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MEMORIZZATEVI QUESTO INDIRIZZO URL: http://members.xoom.it/asromaultras Se per qualsiasi ragione non riuscite a collegarvi con il mio sito come al solito, all'indirizzo qui sopra c'è un sito- specchio (mirror-site) che vi permetterà comunque di visitarlo. L'indirizzo "normale" è http://www.asromaultras.it |
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" AL DI FUORI DI ROMA NON C'E' NULLA DI BELLO NEL MONDO" Johann Joachim Winckelmann, 1756 (archeologo e filologo, nonché massimo teorico mondiale del'estetica neoclassica) |
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Se volete avere notizie su locali, concerti e musica a Roma |
Se vi piace la musica "alternativa", la Domenica sera (AS Roma permettendo), conduco insieme a Maria Elena una trasmissione su Radio Città Aperta, 88.90 FM dalle 19.00 alle 21.00 |
Dove:
AS
Roma Store, M.Mario e Tevere (anche laterale)
Tabaccari
soliti per Distinti e Curve
Prezzi:
M.Mario
EUR 65
Tevere
(anche laterale) EUR 40
Distinti
e Curve EUR 15
Vede la partita dal balcone e lo arrestano: troppo vicino allo stadio, era diffidato SIRACUSA - Era stato diffidato dal questore ad andare alla partita, ha assistito domenica scorsa da un balcone di un'abitazione attigua allo stadio "Nicola De Simone" alla gara tra il Siracusa e il Vittoria (campionato di serie D, vittoria dei padroni di casa per 1-0) ed è stato arrestato per violazione della nuova legge antiviolenza negli stadi. Il provvedimento restrittivo è stato notificato a ********** di 19 anni. Facile immaginare lo stupore del giovane. Ma non c'è stato nulla da fare: la nuova legge contro la violenza viene applicata con grande severità dalle forze dell'ordine. Christian Schiavone, poco prima della gara, è stato notato a bordo del suo motorino parcheggiato in un posteggio antistante la struttura sportiva, poi si è recato nell'abitazione di un amico e dal balcone della casa prospiciente lo stadio ha seguito la partita. Quando i poliziotti lo hanno fermato, si è difeso sostenendo di non essere essersi recato dentro lo stadio, ma di avere visto in televisione una partita di calcio a casa di un amico. Secondo la polizia, invece, la legge antiviolenza parla chiaro: chi è diffidato non solo non può assistere alla gara, ma non deve recarsi nelle adiacenze della struttura sportiva. L'arresto è stato compiuto dalla Digos. (sono sicuro che a Siracusa per strada non c'è neanche un malavitoso a piede libero... n.d.L:) |
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Udinese-Venezia a Fontanafredda È stata archiviata la posizione dei tifosi bianconeri Non
c’erano loro fra i protagonisti della rissa scoppiata il 13
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La polemica è sulla flagranza differita: non tutti sono d’accordo Tifo violento, è scontro La Camera si divide sulla nuova legge contro i teppisti ROMA
- E’ iniziata ieri alla Camera dei Deputati, con la discussione in aula
delle linee generali del provvedimento, la seconda parte dell'iter a Montecitorio
della conversione in legge del decreto del governo del 24 febbraio scorso,
su «disposizioni urgenti per contrastare i fenomeni di violenza in
occasione di competizioni sportive».
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di entrare allo stadio: condanna Ha
tentato di entrare al Braglia, per giunta ubriaco, nonostante la diffida
emessa dalla nostra questura nel 26 maggio 2002 che gli vieta di accedere
ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive di qualsiasi genere.
Dapprima E. T., operaio trentenne, noto alle forze dell'ordine come ultrà
modenese, è stato soltanto allontanato dal Braglia. Lui però,
incurante degli ammonimenti, si è infilato nel bar dello stadio.
A quel punto gli agenti della volante lo hanno arrestato.
Il povero tifoso modenese ha ragione, e non è vero quanto scrive il giornalista alla fine dell'articolo: se il procedimento penale viene archiviato, vuol dire che la persona viene riconosciuta innocente. Se è innocente, non può essere pericolosa per quell'episodio, visto che non lo ha commesso. Quindi la Questura deve revocare il divieto di accedere agli stadi. Nel nostro caso il nostro povero tifoso modenese INNOCENTE è vittima, ancora una volta, di un abuso della Questura di Modena, che non ha revocato il divieto di accedere allo stadio di TRE ANNI (il massimo, as usual) nei confronti di una persona riconosciuta INNOCENTE da un magistrato della Repubblica Italiana |
2 mesi di reclusione patteggiati per l'ultras cremonese "Noi - ha detto ancora il magistrato - applichiamo la legge rispettando il codice penale e l’ordinamento di diritto, ma i politici non sperino che questo decreto dia i frutti sperati". E’ poco prima delle 13 quando nell’aula del Tribunale di Cremona arriva A.P., operaio di Cremona ammanettato dopo che la polizia lo aveva individuato mentre lanciava in campo un grosso petardo prima dell’incontro di calcio tra Cremonese e Mantova. Il giovane era finito in cella di sicurezza ad un giorno di distanza dai fatti come prevede il nuovo decreto. Si sente un ispettore della Digos. La ricostruzione dell’accaduto è rapida. "Nelle immagini abbiamo riconosciuto il ragazzo. Non potevamo intervenire subito. C’era troppa gente afferma il poliziotto Sono state compiute le ricerche ed altri testimoni ci hanno indicato chi aveva scagliato il petardo in campo, quando stavano entrando i calciatori". Nessun problema per la convalida del fermo che in questo caso è automatico (mica tanto... Il magistrato poteva eccepire l'incostituzionalità della nuova norma, così come l'avvocato del ragazzo, prima o poi qualcuno ci darà ragione, n.d.L.). E’ nel momento del patteggiamento che Nuzzo spiega i guasti