GIUSTIZIA PER ALESSANDRO
IL LIBRO BIANCO DEGLI ABUSI
DIFFIDE, CHE FARE?
SITI WEB DELLE TIFOSERIE ITALIANE
ALLE RADICI DEL TIFO:  LA TRIBU' DEL CALCIO
LA BACHECA
FANZINES
DEDICATO A CHI. . .
IL PUNTO GIALLOROSSO DI EMILIANO
LE VIGNETTE DI ZENGA
SONO FUORI ROMA, DOVE VEDO LA PARTITA?
VIDEO

" AL DI FUORI DI ROMA NON C'E' NULLA 
DI BELLO NEL MONDO" 
Johann Joachim Winckelmann, 1756
(archeologo e filologo, nonché massimo teorico mondiale del'estetica neoclassica)
Vai al sito della Weblegion
 
NASCITA DI UN ROMANISTA
ARCHIVIO AGGIORNAMENTI
SONDAGGI PRECEDENTI
DOVE COMPRO IL BIGLIETTO PER LE PARTITE?
LA ROMA ALLA RADIO
VECCHIO GUESTBOOK
L'ANGOLO DI FABVIZIO VONCONE
PIPPE MENTALI
MEMORABILIA
LE SCRITTE SUI MURI
LO SAPEVATE CHE. . . .
OSSERVATORIO SUI GIORNALISTI

Comunicati ufficiali Lega Calcio

Coppa Disciplina 2004/05


Che tempo farà dove gioca la Roma?
Vai al sito di Musicaroma
Se volete avere notizie su locali, 
concerti e musica a Roma
Vai al sito di Pogopop
Se vi piace la musica "alternativa",
la Domenica sera ascoltate Pogopop su Radio Città Aperta, 88.90 FM dalle 19.00 alle 21.00

Ultrasworld
"Non per guadagnar ma per amor del gioco"

clicca sull'immagine per leggere meglio

INFOBIGLIETTI
cliccare qui
IMPORTANTE:
E' on line il sito specchio (mirror site) di questo sito.
Qualora non riusciste ad accedere su www.asromaultras.it per qualsiasi ragione, troverete un sito identico all'indirizzo www.asromaultras.net

SENZA COMMENTO
gli sviluppi giudiziari del dopo-derby


9 ottobre 2004: voglio precisare una cosa: sono giunte indirettamente al sottoscritto delle rassicurazioni sulle prossime maglie. In ogni caso, visto che è bene tenere vivo il problema, parte - in collaborazione con la Web Legion, la campagna permanente a sostegno dei nostri unici colori sociali.
I webmaster di tutti i siti riguardanti la Roma che condividono l'iniziativa sono liberi di aderire alla stessa secondo le modalità indicate.
Diamo uno schiaffo al calcio moderno, tutti insieme!
Andrea mi ha inviato questo link dal quale potete scaricare un video di 7 minuti della TV ungherese sugli episodi di Ferencvaros/Millwall.

8 ottobre 2004: Alvaro mi ha mandato una foto scattata dall'interno della curva sud e relativa a Roma/Como 1981/82: una chicca! Inserita la pagina-tifo di Fiorentina/Roma 1981/82.

7 ottobre 2004: dichiarazione di Zebina: <<Roma addio e senza rimpianti. Jonathan Zebina non sente la mancanza della capitale. Anzi. Il neojuventino, ieri in ritiro con la nazionale francese a Clairefontaine, al quotidiano France Soir ha parlato dei suoi trascorsi in giallorosso: «A Roma ho trascorso quattro anni sotto pressione in un ambiente negativo, malsano, con delle responsabilità sulle spalle che non avrei dovuto assumere. Meglio dimenticare. Se sono qui oggi lo devo alla Juve e a Capello». Tutti noi aspettiamo con impazienza Roma/Juventus. Iniziata la terza pagina delle riviste con copertina dedicata alla Roma. Qualche notizia dall'Europa:
"Quattro tifosi del Millwall sono stati feriti, due seriamente, dopo essere stati accoltellati durante i violenti scontri avvenuti prima dell'incontro di Coppa UEFA della squadra londinese a Budapest. L'ufficio stranieri ha riferito che i tifosi sonon stati portati all'ospedale dopo la sconfitta della squadra per 3-1 contro il Ferencvaros. Un portavoce ha detto che anche quattro tifosi inglesi sono stati arrestati nel centro della città, durante gli episodi di violenza. Circa 3000 tifosi del Millwall si erano recati in Ungheria per la partita, ha detto la Polizia. Nell'incidente più grave, in una delle piazze principali di Budapest, le opposte tifoserie si sono affrontate e diverse vetrine di negozi sono state infrante. Un testimone ha riferito che la polizia ha usato i lacrimogeni e la polizia a cavallo per far fiire gli scontri. Anche altri due tifosi del Millwall sono sotto custodia della polizia dopo essere stati fermati mercoledì per condotta contraria all'ordine pubblico.
Ci sono anche resoconti di tafferugli all'interno dello stadio durante la trasferta del Middlesbrough nella Repubblica Ceca contro il Banik Ostrava. I tifosi avversari hanno rotto e lanciato i seggiolini dello stadio dopo che i tifosi del Middlesbrough hanno comprato biglietti al mercato nero per il settore di casa. Gli scontri sono stati sedati dalla polizia a colpi di manganello, e la partita è iniziata in tempo. Solo 900 biglietti erano stati concessi ai tifosi inglesi. I tifosi senza biglietto si sono recati comunque nella Repubblica Ceca e hanno comprato i biglietti dai bagarini per sole 5 sterline. I tisetimoni hanno detto che non c'era polizia nello stadio nel momento in cui sono iniziati gli scontri, ma che la stessa è arrivata con 100 unità non appena i giocatori hanno messo piede sul terreno di gioco".
Eccovi qui sotto i links per le foto:
http://www.fradidrukker.hu/kepgaleria/foto/fradi_millwall040930/index.htm
http://uk.pg.photos.yahoo.com/ph/seat151/album?.dir=/1a0f&.src=ph



6 ottobre 2004: questo sito ha più di cinque anni di vita e mai, dico mai, ho dato spazio a certe tematiche. Men che mai a direttori sportivi vari. Tuttavia mi ha impressionato questo articolo rinvenuto su "Il Romanista", riguardo Baldini. Peccato che non abbia i soldi per fare il presidente della Roma. Viviamo in un mondo di merda, dove il denaro è tutto e il sentimento è niente.
"Baldini, in questi anni, abbiamo imparato a conoscerlo e ad apprezzarlo. Lo abbiamo visto esultare per i successi, dare coraggio, nei momenti negativi, affrontare conferenze stampa polemiche, esplicative, aggressive. Gli abbiamo sentito tante volte prendere le difese della Roma con coraggio e competenza. Abbiamo visto i suoi occhi illuminarsi di soddisfazione o stringersi per la rabbia. Lo abbiamo visto anche deluso o amareggiato. Lavorare tanto, fare grandi cose e qualche errore. Ma come ieri, non lo avevamo mai visto. Alla fine di una giornata importante per la storia della Roma e forse per il futuro di Baldini nella Roma, il ds giallorosso si aggirava nei corridoi dell'Hotel Hilton con lo sguardo perso e l'aria di chi ha perso la strada. O forse di chi ha capito che la sua strada non è più la stessa di quella intrapresa dalla sua società. Tutta la mattina sottobraccio, a sorreggere, il suo presidente, Franco Sensi. Poi a cercare di strapparlo al mezzo abbraccio di Luciano Moggi. Infine muto e quasi immobile quando Sensi ha affermato: «Votiamo Galliani all'unanimità». quando Sensi ha lasciato l'Hotel Hilton, Baldini è rimasto, ha incrociato sguardi, ha parlato con i suoi colleghi, ma aveva l'aria di un uomo quasi sconfitto. Le scelte politiche della Roma, la resa di Sensi che non se la sente più di combattere, l'abbraccio di Moggi, il voto a Galliani. Tutto insieme, tutto troppo in fretta. Le convinzioni e i comportamenti di Baldini, le sue prese di posizione sui problemi del calcio, a livello personale e come uomo della Roma, sono state messi di fronte a una nuova realtà. Baldini ieri sera, stanco, deluso, confuso, è partito per una strameritata vacanza. Avrà modo di pensare, riposarsi, riflettere, capire il suo ruolo e le future posizioni della Roma. Sono stati mesi difficili, pieni di sorprese, spesso negative. L'ultima, temuta, per Baldini c'è stata ieri. Se perderà anche Baldini, la Roma di ieri avrà perso due volte".
IERI, OGGI, DOMANI....
TUTTA LA VITA CONTRO GALLIANI!


5 ottobre 2004 (pomeriggio): inserita la pagina 2 di Roma/Inter e alcuni video nella pagina 1 di Roma/Inter.

5 ottobre 2004: nel primo pomeriggio inserirò altre foto di Roma/Inter e qualche filmato. Questione maglie ancora sulla breccia (è per questo che sono impegnato, poi vedrete).
"Caro Lorenzo,
sono d'accordo con te e la maggiorparte dei tifosi sulle varie maglie che siamo costretti a sopportare, pensavo che l'incubo Lupetto-Pouchain fosse finito, invece ... Inoltre sulla maledizione che si accanisce a non vestire il nostri colori  giallo e rosso volevo ricordare che nella sciagurata finale di Coppa Campioni con il Liverpool per sorteggio giocavamo in trasferta e quindi con la seconda maglia che era bianca con i bordi rossi senza l'ombra del giallo. Sappiamo tutti come e' andata a finire. Guglielmo, Londra"


4 ottobre 2004: on line la pagina di Roma/Inter.

3 ottobre 2004: inserita un'intervista a Negrisolo (Roma 1973-74, 1974-75, 1975-76) de La Provincia del 16.05.2001.
TAR MARCHE
11 marzo 2003
La diffida deve essere emessa dal questore del luogo ove il tifoso risiede, a prescindere da dove avvengono gli scontri, in quanto quest'ultima questura conosce meglio la pericolosità del soggetto da diffidare.
leggi qui la sentenza
BISOGNA AVERE FIDUCIA
NELLA GIUSTIZIA ITALIANA!
n.b.: entrambi i ricorsi che hanno portato a queste decisioni sono stati scritti dal sottoscritto.
E' quindi dimostrato che di questa questione i giudici non sanno cosa pensare
(mettiamola così.... per eleganza).
CORTE DI CASSAZIONE
1 ottobre 2004
La diffida deve essere emessa dal questore del luogo ove avvengono gli scontri e non da quello ove risiede il tifoso in quanto essendo un provvedimento urgente deve essere fatta dalla questura che per prima ha sottomano le carte.
leggi qui la notizia


2 ottobre 2004: inserite altre foto di Real Madrid/Roma. On line l'ultimo punto giallorosso di Emiliano. E' on line il sito del Roma Club Ancona.
Inizia nuovamente la polemica sulle maglie:
"Ciao lorenzo, è forse la prima volta che ti invio un mio pensiero  per il tuo sito, dato che preferisco agire allo stadio piuttosto che su internet, ma visto il tuo grande e giusto accanimento contro la maglia nera mi sono deciso a scriverti. Affrontare il problema della casacca dal punto di vista del cuore, della tradizione etc è giustissimo ma penso che"l'esperto" di marketing dell'as roma nn riesca a capirlo, quindi visto che studio economia cercherò di esprimere la mia opinone sotto quest'ultima ottica. Per prima cosa vorrei proporti il caso Disney:
Copyright e Trademark
A livello esemplificativo si riportano di seguito alcune condizioni di utilizzo del copyright e del trademark "Disneyland R Resort Paris" elaborate da Disneyland Paris Business Solution il 9 agosto 2002:
1) è consentito utilizzare, in un documento, la nomenclatura "Disneyland R Resort Paris" identificando sempre il simbolo del trademark
2) Il simbolo del copyright deve essere posizionato vicino ad ogni foto o grafico. Se la pagina contiene solo illustazioni Disney, la C può essere inserita una sola volta a fine pagina.
3) Non è possibile fare alcuna associazione fra il nome della propria azienda e quello di "Disneyland R Resort Paris"
4) NON E' POSSIBILE MODIFICARE IL LOGO DISNEY
5) NON E' POSSIBILE SCRIVERE "DISNEYLAND R RESORT PARIS" IN CORSIVO O IN MAIUSCOLO. LO STILE DEVE ESSERE SCELTO NECESSARIAMENTE FRA I SEGUENTI: TIMES NEW ROMAN, IMPACT, UNIVERS, ARIAL, BOOK ANTIQUA, BRITANNIC BOLD E CENTURY GOTHIC.
Da come si può evincere la suddetta azienda ha intrapreso una campagna di rafforzamento delle risorse intangibili, marca ed immagine, riuscendoci a mio parere perfettamente. Infatti sappiamo ad es. tutti come sia scritto "Walt Disney"... dato che l'immagine di marca è la rappresentazione mentale dei messaggi, che fanno riferimento alla marca e ai prodotti correlati, registrati dal pubblico.
Tornando al calcio, secondo me questa è stata la politica adottata da quelle squadre in cui entrano molti introiti dal merchandising, come ad es. real madrid e manchester united. Molti diranno che le suddette squadre vendono perchè vincono, è ovviamente una giusta considerazione, ma nn è altrettanto vero che i primi sono famosi come le "merengues"? che in inghilterra c'è (se nn erro) una legge che tutela le prime maglie (deve essere la stessa per tot. anni)? che entrambi giocano praticamente sempre con la prima maglia e che quando pensiamo a queste squadre pensiamo alla maglia bianca e a quella rossa? nn è forse vero questo? e sopprattutto chi di noi sa come cazzo è fatta o si comprebbe la terza maglia del real o del manc. united??
 Inoltre l'addetto al merchandising afferma che la kappa ha venduto molte casacche nere, per me nn è altro che l'eccezione che conferma la regola, visto che come ha detto qualcuno quello era l'anno dello scudetto e io aggiungo che nel '01 molti si sono "scoperti" romanisti senza sapere neppure quando sia nata la roma...inoltre tanto per confermare la mia tesi sul marketing ogni vero romanista ha la maglia giallorossa nel cuore, dato che l'ha vista uguale fin da piccolo, dalle partite alle figurine addosso ai molti giocatoti che sono passati...
Se si vuole poi allargare ancora al discorso si può arrivare agli europei di qualche anno fa in cui durante le partire dell'olanda gli stadi erano intemante coperti di arancione, ovvero il colore della prima maglia; oppure si può prendere come esempio più recente la partita del 28-9 Milan-Celtic e dare uno sguardo al settore ospiti...
In finale che sia per cuore o per marketing si deve giocare sempre con la nosta amata maglia giallorosso.
"Dal '27 al '04, a Roma e in 'Europa, per l'onore di una maglia... rossa bordata gialla!"
un saluto in amicizia" Alb.
Ecco una squadra che ha i nostri stessi colori: il Motherwell F.C., Scozia.... non mi risulta che dal 1886 li abbiano mai cambiati o considerati solo due colori


1° ottobre 2004: inserita la pagina Deutsch Ultras, un viaggio di Andrea tra gli ultras tedeschi. Inserite 5 foto inviatemi dal Roma Club Toronto e relative alla partita di precampionato Roma/Celtic. Inserite tre foto inviatemi dal Roma Club Palermo in trasferta per Messina/Roma. Inserite anche altre due foto di Bologna/Roma. Anche altre sette foto di Real Madrid/Roma. Juan di Madrid fotojuanrg@hotmail.com cerca le foto degli Ultras Sur all'Olimpico e vende le foto dei romanisti a Madrid. Livia cerca disperatamente un abbonamento di Curva Sud: livias@libero.it. Inserita la pagina di Bologna/Roma 1958/59. e quella di Roma/Alessandria dello stesso anno (con invasione di campo).
Già avevo pubblicato la foto, ma non l'articolo.
1963/64 Chieti-L'Aquila
Novembre 1958: lettera di un tifoso a Il Calcio Illustrato e risposta di Panetti, portiere della Roma


30 settembre 2004: inserite altre foto di Real Madrid/Roma. Inserita la pagina di Roma/Lazio 2-3 1957/58 (Coppa Italia). Inserita la pagina di Roma/Milan 1954/55. Inserito un resoconto di Bologna/Roma. Aggiornata la classifica della Coppa Disciplina 2004/05. E' uscito un nuovo libro in Gran Bretagna, "Saturday is service day", che narra la storia degli ultras del Motherwell (hanno i nostri stessi colori tra l'altro).
Il giornale svedese Expressen parla del nuovo scandalo Frisk
Un altro giornale svedese parla di Frisk (grazie Lasse!)


