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Monaco 1860: la curva in sciopero che protesta contro il nuovo mega-stadio centro commerciale costruito in vista dei mondiali 2006...tra l'altro è proprio di questi giorni la notizia che il presidente del 1860 è sotto inchiesta per tangenti proprio in merito al nuovo stadio...come dire i più puliti sono sempre gli ultras... |
P.zza Colonna, 360 Tel 06 69200642 - Via Appia Nuova, 130 Tel. 06 77590664 - Via Cola Di Rienzo 136/A Tel. 063203471 MERCOLEDI’ 17 MARZO SOLO ABBONATI TRIBUNA M. MARIO E TRIBUNA TEVERE orario 10.00/18.00 §
Presso i Botteghini dello Stadio Olimpico (lato Tribuna M. Mario):
Per
l’acquisto dovrà essere esibito in originale l’abbonamento che dà
diritto ad un solo biglietto della stessa tipologia di settore (salvo esaurimento
del carico assegnato dalla S.S. Lazio).
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GARA LAZIO – ROMA DEL 21 MARZO 2004 - ORE 20.30 STADIO OLIMPICO L’A.S.
Roma comunica che:
PREZZI
(inclusi diritti di prevendita S.S. Lazio S.p.A.)
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In occasione della mostra “100 e più anni di calcio nella capitale”, realizzata con il patrocinio del Coni e con la collaborazione della S.S. Lazio e A.S. Roma, è stato presentato al Museo di Roma in Trastevere l’ultimo libro di Carlo Brizzi intitolato Dai Tempi di Testaccio…Confessioni di un romanista. Il libro, edito da Edizioni La Campanella, come ha detto Lino Cascioli, giornalista, nella prefazione, è “l’autobiografia di un uomo la cui vita coincide con quella della “sua” Roma. Ma è anche una storia della squadra giallorosa, scandita sui tempi di una vita di un tifoso tra i tanti….è di Carlo Brizzi, non nuovo ad esperienze letterarie, il primo romanzo parallelo, in cui la vita di un tifoso si sposa minuto per minuto a quello della sua squadra. Cronaca, storia e mito si fondono così in un solo impasto vissuto, in una sola straordinaria commedia umana”. Un racconto romanzesco che parte dal 1927, anno della fondazione della A.S. Roma, ed arriva fino ai giorni nostri. L’obiettivo è di porre in risalto come l’intera vita di un tifoso di calcio sia indissolubilmente legata alle imprese della sua squadra del cuore. Un ottimo lavoro da parte di uno scrittore che è approdato alla letteratura per hobby poi trasformato in impegno professionale. La lettura del libro di Brizzi è piacevole e divertente. Ça va sans dire: un’ottimo regalo per tutti i tifosi della A.S. Roma in particolare ma anche agli amanti del calcio più in generale e a coloro, come la sottoscritta, che “non capiscono” come si possa amare tanto questo sport e la “tua” squadra del cuore. Carlo Brizzi ha pubblicato numerose opere dedicando una particolare attenzione al romanzo storico. Lea Valori |
"Domenica
a Parma è stato smarrito lo striscione SAN GIORGIO A LIRI, e probabilmente,
almeno spero, sarà finito nelle mani di qualche ragazzo dei gruppi
e se così fosse faccio questo appello sul tuo sito per poterlo riavere.
Prima dell'inizio della partita avevo dato lo striscione come tutti quanti gli altri al ragazzo che era dentro il campo che stava provvedendo ad attaccarli tutti. Vedo che lo attacca esattamente all'altezza della bandierina del calcio d'angolo, proprio di fianco a "A ROTA DE ROMA", io che nel frattempo ero al centro della curva in alto mi accorgo che ad un certo punto si era staccato cadendo quasi certamente all'interno del campo. Penso di raccoglierlo a fine partita ma quando vado non c'era più! Chiedo un pò in giro ma nessuno sapeva niente. Ora spero vivamente che l'abbiano preso i ragazzi dei gruppi e comunque io faccio questo appello per chi ne sapesse qualcosa. Non sto qua a dirvi l'importanza affettiva e non dello striscione, presente in ogni trasferta, quindi prego vivamente chi ne sapesse qualcosa di contattarmi al seguente numero: 338/4108292. Grazie a tutti. Valerio" |
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(fonte:
La
Gazzetta di Parma)
L'invasione dei giallorossi Attesi sei-settemila tifosi: domenica ad alta tensione Non fosse altro per il più recente dei precedenti: a febbraio 2001 i supporter romanisti misero a ferro e fuoco la città, uno studente fu accoltellato all'uscita dello stadio solo perchè indossava sciarpa e cappellino gialloblù. Le forze dell'ordine hanno messo in campo un esercito di seicento uomini - tra reparti locali e mobili - formato da tutte le divise: poliziotti, carabinieri, fiamme gialle e vigili urbani. Gli ultimi dettagli sono stati definiti ieri mattina, durante un summit in questura presieduto dal questore Gaetano Chiusolo. Molti i servizi messi in campo. Quello preventivo, innanzitutto, che parte già da questa mattina: pattuglie di polizia e carabinieri perlustreranno la città per intercettare eventuali tifosi che potrebbero arrivare in anticipo a Parma. Venti bus sono stati messi a disposizione della Tep. Quattrocento dei sei-settemila tifosi giallorossi annunciati arriveranno in treno: ad attenderli troveranno le forze dell'ordine che li scorteranno, a bordo dei mezzi pubblici, allo stadio. Il gruppo più consistente dovrebbe mettere piede a Parma