milan/Roma: "Di
seguito la dichiarazione del Segretario di Radicali Italiani Mario Staderini
e del Senatore Radicale Marco Perduca: Roma,
18 dicembre 2010 Una
settimana fa il Ministero dell'interno ha vietato ai residenti nel
Lazio di assistere alla partita Chievo-Roma, senza alcuna motivazione e
nonostante nel campionato scorso la stessa partita aveva visto ventimila
sostenitori della As Roma recarsi a Verona senza incidenti. Oggi
il Ministero, che tramite il CASMS è consigliato dall´Aisi
(ex Sisde), autorizza la trasferta Milan-Roma 'alla luce dei risultati
investigativi della Questura di Pescara nei confronti di un gruppo di violenti
della tifoseria romanista'. Insomma,
siccome giravano a piede libero 11 persone - tanti sono gli arresti effettuati
lo scorso 6 dicembre per i fatti di Pescara-Roma giocata l'8 agosto - il
Ministero ha vietato a migliaia di residenti nel Lazio di recarsi a Verona! Messi
in galera questi 'pericoli pubblici', a cui peraltro era già stato
comminato il Daspo, vengono sospese per Milan-Roma persino le restrizioni
per chi non ha la tessera del tifoso. Siccome
non è pensabile che 11 persone motivino un'ordinanza prefettizia
che limita i diritti di una generalità di persone, delle due l´una:
o i residenti del Lazio non sono graditi a Verona, oppure qualcuno vuole
che a Milano qualche rischio si corra."
*
Ancora,
da Il Fatto Quotidiano:
Maroni,
a quando la tessera del manifestante? Con l’annuncio
del sottosegretario Mantovano di voler estendere il Daspo alle manifestazioni
politiche il Governo getta la maschera.
Cos’è
il Daspo? È
un provvedimento da Stato di polizia, una misura di prevenzione per i fatti
commessi in occasione di manifestazioni sportive. In pratica, si riconosce
ai questori il potere di limitare per cinque anni la libertà personale
di un cittadino anche sulla base di mere denunce o informative. Molti
non conoscono questa mostruosità incostituzionale, o se ne fregano
perché “tanto riguarda quelle bestie là, gli ultras”. Se
fosse applicato alle manifestazioni politiche accadrebbe, ad esempio, che
tutti i denunciati per i fatti del 14 dicembre (o durante qualsiasi altra
manifestazione analoga), sarebbero stati interdetti per 5 anni dal partecipare
a manifestazioni politiche e obbligati a firmare in Commissariato in occasione
di ogni evento di piazza. E
questo con un provvedimento del questore, indipendentemente dall’accertamento
delle loro responsabilità penali: il denunciato non è nemmeno
detto che subisca un processo visto che già in sede di indagini
preliminari il gip potrebbe archiviare; qualora fosse rinviato a giudizio,
nel 50% dei casi verrà assolto. Ma
non solo: il Daspo può essere disposto anche “nei confronti di chi,
sulla base di elementi oggettivi, risulta avere tenuto una condotta finalizzata
alla partecipazione attiva ad episodi di violenza o tale da porre in pericolo
la sicurezza pubblica.” Insomma,
se da una foto in circostanze sospette gli investigatori credono di riconoscerti
e ti ritengono pericoloso, eccoti daspato. La
storia ha già conosciuto questi metodi: accadeva spesso, anche sotto
il fascismo, che in occasione delle visite in città di Re o gerarchi,
gli oppositori e i sospetti venissero trattenuti nelle caserme a titolo
“cautelativo”. Mantovano
afferma candidamente che il daspo sarebbe “uno strumento in più
sul piano della prevenzione quando il processo si è risolto in una
presa in giro”. Ciò equivale a dire che siccome il giudice ha ritenuto
che la legge non consentisse di tenerti in galera in attesa del processo,
allora ci pensa il Ministero dell’Interno a punirti. C’è
da scommettere che prima o poi Maroni proverà a estendere al mondo
civile un’altra follia autoritaria che è riservata – per adesso
– ai soli frequentatori degli stadi: il carcere preventivo anche quando
l’ordinamento non lo consentirebbe. Vi ricordate il caso Gugliotta e degli
altri che dopo la finale di Coppa Italia furono arrestati indistintamente?
Erano in carcere solo perché i fatti erano connessi alla partita
e se non fosse stato per il video del pestaggio ci sarebbero rimasti per
mesi. Stai
a vedere che, nel frattempo, il buon ministro dell’Interno ci imporrà,
dopo quella del tifoso, la “tessera del manifestante”. Ovviamente rilasciata
previa autorizzazione delle questure. Salvo poi essere costretto, come
nel calcio, a vietare del tutto le trasferte, pardon, le manifestazioni
più calde. Lo
sostengo da anni: la legislazione speciale introdotta nel calcio dai Governi
Berlusconi a partire dal 1994 a suon di decreti legge, altro non era che
un laboratorio per sperimentare nuove forme di controllo sociale. Pronte
per essere estese alla bisogna. Se
il Governo ha gettato la maschera (con il daspo politico ci provarono anche
dopo la statuetta tirata a Berlusconi) non è però detto che
sia il solo. Infatti,
la legislazione d’emergenza e l’aggravamento del Daspo sono stati confermati
anche dal Governo Prodi nel 2007. Allora, solo i deputati della Rosa nel
Pugno votarono contro alla conversione del decreto Amato, mentre TUTTI
gli altri si astennero o votarono a favore. Ricordo
la capogruppo Anna Finocchiaro fare un discorso a difesa del decreto opposto
a quello che appena due anni prima aveva svolto per motivare il voto contrario
al decreto Pisanu. Allo
stesso modo rimango basito per la dichiarazione di ieri di Emanule Fiano,
il responsabile sicurezza del Pd, che apre ad “una valutazione attenta”
del daspo proposto da Mantovano. Qui
c’è poco da aprire, semmai c’è da chiudere la porta a derive
autoritarie ed impegnarsi per far rientrare nell’alveo costituzionale quelle
normative poliziesche che, ahinoi, già esistono. http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/18/maroni-a-quando-la-tessera-del-manifestante/82631/
*
Da
Il Messaggero:
Cortei
e daspo, Maroni: anche subito I
radicali: a quando tessera manifestante? Mantovano:
ipotesi visto che la magistratura delude (la
magistratura non deve "soddisfare" o "deludere": la magistratura deve valutare
e decidere in modo indipendente). Allarme
Alemanno per prossimi cortei, zona rossa allargata
ROMA
(18 dicembre) - Polemiche sulla proposta del governo di istituire il daspo
anche per le manifestazioni, lanciata dal sottosegretario Mantovano. I
radicali chiedono: a quando la tessera del manifestante? Per Alemanno la
proposta è da approfondire (quando
non capisce niente, Alemanno se la cava così.... Per lo meno è
prudente... dubito seriamente che, se non prende una posizione netta su
determinate tematiche, chi tra i tifosi lo ha votato come sindaco faccia
lo stesso la prossima volta, ammesso e non concesso che qualcuno si rechi
ancora a votare), mentre per Farefuturo la
protesta non è una questione di polizia. Interviene anche Maroni,
dicendo che il daspo si può fare anche da subito. Non
si ferma intanto la polemica sulla scarcerazione di 22 dei 23 arrestati
durante gli incidenti. Dopo Alemanno, anche il ministro Alfano ha polemizzato
ieri con l'Anm, mentre il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano
ha proposto il daspo anche per i partecipanti alle manifestazioni. La
proposta del daspo secondo Alemanno «va approfondita, per ora
non mi pronuncio, bisogna fare una verifica dal punto di vista tecnico.
Ne parleremo dopo la fine di questo momento di emergenza, probabilmente
a gennaio, quando la tensione sarà calata». «Interpretare
le manifestazioni di dissenso giovanile come una semplice questione di
polizia è un errore epocale che una classe dirigente fa quando è
arrivata alla fine del suo percorso, della sua esperienza pubblica
- scrive Filippo Rossi, direttore del magazine online di Farefuturo - Quando
la politica scommette sull'ordine pubblico significa che non fa più
il suo mestiere. Quando la politica vuole rubare il lavoro ai poliziotti
e ai magistrati significa che qualcuno ha messo la parola fine sulle speranze
di cambiamento. Una politica che si eccita alla vista del manganello dimostra
tutta la sua debolezza. È una politica che rinuncia a capire le
ragioni di una società viva, che cambia, che si trasforma. Per questo
motivo bisogna fuggire da qualsiasi atteggiamento muscolare di fronte alle
manifestazioni di questa nuova rivolta giovanile. Non solo, ma una politica
che si riempie la bocca dell'ordine pubblico è una politica che
non sa cos'altro dire e, in perenne ricerca di un nemico pur che sia, non
le sembra vero di prendere qualche teppista scalmanato e trasformarlo nell'unico
rappresentante di un'intera generazione, con il risultato che invece d'includere
i giovani li esclude, li mette ai margini, li schiaccia con una retorica-macigno
adatta solo a non cambiare idea, adatta solo alla difesa di un ordine burocratico
che non regge più agli urti di una storia che si ostina ad andare
avanti». I
radicali: a quando la tessera del manifestante? «Il sottosegretario
Mantovano ha parlato a titolo personale o a nome del governo? Maroni chiarisca
se il governo intende estendere il Daspo alle manifestazioni politiche,
cioè riconoscere ai questori il potere di limitare per cinque anni
la libertà personale sulla base di mere denunce o informative
- chiede il segretario di Radicali Italiani Mario Staderini - Il Daspo
è una misura di prevenzione che non esiste neanche per mafiosi e
terroristi, per i quali è il giudice a disporle. Molto utilizzata
invece ai tempi del fascismo, quando gli oppositori e i sospetti venivano
trattenuti nelle caserme in occasione delle visite in città dei
gerarchi. O forse il Ministro Maroni, dopo quella del tifoso, vuole imporre
anche la tessera del manifestante?. Purtroppo prende corpo quanto denunciamo
da anni, e cioè che la legislazione d'emergenza nelle partite di
calcio non era altro che un laboratorio per nuove forme di controllo sociale». Mantovano:
daspo ancora da studiare. Per il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano
la possibilità di impedire ai soggetti violenti la partecipazione
alle manifestazioni, con un provvedimento simile al daspo usato per allontanare
i tifosi facinorosi dagli stadi, «è una ipotesi di lavoro
che dev'essere vagliata da parte di tutti gli uffici tecnici competenti
e per la quale serve uno studio tecnico adeguato. Il meccanismo è
questo: si punta a prevenire gli atti di violenza così come si è
fatto per gli stadi. E questa prevenzione individua, sulla base di elementi
obiettivi e dati di fatto, i soggetti violenti che quindi già si
sono resi responsabili di devastazioni e danneggiamenti (non
posso credere che Mantovano, magistrato di Cassazione, non sappia di cosa
parla: il daspo non individua soggetti "che già si sono resi responsabili"
ma, più correttamente, soggetti accusati dalla polizia di
essersi resi responsabili, il che è leggermente diverso....: la
Polizia, ad esempio, aveva accusato il ragazzo che appare su questo link
di Repubblica.tv di aver "selvaggiamente resistito all'arresto": ecco
la differenza. Ecco, diciamo che Mantovano è un po' impreciso...).
Nel calcio funziona che per un periodo, che può andare da pochi
mesi a qualche anno (anche in questo caso
Mantovano sembra non essere aggiornato: il minimo non sono "pochi mesi"
ma è un anno e il massimo sono 5 anni),
si interdice il loro accesso allo stadio e in questo modo si fa venire
meno l'occasione per esercitare la violenza». «Una
cosa simile - ha rilevato Mantovano - con tutti gli adeguamenti
e per questo ci deve essere uno studio tecnico adeguato, può valere
per le manifestazioni in piazza. Nel senso che chi ha già dato prova
di compiere determinati reati di lesioni, di devastazioni e così
via, viene interdetto per un congruo tempo dalla partecipazione a qualsiasi
manifestazione di piazza. Ed è chiaro che la partecipazione poi
comporta l'intervento sanzionatorio penale. Quindi c'è una misura
di prevenzione come primo passo e una misura sanzionatoria in caso di violazione
delle prescrizioni in chiave di prevenzione». L'ipotesi
di estendere i daspo «viene alla luce, anche perchè purtroppo
la risposta sul piano giudiziario è una risposta che non soddisfa
le esigenze di prevenzione. Noi sappiamo che le esigenze cautelari che
legittimano la permanenza in carcere, o comunque le misure restrittive,
possono essere interne al processo: pensiamo al rischio di inquinamento
delle prove e al pericolo di fuga». O possono essere «esterne
al processo» come «il rischio di reiterazione della stessa
condotta. Allora poichè la risposta giudiziaria è stata molto
deludente sotto questo fronte, credo che si sia legittimati, alla vigilia
di altre manifestazioni che vengono annunciate in occasione dell'approvazione
della riforma dell'universita, a un intervento sul piano della prevenzione
che permetta di tenere lontani dai luoghi delle manifestazioni questi soggetti.
Non è la bacchetta magica non è che risolverà tutto
come non ha risolto radicalmente la questione violenza sportiva il daspo.
Però il daspo nel corso degli anni dei risultati li ha dati e se
questo strumento poi verrà affiancato a quelli già in vigore,
magari applicato in modo più corretto e più serio, intanto
si circoscrive il fenomeno, il che sarebbe già tanto». Alemanno:
zona rossa rafforzata. In attesa della manifestazione di studenti in programma
la prossima settimana «c'è grande preoccupazione: da lunedì
a mercoledì saranno giornate critiche che potrebbero riproporre
situazioni e immagini simili a quelle di martedì scorso - dice il
sindaco Gianni Alemanno che questa mattina ha incontrato il prefetto Giuseppe
Pecoraro e il questore Francesco Tagliente - Per fronteggiare la situazione
di allarme, la questura e il prefetto mi hanno garantito massima attenzione
affichè il centro storico non venga più investito da incidenti
o disordini: predisporranno tutte le misure di ordine pubblico necessarie
a tener lontani dal centro le manifestazioni. Il centro storico è
già zona rossa e sarà rafforzata. C'è la massima mobilitazione
delle forze dell'ordine». La
Questura di Roma conferma la linea del doppio binario: attenzione nei confronti
di chi ha il diritto a manifestare nel rispetto delle regole e rigore nei
confronti di chi commette atti illeciti precisando che manifestare senza
preavviso è reato. Il Questore Francesco Tagliante continua a mantenere
il riserbo più assoluto sui dispositivi di sicurezza che saranno
adottati in vista di possibili iniziative per la prossima settimana e sulle
attività investigative, che proseguono. La
Digos della Capitale ha comunicato che è di 81 denunciati il bilancio
delle indagini sulle manifestazioni studentesche delle ultime settimane.
Il reato contestato a tutti è di manifestazione non preavvisata,
oltre a blocco stradale, interruzione di pubblico servizio, oltraggio e
resistenza pubblico ufficiale. Intanto il sindaco di Roma annuncia cle
la zona rossa sarà rafforzata, in vista delle manifestazioni della
prossima settimana. Per
41 degli 81 indagati è scattata anche la denuncia per blocco ferroviario,
perché durante la manifestazione del 30 novembre scorso, hanno occupato
alcuni binari della Stazione Termini creando disagi alla circolazione ferroviaria. Incendio
doloso. In relazione alla manifestazione del 14 dicembre, seguita da violenti
scontri, la Polizia Scientifica sta esaminando i video degli incidenti
per arrivare all'identificazione dei responsabili del reato di incendio
doloso. http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=131216&sez=HOME_INITALIA In
questo quadro sconfortante, comunque, anche la magistratura ha le sue colpe,
usando - almeno al momento - due pesi e due misure e rendendosi così
perfettamente funzionale al Governo e ai suoi metodi "democratici": per
Roma/Inter gli arrestati - incensurati e per lo più del tutto innocenti
- hanno patito un mese di carcere e poi gli arresti domiciliari per i medesimi
reati contestati agli studenti arrestati. Solo perché erano tifosi
di calcio.
*
Derby
di Genova:
Derby
della Lanterna, Scidone: “Per
la paranoia del Governo siamo costretti a blindare la zona di Marassi”
Genova.
Poco più di 48 ore al tanto atteso e discusso derby della Lanterna.
Rinvii, polemiche, neve che colorerà di bianco la partita e i tifosi
genovesi che, nonostante tutto non mancheranno all’evento. Intanto
dal Comune fanno sapere che fin dalla prima mattina di domenica la zona
di Marassi sarà completamente blindata. Problemi di sicurezza? Sembra
proprio di no. A quanto pare, l’odio tra le due tifoserie del capoluogo
ligure non preoccupa l’amministrazione cittadina. “Avremo
– spiega l’assessore alla sicurezza Francesco Scidone – un dispiegamento
di vigili e di forze dell’ordine in tutta la città che costa al
Comune tanto, ma siamo obbligati a causa della tessera del tifoso e della
paranoia del Governo centrale. Sono sicuro che di problemi non ce ne saranno,
entrambe le tifoserie sono civili, quello che è vergognoso è
che con questi obblighi i cittadini che abitano nella zona dello stadio
Ferraris resteranno bloccati”. http://www.genova24.it/2010/12/derby-della-lanterna-scidone-per-la-paranoia-del-governo-siamo-costretti-a-blindare-la-zona-di-marassi-4853 La
paranoia sta nel sogno nascosto di avere una intera popolazione chiusa
in casa a guardare il TG1 e la De Filippi... 18
dicembre 2010: con il completamento, sempre
grazie ad Andrea F., della stagione 1992/93, ora
possiamo dire che - salvo qualche singola partita che prima o poi scoveremo
- tutte le stagioni calcistiche dal 1973/74 al 2010/11 vedono una partita
della Roma abbinata a una foto.
*
Sono
uscite le nuove disposizioni del CASMASSSS di cui bisogna informare l'UEFA
e i giornali. Pare che la tendenza sia quella di apporre più limitazioni
geografiche possibili al fine di incentivare l'acquisto della tessera del
tifoso.
Tacchete!
E ora non dite che non ve l'avevamo detto! Tra
un pochino, la tessera del buon cittadino....:
*
Dichiarazione
sul punto del sempre attento Staderini (si evidenzia comunque come anche
l'opposizione PD sia sostanzialmente d'accordo con la proposta, a dimostrazione
delle due facce della stessa medaglia):
SCONTRI:
STADERINI (RADICALI), CON IL DASPO IL GOVERNO GETTA LA MASCHERA. ROBA
DA STATO DI POLIZIA Dichiarazione
di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani
Roma,
17 dicembre 2010 "Con
la proposta del sottosegretario Mantovano di estendere il Daspo alle manifestazioni
politiche il Governo getta la maschera. Il
Daspo è un provvedimento da Stato di polizia, dove il questore,
non il giudice, sulla base di una mera informativa limita per cinque anni
la libertà personale di un cittadino. In
pratica, tutti i denunciati, indipendentemente dall’accertamento delle
loro responsabilità, sarebbero per 5 anni obbligati a firmare in
Commissariato ogni volta che ci fosse una manifestazione politica. La storia
ha già conosciuto questi metodi, quando in occasioni delle visite
dei monarchi o dei dittatori gli oppositori e i sospetti venivano arrestati
a titolo “cautelativo”. Mantovano
conferma quanto noi Radicali denunciamo da anni, ovvero che la legislazione
speciale introdotta nel calcio dai Governi Berlusconi a partire dal 1994
a suon di decreti legge, altro non era che un laboratorio di sperimentazione
di nuove forme di controllo sociale".