29 settembre 2004: inserita, in attesa delle foto, la pagina di Real Madrid/Roma. Il sito è rimasto offline 4 giorni, 15 ore, 30 minuti e 40 secondi.

27 settembre 2004: tutto ancora fuori uso. Ragazzi che dire, stringiamo i denti. Il momento non è dei migliori ma siamo abituati a tener duro.
Voeller/Del Neri, visto che mi sono arrivate diverse e-mail sull'argomento dico in due parole quel che penso. Voeller: ci ha dato una mano e si è trovato nel casino più assoluto dello spogliatoio, con la differenza che lui non è un allenatore disoccupato ma una persona che ha il futuro assicurato come numero 2 del Bayer Leverkusen, ove pure è adorato dai tifosi. Credo che la valutazione (e comunque è difficile dargli del tutto torto) sia stata quella del "ma chi me lo fa fare". Del Neri. Sembra abbia scritto su "La Padania" e sarebbe noto per le sue simpatie nordiste, oltre ad essere un uomo-GEA. "Pecunia non olet" (il denaro non puzza), dicevano i latini, e comunque Roma è una piazza prestigiosa, e quindi eccoci qui. D'altra parte anche Capello simpatizzava per la Lega Nord.... Valutiamolo per quello che tecnicamente saprà fare. Scrivere su "La Padania" significa essere automaticamente anti-romano. Se poi il ponentino riuscirà a fargli cambiare idea, saremo tutti contenti, d'altra parte solo gli imbecilli non cambiano mai idea, o no?
DICHIARAZIONI DI RUDY VOELLER:
«Ero arrivato per aiutare la Roma, me ne vado per aiutare la Roma. Io sono abituato a gestire le cose in una certa maniera, ma ieri sera (sabato, ndr ) mi sono reso conto che qui alla Roma era una maniera sbagliata. E, allora, sono qui a confermare quanto avevo deciso subito dopo la conclusione della partita di Bologna. Spero che le mie dimissioni siano un punto di partenza per capire che qui non si può andare continuare così. Sono abituato a gestire le squadre con il dialogo, non sono un tedesco dal pugno di ferro: ma se mi rendo conto che non è possibile neppure instaurare il dialogo, non resta che andare via. La società mi ha messo a disposizione tutto ciò che mi serviva per il mio lavoro, ma quando ti rendi conto che non riesci ad aiutare la squadra come vorresti ti devi fare da parte. Vedrete, per la Roma saranno più utili le mie dimissioni che il mio lavoro in panchina. Stamane (ieri, ndr ) ho parlato per una trentina di minuti con la squadra: tutti, con Totti in testa, mi hanno chiesto di restare ma io ho spiegato ai giocatori che era meglio per loro se me ne andavo. E voglio ringraziare il presidente Sensi per aver capito la mia scelta. Credetemi, è questa la maniera migliore per aiutare il gruppo. Se non altro, questa situazione sveglierà qualche persona e finalmente capirà tante cose... Io avrò anche sbagliato qualche formazione, avrò sbagliato qualche scelta ma ero convinto che il rendimento di chi ho mandato in campo sarebbe stato diverso. A Bologna, invece, specie nel primo tempo ho visto una squadra indegna di giocare in serie A. Una squadra senza impegno e senza cuore. E mi sono vergognato di fronte a tutti quei tifosi che avevano raggiunto una città così lontana con ogni mezzo. Sì, mi sono vergognato. Siamo tutti responsabili, però. Tutti colpevoli. Io per primo: ecco perché mi faccio da parte. Ripeto, ho cercato la strada del dialogo ma non l’ho trovata. Con Cassano mi sono scontrato, l’ho mandato a casa per due, tre giorni ma dopo lui ha capito e il nostro rapporto era diventato bellissimo. Io so perfettamente cosa c’è che va e che non va nel gruppo, ma non sto qui a raccontarvelo. E’ una cosa che, nonostante tutto, deve rimanere in famiglia. Anche se, per quanto visto nelle quattro settimane che sono rimasto a Roma, sarà difficile che non venga fuori... La situazione della Roma non è drammatica, perché i drammi veri stanno in Iraq non qui. Diciamo, allora, che non è carina ma il gruppo ha le qualità per venirne fuori. E già a Madrid avrà la possibilità di dimostrare di essere una grande squadra, ma solo se i giocatori aiuteranno Sella. La Roma ha bisogno di trovare il modulo giusto: ci vuole ancora un po’ di tempo, ma questo non rappresenta un vero problema».


26 settembre 2004: purtroppo il sito è fuori uso da venerdì, così come il sito specchio. Non so cosa pensare, visto che la contemporaneità delle cose è decisamente singolare. Comunque sia, on line le foto di Bologna/Roma.
Ricevo da un tifoso greco del P.A.O.K. questa e-mail, che traduco: "E' buono sapere che altri pensano le tue stesse cose, specialmente quando riguarda il calcio, che noi tutti amiamo, e ancor più riguardo le nostre squadre per le quali siamo pazzi. Forse non possiamo far nulla contro tutto ciò, forse possiamo fare molto. La cosa più importante è che possiamo provare, ed almeno possiamo mostrare a tutti coloro che hanno in mente un football così diverso da quello sognato quando eravamo bambini che noi saremo contro di loro! In Grecia la situazione è persino peggiore. Uomini d'affari che non hanno nulla a che vedere con il calcio hanno preso il controllo delle squadre, ed i media stanno cercando di far sì che tutti i tifosi greci sostengano l'Olympiakos ed il Panathinaikos. Ed in un certo qual modo già ci sono riusciti. Nelle serie inferiori nessuno più sostiene la squadra della propria città, ed anche le città più piccole della Prima Divisione Nazionale giocano in stadi vuoti!! Tutta la settimana si sente parlare solo della Champions League. Le squadre che non vi giocano stanno lentamente morendo!! Vorrei sottoscrivere il tuo manifesto. Mi chiamo Sakis Antoniadis, e sono un tifoso del P.A.O.K. Non appartengo a nessun fan club. Buona fortuna all'A.S. Roma quest'anno (ne abbiamo bisogno, n.d.L.)"

25 settembre 2004: grazie alle vostre e-mail, la faccenda è arrivata molto in alto. La questione è la seguente: per quest'anno è andata, nel senso che è troppo tardi per tornare indietro. Real Madrid/Roma in nero. Ma le nostre segnalazioni sono state recepite ed è stato garantito che tutto questo non accadrà più e che si starà più attenti alle esigenze dei tifosi. In ogni caso queste rassicurazioni, che pur ci confortano, non ci fanno abbassare la guardia. In collaborazione quindi con la Weblegion, si è deciso di lanciare una campagna permanente per il sostegno della nostra maglia. Dalla prossima settimana vedrete.

Inserite altre 66 foto di Roma/Lecce ed altre 8 di Messina/Roma.
Luca per gravi motivi personali non può piu' utilizzare l'abbonamento dei distinti sud, fila 69. Chi fosse interessato gli  mandi una e-mail.
Catena di S. Antonio inviatami da Luca:
Questa è una breve cronistoria fatta da quando nel 2000 abbiamo 
fatto la conoscenza di tal Da Rosa Emerson detto  il "puma". 

 ***Prologo*** 
Iniziamo dal suo ultimo anno al leverkusen.....
la squadra del Leverkusen perde la bundesliga all ultimo minuto dell'ultima giornata dopo esser stata in testa per gran parte del campionato.... 

***Stagione 2000-2001*** 
L'approdo a Roma del puma coincide con un infortunio in una 
delle prime partitelle di allenamento....la Roma vola ..durante il 
girone di andata raggiunge un vantaggio di 9 punti....si inizia a parlare di un ritorno in campo del puma e la Roma in 2 giornate vede ridotto il suo 
vantaggio a 3 miseri punti.....dopo 2 spezzoni di partita contro Napoli 
e Parma si prepara il grande rientro del puma dal primo minuto in quel di Bologna.....nella settimana che precede la partita muore tragicamente in 
un incidente con il motorino un giovane calciatore del bologna 
calcio...Galli...figlio del portiere Giovanni Galli.... non è tutto .in 
quella partita Alessandro Spoletini un tifoso romanista rischia la vita (restera' in coma x 2 mesi) il campionato va avanti con la Roma che vince lo scudetto in affanno all'ultima giornata...nel frattempo il Leverkusen (che si era liberato di Emerson) stravince la bundesliga.... 

***Stagione 2001-2002*** 
Emerson gioca tutte o quasi le partite di campionato....la Roma 
perde lo scudetto per un punto..... 
mondiali Giappone-Corea 2002 il brasile non e' indicato tra le 
favorite il puma ne e' il capitano...se non che' in un allenamento si 
lussa la spalla....viene rispedito a casa .....brasile campione del mondo!!!!!!.... 

***Stagione 2002-2003***
e' la stagione dove il puma rende di piu' al livello tecnico 
viene da tutti considerato il miglior giocatore della Roma nella 
stagione......Roma classicata ottava in campionato......ma non 
e' tutto..il puma si separa dalla moglie.....lo seguono tristemente a 
ruota Montella, Candelà e Batistuta..... 

***Stagione 2003-2004*** 
la Roma va fortissimo fino a natale record d'imbattibilita' di 
Pelizzoli 7 vittorie consecutive ecc ecc.... ma il puma e' in agguato. 
Torna dal brasile 24 ore prima di Roma -Milan (probabilmente in brasile 
ha ricaricato le pile) sappiamo tutti il risultato di quella partita e come è finito il campionato...... 

***Primavera estate 2004*** 
Schumacher ha vinto 11 g.p su 12, ha perso solo a montecarlo.... indovinate un po chi era presente al box ferrari quel giorno??? 
.....facile il puma!!!!! 
Ma non e' tutto....Fisichella tifoso della roma nonche' pilota 
di formula 1 in quel g.p rischia la vita in un terribile incidente.... 

si inizia a parlare di Emerson alla Juventus.....Umberto 
Agnelli muore..... 
la Roma non vuole cedere ai ricatti del puma che si e' gia 
accordato con la juventus..... Chivu si frattura il mignolo del piede 
sulla spiaggia,Tommasi si fracassa un ginocchio, la moglie di Prandelli 
subisce un intervento chirurgico d'urgenza..... 
Le due societa' trovano l'accordo il puma e' della
Juventus.....la sera stessa in un triangolare dove la Juve partecipa con 
Milan e Inter oltre a perdere entrambe le partite e' costretta a registrare un infortunio piuttosto serio a Thuram lussazione della spalla e 
trauma cranico...... 

Partita amichevole in Turchia Emerson gioca e la Juventus perde di nuovo....non era mai accaduto nella storia che la Juventus perdesse tre partite di seguito in amichevole... 

Trofeo Birra Moretti: Emerson litiga con Adriano negli spogliatoi, 10 ore dopo l'attaccante dell'inter vola in Brasile perchè il padre è morto.......... 

In uno stato di diritto come l'Italia dove 3 indizi fanno una 
prova...........se non vuoi che Emerson porti sfiga pure a te 
spedisci sette email anti macumba brasileira . 



24 settembre 2004 (pomeriggio): grazie delle e-mail ragazzi. Ne occorrono altre. Avete presente il motto latino "Vox populi, vox dei" (La voce del popolo è la voce di Dio)? Combattiamo concretamente chi vuole distruggere le tradizioni. Vi faccio avvelenare un altro po': avete notato che la seconda maglia della Roma, quella bianca, ha i bordi GIALLI E NERI e non c'è una traccia di rosso? Pure lo scorso anno la Diadora la fece simile, senza il rosso. Un anno lo sopportiamo con tantissimo mal di pancia, due anni di seguito NO. Pistoiese o AS Roma? Veneziamestre o AS Roma?
Quella riga nera non poteva essere rossa???????????????????????????????
Diadora style, giallo e nero
Diadora-Testaccio Style, giallo e rosso
Ho una bimba di 4 anni alla quale debbo spiegare qual'è la nostra squadra ogni volta che gioca la Roma fuori casa o in Champions! E mi chiede anche perché non gioca con la SUA maglia! E' troppo. Non è una cosa secondaria. Esempio: vi siete sposati con una donna bionda con gli occhi azzurri, bellissima e bravissima. Un bel giorno vi si presenta a casa con i capelli blu, i peli sulle gambe e un paio di baffi. Certo, è sempre bravissima, ma l'estetica vuole la sua parte! Non ci accontenteranno ma facciamoci sentire!
A.S. ROMA ASCOLTA CHI TI SOSTIENE
Quando quest'estatate ho visto su internet le foto della presentazione delle maglie champions continuavo a cercare altre foto dove c'era la mia amata maglia rossa con bordi giallo-arancio. Con sgomento, dopo dieci minuti di ricerca, ho constatato che non esistevano e che la mia Roma avrebbe giocato in champions senza una maglia degna di quel nome! Avrei subito voluto far qualcosa, ma nei vari siti da me visitati nessuno faceva commenti a riguardo e col passare dei giorni il mio veleno si è trasformato in muta rassegnazione (errore grave lo ammetto). Dopo il disastroso debutto in coppa campioni (preferisco chiamarla così) ho notato con piacere che non ero il solo a pansarla così e che il tuo sito è sceso in campo per questa giustissima causa, non mi resta che schierarmi al tuo fianco anche se sono consapevolissimo di essere una piccola goccia in questo oceano di merda che è diventato il nostro calcio. Porto ancora nel cuore quella maglia di quando, ancora bambino, sfoggiavo con tanto orgoglio quando giocavo al campetto sotto casa rossa con semplicemente scritto barilla e un numero nove dietro, quanto mi piaceva! Se penso che un giorno avrò un figlio mi viene da pensare chissà di che colori sarà la sua maglia, magari quell'anno andrà forte il viola o addirittura l'azzurro!!!!! Uno scherza ma non è poi così lontana purtroppo la realtà che ci vede ogni giorno di più deturpati del nostro orgoglio e del nostro gioco preferito che è un rifugio, almeno per me, dalle amarezze che la vita di tutti i giorni ci riserva. Domenica a Messina un "poliziotto" dopo le mie insistenti domande sul perchè del loro "poco cordiale" comportamento lui mi ha risposto semplicemente: ma a casa avete sky, chi ve lo fa fare a venire fin qui a subire tutto questo? Con la faccia di chi veramente non capiva ed avrebbe voluto farlo. Bene, come dargli torto, come spiegare una passione a chi non la ha? Ci sono tante, troppe cose che m'indignano e razionalmente mi allontanano da questo mondo ed una queste è proprio la questione maglia. Ti saluto con tutto il veleno possibile
Lorenzo 
Dal punto di vista commerciale quante maglie si vendono è misura della forza di un'azienda.
Dalle parole del suo responsabile commerciale la Roma ha un grosso problema: "ha solo due colori".
Quindi l'aggiunta di un nuovo colore farebbe aumentare le vendite.
Ragionando in questo modo + colori ci sono in una maglia e + è facile venderla.
La maglia + venduta allora sarebbe  quella di Arlecchino.
Bè allora consiglio alla Diadora di sponsorizzare il Napoli, ai tifosi partenopei piacciono tanti colori e Arlecchino fa parte della loro cultura.
A noi romani piacciono solo quei due colori e vorremmo andare a Madrid vestiti come siamo nati.
Grazie Diadora il Napoli ti aspetta.
Una nuova battaglia ci attende, dopo quella vittoriosa che ha visto riportare la lupa capitolina sul petto delle nostre casacche da gioco al posto di uno sterile  lupetto stilizzato, ci troviamo ora  di fronte un gruppo di magliari ( in grande amicizia) che intende per mere operazioni di marketing globale stravolgere attraverso delle alterazioni cromatiche la maglia della nostra squadra di calcio la a.s.roma.
Ricordo a lor signori che le divise da gioco realizzate dalla kappa ebbero un successo strepitoso soprattutto perchè si rifacevano allo stile delle casacche di un tempo, dove il rispetto dei colori e degli stemmi era la regola, non come adesso dove la norma principale è quella di creare delle fogge sempre più variegate, buone per apparire nei grandi magazzini sparsi in giro per il mondo ma inadatte per chi crede, e non sono pochi, che la maglia da gioco rappresenti ancora  appartenenza e fedeltà esclusiva  verso un sodalizio calcistico, quale espressione di una realtà territoriale. Non conviene a nessuno stravolgere le regole del gioco, chiediamo più rispetto per i nostri colori, in fin dei conti gli attori principali siamo noi, Oggi ci sono solo alcune voci di dissenso ma dalla voce al boato il passo è breve.
Maurizio
Ciao Lorenzo!
Ovviamente non posso che essere daccordo con te sulle maglie.
TUTTI A MADRID CON MAGLIA ROSSA E CALZONCINI BIANCHI!
La maglia nera e qualle verde, oltre che a portare sfiga, NON HANNO IL DIRITTO DI ESISTERE!
E poi è giusto togliere la banda nera dal collo, ma non per sostituirla con una rossa...toglierla proprio! (infatti ero stato tenero! n.d.L.)
Andrea
www.CurvaSUD.com
Ciao Lorenzo,
Scrivo per unirmi al coro di chi chiede di giocare con la maglietta STORICA dell'a.s.roma anche nelle partite di Champions,specialmente contro il Real Madrid.
Fare Marketing significa studiare ciò che il cliente potenziale vuole e agire di conseguenza...in questo caso è evidente l'errore dei responsabili marketing dell'a.s.roma,che evidentemente non hanno capito che il "cliente potenziale" ,in questo caso il tifoso,non è alla ricerca della bellezza estetica della maglia o di innovazioni stilistiche,ma,fino a quando il calcio sopravviverà,cercherà nella maglia solo il sentimento dell'appartenza,che si esprime dei colori tradizionali,il rosso e il giallo del senato romano,i colori di Roma nei secoli.
L79


