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Sono
Alessandro e tramite il tuo sito volevo fare un appello a chi ha la roma
nel cuore. Stasera c'è ROMA/real madrid, partita per noi inutile
ma comunque bella partita...
Invito chi è veramente ultras a stare davantii alla "palla" oggi e sgolarsi pe questa roma che,più di qualunque altra volta, ha bisogno di supporto che solo noi la CURVA SUD possiamo dargli! NON l'abbiamo lasciata sola a kiev e nn la lasceremo sola anche a "porte chiuse". Sarei felice se pubblicassi questa e-mail per le persone che non lo sapessero OVUNQUE TU SARAI, MAI SOLA MAI uno dei TANTI |
(ANSA)
- EMPOLI, 8 DIC - Era il capo dei
'Desperados', tifoseria dell'Empoli, e i suoi funerali sono stati organizzati nello stadio della squadra toscana. Circa 3.000 tifosi hanno assistito alla cerimonia di addio a Emiliano Del Rosso, morto ieri in seguito a un incidente stradale. Accanto al feretro, portato a spalla sotto la 'maratona' del 'Castellani' e coperto con la maglia numero 8 (quella del regista), c'era l'intera squadra toscana. |
Ieri
sono stato al centro commerciale ''I Granai'' all'eur (zona roma70) per
acquistare con un mio amico i biglietti del derby del cuore....
Il biglietto da me aquistato e' di 17 euro, ma alla cassa mi e' stato fatto pagare 19 euro perche' 2 euro venivano dati in beneficenza. Ho parlato con delle guardie giurate, perche' la cosa mi puzzava di truffa (non c'era scritto da nessuna parte della ricevitoria che i 2 euro in piu' erano per beneficenza!!!); E mi hanno confermato che la questione la potevo sbrigare facendo una lettera di denuncia al Codacons. Sinceramente non ho avuto la pazienza di rivolgere tutte le mie attenzioni a questa sporca faccenda... Quindi sono riandato nella ricevitoria dei biglietti e ho preteso la restituzione dei 2 euro perche'a mio avviso non legali. Possibile che certa gente debba speculare sui fondi per la beneficenza??! Emanuele |
concesso (se la grande era in svantaggio, tipo un Milan-Empoli con Paparesta) o per il troppo poco (eclatante il Lecce-Juve di quest’anno). Eppure, questa cosa non era mai ... stata ufficializzata (o quanto meno sottolineata) da nessuno in tv. I "bravissimi" cronisti di sky, assolutamente senza volerlo, ci hanno dato la conferma UFFICIALE che questa cosa avviene molto più spesso di quanto immaginiamo!!! Vi racconto i fatti accaduti poco fa durante Parma-Milan, talmente eclatanti, che sarebbe un scandalo se nessun TG o giornale ne parlasse!!!
Eravamo all’88’, il punteggio era sull’1-1 con il Milan in rimonta e con
evidenti possibilità di
Comunque, giungiamo al 89’ 30’’: il Milan va in vantaggio!!! Il recupero
però ancora non è stato
La parola, dopo 30’’ ritorna a Nosotti che, abbastanza piccato, replica
con queste testuali parole
Questo è uno scandalo assoluto...così come Zeman aveva ragione
sul doping, anche tutti noi
Calerà il silenzio su questa vicenda??? Vedremo... (quello che non
vedremo più, forse, è il povero
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Caro
Lorenzo,
ti scrivo questa mail per esprimere un mio pensiero ed allo stesso tempo per chiedere la tua opinione riguardo una questione. Ho notato, con un briciolo di tristezza, che domenica sera, mentre il Nostro Capitano si accingeva ad eguagliare il record del Bomber, nella Curva Sud non veniva esposto nessuno striscione a riguardo. Più precisamente, nel voler toccare la questione, noto che spesso la Curva si presenta in maniera un pò indifferente verso il Nostro Capitano. Cercando di mettere ordine fra i miei pensieri partirò da più lontano: sebbene fossi solo un ragazzino, ricordo che fra la Sud e le Nostre Bandiere vi è sempre stato un buon feeling: l’amore per Bruno Conti fu, e tuttora è, immenso; con Di Bartolomei, forse anche per il triste epilogo, ancora vi è un legame fortissimo e verso Giannini, sebbene verso la fine della sua avventura Giallorossa si incrinò un po’ il rapporto con una parte della Curva, non mancarono mai gli attestati di stima. Per non parlare poi del fantastico rapporto con Aldair. Ricordo negli anni passati tanti striscioni dedicati ai Nostri capitani ed alle Nostre bandiere, sia nei momenti di difficoltà che per celebrare loro traguardi o più semplicemente per comunicare loro stima, affetto, attaccamento. Chi non si ricorda del bandierone a sfondo rosso con il numero 10 in giallo che per anni ha sventolato in basso alla Sud?! Basta cliccare sulla sezione "bandiere" del tuo sito per farsi un’idea. La Sud di oggi, della quale fieramente faccio parte, sembra troppo spesso distratta da altre cose: vero è che i tempi sono cambiati, i problemi sono diversi da prima ed anche la gente ragiona in maniera differente. Lo striscione è ormai diventato uno strumento per contestare (quando giustamente va fatto), per ricordare chi non c’è più, per accogliere chi è stato dato alla luce, per toccare temi politico-sociali, per offendre le tifoserie avversarie. Tutto ciò è giusto e sacrosanto, ma forse potrebbe essere usato anche per celebrare chi ci rappresenta, chi è il Nostro simbolo, chi ci viene invidiato da tutto il pianeta calcio. Non conosco né ho desiderio di conoscere quali siano, sempre che sussistano, i rapporti fra il Capitano e la Curva, o meglio, con i capi della Curva, o meglio ancora per essere più attuale, con i rappresentanti dei gruppi; credo comunque che vi sia un reciproco rispetto, stima e considerazione. Nell’arco di questi ultimi anni, con la televisione che impazza e cerca di creare falsi miti, abbiamo assistito un po’ a tutto. Gruppi di tifosi che sostengono a spada tratta giocatori che, per quanto fenomenali, non fanno altro che mancare di rispetto alla tifoseria con comportamenti assurdi; altri tifosi che, chi per radio chi allo stadio, sostenevano che il vero capitano ed unico leader attaccato ai colori della Roma fosse quel brasiliano oggi di casa a torino, altri che ancora oggi nelle trasferte, appena la Squadra compare in campo per il riscaldamento, dedicano il primo coro a chi, seppur capocannoniere, negli ultimi due anni tutto ha fatto tranne che onorare la maglia facendo la vita da pipistrello notturno. Per non parlare poi delle vedove di quell’ex terzino sinistro d’oltralpe, che con canottiera e bandana in testa lo trovi il giovedì sera a ballare nei vari locali Romani. ….Ecco, in mezzo a tutto questo marasma c’è Francesco Totti. Forse non è il Capitano ideale per tutti, forse è troppo timido ed introverso, ma è comunque la linea di continuità con il passato, è un pezzo di Romanità, è il simbolo di una tradizione che continua. Con i suoi pregi ed i suoi difetti, come tutti Noi ne abbiamo, ogni domenica scende in campo con molti di questi personaggi, spesso si sobbarca compiti non suoi, si fa in quattro, copre cinque ruoli, pressa, segna e per quanto possibile ci tiene a galla, ingoiando come tutti i Tifosi della Roma le stesse delusioni che ultimamente la domenica sera ci portiamo nel letto. Tutta Europa e tutta Italia lo vorrebbero, basterebbe che si mettesse sul mercato ed in un decimo di secondo sarebbe altrove, calcando palcoscenici più consoni a giocatori del suo livello e guadagnando il doppio. Eppure non lo fa, o almeno non lo ha ancora fatto, nonostante oggi tutti, e ripeto tutti, lo farebbero o addirittura lo hanno già fatto. Anzi proprio in queste ore sembra aver respinto l'ennesimo assalto del Real. Finchè sarà a Roma merita il rispetto che gli abbiamo sempre portato e la massima considerazione, più di quella dimostrata negli ultimi tempi, durante i quali un pò tutti Noi abbiamo dato troppe cose per scontate. Mi rivolgo così alla Sud, cuore pulsante della città e da sempre interprete dei sentimenti veri, che ha "taciuto" al gol n. 106; che prenda vernice e cartone e celebri il n. 107, magari già contro il parma in casa, per festeggiare tutti insieme il primato assoluto e si prepari fra qualche anno, ovvero fra 92 presenze, a celebrare la presenza n. 387, una in più di Losi. Augurandoci che andrà così, a quel punto ogni imbarazzo o reticenza sarà scavalcato dall’evidenza. Grazie. Alessandro. Caro Alessandro, non ho molto da aggiungere alla tua lettera, che pubblico integralmente. Ho sempre detto che per il sottoscritto i giocatori della Roma - SALVO RARE ECCEZIONI - non hanno volto. Ecco, per Francesco Totti posso fare una eccezione. Ed in effetti l'ho già messo in anticipo tra le bandiere della Roma, da cui verrà tolto solo se passerà (in età ancora giovane e non a fine carriera come fu per Giannini o Di Bartolomei) ad un'altra squadra italiana come ha fatto Nesta o anche, più nel passato, Ciccio Cordova. Francesco ha l'occasione per divenire immortale nella città di Roma. Andando altrove non sarebbe più tale. Andando a Madrid diverrebbe un'altra stella tra tante anche se la scelta dell'estero potrebbe essere da noi capita. L'unica cosa certa è che comunque tu ed io non diverremmo mai tifosi del Real Madrid né di qualsiasi altra squadra. Quella maglia è nostra prima che di Totti, di Amadei, di qualsiasi altro giocatore. Solo chi è nato nella Roma e ha finito la sua carriera nella Roma ha il diritto di dire "La Roma sono io". Un esempio? Francesco Rocca. Fino a che ciò non avverrà (e Totti ne ha la possibilità), possiamo continuare a dire "La Roma siamo noi". Spero un giorno di poter dire "La Roma siamo noi e Francesco Totti". Sono comunque sicuro che la Curva Sud saprà presto celebrarlo degnamente, anche se va ricordato che la Sud non celebrò Roberto Pruzzo quando lo stesso superò Amadei: lo fece solo il 15 maggio 1988 in occasione del suo addio alla Roma con i celebri 106 ministriscioni accompagnati dallo striscione "106 volte grazie". |
Dalla
fanzine polacca "My Kobice", ecco qui i metodi della polizia polacca per
arginare il fenomeno della violenza negli stadi... spruzzare gas irritante
con comode bombolette tascabili:
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28/11/2004 Londra, white Heart Lane, Tottenham vs Middlesborough 2-0 "non c'è stadio che non ci vedrà...." Malvina e Valentina |
Ammenda di € 2.000,00 : alla Soc. MESSINA per avere suoi sostenitori, lanciato un razzo bengala in un'area di rigore, al 31° del secondo tempo, così provocando una breve sospensione della gara; entità della sanzione attenuata trattandosi di gara disputata in trasferta; recidiva. | Ammenda di € 1.500,00 : alla Soc. MILAN per avere suoi sostenitori lanciato un fumogeno sul terreno di giuoco così provocando la sospensione della gara per una trentina di secondi, al 20° del secondo tempo; entità della sanzione attenuata trattandosi di gara disputata in trasferta; recidiva. |
Genoa
Rossoblu, blu, rossiblu |
Crotone
Bianca, bianchi, bianchi |
Tutto ok |
Vicenza
Biancorossa a strisce, bianchi, bianchi |
Empoli
Azzurra con banda diagonale bianca, azzurri, azzurri |
Tutto ok |
Catanzaro
Rossa con bordi gialli, rossi, rossi |
Perugia
Nero, neri, neri |
Bene il Catanzaro, discutibile il Perugia |
Albinoleffe
Celeste, blu, blu |
Salernitana
Granata, granata, granata |
Tutto ok |
Cesena
Bianca, neri, bianchi |
Modena
Blu con bordi gialli, bianchi, blu |
Tutto ok |
Ascoli
Bianconera a strisce, neri, neri |
Ternana
Rossoverde, bianchi, bianchi |
Tutto ok |
Treviso
Bianca con numeri rossi, bianchi, bianchi |
Catania
Nera, neri, neri |
Tutto contro la tradizione |
Bari
Bianca con bordi rossi, bianchi, bianchi |
Venezia
Nera-verdearancio, neri, neri |
Tutto ok |
Arezzo | Torino | Mi mancano i dati |
Hellas Verona | Pescara | Mi mancano i dati |
Triestina | Piacenza | Mi mancano i dati |
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Reggina
(Asics)
Bianca con bordi amaranto, bianchi, bianchi |
Brescia
Azzurra con V bianca, azzurri, azzurri |
In bianco e granata la Reggina, in classico azzurro con V davanti il Brescia. Ci siamo. |
Palermo
Rosanero, neri, neri-rosa |
Atalanta
Nerazzurra a strisce |
Palermo in rosanero, Atalanta in nerazzurro. Anche qui ci siamo |
Lecce
Giallorossa a strisce, rossi, rossi |
Livorno
Bianca, bianchi, bianchi |
Tutto ok |
Inter
Nerazzurra a strisce, neri, neri |
Messina
Rossa con bordi gialli, rossi, rossi |
Tutto ok |
Juventus
(Nike)
Rosa e blu, neri, neri |
Lazio
Biancoceleste, celesti, celesti |
Agghiacciante la maglia della Juve che, pur richiamando i suoi primi colori sociali, è realmente inguardabile. Inoltre poteva utilizzare i pantaloncini bianchi |
Fiorentina
Viola, viola, viola |
Bologna
Bianca con striscia (solo blu?) verticale, bianchi, bianchi |
La Fiorentina è ok, il Bologna tutto sommato pure... ma il rosso dov'è finito? |
Cagliari
Rossoblu, rossoblu, blu |
Chievo
Gialloblu, gialli, gialloblu |
In sintonia con la tradizione |
Roma
Rossa con striscia giallonera, bianchi, neri |
Sampdoria
(Robe di Kappa)
Nera blucerchiata, neri, neri |
Con i limiti della prima maglia di quest'anno la Roma, la Sampdoria inspiegabilmente in nero anziché in blu, anche se i colori sociali si vedono |
Udinese
Bianconera a strisce, bianchi, bianchi |
Siena
(Lotto)
Rossa, rossi, rossi |
Solo i colori identici possono giustificare la seconda maglia del Siena |
Parma
Biancocrociati, bianchi, bianchi |
Milan
Rossonera a strisce, neri, neri |
OK il Parma, il Milan ha i pantaloncini neri invece che bianchi, ma le regole della Lega Calcio parlano chiaro. |
Abbiamo finalmente la possibilità di dire la nostra. Possiamo far sì che la Roma, pur variando stili e disegni, giochi sempre con i suoi colori sociali. Aiutiamo la Diadora e la Roma a ritrovare la strada perduta, quella della Tradizione! Inviate le vostre creazioni a maglie@asromastore.it ma anche al sottoscritto MD8844@mclink.it che, insieme alla Weblegion tutta, veglierà perché non vengano creati altri buchi nella memoria e affinché vengano colmati quelli già scavati! Dal canto mio inserirò le vostre proposte nella pagina crea la tua maglia che sarà accessibile, oltre che dal link qui sopra, anche dalla pagina della campagna anti-maglie. |
La
Roma, tramite il giornale societario, scrive una lettera aperta ai tifosi
della Roma in relazione alla campagna anti-maglie. L'iniziativa è
lodevole, e sta a significare che la Società ha deciso di tenere
conto dei consigli che le arrivano, univocamente, da più parti.