17
dicembre 2010:
e-mail: "Lorenzo, Ma
veramente stiamo ancora qui a parlare di Tessera del Tifoso? Guarda,
guarda qua! http://video.corriere.it/poliziotto-schiaccia-manifestante/c1daa7b2-0937-11e0-a831-00144f02aabc http://video.corriere.it/scontri-roma/03b95d2e-08ff-11e0-a831-00144f02aabc Niente
di nuovo dirai ma ‘sti filmati bisogna vederli e rivederli, e farli vedere
e rivedere, e capire che non è un film, non è propaganda,
non è Grande Fratello, è tutto vero, tutto! Carlo
Bonini ed il suo eroe in divisa del suo “ACAB”, dove sono? Forse
erano proprio li a menare sul cranio il ragazzo oramai inerme, o a “passeggiarci”
sopra. Questi
sono gli stessi che chi va allo stadio si trova di fronte da anni; stesse
facce (coperte dal fazzoletto e dal casco), stessi metodi, stessa impunità. Questi
sono quelli che non li tocca nessuno, mai, destra o sinistra, che minacciano
De Rossi che li “stuzzica” chiedendo la “Tessera del Poliziotto” e che
ti piombano di notte a casa per una torcia accesa in curva due settimane
prima. Questi
sono gli eroi dei benpensanti, dei gioranalisti, dei chiacchieroni, quaquaraqua
di ogni razza, credo e religione, capaci solo di citare Pasolini e la Battaglia
di Valle Giulia senza capire che Pasolini, di gente come loro, avrebbe
fatto saponette. Quelli
che rischiano la vita per mille euro al mese....ma chi? Io la rischio perchè
vado (andavo...) in trasferta a vedere la Roma, io la rischio, come Alessandro
Aldrovandi, Gabriele Sandri, Stefano Cucchi,.... Queste
immagini le mandano in onda solo se i poliziotti sono quelli di qualche
altro paese; in Italia non le manda in onda nessuno. Questo
è un paese da spazzare via, da sfasciare come fa quel celerino con
la testa del dimostrante disarmato davanti a fortografi e videoreporter,
certo della sua impunità. Quanti Porta a Porta vedremo? Dimmelo? Si
governa comperando il consenso di falliti e mezze cartucce. Branchi di
prostitute adescano i loro clienti a Montecitorio, decidendo poi le sorti
del Paese, le scuole dei nostri figli, gli ospedali dove soffrono i nostri
anziani genitori.
Numero
di matricola sul casco dei poliziotti, carabinieri e finanzieri SUBITO
poi parleremo di Tessera del tifoso, anche di quella.
Inondiamo
di fax e mail i media su questo argomento...se saremo capaci di liberarci
di questa feccia in divisa e non, indegna persino del peggiore regime
sudamericano, la Tessera del Tifoso scomparirà d’incanto, diventerà
uno dei tanti brutti ricordi di un paese che negli ultimi 20 anni ha represso
ogni forma di libertà di espressione ed ha reso culturalmente schiavi
oltre la metà degli italiani. P." Nel
premettere che da Monaco mi chiedono se è normale che dopo il sequestro
di striscioni contro la tessera del tifoso e la multa comminata sia normale
essere trattenuti e interrogati per ore sull'accaduto, sarebbe anche il
caso che finisse questa moda dei pestaggi nei commissariati in occasione
delle partite di calcio, in un caso molto recente condotto da due personaggi
incappucciati... Non ci sono le telecamere ma le cose si vengono a sapere
piuttosto facilmente... Evidentemente
i casi di Cucchi et similia ancora hanno insegnato poco a questa gente
che meriterebbe di essere radiata seduta stante dalla Polizia di Stato.
*
Non
mi fido dei metereologi di Stato, noi abbiamo Filippo T. che ci illumina
sulla giornata di oggi: "Tenderei
ad escludere la neve a Roma, specie se parliamo di fenomeni capaci di imbiancare
le strade come accaduto lo scorso 12 febbraio; al massimo in mattinata
si potrà assistere a qualche debole ed occasionale tratto di nevischio
o pioggia mista a neve, che col trascorrere delle ore si trasformeranno
poi rapidamente in pioggia, che cadrà con insistenza fra il pomeriggio
e la serata. Insomma: se anche dovesse cadere qualche sporadico fiocco
di neve, e se anche (poco probabile) dovesse da qualche parte attaccare
al suolo, poi ci pioverà abbondantemente sopra, per cui la possibilità
di avere una città imbiancata la quantificherei pari a zero ;))".
*
Christian:
"Ciao
Lorenzo, per prima cosa i miei complimenti per il lavoro che fai, che seguo
e appoggio, nel mio piccolo, con tutte le iniziative lodevoli che proponi.
Volevo porti una riflessione sull’apertura della trasferta dei tifosi romanisti
a Milano. A
parte le solite polemiche, sul perché loro si e gli altri no, che
non mi interessano e lascio ai bambinetti di internet, mi interessava conoscere
in maniera più istituzionale, se un precedente così “strano”,
non saprei che altro termine usare, non può essere sfruttato o usato
in seguito da altre tifoserie. L’aprire
il settore ospiti, giustamente dico io, anche a chi non ha la tessera,
sbugiarda nei cardini fondamentali, la circolare di Maroni & co. Sulla
tessera del tifoso. Domani
si potrebbe dire, anzi rivendicare, un diritto concesso ad altri, per poter
fare aprire il settore ospiti a chi non è tesserato in tutta Italia. Da
ignorante in materia, penso sia una occasione che si potrebbe cogliere
per cercare di fare qualcosa. Mi
spiego meglio, è come se a una categoria, si decidesse di consentire
la guida senza patente alla faccia di chi la patente è costretto
a farla… sbaglio, o nei dovuti termini, ci sta come paragone ??? Ti
ringrazio per la risposta. Grazie
Christian VIKING JUVE". Ovviamente
il paragone ci sta. La realtà è che ci sono delle crepe vistose
che dovrebbero far rivedere tutto il programma "tessera del tifoso". Sembra
che la moda del momento sia quella, per l'appunto, di aprire il settore
ospiti a tutti. Resta da chiedersi per quale ragione non la facciano ormai
del tutto finita con questo progetto nato male e finito peggio. L'apertura
di Milano significa solo l'inizio di una nuova fase sperimentale.
*
Domande:
"Ciao Lorenzo, ti mando le foto dei cagliaritani a Firenze: i buoni nel
settore ospiti, i cattivi in Curva Ferrovia, i CATTIVISSIMI in Maratona. C'è
di più: ai 10 tifosi in Maratona i "solerti" stewards hanno fatto
togliere le magliette contro la TdT appese in balaustra pena chissà
quale sanzioni. Saluti
e Buon Natale ! ! ! Marco. P.S.:
con la TDT posso andare in trasferta quando sono vietate ai non possessori
della TdT (cioè il 9 gennaio prox posso andare in tribuna a Bologna-Fi
se, come prevedibile, ci saranno limitazioni)? Eppoi:
con la Tdt del Torino posso andare a vedere Cesena-Bologna con i divieti
di vendita?". Risposte: a)
se hai la Tdt puoi acquistare solo il biglietto per il settore ospiti se
la tua squadra gioca in trasferta; b)
teoricamente sì, in pratica no.
Fiorentina/Cagliari I
Cagliaritani buoni nel settore ospiti sulla
sinistra i cattivissimi in Maratona
Fiorentina/Cagliari I
Cagliaritani buoni nel settore ospiti
Fiorentina/Cagliari I
Cagliaritani cattivissimi in Maratona con le magliette fatte levare dal
Regime
Fiorentina/Cagliari I
Cagliaritani cattivissimi in Maratona
Napoli/Palermo Palermitani
non tesserati in mezzo ai napoletani
Napoli/Palermo Palermitani
non tesserati in mezzo ai napoletani
*
Poi,
Nicola: "Nelle ultime 3 gare casalinghe
giocate dall' AS Roma che hanno visto la presenza sugli spalti anche di
tifosi non tesserati (leccesi, udinesi e baresi) si è consumato
l'ennesimo atto sacrilego nei confronti dei tifosi; sorvolando sulla disorganizzazione
circa la modalità di vendita dei tagliandi (ai baresi non tesserati
si è data solo la "possibilità" di acquistare tagliandi del
settore "distinti" lato Tevere - 28 eur, contro le 17 di curva nord - nonostante
non ci fosse nessuna limitazione a riguardo), contrariamente a qnt stabilito
dalla normativa, TUTTI i tifosi ospiti sono stati fatti entrare dallo stesso
varco per poi essere divisi in "buoni" e "cattivi" all'interno dell'impianto.
Ma non è finita qui...I tifosi non tesserati sono stati fatti accomodare
nel settore "ospiti" e i tesserati hanno preso posto in tribuna "Monte
Mario". Questo atteggiamento ambiguo, frutto di un'ordinanza prefettizia
emessa per tutelare l'ordine pubblico, denota l'ennesimo fallimento di
tutti i buoni propositi sbandierati fin qui da pennivendoli benpensanti,
dal CASMS e dal Ministro Maroni".
*
Un
trasferta non definita della Roma del 1970/71... Torino o sbaglio?
*
Inserita
la pagina delle fototifo 1971/72. Inserite
molte foto nella stagione 1992/93 e molte nella
stagione
1971/72. 16
dicembre 2010: in questi giorni gelidi...
mentre sono tutti impegnati a regolamentare gli stadi dimenticandosi delle
piazze in cui confluiscono tutti gli arrabbiati di tutti i settori... terrorizzati
del fatto che la prossima volta con un po' di convinzione gli entreranno
nel loro Parlamento... torniamo alle cose nostre, auspicando di tornare
presto alla nostra distrazione calcistica senza divieti e tessere varie: "Ciao
Lorenzo. Complimenti
per il sito sempre interessante. Ti
scrivo in merito alla disdetta della TDT. Mi e' capitato di parlare con
dei "pentiti" di questa tessera. Alcuni di loro addirittura non vanno neanche
piu' allo stadio e quando gli ho detto che potevano disdirla mi hanno rivolto
delle domande che ovviamente non ho saputo rispondere e ho pensato di girarle
a te. Quattro
su tutte: 1)
Come si fa a sapere che quella definita dal tuo sito sia la procedura esatta
visto che in nessun sito che parla di TDT dice come disdirla? 2)
Quanto tempo ci vuole e come si fa a sapere la disdetta? 3)
Se abbonato la si disdice (e di conseguenza si disdice l'abbonamento) a
stagione in corso si possono fare poi i biglietti per le partite in casa
o bisogna aspettare il prossimo campionato? 4)
Una volta disdetta si puo' rifarla? Io
naturalmente non ho neanche abbozzato ad una risposta,se tu potrai darle
penso che farai felici diverse persone che sono state deluse da questa
tessera che lascia tanti punti interrogativi.Un saluto andrea". Allora,
proviamo a rispondere. 1)
perché mi sono andato a leggere sul sito della Lottomatica qual
è la procedura per disdire tutti i tipi di Lottomaticard, tra cui
rientra la "AS Roma Club Privilege"; 2)
la disdetta opera sin da subito e la prova della disdetta si ha con la
ricezione della ricevuta di ritorno della raccomandata che si invia; 3)
nella confusione generale che impedisce a un abbonato di acquistare biglietti
per altri settori, suggerisco comunque di effettuare la procedura
non appena terminato il campionato di calcio in corso; 4)
certamente sì.
*
Inserite
diverse foto, grazie all'encomiabile lavoro di Andrea, nella stagione
1965/66. Inserita nella stagione 1966/67 cinque foto di Roma/Lazio
1966/67.
*
E ora
un po' di foto di trasferte in Italia....:
Udinese/Fiorentina I
fiorentini non tesserati
Trapani/Avellino Avellinesi
non tesserati a stretto contatto con
i trapanesi
Cesena/Bologna Bolognesi
non tesserati fuori lo stadio
Inter/Parma,
gli autorizzati da Maroni
Udinese/Lecce I
cattivi del Lecce non tesserati
Sampdoria/Fiorentina I
cattivi viola non tesserati
Padova/Pescara I
cattivi pescaresi non tesserati in tribuna
Lazio/Cagliari Prima
delle modifiche di Tagliente: cagliaritani
cattivi in Tribuna Monte Mario
Juventus/Cesena Cesenati
cattivissimi in tribuna a
fianco degli juventini
Inter/Brescia Bresciani
buoni con tessera (i
cattivi erano fuori)
Grosseto/Torino I
granata buoni nel settore ospiti....
...i
granata cattivi in tribuna!
Fiorentina/Bari A
sinistra i baresi buoni, a destra i baresi cattivi
Cesena/Sampdoria interdetta
ai tifosi della Samp... Oh
no, sono entrati per vedere una
partita di calcio!
Brescia/Udinese Udinesi
molto cattivi non tesserati in tribuna
Bari/Lazio
Atletico
Roma/Foggia Foggiani
cattivi in tribuna
Atalanta/Modena Modenesi
feroci in tribuna
Juventus/Lecce Leccesi
asociali non tesserati
Bologna/Juventus Juventini
non tesserati in curva
Atalanta/Torino Granata
senza tessera
15
dicembre 2010: ....e secondo me ci vuole la
tessera del black bloc! Milan/Roma: "Ciao
Lorenzo, torno a scriverti per la trasferta a Milano,e quindi per la posizione
della nostra tifoseria contro la tessera. Sinceramente
sono confuso,per una serie di motivi.Naturalmente sono consapevole che
alcuni gruppi ad inizio stagione hanno comunicato che non avrebbero preso
parte alle trasferte di campionato,e sinceramente non ho capito neanche
questo. Siamo
l'unica,e dico l'unica tifoseria,che ok,non si è tesserata ma a
parte la tua lodevole proposta di tartassarli telematicamente, non stà
creando problemi al sistema calcio.E per problemi,intendo presentarsi in
massa in trasferta. I giornalisti si sono sempre riempiti la bocca
parlando delle tifoserie blasonate (Roma,Atalanta,Napoli,Juve,Lazio....rigorosamente
per ultima ) non certo degli UTC,che premetto,per coerenza e mentalità,per
me quest'anno stanno facendo scuola. Parecchi
dicono:...se partiamo sempre gli stessi rischiamo di non entrare
tt le domeniche o essere diffidati...E quindi,tutti a casa?????? NO....!
Nei tempi che viviamo che può esserci di più ultras di questo?Seguire
la squadra ad oltranza contro le restrizioni. Tornando
a Milan-Roma vorrei far notare a chi parla di non voler andare nel settore
coi tesserati,che ci stà tutte le domeniche,e che non è da
questa stagione che il nostro desiderio di andare in trasferta dipende
dagli umori dell'Osservatorio. Inoltre
anche quest'estate in Supercoppa non mi pare che ci sia stato il tifo degli
anni passati,forse complice il notevole ritardo per il rientro,ma ad ogni
modo specialmente al secondo tempo è stata veramente poca cosa. Detto
ciò rispetto l'opinione di chiunque,ma secondo me non ci sono motivi
per NON seguire la nostra Roma in trasferta a MIlano. Grazie.
Un saluto Angelo88 OBELISCO". C'è
un settore unico per i romanisti e questo basta. Un ritorno al passato
che sa di abbocco alla Roma/Napoli di due anni fa, ma certamente non si
può dire no a ciò che dovrebbe capitare tutte le domeniche.
Io rimango sempre della stessa idea: "ad impossibilia nemo tenetur" (nessuno
è tenuto a fare l'impossibile). Posso acquistare il biglietto? Ci
vado. Non potranno vietare per sempre, altrimenti l'UEFA (a proposito,
continuiamo a infoarmarli di ciò che accade).... si incazza.
*
Ancora
Milan/Roma: "Ciao Lorenzo, sono un romano
e romanista residente a milano da ormai 8 anni...da ben 8 anni non perdo
una trasferta della roma a milano, inclusa quella allucinante contro il
milan giocata sotto il nevischio alle 21e30 "dopo il gioco dei pacchi"
per esigenze televisive dove eravamo 100 in tutto...ho fatto innumerevoli
trasferte in tutto il nord, incluse udine, empoli, brescia, bergamo verona
e tante altre, quando eravamo a un passo dalla B 5 anni fa e quando eravamo
a un passo dallo scudetto...in 700 a bergamo, in 600 a brescia...in 1000
a udine...in 1000 a genova quando perdemmo 2a1 sotto il diluvio e via dicendo.
Questo per dirti che a me non frega niente del risultato per seguire la
Roma! Quest'anno mi sono fatto solo una "trasferta in casa" Inter-Roma
di super coppa, rinunciando a tre giorni di ferie per tornare a milano
per vedere la mia squadra del cuore...poi più nessuna partita allo
stadio, troppe restrizioni, troppi decreti, troppe tessere, almeno per
i miei gusti...e sì che avrei i requisiti giuridici per ottenere
la tessera del tifoso, ma l'idea di avere una pseudo carta di credito discriminante
non mi alletta...io ho già una carta di credito, perché dovrei
sottoscriverne un'altra ad un costo di 10-15 euro e data dalla questura???? insomma,
sabato io ci sarò, ma mi prenderò un terzo anello rosso...per
ora sono da solo, ma se ci fossero altri romanisti che non vogliono piegarsi
al volere dello stato e a schedature preventive, perché non ci prendiamo
tutti un terzo anello rosso e ci sistemiamo vicino al settore ospiti e
fanculo a tutti? Senza troppi se, troppi ma, troppe pippe mentali...chi
vuole entrare a san siro si prende il terzo rosso al costo di 15 euro...circa,
non so quanto costi ma in passato questo era il prezzo...e fanculo a tutti
e non dobbiamo neanche aspettare un'ora dalla fine della partita per uscire... Ave...
Federico".
*
Assurdi
della Tdt: "volevo mettervi a conoscenza
di una situazione che si é creata quest'anno, dopo aver sottoscritto
l'abbonamento alla mia squadra del cuore,PESCARA. Io personalmente mi sono
sempre abbonato in curva,ma spesso,negli anni passati quando venivano
dei miei famigliari o amici allo stadio prendevamo tutti insieme
il biglietto per altri settori dello stadio. DOMENICA
SCORSA IN OCCASIONE DELLA PARTITA PESCARA -VICENZA quando sono andato a
fare il biglietto per la tribuna mi hanno detto che non posso fare il biglietto
per altri settori in quanto abbonato (tesserato)! ADESSO
MI RITROVO CON UN ABBONAMENTO IN UN POSTO DOVE NON SI VEDE IL CAMPO
A CAUSA DELLA "RATELLA" ,(TRATTASI DI UNA INFERIATA BRUTTISSIMA ,altissima,CHE
IMPEDISCE DI VEDERE IL CAMPO DI GIOCO) E NON POSSO PIù FARE IL BIGLIETTO
IN ALTRI SETTORI. NON
MI SEMBRA GIUSTO CHE IO, COME TANTI, NON POSSIAMO ANDARE IN TRIBUNA
CON LA FAMIGLIA SOLO PERCHè POSSIEDIAMO UN ABBONAMENTO IN
CURVA. Ah .... VOLEVO DIRE CHE LA TESSERA NON ANCORA MI ARRIVA ..E POI
DOMENICA scorsa HO FATTO IL BIGLIETTO PER LA TRIBUNA SEMPLICEMENTE VARIANDO
DI POCO IL MIO COGNOME.,TANTO NON CONTROLLA NESSUNO. Adriano".
Milano,
stadio San Siro, Sabato
18 dicembre 2010, ore 20.45 Date
di vendita: a partire da martedì 14 dicembre. Punti
Vendita: -
in qualsiasi filiale delle banche del Gruppo Intesa Sanpaolo abilitate; -
presso tutti gli sportelli bancomat delle banche del Gruppo Intesa Sanpaolo
abilitati. Settore
Ospiti: i biglietti di Settore Ospiti (Terzo Anello Verde) sono in vendita
a partire da martedì 14 dicembre nei punti vendita sopra indicati.