della nuova normativa. Parte dalla possibilità di fermare le persone che compiono atti vandalici. "La misura precautelare, adottabile entro le 36 ore dal fatto afferma il pm male si adegua a un ordinamento orientato, ma c’è da considerare che l’articolo 13 della Costituzione pone vincoli chiari nella sfera degli interventi di polizia sulla libertà personale". Rischi di un uso indiscriminato dell’arresto nonostante vi sia l’obbligo dell’utilizzo di supporti come le immagini televisive o di fotografie. Poi arriva l’affondo di natura politica. "Concetti del genere prescindono completamente dalle radici della violenza, che il decreto non tocca nè riesce a smuovere: ancora una volta sono prevalsi motivi burocratici con il sostanziale rifiuto di comprendere la genesi dei fatti e di coinvolgere le società di calcio". Il concetto è semplice. Il governo italiano ha solo scimmiottato i provvedimenti anglosassoni. Questi ultimi hanno infatti agito prima di tutto sulle società e sull’educazione ai giovani e non solo sul piano dell’emergenza che si viene a creare, ogni domenica, negli stadi di calcio dalla più piccola alla maggiore serie A. L’Ultras ascolta in silenzio. Poi parla il giudice: condanna. Due mesi di reclusione, pena sospesa; e un anno senza calcio (quindi l'ultras è comunque libero e non "in galera" come vorrebbe il prode Carraro, che ha perfino criticato che gli ultras abbiano "addirittura avvocati che li difendono".... bisognerebbe ricordare al laureato in legge Franco Carraro, che se non fosse stato per l'avvocato che lo ha difeso nel processo in cui è stato imputato forse in galera ci andava pure lui, n.d.L.) |
ma rischia di durare a lungo sul fronte giudiziario. Dopo i provvedimenti emessi nei confronti di alcuni tifosi dalla questura cremonese nel pomeriggio è arrivata la conferma che i tifosi della curva Te coinvolti negli incidenti di via Orti Romani intendono presentare un esposto alla Procura nel quale segnaleranno l'inopportunità della carica della Celere nei loro confronti. A sostegno della loro tesi i tifosi annunciano la presentazione di un'ampia documentazione, fatta anche dei referti medici. Gli incidenti si sono verificati durante il tragitto che portava i tifosi alla stazione per il rientro a casa: imboccata per errore (senza che alcun funzionario di polizia impedisse ciò) via Orti Romani, una traversa di via Magazzini Generali, i circa 400 tifosi mantovani si sono trovati la strada sbarrata, da un lato dai carabinieri che erano in coda e dall'altro dai reparti della Celere di Genova che con un'azione di carica imponevano la retromarcia per riprendere il tragitto corretto. Nel parapiglia alcune autovetture venivano danneggiate, numerosi tifosi rimanevano a terra ed erano addirittura calpestati; qualche poliziotto rimaneva contuso prima di rendersi conto che il gruppo stava cercando di tornare nella direzione giusta. Almeno cinque tifosi, fra i quali una ragazza, venivano medicati all'ospedale; in serata il treno con i tifosi mantovani, senza il minimo problema, tornava alla stazione cittadina. Ieri i portavoce della curva Te hanno annunciato la volontà di avviare un'azione legale nei confronti delle forze di polizia che li hanno caricati: «E' stata un'aggressione gratuita - spiegano - nessuno di noi ha volontariamente danneggiato le vetture, era la Celere che saltava sulle auto per menare manganellate. C'erano anziani e giovani nel nostro gruppo, e tutti erano tranquilli. Non si dica che i danni li hanno provocati i tifosi mantovani perchè ciò è falso. E lo dimostreremo adeguatamente, con un esposto alla Magistratura». In questo atto i tifosi vogliono inserire anche i referti medici delle persone che sono state medicate negli ospedali: «Questa sera - dicono i tifosi della Te - ci troveremo all'Arci in piazza dei Mille a Mantova e chi volesse, sulla base del referto, presentare la denuncia verso chi ci ha caricato si può presentare per mettere a punto assieme tutta la documentazione oppure rivolgersi a mattiaØcurvatemantova.net; attraverso il responsabile del nostro sito completeremo quindi la documentazione da presentare per esporre con chiarezza l'accaduto. Era stata una giornata assolutamente tranquilla». |
Vi
segnalo poi due novità editoriali: una si chiama "La
violenza negli stadi" e la trovate alla Libreria
dello Sport. Scritta da un ultras riporta notizie e fatti inediti con una
visione delle cause della violenza diversa da quella ufficiale. Inoltre
è uscito, in italiano, "Chelsea Headhunters". Si compra solo su
internet sul sito www.boogaloorecords.com.
Costa 20 euro, pagabili con bonifico bancario ma sembra che meriti.
Infine vi segnalo che il mitico libro "Hoolifan" è stato tradotto in italiano. |
Tutti insieme! In un mondo dove regna l’egoismo e l’individualismo, dove i criteri per valutare una persona sono quelli del reddito, della macchina o del telefonino, dove ogni cosa viene fatta solo se esiste un tornaconto, dove dire come la si pensa è sempre poco conveniente e si preferisce aspettare cosa sia più opportuno dire. Ebbene in un mondo come questo ecco stagliarsi la figura di chi accetta le conseguenze di quello che dice e di quello che fa, di chi è pronto a sacrificare il suo per coloro che lo circondano e ne condividono i Principi, che ha come uniche armi quelle del Coraggio e della Forza (non forza bruta ma con la Effe maiuscola che rappresenta Lealtà e Serenità, che agisce per Passione e che per quella è pronto a tutto. La
società moderna vuole eliminare questa figura in tutti i modi. Non
conviene in un mondo amorfo chi vive di emozioni. Non conviene in un mondo
omologato chi la pensa diversamente. Non conviene in un mondo di polli
d’allevamento chi non consuma come gli si vorrebbe imporre.
