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però è bastato vincere una volta per dire che avevamo vinto più di tutti!" Giorgetto |
Il sito viene aggiornato quasi ogni giorno. Dopo le partite, le foto vengono inserite dopo circa due ore, salvo imprevisti. Per leggere gli aggiornamenti quotidiani scendere più in basso nella pagina. |
HOMEPAGE |
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" AL DI FUORI DI ROMA NON C'E' NULLA DI BELLO NEL MONDO" Johann Joachim Winckelmann, 1756 (archeologo e filologo, nonché massimo teorico mondiale dell'estetica neoclassica) "Non per guadagnar ma per amor del gioco" QUELLI CHE SIAMO * LA GIUSTA DISTANZA * NON DORMO * IO STO CON GLI ULTRAS |
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LA LAZIO NO |
Considerazioni finali dopo la legge n. 146/2014 |
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E-MAIL ME: lorenzo@asromaultras.org |
Lamentele? tifosi@asroma.it |
"La Roma dà, la Roma toglie" |
COME
ATTIVARE LA ROMA CARD: 1) andare al Roma Store e fare la
asroma card;
2 andare su questo link: http://www.listicket.com/ticketing/postvendita/circolaritaStep1.html 3) riempire tutti i campi ed inviare il modulo; 4) in caso di acquisto on line il PIN sarà la data di nascita del titolare. Diversamente, può essere attivata in un punto vendita Listicket. |
"La strategia attuata a Roma: riappropriazione del territorio, eliminazione del concetto di curva, negazione di qualsiasi leadership e, soprattutto, maniacale, sistematica ricerca della legalità." (Roberto Massucci, Capo di Gabinetto della Questura di Roma). |
PROBLEMI
NEL FARE I BIGLIETTI?
LA AWAY NON VI CONSENTE DI FARE IL BIGLIETTO? SCRIVI ALLO SLO! slo@asroma.it |
Siamo stati fino ad ora in silenzio ad
osservare divertiti il solito teatrino che il sistema
metteva abilmente in piedi per sbattere nelle prime
pagine dei giornali gli Ultras e nello specifico i
Padroni di Casa. Abbiamo letto i nostri nomi sui
giornali, nelle lunghe informative della Digos,
abbiamo letto di trame nere ed affari di cui noi
dovremmo essere i protagonisti. Ci hanno svegliato la
mattina presto, hanno perquisito le nostre abitazioni
senza avere un mandato, ci hanno diffidato nonostante
il tribunale ci desse ragione. Tutto questo è successo
e Noi sempre in silenzio ne abbiamo preso atto. Seppur
ingiustamente. Ma adesso occorre fare un po' di
chiarezza perché non vogliamo più far parte del vostro
teatrino. Padroni di Casa non c'è più da 4 anni, da 7
anni non espone più il suo striscione in curva sud.
Padroni di Casa non fa "saldature" o accordi con
nessun gruppo oggi. Nessuna persona o gruppi possono
parlare a nome nostro. Siamo stati promotori di molte
iniziative benefiche, per una questione di stile non
le staremo ad elencare. Abbiamo fatto striscioni di
solidarietà per operai della tyssen group uccisi sul
lavoro. Striscioni sulla giustizia sociale e contro i
costruttori. Striscioni che chiedevano giustizia per
tutti quei ragazzi uccisi dallo Stato. Non per ultimo
abbiamo sempre sostenuto l'As Roma in casa e in
trasferta, in Italia e in Europa. Rivendichiamo la
battaglia portata avanti contro la tessera del tifoso
e contro la repressione attuata dai diversi governi di
tutti i colori. Padroni di Casa non rinnega le sue
origini e la sua appartenenza ideologica. Lo stile che
ci ha sempre contraddistinti fuori dagli schemi.
Rispediamo al mittente le frasi deliranti su
improbabili associazioni e su accordi con altri gruppi
in nome poi di chissà che cosa. Il tempo sara
galantuomo. Tutto il nostro disprezzo per la stampa di
regime, per quella parte della magistratura che
vorrebbe colpire chi è veramente libero e chi a testa
alta non ha accettato e non accetterà mai nessun
compromesso. E adesso continuate a riempire di
menzogne le pagine dei vostri giornali. Torniamo nel
nostro silenzio e vi lasciamo ai vostri
fantasmi...PADRONI DI CASA. |
Oggi cominciamo dalle cose positive.