intorno all'una. Altri poliziotti e carabinieri attenderanno i supporter romanisti all'uscita del casello autostradale dell'Autosole: sia i pullman - ne sono attesi quindici - sia le auto private saranno convogliati al parcheggio scambiatore Nord e a quello del Centro Torri. I tifosi saliranno su altri bus della Tep e saranno portati al Tardini. Cinquemila i biglietti chiesti dalla società giallorossa al Parma calcio: bruciati via non appena consegnati. Ai supporter romanisti sarà riservata l'intera curva sud. Inoltre sono stati acquistati all'incirca altri duemila biglietti per altri settori dello stadio. «Deve essere chiaro - avverte Chiusolo - che chi non è in possesso del biglietto non entra allo stadio, quindi tanto vale che se ne stia a casa: fuori dal Tardini, infatti, opererà una consistente squadra antibagarinaggio». Inoltre, attorno allo stadio entrerà in vigore un'isola pedonale allargata. Dal summit di ieri mattina - come spiega lo stesso questore - è uscita poi un'ulteriore avvertenza: dal momento che la tifoseria romanista - giudicata tra le più a rischio della serie A - è solita mascherare grossi petardi all'interno di fumogeni apparentemente innocui è stato disposto che solo i vigili del fuoco, opportunamente attrezzati, dovranno maneggiare tali oggetti. Sia fuori dal campo, che in campo. Nel secondo caso nessun calciatore dovrà intervenire: l'arbitro fermerà il gioco per permettere l'ingresso in campo dei vigili del fuoco. Inoltre da stamattina, gli operatori del Parma Calcio saranno all'opera per pulire le grandinate delle curve dalla neve. Non solo. Cumuli bianchi non dovranno essere lasciati all'interno dello stadio, a portata di mano dei tifosi, per evitare pericolosi lanci di palle di neve. |
(AGI,
integrata
da me stesso direttamente dal sito
della FIFA) - Londra, 28 feb. - La Fifa
torna all'antico. Dopo la finale del prossimo campionato europeo, il 4
luglio, nei tornei internazionali in caso di parita' non si fara' piu'
ricorso al "golden gol" e al "silver gol", ma si tornera' ai supplementari
e ai tanto vituperati calci di rigore. L'international Board della federazione
mondiale ha anche bocciato l'idea di prolungare la durata dell'intervallo
da 15 a 20 minuti e ha rispolverato la direttiva che impone all'arbitro
di sanzionare con il cartellino giallo i giocatori che dopo un gol si tolgono
la maglia in segno di giubilo. Respinta la proposta che prevedeva di avanzare
di 10 metri il punto di esecuzione di un calcio piazzato per punire eventuali
proteste. L'organo regolamentare della federazione mondiale ha deciso inoltre
di proibire i contatti via radio fra l'allenatore e i giocatori, una iniziativa
sperimentata in Belgio, e l'uso della tuta intera in luogo dei classici
pantaloncini e maglietta (l'insolita tenuta e' stata sfoggiata dai calciatori
del Camerun durante la recente Coppa d'Africa). Le partite potranno essere
disputate sul terreno naturale o su fondo artificiale, purche' questo sia
conforme agli standard della Fifa.
Infine nelle amichevoli internazionali non saranno piu' consentite le sostituzioni illimitate. Dall'anno prossimo potranno essere cambiati solo sei giocatori per squadra. Si tratta di una soluzione di compromesso fra la posizione del presidente della Fifa Sepp Blatter, che voleva limitare le sostituzioni a cinque, e quella di alcune federazioni che avrebbero voluto mantenere lo status quo. |
Video del Papa che parla romanesco (26 febbraio 2004) (4609 kb) |
ROMA,
27 FEB - Il quotidiano della Lega, «La Padania», in un corsivo
pubblicato oggi in prima pagina, definisce «inquietante» la
frase pronunciata ieri dal Papa
«Semo romani». «Damose da fa'». Il Papa - afferma il giornale - è capo della Chiesa universale, ma conosce bene i vizi di ogni singolo agnello del suo gregge. Così Giovanni Paolo II, ricevendo ieri il clero romano, ha formulato nel vernacolo locale un incitamento all’impegno, al sacrificio, alla pastorale intraprendenza. Se il Signore Iddio impiegò solo sette giorni per concludere la creazione, se Noè salvò con la sua ’mini-impresa familiarè una coppia di ogni specie animale, da allora i tempi si sono dilatati e i risultati assottigliati, soprattutto all’ombra del Cupolone: troppa burocrazia e poca resa>> <<Un tempo non molto lontano - sottolinea ’La Padania - erano gli impegni del (mal)governo temporale a distrarre dalla cura delle anime le tonache dello Stato pontificio. Poi ci ha pensato il Concilio Vaticano II a introdurre toni e ritmi più rilassati, il clergyman da viaggio e le vacanze sulla neve. Adesso, dopo 25 anni, il Papa ha capito che far cadere il Muro di Berlino non è stato nulla in confronto alla resistenza del Muro Capitolino, il gigantesco Muro di gomma che domina il Tevere. Del resto, alla fine dell’udienza, il Pontefice - conclude il corsivo - ha aggiunto un inquietante: "Semo romani". Cosa mai avrà voluto dire?>> |