Caro Lorenzo,
ti scrivo anch'io indignato per la cessione di un'altra fetta di cuore alle leggi cafone del marketing marchettaro. Sono il nipote di Attilio Mattei, detto Bibbitone, terzino dell'Alba e poi della prima Roma, e dunque, con un pizzico di vanità, romano di nascita e romanista per censo. Ero già, negli anni scorsi, piuttosto innervosito dalle maglie da fantino che mi costringevano a sforzare il cervello per capire quale fosse la Roma, perché ogni volta mi sembrava impossibile che avessimo scelto maglie così brutte per portare i nostri colori in Europa. E' 
vero che la Roma ha avuto tante divise diverse nella sua storia, ma erano per lo più seconde o terze maglie usate con parsimonia, mentre lo stadio Testaccio era un catino giallorosso zeppo di popolo, così come in campo andavano i suoi figli romani. Ora ci vengono a dire che contro la "solita" camiseta blanca noi dovremo giocare in un nero rivoluzionario. Credo che al posto del lugubre nero, le merengues avrebbero più paura del rosso sangue che tanto fa impazzire i loro tori.
Scrivo dalla Francia perché è qui che lavoro come ricercatore in Fisica, ciononostante sono anche abbonato in Sud (oddio, un ultras laureato). E vivere all'estero acuisce la sensibilità nei confronti dei simboli di Roma patria nostra.
Spero che si riesca a giocare per una volta al Bernabeu con le nostre storiche maglie rosse bordate gialle.
Ciao
Alvise Mattei
Ricordatevi sempre i colori di Roma. Attilio Mattei, detto Bibbitone
Merchandising, questo nuovo termine entrato nel nostro linguaggio corrente: che orrore, sotto certi punti di vista. Commerciare ciò che si vuole non è reato, ma va fatto entro certi limiti, quando si parla di pallone, quindi di sentimenti.
Snocciolo qualche sintetica riflessione.
-cambiare maglia ogni anno: a che prò?
-un velo di tessuto sintetico (non cashemere!) venduto per 80 euro, è un prezzo onesto?
variare colori, fogge, tagli: per quale motivo?
-Si sbandierano in continuazione i grandi club (Real Madrid, Barcellona, Manchester, Arsenal, Liverpool) come esempio del merchandising: ma se andiamo ad osservare bene la realtà ci accorgiamo che queste squadre giocano sempre con la loro maglia ORIGINALE. Quindi prima di proporci maglie della Roma con colori difficilmente comprensibili, riflettete bene… E poi, non notate che le vendite sono piuttosto basse, per quel che concerne ciò che VOI volete proporci? Intendo dire che oggi come oggi si vedono indossate dalla gente solo la prima maglia, in alcuni casi la seconda: ma difficilmente la terza o quella per la Champions.
Concludo dicendo che se un giorno dovessi entrare in un RomaStore e trovare appese solo 2 maglie, una rossa ed una bianca, sarò molto, molto felice…
Abel Balbo
Cara As Roma,
perchè non vuoi rispettare le tradizioni? Perchè ci vuoi far gioire per un gol del Belgio? Perchè non far indossare alla Roma, non solo a Madrid ma in ogni sua apparizione, i Nostri colori sociali? Te li ricordi? GIALLO OCRA e ROSSO POMPEIANO...

ps per il responsabile del marketing: l'unica maglia che ho acquistato è stata la più semplice...quella della kappa della stagione 2000-2001...scudetto

grazie
gianluca

Caro Lorenzo, strappo due minuti al lavoro per scriverti questa e-mail perché condivido in pieno la tua iniziativa concernente le maglie della Roma.
Sia quella nera che quella verde sono assolutamente intollerabili per noi tifosi, come assolutamente intollerabile sarebbe vedere la AS Roma scendere in campo al Bernabeu contro il Real con una di queste due divise.
Ne abbiamo sopportate molte, forse troppe, ma le magliette del VeneziaMestre NO ! 
La Roma deve scendere in campo con i suoi, i nostri colori, la maglietta dovrà essere rossa con i bordi gialli ogni qual volta questo sia possibile, come lo sarà sicuramente contro i bianchi merengues a Madrid.
A questo proposito voglio giusto aggiungere un piccolo episodio personale : ieri parlando con mia zia che vive in Colombia mi ha raccontato che mio nipote (10 anni), che pur lontanissimo dalla capitale é comunque super tifoso della Roma, durante Roma-Dinamo Kiev e Messina-Roma, davanti al televisore sembra continuasse a chiedere "Ma la Roma qual'é ?"…
INNAMORATO DI UNA MAGLIA ROSSA BORDATA GIALLA 
Roberto
Per favore,
lasciatemi fare un'osservazione. Il real madrid non è secondo a nessuno in 
merchandising; è la squadra che ha venduto più maglie di tutte con su 
scritto Ronaldo e Beckam; tutte queste maglie erano BIANCHE, perchè quelli 
del Real Madrid sono le "merengues".
Mi sento fiero quando vedo la Roma in Europa, adoro la Roma in Champion's, 
non toglietemi l'orgoglio di vedere i giocatori portare nei campi d'europa 
il GIALLO e il ROSSO, perchè noi siamo l' ASROMA, perchè noi siamo Roma.
Per favore.
Filippo.


Credo di essere stato tra i primi (almeno parlandone coi miei amici) a lamentarsi non appena sono comparse sulla scena europea (primi anni 90) "strane" maglie che non avevano nulla a che vedere con quelle storiche dei grandi club.
E pensavo "...meno male che la Roma mantiene (più o meno a seconda delle varie marche) sempre la MAGNIFICA divisa rosso-gialla (la chiamo così per praticità evitando di utilizzare termini come "rosso pompeiano" o "sangue di bue" ecc. che sono sempre soggetti ad interpretazioni personali) anche in Europa..."
Poi all'improvviso il MARKETING ha fatto "capoccella" anche dalle parti di Trigoria e qualcuno si è convinto che per le canoniche TRE competizioni che affrontiamo tutti gli anni bisogna utilizzare TRE tipi di MUTA (come la chiamano loro...ma non era quella dei sommozzatori...n.d.r.) diversi.
Fu allora che l'AS ROMA cominciò a scendere in campo con pittoresche maglie ARANCIONE CACHI, NERE BALILLA, DISEGNI STILE PALIO DI SIENA ecc. ecc.
Premettendo che io farei fare una legge bilaterale FIGC/UEFA per far giocare sempre l'AS ROMA con la sua divisa storica in casa ed in trasferta e qualora ci fosse sovrapposizione cromatica che siano sempre gli altri a cambiarla...questa società (o chi ne decide le strategie di MARKETING) deve mettersi in testa che con le due maglie quella ROSSA e quella BIANCA possiamo giocare dappertutto e in tutte le competizioni del Mondo senza rischiare di incrociare colori uguali o simili.
In conclusione ti do il mio pieno appoggio per portare avanti questa battaglia assolutamente legittima e spero che questo serva per ottenere ciò che mi sembra normale: l'AS ROMA in campo con i colori di ROMA 
Cristiano
IO HO GIA' MANDATO LA MAIL PER LA MAGLIA ROSSA A MADRID A QUESTO INDIRIZZO: ufficio.stampa@asromaweb.com
Alessandro
ciao Lorenzo
parto dal presupposto che schifo l'intervista al dirigente diadora, che la maglia testaccio style da te proposta è molto + nostra e che una petizione per giocare a madrid con la nostra maglia rossa la firmerei al volo...
.. però non ti sembra che tra i problemi del calcio moderno la maglia sia l'ultimo problema?
mi incazzo di + per l'elevato costo della stessa e per quindi un merchandising mal gestito... in inghilterra, nazione che tanto viene presa come esempio, le maglie costano 22 £ (tradotto in 30 euri circa!!!!)
ora a me di avere la maglia ogni anno me ne frega poco e niente... sarà che mi basta quella dell'anno dello scudetto (grazie ai miei colleghi di università per il regalo) ... e sarà che non avrei 75 euro per la maglia... me ne sbatto e allo stadio ci vado con  la mia sciarpa... e la felpetta ASRU...
però non mi riconosco nella maglia verde/nera/blu/arancione/fuxia/....
i miei 25 anni mi fanno riconoscere nella casacca rosso pompeiano della nr o dell'adidas... 
il calcio moderno sta portando all'impoverimento dei valori che rendono un tifoso/ultras diverso da un appassionato/sportivo... il credo nella propria squadra/colori, la passione....
la repressione allo stadio e la massmedializzazione delle violenze/repressioni allontanano il sentimento puro e portano solo violenza....
forse il tralasciare i problemi minori come la maglia è sbagliato.... e non bisogna farla passare liscia su nulla.
scusa per lo sfogo e grazie per aver dedicato 2 minuti alla lettura di parole in libertà
mas
Ciao Lorenzo, 
sto seguendo con molta attenzione la tematica delle maglie, argomento a me caro da molti anni (come a te ed alla stragrande maggioranza, d'altronde), ovvero da quando le logiche affaristiche e di un presunto marketing hanno cominciato ad invischiarsi in quelle del cuore. 
Con ancor più attenzione ho recepito la tua idea di dar corso ad una sorta di "petizione" per sostenere la nostra identità cromatica. 
A tal proposito, mi permetto di fornirti un suggerimento / considerazione da utente. Molte persone che leggono il sito, ritengo abbiano bisogno di essere più "stimolate" quando si tratta di interloquire con soggetti terzi (come possono essere giornalisti pennivendoli, autorità (?) e...diadoristi). Non so se tu ti sia posto una sorta di autolimitazione in merito (ho notato che, rispetto a prima, inserisci con minor frequenza i links alle e-mail dei soggetti "contattabili"), però, se lo ritieni fattibile, secondo me potrebbe essere decisamente utile, considerato il notevolissimo numero di contatti che registra il sito, inserire un fac - simile di comunicato - protesta e gli indirizzi mail a cui inviarlo (per esempio diadora con il link al form, as roma, il romanista, il messaggero, radio radio). Dopodiché, potremmo anche lavorare tutti per diffonderlo su tutti i siti giallorossi in rete in modo da creare una vera e propria onda. 
Sono convinto che se diamo una sferzata di questo genere (eventualmente anche richiedendo un boicottaggio dell'acquisto delle maglie nonsense) potremmo avere qualche chanche di successo; tra l'altro ipotizzo che, se spingiamo con giornali tipo "il romanista", che ovviamente segue gli umori del popolo, potremmo farla diventare una battaglia anche mediaticamente sostenuta. 
Ci pensi? 
Grazie....(davvero mi sento male quando vedo i nostri colori, la nostra storia, violentati in tal modo). 
Marco Mariano - Roma Club Milano 
visto che i designer (chissà poi di dove sono...) della Diadora ragionano
solo con il bilancio davanti non comprate le maglie; se proprio vi piace il
verde compratevi la maglia dell'avellino, se vi piace il rosso nero quella
del milan, l'arancione quella dell'olanda, così magari in futuro saranno
costretti a rispettare la tradizione e i veri tifosi
facciamo qualcosa, e-mail di protesta, striscioni... mi sento male a vedere
la Roma nera, verde, arancione e nera, verde e bianca, e da due anni hanno
profanato anche la prima maglia... BASTA!
Thomas Glad
 
CONTINUA.....


24 settembre 2004: continua la polemica sulle maglie: oltre a quelle che mi avete mandato, avrei bisogno di altre e-mail sull'argomento. Chi è pigro, butti giù due righe e facciamoci sentire che il Real si avvicina!!

23 settembre 2004: inserita la pagina di Roma/Lecce.

22 settembre 2004: inserita la fototifo di Roma/Verona 1977/78 (mancava), grazie a Gianni! Evitando i commenti sulla tenue sentenza UEFA,  ancora a proposito delle maglie, Marco mi scrive: "...Tralasciando ogni tipo di commento offensivo, penso che sia assurdo che una persona uscita dal nulla con il solo intento di fare soldi, prenda una decisione così importante. Mi vengono i brividi nel leggere "la Roma apparirà come una squadra mai vista prima",  io voglio che la mia squadra venga riconosciuta lontano un miglio dalla maglia e non dal taglio dei capelli di qualche giocatore. Comunque il livello di ignoranza di quel signore si nota dalla frase "il Real come al solito tutto bianco " non portando rispetto verso una maglia a dir poco storica come quella bianca del Real. Una proposta potrebbe essere quella di affiancare ai geni del marketing persone che hanno la Roma nel cuore. Per finire do la colpa anche a quelle persone che si sono comprati queste maglie, facciamo andare la vendita del prodotto a picco e forse cambiano linea".
Ed ancora, Filippo: "Concordo pienamente con quanto da te detto in merito all'articolo apparso su "il Romanista", riguardante l'intervista al dirigente della DIADORA. Le ipocrisie sul calcio le viviamo ogni giorno, ogni volta che giochiamo in casa o andiamo in trasferta, le vediamo alla tv (addirittura la FICG e la Lega bandiscono il fumo in panchina, ma non pensano al doping e alla corruzione), ma con quest'ultima abbiamo veramente toccato il fondo! Ma come si fa a dire delle scemenze simili: scendendo al Bernabeu con la maglietta da Palio di Siena o quella del Veneziamestre risulta più riconoscibile la storia di Roma e della sua squadra, legata con doppio filo in maniera indissolubile?!? I colori della Roma sono due e basta, si possono creare licenze cromatiche......passi quella verde come terza maglia purchè mantenga una fantasia porpora e oro, ma vedere la nostra maglia stuprata da ditte di abbigliamento italiane e straniere, è francamente deprimente. Quali sono le maglie più belle della storia del calcio internazionale?!?! La maglietta del Celtic, quella della Sampdoria, quella del Real Madrid, del Barcellona, dell'Ajax, e di poche altre squadre: queste squadre hanno tutte le magliette modificate pochissimo negli anni. Cari stilisti sbizzarritevi quanto volete nel cambiare la nostra maglia, ma lasciate i colori al loro posto. Come nella moda esiste il Rosso Valentino, famoso nel mondo, nel calcio esiste il GIALLOROSSO Roma, porpora e oro. E Basta! La Kappa ha venduto tante magliette perchè oltre ad essere quelle dello scudetto erano oggettivamente belle e innovative nei materiali pur tornando alla semplicità tradizionale degli anni passati".
Facciamo, tutti insieme, una petizione alla Roma perché a Madrid giochi con la maglietta NOSTRA?