Ogni
evento dove sono coinvolti Ultras viene amplificato e distorto.
Noi
vogliamo semplicemente la possibilità di confronto diretto con chi
ci critica. Siamo stanchi di sentire commenti identici ed omologati da
parte di chi non conosce il nostro mondo. Siamo pronti ad un dibattito
su qualsiasi tema voglia essere affrontato.
Ci dispiace, infine, che questa classe politica da un lato si faccia promotrice di un garantismo da far impallidire Cesare Beccaria e dall’altro auspichi la tolleranza zero quando i reati di cui si tratta non li toccano da vicino. Non è possibile che l’Ultras sia diventato parafulmine di qualsiasi tipo di crisi e che all’occorrenza sia regolarmente usato per distogliere l’attenzione da problemi ben più gravi. Vogliamo
quindi:
“Se non puoi imitarlo....disprezzalo” Movimento Ultras d’Italia |
Un tifoso dell'Aston Villa invade il campo e fronteggia il portiere della sua squadra dopo una papera |
I tifosi dell'Aston Villa fronteggiano i rivali |
L'articolo de "La voce della Nord" |
Di spalle, i tifosi biancocelesti |
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E'
difficile rispondere. Devo farlo da persona normale o da vecchio tifoso
o, ancor più, da ultras "romantico"? Poiché le prime due
categorie mi appartengono poco, anche se sono in grado di afferrarne i
sentimenti, ti dirò che quando li ho visti "varcare la soglia" con
i pugni alzati a simboleggiare, con rabbia, la vittoria nella sconfitta,
ho avuto la sensazione che avessero varcato - per tutti noi - il confine
tra il mondo di un calcio romantico che non c'è più e quello
del calcio moderno.. insomma che si fossero riappropriati del "nostro"
gioco, che avessero abbattuto una barriera. Quella barriera che divide
sentimenti ancora puri da interessi mercenari. La mia risposta, forse poco
educativa secondo il cliché del "politically correct" è questa.
E' una sensazione, e grazie a Dio nessuna legge o decreto potrà
togliermela.
Almeno spero. |
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Cosa ne pensava Alberto Sordi di voi.... Alberto Sordi ribadisce cosa pensava di voi |
Che te possino, Arbè ! Te ne sei ito. Ci avevi er male e nun lo davi a vede. Er monno c'è rimasto sbigottito e nun ce se vorebbe propio crede. sei
stato "amico de la parocchietta".
Te
sentivamo tutti ! Che emozione
Sei
"'mmericano", er brillo vitellone,
E proprio
mò che s'arifà San Remo
San
Pietro, ch'è romano d'adozzione,
Si
nun ce fosse Lui, ma 'n subalterno
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Peppino |
ROMA-
''Ad una prima lettura il decreto del governo sulla violenza negli stadi
appare incostituzionale soprattutto laddove prevede l'arresto in flagranza
differita, norma peraltro gia' bocciata dal Parlamento nella scorsa legislatura''
(nella
passata versione del Decreto Legge era stata inserita la stessa norma della
"flagranza differita", solo che era estesa a 48 ore e non a 36. Poiché
era - ed è - incostituzionale lo stesso concetto di "flagranza differita",
quella parte del decreto non fu convertita in legge a seguito del c.d.
"emendamento Buontempo", dal nome del noto deputato di AN che si impegnò
per non farla approvare, n.d.L.) . Lo afferma
il Verde Paolo Cento che critica: ''nonostante il fallimento delle leggi
antiviolenza approvate negli anni scorsi si insiste sulla stessa via: inasprimento
delle sanzioni penali, ampliamento dei poteri di prefetto e questore e
criminalizzazione delle curve''.
Cento suggerisce invece di ''intervenire sulle societa' di calcio, regolarizzando e rendendo trasparenti i rapporti con i tifosi, introducendo politiche attive tra ultras e amministrazioni locali per la lotta alle tossicodipendenze e alla violenza negli stadi''. Al contrario, denuncia, ''si preferisce percorrere una strada autoritaria che rischia di determinare ribellioni tra i tifosi spesso oggetto di discriminazioni inaccettabili''. E promette: ''In Parlamento faremo di tutto per fermare questo decreto legge''. (Sante parole, n.d.L.) Caro Lorenzo, Ne sto sentendo di tutti i colori.. C’è chi propone di retrocedere il Torino in c, chi vuole fucilare i tifosi, chi non sapendo che cazzo inventarsi si butta sulla retorica.. Io non condivido la violenza per giustificare un campionato scadente della propria squadra, però mi rimangono alcuni interrogativi che tutti sanno ma che nessuno dice: 1) In Inghilterra è stato debellato (almeno dicono) il fenomeno ( se poi si uccidono fuori questo non conta), ma è altrettanto vero che il servizio d’ordine è affidato ai cosiddetti stewart ( o come cavolo si scrive) e non alle forze dell’presunto ordine.. Giusto? Correggimi se sbaglio 2) Per quale oscuro motivo sempre le forze del presunto ordine si sono messe a sparare i candelotti lacrimogeni???? Quanto gli piace sparare 3) Perché non si parla delle cariche spesso gratuite e delle manganellate date con la parte di acciaio???? 4) Dove cavolo erano questi IPOCRITI benpensanti quando 100 tifosi romanisti furono bloccati alla stazione di TORINO???? Ma soprattutto cosa si sarebbe detto se dopo un palese abuso avessero rovesciato la stazione???? Che mondo di MERDA.. Ringrazio chi ha creato internet,,,, unica voce libera in uno stato caratterizzato da una finta democrazia… |
Ore
20 di lunedì 24 febbraio: l'apertura del Tg 5 è dedicata
ai "gravissimi incidenti di Torino (!!!)" (c'è
forse qualcosa di più grave? Forse la prossima guerra in Iraq, o
qualche massacro in Palestina? n.d.L.), su
Rai 1 è il terzo servizio, al Processo del Lunedì, Biscardi
fa "lo spione" e mentre ti scrivo sta inquadrando con primi piano i "nuovi
mostri del millennio". Insomma sò due giorni che i massmedia ci
fanno vedere e rivedere le solite immagini per decine di minuti in modo
ripetitivo (se ci fai caso gli incidenti durano si e no un paio di minuti).