In momenti come questi occorre dare voce a quello che è il nostro pensiero, avere il coraggio di prendere una posizione, difendere i propri ideali. Dopo la partita di domenica ci siamo fatti un esame di coscienza anche noi, come gruppo, come ex ultras e come individui oramai sulla soglia della quarantina. Forse questo comunicato sarà capito solo da chi ha la nostra età e la nostra esperienza in materia, ma se scavate e leggete bene ogni parola, tornerà utile a tutti, dai ragazzini agli adulti. Eravamo davanti al televisore per vedere Roma-Colonia e sentire la sud cantare per la 'Magica', eravamo in edicola a comperare il Guerin Sportivo per leggere di Geppo e di altri eroi metropolitani della nostra era Ultras. Eravamo tra quelli che 'i romanisti' sono i migliori. Eravamo. Dopo i fatti dell'andata abbiamo visto cosa è diventato per tante curve la cosidetta 'mentalità ultras'. Questa mentalità, rincorsa da tutti coloro che hanno cercato con il tempo di dare un codice alle curve, non esiste, non funziona, cambia da gruppo a gruppo, da curva a curva, da città a città. In anni di serie C, B e mezzo campionato di A ci siamo resi conto che la dignità non è questione di latitudine, di appartenenza geografica e di tradizioni societarie/sportive, ma varia a seconda della dignità umana e della decenza. I romanisti sono apparsi quanto di più lontano c'è dal decoro, dalla correttezza e dalla rispettabilità, valori con cui ognuno di noi deve fare i conti. Anche gli Ultras, sette giorni su sette. Noi siamo piacevolmente lontani da chi usa le lame, e i romani non sono i primi a tirarle fuori a Siena, piacevolmente distanti da chi crede che l'omertà sia un valore socialmente utile, siamo diversi dal fantomatico gruppo 'Bisl' che inneggia a dei codici di comportamento che non valgono nemmeno la pena di essere considerati come partoriti da menti umane. Fieri della nostra senesità, valore aggiunto a tutte le cose buone ( e crediamo ancora che siano tante) che la nostra curva ha dato e darà ai tanti ragazzi che la frequentano. Vari siti giallorossi trattano uno di noi, ma qui uno di noi è come dire 'tutti noi', come un infame. Parola abusata, a cui Noi diamo un'accezzione diversa, una diversa sfumatura. Un infame da noi è chi commette un atto di viltà, come dare una coltellata a una persona. Un infame è chi crede di poter fare tutto, è chi accetta lo scontro avendo risorse per Noi impensabili. |
Argomento
delicato, quello toccato dal Sanprospero 79 di Siena.
Mi chiedo tuttavia dove siano stati negli anni '80, visto che siamo sostanzialmente coetanei. Loro sono quelli che "I romanisti erano i migliori" negli anni '80, dove le lame non esistevano neppure, sembrano voler dire. I vecchi del CUCS saprebbero senz'altro cosa replicare in merito, tuttavia invito gli ex ultras del Siena a farsi un giretto nel mio sito dalle parti della rubrica "La cronaca ne parla" per vedere il numero di accoltellati da parte degli ultrà della Roma negli anni '80, oltre al numero di accoltellati che hanno avuto tra le loro fila (ricordo un Fiorentina/Roma del 1983/84 con 11 o 12 accoltellati tra i romanisti). Ogni partita c'erano almeno un paio di accoltellati, mentre negli anni '90 e 2000 il numero di questi episodi si è drasticamente ridotto. Solo che all'epoca non c'era internet e le notizie non viaggiavano alla velocità della luce, le si sapeva solo se uscivano sul Corriere dello Sport o sulla Gazzetta dello Sport. Dicono bene i senesi, invece, su un punto: la mentalità non esiste, nel senso che non possono esistere regole valide per tutti. Ognuno ha le sue idee al riguardo, ma qui nessuno è puro. Chi può fare la morale? Gli atalantini? I viola? I granata? Gli juventini? Forse dare una sprangata in faccia a qualcuno fa meno male di una "puncicata"? Fatemi il piacere! Tutti hanno i loro scheletri nell'armadio e non esistono tifoserie pure, secondo il concetto che di puro si vuol dare. Ognuno guardi in casa propria e troverà del marcio, in un senso o nell'altro. La persona in questione non è da apprezzare perché ha cercato guai, li ha trovati e poi si è "lamentato". Essendo un capo ultras estende il suo "lamento" a tutti quanti, punto e basta. Posso anche pensarla esattamente allo stesso modo sull'uso delle lame, nel senso che il tutto si dovrebbe ridurre al limite ad una sana scazzottata, ma nessuno mi venga a dire che oggi c'è la degenerazione nell'uso delle lame perché è vero esattamente l'opposto. Se stai in una certa situazione ci stai e basta, senza lamentarti, sennò non ci stai. Era così ed è così, mentre non è vero che "prima non era così e ora lo è". Per il resto, la parola infame significa "che ha pessima fama; degno di vituperio", ognuno la usi come vuole, a Roma nel linguaggio della strada ha un solo significato che probabilmente nel Granducato di Toscana non viene usato. Così come non esiste una mentalità, evidentemente in Italia non esiste neanche una lingua. |
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Pe' nun favve sentì la nostalgia de casa: BEE, OIK, QUA QUA, COCCODE' | I romanisti ai laziali | Si ironizza sulla ruralità dei lazieli |
Siete più brutti della Multipla | I viola agli juventini | Idem, sull'autovettura prodotta dalla Fiat |
Vescovo, schiacciali tutti | I livornesi ai pisani | La settimana prima l'arcivescovo di Livorno aveva investito una donna pisana |
Folza Plato | I viola ai tifosi del Prato | A Prato vive una grande comunità cinese |