Alla luce delle specifiche disposizioni della Questura di Milano si informa
che, per la partita Milan-Roma, . Modalità
di vendita: non vi sono restrizioni alla vendita dei biglietti per questa
partita. www.acmilan.com/it/tickets/how_to_purchase www.acmilan.com/it/tickets/price_lists
13
dicembre 2010: ho visto la scena, è
capitata di fronte a me e mia sorella. Una cosa ridicola, non era neanche
da daspare, figuriamoci per lil massimo della norma....
PROVA
A ENTRARE SENZA BIGLIETTO,A UN ROMANISTA DASPO DI 5 ANNI
Un
tifoso della Roma è stato fermato dagli steward addetti ai varchi
d’ingresso della Curva Sud, in occasione di Roma-Bari. Il giovane dopo
essere stato fermato ha tentato di divincolarsi per sottrarsi agli addetti
ai controlli, ma è stato immediatamente bloccato dagli agenti di
Polizia. Il 20enne ha anche dato una spallata allo steward nel tentativo
di superare lo sbarramento all’accesso, venendo così denunciato
per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, rimediando anche un Daspo
di 5 anni.
*
Da
un forum del Napoli, datato 12 dicembre 2010: "Ragazzi,
ma come si fa a sapere qualcosa sulla tessera del tifoso? A chi è
già arrivata hanno dato un numero verde per le informazioni o un
indirizzo email? La sto aspettando dal 20 settembre" Risposte:
Figurati
che io la sto aspettando da metà Agosto :-)
ASPETTA
E SPERA...
è
uno schifo che hanno fatto tutto quel casino per farcela fare e poi non
ci dicono neanche come si fa ad avere informazioni.
Stamm
in Italia , chest' è !
Io
la volevo per avere la postepay del Napoli, ma a questo punto mi è
passata la voglia
io
e la mia ragazza l'aspettiamo dal 17 agosto quindi credo che per tutto
il 2011 ce la faremo
ciao
ragazzi... io la tessera del tifoso l'aspetto dagli inizi di settembre
e come dite giustamente voi ogni volta che chiamo le poste per saperne
qualcosa di più dicono che possono fare solotanto un sollecito...da
settembre ho fatto più di 20 solleciti ma senza risultato!!!!!!!!!
a chi possiamo rivolgerci????' attendo vostre notizie ciao e forza napoli
chiedere
alle poste non ti servirà.. il loro compito è solo di raccogliere
la modulistica, ke, a sua volta, viene spedita al ministero per i controlli.
Vani sono quindi i tentativi di kiedere informazioni in merito.. Possiamo
solo parlare per esperienze dirette o indirette di amici. Un mio amico
l'ha fatta agli inizi di agosto, appena uscita la proposta di rikiedere
la TdT e gli è arrivata a inizi di ottobre. Io ho presentato la
domanda, a Roma (dove risiedo), verso metà settembre, ma ancora
niente. BOH! Aspettiamo e... SPERAMM xD .
Beh, un successone!
Riguardo
Milan/Roma: "Ciao Lorenzo, non capisco
che gioco stanno facendo dalle parti del viminale, osservatorio e compagnia
cantante ma volevo farti 2 riflessioni sull'apertura della trasferta di
Milano... Sento
in giro parlare di "trappola" e da una parte non nego che il pensiero mi
abbia sfiorato, però sinceramente non ne vedo il rischio: la stessa
trappola è stata a suo tempo architettata ai Napoletani e loro ci
sono cascati in pieno; secondo me una trappola diventa pericolosa solo
nel momento in cui fai il sorcio, se sei furbo non ci cadi! Secondo
me la questione è un altra e riguarda la deriva del movimento ultras.
Premetto che non sono tesserato, ma allo stadio non rinuncio comprandomi
domenicalmente il biglietto. Secondo me, e sarò volutamente provocatorio,
per alcuni la tessera è stata un pretesto per allontanarsi definitivamente
da un movimento che non sentono più loro. Dico questo perchè
discorsi che sento in giro del tipo "a Milano non ci vado perchè
è una trappola" oppure "a Milano non vado perchè non sono
una loro marionetta: in trasferta ci vado a modo mio e quando dico io!"
mi sembrano frutto di chi vuole ad ogni costo mostrare un'estrema intransigenza
che secondo me poco giova alla causa primaria, ovvero sostenere l'A.S.
ROMA 1927. Piegarsi alla tessera del tifoso sarebbe stato un atto da vili,
ma sono convinto che se in un futuro (spero prossimo), questa circolare
dovesse circolare lontano dalla Terra, non tutti ritorneranno ai loro posti...A
volta ho la sensazione che in un momento di massima repressione come questo,
dove la coesione sarebbe stata la nostra arma migliore, si stia facendo
a gara ad essere l'ultras migliore, quello con la mentalità più
dura e pura scordandosi, e mi ripeto, quale sia il nostro obiettivo: sostenere
la maglia. +TIFOSI
-NARCISI Davide".
12
dicembre 2010: in linea le foto di Roma/Bari.
Sul punto, Max: "Come già successo
in occasione di Roma-Udinese e, ancor prima, Roma-Lecce, oggi i
tifosi del Bari senza tessera (ad occhio sui 250-300) sono stati sistemati
nel settore ospiti, mentre quelli tesserati (qualcosa come 20 persone)
sono stati
messi in Monte Mario. Tagliente-Maroni 3-0.....Max".
*
Preveggenze:
"Possibile
che io sia un veggente? Erano giorni che pensavo che Milan-Roma sarebbe
stata aperta a tutti e...ta-dan! Sono
le motivazioni però a preoccuparmi e ti spiego perchè. Prima
ancora di leggere questa notizia il mio ragionamento era stato questo:
prima o poi apriranno una trasferta a tutti e a meno di clamorosi eventi
vinceranno loro. Se
il settore ospiti non sarà pieno si dirà che non è
la tessera a tenere lontana la gente dagli stadi. Devono
però assicurarsi che il loro piano non fallisca anche in caso di
10mila romanisti e quindi cosa fare? semplice, apriamo la trasferta col
Milan e mettiamo qualcuno a creare disordini. Prima
trasferta senza tessera, primi scontri! Puntuale
arriva la notizia = trasferta aperta a tutti. A
questo punto ti chiedo di mandare un messaggio attraverso il tuo sito,
riempire il settore ospiti ma non cedere a NESSUNA provocazione. Fate pippa,
lasciateli cantare su De Falchi, su Di Bartolomei, su chi ve pare. Da
quando è cominciata la protesta contro la tessera si parla di soffrire
per un bene maggiore, questo sarà forse il punto chiave. Se riusciamo
a fare una trasferta degna di questo nome senza cronaca nera avremo finalmente
la controprova che il nostro modello funziona, il loro no. Mi aspetto poliziotti
in borghese ovunque, tifosi del Milan non sottoposti a controlli, il peggio
del peggio. Anche se viene buttata per terra una bottiglietta d'acqua si
parlerà di guerriglia. Fuori dallo stadio non deve volare niente,
dentro non lanciamo bomboni a nessuno, i fumogeni accendiamoli NEL settore,
non addosso ai milanisti. Potrebbe
essere una grande occasione o un clamoroso autogol, dipende da noi questa
volta. Saluti, Giorgio". Diciamo
che le motivazioni sono ridicole: il fatto che ci sono stati gli arresti
di Pescara! Non
commento la cosa, si commenta da sé. Comunque
sia, i giornalisti dimenticano che ci sono stati decine e decine di Milan/Roma
da dopo De Falchi, tutte giocate senza divieti. Ormai
assuefatti alla limitazione di libertà ecco articoli come questo,
logici in un sistema quale quello attuale:
*
Parmensi
a Palermo senza tessera:
*
Inghilterra:
"Buongiorno
Lorenzo, ti allego un simpatico articolo del Daily...sono un pò
preoccupati "RIVAL
hooligan gangs are plotting to drag football through the gutter by arranging
clashes in a ‘perfect storm’ for football yobs.Notorious thugs from Leeds,
Birmingham City, West Ham and Millwall are all in London on the same day
next month for the third round of the FA Cup.And astonishingly, police
have allowed Arsenal and bitter rivals Tottenham to play at home on the
same day too. The
Gunners face Leeds United, who are expected to take up their allocation
of 8,500 tickets for the Emirates clash, which has a 12.45pm kick-off on
January 8.Spurs face either Charlton or Luton a few hours later at White
Hart Lane, while Millwall are at home to Birmingham, whose fans clashed
with Aston Villa supporters after their Carling Cup win at St Andrews in
midweek.West Ham host Barnsley, who have themselves have had confrontations
with Leeds fans in the past.“Troublemakers have been using internet forums
to discuss possible ‘meets’ with rivals and are amazed the police are allowing
this to happen,” said a source.“The various firms have long-held grudges
with each other and are determined to settle old scores.“They are calling
it a perfect storm because all the elements needed for potential trouble
are there together on the same day.There is some pure hatred out there
between a lot of these so-called supporters and the authorities will have
their work cut out to keep the peace.” 10
dicembre 2010: scusate se non ho pubblicato
qualche e-mail ma sono stato un po' impegnato... Sono uscite le determinazioni
dell'O.N.M.S. del 9 dicembre che noi, puntualmente, manderemo all'UEFA
e ai ciechi di Stato, cioè la maggior parte dei giornalisti. Basta
cliccare sul logo qui sopra: l'unione fa la forza!
*
C'è
un'epoca storica in cui uno sport finisce, o inizia ad esaurirsi. Oppure
subisce talmente tante trasformazioni che viene via via abbandonato. Ove
così non fosse, dovremmo ancora seguire le corse delle bighe. Il
calcio ha intrapreso la strada del declino e questi due articoli fanno
capire quali - tra i tanti - sono i tarli mortali di questo sport.
SPORT
E AZIENDE
Stadi,
la fine del romanticismo Welt:
con l'ascesa degli sponsor torna la nostalgia del passato.
di
Pierluigi Mennitti
Prima
era tutta un’altra cosa. La nostalgia per il tempo che fu, per quando eravamo
giovani o bambini, è una costante del sentimento umano cui è
difficile sfuggire. Vale anche nel calcio e soprattutto per i tifosi. Di
fronte a uno sport sempre più legato alla forza degli sponsor e
all’invasione della televisione, il rimpianto per quando le magliette della
propria squadra mostravano solo i colori sociali è un rifugio irresistibile. In
Germania, dove l’avvento di Sky è roba recente, l’intervento delle
imprese che assicurano alle squadre le condizioni finanziarie per gareggiare
nelle diverse competizioni ha da tempo coinvolto anche altre strutture. Gli
stadi, per esempio, e non sempre con effetti negativi. Come scrive la Welt,
«i tifosi si lamentano del calcio moderno, ma poi sopportano e nel
fine settimana riempiono lo stesso gli stadi, diventati negli ultimi tempi
sempre più confortevoli e comodi». Il
prezzo da pagare, però, dal loro punto di vista è molto alto.
Perché se un tempo le arene erano scomode, prive di sediolini, senza
le coperture che riparano da pioggia, neve e freddo, avevano almeno nomi
romantici che rafforzavano le identità locali: ex borgomastri, fiumi
o laghi della zona, eventi sportivi.
Da
Monaco a Francoforte, l'ascesa delle aziende Lo
stadio di Monaco. Adesso,
invece, è il trionfo delle aziende. Il caso più noto è
quello dello splendido stadio di Monaco, una sorta di astronave spaziale
visibile a chilometri di distanza che si illumina di rosso o di blu, a
seconda che ospiti le partite del Bayern o del München 1861: si chiama
Allianz Arena, dal nome sociale della grande compagnia di assicurazioni
che ne ha finanziato la costruzione. Bello, moderno, comodissimo, con una
visibilità perfetta ma con uno charme da agente di polizze assicurative. A
Bochum, nel quadrilatero della Ruhr dove il pallone è una religione,
i tifosi hanno deciso di passare il sabato pomeriggio (il giorno generalmente
dedicato al calcio in Germania, anche se il famoso spezzatino televisivo
ha spalmato anche qui su quattro giorni l’interminabile week-end dei campionati)
protestando nelle strade e disertando l’impianto sportivo, il Rewirpower-Stadion,
il cui nome esalta le avventure commerciali dell’omonima azienda elettrica. E
a Francoforte, i supporter dell’Eintracht hanno già raccolto più
di 5 mila firme per cambiare nome alla loro dimora calcistica oggi intitolata
all’Easy-Credit.
L'ingresso
degli sponsor e i nomi imbarazzanti C’è
un po’ di ingenerosità in queste battaglie. La Germania, grazie
soprattutto al fatto che l’impegno degli sponsor non si ferma al finanziamento
del team, ha stadi fra i più moderni e accoglienti d’Europa, dotati
di grandi confort e di moderne misure di sicurezza che limitano lo spettacolo
sgradevole della massiccia presenza di poliziotti all’interno. Tuttavia,
concede la Welt, questa tendenza a intitolare gli stadi alle ragioni sociali
delle aziende sta facendo crescere il malessere. Su internet circola da
qualche tempo la lista degli stadi con i nomi più imbarazzanti. Il
primo posto se lo è guadagnato la Trolli-Arena di Fürth, nido
calcistico della squadra locale che milita in seconda Bundesliga: un piccolo
stadio di 15 mila posti rinnovato nel corso degli ultimi 20 anni per accompagnare
la rinascita della squadra, un tempo di grandi tradizioni con tre titoli
nazionali vinti agli inizi del secolo scorso, poi caduta in declino negli
anni Ottanta. Da
luglio del 2010, l’arena è stata intestata al prodotto di punta
della Mederer Süßwarenvertriebs GmbH, la seconda azienda di
dolciumi tedesca dopo la più famosa Haribo: una caramella gommosa
al sapore di frutta.
Rudolf
Harbig, la fine della leggenda Il
Rudolf-Harbig-Stadion di Dresda. Se
Trolli fa sorridere, la vicenda che in questi giorni agita i sonni dei
tifosi della Dynamo Dresda, vecchia gloria della Ddr sprofondata negli
ultimi tempi in lega regionale, è grottesca. Il
vecchio Rudolf-Harbig-Stadion, interamente rinnovato solo un anno fa con
una spesa di 46 milioni di euro e portato a standard europei che attendono
solo una squadra a livello delle sue gloriose tradizioni, cambierà
nome. Rudolf
Harbig racconta un pezzo di leggenda sportiva di Dresda: fu uno dei maggiori
atleti tedeschi degli anni Trenta, detentore di record mondiali nei 400
e negli 800 metri, vincitore di una medaglia di bronzo in staffetta ai
giochi olimpici di Berlino del 1936, che morì, come molti suoi coetanei,
cadendo in guerra sul fronte orientale, in Ucraina. Il
suo nome sarà cancellato da una società fornitrice di energia
bavarese, tirata in ballo per conto del Comune da un’azienda di commercializzazione
sportiva, che si è appaltata il titolo dello stadio per cinque anni.
Il problema? «Proprio il nome previsto e cioè Glücksgas-Stadion,
lo stadio del gas felice, che richiama alla mente le camere a gas utilizzate
per lo sterminio degli ebrei», conclude la Welt. Giovedì,
02 Dicembre 2010
da
repubblica
Nostalgia
dei vecchi stadi "Ridateci
i posti in piedi"
Il
"terracing", scomodo ma economico, era uno dei simboli del calcio inglese,
ma è stato abolito per motivi di sicurezza dopo la tragedia di Hillsborough
di 20 anni fa. Ora un deputato ha presentato un progetto di legge per modificare
il divieto, prendendo esempio dalla Germania dal
corrispondente ENRICO FRANCESCHINI LONDRA
- Erano uno dei simboli del football inglese: i settori degli stadi con
posto solo in piedi. Erano scomodi, ma economici. Soprattutto erano il
luogo in cui la passione diventava collettiva, dove nascevano i cori ed
esplodeva la gioia per un gol o per una vittoria, dove si soffriva insieme
per le sconfitte. Il "terracing", alla lettera vuol dire "terrazzato, spianato",
fu messo al bando vent'anni fa dopo una serie di incidenti, culminati nella
tragedia di Hillsborough nel 1989, quando quasi 100 fan del Liverpool morirono
schiacciati in un pandemonio di corpi. I posti in piedi diventarono il
simbolo di tutto quello che non andava nel calcio: gli ultrà, la
violenza, l'estremismo. E la regola che ha obbligato tutte le squadre della
Premier League e della Championship (la serie B inglese) ad avere stadi
con posti esclusivamente a sedere ha dato ottimi risultati: arene sempre
piene, violenza pressoché scomparsa, andare alla partita come a
teatro.
Ma
adesso i tifosi d'Inghilterra rivogliono indietro le loro "terrazze". Già
da tempo, attraverso la Football Supporters' Federation, chiedevano che
almeno una parte degli stadi fosse riservata ai posti in piedi: una preferenza
espressa dal 90 per cento dei 180 mila membri dell'associazione degli appassionati.
Ora un deputato liberaldemocratico, Don Foster, ha presentato un progetto
di legge in parlamento per modificare il divieto di vent'anni or sono e
reintrodurre i settori per spettatori in piedi. Due i motivi: la possibilità
di spendere meno per andare allo stadio e la voglia di ritrovare l'atmosfera
magica delle gradinate di stadi famosi come l'Old Trafford e Highbury,
in cui il pubblico diventata una sorta di dodicesimo giocatore, tanto si
faceva sentire la sua influenza.
"I
posti in piedi furono aboliti per ragioni di sicurezza", dice Malcom Clarke,
presidente della federazione tifosi, "ma non furono di per sé i
posti in piedi a provocare Hillsborough. Quella tragedia fu causata dalla
confusione, da uno stadio male costruito e male organizzato, dal disordine
sugli spalti. Ora esistono nuovi modelli di design per i settori in piedi,
con barriere che eviterebbero improvvisi spostamenti di un grosso numero
di spettatori da una parte all'altra, con uno spazio previsto per ciascuno
spettatore, perfino con seggiolini reclinabili da usare all'occorrenza.
Senza contare che le telecamere a circuito chiuso garantiscono contro i
facinorosi tanto in piedi quanto seduti". Un particolare importante, quest'ultimo:
qualunque decisione prenda l'Inghilterra, infatti, la Uefa proibisce tassativamente
i posti in piedi per le gare di coppa.
Ma
in Germania varie squadre fanno appunto così: hanno settori in piedi
per la Bundesliga, il campionato nazionale, che vengono rapidamente trasformati
in posti a sedere per le partite internazionali di Champions o di altre
coppe. "E se lo fanno i tedeschi, che in materia di sicurezza sono anche
più rigidi, possiamo farlo anche noi", commenta Clarke. Facendo
notare che alle gare interne dello Schalke, una squadra che appunto ha
una parte di posti in piedi, si può comprare un biglietto per meno
di 10 euro, mentre i posti seduti della Premier League costano molto di
più.
Sembra
tuttavia difficile che le "terrazze" tornino tanto presto. Il ministro
dello Sport britannico, Hugh Robertson, osserva: "La Premier League e la
Championship sono soddisfatte del sistema attuale. Non prevediamo cambiamenti
nel prossimo futuro". Costando di più, in effetti, i posti a sedere
hanno contribuito ad allontanare dagli stadi gli ultrà più
scatenati. Il pubblico delle partite è cambiato, ci sono più
donne, più bambini, più classe media. Arrivando all'ultimo
momento, come a teatro appunto, perché ciascuno ha il suo posto
riservato, gli animi si scaldano di meno, non si crea l'atmosfera ribollente
di odio che talvolta distingue le partite in altri paesi. E in ogni caso,
nonostante i biglietti siano più cari, gli stadi inglesi sono sempre
pieni, un segnale della salute del calcio in questo paese. Rimane la nostalgia
per il football di un'altra epoca, quando i giocatori facevano il bagno
tutti insieme in una grande vasca bevendo birra dopo le partite, e il pubblico
pestava i piedi come una furia della natura sulle "terrazze" del Manchester
United, del Liverpool, dell'Arsenal.