Ma poi di che stiamo a parlà? Dove sono questi gravi incidenti?
(già!
n.d.L.).Forse la rottura di una vetrata ed
il lancio di qualche seggiolino possono far segnare la partita Torino -
MIlan come la gara con più incidenti degli ultimi anni? Ma per favore...
Io penso che i mass media hanno una colpa sino ad un certo punto. E ti
spiego perchè: i giornali come la televisione vendono un prodotto
e se questo frutta, qualsiasi persona o azienda fa in modo che quel prodotto
venga fornito così come il pubblico vuole. Mi spiego meglio: il
giorno dopo gli incidenti il Corriere dello Sport titolava: Arrestateli!
Io che ero in procinto di acquistarlo vedendo tale titolo ho optato su
un altro giornale, disgustato dalla rilevanza data a tale evento. So, per
certo, che grazie a quel titolo il Corriere ha venduto parecchie copie
in più. Chiunque direttore ed editore sarebbe stato soddisfatto,
hanno fatto al meglio il loro dovere: cioè quello di vendere più
copie, quindi obiettivo per loro raggiunto. La morale? Lasciamola perdere,
nelle aziende conta fare soldi è inutile fare demagogia. L'opinione
pubblica vuole questo? L'informazione glielo dà!
Eppure sta per scoppiare una guerra, gli operai di Termini Imerese tornano per poche settimane al lavoro e poi non si sa (quindi problema disoccupazione), terremoto in CIna con migliaia di vittime, ecc. Insomma gli argomenti per aprire un Tg non mancavano ma evidentemente gli italiani quando ci sono gli scontri in TV restano incollati alla Tv e comprano più giornali. E poi quale occasione per dimostrare dal governo Berlusca che l'inasprimento delle pene verso gli Ultras era più che necessario? Nessuno dice che in realtà tutto questa è finzione: una volta si che c'era violenza quando ci si menava per lunghi intensi minuti con altre tifoserie mentre ora una torcia che va da un settore ad un altro viene fatta rivedere per ore ed ore. Il sistema non c'è dubbio è drogato. Nessuno dice che la partita del Torino è stata volutamente sospesa causa lancio continuo di lacrimogeni da parte della Polizia (esatto! quanto gli piace sparare i lacrimogeni! Ed erano dieci persone quelle più scalmanate! n.d.L.). Che bastava mettere una cinquantina di sbirri davanti a quel cancelletto per non far entrare i tifosi in campo e continuare regolarmente la gara. Ora penso alle leggi speciali fatte su di noi: nessuno dice che sono incostituzionali. Ma dove esiste una flagranza differita? (da nessuna parte, per nessun reato, n.d.L.) Ma sì, riempiamo le carceri di ultras tanto i delinquenti veri stanno fuori grazie alle sanatorie che i governi tra l'indifferenza di tutta l'opinione pubblica. Vogliamo parlare poi dei guadagni dovuti ai servizi d'ordine? Se non dessero eclatanza a questi episodi come farebbero i prefetti a giustificare un tot di uomini come servizio d'ordine che devono prendere gli straordinari. Povera Italia, stiamo raschiando il fondo in tutti i campi e la colpa è degli Ultras. Insomma, scusa se in modo confusionario mi sono sfogato ma ora mi sembra che si sia arrivati ad un punto di non ritorno. Tu cosa ne pensi? |
i tifosi violenti allo stadio Olimpico della Repubblica ha istituito un «pool» specializzato negli accertamenti sulle violenze allo stadio. D’ora in poi sarà un ristretto numero di magistrati coordinato dal procuratore aggiunto Ettore Torri ad occuparsi di tutti i reati strettamente legati agli incontri di calcio: al pubblico ministero Silverio Piro dovrebbero aggiungersi altri magistrati nei prossimi giorni. Il nuovo «pool» affianca quelli già esistenti (tra cui antiterrorismo, pubblica amministrazione e criminalità organizzata) ed ha come obiettivo principale l’individuazione dei responsabili di scontri, risse e manifestazioni razziste. Si è già svolto un «vertice» al Palazzo di Giustizia per mettere a fuoco strategie e modalità d’intervento: agli uomini della Digos diretti da Franco Gabrielli, gli inquirenti hano chiesto un check-up delle tifoserie più accese, elaborando una mappa dei gruppi e dei loro comportamenti abituali. Dopo le ultime immagini registrate dalla Rai durante il collegamento in occasione del derby serale di coppa Italia Lazio-Roma della scorsa settimana è stato dunque deciso un ulteriore colpo d’accelerazione sul fronte investigativo. Il bilancio in termini di feriti e di ultrà denunciati per questo incontro riflette la lunga scia di violenze che ormai da mesi, partita dopo partita, vengono consumate all’Olimpico e che hanno ripetutamente costretto agenti, carabinieri e vigili urbani, ma anche spettatori e tifosi, a ricorrere alle cure dei medici. In più occasioni, i rappresentanti sindacali delle forze dell’ordine hanno protestato per i ritardi con cui ci si misura con il problema. Ritardi che coinvolgono pure la situzione dell’impianto, di proprietà del Coni ma gestito da Roma e Lazio: nonostante l’intervento del Prefetto Emilio Del Mese, non sono stati tuttora affrontati una serie di interventi. Sono di là da venire, infatti, le sopraelevazioni per ottenere una maggiore separazione dei settori a rischio (in particolare tra la zona «ospiti» e la curva Nord) e la regolamentazione dell’accesso in modo più rigido (pre-varchi, biglietti nominativi, ecc.). Il «monitoraggio» più assiduo del fenomeno del tifo violento, così come ha chiesto ieri alla Camera durante il «question time» il ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu, a Roma è già scattato. Gli ultimi dati sugli stadi italiani resi noti dal titolare del Viminale non consentono perdite di tempo: dall’inizio del campionato sono raddoppiate le