L'uomo discende da Gattuso | I lazieli ai milanisti | Il senso è talmente ovvio che è inutile aggiungere altro |
Arrigo, lo stress è un milione e mezzo al mese | I bolognesi ad Arrigo Sacchi | Sacchi si era dimesso da allenatore del Parma per "troppo stress" |
Se Pacciani è il mostro, Berlusconi cos'è? | I viola ai milanisti | Potrebbe essere uno striscione "politico", se non fosse stato esposto contro il Milan! |
Game over, insert coin | I viola | Autoironico, sul fallimento dei viola ("Il gioco è finito, inserire la moneta") |
Voi comaschi, noi colle femmine | I viola ai tifosi del Como | L'ironia toscana |
Basta con la violenza, via la polizia dagli stadi | I cosentini | Semplice e geniale striscione contro la repressione |
Il tifo di oggi vi è offerto da futuri pregiudicati | I parmensi | Idem, come sopra |
Striscione con scritta consentita | I veronesi | Risale al 1991/92, geniale anch'esso |
E dì a casa che qui mi trattano bene | I palermitani ai viola ma esposto in Livorno/Palermo | Esposto insieme allo striscione "Korps" rubato ai viola dai padovani e consegnato ai palermitani. All'epoca i livornesi erano in buoni rapporti con i viola |
Pay TV: meno dirette più porno | I tifosi del Lanciano | Grandissimo |
Noi siamo a lavorare... ma voi cominciate pure | I bresciani | Polemico sull'orario di inizio e il giorno di una partita di Coppa Italia |
Per favore aggrediteci | I viola ai fiorentini | Provocatorio ed ironico |
Nun scappate che è peggio | I romanisti | Stendardo a due aste che racchiude la romanità |
SIGNORI SI NASCE, di Paolo Agliano Arriva sempre il momento si cui ci si sente moralmente obbligati ad affrontare un argomento che si vorrebbe evitare. Quando si parla di questioni etiche e morali e' sempre in agguato il rischio di essere presi per sepolcri imbiancati (se va bene) o per inguaribili "bellegioie", prive del senso della realta'. Ma qualche volta certi rischi vanno corsi, perche' chi vede il male e non ne parla non e' migliore di chi lo fa. Nonostante il calcio sia ormai ai limiti, io lo ritengo ancora uno sport; e nello sport il rispetto dell'avversario sconfitto e' una legge inderogabile. Cerchero' di spiegarmi con un esempio americano, dato che l'america e' senza dubbio il paese in cui lo sport professionistico e' piu' avanzato (errato: la commercializzazione dello sport è più avanzata, n.d.L.). Durante una partita di football di fine stagione, tra due squadre di differente livello (una gia' qualificata per i playoff, una nelle retrovie) un giocatore della squadra piu' forte e' andato in touchdown. Il suo modo originale di festeggiare e' stato quello di prendere un (finto?) telefono cellulare che aveva nascosto in precedenza nei pressi della endzone e "telefonare" ..... Un gesto cosi' innocuo in una partita di nessuna importanza ha provocato uno scandalo enorme perche' e' stato percepito come una mancanza di rispetto nei confronti degli avversari. Il giocatore e' stato severamente multato dalla sua squadra, messo fuori rosa e anche squalificato dalla federazione. Bene,
tutti abbiamo visto il comportamento dei giocatori della Roma in occasione
della loro (meritatissima) vittoria con la Juventus domenica scorsa. Devo
dire che mai in tutta la mia vita ho visto un comportamento cosi' poco
sportivo a grandi livelli (ma lo troverei
assai poco sportivo anche a livello di torneo dei bar). Ci sono state altre
sconfitte clamorose come il 6-1 della Juventus a Milano, o il 5-0 nel derby
di Milano, tanto per fare due esempi. Ma mai si era vista in campo una
simile manifestazione di bullaggine vuota e provinciale. Il gesto di Francesco
Totti in particolare (capitano della Roma e fiore all'occhiello della nazionale)
e' inqualificabile e mi dicono che nel sottopassaggio (meno grave, ma sempre
prova di pessima abitudine) sia successo anche di peggio. E il gesto non
e' pasato inosservato neanche a livello internazionale; le osservazioni
di Michel Platini (uomo di stile se ce n'e'
uno) sono pesanti come pietre.
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E
questa è una e-mail civile inviata all'antiromanista di turno da
Bobo, che mi sento di suggerire se si vuole scrivere qualcosa che va al
di là dell'insulto becero.
"Carissimo Agliano, sarà perche mi trovo spesso a scherzare "di calcio" e prendo sempre tutto poco seriamente di questo sport... che leggendo il suo pezzo provo imbarazzo. Non per me, neanche per Lei. Per l'argomento "rispetto". Penso al Signor "si nasce" Platini, che sceso dall'aereo con una coppa in mano, si lamenta per le domande dei cronisti... Già. Gli chiedevano dei morti in tribuna. Lui voleva parlare di calcio e di quella splendida vittoria. Penso anche alle orecchie di Bettega ed al saper vincere. Al Nedved Pallone d'Oro che dopo un tuffo da medaglia olimpica e l'inevitabile rigore strilla "Giusto! Giusto!" Ma anche alle invettive di Mancini. Al trauma simulato di Baggio. Ad Inzaghi felice ed acclamato pallavolista... A tanto altro. Mi creda. Probabilmente nessuno pensava di avere una telecamera rivolta contro... perché la telecamera è sempre rivolta contro. O no? Perché
tanto accanimento?