*
Lucas:
"ciao
lorenzo, mi poi dire un po come funziona il sistema che vieta o limita
la vendita dei biglietti. sarebbo
a roma per roma catania a mi piacerebe tanto vedere la gara ma ho paura
che la partita fosse giocata a porte chiuse... se
questo e il caso possibile entrare nello stadio con un biglietto che porta
il nome diverso? la limitazione sono solo per quelli della sicilia o per
tutti non residenti di roma? questo
CASMS mi sta proprio a rompere le palle, sono tifoso non criminale... grazie
lucas". Difficile
saperlo perché non c'è un "sistema". C'è un organo
uterino, chiamato ONMS/CASSMSSSSMMSSSS che, a secondo del tempo che fa,
decide cosa vietare. Impossibile saperlo prima. Un tempo lo si poteva intuire,
ora bisognerebbe sapere su quale tipo di cuscino si è dormito. Non
credo che Roma/Catania sia a porte chiuse, ma immagino che la vendita dei
biglietti sarà vietata ai residenti in Sicilia.
La
Championship, affiliata alla Football League, è la corrispondente
inglese della nostra Serie Bwin. Comprende 24 squadre, come pure le altre
due serie professionistiche che fanno parte della Footbal League: la FL1
(la nostra Prima Divisione) e la FL2 (la Seconda Divisione italiana). In
Inghilterra la seconda serie nazionale comprende dunque 24 club, due in
più della omologa categoria italiana.
A
differenza della nostra cadetteria, categoria che stenta a darsi un’identità
e ha uno scarso seguito di pubblico, la Championship è assai seguita
a livello mediatico e vanta una grande platea di tifosi. Gli stadi sono
sempre molto affollati. In questo senso i numeri parlano chiaro, molto
più di tante parole. Vi proponiamo perciò un’analisi dei
dati della B inglese, così come abbiamo già fatto per la
terza serie (FL1).
La
media spettatori per gara nella stagione 2010-11 è stata tratta
dal sito web ufficiale della Footbal League (che comprende Championship,
FL1 e FL2). La Premier League afferisce invece alla Football Association.
Il valore statistico rilevato da questa indagine è di 16.218 spettatori/gara.
I
club che occupano le prime cinque piazze in questa speciale classifica
mostrano afflussi medi di pubblico per gara inimmaginabili alle nostre
latitudini (tra parentesi è indicato il numero massimo e minimo
di spettatori registrato finora).
1.
Leeds United: 26.926 (max 33.622 – min 22.727) 2.
Derby Conty: 25.944 (max 28.258 – min 24.733) 3.
Norwich City: 24.572 (max 25.091 – min 23.852) 4.
Cardiff City: 22.083 (max 24.083 – min 20.573) 5.
Nottingham Forest: 21.994 (max 24.986 – min 19.782)
La
partita più vista in assoluto è stata fin qui Leeds United-Sheffield
United, alla quale hanno assistito 33.622 spettatori (nella foto: Elland
Road, lo stadio del Leeds United).
Per
capire più a fondo una categoria anni luce avanti rispetto alla
nostra, ci sembra significativo verificare anche le ultime cinque posizioni
di questa speciale classifica:
La
partita meno vista in assoluto è stata Scunthorp-Norwich City (6.042).
Sinteticamente
si rileva che solo un club (lo Scunthorp) ha una media/gara inferiore a
10.000 spettatori. In sei si attestano sopra le 20.000 presenze medie a
partita. In nove tra 15.000 e 20.000. In otto tra le 15.000 e le 10.000.
Su
questi dati numerici si dovrebbe ragionare e riflettere, quando si blatera
di rivoluzionare i campionati in Italia. Il modello organizzativo inglese
continua a essere largamente vincente rispetto al modello italiano, peraltro
non ancora pervenuto.
La
Serie Bwin guidata dal presidente Abodi viaggia a una media di 5mila spettatori
a partita e il massimo dirigente della Lega si è posto come obiettivo
di arrivare a fine stagione a 10mila. Siamo davvero curiosi di capire come
pensa di riuscirci.
Calcio,
Figc e la riforma che non c’è
Sergio
Mutolo - www.calciopress.net
*
Poi
abbiamo la terza divisione:
Serie
C inglese, un campionato con grandi numeri
La
Football League 1 (FL1) è la terza serie nazionale inglese, equivalente
alla nostra Prima Divisione di Lega Pro. La FL1 comprende 24 squadre, come
pure la Championship (la nostra Serie B) e la FL2 (la Seconda Divisione
italiana). Le partite si giocano il sabato alle 15, salvo l’anticipo del
venerdì che inizia alle 19,45.
In
Inghilterra la terza e quarta serie nazionali comprendono dunque 48 club,
poco più della metà delle due corrispondenti categorie italiane.
Da noi le società previste dal format della Figc sono 90: quest’anno,
per ragioni finanziarie, ne sono state ammesse solo 86 (quattro in meno
delle stagioni scorse).
A
differenza della nostra Prima Divisione, categoria misconosciuta a livello
mediatico e con scarso seguito di pubblico, la FL1 vanta una grande platea
di tifosi e gli stadi sono sempre molto affollati. In questo senso i numeri
parlano chiaro, molto più di tante parole.
La
media spettatori per gara nella stagione 2010-11 – tratta dal sito web
ufficiale della Footbal League che comprende Championship, FL1 e FL2 (la
Premier League afferisce alla Football Association) - risulta infatti pari
a 7.500 spettatori.
I
club che occupano le prime cinque piazze in questa speciale classifica
mostrano afflussi medi di pubblico per gara inimmaginabili alle nostre
latitudini (tra parentesi è indicato il numero massimo e minimo
di spettatori registrato finora).
1.
Sheffield Wednesday: 20.679 (max 23.081 – min 18.674) 2.
Southampton: 19.805 (max 21.727 – min 17.857) 3.
Charlton: 15.171 (max 16.236 – min 14.436) 4.
Huddersfield: 13.367 (max 13.858 – min 12. 426) 5.
Swindon Town: 9.870 (max 11.087 – min 8.132)
La
partita più vista in assoluto è stata fin qui Sheffield W.-Dagenham,
alla quale hanno assistito 23.081 spettatori (nella foto: lo stadio Hillsborough
di Sheffield). Per capire meglio una categoria anni luce avanti rispetto
alla nostra, ci sembra significativo verificare anche le ultime cinque
posizioni di questa speciale classifica:
La
partita meno vista in assoluto è stata Dagenham-Exeter City (2.005).
Solo un club (Dagenham) ha una media/gara inferiore a 3.000 spettatori.
In dieci si attestano tra 3.000 e 5.000 spettatori. Tutti gli altri vantano
medie da 6.000 spettatori in su.
Su
questi dati numerici si dovrebbe ragionare e riflettere, quando si blatera
di rivoluzionare i campionati in Italia. Il modello organizzativo inglese
continua a essere largamente vincente rispetto a quello italiano, peraltro
non ancora pervenuto. Intanto la Prima Divisione guidata dal presidente
Mario Macalli va sempre più alla deriva e le società
continuano a fallire.
Sergio
Mutolo - www.calciopress.net
8
dicembre 2010: grazie ad Andrea F., anche
le stagioni 1991/92, 1993/94
e 1997/98 si possono fregiare della lupa, visto
che praticamente tutte le partite stagionali hanno una fotografia a corredo.
*
Azione
diretta in Svizzera: la Lega di calcio svizzera ha deciso di posporre il
match Luzern/Basel per via di una idiota partita di tennis in TV. Dal settore
ospiti dei Basel è quindi partita una pioggia di palline da tennis
con la scritta "Voi decidete l'orario del calcio di inizio, noi quando
la partita comincia".
Originale
anche la protesta dei doriani di qualche tempo fa, direttamente in aeroporto:
*
Segnalazione
di MyRoma su una tematica sollevata qualche giorno fa in ordine alle modalità
di vendita dei biglietti:
*
La
notizia non è poi stata riportata da alcun organo di stampa, quantunque
sia stata segnalata: "Sono stati assolti
per non avere commesso il fatto tutti i diciassette tifosi del Napoli che
vennero arrestati nel 2008 a seguito di alcuni incidenti tra tifosi all'area
di servizio di Montepulciano. A seguito dell'episodio i tifosi erano stati
sottoposti a provvedimento di daspo di cinque anni che hanno già
scontato, ingiustamente, per metà" (fonte AGlz).
Poi:
"Mi
sono iscritto ieri su facebook alla pagina della FIGC, ci ho messo un paio
di commenti, non offensivi, ma di semplice analisi del loro schifo di calcio
moderno. Ora
mi hanno impedito di scriverci ulteriori commenti, perchè ritenuti
offensivi !!! la
loro bacheca è la seguente, forse dovremmo scrivere a decine...:
http://www.facebook.com/home.php?#!/FIGC e
poi trovare altre bacheche interessanti:)
Sui
fatti di Pescara/Roma Alessandro Catapano su "La Gazzetta dello Sport"
informa il popolo rosa che in quella occasione i tifosi del Pescara "resistettero"
all'assalto dei tifosi romanisti. Lo invito ad informarsi meglio prima
di scrivere. 7
dicembre 2010: guarda caso, il video di Cristiano
Militello di Striscia la Notizia sulla Tessera del tifoso che aveva fatto
250mila visualizzazioni è stato tolto per violazione di copyright! http://www.youtube.com/watch?v=KCqL5bzbYQ8 Ma
che caso! Chissà chi sarà stato! Chissà com'è
che per gli altri video di Striscia la Notizia non c'è alcuna violazione
di copyright! Non
è un caso che l'Italia, nella classifica che riguarda la libertà
di informazione, sia al 40° posto: 1
Finlandia 0,50 -
Islanda 0,50 -
Norvegia 0,50 -
Paesi Bassi 0,50 5
Canada 0,75 6
Irlanda 1,00 7
Germania 1,50 -
Portogallo 1,50 -
Suecia 1,50 10
Danimarca 3,00 11
Francia 3,25 12
Australia 3,50 -
Belgio 3,50 14
Slovenia 4,00 15
Costa Rica 4,25 -
Svizzera 4,25 17
Stati Uniti 4,75 18
Hong Kong 4,83 19
Grecia 5,00 20
Equador 5,50 21
Benin 6,00 -
Inghilterra 6,00 -
Uruguay 6,00 24
Cile 6,50 -
Ungheria 6,50 26
Africa del Sud 7,50 -
Austria 7,50 -
Giappone 7,50 29
Spagna 7,75 -
Polonia 7,75 31
Namibia 8,00 32
Paraguay 8,50 33
Croazia 8,75 -
El Salvador 8,75 35
Taiwan 9,00 36
Mauricio 9,50 -
Perú 9,50 38
Bulgaria 9,75 39
Corea del Sud 10,50 40
Italia 11,00 41
Repubblica Ceca 11,25 42
Argentina 12,00 43
Bosnia-Erzegovina 12,50 -
Mali 12,50 45
Romania 13,25 46
Capo Verde 13,75 47
Senegal 14,00 48
Bolivia 14,50 49
Nigeria 15,50 -
Panama 15,50 51
Sri Lanka 15,75 52
Uganda 17,00 53
Niger 18,50 54
Brasile 18,75 55
Costa de Marfil 19,00 56
Libano 19,67 57
Indonesia 20,00 58
Comoras 20,50 -
Gabon 20,50 60
Yugoslavia 20,75 -
Seychelles
20,75 62
Tanzania 21,25 63
Repubblica africana 21,50 64
Gambia 22,50 65
Madagascar 22,75 -
Tailandia 22,75 67
Bahrein 23,00 -
Ghana 23,00 69
Congo 23,17 70
Mozambico 23,50 http://www.disinformazione.it/libertadistampa.htm
*
Gli
arresti di Pescara/Roma: "Ma
a Roma eistono i Viking?? A me non risultava...è mia ignoranza??" No,
non sono mai esistiti sponda Roma. E' un palese refuso, riportato anche
da altri giornali come il Corriere della Sera e non solo da Il Messaggero. Il
Centro, più vicino al luogo dei fatti, chiarisce la cosa.
*
Trasferta
in Romania: "Ciao
Lorenzo, cercavo un passaggio da Cluj Napoca a Bucarest la sera dopo la
partita(ho l'aereo la mattina del 9 dicembre alle 6.30 da Bucarest per
Roma) poichè a causa di impegni lavorativi dell 'ultomo momento
sono impossibilitato a prendere il volo del 9 sera che avevo prenotato. Potresti
inserire questo messaggio tra gli aggiornamenti. Un
saluto Patrizio La mia mail : nadia612000@yahoo.it".
*
Pisa/Viareggio:
*
In
Parlamento: "Il
2 dicembre si è votato alla Camera la conversione del decreto sicurezza
che reintroduceva flagranza differita, steward equiparati a pubblico ufficiale
e misure coercitive anche in caso di applicazione della sospensione condizionale. I
deputati radicali hanno presentato emendamenti per la soppressione. Hanno
votato a favore (della soppressione) solo
loro 5 mentre hanno votato contrario (quindi
in favore di flagranza differita e giro di vite)i
gruppi di PDL,LEGA, IDV, API, FLI, e PD, con singole eccezioni. Come
hanno votato i parlamentari al decreto: solo 8 contrari, tra cui i 5 deputati
radicali: http://parlamento.openpolis.it/votazione/34834 Questi
i voti ai singoli emendamenti: http://parlamento.openpolis.it/votazione/34787 http://parlamento.openpolis.it/votazione/34801 http://parlamento.openpolis.it/votazione/34815 Insomma,
conclusivamente, sembra che gli ultimi difensori della Costituzione siano
i Radicali!
*
U.S.A.,
il sogno di Maroni:
La
mascotte esagera con le palle di neve: arrestata
La
mascotte dei Cincinnati Bearcats, squadra di basket NCAA americana, non
resiste alla tentazione di partecipare a un'improvvisata battaglia di neve
tra i tifosi della sua squadra e gli avversari della University of Pittsburgh.
La sua foga tuttavia non piace ai poliziotti che si trovano nei dintorni.
E così gli agenti la arrestano tra lo stupore (e i fischi) degli
studenti. "Tirava palle di neve alla folla e questa rispondeva mancandolo
e colpendo altre persone. Inoltre stava su un tetto pieno di neve e ghiaccio
da cui poteva scivolare": così si sono giustificate le autorità
quando hanno spiegato il fermo del ragazzo in costume. http://www.youtube.com/watch?v=XrQapdkQi5A 6
dicembre 2010: aggiunte altre foto di
Chievo/Roma. Parma/Udinese
2010/11
*
E-mail
di Federico: "Ciao
Lorenzo, te sto a stress' sti giorni con le mie mail? Il fatto è
che Verona sponda chievo è sempre stata una trasferta tranquilla,
abbordabile, tipo Parma...Empoli...di quelle in cui non ti crei paranoie
di scontri e incidenti. Sono 8 anni che sto a Milano e fino a 2 anni fa
mi facevo tutte le trasferte del nord. Ho visto TUTTI gli stadi del nord
italia fino a Epoli, come latitudine geografico-calcistica, ma ormai non
ha più senso andare in trasferta! Non è una questione di
onorare la nostra maglia o i nostri colori...l'anno scorso siamo andati
in due a Bergamo, nella tribuna atalantina, avevamo entrambi la residenza
a Milano e la trasferta era vietata...fu quel giorno che realizzai che
andare in trasferta ed essere uno dei tanti in una tribuna e non poter
esultare ai gol della mia squadra, non aveva letteralmente senso! Sarei
voluto andare a Brescia, ma senza tessera sarei confluito in tribuna, con
la tessera (col cavolo che la faccio...) sarei confluito in uno squallido
settore ospiti con 15 sfigati che non avrebbero cantato. Non ho mai fatto
scontri, ma in trasferta, sugli spalti, sono sempre stato nelle prime quattro
file, con un'unica idea in testa: sti cavoli della partita, la potrei vedere
meglio a casa...sono qui e canto finché mi regge la voce per sostenere
i miei colori!! Mi
ronza nella testa la seguente domanda: che senso ha andare in trasferta
se non c'è colore, se non ci sono cori contro i "nemici", se non
ci sono striscioni dei gruppi? Quando
avevo 10 anni la cosa che mi interessava di più quando c'era il
vecchio e caro 90 minuto era guardare gli striscioni delle squadre ospiti,
guardare l'esultanza di quel gruppetto di tifosi che si erano fatti chilometri
e chilometri per seguire la propria squadra...ora guardo solo le partite
della ROma, al pub, mezzo sbronzo, o a casa, da sobrio, scroccandole su
siti streaming rigorosamente gratuiti...sono a Milano...purtroppo vivo
tra eterni dilemmi...dura la vita di un esiliato...regalare i soldi alla
Sensi...regalare i soldi alla tessera del tifoso...regalare i soldi alle
ferrovie dello stato...MI REMA TUTTO CONTRO!! e che cavolo!! DOve mi giro
vedo magagne...potresti dirmi "scendi a Roma ogni tanto e compra il biglietto
quando vuoi senza farti la tessera..." MA GLI 89 EURO A ANDARE E 89 A TORNARE
A MORETTI, L'AD DI TRENITALIA, GLIELI DAI TU?? TUtto è contro di
noi...che palleeeeee!! Per ora scrocco su internet le partite devastando
il sistema parallelamente...un domani tornerò nel settore ospiti,
lo spero tanto...non vedo l'ora di riprovare quell'odore di canne e fumogeni
e torce...cazzo...lo sento ancora nel naso...e quegli insulti dalle tifoserie
avversarie, e perdere la voce per farmi sentire, finché non mi manca
l'aria nei polmoni... vabbè,
mi sto dilungando...ma credo ci siano ancora moltissimi romantici come
me... Ave...
Federico".
*
Intanto
in Lecce/Genoa un drappello di Genoani hanno assistito alla partita nella
Curva Nord leccese, che li ha salutati con lo striscione "Rispetto per
chi infrange i divieti". 5
dicembre 2010: ora che la questione del divieto
per Chievo/Roma è terminata senza alcuna rivisitazione, l'iniziativa
di informazione si amplia in collaborazione con altri siti web. Clicca
sul logo qui sopra e ricorda che bastano un paio di mail a settimana per
informare chi non informa.
E-mail
da Marco: "Ciao Lorenzo, scusa l'ora ma
ho ricevuto una notizia importante e tramite te vorrei diffonderla: "Fonti
confidenziali del governo U.S.A. confermerebbero l'ipotesi che, dai files
pubblicati da Wikileakes, la Roma alla Lazio he rompe er culo!".
*
Pagina
di Chievo/Roma in costruzione. Si
segnala striscione in Tribuna coperta con scritto "16 maggio 2010/ 4 dicembre
2010: il calcio è morto", fatto rimuovere dai servi dei servi dopo
3 minuti.
*
Da
segnalare:
Serie
A: persi 130.000 spettatori nelle ultime due giornate!