Una sostanzialmente corretta gestione della
prevendita, che ha premiato gli abbonati e chi segue
la Roma in trasferta, ha garantito la presenza a
Londra di superior quality fans che hanno sostenuto la
squadra giallorossa dall'inizio alla fine. Stamford
Bridge, grazie alla selezione economica operata dalle
istituzioni inglesi, è senz'altro uno stadio
affascinante ma praticamente muto. Anche la curva di
casa, che segue la partita in piedi nonostante la
regola (detestata in Inghilterra) del "tutti seduti",
è quasi sempre in silenzio. Possiamo ben dire che,
anche quando gioca in casa, purtroppo per lui, il
Chelsea è sempre in trasferta. Proprio il confronto
tra queste due realtà, una che rispetta meno qualche
regola ma colorata e vociante, l'altra quasi
completamente ligia, ma scolorita e muta, mi consente
di affermare che, per un gioco come il calcio, è
assolutamente preferibile la prima. A Roma, invece, dopo il miglioramento avvenuto sul finire della scorsa stagione con la rimozione delle barriere e l'allentamento dei controlli, sembra che la persecuzione nei confronti dei tifosi romanisti non abbia mai fine. Oltre alle plurime multe per più partite, alcune delle quali recapitate contemporaneamente ai ragazzi che coordinano il tifo in Curva Sud, in occasione di Roma/Napoli si sono verificati episodi sconcertanti, per alcuni dei quali è difficile comprendere se frutto di iniziative individuali di operatori delle forze dell'ordine in vena di scherzi oppure di direttive ben precise. Sicuramente frutto di direttiva "dall'alto" è quella che ha fatto sì che fosse vietato l'ingresso a persone che avevano magliette non gradite alla Questura di Roma. Attenzione. Qui non si parla di magliette recanti insulti o minacce, ancorché nel colorito linguaggio "da stadio", ma di magliette con la scritta "diffidati H 501" che potranno pure non piacere a qualcuno ma sono perfettamente lecite. Altrimenti si sequestrino anche le magliette con Pablo Escobar e via dicendo. L'averne impedito l'ingresso è quindi operazione illegittima. Può darsi che, invece, sia frutto del momento la singolare iniziativa di qualche operatore di Polizia che ha fatto passare per graziosa concessione l'ingresso allo stadio di un tifoso della Roma residente a Napoli e regolarmente abbonato. Dopo il classico "tu non puoi entrare"e le solite diatribe verbali, arriva l'italianissimo "vabbe' per 'sta volta ti faccio entrare". Ora, è evidente come la regola discriminatoria per la quale il residente in Campania non potesse acquistare i biglietti per Roma-Napoli fosse superata dal possesso di un abbonamento. Si vede che in sede di GOS tutto questo non è stato correttamente comunicato, oppure che in questo caso abbia operato la "sindrome del benefattore" che affligge chi è a contatto con il pubblico e che consiste nel far sorgere un problema inesistente per poi apparentemente risolverlo. Non dissimile l'altro episodio, sempre in Curva Nord, dove un inequivocabile tifoso della Roma in possesso di regolare biglietto è stato inizialmente fermato perché la patente non vede scritta la residenza. Ora, il documento di identità che contenga anche la residenza è necessario per l'acquisto del biglietto e basta. Per entrare allo stadio serve un qualsiasi documento, vale a dire carta di identità, passaporto o patente. La patente è equivalente alla carta di identità e lo dice la circolare del Ministero dell'Interno M/2413/8 del 14 marzo 2000. Anche in questo caso, quindi, il "vabbe' per questa volta ti faccio entrare" ha un valore molto limitato, se non nullo, perché si è di fronte ad un altro atto illegittimo. Se continua così, di questo passo dovrò chiamare questa rubrica "Osservatorio Romanista sui diritti umani". Ma forse sarebbe sufficiente un ufficio SLO ben organizzato. Ne parleremo nelle prossime puntate. |
Cari tifosi
romanisti (e non solo), come sapete, è da tanto tempo
che denuncio - insieme a tutti voi - il tentativo di
distruggere la Curva Sud, prima con le barriere, ora
con le multe. Nell'annunciare che, piano piano,
ricorso dopo ricorso, due multe sono state annullate
dai giudici, da lunedì si creerà la condizione per una
battaglia giuridica molto più importante che sarà
rivolta alla distruzione della norma (per il
sottoscritto del tutto incostituzionale) che consente
di fare il DASPO in caso di doppia multa. Sarà
necessario fare uno sforzo comune, ciascuno per le
proprie possibilità, come facemmo tempo fa con un
"fundrising" per pagare la multa a un ragazzo, al fine
di creare un fondo che mi consenta di essere aiutato
professionalmente da un esperto di diritto
amministrativo (sono pur sempre un penalista!) per non
avere alcun margine di errore ed anche - perché no -
per fare in modo che nessuno resti solo nel pagamento
delle multe.
Nella legalità, contro le leggi
ridicole e liberticide, agiamo TUTTI INSIEME. CI SIETE?
