Campagna permanente a sostegno dei nostri unici colori sociali. Clicca per accedere alle pagine
"Non per guadagnar ma per amor del gioco"

 
Comunicati ufficiali Lega Calcio
Coppa Disciplina 2004/05
Che tempo farà dove gioca la Roma?
Infobiglietti
Ultrasworld
Vai al sito di Musicaroma
Se volete avere notizie su locali, 
concerti e musica a Roma

" AL DI FUORI DI ROMA NON C'E' NULLA 
DI BELLO NEL MONDO"
Johann Joachim Winckelmann, 1756
(archeologo e filologo, nonché massimo teorico mondiale del'estetica neoclassica)
Vai al sito della Weblegion
 
Archivio aggiornamenti
Derby sospeso: gli sviluppi giudiziari
Kataweb: ultime notizie sulla Roma
Yahoo: ultime notizie sulla Roma
Il Romanista
Il vero pirata è solo SKY
Vai al sito di Pogopop: punkrock - indie - crossover- new wave - spacerock
Radio Città Aperta 88.90 FM
tutte le maledette domeniche dalle 19 alle 21
clicca sull'immagine per leggere meglio

6 febbraio: inserito il video di Ferencvaros/Millwall.... Quando si dice la semplicità.... "Millwall, Millwall, super Millwall!". Sono 74 mb ma è interessante.

5 febbraio: immaginavo che su Raitre ieri avrebbero trasmesso qualcosa di calcistico: Roma/Lazio 1930/31, ecco qui il filmato dell'Istituto Luce (17 mega).

4 febbraio: on line la pagina di Lecce/Roma. Aggiornata la Coppa Disciplina. Vi segnalo poi l'uscita di un paio di libri.
Il primo è "Tifosi e ribelli", un romanzo scritto da Stefano Faccendini del quale trovate una scheda su questo link:
Il secondo è "Sud - La Curva Magica", un album fotografico che ripercorre la storia recente del tifo della Roma attraverso le scenografie più spettacolari in circa 100 foto dal 1983 ad oggi. La scheda potete trovarla a questo link.
Cartello realmente esistente (grazie Davide!)
Sul sito della Brigata Odoacre Chierico, ci sono dei sondaggi divertenti che vi invito a votare. Cliccate qui.
Lo scioglimento degli AS Roma Ultras tiene ancora banco: inseriti altri pensieri nella pagina di Roma/Messina.
Massimiliano mi segnala una... curiosità sul programma per pc che si usa per masterizzare i CD, "Nero". Il titolo esteso del programma è "Nero burning rom", che tradotto è nero brucia rom... se osservate bene l'icona del programma trovate un Colosseo in fiamme, sicché a questo punto è lecito pensare che nero stia per Nerone e rom per Roma.. Nerone brucia Roma! Ma chi lo ha creato?
Qualcuno sa qual'è la squadra contro cui la Roma ha giocato qeusta amichevole alla fine degli anni '50, inizio anni '60?



2 febbraio: senza troppe parole, ecco una piccola pagina dedicata agli AS Roma Ultras.

1° febbraio: inserita la pagina 2 di Roma/Messina. Dopo di ciò, un paio di messaggi: "Mi chiamo Viviana e ieri allo stadio subito dopo l'entrata ho perso i miei due abbonamenti di sud (ne avevo fatti due per cambiare posto) sono settore 17 e 21 entrambi intestati a MARTA  se potete aiutarmi per favore grazie".
Giusotta di Messina ringrazia i ragazzi che hanno esposto lo striscione per Angelo in occasione di Roma/Messina. Aggiunti altri resoconti sulla partita e sullo scioglimento degli AS Roma Ultras, cui verrà dedicato un prossimo speciale.
"Ciao Lorenzo...mi chiamo Riccardo ovviamente tifoso della Roma.  Ho visto nella pagine degli aggiornamenti la foto della maglia della roma quella rossa e bianca che nel fotomontaggio viene indossata da Totti. Quella foto sta facendo il giro di tutta roma per la sua bellezza nei colori, per essere ritornata a motivi vecchi a cui siamo tutti legati da ricordi indimenticabili. C'è un modo per far pervenire a chi di dovere le foto di questa maglia per il prossimo anno?? Dalle voci che sento sono tutti entusiasti da questa maglia. Credi sia possibile riuscire a convincere la società a puntare su quella maglia?" 
Lo sponsor della squadra polacca femminile di pallavolo (grazie Davide!)
La maglia a cui si riferisce Riccardo: oggettivamente molto bella in tutte e due le versioni
Il nostro nuovo acquisto
Sempre sulle maglie, una rapida analisi di Riccardo sull'ultima giornata: "...tanto per ribadire il concetto che deve essere chiaro sui colori della nostra maglia: a Firenze solito cazzotto in un occhio per poi tornare al classico in Coppa Italia (stranamente) (aggiungo io: non capisco per quale ragione sia la Roma che la Fiorentina in Coppa Italia erano in pantaloncini bianchi.... ma non avevano detto che non si poteva? n.d.L.). In questa giornata incredibile Brescia (blu\arancione) in casa! Nella 19esima sbalordisce il rosso Siena e Bologna e il neroblu Messina, un pò meno eclatante è in nero\rosa palermo. vabbé Chievo Anaconda manco va commentato, spero escano film tipo pokemon, perchè tiribocchi ce lo vedo benissimo vestito da pokemon".


30 gennaio: on line la pagina di Roma/Messina.

29 gennaio: scoop "economico" del sito sporteconomico per eccellenza. Francesco Totti è ora sponsorizzato dalla Diadora. Prima di Fiorentina/Roma (a proposito, aggiunto qualche resoconto), in tribuna, è stato distribuito il programma ufficiale della Fiorentina. Avrei immaginato che una pubblicazione ufficiale di una società di calcio fosse più "neutra", ma non sono certo il tipo che si scandalizza per l'articolo a firma del bischero Cristiano Puccetti che butta benzina sul fuoco dell'astio.
Per questa ragione è doppia la soddisfazione nell'aver visto la Roma trionfare a Firenze e, lasciando da parte il tenore complessivo dell'articolo che pubblico qui sotto e nella pagina di Fiorentina/Roma (che dimentica una "promozione per meriti sportivi" su cui è meglio stendere un velo pietoso), mi limiterò a sottolineare quello che anche i fiorentini purosangue come l'autore dell'articolo debbono ammettere in ordine alla nostra tifoseria che "QUANDO E' ARRIVATA A CASA NOSTRA, SI E' SEMPRE COMPORTATA DA PADRONA" (come dice il mio amico Gabriele "e ce mancherebbe pure!").
Buon Carnevale a Cristiano Puccetti e a tutti i tifosi viola!
Ve saluta Carnevale!Andrea CArnevale con la maglia della Nazionale. Ho messo questa proprio perché i viola non amano la Nazionale Italiana
Poche persone meritano di essere salutate degnamente quando vanno via da Roma, ed ancor meno hanno l'onore di finire tra coloro che ricorderemo.
Uno di questi è sicuramente Marco Delvecchio, che ho incontrato nella mia vita una sola volta e - da quel poco che ho potuto vedere - è veramente un bravissimo ragazzo molto legato alla Roma e a Roma. Ricordo che in quell'incontro cercava di capire cosa pensassimo noi tifosi del calcio moderno e mostrandosi molto interessato ed umile nel capire il perché di alcuni atteggiamenti della tifoseria. Ciao Supermarco, anche tu sei nella storia della Roma.
Torniamo su questa notizia, già affrontata in precedenza: "Parte male il Centenario del Boca Juniors (previsto per il prossimo 3 aprile). La Nike (kit supplier della formazione argentina) aveva studiato per l'occasione ben sei diverse camisetas di gara. Ma già sulla prima è scoppiata la contestazione dei tifosi e dei media locali. La divisa presentava una banda diagonale color giallo ocra in versione diagonale invece che orizzontale. Molto simile ad una maglia dei primi anni Novanta dei rivali del River Plate. La maglia è stata utilizzata dal Boca Juniors per sole due partite (contro il Mar del Plata e contro l'Independiente), poi i tifosi gialloblu e il Clarin (il più noto quotidiano argentino) si sono opposti al prodotto della Nike. La maglia è stata subito ritirata ed è finita nel Museo de la Pasiòn Boquense (l'area museale della società argentina). La Nike è ritornata sul disegno tradizionale della divisa di gioco e nelle prossime partite il BJ scenderà in campo con una maglia utilizzata già nel torneo metropolitano del 1981, quando c'era un certo Diego Armando Maradona (che sempre sulla maglia contestata ha dichiarato al Clarin: No me la pongo ni mamado)" (http://www.sporteconomy.it/index.php?id=1,1343,0,0,1,0).
Aggiunto un resoconto anche di Roma/Fiorentina. Pubblico anche questa e-mail che mi è arrivata l'altro ieri e che per ragioni di tempo non sono riuscito a inserire prima:
"Ciao Lorenzo mi chiamo Gabriele e sono uno dei tanti pischelli che la domenica assiste alle partite sul muretto degli ASRU. Mi piacerebbe esternare la mia opinione su ciò che è successo a Siena e, più in generale, sul concetto di tifoso che va oltre e che ama unicamente la maglia. Ne ho le palle piene di sentire discorsi riguardanti la malafede di quei tifosi che hanno contestato il capitano, in questi giorni tra media, emittenti locali e gente comune ho assistito al trionfo dell’ ignoranza e della paranoia. Purtroppo tanti parlano senza nemmeno conoscere la realtà che stanno giudicando, ed allora giù ad infierire sugli ultras e sul loro modo di intendere il calcio; io personalmente stimo moltissimo Totti ma amo la mia città e la mia maglia più di ogni altra cosa, e quindi non sopporto l’ idea di vedere gente dal livello culturale bassissimo e dal livello morale ancora più basso dare giudizi a priori sui fatti di Siena.Tanto lo sai meglio di me, l’ opinione pubblica è assai vulnerabile e una volta che gli vengono imposti determinati pregiudizi diviene del tutto incapace di sviluppare un pensiero autonomo. Ma che ne sanno loro su quello che succede nella Sud? Secondo tanti infami noi siamo tutti feccia…ma permetti che mi possa rodere un pochino anche con il capitano quando vedo quel boro partenope che fa quel che vuole rivolgendosi indisturbato ed in maniera pesante verso di noi? Perché francesco non è intervenuto? Cmq non voglio creare ulteriori polemiche, ma solo esternare il mio punto di vista, che rimanda ad un discorso più complesso. In un periodo storico come quello attuale è assai compromettente parlare di giusto e sbagliato senza prima farsi un esame di coscienza. Non è alla portata di tutti sentenziare generalizzando, abusando della libertà di parola per dogmatizzare le idee preconcette sulle minoranze. Senza dubbio esiste qualcuno con la ferma intenzione di distrarre l’opinione pubblica da cose ben più tremende. Il coraggio di schierarsi sempre nelle situazioni più disagevoli e la consapevolezza di essere scomodi, purtroppo, non costituiscono richiami altisonanti come Sky o Grande Fratello. Il falso perbenismo è un elemento da sconfiggere, ma un tifoso in grado di andare oltre non si lamenta, in quanto da sempre conoscitore di ogni rischio. La sfida è stata ugualmente raccolta….COM’è SCRITTO NELLA STORIA!"
Ed ancora: "a proposito di calcio moderno e dell'opera disgregatrice che esso sta portando avanti, vorrei segnalarti una nefandezza. Domenica scorsa
il Chievo, giocattolo dei potenti del calcio, si è presentato a S.Siro con la classica maglia gialla decorata, o meglio indecorata da squame nere. Il tutto per pubblicizzare in maniera più evidente l'attuale sponsor, il film di americana esportazione "Anaconda"... E' necessario un ulteriore commento a riguardo?
No, non sono necessari commenti. Il Chievo non ha tifosi in grado di contrastare una cosa del genere. Giuro sulla mia famiglia che se la Roma dovesse fare una cosa del genere, mi prendo tre anni di daspo ma entro in campo e straccio la maglia.
Poi un articolo tratto da una fanzine, non so quale:
"Autonomi, indipendenti: ULTRAS!
Abbiamo parlato spesso e volentieri di quelli che sono i valori Ultras…
Chi è abituato a sentir parlare di Ultras su giornali e televisioni ( a proposito pare che, tra tasse ed Iraq, l’argomento sia tornato di moda…) potrebbe trasalire nel vedere la famigerata parola ‘Ultras’ accoppiata a quella ‘valori’… Eppure i valori in noi ci sono, si manifestano e sono sicuramente meno spalmati di ipocrisia di quelli di cui il mondo circostante si vanta.
Abbiamo più volte parlato di amicizia, di lealtà, di solidarietà, di sacrifici e coraggio, questa volta vorremmo sottolineare il valore dell’AUTONOMIA.
‘Tutto ciò che ho l’ho conquistato’ od anche ‘Vivo perché ho la forza di farlo, non perché qualcuno me lo permette’ …Eccovi spiegate l’autonomia e l’indipendenza per come le intendiamo. Gli Ultras nascono perché hanno e sono una forza, occupano uno spazio, si creano un mondo non per gentile concessione di qualcuno, ma perché nessuno riesce a negargli quello spazio vitale del quale necessitano. Il che vuol dire che tutto quello che gli Ultras hanno fatto negli anni, dai semplici ‘strumenti del tifo’ quali striscioni e bandiere, alle manifestazioni, ai giornali, alle prese di posizione più ‘strane’ e radicali sono frutto del lavoro non retribuito, fatto per passione, dagli ultras e solo da loro. Senza accordi, finanziamenti, da chissà chi, senza troppe concessioni. Imporre la propria presenza e le varie e variopinte manifestazioni di essa, essere orgogliosi di sapere che tutto ciò che si è e che si ha è solo frutto dell’impegno e della dedizione che tanti ragazzi mettono in una  causa nella quale credono. Del resto noi Ultras ci proclamiamo differenti da tutto quello che ci circonda, antagonisti per certi versi, e ciò implica il fatto di non accettare nulla da nessuno, per coerenza, per non essere ‘contagiati’ dal mondo che ci circonda.
Succede tuttavia in molte piazze italiane che questi valori Ultras vengano insozzati, che ci siano più o meno sistematici rapporti con istituzioni o società, che qualcuno diriga gruppi ultras come si farebbe con un’azienda o un comitato d’affari…non ci riguarda , continuiamo per la nostra strada.
Siamo convinti che la partecipazione crei la nostra forza, il nostro valore, convinti che ogni passo in avanti che facciamo sia piccolo, che la nostra stessa presenza sia ridotta, purtroppo, a poco, ma sappiamo e ne siamo orgogliosi, che tutto ciò che abbiamo è esclusivamente frutto del nostro impegno…SENZA PADRONI!!!"
L'episodio non lo ricordavo, o meglio non ricordavo questo Carneade, ma visto che nella newsletter di Corederoma è segnalata questa vicenda aggiungo anche io che Cossato se ne può stare a casa sua e che è PERSONA NON GRATA: "...ma dobbiamo dire qualcosa anche sugli eventuali arrivi. Abbiamo sentito il nome di Cossato o sbagliamo ?? Cossato ? Parliamo di quel giocatore che lo scorso anno corse verso la nostra panchina gridandoci “Romani di Merda” e che ora dichiara che sarebbe un sogno giocare nella Roma ??  Non ci siamo, fosse pure Maradona (ma non è neanche un giocatore da serie A), a Roma non lo vogliamo, noi siamo i Romani di merda caro Cossato, stai al paese tuo e concludi la tua impalpabile carriera da un’altra parte.  E un suggerimento finale ci sentiamo di darlo anche a Del Neri: non basta fare il verso alla nostra parlata, o mettere la suoneria di grazie Roma al cellulare per essere Romani (Zeman ha sul cellulare “la Roma non si discute si ama” da tempo immemore e senza pubblicità). Se vuole esserlo fino in fondo, deve sentirsi indignato quando ci offendono e non richiedere giocatori a noi invisi. Tornando a ! Cossato deve essere chiaro il fatto che non ti vogliamo e siamo pronti a fischiarti e contestarti aspramente, costi quel che costi, qualora avessi l’onore di indossare indegnamente la nostra maglia. In coppa Italia intanto hanno fatto capolino in campo, ancora una volta, l’ennesima volta, Zotti, Scurto, De Martino, De Rossi, Aquilani, D’Agostino, Corvia: la primavera Romana, altro che Cossato !!"


27 gennaio: benvenuti a tutti sul nuovo indirizzo www.asromaultras.org. Il vecchio URL servirà come sito specchio quando il sito principale dovesse essere inaccessibile per qualsiasi ragione. On line la pagina di Roma/Fiorentina. Ricevo e pubblico:
"In occasione della partita odierna contro i viola di coppa mio cugino ha lasciato nello stadio una borsa dell'invicta (quella classica a strisce) colore bianco e viola. Nella   borsa c'era una divisa di lavoro molto importante per lui(fa il cameriere).Dopo essere uscito dalla curva si è ricordato della borsa ma solo 5 minuti dopo non c'era più.La borsa è stata lasciata più o meno all'altezza della fila 28 entrando dal boccaporto dei Fedayn e scendendo le scale. Se qualcuno l'ha presa farebbe un gran gesto a restituirla.Vi lascio il mio numero 3491992407( Fabrizio). Anche se il contenuto non è di valore inestimabile, per lui è di una importanza fondamentale".
Altro messaggio che arriva da Messina (al vostro buon cuore): "ciao..sono una tifosa del Messina....ti prego di ascoltarmi...non sò come riuscire a contattare qualc'uno di voi senza essere presa a calci...ma c'è una cosa che mi sta a cuore...un ragazzino di 14 anni e tifosissimo della Roma, è morto sabato (o domenica) tra le braccia del papà mentre giocava a pallone... Mi hanno chiesto se è possibile fare uno striscione x lui...si chiamava Angelo...spero possiate aiutarmi...grazie di cuore....Giusotta...."


26 gennaio: aggiunti altri resoconti e foto nelle pagine di Fiorentina/Roma. E' attivo anche www.asromaultras.org. Per rispondere alle diverse e-mail che mi sono arrivate sul punto, non saprei dire se arriveranno diffide in massa. Alcune voci dicono che già alcune ragazze siano state diffidate e che qualche ragazzo abbia pure ricevuto la diffida, ma potrò essere più preciso nelle prossime ore. Se dovessero realmente diffidare tutto il treno saremmo di fronte ad un fatto di eccezionale gravità, tanto da far dubitare che la singolare gestione della prevenzione non sia in realtà qualcos'altro di molto diverso. Visto che allo stato si tratta soo di voci, aspettiamo qualche certezza e poi indicherò cosa si può fare.
Posso solo dire che un primo effetto gli episodi di Firenze/Orvieto lo hanno avuto, visto che una curva divisa in tanti modi di pensare si ritroverà oggi contro la Fiorentina molto probabilmente unita per gridare basta ad un certo modo di "prevenire".
Il Prefetto Serra oggi su "Il Messaggero":
 «La sera li arrestiamo. La mattina dopo qualcuno (cioè un giudice, n.d.L.) li rimette in libertà. Ma insomma: che razza di messaggio è questo?». Il Prefetto Achille Serra è a dir poco perplesso. Gli incidenti di domenica a Firenze tra tifosi viola e tifosi giallorossi («Ero andato a vedere la partita e mi sono pure preso un bel raffreddore«) rischiano di avvelenare l’atmosfera in vista di Roma-Fiorentina di Coppa Italia che si gioca domani sera all’Olimpico. E intanto i due laziali arrestati per aver aggredito l’altro ieri due  supporters della Samp sono già liberi. «La polizia li prende ricorda Serra E il magistrato che fa? Convalida l’arresto, cioè dice che non era illegittimo. Ma li mette fuori in attesa del processo. Così non si va da nessuna parte».
La partita di domani sera all’Olimpico, visto gli scontri di due giorni fa tra le opposte tifoserie, diventa oggettivamente a rischio. Chi le ha prese, vorrà restituirle. Chi le ha date, avrà un’altra occasione. La logica, nella galassia degli ultrà, è questa. «Ci saranno ripercussioni? E chi lo sa? prosegue Serra I mascalzoni sono sempre all’opera. Questa gente, non finirò mai di ripeterlo, non c’entra assolutamente niente con le tifoserie. Si tratta di poche centinaia di persone che agiscono in un certo modo e che continuano a creare problemi».
Serra è pronto a convocare per la prossima settimana un incontro con i vertici della Roma e della Lazio, con il Coni, i Vigili del Fuoco e la Commissione Spettacolo della Prefettura. «Siamo in attesa di un provvedimento importante ricorda Cioè il decreto interministeriale (Interno e Beni Culturali) che impone posti numerati anche nelle curve in tutti gli stadi con una capienza superiore a diecimila persone. Ma è necessario che si mobilitino tutti. E quando dico tutti, intendo tutti. Calciatori compresi».
Gli incidenti dopo l’ultimo derby Lazio-Roma non sono, secondo il Prefetto, un fatto completamente slegato da ciò che accaduto durante la vigilia. «Se per una settimana afferma Serra Di Canio e Totti si beccano come galli in un pollaio, se appaiono alle rispettive tifoserie come Achille ed Ettore pronti a combattersi sotto le mura di Troia, beh, poi non ci si può meravigliare se gli animi di certe soggetti si accendono fino alle estreme conseguenze». Un appello al «senso di responsabilità», anche «ai media».
«Quando si dà molto spazio a certe disfide verbali dice Serra sarebbe bene porsi il problema delle possibili ripercussioni. Certo: il rimedio vero è un altro. Le forze dell’ordine all’interno degli stadi vanno progressivamente sostituite dagli stewards delle società, come succede in Inghilterra (su questo siamo d'accordo. Se se ne andassero diminuirebbe la tensione perlomeno del 70%, n.d.L.). E poi servono leggi diverse, in modo che il giudice possa applicarle. Faccio ancora l’esempio della Gran Bretagna. Lì c’è una sorta di magistrato dello stadio. Il tifoso sotto accusa gli viene portato subito davanti. Ti danno dieci giorni, un mese, un anno? Sentenza immediata e te li fai, fino all’ultimo e senza rinvii« (Qualcuno ricordi al Prefetto Serra che quando da noi c'era Cicerone in Inghilterra pascevano le capre, n.d.L.).
La cosa che sorprende, in un tutore dell'ordine, è in primo luogo la mancanza di rispetto per la magistratura. In secondo luogo il Prefetto Serra non tiene in conto un aspetto incontestabile: molti processi, nati su denunce delle forze dell'ordine, finiscono con assoluzioni e archiviazioni. Questo perché i poliziotti conoscono la legge in modo molto meno tecnico di un giudice e, assai spesso, di un avvocato mediamente preparato. Seguendo il pensiero distorto del prefetto, quindi, non ci dovrebbero essere giudici, in quanto l'operato dei poliziotti sarebbe sempre e comunque infallibile. Di conseguenza, sarebbero inutili anche i processi. L'arresto o la denuncia equivale per il Prefetto Serra ad una condanna. Uno Stato di questo genere, tuttavia, avrebbe un solo nome: Stato di Polizia, giustamente ambito da ogni questura perché accrescerebbe enormemente il suo già largo potere. Purtroppo ci sono i magistrati, che a volte decidono di mandare in carcere le persone DOPO un regolare processo e magari non PRIMA, come vorrebbe il Prefetto Serra. Il fatto che un arresto non sia illegittimo (decisione spesso presa dal magistrato sentendo una sola campana per l'impossibilità di portare immediatamente testimoni a discarico) non vuol dire che la persona sia colpevole né, tantomeno, che debba per forza stare in carcere, definito dal nostro codice - ahimé troppo spesso dimenticato - una "extrema ratio". Se quindi la necessità di un'azione di contrasto della criminalità da parte delle forze dell'ordine è perfino ovvia in uno stato democratico, altrettanto lo è la necessità di un vaglio di un giudice delle carte processuali. Con buona pace di chi vorrebbe essere accusatore e giudice al tempo stesso.
Passiamo ad altro: chi ha i video dei gol della Roma con i viola che me li sono persi?