Nel merito della questione, pur comprendendo che i toni della lettera sono pacati, da un lato, per evitare attriti con la Diadora, dall'altro per giustificare alcune scelte societarie decisamente discutibili (vedi la mancata previsione ad inizio stagione dei pantaloncini rossi), è necessario puntualizzare alcune piccole cose: a) non è vero che i colori sociali siano fedelmente riproposti nella prima maglia di questa stagione, visto che - pur volendo ammettere che il rosso e il giallo siano cromaticamente corretti nella gradazione (e non lo sono) - è stato aggiunto un terzo colore, il nero, che non c'entra assolutamente nulla con i colori di Roma e della Roma (vedi lo statuto societario della fondazione: "La squadra giuocherà con i colori di Roma"). Va anche detto, sul punto, che i calzettoni della Roma sono rossi con i bordi gialli. b) se è vero che la Roma nasce dalla fusione di tre società (Alba, Fortitudo e Roman), e che l'Alba aveva come colore il bianco e il verde, va ribadito che non si discute il fatto che la Roma abbia divise di altri colori, ma che giochi in verde o in nero o in arancione quando non ce n'è bisogno: in questo caso la colpa non è dello sponsor tecnico ma di chi decide all'interno dell'A.S. Roma all'inizio della stagione (o di partita in partita) con quale divisa giuocare. Conclusivamente, va riconosciuto che il passo compiuto dalla Società è enorme e questo è grandemente apprezzato. Altre società non avrebbero mai fatto una cosa del genere (e solo il Genoa lo ha fatto in passato). La nostra rabbia, grazie al passo compiuto dall'A.S. Roma diminuisce grandemente e ci rende fiduciosi per la stagione 2005/06. Tuttavia dobbiamo rimanere vigili: mancano molte partite alla fine del campionato e, se dobbiamo ormai rassegnarci a vedere l'ultima partita di Champions League in bianco-nero-verde e quelle di Coppa Italia in verde, verificheremo volta per volta in occasione delle trasferte di campionato quale divisa verrà adottata e se ciò sia giustificato dalle regole calcistiche che abbiamo bene appreso grazie a "Il Romanista". Per finire, non voglio apparire lezioso e mi scuso se posso dare questa impressione (so già che mi massacrerete d'ora in poi sulle sviste grammaticali!), ma suggerisco al direttore Riccardo Viola di rileggere bene le bozze poiché la rivista viene letta in tutto il mondo ed alcuni errori non sono ammissibili, tenuto conto che non si tratta di una fanzine distribuita in curva ma di una rivista storica edita sin dal 1983. Gli errori che seguono dipendono, per certo, dalla fretta e dalla necessità di "chiudere" il giornale il prima possibile, ma credo sia giusto evidenziarli per essere di sprone a dare sempre il meglio in ogni cosa che riguardi l'A.S. Roma. "AS Roma trae spunto (da cosa?) per parlare di un argomento che da più parti è stato trattato". Il "trae spunto" dovrebbe essere seguito dal complemento di origine. "AS Roma, insieme a Diadora, vogliono rivolgerci a Te". La forma corretta è: "AS Roma, insieme a Diadora, VUOLE rivolgerSI a Te". Altrimenti si dovrebbe optare per "AS Roma e Diadora vogliono rivolgerSI a Te". "Svilupperemo unitamente a Diadora, Caro Tifoso, una maglia che sempre più da una parte richiami la tradizione e la storia dell'A.S. Roma, dall'altra, rispecchi la determinazione e la forza che i nostri calciatori metteranno scendendo in campo". La forma corretta prevede una virgola tra "più" e "da". "Fermo restando la necessità di avere....". La forma grammaticalmente corretta è: "FERMA restando la necessità di avere...". "...abbiamo voluto ripercorrere la storia dell'AS Roma sin dai tempi della nostra fondazione". E' corretto dire: "...abbiamo voluto ripercorrere la storia dell'AS Roma sin dai tempi della SUA fondazione". "Tutte le squadre adottano, come alternativa alla maglia classica, colori diversi dai colori sociali canonici proprio per avere soluzioni cromatiche diverse nel caso gli arbitri chiedano una divisa alternativa". La frase corretta è: "Tutte le squadre adottano, come alternativa alla maglia classica, colori diversi da QUELLI sociali canonici,proprio per avere soluzioni cromatiche diverse nel caso gli arbitri chiedano una divisa alternativa". La frase successiva, che potrete leggere nel testo originario a fianco, è confusa nella sintassi e da ricostruire, pur esprimendo il concetto. "Perché la magica storia che unisce AS Roma ed i suoi tifosi...": non si inizia una frase con "perché" in quanto trattasi di avverbio interrogativo che non si utilizza per iniziare un periodo a meno che non si tratti di una risposta diretta ad una domanda. |
Da
Tarantosupporters.com
Lunedì siamo usciti di nuovo su tutti i giornali. Naturalmente nessuna buona notizia. In una gara a porte chiuse, in cui (tra l’altro) si è ricordato con un minuto di silenzio la scomparsa di un grande tifoso rossoblu, i VIPS del Taranto non trovano di meglio che azzuffarsi con gli ospiti della società Potenza Calcio. Una vergognosa gazzarra che – oltre a squalificare ulteriormente l’immagine già a pezzi della Taranto sportiva, costa la bellezza di mille euro. E adesso, chi paga? Ci siamo informati: ogni società può presentare un elenco di trentacinque ospiti. Bene. Vorremmo chiedere all’avvocato Monopoli chi sono questi trentacinque. Perché ci è sembrato di vedere qualche Vip di cui ci sfugge il motivo per cui sono lì… meriti sportivi, rilevanza sociale? Il mistero si infittisce. Il principe del foro Lovelli… cosa ci fa in tribuna? Cos’ha fatto di tanto importante il professionista per meritare di vedere una partita a porte chiuse, privilegio non possibile alla stragrande maggioranza di tifosi rossoblu? Possibile che i responsabili del fallimento del Taranto Calcio possano ancora godere di cotanti privilegi? Ma il discorso va anche oltre. Vogliamo sapere anche chi sono gli accreditati della stampa. Già perché tra VIPS scrocconi e amenità varie al seguito qualcuno ci sarà chi avrà scatenato la rissa in tribuna, vero? Già, perché ci sono tifosi che fanno il biglietto anche senza vedere le partite e questi ignobili principi dello scrocco che non solo sgàmano il divieto ma procurano un danno economico rilevante. Dott. Monopoli: prenda l’elenco degli accreditati e ospiti del Taranto calcio e faccia una scrematura. Saranno al massimo settanta persone. Sarà molto semplice individuare i boxeurs e far pagare loro la multa. Non è concepibile che soldi pubblici vengano spesi perchè alcuni cialtroni non hanno di meglio da fare che azzuffarsi. Anche perché non abbiamo tracce di alcun contributo dato da questi “illustri” personaggi tutti "mooooolto” attaccati alla maglia ma che, nei fatti, non hanno scucito un euro che sia uno. Inoltre, vogliamo verificare se e quando il Questore Introcaso interverrà. Perché non riusciamo a capire il perché in curva questi atteggiamenti sono esecrabili e in tribuna no(già: voglio proprio vedere se il Questore Introcaso di Taranto, che ha diffidato il mio amico G. proprio per una rissa tra tifosi del Taranto due anni fa e che per questo sta scontando tre anni di diffida, diffiderà per tre anni con l'obbligo di firma i VIP che hanno scatenato la bagarre. Se diffiderà anche un solo VIP con obbligo di firma chiederò di essere "arruolato" nella Questura di Taranto, n.d.L.). . Vogliamo che la legge sia uguale per tutti e chi sbagli, paghi. Lungi da noi fomentare demagogia spicciola. Noi il Taranto l’amiamo per davvero, non dobbiamo dimostrare niente a nessuno e sabato saremo a Barcellona Pozzo di Gotto a nostre spese, come sempre, nonostante l’ultimo posto. Ci piacerebbe chiarezza e trasparenza. |
Ci sono cose più importanti nella vita. La condanna della Juve e il silenzio assordante dei giornali. Lippi e Vialli che offendono Zeman invece di scusarsi. Galliani che, come Giraudo esulta «per un pareggio» dopo aver rimediato una batosta all’elezione di Lega. E la sua Lega che punisce la Roma per la nebbia di Siena mentre dà un buffetto a Juve e Inter per gli scontri di San Siro. Quando penso a queste cose mi viene in mente un celebre urlo di Fabio Caressa dai microfoni di Sky: «Cacciateli via». Lui lo diceva ai tifosi della Roma (ma si è, ben guardato di dirlo ai tifosi della Juve e dell'Inter un paio di sere fa... n.d.L.), io ai padroni del pallone. Ma oggi parliamo di una cosa piccola, forse, ma che sta nel cuore di tutti i romanisti. La maglia. Ne abbiamo già parlato due mesi fa, raccogliendo le proteste dei lettori per le nuove maglie nere e verdi. Abbiamo aderito alla intelligente campagna di asromaultras e weblegion che invitava la Diadora al ritorno alla tradizione, giallo oro e rosso pompeiano, per il prossimo anno. E non ne avremmo parlato più, consapevoli del fatto che la Diadora versa più di sei milioni di euro nelle casse della società, se la misura non fosse colma. In diciannove partite ufficiali, la Roma è scesa in campo solo sei volte con la maglia rossa e gialla. Meno di una volta su tre. Sei gare le ha giocate con la classica maglia bianca, due con quella arancione, due con la verde e tre con la nera. Non sarà un po’ poco? Chi l’ha detto che in casa con il Siena dobbiamo giocare con la maglia verde? E che a Siena, ma anche a Torino con la Juve, dobbiamo essere arancioni? Avranno pure un senso i colori, le bandiere, gli striscioni? Che calcio sarebbe se la maglia cambiasse ogni volta? Nel rispetto dei bilanci e del marketing, è troppo chiedere che, sempre all’Olimpico e quando possibile in trasferta, la nostra Roma scenda in campo con la maglia giallorossa? E sulla questione delle sponsorizzazioni pubbliche: http://www.sporteconomy.it/index.php?id=6,870,0,0,1,0 |
Livorno
Amaranto, amaranto, amaranto |
Udinese
Bianconera, bianchi, bianchi |
OK il Livorno e anche l'Udinese |
Siena
Bianconera, bianconeri, bianchi |
Roma
Arancione, neri, arancione |
Bene il Siena, contro la tradizione la Roma |
Lazio
Biancoceleste, celesti, celesti |
Cagliari
Rossoblu, rossoblu, blu |
In linea con la tradizione le due squadre,ma la Lazie ha i pantaloncini bianchi |
Brescia
Biancazzurra, bianchi, azzurri |
Palermo
Rosanero, neri, rosanero |
In linea con la tradizione le due squadre |
Atalanta
Nerazzurra a strisce, neri, nerazzurri |
Reggina
Bianca, bianchi, bianchi |
OK l'Atalanta ed anche la Reggina |
Milan
Rossonera a strisce, neri, rossoneri |
Chievo
Gialloblu, gialli, gialli |
In linea con la tradizione le due squadre, ad eccezione dei pantaloncini del Milan, che sono storicamente bianchi (mentre l'Inter li ha storicamente neri) |
Messina
Rossogialla, rossi, rossi |
Fiorentina
Bianca, bianchi, bianchi |
In linea con la tradizione le due squadre |
Sampdoria
Blucerchiata, bianchi, blu |
Parma
Biancocrociata, neri, neri |
In linea con la tradizione le due squadre (finalmente il Parma è tornato ai colori originari) |
Inter
Nerazzurra a strisce, neri, neri |
Juventus
Bianconera a strisce, bianchi, bianchi |
In
linea con la tradizione le due squadre
(ma i numeri gialli della Juve sono molto Ascoli) |
Bologna
Rossblu a strisce verticali, blu, blu |
Lecce
Verde, verde, verde |
OK il Bologna, inguardabile il Lecce |
SERIE B
Ternana
Rossoverde, neri, neri |
Genoa
bianco, bianchi bianchi |
Ternana nella tradizione, anche se la prima maglia è sporcata dal nero. Neutro il Genoa. |
Torino
Granata, bianchi, neri |
Modena
Bianca, neri, bianchi |
Torino in linea con la tradizione, Modena irriconoscibile |
Crotone
Rossoblu a strisce, blu, rossoblu |
Hellas
Verona
Gialla con bordi blu, gialli, gialli |
In linea con la tradizione le due squadre |
Arezzo
Amaranto, amaranto, amaranto |
Piacenza
Bianca, bianchi bianchi |
Arezzo ok, Piacenza neutro. |
Catania
Rossazzurro, azzurri, neri |
Albinoleffe
Bianca, bianchi, bianchi |
Catania ok, Albinoleffe neutro |
Treviso
Bianca con bordi e numeri rossi, bianchi, bianchi |
Bari
Blu scuro con righine azzurre, blu, blu |
Una vergogna: sembrava che il Bari fosse il Treviso e viceversa. |
Triestina
Rossi, rossi, rossi |
Ascoli
Bianconera a strisce, neri, neri |
In linea con la tradizione le due squadre |
Salernitana
Granata, bianchi, bianchi |
Vicenza
Nera, neri neri |
OK la Salernitana, se il Vicenza avesse giocato con la maglia della tradizione sarebbe stato meglio visto che il nero si confondeva con il granata, ma possiamo tollerarlo. |
Pescara
Biancazzurra a strisce, bianchi, bianchi |
Cesena
Verde, verdi, verdi |
Pescara tradizionale, Cesena che sembra l'Avellino, ma potevano esserci problemi cromatici. |
Empoli
Azzurra, azzurri, azzurri |
Catanzaro
Giallorossa, gialli, gialli |
In linea con la tradizione le due squadre |
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Sky: "Noi non abbiamo colpa di nulla, ma se discutiamo i posticipi vanno rivisti gli accordi. Tutta Italia vorrebbe godersi il derby di Roma (e perché alle 15.00 non se lo gode?). Il concetto delle partite tutte insieme va superato, oggi sono le tv che portano i soldi. Per quel che riguarda gli investimenti Roma e Lazio al momento sono le più deludenti. Tornando al discorso del derby possiamo cambiare il giorno ma non anticipare l'orario. Ci vuole rispetto per gli abbonati". RISPETTO PER GLI ABBONATI???? CI VUOLE RISPETTO PER IL TIFOSO, CAZZO! |
6 gennaio 2005 |
Tutta Italia, giornali compresi, dice che si gioca troppo e che sarebbe bello tornare al tempo in cui si giocava sempre alle 15.00... Alla luce di quanto sopra detto, il Male con la M maiuscola si conferma ancora una volta essere Galliani e Sky. Questi sarebbero capaci, a stadi vuoti, di creare da soli gli effetti speciali simil-pubblico... Non dico che il male del calcio siano solo le pay per view, ma ci vuole un giusto equilibrio! |
Mi
chiamo Enrico, ho 24 anni e sono abbonato da 10 in curva sud.