Serie
A TIM 2010-11 - 02/12/2010 12.01.54 Continua
il calo degli spettatori nelle gare di Serie A. Nelle ultime due giornate,
rispetto agli stessi due turni dello scorso anno, sono state perse più
di 150.000 presenze negli stadi della massima serie. Va specificato che,
in questo conteggio, mancano gli spettatori di Bologna-Chievo a causa della
gara non disputata. Avendo la presunzione di quantificare in meno di 20.000
la cifra degli spettatori che si recherà al Dall'Ara in vista del
recupero della gara dei felsinei, possiamo quindi quantificare sui 130.000
circa la quota degli spettatori realmente persi rispetto alle solite due
giornate della scorsa stagione. La media stagionale degli spettatori è
di 23.737 presenze in media a partita (24.044 era la media alla 14°
giornata dello scorso anno) che rappresentano un altro passo indietro per
quello che concerne l'affluenza media negli stadi italiani. In
questo contesto va ulteriormente specificato che il 40% circa degli spettatori
della Serie A è rappresentato dal pubblico che affolla lo stadio
di Milano e Roma. Senza il pubblico di San Siro e dell'Olimpico, la media
degli altri stadi scende incredibilmente intorno ai 17.000 spettatori a
partita. Roberto
Vinciguerra http://www.violanews.com/news.asp?idnew=68307
*
Per
quanto riguarda il profilo Facebook di Maroni, vengo informato che: "ciao
lorè, se vuoi scrivere sulla bacheca di maroni su facebook basta
cliccare sul tasto "mi piace" accanto al suo nome e si potrà scrivere". Ancora:
"Ciao
Lorenzo, non ho più un account fb (mi sono virtualmente suicidato
qualche mese fa), ma ricordo che per poter scrivere sulla bacheca del jazzista
devi cercare la sua pagina personale e cliccare su "mi piace". Quando avevo
fb ho pensato più volte di scrivere su quella bacheca, ma non ho
mai avuto il coraggio di cliccare su "mi piace". Bene.
E' la perfetta espressione del concetto di libertà di Maroni. Puoi
scrivere solo se sei d'accordo con lui. E'
assolutamente ovvio che è inutile che in 3000 clicchiamo su "mi
piace" per poter dire la nostra sul suo profilo Facebook. Siete
quindi d'accordo che solo il sottoscritto si sacrifichi (pur cliccando
quel tasto nel senso di "mi piace scrivere la verità") per poter
postare qualcosa di interessante su quel profilo o ci sono idee contrarie?
Oppure c'è qualcuno che con educazione e fermezza intende cliccare
su "mi piace" e con costanza essere la spina nel fianco del suddetto profilo?
*
Un
derby da tutto esaurito 10 anni fa, Taranto/Foggia: "Ciò
che preoccupa parecchio è il numero dei biglietti venduti in prevendita.
Non sembra esserci molta partecipazione. Almeno finora. Dovrebbero essere
circa 3500 i tagliandi acquistatii. Ma c´è tempo fino a lunedi
mattina. Pochi pure i tagliandi staccati per i tifosi dauni con la tessera
del tifoso: solo 50".
*
Militello:
"Ho
appena terminato di vedere striscia la notizia di sabato 4/12/10. Un servizio
di Cristiano Militello sulla tessera del tifoso sensazionale. Ha
letteralmente messo in evidenza in prima serata l'operato e le falsità
di Maroni. Un saluto Lorè. F.".
Intanto
vorrei postare questa: "Ministro
Maroni le scrivo questa lettera per farle sapere la mia idea su questo
nuovo calcio chiamato Calcio Moderno... Mi
chiamo Simone Pagano, ho 20 anni, sono di Genova...la mia storia col calcio
inizia prestissimo.. il primo aprile 1992... Genoa - Ajax...mio padre per
la prima volta mi porto alla stadio..in Gradinata Nord... di quella partita
sul campo non ricordo nulla... ricordo solo il frastuono... migliaia di
voci... uno stadio strapieno...quando entrai rimasi sbalordito.. avevo
quasi paura... non avevo visto mai tanta gente tutta insieme in vita mia...riuscivo
a vedere tutti grazie all'altezza di mio padre che mi portava sulle spalle...vidi
migliaia e migliaia di persone..tutte con la stessa sciarpa al collo e
i loro occhi erano come i miei...vedevo la gioia di essere li... vedevo
la felicita sui loro volti...iniziò la partita...e sentivo il suonare
dei tamburi.... vedevo 100 1000 100000 bandiere sventolare al vento tutte
colorate...e come puo immaginare Ministro rimasi a bocca aperta...entrarono
in campo dei giocatori con le maglie dello stesso colore delle sciarpe
e delle bandiere che coloravano lo stadio...tutto ad un tratto mi spaventai...
perche sentii un botto...poi un altro, poi un altro ancora... aprii gli
occhi
timidamente e vidi il cielo blu colorarsi di mille colori...vidi tantissimi
fuochi d'artificio... senti intonare a qualsiasi persona una stessa canzone...
la vidi cantare da dei bambini piu grandi di me...la vidi cantare da dei
vecchietti...dalle donne.. dalle ragazze.. anche mio padre la cantava guardandomi...e
vedevo i suoi occhi luccicare dall'emozione di avermi portato li...non
sapevo le parole di quella fantastica canzone... avrei voluto tanto saperle
per unirmi a quelle voci che tutte insieme intonavano una melodia fantastica...e
mentre tutti iniziavano a cantare questa canzone vidi alzarsi altre mille
bandiere..vidi tantissime sciarpe alzarsi e ruotare in aria.. vidi dei
papà che facevano saltare i bimbi come me tra le loro braccia...finita
questa canzone senti un boato tremendo...tutto lo stadio disse quella parola
che mio padre voleva che imparassi ad ogni costo..GENOA...vidi centinaia
di mani battere all'unisono accompagnata dai tamburi...la partita prosegui
senza che io me ne rendessi conto... ero impegnato a guardare qualsiasi
cosa avevo intorno...poi tutto ad un tratto senti urlare tutti...vidi gente
che non si era mai vista in vita sua abbracciarsi...urlare... vidi una
folla di persone saltare..gente che era diventata tutta rossa in faccia
e che sorrideva mentre gridava...con mio padre che all'orecchio mi diceva
è gol è gol... quella
partita il Genoa perse 3 a 2... e le speranze di passare il turno erano
del tutto vane...vidi la stessa gente, che prima si abbracciava, piangere...
per poi abbracciarsi.. consolarsi a vicenda... erano tutti tristi tranne
me perche non sapevo che era successo.. Il
Genoa perse quella partita ma conquistò un tifoso... Ed
eccoci 18 anni dopo... allo stadio vado da solo con i miei amici...è
tutto cambiato... lo stadio non è mai pieno...la gente è
cambiata...si vedono poche donne... non ci sono tanti padri coi bimbi sulle
spalle, anzi pochissimi... vedo la gente che si avvicina allo stadio con
le mani in alto come se si arrendesse... vedo delle persone vestite di
giallo fosforescente palapare ogni persona che passa di li.. vedo persone
con i metal detector in mano che ordinano di svuotare le tasche...vedo
uno in giacca e cravatta con l'auricolare ordinare a non so chi di far
buttare una bottiglietta in mano ad un bambino... vedo cancellate enormi...vedo
poliziotti con i manganelli ben stretti nella mano a scrutare ogni singola
persona che passa di li...vedo ragazzine costrette a spiegare che il pettine
non è un oggetto contundente...vedo gli stewart che scrutano e addocchiano
bene la carta d'identita x vedere se la foto coincide alla persona...guardo
alla mia sinistra e vedo il carcere di Marassi che è proprio attaccato
alla Gradinata Nord e mi faccio questa domanda: ma se per entrare allo
stadio faccio sta vita qui... quelli che sono li dentro??? Entro
allo stadio e vedo la gente che sta seduta su due seggiolini perchè,
per chi è alto come me, non riesce a mettere le gambe tra un seggiolino
e l'altro... vedo i vecchietti con lo sguardo perso nel vuoto.. chiedendosi
cosa ci faccia li... vedo 3 bandiere sventolare...guardando lo stadio vedo
enormi spazi vuoti..le persone che occupavano qualsiasi parte di stadio
18 anni fa ora si sono trasformati in orrendi seggioli blu...vedo gente
che non riesce a parlare perche la pubblicita dello stadio è troppo
alta... vedo i cartelloni pubblicitari al lato del campo che cambiano colore...vedo
la gente triste...vedo una persona dentro un pupazzo salutarci senza essere
ricambiato... vedo Belen Rodriguez che calcia il pallone in porta sul maxi
schermo...vedo telecamere ovunque... vedo 3 giornalisti sportivi sul campo
con tanto di scrivania parlare di chissa che cosa...so che negli spogliatoi
i calciatori si stanno cambiando sotto l'occhio delle telecamere senza
essere liberi di aggiustarsi le mutande che gli stanno andando in mezzo
al culo....vedo la parte destinata al settore ospiti con 50-60 persone
dentro sedute...sento una voce antipatica dirmi chi giochera, dopo avermi
detto che la formazione me la presenta Leroyn Merlin ex Castorama in collaborazione
con Seria a TIM tutto parole mandi messaggi e parli gratis solo a 3 euro
al mese...inizia la partita e quelle decine di migliaia di voci che cantavano
18 anni quella canzone, che ho imparato in fretta, si sono trasformate
in centinaia... ognuno canta col suo tempo...i tamburi non accompagnano
il battito della mani... il cielo non si è colorato grazie ai fuoci
d'artificio.. in compenso pero vedo telecamere che girano a 360 gradi...
vedo centianaia di stewart prendere posto e mettersi in modo da poter coprire
tutto il territorio e pronti a diffidare uno se si tiene un pallone che
gli è arrivato tra le mani...quello stadio che 18 anni prima era
tutto colorato dallo sventolio delle bandiere ora è vuoto, silenzioso,
tutt'altro che emozionante... ogni 10 minuti si alza una bandiera che dopo
10 secondi è di nuovo giu...la gente non salta... non canta... è
li come se ce l'avessero messa... non vedo piu padri con gli occhi felici
x aver portato allo stadio il suo figliolo... sulla mia destra si, vedo
300 bambini.. sono del Genoa For Children... hanno dai 7 ai 12 anni e per
venire alla partita hanno dovuto farsi fare 3 fototessere, compilare un
modulo, scaricabile su internet, pero solo a colori, fare richiesta al
Genoa Cfc.. che ha dovuto aspettare che la Questura di Genova abbia verificato
che Davide Parodi, nato il 4 settembre 2001, non abbia commesso reati come
risse, offese a pubblico ufficiale o reati da stadio...Quei bambini li
non hanno la Carta d'Identita però non possono andare allo stadio
senza la Tessera del Tifoso! Perchè comunque anche se hanno 10 anni
possono comunque provocare problemi di Ordine Pubblico... Ora
caro Ministro Maroni vorrei che mi spiegasse.. preferibilmente guardandomi
negli occhi.. il perchè Lei e i suoi predecessori abbiano dovuto
rovinare cosi questo sport, che non è solo sport ma aggregazione,
passione... Mi
deve spiegare perchè 18 anni fa se volevo andare allo stadio potevo
benissimo recarmi alle 14 e 30 ai botteghini prendermi il mio biglietto
con poche lire ed entravo..e ora se voglio andare allo stadio devo: -
andare su internet a cercarmi un tabacchino con circuito Lottomatica che
venda i biglietti -
andare in questo tabacchino dare la mia carta d'identita almeno 2 giorni
prima della partita.. -
spendere 27 euro x un biglietto POPOLARE -
andare allo stadio sperando che la commessa del Tabacchino non abbia sbagliato
la mia data di nascita -
stare attento di non avere la fibia della cintura un po piu grossa del
normale perche se no mi vedo la partita con i pantaloni alle ginocchia -
mettere il biglietto in quella nicchia elettronica sperando che non mi
si sia stroppicciato nel portafogli altrimenti non legge il codice a barre -
comprarmi un pacchetto di cerini nel caso fumassi perche il mio accendino
potrebbe essere paragonato a un missile terra aria -
farmi palpare dalla testa ai piedi.. e a volte togliermi le scarpe per
far controllare ad un perfetto estraneo che io non abbia addosso niente.. -
farmi passare il metal detector in mezzo alle gambe, le braccia, la schiena,
i piedi, e la testa... -
far capire allo stewart, che 99 su 100, non parla italiano che non posso
lasciare le chiavi attaccata alla moto e che non sono cosi malato da lanciarle
in campo.. -
ricordarmi che se ho sete non posso comprarmi una bottiglietta d'acqua
fuori dallo stadio perchè quando entro me la requisistono perchè
il tappo di plastica potrebbe essere pericolosissimo
Gli
stadi sono vuoti per tutta questa serie di motivi...è inutile che
Lei lasci dichiarazioni dicendo che vuole portare le famiglie e i bambini
allo stadio perchè non è cosi... perche se solo io devo stare
attento a tutti questi punti sopra indicati, come puo pensare che un padre
con 2 figli e la moglie possa seguire tutto questo... Io
non faccio parte di nessun gruppo Ultras non ho mai partecipato a nessuno
scontro...ho girato tutta l'Italia per seguire la squadra del cuore di
mio padre e di mio nonno... E
in ogni trasferta che ho fatto sono stato trattato dalle Forze dell'Ordine
come un delinquente...tenuto sotto la pioggia per ore... ho visto poliziotti
dare manganellate a padri che si lamentavano che i loro figli tremavano
dal freddo... ho sentito piu insulti dalle Forze dell'Ordine che dalla
tifoseria avversaria... sono stato perquisito 4 volte di seguito...sono
stato odorato dai cani anti-droga...sono stato obbligato a essere fotografato
con la carta d'identita in mano come se fossi un ergastolano! Signor
Roberto Maroni perché????? Perchè?
perchè io ragazzo di 20 anni che la mia colpa è solo quella
di essere genoano devo fare sta vita x seguire e sostenere la squadra che
tutta la mia famiglia ha sempre sostenuto??? Perchè
invece quando lavoro nei vicoli di Genova passo accanto ad agenti di Polizia
che vedono un ragazzo spacciare e continuano per la loro strada..? oppure
vedono delle ragazze prostitursi e camminano dritto...? magari complimentandosi
del fondoschiena della prostituta con il collega...? perchè trattano
me e migliaia di ragazzi come me come se fossimo dei cani quando il giorno
dopo le stesse Forze dell'Ordine sono in giro per bar e accendono la sirena
x poter evitare la coda?? Io
faccio l'idraulico dal lunedi al venerdi.. guadagno 1000 euro e mi ritengo
fortunatissimo... lavoro in qualche discoteca per poter arrottondare qualcosina...il
tutto per potermi permettere di seguire una mia passione...ci sono persone
che per seguire la propria passione rinunciano al caffè alla mattina...che
mangiano pasta in bianco per poter andare allo stadio alla domenica... Perchè
ostacolare noi??? perchè?? perchè 18 anni fa pregavo il Signore
che mio padre mi portasse allo stadio ogni giorno e ora devo andare allo
stadio con la nostalgia di quei tempi passati??? Che
cosa ho fatto io per meritarmi questo??? Perchè
io devo subire questa pena per essere un tifoso di una squadra di pallone?? Non
sono gli Ultras il problema e lo sa bene... Come
sempre si tratta di una questione di soldi! Perchè
non vuole che la gente non vada allo stadio alla domenica?? perchè?? Perchè
io mi spacco la schiena a lavorare tutta la settimana... arrotondo nelle
discoteche il sabato, rischiando di essere coinvolto in qualche rissa fuori
dal locale (dove sono li le forze dell'ordine???), e la domenica devo stare
a casa sul divano a vedere una Showgirl, che per presentare quel programma
è dovuto passare per qualche ufficio di qualche suo collega, che
mi fa vedere se Ronaldinho si allaccia gli scarpini con la mano sinistra
o con la mano destra? Perchè
dovrei stare a casa negandomi un pomeriggio all'aria aperta...lontano da
computer,telivisioni e videofonini che ormai invadono la nostra Nazione? Signor
Maroni perchè vuole che non vado allo stadio a urlare, cantare,
saltellare e dare del cornuto all'arbitro...? Signor
Maroni questa sua scelta puo essere pericolosa... perchè ragazzi
come me ce ne sono tanti, ma tanti altri...ed è meglio per lei che
vadano allo stadio a tifare, sotto la pioggia, la neve o il sole, piuttosto
che in qualche bar a bere.. oppure a delinquere...perchè se ci togliete
questo punto d'incontro ci operermo a trovarne un altro... alcuni andranno
a giocare a biliardo ma molti altri finiranno a fare qualcosa di illegale! La
cosa che mi rattrista di più è che quando avro un figlio
non lo potro portare allo stadio e fargli vivere quelle emozioni che ho
provato io con mio padre... non gli vedro gli occhi lucidi di felicita...
anzi lui vedrai i miei lucidi si... ma di nostalgia...per una tradizione
famigliare, una passione, un amore che Lei sta distruggendo!
RicordandoLe,
anche se non leggera mai questa lettera, che lottero fino alla fine, e
con ogni mio mezzo, per poter fare provare a mio figlio le stesse emozioni
che ho provato io 18 anni fa spero di averLe fatto capire quanti sogni
sta spezzando... Simone
Pagano
4
dicembre 2010: qualche articolo:
In
pochi grazie a Maroni Sabato
04 Dicembre 2010 08:34 (Il
Romanista - P.Bruni) - Il ministro Maroni dice che gli stadi sono pieni?
Avrà le sue buone ragioni e fonti.
Tuttavia,
quando gli riferiranno che oggi pomeriggio, alle 18, al Bentegodi, nel
settore ospiti dello stadio, ci saranno poco meno di 250 romanisti, probabilmente
dovrà fare un passo indietro. Pure piccolo, ma utile a dimostrare
che i suoi dati non sempre sono infallibili. Chievo-Roma poteva tranquillamente
essere una partita senza obblighi, un incontro fra due tifoserie che non
hanno alcun tipo di acredine o conto in sospeso. Esattamente come accadde
nell’ultima giornata dello scorso campionato quando in 20.000 accarezzarono,
in Veneto, il sogno tricolore. Il ricordo dell’avvocato Grassetti, il presidente
dell’Utr, l’unione tifosi romanisti, è la testimonianza più
trasparente di quel 16 maggio: «Una delle emozioni più forti
mai provate in trasferta, la sera precedente avevamo organizzato una cena
in un’azienda agricola insieme ad alcuni sostenitori del Chievo. C’è
un rapporto di amicizia nato da tanto tempo, nel panorama italiano sono
unici. Hanno un grande senso dell’ospitalità, fra loro ci sono molti
ammiratori di Roma». E invece la decisione del Casms, il Comitato
di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, di vietare la
vendita dei biglietti nella regione Lazio oltre ad essere arrivata senza
un motivo realmente valido ha sollevato un grosso polverone. Purtroppo,
a poco sono serviti gli appelli durante tutta questa settimana: la Roma
ha chiesto al Viminale di rivedere la sua decisione, proprio per non sfavorire
coloro che volevano seguire la squadra in trasferta. E’ scesa in campo
anche la politica attraverso l’iniziativa del segretario dei Radicali Italiani,
Mario Staderini, che nei giorni scorsi aveva annunciato di voler ricorrere
al Tar per ottenere una sospensiva del provvedimento: «Andrò
comunque avanti – ci aveva raccontato – sino a far accertare dal giudice
che divieti basati sulla provenienza geografica, sul sesso o sull’età
non possono esistere, nel calcio come in altri aspetti della vita sociale.
Quando poi provengono dal Ministero dell’Interno, la politica tutta dovrebbe
fermarsi a riflettere». Alacre lavoro diplomatico anche da parte
di My- Roma, l’associazione nata per promuovere l’azionariato popolare
giallorosso, ha inviato una lettera sia al Casms, sia al Prefetto di Verona,
per far sì che venisse revocato il divieto di acquisto dei biglietti
i residenti nel Lazio. Dalle parti del Viminale, però, non ci sono
stati atti concessori, a plausibile conferma di ciò che si era annusato
fin dall’inizio: alla base del veto per l’acquisto dei tagliandi nel
Lazio non c’era un reale pericolo d’ordine pubblico ma semplicemente un
goffo tentativo di incentivare la diffusione della tessera del tifoso.