24 gennaio: in costruzione le pagine di Fiorentina/Roma.

23 gennaio: inserita un'intervista ad Aquilani. Ecco qui i profondi pensieri della radical-chic Barbara Palombelli. La pagina di Fiorentina/Roma sarà on line domani sera perché sono in partenza per ragioni di lavoro.

22 gennaio: si è insediato il nuovo Questore di Roma, giudicato in questo modo dai sindacati di Polizia: "Polizia, i sindacati bocciano Marcello Fulvi. Il neoquestore di Roma non trova terreno fertile per quanto fatto a Bologna. Tonelli (Sap): "Ha adottato una gestione autoritaria con un uso irragionevole della disciplina". La nota del Siulp: "Una visione chiusa e rigida dell'istituzione". Ed infatti, sentite un po' quali sono le priorità in una città come Roma, dove l'estorsione, lo sfruttamento minorile e potremmo continuare per ore, passano in secondo e terzo piano e dove gli ultras sono più pericolosi delle B.R.:
Ultrà e Br: i primi pensieri di Fulvi
Roma, 20 gennaio 2005 - Sicurezza per i cittadini, terrorismo italiano e internazionale, stadi e ultrà. Questi i temi principali sui quali si è soffermato il neoquestore di Roma, Marcello Fulvi, nell'incontro di oggi con la stampa, il primo dopo il suo insediamento. "Roma e' una piazza sempre importante che richiede impegno e soprattutto attenzione.
Marcello Fulvi
L'ambizione è quella, ovviamente, di prevenire gli accadimenti che in qualche modo possano compromettere l'ordine pubblico e la sicurezza generale". Secondo Fulvi "l'importante è impegnarci su questo terreno con le professionalità che conosciamo, che ho trovato nella Questura con l'organizzazione che già c'era e che si è dimostrata efficacissima in occasione di appuntamenti molto importanti. Bisogna continuare a lavorare secondo questa linea con la maggiore attenzione possibile''. Marcello Fulvi ha poi detto che tra le priorità della capitale c'è la necessità di ''dare al cittadino il massimo livello di sicurezza, di consentirgli di muoversi liberamente in qualunque ora del giorno e della notte, di sentirsi tranquillo e di poter fare ciò che ritiene, senza temere aggressioni o lesioni alla sua persona e ai suoi beni, di consentirgli di esercitare in piena libertà tutti i suoi diritti''
Il neoquestore ha, ancora, fatto riferimento a problemi importanti che non riguardano soltanto Roma ma il paese in generale, come il terrorismo internazionale, quello nostrano. Negli anni c'è stata ''una disarticolazione del gruppo terroristico'', ha spiegato con riferimento alle differenze tra le vecchie e le nuove Brigate Rosse. ''Il fenomeno oggi - ha detto Fulvi - è diverso nel numero, non ha certo la dimensione degli anni '80 quando erano centinaia i brigatisti. Oggi siamo in presenza di un gruppo numericamente assai più modesto e che in qualche modo siamo riusciti ad identificare e quindi a dimensionare. E' una realtà grave, certamente, per gli attentati che hanno realizzato ma non paragonabile agli anni '80 quando le vittime sono state tantissime. La situazione alla fine degli anni '60 era diversa. Il contesto internazionale era diverso, c'e' stato un cambio di prospettiva anche nelle motivazioni di lotta delle Br''
Il questore Fulvi, tra i temi affrontati con la stampa, ha fatto riferimento anche alla sicurezza negli stadi con una riflessione particolare sulle tifoserie romane. ''Il problema degli stadi - ha insistito - e' al centro delle attenzioni di tutti, non solo del questore di Roma. E' stato creato anche un osservatorio proprio come risposta necessaria ad una situazione di partita in partita presentava aspetti sempre più preoccupanti. Non e' tollerabile che andare alla partita per una persona qualsiasi significhi dover rischiare di essere coinvolto non volendo in disordini da parte di gruppetti. E' un problema che c'è e che va affrontato con professionalità. La sorveglianza è non soltanto nei confronti delle tifoserie ma c'e' anche lungo le autostrade, nelle stazioni ferroviarie, oltre che nei luoghi deputati al calcio come gli stadi. E' un problema che trova delle risposte e la legislazione ci ha aiutato in questo con il fermo di polizia giudiziaria e con i provvedimenti amministrativi che hanno una loro efficacia''.
Qualcuno dovrebbe chiedere all'incensurato T.R. (diffidato per tre anni con obbligo triplice di firma ogni volta che la Roma e la Lazio giocano per aver scavalcato un cancello della Tribuna Monte Mario) cosa pensa dell'equilibrio e della distensiva saggezza con cui queste misure vengono applicate a Roma!
Gustavo Benvenuti
Alberica Filo della Torre
Maria Scafò
Emanuela Orlandi
Emanuela Orlandi


21 gennaio (sera) : l'argomento del giorno è la trasmissione "Punto e a capo". Gli autori del programma mi avevano contattato, non tanto per una partecipazione, ma solo per sapere dove potevano trovare qualcosa sull'argomento delle diffide. Ho partecipato a diversi incontri e convegni, ma mai ho avuto il piacere di avere dall'altra parte un rappresentante del rango di un prefetto o di un questore. L'unica volta è stata il 13 novembre scorso, ad un convegno in Abruzzo dal titolo "Chi tutela il tifoso?", dove c'era il questore di Teramo. Peccato se ne sia andato prima del mio intervento, che è stato decisamente polemico su alcune "piccole" inesattezze. Chi avevamo ieri? Uno dei maggiori responsabili della gestione di Italia '90 e degli sprechi ad essa correlati, Franco Carraro. Pluriindagato e dimenticato Sindaco di Roma. Poi c'era Pescante, altro Mangiafuoco aggrappato alla sua pluriennale poltrona. Barbara Palombelli, che esordisce dicendo di volere mandare in galera quelli che danno le spalle al campo. Fosse per lei (mi piacerebbe un giorno parlarle di persona, per capire), mi sarei fatto già qualche anno di galera. Corretta persino dal Prefetto, il che è tutto dire. Poi ancora, vi era un rappresentante di Alleanza Nazionale, meno giustizialista della Palombelli, forse per il fatto di essere stato qualche volta allo stadio, il verde Paolo Cento, che da tempi non sospetti difende la socialità ultras e il comunista Sandro Curzi, ininfluente nella discussione visto che quasi mai è intervenuto.
La parte meno peggio è stata quando gli ultras del Brescia hanno detto la loro, all'inizio. Criticabile o meno che sia la loro apparizione in TV, è emersa evidente la loro genuinità al cospetto di quei marpioni che li bollano come "delinquenti" unicamente perché sono gli unici a denunciare le malefatte di chi realmente sta distruggendo il gioco del calcio. Il potere vorrebbe chiudere le radio, internet e tutto ciò che consente di esprimere LIBERAMENTE la propria voce, il proprio... grido senza parole (wordless scream, rende meglio in inglese) contro un potere ingordo e senza vergogna. Quanto al Prefetto Serra, e alle tesi del complotto in occasione del derby, replicherò con un articolo uscito un paio di giorni fa su "Il Messaggero", dal titolo "Folla, follia, tumulti". Scritto da un commissario capo di Polizia della stessa Questura di Roma e da un sociologo. Non l'ho ancora letto, ma dalle poche righe scritte nell'articolo, quella è la verità su quel famoso derby. L'incredibile è che la stessa questura da un lato nel processo parli di premeditazione, mentre nei propri scritti dica.. la verità!

Notizia Goalcity: "Polonia: club di A-2 donne si chiama "Lazio in B" Succede a Lodz, lo sponsor è un italiano, super-romanista LODZ (Pol) - Lo Start Lodz, squadra di A-2 femminile in Polonia, presenta un'insolita scritta sulle maglie: "Lazio in B". E' un'idea del suo sponsor, l'italiano Fabio della Vida, già procuratore di Goran Ivanisevic e  -ovviamente - super tifoso della Roma."


19 gennaio : Inserite altre foto di Chievo/Roma. A Verona hanno fermato e denunciato diversi ragazzi per via dei fumogeni. Parecchi mi chiedono se si può diffidare per questo. La risposta è no, in quanto il semplice possesso non è sanzionato con la diffida dalla Legge 401/89. Il fatto che non sia previsto non vuol dire, tuttavia, che la Questura di Verona non provveda a diffidare lo stesso, ben sapendo che non lo potrebbe fare. Ricordatevi sempre che ai questori interessa la pacca sulle spalle dei loro superiori, e quindi non fanno molto caso ad articoli e postille... L'importante sono le statistiche di fine anno: giuste o sbagliate che siano, il popolo vuole quello! Il figlio di Giovanni De Min (ex portiere della Roma inizio anni '70) mi ha inviato una foto dall'archivio personale del padre, che ho inserito a pagina 35 di memorabilia.
Grazie a Francesco, abbiamo il video di più di un minuto (sono 13 mb) relativo alla partita Lazio/Roma 1975/76 tratto dal film "Squadra antiscippo", con Tomas Milian. Il video è spettacolare (anche se purtroppo c'è anche il gol del Gobbo) ed inquadra spalti e campo. Notare la divisa della Roma: quelli sono i colori corretti della prima maglia. Al riguardo la stessa persona che mi ha consentito di scaricare il video, mi ha mandato la sua proposta di maglia per la prossima stagione. Merita di essere inserita anche tra gli aggiornamenti ed è quella qui a fianco.
Passando ad altro, dovete sapere, perché già l'ho scritto, che su "Il Manifesto" scrivono due tipi che - dissimulandosi abilmente - collaborano con Lazio.net. In un articolo che in un certo qual modo cerca di "salvare", pur da posizioni di estrema sinistra, Paolo Di Canio, si cerca una equivalenza con Totti non dal punto di vista della presa in giro ma da un punto di vista politico.
Ecco cosa scrivono i due personaggi, Guido Liguori ed Antonio Smargiasse:
"Non si ricorda soprattutto altrettanto scandalo per la ben più grave e celebre maglietta di Totti «Vi ho purgato ancora», tra l'altro espressione di chiara cultura fascista (era il motto con cui la Brigata Ravenna firmava le proprie azioni squadristiche), per la quale Totti non ha mai voluto scusarsi. Allora non fu aperta alcuna inchiesta: venendo da Totti, fu preso per un «simpatico» gesto goliardico... L'esibizione di quella maglietta una parte della città non l'ha mai dimenticata (come non ha dimenticato tante altre bravate che non stiamo qui a elencare) e tutto ciò contribuisce a incrementare l'ostilità per un «capitano» che non ha mai saputo mostrare quella faccia di sportività che ora si pretende da Di Canio. Gli investimenti di immagine messi in piedi dalla formidabile macchina pubblicitario-affaristica che sta dietro al giocatore giallorosso non sono però onnipotenti: anche nella «piccola storia» del calcio romano i fatti restano e producono sedimenti nella memoria collettiva". Ogni commento è superfluo. Stupisce solo che "Il Manifesto" dia ancora spazio a personaggi del genere.
Raffaele mi invia questa notizia ed un suo commento:
Calciatori e tifosi, insieme per Panini
Ci saranno anche loro, i tifosi, sul nuovo album Panini, le foto delle curve con le loro coreografie di luci e striscioni.
Insieme per dire no alla violenza negli stadi
L’album delle figurine ha uno spazio nella memoria di tutti quelli… che sono stati bambini. Ma anche bambine, è ovvio, infatti anche le “femmine” ne hanno posseduto uno, cero però, non quello dei calciatori, che avranno comunque visto in mano a fratelli ed amichetti. 
Un passatempo d’altri tempi? Forse no, forse gli mms e le immagini jpg sono più belle, diciamo che forse hanno una risoluzione più alta. Ma l’album è un’altra faccenda. 
La nuova edizione dell'album dei Calciatori Panini è “nuova” non perché ha ceduto alla tecnologia, non è insomma un rinnovamento- ammodernamento. Certo porta con sé delle novità, alcuni degli spazi bianchi col numerino al centro, saranno coperti infatti dalle figurine delle tifoserie delle squadre.
I presidenti e i medici avevano lasciato intendere alla casa di Modena che avrebbero gradito comparire sull'album, tra le “foto segnaletiche” dei campioni del pallone, ma, le immagini che il direttore commerciale Panini, Umberto Leone, dice devono trovare spazio sull’album storico, “sono quelle sane del calcio”. Meglio insomma ammirare le coreografie dei tifosi che del gioco del pallone fanno parte almeno quanto le partite disputate in campo, per dire a tutti, tifosi e non, che il calcio è uno spettacolo, dove non c’è spazio per la violenza. E’ per questo che nell'album si troverà anche un manifesto anti-violenza sottoscritto da tutti i giocatori. 
COMMENTO DI RAFFAELE
Ora l'ultras, le torce, i fumogeni, le coreografie sono spettacolo... poi le squalifiche. Facessero pace col cervello... a Parma si menano dentro il campo, 6000 euro di multa e tutto ok. A noi ci squalificano per la non idoneità del campo, perchè bastavano 2 secchioni d'acqua e uno stadio decente affinchè non avvenisse nulla. Invece la solita squalifica. E'uno scandalo, quando ci sono le inaugurazioni di mondiali, europei, spettacoli pirotecnici belli apprezzati da tutti e mai dico mai, è rimasto del fumo nello stadio, invece a siena dove lo stadio non dovrebbe nemmeno ospitare la serie c tutto ok... e poi cosa ancora + assurda i tifosi del Siena hanno tirato una torcia contro il loro portiere... nessuna multa... CALCIO MODERNO VAFFANCULO, BENPENSANTI VAFFANCULO, CRIMINOLOGI VAFFANCULO. La cosa brutta che questo virus si sta espandendo anche tra i romani, tutti perfettini pronti a scagliare la prima pietra, la frangia dei tifosi... quante cazzate... I VERI TIFOSI... 
L'unica risposta è quella di andare tutti a Firenze.
CURVA SUD quelli che... provocano agenti atmosferici.

Aggiungo io: portare torce allo stadio è reato? Visto che lo è, qualcuno lo faccia sapere alla Panini, alla RAI, ai giornali e a tutti coloro che per iniziare un servizio TV-radio-giornalistico "aprono" con una bella panoramica sulla classica torciata dei tifosi (vedi Palermo/Milan della scorsa giornata). Cosa si potrebbe pensare se un servizio giornalistico aprisse, a mo' di "colore", inquadrando delle persone che commettono un reato? Beh, cari giornalisti, l'utilizzo di torce costituisce reato, e tutti voi che pubblicate foto con didascalia del tipo "Lo splendido spettacolo dei tifosi", celebrate un reato! Tutto questo ha un solo nome: ipocrisia e populismo, perché da un lato si invoca la repressione per l'utilizzo di torce e simili, dall'altro le si celebrano.

Giacomo ha invece scovato questa notizia, che ci renderà ancor più sereni al momento di accogliere il traditore Capello e i suoi accoliti. Ecco le dichiarazioni di Zebina: "(ANSA) - PARIGI, 11 GEN - Ha scelto la Juventus perche' al Milan lo volevano per fare 'il secondo di Stam': lo racconta Jonathan Zebina a France Football. 'Rifiutai anche l'Inter - spiega - che mi fece una proposta di contratto sbalorditiva, da esordiente. Allora optai per la Juve: mi garanti' che avrei avuto un allenatore francese, Deschamps'. Dell'arrivo di Capello, il tecnico che lo stima di piu', Zebina seppe piu' tardi. Il difensore ha poi detto di aver avuto l'impressione di 'aver perso 4 anni a Roma'". Migliaia di tifosi stanno protestando per la squalifica del campo della Roma e per il fatto che si giocherà a porte chiuse. Peccato che all'ultima partita interna di Coppa Italia c'erano 5.000 paganti...
Comunque sia, non sono riuscito a registrare i gol di Siena/Roma: qualcuno li ha? Mi mancano solo quelli...
Questa maglietta del Boca Juniors è una delle sei che la Nike ha preparato per la squadra argentina, con l'intenzione di rappresentare tutte le sei maglie differenti che il club ha indossato sin dal 1905. La maglia sopra raffigurata è quella usata dal 1907 al 1913. Maradona ha tuttavia chiesto ai giocatori di non indossarla in quanto la striscia diagonale è tipica della divisa degli eterni rivali del River Plate, che la indossano sin dal 1901, quando il club fu fondato.
Diego si è ritenuto oltraggiato e ha reclamato che la Nike e l'associazione stanno giocando con le passioni e l'amore dei tifosi per la loro squadra. I tifosi del Boca minacciano di boicottare la festa del centenario del Boca se la maglietta non verrà ritirata.
(grazie Kostas per la notizia)


18 gennaio : inserite le fototifo di Chievo/Roma. La Roma giocherà a porte chiuse e in campo neutro la partita di Coppa Italia contro la Fiorentina.
Notizia su diffide e politica: un intervento di Paolo Cento: "Sta crescendo vertiginosamente il numero di diffidati nelle curve degli stadi italiani. A sostenere questa tesi è l'on. Paolo Cento (Verdi) intervenuto questa sera alla trasmissione Il Processo del Lunedì (condotto da Aldo Biscardi su La7).
Secondo il deputato della Camera questo trend negativo creerebbe ulteriori tensioni all'interno degli stadi e sarebbe un elemento di penalizzazione per i tifosi stessi. Questi ultimi secondo Cento, infatti, sarebbero trattati con maggior durezza rispetto alla media dei cittadini italiani.
Ridurre il numero dei diffidati allenterebbe la tensione e permetterebbe alle società stesse di poter gestire con maggior tranquillità le gare senza dover incorrere in spiacevoli multe (che in quota parte intaccherebbero anche i bilanci societari)" (fonte: http://www.sporteconomy.it/index.php?id=2,1224,0,0,1,0).
AAARGH! Me lo sono perso! Lo hanno impiccato a un microfono? Lo hanno fustigato con i cavi? Lo hanno sodomizzato con la parrucca di Bisgardi?
Toronto Ultras, Canada


16 gennaio : in costruzione la pagina di Chievo/Roma.
Noi avremmo festeggiato con una bella carbonara....:
"Festeggiato il grande derby: a Formello porchetta per tutti
dal nostro inviato
FORMELLO - L’effetto-derby continua. I tifosi biancocelesti si sono dati appuntamento a Formello, per festeggiare lo splendido successo nella stracittadina dell’Epifania, insieme a calciatori e tecnici. Così, al termine dell’allenamento, panini con porchetta di Ariccia per tutti. Festeggiatissimo l’allenatore Papadopulo, principale artefice della rinascita laziale di gennaio e vecchio conoscitore dell’ambiente per aver giocato per tre stagioni con la maglia della Lazio. Anche i calciatori hanno preso parte alla ”porchettata”: Peruzzi, Rocchi, Oddo, Dabo, Siviglia, Bazzani, hanno voluto partecipare alla festa con spuntino al sole. Tra i più sorpresi proprio Bazzani, l’ultimo arrivato alla corte di Papadopulo, che ha potuto prendere atto del grande affetto del popolo laziale per i suoi idoli. Mancava Di Canio, a letto con la febbre.
G.D.B."

15 gennaio (sera): finalmente inserita la pagina con i commenti su Siena/Roma. Divaghiamo e fatevi questo quiz da  http://www.imperium-romanum.it/IR/quiz.htm.  A Torino c'è un Roma Club dove vedere la partita della Roma?


14 gennaio (sera): ci sono dei giorni in cui dovrei stare al computer per ore. Questi giorni sono come quelli di oggi, post-Siena/Roma. Ho ricevuto molte e-mail, e devo organizzare una pagina al riguardo. Cosa che credo riuscirò a fare finendo circa a mezzanotte. Posso dire che mi sono informato meglio, e nella pagina in cui inserirò le tante e-mail inviate dirò anche la mia opinione, senz'altro più lucida in ordine a quanto accaduto dopo aver sentito le diverse campane. Il momento è... "particolare", anche a livello di Curva Sud ovviamente.
14 gennaio: aggiunta la pagina di Siena/Roma. Non mi chiedete commenti sui fumogeni di Siena/Roma: non saprei cosa rispondere. Dopo tanti anni di curva so solo che a volte si fanno delle cose inspiegabili ma non per questo finalizzate a un qualcosa. Più probabilmente sono fini a se stesse, più che altro perché in quel momento non vi era alcuna ragione, visto il risultato, di far correre rischi alla Roma. Temo sia stato un "gioco" che non abbia tenuto in alcun conto la partita. Per quanto riguarda le dichiarazioni di Totti, non vorrei stesse esagerando. Si è vista una bottiglietta arrivargli su un piede, tiratagli contro da uno su cinquecento tifosi. Per quanto riguarda le frasi, non saprei. Non credo che Totti possa dire di non essere amato dai tifosi della Roma, che allo stato possono solo non apprezzare qualche battutina in ordine al "resto-menevado" detta dal nostro capitano in funzione (spero) di pungolo per la Società a fare meglio. Speriamo, quindi, solamente che questo infelice episodio non gli consenta di... dare il là a un qualcosa che molti preventivano, e di cui i primi responsabili non sono certo i tifosi.
(ANSA) - BUENOS AIRES, 13 GEN - Polemiche in Argentina perche' il Boca Jrs giochera' un torneo estivo con una maglietta simile a quella storica del River Plate. Il Boca affrontera' il Racing Club con i colori tradizionali giallo e blu, ma con la banda gialla diagonale anziche' orizzontale. 'Abbiamo giocato con una maglietta simile nel 1907', ha spiegato il presidente del club, Mauricio Macri, ma intanto i tifosi del River hanno ricoperto di sfotto' i rivali del Boca, che sono furibondi, cosi' come i calciatori.