Premetto che non faccio parte di nessun gruppo ultras, volevo solo intervenire per dire la mia sul momento che stiamo attraversando visto che sul tuo sito mi capita ultimamente di leggere le varie opinioni dei tifosi, che danno la colpa chi alla società, chi ai giocatori e al tecnico e chi addirittura ai tifosi che contestano (!!!). Io ritengo che la frase "La Roma non si discute si ama" potesse valere negli anni '70 o '80, quando i giocatori davano il fritto veramente per la maglia e non guadagnavano le cifre di adesso, ma ora in questo calcio malato dove un ragazzino come Cassano che guadagna 3,5 mln netti annui si permette di avere certi atteggiamenti non ci sto! Io la mia Roma La sosterrò sempre e non Le farò mai mancare la mia voce, ma non ho gli occhi foderati di prosciutto e non posso tollerare questi pupazzi che cominciano a chiedere nuovi contratti a 2 anni dalla scadenza naturale (altrimenti minacciano di andar via) non dimostrando NULLA sul campo per meritarli e facendo figure come quelle di Reggio o Bologna, dove hanno deciso che Rudy Voeller non andava bene solo perchè era troppo serio in questo spogliatoio di prime donne e ragazzini viziati. Se abbiamo solo 13 punti la colpa secondo me è di tutti, società inesistente in primis. Ma se abbiamo seri problemi di bilancio c'era davvero bisogno di fare un quinquennale a Mido pagandogli 6 mln il cartellino? Non era meglio provare a tenere almeno Zebina? Non era il caso di rammaricarsi invece di fare i salti di gioia quando Capello (che posso discutere l'uomo, non l'allenatore) ha scelto quell'altra società? Non vado oltre per ragioni di spazio (e ce ne sarebbe da dire..), il mio pensiero credo si sia capito (che poi è di molti...) vorrei solo una squadra che lotti dal primo al 90', poi se si vince è meglio, chiaro, ma l'importante è combattere! Mi aspetterei anche un capitano più cattivo verso qualche compagno indisciplinato, altrimenti potrei essere malizioso e pensare che non è esente da comportamenti sbagliati nemmeno lui.... Ti ringrazio per l'attenzione e dico che domani c'è una partita importante (sarò matto, ma è così), quindi cerchiamo di essere presenti e sostenere la maglia Sangue e Oro! Ciao e ricordiamoci che L'A.S. ROMA SIAMO NOI! |
Mi
rendo conto che se dai la stura a tutte le mail di commento che ti arrivano
il sito diventa un forum.
Ergo mi limito a far conoscere a te il mio sinteticissimo pensiero in relazione alle due lunghe mail che hai pubblicato relative alla situazione attuale della Roma. Condivido al 100% il pensiero di Matteo80 (in rosso) e l'intero punto 3 di Antonio (in giallo) e, parzialmente, le considerazioni di quest'ultimo circa la broccaggine e lo smarrimento dei giocatori in contrapposizione al "poco impegno" (fatto salvo che l'essere mercenari è insito nella loro categoria, salvo eccezioni che nella storia del calcio penso si possino contare sulle dita di un paio di mani). Ne consegue che la lnea di condivisione più marcata concerne la posizione di Sensi. Ecco, questo mi interesserebbe : avere contezza del pensiero della nostra Curva su Sensi. Se mi soffermo a riflettere, riscontro che, in realtà, gli unici che ogni tanto si esprimono in termini contestatori contro il Presidente sono i Boys, in tali eventi sovente fischiati dal resto della Curva. Quindi? a tuo parere, come è vista la figura di Sensi in Curva? Per quanto mi riguarda non aggiungo altro ai pensieri in merito espressi da Matteo ed Antonio, che condivido, come detto, al 100%. Marco Mariano Credo che in Curva Sud la figura di Sensi sia molto controversa. Mi spiego meglio. Al di là di gruppi come i Boys che hanno sempre contestato, così come il CUCS lo contestò ferocemente nel corso degli anni '90, ci sono altri gruppi che hanno alternato la contestazione alla semplice indifferenza, mentre diversi strati della curva non partecipante a gruppi ultras lo guarda(va)no con favore per via della battaglie al Palazzo. Il risentimento dei gruppi ultras nasce dalla complessiva politica di Sensi nel corso degli anni a partire dal suo insediamento sino ad oggi. In pratica gli viene rimproverata una carenza gestionale che ha fatto sì che la Roma abbia vinto poco rispetto a quel che poteva vincere. |
BERLINO
- C'è lo scooter del 6 maggio 2001. Quello materializzatosi di un
tratto nel secondo anello di San Siro e scagliato da tre dementi nella parte inferiore. Si giocava Inter-Atalanta. E nessuno ha mai capito come gli ultrà nerazzurri, protagonisti della bravata, riuscirono a intrufolarlo dentro lo stadio. Immersa nella formalina, c'è anche la testa di porco che i tifosi del Barcellona lanciarono sul terreno del Nou Camp il 23 novembre di due anni fa, contro Luis Figo, reo di aver cambiato «camiseta» trasmigrando al Real Madrid. E ci sono le pistole, le bottiglie molotov, le mazze ferrate, le catene, gli striscioni razzisti, tutti gli incredibili parafernali del tifo calcistico estremo e violento, sequestrati dalla polizia nei campi di mezza Europa. Ma c'è anche l'entusiasmo creativo, immagini e filmati di ole perfette, bandiere sterminate, scenografie variopinte, il tifo come espressione esuberante e gioiosa di una cultura di massa, non per forza violenta, intollerante e razzista. Due facce inconciliabili della stessa moneta. Due esiti contrapposti del più grande fenomeno sociale della nostra epoca, posto oggi di fronte all' alternativa di perdere l'anima, ovvero di riconquistare un ruolo di integrazione e coesione. Si chiama «Kultort Stadion», lo stadio come luogo di culto. È la mostra che l'artista svizzero Klaus Littmann ha allestito nella Zeche Zollverein di Essen, in Germania, in collaborazione con la Dfb, la Federcalcio tedesca. Aperta fino al 19 dicembre, l'esposizione non si vuole moralistica né consolatoria. «Non puntiamo il dito contro nessuno - spiega Littmann al telefono -, non facciamo alcun commento, abbiamo pensato che bastassero gli oggetti e le immagini a raccontare storie reali e spingere le persone a riflettere: questa mostra è come uno specchio, che ci mostra i troppi lati oscuri del calcio, ma anche le sue luci». «Kultort Stadion» è organizzata in sei spazi, ognuno dedicato a un tema specifico. Una cronologia dettagliata, dal 1946 al 2004, lega l'intero percorso, offrendo l'immagine grafica del progressivo imbarbarimento. Si comincia con lo spazio sulla violenza, dove abbondano armi di ogni tipo. Le cose messe insieme da Littmann, che non rivela in che modo ha recuperato il motorino di San Siro o gli altri oggetti, sono impressionanti: dalla baguette al prosciutto, imbottita di polvere da sparo, alla mela Golden con il torso di ferro, pronta per essere lanciata in campo; alla borsa con doppiofondo, colmo di biglie da flipper. Un documentario eccezionale, mostra la sequenza dell'accoltellamento mortale di un tifoso inglese, prima della partita Galatasaray-Leeds, nella primavera di quattro anni fa ad Istanbul (inutile dirlo: il motorino l'ha comprato sul Porta Portese tedesco, visto che l'originale essendo corpo di reato non poteva certo prenderlo da nessuna altra parte, tutte le altre cose le ha fatte lui! n.d.L.). «Discriminazione» è il titolo del secondo spazio, dedicato a tutte le pulsioni xenofobe e razziste che attraversano le tifoserie. Per tutti, il vergognoso striscione degli ultrà della Lazio, apparso nel novembre '98, «Auschwitz la vostra patria, i forni le vostre case». Quella sulle «parole» è forse la sezione più sorprendente. Non solo gli slogan violenti o guerreschi, i titoli dei giornali che spesso alimentano la conflittualità fra le tifoserie. Ma anche citazioni inconfessabili di personaggi celebri, come quella, vecchia pochi anni, di Otto Rehagel, l' allenatore tedesco che ha portato la Grecia sul tetto d'Europa: «I negri ci portano via i nostri posti di lavoro». E che dire del premier britannico, Margaret Thatcher, al tempo della guerra delle Falkland, quando scambiò gli hooligans per i Black Watch, dichiarando: «I tifosi inglesi devono essere ottimi rappresentanti del Paese all'estero, proprio come le nostre truppe d' assalto nel Sud Atlantico». Forse ignara, l'erede di Churchill si era abbassata al livello di un calciatore tedesco, Willy Schultz, che una volta aveva definito il calcio «una guerra in pantaloni corti». Un doppio video, nel quarto spazio, giustappone filmati di violenza negli stadi, la strage dell'Heysel in primo luogo, a grandi scenografie di festa e pacifico entusiasmo. La mostra si conclude su una nota positiva, con i due temi della Prevenzione e del Fascino. Cosa si è fatto e cosa si può fare per arginare la degenerazione del tifo? Esperienze di grandi club, proposte, testimonianze filmate di esperti offrono spunti di riflessione. Il fascino è quello della speranza, le immagini di un altro tifo calcistico, fantasioso e civilmente screanzato, possibile perché reale, anche se messo in ombra e avvelenato da una minoranza criminale. Un tifo, sembra suggerire Littmann, dove si può anche sorridere, se una ditta di onoranze funebri di Dortmund, offre un funerale di prima classe tutto in giallo e nero, i colori del Borussia, bara e fiori compresi. Paolo Valentino (Covvieve della Seva) |
CIAO
LORENZO,
IN QUESTA STAGIONE, DALLA PRIMA TRASFERTA FINO ALL'ULTIMA, CIOè QUELLA DI REGGIO, ABBIAMO VISTO UNA SUD STRAORDINARIA, OGNI TRASFERTA è STATA UNA VITTORIA PER QUESTA CURVA. PURTROPPO OGNI VOLTA CHE LEGGO I RESOCONTI DELLE PARTITE IN CASA, LEGGO DI GENTE DELUSA DALLA CURVA, PERCHè NON CANTA O PER MILLE ALTRI PROBLEMI, OGNI DOMENICA CE N'HANNO UNA. IO PERò VOGLIO RISPONDERE A QUESTA GENTE CHE I RESOCONTI LI METTE SOLO IN CASA, E CHE PARLA DI UNA CURVA CHE NON C'è PIù E CHE ERA MEGLIO PRIMA, PRIMA CANTAVANO TUTTI E CHE C'ERA UN'ALTRA MENTALITà, CHE QUANDO NON C'è SI SENTE E SOPRATTUTTO SI VEDE, PERCHè LA GENTE CHE AMA LA ROMA ESCE FUORI A REGGIO CALABRIA, QUANDO SEI IN 300 E CANTI PER 1000 PERSONE. MI SPIEGHI UNA COSA? PERCHè NELLA PAGINA DI REGGINA ROMA NON C'è NESSUN RESOCONTO?FORSE PERCHè DI QUELLA GENTE CHE OGNI DOMENICA PARLA PARLA E ANCORA PARLA NON C'ERA NESSUNO? ALLORA AI NOSTALGICI DI UNA CURVA CHE NON C'è PIù CONSIGLIO DI ANDARE IN NORD, Lì SI STà BENE, FONDATEVI UN GRUPPO E FATE UNA NUOVA CURVA, PERCHè DI GENTE CHE CHIACCHIERA NON C'è BISOGNO, SERVE SOLO GENTE CHE LA VOCE LA METTE NEI CANTI, NON NEI RESOCONTI DEL DOPO PARTITA. QUANDO ENTRATE IN CURVA PENSATE A FOMENTARVI VOI E IL VOSTRO VICINO, ALTRIMENTI NON SERVE VENIRE. VOGLIO FARE UN RINGRAZIAMENTO A TUTTI QUEI RAGAZZI CHE IN OGNI TRASFERTA LITIGANO CON I GENITORI, CON LE MOGLIE, O CON LE RAGAZZE E RISCHIANO DI PERDERE IL LAVORO SOLO PER SEGUIRE QUELLA MAGLIA IN TUTTA ITALIA E IN UN MODO O IN UN ALTRO LA ONORANO SEMPRE. GRAZIE A TUTTI VOI, è SOLO GRAZIE A QUESTA GENTE CHE LA SUD Và AVANTI, NON DI CERTO GRAZIE A CHI OGNI DOMENICA ROMPE I COGLIONI CON UNA CURVA CHE NON C'è PIù E CHE NON APRE MAI LA BOCCA SE NON PER DIRE CAZZATE. SCUSA LORENZO MA SPERO CHE SEI DACCORDO CON ME. NON Sò SE CI HAI SENTITI MA LA SUD A REGGIO HA VINTO ANCORA. UN GRANDE SALUTO ALESSANDRO |
Caro
Lorenzo, ti ho già scritto più di una volta, lo rifaccio
oggi perchè visto che seguo con interesse il tuo sito condividendone
la maggior parte dei contenuti, sono rimasto colpito dalle manifestazioni
dei tifosi della Roma che si leggono sotto forma di considerazioni scritte
nei vari siti dedicati alla Magica e che tu riporti. Premetto che io sono
abbonato in distinti nord da oramai 4 anni per cui riesco a tastare ogni
domenica l'umore dei tifosi che frequentano lo stadio ( anche se non direttamente
anche della SUD visto che ho molti amici abbonati li...) e devo dire che
la contestazione nell'ultima gara casalinga mi è sembrata più
che legittima. Il punto non è questo, il mio è solo un invito
a riflettere in merito a coloro che imputano a Sensi tutto quello che sta
accadendo in questo campionato, e se mi permetti vorrei farlo esponendo
le critiche e i relativi ( MIEI!!! ) ragionamenti in merito facendo si
che alla fine si possano tirare le somme.