Mentalità diadoresca
Al posto del nero poteva essere utilizzato un rosso sangue di bue (tra l'altro - quello sì - vicino alla tradizione). Non era meglio?
Mentalità testaccina
Sempre a proposito di calcio moderno:
Inserita qualche altra foto del calcio anni '80 in Inghilterra nella sezione della Tribù del calcio.
Stamford Bridge (Chelsea) ieri
Stamford Bridge oggi, con centro commerciale annesso


21 settembre 2004 (pomeriggio): su "Il Romanista" di oggi, c'è un'intervista sconcertante al direttore del marketing Diadora in relazione alle nuove maglie della Roma. Mi sono praticamente sentito male nel leggerla, è a nulla sono valsi i lodevoli e comprensibili tentativi degli estensori degli articoli a contorno dell'intervista di inquadrarla in un'ottica diversa.
Ed allora, riassumendo, Marco Ferro ci viene a dire: "...come ricorderete prima del via della stagione abbiamo presentato la maglia della Champions al Guggenheim di New York, perché si tratta di una vera rivoluzione. La Roma è il pilota del One of Eleven (il progetto con cui la DIadora sponsorizza un super team composto da undici squadre impegnate nei campionati più importanti del mondo, n.d.r.): nel design e nei tessuti è la prima a portare in campo le nostre idee.... nel caso specifico delle maglie romaniste 2004-2005 abbiamo ideato una linea che non è casuale, ma si inserisce nella tradizione: e infatti la casacca nera sta vendendo più delle nostre aspettative. Il nero è uno dei colori storici  della Roma e l'abbiamo adottato anche perché precedenti esperienze commerciali ci hanno spinto a insistere: la maglia nera della Robe di Kappa ha venduto tantissimo ... (perché il nero come elemento costitutivo della maglia di campionato, quella giallorossa?): abbiamo deciso di creare una linea con due strisce che la caratterizzino, e la Roma avendo "solo" due colori ci ha suggerito l'inserimento del nero nella maglia giallorossa classica, Avremmo potuto mettere il verde al posto del nero, ma abbiamo optato per un colore meno invasivo. Il verde scuro nel colletto? In campo vi accorgerete che è molto elegante, e che non crea confusioni: si tratta di una maglia innovativa, con una presenza del marchio Roma che si nota immediatamente. Quando andremo a Madrid, a giocare al Bernabeu, con il Real come al solito tutto bianco, la differenza sarà chiara, e la Roma apparirà come una squadra... mai vista prima".
MI SENTO MALE!
"Quando andremo a giocare a Madrid, con il Real come al solito tutto bianco"????
Queste dichiarazioni sono la quintessenza del calcio moderno, sono il Male, sono dichiarazioni che non tengono in conto le tradizioni ma solo il profitto, con l'aggravante di tentare di "ammischiarcela", altro che muoversi nel solco della tradizione! Comunque sia, visto che il mio sito, pur visitato, non può certo competere con un quotidiano, ecco la lettera che ho inviato a "Il Romanista" e per conoscenza alla Diadora (non hanno e-mail ma un "form" da compilare):
"Egregio Direttore, con grande interesse ho letto l'articolo del 21.09.2004 relativo alle maglie della Roma. Avendo ricevuto tantissime e-mail, quale webmaster del mio sito, sull'argomento, mi permetto di fare qualche osservazione in merito sia alle dichiarazioni del Direttore del marketing Diadora, di cui sconosciamo la fede calcistica e, in caso, quanto essa sia radicata, sia in ordine agli articoli che hanno trattato per conto del Suo quotidiano l'argomento. Partiamo da questi ultimi: è verissimo che la Roma ha adottato, negli anni, divise di diverse fogge e colori. Una volta giocò con maglia verde, pantaloncini bianchi e calzettoni rossi per ricordare l'italianità di Trieste, se non vado errato. E' anche vero che, per ovvie ragioni politiche, indossò spesso la maglia di colore nero e che saltuariamente usava maglie improponibili. Si trattava comunque di un'epoca in cui la maglia non era l'unica cosa che fosse rimasta a noi tifosi "tradizionali". All'epoca si poteva ancora godere delle "bandiere", di Campo Testaccio, di una Roma che non cambiava giocatori durante il campionato, di giocatori come Degni che non volevano essere pagati: ce n'erano di suppletivi che potevano compensare l'amore per la maglia! Oggi no. La maglia è L'UNICA cosa che ci è rimasta. E' questo che i "direttori del marketing" non riescono a capire. Per me, e per molti come me, i giocatori della Roma - salvo rare eccezioni - non hanno volto. E non hanno volto perché quella moralità che il calcio aveva quando non esistevano le quotazioni in borsa, il marketing, i presidenti che in contemporanea presiedono cinque squadre ecc. ecc. ora non esiste più. Se quindi nel 1979 ho piacevolmente tollerato il completo "Pouchain" multicolore, era perché c'erano mille altre cose che facevano passare la maglia, se non in secondo piano, perlomeno sullo stesso livello delle altre.
E veniamo quindi all'intervista rilasciata da Marco Ferro. Credo sarebbe stato meno ipocrita il dire solamente che in Giappone e negli States queste maglie piacciono e questa è la ragione dell'averle prodotte, senza scomodare la tradizione.
Mi tremano le mani nel leggere che siccome la Roma ha "solo" due colori, hanno deciso di aggiungerne un terzo, il nero.
Il tremolio diventa morbo di Parkinson nel leggere che la Roma a Madrid apparirà come "una squadra mai vista prima" perché si presenterà al cospetto del Real Madrid - "come al solito tutto bianco" - con la divisa del Veneziamestre dei primi anni '90. E' impossibile far capire ad un soggetto che non ha nel sangue la nostra squadra che noi (e qui uso il plurale perché non sono il solo a pensarlo) vogliamo che la Roma a Madrid giochi con la maglia rossa e i pantaloncini bianchi. Noi non vogliamo essere una squadra "mai vista prima", noi vogliamo essere, e apparire, la Roma. Semplificando, gialla e rossa.
E per combattere le devianze del marketing c'è un solo modo: quelle maglie portano sfiga.
Grazie per l'attenzione.
Lorenzo Contucci


21 settembre 2004: inseriti 4 videotifo di Arsenal/Roma 2002/03. Cliccate qui per leggere la perizia fatta dal Prof. Giuseppe D'Onofrio per conto del Giudice relativamente ai giocatori della Juventus e quella del Prof. Eugenio Muller. Aggiunto un biglietto veramente raro (credo): partita amichevole Selezione Betis-Siviglia/Roma del 2 gennaio 1969. Inserite altre 7 foto di Roma/Dynamo Kiev.
Coppa UEFA 2004/05: lievi proteste dopo PAOK - AZ Alkmaar 2-3


20 settembre 2004: inserite altre foto di Messina/Roma e un resoconto (incredibile). Che ne dite se questi resoconti in allegato provvedo (io per voi) a mandarli al Ministero degli Interni e al Presidente della Repubblica, visto che la Lega Calcio, la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica non hanno e-mail funzionanti? Ah, anche a "Il Romanista".

19 settembre 2004: inserita la pagina di Messina/Roma.
Inserita la seconda pagina di Roma/Fiorentina. Inserito l'articolo "Palla di gomma" ragazzo tranquillo (Sport Illustrato 15 novembre 1956) con belle foto di Giacomino Losi. Inserita nella stagione 1956/57 una foto di Roma/Modena 1956/57, partita amichevole che non viene menzionata neanche nel libro "Cronologia della grande Roma". Inserite nella stagione 1956/57 un paio di foto di Roma/Napoli 2-1. Inoltre, inserita la pagina di Fiorentina/Roma del 1957/58. Inoltre alcune foto del precampionato 1957/58. Inserite altre due foto di Lazio/Roma 1955/56 rinviata per neve.
Inserite le foto di Udinese/Roma 1-0 1954/55. Tutta Roma chiede solo lo scudetto, articolo del maggio 1955. Ed ancora, Novara/Roma 1955/56 e Legnano/Roma 1953/54. Dopodiché un articolo su Alcide Ghiggia del giugno 1954.
Riporto un articolo di ieri, ci sono delle cose da sottolineare:
Caccia al “cecchino” fra 500 sospettati
 Appello della Digos in tv: «Chi ha visto, si faccia avanti»
 di LUCA LIPPERA
E se il “cecchino” dell’arbitro era la domanda«fosse un qualche appartenente alle forze dell’ordine?». «In mancanza di elementi certi è stata la risposta nulla si può escludere, tutto è possibile». Puntualizzata, corretta, smentita finché si vuole, un’intervista rilasciata ieri all’emittente “Radio-Radio” dal procuratore aggiunto di Roma, Ettore Torri, è caduta come una bomba sul caso Frisk e dintorni. L’esplosione durante una delle trasmissioni mattutine. Uno dei conduttori, in studio, ha buttato là, nell’etere, una mezza frase:«La polizia sta forse coprendo il colpevole?». E il magistrato, collegato con l’emittente via telefono, è caduto nel “tranello”. «Come si fa a dirlo? È un’ipotesi che non ci risulta. Ma non si può nemmeno escluderla».
Se serviva benzina sul fuoco, la “Torcida” è servita. Torri non si sta occupando direttamente delle indagini sul ferimento dell’arbitro durante l’incontro di calcio Roma-Dinamo Kiev di Champions League. Ma, essendo procuratore aggiunto di Roma, Vittoria Bonfanti ed Elisabetta Ceniccola, i due magistrati che stanno cercando di chiarire il misfatto (l’ennesimo) dell’Olimpico, sono “coordinati” anche da lui. “Radio-Radio”, nella galassia delle emittenti giallorosse, è una delle più seguite, e quindi le parole del procuratore («Nulla è escluso») sono state ascoltate da migliaia di tifosi. Anche dai più scalmanati. In Questura, quando le agenzie, verso le due del pomeriggio, hanno rilanciato le frasi del magistrato, «erano tutti allibiti».
Tutto questo mentre la persona che ha colpito Frisk continua a restare nell’ombra. Se non c’è il “cecchino”, in compenso, c’è la presunta “arma del delitto”. Un funzionario della Digos, ieri sera, ha mostrato alle telecamere del Tg3 la scintillante moneta da 1 euro che avrebbe centrato l’arbitro. «È sicuramente questa», ha detto (questa è proprio da ridere! n.d.L.), e poi ha lanciato un appello: «Spero che ci saranno persone disponibili ad aiutarci». Come dire che gli investigatori sono, quantomeno, in difficoltà. Anche sulla moneta, tra l’altro, ci sono dubbi (...e poi sono solo i tifosi che non credono alle forze dell'ordine eh? n.d.L.). Alcune delle persone che hanno analizzato le immagini non escludono che il direttore di gara sia stato colpito in realtà da un accendino.
La “prova-tv” sarà comunque decisiva. Non esistono riprese dell’attimo in cui lo sconosciuto lancia l’oggetto. Ma ci sono filmati, nitidi, di tutte gli spettatori seduti l’altra sera sul lato destro della Tribuna d’Onore, presumibile punto di partenza del “tiro”. Si tratta di circa cinquecento persone. Il “cecchino”, se l’ipotesi sulla traiettoria è giusta, è uno di loro. «Identificheremo e sentiremo tutti dice la polizia. Ci vorrà tempo, ma alla fine scopriremo chi è stato (posso dirvi una cosa: se non lo identificano tramite le riprese TV - ed è evidente che non le hanno - non lo beccheranno mai. E se tra qualche giorno diranno "lo abbiamo individuato", sarà il povero capro espiatorio tirato fuori per l'opinione pubblica oppure una frase buttata lì per salvare il salvabile. Se fosse accaduto in curva avrebbero avuto decine di persone sottomano e il "colpevole" sarebbe già uscito fuori (salvo poi essere assolto dopo un paio d'anni), ma in Tribuna Monte Mario.... chi prendere? Il sottosegretario? Il figlio del ministro? L'amante del politico? Difficile avere un nome! n.d.L.)».
A sera Torri, finito, suo malgrado, nell’occhio del ciclone, ha smentito tutto. Da piazzale Clodio è partito un comunicato che porta, oltre alla sua, la firma di Giovanni Ferrara, capo di tutti i magistrati inquirenti di Roma (pensate che questo reato è comunque ridicolo: se per strada tirate una moneta in faccia a qualcuno non vi succede praticamente nulla, n.d.L.). «Escludo - afferma Torri - di aver formulato l’ipotesi che a lanciare l’oggetto possa essere stato un appartenente alle forze dell’ordine e che quindi gli inquirenti possano tentare di coprire il colpevole. Ho solo detto che gli investigatori stanno vagliando tutte le ipotesi. La fiducia che ho nelle forze dell’ordine non mi avrebbe mai consentito di fare la gratuita affermazione che mi viene attribuita».
Ma ormai la “frittata” era fatta. La Questura e la Prefettura, mezz’ora prima della smentita, erano pronte a replicare alle parole di Torri con due comunicati di fuoco. La polizia, nel pomeriggio, si era fatta consegnare la registrazione della trasmissione dalla direzione di “Radio-Radio”. Il nastro è stato ascoltato con estrema attenzione dai vertici di via di San Vitale. Poi è arrivata la nota della Procura. La quale però non ha chiuso la vicenda.
«Il tono delle frasi osservavano in serata in Questura è meno allarmante di quanto si pensava. Ma certe parole sono state dette. Qualcuno può male interpretarle. E questo potrebbe creare problemi alla prima occasione in cui sia in gioco l’ordine pubblico». Il timore, in sostanza, è questo. I settori più esagitati della tifoseria non ne mancano mai potrebbero prendere a pretesto l’ipotesi “balenata” via radio per scatenare incidenti durante le prossime partite della Roma (e perchè? n.d.L.). E allora altro che monetine.


18 settembre 2004: tratto da www.fiorentina.it: "Premettendo che sono solo un ragazzo di 16 anni rivolgo questo messaggio a tutti voi e a tutti i tifosi presenti e non per raccontare ciò che mi è successo a Roma nel dopopartita. Dopo essere arrivati a tiburtina è arrivato il treno che ci doveva riportare a firenze. I carabinieri non aspettavano altro che quel momento per usare il loro potere contro noi tifosi. Non ho avuto neanche il tempo di scappare, se non quello di alzare le braccia e stare fermo su un lato del treno appena arrivato per mostrarli che non tenevo nè armi, sassi o materiale pericoloso per scatenare la guerriglia. Questa guerriglia che poi si è verificata ma nessuno ne parla. Adesso sto malissimo, sono stato pestato e manganellato selvaggiamente anche mentre ero a terra. Nella nuca, sulle gambre e preso a calci nello stomaco. Ho lividi e traumi dappertutto. Questo non è calcio. Si sente solo dire che i tifosi viola sono delle bestie incivili che hanno rovinato la partita e devastato 4 vagoni. Perchè non dicono che cara.binieri in tuta antisommossa con scudo, manganelli, pistole e lecrimogeni hanno percosso persone con la solo voglia di assistere ad una partita? Perchè?? Il referto del CTO di Careggi ha constatato trauma cranico, lesione maxillofacciale, varie percussioni sul corpo e inclinamento della colonna cervicale. Questo oltre che portarmi dolore e alcuni problemi che forse dovrò portare a vita, dicono che saranno cronici) mi fa pensare a quanto fa schifo questo calcio, orami privo di ogni valore e violento. Credo e spero che ciò che ho scritto possa farci pensare e che sia fatta giustizia. Grazie per l'ascolto". Nella pagina di Roma/Dynamo Kiev, nella parte riservata alla stampa, inserite le pagine dei vari periodici on line di tutto il mondo che riferiscono della sospensione.
Scusate, mi stavo rileggendo gli articoli pubblicati ieri dai pennivendoli. Tra tutti gli articoli il peggiore è quello "Il lato oscuro della Lupa", pubblicato su "Il Manifesto". Ed è intollerabile fargliela passare liscia perché i due giornalisti, che dissimulano la loro fede calcistica, sono laziali, tanto da aver collaborato con Lazio.net.
Questa è l'e-mail della redazione nazionale per le (sacrosante) proteste e per qualche lezione di storia:
redazione@ilmanifesto.it


17 settembre 2004 (pomeriggio): qualche articolo dei nostri rispettabilissimi, correttissimi, politically correct giornalisti sui fatti di Roma/Dynamo Kiev... Ce lo dicessero loro chi è stato visto che stava nel loro settore!
La Repubblica
Viaggio nel calcio malato di Roma dopo la moneta contro Frisk
Tifosi di curva e ultras borghesi uniti nel grido:
"Soli contro tutti"
Radio, complotti, gladiatori
la capitale è scesa nell'arena
di CARLO BONINI
(Carlo Bonini è nato nel 1967 a Roma ed è inviato speciale del quotidiano «la Repubblica», dove è arrivato dopo aver lavorato per «Il Manifesto» e «il Corriere della sera». Ha pubblicato per Tropea La toga rossa e Il fiore del male). 