partite con incidenti e feriti. Ma quando il nostro Paese verrà liberato da questi squallidi personaggi? Quando finiremo di assistere a tale utilizzo strumentali dei poteri dello Stato per colpire tutto quanto diverso da loro? In tutta questa vicenda della piccole colpe le abbiamo anche noi, perché non è possibile cadere ogni volta conta ingenuità nelle trappole che questi signori disseminano lungo il nostro cammino. Quegli scontri sono voluti, anzi, incentivati ed incitati, non aspettano altro, per giustificare le loro azioni, per scattare qualche foto in più e fare dei bei filmini, così da diffidare e denunciare un altro po’ di ultras. Ma vi siete chiesti come è possibile che accadano queste cose in uno stadio blindato da 1000 agenti, dove non se ne trovano 30 da dislocare in Tevere per evitare certe cose. No, invece è possibilissimo se le intenzioni di chi vuole prevenire sono ben altre e si decide di agire così in base ad una logica è ben diversa e più pericolosa. Chissà se questo pool indagherà anche sull’operato delle forze dell’ordine, o meglio sul MANCATO operato della celere per evitare che accadesse quanto visto da tutta l’Italia, con immagini trasmesse e ritrasmesse fino alla noia. La cosa che mi stupisce è che si sia arrivati addirittura ad istituire un pool di magistrati, chissà forse li sottratti ai girotondini (poco male), o peggio ad inchieste importanti che invece meriterebbero più attenzione, i tanti casi irrisolti di omicidi e violenze, fino alla lotta alla criminalità organizzata. Stranamente sembra quasi che fosse la prima volta e guarda si parla di questi fatti come accadessero solo a Roma. Vi siete chiesti perché? Semplice, tutti da anni si affannano a rimarcare la tendenza politica delle curve romane, questo fa scopa con il giro di vite che bisogna applicare a questi menti libere dai partiti e dai poteri dello stato, che interpretano semplicemente un loro modo di vivere le curve (da ultras) come meglio credono e che si relazionano con le loro idee nella società e nella vita di tutti i giorni. E’ anche ora di finirla di dipingere le curve come covi di ignoranti, violenti, barbari e belve, come dice qualche giornalista nota alla nostra tifoseria. Di esempi ne avete tanti per pensare e credere che non siamo così, ma non li vogliono vedere, non li vogliono capire, perchè ai media e compari conviene non raccontare queste cose, altrimenti si smentirebbero da soli tutte quelle cazzate che ogni volta si affannano a scrivere su un mondo che non conoscono e non vogliono conoscere realmente fino in fondo. Non preoccupatevi, purtroppo è la storia che si ripete, tutto ciò che è incontrollabile, ingestibile, libero ed indipendente dal POTERE, rappresenta un pericolo e come tale va estirpato. Che fare? Nulla, semplicemente continuare ad essere così come siamo, senza cambiare e senza farci condizionare, la lotta ogni giorno si porta avanti, ovunque e comunque, in nome della nostra libertà e della nostra vita, la repressione non ci potrà fermare. |
9 febbraio 2003: Inserita la pagina di Modena/Roma con qualche foto per ora calcistica.
Quanto accaduto all'uscita del settore ospiti dello stadio San Paolo di Napoli e' raccapriciante, in qualsiasi modo le forze dell'ordine(?)hanno cercato la provocazione, ma visto che eravamo troppo tranquilli con i locali era filato tutto liscio, nel momento in cui si sono aperti i cancelli che consentivano di lasciare il settore ospiti e tornare ai pullman, immotivamente hanno iniziato a spintonarci per agevolare l'uscita(?)a loro dire, fino a quando non arriva il fattaccio: un tutore del dis-ordine infatti, pensa bene di calmare gli animi caricando con il suo magnifico manganello, un piccolo tifoso giallorosso di 10 anni ! avete capito bene, 10 anni, davanti agli occhi della madre che dalla paura sviene !a quel punto interviene un ragazzo che insulta prima la celere e dopo cerca di dare aiuto al ragazzino ma un carabiniere in tenuta anti-sommossa gli grida "tu non devi parlare!" e per questo motivo viene tirato dai capelii e preso a calci e manganellate. A questo punto si scatena una vera e propria guerriglia tra la celere e gli ultras messinesi. Nel sottopassaggio volano colpi di manganello, fumogeni, pietre e i piu' agitati arrivano allo scontro fisico con la celere che non puo' far altro che indietreggiare alla furia dei messinesi, ma non finisce qui, infatti nel piazzale antistante lo stadio un tifoso messinese giace per terra senza dare segni di vita! La preoccupazione e' alta, il tifoso ferito viene trasportato in ospedale... ma ovviamente non puo' finire cosi ! La celere si ricompatta e non avendo digerito ancora la sconfitta subita dentro lo stadio passa all'azione(ecco spiegata la nuova infamata contro il ragazzo),si scatena una nuova guerriglia tra la celere e gli ultras che si conclude di nuovo con un dietro-front da parte della celere vistosi in difficolta' a causa della rabbia messinese. Finalmente si riesce a ripartire alla volta di Messina e dopo un viaggio di ritorno effettuato alla velocita' di circa 60 km orari arriviamo nella citta' dello stretto alle 3:30 di notte, stanchi, sporchi, ma fieri !!! Si spera che esista ancora una giustizia, che mette fine ad ogni abuso, basta con l'arroganza della divisa, BASTA !!! La repressione e gli abusi di potere sono ormai all'ordine del giorno ! Punite i delinquenti(o gli incapaci) che stavolta si sono infiltrati dall'altro lato della barricata. |
Ecco
la disposizione dei settori dello stadio "L.Garilli" di Piacenza previsti
per la gara Como - Roma (grazie Marco!).