Partiamo dal primo punto: "SENSI CACCIA LI SORDI": mi sembra evidente che oggi come oggi nessuna squadra di serie A tranne un PAIO, abbia potuto fare grossi investimenti, poichè quasi tutte le società sono in un rosso di bilancio spaventoso, la As Roma ha ceduto due giocatori che avevano manifestato la volontà di andarsene in modo più o meno corretto (.....) ricavandone il massimo per quello che riguarda la monetizzazione ( Samuel 25 milioni di €, Emerson circa 20 € ). Mi chiedo ma non siamo sempre noi i primi a dire che se qualcuno non ha voglia di giocare per questa maglia la porta è sempre aperta?? Non siamo noi che abbiamo insultato Emerson chiamandolo traditore e oggi lo rimpiangiamo pubblicamente??? Sia chiaro, per quanto riguada Samuel io ancora oggi continuo a piangere la sua partenza, ma mi chiedo pure, NON VOGLIAMO CHE SENSI RIPIANI I DEBITI??? Come dovrebbe farlo??una società si gestisce con acquisti e cessioni e poi noi.....non tifiamo SOLO LA MAGLIA??? Per il resto mi risulta che la As Roma ha mantenuto giocatori del calibro di DE ROSSI,DACOURT,MANCINI,PANUCCI,CASSANO,TOTTI ed abbia integrato la rosa con giocatori come PERROTTA (centrale titolare del centrocampo della NAZIONALE ITALIANA e non del SENEGAL....) e Ferrari che forse lui si, effettivamente è stato sopravvalutato, ma bisogna anche ricordare che lui era un uomo di fiducia dell'allenatore in carica nel periodo della campagna rafforzamenti estiva, e che sinceramente non mi sembra che lo stesso mercato offrisse molto in quel ruolo ( non parlatemi di Cannavaro perchè nessuno avrebbe mai creduto in lui quando è stato comprato dalla Juve ). Molti inoltre non ricordano che la As Roma durante il periodo estivo ha indetto una campagna di ricapitalizzazione necessaria per la situazione finanziaria che si era venuta a creare, e che molti degli imprenditori CHIACCHIERONI che si mettono in giacca e cravatta e parlano della As Roma solo a scopo pubblicitario, non hanno messo mano al portafogli per aiutare il Presidente e che il solo Coppola ( di certo non possibile sostituto di Sensi alla guida della Roma ) ha fatto la sua parte. Ebbene????Dove sono quelli che CACCEREBBERO I SOLDI al posto di Sensi???Se io devo attraversare l'oceano preferisco una zattera di tronchi piuttosto che nuotare..... Punto due: " SENSI SI, CRAGNOTTI NO": mi sembra ( sono sempre pronto a rivedere le mie posizioni in caso di prove), che qualche anno fa, alcuni tifosi ( anzi diciamo la maggior parte...) inneggiavano a Cragnotti prendendolo come esempio e invocandone un clone per la nostra parte, perchè l'ex presidente biancazzurro ha fatto vincere ai burini 4/5 trofei durante la sua presidenza. Posso anche essere d'accordo sul fatto che il fine giustifica i mezzi e quindi qualcuno sarebbe disposto anche a dover trovarsi nelle condizioni attuali della Lazie pur di vincere, ma ora Cragnotti dov'è?e dov'era quando quest'estate erano tutti fuori gli uffici di Capitalia a protestare perchè la Lazio stava per sparire??? Sensi ha dovuto si piegare il capo e permettere l'ingresso di Capitalia, ma mi risulta che sia ancora li e ogni domenica mette la SUA faccia come presidente della As Roma a differenza di qualcuno che è scappato lasciando voragini di bilancio che non si sa nemmeno se si potranno colmare....PERO' L'HA FATTI VINCERE!!!!Complimenti!!!Scusate ma se il costo di una coppa europea è l'esistenza della mia squadra allora mi metto buono buono e aspetto con calma il mio turno....ANCHE FRA VENT'ANNI!!! Punto tre: " SENSI NON COMBATTE PIU'": ragazzi....mettiamoci d'accordo col cervello per favore!!!!! Allora,quando Sensi faceva le sparate contro Galliani ecco tutti i moralisti che in coro pretendevano il silenzio per non inimicarsi i potenti e le battaglie in lega DA SOLO che poi ci facevano pagare in campo con ABERRANTI ARBITRAGGI??? Dove erano allora i paladini della giustizia di oggi??eppure i Corioni,i Zamparini, i Cellino erano già presenti sulla scena..... Oggi che GIUSTAMENTE Sensi si è stufato di fare le battaglie di pulcinella e guarda anche ai suoi interessi ( visto che di soldi come dicevamo prima ce n'ha rimessi abbastanza...) gli stessi che lo invitavano a essere più accondiscendente lo attaccano per questa inversione di rotta!!! Ma stiamo scherzando???e poi scusate...ma l'alternativa a Galliani sarebbe Nizzola????e la differenza dove sta???me la spiegate???Non mi sta bene dire "è una questione di principio..." e poi vogliamo parlare di chi guida la CORDATA DEI FINTI ROBIN HOOD???Della Valle, un uomo messo alla Fiorentina da Berlusconi ( = GALLIANI ) e che va attaccando i dirigenti con i quali poi si incontra e fa affari per la sua squadra...bella persona!!! Apriamo gli occhi!!! Io non voglio difendere Sensi in tutto e per tutto, ma semplicemente invitare chi con tanta sagacia ogni giorno passa quattro o cinque ore ad attaccare il presidente, a guardarsi intorno e trovare chi sta meglio. Sensi sicuramente avrà sbagliato ma è stato tra i pochi a mettere a disposizione della As Roma, suoi possedimenti e sue proprietà anzichè andarsene ringraziando tutti e vantandosi di aver riportato lo scudetto a Roma e ricordiamoci tutti che è stato il secondo presidente che ci ha permesso di andare a festeggiare al Circo Massimo ( sarà successo nel 1942?? nn credo....) tutto qua. Per il resto io sono un tifoso della As Roma 1927 per cui qualunque giocatore vestirà questa maglia e qualunque presidente verrà a sedersi sulla poltrona di Trigoria, sarò vigile ed obbiettivo nel criticarlo se farà male e nel lodarlo se al contrario permetterà ai nostri IMMENSI COLORI, GIALLO OCRA E ROSSO POMPEIANO, di trionfare in Europa e nel Mondo. Con questo ti lascio e ti ringrazio come sempre per la tua ospitalità ricordando a tutti che.....AS ROMA SARO' SEMPRE AL TUO FIANCO.... FORZA ROMA!!! matteo80 |
Ciao
Lorenzo,
sono quasi sempre d'accordo con le idee che manifesti sul tuo sito, ma sull'attuale momento della Maggica(!?!) mi sembra il caso di fare alcune precisazioni. 1) A DIFESA DELLA SQUADRA La contestazione mi sembra francamente esagerata e controproducente. Chi insulta e denigra la squadra malcela solo la propria rabbia perché non si vince; ebbene, chi sostiene la Roma solo quando vince non è un tifoso, bensì un GOBBO!!! Infatti i gobbi tifano (si fa per dire) solo se la Juve vince, altrimenti non vanno nemmeno allo stadio. Idem gli interisti. Noi no, cazzo! Noi siamo i tifosi della Roma!! Anche i nuovi ultras, non volevano emulare il tifo all'inglese? Ma gli inglesi cantano in 5000, non in 100; e per novantacinque minuti, non per venti, sia quando la squadra vince sia quando è sotto di tre reti! E' vero che in Inghilterra i calciatori lottano in campo come leoni, ma in tutta onestà io non vedo tutti questi mercenari tra i nostri; nelle ultime partite, più che menefreghisti e lavativi si sono visti dei disperati che si dibattono senza capirci nulla; qualcuno sbaglia, ma non è detto che sbagli in mala fede; qualcuno è scarso, ma la colpa è forse di chi lo mette in squadra o, più a monte, di chi lo ha acquistato presentandolo come un fenomeno. Insomma, è un po' infantile idolatrare qualcuno quando si vince ed insultarlo come miliardario viziato (per quanto vero sia) quando si perde. I nostri sono giù di testa, non possono essere diventati tutti pippe (Totti, Pellizzoli, Amantino, De Rossi...) e siamo noi che dobbiamo sostenerli e aiutarli. Anche la trasferta di Torino secondo me è stata un po' troppo enfatizzata (strumentalizzata?): a parte il comportamento di Cassano, che come al solito non fa testo, non ho visto tutti qusti servilismi e piaggerie di cui si è straparlato. Totti ha dato la mano ad Emerson (però non ha salutato Capello), e allora? Che doveva fare? Ha sperimentato sulla sua testa (vedi Europei) che quando gioca ha 500 telecamere addosso pronte a crocifiggerlo alla prima smorfia sbagliata, e allora probabilmente quello che provava veramente ha preferito tenerselo dentro (tanto dalla sua faccia lo si può capire benissimo come la pensa). Forse semplicemente la squadra, senza schemi e senza idee, è rimasta bloccata dalla paura di perdere di fronte al suo ex grande condottiero/traditore Capello, il quale evidentemente incute ancora ai nostri giocatori grande stima e grande rispetto, ahimé, nonostante tuti i proclami di vendetta e di rivincita. Ma non possiamo fucilarli per questo! A sottolineare la prova "molle" di Torino, e a scatenare la polemica, è stato soprattutto mr. F.Baldini, forte della consapevolezza di essere diventato il nuovo mito della Curva. Ma non è che ha voluto in tal modo togliersi soprattutto qualche sassolino dalle sue scarpe (caffè presi da R.Sensi e Giraudo senza di lui e altri episodi che lo avevano relegato ai margini)? Lui che adesso accusa Montella di anteporre questioni personali a problemi più importanti? Oppure voleva mascherare quelle che sono le sue esclusive e ben più gravi responsabilità (campagna acquisti, gestione allenatori, rapporti con i veterani della squadra) circa la situazione attuale? Qualcuno mi tolga questi dubbi. 2) A DIFESA DI CASSANO E' una testa di cazzo, ma ciascun tifoso giallorosso deve augurarsi che ci sia anche solo una speranza di farlo restare con noi, altrimenti voglio proprio vedere tutti quegli ipocriti che ora auspicano la sua cessione quanto rosicheranno a vedergli fare le sue magie con indosso un'altra maglia (magari bianconera, ohibò)! 3) A DIFESA DEL NOSTRO PRESIDENTE Tutti ora (s)parlano della nuova politica societaria filo-juventina e di Sensi amico del palazzo: certo parlerebbero di meno se si trovassero nei suoi panni. Franco Sensi è un uomo vecchio, stanco, malato e soprattutto solo: intorno a lui c'è il vuoto. Non esiste un solo imprenditore in tutta Roma e dintorni che abbia a cura le sorti della squadra della sua città. Sensi non è neanche romano, eppure quest'estate ci ha rimesso di tasca propria, si è svenato (si fa per dire) per poter colmare il grosso delle lacune finanziarie dell'ASROMA, dopodiché è partita la campagna sottoscrizioni, e sappiamo tutti com'è andata a finire: non c'è stato UNO SOLO DEI BASTARDI MILIARDARI DELLA CAPITALE che non si sia cagato sotto, così come oggi si cagano sotto a fare a Sensi uno straccio di offerta di acquisto che non sia una presa per il culo (e per il collo). Questi stronzi di pseudo-imprenditori, però, continuano a frequentare la tribuna d'onore e a dire la loro su ciascuna vicenda che riguarda la società, in compagnia dell'altra nobile categoria della Monte Mario: i politici, i vari Storace, Gasparri, D'Alema ecc., i quali manco pagano il biglietto. Per non parlare dei giornalisti più o meno titolati (razza di ANALFABETI) che non vedono l'ora di sparare a zero sulla Roma, o peggio ancora, di quelli che si professano romanisti ma che poi, partecipando alle trasmissioni istituzionali (parlo dei vari Mazzocchi, Caputi, Liguori) non prendono mai una volta le difese dei nostri colori, anzi sono sempre ben impegnati a criticare Delneri & co. e molto attenti a non pestare i piedi ai potenti (Moggi, Galliani e le altre merde): mi fanno SCHIFO !! Vengono a scrocco a vedere la Roma e non gliene frega una mazza delle sorti di squadra e società. Che ci fa poi in tribuna gente come Rutelli (che è LAZIELE) e Veltroni (GOBBO)!?!! Cacciamoli tutti, andatevene!!! Ma come, Totti dà un miliardo in beneficenza e voi manco pagate il prezzo del biglietto per la Roma? Facciamogli cacciare 100 € a testa per entrare in tribuna e vedrete che in poco tempo ci leveremo dai coglioni tutti questi nemici della Roma. Imprenditori-finti tifosi, politici vip, procuratori, faccendieri, ruffiani, raccomandati dai potenti, (mal)consiglieri del presidente, personaggi istituzionali che solo perché hanno uffici in Roma si sentono in dovere di andare all'Olimpico e mettere il becco nelle cose dell'ASR: tutti questi sono i nemici della Roma e fanno il male della Roma: Se proprio si vuole organizzare una contestazione feroce, facciamola contro di loro, urlgliamoli in faccia che Roma (e la Roma) non li vuole, fischiamo la tribuna d'onore (?) e i suoi cortigiani che infettano l'ambiente. Tifiamo e sosteniamo, invece, la maglia (anche se stentiamo a riconoscerla...) dall'inizio alla fine, ricordiamoci che i sostenitori giallorossi sono sempre stati il 12° uomo in campo. Dobbiamo essere uniti e far quadrato, tifosi veri, tecnico e società,lavando se è possibile, per una volta, i panni sporchi in famiglia . Alla fine dei giochi, poi, tireremo le somme e sapremo con chiarezza chi era da condannare e chi no. Nel frattempo, in questa lunga notte buia,tutti compatti e FORZA ROMA ! ANTONIO (EX)ULTRA' ANNI 80 |