ROMA - Dicono che la punizione che laverà il sangue dell'arbitro Frisk arriverà il 21 settembre. E nella data sembra esserci una cabala.
Perché il calcio, a Roma, è morto proprio un 21. Ma di sei mesi fa, il 21 marzo, notte del derby Lazio-Roma. Un collettivo autoinganno - consapevolmente ingrassato dagli addetti - impedì di celebrare allora quel funerale e, verosimilmente, impedirà di farlo oggi. Ma se soltanto si prova a ricordare quella notte si scoprirà come il canovaccio di Roma-Dinamo Kiev fosse già scritto.
Il 21 marzo uno stadio intero (non due curve), espressione della città intera (Roma e Lazio) prese in ostaggio una terna arbitrale, 22 giocatori, prefetto e questore (liquidati come due poveri bugiardi),Lega e Federazione, migliaia di agenti, decretando per via breve che il derby non andava giocato, che il "calcio era sospeso per volontà della gente di Roma". Arrivò la punizione sportiva (squalifica dello stadio Olimpico per due giornate, poi prolungata fino al termine della
stagione per gli incidenti di San Siro), arrivò l'inchiesta della Procura.
Ma né l'una, né l'altra servirono. Perché né l'una, né l'altra potevano fotografare ciò che, al contrario, i nudi fatti raccontavano e che molti finsero di non vedere. A Roma, il calcio era, è diventato altra storia.
In questa storia, la passione non c'entra. Come non c'entra una vecchia favola che ti senti raccontare in città ogni volta dopo la tempesta: che il problema sono quattro imbecilli che abitano una curva. A Roma, da molto tempo, non è più così. Perché gli imbecilli sono tutt'altro che tali. Perché non abitano affatto (soltanto) le
curve, ma posano regolarmente i loro lombi in tribune e distinti. Gli "imbecilli" non hanno (soltanto) la faccia e la rabbia del sottoproletariato urbano, ma il "blasone" delle professioni liberali. Medici, avvocati, giornalisti, operatori di borsa, imprenditori. E' un club che è andato allargandosi, un selezionato demi monde che allo stadio non sempre paga, che incroci ogni domenica nel foyer di morbida
moquette che immette ai settori che contano: tribuna Monte Mario, tribuna d'onore, tribuna stampa. Ostentano grevezza di accento e incontinenza di vocabolario. Farebbero sorridere se soltanto non si prestasse ascolto a quel che dicono. Se soltanto non li sentissi ripetere e diffondere un verbo che a Roma,
oggi, è diventato senso comune che si autoalimenta. "Roma contro tutti...".
Allo stadio Olimpico, alla fine di ogni partita vinta, lo speaker ufficiale della società, Carlo Zampa, grida "Roma ha vinto!". Non "la Roma ha vinto", ma "Roma" ha vinto. E' il grido del generale ispanico Russel Crowe, il gladiatore di Ridley Scott. E' il saluto che ricorda che lo stadio è un'arena, i giocatori i suoi gladiatori, la supremazia un affare non più sportivo e neppure di campanile. Ma di "romanità".
E' un grumo di appartenenza che ha nella partita di pallone e nel calcio un pretesto.
Che ha prima cancellato le differenze politiche e di comportamento tra tifoserie diverse e quindi all'interno di una stessa tifoseria (le curve di Roma e Lazio ostentano da anni ormai una omogenea militanza di destra). Di più: che ha annullato ogni distinzione di tifo tra settori pure tradizionalmente diversi (come le curve e le tribune).
La prova è nella ferita sulla fronte di Frisk: aperta da una moneta scagliata dalla tribuna e applaudita dalle curve. Tutti insieme. Tutti "contro". Contro il "Nord ladrone e le sue regole", il Nord della trimurti Carraro-Galliani-Giraudo, il Nord "leghista", in una riproposizione rovesciata di luoghi comuni che si autoalimentano. Dove il "Nord" diventa luogo immaginifico dell'ingiustizia, del complotto e
può persino vestire i panni della "Uefa". Tre anni fa, quando questo grumo si manifestò, nessuno volle contenerlo o ebbe interesse a farlo. Fu la stagione dei torti arbitrali. Roma (non "la Roma") si convinse del complotto. La società
e il suo presidente, Franco Sensi, decisero di dichiarare rotto il giocattolo, ma non se tirarono conseguentemente fuori. Da allora, quella battaglia contro i "poteri costituiti" sull'asse Torino-Milano (Sensi "Robin Hood", ricordate?) è diventata il mantra di una città e delle radio libere che ne cantano gli umori.
Nessuna capitale del calcio italiano ha le sue "Radio Incontro", "Rete Sport", "Radio Flash", e decine di altre ancora, con la loro corona di spensierati commentatori. In nessuna capitale del calcio esiste un Mario Corsi, detto "Marione", o un Max Leggeri capaci di pesare più di un sindaco, titolari del potere di pubblica scomunica per il giornalista sgradito, il giocatore che non riga dritto. A quei campioni non dispiace la telefonata in diretta per parlare di tutto e
su tutto. Naturalmente senza filtro e senza contraddittorio. In nessuna capitale del calcio, una questura è costretta a bussare alle porte di questi signori se intende acquietare le tifoserie, governarne gli umori. In nessuna capitale del calcio esiste un quotidiano ("Il Romanista") capace di tirare al suo esordio 70 mila copie avendo in testa solo la Roma e alla porta della sua redazione, imprenditori che sarebbero in fila per poter staccare una partecipazione azionaria.
Del resto, chi sbaglia non paga mai. L'irresponsabilità è la regola per chi a Roma racconta la Roma ai suoi tifosi. Per dirne una delle ultime. Proprio la notte del 21 marzo, il "Processo di Biscardi", sorpreso a simulare l'aggressione di un suo giornalista da parte di un reparto celere, se la cavò con una risata. La trasmissione televisiva è più florida che mai. Una bella linea continua a dividere a metà lo
schermo in un tourbillon di ospiti illustri che - vanta Biscardi - fanno la fila per uno strapuntino. Da una parte lo studio di Roma, dall'altra quello di Milano. Perché il gioco "Roma contro il Nord" non abbia mai fine.
"Roma contro tutti", dunque. E Roma sempre più sola. La tifoseria, famosa per i suoi gemellaggi negli anni '70 e '80, non riconosce ormai un solo amico fuori dal raccordo anulare. La sua natura monolitica nell'appartenenza e nel luogo di residenza (i quattro quinti dei tifosi romanisti risiedono in città) ne fanno una minaccia per ogni questore d'Italia che ne ospiti una trasferta. Il 27 ottobre toccherà a Torino, a "Capello il traditore" e ai suoi transfughi Emerson e
Zebina. Che partità sarà? Soprattutto: sarà una partita? O una battaglia?
Ieri mattina, le radio del tifo in libertà e qualche irresponsabile addetto, farfugliavano una storia istruttiva. Che più o meno suona così: l'arbitro Frisk "ha fatto scena" ("Non ha avuto punti di sutura"..) e sulla partita pesava la maledizione del nervosismo di Cassano, acceso dalle tentazioni di quel Rasputin di Mogg... Roma contro tutti.



LE INDAGINI 
 Tanti “lanciatori” nei filmati tv:
manca il colpevole 

 di LUCA LIPPERA 
ROMA - Né un volto né, tantomeno, un nome. Non così delineati, almeno. Nonostante la polizia abbia esaminato già ieri la posizione di «alcune decine di spettatori», la persona che rischia di aver spezzato la stagione calcistica della Roma non è stata ancora individuata. La Questura ha confermato che mercoledì sera all’Olimpico l’arbitro svedese Anders Frisk, 41 anni, è stato colpito alla fronte da una moneta da un euro e che l’oggetto è partito dal lato destro della Tribuna d’Onore, zona Monte Mario. La Digos, sempre ieri, ha trovato e interrogato il tifoso con la barba che, dopo l’esame a caldo dei filmati della partita, trasmessa su Sky, sembrava il responsabile del gesto. È il tizio con la barba scura che nelle riprese appare vicino a un bambino di circa dieci anni. Ha in effetti lanciato qualcosa, ma si trattava di una confezione di “Caffé Borghetti”. Con tutta probabilità, verrà denunciato. Ma non è lui, per gli investigatori, l’uomo dell’euro che potrebbe costare ai giallorossi la fine dell’avventura in Champions League e almeno venti milioni tondi tondi. 
La polizia, pur privilegiando la Tribuna d’Onore lato destro come punto del lancio, non esclude che la moneta possa essere partita dalla Tribuna d’Onore Centrale o addirittura dalla parte bassa della Tribuna Stampa. La Digos sta cercando di capire chi ci fosse, l’altra sera, in quella parte della Monte Mario. Un lavoro non semplice, che richiederà tempo. I posti e i biglietti del settore vengono gestiti parte dal Coni, parte dalla Fgci. Secondo gli investigatori, c’erano «dirigenti sportivi, accompagnatori e amici dei calciatori, una quota (piccola) di abbonati con diritto di prelazione sugli incontri di coppa e soprattutto possessori di biglietti omaggio gestiti dai due organismi sportivi». Una quota di biglietti però sarebbe stata “smistata” da alcuni giocatori giallorossi e dal loro entourage , finendo ad esponenti di spicco della tifoseria. Forse anche a qualche ultrà. Cinque o sei persone verranno sentite oggi. Non sono ufficialmente sospettate, ma la polizia vuole sentirle per capire «esattamente» dov’erano e cosa hanno fatto in quell’attimo (non riescono a capacitarsi che sia un gentiluomo, deve per forza essere un ultras!, n.d.L.). Per motivi di lavoro, nel settore da cui è partita la moneta, c’erano anche addetti dell’Olimpico, personale della Roma e hostess per accompagnare gli spettatori ai posti. Alcuni di loro sono già stati sentiti, altri lo saranno oggi. La speranza è che abbiamo visto l’attimo fatale. Anche se la frittata, ormai, è fatta

Prima di inserire questo articolo nella rubrica "pippe mentali", è giusto riportarlo qui:
Prefetto: "Un gruppo dietro incidenti"
"Dietro questo gesto di teppismo all'Olimpico c'è un gruppo che vuole danneggiare la Roma e che va neutralizzato". Non usa mezzi termini il prefetto della Capitale, Achille Serra, e picchia duro sul ferimento dell'arbitro Frisk durante Roma-Dinamo Kiev: "Non è casuale che alle partite della Roma avvengano troppi incidenti". E la Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti sull'accaduto.
"Attenzione però - avverte Serra - a non criminalizzare né la città né l'intera tifoseria". Perché, lui ne è convinto, dietro gli incidenti ci sono solo pochi elementi. Che però vogliono la rovina della Roma: "Io mi baso sul fatto - spiega il questore - che la Roma nell'ultimo anno ha pagato multe salatissime e ha subìto ingenti danni d'immagine. Perciò è casuale che una moneta abbia ferito l'arbitro Frisk sulla fronte, ma non è casuale che alle partite della Roma avvengano troppi incidenti. Tant'è che la Roma ne è danneggiata con multe salatissime".
E tant'è che il presidente della squadra capitolina, Franco Sensi, quando ha visto quel che era accaduto si è accasciato sulla sua poltroncina in tribuna, con un sospiro che ha fatto capire a tutti quel che pensava. Ma sebbene convinto che un gruppo di teppisti che vuole danneggiare la Roma ci sia, e che faccia di tutto per far bene il proprio "lavoro", Serra spiega di non vedere alcun collegamento con il precedente del derby Lazio-Roma di marzo: durante la partita di mercoledì, secondo il prefetto, "non c'è stato alcun "patto teppistico", a differenza di quanto si possa pensare per l'interruzione del derby marzolino, mai ripreso nonostante le
assicurazioni mie e del questore Nicola Cavaliere" che all'esterno dello stadio non c'era stato nessun morto, tantomeno un bambino travolto da una camionetta della polizia. Fortunatamente però, questa volta, nonostante l'appauso ("assolutamente
ingiusto", stigmatizza Serra) al momento del ferimento dell'arbitro, e nonostante ci sia stato "un momento di particolare preoccupazione", la situazione non è degenerata. "Questo era il rischio - spiega il questore - ma alla fine si è svolto tutto nel migliore dei modi, tanto che non abbiamo registrato alcun incidente".
In questo caso, insomma, secondo Serra c'è stato solo "il gesto sconsiderato di un teppista e un odioso applauso di un gruppo di tifosi".
Motivo per cui il prefetto critica anche la decisione di sospendere la partita: "Capisco che l'arbitro Frisk non abbia potuto e voluto proseguire. Capisco pure che il quarto uomo, per motivi psicologici, non abbia voluto sostituirlo. Ma non accetto che si affermi che "non ci fossero più le condizioni di sicurezza" come è stato sostenuto".