Lo stile di Michel Platini all'Heysel (3943 kb) |
Alla
fine ci stanno riuscendo, sono riusciti a prendere l’autorizzazione per
trasformare il nostro
stadio in un centro commerciale. A questo punto le possibilità di bloccare lo stadio-mcdonald sono veramente esigue, ma c’è un’altra e importante battaglia da combattere: impedire che costruiscano un albergo sotto la curva nord! Purtroppo nei piani della Società e del Comune (dopo mesi di guerra sono diventati culo e camicia…. Che strano eh…) rientra la costruzione di un edificio sotto la nord, che andrà ad occupare il greppo, il pioppo, lo spazio dei “porchettari” e parte della strada… L’unico modo di accedere alla Curva sarebbero delle rampe che partirebbero da questo edificio e andrebbero direttamente sugli spalti! Fino a pochi mesi fa sembrava improponibile la cementificazione dell’area verde di Pian di Massiano, oggi invece pare già tutto fatto, le stesse persone che gridavano allo scandalo hanno dato il loro assenso. Ma non abbiamo scritto questo volantino per polemizzare contro tizio o caio, vogliamo solo dire la nostra, vogliamo capire insieme a voi cosa sta succedendo e cosa vogliono fare del NOSTRO Curi, vogliamo riflettere e far riflettere sui cambiamenti che una cosa del genere comporterebbe per tutti i tifosi . Non Stiamo cercando di raccogliere consensi, non siamo politici e non facciamo sondaggi, non ci serve fare propaganda, vogliamo spiegare perché tutto questo non ci piace. Prima di tutto non capiamo l’esigenza di una costruzione di questo tipo, non capiamo perché debbano farlo andando ad occupare lo spazio della parte più calorosa e passionale del tifo perugino. A cosa serve un albergo sotto/dentro la Curva Nord? Hanno a disposizione miglialia di metri cubi di spazio edificabili ed hanno scelto proprio il NOSTRO posto di ritrovo. Basta guardare il progetto, disponibile anche sul sito del Perugia http://www.perugiacalcio.it, per vedere quanto tutto quello che è adesso la nostra curva cambierebbe radicalmente. Dovremmo dire addio a tante, troppe cose, troppe abitudini, quasi tradizioni, sarebbe davvero una sconfitta! INGRIFATI PERUGIA www.ingrifati.it |
COMUNE DI PERUGIA STADIO “RENATO CURI” PERUGIA PROGETTO PRELIMINARE PER LA MESSA A NORMA E LA TRASFORMAZIONE DEL COMPLESSO SPORTIVO “R.CURI” IN UN MODERNO IMPIANTO PER IL CALCIO MA ANCHE DI CENTRO POLIFUNZIONALE A CONTENUTO SPORTIVO E RICREATIVO PER IL TEMPO LIBERO, COMMERCIALE PER IL TURISMO CON LE SEGUENTI DESTINAZIONI: ESERCIZI COMMERCIALI, ESERCIZI ALBERGHIERI, CONVEGNISTICA, UFFICI PUBBLICI E PRIVATI, ESERCIZI DI RISTORAZIONE, SPAZI CONNETTIVI VARI AREA PROGETTO ASSOCIATI Dott. Ing. Roberto Regni |
PERDERÀ
l’occhio il giovane tifoso pescarese, che domenica pomeriggio era rimasto
ferito a Firenze durante i tafferugli fra le opposte tifoserie poco prima
dell’incontro tra Fiorentina e Pescara. Ricoverato all’ospedale Careggi,
nel capoluogo toscano, il giovane è stato domenica sera sottoposto
ad un delicato intervento chirurgico: già dopo l’intervento i medici
della clinica Oculistica si erano riservati la prognosi. Ma ieri mattina
è arrivata la drammatica conferma: il giovane perderà l’occhio.