13 gennaio: aggiornata la classifica della Coppa Disciplina. Inserita un'intervista con foto a Bruno Conti del periodico Sport Club. Iniziata la pagina 35 di memorabilia.

12 gennaio (pomeriggio): ecco le partite a Londra dal 18 al 22 gennaio. Guglielmo consiglia la prima e la penultima:
19 gennaio 2005
FA Cup
Fulham v Watford, 19:45

22 gennaio 2005
Barclays Premiership
Chelsea v Portsmouth, 15:00

22 gennaio 2005
Barclays Premiership
Crystal Palace v Tottenham, 15:00

22 gennaio 2005
The Coca-Cola Football League Championship
Millwall v Wolverhampton, 15:00

22 gennaio 2005
Coca-Cola Football League One
Brentford v Swindon, 15:00



12 gennaio: Romanisti di Londra, Marco chiede di sapere che partite ci sono a Londra tra il 18 e il 22 gennaio. Inserite altre tre proposte di maglie nella pagina della campagna permanente maglie.
Sempre sugli incidenti in Grecia, ecco i tifosi del Panionios nella stessa partita. E pensare che se avessero dato più biglietti all'Olympiakos nulla sarebbe accaduto...
PANIONIOS / OLYMPIAKOS
2004/05



11 gennaio: aggiunta la storia dell'originario gruppo Kamikaze del 1974/75 con un paio di nuove foto degli incidenti di Roma/Juventus 1975/76.
Inserite le pagine 4 e 5 di Lazio/Roma. Nella 4 ci sono molte fotografie scattate dalla Tribuna Tevere e della Monte Mario, nella 5 ci sono le foto degli striscioni della Roma.
scritta laziele
SENZA VOLER FAR NOTARE CHE
"TOTTI C'E' SEMPRE STATO",
NELLA SCRITTA AFFIANCO SI SONO DIMENTICATI UNA LETTERA.
SEMPRE LA STESSA.
La bandiera Liverani nella stagione 2004/05, derby Lazio/Roma 3-1, dopo il gol di Di Canio
UN'ALTRA BANDIERA BIANCOCELESTE:
LIVERANI OGGI...
Liverani il giorno dello scudetto della Roma
...E LIVERANI IERI...
L'ESULTANZA E' LA STESSA


9 gennaio (sera): aggiunta la pagina di Roma/Atalanta.
Buon compleano, Lazie! Dal sito ufficiale.
MANCA UNA LETTERA
Incidenti ad Atene. La Società del Panionios ha destinato solo 322 biglietti del settore ospiti ai fans dell'Olympiakos ed ecco come è finita, dal momento che ovviamente i tifosi dell'Olympiakos si sono comprati i biglietti della Tribuna Centrale dello stadio. La partita è stata rinviata in quanto l'arbitro ha ritenuto che non ci fossero le condizioni di sicurezza per svolgere l'incontro, sicché nessuna delle squadre sarà punita e l'incontro sarà a breve disputato. Incredibile ma vero, non ci sono stati arresti.
9 gennaio (mattina): scusate, torno sui miei passi perché ho ricevuto troppe e-mail "giuridiche" sulla questione del saluto romano.
Allora, esiste una legge, la Legge Scelba, che punisce chi compie manifestazioni esteriori di apologia del fascismo. La giurisprudenza, tuttavia, è sostanzialmente concorde nell'affermare che il gesto deve essere accompagnato dal "rischio" per la democrazia. In altre parole, se il gesto si inserisce in un contesto tale da poter mettere in pericolo le istituzioni repubblicane, allora è reato punibile, se invece è fine a se stesso allora il reato non sussiste.
Per evitare ulteriori richieste di chiarimento da tutta Italia, mi limito a dire che se si viene comunque denunciati è perché non esiste un articolo chiaro che dica "Il saluto romano singolo è reato" oppure "il saluto romano singolo non è reato". Questo fa sì che le forze dell'ordine, per evitare beghe politiche che si rifletterebbero evidentemente su di loro, provvedono a denunciare, dopodiché i magistrati assolvono o condannano.
"(ANSA) - GERUSALEMME, 9 GEN - E' finita con una gigantesca rissa anti-araba la partita a Gerusalemme persa dai locali del Betar contro gli arabi del Sakhnin. Il bilancio degli incidenti conta 15 tifosi fermati dalla polizia, due feriti e diversi agenti contusi. La gara era vista come una rivincita per il Betar (legato alla destra nazionalista) che nell'andata aveva perso 4-1 in Galilea. I tifosi del Sakhnin hanno sventolato bandiere islamiche, ma i tifosi del Betar si sono scatenati dopo la sconfitta per 2-0"
9 gennaio: diverse e-mail mi hanno proposto la questione "politica" del saluto romano di Di Canio. Come sapete la politica è bandita dal mio sito e quindi non intendo esprimermi in alcun modo sul punto, neppure da un punto di vista strettamente legale.
Tuttavia, se la legge prevede che il saluto romano costituisca apologia del fascismo, mi limiterò, da un punto di vista ultras-repressivo a far notare questo:
Gianfranco Fini, attuale Ministro degli Esteri.
Non denunciato, né diffidato.
(Eppure la legge prevede che è diffidabile chiunque compia manifestazioni di apologia, anche se non allo stadio).
Paolo Di Canio, calciatore professionista.
?
INDOVINELLO: "Che cosa accadrà?"
SOLUZIONE: "Facciamo passare la buriana, tra una settimana nessuno se ne ricorderà più" (Vedi Roma/Dynamo Kiev)
"Perché non hanno creduto al Prefetto?"
(derby Lazio/Roma sospeso)
"Mario Rossi", ultras.
Diffidato e denunciato.
"Gli ultrà alabardati sono stati inchiodati alle loro responsabilità dal filmato girato dalla Digos, mentre esibivano il saluto romano ... I sei adesso saranno denunciati per apologia di reato e saranno anche colpiti dal Daspo, il provvedimento che impedirà loro di assistere a qualsiasi avvenimento sportivo per un periodo di 
tre anni"
(Livorno/Triestina 2002/03)
Tiene banco il post Lazie/Roma: "Caro dominus, scrivo queste righe, all'indomani del perduto derby per diffondere un mio pensiero, condivisibile, almeno spero, da una platea il più vasta possibile. Non voglio mettere i nomi ai giocatori ma solo parlare di caratteri e di stili.
Ci sono tanti tipi di calciatori, e tanti tipi di tifosi. Quelli che amano il calcio solo superficialmente, ovvero i guardoni di pay tv, prediligono il giocatore di classe, quello che li fa sobbalzare dalla loro triste poltrona, il giocatore senza anima, quello politicamente corretto, quello che non può permettersi di reagire, quello che deve stringere le mani, quello che deve sorridire o dire tante cose sterili, oppure girare per i salotti buoni dei politici o degli industrialotti, quello  la cui immagine è sotto contratto e
l'anima pure, insomma il giocatore che con la sua asettica bravura fa muovere i miliardi. Di contro abbiamo il tifoso vero, quello che segue la sua squadra che se potesse pagherebbe per comprare questo o quel giocatore pur di strapparlo all'odiato nemico, ebbene questo prototipo di umano, ama si il giocatore di classe ma ancor di più si innamora del giocatore tutto cuore, di quello che sputa il sangue, di quello che parla bene dei tifosi, sempre, di quello che se ne frega del carrozzone calcistico, di quello che dice le cose come stanno e che noi stronzi tifosi vogliamo sentire dire, in poche parole vorremmo 11 di questi calciatori che stiano in campo come noi
andiamo in trasferta, insomma una squadra che ruggisca che si incazzi che riesca a trasmetterci quella grinta che noi copiosamente gli irradiamo domenicalmente.
Chi se ne frega allora della posizione  in classifica se ad ogni domenica, ci sembrerà di stare in campo e non solo sugli spalti, a giocare, in ventimila contro 11...
ciao
MATTEO"
Ed ancora:
"ciao lorenzo,quello di ieri da parte nostra non sembrava un derby,ma un 'amichevole qualunque....non ho mai visto una cosa del genere...per non parlare della curva poi...mai vista cosi male in un derby! Gente che canta solo "antonio cassano gol" quando tre giornate prima urlava:"solo la maglia"! vergognatevi! Mai visto in un derby il settore sopra gli asrultras quasi muto! FACCE MAI VISTE IN CURVA! i tifosi d'evenienza devono stare a casa!!!in poltrona davanti a sky! e il veleno? è mancato sia in curva che in campo! Emblematico il fatto che un ragazzo sullo specchio invece di incitare la squadra si è messo a vedere il cellulare!! Per non parlare poi dei ridicoli laziali:muti anche loro...neanche un coro con battito di mani...mai vista una cosa del genere!!! In campo poi vorremmo 11 romani? no per carità...semmai 11 ultras no 11 abitanti qualsiasi della capitale che prima del derby si spacciano per tifosi in campo...FATE SCHIFO! de rossi,aquilani,corvia....E LA GRINTA? Come è possibile che un derby venga sentito più da dellas e cufre e dai gemelli merdosi FILIPPINI che dai romani!!! almeno totti è venuto a scusarsi,visto che ogni volta nelle occasioni difficili fallisce sempre!!! Del neri FAI SCHIFO PADANO NORDISTA DEVI ANDARTENE CHE CON LO SPIRITO DI ROMA NON C'ENTRI NIENTE!!! come si fa a non andare a trigoria? DI canio può permettersi certi gesti solo perchè protetto dagli irriducibili sennò non avrebbe mai le palle di farli...scusa per lo sfogo ASROMA SARò SEMPRE AL TUO FIANCO!!!!!!
ALESSANDRO.
Inserita una intervista a Carletto Mazzone dal titolo "L'anticonformista". Guarda caso la pagina di Mazzone ha a che fare anche con il derby di l'altro ieri.
Mi ha consolato vedere che quel che dicevo tre anni fa è lo stesso di quel che dico oggi!
Olanda: I ragazzi dei cori (1994/95)
Comunque. Roma/Atalanta. La rivalità affonda le radici negli anni '80. Nella solidarietà ultras per le ultime vicissitudini, glielo ricordiamo che stanno andando in B?


8 gennaio (pomeriggio):divaghiamo dalla tremenda sconfitta, analizzando le dichiarazioni del Prefetto Serra, oggi sul Messaggero:
Dopo gli scontri dell’Olimpico Serra chiede una normativa più severa. 
Scarcerati i tre ultrà che erano stati arrestati giovedì notte
 «Fermiamo la strategia contro le forze dell’ordine»
 Il prefetto denuncia: dietro gli incidenti del derby c’è sempre un gruppo di cento teppisti
  di MAURO EVANGELISTI 
Le immagini dall’alto dell’elicottero di Sky hanno mostrato attorno allo stadio Olimpico cariche dei reparti mobili, esplosioni, raid di gruppetti di tifosi, fughe nella notte, petardi e lacrimogeni. Erano i minuti successivi al fischio finale del derby Lazio-Roma, ma hanno lasciato una scia molto lunga. Insieme alla battaglia sportiva in campo. Tanto che il prefetto, Achille Serra, critico nei confronti del comportamento tenuto dai giocatori durante i novanta minuti, ora riflette anche su quell’occhio che dall’alto osservava Roma e ne rilanciava una immagine di caos totale: «Voglio capire - spiega - chi li ha autorizzati, come è possibile che di notte un elicottero sorvoli un impianto come l’Olimpico. Già da solo, la presenza dell’elicottero alimentava il nervosismo e la tensione, visto che molti tifosi pensavano fosse della polizia. Ma al di là di questo, ci sono ragioni di sicurezza. Liberissimi di fare le riprese che ritengono più opportune, ci mancherebbe altro. Ma voglio capire chi ha rilasciato le autorizzazioni. Più in generale, quelle immagini, insieme ai titoli dei giornali del giorno dopo, hanno alimentato un quadro di enfatizzazione di quanto è successo dopo il derby»
Il prefetto Serra è stizzito perché la presenza dell'elicottero di Sky ha permesso di far vedere a tutta Italia quello che non si doveva vedere: i tafferugli. Nel famoso derby sospeso, l'elicottero non c'era, e lo stesso Prefetto Serra tentò di dire che fuori lo Stadio Olimpico non era accaduto nulla di grave. C'è da capirlo: rischia il posto. Incomprensibile è però dire - dal suo punto di vista - che siccome i tifosi pensavano fosse della Polizia, questo alimentava la tensione: per quale ragione i tifosi - se i teppisti sono solo 100 - dovrebbero essere tesi per la presenza della Polizia? Semmai dovrebbero essere rassicurati. La risposta la troviamo nei resoconti che mi sono stati inviati, e che nessun giornale ha il coraggio di pubblicare, sempre per il solito discorso: il direttore del Messaggero va a cena con il prefetto, e non con il tifoso malmenato! 
Secondo il prefetto Serra siamo alle solite: di Roma viene mostrata una immagine deformata, il lancio di oggetti e petardi di un gruppo di teppisti moltiplica il suo effetto mediatico al di là della realtà. «In occasione del derby non è successo nulla di grave, le forze dell’ordine hanno lavorato con una professionalità ineccepibile. Non c’è stata guerriglia - insiste il prefetto -, piuttosto siamo di fronte alla solita strategia di un gruppetto ristretto, non più di cento persone, di teppisti, che hanno un unico obiettivo: provocare caos, colpire le forze dell’ordine. Per questo, polizia, carabinieri e guardia di finanza non hanno risposto alle provocazioni, non li hanno seguiti sul lungotevere, andando allo scontro fra la gente come avrebbero voluto i teppisti»
Non c'è dubbio che nei confronti delle forze dell'ordine ci sia, da parte della tifoseria organizzata, tutt'altro che simpatia. Difatti se non ci fossero poliziotti allo stadio - o se la loro presenza fosse 100 volte più discreta - non ci sarebbero incidenti, visto che ormai sono considerati da tutte le tifoserie italiane il primo nemico. Resta da capire perché siano balzati in primo piano, facendo persino dimenticare le rivalità tra tifoserie storicamente rivali. Il problema è trito e ritrito. Chiedete al Prefetto Serra il modo con cui viene applicata la famosa legge antiviolenza, sempre che lo sappia. Legge sacrosanta che - è qui il problema - è utilizzata in modo arbitrario e repressivo anziché realmente preventivo. L'odio nasce da questo e non dipende da Di Canio o cretinate simili. Al macello vanno sia le forze dell'ordine che i tifosi, ma una buona parte di responsabilità - che pur derivando dalla violenza di alcuni tifosi ha contribuito in modo decisivo a radicalizzarla - risiede in chi crede di poter gestire l'ordine pubblico con metodi alla G8. Alcuni reparti superspecializzati, allo stadio ben pochi - anche tra i tifosi tranquilli - li possono più vedere dopo il derby sospeso dello scorso anno. Il solo fatto che ci fossero ancora loro - altro che elicottero - ha creato tensione. Se ci fossero stati solo i carabinieri la tensione sarebbe stata inferiore.
Ieri mattina il giudice per le indagini preliminari ha convalidato gli arresti e scarcerato i tre giovani che erano stati fermati subito dopo il derby. Il processo si svolgerà a fine mese, ma per uno è già scattata l’inibizione ad andare allo stadio. Qui si allaccia la tesi del prefetto, preoccupato per il tentativo di aumentare il livello dello scontro da parte di alcuni gruppi organizzati. 
E’ una denuncia che Serra ha già manifestato altre volte, secondo la quale a Roma sta avvenendo qualcosa che va oltre al calcio, ai risultati, ai gol di Cassano o Rocchi. «Lo sto dicendo da tempo, fin da quando venne sospeso il derby per la falsa notizia del ragazzino investito. La stragrande maggioranza dei tifosi romani è un esempio di correttezza. Roma non ha nulla da invidiare alle altre grandi città, anzi. Però sono preoccupato dalle azioni da questa minoranza di teppisti, un centinaio. Ne parlerò anche con i vertici delle forze dell’ordine, ma il problema dovrebbe essere affrontato anche dal punto di vista normativo. Temo che gli strumenti a disposizione per fermare questo tipo di fenomeni non siano sufficienti».
Ancora questa storia del problema normativo. La legge che c'è, teoricamente ed in pratica, è tutta a favore dello Stato ed affatto garantista per il cittadino. Tutto questo ha portato all'uso improprio della stessa da parte di chi la deve applicare. Dovrebbe essere un giudice a farlo ed invece è il Questore, cioè la polizia. Ormai sono troppi quelli colpiti o che sono stati colpiti dal DASPO senza entrarci nulla (rileggere i resoconti dei futuri diffidati nella pagina di questo derby). Ognuno di loro ha un amico, che lo dice all'altro amico e via dicendo. Ecco le ragioni dell'ostilità diffusa. Quando la legge sulla diffida non esisteva, gli scontri con le forze dell'ordine erano una rarità. Ma siccome è ovvio che una legge simile debba esistere, l'eticità dello Stato e dei suoi appartenenti vorrebbe che venisse correttamente applicata. Ma la non scritta legge della "tolleranza zero" fa sì che la Questura di Roma diffidi in modo indiscriminato, e che gli arresti vengano eseguiti - si consenta dirlo, parlando con cognizione di causa - un po' a casaccio. Accade anche che molti dei diffidati vengano poi assolti nei processi. Altro che leggi ancora più repressive. Ci vogliono dirigenti capaci ed eticamente irreprensibili che - visto l'enorme potere che questa legge loro concede - siano meno poliziotti e un po' più giudici, il che è assai difficile, perché se si ha la mentalità di poliziotto non si può avere il senso di giustizia del giudice. E' per questo che la legge va cambiata, ma in senso opposto a quello propugnato dal Prefetto Serra, nel loro stesso interesse e nell'interesse dello Stato. La mentalità del poliziotto è quella per la quale se tutti sono in galera, colpevoli e innocenti, l'ordine regnerà sovrano. Senza dubbio. Ma quando verranno scarcerati, i colpevoli rimarranno astiosi, insieme agli innocenti che grideranno vendetta. La mentalità del giudice (non sempre - ahimé - correttamente applicata, anche perché spessissimo ci si basa solo e soltanto su quello che dicono le forze dell'ordine, ma mi rendo conto che diversamente crollerebbe lo stesso Stato) è quella di cercare di capire chi è colpevole e chi innocente, ed in base a quello giudicare e condannare. Certo, in carcere c'è un'ottima percentuale di innocenti, ma se a giudicare - anche nei processi normali - fosse il Questore, questo numero sarebbe perlomeno il triplo.
Misure più severe, no alle scarcerazioni facili: la tesi del prefetto sembra andare in questa direzione, anche se il dibattito è complesso. Che ci siano due filosofie a confronto ormai è evidente, visto che la parola d’ordine delle tifoserie organizzate - e in curva durante il derby è apparso proprio uno striscione contro il prefetto - è “no alla repressione”. E nel corso del match nelle curve sono apparsi anche diversi striscioni contro le forze dell’ordine, fino a quello che richiamava (non è la prima volta) il nome del bandito Luciano Liboni. 
Appunto. Se le tifoserie recepiscono come repressivo un certo atteggiamento (appare strano che tutto ciò venga domenicalmente esposto in tutte le curve d'Italia), sarebbe il caso di interrogarsi sul perché.
Se i teppisti sono 100, è anche vero che il retroterra che li sostiene prima non esisteva ed invece adesso è assai diffuso. E' quello stesso retroterra che ha fatto sì che nessuno - me compreso - abbia creduto al povero Prefetto Serra il giorno del derby sospeso. Ma un retroterra non si crea da solo. Si forma a seguito di circostanze, di episodi. Di storie. La violenza non può essere combattuta solo sul campo, con atteggiamenti "più responsabili" o meno responsabili del celerino napoletano con la terza elementare, agli ordini di qualcuno che - ahimé - possiede una formazione professionale spesso non accompagnata da una formazione culturale e psicologica adeguata.
C'è da dire che l'inizio degli incidenti alla fine del derby è sicuramente nata dai tifosi. Ma un minimo di competenza professionale dovrebbe far capire a chi dirige (chiedo troppo?) che in casi come quelli di domenica se si fosse usciti dalla Curva Sud senza trovare uomini in tenuta antisommossa - e soprattutto quei reparti del derby sospeso - nulla sarebba accaduto perché sarebbe mancato il pretesto.
Non sarà il trionfo dello Stato, ma anche quello che è accaduto lo è.
Possibile che debba dire a mia sorella, che è venuta con me al derby, che in caso di disordini non deve passare vicino alle forze dell'ordine? Mi sembra francamente un controsenso, eppure è proprio così!
Il derby dell’altra sera, finito con un bilancio di dodici feriti lievi (quattro fra le forze dell’ordine, otto fra i tifosi) in realtà lascia un altro tema per il dibattito, che in modo inedito vede da una parte un importante rappresentante delle istituzioni, dall’altra i ventidue giocatori in campo. Serra lo aveva detto subito dopo il fischio finale: certi atteggiamenti visti in campo non hanno contribuito a un clima di serenità. Fra i protagonisti del derby, al di là di Di Canio che ha monopolizzato l’attenzione, c’è chi ha risposto con sarcasmo. Come il laziale Oddo («vorrà dire che la prossima volta giocheremo a pallavolo»). Il prefetto ovviamente non ci sta a scendere in polemica, ma tenta di spiegare meglio il senso del suo disagio di fronte agli atteggiamenti visti sul prato verde: «Il comportamento negativo l’ho registrato in entrambe le squadre, non faccio distinzione fra laziali e romanisti. Ma in un match così importante sarebbe auspicabile maggiore senso di responsabilità. Si carica di nervosismo una gara così sentita, si va oltre al normale agonismo di una partita di calcio. Si è visto ben altro, fino ad arrivare perfino ai saluti romani. Mi piacerebbe che i giocatori capissero che poi a contrastare i disordini ci devono andare i carabinieri, i poliziotti, i finanzieri: sono loro che mettono a repentaglio la propria sicurezza, ogni giorno. Bisognerebbe quindi responsabilmente evitare di scaldare gli animi»
Credo, dico credo, che il Prefetto abbia l'intelligenza per capire che il problema vada affrontato partendo dalla radice dello stesso, e questo non può prescindere da una verifica di legalità all'interno della stessa Questura di Roma. Ma siccome questo non avverrà mai perchè il potere si arrocca sempre su se stesso, ci si rassegni. Anche perché è il Ministro che comanda il Prefetto, ed è il Prefetto che comanda il Questore. Eseguono gli ordini del governo, votato dal popolo che guarda la televisione e da essa trae le proprie convinzioni. E la televisione è gestita dal governo.
Che meccanismo diabolico che è la "democrazia"!
Il Prefetto Achille Serra al lavoro