Il Manifesto
GUIDO LIGUORI
ANTONIO SMARGIASSE
IL LATO OSCURO DELLA LUPA
leggi qui l'articolo originale
(nota bene: entrambi i giornalisti hanno
in precedenza collaborato con Lazio.net)
Roma giallorossa è attonita, shoccata, il giorno dopo gli ennesimi «fatti dell'Olimpico». C'è chi tace, in lutto. Chi ammette: adesso abbiamo esagerato. Chi
intigna: quell'arbitro è un mascalzone, un provocatore, hanno fatto bene, o quasi... Un mercoledì nero per i romanisti, scrive un quotidiano. Iniziato con il nuovo «caso Cassano», proseguito con l'ammonizione a Totti, l'espulsione di Mexes e un primo
tempo meritatamente in svantaggio, conclusosi con la faccia insanguinata dell'arbitro Frisk. Un mercoledì che segue, come non vederlo, una catena fatta di tanti, troppi «nervosismi», dalla rissa col Galatasaray alle tante polemiche innestate da Sensi, alle corna di Cassano in diretta tv a San Siro, allo sputo di Totti in Portogallo. Immagini che fanno il giro del mondo, che rovinano un'«immagine» sapientemente costruita grazie ai tanti che - per mestiere ma anche per passione - cercano da tempo di confezionarla in positivo. Ma perché tutto questo? Come è potuto succedere, come può succedere? Nulla è solo frutto del caso, soprattutto quando gli eventi si susseguono formando una catena che si allunga nel tempo. E allora proviamo a ragionare, proviamo a capire cosa c'è nel Dna e nella storia, recente e meno recente, della squadra giallorossa. Solitamente
le squadre di calcio sono nate e nascono perché, appunto, c'è gente che ha voglia di giocare a calcio. La Roma no. L'AS Roma nasce per «rappresentare» una città, la sua cultura e la sua identità. Il progetto aveva appunto questo obiettivo: una città, una squadra. Alla Lazio e ai laziali che, rispetto alle altre tre squadre, ebbero
la forza per poter dire no, il ruolo dei reprobi, dei refrattari, degli Altri per antonomasia. Non più «gens romana», il copione non prevede che all'interno dell'Urbe possano esserci pluralismo, articolazioni, differenze.
Nel corso degli anni l'industria culturale - che proprio a Roma ha il suo centro - assorbe e amplifica il progetto. L'AS Roma diviene sempre più Roma tout court.
I romanisti sono molti (tre tifoserie su quattro unificate, appunto, nel 1927), la massa dei tifosi fa da volano. I film (da Bonnard ad Alberto Sordi ai Vanzina, passando per molti altri), la radio (Orazio Pennacchioni) e le radio (ma quante sono quelle che «usano» il calcio, nella Capitale, anche per fini direttamente o indirettamente politici, quasi sempre di destra?), la tv e le tv: tutti convergono sempre più nell'esaltare il mito-Roma e nel creare il prodotto-Roma. Ha fatto impressione, poche sere fa, sentire Giulio Andreotti in televisione ripetere quasi alla lettera quanto Sordi diceva proprio a lui, nel film Il tassinaro (1983), occasione per una comparsata ammiccante di don Giulio: dopo decenni lo scudetto (quello del 1983, appunto) era tornato a Roma! A Roma, come se la Lazio, che lo aveva vinto solo nove anni prima, non esistesse...
In questa tifoseria già gonfia di orgoglio, celebrata e autocelebrativa, ma a lungo scarsa di vittorie, i trionfi di Cragnotti hanno avuto l'effetto di un elettroshock rivitalizzante: nel 2001 anche la Roma, anzi «Roma», vince. I «gladiatori» tornano, l'Urbe comanda, ecc. La stampa sguazza, le tirature salgono: i tifosi al Circo Massimo (non per i gladiatori, ma per il celebre spettacolo che «non proseguisce»)
sono - nei titoli, negli articoli - 500mila, un milione, due milioni. L'orgia mediatica pare inarrestabile. Persino questo giornale (vogliamo fare un po' di sana autocritica?) parla di «mutazione antropologica» (de che?), a proposito delle nuove
«radiose giornate» dei festeggiamenti; ma tutti i giornali, le tv, le radio divengono un coro senza tregua. L'identità incrocia il mercato: compra la maglietta, non per andare allo stadio ma per indossarla tutti i giorni. Guarda la pay-tv, abbonati a Roma Channel (una struttura in gran parte gentile omaggio della Rai, cioè di noi tutti). Compra e appendi in macchina il pupazzo giallorosso. Compra le stoviglie della Roma, la sveglia della Roma, il caffè della Roma, il casco della Roma, la credit card della Roma. È degli ultimi giorni l'ultima chicca: in un paese già tristemente noto per essere l'unico al mondo in cui escono ben tre quotidiani sportivi, ora c'è un quotidiano (12 pagine!) rivolto solo ai tifosi della Roma che parla
solo della Roma. Nel suo entourage anche alcuni «bei nomi» di uomini delle professioni e dell'intelligenza, per i quali quel giornale è un ninnolo, il secondo o terzo o quarto o quinto quotidiano della mazzetta giornaliera, ma che non si rendono conto del danno che fanno nel momento in cui tanta gente comune invece di comprare un quotidiano qualsiasi che anche parla del mondo e dei conflitti che lo attraversano, compra da qualche giorno solo il quotidiano che parla solo della Roma...
L'ipertrofismo identitario del tifoso romanista, la sopravalutazione di sé e della sua squadra, il suo vittimismo, dunque, non possono che crescere a dismisura, blanditi, aizzati, inturgiditi: la Roma è sempre e comunque uno squadrone, non può (ma perché? chi lo stabilisce?) vendere i «suoi» campioni, deve comunque stare «lassù», altrimenti fioccano, ridicole ancor più che vergognose, le interrogazioni parlamentari. Totti è il più grande giocatore del mondo, Cassano è il secondo più grande giocatore del mondo, l'uno è paragonato a Pelè, l'altro a Maradona. De Rossi è il pallone d'oro di domani, per dopodomani già s'intravede Aquilani... Ergo, se gli scudetti, le coppe e i palloni d'oro non arrivano, è colpa certo di un Complotto! Non è vero che in campo Totti è sempre sopra le righe e spesso gli vengono risparmiate le due ammonizioni a partita che meriterebbe. Non è vero (ora inizia a essere evidente) che Cassano è un caso così grave di fronte al quale al tedesco Voeller, poverino, non resta che invocare inutilmente «disciplina» (c'aveva provato anche Capello, ma la Società era stata magnanima...). E che forse vuole andare via, a fare gol e danni a Milano o a Madrid. Non si può scrivere che la squadra e la società sono fortemente ridimensionate, che gli schiaffoni sul mercato estivo sono stati tanti. Né che Voeller è una brava persona ma non è mai stato un grande allenatore. Insomma, non si può dire che l'«Impero» rischia di venire travolto non solo e non tanto dai «barbari», ma anche da quel «male oscuro» che fa parte del proprio Dna. 
Modesta proposta: e se la Roma tornasse a essere solo una squadra di calcio? Se i canali tv e i giornali monotematici spegnessero la luce? Se non fosse più una religione o una fede e neanche una monocultura? Se fosse solo, per i suoi tifosi, una bella passione, una parte della vita, un interesse della domenica e del mercoledì, un articolo al giorno e forse due letti durante il cappuccino e non un film che dura sette giorni su sette, ventiquattro ore su ventiquattro, sogni (in giallorosso) inclusi? Non sarebbe possibile così un approccio più sereno alle vittorie e alle sconfitte che attendono, inevitabilmente, la Roma?
GUIDO LIGUORI
ANTONIO SMARGIASSE
TANA PER I LAZIELI!
Repubblica on line
Frisk ferito all'Olimpico, la polizia setaccia i video in cerca del lanciatore
La tv ha ripreso un tifoso, ma non è stato lui a colpire l'arbitro
Trecento sospetti
in Tribuna d'Onore
di MASSIMO LUGLI

ROMA - Un lancio preciso, mirato, partito dalla parte più alta della Tribuna d'onore destra: 300 posti omaggio gestiti dal Coni e dalla Figc. Una moneta da un euro scagliata come un proiettile che si è abbattuta sulla fronte dell'arbitro svedese Frisk . Una moneta che oltre ai tre punti di sutura e all'interruzione di Roma-Dinamo Kiev, ha provocato effetti catastrofici. 
Nella caccia al teppista che ha lanciato la moneta (raccolta da uno dei guardalinee e sequestrata dalla polizia) la Digos ha raggiunto un primo risultato. E' stato identificato e interrogato l'uomo con la barba scura e una maglietta a maniche corte ripreso dalle telecamere mentre scaglia un oggetto verso il campo. Non si trattava della famosa moneta ma di una più innocua bottiglietta in plastica di caffè al liquore che non è neanche atterrata in campo. Il tifoso sarà probabilmente denunciato ma per adesso gli investigatori lo hanno ascoltato come testimone, nella speranza di individuare chi ha ferito l'arbitro. La moneta è l'unico oggetto arrivato fino al rettangolo verde: tutti gli altri sarebbero finiti poco più avanti delle gradinate. Chi ha lanciato quel dischetto di metallo rischia grosso: oltre all'accusa di lesioni dolose potrebbe perfino trovarsi alle prese con una causa civile e una richiesta di risarcimento da Guinness dei Primati.

Un'inchiesta che si preannuncia più difficile del previsto. Ai pm Elisabetta Ceniccola e Vittoria Bonfanti non è ancora arrivato il primo rapporto della Digos che era stato preannunciato per la giornata di ieri. Gli inquirenti sono impegnatissimi a passare al setaccio tutti i filmati delle telecamere interne allo stadio e delle emittenti televisive nella speranza che qualcuno abbia catturato, magari senza saperlo il momento del lancio. Per adesso, a quanto pare, nessun risultato utile se non nella traiettoria della moneta. L'arbitro stesso, interrogato fino a notte fonda, ha detto di aver visto un oggetto che arrivava dall'alto, sulla sinistra (guardando dal campo) rispetto alla Tribuna autorità e di non aver fatto in tempo a scansarsi. La moneta, nelle riprese di Sky sembra seguire, in realtà, una traiettoria più diagonale, come se venisse da un'area della Monte Mario più vicina alla curva sud, ma chi indaga, almeno su questo punto, non ha dubbi. Il "proiettile", nelle immagini tv, appare come un oggetto allungato, ma si tratta un bagliore, il cosiddetto "effetto cometa". 

La Digos sta ora rintracciando il maggior numero possibile di spettatori che si trovavano in quel settore. Cinque o sei persone verranno ascoltate come testimoni in giornata. Nessun Vip, nessun volto noto, almeno questo sembra sicuro. Un altro problema viene da fatto che gli abbonamenti non valgono per le partite di coppa e non si possono, quindi, interrogare i titolari. I biglietti omaggio, spesso, vengono ceduti anche più volte e sembra che alcuni siano finiti in mano a noti esponenti della tifoseria ultrà. Quanto alle telecamere mobili della Digos, erano quasi tutte puntate sulla curva: nessuno si aspettava tafferugli, teppisti o lanciatori dalla Tribuna d'onore. Ma ormai, all'Olimpico, tutto è possibile. 

17 settembre 2004: inseriti diversi commenti su Roma/Dynamo Kiev. Mi spiace per la lentezza del sito. Dipende dal server di tifonet, su cui è ospitato questo sito. Il dominio del mio sito è stato registrato da tifonet e quindi avrei attualmente qualche problema a trasferirlo su altro server...
Sempre sulla pagina di Roma/Dynamo Kiev, analizziamo qualche commento uscito qua e là... Visto che siamo in tema, iniziata la pagina relativa alla Coppa Disciplina 2004/05.

Daniele mi scrive dicendo che "...qualcuno mi ha rubato la MIA bandiera, quellacon cui mi sono fatto tutte le trasferte l'anno dello scudetto, e ke non è
stata mai lontana da me quando ero allo stadio, sia l'Olimpico ke qualsiasi altro stadio italiano, compreso il Bernabeu......quindi, anke se so ke è
difficile, spero ke tramite il tuo sito, qualcuno leggendo questo messaggio si metta una mano sul cuore e l'altra sulla coscienza e me la possa
riportare a Roma-lecce...inutile dirti ulteriormente quello ke rappresenta/rappresentava x me quella bandiera.... è piccola, con l'asta  nera un pò rotta sull'impugnatura, è solo ROSSAeGIALLA con la LUPA in mezzo, la stoffa è rovinata e sfilacciata sia sopra ke di lato, x colpa del vento e dell'usura....il mio posto è sempre lo stesso (campionato, coppa italia, champions, presentazioni, amichevoli.....)  scendendo le scalette sotto gli ULTRAS ROMANI, fila 37, abbiamo 6-7 posti, dal num.33 fino alle scalette!!!!
Se è stato qualcuno ke ama come me questa squadra e questa città, sa ke danno ke mi ha arrecato......
SEMPRE E COMUNQUE, DAJE ROMA DAJEEEEEEEEEEE"
Curiosità inviatami da LUPIN 76
Obbligo su biglietti partita Uefa
I tifosi del Middlesbrough che hanno acquistato un biglietto per la gara di Coppa Uefa contro il Banik Ostrava, in programma giovedì, sono rimasti sorpresi da quanto stampato sui tagliandi. Su di essi è indicato (probabilmente per errore) l'obbligo per i tifosi di presentarsi allo stadio in abbigliamento elegante: "Condizione necessaria per l'ingresso - si legge - è vestirsi con giacca e cravatta. Jeans o abbigliamento sportivo non sono permessi".



16 settembre 2004: inserita la pagina di Roma/Dynamo Kiev. Lo ammetto, la memoria non è il mio forte. Dalla videocassetta dedicata a Voeller ho estrapolato solo questo gol segnato da Rudy al Flaminio, per far capire a chi non ha avuto la fortuna di vivere quell'anno cosa accadeva quando la Roma segnava... e quella inquadrata è la Curva Nord! Che partita era? Roma/Atalanta? Me lo hanno detto: Roma/Fiorentina 1988/89.

15 settembre 2004: cliccando qui, potete scarivarvi in formato PDF il n. 25 di Sport People, fanzine on line dedicata al mondo ultras. In questo numero c'è un'intervista ai gruppi ultras messinesi, che incontreremo domenica prossima. Inserita la pagina di Inter/Roma 3-2 del 1956/57. Iniziata, con un solo programma, anche la pagina relativa ai programmi 2002/03. Per dare ordine agli aggiornamenti, credo sia corretto inserire il link alla pagina dei programmi sia nella pagina memorabilia che in quella relativa alla Storia della Roma, da cui si accede a molte altre pagine.
Inserito l'articolo "La Roma riceve dal tifo cinque quintali di oro zecchino" del 31 marzo 1955.
Stasera c'è Roma/Dynamo Kiev: tutti allo stadio per sostener la Roma!


14 settembre 2004: inserita la pagina di Torino/Roma 1954/55. Ho deciso anche di creare la pagina dedicata ai programmi ufficiali distribuiti allo Stadio Olimpico. Iniziamo dal 2003/04.
Lo Stadio Olimpico alla fine del 1954 (guardate lo sfondo)

12 settembre 2004: ho trovato (non con poca fatica devo dire) queste belle cosette relative ad un Roma/Swindon Town FC dell'agosto 1969....
On line la pagina di Roma/Fiorentina. Inserita la pagina di Casta Guerriera.


10 settembre 2004 (pomeriggio): oggi ho acquistato il nuovo quotidiano "Il Romanista", con grande curiosità. Un giornale si giudica nel tempo, e non da un numero, quindi mi limito ad alcune osservazioni superficiali: ebbene, non mi sembra affatto male. Certo, oggi è il primo numero di presentazione e quindi è giustamente impostato in tal senso, ma è comunque chiaro che è composto da un lato dall'attualità (ovvia per un quotidiano), dall'altro dall'analisi della storia della Roma attraverso i suoi protagonisti, passati e presenti. Ottima l'idea di abbinare insieme al giornale gadgets della Roma (ad esempio domani c'è la videocassetta dedicata a Rudy Voeller): non che sia una novità, ma se non altro la provata fede della redazione consentirà di avere un prodotto passionale e non neutro, come può essere la videocassetta abbinata alla Gazzetta dello Sport. Il mio sito ha un'impronta senz'altro diversa da "Il Romanista" pur avendo radici comuni, e credo di poter dire che tutti noi seguiremo con attenzione quanto viene scritto per verificare se la "vicinanza-distaccata" alla Roma professata dalla linea editoriale verrà concretamente attuata. In altre parole, confidiamo e speriamo che "Il Romanista" sia più "Rosso & Giallo" che "La Roma".
Iniziata la pagina 30 di  memorabilia.
TGCOM
La Roma sempre più multimediale. Venerdì sarà infatti in edicola "Il Romanista", primo quotidiano al mondo ad essere dedicato ad una squadra di club. Il direttore Riccardo Luna lo presenta così: "Pur volendo fare un giornale popolare, quindi facile, non lo faremo becero o trash - ha detto - Si sa chi siamo e quando parleremo delle altre squadre lo faremo con un'ottica romanista. Con Sensi c'è un rapporto di rispetto e stima ma di distanza".
Il Romanista" si presenta come un giornale all'avanguardia, tanto che già sabato sarà possibile acquistare, insieme al quotidiano, una cassetta di 45' con tutti i gol di Rudi Voeller quando era il tedesco volante della Magica. Il ricavato verrà devoluto alla Croce Rossa Italiana, impegnata nella regione dell'ex Urss dell'Ossezia recentemente teatro di una strage di innocenti. Il direttore è Riccardo Luna, ex del Corriere dello Sport, che non nasconde le proprie ambizioni: "Nel nostro giornale la protagonista è la Roma, cioè la squadra che, secondo un'indagine commissionata alla Doxa, ha nella regione almeno un milione 300 mila tifosi e di loro il 15% è laureato. Siamo il quotidiano della Curva Sud e anche della Tevere e della Tribuna
autorità, ma soprattutto di chi tifa Roma senza venire allo stadio". Il formato sarà simile a quello di Usa Today, un tabloid allungato e a colori con grafica molto spettacolare. Tante le rubriche fisse: dalle pagelle di Carlo Zampa, ex grande Voce dell'Olimpico, alla Domenica sportiva di Teotino, all'Analisi tecnica di Boniek fino all'accordo con Mf Dow Jones per l'analisi quotidiana del titolo dell'As Roma.
Si partirà con un prezzo di copertina di un euro con 12 pagine, 60 mila copie di tiratura iniziale e 10 mila per la soglia di break even con un investimento di un milione 250 mila euro. Una Roma a tuttotondo. Il cuore dei tifosi giallorossi può battere e scalpitare in ogni direzione, sia sul web, sia sulla carta stampata ed in
Tv. Con l'uscità di questo nuovo quotidiano "Il Romanista", la società capitolina diventa la prima al mondo ad avere una copertura globale. Infatti, oltre a questa nuova iniziativa editoriale, non bisogna dimenticare come la Roma sia costantemente seguita anche dalle emittenti radiofoniche locali, come abbia un proprio sito internet in perenne aggiornamento e come, cosa principale, possa disporre di un proprio canale televisivo (Roma Channel). Insomma, un modo per i tifosi di poter seguire la squadra del cuore in qualsiasi modo
Como: ultras, rissa in Comune
In un centinaio irrompono in consiglio
Dopo gli incidenti di Napoli delle scorse settimane, ancora una volta ultras di una
squadra di calcio scatenati. Giovedì sera, un centinaio di tifosi del Como,
appartenenti all'ala più dura del tifo, hanno fatto irruzione nell'aula del consiglio 
comunale. E' stato lanciato anche un fumogeno ed è scoppiato un parapiglia: ad 
avere la peggio tre consiglieri comunali, che sono stati colpiti. L'aula è stata fatta
sgomberare dalla polizia. 
Un episodio increscioso, l'ennesimo, che purtroppo mal si concilia con l'augurio di
Adriano Galliani, presidente della Lega Calcio, circa una possibile abolizione delle
recinzioni negli stadi, sul modello inglese. "Attualmente le nostre norme in materia
di sicurezza non ci consentono di abolirle - ha detto - ma questa è una grande
speranza". Franco Carraro, inoltre, nel corso della presentazione del rapporto 2004
dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, aveva auspicato proprio 
questo: "Siamo - ha spiegato Galliani - in una fase di netto miglioramento per
quanto riguarda il problema della violenza negli stadi e speriamo che questo 
campionato abbia risultati ancora migliori di quelli già buoni ottenuti nella stagione 
appena conclusa". Purtroppo dalle parti di Como, sono stati subito pronti a
smentire il presidente federale. Motivo della protesta: la cancellazione del club. I 
tifosi, dopo avere scambiato nel cortile qualche parola con il sindaco Stefano 
Bruni, sono saliti nell'aula consiliare. Improvvisamente si sono spente le luci 
dell'aula, e qualche tifoso ha lanciato un fumogeno. Nel parapiglia che ne é 
seguito, tre consiglieri comunali sono stati colpiti.
Tifosi Napoli i piu' violenti 
Al secondo posto quelli della Roma, poi quelli dell'Atalanta 
(ANSA 10 sett. 04 h. 13.44) - ROMA, 10 SET - Napoli e Roma in testa nella classifica delle tifoserie
piu' violente nella scorsa stagione calcistica. Il dato e' contenuto nel Rapporto 
2004 dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, presentato oggi.
I tifosi del Napoli sono stati coinvolti in 10 episodi di violenza; seguono quelli della 
Roma (7), Atalanta (6), Juventus, Hellas Verona e Inter (5), Avellino, Livorno e 
Fiorentina (4).