ROMA - "C'era rispetto per la maglia. Quasi una sacralità". Erano gli anni '50 e Luciano Tessari, portiere della Roma, riassumeva così il senso di quel pezzo di stoffa che indossava ogni domenica. Da allora le cose sono molto cambiate. Il calcio non è più quel calcio. Il business del pallone è ormai immenso e si trascina dietro, modificandoli, tutti gli aspetti di quello che è nato come un gioco e che gioco non è più. Poteva la maglia restare immune? No che non poteva. E infatti, da tempo, l'introduzione dello sponsorizzazioni e la necessità legate al marketing, hanno fatto in modo che, anche uno degli ultimi tabù del pallone, crollasse. Le maglie, almeno quelle legate ai colori della tradizione, sono sotto attacco. Colori, disegni e simboli sono optional legati al cambio di sponsor e alle esigenze di mercato. Ma i tifosi non ci stanno. E si mobilitano. E non da oggi. Era il novembre del 2002, quando l'allora presidente del Napoli, Salvatore Naldi, gelava le proteste dei sostenitori partenopei: "E' impossibile ritornare alle maglie azzurre. Si mettano l'animo in pace i tifosi napoletani. Per contratto dovevamo operare entro il 28 febbraio 2002 una scelta tra i modelli proposti dallo sponsor tecnico". La risposta dei tifosi del Napoli fu eloquente. Alla prima occasione le nuove maglie furono gettate addosso ai giocatori. A Parma invece le cose sono andate meglio. Dopo anni in cui gli emiliani giocavano con la maglia gialloblù (in ossequio allo sponsor), quest'anno Gilardino e soci sono tornati ad indossare la maglia bianca con la croce nera. Vessillo storico di Parma. Una vittoria per quei tifosi, raggruppati in Settore Crociato, che per anni ha lottato per un ritorno all'antico. La confusione è massima: il Bologna, elimina il blu e sembra il Piacenza. L'Inter, in Champions, sostituisce il nero con il grigio. E poi c'è Roma, dove la campagna anti nuove maglie, ha assunto proporzioni notevoli. In pratica, dopo aver visto le nuove proposte dalla Diadora, l'iniziativa è stata fulminea. Il primo a muoversi è stato il sito asromaultras.it. A seguire la weblegion giallorossa. E' partito così un tam tam internettiano che si è subito allargato a macchia d'olio. E l'appello ha collezionato migliaia di adesioni: "La Roma ha due colori: il giallo-oro e il rosso pompeiano. Riteniamo intollerabile che la nostra squadra giochi sempre con la maglia nera o di qualsiasi altro colore quando non ce n'è bisogno. Riteniamo insopportabile che la seconda maglia non abbia i nostri colori ma, su sfondo bianco, una striscia gialla e nera". Segnalano un rischio i tifosi giallorossi:"Alla fine della stagione 2004-05 la Roma avrà giocato di più con maglie di altri colori che non con la propria: in Champions gioca solo in bianco e in nero, in coppa e nelle trasferte di campionato scende in campo con altri colori". Un veemente appello che sembra aver fatto breccia sulla Diadora che si è detta "disponibile" a tenere in considerazione le proteste dei tifosi a partire dalla prossima stagione. Da Roma a Genova, con un passo indietro. Stagione 2001/2002: la società e lo sponsor lanciano un sondaggio per stabilire le nuove maglie del Genoa. Vince la tradizione. E dunque, maglia rigorosamente rossoblù per le partite casalinghe e ripristino dell'antica divisa bianca con striscia orizzontale con i colori sociali per le trasferte. Oggi i tifosi genoani del San Giorgio Old Times Circle per la salvaguardia del patrimonio storico e culturale del Genoa Cricket & Football Club avvertono: "La maglia da gioco, rappresenta un caposaldo dell'essere genoano. La casacca rossoblu e prima ancora quella bianca a fasce orizzontali vanno difese. Rifiutiamo i surrogati attuali e le maldestre reinterpretazioni volute da sponsor e da personaggi generalmente incompetenti". E che dire dell'eloquente messaggio che gli ultras del Foggia hanno mandato al nuovo patron della squadra che ha ideato le nuove maglie dei rossoneri pugliesi? "La nuova maglia ci fa schifo" hanno scritto i tifosi su uno striscione esposto in una delle ultime partite casalinghe del Foggia. Ma
chi pensa che il no allo stravolgimento dei colori sia esclusivamente legato
al calcio si sbaglia. Anche i tifosi della pallavolo se la devono vedere
con la potenza degli sponsor. Come è capitato alla squadra di pallavolo
di Cuneo. Erano bianco e azzurri. I colori del nuovo sponsor sono bianco
e verde. Il cambio delle maglie è stato immediato. Con buona pace
delle proteste dei tifosi. Del resto, in certi sport, cambia nome ogni
anno anche la squadra...
|
"Per niente. Si gioca troppo, una gara dietro l'altra, e le squadre piccole, con rose ristrette, rischiano di scoppiare. Non c'è mai la possibilità di far rifiatare i giocatori, di provare qualche schema in allenamento". Basta
ricorrere al turn over...
Andando
avanti così secondo lei cosa si rischia?
La
sua Sampdoria è un esempio: 8 gol in 11 partite.
Ma
non è affascinante questo equilibrio?
Lei
cosa proporrebbe?
E
dire che volevano persino inserire una gara alle 13.
Lei
non può nemmeno consolarsi con il fascino degli stranieri. Nella
sua Sampdoria schiera solo italiani.
|
XY
Ho visto la replica sul sito e vorrei puntualizzare qualcosa... A Roma c'è solo la Roma: non è uno slogan, ma l'ovvia verità. Io sono della Roma perché sono di Roma: punto e basta. Nessuna squadra ne potrà usurpare il fregio di squadra della capitale, per il semplice motivo che non ne potrà portare il nome e i colori. Non capisco dov'è il motivo della contesa con i Lazieli: il problema è tutto loro, i complessi ce li hanno loro. Voglio dire: potrebbero aver fondato la Lazie nel 1000 a.C., potrebbero aver vinto quello che vogliono, potrebbero mandare la Roma in serie C ma per qualunque cosa possano fare non saranno mai la squadra della mia città perché non ne portano né i colori né il nome. (a meno che non sei della scuola che la squadra della capitale è quella che vince di più... ma da quello che ho capito non credo proprio...) Veramente, non capisco perché ci facciamo trascinare in discussioni sterili con chi non ha proprio i titoli per aspirare a squadra della capitale: visto che loro sede legale è a Roma, la Lazie è solo un'altra squadra di Roma come la Lodigiani, l'Urbe Tevere, l'Astrea ecc.. Che mi sono mai interessato di che fa la Lodigiani, l'Urbe Tevere e l'Astrea?! mi pare di no, quindi perché mi devo preoccupare della Lazie? Problemi loro: personalmente non mi fa né caldo né freddo quello che fanno/dicono/vincono: non è di loro che mi preoccupo... Altro discorso invece è quello del predominio della triade: lì si che mi rode il culo perché lì, i nostri amici, si spartiscono tutta la torta e agli altri non lasciano nemmeno le briciole... Uno titolo vinto da uno dei nostri tre "amici" non fa che accrescere la fama (falsa) che solo al Nord si vince e si possono fare i progetti (perché si lavora, perché si è organizzati ecc...). Mentre a Roma ci scanniamo a stabilire chi ha il primato cittadino (che come ho detto sopra è un falso problema, cioè è un problema che ci possiamo creare una volta che Roma avrà la supremazia, anche se a vincere lo scudetto fosse la Lodigiani), l'efficiente asse Milano-Torino incassa titoli ed euri coi quali fa squadre sempre più forti per vincere altri titoli e altri euri, coi quali fa altre squadre ancora più forti ecc... Dico: ma se venisse uno della Juve o dell'Atalanta o della Salernitana o di qualunque altra squadra a dirmi: "io sono la prima squadra della capitale!!" che penserei? Che è scemo, neanche mi ci metto a discutere... Stesso effetto me lo fa un laziele... mi fa pena e lo lascio perdere. Sai chi mi fa pena più di lui? Chi di noi ci spende energia per dargli retta... Io prescindo da tutto e da tutti: io non sono della Roma per il presidente /giocatori/ allenatore ecc... Se sparisse l'A.S. Roma e arrivasse una Roma F.C. o Roma S.S. o come ti pare con gli stessi colori, non avrei problemi... (una Romese però mi disturberebbe parecchio, per ovvi motivi). I problemi non vengono dai lazieli, ma da chi impedisce a una città di stare ai livelli che gli competono: io resto della Roma, ma se lo scudetto lo dovesse vincere l'Urbe Tevere sarebbe sempre meglio di Juve/Milan/Inter Ciao |
LORENZO
Mi spiace, continuo a non essere d'accordo. Non identifico una squadra con la sua sede legale, ma con il popolo che la segue. Per questa ragione ritengo che il Torino sia la squadra di Torino e non la Juventus, nonostante la sua sede. Allo stesso modo ritengo la Lazie una squadra NON di Roma (quantunque per comodità la si indichi tale) che cerca di imporsi a Roma sostenendo una romanità che non esiste, al contrario dell'Urbe Tevere etc., che peraltro non si è mai avventurata in campionati di Serie A (ricordo che i tifosi dell'Hellas, che non consideravano l'esistenza del Chievo, ora lo detestano cordialmente e tra qualche anno - se non scomparirà nei meandri della serie D - lo odieranno visceralmente). La storica rivalità (che peraltro ben pochi mettono in discussione sin dal 1927) nasce dal fatto che La Lazie - tranne undici anni - è sempre stata in serie A, e questo ha radicato l'odio reciproco. Certamente se l'Urbe Tevere vincesse lo scudetto darebbe - per il momento - meno fastidio di Milan-Juve-Inter, ma se i suoi tifosi marciassero in armi per le vie della Capitale magari mi roderebbe un po', e già al secondo scudetto mi verrebbe da dargli qualche buffetto sulla guancia. Ergo, in modo zeffirelliano. mi piacerebbe che la Lazie scomparisse dal firmamento del calcio, e con lei tutti i suoi tifosi. Questo non mi impedisce di detestare cordialmente le squadre del nord... Nel momento in cui - impazzendo - dovessero rivendicare un qualcosa su Roma il mio detestare si trasformerebbe in volontà di annientamento. In ogni caso ti assicuro che non spendo poi troppa energia a dar loro retta: mi limito ad un'intima soddisfazione - condita da qualche urlo - nel momento delle loro sconfitte e, più in gioventù, a qualche sganassone in occasione degli incontri diretti. Per il resto sono d'accordo con te sulla famosa triade, ma rimango dell'idea - inamovibile - che il mio anno ideale fu il 1983: la Roma scudettata e loro in Serie B. Insomma, ribadisco, non credo che l'una cosa debba escludere l'altra e il nostro scambio d'idee ha ragion d'essere semplicemente perché partiamo da presupposti diversi. Se considerassi la Lazie una squadra di Roma, forse potrei anche condividere molte cose del tuo pensiero. Tuttavia resta il fatto incontrovertibile che se la Lazie è sopra la Roma in classifica, a quel punto non posso aspirare ad arrivare primo, perché lo diverrebbe la Lazie. Il primato pseudo-cittadino (che si concretizza da un lato con la vittoria nei derby ma, soprattutto, con la posizione di classifica alla fine del campionato) mi soddisfa ma non mi appaga, ma è il primo passo necessario per avere il primato nazionale. Se poi mi si chiede (partendo dal presupposto che la Roma non vinca lo scudetto) chi preferisco tra Milan, Juventus, Inter e Lazie vinca lo scudetto ti rispondo con tre parole: non la Lazie. Ciao |
"Dire
che sono contento con la Roma che va male non è vero, ma dire che
non tutti i mali vengono per nuocere (scusa il luogo comune) mi viene proprio
da dirlo.