8 gennaio: giornata dell'epifania contrassegnata dalla violenza:
LIVORNO/INTER
IL TIRRENO
LIVORNO. La rabbia diventa guerriglia quando ancora in campo giocano, dopo l’invasione solitaria e il secondo rigore, quando mezzo stadio grida al furto e gli ultrà escono fuori. La prima carica, i primi feriti (dieci medicati al pronto soccorso, una ventina i contusi) l’assaggio di quello che sarà dopo. Dalla curva Nord escono una ventina di ultrà vanno all’assalto della polizia che cerca di presidiare l’ingresso principale di piazzale Montello. Sono in pochi, un ragazzo raccoglie da terra una bicicletta legata a un palo di ferro e la scaraventa contro il capo della Digos, Ermelinda Trotta. Ha una sospetta frattura. Gli scontri vanno avanti per dieci minuti, da dentro allo stadio arrivano i rinforzi dei carabinieri in assetto
antiguerriglia: sparano i lacrimogeni, il gruppo viene disperso, la maggior parte torna dentro la curva, ma il servizio d’ordine ai cancelli ormai è saltato. Da questo momento in poi sarà un continuo lancio di oggetti, con le due tifoserie che, caso più unico che raro, riescono a entrare in contatto e se le danno di santa
ragione per almeno cinque minuti, finchè gli interisti non corrono via, dentro ai pullman. Gradinata occupata. Passano sì e no dieci minuti dalla fine
della partita. Gli ultrà del Livorno, più di cento, si radunano. Ragazzi, tra i 15 e i 25 anni, salvo eccezioni.
Chiudono i cappucci, c’è chi si maschera il volto con una sciarpa. 
Il primo assalto è alla gradinata, entrano nello stadio, cercano il contatto, ma ci sono le reti divisorie. Ci sono i poliziotti del reparto mobile, pochi anche loro per
disperdere il gruppo di persone. Alzano gli scudi contro le prime pietre. 
Cancelli aggirati. Poco possono i poliziotti, figuriamoci le cancellate, le gabbie che sbarrano la via dei Pensieri. Gli ultrà passano da via Allende e arrivano in via Machiavelli, una traversa di via dei Pensieri dove sono parcheggiati i
pullman e le auto di chi è arrivato da Milano. Nel parcheggio davanti al vecchio palazzetto, in un angolo, è fermo un camioncino, forse di proprietà di una ditta edile. Dentro ci sono macerie, massi, spranghe di ferro. Viene raccolto tutto, il pianale dietro è aperto. La guerriglia. Via Machiavelli. Qui ci saranno gli scontri
più violenti. La carica degli ultrà parte appena passa il primo furgone diretto a Milano. Furgoni da nove, dieci posti. Ne fermano cinque, quelli dell’Inter scendono. Per cinque minuti se le danno di santa ragione, diversi interisti impugnano coltelli, i livornesi rispondono con le spranghe e la fibbia delle cinture dei pantaloni. Vanno
avanti per minuti interminabili. Poi gli interisti scappano, mentre arrivano i rinforzi del reparto mobile della polizia.
Due accoltellati. Si faranno medicare il capo di gabinetto della questura, Paolo Rossi, e il capitano dei carabinieri, Oreste Gargano. Sono stati feriti da un gruppo di ultrà dell’Inter con coltelli piccoli, temperini legati sulle aste delle bandiere, ma devono farsi medicare su un’ambulanza. Il capitano Gargano viene portato al
pronto soccorso, Rossi si fa cucire sul posto e resta a guidare il servizio insieme al questore, Antonino Puglisi. In via Machiavelli non è finita, dopo lo scontro con gli altri ultrà, i livornesi cercano ancora di sfondare il cordone. Vengono esplosi ancora lacrimogeni, ma c’è vento, l’area è grande, hanno un’efficacia debole. Ma soprattutto i cento ultrà non mollano, la rabbia non è passata nonostante gli
scontri, nonostante qualcuno sia ferito. 
Via degli Oleandri. Ancora una traversa di via dei Pensieri, la seconda. Ormai siamo a un passo dal lungomare. E’ qui che si spostano gli ultrà. Fanno tutta via
Machiavelli, fino alla rotatoria davanti alla Circoscrizione, poi corrono all’incrocio. In strada scendono le persone che abitano nei condomini che sono lì intorno, hanno le auto parcheggiate. Qualcuno riesce a spostarla. Nel frattempo c’è chi prende i cassonetti per sbarrare la strada ai pullman che se ne vanno. Ne incendiano diversi. Arrivano anche i vigili del fuoco, insieme alla polizia, costretta a
saltare di strada in strada, a bloccare gli agguati. Sono già passate le 19 quando si buttano via i passamontagna.
Ognuno torna a casa sui motori. La rabbia è passata, restano feriti e danni, soprattutto alle auto in sosta, gente che un tranquillo giorno di Befana, lontano quasi due chilometri dallo stadio, e se ne va a dormire col pensiero sui soldi da sborsare al carrozziere. 
ll bilancio. Pesante, una decina i feriti, ma il numero è destinato a crescere. I poliziotti si sono fatti medicare in serata al pronto soccorso. I più gravi sono Trotta,
Gargano e Rossi. Diversi i contusi. In tutto si parla di trenta persone. Ci saranno polemiche, strascichi, proteste.
E’ l’ennesima giornata di violenza dopo una partita. 
E purtroppo a niente sono servite le sbarre e le gabbie preparate per il match con la Lazio, quello considerato a maggiore rischio. Anche se ormai quasi ogni partita si porta appresso scontri.

Le immagini dell'invasione
PARMA/JUVENTUS
LA GAZZETTA DI PARMA
Calci, pugni, cinghiate, colpi di spranghe. La violenza entra al Tardini. Scende in campo, ma proprio in campo, quando meno te lo aspetti. L'arbitro De Santis fischia la fine della partita. I giocatori rientrano negli spogliatoi e lo stadio si svuota: la giornata sportiva si spegne e si accende quella della follia. Alcune decine di tifosi bianconeri - ieri in tremila stipati in curva Sud - invadono il campo. Uno di loro scavalca la barriera antisfondamento e apre i cancelli per far entrare altri supporter. Il gruppo guadagna la metà campo e intona cori contro i tifosi crociati ancora sulla gradinate della Nord. I quali, anzichè rimanere al loro posto o uscire dallo stadio, invadono a loro volta il terreno di gioco. In una manciata di secondo il Tardini, da campo sportivo si trasforma in un terreno di battaglia. Sí, perchè dall'interno del rettangolo verde gli uomini delle forze dell'ordine se ne sono già andati, usciti a presidiare l'esterno dello stadio: dentro rimane solo qualche carabiniere e per di pi ù non in assetto antisommossa. Le due tifoserie - cento, centocinquanta teppisti - si scontrano a metà campo. Volano calci, pugni, cinghiate, colpi con le aste delle bandiere. Qualcuno si porta dietro una panchina che scaraventa addosso ad un tifoso avversario. Dieciquindici minuti di follia: poi i manganelli dei poliziotti, rientrati immediatamente dentro il rettangolo verde, riescono a rimandare i tifosi bianconeri sulle gradinate della Sud e i crociati in quelle della Nord. La tensione resta alta e si trasferisce all'esterno dello stadio, dove per fortuna non vanno in scena altri scontri. Al Pronto Soccorso finiscono un tifoso bianconero - ma la notizia non viene confermata - con un trauma cranico e due uomini delle forze dell'ordine - un carabiniere e un agente di polizia - con lievi contusioni: si parla di distorsioni alle caviglie. Un poliziotto si fa medicare una ferita al volto davanti allo stadio. In serata, in una riunione in questura, gli investigatori hanno visionato le immagini degli scontri per identificare i responsabili delle violenze. Già oggi potrebbero arrivare provvedimenti. 
Il questore Gaetano Chiusolo, che da mercoledí si insedierà a Brescia, tende a minimizzare la portata degli incidenti avvenuti ieri sul terreno di gioco del Tardini: « Si è trattato di un fatto spettacolare, ma che va ridimensionato nella sua portata, visto che di fatto non ci sono stati scontri fra le due tifoserie » . Questa la ricostruzione dei fatti effettuata dal questore, che comunque ieri sera, assieme ai funzionari incaricati del servizio d'ordine, ha visionato i filmati dei disordini per valutare la necessità di eventuali provvedimenti: « E' accaduto che, mentre trequattro tifosi dei Boys stavano rimuovendo, come sempre avviene, gli striscioni e si trovavano quindi in campo, alcuni supporter bianconeri abbiano scavalcato la recinzione della curva Sud e siano entrati nel recinto di gioco rivolgendo inequivocabili gesti di scherno ai tifosi parmigiani. A questo punto, altri juventini sono stati fatti entrare da chi era già in campo e la stessa cosa hanno fatto i Boys, temendo possibili aggressioni. A quel punto sono però intervenuti agenti e carabinieri in servizio che, di fatto, hanno impedito i contatti fra le opposte tifoserie. Tutto questo mentre all'esterno la situazione è rimasta sotto controllo » . Mentre i Boys, per il momento, preferiscono non commentare gli incidenti del postpartita, Angelo Manfredini, vicepresidente del Centro di coordinamento che era in campo al momento dell'inizio degli scontri, fornisce una sua versione: « I primi a entrare in campo sono stati gli juventini, che hanno iniziato a inveire e fare gesti di scherno contro i «Boys». A quel punto le forze dell'ordine, per intervenire, hanno fatto aprire il cancello della curva Nord e, assieme a loro, sono entrati anche i tifosi parmigiani e, a quel punto, è stato il caos, dovuto però al fatto che, purtroppo, non è stato impedito agli juventini di entrare dentro il campo a fine partita » . 

Le immagini
NAPOLI/GIULIANOVA
IL MATTINO
Quattordici contusi tra le forze dell'ordine per i tafferugli scoppiati nel secondo tempo. Un gruppo di facinorosi ha iniziato, sul ballatoio tra i distinti e la curva A, un fitto lancio di oggetti nei confronti delle forze dell'ordine presenti allo stadio. La partita in quel momento era già saldamente in mano al Napoli e non c'erano elementi di tensione tali da scatenare la violenza. Conto poliziotti e carabinieri sono stati lanciati bottiglie, monete e pezzi di pietre staccati dai muretti degli spalti. Il gruppo dei violenti si è poi spostato all'esterno dello stadio, inseguito dalle forze dell'ordine. Anche qui è continuato il lancio di oggetti. Le forze dell’ordine hanno fatto uso di lacrimogeni per disperdere i facinorosi che si sono dileguati nei vicoli attorno allo stadio nel quartiere di Fuorigrotta. La polizia ha operato un fermo: si tratta di un ultrà colto in flagrante mentre all'esterno dello stadio a fine partita lanciava oggetti contundenti contro le forze dell'ordine.
L'INVASORE LIVORNESE...
"Sono pronto a tutto, anche ad andare in carcere"
"fatemelo prendere"
....RIVOLTO ALL'ARBITRO... :
OLD STYLE: INDUBBIAMENTE IL MIGLIORE.
L'ARBITRO, PER DEFINIZIONE, E' SEMPRE IL PRIMO COLPEVOLE PER OGNI TIFOSO VERO.
La discrasia sta in questo: tre anni a lui, tre anni agli altri

7 gennaio (pomeriggio): inserite altre foto, video e articoli di giornale su Lazio/Roma. Alla pagina 2 altre foto, e alla 3 la cronaca.
Pagine in continua evoluzione. Aggiornata la Coppa Disciplina.
Ho sentito la necessità di scrivere un piccolo editoriale.

EDITORIALE
Faccio una premessa: se a Di Canio capitasse quel che capitò a Lionello a Bologna 14 anni fa non sarei minimamente dispiaciuto. Ieri quando ha segnato, proprio lui, proprio là sotto dove lo avevo visto 16 anni fa sembravo Diego Abatantuono in "Eccezziunale veramente" quando il Milan prende il gol. Avessi avuto un bazooka probabilmente avrei fatto fuoco.
Detto questo, dico anche un'altra cosa: la smodata esultanza ci sta tutta.
Stanotte non ho chiuso occhio per il nervosismo, tanto più che alle 6 mi sono dovuto alzare per ragioni di lavoro ed ho riflettuto. Mi sono immaginato di avere avuto indosso la maglia della Roma (magari quella di Prati) di essere insultato nel modo più pesante possibile dai laziali e poi di aver segnato sotto la loro curva il gol decisivo. Cosa avrei fatto dopo? Non c'è dubbio. Prima della partita avrei dato, con smaccata premeditazione, un elmetto da guerra al fotografo deputato a stare sotto la Nord e mi sarei fatto una corsa forsennata fino sotto la loro vetrata. In fondo, Di Canio è un moderato imborghesito.
Detto questo, resta da definire i nostri.
Stimo diversi giocatori, ma alcune cose proprio non mi vanno giù. 
Dellas.
Prima della partita ci tira fuori la solita storia del derby che è una partita come tutte le altre, anche se i tifosi la sentono particolarmente e quindi va giuocata con impegno.
Ogni volta che qualcuno tira fuori questa storia, prendiamo la sveja, che tra l'altro anche statisticamente ieri ci stava tutta.
Nessuno fa guardare al guerriero greco, non dico "Braveheart", perché questo lo lasciamo ai burinotti d'oltremanica, ma quantomeno "Il Gladiatore".
Già me lo immagino.
Da noi torroni e panettoni, dall'altra parte "Braveheart" e "Ogni maledetta domenica".
Ciavemo duecento romani in squadra, ma come cazzo è possibile che non gli viene in mente a loro!
Se fossi il presidente della Roma imporrei a ogni giocatore un esame prima di venire qui, per responsabilizzarlo sulla maglia che indossa e su cosa significa. Non fai l'esame? Affanculo ragazzo, vai in un'altra squadra.
Comunque sia, il risultato è che Dellas - che tenerezza -  si lamenta con Di Canio per l'esultanza non da sportivo, insultando così anche il suo capitano Francesco Totti, che fece la stessa cosa qualche anno fa.
Il tipo di giocatore che io voglio è quello che non fa la signorina (e per la verità Dellas non lo è mai stato), ma quello che di fronte a una scenetta impiantata da quel ternanomilanistajuventinonapoletanoetralasciolesquadreinglesi pensa "Mo' segno io e vado a fare crowdsurfing sopra le teste dei laziali in nord" oppure "al prossimo intervento lo apro in due come una cozza".
Candela. 
Doveva essere messo in campo con l'unico obiettivo di spezzare una gamba alla banderuola, prima di andarsene a svernare in Qatar.
Solo così il francese si sarebbe guadagnato un posto nella storia della Roma, i cui tifosi, invece, tra qualche anno lo dimenticheranno.
Della nostra squadra i Romani se ne sono stati zitti zitti, delusi, piangenti, ma non incattiviti come - cazzo - erano loro.
Solo i nostri stranieri hanno tirato fuori un po' d'orgoglio e d'amor patrio, in una distorta visione del derby che glielo fa considerare "una partita come le altre", quando non lo sarà mai e non lo deve essere neanche per loro, altrimenti non ci venissero qui. Distorto, per quanto ho detto a proposito di Dellas. Cosa doveva fare Di Canio? Il professionista? E perché? Dice di essere tifoso della Lazio. Non so se è vero, ma il tifoso esulta. Smodatamente, se è molto tifoso. Non mi venite a parlare del fatto che "gesti di questo genere inducono alla violenza". Ha risposto, ahimé bene, lo stesso Di Canio ai parassiti della Domenica Sportiva, giustamente sbeffeggiati: se voglio menare qualcuno lo meno uguale. A Parma si sono picchiati senza che ci siano stati episodi di questo genere e anche nei derby passati non c'è mai stata troppa tenerezza. L'unica cosa che può provocare un atteggiamento alla Di Canio (ma anche alla Totti del "v'ho purgato ancora" che tanto abbiamo amato) è il lancio di oggetti, ma questo lo provoca anche l'arbitro corrotto.
Totti.
Evidentemente sente troppo questa partita, ma sembra chiaro che l'effetto che ne ricava è opposto.
Lo sguardo spaurito del "Che devo fà? Me butto pe' tera o nun me butto?" dell'episodio del petardo è un sintomo di tale situazione: se il petardo ti ha stordito, caschi immediatamente o poco dopo. Persino Gattuso lo ha capito. Se non ti ha stordito, mandi affanculo quegli stronzi che te lo hanno tirato e giochi fino alla morte per segnare e andare sotto di loro.
Del Neri.
"Questa volta non ha vinto lo sport". "Questo non è calcio".
Sport? What's sport? Lo sport è quello che seguono gli sportivi. Il calcio è quello che seguono i tifosi allo stadio (ed anche a casa) e gli sportivi solo da casa o in qualche piccola parte della Tribuna Monte Mario e della Tribuna stampa. Il derby di Roma è il calcio all'ennesima potenza.
Possibile che ad ogni allenatore della Roma tutto questo gli debba essere spiegato a mattonate?
Quello che molti commentatori non vogliono capire, è che se il calcio è così è perché l'Italia ha tre quotidiani sportivi e centinaia di trasmissioni calcistiche. Quando negli anni '50 il calcio NON era così, tutto questo non esisteva, questo sito forse non sarebbe esistito, e migliaia di persone che oggi scrivono sui giornali sarebbero disoccupate.
Negli annali resterà Lazio 3 Roma 1, e non che i fratelli Filippini sono stati troppo aggressivi.
Tralascio le considerazioni tecniche - ce ne sarebbero da fare - ma non mi appartengono.
So solo che me rode e lo spirito giusto che spero venga fatto proprio da chi ci dovrebbe rappresentare in campo è solo uno: ci vediamo al ritorno.


7 gennaio: on line la pagina di Lazio/Roma. Gli aggiornamenti arriveranno man mano nel corso del tardo pomeriggio.

6 gennaio: ecco l'e-mail che mi è arrivata ieri sera...: "Ciao Lorenzo e anche se in ritardo ti faccio gli auguri di un sereno 2005; portali anche alla magica "Curva Sud".... e speriamo che domani inizi anche calcisticamente parlando nel modo migliore..... Un abbraccio
Pierino Prati". Inserite le foto di L.R. Vicenza/Roma 1978/79. Altro esempio della serie "La violenza oggi ha raggiunto livelli preoccupanti": Sampdoria/Monza 1978/79. Ma ho trovato anche un Catania/Vigevano del 1959 o giù di lì che presto scannerizzerò insieme ad altre cosette.
Nella pagina dedicata allo Stile Juve, sono stati inseriti altri documenti (dichiarazione di Stefano Tacconi) relativi al comportamento dei bianconeri, il tutto per non perdere la memoria storica che la società bianconera cerca di cancellare.
Tornando al discorso stadi, ecco un mio omaggio alla Gradinata Nord del Genoa che ho sempre molto considerato a livello ultras... niente posti numerati e vicino al campo... ci mettiamo una firma?

Genoa/Empoli 2004/05
La coreografia

Genoa/Empoli 2004/05
Il gol sotto la gradinata nord
E-mail con richiesta di aiuto: "Amici Romanisti, sono un ragazzo romanista di 28 anni, abbonato da 22, che se non vede la Maggica sta male.
Per lavoro dovrò passare tutto il 2004 più a Sarajevo che a Roma. Ho bisogno di un contatto lì per vedere le partite della Roma. Non sarà come andare allo stadio ma è già qualcosa. Ho visto che c'è un Roma club Sarajevo, ma il sito è in ristrutturazione. Se avete qualche notizia fatemi sapere!!!
GRAZIE MILLE Matteo Buzzetti PS. se vi interessa il sito del mio gruppo di amici che va sempre in trasferta insieme è: www.brigatatenaglia.com".
Vabbè, smorziamo i toni, in fondo è una partita di calcio, lo sport deve prevalere, bisogna dare un segnale di maturità...
DI CANIO B!