Tribuna centrale onore: Per gli abbonati di tribuna onore e per i biglietti a pagamento (Euro 75.00). Capienza posti 500. Tribuna laterale centrale settore pari: Solo per abbonati,capienza 700 posti. Tribuna laterale centrale settore dispari: Biglietti in vendita (Euro 60.00) Tribuna laterale non numerata: Biglietti in vendita (Euro 45.00). Distinti coperti superiori: Per abbonati e biglietti a pagamento (Euro 35.00).Capienza posti 3.500 Distinti scoperti inferiori: Biglietti in vendita (Euro 25.00).Capienza posti 3.000 Curva nord - Curva Como: Per abbonati e biglietti a pagamento (Euro 14.00).Capienza posti 3.800 Curva sud - Curva ospiti: Per biglietti ospiti (Euro 20.00).Capienza posti 5.500. La prevendita inizierà domani presso il Toys Center negli orari di apertura e presso i punti vendita Ticket one. |
Ed
ecco l'indagine che ha fatto Marco al riguardo:
il Como mi ha detto che i biglietti costano 20 euro perchè il prezzo lo fissa la Roma. La Roma mi ha detto che è normale che vengano di più, anche la Roma fa lo stesso con le tifoserie ospiti... (sì ma non a parità di settori, n.d.L.) Anzi era anche stupita della domanda... Cmq mi ha detto che la Roma con i biglietti non c'entra nulla perchè ci pensa la Sestante. Gli ho chiesto perchè il prezzo fosse di 4 euro in più, mi ha risposto che erano tutte prevendite e tasse simili... Cmq dovevo chiamare la Sestante Ho chiamato la Sestante di Via Properzio e mi ha detto che loro non vendevano i biglietti perchè a causa dello spostamento della gara non facevano + in tempo. Io allora gli ho chiesto dove comprare i biglietti e lei mi ha risposto direttamente allo stadio.. Dopo pranzo ho chiamato ad un'altra agenzia Sestante facendogli la stessa domanda. Mi ha risposto che la vendita era affidata alla tickeone.it (ho controllato, è vero). Sono andato sul sito ma ancora non si sa il prezzo e le modalità, senza dimenticare che oggi è giovedi e la partita ci sarà sabato sera. Ho chiamato qualche ricevitoria (ticketone) ma tutte quelle che ho sentito non erano a conoscenza di questa vendita.. Una signora addirittura chiedeva informazioni a me, un altro mi ha risposto che la Roma non c'entrava nulla con la ticketone.. In conclusione: 1) che bisogna fare per andare a vedere como-roma? 2) perchè 4 euro in +? Spero vivamente che tutti comprino la curva dei tifosi del Como, almeno si risparmia un po'. Tanto con internet chi ti controlla? un saluto |
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«Dicono sempre che è colpa degli ultras - ha spiegato uno di loro con l’arcata sopraccigliare aperta e un occhio rosso - ma questa volta ci hanno massacrato senza motivo». E a farne le spese anche gli agenti bresciani della Digos, che dopo gli accertamenti medici hanno potuto tornare a casa sia pur con spalle e collo doloranti. Non è accaduto così per alcuni ragazzi che sono stati ricoverati in osservazione (soprattutto in chirurgia maxillo facciale). A Modena le cronache ufficiali parlano di cariche di polizia per impedire, lanci d’oggetti e contatti tra tifosi locali e ultras bresciani e dopo che una bomba carta aveva ferito un poliziotto (venti giorni di prognosi per un polpaccio malandato). Dai corridoi del pronto soccorso di Brescia (dove si son fatti medicare anche alcuni tifosi del Saint Etienne, gemellati con i bresciani e che con i ragazzi della Curva hanno condiviso anche le manganellate) rimbalza un’altra storia. «Questi ragazzi sono stati massacrati. E sono pronto a far denuncia per quello che è successo» è stato lo sfogo del padre di uno di loro. «Stavamo salendo sul pullman quando ci hanno stretto sui due lati e hanno incominciato a manganellarci - è il racconto del figlio, seduto su una sedie a rotelle e con la testa dolorante -. Ho visto un ragazzo a terra svenuto con la faccia piena di sangue. Una ragazzina di 15 anni colpita a manganellate. Se la sono presa anche con l’autista». Per lui una serata di radiografie e accertamenti, per il padre la voglia di andare fino in fondo all’episodio, per chiarire di chi siano le colpe del dopo partita da dimenticare. |
CRONACA
DI UN SABATO DI ORDINARIA REPRESSIONE-
NON CHIEDETECELO PIU’!!! Sabato 18/01/03 la FOSSA dei LEONI 1970 - Fortitudo Bologna si reca a Roseto per assistere alla partita ROSETO-FORTITUDO. Distesi i rapporti tra le 2 tifoserie, che hanno contatti amichevoli già da un paio di stagioni. Tutto nella norma fin qui, nessun motivo di tensione o preoccupazione; ma la STRANA STORIA comincia non appena giungiamo in pullman al parcheggio del “Palasalara”: il servizio d’ordine (ma sarà ancora il caso di chiamarlo così???) pretende di ritirare tutti i documenti degli occupanti del pullman e di restituirli alla fine dell’incontro (la minaccia è di non farci assistere alla partita se non ci facciamo identificare TUTTI). Un secco “NO!” quello che giunge dai 40 ragazzi della FOSSA che, davanti a una assurda richiesta, senza alcun fondamento e senza nessun senso pratico, si rifiuta di farsi schedare solo perché... TIFOSI DELLA FORTITUDO! Iniziano