All’ospedale si sono recati in visita sia il prefetto di Firenze, che il
questore del capoluogo toscano. Ora bisognerà cercare di ricostruire
come sono andate effettivamente le cose. Stando ad una prima ricostruzione
il gruppo di cui faceva parte il giovane, che era partito dall’Abruzzo
assieme ad un’altra ventina di supporters biancazzurri, poco prima di entrare
allo stadio si è imbattuto in una comitiva di tifosi viola. Prima
scontri verbali, ma nel giro di pochi minuti il faccia a faccia è
degenerato e sono cominciati a volare i primi spintoni. A quel punto si
è reso necessario l’intervento della polizia che, sempre secondo
una prima ricostruzione dei fatti, ha caricato i due gruppi. Il tifoso
pescarese sarebbe stato
colpito al capo da una manganellata: si è accasciato al suolo ed è stato immediatamente soccorso dal fratello. È stato quindi accompagnato di corsa all’ospedale e qui sottoposto ad un delicato intervento chiurgico, che però non è valso a scongiurare la perdita dell’occhio. Per il momento il giovane è ancora ricoverato nel nosocomio fiorentino in prognosi riservata. Ora partirà sicuramente un’inchiesta della Magistratura diretta ad accertare eventuali responsabilità. (che dire... il solito intervento distensivo delle "forze dell'ordine".... d'altra parte stavano volando addirittura degli spintoni... n.d.L.) |
Art. 6 L. 401/89 e successive modifiche: LO APPLICHERANNO A MATERAZZI? |
Con
la presente la Brigata Bravetta prende le distanze dal cialtronesco
finto comunicato a suo nome apparso su un noto sito pseudoultras. Ricordando che la Brigata Bravetta rifiuta aprioristicamente l'uso di internet come mezzo di comunicazione Ultras, costretta dalla gravità degli eventi, invita il millantatore del caso in ispecie, e chiunque in futuro voglia ripetere simili bravate ed abusare di un nome che non gli appartiene, a mettersi in contatto con noi, per un "pacifico chiarimento", nel settore di Curva Sud che ci compete, ovvero di tacere per sempre. Cordiali Saluti" |
Il
Coisp, il coordinamento per l’indipendenza dei sindacati ha presentato
una proposta per
vietare l’uso della sciarpa a chi frequenta lo stadio e si ferma nei pressi di esso. Il Coisp, ha intenzione di illustrare la propria proposta al responsabile dell’ordine pubblico al ministero attraverso la segreteria nazionale. «A seguito degli ultimi incidenti tra le tifoserie che si sono verificati tra Torino e Verona, si è ancora una volta constatata la premeditazione di alcuni facinorosi che prima di iniziare il lancio di oggetti e fare attacchi diretti si celano il viso per non essere riconosciuti e quindi individuati dalle forze di polizia», ha detto Rodolfo Fabrin, segretario provinciale del Coisp, «da questo si deduce che il vestiario rappresenta una "tattica". E infatti spesso i tifosi hanno giubbotti scuri e felpe con il cappuccio e sciarpa della squadra. Quest’ultima viene poi portata sul volto per mettere in difficoltà gli operatori». In alcuni casi, i tifosi si sono anche scambiati gli abiti per depistare ulteriormente gli investigatori. Fabrin fa appello all’articolo 5 delle legge del 22 maggio 1975 che vieta l’utilizzo di caschi e di qualunque altro oggetto possa aiutare a nascondere i tratti somatici in un luogo pubblico o aperto al pubblico. «So che una simile proposta può innescare polemiche», ha concluso Fabrin, «ma se portata a buon fine permetterà alle forze di polizia impegnate sul territorio di tutelare meglio tutti i cittadini». |
scontri di domenica scorsa con le forze del dis-ordine. BASTA CON GLI ABUSI DI POTERE! RISPETTO PER GLI ULTRA' Direttivo
Fedelissimi 1961
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Scontri tra tifosi partenopei e forze dell'ordine (ANSA) - NAPOLI, 23 GEN - Violenti scontri al San Paolo, dove si sta giocando l'anticipo di serie B tra Napoli e Verona, nel settore della Curva A. La polizia ha sparato lacrimogeni caricando i tifosi del Napoli che ha lanciato bastoni e poltroncine divelte dagli spalti. Gli incidenti sarebbero scaturiti da un intervento della polizia per la rimozione di uno striscione contro la societa' esposto in curva A e giudicato offensivo. |
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Se l'intervento era mirato ai pochi facinorosi, perché non si è provato ad isolarli invece di fare tre cariche indiscriminate con i soliti manganelli alla rovescia che abbiamo visto tutti? Il Ministero dell'Interno tolga di mezzo DEFINITIVAMENTE questo personaggio e lo metta dietro una scrivania: evidentemente la vita non gli ha insegnato nulla... |
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Nei
verbali la verità sull'assalto: le molotov
GENOVA - "Una leggerezza", ammette il vice-questore Pasquale Troiani. Fu una "leggerezza" portare nella scuola Diaz le due molotov per incastrare i 93 no-global ospiti dell'istituto. Spartaco Mortola, ex capo della Digos genovese, riconosce che quella notte arrestare i manifestanti fu probabilmente "una forzatura giuridica". Francesco Gratteri, capo dello Sco, spiega come il finto accoltellamento dell'agente potrebbe essere servito a giustificare "l'eccesso di violenza" dei Nuclei anti-sommossa. E riflette: "Oggi forse non ripeterei quello che ora forse ritengo un errore, e cioè essermi recato là". Leggerezze, forzature, eccessi, errori. E' una sconvolgente confessione, quella che emerge dai verbali dei super-poliziotti interrogati dalla Procura di Genova sul famigerato blitz della notte del 21 luglio 2001, una delle pagine più nere della storia della polizia italiana. Un'operazione che doveva permettere di recuperare l'immagine delle nostre forze dell'ordine agli occhi del mondo, dopo che quel pomeriggio la televisione aveva mostrato le devastazioni delle Tute Nere: ma i giornalisti convocati a tempo di record dall'addetto stampa del Viminale finirono per testimoniare quella che un altro funzionario, Michelangelo Fournier, braccio destro di Canterini, ha definito "un'azione da macellai". Arnaldo La Barbera, capo dell'Ucigos scomparso nei mesi scorsi, sosteneva di averlo capito subito: "Mi avvicinai a Canterini, sconsigliandolo di proseguire nell'operazione". |
I
"celerini" non avevano ancora sfondato il cancello della scuola, erano
da poco trascorse le 23. I verbali, che Repubblica è in grado di
anticipare, fanno parte della richiesta di archiviazione presentata dal
procuratore aggiunto Francesco Lalla per i 93 della Diaz, ma sono contenuti
anche nel delicatissimo fascicolo che i pm del pool G8 hanno ultimato in
questi giorni: le accuse per agenti e superiori vanno dalle lesioni al
falso, alla calunnia. Il rinvio a giudizio per gli indagati - un centinaio
di persone in tutto - è atteso nelle prossime settimane.