E questo discorso lo riferisco a noi tifosi ed a quella massa di eteroparlanti che con la Roma mangiano, ed a quanto leggo, mangiano pure bene. Non sono un nostalgico della Rometta, ma certo che vedere che il nostro tifo e la passione siano ormai pesantemente influenzati dai risultati, non mi piace, non mi piace proprio. E su questa linea (se vinco so contento se perdo so INDEGNI - come titola il Romanista di giovedì) non mi ci trovo e non mi ci voglio trovare. Per carità, la Roma mercoledì ha giocato male, ma senza scendere sul piano tecnico, io nelle facce di tutti i giocatori ho visto tanta delusione ed amarezza, non menefreghismo e supponenza. Ho visto gioctori che non sono all'altezza di un campionato di primo livello (Ferrari, Sartor, Mido), ho visto giocatori giocatori giovani che non reggono una partita ogni tre giorni (Aquilani, De Martino), ho visto giocatori che non hanno mai tirato il fiato e che mercoledì hanno giocato male (Totti e Mancini), ho visto una bella squadra (l'Udinese), non ho capito che cosa c'entrassero i mercenari, gli indegni, i fischi a prescindere ecc. ecc.. Ho la netta impressione che alcuni ingenuamente (i tifosi più giovani) altri per interessi (gli eteroparlanti ed i soliti noti allo stadio) vogliano far passare un messaggio estraneo alla storia della Roma, estraneo al nostro "non si discue si ama" un messaggio lontano da noi e molto, molto più vicino alla tradizione di "altri" che alla nostra. Chiuderei per tutti costoro, con lo striscione di due settimana fa apparso in curva: ANDATE TUTTI ALLA JUVE". |
E’ il luogo in cui ci troviamo: 1 presidente anziano e stanco, 1 ds stanco e anziano quanto basta del mestiere per capire che forse era meglio togliere il disturbo, 1 campione, 1 futuro campione (ma non con noi a quanto pare), una dozzina di giovani che sono il nostro futuro, 7/8 ex grandi giocatori, un rumeno di vetro, una sfinge egiziana, 1 allenatore e tutti noi che la vediamo e la seguiamo come possiamo. Tutti infilati lì, nel vicolo cieco. Come si esce ? Anzi da dove si esce ? Un’espressione molto colorita ed in voga nel mio quartiere (che chiaramente non è adiacente alla Sorbona), che riporto tradotta, recita che quando ... “si approfittano di te più ti muovi e peggio è”. Come ogni detto popolare, prende! spunto dalla vita reale ed è quanto di più realistico si possa dire. Sapete che si può fare in frangenti come questi ?? Niente !! La Roma che ha affrontato l’Udinese era per 8/11 diversa dalla Roma tipo dello scorso anno, quindi i risultati sono diversi, scordiamoci di ieri e pensiamo all’oggi nella speranza di un domani. Ci sono molti giovanotti, e c’è da esserne contenti, ma oggi è una squadra zoppa, figlia di un progetto troncato improvvisamente e ricostruito su altre basi, ma senza l’organico necessario affinché quelle basi possano esprimere qualcosa di positivo. Non diciamo niente di nuovo, però mentre non sappiamo che consigli dare a tecnico e giocatori se non quello di mantenere la fermezza per proseguire in quello che ci si è prefissati, che sia giusto e condiviso o meno, un consiglio mi sento di darlo a noi tutti. La Roma è questa, c’è Totti, ci sono dei giovani che vanno sostenu! ti, dei giocatori a fine carriera che stanno per fare le valigie e in mezzo un piccolo gruppo di giocatori di livello su cui far affidamento che hanno giocato poco o niente, per problemi fisici. Se andiamo allo stadio magari incoraggiamoli, credo ne abbiano bisogno, gridargli andate a lavorare come l’altra sera mi sembra ingeneroso, primo perché stanno lavorando e gente come Scurto, De Martino, De Rossi fino a ieri, Aquilani e via dicendo guadagnano al momento più o meno come noi, degli altri in campo tipo Perrotta, Cufrè, Montella e Ferrari, non credo si possa accusarli di scarso impegno, e il giorno che il capitano raccoglierà il consiglio dei notabili dello stadio, si stancherà di essere una bandiera, e andrà a lavorare altrove, sarà un giorno triste. Si stanno "approfittando" di noi…. muoviamoci poco per non dare ancora più godimento, e accumuliamo in maniera scientifica la rabbia per scaricarla dove e quando potremo farlo. NON C’E’ PORTO SICURO PER UNA NAVE CHE NON CONOSCE LA PROPRIA ROTTA Giggi |
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Raffaele
De Martino, giocatore della Roma, 18 anni
passati dietro a un sogno
e a un pallone, quattro giorni tra l'Olimpico e il Meazza, la Champions League e il campionato. Due esordi, contro il Bayer Leverkusen mercoledì e ieri col Milan, due emozioni immense, diverse. "C'è stato un cambiamento radicale nella mia vita sono state due emozioni diverse" - ha detto intervenendo a Radio Radio. "L'emozione della Champions è speciale perché non si vive sempre, anche se è stato un dispiacere non avere tifosi sugli spalti, soprattutto se i tifosi sono quelli della Roma. Ieri è stato più difficle, non è facile entrare a freddo dopo 21' in una partita così importante. Un impatto duro, l'emozione è stata grande quando abbiamo pareggiato e quando abbiamo cominciato a giocare una grande partita". Contro Maldini, Costacurta, Seedorf, Gattuso e tutti gli altri, a un certo punto De Martino ha preso il pallone e ha provato a tirare: "Ho visto che c'era lo spazio, ho pensato "provo a tirare se segno viene giù lo stadio", ho sentito di farlo perché ero tranquillo e la tranquillità mi veniva dal fatto di stare in campo con gente come Totti, De Rossi e gli altri campioni". Le caratteristiche di De Martino non sono quelle di segnare: "Le mie doti sono quelli di un combattente, senza esagerare in dribbling, io cerco di giocare semplice come ho cercato di fare ieri: è la cosa più logica da fare per l'età e le poche partite che ho disputato. Sono un incontrista, il mio compito è recuperare palloni. Cerco di dare quello che so dare, d'imparare da grandi campioni, poi quello che viene viene e non ci penso". Ieri in campo per la Roma c'erano sette giocatori del vivaio tra campo e panchina: "De Rossi e Aquilani hanno un futuro immediato. Se ieri in campo c'erano così tanti giovani vuol dire che la Roma sta lavorando bene". In uno spogliatoio così caldo, come sembrerebbe quello romanista, i giovani della squadra ci stanno bene: "Si' perché non c'è un blocco nello spogliatoio, il gruppo è unito e compatto. Per la rosa che abbiamo non c'è nessuna preclusione per noi, possiamo lottare in campionato come la Juve e il Milan: il torneo è ancora molto lungo". Poi un breve riferimento all'esclusione di Cassano e Panucci: "Non entro nel merito di questi discorsi, non sono in grado di giudicare le loro situazioni. Posso solo dire che tutti noi speriamo in un loro ritorno perché sono grandi giocatori". |
8 novembre 2004 (sera): on line due pagine di foto e resoconti su Milan/Roma. Per i più attenti agli aspetti societari, mi viene inviata questa notizia sui rapporti Roma/SKY: http://www.sporteconomy.it/index.php?id=0,628,0,0,1,0. Aggiornata la Coppa Disciplina.
(ANSA) - PARIGI, 7 NOV - Paura a Parigi per un agguato che gruppi di tifosi del Paris St Germain hanno teso al bus che portava allo stadio l'Olympique Marsiglia. Quando il mezzo si trovava a 800 metri dall'impianto e' scattato l'attacco, con sassi e bottiglie di birra: numerosi finestrini sono andati in frantumi, ma nessun giocatore o dirigente e' rimasto ferito. Palpabile comunque la preoccupazione di alcuni giocatori. 'Ho avuto paura - ha detto il dirigente del Marsiglia Diouf - perche' e' stato un vero agguato'. | (ANSA) - BANJA LUKA (BOSNIA ERZEGOVINA), 7 NOV - Un agente ferito e 11 tifosi fermati: e' il bilancio degli scontri etnici nel corso della partita Borac-Sarajevo. Alla fine del primo tempo, gli organizzatori avevano fatto evacuare lo stadio dopo che un tifoso della squadra serbo-bosniaca di Borac, entrato sul campo di gioco, aveva cominciato a insultare i giocatori musulmani del Sarajevo. All'uscita dallo stadio sono esplose nuove violenze: i serbo-bosniaci hanno lanciato sassi contro gli agenti. |
guai per esempio se cadeva per terra: quando te la toglievi dopo la partita se ti cadeva per terra i compagni ti rimproveravano; tutti la tenevamo con rispetto, quello che ci insegnava Angelino Cerretti" Luciano
Tessari, portiere della Roma degli anni '50.
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"Non condivido la scelta di mettere online la foto di Zenden, i cori degli inglesi etc... Perche' tornare i gufi di una rometta? Non e' da "lazialotti"? Per me si tifa una squadra e punto. Non penso che dall'altra parte ci siano tutte questa attenzioni nei nostri confronti... Grazie" | Caro
Blue Goblin,
rispetto la tua idea ma, ovviamente, non la condivido. Non la condivido, pur sapendo che in molti la pensano allo stesso modo, perché il mio essere romanista è visceralmente intriso di antilazialità. Godo quando la Lazio perde praticamente allo stesso modo in cui la Roma vince. Quando ieri il Middlesbrough ha segnato ho svegliato mia figlia a causa di un urlaccio di felicità pura. L'essere tifosi di una squadra per me implica anche il detestare - a volte più, a volte meno - quella avversaria. Provincialismo? Forse. Se questa è la definizione corretta allora sono rozzamente, biecamente, ciecamente provincialista. Quando le partite si giocavano tutte alla stessa ora ho sempre esultato quando la Lazio beccava il gol, felice, felice, felice. C'era sempre chi diceva "ma che ce frega della Lazio". Mi frega eccome. Voglio che perdano sempre, mi piacerebbe vederli nelle serie inferiori e, se possibile, scomparire calcisticamente del tutto. Non mi interessa assolutamente quello che fanno loro nei nostri confronti, non ho bisogno di pietre di paragone. La mia indifferenza nei loro confronti si esprime in un modo diverso dalla tua: se loro non lo fanno, io lo faccio; se loro lo fanno, lo faccio uguale. Un mio caro amico d'infanzia mi confessava poco tempo fa di sentirsi più anti-juventino che anti-laziale. Anche su questo non sono d'accordo e ti spiego il perché: l'antijuventinismo (sacrosanto) affonda le radici nel 1980, quando la Roma iniziò a preoccupare nuovamente i vertici del calcio. L'antilazialità nasce nel 1927, circa 53 anni prima, e non ha solo un risvolto calcistico ma anche sociale. Ecco perché esulterò sempre ad ogni gol subito dalla Lazio! |
(2935 kb, audio scarso, battimani) |
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ZENDEN ALZANDO I BOCCALI IN SUO ONORE, ACCOMPAGNANDOCI CON UN ANTICO ADAGIO... GIALLA COME LA HEINEKEN ROSSA COME LA MC FARLAND! |
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"Sentito
dopo tanti anni nel silenzio, senza il sostegno del coro dei cinquantamila,
Venditti sembrava svociato mentre intonava ROMA ROMA o anche lui era depresso
dallo spettacolo del vuoto. E quando le squadre sono entrate in campo un'unica
sciarpa ondeggiava da destra a sinistra, quella della signora Sensi, ed
era la metafora di una famiglia che deve fare tutto da sola per questa
società ,molte volte vuole fare tutto da sola, e questa volta deve
fare anche da pubblico, perchè il suo pubblico l'ha tradita (veramente
l'ha tradita uno che siede dove oggi stai tu, nel posto che regalano al
tuo giornale, n.d.L.). Nella tribuna tevere,
gli striscioni che l'uefa ha autorizzato a esporre, comunicavano parole
semplici: SEMPRE FORZA ROMA e UNICO GRANDE AMORE (in
effetti erano molto belli a vedersi e assai più comunicativi - nella
loro semplicità - di molti altri striscioni, n.d.L.).