le “contrattazioni” con la polizia, la richiesta di spiegazioni e la pretesa di una motivazione plausibile a tale restrittiva manovra. La giustificazione preferita dalla P.S. è quella di un controllo dei diffidati, ma alla nostra richiesta di vedere la lista il funzionario dice di averla in questura e di fare il controllo (con i nostri documenti in mano) mentre noi guardavamo la partita (ma il controllo dei diffidati non va fatto al fine di NON consentire a questi ultimi di assistere alla manifestazione sportiva?). Si fa presente ai funzionari di polizia che NON ESISTE che loro tengano per più di 2 ore i nostri documenti d’identità e, di tutta risposta, trovano una “soluzione”: tutti con i documenti alla mano e registrazione (SCHEDATURA!!!) di NOME, COGNOME e NUMERO DI DOCUMENTO. E NO, non diciamo cavolate!!! È possibile che più di 40 persone debbano essere identificate e schedate solo perché vanno a vedere una partita di Basket? Continua il nostro rifiuto verso tale pretesa RESTRITTIVA DELLA LIBERTA’ PERSONALE (provate a pensare se per andare al cinema vi chiedessero i documenti per essere identificati e schedati al fine di avere in questura una lista dei clienti della sala) e, compatti, decidiamo di abbandonare il piazzale antistante il palazzo dello sport e di andare in città per cenare; ma qui si tocca veramente il fondo: lo stesso funzionario di P.S. che prima ci voleva costringere all’identificazione adesso ci vorrebbe vietare di rimanere in citta... COME?!? Noi parcheggiamo il pullman e andiamo a mangiare... proprio a fianco dell’impianto sportivo (per fortuna il ristoratore non pretende i documenti trattandoci da CITTADINI COME GLI ALTRI!). Strana giornata, all’insegna dell’assurdità; una lotta contra i mulini a vento, verso il solito abuso di potere messo in atto da un cittadino in divisa che crede di poter trattare i tifosi come CITTADINI DI SERIE B! LIBERO CITTADINO? No, Ultras!!! FOSSA dei LEONI 1970 - Fortitudo Bologna |
Stiamo
cercando testimoni di un GRAVISSIMO incidente avvenuto nella notte tra
il 29 e 30 Dicembre (circa all'1:30) in via Flaminia altezza centro Euclide
(distributore Fina) tra una moto e un veicolo di cui non si hanno informazioni.
Abbiamo bisogno di voi perchè non è ancora chiara la dinamica dell'incidente dal momento che il responsabile è fuggito senza prestare soccorso. Qualunque informazione è necessaria: tipo di veicolo, colore, (magari la targa!) PER FAVORE: DIVULGATE QUESTA E-MAIL A CHIUNQUE. NON PENSATE DI NON CONOSCERE NESSUNO CHE POSSA AIUTARCI FORSE CONOSCE QUALCUNO, CHE CONOSCE QUALCUNO, CHE CONOSCE QUALCUNO... CHE HA VISTO QUALCOSA. Vi ringraziamo per la partecipazione, se avete informazioni scrivete a : perunaiuto@libero.it |
introdotte nella scuola per coprire gli eccessi G8, i superpoliziotti confessano "Alla Diaz errori e violenze" Le accuse a Canterini e gli interrogatori dei pm genovesi inventato anche l'accoltellamento di un agente di MASSIMO CALANDRI e MARCO PREVE GENOVA - "Una leggerezza", ammette il vice-questore Pasquale Troiani. Fu una "leggerezza" portare nella scuola Diaz le due molotov per incastrare i 93 no-global ospiti dell'istituto. Spartaco Mortola, ex capo della Digos genovese, riconosce che quella notte arrestare i manifestanti fu probabilmente "una forzatura giuridica". Francesco Gratteri, capo dello Sco, spiega come il finto accoltellamento dell'agente potrebbe essere servito a giustificare "l'eccesso di violenza" dei Nuclei anti-sommossa. E riflette: "Oggi forse non ripeterei quello che ora forse ritengo un errore, e cioè essermi recato là". Leggerezze, forzature, eccessi, errori. E' una sconvolgente confessione, quella che emerge dai verbali dei super-poliziotti interrogati dalla Procura di Genova sul famigerato blitz della notte del 21 luglio 2001, una delle pagine più nere della storia della polizia italiana. Un'operazione che doveva permettere di recuperare l'immagine delle nostre forze dell'ordine agli occhi del mondo, dopo che quel pomeriggio la televisione aveva mostrato le devastazioni delle Tute Nere: ma i giornalisti convocati a tempo di record dall'addetto stampa del Viminale finirono per testimoniare quella che un altro funzionario, Michelangelo Fournier, braccio destro di Canterini, ha definito "un'azione da macellai". Arnaldo La Barbera, capo dell'Ucigos scomparso nei mesi scorsi, sosteneva di averlo capito subito: "Mi avvicinai a Canterini, sconsigliandolo di proseguire nell'operazione". I "celerini"
non avevano ancora sfondato il cancello della scuola, erano da poco trascorse
le 23. I verbali, che Repubblica è in grado di anticipare, fanno
parte della richiesta di archiviazione presentata dal procuratore aggiunto
Francesco Lalla per i 93 della Diaz, ma sono contenuti anche nel delicatissimo
fascicolo che i pm del pool G8 hanno ultimato in questi giorni: le accuse
per agenti e superiori vanno dalle lesioni al falso, alla calunnia. Il
rinvio a giudizio per gli indagati - un centinaio di persone in tutto -
è atteso nelle prossime settimane.