Insomma, sollecitazioni che hanno avuto un’incidenza pari a zero. Come
zero sono anche le vittorie in trasferta della Roma quest’anno, derby a
parte. E magari non è un caso che ciò coincida con la quasi
totale assenza di tifosi al seguito.
“In
nome del Popolo italiano...” E’ iniziata così la lettura della sentenza
presso la Corte d'Assise d'Appello di Firenze. Condanna per omicidio volontario
con dolo eventuale per Luigi Spaccarotella, 9 anni e 4 mesi di reclusione,
sciorinati su codici e articoli di legge scanditi uno dopo l’altro. In
realtà il giudice avrebbe potuto aprire dicendo “... in nome del
Popolo di Gabriele”. Già, perché in quel tribunale ha vinto
anche la gente, ha vinto il Popolo di Gabriele. Il trionfo della verità
sulla menzogna ha riaffermato il principio imprescindibile che la legge
è uguale per tutti. Per 3 anni, senza soluzione di continuità,
è stato l’unico obiettivo di quanti chiedevano GIUSTIZIA PER GABRIELE
SANDRI. Non si trattava di perorare la causa di un anno in più o
in meno e nemmeno di rallegrarsi (o dispiacersi) dei 9 anni e 4 mesi al
posto dei 14 anni richiesti dalla Procura Generale. No, alla magistratura
si chiedeva soltanto di ristabilire la corretta ricostruzione dei fatti,
di esprimersi liberamente su un assassinio folle senza lasciare coni d’ombra,
alibi o ambiguità d’interpretazione. E
alla fine ha vinto il Popolo di Gabriele, migliaia di ragazzi che negli
stadi di calcio, in curva o in tribuna, per 3 anni hanno scandito a squarciagola
lo slogan GIUSTIZIA PER GABRIELE. Ha
vinto il Popolo di Gabriele, quella massa critica di migliaia di cittadini
che, con Giorgio e Cristiano, mi hanno ospitato in tantissime città
e paesini d’Italia in un tour itinerante condotto dal basso, per la diffusione
dei miei libri 11 NOVEMBRE 2007 e CUORI TIFOSI, testi scomodi perché
maledettamente veri, sinceri e senza peli sulla lingua. Ha
vinto il Popolo di Gabriele, tutte quelle persone che in una notte d’estate
del 2009 si riunirono in Piazza di Ponte Milvio e pochi giorni fa hanno
replicato alla Bocca della Verità, sempre con fiaccole, torce e
candele in mano, per chiedere silenziosamente VERITA' E GIUSTIZIA PER GABRIELE
SANDRI. Ha
vinto il Popolo di Gabriele, quei 25.000 sottoscrittori della petizione
popolare UNA FIRMA PER GABRIELE promossa dal COMITATO MAI Più 11
NOVEMBRE che, quando le istituzioni rilasceranno l'autorizzazione necessaria,
si ritroveranno idealmente uniti nella stazione di Badia Al Pino Est per
scoprire una targa che rappresenta molto di più di una semplice
stele, un monumento IN RICORDO DI GABRIELE SANDRI, CITTADINO ITALIANO. Ha
vinto il Popolo di Gabriele, anche oltre frontiera, gente d'Europa come
i ragazzi di Monaco di Baviera di ritorno dalla trasferta in Champions
League a Roma, protagonisti di una commuovente cerimonia officiata sul
luogo del delitto per non dimenticare. Ha
trionfato la giustizia italiana ma ha perso (ancora una volta!) la pietas
umana di Luigi Spaccarotella, perché se è vero che purtroppo
mamma Daniela e papà Giorgio non riavranno mai più loro figlio,
è altrettanto vero che l’omicida anche in quest’occasione non è
riuscito a trovare coraggio e parole per assumersi pubblicamente colpe
e responsabilità. Ma
nel tribunale di Firenze, per l'ennesima volta, ha trionfato invece la
dignità e la signorilità della famiglia Sandri. Giorgio,
Daniela e Cristiano, volti sofferenti e scavati di persone vere che rimarranno
scolpite nella storia nobile del nostro passato prossimo. Sempre composti,
sempre misurati, mai con una parola fuori luogo, mai sopra le righe, in
ogni momento rispettosi di istituzioni e buone maniere, nonostante tutto. L'11
Novembre 2007 è stata strappata una giovane vita umana. Ma il 1
Dicembre 2010 quella stessa vita è riuscita a produrre una luce
accecante, guida naturale per un'intera generazione di ragazzi che, tra
le incognite quotidiane, può comunque cominciare a guardare al futuro
con una piccola certezza in più: in Italia la giustizia è
amministrata e condotta in nome e per conto del popolo italiano. Donne
e uomini coraggiosi, il Popolo di Gabriele. Abbattuto
anche l’ultimo muro di gomma, da oggi Gabriele Sandri può finalmente
riposare in pace. Maurizio
Martucci ----------- A
nome della mia famiglia, ringrazio di cuore tutto il Popolo di Gabriele.
In particolare ringrazio tutte quelle migliaia di ragazzi di curva, gli
ultras del calcio, che in ogni stadio d’Italia e d’Europa hanno condotto
insieme a noi questa difficilissima battaglia di verità e giustizia.
Alla fine ha prevalso il bene: adesso mio figlio ha avuto giustizia. Giustizia
giusta. Grazie di cuore a tutti quei tifosi che, con maturità e
alto senso civico, hanno accantonato campanilismo, inimicizie e rivalità
di bandiera per unirsi in modo compatto e civile nel nome di Gabriele. Dovunque
voi siate, vi abbraccio forte uno ad uno. Vi
voglio bene! Giorgio
Sandri
*
Passiamo
ai reali motivi della limitazione geografica alla vendita dei biglietti
di Chievo/Roma. Da "Il ROmanista" apprendiamo qualcosa che già sapevamo
ma che ora, anche se ufficiosamente, è confermata e ancor più
radicalizza nel senso opposto a quello voluto dal Ministro Maroni e dal
suo Osservatorio: «Rivedete
questa decisione». Lo ha chiesto la Roma. E adesso lo chiede anche
MyRoma. I vertici dell’azionariato popolare giallorosso hanno inviato una lettera
sia al Casms, il Comitato di analisi sulle manifestazioni sportive, sia
al Prefetto di Verona, per far sì che venga revocato il divieto
di acquisto dei biglietti per chi risiede nel Lazio. Scrive
l’associazione presieduta da Walter Campanile: «A seguito di numerose
e-mail ricevute da tifosi della Roma, MyRoma intende sottolineare come il
divieto di vendita dei biglietti nella Regione Lazio per la prossima partita
Chievo-Roma sia eccessivamente penalizzante per i numerosi tifosi giallorossi che
non hanno inteso - del tutto legittimamente - aderire al programma "tessera
del tifoso"». Spiegano
i dirigenti dell’azionariato popolare romanista: «La partita con
i clivensi è una partita non a rischio come dimostra la storia dei
confronti tra
le due compagini e come ben sanno tutti coloro che seguono il calcio. MyRoma
ritiene che i tifosi della Roma, senza discriminazioni di sorta, abbiano quindi
il diritto di assistere a Chievo-Roma come hanno fatto in modo più
che civile in più di ventimila la scorsa stagione e auspica che
le competenti autorità
possano rivedere la decisione presa». Il ragionamento di MyRoma non
fa una grinza. Che poi, peraltro, è lo stesso fatto anche dalla
Roma. Qualche
giorno fa, Trigoria ha chiesto al Viminale di fare retromarcia. E di consentire
quindi a tutti di acquistare i biglietti, non solo ai titolari dell’As
Roma Club
Privilege, la tessera del tifoso romanista. Ora,
mentre dal Viminale fanno sapere (ufficiosamente) che alla base del divieto
c’è il tentativo di incentivare
la diffusione della tessera del tifoso, e non un reale pericolo per l’ordine
pubblico, la Prefettura di Verona si
è invece giustificata sostenendo che
per Chievo-Roma ci siano «elevati profili di rischio ». Si
legge sul provvedimento firmato dal prefetto Perla Stancari e pubblicato
ieri da asromaultras. org:
«In occasione dell’analogo incontro del campionato 2009/10, sono
giunti in questo capoluogo circa 11 mila sostenitori della Roma e un cospicuo gruppo
dei medesimi, privo di biglietto o con tagliando di altri settori, ha posto
in essere reiterai tentativi per accedere alla Curva Nord. Tali episodi
rendevano necessario l’intervento delle forze dell’ordine al fine di riportare
la situazione alla normalità, le quali venivano fatte oggetto di
lanci di
bottiglie di vetro da parte dei tifosi della Roma ». Non solo. Secondo
la Prefettura di Verona, i romanisti si sono "macchiati" di un’altra terribile
colpa. «Sempre ad opera della tifoseria romanista, sono state fatte
esplodere una ventina di bombe carta ed accesi una trentina di fumogeni».
Bombe carta e fumogeni. E stiamo parlando della trasferta a Verona con
il Chievo. Forse, la curva più tranquilla d’Italia. Chissà
quali divieti studieranno per quella a Catania...".
*
Comunicato
stampa: Calcio:
Alemanno prende in giro pure i tifosi della Roma? “Alemanno
potrebbe chiedere Maroni l’annullamento della Tessera del Tifoso, voluta
dalla Lega Nord per tutelare gli interessi di alcune banche e per dar libero
sfogo all’ostilità verso i tifosi. Poi, sempre ai seguaci di Alberto
da Giussano, potrebbe proporre di rinunciare sia alle ipotizzate celle
di sicurezza negli stadi che ai proiettili di gomma che intendono fornire
alla polizia in occasione delle partite di calcio. Infine, visto che siamo
a Roma, potrebbe comunicargli di aver deciso di togliere, lui stesso, quell’ennesimo
sbarramento, da check point, che è stato realizzato all’altezza
del Lungotevere, prima della serie di tornelli che la domenica trasformano
l’Olimpico in una sorta di zona di guerra. Se non sta prendendo in giro
l’intera tifoseria giallorossa, Alemanno emetta parole forti e chiare in
questa direzione come quelle a più riprese pronunciate dalla stessa
tifoseria, dimenticando per una volta di aver optato per la militarizzazione
ad oltranza della società.” “E’
arrivato persino il divieto di seguire la squadra in trasferta a Verona
con il Chievo. Eppure lo scorso maggio, nell'ultima di campionato, lo spettacolo
vero lo assicurò proprio la tifoseria giallorossa, con le circa
20.000 persone di tutte le età sperando nel miracolo sportivo.
Arrivò, però, la delusione per il sogno sfiorato e sfuggito
all'ultimo, ma il copione non cambia, sempre nel segno della passione calcistica:
prima l'incitamento ininterrotto alla squadra sugli spalti, poi tutti in
fila a riprendere composti e in gran serenità la via del ritorno,
come se si fosse vinto, o quasi. Tutto questo evidentemente il Casms (Comitato
di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive) non lo ricorda
o fa finta di non ricordarlo, visto che per il prossimo 4 dicembre ha incredibilmente
vietato la trasferta. Si tratta di un altro clamoroso abbaglio preso dal
Comitato nel comminare divieti, perché davvero non si trova motivazione
alcuna di tale decisione. Anzi no, è un’altra pedissequa affermazione
della linea di ottusa ed inutile intransigenza dettata dal Ministro Maroni
e dalla Lega Nord, che però di Alemanno e del PDL sono alleati nel
governo nazionale e dunque non possono essere ostacolati. Figuriamoci che
quando Bossi insulta Roma il Sindaco lo invita a pranzo…” 3
dicembre 2010: Mail: "Ciao
Lorenzo, ho creato questa pagina facebook su cui ho linkato la tua pagina
www.asromaultras.org/disdicila e poi inserirò le tue indicazioni
su come disdire la tessera del tifoso: http://www.facebook.com/pages/Aiutare-i-tifosi-tesserati-a-disdire-la-tessera-del-tifoso/179185698758310 Se
vuoi pubblica il link sul tuo sito, grazie di tutto quello che fai per
noi tifosi, Lorenzo".
*
Bayern:
"Ho
dato uno sguardo veloce al tuo sito e mi sono imbattuto nel documento http://www.asromaultras.org/1011romabayern_quest.jpg Non
so se ci hai (già) fatto caso ma sopra la firma del fermato, in
tedesco, c'è scritto "INHALT NICHT BEKANNT" che vuol dire "contenuto
non conosciuto"! L'interprete
non doveva essere un gran interpretatore se non s'è accorto di una
cosa del genere ma soprattutto hanno fatto firmare un foglio a uno che
non sapeva cosa stava firmando e la cosa mi sembra piuttosto grave, non
credi? Saluti ravenna1913".
*
Alla
fine sta succedendo un casino... la facessero finita con sta tessera...
Il prossimo Cesena/Bologna, con divieto di vendita dei biglietti ai tifosi
non tesserati e il prossimo Pisa/Viareggio, vietato ai viareggini nonostante
il gemellaggio (chissà qual era il fattore di rischio! Sarebbe da
chiederlo al Prefetto di Pisa!).
Brescia/Milan:
Tutti
a Milano!
“Domani
sera, giovedì 2 dicembre, I ragazzi della Curva Nord Brescia 1911
organizzano una “trasferta” a Milano in pullman. Lo
scopo di tale iniziativa è quello di: -
consegnare, alle redazioni di alcuni quotidiani nazionali “simbolo” presenti
a Milano, una nostra “riflessione” relativa alle assurde restrizioni attuate
per la partita Milan vs Brescia di sabato 4 dicembre; -
sensibilizzare i media e l’opinione pubblica sui paradossi creati dall’introduzione
della tessera del tifoso; -
dimostrare l’arbitrarietà e l’inutilità di tale strumento; -
denunciarne l’essenza discriminatoria; -
valorizzare la parte migliore di una sottocultura (quella Ultras appunto)
troppo spesso travisata e demonizzata; -
tentare di salvare un calcio ormai allo sbando, senza più bandiere
né scopi (se non economici, naturalmente). Inoltre,
sarà l’occasione per incontrare gli amici rossoneri e consacrare
lo storico gemellaggio che da sempre vede protagoniste le nostre Curve.
” RingraziandoVi
anticipatamente per l’attenzione, cogliamo l’occasione per inviare i nostri
più cordiali saluti. Brescia
1911 Curva Nord
*
Punto
di non ritorno Ogni
cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte
del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce
in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione
può essere determinata da ragioni politiche. Ogni
cittadino è libero di uscire dai territorio della Repubblica e di
rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.
(Articolo 16 della Costituzione Italiana).
La
Costituzione Italiana, un documento tanto bello e completo quanto sconosciuto
e calpestato dalle nostre istituzioni. Ne sanno qualcosa i frequentatori
degli stadi che ogni domenica sono costretti a sottostare a inutili, frustranti
e grottesche vessazioni imposte ufficilamente per ordine pubblico ma ufficiosamente
per mandare avanti quel laboratorio sociale chiamato stadio.
Prendiamo
ad esempio quanto successo domenica scorsa ai tifosi Genoani che, non essendo
in possesso della famigerata Tessera del Tifoso, avevano deciso di raggiungere
comunque Brescia dove il Grifone era impegnato per incoraggiare, almeno
da fuori lo stadio, i propri idoli. Una volta arrivati nella stazione del
capoluogo lombardo vengono fermati dalla polizia e condotti in Questura,
dove avviene l'identificazione senza ragione alcuna. Dopodichè vengono
di nuovo riportati in stazione e costretti a riprendere la via per Genova.
Tutto questo non sarebbe mai possibile in uno stato di diritto.
Nonostante
nessuno dei principali media abbia fatto minimamente cenno a quanto accaduto
c'è da sottolineare come episodi simili a questo avvengano praticamente
ogni domenica ormai. E' successo ai tifosi del Cesena che qualche settimana
fa a Firenze si sono prima visti negare l'accesso al Franchi pur essendo
muniti di regolare biglietto con minacce di improbabili Daspo e denunce
(c'era un divieto di vendita ai residenti in Emilia-Romagna non tesserati,
ma non di acquisto!) e poi dopo aver seguito la partita in un pub del centro
storico fiorentino ed essere usciti cantando per la loro squadra del cuore
(senza quindi compiere nessun atto violento o intimidatorio) sono stati
identificati e condotti coattivamente ai propri mezzi di trasporto.
E
questi sono solo due esempi di quello che succede in Italia ogni qualvolta
si disputano incontri di calcio, si potrebbe continuare per talmente tanto
tempo da avere materiale sufficiente a scrivere un romanzo. La Tessera
del Tifoso non funziona, questo ormai lo hanno capito anche i più
ottimisti, e probabilmente lo ha capito anche l'integerrimo ministro Maroni.
Assistiamo sempre di più a scaramucce all'interno degli stadi (cosa
che ormai non avveniva da più di un decennio con questa frequenza)
causate dalla vicinanza tra tifosi di casa e tifosi ospiti non tesserati.
Si applicano divieti e limitazioni degne del miglior stato di polizia.
Mi venga perdonata l'insistenza ma esiste sempre quel documento, la Costituzione,
che stabilisce l'uguaglianza tra tutti i cittadini senza distinzione di
sesso, razza e religione, ma allora perchè nel derby capitolino
dello scorso Ottobre l'accesso ad un determinato settore (la Tribuna Tevere)
era limitato ai possessori della Tessera, alle donne, agli anziani ed ai
minorenni? Non è forse questa discriminazione? Oppure perchè
si può decidere che in un luogo pubblico come lo stadio possano
accedere solo gli abitanti della Lombardia piuttosto che quelli della Campania
o della Valle d'Aosta? Non è forse questa discriminazione?
Ed
intanto però si continua ad andare avanti così, con stadi
vuoti e grigi e tifosi insoddisfatti. E la violenza non viene di certo
fermata da un bancomat emesso dalla Questura con la collaborazione (ed
il profitto) degli istituti di credito. Questa è l'Italia del 2010,
dove è in atto una sorta di guerra contro qualsiasi movimento che
aggreghi o porti ad usare la propria testa.
La
scena più brutta l'ho vista in Piazza Duomo a Milano il giorno di
Inter-Twente quando la polizia ha sequestrato una miriade di palloni ai
tifosi olandesi che si stavano beatamente divertendo emulando i propri
beniamini nella. Quando si vuol vietare il divertimento e la passione si
rischia l'effetto boomerang, è meglio avere tifosi contenti e felici
o tifosi stressati, irritati ed insoddisfatti?. Del resto i romani lo avevano
ben capito: Panem et circense.
Anche
MyRoma,
azionariato popolare, scrive all'O.N.M.S. e al Prefetto di Verona per Chievo/Roma:
*
Ancora
Chievo/Roma: "Ciao
Lorenzo, ti
scrivo per raccontarti qualche episodio vissuto a Verona sponda Chievo
contro la Roma. La trasferta l'ho fatta 3 volte...un 3 a 0 per noi circa
sette anni fa... un 4-4 e un 1-0 per noi gol di Menez circa due anni fa...mi
pare che Chievo Roma si giochi spesso di questo periodo, intorno al 7 dicembre..io
indagherei anche su certe casualità del sorteggio del campionato...il
3-0 era i primi di novembre così come l'1a0...il chievo poi ci capita
spesso nelle ultime giornate del girone di andata e di ritorno...boh...ma
sto divagando...il succo della mail è il seguente. Quando pareggiamo
a maggio in modo rocambolesco per 4a4 ricordo che eravamo qualche migliaio
e ci stavamo giocando la champions. Partimmo in 5 da milano con la macchina...tutti
romani e romanisti esiliati a Milano. Giornata di sole e calcio e Roma.