Nessun insulto, nessun labaro, nessuno slogan dei gruppi ultrà (abbi
pazienza: hai militato in Lotta Continua. Da uno come te non posso sentire
quel che sto per sentire, visto che anche tu sei stato quello che il Sistema
considera un estremista, sia pure per ragioni più serie di una palla
che rotola, n.d.L.). Per una notte il tifo
è stato sterilizzato, il che vuol dire che era finto (?,
n.d.L.). Però bisogna ricordarselo
che è un amore, quando poi si lanciano i petardi, si interrompono
le partite, si fischia dall'inizio alla fine come domenica contro il Cagliari.
E' una notte di fantasmi, Nicola Cavaliere, il questore, parla al cellulare
e poi guarda verso il settore da dove qualcuno ha lanciato la moneta e
l'ha fatta franca (che tenerezza... che immagine
tenera... da soap opera, n.d.L.). Sarebbe
stata una grande pagina di civiltà prenderlo (eh
già, peccato che in Tribuna d'Onore ci sono solo i parlamentari
e le loro scorte, n.d.L.), ma nessuno lo ha
denunciato ("nente sacciu", vale anche in
Tribuna d'Onore evidentemente... n.d.L.),
nei filmati non l'hanno trovato (è
incredibile, gli ultras li trovano sempre, i parlamentari e le loro scorte
no, n.d.L.). E' per lui che tutto questo si
fa, chissà se starà vedendo la partita in tv... (se
libero da impegni istituzionali, sicuramente! n.d.L.)
" "....in questo silenzio anche una rissa è depotenziata,
e poi non c'è un pubblico da traviare. Il pubblico romano, capirai.
Ma c'è un vuoto che non può essere rimpianto, perchè
la forza di metafora dello stadio vuoto va oltre la penitenza di questa
sera (qui la prosa supera la comprensione
del lettore medio... sarò ignorante, ma non ho capito. n.d.L.).
E' il vuoto del derby interrotto, delle dimissioni di Baldini, dei capricci
di Cassano, del sospetto che a Roma il calcio sia sempre una cosa malata,
che le grida che arrivano da fuori lo stadio non siano quelle dell'amore
enunciato da uno striscione ma quello dell'esagitato urlare degli ultrà,
delle radio, degli eccessi insensati della città (certamente,
ma è grazie a tutto questo che ancora continui a scrivere... ad
esempio, se non si fosse giocato a porte chiuse non avresti potuto scrivere
quest'articolo! n.d.L.). Guardare le tribune
vuote ricorda quest'incubo sempre possibile, questa nottata non guarisce
da niente. La Roma continuerà i suoi attacchi, uscirà dalla
champions con la dignità della sua crisi. Ma almeno avrà
dimostrato una cosa, che deve ricominciare da sola, senza l'aiuto di quel
dodicesimo giocatore che a Roma serve solo a prendere squalifiche del campo
(no,
ti prego, da te questi questi ragionamenti pseudo-borghesi non me li aspettavo...
nel 1950/51 abbiamo avuto due squalifiche del campo, nel 1958/59 un'altra
squalifica per due giornate, nel 1972/73 un'altra squalifica per intemperanze
del pubblico - oh sì, ma allora le sprangate erano così romantiche!
- ... devo continuare? Non c'è bisogno, basta cliccare
qui per rinfrescare la memoria, n.d.L.)
. L'equilibrio necessario per una nuova storia aveva bisogno di questa
solitudine, della lontananza dei suoi falsi amici (sì,
certo, siamo tutti falsi amici noi che da una vita seguiamo la nostra squadra,
che abbiamo sputato il sangue al seguito della Roma non con aerei e auto
aziendali pagate ma su treni da terzo mondo... e invece i veri amici siete
voi, ex ribelli ormai prostrati al Potere, che avete rinnegato voi stessi....
Scelte di vita, ma il moralismo da un ex ribelle proprio non si può
sentire, n.d.L.). La Roma sta mostrando che
vuole cominciare il suo futuro, i suoi ultrà devono ancora dimostrare
di volerlo anche loro (Quale futuro? Il futuro
di Baldini o quello di Moggi Jr.? Il futuro della maglia giallorossa o
della maglia bianca o nera? Ed il futuro bisogna attenderlo proni o in
piedi? La Roma, Roma, siamo noi o è SOLO chi la gestisce? n.d.L.).
Poi, siccome questa è una penitenza perchè tutto questo si
ripeterà col Real Madrid, la Roma non vince questa partita, anzi
rischia di perderla... (mah, l'unica spiegazione
è che l'articolo lo ha scritto verso l'una di notte e la penna ha
vacillato... d'altra parte a quell'ora sono stanco anche io e i pensieri
si fanno confusi, n.d.L.)"
Nota di Andy: CARO SANNUCCI, 1300KM DI GIOVEDI SI FANNO PER AMORE, NON PER TIFO FINTO.. SI FISCHIA PERCHE SI VUOLE VEDERE GIOCATORI CHE ONORANO LA MAGLIA DELLA ROMA, E CHE NON LA SCAMBIANO COI GOBBI... I FALSI AMICI DELLA ROMA SONO I VARI MOGGI, GALLIANI, TU STESSO, E NON CERTO IL DODICESIMO UOMO IN CAMPO, L'UNICO ANCORA CAPACE DI FAR VENIRE LA PELLE D'OCA, L'UNICO CHE ESPRIME LE PROPRIE IDEE... |
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sera saranno mandate in onda le immagini dell'episodio L'inviato di 'Striscia la notizia' aggredito dai tifosi di Cassano Valerio Staffelli aggredito durante la consegna del tapiro La scena della consegna del Tapiro e della seguente collutazione, con tanto di mani sulle telecamera e aggressione fisica, verrà trasmessa in onda domani (giovedì) nel corso di 'Striscia la notizia'. Andato a consegnare il premio al giocatore della Roma dopo l'annunciata esclusione dalla partita e per il sospetto che si stia comportando in una certa maniera per andare in un altra squadra, Staffelli è stato dapprima accolto dai 'no comment' di Cassano, poi è stato aggredito da parte di alcuni tifosi incitati dallo stesso Cassano ("mandatelo via"). |
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Ci
sono stati 11 arresti all'interno dello stadio, con le fazioni rivali che
si scontravano alla stazione di Fulham Broadway mentre tornavano a casa.
Gli orribili incidenti giungono appena 24 ore dopo che i tifosi del Liverpool
avevano lanciato monete e seggiolini contro la polizia durante la loro
vittoria per 3-0 a Millwall.
I tifosi del West Ham hanno combattuto contro la polizia nella tribuna Matthew Harding subito dopo la partita, mentre i tifosi del Chelsea, collocati sopra, gli tiravano oggetti. Gli arresti sono motivati da offese all'ordine pubblico, possesso di armi e di droghe. |
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2004/2005... |
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http://www.dv82.uebsaite.com/fotos.html |
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(ANSA)
- TOKYO, 24 OTT - Tensione in casa dei Kashima Antlers dopo le dure contestazioni
dei tifosi di ieri e lo scontro con alcuni giocatori. Subito dopo la sconfitta
con gli Urawa Reds, un tifoso ha lanciato una lattina in campo sfiorando
il centrocampista Yasuto Honda, che l'ha prontamente rilanciata verso di
loro. Trenta tifosi si sono allora precipitati in campo, aggredendo Honda,
che e' stato trascinato dentro una delle due porte. Contestato anche l'allenatore
Toninho Cerezo.
LIVORNO, 24 OTT - Un tifoso livornese e' stato ferito ad una coscia da una coltellata dopo essere stato aggredito da un gruppo di ultras bolognesi che sono arrivati senza scorta della polizia davanti allo stadio di Livorno intorno alle 11,30. I facinorosi, almeno 50, sono entrati in azione sotto la curva nord, tradizionalmente occupata dai tifosi amaranto, quando gli ingressi dello stadio erano ancora chiusi ed hanno lanciato petardi contro i pochi sostenitori livornesi presenti. Gli emiliani erano armati di bastoni ed alcuni di loro anche di coltelli e con uno di questi e' stato ferito alla gamba il sostenitore toscano, le cui condizioni non sembrano gravi. Gli ultras emiliani sono tenuti sotto controllo da due volanti della polizia in un parcheggio vicino allo stadio. E' stato medicato e subito dimesso al pronto soccorso ortopedico dell'ospedale di Livorno il livornese ferito con una coltellata alla coscia sinistra. Si tratta di un giovane di 32 anni che ha riportato tre lievi ferite da taglio alla coscia sinistra. Le sue condizioni non destano preoccupazione e il giovane e' stato dimesso. Secondo quanto appreso i tifosi bolognesi, protagonisti degli incidenti, sono stati gia' tutti identificati (una cinquantina) al momento di entrare allo stadio nel settore loro riservato. La situazione e' tornata apparentemente tranquilla. In arrivo da Bologna sono attesi almeno 800 supporters rossoblu. |
Ha detto che nessuno in quel momento stava provocando danni. "Non era per nulla necessario disperdere quella folla. Se si vuole disperdere una folla, perché non disperdere quella che rovescia le macchine?" Si è chiesto. Temo che, purtroppo, qualcosa di simile accadrà presto anche in Italia.... |
chiede
se la fanciulla è passibile di diffida. La risposta è duplice:
se si ragiona in base alla legge, allora no. Per essere passibile di diffida
l'invasione deve essere fatta in modo da creare pericolo per le persone.
In questo caso l'invasione dell'avvenente fanciulla è stata pericolosa
solo per lei stessa, visto che ha rischiato di essere stuprata da 15.000
spettatori di sesso maschile. Se invece tutto questo fosse avvenuto da
qualche altra parte (si offenda chi ha la coda di paglia), la fanciulla
sarebbe stata diffidata, in quanto - è noto - alcune questure sono
un po' come Leicester in Inghilterra: non fanno parte né della terra
né del mare, e quindi quel che dice la legge conta relativamente.
Invece di leggere l'intervista a Del Neri e soci, per una volta rilassiamoci con la biondona svedese: |
Ti
sei spogliata davanti a migliaia di persone. Saresti pronta a rifarlo?
"Chiariamo una cosa. Tutto è partito senza un progetto. E' stata l'evoluzione di un servizio fotografico che stavo girando vicino allo stadio. Qualche poliziotto mi ha visto, ma ero vestita, e forse è rimasto attratto. Fatto è che mi hanno aperto la porta che portava al campo. Il fotografo che mi ha seguita mi ha chiesto di girarmi, l'ho fatto e mi sono tolta la pelliccia. Ma non l'ho fatto per pubblicizzarmi. Era una cosa che era già in essere, uno dei tanti servizi che faccio in location diverse". Ti aspettavi di sollevare tanto interesse attorno a te? "Beh, diciamo che sapevo di stare facendo in quel momento qualcosa di anormale, ma davvero non pensavo di creare un simile caos, di dover dare tante spiegazioni e che l'attenzione di così tanta gente arrivasse su di me dall'oggi al domani. Certamente non ho scelto Piacenza per qualche motivo particolare. Ripeto, stavamo girando un servizio lì, poi la cosa si è sviluppata" "E' vero, mi piace molto lo sport, ad ogni livello, l'ho anche praticato su buoni livelli: ho fatto per quattro anni triathlon, uno sport completo, del resto ho un corpo che mi permette di farlo. Mi piace guardare lo sport anche in televisione, qualsiasi tipo, mi piacciono praticamente tutti". Sei in Italia da parecchio tempo. Il calcio qui è lo sport nazionale. Lo segui? "Sì, certo che lo seguo. Ovviamente mi piace. C'è anche una squadra che preferisco... Quale? Il Milan, ma non conosco i nomi dei giocatori... in realtà lo sport che mi piace di più è il tennis e se devo dire il nome di un atleta che posso dire che mi piaccia dico quello di Roger Federer. E' un vincente, un numero uno. Anche se devo sottolineare che per me prima di dare un giudizio estetico, conta parlare con una persona. Spesso quando uomini molto belli aprono la bocca perdono tutta la loro attrattiva. Devo poterli conoscere, parlarci insieme". |
Parole
a parte, qual è il tuo uomo ideale?