5 gennaio (pomeriggio): il confronto dialettico è sempre stimolante perché offre la possibilità di riflettere su questioni non valutate o sottostimate, tenuto conto che il sottoscritto è abbastanza ortodosso nell'esprimere alcune opinioni. Ecco quindi che mi scrive uno dei più antichi visitatori del mio/nostro sito, Luca, ossia L79:
"ti scrivo in merito al tuo intervento relativo alla "fine del calcio da stadio".
Al contrario di quanto tu hai scritto, non vedo solo aspetti negativi in questa "rinascita degli stadi".
Come sai, ho ancora nella testa l'emozione provata nel "moderno" anfield road.
Sentivo l'odore dell'erba a due passi da me, il rimbombo di you'll never walk alone che entrava in testa negli occhi, nel cuore.
Eppure proprio da li è partita la rivoluzione degli stadi.
E' vero, al gol della Roma ho osato saltare sul seggiolino e ho dovuto aspettare qualche secondo per rendermi conto che uno stewart mi stava indicando decisamente per far tornare i piedi dove devono stare, sul pavimento, e ha parzialmente smorzato la mia gioia incontrollata.
Ma è anche vero che non per questo, non andrei più allo stadio.
Certo, con la ragionevolezza si possono ottenere sempre risultati migliori. Uno stadio completamente con posti a sedere, toglierebbe molto del suo sapore a chi, come me, non può star seduto, e non lo è mai stato fino ad oggi. Però, uno stadio senza recinzioni, in cui il canto della sud e dello stadio intero possa arrivare dritto nelle orecchie dei giocatori avversari sarebbe un sogno. Il problema sarebbero torce e aste delle bandiere? A parte che i nuovi stadi non ovunque coincidono con divieti di questo tipo, si potrebbe sempre immaginare un settore più "flessibile" degli altri.
Certo, uno stadio all'inglese senza recinzioni presuppone un controllo maggiore, niente lancio d'oggetti, scale libere e stewart in ogni angolo dello stadio, assenza di zone franche, ma non credo che questo segni la morte del "caldio da stadio".
Il calcio da stadio sta morendo, già, ora qui in italia, e non per gli stadi all'inglese. Come giustamente hai detto tu le tribune sono vuote, i tifosi disamorati, ma la critica al calcio moderno passa per altre situazioni. Calciatori sempre piu' mercenari, scarso valore dato alla maglia, alla tradizione, alla storia del club, biglietti troppo cari per uno spettacolo di qualità scadente, televisioni invadenti che hanno distrutto il rito domenicale, interessi mastodontici, politici ed economici che pesano troppo su questo fenomeno sociale. Lo stadio all'inglese non necessariamente è solo male.
Credo anzi addirittura che la situazione degli stadi italiani, il tipo di impianto pericolosissimo, il tipo di forza dell'ordine impiegato, siano strumentali alla repressione di cui tanto si parla. Quanti ragazzi sono caduti in vere e proprie provocazioni, trappole, scatenate a tavolino, quante volte abbiamo avuto questa sensazione? Quanto di tutto ciò sarebbe stato evitato con un impianto piu' funzionale, che non distrugga la passionalità delle curve, ma che non sia una terra di nessuno dove da parte dei tifosi ma anche purtroppo delle forze dell'ordine si puo' vivere fuori dalle regole. Uno stadio più regolato,c ome in inghilterra, porterebbe anche ad una diminuzioni dei soprusi, ne sono certo.
E la curva sud, la tipologia di tifo che noi abbiamo, i mille gruppetti di quartiere, in uno stadio da FOOTBALL, sarebbero un motore ed una garanzia per un salto di qualità, come pochi in Italia noi potremmo permetterci il tifo all'inglese, in uno stadio e una curva non dispersivi come l'olimpico.
E chi se ne frega se ci fanno il mac donald, che ci vada chi ci vuole andare...a me non piace neanche il bar del tennis...."
Caro Luca, quel giorno ad Anfield Road c'ero anch'io, e quindi capisco cosa intendi dire. Tuttavia se avessi avuto la possibilità di vedere, chessò, Ipswich Town/Roma del 1981/82, avresti potuto comunque annusare l'odore dell'erba, stare in piedi ammassato con i tuoi/nostri consimili, far "cadere" la gradinata al gol della squadra del cuore, metterti vicino a chi ti pareva. Il rimbombo di "You'll never walk alone" lo avresti/avremmo sentito comunque, ma forse per 10-15 volte invece delle 2-3 che abbiamo udito. Sicuramente non avremmo potuto dominare, così come abbiam fatto, a livello corale perché ci avrebbero surclassato. Le curve inglesi vivono ancora di rendita. Sopravvive a stento la cultura del tifo, ma - lo avrai notato - non c'è quel rinnovo e quell'inventiva che consentiva ogni maledetto sabato di ascoltare cori nuovi, di inventare nuovi modi di esultare (il più bello, a parte la "discesa" della gradinata, è quello che fu introdotto alla fine degli anni '70 - inizio '80 in piena epoca punk, in cui tutti facevano a gara a saltare più in alto) ecc. ecc.. Sicuramente uno stadio moderno offre attrattive diverse per noi abituati a vedere la partita a 100 metri di distanza, e chi come me ha vissuto il periodo del Flaminio può confermare che vedere la partita da vicino e in piedi senza seggiolini è la cosa più bella che si possa offrire a un tifoso ultras.
Per il resto, lungi da me pensare che il calcio moderno sia solo lo stadio rinnovato. Come dici tu, molti altri sono i problemi, ma io ci inserisco - a livello di cultura del tifo - anche questo. Nel momento in cui costruiranno un nuovo stadio, temo sarà molto difficile far sì che tu possa stare vicino a chi vuoi.
E questo non può che incidere profondamente sull'aggregazione: ora che, mio malgrado, siedo in Tribuna Tevere, mi rendo conto che è impossibile condividere qualcosa con il mio vicino di posto, distante anni luce dal mio modo di pensare e a me vicino per il sol fatto di essere romanista. Come potrei far partire da lì un coro nuovo, un'iniziativa, che rinnovi e perpetui il modo di tifare? Hai visto a Madrid gli Ultras Sur? Confinati in un pezzettino minuscolo di curva dove credono di avere la libertà di essere ultras. Lo stadio che sogno è, anche per me, senza recinzioni, e vicino al campo da gioco, ma senza l'obbligo di stare seduti (che deriva da una precisa direttiva UEFA) in tutti i settori. Il rispetto di questo parametro decreterà, nel breve volgere di qualche anno, la fine del rinnovamento del tifo, e la sua lenta morte.


5 gennaio: grazie a Gabriele P. ho inserito una bella foto a colori (dell'ANSA) del CUCS in Roma/Perugia 1977/78 e le foto della partita stessa.
Lentezza del sito: sono finalmente riuscito a prendere lo spazio web necessario. A parte il restyiling del sito, cui sta collaborando preziosamente (e con pazienza) Michele, che dovrà renderlo più "leggero", è in fase di caricamento il dominio http://www.asromaultras.org che diverrà il sito principale su cui navigare con una certa velocità. www.asromaultras.it rimarrà sempre aggiornato come mirror-site / sito specchio, ma visti i problemi che molti di voi mi hanno segnalato in ordine alla difficoltà di navigazione e di download di files pesanti, e visto che molte volte viene oscurato per problemi di banda sarà considerato il sito "di riserva". Ho intenzione di mettere su tutte le pagine ospitate sul .it un avviso del tipo "attenzione, il nuovo URL è www.asromaultras.org". Visto che dovrei fare tutto a mano, c'è un programmino che consente di facilitare l'operazione, tenendo presente che per cosruire il sito uso solo Netscape Communicator 4.6? Mi viene segnalato da Stefano il Roma Club Florida http://it.groups.yahoo.com/group/romaclubflorida/
Iniziata la pagina 4 delle scritte sui muri. Aumenta sempre più la lista dei gruppi che aderiscono, da tutte le parti del mondo, al manifesto contro il calcio moderno. Gli ultimi arrivati vengono dalla Polonia, dalla Bulgaria e dalla Turchia.
Francesco mi segnala questo articolo di Repubblica:
Amsterdam, Parigi, Londra, Madrid: impianti non solo per il calcio
Parcheggi, ristoranti, centri commerciali, musei. E tanta comodità
In tribuna come in salotto
il Rinascimento degli stadi europei 
di CORRADO SANNUCCI

ROMA - C'è stato un rinascimento architettonico degli stadi negli ultimi dieci anni e l'Italia ne è rimasta malinconicamente esclusa. Nove anni dividono il San Paolo di Napoli (ristrutturato per il '90) dal Millennium Stadium, finito nel '99: a Cardiff con 7,5 euro c'è una visita guidata alle meraviglie della tecnologia, a Napoli si potrebbe organizzare un giro istruttivo sullo scialo di denaro pubblico. A Napoli si è vicini agli anni '50, a Cardiff c'è il futuro. 

E' l'impianto-esempio (costato peraltro più di 200 milioni di euro): splendore architettonico, polifunzionalità (pensato per il rugby, ospita regolarmente il calcio e concerti rock), di facile accessibilità (è al centro della città, a cento metri dalla stazione ferroviaria), comodo da raggiungere e da vivere. Si decide a seconda del tempo se aprire o no il tetto: "per lasciar vedere a Dio i nostri ragazzi giocare" dicono i gallesi.

Quella del tetto mobile è un must per definire uno stadio davvero all'avanguardia: il tetto dell'ArenA di Amsterdam si può chiudere in venti minuti. Dentro c'è tutto: bar, fish&chips, negozi di mechandising, fuori i parcheggi (l'impianto è fuori Amsterdam). Gli acquisti non si fanno con i contanti ma con tessere che come le carte telefoniche hanno il credito a scalare, il che aumenta la sicurezza e previene furti o borseggi o espropri. 

La filosofia dei nuovi impianti è grandi comodità ma anche grande controllo. Sotto il tetto della Auf Schalke Arena di Gelsenkirchen sono appese le telecamere che scandagliano gli spalti per prevenire incidenti o individuare responsabili. Lo spettatore è osservato ma può osservare facilmente ogni punto del campo: solo lo Stade de France, concepito per i mondiali '98, ha la pista di atletica, che però (diversamente dal Delle Alpi) ha una sua funzione, vi si svolge la tappa annuale del Grand Prix di atletica.

Gestire questi impianti non legati a società di calcio è complesso, far sì che procurino utili è difficile, ma proprio lo Stade de France mostra la via: è gestito da una società privata che lo affitta per il rugby, il calcio, l'atletica appunto, ma anche per cene aziendali o partite tra impiegati. Tutto è caro (a cominciare dal parcheggio sotterraneo) ma lo stadio è vivo e in buona salute. Così il quartiere intorno, con i suoi bar, alberghi lungo il viale del Cinque Nazioni (nome non aggiornato). 

Sono impianti che per quanto grandi sono immersi nel tessuto urbano, come il Camp Nou o il Santiago Bernabeu. Lo spettatore si sente immerso nel divertimento e nella cultura: all'Old Trafford c'è anche il museo del Manchester United. La nuova frontiera sarà lo stadio dell'Arsenal, sponsorizzato (con 150 milioni di euro) da Emirates e che sarà ultimato nel 2006: 60mila posti a sedere, 150 tribune d'onore, 250 postazioni di ristoro, 900 toilette, alcuni dei suoi numeri monumentali. In più schermi giganti in grado di spostarsi e reclinarsi in base alla luce solare. 

Con questo modo di vivere lo spettacolo del calcio si dovranno confrontare gli architetti di Italia 2012: avranno le idee e le risorse necessarie per sostenere questa sfida?
La fine del calcio "da stadio" in Italia sembra quindi avere una data: il 2012.
Quindi, cari ragazzi, preparatevi a vivere - seppur male - gli ultimi scampoli di tifo.
"In tribuna come in salotto", dice il titolo: se è così, perché mai dovremmo andare allo stadio pagando decine e decine di euro se possiamo restare tranquillamente in salotto a casa nostra senza dover essere obbligati a passare per negozi e fish & chips e negozi vari e ristoranti?
Gli spettatori ci saranno sempre (forse in minor numero, non mi sembra che la Monte Mario "comodosa" sia così piena in occasione delle partite della Roma), ma elimineranno noi, i sostenitori.
Persino il gusto della pioggia vogliono toglierci con un maledettissimo tetto apribile.... Già mi stanno sulle palle gli stadi coperti, figuriamoci quelli con il tetto apribile. C'è un modo per evitare che la Curva Sud diventi la Curva Coca-Cola e la Tribuna Tevere diventi la Tribuna TIM? C'è un modo?
Se lo chiede anche lo stesso Francesco che mi ha segnalato il pezzo: "dobbiamo trovare un modo per dire loro che a noi nun ce ne frega n'cazzo se a torino ce stanno meno spettatori. Se è il ristorante lo saccheggiamo, se è il parcheggio lo bruciamo, se è un centro commerciale lo distruggiamo!"
Alla larga i benpensanti che potrebbero giudicare orribile questo ragionamento. Alzi la mano chi ha altre soluzioni.

Le frontiere del digitale terrestre: http://www.sporteconomy.it/index.php?id=7,1130,0,0,1,0


3 gennaio: ho dedicato parte della giornata al recupero della memoria storica... Creata quindi la pagina dedicata ad Angelino Cerretti (appena abbozzata), inserite molte foto nelle varie stagioni, inserita la pagina dedicata ai presidenti, ai campi da gioco e ai soprannomi dei giocatori (anche questa è in costruzione). Nella pagina di Roma/Parma (ma anche nella pagina generale dei cori), ho inserito alcuni cori registrati in quell'occasione.
Malvina mi scrive: "ho letto la lettera di Giulio sugli stadi spagnoli (cfr. aggiornamenti del 21 dicembre) e volevo solo dire che sono pienamente d'accordo. Difendo a spada tratta il nostro stile di stadio perchè ritengo che chi voglia stare tranquillo puo sempre andare in nord o tribune e non vedo perchè tutti i settori debbano essere calmi allo stesso modo. Democrazia con civiltà.
Inoltre sono stata a Londra un weekend, e sono andata alla scoperta dei mitici stadi inglesi. Il Tottenham gioca in casa e per fortuna vince dopo 7 sconfitte consecutive. Stadio da 35 mila posti, senza recinzioni, senza celerini che vagano minacciosi per lo stadio, senza perquisizioni coatte all'ingresso. Bello, bellissimo. Una visuale che noi a Roma ci sognamo, una tranquillità e correttezza dei tifosi che si vede raramente in Italia. Ma vorrei anche io uno stadio così ogni domenica? No. Siamo mediterranei e non algidi British. Siamo caciaroni, festosi e colorati, il che ovviamente non preclude l'essere civili! In Inghilterra non si canta, non si sventolano bandiere, niente striscioni nè sfottò; niente borghetti nè sigarette (non si può fumare); niente mandarini che invadono la curva con il loro profumo natalizio perchè non si può mangiare sugli spalti. Non so, ma se dovesse essere così ce ne resteremmo tutti comodamente a casa, sul divano, con una bella birra da un lato e un panino dall'altro. Perchè affrontare la pioggia, il traffico e il freddo se non posso avere neanche la consolazione di un caldo e denso fumogeno colorato che mi avvolge col suo rancido e soffocante odore?".
Altra e-mail, questa volta dalla Bulgaria: "Cari tifosi della Roma, sono una ragazza bulgara. Mi chiamo Stanislava Kaneva e ho 19 anni. Mi piace il calcio e da quando ero bambina seguo la Roma. Da quando ho 15 anni seguo ogni match in TV e sono molto felice quando vinciamo. Colleziono materiale della Roma. Non c'è molto materiale nella mia città e qui ci sono circa 10 tifosi della Roma. Un giorno voglio venire in Italia così potrò andare allo stadio o alla sede o al museo della squadra (magari esistesse... n.d.L.) in modo da poter vedere le leggende del calcio. Questo è il mio sogno e voglio realizzarlo. Chiedo il tuo aiuto. Vorrei fosse pubblicato il mio indirizzo, in modo che altri tifosi possano scrivermi. Mi piacerebbe ricevere programmi ufficiali e cartoline dei giocatori ed anche souvenir della squadra. Grazie amici!!! Spero mi scriviate, buon Natale e felice 2005!!
Stanislava Kaneva
ul. Hristo Botev 10
ap.15 BOX 15
BG-Sevlievo-5401
BULGARIA".
E ancora, quesito di Marco da Milano: "Da lungo tempo ho intenzione di andarmi a vedere una partita della premier league a Londra, purché giochino chelsea (per il quale ho una vecchissima passione) o millwall (per ovvi motivi di rispetto ultras).
La stagione scorsa sono andato a Londra ed alla fermata di fulham (quella che conduce allo Stamford Bridge) era pieno di bagarini, ma tutti mi hanno sconsigliato di acquistare i biglietti da loro in quanto o sono falsi od acquistati con carte di credito rubate..e si sa..lì se entri non è come da noi che un posto lo trovi..o stai seduto al tuo posto o ti cacciano...
Il problema è che non trovo il modo di acquistare i biglietti dall'Italia in quanto via internet sono disponibili solo abbonamenti o bagarini internettiani di cui mi fido poco...
Trovarli in loco è impossibile perché il giorno della partita o quelli di poco precedenti sono sempre esauriti...
Tu hai per caso qualche notizia, informazione, dritta su dove posso comprarli (con sicurezza) dall'Italia?".


2 gennaio: completata la pagina 34 di memorabilia.
1 gennaio: prima di tutto, auguri! Dopo di ciò, grazie a Gabriele, aggiunte alcune foto a colori delle partite Roma/Catanzaro, Roma/Inter, Avellino/Roma e Atalanta/Roma del 1978/79.


31 dicembre: inserite le foto di Napoli/Roma 1977/78 e Roma/Fiorentina 1977/78. Qui sotto un esempio della serie "La violenza oggi ha raggiunto livelli preoccupanti". Un altro esempio, relativo a Torino/Milan 1978/79, lo trovate qui.
Avellino/Roma 1978/79

30 dicembre: inserita un'intervista ad Abel Balbo del 1995/96.

29 dicembre: era tempo che non aggiornavo la sezione Bibliografia. Il libro "Ultraviolenza", recensito da Marco, me ne dà l'occasione.
Grazie a Francesco D'Ambrogio, abbiamo le statistiche di tutti gli spettatori che hanno assistito alle partite della Roma dal 1990/91 sino ad oggi. La pagina sarà sempre visionabile da "La Storia della Roma" (da lì andare alla sezione "abbonati e spettatori della Roma").
SEI TU
CHE SCEGLI CON CHI STARE


28 dicembre: aggiunte le foto di Roma/Inter 1993/94. Inserite le foto calcistiche di Lazio/Roma 0-3 1994/95. Inserite altre foto di Roma/Parma nella pagina 2.
Inserite altre foto di Cavallo Pazzo nella pagina 2 a lui dedicata.
1993/94: tifosi veronesi

Inserito il servizio
"Hooligans alla brasiliana"
1994: la fine del calcio da stadio, l'inizio del calcio televisivo


25 dicembre: aggiunte molte foto calcistiche nella stagione 1995/96. Inserita la pagina di Inter/Roma 0-1 1994/95. Inserito un articolo "Di Bartolomei un anno dopo".

24 dicembre: a tutti i migliori auguri di buone feste. Scusate per i pochi aggiornamenti di questi giorni, dovuti a problemi tecnici. Preparatevi a una valanga di aggiornamenti nei prossimi giorni. Mi scuso s enon ho risposto a qualche e-mail, cerco sempre di rispondere a tutti ma tra il lavoro, la famiglia e le solite cose a volte non riesco a farlo. Invito tutti a collaborare per migliorare il sito dal punto di vista dei contenuti: devo dire che apprezzo molto i reportage che mi inviate quando andate a fare viaggi e conoscere altre realtà, così come le cose curiose che a volte mi inviate e gli articoli che mi segnalate. Tutto questo mi consente di risparmiare tempo nella ricerca e di fare più aggiornamenti. Grazie ancora.

22 dicembre: i tifosi della Roma sono diventati buoni: aggiornata la Coppa Disciplina (da tre domenica senza sanzioni, clamoroso!).
Nella pagina La stagione in corso, alla fine, ho inserito il video del gol di Simonetta nel derby primavera (grazie Jackie).
Situazione biglietti derby: "stamattina fila regolare, la vendita è iniziata alle ore 7:10 anzichè le 8 di mattina, non so darti informazioni se è stato venduto tutto. Ti scrivo anche per segnalare a te, e a tutti i tifosi che personalmente mi sono un pò rotto di questo sistema di vendita che più che per il tifoso serve al bagarino. Ma nell'abbonamento non potrebbe essere compresa la partita del derby in "trasferta" con gli abbonati di distinti nord e curva nord posizionati nelle tribune come succede nella partita di casa? O dobbiamo ogni volta assistere a passaggi di biglietti strani da parte di personaggi "tarantelleggianti"?
Inoltre volevo raccontare una cosa che è successa a me stamattina ed altri, che francamente non mi è andata giù.
Un mio amico ha fatto la notte per prendere i biglietti e stamattina era in prima fila, io l'ho raggiunto alle 7 solo per prendermi il biglietto, pagarglielo e farmi ridare l'abbonamento ed ero aldilà delle transenne che delimitavano la fila e aspettavo che prendesse il biglietto cosa di 1 minuto massimo. Mi si avvicina il responsabile, giacca di pelle, capello alla totti, e faccia da MAIALE, che in modo molto scortese mi chiede cosa stessi facendo lì. Rispondo molto educatamente che stavo aspettando questo mio amico, e lui in maniera ancora più scortese mi dice: "Vattene a casa!". Non rispondo a questa provocazione perchè poi si sa come vanno a finire ste cose... dopodichè si gira e mi dice: "ancora stai qui o te ne vai a casa,o vai più indietro o te meno!", ancora una volta rimango molto tranquillo e indietreggio di qualche metro. Questa persona mi raggiunge e continua: "allora mi vuoi fa incazzà devi andare la sotto indicando il bar del tennis." e io sempre molto educatamente dico "guardi il mio amico sta li lo raggiungo e me ne vado" questo tizio si avvicina come se volesse spingermi continuando a minacciare di menarmi. Continuo a chiedere spiegazioni e non capire perchè non potessi stare li a lato, dato che quello non è un luogo privato ma pubblico e che lui non aveva nessun diritto a usare certe espressioni e minacce. A questo punto dice: "se non te ne vai o ti meno o chiamo le forze dell'ordine".
A questo punto penso proprio che la società as roma, non abbia ne rispetto per il tifoso, che per amore si fa la notte al freddo per un pezzo di carta e che magari dopo va anche a lavoro, e che la società sia colpevole anche della scelta di certi personaggi incapaci di comportarsi in maniera EDUCATA e RISPETTOSA verso il tifoso che loro chiamano CLIENTE. Come già ribadito nel comunicato di domenica probabilmente il CLIENTE serve solo quando servono i soldi, e in cambio non ottiene quasi nulla, naturalmete parlo ti tifoso e non di "tifoso vip"... (Roma-Dinamo insegna).
Preciso che la mia lamentela non sta nel fatto che mi dovessi spostare, perchè posso capire l'esigenza di ordine, ma sta nel modo in cui sono stato minacciato e provocato, da una persona che dovrebbe garantire l'ordine... poi ci si domanda di certi atteggiamenti e certi cori dei tifosi... Rimango molto basito delle scelte della società di certi "individui" specie questo, che tra l'altro faccio notare che domenica quando Totti è venuto sotto la sud stava dispiegando un numero di guardie del corpo al capitano come se lo volessimo menare invece che applaudire.
Concludo dicendo che aspettiamo il dott. Di Canio sotto la sud... basta che non sbaglia derby. Torino, Milano, Napoli; Londra, Glasgow
Ti sarei grato se pubblicassi questa "lamentela". Raffaele".
Cartoncino auguri A.S. Roma Natale 2004


21 dicembre: la diatriba Di Canio / Totti? Qualcuno dice che Di Canio era addirittura romanista, e addirittura abbonato in sud, al punto che anni fa i lazieli gli fecero uno striscione nel quale dicevano che era romanista e facevano vedere anche il numero della sua vecchia tessera. Qualcuno ne sa qualcosa?
CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A STAGIONE 2004/2005
GARA LAZIO – ROMA DEL 6 GENNAIO 2005 – ORE 20.30
STADIO OLIMPICO
L’A.S. Roma comunica che:
i biglietti sono riservati in opzione agli abbonati della A.S. Roma come da accordi tra le due Società.
PREZZI (inclusi diritti di prevendita S.S. Lazio S.p.A.)
Tribuna Monte Mario 
€               100,00
Tribuna Tevere
€               70,00
Distinti
€               25,00
Curve
€               15,00

PUNTI VENDITA E MODALITA’

§         Botteghini Stadio Olimpico (lato Tribuna M. Mario):
MARTEDI’ 21 E MERCOLEDI’ 22 DICEMBRE ABBONATI CURVA
GIOVEDI’ 23 DICEMBRE SOLO ABBONATI DISTINTI
orario 8.00/18.00
§         A.S. Roma Store Appia (Via Appia Nuova, 130 – tel. 06.77590664)
DA MARTEDI’ 28 A GIOVEDI’ 30 DICEMBRE SOLO ABBONATI TRIBUNA M. MARIO E TRIBUNA TEVERE
orario 10.00/18.00
Per l’acquisto dovrà essere esibito in originale l’abbonamento che dà diritto ad un solo biglietto della stessa tipologia di settore (salvo esaurimento del carico assegnato dalla S.S. Lazio).
OGNI PERSONA POTRA’ PRESENTARE MASSIMO 5 (cinque) TESSERE.
VENDITA LIBERA DEGLI EVENTUALI BIGLIETTI RIMANENTI:
DISTINTI E CURVE: DA MARTEDI’ 28 DICEMBRE PRESSO I BOTTEGHINI DELLO STADIO OLIMPICO (LATO TRIBUNA M. MARIO) CON ORARIO 9.00/17.00
TRIBUNA M. MARIO E TRIBUNA TEVERE: DA LUNEDI’ 3 GENNAIO PRESSO L’A.S. ROMA STORE APPIA CON ORARIO 10.00/18.00
SI POSSONO ACQUISTARE MASSIMO 2 BIGLIETTI A PERSONA