Michele Burgio, il poliziotto "pentito" che con la sua confessione ha permesso ai magistrati di scoprire il primo dei clamorosi falsi, nel pomeriggio aveva parlato di quelle molotov al generale Valerio Donnini, responsabile dei Reparti mobili italiani che viaggiava sul furgone da lui guidato. "Quando è arrivato il dottor Donnini gli ho fatto presente che c'erano le bottiglie (chiedendo se non era il caso di portarle in questura, spiega in un altro passaggio) e lui si è rivolto a me in modo alterato, come se avessi fatto una domanda stupida o che comunque non dovevo fare". La sera, davanti alla Diaz, "ho ricevuto una telefonata del dottor Troiani che mi ha detto di portare le cose che avevamo sul mezzo". Le
accuse di Gratteri.
Le
nuove contraddizioni.
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BAGARINO
NAPOLETANO DALLA SUD STAI LONTANO!!"
24
dicembre 2002: Ho saputo che molte persone
hanno già denunciato personalmente la Questura di Torino. Da parte
mia sto raccogliendo i nominativi di chi vuole partecipare (e vuole indietro
i soldi spesi). Altri resosoconti sono stati inseriti nella pagina di Torino/Roma.
Con la grinta di sempre contro chi ci vuole male... auguro a tutti quanti
voi buon natale.
: mi ha scritto il nipote di Francesco Rocca. Il nostro Kawasaki è un po' giù di morale in quanto non è stato chiamato al posto del Trap a guidare la Nazionale, incarico che coronerebbe la fantastica carriera di una delle ultime bandiere della Roma. Chi vuole può mandare una e-mail di sostegno a anok74@libero.it con oggetto Kawa non mollare! |
BUON NATALE A TUTTI DA LORENZO |
Art. 13. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, nè qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge. In casi eccezionali di necessità e di urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l'autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto. |
23
dicembre 2002: Lo scandalo del treno di Torino/Roma
nei racconti dei sequestrati: finalmente qualcuno ha deciso di smetterla
di subire: la Questura di Torino verrà denunciata per sequestro
di persona ed abuso di ufficio, visto che qualche tifoso aveva amici a
Torino che avevano comprato il biglietto per lui. Seguiremo passo per passo
questa vicenda nei prossimi giorni.
In più vi segnalo qui a fianco questo simpatico articolo (segnalatomi da Paolo): la e-mail del personaggio in questione, un Carneade di nome Daniel Lestini, è: redazione@ilcittadinonline.it E visto che a quanto si dice in giro i giornalisti hanno fatto dei gruppi di ascolto delle varie radio per vedere se vengono insultati od offesi, ringrazio tutti coloro che continuano a mandarmi gli articoli di questi individui. Anche noi facciamo un gruppo di lettura. |
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Tutti sappiano che per noi ultras i giocatori della Roma - salvo rare eccezioni - non hanno volto né nome e proprio per questo anche a Roma/Reggina sosterremo la squadra, visto che scendono in campo i colori della nostra città. Ma per la stessa ragione non permetteremo a nessuno di infangarne il nome. Non abbiamo vinto molto nella nostra storia e per questo non abbiamo paura delle sconfitte. Pretendiamo però che chi temporaneamente indossa i nostri, e sottolineiamo nostri, colori ci rispetti. Il nostro estremo sostegno, quindi, sia di monito a chi non dimostra - se mai lo ha fatto - attaccamento ai colori sociali, di cui al momento noi soli, noi pochi, siamo degni di fregiarci. ...la Roma siamo noi. |
14
dicembre 2002: notizia veramente clamorosa.
Non veramente ultras ma clamorosa: per la serie "spartiamoci la torta",
le figlie di Sensi hanno fatto fuori l'unica persona che nell'A.S. Roma
faceva veramente qualcosa, Lucchesi, ed al suo posto hanno messo il marito
di una di loro! Non sono solito commentare le vicende societarie, ma questa
è veramente grossa... Un grazie a Fabrizio Lucchesi.
Passiamo ad un'altra cosa per nulla divertente. Un tifoso della Roma che vive dalle parti di Brescia ha trovato su un quotidiano locale (di cui purtroppo non ricorda il nome, ma lo stemma mi sembra dei "Volontari verdi", il cui presidente è l'On. Mario Borghezio), questo simpatico articolo dove viene intervistata una bionda atleta che si chiama Violante e che si allenerebbe (lo sport lo lascio alla vostra fantasia) in un Circolo Canottieri del Lungotevere Flaminio qui a Roma, in una squadra dai colori sociali bianco-celesti. Una piccola ricerca su internet mi ha consentito di trovare questi dati. Fate voi.
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Elias di Lugano |
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