"Sicuramente un uomo che cura il suo corpo e il suo aspetto, certamente un uomo di un fisico atletico, anche se le esagerazioni non mi piacciono". C'è qualche sportivo per cui ti spoglieresti o qualcosa per cui varrebbe la pena spogliarti? "Per me spogliarmi è normale, mi piace fare vedere il mio corpo, ma non mi piace passare la legalità. Se si tratta di qualcosa di lecito va bene qualsiasi cosa. Ripeto, anche a Piacenza non immaginavo di stare infrangendo delle regole. Poi la cosa è proseguita in caserma, all'inizio la situazione era un po' antipatica, ma poi sono stati gli stessi poliziotti a chiedermi di posare con loro per una foto, è stato tutto molto divertente". Ora quali sono i tuoi progetti? "Sono innamorata dell'Italia, di Roma e dei suoi monumenti, ma credo che per una ragazza della mia età sia logico desiderare di girare il mondo. Voglio diventare famosa, voglio sfondare in America ed essere conosciuta e apprezzata a livello mondiale, non necessariamente nel mondo dell'hard. Poi tornerò in Italia". "Mi piace fare sognare la gente, per me è molto importante trovarmi e stare bene anche di fronte alla cinepresa. Il porno? Preferisco fare porno come voglio io che dover andare a letto con qualcuno che non mi piace. Mi piacciono molto i contrasti: è strano come ci sia gente che di giorno sembra normalissima e invece di notte gira delle vere scene. Io quelle scene le giro anche di giorno...". |
ANSA)
- PESARO, 17 OTT - Quattro persone, fra cui due carabinieri, sono rimaste
ferite negli incidenti che hanno preceduto e seguito Vis Pesaro-Padova
(C1/A). Mezz'ora prima del fischio d'inizio ci sono stati scontri fuori
dallo stadio, arginati a fatica dalle forze di polizia: due i tifosi feriti.
Finita la gara, le due tifoserie hanno cercato di nuovo il contatto, e
ad avere la peggio sono stati due carabinieri, rimasti contusi. Alcuni
dei responsabili degli incidenti sono gia' stati identificati.
(ANSA) - VERONA, 17 OTT - Un tifoso veronese, A.C. 16 anni, e' stato arrestato dalla polizia per gli incidenti del dopo partita Verona-Catania (finita 4-0). Dopo il fischio finale, un gruppo di circa 200-250 ultras veronesi ha tentato di aggredire i tifosi catanesi che stavano lasciando lo stadio. All'intervento di polizia e carabinieri, i veronesi hanno lanciato contro gli agenti sassi, bottiglie, cestini delle immondizie in ferro e altri oggetti. La polizia e' stata costretta a ricorrere ai lacrimogeni. |
ANSA)
- TARANTO, 17 OTT - E' stata sospesa al 29' per intemperanza dei tifosi
la partita di serie C2 tra Taranto e Cavese. L' arbitro Velotto di Grosseto
ha mandato poco fa le squadre negli spogliatoi dopo che un razzo lanciato
dalla curva sud, dove si trovano i tifosi della Cavese, ha raggiunto la
recinzione di bordo campo e incendiato uno scatolone di cartone. La partita
era stata gia' sospesa due volte per un fitto lancio di sassi e razzi,
sempre all' interno dello stadio.
(ANSA) - TARANTO, 17 OTT - E' stata definitivamente sospesa la partita di C2 tra Taranto e Cavese, interrotta per la terza volta al 29' per lancio di oggetti. Appena le due squadre sono rientrate in campo, dalla gradinata che ospita gli ultra' del Taranto sono stati lanciati in campo oggetti (soprattutto bottigliette): l'arbitro Velotti di Grossetto ha quindi sospeso definitivamente la partita e rimandato le squadre negli spogliatoi. (ANSA)-TARANTO, 17 OTT- Circa 150 tifosi della Cavese sono stati bloccati dalla polizia dopo gli incidenti avvenuti durante la partita con il Taranto sospesa al 25'. I tifosi sono gia' stati controllati e identificati. La polizia sta trattenendo gli ultra' per completare la visione dei filmati degli incidenti girati dalla scientifica, culminati nel lancio di sassi, razzi e di altri oggetti sia in campo sia sugli spalti da parte delle due tifoserie. |
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Questure in allerta per due tifoserie storicamente rivali e SARA MEINI ROMA – Risultati tutt’altro che soddisfacenti. Ideologie politiche opposte. Una concezione del mondo ultrà contrastante. La storica rivalità tra toscani e romani. Ma anche uno stadio reso più capiente e una fame di calcio più forte dopo la pausa del campionato per gli impegni della Nazionale. Sono tanti e diversi gli ingredienti che rendono particolarmente “caldo” l’anticipo di campionato di sabato tra Livorno e Roma. Lo sanno bene gli esperti di ordine pubblico che stanno lavorando in questi giorni per studiare una situazione quantomeno complessa. Ieri, a Livorno, si è svolta la riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza. I responsabili delle forze dell’ordine hanno deciso di aumentare i controlli fuori e dentro lo stadio, con particolare attenzione alle vie d’accesso alla città. Molti agenti vigileranno nelle vicinanze della stazione ferroviaria e delle uscite della superstrada. Allo stadio Picchi, inoltre, si potrà contare anche sugli occhi elettronici: un sofisticato impianto di telecamere ad alta risoluzione spierà tutti i movimenti all’interno e all’esterno della struttura. «Sarà un servizio imponente - spiega Paolo Rossi, vice questore di Livorno - Contiamo anche sulla collaborazione della Questura di Roma». La capienza dello stadio è stata portata a ventimila posti (è una misura che il Comitato si è riservato di adottare in occasione di ogni partita di cartello) e quindi i romanisti avranno a disposizione 500 biglietti in più (finora sono 1.500 i tagliandi già acquistati dai tifosi giallorossi). Soltanto domani, comunque, sarà stabilito il numero degli agenti da destinare all’anticipo di sabato pomeriggio. Nelle stesse ore, infatti, Firenze ospiterà il G5 e per l’incontro tra i Ministri dell’Interno sarà mobilitata una buona parte dell’apparato di sicurezza dell’intera regione. Sulle tribune del Picchi, insomma, potrebbero esserci meno agenti del previsto. Insomma una situazione complessa che gli investigatori sia a Livorno che a Roma stanno analizzando con attenzione. La cosa che più preoccupa è la storica ruggine tra le due tifoserie (non mi risulta che la ruggine sia storica, sono più di 40 anni che le due squadre non si incontrano... diciamo che è una nuova ruggine, n.d.L.): le Brigate autonome Livornesi (Bal), infatti, sono tra le sostenitrici del cartello dei tifosi progetto Ultrà (non è vero, ovviamente. I livornesi contestano Progetto Ultrà e fanno parte di Resistenza Ultras, n.d.L.), mentre i romanisti fanno parte del gruppo “Ultras” (questa è bella! Che vuol dire? Quale gruppo "Ultras"? Mah! n.d.L.). Due visioni opposte e contrastanti. Anche politicamente. Decisamente a sinistra quella toscana. A destra, anche se non tutte le frange, quella della Roma. Un aspetto che in un altro momento potrebbe anche passare in secondo piano. Ma il calendario vuole che le due tifoserie si ritrovino di fronte proprio dopo le dichiarazioni shock di Lucarelli sul presunto “complotto politico”. E tutto quindi rischia di assumere un valore diverso. A complicare la situazione c’è anche la vicinanza tra le due città. «Livorno è una trasferta a basso costo - dicono nella questura di Roma - Oltre a treni e pullman saranno tantissimi i supporters che si muoveranno con macchine e furgoni difficili da controllare. E la fame di calcio, dopo una pausa di campionato, potrebbe portare più persone a partire». I Boys hanno organizzato, con la collaborazione delle Fs, un treno charter da 400 posti sul quale, dicono in questura, saliranno soltanto coloro che dimostreranno di essere già in possesso del biglietto per lo stadio. Tanti anche i pullman sui quali vigilerà la polstrada. A preoccupare i responsabili delle forze dell’ordine c’è il giallo dei biglietti fuori settore: sarebbero almeno 400 tagliandi non del settore “ospiti” venduti a tifosi romanisti che quindi potrebbero entrare più facilmente in contatto con la tifoseria livornese. Sotto controllo anche emittenti radio e siti internet dove in questi ultimi giorni si sono registrate offese e minacce tra gli esponenti delle due tifoserie. |
Francesco
mi scrive: "Vorrei precisare un paio di
cose sulla vendita dei biglietti per la gara Livorno-Roma: i Roma Store
avevano circa 500 biglietti divisi per i 3 negozi (cola di rienzo,piazza
colonna e via appia) che ovviamente sono stati polverizzati nella mattinata.
Gli unici che vendono i biglietti sono le ricevitorie ticketone. il costo
però (sorpresa!) è di 24,50 € per il settore ospiti.
Ora, avendo letto quanto scritto sul tuo sito, che cioè le curve locali costavano di meno, io e i miei amici abbiamo chiesto i biglietti di curva sud, constatando che in effetti il loro costo è di 22 €. Sfortunatamente i biglietti di curva sud sono finiti, così siamo stati costretti a comprare i biglietti di settore ospiti spendendo di più ma facendo un favore alle autorità! Ma la cosa più bella è che sul biglietto in effetti vi è scritto CURVA SUD-SETTORE OSPITI, come a dire che quei 2,5€ in più non li paghiamo manco "pe' vede' mejo".... ora chissà che succederà domenica, resta il fatto che questi ancora una volta vorrebbero sempre e solo cojonarci. in fede,sempre FORZA ROMA". Inserite altre e-mail sulla questione maglie ed altre adesioni di siti web giallorossi. Anche il sito www.sporteconomy.it sta dando ampio spazio alla questione. Inserito un resoconto di Bologna/Roma. Federico mi dice che alla ricevitoria Ticketone di P.le Clodio il biglietto costa 23,00 e, almeno stamattina, il computer dava una disponibilità di altri 500 biglietti circa. Comunque sia, se non altro siamo balzati in testa alla classifica superando il Livorno! In quale campionato? Ma nella Coppa Disciplina naturalmente! |
Andare nella tana del lupo per sostenere tesi francamente insostenibili è sempre deleterio, anche se qualcosa di buono è uscito fuori. Ragazzi, fare l'ultras non è sempre lecito e lo sappiamo tutti. E allora è ovvio che quando si va in una platea televisiva con di fronte volponi smaliziati del piccolo schermo che sanno parlare e con immagini d'archivio che risalgono agli anni '70 bisogna solo limitare i danni. Anzi, per come la vedo io, non andarci proprio. Molto meglio organizzarsi da soli una trasmissione autoprodotta, se proprio si vuole esportare la sottocultura di cui si fa parte, almeno non ci sono censure, piaggeria verso i potenti del calcio e telecamere che inquadrano solo determinate persone. E in più, se proprio si vuole affrontare tale ardua prova, forse è meglio prepararsi due o tre domande sensate da fare ai personaggi che da sempre combattiamo e che sono i veri nemici del calcio da noi inteso. C'erano tutti! Moggi, Biscardi, Galeazzi, qualche fanciulla che ha detto troppi sì e perfino il Covvieve della Seva! E invece i ragazzi - chi più chi meno - , certo non tutti "puri" dal punto di vista ultras, sono andati lì senza nulla di programmato, spontanei, genuini come Claudio dell'Atalanta, uno dei pochi che ha cercato di andare dritto al punto. Ma, del resto, cosa si poteva andare a sostenere? Lì erano di fronte due sottoculture assolutamente contrapposte e senza nulla in comune. La sottocultura ultras, con la sua spontaneità e le sue devianze (illecite) e la sottocultura mass-mediale, con la sua ipocrisia e le sue devianze (anch'esse illecite ma che fanno meno clamore). A chi osservava che i padroni del calcio sono i tifosi, portando ad esempio il derby sospeso, bisognava ricordare che il momento in cui i tre ragazzi del derby sono entrati in campo è stato il momento in cui il popolo si è riappropriato del suo sport, sottraendolo a chi lo governa e a chi lo ha trasformato, come ha detto Moggi, in un'azienda che crea denaro. E che forse se a Hillborough qualcuno fosse riuscito ad entrare in campo magari non ci sarebbero stati 96 morti schiacciati. Andava ricordato a Biscardi che mettere in prima pagina ragazzi (innocenti fino a prova contraria) con nomi, cognomi e indirizzi è una cosa meschina e da infame. Bisognava anche chiedere per quanto tempo questo fardello del motorino tirato dagli spalti andrà avanti. Bisognava far notare che quando si stipano le persone sui treni come carri bestiame è facile che accadano incidenti. Bisognava sottolineare che le forze dell'ordine a volte non si comportano da forze dell'ordine ma da ultras in divisa e che quindi uno dei modi per attenuare la violenza è quella di comandarle in modo adeguato o ridurne fortemente la presenza. Andava fatto capire che ciò che si contesta non è la legge sulla diffida che, parliamoci chiaro, è normale che esista in uno stato "democratico", ma l'abuso sistematico che di essa viene fatta dai questori. Non è solo caro prezzi, signori miei. Ma tutto questo, nei gangli del sistema, nella TV "democratica", non te lo faranno mai fare. Ed allora inutile andarci. Clicca qui per vedere la trasmissione in formato wmv (on line da stasera, 100 minuti, 40 mb) |
11 marzo 2003 La diffida deve essere emessa dal questore del luogo ove il tifoso risiede, a prescindere da dove avvengono gli scontri, in quanto quest'ultima questura conosce meglio la pericolosità del soggetto da diffidare. leggi qui la sentenza |
NELLA GIUSTIZIA ITALIANA! n.b.: entrambi i ricorsi che hanno portato a queste decisioni sono stati scritti dal sottoscritto. E' quindi dimostrato che di questa questione i giudici non sanno cosa pensare (mettiamola così.... per eleganza). |
1 ottobre 2004 La diffida deve essere emessa dal questore del luogo ove avvengono gli scontri e non da quello ove risiede il tifoso in quanto essendo un provvedimento urgente deve essere fatta dalla questura che per prima ha sottomano le carte. leggi qui la notizia |
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