Giulio è andato a vedere Sabato scorso Barcellona/Valencia. Ecco le sue considerazioni: "sabato sono stato a vedere barça valencia...
Ho un po' di considerazioni da fare sul fenomeno spalti di qui...
Innanzi tutto avevo dei biglietti rimediati in tribuna dei super fichi non so che', quindi biglietti buoni... e mi pareva normale che ci fossero tante allegre famigliole e gente con la puzza sotto al naso, in tribuna...
Vabbe', lo stadio e' una bomba: appena si entra da un effetto molto particolare, perche' pur essendo enorme, essendo costruito in altezza, in realta' e' tutto molto vicino, dal campo agli altri spalti...
Noi siamo entrati un ora prima e a parte l'effetto emotivo di entrare nello stadio piu' grosso d'europa (li mortacci loro, li fanno grossi cosi' hanno piu' possibilita' de guadagna'), il tutto si esauriva li'...le curve erano vuote, ma lore' vuote....in tribuna manco a parlarne....
L'ingresso e' come la metro, devi passare l'abbonamento col codice a barre in una macchina e ti si apre la porticina...non un poliziotto tra l'altro...nell'antistadio, a parte le macchine dirigenziali e non so che che cercavano di parcheggiare tra la gente rischiando di stacca' na gamba a qualche ragazzino, avevano acchittato spettacoli per bambini e lotterie varie da festa di paese...te giuro stavo con una mia amica di roma che vive qui, e' lei che aveva gli abboni, che e' sempre stata abbonataa roma e veramente eravamo esterrefatti...e non so se dirti in positivo o in negativo...da un lat sembrava de sta a piazza navona coi ragazzini che si divertono in tranquillita' senza guardie, dall'altro sembrava davvero de sta all'entrata del cinema o de una banca....gente in giacca e cravatta che se pìgliava i pop corn (li morte, una lattina de birra 3 euro!!!)...quindi cosi'...
tu lo saprai meglio di me perche' te l sei girati sti stadi credo no? quindi e' inutile che ti racconto che tristezza il tifo durante la partita...non esiste tifo...non ci sono gruppi...la gente arrivava 10 minuti dopo l'inizio e si metteva a sedere...uno dietro di noi se incazzava con l'arbitro un po' animatamente e la gente gli diceva di non urlare per favore che voleva vedere la partita e lui scusa e seduto.....qualche volta partiva un barça barça e cañizares hijo de puta, ma ti giuro al di la' di questo....eppure stavano a gioca' da paura...ma davvero....poi dopo il gol di fiore del valencia tutti muti e dico tutti....poi rigore per il barça gol e tutti contenti....
ah....dopo il gol del valencia e l'espulsione del portiere del barça le file davanti a noi se so svuotate....ma io in tribuna a roma ce so annato una volta, quindi non so...capace che sia cosi' pure li'...
Ora lungi da me il voler portare a paragone esempi differenti di civilta' usi e costumi perche' e' qualcosa di totalmente inutile, quindi il mio termine di paragone di Roma e' solo dimostrativo per marcare le differenze, non stabilire cio' che e' giusto o sbagliato....
pero' le mie conclusioni so state che
1-meglio in serie B, senza ronaldiño e eto', ma con la gente che tifa...
2-qua ci sono riusciti...parlando con gente catalana all'universita' e in giro che sta in fissa per il barça, ho capito che qui la pressione che hanno fatto per allontare i tifosi quelli veri, quelli indipendenti dal club e' stata portata avanti anche da la gente "normale", e per normale intendo gente comunque che andava allo  stadio e he non voleva il fumo, le torce etc etc...e che naturalmente voleva uno stadio a misura di bambino...quindi niente tifosi, stadio grosso ($$$$$$), lattine e pop corn ($$$$$$$$), stand nell'antistadio con ricordini e stronzate ($$$$$$$$$)....
vabbe' hai capito no?......
Solo per farti sapere quello che ho pensato... perche' quando stavo li' ti giuro la mia testa si e' messa a macinare e macinare....non facevo altro che pensare a ste cose...e dovevo esternare queste osservazioni...."
Il libro scritto da Alberto Mandolesi si aggiunge alla bibliografia della Roma
Il mio omonimo Lorenzo mi scrive chiedendo aiuto: "ti volevo chiedere un aiuto per Alessio,un mio amico al quale hanno rubato il portafogli con i soldi,i documenti e
l'abbonamento della curva sud. Dato che è disperato soprattutto per l'abbonamento..e mi ha chiamato quasi in lacrime,perchè fra un pò oltretutto c'è il derby..non è che potresti dargli una mano e chiedere se qualcuno se lo vende? Lui sarebbe disposto a ricomprarselo,certamente non al costo dell'abbonamento intero,perchè il girone ormai è andato..però per un prezzo ragionevole lo acquisterebbe. Se gli puoi dare una mano sarebbe un favore enorme.
Ti ringrazio tanto comunque".


20 dicembre: on line la pagina di Roma/Parma. Inserito un servizio sul calcio inglese. Inserita la pagina 2 di Brescia/Roma. Aggiunte altre splendide foto di Roma/Torino 1982/83 nella pagina 7.
Quella "bandiera" della Lazie chiamato Paolo Di Canio ha rilasciato una simpatica dichiarazione: "Totti? Non ho nulla da spartire con lui. Fa bene a non invitarmi a cena anche perché se io gli parlo di Medio Oriente lui pensa sia una zona del campo...".
Se non ricordo male Paolo Di Canio, a parte quel famoso gol, non è che abbia fatto tanto per la Lazie...: Juventus, Napoli e poi l'Inghilterra... Da qui il coro "Paolo di Canio napoletano" sulle note di "La donna è mobile" ascoltato ieri.... Tutto può dirsi tranne che il pollacchione sia una bandiera... semmai una banderuola! Che poi i lazieli si attacchino a lui, è anche ovvio: le bandiere non le hanno mai avute. Speriamo - sempre se giocherà - che lasci il campo nell'unico modo che sognamo:

Sul sito http://www.curvasud.com/totti107.htm potete scaricare un wallpaper molto bello con i 107 gol di Totti. Puoi scaricarlo anche cliccando qui (con il tasto destro del mouse (circa 450 kb), ma andate a vedere la pagina che è molto bella.


17 dicembre: proprio per non farvi restare a secco di aggiornamenti, ecco un intervista a Francesco Totti della stagione 1995/96: che sia di buon auspicio per entrare nella storia con il gol n. 107. Appena mi mettono fastweb inserirò tutto il materiale che mi avete mandato.


15 dicembre: a causa  delle solite disfunzioni burocratiche nel passare da Alice ADSL a Fastweb, sono attualmente scollegato con internet da casa, e quindi ho difficoltà fino al 21 dicembre ad eseguire aggiornamenti tempestivi. Le foto di Brescia che mi avete inviato cercherò di inserirle al più presto, così come le altre cose. Per ora ho inserito un altro paio di resoconti di Brescia/Roma.

14 dicembre: scusate il ritardo, spero che fastweb provveda presto... Inserite foto e resoconti di Brescia/Roma. Grande segno di mentalità degli ultras del Brescia che hanno dato apporto logistico per un ragazzo arrestato ieri in occasione della partita.
Borsino maglie (grazie Raffaele)
Atalanta - Udinese OK
Lazio - Lecce Lecce con l'inguardabile maglia verde.
Brescia - Roma Roma con l'inguardabile maglia arancione.
Chievo - Palermo Ok
Livorno - Parma Ok
Milan - Fiorentina Fiorentina in maglia bianca anzichè la tradizionale viola.
Reggina - Cagliari ok
Sampdoria - Messina ok
Siena - Inter ok
Bologna - Juventus ok
* roma (diadora) e lecce (asics) ancora una volta con divise improponibili. Fiorentina poteva giocare con la maglia viola, ma è perdonabile la bianca da trasferta.


13 dicembre: inserite alcune foto nella stagione 1994/95 e un articolo sul giovane Totti delo stesso periodo nella pagina a lui dedicata. In costruzione la pagina di Brescia/Roma. Sto passando a fastweb e quindi ho dei problemi di connessione ad internet che spero si risolvano il prima possibile. Il tutto si rifletterà sugli aggiornamenti.

12 dicembre: il sito www.questamagliastorica.it ha incrementato la collezione di magliette indossate con tre chicche splendide (tra cui due degli anni '60).
Questa notizia è veramente singolare: http://www.sporteconomy.it/index.php?id=7,972,0,0,1,0
Possono più i soldi o lo Stato? Ricordate il prefetto Serra e le sue minacce sull'orario del derby? Ecco com'è finita... non è il caso di dimettersi?
"Il Prefetto di Roma, Achille Serra, ha parlato del derby Lazio-Roma che si giocherà il 6 gennaio. La gara è in programma alle ore 20.30, ma era
circolata la voce di un possibile spostamento alle 15.00. "Sono convinto che le partite si giochino meglio sotto il profilo dell'ordine pubblico di
pomeriggio - ha detto Serra - Comunque il derby è stato previsto in serata e non ci sono segnali di un possibile anticipo al pomeriggio" . Poi ha
concluso: "A Roma vedo animi calmi, la città è tranquilla. E' un dato di fatto comunque che sia meglio giocare di pomeriggio" ."


11 dicembre (pomeriggio): mi sto svenando economicamente, ma sapevo che questi acquisti mi/ci avrebbero dato grandi soddisfazioni.... dichiarazioni di Materazzi, Montesano e Galeazzi nella pagina dedicata alla lazielità. Inserite le foto di Brescia/Roma 1994/95 e Roma/Padova 1994/95. Inserita la pagina di Milan/Roma 1993/94.
Il derby primavera è domenica alla 11 a Trigoria.

11 dicembre: mi viene segnalata questa iniziativa, con un "invito a partecipare all'incontro di boxe che si svolgerà nel giorno di Santo Stefano e dove sarà presente anche mamma Isperia e verrà commemorato il figlio Antonio De Falchi. Il costo del biglietto è accessibile (10 euro) e 1 euro andrà in beneficienza. Inoltre sarà possibile riempire un conto corrente per devolvere dei soldi alla mamma di Antonio De Falchi. L'appuntameno si chiama "Roma Caput Boxe World Game 2004" e nello specifico si disputeranno il Mondiale JR dei Pesi Welter, il Campionato Intercontinentale IBF Pesi Massimi Leggeri e il Campionato del Mediterraneo Pesi Supergallo IBF. L'evento si terrà presso il Palazzo delle Federazioni del CONI, in Viale Tiziano 74 e saranno presenti numerosi gruppi ultras delle due tifoserie romane, rappresentate dal pugile Romanista William Betti "Spadino" e da Yuri Alviti per la Lazio. Gli incontri sono stati organizzati da Davide Buccioni della Buccioni Boxing Team,che si sono uniti per partecipare all'iniziativa di solidarietà in favore della famiglia De Falchi. Chiunque fosse interessato può inviare un'offerta economica sul C/C Postale numero: 59278390 intestato a "Famiglia De Falchi". La BBT di Davide Buccioni inoltre riserverà 1 Euro per ogni biglietto venduto in favore della causa "De Falchi". Il mach più atteso sarà comunque l'incontro del nostro Willi Spadino con un pugile Ungherese soprannominato "Attila", che riporta alla battaglia tra l'impero Romano e Attila, il re degli Unni".
Ieri mi sono perso "Il Romanista" per ragioni di lavoro... nel pomeriggio le edicole non lo avevano più. Chi mi scannerizza la pagina 9 visto che mi interessava la storia del tifo romanista? Grazie! Inserite le foto di Atalanta/Roma 2-4 del 1966/67 ed anche Roma/Lecco 2-1 e Roma/Torino 4-0 dello stesso anno. Aggiunte altre maglie disegnate da voi nella pagina crea la tua maglia.


10 dicembre: inserita la pagina 3 dedicata ai libri sulla Roma.
Inserite le foto di Roma/Bologna 1-0 e Roma/Fiorentina 4-6 (Coppa Italia) stagione 1960-61.
Info biglietti per Brescia da parte di Er Prince: "presso il Banco di Brescia si possono acquistare i biglietti per la partita di domenica al prezzo di 16,50 euro, per il settore curva nord, quella del Brescia, ma tanto poi si entra tutti nel settore ospiti! Io vivo a Milano e ti dico che qui gli sportelli del Banco di Brescia saranno aperti anche domani mattina, almeno quelli della filiale dietro la galleria in via Silvio Pellico. A Roma non ti so dire!" .
Inserisco anche la newsletter dell'amico Giggi di www.corederoma.it, come sempre ben scritta è interessante.
1966
EDITORIALE COREDEROMA.IT
30 partite tonde tonde.
Nella nuova Champions League abbiamo giocato 30 volte, vincendo la  "bellezza" di 6 volte. Un bilancio da squadra moldava, nettamente al  di sotto delle aspettative e delle possibilità.
Abbiamo incontrato 6 volte il Real Madrid, perdendoci 4 volte di cui 3 su 3  in casa. 
Abbiamo affrontato Ajax, Liverpool, Dinamo Kiev, Arsenal, Bayer Leverkusen,  Galatasaray, Anderlecht,  senza avere il piacere di una vittoria, mancato  piacere che estendiamo anche al modesto AEK di Atene.
Una vittoria striminzita, in superiorità numerica per oltre tre quarti di  partita, con altrettanto striminzito e fortunoso pareggio al ritorno contro  il Genk (una Lodigiani meglio organizzata),  due tempi giocati da Roma contro Barcelona (il secondo, all'Olimpico) e Valencia (il primo, a  Valencia). 
Tutto qui. 
Mai una partita trascinante, mai una prova di forza o di carattere. In  panchina sono transitati Capello, Voeller, Sella, Delneri: non è cambiata  una virgola.
Per fortuna è finita e torniamo, come è giusto, a casa, lasciando all'Europa  un'immagine da squadra materasso che più materasso non si può.
Vogliamo tornarci in Ch. League, ma vogliamo che l'ìmmagine sia pari al nome  che portiamo. Altrimenti stiamo bene nella parrochietta nostra, senza  porgere il didietro a sonori calcioni che chiunque si è permesso di darci in  questi anni.

CON QUELLI LI' ?? MAI !!
Si, torniamo presto in Champions League, che è proprio una bella  competizione, l'atmosfera è diversa, non ci sono le secolari  inimicizie, le guerre di campanile, è un ambiente più festoso, viene  voglia di portarci i bambini, a tifare e vedere che cos'è il calcio e  lo sport. Per tornarci però dovremo risolvere un problemino non da poco: la nuova proprietà, la nuova dirigenza. 

COREdeROMA ancora una  volta, per l'ennesima volta, vuole condividere questo pensiero; Roma ha una tradizione, dei colori (che lo impari, come sta facendo, la   Diadora), un nome, degli avversari storici: quelli sono, quelli  rimangono.

Non vogliamo cambi di maglia di mille colori, solo per spillarci i  soldi, ben venga l'iniziativa di Lorenzo che appoggiamo in pieno, come  è evidente dalla home page del nostro sito. Vogliamo le maglie di  sempre, tutte le altre se le diano in faccia, nere e verdi, blu e  arancioni, da sbandieratori del palio di Siena, non le compriamo, non  le vogliamo: noi siamo SANGUE E ORO !!

Non vogliamo Moggi a Trigoria, ci dispiace per lui, che sarà anche il  figlio e sarà pure serio, ma sempre figlio è; figlio di chi ci ha  venduto i nostri giocatori dentro casa, chi ha comprato giocatori per  la juve mentre lavorava e prendeva (anche) i soldi dalla Roma, da chi  usa l'inganno e il sotterfugio come sistema, da chi non ha il minimo  senso dello sport e dell'onore.

Non vogliamo accordi con la GEA, l'affarista del calcio. Il calcio è sport, se la nuova dirigenza riuscirà a gestire la  Roma in maniera sana e competitiva fino ai massimi livelli, bene, altrimenti andiamo dove le nostre capacità ci portano, facendolo ci  andremo a testa alta. Rimanere ai margini del sistema con le briciole  per non morire di fame ma senza mai saziarsi, non è da noi: o se magna  o se digiuna !! No alla lazializzazione.

Sembrano quasi i dettami di un decalogo ma è il sentire di tutti i  romanisti che conosco, che conosciamo, con poche voci fuori dal coro. Noi vogliamo una Roma fiera e combattiva, che con i nostri soldi e la nostra passione, gestiti adeguatamente, possa ambire a posti di primo  piano nel panorama calcistico. Se così non dovesse essere, mandateci  in C2 ma mai con quelli lì. In C2 le trasferte sono vicine, invece di 
vederla dal vivo 20 volte a stagione diventerebbero 40, porteremmo le  famiglie a mangiare in trattorie caratteristiche e anziché andare in  2.500 a Messina saremmo 10.000 ovunque e si ritroverebbe lo spirito di una volta.

La Roma calcio nasce per combattere lo strapotere calcistico del Nord,  accadeva ieri, accade oggi, dovrà accadere domani. 

Se saremo compatti,  costi quel che costi, salveremo il nostro onore ed insieme la squadra della città e il suo futuro e saremo ciò che abbiamo sempre voluto  essere: unici.

 Per COREdeROMA
 Giggi

Ps - sbaglio o c'è stata una sentenza storica sul doping nel calcio? Non è una notizia importante? Ne hanno parlato in tutto il mondo, che provinciali i giornalisti inglesi, francesi, americani.....

I nostri giornalisti, parlamentari, etc., hanno ben altro da pensare che scrivere di questa sciocchezze, a luglio magari avevano meno incombenze, e scrissero per giorni pagine e pagine di uno sputo. A confronto della merda che hanno infilato nelle vene di tanti giovani quella era acqua santa. Ma i loro padroni non permettono che se ne parli. Che vita da sorci. 



9 dicembre: inserita la pagina di Roma/Real Madrid. Con l'inguardabile maglia nera-arancio-verde la Roma chiude con 4 sconfitte su 4, due gol fatti e quattordici subiti: portava sfiga.

8 dicembre (pomeriggio): situazione davanti all'Olimpico alle ore 19.00: non c'è assolutamente nessuno.
inserita la pagina 3 di Roma/Sampdoria. Passiamo alla cultura: "sono Pietro,un ultras della roma!! ti scrivo perchè ho bisogno di un grosso favore. ho scritto un libro molto bello...ma purtroppo la mia casa editrice per pubblicarmelo,mi ha chiesto di portare una lista di 500 persone disposte ad acquistarlo alla cifra di 7 euro!! volevo chiederti la cortesia se magari potevi inserire questa mia richiesta nel tuo sito...magari la mia curva sud puo' riuscire ad aiutarmi!!! è il mio sogno piu' grande è vedere il mio libro nelle librerie!!! il libro tratta di storie horror!!! naturalmente non scrivo per lucro...ma solo per soddisfazione personale!!! infatti coi soldi che ricevero',aiutero' un bimbo africano che ho adottato a distanza rimasto orfano perchè i loro genitori sono morti per malattie!!  naturalmente rimango a disposizione per ogni tua domanda!!! il mio indirizzo email ce l'hai...allo stadio sono abbonato in nord, perchè mi piace sfottere gli avversari...ma il mio cuore è nella sud!!! in trasferta vado col xxi aprile...o in treno da solo! spero di ricevere presto tue notizie!!
PIETRO "MIRO": questa la sua e-mail contevladimir@virgilio.it. Aggiunta la pagina di Roma/Inter 3-1 del 1959/60.
Ricevo e pubblico queste due e-mail:
Sono Alessandro e tramite il tuo sito volevo fare un appello a chi ha la roma nel cuore. Stasera c'è ROMA/real madrid, partita per noi inutile ma comunque bella partita...
Invito chi è veramente ultras a stare davantii alla "palla" oggi e sgolarsi pe questa roma che,più di qualunque altra volta, ha bisogno di supporto
che solo noi la CURVA SUD possiamo dargli!
NON l'abbiamo lasciata sola a kiev e nn la lasceremo sola anche a "porte chiuse".
Sarei felice se pubblicassi questa e-mail per le persone che non lo sapessero
OVUNQUE TU SARAI, MAI SOLA MAI
uno dei TANTI
(ANSA) - EMPOLI, 8 DIC - Era il capo dei 
'Desperados', tifoseria dell'Empoli, e i suoi funerali sono stati organizzati nello stadio della squadra 
toscana. Circa 3.000 tifosi hanno assistito alla 
cerimonia di addio a Emiliano Del Rosso, morto 
ieri in seguito a un incidente stradale. Accanto al feretro, portato a spalla sotto la 'maratona' del 
'Castellani' e coperto con la maglia numero 8 
(quella del regista), c'era l'intera squadra toscana. 

Ieri sono stato al centro commerciale ''I Granai'' all'eur (zona roma70) per acquistare con un mio amico i biglietti del derby del cuore....
Il biglietto da me aquistato e' di 17 euro, ma alla cassa mi e' stato fatto pagare 19 euro perche' 2 euro venivano dati in beneficenza.
Ho parlato con delle guardie giurate, perche' la cosa mi puzzava di truffa (non c'era scritto da nessuna parte della ricevitoria che i 2 euro in piu' erano per beneficenza!!!);
E mi hanno confermato che la questione la potevo sbrigare facendo una lettera di denuncia al Codacons.
Sinceramente non ho avuto la pazienza di rivolgere tutte le mie attenzioni a questa sporca faccenda...
Quindi sono riandato nella ricevitoria dei biglietti e ho preteso la restituzione dei 2 euro perche'a mio avviso non legali.
Possibile che certa gente debba speculare sui fondi per la beneficenza??!
Emanuele


8 dicembre: continuano ad arrivare  le vostre proposte per la pagina "Crea la tua maglia". Ogni proposta è stata numerata: chi non è abile con il computer può, se lo ritiene, dare il suo appoggio alla divisa che preferisce. Inserite, grazie a Giuseppe Di Gianfilippo, 5 foto splendide di Roma/Torino 1982/83 nella pagina 7.
Ho trovato questo post veramente interessante sul sito Violaworld. Non ho seguito la partita tra Parma e Milan e quindi lo stesso può essere soggetto a smentite, ma chi può verifichi, visto che è una cosa da ufficio inchieste...
Un fatto curioso accaduto durante Parma-Milan.
                        A tutti noi è capitato, sono sicuro, di protestare, alla fine delle partite, per il troppo recupero
                        concesso (se la grande era in svantaggio, tipo un Milan-Empoli con Paparesta) o per il troppo
                        poco (eclatante il Lecce-Juve di quest’anno). Eppure, questa cosa non era mai ...
                        stata ufficializzata (o quanto meno sottolineata) da nessuno in tv. I "bravissimi" cronisti di sky,
                        assolutamente senza volerlo, ci hanno dato la conferma UFFICIALE che questa cosa avviene
                        molto più spesso di quanto immaginiamo!!! Vi racconto i fatti accaduti poco fa durante
                        Parma-Milan, talmente eclatanti, che sarebbe un scandalo se nessun TG o giornale ne parlasse!!!