"La mia leggerezza". Il vice-questore Pasquale Troiani, responsabile della logistica durante il G8, non avrebbe mai dovuto essere in via Cesare Battisti. Invece si aggrega ai Nuclei anti-sommossa, e prima di lasciare la questura giura di aver saputo che sul furgone guidato dall'assistente Michele Burgio ci sono due molotov, rinvenute nel pomeriggio in un'aiuola di corso Italia. Una volta alla Diaz, confessa, "dissi a Burgio di portarmi le bottiglie". Ricorda di averle consegnate nel cortile della scuola ad un collega, il vice-questore Massimiliano Di Bernardini, alla presenza di Gilberto Caldarozzi, vice di La Barbera. "Quando le ho portate e mi ha chiesto dove fossero state trovate ho detto che erano state trovate nel cortile o nell'immediatezza delle scale d'ingresso. Questa è stata la mia leggerezza, e me ne rendo conto". Michele Burgio, il poliziotto "pentito" che con la sua confessione ha permesso ai magistrati di scoprire il primo dei clamorosi falsi, nel pomeriggio aveva parlato di quelle molotov al generale Valerio Donnini, responsabile dei Reparti mobili italiani che viaggiava sul furgone da lui guidato. "Quando è arrivato il dottor Donnini gli ho fatto presente che c'erano le bottiglie (chiedendo se non era il caso di portarle in questura, spiega in un altro passaggio) e lui si è rivolto a me in modo alterato, come se avessi fatto una domanda stupida o che comunque non dovevo fare". La sera, davanti alla Diaz, "ho ricevuto una telefonata del dottor Pasquale Troiani che mi ha detto di portare le cose che avevamo sul mezzo". |
Le
accuse di Gratteri.
Il capo dello Sco "non ricorda" quando nel cortile della Diaz i super-poliziotti - lui compreso - osservano il sacchetto con le molotov, e comunque spiega di essersi subito allontanato. Ma ha le idee chiare sui presunti falsi: "Se dovessi impostare un'indagine su quanto è accaduto alla Diaz, partirei dal dato che a determinare il caos all'interno della scuola potrebbe essere stato qualcuno del reparto mobile o di altri reparti, così come l'episodio dell'accoltellamento simulato possa essere servito a parare l'eccesso di violenza usato nei confronti di alcuni occupanti della Diaz; penso che anche l'episodio delle bottiglie sia stato montato per giustificare quanto accaduto all'interno della Diaz; ritengo che sarebbe importante determinare chi abbia comandato Pasquale Troiani di venire alla Diaz; può essere che egli si sia mischiato con gli altri e che abbia fatto quello che hanno fatto gli altri del reparto mobile e che abbia pensato di coprire quanto accaduto all'interno; ritengo che comunque molti potrebbero essere i moventi concreti alla base dei fatti che sono stati contestati a una componente della Polizia di Stato che non ritengo rappresentativa della Polizia di Stato". Le
nuove contraddizioni.
(7 gennaio 2003) articolo ancora consultabile cliccando qui |
(totale debiti: 2 bilioni di euro) A.C. Parma: indefinito S.S. Lazie: 310 F.C. Internazionale: 300 A.C. Milan: 250 AS Roma: 225 (La commissione europea sta per verificare di nuovo gli strumenti speciali che il governo italiano usa per salvare i club dalla bancarotta) |
(totale debiti: 2 bilioni di euro) FC Barcelona: 250 Deportivo la coruna: 125 FC Valencia: 125 Real Madrid: 100 |
(totale debiti: oltre 700 milioni di euro) |
Monaco: 50 Paris Saint Germain: 30 |
(totale profitti: 125 milioni di euro) Manchester City: 75 Sunderland: 42 |
Il commento di Kostas: Le associazioni calcistiche dovranno scegliere tra due sole strade: 1. trasformarsi in un parco divertimenti del tipo cinema-teatro-turisti asiatici, come i club della Premier League e umiliare la vera concezione di calcio come gioco ed espressione. Umiliando la tradizione e la storia delle associazioni sportive. 2. affrontare la bancarotta e divenire associazioni di secondo piano (in primo piano le squadre di Champions League, in secondo piano le squadre di Coppa Uefa. |
Roma,
6 Gennaio 2004 - Stadio Olimpico, Curva Sud :
"COLLABORATORI DEI NOSTRI CARCERIERI...ROMA OMERTOSA VI VOMITA ADDOSSO"; "28-5-03 DIGOS CAMPIONE" ------------------------------------- Ebbene, la verita' fa male proprio a chi cerca di tenerla nascosta e tenta di non farlo sapere... Come per incanto nella gara d'andata di Coppa Italia compaiono striscioni contro noi AS Roma Ultras, con i quali siamo tacciati d'infamita' e boiate del genere; troppo dura come reazione per essere credibile, troppo marcata la replica per essere considerata spontanea. La curva sud milanista ha tentato di togliersi di dosso la verita' dei nostri striscioni esposti nel giorno dell' Epifania, creando dal nulla frasi senza senso e senza fondamento; il tutto per un tornaconto di immagine e prestigio che non puo' essere intaccato in visione della tutela dei propri interessi all'interno della curva. Il milanista, senza firmarsi, si