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"Eliminazione
del concetto di curva". Traduzione: la curva deve
essere un settore esattamente come tutti gli altri. Omologazione signori, omologazione. La Curva Sud non deve esistere e se è esistita, peggio per lei. Prefetti e Questori c'erano già negli Anni 20, negli Anni 30 fino ad arrivare al nuovo millennio. Poi è arrivato il 2015 e, solo a Roma, qualcosa è cambiato: quella curva deve morire, perché non deve più esistere concettualmente. Certamente, è vero, molti errori sono stati commessi anche da chi la frequenta, tuttavia la reazione è stata ed è tuttora sproporzionata. Sembra quasi che ci sia una sorta di ripicca per la vecchia questione delle barriere, finalmente rimosse ancorché sostituite da casacche gialle. Il punto è questo: perché multare i lancia cori? Anzi, perché multare SOLO i lancia cori? Perché viene violato il Regolamento d'uso dello stadio, andate a leggerlo: "si trovava in piedi sulla balaustra posta nella parte bassa del settore Curva Sud". Vero. Ma basta farsi un giro per tutto lo Stadio Olimpico e di violazioni del Regolamento d'uso – leggetevelo e scoprirete che nessuno di voi lo rispetta! –ne possiamo trovare a bizzeffe. È un po' come quel Vigile Urbano che con cento macchine in sosta irregolare multa solo la vostra: giustamente vi infuriate. Orbene, la Curva Sud si è giustamente lamentata sabato scorso con uno striscione "e adesso multateci tutti", accompagnato dal gesto simbolico di decine di ragazzi che – tutti insieme – sono saliti sulla balaustra incriminata. Sono con loro, senza se e senza ma. La tifoseria della Roma si sta comportando in modo corretto in casa e in trasferta, ed è così da tempo fra l'altro. A Benevento gli stessi ragazzi si sono seduti su una analoga balaustra e hanno portato avanti il tifo della Roma per tutti e novanta i minuti, senza multe e amenità varie da parte del Questore sannita. Ed è praticamente così in tutti gli stadi d'Italia: non dico che si venga accolti in modo del tutto civile (anzi, l'uscita fisica dallo stadio di Benevento e quella con le macchine è stata ridicola e, la prima, anche pericolosa) ma per lo meno non ti perseguitano. Facciamo un esempio: sappiamo bene che lo Stadio Olimpico ha – tra i tanti difetti strutturali – anche il problema dei parcheggi. Molti di voi vanno allo stadio in motorino, qualcuno con gli autobus, altri con la macchina. Di fatto la mancanza di parcheggi disponibili rende tollerati dei parcheggi un po' naïf da parte di quegli uomini in divisa che i Meganoidi (misconosciuto gruppo punk rock italiano) definiscono "le forze del male". Cosa direste se ogni sacrosanta domenica vi trovaste una bella contravvenzione da 168 euro sopra il cruscotto? La contravvenzione sarebbe sacrosanta e nessun giudice vi darebbe mai ragione, così come nessuno potrebbe dire che salire sulla balaustra non costituisca una violazione del Regolamento. Però, grazie alla certosina applicazione delle regole, si continua a scoraggiare la gente che va allo stadio e, soprattutto, questa "maniacale, sistematica ricerca della legalità" sembra in realtà assai strabica e, soprattutto, assai ben indirizzata sotto il profilo della maniacalità e della sistematicità nei confronti di un ben preciso settore dello Stadio ed ancor più delle persone trainanti per il tifo della Roma. Ah già, dimenticavo, nei loro piani c'è anche la "negazione di qualsiasi leadership". Dante, per dirne uno, non sarebbe mai esistito se ci fossero stati loro all'epoca. Summa lex, summa iniuria, dicevano i nostri antenati. Bene, allo Stadio Olimpico siamo ancora nella fase della summa iniuria. |
No.