Pisciata al bar di fronte lo stadio, panino al baracchino sotto la curva
del chievo...nessun problema, anche con i vessilli di Roma al collo. A
fine partita, se stavamo a giocà la Champions...eravamo incazzati
per il risultato, ma io chiacchiero con tutti tranquillamente...mi si fanno
avanti diversi settantenni coi nipotini vicino per commentare la bellissima
partita (4a4 era per loro un risultato spettacolare...io avevo perso le
speranze di entrare in coppa campioni e me giravano talmente tanto che
stavo per decollare)...insomma, questi anziani mi iniziano a commentare
la partita con accento veronese...in modo pacifico, tranquillo, sereno,
con i nipoti vicino di 7-8-9 anni...ci chiacchiero un po' pacificamente
come se fossi seduto al bar...ridiamo, chiacchieriamo e commentiamo quella
che in fin dei conti è stata una bella giornata all'aria aperta
fatta di sport, passione e cori! GRAZIE MARONI...HAI IMPEDITO CHE QUESTA
CIVILE DISCUSSIONE TRA UN TRENTENNE ROMANO E ROMANISTA FRACICO E DEI SIGNORI
GENTILI E CORDIALI DEL CHIEVO CON I NIPOTINI AL SEGUITO POSSA AVVENIRE
DI NUOVO...me rodeva di brutto ma come si fa a non chiacchierare un po'
con degli anziani coi nipotini al seguito? commentando una partita di calcio
che è finita rocambolescamente 4a4? Loro veronesi, io romano...abbiamo
parlato serenamente...CARO MARONI...PENSA, UN ROMANO CHE INTERAGISCE CON
DEI VERONESI...CARO MARONI...TI DIRO' DI PIU'...LA MIA RAGAZZA E' DI BERGAMO...MA
NON BERGAMO CITY...BERGAMO PROVINCIA, UN PAESE LEGHISTA...E MI HANNO ACCETTATO...MARONI...UN
ROMANO NELLA PROFONDA PROVINCIA BERGAMASCA...PENSA TE...CHE FAI...VUOI
DIFFIDARMI DALLO STARE CON LA MIA RAGAZZA?? MARONIIIII
SNIP SNIP SNIP...CHE SAREBBE POI (SNIP!)
DI
CUOREEEEEE... Concludo
dicendo che ci sono persone intelligenti e persone che non lo sono...stabilite
voi tra quali collocare il nostro odiato ministro.... Ciao
Federico". Altra
mail: "Ciao Lorenzo, a parte che non penso
che la tessera del tifoso diverrà obbligatoria per entrare in uno
stadio con o senza abbonamento, rispondo a chi dice che se lo diventasse
si vedrebbero solo i veri. Non è così, io gia da quest'anno
boicotto in maniera TOTALE lo stadio, perchè a queste condizioni
non entro nel loro giochino del cazzo, e secondo se tutti quelli con un
minimo di mentalità facessero altrettanto sarebbe un segnale molto
forte. Ebbene si, mi dispiace dirlo, MA IO SOGNO UN OLIMPICO DESERTO quest'anno,
uno schifo di atmosfera, 3 mila spettatori a partita, niente di niente,
cosi anche la nostra dirigenza magari comincerebbe ad alzare un minimo
la voce contro quel @#ù'=? di Maroni, che onestamente, spero di
tutto cuore, non resti in carica dopo il 14". Domande:
"Ciao
Lorenzo, ho una curiosità: sappiamo che l’utilizzo della TdT, con
l’obbligo di possederla per occupare i settori ospiti degli stadi italiani,
si regge su una circolare ministeriale e non su una legge o un decreto.
Se il governo non dovesse incassare la fiducia e cadesse, cosa ostacolerebbe
giuridicamente il ritorno dei tifosi nei settori ospiti? Credi
poi che chiunque verrà dopo Maroni continuerà sulla sua linea? Grazie
mille se vorrai rispondermi e risolvere il mio dubbio. Saluti
e complimenti sinceri per il tuo impegno. Piero".
Cluj/Roma
in trasferta: "Sono ancora a disposizone
4-5 posti su un bus privato che effettuerà il transfer da Timisoara
per Cluj l'8 Dicembre, con rientro a Timisoara subito dopo la partita.
Requisiti fondamentali per usufruire di tale servizio sono l'avere tanta
voce da spendere durante il match, ma soprattutto NON essere Tifosi Privilegiati".
Chi fosse interessato mi invii una mail.
*
La
protesta (o forse la vendetta): "Ciao Lorenzo,
Anche io ho contribuito alla diffusione della protesta. Il tutto costa
solo il prezzo della telefonata (fax) alla UEFA e/o ai media, un po’ di
buona volontà e (cronometrati) 4 minuti abbondanti, se si ha dimestichezza
con il pc e d il fax. Possiamo arrivare a 10 minuti al massimo se chi volesse
intraprendere questa strada, fosse un neofita assoluto. MA
LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE, DI PAROLA, DI PROTESTA, DI CIRCOLAZIONE NEL
TERRITORIO NAZIONALE, DI VIVERE LA PROPRIA PASSIONE SENZA REPRESSIONE NON
HA PREZZO!!! …per
tutto il resto, per chi volesse chinare la testa, davvero e MAI come in
questo caso (visto che la TdT lo è)…c’è MASTERCARD! Forza
ragazzi, oltre i colori, oltre il credo politico, oltre le differenze sociali,
d’età, di cultura…questa battaglia la vinceremo UNITI! Mirko".
*
Per
finire: "Ciao Lorenzo, già
quest'anno non avevo tanta voglia di fare l'abbonamento per via della tessera
del tifoso....questo ha comportato il mio allontanamento da tanti amici
che non hanno fatto la tessera e che giustamente non mi volevano giù
a tifare con loro. Ma
ero stato spinto solo dall'amore per la Roma e dai 17 anni ininterrotti
di abbonamento. Poi
sono giunte le partite alle 12:30,le trasferte vietate,l '"apartheid" allo
stadio,quasi tutte le partite in notturna....e ora addirittura lo sciopero
dei calciatori. Si permettono di scioperare loro che prendono lauti stipendi
senza preoccuparsi di me che pur di vederli (e prendo la misera cifra di
280 euro al mese!) faccio enormi sacrifici. Quindi
per questo ho deciso di attuare una protesta molto singolare contro il
calcio moderno....ho deciso di vedere solo le partite in cui la Roma gioca
alle 15. Per questo ho deciso di vendere il mio abbonamento a 150 euro! Puoi
mettere questo annuncio sul tuo sito? Chi
volesse mi può contattare alla mia email: pietro.mirabelli@tin.it Ti
mando un abbraccio e speriamo in tempi migliori. Pietro "Senatore con noi" 2
dicembre 2010: tutto tranquillo in Inghilterra...
Birmingham/City/ Aston Villa: http://www.youtube.com/watch?v=y1tMdWRFMLk http://www.bbc.co.uk/news/uk-england-birmingham-11894728 E
visto che fanno sparire i video per la censura mediatica, eccolo
qui in forma più ampia.
*
2010/11 Fiorentina/Reggina
(Coppa Italia) Stadi
pieni, come in Premier League... due
tifosi ospiti per nove stewards
*
Ci
siamo tutti chiesti per quale ragione Chievo/Roma dovrebbe essere un incontro
a rischio. La
Prefettura di Verona ha risposto alla mia mail inviandomi il provvedimento
prefettizio (in attesa che gli stessi vengano direttamente pubblicizzati
sui siti delle Prefetture). Ora
apprendiamo che la scorsa stagione c'è stato un lancio di bottiglie
contro le forze dell'ordine in occasione della suddetta partita da parte
di tifosi della Roma che non avevano il biglietto e l'accensione di molti
artifizi pirotecnici. Nessun
accenno a contrasti con la tifoseria clivense. Il
ragionamento, quindi, è semplice: la partita non è affatto
a rischio in sé e per sé, ma lo diviene per via di un fatto
precedente, di cui in pochi si sono accorti, che ha visto la tifoseria
della Roma contrapposta alle forze dell'ordine. Quindi
il rischio è tra tifosi della Roma e forze dell'ordine. La
conclusione è evidente: ai tifosi della Roma dovrebbe essere vietato
l'accesso a tutte le partite ove ci sono forze dell'ordine presenti, non
solo a Chievo/Roma e quindi a tutte le partite, visto che l'acrimonia è
contro di loro. Per
quanto riguarda gli artifizi pirotecnici, accesi - è vero - in gran
numero a scopo folkloristico, gli stessi non hanno la funzione di far sì
che una partita diventi a rischio per un uso pregresso non violento degli
stessi: in qualunque partita è possibile che vengano accesi artifizi,
non soltanto in Chievo/Roma. Le
motivazioni, quindi, sono del tutto speciose e sfruttate strumentalmente:
una partita è a rischio se ci sono forti contrasti tra le tifoserie,
giacché, diversamente, tutte le partite sono a rischio.
*
Sul
punto delle motivazioni: "Ciao Lorenzo
volevo solo fare una rapida osservazione in merito alla pericolosissima
partita chievo-Roma dell'anno scorso, per avere un idea del clima partita
basta semplicemente leggere i commenti delle persone nella pagina
da te dedicata su questo eccezionale sito-memoria storica, in particolare
sull'"imbuto" creato dai celerini-carabinieri, unico momento di esasperazione
e motivo di inutile tensione...mah. un
abbraccio, C.".
*
Vedete:
non si pongono troppe domande, e neanche le pongono al potente di turno,
ma qualche riflessione sanno farla anche loro... Ma, soprattutto, è
evidente che qualche e-mail gli è arrivata! E anche alla Roma è
arrivato qualche fax....
Il
Corriere della Sera
La
Stampa
Da
L'Opinione:
L'OPINIONE
- Il fallimento della Tessera: Deputato Maroni, perché?
Scritto
da Monica Valendino Giovedì
02 Dicembre 2010 05:13 La
Tessera del Tifoso voluta dal presumibilmente assiduo frequentatore degli
stadi, ministro Roberto Maroni, di domenica in domenica si sta dimostrando
sempre più un flop. Anche commerciale, perché a quanto ci
risulta sono ben pochi i tifosi in Italia che hanno trasformato la Tessera
in una vera e propria carta di credito. per cui le idee dei club di commercializzare
la passione sta dimostrandosi un buco nell’acqua. Tutto
questo quando, non ci stancheremo mai di dirlo, c’è una direttiva
UE (per cui non una cazzabubbola come l’avrebbero chiamata a Mai dire Gol,
che invita i paesi a adottare il Supporters Direct, che non è solo
un modo per far diventare i tifosi veri e propri membri del club, ma promuove
anche il confronto tra tifoserie diverse per arrivare a punti in comuni
atti a migliorare il calcio. 16
paesi su 27 l’hanno adottato con successo: l’Italia, inutile dirlo, non
è tra i 16. Strano vero che solo Cipro abbia votato per lei quando
era da decidere a chi assegnare l’Europeo 2016? La
violenza per la Uefa è un problema grave. Ovviamente la soluzione
non è nemmeno il Supporters Direct visto che questa si manifesterebbe
in altri luoghi. Fa parte del Dna umano, specie dove c’è ignoranza,
povertà e arroganza. Ma
se non altro almeno si fa qualcosa per il calcio. Ricordiamo
cos’è il Supporters Direct ancora una volta, perché vorremmo
una risposta del perché nessuno ne parla. Non abbiamo l’arroganza
di dire che è la soluzione migliore ma vorremmo capire perché
una direttiva UE è finita nel cassetto. Deputato
Maroni (chiamarli onorevoli è grammaticalmente sbagliato, ma ossequioso,
all’italiana insomma), ci spieghi perché tale direttiva è
finita nel cassetto e cosa c’è di sbagliato nel promuovere l’iinterazione
tra tifosi facendoli divenire parte integrante dei club? Si badi che non
sempre ci sono casi dove questi devono mentre denaro per salvare i loro
presidenti dai debiti, ma molto più spesso sono attivamente coinvolti
nelle scelte della società. Leggendo
il nostro articolo in merito, l’Avvocato Diego Riva di Modena assieme alla
sua assistente Evelina Pecciarini, che sono i massimi esperti in Italia
della materia: Il movimento italiano per il coinvolgimento dei tifosi e
la loro partecipazione nella proprietà dei club è parte di
un movimento più ampio che sta crescendo in tutta Europa con l’aiuto
di Supporters Direct e che comprende Paesi come Regno Unito, Germania,
Spagna, Portogallo, Grecia ed Israele. Ogni nazione ha chiaramente il suo
particolare contesto ed i suoi problemi, ma è ormai chiaro che i
fattori che uniscono i tifosi sono di gran lunga più numerosi più
di quelli che li dividono. La sensazione di essere parte di un movimento
più ampio è fonte di orgoglio e forza per chiunque vi è
coinvolto. Ricapitoliamo
anche cosa vuole la direttiva UE: E’ una associazione inglese finanziata
dal governo inglese che aiuta i tifosi a mettersi insieme, a formare dei
trust (gruppi, società) per poter far sentire la propria voce nella
gestione dei club. In pochi anni i trust sono diventati più di 160,
dalle squadre più grandi a quelle più piccole, e in alcuni
casi i tifosi non solo vantano una presenza all’interno del consiglio direttivo
ma sono proprio loro i proprietari, spesso intervenendo prima di una possibile
bancarotta o fallimento. Decine di migliaia di persone sono coinvolte ognuno
contribuendo con quello che può, finanziariamente, con le proprie
capacità professionali, donando parte del tempo libero per lavorare
durante le partite o durante la settimana. Il successo di queste iniziative
è stato talmente importante che non solo il governo inglese continua
a credere nel progetto ma anche la UEFA si è interessata finanziando
uno studio di fattibilità a livello europeo. Deputato
Maroni perché si ostina a difendere una creatura senza senso? Gli
incidenti, lo si è visto a Udine avvengono fuori e non dentro lo
stadio. Anzi con la Sua proposta sono più facili perfino dentro
gli impianti perché chi non è tesserato e l’Osservatorio
reputa la gara nona rischio può mischiarsi con la tifoseria opposta.
Brescia-Udinese per chi c’era deve essere da monito. Intanto
grazie a questi provvedimenti gli stadi si vanno svuotando, si parla di
sciopero calciatori (giusto ma intempestivo), ew la Legge sugli Stadi rimane
una parola per fare una bella campagna elettorale. Da anni giace sui tavoli
di varie commissioni senza esito. Sembrava che dopo un primo si della Camera
al Senato non ci fossero problemi. Invece tutto dimenticato. L’importante
è, probabilmente, far diventare il calcio come molti sport americani:
televisivi, dove la gente ingrassa con pizza, patatine, hotdogs, hamburger,
birra e rutto libero e scusateci la citazione fantozziana. Ma il mirtico
ragioniere non aveva altri mezzi per andare allo stadio e la tv era un
conforto. Oggi il commercio calcistico l’ha fatta divenire la padrona assoluta
del vapore dove perfino le emozioni sono gestite dalla regia. Chissà
perché ritorna in mente The Truman Show e la voglia matta di fuggire
alla Fiji".
*
E-mail:
"Il
mio sarà sicuramente un pensiero che ai più potrà
sembrare impopolare e fuori luogo. Il prossimo anno, come sappiamo, se
le cose dovessero continuare così, sarà obbligatoria la tessera
del tifoso anche per i non abbonati (non
è detto, dipende da moltissimi fattori...).
Quindi, se io, non abbonato, volessi acquistare un biglietto per andarmi
a vedere una partita qualsiasi della Roma in campionato non potrò
farlo senza essermi tesserato. Ebbene, una svolta così nel nostro
ambiente ci vorrebbe. Solo in questo modo verrà fuori chi è
veramente ultras. Chi invece si divertiva e si diverte tutt'ora a farlo
(l'ultras) verrà finalmente "smascherato". Solo allora ci
conteremo....e vedremo quanti saremo rimasti...nella speranza di tornare
tutti insieme, un giorno speriamo non troppo lontano, spalla a spalla,
a sostenere la Nostra Roma. Un abbraccio, Max".
*
Lech
Poznan/Juventus: "Ciao
Lorenzo, ieri
sera mi è capitato di vedere in tv la partita della juve in Polonia... ovviamente
i vari commentatori giocatori e allenatore a dire che non si doveva
giocare bla bla chissenefrega la
cosa che ovviamente ci si è guardati bene dall'evidenziare è
che a -20 con bufera di neve in Polonia lo stadio era ESAURITO e la gente
ha cantato 90 minuti...
e non mi pare che lo stadio di Poznan fosse coperto, coi ristoranti, gli
alberghi il museo del club e altre cazzate. Ora
a parte l'ovvio confonto con lo stivale sulle fregnacce della tessera,
delle famiglie e del modello inglese etc., è evidente anche l'abisso
di passione, colore, attaccamento e Fame che separa la realtà italiana
e dell'europa occidentale con certe realtà dell'est... passione
e sentimenti che non è solo il governo che ha contribuito a reprimere
o a lobotomizzare ma che mi sembra stiano sparendo intrinsecamente nei
periodi che stiamo vivendo... la visione
dello stadio di Poznan è stata una boccata di aria fresca in un
grigiume generale". Il
fatto è che l'Europa dell'Est è uscita da un periodo di repressione,
noi ci stiamo entrando. Quando è caduto l'aereo con a bordo i rappresentati
del Parlamento, qualche mese fa, la gente era sinceramente dispiaciuta
e il Paese si fermò. Accadesse da noi, si farebbe festa. 1°
dicembre 2010: l'Osservatorio fa dietro front
su Lazio/Inter e apre la vendita dei biglietti a tutti. Per
quanto riguarda Chievo/Roma, una info che mi viene mandata. "Biglietti
Chievo-Roma. Un'informazione utile per i non tesserati non residenti nel
Lazio, ma che comunque vivono a Roma e dintorni (e che quindi non hanno
modo di acquistare comunque il biglietto). Ho scritto al ChievoVerona e
mi è stato confermato che i biglietti saranno in vendita anche sabato
"allo stadio dalle 9,30 - 12,30 / 15,00 - inizio gara". Può
sembrare una cosa ovvia, ma visti i tempi che corrono ed il fatto che sul
sito del Chievo non era specificato, è sempre meglio informarsi. No
alla tessera! Andrea". Costi
biglietti per Chievo/Roma:
15^
giornata del girone di andata CHIEVOVERONA
- ROMA
Sabato
4 dicembre 2010 - ore 18:00 SETTORI
IN VENDITA E PREZZI SETTORE
INTERO DONNA - OVER 60 STUDENTE UNIVERSITARIO UNDER 18 UNDER 14 POLTRONISSIME
85,00 67,00 53,00 42,00 10,00 POLTRONE
45,00 36,00 29,00 23,00 10,00 TRIBUNA
SUPERIORE 38,00 27,00 21,00 16,00 10,00 CURVA
SUD LOCALI 22,00 18,00 14,00 11,00 10,00 CURVA
NORD OSPITI 22,00 NO RIDUZIONE NO RIDUZIONE NO RIDUZIONE NO RIDUZIONE VENDITA
BIGLIETTI SETTORI “POLTRONISSIME/POLTRONE/TRIBUNA SUPERIORE/CURVA SUD LOCALI” Da
lunedì 22 novembre a venerdì 3 dicembre, salvo esaurimento
dei posti disponibili alla vendita, i tagliandi dei settori “Poltronissime”,
“Poltrone”, “Tribuna Superiore” e “Curva Sud Locali”, saranno in vendita
esclusivamente presso le agenzie del Banco Popolare di Verona S.G.S.P.
di Verona, provincia e di tutto il territorio nazionale, con esclusione
della regione Lazio. ATTENZIONE:
Questa mattina, nel corso della riunione settimanale, il Comitato di Analisi
per la Sicurezza sulle Manifestazioni Sportive, ha imposto per la partita
con la Roma, il divieto di vendita dei biglietti ai residenti della regione
Lazio. Sono esentati da tale restrizione i possessori della Tessera del
Tifoso. Ebbene,
ancora non esiste alcuna disposizione del Prefetto di Verona al riguardo
o, per lo meno, non è stata resa nota. Allo
stato, quindi, non esiste alcun divieto. Ho
appena scritto al Prefetto di Verona al riguardo.