10 settembre 2004: gli ultras del Basilea (Svizzera), che si chiamano Bande Basel, sono tra i più violenti d'Europa. Possiamo andarli a conoscere sul loro sito web http://www.gepflegt-arrogant.net/set.htm
Aggiunte altre 4 foto di Pescara/Roma, inserite alcune precisazioni sulla storia degli ASR Mods. Completata la pagina 29 di memorabilia con alcune chicche inviatemi da Max e relative al precampionato 2004/05.

8 settembre 2004: rientrato a Roma, completo il set dedicato alle amichevoli precampionato inserendo la pagina di Lodigiani/Roma (ringrazio sin da qui Marco di Laroma.net per le foto) e segnalo la nascita di www.curvasud.com, creato da Andrea.
Sempre sull'argomento maglie:
"Scusa se scrivo su un argomento forse già toccato, e scusa se mi ripeto perchè a suo tempo fui il primo (sul tuo sito) a protestare per le maglie da
fantino, ma sono appena tornato dalle ferie e ho visto le nuove maglie per la Champions League.
Io vorrei solamente dire alla dirigenza: ma forse giocare con una maglia che almeno lontanamente ricordi i colori sociali è vietato dal regolamento UEFA?
Non capisco perchè quella che è sempre stata la nostra seconda maglia (qualla bianca) adesso venga promossa a maglia da Campions ufficiale, e
addirittura ci presenteremo a giocare anche con una maglia nera che finora aveva avuto il coraggio di portare, e per poco tempo data l'area funerea che
ispirava, solo la juventus (e ho detto tutto).
Vorrei che la società ci facesse anche sapere quali strabilianti vantaggi economici porta l'adozione di queste maglie che ogni anno vengono cambiate,
sempre in peggio tra l'altro. Non credo che se ne vendano milioni, e comunque non capisco perchè le squadre che veramente si sostengono con i gadgets, cioè Real e Manchester Utd, in Champions giochino con la loro maglia tradizionale mentre la AS Roma è disposta a giocare con qualunque cosa addosso.
Io penso che il tifoso, se deve fare un investimento di 100 e passa euro, sia più disposto a farlo per una maglia vera con i veri colori della squadra
che per una maglietta nera che sa benissimo, tra l'altro, che l'anno dopo sarà completamente abbandonata.
So che la società e la squadra hanno ben altri problemi, ma una società che rinnega anche la maglia non può certo chiedere ai giocatori di metterci
l'anima, quella nel calcio la mettono solo i tifosi purtroppo. Gianluca".
Sul sito http://kickoff.altervista.org/ potrete scaricarvi il coro "Vola tedesco vola" cantato durante Lodigiani/Roma.


31 agosto 2004/7 settembre 2004: sono fuori Roma, i prossimi aggiornamenti l'8 settembre.

30 agosto 2004: aggiunte le foto e i video di Roma/Iran. Paulus mi manda il link relativo ad un altro gruppo ultras più casual di Leverkusen, il Plan B: http://www.geocities.com/plan_b_lev/
Inoltre sullo stesso sito ci sono dei link interessanti ad alcuni siti della polizia tedesca che fa dei fotoreportage delle tifoserie e delle dinamiche ultras.
La lingua è il tedesco, ma le foto del primo sito sono interessanti:
Polizia di Kaiserslautern
Polizia di Bochum
Tra circa una settimana ci sarà un servizio su un paio di tifoserie tedesche, grazie ad Andrea che si è racato da quelle parti.
Marco mi scrive (sono diverse le e-mail che ho ricevuto sull'argomento):
Ti scrivo per segnalarti una questione che potrebbe
apparire secondaria ma che, per chi come me è appassionato di calcio e di
Roma, non lo è affatto.
Le nuove maglie per la champions legue, oltre a non rispettare uno stile
semplice e classicheggiante (il più gradito dai tifosi), non rispettano
quelli che sono i colori della società e della città di Roma.
Passi per quelle fantasia delle passate edizioni (spalle gialle modello
arsenal, o a metà tipo genoa) ma quelle di quest'anno sono bianca la prima e
nera (?) la seconda. E' vero che la Roma in passato ha adottato foggie e
stili svariati per la propria maglia ma i colori no, quelli non devono
essere toccati.
Tutto ciò non va bene al tifoso che gradirebbe vedere la propria squadra
esibirsi in un palcoscenico importante come quello della champions con
quelli che sono i propri colori. L'elemento di identificazione rappresentato
da quello che è molto di più di un semplice logo commerciale è parte
integrante della passione calcistica: chi non ricorda le maglie delle
squadre anni 60, 70 e 80 come qualcosa di esemplificativo della passione di
parte che non può non suscitare l'anima tifosa.
Il tifoso attaccato alla Roma e al calcio è quello che vorrebbe la propria
maglietta semplice ma chiara nel senso di distinguibile e riconoscibile
rispetto alle altre.
Oltretutto anche dal punto di vista commerciale l'affermazione di un marchio
non può prescindere dalla riconoscibilità dello stesso: presentarsi ogni
volta con una maglia diversa può, diversificando il prodotto, aumentare le
vendite nell'immediato ma alla lunga svaluta quello che è un bene che, per
sua natura, deve essere il più stabile possibile.
Real Madrid, Manchester United e Ajax non si sognano neanche di apportare
alcuna modifica rilevante a quella che alla fine diviene parte integrante
della propria immagine.
Nel nostro caso occorre oltretutto rammentare che portiamo un nome
importante e che i nostri colori sono quelli di una città che definire
storica è poco.
Concludo auspicando il ritorno, tra le varie, della mitica maglietta anni 70
( di Pierino Prati per intenderci) e un ripensamento delle nuove maglie.

romanistissimamente

marco

ps
almeno per un' eventualissima finale aridatece la maglia rossa porpora coi
bordi giallo oro
Non posso che sposare al 100% l'e-mail di Marco. Già io vorrei solo due maglie, la prima e la seconda, figuriamoci se mi piace l'idea di averne una decina.
Io voglio solo sperare che la Roma usi queste magliette da Champions League con molta parsimonia e non escludendo la prima maglia: vedere qualche anno fa la Roma giocare contro il Real Madrid con le maglie da fantino mi ha fatto male. In origine le seconde maglie venivano usate solo se c'erano problemi cromatici e di possibile confusione con le maglie dell'avversario, ora sono diventate moda, ma come dice Marco VOGLIAMO GIOCARE CON I NOSTRI COLORI.
Max cerca questi biglietti per collezionismo: roma verona 82-83, roma bari, roma verona, brescia roma 2000-01, se qualcuno li ha, mani una e-mail a me.



27 agosto 2004:
COMUNICATO STAMPA AS ROMA:
"In serata Mister Cesare Prandelli ha rappresentato alla Società la volontà di rassegnare le proprie dimissioni per poter affrontare al meglio le note vicende che
ne hanno coinvolto la famiglia. A tal proposito la Società, comprendendo la delicatezza del momento, ha invitato il suo allenatore Cesare Prandelli a prendere
il tempo necessario per valutare serenamente circa il Suo futuro all'interno del proprio nucleo familiare.
Roma, 26 agosto 2004.


26 agosto 2004: aggiunte altre foto di Pescara/Roma e di Perugia/Roma.
In Champions League la Roma giocherà con il Real Madrid, il Bayer Leverkusen e la Dynamo Kiev.
Grazie a Kostas, ecco qualche informazione:
REAL MADRID (Spagna)
Homepage
Palmares
Giocatori
Stadio: Madrid, Santiago Bernabeu
(74 634 spettatori), costruito nel 1947.
Statistiche in Europa
Gruppi ultras:
Ultras Sur
Viikings
Denominazione: Ultras Sur, Orgullo Vikingo
Gemellaggi: Brigadas Blanquiazules
Rivalità: Boixos Nois, Frente Atlético, Herri Norte Taldea, Peña Mújika, Riazor Blues, Abertzale Sur
Membri: 500
BAYERN 04 LEVERKUSEN (Germania)
Homepage
Palmares e storia
Giocatori
Statistiche in Europa
Stadio: Leverkusen, BayArena (22 500 spettatori), costruito nel 1999
Gruppi ultras:
http://www.ultras-leverkusen.de/
http://www.geocities.com/plan_b_lev/
DYNAMO KYIV (Ucraina)
Homepage
Statistiche in Europa
Stadio: Kiev, Stadion Olimpiyskiy (83 160 spettatori), costruito nel 1948
Gruppi ultras:
The Capitals, City Boys, Darnitsa Hools, UYuBu (Ultras of Yuzhnaya Borshchagovka), Working Reserves, che sono uniti nei
White-Blue Hooligans (circa 150 membri)
Info sulla scena ultras ucraina


25 agosto 2004: aggiunta la pagina dell'amichevole Pescara/Roma. On line la pagina di Perugia/Roma, in attesa delle vostre foto.

16 agosto 2004: aggiunte le pagine di Roma/Liverpool e Tokyo/Roma. Tifo giapponese? Andate su questo sito per vedere le tifoserie delle squadre di club giapponesi.
Aggiunto il calendario nella pagina Stagione in corso. Aggiunta la pagina dedicata alla presentazione della maglia di Champions League al Guggenheim Museum di New York. Aggiunte altre foto da Irdning (le altre che mi avete mandato le inserirò più avanti). Aggiornata la pagina "Lo sapevate che..." e la pagina degli aneddoti. Raffaele mi invia questa foto di uno striscione esposto ad Inter/Juventus, Trofeo Birra Moretti, giocata a Bari.
Oltre a ciò, mi è arrivato questo messaggio dalla Spagna: "Mi chiamo Valerio e sono un ragazzo romano e romanista che vive a madrid, insieme ad un altro immigrante romanista vogliamo proporci come punto di riferimento (NON siamo un Roma Club!ne vogliamo esserlo!) per tutti quelli che,per studio,vacanza o lavoro,risiedano piú o meno tempo a madrid o castiglia in generale.  nfatti gia dalla stagione scorsa insieme ad altri abbiamo visto tutte le partite della Magica,oltre ad aver fatto l'unica trasferta in terra iberica (la catastrofica di Villareal...). Grazie mille. I numeri di contatto sono:Fabio +34660020326 / Valerio +34667248344 valh_g@hotmail.com".
Questo è quanto detto da Calabrese alla Camera dei Deputati (sì, alla Camera dei Deputati in Italia parla anche il Direttore della Gazzetta dello Sport):
"Per quanto riguarda, invece, la cosiddetta violenza negli stadi e fuori, anche su questo credo che voi abbiate una grande responsabilità, perché non
è concepibile che 20 giorni dopo la morte di un tifoso napoletano di 21 anni ad Avellino, tutti coloro che erano stati indicati come corresponsabili di
quegli incidenti siano usciti, chi di galera chi dagli arresti domiciliari (Calabrese conosce evidentemente gli atti del processo e si erge a giudice dall'alto della sua esperienza giudiziaria per via delle numerose denunce accumulate negli anni... n.d.L.). E ancora, non è possibile che non ci si accorga che, in una città come Roma, ogni giorno ci sono due o tre radio romane, assolutamente sconosciute da tutti - non c'è bisogno di fare indagini conoscitive, basta chiamare tre taxi e farsi indicare i nomi delle radio romane - in cui si incita alla violenza e di cui tutti siamo succubi, compresi i direttori dei giornali.
In proposito basta pensare a ciò che è capitato a La Porta, capo del palinsesto notturno della RAI, il quale - non abituato, ovviamente, a questo
genere di cose - ha ricevuto una domanda da parte di una di queste emittenti e, per aver fatto un po' di ironia su Totti, è stato praticamente indicato
come un obiettivo da abbattere, tanto che è stato costretto a fare una marcia indietro spaventosa, perché si era preoccupato.
Permettere, quindi, che queste radio continuino a diffondere false notizie, veleni, bugie, ipocrisie e poi lamentarsi che avvengano gli incidenti dentro
e fuori dagli stadi è inconcepibile. Penso che il Parlamento su queste cose debba intervenire e legiferare e che non si debba ritenere che va bene lo
stesso poiché siamo andati avanti per tanti anni e continueremo ad andare avanti. ". Il Processo del Lunedì, invece, è di ben altro spessore, secondo Calabrese... (grazie a Marco per la segnalazione). Inserita una interessante riflessione relativa ai "nuovi tifosi" tratta da "England my England".
A proposito di Inghilterra, visitatevi questo sito http://www.ciderspace.co.uk : è il sito della tifoseria dello Yeovil Town FC, una squadra di terza divisione inglese. Alla voce "opposition" c'è la presentazione di tutti gli stadi della terza serie inglese. Ed anche nella Photo gallery ci sono molte foto delle tifoserie minori in trasferta. Per gli appassionati di calcio inglese è molto interessante... E comunque la violenza nel calcio britannico è scomparsa:
Hibernians/Leeds Utd, 31 luglio 2004
http://scotlandtoday.scottishtv.co.uk/content/default.asp?page=s1_1_1&newsid=4599&newsType=
Me lo ero perso... ma dopo 21 anni, su una sfigatissima bancarella di S. Severa, a soli 3 € ecco cosa ho ritrovato (dopo l'estate, la canzone sarà on line):
45 giri del 1983 di Jorge Ben che canta la canzone Falcao, fronte copertina


2 agosto 2004: aggiunto un servizio fotografico su Roma/Celtic. Aggiunti molti gadgets nella pagina 29 di memorabilia.

1° agosto 2004: inserita la pagina di Roma/Celtic. Inserito un resoconto di Roma/Chelsea. Nuova campagna affinché negli stadi inglesi ci siano dei settori dove è possibile seguire la partita in piedi anziché, come il calcio moderno vorrebbe imporre, seduti. Addirittura 9 club inglesi sono stati ammoniti perché i loro tifosi in trasferta stanno in piedi e probabilmente non verranno più dati biglietti per le trasferte.
Il sito che propaganda l'iniziativa è http://www.standupsitdown.co.uk/
Per aderire all'iniziativa, andate su "petition", non compilate la pagina che vi si apre ed andate direttamente alla fine della pagina. Sulla destra troverete scritto "click here", cliccate, mettete i vostri dati, la squadra e il commento.


30 luglio 2004: inserita la cronaca di Alessandria/Roma 1928/29, sospesa per invasione di campo e quella relativa alla partita Lazio/Roma 1931/32.
Inserita la pagina di Roma/Chelsea.
Da domani vado in vacanza fino a Settembre. Tenterò di fare qualche sporadico aggiornamento. Non potrò rispondere alle e-mail, mi spiace. Continuate a mandarle con il materiale che volete, a Settembre farò tutti gli aggiornamenti necessari. Un saluto a tutti.
Giorgio Carpi non volle mai essere retribuito regolarmente. Carpi accettò, solo saltuariamente, qualche premio e qualche gratifica speciale in denaro, ma non ebbe mai, per sua espressa richiesta, alcuno stipendio.