Non ha senso ragionare ancora come ci fossero le lire, ma visto che il potere di acquisto di un operaio, con la grande truffa dell’euro, è rimasto sostanzialmente invariato, lo farò. 77.450 lire per un biglietto di curva è oggettivamente troppo. Anche 40 euro sono troppo. Nel 2007 il biglietto di curva per una partita di Champions League per Roma/Real Madrid costava 19 euro e nel giro di dieci anni i nostri stipendi non si sono duplicati. Quindi 40 euro per Roma/Atletico Madrid mi sembra veramente eccessivo, soprattutto ove si consideri che lo Stadio Olimpico è sempre lo stesso, la visibilità è sempre pessima, i servizi interni sempre abbastanza scarsi e l’atmosfera decisamente calata dopo il trauma delle barriere e della gestione sceriffesca dell’ordine pubblico. Se a ciò aggiungiamo che quella frase a noi “anta” assai nota, vale a dire “esclusa la zona di Roma” è ormai nel dimenticatoio e la partita viene trasmessa sia su Sky (costo abbonamento mensile 29,90 € più televisore in regalo) che su Canale 5, la frittata è fatta e si hanno 36.064 spettatori per la partita contro la seconda squadra d’Europa. C’è, però, un “ma” grande come una casa. Perché, se è indubbio che il costo è esagerato, soprattutto se parametrato al costo medio dei biglietti praticato dai grandi club d’Europa che praticano prezzi inferiori per stadi che allo Stadio Olimpico stanno come gli All Blacks alla squadra di rugby sotto casa mia, è anche vero che una via di uscita c’era: l’abbonamento alle prime tre partite di Coppa. Noi tifosi di un certo tipo abbiamo sempre guardato un po’ di traverso i cosiddetti “occasionali”, vale a dire quei tifosi che compaiono solo a Roma/Manchester United o a Roma/Barcellona, magari con il figlio con la maglia di Messi, rivendicando la nostra costante presenza allo Stadio Olimpico. Quindi, ferma restando l’eccessività del prezzo, questa è una misura che scongiura la presenza di tifosi occasionali, visto che una famiglia di quattro persone per poter vedere, male, una partita in una curva con una atmosfera assai ridotta rispetto a una qualsiasi partita di coppa degli anni ’80-’90-’00, dovrebbe spendere 160 euro e ovviamente non lo fa. Appurato questo c’è però da chiedersi: è giusto? La nostra fidelizzazione alla Roma – intendo dire allo Stadio – è avvenuta con un abbonamento o in modo occasionale, con un biglietto random acquistato da nostro padre o da un amico? Personalmente una delle prime partite che vidi ad età pienamente consapevole, 12 anni, fu una amichevole in notturna con il Bayern Monaco nel 1978 (2-0, Casaroli, Casaroli) e quel prato verde illuminato fu folgorante per il prosieguo della mia storia di romanista. Se quel biglietto fosse costato l’iradiddio, mio padre non mi ci avrebbe portato e chissà se la molla sarebbe scattata. A chi si punta? Appurato che abbiamo una base di tifosi da stadio ormai ridotta a circa 30mila unità (quando eravamo 50mila solo pochi anni fa, e la pay per view già c’era), come si pensa di conquistare nuovi tifosi? I nuovi tifosi sono forse quelli che vedo in Curva Nord, vale a dire comitive di americani e nord europei che mettono lo Stadio Olimpico insieme ai pub tour della Capitale? In 12.600 ci siamo abbonati alla Champions e siamo in pochi. Non vale il discorso della infrasettimanalità, visto che si gioca alle 20.45 sempre, mentre negli anni passati (stra-passati) un Roma/Colonia si giocava a stadio strapieno alle 14.30. La passione (degli altri) è calata, le comodità e le distrazioni sono di più che in passato, i bambini e i ragazzi hanno altro da fare: per farli attirare da uno stadio ci vuole un cambiamento radicale che non è certo quello tirato fuori dal cilindro dalle Istituzioni con la “maniacale, sistematica ricerca della legalità” che fa multare per 168 € un ragazzo che magari si arrampica su una transenna per far fare il tifo. Ma non è neppure quella del caro prezzi: un ragazzo di 18 anni che prende 20 € di paghetta a settimana, 40 € per vedersi una partita non li ha. E quello è un ragazzo perso. Punto e basta. Ritengo poi doverosa una segnalazione: un ragazzo diversamente abile di Tivoli, regolarmente abbonato in Tribuna Tevere, in occasione di Roma/Verona è dovuto tornare a casa in quanto i parcheggi per chi è svantaggiato, fino a ieri presenti all’interno dello Stadio dei Marmi, sono stati spostati in altro luogo assai più lontano, senza che la macchinetta elettrica posta a disposizione fosse attrezzata al trasporto di persone con simili deficit. La prossima volta che accade me lo carico sulle spalle e ve lo porto in Tribuna d’Onore. Altro che politically correct. |
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"Ci siamo....
Il nostro rientro è alle porte e la nostra amata ROMA
ha bisogno più che mai della sua gente, della sua
Curva!
Ogni tifoso
porti una bandiera grande o piccola che sia, un
vessillo e tanta tanta voce, perché martedì non
conta il risultato oppure il gioco, ma tifarla ad
oltranza con l'orgoglio che abbia noi romanisti!
RICORDIAMO AL MONDO INTERO QUALI
SONO I COLORI DELLA CAPITALE!!! LA PIU' BELLA
COREOGRAFIA SEI TU, AVANTI CURVA SUD!!! ROMA
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