*
Sempre
ottimo Mario Staderini, segretario dei Radicali: "Mario
Staderini, segretario dei Radicali Italiani, è intervenuto questa
mattina ai microfoni di Te la do io Tokyo per commentare la trasferta di
Verona in ottica giallorossa Chievo-
Roma, cosa succede? L’anno
scorso i tifosi, ben 20mila persone sono andate a vedere la partita senza
problemi. Oggi è stata vietata la trasferta ai residenti del Lazio,
come l’episodio dell’ultimo derby, in cui la tribuna Tevere aveva delle
restrizioni particolari sulla vendita dei biglietti, è evidente
come questi provvedimenti fatti dall’ordinanza di un Prefetto, vengono
sicuramente al di fuori dei diritti costituzionali. Ho portato tutto al
TAR, chiedendo una sospensione del provvedimento. Si può aderire
all’'iniziativa mandandomi una mail a: staderini@radicali.it.
Vorrei che il sindaco Alemanno si schierasse a difesa cittadini,
difendendo la libertà individuale e i principi della costituzione.
E’ un'’azione popolare che consente al cittadino che non viene tutelato
dal comune di prendere provvedimenti. Succede in questi giorni, sto verificando
se si fa in tempo ad avere un provvedimento prima della partita. Oppure
lo faremo comunque per il futuro, perché è importante per
tutti quanti. L’'episodio di Cagliari, dove un ragazzo è stato denunciato
e sottoposto a Daspo di 5 anni, per aver lanciato alcuni cori contro il
Ministro Maroni. La legge prevede che se uno con dei cori incita
alla violenza, c’è la possibilità di dare il Daspo, ma da
quello che ho capito è stato solo espresso un dissenso. Maroni però
non risponde, punta sull’autoritarismo. Il problema deve essere affrontato
non solo da chi si occupa di calcio, deve essere una questione affrontata
da tutti, come la tessera del tifoso. E’ possibile che chi non ha la tessera
sia considerato un violento? Se ci sono troppe regole vengono usate arbitrariamente". 30
novembre 2010 (pomeriggio): iniziamo da Alemanno,
che a parole si schiera, nei fatti un po' meno. Gianluca:
"Visto
che gira da tempo questa presa in giro: Intervistatore:
Nei mesi scorsi lei aveva detto che sarebbe stato disponibile a parlare
con Maroni. Alemanno:
E lo ribadisco. Sto aspettando che i tifosi mi facciano delle proposte.
Se dovessero esserci sono disponibile a portarle al ministro per far sì
che ci sia una revisione. non
credi sia arrivato il tempo di levare ogni alibi e fargliela questa proposta?
Che poi troppo complicata non è. Lasciare la tessera del tifoso
con i suoi presunti vantaggi, eliminare l'obbligo di possederla per andare
in trasferta nel settore ospiti (come in realtà già
sta accadendo a Roma da un mese e passa) ed eliminare l'obbligo di farla
per chi si vuole abbonare. Che
ne pensi? Ciao Gianluca". Beh,
la prima risposta la dà la politica:
CHIEVO-ROMA:
COMUNE DI ROMA RICORRERà AL TAR CONTRO DIVIETO TRASFERTA STADERINI
(RADICALI) ESERCITA L’AZIONE POPOLARE E
CHIEDE AD ALEMANNO DI ADERIRE Roma,
30 novembre 2010 Il
Segretario di Radicali Italiani Mario Staderini impugnerà dinanzi
al giudice amministrativo l’ordinanza del prefetto di Verona che vieta
ai residenti di Roma e del Lazio l’acquisto di biglietti per la partita
Chievo-Roma. Staderini
proporrà ricorso, oltre che nel proprio interesse, anche a nome
del Comune di Roma, esercitando l’azione popolare prevista dall’articolo
9 dello Statuto e che consente a ogni elettore di sostituirsi al Comune
nelle azioni legali ad esso spettanti. Dichiarazione
di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani. “Ora
basta, di fronte alla deriva poliziesca e autoritaria che travolge Stato
di diritto e Costituzione, è urgente portare nei tribunali le politiche
e gli atti del Ministero dell’interno. Non
esiste Paese democratico in cui l’ordine pubblico viene gestito imponendo
divieti basati sulla provenienza geografica, sul sesso o sull’età. È
successo per il derby Lazio-Roma, dove la Tribuna Tevere era vietata agli
uomini e ai maggiorenni, si ripeterà per Chievo-Roma, dove il divieto
riguarderà tutti i residenti del Lazio nonostante lo scorso anno
in 20 mila si recarono a Verona senza problema alcuno. Ordinanze
analoghe, immotivate e irragionevoli, si ripetono in tutta Italia. Quando
in nome della sicurezza si violano sistematicamente le liberà costituzionali,
il rischio di svolte illiberali per tutti è alle porte. Impugnerò
le ordinanze anche a nome del Comune di Roma, e chiedo al sindaco Alemanno
di aderire formalmente a tutela degli interessi della cittadinanza".
Finalmente! La
seconda risposta gliela dò io, visto che le medesime cose sono state
chieste anche dopo il raduno nazionale alla Bocca della Verità. La
proposta giuridica è solo una: modificare l'art. 9 della legge
41/07 che dispone in modo inequivocabile che chiunque abbia subito
un daspo o una condanna di primo grado per reati da stadio, in qualunque
epoca, non possa ottenere titoli di accesso agli stadi: oggi la tessera
del tifoso, domani gli stessi biglietti di ingresso. Già
sono state segnalate applicazioni dell'art. 9 al di là dei chiarimenti
dati dall'On.le Maroni che dice che la Tdt non può essere rilasciata
a chi ha una diffida in corso o a chi ha subito una condanna per reati
da stadio negli ultimi 5 anni. La
modifica dell'art. 9 deve andare nel senso che deve essere chiarito che
non può avere titoli di accesso (e quindi la Tdt) chi ha un daspo
in corso e chi è stato condannato negli ultimi 5 anni per reati
"da stadio" A MENO CHE PER LO STESSO FATTO NON ABBIA GIA' SCONTATO LA
DIFFIDA che, altrimenti, verrebbe prorogata ingiustamente.... Questa
è una proposta o si deve ancora attendere? Giuridicamente,
questo è il punto. Le
altre problematiche repressive non riguardano direttamente la tessera del
tifoso, ma riguardano gli orpelli burocratici per il materiale da tifo
e via dicendo. Nei tanti pacchetti sicurezza che vengono approvati, inserissero
pure questa modifica che, peraltro, è già contenuta in un
disegno di legge a firma Benedetti-Valentini.
*
Chievo/Roma
da "Il Romanista", Daniele Galli: "Chievo/Roma:
Settanta per settemila. Non scervellatevi in calcoli, la soluzione è
molto più semplice di quello che possa sembrare. Settanta sono i
tifosi della Roma che già possiedono un biglietto di settore ospiti
per Chievo-Roma. Settemila è la capienza complessiva di quello spicchio
del Bentegodi. Già che ci siamo, diamo anche un’altra cifra: ventimila.
Sono i tifosi della Roma che lo scorso 16 maggio seguirono la Magica a
Verona contro il Chievo. «Per quella occasione - dicono dalla società
veneta - concedemmo ai romanisti anche le Tribune Superiori, oltre a tutta
la Curva Nord». Settanta contro settemila. Il ministro dell’Interno,
Roberto Maroni, continua a sostenere che l’affluenza negli stadi italiani
sia aumentata rispetto alla passata stagione. E che quindi la gente sia
entusiasta del nuovo ordine costituito. Le cifre del Viminale lo confortano,
è vero. Ma solo sul primo dato. Sono in aumento le presenze dei
tifosi delle squadre di casa. Ma non lo sono quelle dei tifosi delle squadre
ospiti. Settanta tifosi della Roma col Chievo è una pagina nera del
calcio. D’accordo, alla partita mancano ancora quattro giorni (tre per
il settore ospiti: la prevendita, per legge, deve cessare alle 19 di venerdì).
Ma quanti
potranno essere i romanisti a Verona, sabato? Novanta? Cento? Comprare
un biglietto di Chievo-Roma (22 euro, punti vendita Banca Popolare di
Lodi, Banca Popolare di Novara e Credito Bergamasco) è praticamente
impossibile. Il Casms, acronimo di Comitato di analisi sulle manifestazioni sportive,
ha vietato la prevendita ai residenti nel Lazio. Impedendo così,
di fatto, che si ripetesse un altro esodo di massa. Chiaramente, non i
ventimila del 16 maggio. Lì ci si giocava lo scudetto, qua solo
i tre punti. Ma qualche migliaio di romanisti a Verona, senza limitazioni,
ci sarebbero andati sicuramente. «Siamo allibiti anche noi»,
spiegano dal Chievo. Dove non hanno potuto far altro che prendere atto
delle prescrizioni del Viminale, che ha definito la partita «a rischio
». Risultato: vendita dei biglietti vietata a chi abita nel Lazio.
Dalla limitazione si salvano, come sempre, i possessori dell’As Roma Club
Privilege. I titolari della tessera del tifoso giallorossa, dunque, non
solo potranno tranquillamente andare nel settore ospiti. Ma saranno pure
gli unici a farlo. Tra i paradossi denunciati dai romanisti, oltre al fatto
che la trasferta col Chievo sei mesi fa non era a rischio, c’è pure
questo: se una partita è a rischio, basta davvero una tessera a
eliminarlo?".
*
Marco:
"http://roma.myphotosoccer.it/content/speciale-10-anni-di-curva-sud
Si lucra su tutto…anche su foto che evidenziano gravi reati ;) Ciao Marco". I
romanisti di Parigi: 30
novembre 2010: inserite altre foto e un resoconto
di Palermo/Roma. Per
chi non avesse ancora mandato la mail all'UEFA, il testo è stato
tradotto (e ampliato) da Xavier di Parigi in
francese. E' persino meglio mandare il testo in francese (lingua ufficiale
dell'UEFA, se non erro) che quello in inglese. Peraltro,
è doveroso un chiarimento. Personalmente non mi auguro neanche che
l'Osservatorio ci ripensi. La farebbe passare come una graziosa concessione,
come a dover dire grazie. Facessero quel che vogliono: costantemente, d'ora
in poi, ogni loro decisione verrà inviata all'UEFA e al nostro indirizzario
di giornalisti, opinionisti ecc. ecc.. Continuano a dare cazzotti in faccia
ma non si cade a terra, tutto qui. Stile Gandhi. Questa
ultima esternazione del Ministro Maroni è però fantastica:
"La
tessera del tifoso ha avuto uno straordinario successo, siamo oltre le
700 mila richieste" (tempo fa disse che erano
800mila o sbaglio?). Lo ha ricordato il ministro
dell'Interno, Roberto Maroni, sottolineando che si tratta "di uno strumento
che serve per evitare provvedimenti restrittivi, perchè se tutti
la avessero non ce ne sarebbero" (Non è
vero. Ci sarebbero lo stesso, ma ne sarebbero esentati coloro che ce l'hanno,
esattamente come ora). Il ministro ha ricordato
che "chi ce l'ha è un tifoso che va a vedere la partita e non a
tirare bombe-carta" (beh, sì, si è
visto a Fiorentina/Juventus!), aggiungendo
che "ogni domenica c'è il pirla di turno che ci conferma quanto
sia necessario adottare misure restrittive" (che
infatti non hanno evitato un bel nulla). Maroni
ha poi concluso che chi ha il Daspo o altri provvedimenti restrittivi non
può avere la tessera e quindi non va in trasferta (no
Maroni, stai dicendo cose inesatte: chi ha il daspo, oltre a non avere
la tessera, non va neanche alle partite in casa, tessera o non tessera:
se entra lo arrestano!), e che quella della
tessera del tifoso "è una realtà che procede, tutte le squadre
di serie A, B e Lega Pro l'hanno accettata (accettata???
O subita???? Evitiamo ogni commento, la frase si qualifica da sé...)
perchè
lo considerano per quello che è: uno strumento di fidelizzazione.
C'è una piccola frangia di ultrà (ultrà
della libertà)
che non vuole accettare
le regole dello sport come fatto sportivo e non come violenza - ha sottolineato
- è una sparuta minoranza, continuerà ad esserlo e non mi
farà cambiare idea". 29 Novembre 2010 fonte tmw".
*
E-mail:
"Lorenzo
ti scrivo per dirti che anche io ho scritto e spedito le varie mail in
merito a chievo/Roma. Ho aggiunto però nel testo per la mazzoleni
che la squadra quando non ha i tifosi dietro non fa un cazzo! Le trasferte
le stiamo a perde tutte, all'inizio del campionato zero tifo e, guarda
caso, pochi punti. Con la scesa dei gruppi e il tifo più compatto
della parte bassa hanno iniziato ad arrivare i punti e siamo risaliti in
classifica. Cazzo, ci vuole tanto a capire che se gli ultras della Roma
non la possono seguire la squadra non ha motivazioni? Credo che anche questo
vada fatto notare a chi (malamente) ci presiede e non ci si incula minimamente.
A chi continua spudoratamente a chiederci 2 € in più PERCHè
NON CI SIAMO TESSERATI, e non ha detto una parola contro la tessera, o
in favore di Daniele quando è stato massacrato per aver esposto
il suo pensiero. A chi continua a dichiararsi amica di galliani. No
alla tessera del tifoso. No al calcio moderno. C.".
La
Repubblica
Sampdoria/Milan
*
La
fatal Verona: "VOGLIO INVITARE I TIFOSI
DELLA ROMA "VERI" A FARE UN GRANDE PASSO CONTRO LA REPRESSIONE....A BOICOTTARE
LA TESSERA, MA NON CON L'ASSENTEISMO IN TRASFERTA, MA CON LA PRESENZA COSTANTE
E DISUBBIDIENTE. SEGUIAMO
LA ROMA A VERONA, SEGUIAMOLA NELLE TRASFERTE CHE VERRANNO..... E'
L'UNICO MODO PER DESTABILIZZARE....QUANDO CE NE STIAMO A CASA,FACCIAMO
IL LORO GIOCO. In
particolare, penso che la trasferta di Verona sia indicata più di
altre per "ricominciare" sul serio.....perchè dopo la sconfitta
della roma a palermo, di sabato, col freddo.......tanti tesserati e occasionali
se ne stanno a casa col tè caldo........è un occasione
per ricompattarci,per guardarci in faccia, per contarci...... IO
CI CREDO E CI SPERO.....ED è OVVIO CHE PARTO PURE DA SOLO. LUCA
O.".
*
Bagarinaggio:
"E' possibile che il discutibile lavoro del ONMS possa portare ad un effetto
contrario? è possibile che il detto "fatta la legge trovato l'inganno"
sia attuabile nella misura di quanto uno è disposto a pagare???
ovvero Sig
Ministro è possibile che un distinto a Roma possa costare 85 euro
(normalmente 25 euro) e una tribuna a Verona costi 240 euro (normalemente
42 euro) per quei tifosi che volontariamente o involontariamente non hanno
la tessera del tifoso? oltre
quale misura si puo' parlare di bagarinaggio*? *da
wik ll
bagarinaggio è il fenomeno per cui i biglietti di un evento, in
particolare quelli delle partite di calcio, sono acquistati in blocco da
un "bagarino" e poi rivenduti all'esaurimento dei posti disponibili a prezzo
maggiorato, fruttando così un grosso guadagno allo stesso.
*
Articoli
qua e là:
I
deliri del CASM
Da
quando è stato attivato, il CASM, organo federale preposto a studiare
come prevenire la violenza negli stadi italiani, non ci ha convinto in
molti casi. Solo
in questa settimana Udinese-Napoli e, sopratutto, Juventus-Fiorentina,
non sono state soggette a restrizioni, portando a gravi episodi di violenza. Se
al Friuli a farne le spese (ma fuori l'impianto sportivo) erano stati uno
zio col nipotino (e se si arriva a prendersela con i bambini...), dopo
che i tifosi del Napoli erano stati accolti con sacchetti dell'immondizia
in bella vista all'ingresso del settore dello stadio riservato agli ospiti,
a Torino, si è andato ben oltre con il lancio di petardi e bombe
carta nel settore dei tifosi viola. Protesta
con decisione l'ad viola Sandro Mencucci, che dalle pagine del 'La Nazione'
fa sapere che chiederà una punizione severa. "Devo difendere la
dignità e il rispetto dei tifosi viola quando vanno in trasferta.
Sabato sera sono stati fatti oggetto di una pioggia di petardi e bombe
carta: tre di loro sono feriti, uno ha una lesione alla cornea. Si tratta
di un fatto premeditato perché dal settore degli juventini prima
del lancio c'erano cori tipici di quando si sta per calciare un rigore.
E' davvero inaccettabile". Difficile
dare torto al dirigente fiorentino che insiste: "Non ce l'ho con la Juventus,
nè con il ministero dell'Interno, ma mi sembra che la tessera del
tifoso in questi casi non funzioni. E mi pare anche strano che l'arbitro,
nonostante l'ambulanza a bordo campo per soccorrere un nostro tifoso, non
abbia preso provvedimenti, ad esempio sospendendo la gara". Intanto,
dopo aver glissato sulle partite ad alto rischio di questa settimana, il
CASM ha pensato bene di vietare la trasferta ai tifosi interisti che venerdì
sera volessero andare a Roma, dai fraterni amici laziali (!!!) e ai bresciani
(!!!) di fare una scampagnata a Milano a vedere la loro squadra contro
il Milan. Se
deve funzionare così, in tempi di crisi, questo CASM potevamo davvero
risparmiarcelo... http://www.fantagazzetta.com/public/articoli/8923-i-deliri-del-casm.asp Ovviamente
chi legge questo sito è già un passo oltre... non si tratta
di deliri ma di disegni ben precisi.
*
Carlo:
"Ciao
Lorenzo, mi chiamo Carlo, sono un ragazzo di 23 anni e anche se non ti
conosco di persona mi sono preso la licenza di scriverti in modo diretto
e informale con l'intento di segnalarti un paio di cose che spero possano
risultarti utili nel tuo quotidiano lavoro di aggiornamento del sito. I
pretesti odierni per navigare un po’ sulla tua pagina web sono stati la
presa di parte all'iniziativa dell'invio di mail e fax alle varie organizzazioni
e organi di informazione ed un'occhiata alla sezione dedicata ai locali
delle città estere dove è possibile vedere le partite ella
Roma. Proprio qui, essendo reduce da un'esperienza di 8 mesi a Barcellona,
ho notato che quello che giustamente viene segnalato come il posto più
affidabile della città per poter assistere alle partite (il pub
di Fabio, ragazzo romano e romanista) e che per tutto il mio periodo di
permanenza è stata letteralmente la mia seconda casa, viene riportato
con il vecchio indirizzo all'incrocio tra C/Muntaner e Mallorca. L'ubicazione
attuale è in Carrer Casanova 96, al'incrocio con Carrer d'Aragò
ed il nome del locale è Pub Fiction. La mia non è solo pedanteria
gratuita ma il tentativo di evitare che altra gente, che per qualsiasi
motivo abbia necessità di vedersi la partita a Barcellona, a differenza
di quanto capitò a me la prima volta, possa andare "a botta sicura"
e non rimanere spiazzata .... Ti mando un abbraccio ed un grazie sincero
per il servizio che rendi ai tifosi veri, logicamente non nell’accezione
“marroniana” del termine. Forza Roma e no alla tessera! Carlo".