                        Eravamo all’88’, il punteggio era sull’1-1 con il Milan in rimonta e con evidenti possibilità di
                        segnare da un momento all’altro (quindi qualche minuto in più gli faceva comodo). A questo
                        punto, il cronista di Sky, su segnalazione (evidentemente) dell’inviato a bordo campo (Nosotti) dà
                        anticipatamente il recupero, ben 6 minuti!!! Ce ne potevano stare 5 assolutamente, visto il tempo
                        perso, ma 6 era un po’ esagerato. Il cronista quindi, per giustificare il tutto, cercava di elencare
                        tutte le volte che il gioco era stato fermato. 

                        Comunque, giungiamo al 89’ 30’’: il Milan va in vantaggio!!! Il recupero però ancora non è stato
                        segnalato dal 4° uomo (al quale l’arbitro aveva fatto segno, appena un minuto prima, di dare 6’).
                        A questo punto il cronista, avvisato in cuffia dall’inviato a bordo campo Nosotti, ci dice che,
                        PROBABILMENTE, c’era stata una cattiva segnalazione dalla regia (da Nosotti) e che il recupero
                        era di 5’, affrettandosi a dire che "Il recupero è stato modificato certamente prima del gol del
                        vantaggio milanista..."

                        La parola, dopo 30’’ ritorna a Nosotti che, abbastanza piccato, replica con queste testuali parole
                       che fanno ammutolire il cronista "Veramente, la mia precedente segnalazione di 6’ era corretta,
                        ma, l’arbitro, SUBITO DOPO IL GOL DEL MILAN, SI È GIRATO VERSO IL QUARTO UOMO
                        E HA FATTO SEGNO CON LA MANO, PER TRE VOLTE, DI DARE 5 MINUTI DI
                        RECUPERO, ANZICHÈ SEI". Parole che, dette così, sono un macigno difficile da spiegare per il
                        cronista asservito al potere. Ma, dopo 5 secondi di completo silenzio, il cronista rinviene e inizia a
                        farfugliare parole senza senso per giustificare quest’assurda decisione. Anche altafini (2°cronista)
                        che, vista la difficoltà del collega, decide di intervenire, spara frasi senza senso...in sostanza si
                        riepilogano le varie perdite di tempo, non tutte però, qualcuna in meno di prima (guardacaso),
                        senza mai sottolineare quello detto da Nosotti, e cioè il tempismo con cui l’arbitro fa la
                        segnalazione subito dopo il gol...Il tutto viene archiviato con una frase che la dice lunga "L’arbitro
                        avrà fatto sicuramente i suoi calcoli..." 

                        Questo è uno scandalo assoluto...così come Zeman aveva ragione sul doping, anche tutti noi
                       avevamo ragione quando abbiamo pensato "Ma lo sapevo io che dava così tanto (poco)
                        recupero...se la grande stava vincendo (perdendo), avrebbe dato gli stessi minuti???" No ragazzi,
                        non li avrebbe dati...la riprova l’abbiamo avuta ora. 

                        Calerà il silenzio su questa vicenda??? Vedremo... (quello che non vedremo più, forse, è il povero
                        Nosotti, colpevole solo di aver fatto il suo lavoro, stavolta contro le grandi purtroppo...).

Oltre a ciò, mi viene segnalata la campagna su www.marione.net contro Lippi in Nazionale e quella di solidarietà alla famiglia De Falchi.
Altra e-mail interessante mi arriva da Alessandro:
Caro Lorenzo,
ti scrivo questa mail per esprimere un mio pensiero ed allo stesso tempo per chiedere la tua opinione riguardo una questione.
Ho notato, con un briciolo di tristezza, che domenica sera, mentre il Nostro Capitano si accingeva ad eguagliare il record del Bomber, nella Curva Sud non veniva esposto nessuno striscione a riguardo. Più precisamente, nel voler toccare la questione, noto che spesso la Curva si presenta in maniera un pò indifferente verso il Nostro Capitano.
Cercando di mettere ordine fra i miei pensieri partirò da più lontano: sebbene fossi solo un ragazzino, ricordo che fra la Sud e le Nostre Bandiere vi è sempre stato un buon feeling: l’amore per Bruno Conti fu, e tuttora è, immenso; con Di Bartolomei, forse anche per il triste epilogo, ancora vi è un legame fortissimo e verso Giannini, sebbene verso la fine della sua avventura Giallorossa si incrinò un po’ il rapporto con una parte della Curva, non mancarono mai gli attestati di stima. Per non parlare poi del fantastico rapporto con Aldair.
Ricordo negli anni passati tanti striscioni dedicati ai Nostri capitani ed alle Nostre bandiere, sia nei momenti di difficoltà che per celebrare loro traguardi o più semplicemente per comunicare loro stima, affetto, attaccamento. Chi non si ricorda del bandierone a sfondo rosso con il numero 10 in giallo che per anni ha sventolato in basso alla Sud?! Basta cliccare sulla sezione "bandiere" del tuo sito per farsi un’idea.
La Sud di oggi, della quale fieramente faccio parte, sembra troppo spesso distratta da altre cose: vero è che i tempi sono cambiati, i problemi sono diversi da prima ed anche la gente ragiona in maniera differente.
Lo striscione è ormai diventato uno strumento per contestare (quando giustamente va fatto), per ricordare chi non c’è più, per accogliere chi è stato dato alla luce, per toccare temi politico-sociali, per offendre le tifoserie avversarie. Tutto ciò è giusto e sacrosanto, ma forse potrebbe essere usato anche per celebrare chi ci rappresenta, chi è il Nostro simbolo, chi ci viene invidiato da tutto il pianeta calcio.
Non conosco né ho desiderio di conoscere quali siano, sempre che sussistano, i rapporti fra il Capitano e la Curva, o meglio, con i capi della Curva, o meglio ancora per essere più attuale, con i rappresentanti dei gruppi; credo comunque che vi sia un reciproco rispetto, stima e considerazione.
Nell’arco di questi ultimi anni, con la televisione che impazza e cerca di creare falsi miti, abbiamo assistito un po’ a tutto.
Gruppi di tifosi che sostengono a spada tratta giocatori che, per quanto fenomenali, non fanno altro che mancare di rispetto alla tifoseria con comportamenti assurdi; altri tifosi che, chi per radio chi allo stadio, sostenevano che il vero capitano ed unico leader attaccato ai colori della Roma fosse quel brasiliano oggi di casa a torino, altri che ancora oggi nelle trasferte, appena la Squadra compare in campo per il riscaldamento, dedicano il primo coro a chi, seppur capocannoniere, negli ultimi due anni tutto ha fatto tranne che onorare la maglia facendo la vita da pipistrello notturno. Per non parlare poi delle vedove di quell’ex terzino sinistro d’oltralpe, che con canottiera e bandana in testa lo trovi il giovedì sera a ballare nei vari locali Romani.
….Ecco, in mezzo a tutto questo marasma c’è Francesco Totti.
Forse non è il Capitano ideale per tutti, forse è troppo timido ed introverso, ma è comunque la linea di continuità con il passato, è un pezzo di Romanità, è il simbolo di una tradizione che continua.
Con i suoi pregi ed i suoi difetti, come tutti Noi ne abbiamo, ogni domenica scende in campo con molti di questi personaggi, spesso si sobbarca compiti non suoi, si fa in quattro, copre cinque ruoli, pressa, segna e per quanto possibile ci tiene a galla, ingoiando come tutti i Tifosi della Roma le stesse delusioni che ultimamente la domenica sera ci portiamo nel letto.
Tutta Europa e tutta Italia lo vorrebbero, basterebbe che si mettesse sul mercato ed in un decimo di secondo sarebbe altrove, calcando palcoscenici più consoni a giocatori del suo livello e guadagnando il doppio. Eppure non lo fa, o almeno non lo ha ancora fatto, nonostante oggi tutti, e ripeto tutti, lo farebbero o addirittura lo hanno già fatto. Anzi proprio in queste ore sembra aver respinto l'ennesimo assalto del Real. 
Finchè sarà a Roma merita il rispetto che gli abbiamo sempre portato e la massima considerazione, più di quella dimostrata negli ultimi tempi, durante i quali un pò tutti Noi abbiamo dato troppe cose per scontate.
Mi rivolgo così alla Sud, cuore pulsante della città e da sempre interprete dei sentimenti veri, che ha "taciuto" al gol n. 106; che prenda vernice e cartone e celebri il n. 107, magari già contro il parma in casa, per festeggiare tutti insieme il primato assoluto e si prepari fra qualche anno, ovvero fra 92 presenze, a celebrare la presenza n. 387, una in più di Losi.
Augurandoci che andrà così, a quel punto ogni imbarazzo o reticenza sarà scavalcato dall’evidenza.
Grazie.
Alessandro.


Caro Alessandro,  non ho molto da aggiungere alla tua lettera, che pubblico integralmente. Ho sempre detto che per il sottoscritto i giocatori della Roma - SALVO RARE ECCEZIONI - non hanno volto. Ecco, per Francesco Totti posso fare una eccezione. Ed in effetti l'ho già messo in anticipo tra le bandiere della Roma, da cui verrà tolto solo se passerà (in età ancora giovane e non a fine carriera come fu per Giannini o Di Bartolomei) ad un'altra squadra italiana come ha fatto Nesta o anche, più nel passato, Ciccio Cordova. Francesco ha l'occasione per divenire immortale nella città di Roma. Andando altrove non sarebbe più tale. Andando a Madrid diverrebbe un'altra stella tra tante anche se la scelta dell'estero potrebbe essere da noi capita. L'unica cosa certa è che comunque tu ed io non diverremmo mai tifosi del Real Madrid né di qualsiasi altra squadra. Quella maglia è nostra prima che di Totti, di Amadei, di qualsiasi altro giocatore. Solo chi è nato nella Roma e ha finito la sua carriera nella Roma ha il diritto di dire "La Roma sono io". Un esempio? Francesco Rocca.
Fino a che ciò non avverrà (e Totti ne ha la possibilità), possiamo continuare a dire "La Roma siamo noi". Spero un giorno di poter dire "La Roma siamo noi e Francesco Totti".
Sono comunque sicuro che la Curva Sud saprà presto celebrarlo degnamente, anche se va ricordato che la Sud non celebrò Roberto Pruzzo quando lo stesso superò Amadei: lo fece solo il 15 maggio 1988 in occasione del suo addio alla Roma con i celebri 106 ministriscioni accompagnati dallo striscione "106 volte grazie".


7 dicembre: Gaetano, esiliato a Londinium, è costretto a vedere la partita su Sky e mi scrive: "Non ricordo se già l'avevi fatto notare ma dopo ieri sera ho avuto conferma di quella che ritenevo fosse solo una mia paranoia, da quando vedo l'AS Roma in TV. Secondo me SKY boicotta la sud da un punto di vista di audio e sistemazione dei microfoni allo stadio. Ti giuro che per tutta la partita si sentivano benissimo i doriani mentre la sud si sentiva solo a rari sprazzi.
E' una cosa frequente ormai ogni partita, e non è successo solo ieri, ma è successo a tutte le partite da me viste in tv. Non è neanche un problema dello stadio Olimpico, perchè quando gioca la lazie ad esempio sembra si sentono tutti i cori che fanno, e quando la squadra segna c'è un boato incredibile (anche se sono allo stadio in 10mila....), mentre quando segna la roma sembra tutto molto offuscato. Purtroppo è una cosa che va avanti da parecchio tempo.
Spero di essere stato chiaro, e non mi prendere per matto ma ci faccio caso a queste cose e mi ci avveleno". Allora, noi siamo bestie da stadio, e il tifo serve a sostenere la squadra, questo sia chiaro. Ma deve pure essere chiaro che la reputazione di una tifoseria (non siamo ipocriti) si consolida ANCHE con quello che si vede e si sente in televisione. E' chiaro, perché già accaduto in occasione di Juventus/Roma, che Sky sotto questo profilo fa come gli pare. Quindi nel timore che la Sud insulti la Juve, i suoi discussi dirigenti e via dicendo, evita di inquadrarla, abbassa l'audio eccetera eccetera.
Qualcuno ha la e-mail del servizio clienti di Sky in modo da organizzare una bella protesta?
Altro messaggio: "Fratelli Romanisti, dato che sono di Teramo e non ho la possibilita' di acquistare i biglietti per Brescia, perche' qualcuno non mi fa' il favore di acquistarne 2 e me li rendera' in qualche autogrill dopo contatto telefonico o speronate il Pandino nero! Il mio numero di cell.e' 3288924024  Alessandro da Teramo". Questione maglie: come immaginavo sul sito dell'AS Roma Store sono arrivate moltissime proposte, ed anche nella pagina Crea la tua maglia del mio sito ne sono arrivate alcune. Mi viene detto che sono arrivate all'indirizzo del Roma Store anche cose agghiaccianti, roba che le maglie della Diadora fanno un figurone. Credo sia opportuno suggerire che alla fine di tutta questa storia la rivista "La Roma" pubblichi tutte le creazioni su alcune pagine della rivista, per poi far votare ai lettori via e-mail le più belle, altrimenti si rischia di mettere sullo stesso piano la maglietta inviata dal cinese che se la vede su Sky e quella del romano testaccino!
A chi gli va di corrispondere in spagnolo...: "Hola, soy miembro de los Ultras del Gijon (ULTRA BOYS 1981), Asturias, (España). Y me gustaria cartearme con gente de vuestro grupo, y si es joven mejor. Un saludo desde Gijon a vuestra curva".
Inserita la pagina 2 di Roma/Sampdoria. Terminata la pagina 33 di memorabilia con alcune chicche inviatemi da Gabriele P.
Dalla fanzine polacca "My Kobice", ecco qui i metodi della polizia polacca per arginare il fenomeno della violenza negli stadi... spruzzare gas irritante con comode bombolette tascabili:

28/11/2004 Londra,  white Heart Lane, Tottenham vs Middlesborough 2-0
"non c'è stadio che non ci vedrà...." Malvina e Valentina
Il sito Sporteconomy mi ha inviato il link ad un editoriale "economico-calcistico" in cui si propone un certificato di qualità per i club.
Come sapete io abolirei proprio le quotazioni in borsa dei club e tornerei alle società senza fini di lucro, ma visto che il mondo moderno viaggia su questi binari, chi fosse interessato può dare il suo parere sulla e-mail info@sporteconomy.it.
Dopo le lamentele, la Lega Calcio non multa la Roma, nonostante diverse torce siano state lanciate sulla pista d'atletica: te credo! Per Siena/Roma ci hanno fatto pagare il triplo! Aggiornata la classifica della Coppa Disciplina. Al riguardo:
Ammenda di € 2.000,00 : alla Soc. MESSINA per avere suoi sostenitori, lanciato un razzo bengala in un'area di rigore, al 31° del secondo tempo, così provocando una breve sospensione della gara; entità della sanzione attenuata trattandosi di gara disputata in trasferta; recidiva. Ammenda di € 1.500,00 : alla Soc. MILAN per avere suoi sostenitori lanciato un fumogeno sul terreno di giuoco così provocando la sospensione della gara per una trentina di secondi, al 20° del secondo tempo; entità della sanzione attenuata trattandosi di gara disputata in trasferta; recidiva.
A Galliani servivano 500 € per andare a cena...
L'11.12.2004 a Trigoria, derby primavera Roma/Lazie.


6 dicembre: on line la pagina di Roma/Sampdoria. Monitoraggio maglie:
SERIE B
Genoa
Rossoblu, blu, rossiblu
Crotone
Bianca, bianchi, bianchi
Tutto ok
Vicenza
Biancorossa a strisce, bianchi, bianchi
Empoli
Azzurra con banda diagonale bianca, azzurri, azzurri
Tutto ok
Catanzaro
Rossa con bordi gialli, rossi, rossi
Perugia
Nero, neri, neri
Bene il Catanzaro, discutibile il Perugia
Albinoleffe
Celeste, blu, blu
Salernitana
Granata, granata, granata
Tutto ok
Cesena
Bianca, neri, bianchi
Modena
Blu con bordi gialli, bianchi, blu
Tutto ok
Ascoli
Bianconera a strisce, neri, neri
Ternana
Rossoverde, bianchi, bianchi
Tutto ok
Treviso
Bianca con numeri rossi, bianchi, bianchi
Catania
Nera, neri, neri
Tutto contro la tradizione
Bari
Bianca con bordi rossi, bianchi, bianchi
Venezia
Nera-verdearancio, neri, neri
Tutto ok
Arezzo Torino Mi mancano i dati
Hellas Verona Pescara Mi mancano i dati
Triestina Piacenza Mi mancano i dati


5 dicembre: inserito un mini-dossier sulla violenza negli stadi nel 1977. Un plauso ai tifosi messinesi: "Hanno impedito per un'ora la partenza del treno per protestare contro la mancanza di elettricità, acqua e riscaldamenti sui vagoni. E' accaduto questa mattina nella stazione ferroviaria di Salerno. Ad inscenare la protesta sono stati i tifosi del Messina che viaggiavano a bordo di un convoglio ferroviario straordinario diretto a Milano dove questa sera è in programma Inter-Messina. Il treno è rimasto bloccato per oltre un'ora sui binari della stazione salernitana. Si è reso necessario l'intervento degli agenti di polizia che hanno provveduto prima a placare gli animi degli inferociti tifosi siciliani e successivamente a dare la propria disponibilità a ricevere le denunce-querele contro Trenitalia. (04/12/2004) (Spr)".
"(ANSA) - PALERMO, 5 DIC - Violenti incidenti tra tifosi ospiti, che sono circa un centinaio, e polizia tra il primo e secondo tempo di Palermo-Atalanta. I tafferugli, che hanno provocato qualche contuso, sono avvenuti nella parte inferiore della curva sud dello stadio. Gli agenti hanno dovuto caricare piu' volte i sostenitori dell'Atalanta che hanno lanciato mortaretti e oggetti di ogni tipo prima di battere in ritirata. Solo dopo un quarto d'ora gli scontri sono stati sedati, poi e' tornata la calma". Le immagini qui.
Dynamo Kiev/Roma: i maggiorenni possono andare a vedere una foto che mi è pervenuta che rimanda al concetto di trasferta anglosassone.
Intorno a mezzanotte saranno on line le foto di Roma/Sampdoria.
Analisi maglie:
SERIE A
Reggina (Asics)
Bianca con bordi amaranto, bianchi, bianchi
Brescia
Azzurra con V bianca, azzurri, azzurri
In bianco e granata la Reggina, in classico azzurro con V davanti il Brescia. Ci siamo.
Palermo
Rosanero, neri, neri-rosa
Atalanta
Nerazzurra a strisce
Palermo in rosanero, Atalanta in nerazzurro. Anche qui ci siamo
Lecce
Giallorossa a strisce, rossi, rossi
Livorno
Bianca, bianchi, bianchi
Tutto ok
Inter
Nerazzurra a strisce, neri, neri
Messina
Rossa con bordi gialli, rossi, rossi
Tutto ok
Juventus (Nike)
Rosa e blu, neri, neri
Lazio
Biancoceleste, celesti, celesti
Agghiacciante la maglia della Juve che, pur richiamando i suoi primi colori sociali, è realmente inguardabile. Inoltre poteva utilizzare i pantaloncini bianchi
Fiorentina
Viola, viola, viola
Bologna
Bianca con striscia (solo blu?) verticale, bianchi, bianchi
La Fiorentina è ok, il Bologna tutto sommato pure... ma il rosso dov'è finito?
Cagliari
Rossoblu, rossoblu, blu
Chievo
Gialloblu, gialli, gialloblu
In sintonia con la tradizione
Roma
Rossa con striscia giallonera, bianchi, neri
Sampdoria (Robe di Kappa)
Nera blucerchiata, neri, neri
Con i limiti della prima maglia di quest'anno la Roma, la Sampdoria inspiegabilmente in nero anziché in blu, anche se i colori sociali si vedono
Udinese
Bianconera a strisce, bianchi, bianchi
Siena (Lotto)
Rossa, rossi, rossi
Solo i colori identici possono giustificare la seconda maglia del Siena
Parma
Biancocrociati, bianchi, bianchi
Milan
Rossonera a strisce, neri, neri
OK il Parma, il Milan ha i pantaloncini neri invece che bianchi, ma le regole della Lega Calcio parlano chiaro.


4 dicembre: inserita la pagina di Lanerossi Vicenza/Roma 4-3 del 1977/78. Per gli appassionati di tifo inglese, guardate che belle queste pagine sul sito dell'Old Fans Club Arezzo: http://www.ofcarezzo.com/onlyflags.htm. Inserita la pagina di Roma/Lazio 1976/77 ed altre foto di partite della stagione 1976/77.