è comportato come il bolognese, come un bambino che rimproverato non vuole ammettere i propri sbagli, ma addirittura pretende d'aver ragione accusando e inventando contro chi gli va contro. Complimenti ad entrambi, siete il prodotto di quello che voi chiamate calcio moderno. A nostro avviso di moderno ci siete solo voi con le riunioni in cui milanisti e juventini siedono allo stesso tavolo per organizzare una tranquilla finale di Coppa Campioni. Siete moderni perchè pensate in un modo nuovo, stravolgete delle regole antiche come il mondo, avete insegnato ai ragazzi delle vostre citta' che "infame" e' chi è il piu' forte quando non riuscite ad esserlo voi, ma avete tralasciato di insegnare che infame e' chi tradisce. Ci avete chiamato picciotti... che non pensiate di averci offeso perchè... noi picciotti, voi pentiti. Le vostre menzogne non ci scuotono, e voi lo sapete. Onore ai detenuti, ai diffidati, morte alle spie ! ===== - AS ROMA ULTRAS - CURVA SUD... CARICA! |
I rapporti con la tifoseria doriana non sono particolarmente buoni, nonostante manchino da diverso tempo dalla Serie A. Il coro che la Sud solitamente dedicava loro è: "Genova puzza de pesce, e poi cià il mare inquinato... bastardo blucerchiato, bastardo blucerchiato" |
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Cosa notate di particolare nella foto? |
Alberto
mi scrive: "Compro adesivi ultras della
Roma a me mancanti: cucs, vecchio cucs, fedayn, oppfaz, fegati spappolati,
gruppo san lorenzo, boys, la vecchia guardia, i gruppi scomparsi e le sezioni
dei vari gruppi etc. Scrivete anche per un solo pezzo. Posso anche scambiare
con mio materiale adesivo. Max onestà, acquisto sicuro. Pago bene.
campioni0001@supereva.it"
Oggi è il giorno degli annunci: "sono un tifosissimo giallorosso di salerno e vorrei contattare gente dalla campania per fondare un roma club capace di vedere partite e di organizzare pullman e auto per lo stadio olimpico. vi assicuro che a salerno ci sono molti tifosi della roma che sono pronti ad aderire all'iniziativa. Per contattarmi 3336388323" |
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Non male questa copertina ironica della fanzine indipendente dei tifosi del Millwall, chiaramente riferita al problema repressione-calcio moderno (grazie Kostas della segnalazione). Traducendo dall'inglese: le freccette sugli spalti indicano i soli 4 posti a disposizione dei tifosi, il campo è invaso dai poliziotti ed i soli due calciatori sono l'uno a cavalcioni di un cavallo poliziotto, l'altro (il portiere) è accanto al palo chiaccherando con altri poliziotti. I due poliziotti a cavallo discorrono tra loro. Il primo dice: "Sai che c'è Mark, sembro John Wayne seduto qui sopra". E l'altro "Eh sì, la parola cowboy in effetti viene in mente" |
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In un nondescritto mondo sanitizzato dalla pubblicità di massa, noi avevamo sviluppato la nostra cultura e spaventavamo a morte tutti gli altri". |
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con due soli colori! In particolare 96 provvedimenti hanno raggiunto tifosi della Roma, 79 tifosi della Lazio. A 18 tifosi è stato vietato di assistere ad incontri sia della Roma che della Lazio, a 28 di altre squadre di calcio italiane. A 3 tifosi, infine, è stato vietato di assistere a qualsiasi incontro di calcio sul territorio nazionale" (Fonte: Calciomercato.com). Avendo il polso della situazione su Roma, vi posso dire che la maggior parte delle diffide emesse dalla Questura di Roma si riferisce poveracci che scavalcano e cose simili. Solo una minima percentuale dei diffidati fa parte di gruppi ultras ed una percentuale ancor più minima è riferita a soggetti realmente pericolosi. Questi dati servono però per dare l'impressione all'opinione pubblica che vi sia una grande attenzione per il problema e che la Questura abbia ben operato. Un ragazzo palestinese mi ha mandato questa e-mail: "ciao ,mi chiamo sameh.ho compiuto il 18 anno a novembre sono palestinese ,vivo e studio in Egitto. facccio il tifo per la roma ed un mio amico che studio all'universita' di turvegada mi ha dato questo link. sono stato a roma due mesi fa .ero in gita scolastica e in questo periodo ho visitato tale universita' mi piacerebbe avere nuovi amic italiani. |
GLI
INDIRIZZI DELLE RICEVITORIE TICKETONE CHE VENDONO I BIGLIETTI
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Ciao Lorenzo, volevo ringraziare te e la magnifica "curva sud" per gli auguri..Mi fa molto piacere che mi ricordiate ancora con tanto affetto anche se in quei anni nn siamo riusciti a darvi le soddisfazioni che una grande tifoseria come voi si meriterebbe..Siete nel mio cuore.Estendi a tutta la "magica curva sud" un grande augurio di Buone Feste. Pierino Prati. |
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