28 luglio 2004: aggiunti altri oggetti nella pagina 29 memorabilia.
Il 10 settembre 2004 arriverà in edicola "Il Romanista", ilromanistaquotidiano@yahoo.it, quotidiano completamente dedicato alla Roma ed ai suoi tifosi. Il direttore sarà Riccardo Luna, ex di Repubblica, che ha lasciato la vice direzione del Corriere dello Sport (sembra che il quotidiano romano sia terrorizzato dal nuovo progetto editoriale). Il condirettore è Carlo Zampa. Promotori dell'iniziativa una trentina di notissimi imprenditori e professionisti romani, tutti romanisti. Ho avuto modo di leggere il numero 0 ed è molto gradevole, senz'altro leggo più lì che sul Corriere dello Sport e sono sicuro che non ci vedrò mai Xavier Jacobelli come direttore. Caporedattore è Daniele Lomonaco, già direttore del compianto "Rosso & Giallo", il che garantisce una certa indipendenza - anche se schierata - dall'A.S. Roma. Aspettiamo tutti con curiosità questo ambizioso ed unico progetto, che è aperto a tutti, nel senso che è una sorta di quotidiano "interattivo" dove tutti - nei limiti dell'educazione e della decenza - possono provare a dire la propria, dal singolo ai gruppi organizzati. L'augurio fatto da Roberto Pruzzo al neo-quotidiano merita di essere qui inserito, così come quello di Giuseppe Giannini.



ilromanistaquotidiano@yahoo.it


28 luglio 2004: inserita una intervista a Gianfranco Zigoni in cui ricorda un'amichevole della Roma con il Santos di Pelè. Inserita una foto di Losi che cerca di calmare i tifosi durante Roma/Chelsea del 6 ottobre 1965.

27 luglio 2004 (pomeriggio):  "Le file sono cominciate dalle cinque di mattina. Sembra senza freno l'entusiasmo dei tifosi per la nuova Roma di Prandelli e oggi, al primo giorno di vendita libera degli abbonamenti per l'Olimpico, si sono registrate file davanti ai punti designati fin dalle prime ore del mattino.
Oggi era il turno delle curve e i sostenitori non si sono fatti attendere. C'è chi dice che la Roma è in ridimensionamento eppure la maglia giallorossa
continua a richiamare l'attenzione dei tifosi che evidentemente proprio in questi momenti rispondono ancora di più al richiamo della passione. Così da
questa mattina alle cinque molti ragazzi si sono ritrovati a fare le file davanti ai Roma store e alle ricevitorie della Lottomatica autorizzate alla
vendita delle tessere. Alla fine della giornata le tessere sottoscritte erano poco meno di quattromila, che insieme agli oltre 24 mila rinnovi già
effettuati fanno salire la quota degli abbonati a 28 mila. (Spr)"


27 luglio 2004: ecco le nuove maglie della Roma. Nessuna abnormità grazie a Dio, ma ancora la maglia dello scudetto 2000/01 non si batte. Il nero sulla prima maglia per me non c'entra nulla, così come sulla seconda maglia invece del nero ci potrebbe stare il rosso. Sulla terza invece al posto del nero, ci potrebbe stare un rosso ancora più scuro. Tutto sommato OK la speciale (anche se per me due maglie sono più che sufficienti) e quella del portiere.

Casa

Fuori casa

Terza maglia
Sembra nera ma è verde scuro
Speciale

Portiere
www.diadora.com


26 luglio 2004: qui di seguito i biglietti delle tre amichevoli disputate (grazie Monta!)


23 luglio 2004: on line la pagina di Roma/Stoke City. On line anche altre foto di Roma/Gak.

22 luglio 2004: 77 anni di Roma! Per celebrarli, ricordiamo (grazie a Lorenzo che mi ha prestato il libro) i primi 40 anni!


21 luglio 2004: inserita la pagina di Roma/Rangers Glasgow. Inserito anche un resoconto di Roma/Gake altre foto.

20 luglio 2004: sempre per quanto riguarda la partita del Benfica di cui abbiamo già parlato, ringrazio Marco per il video dell'episodio (1294 kb).
Allenamento in ritiro


18 luglio 2004: on line tre foto (calcistiche) di Gak/Roma. Tutto il precampionato lo potrete seguire nella pagina La stagione in corso.
"L'incontro (amichevole precampionato Etoile Carouge/Benfica, n.d.L.)stava volgendo al termine quando un tifoso del Benfica ha invaso il campo ostentando orgogliosamente un cartello che elogiava l'arbitro (portoghese) dell'incontro, che scatenava la reazione aggressiva da parte di elementi della sicurezza. Il tifoso è stato agguantato e percosso duramente da cinque poliziotti, il che ha scatenato l'ira degli spettatori presenti (in maggioranza emigrati portoghesi) che hanno invaso il campo da gioco, scontrandosi duramente con le forze dell'ordine. I giocatori del Benfica hanno tentato di intervenire per evitare danni maggiori. La confusione è stata enorme per molti minuti, sia all'interno del recinto di gioco, dove molte persone si scontravano, sia all'esterno dello stadio. Giovanni Trapattoni ha avuto molte difficoltà per riuscire ad arrivare in sala stampa".
"Esordio pieno di amarezza per Giovanni Trapattoni sulla panchina del Benfica: la vittoria 2-0 della sua squadra in un'amichevole giocata in Svizzera contro la squadra locale del Red Star è passata in secondo piano, visto che la partita si fatta notare assai di più per una furiosa
scazzottata tra tifosi e poliziotti. L'episodio che ha scatenato le violenze è stata un'invasione di campo di un ragazzo, che ha attraversato il campo portando uno striscione. Quattro poliziotti lo hanno inseguito e bloccato, inchiodandolo a terra in piena area di rigore. Ma invece di portarlo via,
hanno cominciato a colpirlo con il manganello. Gli agenti hanno picchiato con tanta violenza da provocare la reazione degli altri tifosi. Decine di spettatori inferociti si sono riversati sul campo ed hanno aggredito i poliziotti, uno dei quali, caduto a terra, è ripetutamente colpito con calci al capo. Gli altri poliziotti sono stati costretti alla fuga. «Peccato, mi dispiace - ha detto un Trapattoni visibilmente scosso nelle interviste del dopo partita -...Penso che sia stato un malinteso. Era solo un ragazzo...»

16 luglio 2004: questo simpaticone di Desenzano del Garda (sic!) ha creato un sito che insulta la nostra squadra (o forse la nostra città, visto l'URL).
Chi vuole salutarlo....
Inserita la prima pagina delle foto delle scritte sui muri di Roma. Inserite altre foto nella pagina 28 di memorabilia.


15 luglio 2004: un po' in ritardo, ecco le info per gli abbonamenti 2004-05.


9 luglio 2004: (ANSA) - ROMA, 9 LUG - Restano liberi i 3 tifosi giallorossi che durante Lazio-Roma del 21 marzo avevano avvicinato i giocatori a bordo campo per chiedere lo stop. Il tribunale del riesame di Roma, infatti, ha respinto il ricorso del pm Silverio Piro che aveva chiesto la custodia cautelare in carcere per S.S., S. C. e R. M. arrestati e poi scarcerati. Sono state quindi accolte le richieste dei legali dei 3 tifosi, che chiedevano la conferma del provvedimento del gip.
Europei 2004: resoconto e foto dal Portogallo.


8 luglio 2004: aggiunto l'articolo "La Roma in campo neutro" nella pagina dei racconti. Cliccando qui, potrete scaricare un filmato di dieci minuti (24 mb circa) che si riferisce (mi sembra, visto che la lingua è ostica), a una trasferta di tifosi croati in Serbia. Sono immagini estranee allo stadio, ma rendono bene l'idea di come a volte il tifo estremista calcistico sia precursore della storia.
27 ottobre 1999, in Cecoslovacchia


5 luglio 2004: apprendo ora dall'ANSA che "(ANSA) - ROMA, 5 LUG - Si sono costituiti gli ultimi due tifosi della Roma ricercati per gli scontri all'esterno dell'Olimpico in occasione del derby del 21 marzo. Si tratta di E.A. e C. C. (il puntato è mio, visto che per i pedofili - al contrario che per i tifosi - non si usa mettere nome e cognome, n.d.L.), entrambi di 38 anni, accusati di concorso in resistenza aggravata a pubblico ufficiale. I due sono ora in carcere. Gli scontri seguirono alla sospensione della partita causata dai capi della tifoseria che scesero in campo durante la partita 'consigliando' l'interruzione del match.". La notizia è vera e falsa: è vero che si siano costituiti, è falso che stiano in carcere: uno è all'obbligo di firma, l'altro è ai domiciliari. E comunque si sono costituiti dieci giorni fa.
A proposito: avete visto che scontri in Portogallo tra gli ultras italiani e le altre tifoserie? I tifosi della Roma poi, tutti con la maglietta uguale, hanno fatto la parte del leone!
Ricevo e pubblico da Alessandro M.:
E' il momento di fare qualcosa di concreto per la Roma e per il futuro. 
Chiunque sia azionista della Roma sottoscriva l'aumento di capitale, chiunque sia tifoso, ma non ancora azionista aspetti il termine di scadenza dei diritti di prelazione e partecipi all'aumento di capitale acquistando le azioni della società. ognuno per quello che può, basta poco se saremo tanti. E poi chi vive a roma "deve" abbonarsi... 
Passate parola, fate proseliti fra i vostri amici, collegatevi ai siti dei tifosi e date il vostro contributo scrivendo un piccolo appello, invitate tutti a muoversi per la Roma.
Noi non abbiamo alle spalle la FIAT o Mediaset, noi possiamo contare solo su quello che ci mette sensi e sulla nostra passione.
Per rimanere grandi a questi livelli serve tanto. O sei la FIAT che ha sempre coperto la Juve e "comprato" il calcio italiano o sei mediaset e appartieni al capo del governo o fai la fine di Tanzi e Cragnotti. Tanzi e Cragnotti per stare a quei livelli hanno fatto fallire Parmalat e Cirio sono finiti dentro e hanno rischiato di far fallire Parma e Lazio.
La Juve, tanto per fare un piccolo esempio, per sanare 30 milioni di euro di passivo dello scorso bilancio ha venduto alla fiat il suo centro sportivo.
Un gioco delle tre carte fatto in casa.
Il Milan dopo aver ridotto da 300 milioni a 50 il passivo grazie al decreto spalma ammortamenti fatto ad hoc da Berlusconi ha coperto i 50 milioni di passivo residuo con capitale Mediaset che da azionista ha coperto il buco. Sky e Mediaset che sono soci in affari coprono d'oro tre squadre a danno degli altri. Sky che è sponsor della Juve, ha sempre pagato anticipati a Juve e Milan i corrispettivi dei diritti tv, alla Roma li ha pagati sempre posticipati (salvo l'ultima rata). Questa differenza ha comportato che la
Juve ha potuto evitare l'aumento di capitale che la Roma ha dovuto lanciare.
Ora vogliono pagarci la metà di quanto danno loro, nonostante abbiamo un numero di abbonati quasi analogo e un appeal superiore in termini di giocatori. Forse alla fine ci daranno il giusto, ma non ora, rendendo difficile alla società le operazioni di mercato.
Sensi non è sicuramente un santo e con la Roma ci ha sicuramente guadagnato, ma ha operato con i margini di ciò che gli era consentito per stare a quei livelli (non pagando le tasse e ritardando il pagamento ai giocatori per comprare Chivu e altri) ma poi quando è arrivato il redde rationem ha venduto i suoi beni, non ha attinto ai soldi pubblici di poveri azionisti, come hanno fatto gli altri.
Se vogliamo che il sogno continui e il progetto di Baldini (un grande davvero) abbia successo, dobbiamo dare un segnale forte. il successo dell'aumento di capitale e della campagna abbonamenti permetterebbe di chiudere la campagna acquisti con successo in attesa dei soldi di Sky.
Tra gli aggiornamenti del 10 giugno avevo inserito una e-mail che mi era pervenuta da un tipo che diceva di avere il figlio moribondo e che per tale ragione avrebbe avuto piacere di ricevere la maglia autografata di Montella. Mi scrive una ragazza degli Ingrifati Perugia, ed ecco l'e-mail che mi scrive:
"gironzolando nel tuo sito ho notato tra gli aggiornamenti la mail di un tale Vincenzo dalla Svizzera che chiede per suo figloi malato di tumore al cervello una maglia di Montella...
Bè questa è la mail che è arrivata a me e chiede agli Ingrifati la maglia di Di Loreto.....
Cari Tifosi,
Sono Vincenzo e scrivo dalla svizzera, scrivo a voi perché ho bisogno del
tuo aiuto. Mio figlio Angelo (20anni) ha un tumore alla testa e non so se
c'è la farà a sopravivere e vi chiedo il vostro aiuto. L'idolo di mio figlio
è Marco Di Loreto, parlate con lui,fategli leggere questa e-mail e fate
che forse l'ultimo sogno di mio figlio si realizzi,quello di avere la maglia
del suo idolo con dedica e autografo speciale. Vi prego siete la mia ultima
speranza ho scritto parecchie volte al Perugia ma mai ho avuto risposta.
Conto su di voi che avete piu possibilità di seguire la squadra anche in
allenamento. Angelo è uno di noi e sa che lo aiuterete ad esaudire il suo
ultimo desiderio. Vorrei tanto vederlo sorridere di nuovo. Grazie Vincenzo
N.B. Mandatemi una mail per sapere se e possibile cosi non illudo mio figlio
e cosi poi vi do l'indirizzo di mio figlio. Grazie in anticipo.
Rispondete su: vinc1959@virgilio.it
Io non ho parole..........
Un saluto da Perugia"


4 luglio 2004: "ciao lorenzo io sono mattia un ragazzo di 16 anni che sta cercando disperatamente un abbonamento per la sud.
come lo scorso anno nel periodo tra la fine della scuola la campagna abbonamenti vado a lavorare per potermi pagare l'abbonamento, che i miei genitori non ritengono spesa primaria, lo scorso anno però non avendo problemi personali di domenica ed essendo membro di un gruppo della sud mi compravo settimanalmente un biglietto di qualsiasi settore ed entravo all'entrata dei gruppi. La prossima stagione non potrei farlo perchè ho dei problemi la domenica e non potrò andare molte ore prima dell'inizio della partita(purtroppo)... morale della favola aiutatemi!! cerco esclusivamente la SUD, chi non rinnova mi contattasse per favore a questi recapiti. tel. cell. 3472221448 - e-mail: gianca.massimi@tiscalinet.it oppure cannamix@libero.it
grazie per l'attenzione"

1° luglio 2004: inserito un articolo "cronologico" sulla violenza negli stadi fino al 1984 nella pagina "dedicato a chi...".
Sto cercando di riprendere regolarità con gli aggiornamenti, scusate ma tra lavoro e bimbe che non dormono prima di mezzanotte....
Aggiunte altre cosette nella pagina 28 di memorabilia. Notizie sul fronte post-derby: degli undici romanisti mandati a Regina Coeli nessuno è più in carcere. Tutti sono agli arresti domiciliari e un paio all'obbligo di firma.

PER GLI AGGIORNAMENTI PRECEDENTI CLICCATE QUI

VAI A:             GO TO:
 
Pagina iniziale
Index
Premessa
Premise
La Storia dell'A.S. Roma
A.S. Roma History
La stagione in corso
The championship
I gruppi ultras
dell'A.S. Roma
A.S. Roma Ultras groups
Le fotografie
Pictures
La cronaca ne parla
Chronicle talks about them
Amici e nemici
Friends & Enemies
Le parole (e la musica)
dei canti
Words & music of the songs
Le partite memorabili
Matches to remember
Racconti ed interviste storiche
Historical tales & interviews
La storia
della Curva Sud
Curva Sud history
Il Derby
Gli scudetti
del 1942 del 1983 e del 2001
The Championship's victories in 1942 and 1983
Il manifesto degli ultras
The Ultras' manifesto
Le bandiere della Roma
Most representative 
A.S. Roma players
CHAT
Ultime novità del sito
Updates
Libro degli ospiti
Guestbook
Collegamenti utili
Links
Scrivetemi
E mail me