Abbiamo finalmente la possibilità di dire la nostra.
Possiamo far sì che la Roma, pur variando stili e disegni, giochi sempre con i suoi colori sociali. Aiutiamo la Diadora e la Roma a ritrovare la strada perduta, quella della Tradizione!
Inviate le vostre creazioni a
maglie@asromastore.it
ma anche al sottoscritto MD8844@mclink.it che, insieme alla Weblegion tutta, veglierà perché non vengano creati altri buchi nella memoria e affinché vengano colmati quelli già scavati!
Dal canto mio inserirò le vostre proposte nella pagina
crea la tua maglia
che sarà accessibile, oltre che dal link qui sopra, anche dalla pagina della campagna anti-maglie.
La Roma, tramite il giornale societario, scrive una lettera aperta ai tifosi della Roma in relazione alla campagna anti-maglie. L'iniziativa è lodevole, e sta a significare che la Società ha deciso di tenere conto dei consigli che le arrivano, univocamente, da più parti. 
Nel merito della questione, pur comprendendo che i toni della lettera sono pacati, da un lato, per evitare attriti con la Diadora, dall'altro per giustificare alcune scelte societarie decisamente discutibili (vedi la mancata previsione ad inizio stagione dei pantaloncini rossi), è necessario puntualizzare alcune piccole cose:
a) non è vero che i colori sociali siano fedelmente riproposti nella prima maglia di questa stagione, visto che - pur volendo ammettere che il rosso e il giallo siano cromaticamente corretti nella gradazione (e non lo sono) - è stato aggiunto un terzo colore, il nero, che non c'entra assolutamente nulla con i colori di Roma e della Roma (vedi lo statuto societario della fondazione: "La squadra giuocherà con i colori di Roma").
Va anche detto, sul punto, che i calzettoni della Roma sono rossi con i bordi gialli.
b) se è vero che la Roma nasce dalla fusione di tre società (Alba, Fortitudo e Roman), e che l'Alba aveva come colore il bianco e il verde, va ribadito che non si discute il fatto che la Roma abbia divise di altri colori, ma che giochi in verde o in nero o in arancione quando non ce n'è bisogno: in questo caso la colpa non è dello sponsor tecnico ma di chi decide all'interno dell'A.S. Roma all'inizio della stagione (o di partita in partita) con quale divisa giuocare.
Conclusivamente, va riconosciuto che il passo compiuto dalla Società è enorme e questo è grandemente apprezzato.
Altre società non avrebbero mai fatto una cosa del genere (e solo il Genoa lo ha fatto in passato).
La nostra rabbia, grazie al passo compiuto dall'A.S. Roma diminuisce grandemente e ci rende fiduciosi per la stagione 2005/06. Tuttavia dobbiamo rimanere vigili: mancano molte partite alla fine del campionato e, se dobbiamo ormai rassegnarci a vedere l'ultima partita di Champions League in bianco-nero-verde e quelle di Coppa Italia in verde, verificheremo volta per volta in occasione delle trasferte di campionato quale divisa verrà adottata e se ciò sia giustificato dalle regole calcistiche che abbiamo bene appreso grazie a "Il Romanista".
Per finire, non voglio apparire lezioso e mi scuso se posso dare questa impressione (so già che mi massacrerete d'ora in poi sulle sviste grammaticali!), ma suggerisco al direttore Riccardo Viola di rileggere bene le bozze poiché la rivista viene letta in tutto il mondo ed alcuni errori non sono ammissibili, tenuto conto che non si tratta di una fanzine distribuita in curva ma di una rivista storica edita sin dal 1983.
Gli errori che seguono dipendono, per certo, dalla fretta e dalla necessità di "chiudere" il giornale il prima possibile, ma credo sia giusto evidenziarli per essere di sprone a dare sempre il meglio in ogni cosa che riguardi l'A.S. Roma.
"AS Roma trae spunto (da cosa?) per parlare di un argomento che da più parti è stato trattato". Il "trae spunto" dovrebbe essere seguito dal complemento di origine.
"AS Roma, insieme a Diadora, vogliono rivolgerci a Te". La forma corretta è: "AS Roma, insieme a Diadora, VUOLE rivolgerSI a Te". Altrimenti si dovrebbe optare per "AS Roma e Diadora vogliono rivolgerSI a Te".
"Svilupperemo unitamente a Diadora, Caro Tifoso, una maglia che sempre più da una parte richiami la tradizione e la storia dell'A.S. Roma, dall'altra, rispecchi la determinazione e la forza che i nostri calciatori metteranno scendendo in campo". La forma corretta prevede una virgola  tra "più" e "da".
"Fermo restando la necessità di avere....". La forma grammaticalmente corretta è: "FERMA restando la necessità di avere...".
"...abbiamo voluto ripercorrere la storia dell'AS Roma sin dai tempi della nostra fondazione". E' corretto dire: "...abbiamo voluto ripercorrere la storia dell'AS Roma sin dai tempi della SUA fondazione".
"Tutte le squadre adottano, come alternativa alla maglia classica, colori diversi dai colori sociali canonici proprio per avere soluzioni cromatiche diverse nel caso gli arbitri chiedano una divisa alternativa". La frase corretta è: "Tutte le squadre adottano, come alternativa alla maglia classica, colori diversi da QUELLI sociali canonici,proprio per avere soluzioni cromatiche diverse nel caso gli arbitri chiedano una divisa alternativa". La frase successiva, che potrete leggere nel testo originario a fianco, è confusa nella sintassi e da ricostruire, pur esprimendo il concetto. 
"Perché la magica storia che unisce AS Roma ed i suoi tifosi...": non si inizia una frase con "perché" in quanto trattasi di avverbio interrogativo che non si utilizza per iniziare un periodo a meno che non si tratti di una risposta diretta ad una domanda.


3 dicembre: ho acquistato alcuni vecchi Guerin Sportivo del 1977. Sul tema della violenza negli stadi (dedicandolo come sempre ad Anna Fumagalli di Testaccio "comerabellonegliannisettantaottantaquandononceraviolenzaneglistadiemangiavamopaneefrittata") ne vedremo/ricorderemo delle belle.
Il Guerin Sportivo, n. 49 del 7-13 dicembre 1977 (tutto cambia, tranne alcune cose)
"Caro Lorenzo, sono Michele'77 e scrivo a riguardo la 'battaglia' che anche tramite il tuo sito stiamo giustamente facendo contro l'obbrobrio delle divise multicolori della Nostra Amata ROMA. A Studio Sport delle 13:00 oggi hanno fatto un servizio molto interessante a riguardo.
Hanno fatto presente che la ROMA quest'anno ha giocato solamente 6 volte con la divisa ufficiale e che la cosa si sarebbe dovuta ripetere anche al derby. Considerando infatti che il 6 gennaio giochiamo fuori casa e considerando che la lazie utilizza pantaloni bianchi, l'unica divisa possibile e già prevista sarebbe stata quella del Dundee United (quella presentata a Torino e a Siena tanto per intenderci). Ma nel servizio si dice che tutto questo non avverrà a causa delle tantissime lamentele di noi tifosi.
La ROMA almeno per quella data (e speriamo anche per altre aggiungo io) rispolvererà i 'vecchi' pantaloncini e calzettoni rossi che gli sponsor in estate non hanno clamorosamente previsto per NESSUNA divisa della stagione 2004/2005. Ti scrivo tutto questo innanzi tutto per significarti che FINALMENTE si apre un piccolissimo spiraglio. Lo SPONSOR e la SOCIETA' per la prima volta si sottomettono alla volontà dei tifosi. Sarà forse solo un fuoco di paglia ma mi piace pensare invece che possa essere l'inizio di un qualcosa che ci riporti alle vecchie tradizioni. Eppoi te la scrivo anche perchè ti sia da sprono per continuare tramite il tuo seguitissimo sito a combattere questa battaglia.
Grazie per l'attenzione e FORZA ROMA"
Caro Michele e cari amici che visitate questo sito, grazie della e-mail, ho visto anch'io il servizio su Italia 1. Non direi che la Roma si è "sottomessa" alla volontà dei tifosi: credo più che altro che - forse per la prima volta nell'era del calcio moderno - si è ACCORTA della volontà dei tifosi. Credo sia un segnale importante e che vada coltivato, nella distinzione dei rispettivi ruoli. Siccome una rondine non fa primavera, teniamo comunque alta la guardia: il risultato finale si vedrà solo il giorno della presentazione delle maglie 2005/06. Io sono fiducioso, d'altra parte sarebbe commercialmente da idioti non tenere in conto una cosa fondamentale: il cinese che guarda la Roma su Sky si compra indifferentemente la maglia rossa con i bordi gialli che quella verde o nera.
Noi no.


2 dicembre: innanzitutto, eccovi la pagina di Roma/Juventus 3-1 1976/77. Dopo di ché, qualche notizia:
Da Tarantosupporters.com
Lunedì siamo usciti di nuovo su tutti i giornali. Naturalmente nessuna
buona notizia. In una gara a porte chiuse, in cui (tra l’altro) si è ricordato
con un minuto di silenzio la scomparsa di un grande tifoso rossoblu, i VIPS del Taranto non trovano di meglio che azzuffarsi con gli ospiti della società Potenza Calcio. Una vergognosa gazzarra che – oltre a squalificare
ulteriormente l’immagine già a pezzi della Taranto sportiva, costa la bellezza di mille euro. E adesso, chi paga? Ci siamo informati: ogni società può presentare un elenco di trentacinque ospiti. Bene. Vorremmo chiedere all’avvocato Monopoli chi sono questi trentacinque. Perché ci è sembrato di vedere qualche Vip di cui ci sfugge il motivo per cui sono lì… meriti sportivi, rilevanza sociale? Il mistero si infittisce. Il principe del foro Lovelli… cosa ci fa in tribuna? Cos’ha fatto di tanto importante il professionista per meritare di vedere una partita a porte chiuse, privilegio
non possibile alla stragrande maggioranza di tifosi rossoblu?
Possibile che i responsabili del fallimento del Taranto Calcio possano ancora godere di cotanti privilegi? Ma il discorso va anche oltre. Vogliamo sapere anche chi sono gli accreditati della stampa. Già perché tra VIPS
scrocconi e amenità varie al seguito qualcuno ci sarà chi avrà scatenato la rissa in tribuna, vero? Già, perché ci sono tifosi che fanno il biglietto anche senza vedere le partite e questi ignobili principi dello scrocco che non solo sgàmano il divieto ma procurano un danno economico rilevante.
Dott. Monopoli: prenda l’elenco degli accreditati e ospiti del Taranto calcio e faccia una scrematura. Saranno al massimo settanta persone. Sarà molto semplice individuare i boxeurs e far pagare loro la multa. Non è concepibile che soldi pubblici vengano spesi perchè alcuni cialtroni non hanno di meglio da fare che azzuffarsi. Anche perché non abbiamo tracce di alcun contributo dato da questi “illustri” personaggi tutti "mooooolto” attaccati alla maglia ma che, nei fatti, non hanno scucito un euro che sia uno. Inoltre, vogliamo verificare se e quando il Questore Introcaso interverrà. Perché non riusciamo a capire il perché in curva questi atteggiamenti sono esecrabili e in tribuna no(già: voglio proprio vedere se il Questore Introcaso di Taranto, che ha diffidato il mio amico G. proprio per una rissa tra tifosi del Taranto due anni fa e che per questo sta scontando tre anni di diffida, diffiderà per tre anni con l'obbligo di firma i VIP che hanno scatenato la bagarre. Se diffiderà anche un solo VIP con obbligo di firma chiederò di essere "arruolato" nella Questura di Taranto, n.d.L.). .
Vogliamo che la legge sia uguale per tutti e chi sbagli, paghi.
Lungi da noi fomentare demagogia spicciola. Noi il Taranto l’amiamo per davvero, non dobbiamo dimostrare niente a nessuno e sabato saremo a Barcellona Pozzo di Gotto a nostre spese, come sempre, nonostante l’ultimo posto. Ci piacerebbe chiarezza e trasparenza. 
La Roma dimentica la maglia giallorossa
L'editoriale di Riccardo Luna
Ci sono cose più importanti nella vita. La condanna della Juve e il silenzio assordante dei giornali. Lippi e Vialli che offendono Zeman invece di scusarsi. Galliani che, come Giraudo esulta «per un pareggio» dopo aver rimediato una batosta all’elezione di Lega. E la sua Lega che punisce la Roma per la nebbia di Siena mentre dà un buffetto a Juve e Inter per gli scontri di San Siro. Quando penso a queste cose mi viene in mente un celebre urlo di Fabio Caressa dai microfoni di Sky: «Cacciateli via». Lui lo diceva ai tifosi della Roma (ma si è, ben guardato di dirlo ai tifosi della Juve e dell'Inter un paio di sere fa... n.d.L.), io ai padroni del pallone. Ma oggi parliamo di una cosa piccola, forse, ma che sta nel cuore di tutti i romanisti. La maglia. Ne abbiamo già parlato due mesi fa, raccogliendo le proteste dei lettori per le nuove maglie nere e verdi. Abbiamo aderito alla intelligente campagna di asromaultras e weblegion che invitava la Diadora al ritorno alla tradizione, giallo oro e rosso pompeiano, per il prossimo anno. E non ne avremmo parlato più, consapevoli del fatto che la Diadora versa più di sei milioni di euro nelle casse della società, se la misura non fosse colma. In diciannove partite ufficiali, la Roma è scesa in campo solo sei volte con la maglia rossa e gialla. Meno di una volta su tre. Sei gare le ha giocate con la classica maglia bianca, due con quella arancione, due con la verde e tre con la nera. Non sarà un po’ poco? Chi l’ha detto che in casa con il Siena dobbiamo giocare con la maglia verde? E che a Siena, ma anche a Torino con la Juve, dobbiamo essere arancioni? Avranno pure un senso i colori, le bandiere, gli striscioni? Che calcio sarebbe se la maglia cambiasse ogni volta? Nel rispetto dei bilanci e del marketing, è troppo chiedere che, sempre all’Olimpico e quando possibile in trasferta, la nostra Roma scenda in campo con la maglia giallorossa?

E sulla questione delle sponsorizzazioni pubbliche:
http://www.sporteconomy.it/index.php?id=6,870,0,0,1,0


1 dicembre: scusate, capita raramente ma mi sono alzato alle 6 e stasera un paio di Tennents Super hanno fatto il resto: sono stremato e vado a dormire senza i numerosi aggiornamenti che ho in cantiere. Proprio per non restare a mani vuote e stare in pace con la coscienza, ecco una foto di Gianfranco Zigoni, 1971/72 se non sbaglio. La maglia che vedete è stata utilizzata solo per le foto precampionato e bocciata a furor di popolo. Giustamente Gabriele mi ha fatto notare che ieri avevo dimenticato tra le partite Bologna/Lecce, con il Lecce in verde. Insieme a Lotto, anche l'Asiscs (che - come te sbaji - abbiamo già avuto come sponsor), stia lontana dalla Roma. In più, ho aggiornato la classifica della Coppa Disciplina: resta da capire per quale ragione il Siena abbia avuto una sanzione (€ 2.500) pari a un decimo di quella della Roma nonostante i suoi tifosi  (è documentato dalle foto del mio sito) abbiano acceso decine di torce. In più, Inter e Juve, nonostante i lanci siano stati indirizzati contro i tifosi avversari, al contrario delle accensioni festose giallorosse, hanno avuto 2.000 € in meno di sanzione (10.000 €). Galliani, Galliani....
Zigoni

30 novembre 2004: dunque, Raffaele mi ha inviato gli sponsor delle squadre che vanno contro la loro tradizione: a parte la Roma, abbiamo:
AS Bari - Lotto
FC Modena - Errea
FBC Treviso - Asics
Vicenza - Kronos
Cesena - Lotto
Lecce - Asics
Mi sembra evidente che anche la Lotto e la Asics siano da evitare quale prossimo sponsor, anche se la classifica verrà aggiornata con la prossima giornata di campionato (visto che le squadre che hanno giocato in casa ieri giocheranno in trasferta). Nel frattempo la campagna è stata tradotta in olandese-fiammingo. Sembra che le cose possano migliorare con il prossimo anno, e quindi ringrazio tutti per il sostegno dato, che ha avuto la funzione di riavvicinare l'A.S. Roma ai suoi tifosi.
Nella pagina Sitle Juve, il nuovo sensazionale gioco Dopingopoli! Nuovi resoconti di Siena/Roma.


29 novembre 2004: inserita la pagina 2 di Siena/Roma. Verifichiamo la situazione maglie/tradizione in serie A e B. In arancione le squadre che vanno contro la tradizione, in giallo quelle che avevano una maglia strana ma con qualche giustificazione.
Se nessuno mi fa sapere (Roma a parte) gli sponsor tecnici delle squadre anti-tradizione, ci penserò io questa sera.
SERIE A
Livorno
Amaranto, amaranto, amaranto
Udinese
Bianconera, bianchi, bianchi
OK il Livorno e anche l'Udinese
Siena
Bianconera, bianconeri, bianchi
Roma
Arancione, neri, arancione
Bene il Siena, contro la tradizione la Roma
Lazio
Biancoceleste, celesti, celesti
Cagliari
Rossoblu, rossoblu, blu
In linea con la tradizione le due squadre,ma la Lazie ha i pantaloncini bianchi
Brescia
Biancazzurra, bianchi, azzurri
Palermo
Rosanero, neri, rosanero
In linea con la tradizione le due squadre
Atalanta
Nerazzurra a strisce, neri, nerazzurri
Reggina
Bianca, bianchi, bianchi
OK l'Atalanta ed anche la Reggina
Milan
Rossonera a strisce, neri, rossoneri
Chievo
Gialloblu, gialli, gialli
In linea con la tradizione le due squadre, ad eccezione dei pantaloncini del Milan, che sono storicamente bianchi (mentre l'Inter li ha storicamente neri)
Messina
Rossogialla, rossi, rossi
Fiorentina
Bianca, bianchi, bianchi
In linea con la tradizione le due squadre
Sampdoria
Blucerchiata, bianchi, blu
Parma
Biancocrociata, neri, neri
In linea con la tradizione le due squadre (finalmente il Parma è tornato ai colori originari)
Inter
Nerazzurra a strisce, neri, neri
Juventus
Bianconera a strisce, bianchi, bianchi
In linea con la tradizione le due squadre
(ma i numeri gialli della Juve sono molto Ascoli)
Bologna
Rossblu a strisce verticali, blu, blu
Lecce
Verde, verde, verde
OK il Bologna, inguardabile il Lecce

SERIE B

Ternana 
Rossoverde, neri, neri
Genoa
bianco, bianchi bianchi
Ternana nella tradizione, anche se la prima maglia è sporcata dal nero. Neutro il Genoa.
Torino
Granata, bianchi, neri
Modena
Bianca, neri, bianchi
Torino in linea con la tradizione, Modena irriconoscibile
Crotone 
Rossoblu a strisce, blu, rossoblu
Hellas Verona
Gialla con bordi blu, gialli, gialli
In linea con la tradizione le due squadre
Arezzo
Amaranto, amaranto, amaranto
Piacenza
Bianca, bianchi bianchi
Arezzo ok, Piacenza neutro.
Catania 
Rossazzurro, azzurri, neri
Albinoleffe
Bianca, bianchi, bianchi
Catania ok, Albinoleffe neutro
Treviso 
Bianca con bordi e numeri rossi, bianchi, bianchi
Bari
Blu scuro con righine azzurre, blu, blu
Una vergogna: sembrava che il Bari fosse il Treviso e viceversa.
Triestina 
Rossi, rossi, rossi
Ascoli
Bianconera a strisce, neri, neri
In linea con la tradizione le due squadre
Salernitana 
Granata, bianchi, bianchi
Vicenza
Nera, neri neri
OK la Salernitana, se il Vicenza avesse giocato con la maglia della tradizione sarebbe stato meglio visto che il nero si confondeva con il granata, ma possiamo tollerarlo.
Pescara 
Biancazzurra a strisce, bianchi, bianchi
Cesena
Verde, verdi, verdi
Pescara tradizionale, Cesena che sembra l'Avellino, ma potevano esserci problemi cromatici.
Empoli 
Azzurra, azzurri, azzurri
Catanzaro
Giallorossa, gialli, gialli
In linea con la tradizione le due squadre


28 novembre 2004: on line la pagina di Siena/Roma. Aggiornata la pagina Stile Juve con calcioscommesse e doping.

27 novembre 2004: dal sito ufficiale della Juventus F.C.:
"Una conferenza stampa nella sede della Juventus, proprio nella sala delle coppe, che rappresentano oltre cento anni di storia, di tradizione, di valori come la lealtà sportiva (!!!!!!), che trova domicilio nelle prime dichiarazioni di Antonio Giraudo dopo la sentenza di assoluzione: “La sentenza di oggi assolve non solo me, ma la Juventus (!!!!!!). Nessuno nella nostra società è mai venuto meno alla lealtà sportiva (!!!!!!), nemmeno il dottor Agricola (!!!!!!) al quale siamo vicini e che è stato, è e sarà anche in futuro il medico della Juventus. Sono sicuro che in appello si risolverà anche la sua situazione e che tra qualche tempo ci troveremo a parlare di incidente di percorso”. Dopo l’amministratore delegato, la parola passa proprio al responsabile sanitario della Juventus, per il quale l’iter processuale non è ancora terminato, ma che affronterà l’appello con serenità “perché sono innocente e tutto l’ambiente juventino, dirigenti, staff e giocatori, è con me. Ricordate che tutti quei trofei li hanno vinti i giocatori! (dopati)”. Belle le prime dimostrazioni di affetto da parte dei tifosi. “Mi hanno fermato in tanti – racconta Giraudo – sulla strada che mi conduceva dal tribunale fino in sede. Si sono complimentati con me, ma i complimenti erano rivolti alla Juventus, perché con me è stata assolta tutta la Juventus e i tifosi lo hanno capito”.
On line la pagina dello scontro al vertice del campionato di Serie B 1951/52: Genoa/Roma.
Altri siti giallorossi hanno aderito alla campagna antimaglie, tradotta anche in francese. Altre foto di Dynamo Kiev/Roma.
Questo è un sito smil-calcistico, ma alcune cose vanno appoggiate... : "Il Tribunale supremo della Nigeria ha ratificato la condanna a morte per lapidazione di AMINA; ha solamente posticipato l'esecuzione di due mesi per permetterle di allattare il suo bambino. Trascorso questo termine la sotterreranno fino al collo e l'ammazzeranno a sassate, a meno che una valanga di dissensi non riesca a dissuadere le Autorità Nigeriane. Amnesty International chiede il tuo appoggio tramite la tua firma nelle sue pagine web. Mediante una campagna di firme come questa si salvò in passato un'altra donna, Safiya, nella stessa situazione. Sembra che per AMINA abbiano ricevuto pochissime firme". Chi vuole metta la sua firma, ci si mette un attimo.
http://www.es.amnesty.org/nigeria/
PROPOSTE COSTRUTTIVE:
Clicca per ingrandire
Clicca per ingrandire
Astenersi da lupettoni sulle maniche, colossei stilizzati, palline spaziali, strisce e striscette che cambiano colori: sono borate.

PER GLI AGGIORNAMENTI PRECEDENTI CLICCATE QUI

VAI A:             GO TO:
 
Pagina iniziale
Index
Premessa
Premise
La Storia dell'A.S. Roma
A.S. Roma History
La stagione in corso
The championship
I gruppi ultras
dell'A.S. Roma
A.S. Roma Ultras groups
Le fotografie
Pictures
La cronaca ne parla
Chronicle talks about them
Amici e nemici
Friends & Enemies
Le parole (e la musica)
dei canti
Words & music of the songs
Le partite memorabili
Matches to remember
Racconti ed interviste storiche
Historical tales & interviews
La storia
della Curva Sud
Curva Sud history
Il Derby
Gli scudetti
del 1942 del 1983 e del 2001
The Championship's victories in 1942 and 1983
Il manifesto degli ultras
The Ultras' manifesto
Le bandiere della Roma
Most representative 
A.S. Roma players
CHAT
Ultime novità del sito
Updates
Libro degli ospiti
Guestbook
Collegamenti utili
Links
Scrivetemi
E mail me